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RADIOGRAPHIE siederne il culto; tra i numerosi Legati alla Mandragora officina- La Persia di Bolo, s’è detto, è la mazdea, i cosiddetti Magusei (Ma- mentre i cembali vengono colpiti
sacerdoti e filosofi presenti a que- rum, sono giudicati gli effetti di patria di Zoroastro e di Ostanes, gousaioi), i Magi ellenizzati o Magi regolarmente per scandire il tra-
ste teletai, «iniziazioni», la stessa un’al tra pianta 13 di Plinio, la scopritori delle proprietà magiche delle colonie greche, cioè quei scorrere delle ore. L’intero Tem-
I Magi Enteogeni fonte menziona una certa Maria ophiusa, un arboscello livido e di delle piante (Plinio, Nat. hist. 25, sacerdoti persiani che vivevano in pio è colmo d’oro e tempestato di
Piante psicoattive l’ebrea, figura carismatica in gran brutto aspetto il cui nome deri- 13). Scenari lontani nel tempo e Siria o in Anatolia ed erano a tutti gemme preziose.
e religiosità iraniche parte dell’alchimia ellenistica7. verebbe dalle visioni di creature nello spazio, ma in qualche modo gli effetti degli emigrati, forse degli Per lungo tempo, tutto quanto
di Ezio Albrile Plinio, che cita il trattato di Bolo serpentiformi 14 che la pozione affini al sentire antico, al punto da esuli, sottratti al controllo della venne considerato un mero artifi-
Democriteo credendolo opera au- produce, talmente terrificanti da aver segnato l’iconografia dei Ma- chiesa ufficiale, lo zoroastrismo cio letterario, nient’altro che una
1. RIMEDI tentica del filosofo di Abdera, par- indurre al suicidio. Per le altre gi evangelici. A Ravenna, nella «ortodosso». Con il passare del bella fiaba. Solo nel secolo ormai
Nel dissertare della potenza di la di alcuni arboscelli psicotropi piante enteogene, quali la thalas- Basilica di Sant’Apollinare nuovo, tempo i Magi della diaspora si al- trascorso qualcuno ha richiamato
alcune piante psicoattive, l’eru- che i Magi persiani utilizzerebbero saegle, il «luminío marino» che c’è un famoso mosaico che ritrae lontanarono sempre più dai rigidi l’attenzione su una località real-
dito enciclopedista latino Plinio nelle loro estasi8. Tra essi alcuni germoglia sulle sponde del fiume l’Adorazione dei Magi: i tre di- precetti dell’orto dossia zo roa - mente esistita, che possedeva una
(Nat. hist. 24, 17, 160-165)1 chia- hanno proprietà spiccata mente Indo e produce allucinazioni, o la nasti persiani (Baldassarre, Mel- striana per vestire il manto dei straordinaria rassomiglianza con
ma in causa l’autorità di due gran- enteogene: l’aglaophotis, la «lumi- theangelis, l’«inviata divina» li- chiorre e Gaspare) sono ritratti saggi e degli astrologi che i Greci, la descrizione albrechtiana del
di Magi persiani, Zoroastro e nescente», dai colori sgargianti, bata dai Magi per vaticinare il mentre portano al bambinello i tre affascinati dalla sapienza orien- Tempio del Graal.
Ostanes2. Squarci della loro sa- cresce sui marmi d’Arabia ed è futuro, non si è ottenuta una ac- preziosi doni16. In basso, quattro tale, li invitavano a indossare. Co- Agli albori del VII secolo d.C. il re
pien za sarebbero compendiati utilizzata dai Magi (che la traggono cettabile identificazione. Mentre arboscelli crescono rigogliosi ai lo- sì, per vie intricate, l’Occidente persiano Cosroe II Parwiz (590-
nell’opera (oggi perduta) di un da Pitagora)9 per evocare gli dèi. nel caso della gelotophyllis, la «fo- ro piedi. Tra essi si distinguono nei secoli ha voluto attribuire alla 628 d.C.) edificò uno straordina-
misterioso pitagorico «egiziano», Alcuni l’hanno identificata con la glia euforica» che cresce in Bat- nettamente due piante di Datura sapienza mazdea uno dei suoi miti rio palazzo che chiamò Taxt-i
Bolo di Mendes, i cui destini paio- Mandragora officinarum, la Man- triana e viene bevuta in una po- stramonium (la prima e l’ultima) fondanti, il Graal. Taqdis, «Trono degli Archi» - ora
no legati a quelli di un autorevole dragora delle tradizioni folklori- zione con mirra e vino, è quasi dalle classiche campanule bian- L’aedo teutone Albrecht von noto come Taxt-i Sulayman, «Tro-
filosofo presocratico, Democrito che 10 anche nota come Atropa certa l’identificazione con la Can- castre, un potentissimo enteoge- Scharffenberg nel 1270 scrisse no di Salomone» - sulle alture sa-
di Abdera. Il Democrito che le acaulis o Atropa mandragora11, nabis indica15, la kannabis di cui no17. Ancora, si riconoscono forse un’opera dal titolo Der jüngerer cre di Shiz nella Media Atropa-
fonti più antiche vogliono disce- una variante centro asiatica della parla Erodoto narrando le espe- una pianta di Hyoscyamus niger Titurel («Il giovane Titurel»), de- tene, l’attuale Azerbaigian23. Era
polo di Magi e Caldei. più famosa Atropa belladonna, rienze estatiche di una popolazio- (la terza), dai ben noti poteri psi- dicata all’antica famiglia del Graal; il centro del culto dei Magi zoroa-
Dalla sovrapposizione fra Bolo di una fra le più esiziali piante psi- ne dell’Iran esterno, gli Sciti. La coattivi18, e una di Ledum palu- in particolare di Titurel, nonno di striani: in esso si ergeva un tempio
Mendes e Democrito deriva la de- cotrope in circolazione. loro liturgia funeraria consisteva stre (la seconda), un veicolo visio- Parzival. Albrecht cosí descrive il del fuoco, ed era ritenuto un’im-
nominazione ibrida di Bolo Demo- Plinio continua dissertando della in una sequela di suffumigi a base nario ancora oggi usato nei rituali Tempio del Graal: «Nella terra magine del centro del mondo. I re
criteo3, autore di una silloge iatro- achaemenis, «achemenide», di di quella che egli chiamava kan- sciamanici19. Riferendosi a queste della salvezza, nella foresta della della dinastia sassanide, cui Cosroe
chimica, i Cheirokmēta, «Rimedi color ambra e «senza foglie», un nabis (4, 74, 1), un ingrediente testimonianze letterarie e icono- salvezza, si erge un monte soli- apparteneva, ritenevano Shiz il
artificiali»4. Un testo che si ritiene particolare saliente. La pozione psicoattivo che li portava, ululan- grafiche, c’è inoltre chi ha pensa- tario, la Montagna della Salvez- luogo di nascita di Zoroastro e lí vi
il punto di partenza dell’alchimia che se ne ricava produce visioni di ti, in uno stato di delirio euforico. to, non a caso, che il sogno profe- za; il Re Titurel la cinse di mura e celebravano l’attesa del Saošyant,
greca. Al carattere già in parte mi- dèi, talmente vivide da essere uti- Le narrazioni di Erodoto e di Bolo tico dei Re Magi così come rac- vi costruí un ricco castello perché il Salvatore futuro. Nel mito zoroa-
sterico dei Cheirokmēta si collega lizzata negli interrogatori per met- mendesio o democriteo che sia si contato nel Vangelo di Matteo (2, fosse il Tempio del Graal: il Graal striano, al centro del lago Kąsaoya
infatti, sul finire dell’antichità, la tere in soggezione, spaventare e svolgono in terre lontane dalla 12), possa avere un retaggio en- allora non aveva una sede fissa, si ergeva il monte Uši.dam, il Mon-
letteratura apocrifa degli alchi- far confessare i malviventi. Secoli per cezione dell’uomo comune. teogeno20. ma vagava, invisibile, nell’aria». te dell’Aurora legato all’Oriente da
misti5. In questi scritti Democrito e secoli dopo la stessa tecnica ver- Lande così lontane da diventare Albrecht passa quindi a descri- cui sarebbe nato il Saošyant. È
appare quale adepto del Mago rà utilizzata dalla CIA, il servizio nebulose e fiabesche: la Scizia di 2. I MAGI CRISTIANIZZATI vere la montagna: fatta di onice, l’evidenza dell’intreccio tra mate-
persiano Ostanes, che nel tempio segreto statunitense, che sfutterà Erodoto non è solo lo scenario Forse l’ortodossia religiosa dello la sua vetta è priva di terra; era riali iranici e credo cristiano, se
di Menfi lo inizia al mistero degli gli effetti psichedelici dell’LSD per concreto di un’infelice spedizione zoroastrismo ha voluto, sin dai stata talmente levigata e pulita che pensiamo all’Opus imperfectum in
antichi scritti6. In questa memoria far confessare le spie sospette. La di Dario, ma anche la terra oni- tempi arcaici, stigmatizzare un u- «risplendeva come la Luna». Il Matthaeum24 e alla profezia se-
si coniugano le due tradizioni che circostanza per cui Plinio descriva rica di Ovidio, dove le donne iper- so degenere e smodato della pra- Tempio è alto, rotondo, a cupola, condo cui i Magi persiani salivano
vogliono Democrito discepolo dei una pianta priva di fogliame ha boree si cospargono il corpo di tica estatica. Una religiosità che, con il tetto d’oro; all’interno, il tutti gli anni sul Monte delle Vit-
Magi mazdei e di Bolo Democri- portato alcuni a ipotizzare si tratti unguenti magici e si trasformano lustri prima di Alessandro, era soffitto è incrostato di zaffiri a torie (Mons victorialis) nell’attesa
teo, originario di Mendes, in Egit- di un fungo12, identificato nel Pa- in uccelli (sparsae quoque mem- entrata in contatto con l’Occiden- rappresentare il cielo azzurro, ed di una stella (stella illa beatitudi-
to. Secondo la narrazione di Gior- naeolus subbalteatus, i cui poteri bra venenis / exercere arte Scythi- te. Ne è testimonianza l’attività è incastonato di carbonchi raffi- nis) recante in sé l’immagine di un
gio Sincello, il Mago Ostanes si enteogeni sono dovuti probabil- des memorantur easdem; Metam. dei Magi mazdei trapiantati in guranti le stelle. Un Sole d’oro ed bambino, il segno della nascita del
trovava nel tempio di Menfi per- mente alla presenza in esso della 15, 359-360). Attraverso l’un - Caldea e in Asia Minore e di là ri- una Luna d’argento, mossi artifi- Gran Re. Da fonti piú o meno con-
ché inviato dai re persiani a pre- psilocibina, un forte allucinogeno. guento, il principio attivo di qual- partiti per varie vie alla conquista cialmente, percorrono gli emisferi, temporanee, sostenute da testimo-
sivoglia pianta è assorbito attra- del mondo mediterraneo, collega-
verso la pelle: in questo modo l’es- ti, secondo un’antica tradizione,
senza di piante estatiche ma po- all’Egitto, patria di astrologi e
tenzialmente letali come la Datura dispensatore di misteri. Così parla
stramonium o la Atropa belladon- la citata leggenda di Ostanes, Ma-
na sono assunte e metabolizzate. go medo frequentatore di santuari
In questo le donne scite sono ma- egiziani, ove avrebbe avuto disce-
ghe visionarie, streghe psicotrope, polo Democrito e, per suo tramite,
consanguinee di quella Medea che Bolo di Mendes21. Essi rappresen-
per celebrare la venuta della dea tano un apporto che s’innesta sul-
Artemide dal paese iperboreo, la trama della civiltà ellenistica,
muta le proprie sembianze attra- piuttosto che uno specifico adat-
verso un elaborato rito. Plasma tamento delle due culture, l’egi-
una statuina della dea Artemide, ziana e l’iranica. I Magi si sono
nascondendovi all’interno un mi- riconosciuti nei pensatori Greci e
scuglio di esiziali pharmaka; gli in tal modo hanno potuto imporre
stessi potenti unguenti psicoattivi la loro dottrina22. In Occidente il
con i quali si cosparge il volto e il mito di Zarathuštra è infatti giun-
corpo, rendendosi irriconoscibile to attraverso l’incontro dei Greci
(Diod. Sic. 4, 51, 1-4). con una strana casta sacerdotale