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di
Luca Gavazzi
(www.izalmaim.it)
La ghematria si basa sulla matematica. La potremmo definire come “la mistica della
matematica”. Il suo funzionamento è fondato su un principio molto semplice per il
quale ogni lettera dell’alfabeto ebraico possiede un valore numerico :
È come se attraverso la tecnica della Ghematria fosse possibile ricostruire la storia del
popolo ebraico, generazione dopo generazione: Abramo, Isacco, Giacobbe, sino alla
costruzione del Tempio di Gerusalemme.
Entriamo ancor più nel particolare: 456 è anche il valore numerico della somma delle
lettere che compongono il secondo comandamento:
“ Lo yhieh lekha elohim aherim”
Il merito di Abramo, Isacco e Giacobbe fu soprattutto quello di non aver avuto altri
dei all'infuori del D-o unico, la cui presenza avrebbe successivamente dimorato nel
Tempio di Gerusalemme. Nel Tempio esisteva una stanza particolare chiamata Santo
dei Santi, che era il luogo dove era custodita l'arca dell'alleanza nella quale erano
depositate le Tavole della Legge. In questa stanza poteva entrare solo il Gran
sacerdote, una volta all'anno, nel giorno dello Yom Kippur. Qui la presenza divina
manifestava il suo volere rivelandosi nello spazio vuoto che rimaneva tra le ali dei
due Cherubini d'oro che sormontavano l'arca santa. Ecco che il valore 456 è messo in
relazione proprio ai due Cherubini:
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