Sei sulla pagina 1di 25

origine non a tutti parra lusinghiera, cid chi sappia spingersi oltre tali ristretti

non toglie, che sia stata efettivamente orizzonti, togliendo da un innaturale im-
questa la Vera origine di tale scienza, pietramento il mondo circostante e rido-
mentre, per quanto riguarda la Vera Al- nando ad esso il suo valore, ad un tempo
chimia, le poche. cose che si sanno sono di realta condizionata e di simbolo, che,
solitamente, o errate interpretazioni, o trasfigurando la natura sensibile, ne f a
pure assurdita. la signatura del mondo intelligibile.
La natura della Scienza Alchhica sfug- A tutto cid, si potrebbe obiettare che ta-
ge infatti necessariamente dgli uomini li cose sono oggi superate e relegate ad
d'oggi, non piu abituati a concepire un un passato di oscurita e superstizione,
mondo interiore e la possibilita di una ma ci stupiremmo veramente di chi, in
conoscenza sovrasensibile, in quanto, sog- piena convinzione, volesse difendere i
giogati dal materialismo e dai bisogni "valori" della civilta moderna di contro
economici, condizionati da un raziona- a tali prospettive.
lismo che diviene sempre piti sinonimo Forse che la ricerca interiore dovrebbe
di visione ristretta che non di logica, es- passare in secondo piano per cedere il
si sono giunti con il pragmatismo a non posto a problemi di natura afatto este-
concepire p iu l'ut ilita di tale conoscenza riore, per non dire economica?
e con il naturalismo a negarne di fatto Oggi, scienza e tecnologia sono di fatto
la possibilita. asservite all'industria, e v 2 ben poco che
Ci6 per8 non toglie che tale possibilitd sfugga alla nacessita di un fine pratico,
tuttavia esista e che vi sia, ancora oggi, intendendo con questo, quanto t? sog-
getto d'imrnediata applicazione rnateriale. in mancanza di un 2lite qualzjicata che
Non ci sentiamo quindi di condividere ta- sappia sottrarre le masse agli apologeti
li assunti, the, d'un balzo, porterebbero del modernismo, del progress0 e in ulti-
l'uomo a livelli poco piu che scimmieschi, ma analisi del caos.
con vaghi spraazi di un piu o meno soJi- Con questo, non si vuol dire che la mas-
sticato edonismo standardizzato e di na- sa debba essere orientata verso la ricer-
tura giustiJicatoria,a1 di la del quale, oc- ca spirituale o la speculazione metaJisi-
correrebbe porsi il problema del 'Senso" ca, 2 stoficiente che essa sia sottratta al-
dell'attuale demonia collettiva che spin- l'agitazione e all'insoferenza a cui
ge ad un 'agitazione senza fine ni! scopo. l'hanno portata i suoi invasati cori$?i e
D 'altronde,molti intellettuali hanno lan- possa ritrovare nella calma e nella tran-
ciato grida d 'allarmeper la direzione pre- quillita di una vita piu equilibrata, quel-
sa dall'attuale civilta, ma, oltre a cid, la serenita obliata e perduta per colpa
non sono andati, non potendo far altro di demagoghi privi d'onesta e di senno,
che segnalare il fatto senza poter indicare che hanno condotto I'attuale umanith ver-
soluzioni precise. Tali soluzioni, sono in- so un baratro dal quale non si sa cosa
fatti troppo lontane dalla mentalita mo- potra salvarla.
dern~,per poter essere vikte o percepite, e In ogni caso, se soluzioni collettive a1 mo-
richiedendo esse la restaurazione di quei mento non sono visibili, rimangono tut-
valori perenni che solo la Tradizionepos- tavia
--- possibili le iniziative individuali,
siede. Ma tale ricollegamento ai principf e, se qualche novello Odisseo volesse misu-
trascendenti, non potra essere realizzato rare la sua forza nell brduo cammino del-
le vette, potra sempre volgersi contro cor-
rente e tentare la riscoperta di quegli im-
perituri valori e di quella Dottrina Peren-
ne che come far0 e guida hanno scandi-
to i ritmi dei'tempi passati.
A lui il cdmpito di purificarsi di cercare
e bussare. A lui, il nostro augurio piu INTRODUZIONE
fiaterno.
I1 primo presupposto, per poter cumpren-
dere la pratica alchemica, k il rendersi
ben conto della Vera natura dell'essere
umano. Questo, contrariamente a quanto
oggi ci si sfona di dimostrare, non & com-
posto solamente di sostanza materiale,
ma k anche dotato di qualitii sottili di
natura animica e spirituale.
Dal punto di vista ennetico, le parti in
cui l'uomo si suddivide sono essenzial-
mente tre: il Sale, chiamato anche terra
o pietra, che k il cum fisico; il Mercurio,
o anima, ossia l'insieme delle forze e p
delle energie psico-vitali; ed infine il
Solfo, ovvero lo Svirito, l'aswtto tra-
scendente: scintilla divina nell'uomol.
e
L'Alchimia insegna, che per liberare il

1 - Nei testi piu antichi, viene chiamata


Anima la parte superiore del ternario
umano e Spirito quella mediana. Cio non h~
deve confondere: si tratta semplicemente -S
di scambiare i termini second0 l'uso piu
recente e vemi evitato ogni equivoco. I
principio spirituale, occorre
- innanzi- I1 Filalete cosi si esprime: - I1 So* pas-
tutto sottrarre il Mercurio dalla prigio- sivo che 2 nel Mercurio, dovrebbe essere
nia a cui Saturno l'ha sottoposto; es- attivo e agente -;ed ancora: - La vita e-
sendo Saturno l'ente terrestre (forza del- sterna, congiungendosi con la vita che P
la- terra-corpb), 6 necessario sottrarre nel Mercurio, ne cambia del tutto la sua
dalla sua influenza la forma sottile di composizione e fa uscire dal suo interno
vita individuata (il Mercurio), e cio av- le impurit6 che esso contiene3 -.
viene con la separazione errnetica. Gra- Sempre il :Filalete, dopo aver descritto i
zie a questa operazione, la sostanza modi di procedere per purgare il Mercu-
mercuriale ritorna a110 stato libero e in- rio e liberare il Solfo, dice che i Saggi del
determinate, ed il Solfo in essa presente passato riuscirono in questo, e mescola-
(Solfo inerte, se il principio vitale 6 rono la vita con la Vita" misero il secco
fissato nel corpo), divenendo attivo, con l'umido, animarono il passivo con
riottiene la sua possibilita di azione l'attivo e risuscitarono la morte con la
trasformativa e trascendente. vita.5
Dice infatti Bohme: - L'Artista deve co- Dunque, con la separazione il Mercurio
noscere bene il Solfo, che P la base delle cessa di essere assoggettato a Saturno e
sue operazioni, e deve soccorrerlo assie-
me a1 Mercurio, tenuti prigionieri da
3 - Ireneo Filalete - L'entrata nel Palazzo chiu-
Saturn02 -. so del Re.
4 - Riportarono ci& la vita individuata alla
possibilitit universale indeteminata.
2 - Jacob Biihme - De Signatwa Rerum. 5 - Filalete; Op. Cit. . I
si libera. Qui occorre fare qualche pre- Non si deve pero credere che tutto si ri-
cisazione: il "compostow, o misto umano, duca ad una specie di attiviti psicologi-
I: di natura caotica; e quindi necessario _ca:k ben altro.
che un principio si differenzi da questo Se I'azione I: realmente portata in pro-
caos ed agisca su di esso. Questo prin- fonditii, si giunge persino alla sospen-
cipio di natura cosciente e attiva, k, il sione delle forze vitali sull'organismo
- Oro", detto anche: Sole. Esso si
"Nostro fisico, e qui i pericoli non sono pochi.
oppone all"'altro", all'aspetto caotico Se in ogni caso tutto viene condotto a
lunare, owero: Luna. La natura si oppone termine positivamente, si giungera dap-
dunque a se stessa moltiplicandosi: da prima ad una possibilita concreta di
un lato, la coscienza - Sole; dall'altro, conoscenza sovrasensibile, ed infine, al-
la rinascita e ad un completo risveglio
la vita desiderio, il caos-Brama, la Lu-
intellettuale; cio che in altri termini vie-
na. Con questa operazione la coscienza
ne definita: "Illuminazione Spirituale ".
lucida e attiva si pone a1 centro e da
qui controlla, frena, domina la natura
istintiva; non i?. detto per0 che questa
sia un'operazione facile e debba necessa-
riamente riuscire; anzi: la "separazione",
a detta degli alchimisti, I: una "fatica di
Ercole", a1 confront0 con la quale le re-
stanti aperazioni sono dette lavoro da
donna e giuoco da bambini.
'
Occorre infatti sapere, che gli elementi
materiali importano ben poco ai filosofi,
i quali si interessano molto di piu agli
elementi viventi, di cui quelli materiali
I Nell'Epistola, ~ A a l d orivela l'iter ini- I
ziatico, chiarendo fin dalle prime righe sono solo una precipitazione ed un sim- j
che gli insegnamenti sull'Arte non van- bolo esteriore. Essi parlano infatti di un 1
\ no presi alla lettera. Prosegue poi, de- caos interiore in cui gli elementi sono j
scrivendo la natura del composto e del- mischiati e dell'ordine che deve essere
l'Opera, ripetendosi diverse volte sui realizzato attraverso l'Arte6. 1

punti principali e riesce, pur nella bre- Se alla Terra infatti corrisponde il pun-
I
vita del testo, a fornire una quantita di
dati che anche , le
to di vista terrestre-corporeo a cui l'uo-
mo k condizionato, all'Acqua corrispon-
I
. note da noi poste in
calce, non saranno suficienti a sottoli- de la percezione sottile, all'Aria quella
neare adeguatamente. Basti un &kmpio: Celeste, ed a1 Fuoco la visione Universale.
( nella prima pagina, egli riporta il pare- Acqua, Aria e Fuocb, comspondono al-
re dei filosofi ermetici second0 i quali, tresi a1 Mercurio, a1 Mercurio Ignificato l
/ la pietro, ti composta di quattro nature, e all'Oro-Solfo. 04 1
I
e ciok: il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra. Se veramente volessimo chiarire tutte le
Ora, cib & senz'altro vero e non & dificile implicazioni di tali concetti, il piccolo
I

1 accettare un'affermazione che pub sem-


brare ovvia, ma essa racchiude molti e
-
*
profondi significati.
6 "Ordine nel Caos" fu uno dei motti dei
Rosa+Croce. I
BIOGRAFIA del MAESTRO

libro di Arnaldo, una volta comrnentato, ARNALDO da VILLANOVA


avrebbe una mole monumentale, basti
comunque quanto esposto per dare un'i- La vita del Maestro Arnaldo da Villano-
dea del suocontenuto. va, detto il Cutuluno, i: tuttora avvolta
I1 lettore non 'Si spaventi, ma penetrare da notevoli oscuritii; le informazioni so-
il gergo alchemico, non k cosa che si rea- no relativamente scarse e non si hanno
lizzi senza fatica; occorrono ripetute ri- dati precisi.
flessioni e meditazioni, nonche un inte- Presumibilmente nato attorno a1 1240 in
resse che vada oltre la semplice curio- Provenza, fece gli studi classici ad Aix
I

sita. (matematica, fisica, latino, greco, etc..),


Se il testo che qui presentiamo, e che per poi ando a Montpellier a studiare medi-
molte ragioni pub a buon diritto essere -
cina, terminando in seguito gli studi - a
considerato un'opera d'Arte, fosse anche Pariizi. ove si laureo verso il1270.
un poema, vi si potrebbero applicare nel A Parigi si suppone che abbia seguito dei
frontespizio questi versi: corsi di Alberto Magnol, o perlomeno, che

"0 voi ch'avete li 'ntelletti sani,


1 - Alberto Magno (1200-1280), Teologo, Filo-
mirate la dottrina che s'asconde, sofo e Santo della Chiesa, ebbe il titolo di
Dottore Universale per la vastith della sua
sotto '1 velame de li versi strani'". dottrina, avendo investigato tutti i rami del-
lo scibile umano. Si w u p o anche di Enne-
tismo e si possiedono ancora oggi diversi
suoi trattati di Alchimia, Fu Maestro di S.
Tommaso d'Aquino (Doctor Angelicus
1225-1274)che ne condivise gli interessi.
7 - Dante: Inferno IX: 60-63.
ne sia vequto a conoscere l'insegnamen- Qui incontrb Raimondo Lullos; che di-
to. venne suo discepolo, e scrisse diversi li-
PJon si esclude, che dalle opere di que- bri di natura medica4.
sti abbia tmtto il suo interesse per 1'Al- Si reco poi in Spagna alla corte di Pie-
chimia.
C
tro I11 d'Aragona (1240-1285), nonchk in -
Successivarnente Arnaldo viaggio molto diverse citth. come Barcellona. Tarrano-
a1 fine di perfezionare i suoi studi di me- na, Valencia e forse anche Madrid e To-
dicina, visiti, infatti diverse Scuole e U- ledo, citG questa,' che all'epoca era un
- -
-
niversita italiane, tra cui quelle di Bolo- famoso punto d'incontro ove amuivano
gna, Firenze, Perugia e Roma; pare an- numerosi czli Ennetisti.
che che abbia studiato a Napoli e Saler- PJel 1286, Arnaldo insegnava a Barcello-
no, ove era attiva la famosa Scuola di -na ove ebbe modo di apprendere la lin-
-
Medicins. gua araba ed allargare i suoi studi; si in- -
Tomato in Francia, esercit.6 la professio-
ne di medico in diverse localitA, stabilen- 3 - Raimondo Lullo (n. 1235), nobile d'origine
spagnola, viaggio molto, oltre che in Spa-
dosi infine a Parigi dove rimase per di- gna, anche in Francia e Italia; dopo aver co-
versi anni. nosciuto Arnaldo si occup6 di Alchimia e,
piu tardi, deciso a predicare il cristianesimo
agli infedeli, si reco in Africa piu e piu volte
finch* vi mori lapidato nel 1316. Di lui si
possiedono, oltre agli impoitanti testi alche-
2 - La Scuola Medica Salernitana si rese famo- mici, anche scritti di filosofia, teologia, etica
sa soprattutto per l'opuscolo "Flos Sanita- e poesia.
tis" o "Regimen sanitatis salernitanum ",il 4 - Di Arnaldo sono noti tra gli altri un "Com-
pic consultato testo di medicina del Me- mento" alla Regola Salernitana, ed un
dioevo. "Breviario di Pratica".
teressb sempre di piu alla religione ed 4
De cymbalis'~cclesia,per ingraziarsi il
alla politica e scrisse diverse opere a Papa, cui presto anche le sue cure contro
sfondo escatologico. Divenne, oltre che i calcoli renali di cui Bonifacio soffriva.
medico, anche consigliere di Giacomo I1 I suoi rapporti con il Papato miglioraro-
d'Aragona (M64-1327), figlio di Pietro no poi con il successore di Bonifacio VIII,
111, ed esercito una certa influenza poli- Benedetto XI (1240-1304), che fu Papa
tics in Spagna, in Francia, ed anche in dal 1303 a1 1304 e con il successore di
Italia. Inviato nel 1301 da Giacomo 11, questi, Clemente V, ektto nel 1305 per
-

a Re F i l i ~ ~
IVo di Francia (detto Filip- volontA del Re di Francias.
po il Bello: 1268-1314)~fb arrestato, ap- Clemente, con il quale inizia la cattivita
pena giunto a Parigi, per delle afferma-
-.-.---- avignonese dei Papi, favori gli studi di
zioni teologiche di carattere sospetto medicina e di lingue orientali, istituendo
contenute nei suoi libri. Appellandosi a F

cattedre universitarie e promulgando e-


Filippo IV e a Bonifacio VIll(1235-1303),
ditti.
fu liberato. ed ottenne di poter lasciare
Nel 1305, l'inquisizione catalana proibi
la Francia. Venuto in Italia, seppe farsi
la lettura dei libri di Amaldo, che spa-
amrezzare come medico anche &l Pa-
ziavano dalla Medicina allYAstroloaia.
Da, che si mostrb con lui molto tolleran- -- -

- --

dalla Teologia all'Alchimia, etc.., e nei


te; subi ugualmente, pero, condanne e
carcere, a Roma e a Perugia.
Rifugiatosi in Sicilia alla corte-di Fede-
5 - Clemente V e Filippo il Bello, distrussero e
rico I1 d'Aragona (htello di Giacomo 11; spogliarono dei suoi beni 170rdinedel Tem-
pio, infliggendo alla cristianiti una ferita
1272-1337), Amaldo scrisse l'opuscolo dalla quale non si sarebbe piu ripresa.
auali si urevedeva Der la meta del XIV zionato da una bolla di Clemente V, pose le
secolo, la fine di un'era e la vittoria del- basi che trasfmarono questa Scuola in U-
niversith e compose vari testi medici, dive- A

Arnaldo fu chiamato ad esporre le sue nendo farnoso uer le sue mlemiche contro
- - -

teorie davand a1 Sacro Collegio riunito la medicina araba e galenicaee opponendo


ad Avignone, ed in questa occasione, si alla cultura libresca l'eswrienza pratica.
espresse contro i governi temporali, Come Bonifacio VIII e Benedetto XI. an-
rompendo in particolare ogni rapport0 che Clemente V apprezzo personalmente le-
con Giacomo 11, del quale, fino a quel sue capacith di medico, mostrandosi pure
momento, era stato medico e consiglie- interessato alle sue opere alchemiche (inte-
re. resse che fi~gia di Bonifacio VIII).
In Francia, Arnaldo riorganizzo gli studi Abbandonata tuttavia la Francia, Arnaldo
della Scuola di' MontpeHier, di cui fu il _-
fee ntorno in Sicilia alla corte di Federico I1 4

rappresentante piu illustre nonche pro- (1272-1337), e si rec2, forse perfino in Africa.
-l_

fessore e rettore. Per conto di Federico, svolse poi nume-


Qui, nel1309, secondo un programma san- a
rosi incarichi e missioni 'diplomatiche,
recandosi di frequente, da Palermo, a
Parigi ed Avignone. Fu durante uno di
6 - Effettivamente e da riconoscere, che, secondo i
dati tradizionali, l'inizio del mondo modern0 e questi viaggi verso Avignone, latore di un
da situarsi nel XIV secolo, il che, confermerebbe -

quanto Amaldo disse di aver letto nelle stelle.... messaggio di Federico I1 a Clemente V,
In merito alla dottrina dei Cicli Cosmici, si veda:
Rene Guinon - Forme Tradizionali e Cicli Co- che Arnaldo mori in mare presso Geno-
smici - Roma, 1974; ed anche: - La Crisi del va. nell'anno 1313.
Mondo Modemo - Roma 1972.
Dopo la sua morte, nel 1316, i suoi libri ARNALDO DA VILLANOVA
furono confiscati e bruciati dall'Inauisi-
zione di Tarragons: Tutt'oggi si possiedo-
no per6 ugualmente molte delle sue opere
e, tra quelle*alchemiche,si annoverano
(oltre 1'Epistola da noi qui tradotta), le
seguenti:
- I1 Flos Florum
(o Libro del Perfetto Magistero)
- Novum Lumen
- I1 Rosario dei Filosoj
- Domande sull'Essenza e sull 'Accidente LETZTERA
- Lo Specchio dell 'Alchimia SULL' ALCHIMIA
- Carmen
- Semita Semitae
- Testamento
- La Pratica
(Breviarium Libromm Alchemiae)
- De Decotione
Infine, e da ricordare che a Liane, tra il
1520 ed il 1532, fu pubblicata 1'Opera
Omnia A rnoldi de villanova.
Sappi, o Re, che i sapienti misero nelle
loro opere molte cose e molti modi di
I\
\
procedere, come ad esempio: il dissolve- \
re, il coagulare e molti vasi e pesi; cio
1
fecero, per accecare gli ignoranti e per
i
dichiarare solo agli intelligenti il lor0
OPUS.
I
i
E nota, o Re, che i sapienti hanno rive-
Y
lata l'Opera con poche parole, sebbene
I
ve ne abbiano aggiunte molte altre, af-
1
finche non fossero compresi se non dai I 1
I
sapienti. Ed i sapienti, in verita, dissero ;
che la pietra e una sola, ed i composta
I
da quattro nature; queste quattro nature 1
I
!

sono: il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra.


Y
E questa pietra, e simile alla pietra nel-
i
1
l'apparenza e a1 tatto, ma non nella sua i
natura; ed t chiamata pietra, come una 1
I

cosa composta. II
i
Questo composto, se e condotto
- per via i
retta, e cio che si cerca; in lui non vi 6 I
I
I

nulla di superfluo o di mancante, anzi: /


i
a
C
8
6
8
S
a
0,
'6
0
C
e
a
iG
a
C.

E?.
E
s.
%
midita, non e come le altre umidita, per- fetta, e la terra rossa, si chiama pietra
I
m!
1 chk questa scorre nel fuoco e in questo rossa perfetta; e questa terra bianca, per
fuoco dissolve tutto il composto, lo con- il regime della suddetta opera, senza aiu-
gela, lo fa nero, lo sbianca e finalmente to di alcun'altra cosa, si converte in rube-
lo fa divenire rosso e perfetto3. dine. L'acqua, ovvero l'argento vivo, si
Nota anche, o tu, Re, che nell'opera non chiama umidita, ed e in questa pietra; e
si mettono molte cose, ma una sola, e non nota, che quando questa acqua o umiditii
bisogna fare con le mani alcuna tritura- esce dal composto, ovvero pietra, tutto il
I
zione, n6 si deve aggiungere cosa alcuna composto nero converge sul fondo del va-
i con questa pietra. E nota, o Re, che la so; cosi poi, continuando il fuoco, la stessa
1 terra bianca si chiama pietra bianca per- nerezza di cui e l'umiditii si converte in di-
versi colori e, finalmente, in bianchezza.
Questa umidita e chiamata aria, la quale
3 - Sono qui indicate le tre fasi principali del
Magistero: la Nigredo, I'Albedo e la Rube- aria o - umidita4 - la si mescola con la
do. In termini diversi, si potrebbe dire che
I alla prima fase, o Putrefazione, in cui 1' "io"
viene spogliato, mortificato, purificato e ri-
dotto al suo nucleo essenziale, segue la rina- 4 - L'aria, come anche l'acqua, sono sempre
scita nella vita (Opera a1 Bianco, assunzione aspetti del Mercurio. Quando il Mercurio 6
di un corpo d'aria), ed infine, la perfezione acqueo, viene detto Lunare; quando 6 ae-
dell'opera, in cui 1'Adepto si porta oltre la reo, viene detto ZgniJcato. La Terra riguar-
I Vita. Tecnicamente, nella prima fase la Pie- da poi il corpo, mentre il Fuoco riguarda lo
tra (Materia Filosofica) e purificata e ridotta Spirito.
in sostanza mercuriale; nella seconda la Pie- I1 Mercurio, che corrisponde all'Anima (se-
tra e cotta, digerita e fissata in Solfo incom- condo 1'Ermetismo l'uomo e infatti compo-
bustibile; nella terza, fermentata, fissata e sto di tre parti: corpo, anima e spirito.),
divenuta tintura fissa, immutabile, tingente,
I diviene Pietra Filosofale, coronamento del-
1'Opus Magnum.
cambia quindi caratteristica a seconda del
prevalere dell'Elemento inferiore o di quel-
lo superiore con cui 6 in rapporto.
sua terra e con gli altri elementi che so- volgare, in quanto, il Sole e Luna del
no nella stessa pietra fino a che divenga suddetto composto sono vivi, mentre gli
una cosa bianca. altri, volgari, sono morti. Si abbia il do-
E nota, o tu Re, che la suddetta umidita vuto riguardo per il Sole e Luna esistenti
aerea, che & l'arggnto vivo, 6 una cosa nel composto, come piu sopra abbiamo
sola con la sua terra sopraindicata e precisato.
con gli altri elementi esistenti nella Essi, nel Lapis sono potenzialmente, an-
stessa pietra. Questa umidith, anche se che se non visibilmente, e i filosofi, per
e poca, & sufficiente a nutrire ed a ren- questa raghne, hanno chiamato il lapis
dere perfetta tutta la pietra in cui e l'u- stesso, Sde e Luna5.
midita stessa. Ed k da sapere che questa pietra, ovvero:
E da sapere poi, che in detta composizio-
ne, ovvero pietra, vi sono il Sole e la Lu- 5 - Gli Alchimisti chiamarono la lor0 Pietra:
na in virtu e potenza e negli elementi in Sole e Luna; indicando con Sok, il fisso e
con Luna, il volatile.
natura, perch&se queste cose non fossero La "Luna", p u ~esslendo h parte mediama
(animica), viene indicata con tutta una va-
nel composto stesso, non si farebbero; e rieta di nomi a seconda ddla fase dell'ope-
ra, dell'aspetto particolare che ne viene con-
non si potrebbero fare quindi ne il Sole siderato, od in rapporto ad altri elementi;
tta q u a i termini, i pdncigali sono: Meacu-
nC la Luna. Nondimeno, non e questo no, Acqua di Vita, Acqua Mercuriale, Dia-
Sole come il Sole comune, ne questa Lu- na, Donna, Saturniw Venere, Argento, Isi-
de etc... (v. nota 1). Pur rappresentando
na come la Luna comune; perche questo 1' "aspetto" femminile, pub talvolta esserc
divisa in due parti complementari: 1'Argen-
Sole e Luna esistenti nel composto, sono to, che come seme dei metalli viene consi-
migliori di quelli esistenti nella natura derato maschile e la Luna dei filosofi, che
funge da controparte femminile.
iI composto, e una sola cosa e di una sola na- e congelato, ed allora k chiamato: "terra".

1 tura, ed in essa 6 tutto quanto le 6 neces- . E nota, che i filosofi lo chiamano Acqua,
sario, ed in essa vi k cio che la migliora, mentre detto lapis k liquefatto con la sua
i
1 ed anche cio che la completa6. E non 6 , acqua, la quale nello stesso lapis k fissa-
questo compost6, una cosa qualunque, ta; e quest'acqua, k allora corrente e bian-
ossia opera di qualche essere vivente, a- ca come l'acqua.
nimale o vegetale, ma 1: una natura mon- E nota, o tu Re, che si converte l'acqua in
da e chiara delle sue proprie miniere, che aria; e bisogna intendere, che detta acqua
si tramuta per regime di fuoco e si putre- congeli e si converta nel corpo che era in
iI
I
fa e si annerisce e si fa bianca e poi rossa
e di molti altri colori diviene.
precedenza, e che il corpo stia tanto nel
regime del fuoco, da trasformare lo stes-

I
/ E nota, o tu Re, che l'umiditii suddetta so corpo sottile e da portarlo all'albedine
I
che 6 l'argento vivo, k la corruzione della perfetta; ed allora, 2: da alcuni chiamato
i stessa pietra, infatti fa diventare questa Aria. Ma quando si dice che si converte
1 pietra, nera, e poi, infine, la sbianca. 1'Aria in Fuoco, s'intende che questo
composto che si chiama Aria, deve stare
! E nota, o tu Re, e sappi, che i filosofi
' dissero: - Fondete il corpo e trattatelo in un gran fuoco forte sino a che non di-
fino a che non si tramuti in acqua -; in- venga rosso; ed allora, completo al rosso,
I tendendo di detto composto che sia fuso k chiamato Fuoco, ovvero, Sole.
E nota, o tu Re, che da un solo composto
e soltanto con esso e fatta l'Opera e non
6 - Di fatto, 17Uomo,inteso come microcosmo, da altro; e questo composto prendilo
) contiene in potenza tutte le cose.
,
puro senza le impuritii che sono in lui; E nota, che con il suddetto composto vi ,
i
owero, che sia mondato, perch&cosi Qeve t: cio che mortifica il composto stesso, e (
essere, e, questo composto, governalo nel con lo stesso si sbianca e si arrossa, senza \
!
fuoco insieme alle sue nature. Questo devi l'aiuto di nessuna cosa estranea.
fare all'inizio del~egimedel fboco, perche E nota anche, che il fuoco, all'inizio del-
in cid, (: tutto il diktto, owero il pericolo. l9Opera,deve essere lento, nella seconda 1
E quando questo 6 fatto, non possono fase, mediocre; nella terza, forte, aumen- '
piu esservi ulteriori difetti, ed allora, il tando gradualmente il fuoco sino a che
fuoco deve essere tra il forte e il modera- detta-pietra non divenga bianca ed infi- /
to, fino a che lo spirito sia separato dal ne, rossa. 1
corpo, ed ascenda sopra la Terra, e riman-
ga, in fondo a1 vaso, il corpo morto senza
cbe in esso vi sia alcuno spirito. Ed il se-
gno e, che se si pone sul fuoco non fonde
e nemmeno fuma, in quanto; riguardo a
questa kse, (: gia complete; e mentre k
cosi, si riduca quest0 spirito sopra lo stes-
so corpo da cui 6 w i t o ; questo spirito k
simile alle nuvde nere che portano acqua.
Percib, quest0 spinto si chiama Aqua di
Vita, per la quale 90Stiene quesCo wrpo e
con la q w k muore e dopo la m& rivive.
BIBLIOGRAFIA

Opere citate:

Jacob Bahme - De Signatura Rerum


lreneo Filalete - L'entrata nel Palazzo chiuso del Re
RenC GuCnon - Forme Tradizionali e Cicli Cosmici
Roma - 1974
RenC GuCnon - La crisi del mondo modern0 - Roma - 1972
Dante Alighieri - LA Divina Cornmedia

Opere consultate:
Testi e raccolte di testi
Arnaldo da Villanova - Semita Semitae
Arnaldo da Villanova - FIos Florum
Arnaldo da Villanova - Breviarium Librorum Alchemiae
Arnaldo da Villanova - De Decotione
Julius Evola - La Tradizione Ermetica - Roma - 197 1
Giovanni Pontano - Lettera sul Fuoco Filosofco
Paracelso - I1 Tesoro dei Tesori
Jacob Biihme - Sexpuncta Theosophica - Genova - 1981
Raimondo Lullo - I1 Trattato della Quinta Essenza
Roma - 1972
Theatrum Chernicurn - Strasburgo - 1659
Bibliotheca Chernica Curiosa - Ginevra - 1702

Opere generali sull'~1chimia:

Mircea Eliade - Forgerons et Alchimistes - Parigi - 1956


E.J. Holmyard -Alchemy - Londra - 1956
Louis Figuier - L 'Alchimia e gli Alchimisti - Napoli - 1972
Elemire Zolla - Le meraviglie della natura - Milano - 1975
Titus Burckhardt - Alchimia - Milano - 1981

Potrebbero piacerti anche