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La battaglia
di Sabaudia
La battaglia
di Zama rifatta
a Sabaudia
(con elefanti
e circa 6 mila
comparse) per il
film celebrativo
Scipione
l’Africano (1937).
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Focus Storia 97
Gli italiani si erano
adattati ai surrogati
del caffè. Ma non
volevano rinunciare
a Greta Garbo
Regista di un Ventennio
Il motto di Mussolini e una sua
gigantografia dominano Cinecittà,
inaugurata nel ’37 alle porte di Roma.
della luce e persino un orologio al polso di americane si ri- preso da una generazione di grandi attori, tra
un legionario. Ma questo era il tipo di spet- tirarono dal mercato italiano, e nel ’39 i film cui Totò e i De Filippo.
tacolo che aveva in mente il duce. Che vole- importati dagli Usa scesero da 161 a 60, men- E il pubblico? Come reagì, una volta ri-
va storie eroiche, come quella di Luciano tre la produzione italiana passò in 4 anni da masto orfano degli amati divi a stelle e stri-
Serra pilota (1938, di Goffredo Alessandrini), 45 a 171 film. Per lo più usciti da Cinecittà. sce? «Si adattò a un black-out che sperava
aviatore sul fronte etiopico. A corto di star. Lo stop imposto ai film temporaneo» spiega Brunetta. «Ma la luce di
Ma nonostante gli sforzi, gli Usa conti- stranieri aprì le porte ai divi nostrani. La “fi- Hollywood alimenterà, per tutti gli anni di
nuavano a vincere al botteghino. «Ancora danzata d’Italia” divenne Alida Valli, che guerra, sogni, speranze e desideri di milioni
nel 1938, il 73% degli incassi andava alla aveva raggiunto la fama intonando nella di italiani». ❏
produzione americana» conferma Brunet- commedia Mille lire al mese l’omonima can- Aldo Carioli
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