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ORATORIO

A inizio del ‘600 sorge un altro genere musicale: l’oratorio. Dopo il Concilio di Trento alcuni privati cittadini
tentarono di contribuire al messaggio evangelico istituendo nuovi ordini religiosi o riformando quelli
esistenti. “Orare “ in latino significa “pregare”. Negli oratori, i partecipanti eseguivano insieme numerosi
canti religiosi come un diversivo, usando le laudi in volgare. Queste laudi per oratorio avevano uno stile
molto simile alle forme profane leggere. La produzione per l’oratorio si accostò al madrigale. Nasce così il
genere dell’oratorio vero e proprio che riunisce le esigenze dell’epoca barocca sotto il segno della musica
sacra.

LA CANTATA DA CAMERA

Con sempre maggior frequenza i testi madrigalistici vennero messi in musica in stile monodico con basso
continuo o stile concertante. I madrigali polifonici subirono un declino e la produzione madrigalistica fu
soppiantata dalla Cantata. Nella cantata è solo il basso a essere ripetuto identico e la melodia varia ad ogni
strofa. Era eseguita da un solo cantante o due accompagnato da un basso continuo e a volte due violini. Il
testo trattava argomenti amorosi ma erano diffuse anche cantate sacre.

IL PERIODO CLASSICO

Con la parola “classico” si suole designare il periodo della storia musicale riferito innanzitutto alla grande
stagione della musica strumentale che si compendia nei nomi di Hadyn,Mozart e Beethoven e che vide
Vienna al centro di un’ampia diramazione europea. Il concetto di “classicismo”musicale fu elaborato
all’interno della cultura romantica tedesca dell’Ottocento, determinata a rivendicare e a fissare una propria
identità nazionale. Il terreno su cui germina il linguaggio musicale del classicismo è lo “stile galante”,
fondato sull’immediatezza comunicativa.

LA FORMA SONATA

Un procedimento compositivo che fu molto adoperato nel periodo classico è la cosiddetta “forma-sonata”.
Si tratta non di una forma nel senso stretto del termine,quanto piuttosto, al pari della fuga, di un principio
compositivo fondato sulla organizzazione coerente e unitaria di elementi armonico-tonali e tematici che si
succedono nel tempo secondo una strategia fatta di tensioni e di risoluzioni. La forma-sonata è adoperata
nei primi movimenti di una qualsiasi composizione strumentale. La definizione base è il modello normativo
che serve soprattutto come aiuto alla composizione di opere nuove per stabilire,cioè, i lineamenti di un
movimento di sonata.

POSTULATI ESTETICI DEL ROMANTICISMO

In ambito musicale il Romanticismo ha le seguenti caratteristiche: DUALISMO STILISTICO, DUALISMO TRA


CLASSICISMO VIENNESE E ROMANTICISMO, RIFLESSIONE ROMANTICA SULLA MUSICA, CEDIMENTO A
STIMOLI EXTRAMUSICALI, NUOVO STATUS SOCIALE DEL MUSICISTA, INDIVIDUALITA’ FORMALE, ATTIVISMO
CULTURALE, RECUPERO MUSICHE DEI COMPOSITORI DEL PASSATO, CONCERTO PUBBLICO A PAGAMENTO,
NASCITA DELLA STORIOGRAFIA DELLA MUSICALE E DELLA MUSICOLOGIA.
FORME ORCHESTRALI

Le forme orchestrali erano il concerto solista, la sinfonia, l’ouverture, poema sinfonico , mentre quella
vocale era il mottetto. Il concerto solista mette in evidenza uno strumento solista con il tutti e inizialmente
rappresenta un particolare varietà di concerto grosso. La sinfonia prevede di solito 4 tempi , a differenza del
concerto che ne prevede 3. L’ouverture è una composizione orchestrale in un solo tempo. Il poema
sinfonico è una composizione in un solo tempo e la dorma non prestavilita ma ispirata a impressioni della
natura. Il mottetto è una composizione affidata a 5 o più voci.

MUSICA ASSOLUTA E MUSICA A PROGRAMMA

La musica a programma è un tipo di composizione musicale che consiste nel descrivere o nel narrare una
storia con mezzi puramente musicali. La funzione descrittiva è sempre stata uno degli scopi principali del
linguaggio musicale. Uno dei primi esempi di questa tipologia musicale sono le 4 stagioni di Vivaldi. La
musica assoluta nasce in contrasto con la musica a programma, perche non rappresentativa.

IL MELODRAMMA ITALIANO
Il melodramma è una rappresentazione scenica, in uno o più atti, di un'azione tragica o comica, i cui
personaggi non sono solo cantanti ma anche attori. Veniva anche detto "opera lirica" o semplicemente
"opera". Lo stile musicale era meno complesso, più melodico; le vicende erano per lo più sentimentali ed a
lieto fine.  L’Italia, nonostante il poco successo, ebbe nelle mani un vero tesoro della musica: Giuseppe
Verdi. 

IL NAZIONALISMO IN MUSICA
Come movimento musicale, il nazionalismo emerse all'inizio del XIX secolo in connessione con i movimenti
di indipendenza politica ed era caratterizzato dall'enfasi sugli elementi musicali nazionali come l'uso di
canzoni popolari, danze e ritmi popolari o sull'adozione di soggetti nazionalisti per opere, poemi sinfonici o
altre forme di musica.[1] Quando si formarono nuove nazioni in Europa, il nazionalismo nella musica fu una
reazione contro il dominio della tradizione classica europea corrente, quando i compositori iniziarono a
separarsi dagli standard stabiliti da tradizionalisti italiani, francesi e soprattutto tedeschi.[2]
Considerazioni più precise sul punto di origine sono una materia di qualche controversia. Un punto di vista
sostiene che sia iniziato con la guerra di liberazione contro Napoleone, portando ad un'atmosfera ricettiva
in Germania per l'opera di Weber Il franco cacciatore (1821) e, più tardi, ai drammi epici di Richard
Wagner basati sulla mitologia norrena, germanica e sui poemi cavallereschi. Nello stesso periodo la lotta
polacca per la libertà dalla Russia zarista produsse uno spirito nazionalista nelle opere per pianoforte e
nelle composizioni orchestrali come la Fantasia su arie polacche di Frédéric Chopin e, poco dopo
l'aspirazione dell'Italia all'indipendenza dall'Austria risuonò in molte delle opere di Giuseppe Verdi.[3] I paesi
o le regioni più comunemente legate al nazionalismo musicale comprendono Russia, Repubblica
Ceca, Polonia, Romania, Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Spagna, Regno Unito, America
Latina e Stati Uniti.

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