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Guida BT 2014 PDF
Guida BT 2014 PDF
Bassa Tensione
Guida
2014-2015
TM
Indice Generale Guida al Sistema Bassa Tensione
1 Introduzione
3
2 Le norme 11
e manovra
e ambienti particolari
8 Quadri prefabbricati
473
10 Illuminazione di emergenza
521
1
Introduzione
Indice 1 - Introduzione
n Generalità pag. 4
3
Introduzione Generalità
approssimati.
In ogni caso i risultati sono sempre in favore della sicurezza e rispettano quanto
Qualora si desideri un calcolo più preciso si consiglia l’impiego del Software I-project
MT/BT.
4
Funzione dell’interruttore automatico
L’interruttore svolge un ruolo determinante nell’impianto elettrico.
Continuità di servizio
In funzione delle esigenze di continuità di servizio di una rete (regolamenti
5
Introduzione Generalità
Regole di protezione
Protezione delle persone contro i contatti indiretti
Le misure di protezione contro i contatti indiretti tramite interruzione automatica
del circuito dipendono dal sistema di distribuzione impiegato (vedere a pag. 18).
nel rispetto della protezione delle persone, la lunghezza massima dei cavi in
un'energia specifica superiore a quella che può essere sopportata dal cavo.
protezione con l’energia specifica ammissibile del cavo K2S2 (vedere a pag. 76).
Ne risulta una lunghezza massima protetta in funzione della sezione del cavo
dovrà evitare di lasciare passare una corrente di cresta o di breve durata superiore
una taratura tale che sia inferiore alla corrente di corto circuito di fondo linea .
È il caso dei motori (vedere a pag. 421) dei trasformatori BT/BT (vedere a pag. 435),
A questo argomento è dedicato un capitolo (vedere a pag. 471) che fornisce i criteri
sia nel campo delle applicazioni domestiche e similari che in quello industriale.
Avvertenze
La Guida BT e il Software i-project costituiscono un mezzo di ausilio per una
progettazione preliminare e veloce degli impianti elettrici di bassa tensione.
Tutti i rischi per ciò che concerne la progettazione sono assunti dall’utente.
L’utente dovrà inoltre controllare la rispondenza della guida e dei programmi
alle proprie esigenze, interpretando criticamente i risultati per verificare
la congruenza con le scelte progettuali utilizzate.
Schneider Electric si riserva di modificare il contenuto di questi documenti
in relazione all’evoluzione normativa e di prodotto.
6
Introduzione Studio di una installazione
2 x 800 kVA
20 kV/400 V
D0 D'0
PEN PEN
A
D1 D4 D7
S7
S1
S4 N
PE
PEN
B
Ausiliari
D2 D PE
S2
D5 D6
C PEN
S5 S6
D3
S3 PE PE
N P = 37 kW U Utilizzatori F.M. U P = 12 kW
PE
Illuminazione:
30 lampade fluorescenti per fase (2 x 58W)
7
Introduzione Studio di una installazione
8
La selettività delle protezioni
Le tabelle di selettività da pag. 290 permettono di determinare i limiti di selettività
tra i diversi livelli di distribuzione. Per acquistare significato, i limiti di selettività
devono essere confrontati con i valori della corrente di cortocircuito calcolati
precedentemente.
I limiti di selettività tra gli interruttori D0-D1, D0-D4 e D0-D7 sono moltiplicati
Esempio
La selettività tra un NS1250N e un NSX400N è totale.
2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
D0
D0
NS1250N
NS1250N
Micrologic 2.0
Micrologic 2.0
45 kA
Totale
A PEN PEN Totale
totale
D4
D1 NSX250N D7
NSX400N TM250D NG125L
Micrologic S1 C20 N
27 kA S4 S7 PE
PEN
B Totale PE Totale
Totale 23 kA
D
D2
Ausiliari
NSX160F S2 D5
TM125D 13 kA NSX160B D6
10 kA TM80D iC60L
C PEN
C25
S5 S6
D3
iC60H PE PE
C32
S3
N U Utilizzatori U
PE
I limiti di selettività tra gli interruttori così scelti è in genere inferiore a quello ottenuto
2 x 800 kVA
20 kV / 400 V
D’0
D0
NS1250N
NS1250N
Micrologic
Micrologic
45 kA
Totale
A PEN PEN Totale
totale
D4
D1 NSX250N D7
NSX400F TM250D NG125L
Micrologic S1 C20 N
27 kA S4 S7 PE
PEN
B Totale PE Totale
Totale 23 kA
D
D2
Ausiliari
NSX160B S2 D5
TM125D 13 kA NSX100B D6
10 kA TM80D iC60N
C PEN
C25
S5 S6
D3
iC60N PE PE
C32
S3
N U Utilizzatori U
PE
9
Introduzione Studio di una installazione
10
Indice 2 - Le norme
n Introduzione pag. 12
11
Le norme Introduzione
alle norme di costruzione e implica In Italia, il primo testo legislativo è costituito dal Decreto del Presidente
l’osservanza di regole che definiscono della Repubblica (DPR) n. 547 del 27/4/1955, che riguarda la prevenzione infortuni
apparecchi. Esso è applicabile unicamente ai luoghi di lavoro, ove cioè esista la figura del datore
di lavoro e del lavoratore dipendente, non è quindi applicabile (salvo ulteriore
specifica):
c nel settore Civile;
Inoltre, la sua applicazione non si limita agli ambienti di lavoro, ma si estende a tutti
Le direttive comunitarie
Sono strumenti legislativi comunitari emanati dal Consiglio della Comunità
su proposta della Commissione Europea; l’iter di approvazione coinvolge
il Parlamento Europeo al fine di armonizzare la legislazione dei paesi membri,
che sono tenuti ad adottarle entro i termini stabiliti dalle Direttive stesse.
Lo scopo principale delle direttive è quello di eliminare gli ostacoli tecnici agli scambi
commerciali nell’ambiente del Mercato Unico Europeo, fissando per i diversi tipi
di prodotto i requisiti essenziali della sicurezza. Le Direttive prevedono l’applicazione
della marcatura CE da parte del costruttore, il quale attesta la rispondenza
del prodotto ai requisiti essenziali della sicurezza, riportati in tutte le DIRETTIVE
COMUNITARIE applicabili al prodotto in questione.
La marcatura CE è obbligatoria e rappresenta la condizione necessaria
per l’immissione dei prodotti sul mercato e la loro libera circolazione all’interno
della Comunità Europea.
La marcatura CE è un obbligo amministrativo ed è destinata al controllo
delle autorità (ad es. doganali); non è quindi un ‘marchio’ destinato all’utente
(ad es. il cittadino). I prodotti elettrici di Bassa Tensione utilizzati nella distribuzione
devono riportare la marcatura CE dal 1° Gennaio 1997.
Nota: la marcatura CE deve essere apposta dal fabbricante o dal suo mandatario
nella Comunità sul materiale elettrico o, in alternativa, sull’imballaggio, sulle avvertenze d’uso
o sul certificato di garanzia, in modo visibile, facilmente leggibile e indelebile.
Le Direttive Comunitarie applicabili (salvo alcune eccezioni) sono due, di seguito descritte.
12
Direttiva per il materiale elettrico di Bassa Tensione (2006/95/CE)
Annulla e sostituisce la legge 791 del 18/10/1977.
Assicura peraltro la libera circolazione dei prodotti elettrici in tutti gli Stati membri.
responsabilità:
- Committente
- Progettista
- Installatore
- Collaudatore
v l’obbligatorietà del progetto (ove richiesto), che costituisce il primo passo n
ella direzione della sicurezza dell’impianto.
L’insieme di queste regole ha contribuito, in qualche modo e in qualche misura, ad
ottenere una maggiore sicurezza degli impianti., pur non risolvendo il problema
“prioritario” che è quello della mancanza di verifiche e controlli a valle della
realizzazione e della messa in esercizio.
13
Le norme Introduzione
Dopo quasi 20 anni di onorata carriera, la legge 46/90 è stata sostituita dal Decreto
Pur abrogando la Legge 46/90 (ad eccezione degli articoli 8 - Finanziamento delle
DPR 462/01
Il Decreto si prefigge il compito di incrementare il processo di verifica periodica
e di regolamentare e semplificare il procedimento di denuncia dell’installazione
dei seguenti impianti:
cc impianto di protezione contro le scariche atmosferiche;
cc impianto di messa a terra finalizzati alla protezione dai contatti indiretti;
cc impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.
Per impianti di terra il DPR intende l’insieme di tutti i componenti dell’impianto
di terra (dispersori, collettori, conduttore di terra, conduttori di protezione
e conduttori equipotenziali) compresi i dispositivi di protezione contro i contatti
indiretti (controllori permanenti di isolamento, dispositivi di protezione contro
le sovracorrenti e a corrente differenziale).
Lo stesso concetto si applica agli impianti e ai dispositivi di protezione contro
i fulmini sia interni che esterni alla struttura dell’edificio.
Per gli impianti con rischio di esplosione la denuncia si riferisce a tutte le zone
di pericolo, con presenza di fluidi e polveri, e comprende la loro classificazione
ivi compresi i provvedimenti per eliminare i rischi connessi.
Solo dopo l’omologazione si potrà mettere in servizio l’impianto.
Per quanto riguarda la messa in servizio degli impianti elettrici di messa a terra
e dei dispositivi di protezione contro i fulmini la dichiarazione di conformità, rilasciata
dall’installazione, equivale a tutti gli effetti all’omologazione dell’impianto.
Per gli impianti con pericolo di esplosione, successivamente alla dichiarazione
di conformità da parte dell’installatore e alla denuncia dell’impianto da parte
del datore di lavoro, l’omologazione verrà effettuata dalle ASL o dall’ARPA
territorialmente competenti.
legge.
Le Norme CEI
c Per quanto finora detto l’osservanza delle norme CEI diviene in pratica un obbligo
per il progettista e l’installatore medio che, in questa maniera, non hanno difficoltà a
dimostrare la regola dell’arte rispetto ad impianti realizzati secondo normative
differenti.
14
Norme riguardanti gli impianti elettrici
di bassa tensione
Costituiscono le regole di concezione e progettazione degli impianti.
Tra queste, la più importante è sicuramente la norma CEI 64-8 che riguarda
(quadri BT)
Relazioni internazionali
Il CEI è membro, tra gli altri, dei seguenti organismi internazionali:
c IEC (International Electrotechnical Commission): è l’organismo che prepara
norme tecniche su scala mondiale; costituito nel 1907, attualmente raggruppa i 41
paesi maggiormente industrializzati del mondo ed ha in catalogo più di 2200 norme.
L’Italia partecipa a tutti i Comitati Tecnici della IEC e utilizza le norme internazionali
come base per le norme italiane;
c CENELEC (Comitè Européen de Normalisation Electrotechnique): è l’ente
normativo europeo avente lo scopo di armonizzare le norme nell’ambito europeo.
È costituito da 17 Comitati Tecnici nazionali. Il CENELEC agisce anche per incarico
della Comunità Europea con lo scopo di eliminare gli ostacoli agli scambi,
dovuti alle normative tecniche, e predisporre i documenti di armonizzazione destinati
a diventare, nei singoli Paesi, norme armonizzate ai sensi della Direttiva
Comunitaria per i materiali di bassa tensione n. 73/23/CEE.
norme CEE.
15
Le norme
16
17
Caratteristiche Sistemi di distribuzione
della rete Sistemi TT e TN
Nelle reti BT si considerano tre modi Sistema TT: neutro collegato a terra
di collegamento a terra c Neutro collegato direttamente a terra;
e TN-C-S; Considerazioni
c sistema IT. c Soluzione più semplice per l’installazione;
Essi differiscono per la messa a terra c non necessita di manutenzioni frequenti (è necessario verificare periodicamente
PE
utilizzatori
Considerazioni
c Il sistema TN-C consente risparmio sull’installazione (impiego di interruttori
1
2
3
PEN
Sistema TNC
utilizzatori
18
Sistema IT
1
2
3
N
PE
Sistema TNS
utilizzatori
Considerazioni
c Necessita di personale qualificato per la manutenzione;
c la verifica dello sgancio al secondo guasto deve essere effettuata durante lo studio
tramite calcoli ed eventualmente alla messa in funzione tramite strumenti di misura.
Impiego
Sistema elettrico con propria cabina di trasformazione (con necessità prioritaria
di continuità di servizio).
Nota 1: con le masse collegate a terra per gruppi o individualmente, verificare l’intervento dei
dispositivi automatici secondo la condizione richiesta per i sistemi TT (praticamente è sempre
necessaria l’installazione di un dispositivo differenziale).
Nota 2: con le masse collegate a terra collettivamente, verificare l’intervento del dispositivo
automatico secondo una condizione analoga a quella richiesta per i sistemi TN.
Nota 3: la norma raccomanda vivamente di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
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Caratteristiche Sistemi di distribuzione
della rete Separazione elettrica
Con questo metodo al verificarsi di un primo guasto nel circuito separato la corrente
di guasto non può praticamente circolare. Al secondo guasto su una polarità diversa
da quella interessata dal primo guasto deve intervenire una protezione automatica
secondo il criterio stabilito dalla norma per il sistema TN.
e 60 V CC;
Inoltre le parti attive devono essere protette contro i contatti diretti mediante
sopportare una tensione di prova di 500 Veff. per 1 minuto (in ogni caso per PELV,
20
Sistemi a bassissima tensione
c parti attive del circuito di alimentazione principale separate dal circuito PELV
c prese a spina con o senza contatti per il conduttore di protezione, di tipo tale
c le spine non devono poter entrare nelle prese di altri sistemi elettrici.
21
Caratteristiche Protezione e sezionamento
della rete dei circuiti
Numero di poli da interrompere e proteggere
sistema TT o TNS
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N SN = SF: schemi B o C
SN < SF: schema C sotto la condizione 5
o schema B sotto le condizioni 1 e 2
fase + N schemi D o E
fase + fase schema E
sistema TNC
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + PEN SPEN = SF: schema F
SPEN < SF: schema F sotto la condizione 4
fase + PEN SPEN = SF: schema G
sistema IT
neutro non distribuito trifase schema A
neutro distribuito trifase + N schema C
fase + N schema E
fase + fase schema E
PEN PEN
Condizione 1
Il conduttore di neutro, di opportuna sezione, deve essere protetto contro
il cortocircuito dal dispositivo di protezione delle fasi.
Condizione 2
Solo in presenza di un sistema sostanzialmente equilibrato.
Condizione 3
Quando la protezione del neutro è già assicurata da un dispositivo di protezione
a monte contro il cortocircuito o quando il circuito è protetto da un dispositivo
a corrente differenziale residua che interrompe tutti i conduttori.
Condizione 4
Se non sono soddisfatte le condizioni 1 e 2 si deve disporre sul conduttore PEN
Condizione 5
La protezione del neutro deve essere adatta alla sua sezione.
Nota 1: la norma CEI 64-8 raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
Nota 2: il conduttore di neutro deve avere la stessa sezione del conduttore di fase
in circuiti monofasi e in circuiti polifasi con sezione di fase ≤ 16 mm 2 (rame)
e ≤ 25 mm 2 (alluminio).
22
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi TT
della rete Presentazione
Prescrizioni per ambienti particolari
In un sistema TT, per garantire la protezione delle persone contro i contatti indiretti,
RE x Idn < UL
dove:
RE delle masse con la terra può avere un valore di resistenza elevato (vedi tabella)
23
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi TN
della rete Presentazione
NSX160
c Ia [A] è la corrente che provoca l’apertura automatica del dispositivo di protezione
entro i tempi previsti dalla norma in funzione della tensione nominale verso terra
Im [A].
Im ≤ Uo
Zs
Tuttavia si ricorda che per circuiti di distribuzione e per circuiti terminali protetti
con dispositivo di protezione contro le sovracorrenti con corrente nominale
o di regolazione superiore a 32A la norma ammette tempi di intervento inferiori
o uguali a 5 s.
Selettività differenziale
Per realizzare la selettività, tra protezioni differenziali disposte in serie, verificare
le relazioni riportate a pag. 382.
Nota: i tempi massimi di interruzione indicati in tabella si applicano ai circuiti terminali protetti
con dispositivo di protezione contro le sovracorrenti aventi corrente nominale o regolabile
non superiore a 32 A.
24
Come ottenere la protezione contro i contatti
indiretti
Qualora la protezione contro i contatti indiretti non sia verificata utilizzando i comuni
dispositivi di protezione si possono impiegare i seguenti accorgimenti:
Dove non sia possibile utilizzare interruttori con la soglia magnetica bassa:
di protezione.
25
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Presentazione
Id
e la tensione pericolosa che si introduce sulle masse stesse durante il primo guasto.
è rispettata.
Uc = I1°g . RE ≤ UL
I1°g = corrente verso terra di primo guasto, corrente capacitiva totale fornita
articolari)
UC = tensione di contatto che si manifesta sulle masse alla comparsa del primo
dei cavi che da origine ad una tensione limite di contatto di 50 V è di circa 77 km.
Con una resistenza del dispersore di terra di 200 Ω (terreno con resistività elevata)
la lunghezza si riduce a 3,8 km. Qualora non sia possibile realizzare un impianto di
terra con resistenza idonea a limitare la tensione di contatto a valori inferiori a quelli
massimi previsti dalla norma, 50 V per impianti ordinari e 25 V per impianti per
uno per ogni circuito indipendente separato galvanicamente dagli altri, che attiva
nel tempo più breve possibile. Per facilitare l’identificazione del punto di guasto
si possono utilizzare sistemi automatici di ricerca che prevedono un sistemi
di rilevamento associato a concentratori di segnale (as esempio XM200 + XD312)
o sistemi manuali portatili che utilizzano pinze amperometriche (XRM + pinza).
Per salvaguardare l’impianto dalle sovratensioni che possono provenire dalla rete
in MT (guasto di isolamento del trasformatore MT/BT) è consigliabile installare
degli scaricatori di sovratensione (Cardew-C) tra il centro stella del trasformatore,
oppure una fase, e la terra.
26
Nota 1: i tempi massimi di interruzione del guasto indicati
per il sistema TN sono applicabili ai sistemi IT con neutro
Secondo guasto
Al secondo guasto (guasto su una fase differente o sul neutro) la condizione
nel sistema IT la protezione contro le sovracorrenti interviene, c Masse collegate ad una terra unica.
per doppio guasto a terra, in un tempo superiore a quello In questo caso il secondo guasto di isolamento dà origine ad un’anello di guasto
a terra tra le masse simultaneamente accessibili e con tutte c Masse collegate a terra individualmente oppure a gruppi.
le masse estranee. Con questa modalità di connessione a terra l’anello di guasto è equiparabile a quello
Nota 2: tale dispositivo a corrente differenziale non deve di un sistema TT (la corrente di guasto interessa i dispersori delle due terre distinte).
differenziale. Si precisa che la norma raccomanda di non distribuire il neutro nei sistemi IT.
K∆n = tolleranza della soglia di intervento del dispositivo Neutro non distribuito:
di tipo “Si”) 2 ZS
Nota 3: in caso di primo guasto i carichi alimentati possono Neutro distribuito:
contribuire alla corrente capacitiva e tale contributo è di difficile Ia ≤ Uo . 1
valutazione. Per tale motivo si raccomanda di utilizzare un 2 Z’S
margine di sicurezza superiore a quello relativo alla sola dove:
tolleranza della soglia di intervento.
Nota 4: nei sistemi IT la protezione differenziale funziona
Ia = corrente di intervento del dispositivo di protezione [A]
correttamente solo nelle seguenti condizioni di guasto. I dispositivi ad interruzione automatica ammessi dalla norma sono il dispositivo
In definitiva il dispositivo a corrente differenziale posto di protezione contro il cortocircuito [Im] e il dispositivo a corrente differenziale [I∆n].
a monte di derivazione non interviene per doppio guasto Uo = tensione nominale tra fase e terra in valore efficace espressa in [V]
a terra sulle derivazioni stesse. U = tensione nominale tra fase e fase in valore efficace espressa in [V]
ZS = impedenza dell’anello di guasto comprendente il conduttore di fase
A
e il conduttore di protezione espressa in [Ω]
Il dispositivo A
Z’S = impedenza dell’anello di guasto comprendente il conduttore di neutro
non interviene
e il conduttore di protezione espressa in [Ω]
Id
B C
I dispositivi B e
C intervengono NSX160
A B
I dispositivi A e
B intervengono
Passerella
metallica
C D
27
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche
da controllare;
28
caratteristiche industria e Marina
tipo di controllore IM9 IM9-OL IM10 IM20 XM200 XM300C XML308/
316 (CPI +
misura locale)
no no no no
XD312/XD308C
dispositivi di localizzazione
automatica dei guasti XL308/316
con misura R e C locale no no no no no
interfaccia di comunicazione
modbus XLI300
no no no no no o XTU300
29
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Controllori permanenti di isolamento
Caratteristiche
30
tabella di scelta del limitatore di sovratensioni Cardew C
Un [V] neutro accessibile neutro non accessibile
MT BT MT BT
tabella di scelta della sezione cavo di collegamento del Cardew-C (1) (2) (3)
trasformatore in resina [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250
VCC [%] 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
sezione connessione [mm2] neutro accessibile 16 25 50 50 70 95 95 120 150
neutro non accessibile 16 25 35 50 70 70 95 120 150 185
trasformatore in olio [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000 1250
VCC [%] 4 4 4 4 4 4 4 6 6 6
sezione connessione [mm2] neutro accessibile 25 50 70 70 95 120 150 120 150
neutro non accessibile 25 35 50 70 95 95 120 120 150 185
(1) Il cavo è isolato in PVC.
(2) Per cavi in alluminio moltiplicare la sezione del conduttore in rame per 1,5.
(3) Per cavi isolati in EPR moltiplicare la sezione del conduttore isolato in PVC per 0,8.
31
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
Conclusioni
L’installazione di un CPI in un impianto IT (peraltro imposta dalla norma CEI 64-8)
permette di mantenere nel tempo i vantaggi di questa tipologia di gestione del neutro:
è un dispositivo fondamentale dell’impianto da scegliere con cura e collegare
con oculatezza poichè scelte errate o collegamenti scorretti renderebbero l’impianto
inaffidabile e quindi inutili i costi sostenuti per realizzarlo.
32
Miglioramento delle condizioni di servizio
Criteri di scelta
Tranne in casi semplici, vi sono funzioni specifiche della rete da monitorare che
possono influenzare la scelta:
c si tratta di una rete estesa ove è consigliabile misurare la resistenza di isolamento
c è necessario avere una soglia di preallarme che indichi l’abbassamento del valore
sono presenti disturbi elettrici generati dalle utenze quali variatori di velocità, gruppi
c Reti molto estese dove le misure sulle partenze principali sono un evidente
Modbus
Rilevatori/localizzatori
33
Caratteristiche La sicurezza nei sistemi IT
della rete Rete in corrente continua isolata da terra
Per controllare l’isolamento della rete e segnalare un guasto verso massa utilizzare
le apparecchiature seguenti:
di potenziale delle due polarità della rete con riferimento alla terra. Queste variazioni
IM10
vengono confrontate con la soglia impostata. Il limite di utilizzazione è la tensione
(C max = 40 μF)
v Storico Allarmi.
c Vigilohm System XM200 o XM300C su reti in corrente continua del tipo ondulata
XAS
Printer
défaut
XML316
test
1 2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15 16 valeur d'isolement
040 K
TEST MENU
XL308/316
XL308c
test
1 2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15 16
test/reset
XD308c
XD308c
XD312
XRM
XD312 test
reset
P50
P12 P100
RM 10N
Localizzazione automatica dei guasti con una misura della resistenza e capacità d’isolamento
(R e C) partenza per partenza
34
Caratteristiche Ulteriori prescrizioni normative
della rete
c ostacoli;
c distanziamento.
Tale protezione addizionale è richiesta anche per i circuiti che alimentano prese
a spina:
35
Caratteristiche Ulteriori prescrizioni normative
della rete
almeno IP4X;
36
Indice 4 - Protezione dei circuiti
n Introduzione
pag. 38
37
Protezione Introduzione
dei circuiti Definizioni
Impianto elettrico
Insieme di componenti elettrici associati al fine di soddisfare scopi specifici e aventi
caratteristiche coordinate. Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti
elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell’impianto elettrico
anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate
unicamente alla loro alimentazione.
Conduttore di neutro
Conduttore collegato al punto di neutro del sistema ed in grado di contribuire
alla trasmissione dell’energia elettrica.
Temperatura ambiente
Temperatura dell’aria o di altro mezzo nel luogo in cui il componente elettrico
deve essere utilizzato.
Tensione nominale
Tensione per cui un impianto o una sua parte è progettato.
Nota: la tensione reale può differire dalla nominale entro i limiti di tolleranza permessi.
In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in:
c sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V
se a corrente alternata o a 120 V se a corrente continua (non ondulata);
c sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 a fino 1000 V
compresi se a corrente alternata o da oltre 120 fino a 1500 V se a corrente continua;
c sistemi di categoria II, quelli a tensione nominale oltre a 1000 V se a corrente
alternata o oltre 1500 V se a corrente continua, fino a 35 kV compreso;
c sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore di 35 kV.
Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale
fra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione
nominale verso terra.
La tensione effettiva può variare entro le abituali tolleranze. I transitori non vengono
v materiale conduttore,
v materiale isolante,
v modalità di posa;
c temperatura ambiente.
Sovraccorrente
Ogni corrente che supera il valore nominale. Per le condutture, il valore nominale
è la portata. Tale corrente dev’essere eliminata in tempi tanto più brevi quanto
più elevato è il suo valore.
Corrente di sovraccarico
Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano.
Ad esempio la corrente di avviamento di un motore o il funzionamento momentaneo
di un numero di utilizzatori maggiore di quello previsto.
38
Corrente di cortocircuito (franco)
Sovracorrente che si verifica a seguito di un guasto di impedenza trascurabile
fra due punti tra i quali esiste tensione in condizioni ordinarie di esercizio.
Corrente di guasto
Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell’isolamento o quando
l’isolamento è cortocircuitato.
Corrente di guasto a terra
Corrente di guasto che si chiude attraverso l’impianto di terra. In determinate
configurazioni di impianto, sistema TN e IT, la corrente di guasto (di secondo guasto
per il sistema IT) che si richiude verso terra può assumere valori elevati,
paragonabili alle correnti di sovraccarico e di cortocircuito.
Corrente convenzionale di funzionamento (di un dispositivo di protezione) (If)
Valore specificato di corrente che provoca l’intervento del dispositivo di protezione
entro un tempo specificato, denominato tempo convenzionale.
Conduttura
Insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano
il loro isolamento, il loro supporto, il loro fissaggio e la loro eventuale protezione
meccanica.
Componente elettrico
Termine generale usato per indicare sia i componenti dell’impianto
sia gli apparecchi utilizzatori.
Apparecchio utilizzatore
Apparecchio che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia,
per esempio luminosa, calorica o meccanica.
Apparecchio utilizzatore trasportabile ed apparecchio utilizzatore mobile
Un apparecchio utilizzatore si definisce trasportabile se può essere spostato
facilmente, perché munito di apposite maniglie o perché la sua massa è limitata;
un apparecchio utilizzatore trasportabile si definisce apparecchio utilizzatore mobile
solo se deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento,
mentre è collegato al circuito di alimentazione.
Apparecchio utilizzatore portatile
Apparecchio mobile destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego
ordinario, nel quale il motore, se esiste, è parte integrante dell’apparecchio.
Apparecchio utilizzatore fisso
Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile.
Alimentazione dei servizi di sicurezza
Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell’impianto necessari per la sicurezza delle persone.
Il sistema include la sorgente, i circuiti e gli altri componenti elettrici.
Alimentazione di riserva
Sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori
o di parti dell’impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone.
39
Protezione Introduzione
dei circuiti Dimensionamento degli impianti
Corrente d'impiego IB
pag. 48
aumento della sezione
Dimensionamento dei cavi a portata
pag. 57
No
Verifica caduta di tensione
(1)
Si
pag. 62
Calcolo del livello di cortocircuito sui quadri
pag. 127
(1)
Scelta interruttore automatico
pag. 76
2
kS
2
≥ I t
2
pag. 76
No
Verifiche di congruenza Im ≤ Iccmin OK
interruttore/cavo
pag. 382
Im ≤ Id Si
fine
(1) In caso di verifica negativa è generalmente possibile intervenire in alternativa sulla sezione del cavo oppure sul tipo di interruttore automatico.
40
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti Determinazione della sezione
del conduttore di fase
Nota 1: la corrente di funzionamento del fusibile è pari La norma CEI 64.8 richiede che, per la protezione contro le correnti di sovraccarico,
a 1,6 volte la sua corrente nominale. si debbano rispettare le due condizioni seguenti:
c Interruttore per uso industriale v In è la corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione,
If = 1,3 x In In ≤ Iz;
v Iz è la portata in regime permanente della conduttura che deve essere
If = (1,6 ÷ 1,9) x In In ≤ (0,9 ÷ 0,76) x Iz. Praticamente si deve determinare la sezione di cavo che abbia la portata effettiva
L’interruttore automatico permette di sfruttare totalmente superiore a In, If è la corrente di sicuro funzionamento del dispositivo di protezione.
la norma UNI 9490 prevede l’utilizzo di fusibili allo scopo alla corrente di impiego della conduttura riservandosi poi di scegliere un cavo
di sovraccarico. Per quando riguarda il rispetto della seconda condizione nel caso di interruttori
Utilizzatore Conduttura
Co
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Dispositivo di protezione
41
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
c condutture che alimentano carichi per i quali in sede di progetto è stato previsto
a corrente differenziale.
Negli impianti indicati agli ultimi due punti, la protezione contro i sovraccarichi
deve essere sempre presente e installata all’inizio della conduttura.
42
Sigle di designazione dei cavi
A livello nazionale le sigle di designazione dei cavi sono indicate nella norma
CEI 20-27 (CENELEC HD361).
Tali regole si applicano solo per i cavi armonizzati dal CENELEC e per quei cavi
Esempio
H 07 V V K 3X 3S
Sezione
Numero anime
Flessibilità
Guaina
Isolamento
Tensione nominale
Cavo armonizzato
43
Protezione Protezione contro i sovraccarichi
dei circuiti
44
Protezione Installazione dei cavi
dei circuiti Tipi di cavi ammessi e tipi di posa ammissibili
La parte 5 della norma CEI 64-8 è interamente dedicata alla scelta e all’installazione
dei componenti elettrici.
In questo ambito vengono definiti i tipi di cavi ammessi in funzione dei tipi di posa
ed i tipi di posa ammissibili per le varie ubicazioni. La seguente tabella ne dà una
rappresentazione sintetica.
modalità di posa
senza fissaggio fissaggio diretto tubi protettivi tubi protettivi canali, elementi passerelle su isolatore
circolari non circolari scanalati o mensole
tipo di conduttore
conduttori nudi no no no no no no si
ubicazione
entro cavità di struttura (4) si (2)
si si no si (2)
interrata si (2)
si si no (2) (2)
(1) L’installazione è ammessa se i canali sono provvisti di coperchio asportabile mediante attrezzo e con gradi di protezione IP4X o IPXXD o grado di protezione
inferiore ma con installazione fuori dalla portata di mano.
(2) Non applicabile o non utilizzato in generale nella pratica.
(3) Solo per cavi con isolamento minerale e guaina aggiuntiva in materiale non metallico. La norma raccomanda, per altri tipi di cavi, di realizzare l’installazione
in modo da permettere la sostituzione degli stessi in caso di deterioramento.
(4) Per cavità si intende lo spazio ricavato in strutture di un edificio e accessibile solo in punti determinati. Per cunicolo si intende un involucro che permette
l’accesso ai cavi lungo tutto il percorso. Per galleria si intende un luogo dove sono installati conduttori secondo le modalità di posa indicate in tabella e in modo
tale da permettere la libera circolazione di persone.
45
Protezione Installazione dei cavi
dei circuiti Modalità di posa previste
dalla norma CEI 64-8
2 cavi multipolari in tubi protettivi circolari 18 conduttori nudi o cavi senza guaina
posati entro muri termicamente isolati su isolanti
16 cavi multipolari (o unipolari con guaina), 41 cavi senza guaina e cavi multipolari
con o senza armatura, su passerelle a (o cavi unipolari con guaina) in tubi
traversini protettivi circolari posati entro cunicoli
chiusi, con percorso orizzontale
o verticale
46
Modalità di posa previste
dalla norma CEI 64-8 e CEI 11-17
Per le pose dei cavi interrati la norma CEI 64-8 non dà nessuna indicazione.
Queste vengono individuate nella norma CEI 11-17 in cui vengono definite le seguenti tipologie di pose
47
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
o per i cavi installati in strato su più supporti secondo le modalità di posa 13, 14, 15,
16 e 17 della CEI 64-8 (tabella T3 per cavi multipolari, T4 per cavi unipolari);
c si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di
regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’):
In’ = In/ktot
c in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero di
conduttori attivi si individua sulla tabella T-A per i cavi unipolari con e senza guaina
e non posti in strato. Più strati sovrapposti su un unico supporto (es. passarella)
tra loro supera di due volte il diametro del cavo di sezione maggiore.
tra loro è almeno uguale al diametro esterno del cavo di sezione maggiore.
c Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili,
cioè rientranti nelle tre sezioni adiacenti unificate (es. 10 – 16 – 25 mm2) e sono
uniformemente caricati.
di sezione non simile (es. 10-16-50 mm2) si applica il seguente fattore correttivo
F= 1
n
dove n è il numero di cavi che compongono il fascio.
n 1 2 3 4 5 6 7 8
F 1 0,71 0,57 0,5 0,44 0,41 0,37 0,35
Nota: nelle tabelle delle portate T-A e T-B è indicato il numero Per evitare questo problema si può :
di conduttori caricati, cioè dei conduttori effettivamente percorsi v suddividere il fascio ad esempio in due fasci contenente sezioni simili;
da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. v applicare la Guida CEI 20-65 “Metodo di verifica termica (portata) per cavi
che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo c Conduttori debolmente caricati. Per fasci e strati di cavi simili (composti
quadripolare si calcola considerando tre conduttori caricati. da n circuiti) i circuiti in numero di m che conducono una corrente di impiego non
Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato superiore al 30% della portata,determinata mediante i fattori correttivi di temperatura
o in presenza di forti componenti armoniche sul neutro occorre e di vicinanza (per n circuiti), possono essere trascurati nel contributo al
conduttori caricati si trova la portata relativa a due conduttori In questo caso il fattore correttivo k2 sarà relativo ad un numero di circuiti pari a n-m.
e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione
relativo a due circuiti o cavi multipolari.
48
c Fascio di cavi con differente tipo di isolamento. Per gruppi contenente cavi con
isolamento differente (PVC e EPR), la portata di tutti i cavi del gruppo deve essere
valutata considerando tutto il fascio composto da cavi con isolamento avente
temperatura di funzionamento nominale inferiore (PVC).
c Conduttore di neutro carico. Il numero di conduttori che partecipano
al riscaldamento sono due nei circuiti monofasi, tre nei circuiti trifasi e sempre
tre nei circuiti trifasi con neutro quando i carichi sono distribuiti equamente sulle tre
fasi. Quando il conduttore di neutro porta una corrente senza una corrispondente
riduzione della corrente di fase, nel dimensionamento a portata dei cavi che
costituiscono il circuito, si deve utilizzare un opportuno fattore riduttivo. Le correnti
di neutro possono essere dovuta ad armoniche di ordine tre e multiple di tre.
c In tale caso si può procedere in uno dei modi seguenti:
v considerare il circuito trifase con neutro carico come composto da due circuiti
monofasi. In tale caso il fattore di vicinanza (k2 oppure F) dovrà essere determinato
in corrispondenza del numero di circuiti posizionati vicini più uno.
v utilizzare, in aggiunta agli altri fattori, un fattore riduttivo pari a 0,84
(Norma NF C 15-100).
c Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano
n circuiti tripolari.
Se un sistema consiste sia di cavi bipolari sia tripolari, il numero di circuiti è preso
pari al numero di cavi e il corrispondente fattore è applicato alle tabelle di portata per
due conduttori caricati per i cavi bipolari e a quelle per tre conduttori caricati per cavi
tripolari. Un fascio o strato costituito da n cavi unipolari caricati, si può cosiderare
come n/2 circuiti bipolari per sistemi F-F o F-N o n/3 circuiti tripolari per sistemi
trifase.
Tabelle T3 e T4: valori di k2 in alternativa a quelli della tabella T2
In caso di installazione di cavi in strato su più supporti (passerelle orizzontali
o verticali) il fattore correttivo k2 si deduce dalle tabelle T3 o T4, rispettivamente
per cavi multipolari e unipolari, e non dalla tabella T2. Questi valori sono applicabili
a cavi simili uniformemente caricati.
Nel caso di passerelle orizzontali i valori indicati si riferiscono a distanze verticali
tra le passerelle di 300 mm. Per distanze verticali inferiori i fattori dovrebbero essere
ridotti. Nel caso di passerelle verticali i valori indicati si riferiscono a distanze
orizzontali tra le passerelle di 225 mm, con passerelle montate dorso a dorso.
Per distanze inferiori i fattori dovrebbero essere ridotti.
49
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
tabella T3 - circuiti realizzati con cavi multipolari in strato su più supporti (es. passerelle) fattore k2
n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di cavi per ogni supporto
numero di passerelle 1 2 3 4 6 9
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,87 0,80 0,77 0,73 0,68
perforate 3 1,00 0,86 0,79 0,76 0,71 0,66
orizzontali posa distanziata 2 1,00 0,99 0,96 0,92 0,87
3 1,00 0,98 0,95 0,91 0,85
13 passerelle posa ravvicinata 2 1,00 0,88 0,81 0,76 0,71 0,70
perforate verticali posa distanziata 2 1,00 0,91 0,88 0,87 0,85
14-15-16-17 scala posa posa ravvicinata 2 1,00 0,86 0,80 0,78 0,76 0,73
cavi elemento 3 1,00 0,85 0,79 0,76 0,73 0,70
di sostegno posa distanziata 2 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96
3 1,00 0,98 0,97 0,96 0,93
Nota 1: per posa distanzianta si intendono cavi posizionati:
c ad una distanza almeno doppia del loro diametro in caso di cavi unipolari
Se i cavi sono installati ad una distanza superiore a quella sopra indicata il fattore correttivo per circuiti vicini (tabella T2) non si applica (K2 = 1).
Nota 2: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore
o uguale a 20 mm.
50
tabella T4 - circuiti realizzati con cavi unipolari in strato su più supporti fattore k2
n° posa CEI 64-8 metodo di installazione numero di passerelle numero di circuiti trifasi utilizzato per
1 2 3
13 passerelle perforate 2 0,96 0,87 0,81 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,95 0,85 0,78
13 passerelle perforate 2 0,95 0,84 3 cavi in formazione verticale
14-15-16-17 scala posa cavi o elemento di sostegno 2 0,98 0,93 0,89 3 cavi in formazione orizzontale
3 0,97 0,90 0,86
13 passerelle perforate 2 0,97 0,93 0,89 3 cavi in formazione a trefolo
3 0,96 0,92 0,86
13 passerelle perforate 2 1,00 0,90 0,86
14-15-16-17 scala posa cavi 2 0,97 0,95 0,93
o elemento di sostegno 3 0,96 0,94 0,9
Nota: nelle pose su passerelle orizzontali o su scala posa cavi, i cavi devono essere posizionati ad una distanza dalla superficie verticale (parete) maggiore
o uguale a 20 mm. Le terne di cavi in formazione a trefolo si intendono disposte ad una distanza maggiore di due volte il diametro del singolo cavo unipolare.
cavi in aria 13-14-15-16 PVC 2 22 30 40 52 71 96 131 162 196 251 304 352 406 463 546 629
libera in piano 17 3 19,5 26 35 46 63 85 114 143 174 225 275 321 372 427 507 587
a contatto
EPR 2 27 37 50 64 88 119 161 200 242 310 377 437 504 575 679 783
3 24 33 45 58 80 107 141 176 216 279 342 400 464 533 634 736
cavi in aria 14-15-16 PVC 2 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
libera 3 146 181 219 281 341 396 456 521 615 709
distanziati
EPR 2 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
su un piano
orizzontale(2) 3 182 226 275 353 430 500 577 661 781 902
cavi in aria 13-14-15-16 PVC 2 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
libera 3 130 162 197 254 311 362 419 480 569 659
distanziati
EPR 2 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
su un piano
verticale (2) 3 161 201 246 318 389 454 527 605 719 833
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70 °C).
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C)
(2) I cavi unipolari affiancati che compongono il circuito trifase si considerano distanziati se posati in modo che la distanza tra di essi sia superiore o uguale
51
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
EPR: mescola elastomerica reticolata a base di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90 °C).
Esempio:
Un cavo in rame trifase isolato in EPR è posato su una passerella perforata
in vicinanza di tre circuiti costituiti da:
c un cavo trifase (1° circuito);
c 3 cavi unipolari (2° circuito);
c 6 cavi unipolari (3° circuito).
Il circuito, costituito da 2 conduttori in parallelo per fase, è equivalente a 2 circuiti trifasi.
Sulla passerella in totale si considerano perciò posati 5 circuiti. La temperatura
ambiente è di 40°C. Il cavo deve trasportare una corrente di impiego IB di 23 A.
La sezione del cavo si determina nel modo seguente:
c scelta dell'interruttore automatico:
l'interruttore deve avere una corrente nominale In maggiore o uguale alla corrente
In = 25 A;
c determinazione del coefficiente correttivo ktot:
ktot = k1 . k2 = 0,68;
v n° posa: 13,
v isolante EPR,
v n° di conduttori attivi: 3,
La sezione, con portata teorica Iz' immediatamente superiore alla minima portata
teorica In', è di 4 mm2 (42 A), come evidenziato nella tabella T-B.
è pari a:
52
tabella T-C: cavi ad isolamento minerale unipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
metodologia altri tipi di tipo di num. portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240
cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 3 21 28 37
libera 15 - 16 serie L (2) 3 26 35 46
a trifoglio serie H (1) 3 22 30 40 51 69 92 120 147 182 223 267 308 352 399 466
serie H (2) 3 28 38 50 64 87 115 150 184 228 279 335 385 441 500 584
cavi in aria 13 - 14 serie L (1) 2 25 33 44
libera in piano 15 - 16 3 23 31 41
a contato serie L (2) 2 31 41 54
3 29 39 51
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 26 34 45 57 77 102 132 161 198 241 289 331 377 426 496
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 32 43 56 71 96 127 164 200 247 300 359 411 469 530 617
cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati 3 29 39 51
su un piano serie L (2) 2 31 41 54
orizzontale
3 37 49 64
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 32 43 56 71 95 125 162 197 242 294 351 402 454 507 565
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 40 54 70 89 120 157 204 248 304 370 441 505 565 629 704
cavi in aria 14-15-16 serie L (1) 2 25 33 44
libera distanziati 3 26 34 45
su un piano serie L (2) 2 31 41 54
verticale
3 33 43 56
serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142 174 215 264 317 364 416 472 552
3 28 37 49 62 84 110 142 173 213 259 309 353 400 446 497
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179 220 272 333 400 460 526 596 697
3 35 47 61 78 105 137 178 216 266 323 385 441 498 557 624
cavi in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissati 3 21 29 38
sulla parete serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 27 36 47
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133 163 202 247 296 340 388 440 514
3 23 31 41 52 70 92 120 147 181 221 264 303 346 392 457
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166 203 251 307 369 424 485 550 643
3 30 41 53 67 91 119 154 187 230 280 334 383 435 492 572
cavi a trifoglio 11 - 11A serie L (1) 3 19 26 35
in aria libera serie L (2) 3 24 33 44
fissati sulla serie H (1) 3 21 28 37 48 65 86 112 137 169 207 249 286 327 371 434
parete o soffitto
serie H (2) 3 26 35 47 59 81 107 140 171 212 260 312 359 410 465 544
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C).
53
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa non interrata
tabella T-D: cavi ad isolamento minerale multipolari; serie L: cavi per servizio leggero fino a 500 V;
serie H: cavi per servizio pesante fino a 750 V
metodologia altri tipi di tipo di numero portata [A]
tipica di posa della isolamento cond. sezione [mm2]
installazione CEI 64-8 caricati 1,5 2,5 4 6 10 16 25
cavo in aria 13 -14 serie L (1) 2 25 33 44
libera, 15 - 16 3 21 28 37
distanziato serie L (2) 2 31 41 54
dalla parete
o soffitto 3 26 35 46
o su passerella serie H (1) 2 26 36 47 60 82 109 142
3 22 30 40 51 69 92 120
serie H (2) 2 33 45 60 76 104 137 179
3 28 38 50 64 87 115 150
cavo in aria 11 - 11A serie L (1) 2 23 31 40
libera, fissato 3 19 26 35
sulla parete serie L (2) 2 28 38 51
o soffitto
3 24 33 44
serie H (1) 2 25 34 45 57 77 102 133
3 21 28 37 48 65 86 112
serie H (2) 2 31 42 55 70 96 127 166
3 26 35 47 59 81 107 140
(1) Cavi ad isolamento minerale nudi esposti al tocco oppure rivestiti in materiale termoplastico (T massima della guaina metallica 70°C).
Per i cavi nudi moltiplicare per 0,9.
(2) Cavi ad isolamento minerale nudi non esposti al tocco (T massima della guaina metallica 105°C).
54
Posa interrata
del terreno [°C] PVC EPR c si determina un coefficiente correttivo ktot come prodotto dei coefficienti k1, k2, k3
25 0,95 0,96 v k2 è il fattore di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso piano
45 0,71 0,8 v k4 è il fattore di correzione per resistività termica diversa dal valore preso come
50 0,63 0,76 riferimento, pari a 1,5 K x m/W, cioè terreno secco (tabella T8).
55 0,55 0,71 v si divide il valore della corrente nominale dell’interruttore (In) o della corrente di
60 0,45 0,65 regolazione termica (Ir) per il coefficiente correttivo ktot trovando così il valore In’ (Ir’):
65 0,6
70 0,53 I’n = In
ktot
75 0,46
80 0,38 v in funzione del numero di posa della CEI 64-8, dell’isolante e del numero
tabella T6: gruppi di più circuiti v la corrispondente sezione del conduttore di fase.
installati sullo stesso piano fattore k2 La portata effettiva della conduttura si ricava come Iz = Iz’ × ktot.
Nota:
un cavo multipolare per ciascun tubo c i valori di portata indicati si riferiscono alle seguenti condizioni di posa:
n. circuiti distanza fra i circuiti [m] v temperatura terreno = 20°C
a contatto 0,25 0,5 1 v profondità di posa = 0,8 m
2 0,85 0,9 0,95 0,95 v resistività termica del terreno = 1,5 K x m/W
3 0,75 0,85 0,9 0,95 nella tabella delle portate T-E è indicato il numero di conduttori caricati, cioè dei conduttori
effettivamente percorsi da corrente in condizioni ordinarie di esercizio. Nei circuiti trifase
4 0,7 0,8 0,85 0,9 con neutro con carichi equilibrati o lievemente squilibrati, oppure in assenza di armoniche
5 0,65 0,8 0,85 0,9 che si richiudono sul conduttore di neutro la portata di un cavo quadripolare si calcola
6 0,6 0,8 0,8 0,9 considerando tre conduttori caricati.
un cavo unipolare per ciascun tubo Nei casi particolari di sistema fortemente squilibrato o in presenza di forti componenti armoniche
n. cavi distanza fra i circuiti [m] sul neutro occorre considerare 4 conduttori caricati. Poiché nella tabella T-E il numero
di conduttori caricati è soltanto 2 o 3, in caso di 4 conduttori caricati si trova la portata relativa
a contatto 0,25 0,5 1 a due conduttori e poi si moltiplica questo valore per il fattore di riduzione relativo a due circuiti
2 0,8 0,9 0,9 0,95 o cavi multipolari.
3 0,7 0,8 0,85 0,9 c Nella tabella T-E sono indicate le portate relative a cavi interrati posati in tubo; nel caso di cavi
4 0,65 0,75 0,8 0,9 direttamente interrati (pose 62 e 63 della norma CEI 64-8), essendo più favorevoli le condizioni
5 0,6 0,7 0,8 0,9 di scambio termico, la portata aumenta di un fattore, dipendente dalla tipologia e dalle dimensioni
dei cavi, che indicativamente può essere considerato pari a 1,15.
6 0,6 0,7 0,8 0,9
Il fattore k2 si applica quando i cavi del fascio o dello strato hanno sezioni simili,
Nel caso di circuito trifase con n conduttori in parallelo per fase si considerano
n circuiti tripolari.
55
Protezione Portata dei cavi
dei circuiti Posa interrata
tabella T-E : cavi unipolari con e senza guaina e cavi multipolari (1) (2)
metodologia altri tipi tipo n. portata [A]
tipica di di posa di cond. sezione [mm2]
installazione della CEI 64-8 isolam. 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300 400 500 630
cavi unipolari PVC 2 22 29 38 47 63 82 105 127 157 191 225 259 294 330 386
in tubi interrati 3 20 26 34 43 57 74 95 115 141 171 201 231 262 293 342
a contatto EPR 2 26 34 44 54 73 95 122 148 182 222 261 301 343 385 450 509 592 666 759
(1 cavo per tubo)
3 23 31 40 49 67 85 110 133 163 198 233 268 304 340 397 448 519 583 663
cavi unipolari 61 PVC 2 21 27 36 45 61 78 101 123 153 187 222 256 292 328 385
in tubo 3 18 23 30 38 51 66 86 104 129 158 187 216 246 277 325
interrato EPR 2 24 32 41 52 70 91 118 144 178 218 258 298 340 383 450 510 595 671 767
3 21 27 35 44 59 77 100 121 150 184 217 251 287 323 379 429 500 565 645
cavi 61 PVC 2 19 25 33 41 56 73 94 115 143 175 208 240 273 307 360
multipolari 3 16 21 28 35 47 61 79 97 120 148 175 202 231 259 304
in tubo EPR 2 23 30 39 49 66 86 111 136 168 207 245 284 324 364 428
interrato
3 19 25 32 41 55 72 93 114 141 174 206 238 272 306 360
(1) PVC: mescola termoplastica a base di polivinilcloruro (temperatura massima del conduttore uguale a 70°C; EPR: mescola elastomerica reticolata a base
di gomma etilenpropilenica o similari (temperatura massima del conduttore uguale a 90°C)
(2) Per posa direttamente interrata con o senza protezione meccanica (posa 62 e 63), applicare il fattore correttivo1,15 unitamente ai fattori correttivi K1, k2, k3, e k4.
Esempio:
Dimensionamento di un circuito trifase in condotto interrato in terreno secco e alla
temperatura di 25°C. Il cavo multipolare, isolato in PVC, alimenta un carico trifase
da 100 kW (400 V) e fattore di potenza 0,88 ed è posato a contatto con un altro cavo
multipolare.
IB = 100000 = 164 A;
0,88 . e . 400
sarà possibile utilizzare un interruttore Compact NSX da 250 A con sganciatore
TM200D regolato a 180 A; per il dimensionamento del cavo si potrà dunque
considerare In = 180 A;
v isolante: PVC,
v n° conduttori attivi: 3,
La sezione con portata teorica I'z immediatamente superiore alla minima portata
teorica I’n è di 150 mm2 (231 A), come evidenziato nella tabella T-E.
56
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Presentazione
In un qualsiasi impianto di bassa tensione La Norma CEI 64-8 raccomanda una caduta di tensione tra l’origine dell’impianto
è necessario valutare la caduta di tensione elettrico e qualunque apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4%
tra l’origine dell’installazione e il punto di tensione superiore al 4% può essere eccessiva per le seguenti ragioni:
di utilizzazione dell’energia elettrica. c il corretto funzionamento, in regime permanente, dei motori è generalmente
Una eccessiva caduta di tensione influenza garantito per tensioni comprese tra il ± 5% della tensione nominale;
il valore di 5 ÷ 7 In.
Ad una caduta di tensione del 15% corrisponde una riduzione della coppia di spunto
la caduta di tensione percentuale del 10% sul cavo del motore. La caduta di tensione
∆U = k . IB . L . (r . cos ϕ + x . sen ϕ)
ed in percentuale
∆u% = ∆U . 100
Un
dove:
IB [A] è la corrente nel cavo,
k è un fattore di tensione pari a 2 nei sistemi monofase e bifase e e nei sistemi trifase,
L [km] è la lunghezza della linea,
r [Ω/km] è la resistenza di un chilometro di cavo,
x [Ω/km] è la reattanza di un chilometro di cavo,
Un [V] è la tensione nominale dell’impianto,
cosϕ è il fattore di potenza del carico.
resistenza e reattanza specifica dei cavi unificati (Tabella UNEL 35023-70) (1) (2)
sez. [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
cavo unipolare
r [mΩ/m] 14,8 8,91 5,57 3,71 2,24 1,41 0,889 0,641 0,473 0,328 0,236 0,188 0,153 0,123 0,0943 0,0761
x [mΩ/m] 0,168 0,156 0,143 0,135 0,119 0,112 0,106 0,101 0,101 0,0965 0,0975 0,0939 0,0928 0,0908 0,0902 0,0895
cavo bipolare, tripolare
r [mΩ/m] 15,1 9,08 5,68 3,78 2,27 1,43 0,907 0,654 0,483 0,334 0,241 0,191 0,157 0,125 0,0966 0,0780
x [mΩ/m] 0,118 0,109 0,101 0,0955 0,0861 0,0817 0,0813 0,0783 0,0779 0,0751 0,0762 0,0740 0,0745 0,0742 0,0752 0,0750
(1) Materiale conduttore: rame, temperatura di riferimento 80°C.
(2) La tabella fornisce i valori della resistenza e della reattanza dei cavi per unità di lunghezza (Ω/km corrispondenti a mΩ/m) in funzione della sezione dei conduttori.
Esempio
In un impianto del tipo in figura occorre effettuare una verifica della caduta
di tensione della partenza in cavo, la cui sezione è stata dimensionata a portata.
Il dimensionamento a portata ha condotto ad una sezione di 50 mm2.
È imposta una caduta di tensione del 2%.
r = 0,483 Ω/km,
posa in aria libera ravvicinata Calcoliamo ora la caduta di tensione con la formula (NB: la lunghezza del cavo deve
IB = 150 A
∆u% = ∆U . 100 = 2,13%
cos ϕ = 0,9 Un
essendo ∆u% > del 2% occorre scegliere una sezione superiore:
r = 0,334 Ω/km,
x = 0,0751 Ω/km.
57
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Calcolo della caduta di tensione
c distribuzione trifase.
dove:
corrispondenza di Ibtab.
Nel caso di più conduttori in parallelo per fase si considera il valore di ∆U% in corrispondenza
della sezione del singolo conduttore, ad una corrente pari a Ib/n° conduttori in parallelo.
58
tabella 2: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,85 per 100 m di cavo
sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,19 1,33 0,83 0,56 0,34 0,22 0,14
6 3,29 1,99 1,25 0,84 0,51 0,33 0,21 0,16 0,12
10 5,49 3,32 2,08 1,40 0,85 0,54 0,35 0,26 0,20 0,14 0,11
16 8,78 5,30 3,33 2,23 1,36 0,87 0,56 0,41 0,32 0,23 0,17 0,14 0,12 0,11
20 10,97 6,63 4,17 2,79 1,70 1,09 0,70 0,52 0,39 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 13,71 8,29 5,21 3,49 2,13 1,36 0,88 0,65 0,49 0,36 0,27 0,23 0,19 0,16 0,14 0,12
32 10,61 6,66 4,47 2,73 1,74 1,12 0,83 0,63 0,46 0,35 0,29 0,25 0,21 0,18 0,15
40 8,33 5,59 3,41 2,18 1,41 1,04 0,79 0,57 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 10,41 6,98 4,26 2,72 1,76 1,29 0,99 0,71 0,55 0,45 0,39 0,33 0,28 0,24
63 8,80 5,37 3,43 2,21 1,63 1,24 0,90 0,69 0,57 0,49 0,42 0,35 0,31
80 11,17 6,81 4,36 2,81 2,07 1,58 1,14 0,87 0,72 0,62 0,53 0,44 0,39
90 7,66 4,90 3,16 2,33 1,77 1,28 0,98 0,82 0,70 0,59 0,50 0,44
100 8,52 5,45 3,51 2,59 1,97 1,43 1,09 0,91 0,77 0,66 0,55 0,48
125 6,81 4,39 3,24 2,46 1,78 1,36 1,13 0,97 0,82 0,69 0,61
150 8,17 5,27 4,88 2,96 2,14 1,64 1,36 1,16 0,99 0,83 0,73
175 9,53 6,15 4,53 3,45 2,50 1,91 1,59 1,36 1,15 0,97 0,85
200 10,89 7,03 5,18 3,94 2,85 2,18 1,81 1,55 1,32 1,11 0,97
225 7,91 5,83 4,44 3,21 2,46 2,04 1,74 1,48 1,24 1,09
250 6,47 4,93 3,57 2,73 2,27 1,94 1,65 1,38 1,21
275 5,42 3,93 3,00 2,49 2,13 1,81 1,52 1,33
300 4,28 3,27 2,72 2,32 1,98 1,66 1,45
325 3,55 2,95 2,52 2,14 1,80 1,57
350 3,17 2,71 2,31 1,94 1,70
375 2,91 2,47 2,07 1,82
400 2,64 2,21 1,94
450 2,49 2,18
500 2,42
tabella 3: caduta di tensione % a cos ϕ = 0,9 per 100 m di cavo
sez [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300
Ib [A]
4 2,32 1,40 0,88
6 3,48 2,10 1,32 0,88 0,54 0,34 0,22 0,16 0,12
10 5,80 3,50 2,20 1,47 0,90 0,57 0,37 0,27 0,20 0,15 0,11
16 9,28 5,60 3,52 2,35 1,43 0,91 0,59 0,43 0,33 0,23 0,18 0,15 0,12 0,10
20 11,60 7,00 4,40 2,94 1,79 1,14 0,73 0,54 0,41 0,29 0,22 0,18 0,15 0,13 0,11
25 14,50 8,75 5,49 3,68 2,24 1,43 0,92 0,67 0,51 0,37 0,28 0,23 0,19 0,16 0,13 0,12
32 11,21 7,03 4,71 2,87 1,83 1,17 0,86 0,65 0,47 0,35 0,29 0,25 0,21 0,17 0,15
40 8,79 5,89 3,58 2,28 1,47 1,08 0,81 0,58 0,44 0,36 0,31 0,26 0,22 0,19
50 7,36 4,48 2,85 1,83 1,34 1,02 0,73 0,55 0,45 0,39 0,33 0,27 0,23
63 5,64 3,60 2,31 1,69 1,28 0,92 0,70 0,57 0,49 0,41 0,34 0,29
80 7,16 4,57 2,93 2,15 1,63 1,17 0,88 0,73 0,62 0,52 0,43 0,37
90 8,06 5,14 3,30 2,42 1,83 1,31 0,99 0,82 0,69 0,59 0,48 0,42
100 8,95 5,71 3,66 2,69 2,03 1,46 1,10 0,91 0,77 0,65 0,54 0,47
125 7,13 4,58 3,36 2,54 1,83 1,38 1,14 0,96 0,81 0,67 0,58
150 8,56 5,50 4,03 3,05 2,19 1,66 1,36 1,16 0,98 0,81 0,70
175 9,99 6,41 4,71 3,56 2,56 1,93 1,59 1,35 1,14 0,94 0,81
200 11,41 7,33 5,38 4,07 2,92 2,21 1,82 1,54 1,30 1,08 0,93
225 8,25 6,05 4,58 3,29 2,48 2,05 1,74 1,46 1,21 1,05
250 6,72 5,09 3,65 2,76 2,27 1,93 1,63 1,34 1,16
275 5,59 4,02 3,04 2,50 2,12 1,79 1,48 1,28
300 4,38 3,31 2,73 2,31 1,95 1,61 1,40
325 3,59 2,96 2,51 2,12 1,75 1,51
350 3,18 2,70 2,28 1,88 1,63
375 2,89 2,44 2,02 1,75
400 2,60 2,15 1,86
450 2,42 2,09
500 2,33
59
Protezione Caduta di tensione
dei circuiti Calcolo della caduta di tensione durante
l’avviamento di motori
Affinché l’avviamento avvenga in modo Caduta di tensione in avviamento sulla linea a monte della partenza motore
regolare e con tempi contenuti è necessario In presenza di un regime transitorio di avviamento di un motore la caduta di tensione
aumenta:
che la coppia di avviamento non sia
c a monte della partenza motore (∆UAB). Tale riduzione di tensione può influenzare
inferiore a 1,7 volte la coppia resistente sia il funzionamento del motore sia il funzionamento delle utenze alimentate
della macchina operatrice. dallo stesso sistema sbarre.
Per tale motivo è buona regola limitare c sulla stessa linea di alimentazione del motore (∆UBC).
La caduta di tensione ∆UAB deve essere valutata in modo che le perturbazioni
la caduta di tensione durante l’avviamento
provocate sulle utenze siano trascurabili. La caduta di tensione ∆UAC deve essere
ad un valore massimo del 10% dal punto valutata in modo che l’avviamento della macchina operatrice avvenga
di alimentazione dell’impianto fino correttamente. La tabella seguente permette di valutare, con buona
ai terminali del motore. approssimazione, la caduta di tensione ∆UAB al momento dell’avviamento
del motore. Il fattore KV1, scelto in funzione del rapporto tra la corrente/potenza
della sorgente di alimentazione e la corrente/potenza del motore in fase di
avviamento, si applica alla caduta di tensione determinata mediante le tabelle 1, 2, 3.
60
coefficiente KV2 per il calcolo della caduta di tensione sulla linea di alimentazione del motore (2)
conduttore in rame conduttore in alluminio
S [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 10 16 25 35 50 70 95 120 150
cosϕ motore
all’avviamento
0,35 2,43 1,45 0,93 0,63 0,39 0,26 0,18 0,14 0,11 0,085 0,072 0,064 0,058 0,61 0,39 0,26 0,20 0,15 0,12 0,09 0,082 0,072
0,45 3,11 1,88 1,19 0,80 0,49 0,32 0,22 0,16 0,12 0,098 0,081 0,071 0,063 0,77 0,49 0,33 0,24 0,18 0,14 0,11 0,094 0,082
a regime (1)
0,85 5,83 3,81 2,20 1,47 0,89 0,56 0,37 0,27 0,19 0,144 0,111 0,092 0,077 1,41 0,89 0,58 0,42 0,30 0,22 0,17 0,135 0,112
(1) L’ultima riga della tabella permette di determinare la caduta di tensione in regime nominale (fattore di potenza pari a 0,85) con la stessa relazione sopra indicata
ma utilizzando invece della corrente di avviamento (Iavv) la corrente nominale del motore (In).
(2) Il coefficiente KV2 è fornito come caduta di tensione percentuale per 1 km di cavo e 1 A di corrente d’impiego. Per un corretto utilizzo fare riferimento all’esempio
sottostante.
2° passo
Determinazione della caduta di tensione ∆UBC sulla partenza motore durante
l’avviamento.
La tabella del coefficiente KV2 sopra riportata fornisce la caduta di tensione in valore
percentuale, per 1 km di cavo, per 1 A di corrente di impiego, in funzione della
sezione del cavo e del fattore di potenza del motore in avviamento.
segue:
∆U = KV2 . Iavv . L
dove:
3° passo
Determinazione della caduta di tensione ∆UAC a regime e durante l’avviamento
del motore.
c Caduta di tensione a regime (quarta riga della tabella):
Corrente nominale = 35 A Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa
Linea di alimentazione del motore ∆UAC = ∆UAB . KV1+ ∆UBC = 2,4 . 1,27 + 6,17 = 9,22%
Tipo cavo = tripolare Il valore è corretto in quanto inferiore alla massima caduta di tensione ammessa
Lunghezza = 72 m
dal motore durante la fase di avviamento (10%).
La seguente tabella indica la corrente nominale dei motori asincroni in funzione della loro potenza e della tensione nominale.
61
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito
Guasto trifase
La corrente di cortocircuito trifase è generalmente il valore massimo che si può avere
Icc3F = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2
I valori di resistenza e di reattanza comprendono tutti i componenti dal punto
di alimentazione, trasformatore MT/BT, fino al punto di guasto. I valori di resistenza
dei cavi sono relativi ad una temperatura di 20°C (condizione di cortocircuito alla
messa in servizio dell’impianto). Il fattore di tensione previsto dalla norma CEI 11-25,
per tenere conto delle variazioni (+5%) a cui può essere soggetta la tensione
di esercizio dell’impianto in bassa tensione, è c = 1,05.
Guasto bifase
La corrente di cortocircuito dovuta ad un guasto tra due fasi si determina a partire
dal valore di corrente di cortocircuito trifase nel modo seguente.
Icc2F = c.U = 0,866 . Icc3F
2. (RMt + RTr + R Fase)2 + (XMt + XTr + XFase)2
In prossimità del trasformatore la soglia di intervento di corto ritardo delle protezioni
deve essere tarata al di sotto della corrente di cortocircuito bifase che può essere
inferiore alla corrente di guasto verso terra e di guasto fase neutro.
Guasto fase-neutro
In caso di guasto monofase la corrente può essere valutata, in qualunque punto
dell’impianto, nel seguente modo.
IccFN = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase + Rneutro)2 + (XMt + XTr + XFase + Xneutro)2
I valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto comprendono tutti
i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT) fino al punto
di guasto. Nel caso si debba determinare la corrente massima per la scelta
dell’interruttore e per la verifica di tenuta del cavo al cortocircuito, i valori
di resistenza devono essere riportati a 20°C e il fattore di tensione deve essere pari
a 1,05. Questa relazione può essere utilizzata anche per valutare la corrente
di cortocircuito minima a fondo linea quando richiesto dalla norma (vedi pagina 76).
In tale, caso per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi durante
il guasto, si maggiora il valore delle resistenze con un fattore pari a 1,5 (norma
CEI 64-8). La norma CEI 11-25 indica il fattore di tensione pari a 0,95 previsto
per tenere conto della variazione di tensione (-5%) a cui può essere soggetta
la tensione di esercizio dell’impianto.
Guasto fase-terra
Per guasto a terra tra fase e PE, la corrente può essere valutata, in qualunque punto
dell’impianto, nel seguente modo:
IccFPF = c.U
e . (RMt + RTr + R Fase + RPE)2 + (XMt + XTr + XFase + XPE)2
62
Anche in questo caso i valori di resistenza e di reattanza dell’anello di guasto
comprendono tutti i componenti dal punto di alimentazione (trasformatore MT/BT)
fino al punto di guasto. Questo valore di corrente serve per regolare correttamente
le protezioni in modo che intervengano nei tempi previsti secondo il sistema
di neutro attuato. Durante il guasto la temperatura del conduttore aumenta a causa
della corrente di guasto. Per tenere conto dell’incremento della resistenza dei cavi
si maggiora il valore, determinato a 20°C, con un fattore pari a 1,5 e si applica
il fattore di tensione c = 0,95 per tenere conto della variazione (-5%) a cui è soggetta
la tensione di esercizio dell’impianto. Per la valutazione della corrente di guasto
verso terra mediante il metodo semplificato indicato dalla norma CEI 64-8 e al fine
di verificare l’intervento della protezione, si rimanda a pag 397.
VBT
2
ZMBT = . 10-3 [mΩ]
SCC
Il fattore di potenza in cortocircuito della rete a monte (cos ϕcc) può variare
tra 0.15 e 0.2, da cui si ricavano i valori di RMBT e XMBT.
Trasformatori
L’impedenza del trasformatore è ricavabile dai seguenti dati di targa:
c Pcu [kW]: sono le perdite nel rame a pieno carico, alla temperatura normale
di funzionamento del trasformatore (ad esempio 75°C per il trasformatore in olio);
c ucc%: tensione di cortocircuito percentuale alla temperatura normale
. 2 .
R = Pcu U [mΩ]
S n2
. 2
Z = Vcc% U . [mΩ]
100 . Sn
X = Z2 - R2 . [mΩ]
dove U [V] è la tensione nominale del trasformatore, Pcu e Sn sono espressi
rispettivamente in kW e in kVA. Il valore di R è calcolato alla temperatura nominale
di funzionamento del trasformatore. Nelle tabelle allegate sono riportate
le caratteristiche tipiche di trasformatori standard MT/BT in olio ed in resina.
In queste tabelle sono riportati i valori di corrente di cortocircuito trifase ai morsetti
del trasformatore, nell’ipotesi che la rete a monte abbia una potenza di cortocircuito
di 500 MVA. Inoltre è poi indicato il tipo di condotto sbarre utilizzabile
per il collegamento tra il trasformatore e l’interruttore automatico generale, tenendo
conto della corrente di cortocircuito ai morsetti del trasformatore e della corrente
nominale secondaria del trasformatore.
un valore più preciso può essere ottenuto dal costruttore. Valori tipici sono:
c cavo unipolare: X = 0.10 ÷ 0.20 mΩ/m a seconda della distanza tra i conduttori;
R = r . L [mΩ]
S
dove:
L = lunghezza [m]
S = sezione [mm2]
Nota 1: la tensione U è la tensione nominale della rete
di distribuzione pari a 400 V in caso di distribuzione in BT
r = resistività = 18 (Cu), 27 (Al) mΩ × mm2/m
(230 V/400 V). In presenza di più conduttori in parallelo per fase, occorre dividere la resistenza
Nota 2: i valori di corrente sono espressi in kA utilizzando e la reattanza di un conduttore per il numero di conduttori. I valori di resistenza
la tensione in [V] e l’impedenza di guasto in [mΩ]. e reattanza dei condotti sbarre sono forniti dai costruttori nella loro documentazione
Nota 3: RMt e XMt componente resistiva e induttiva tecnica.
dell’impedenza equivalente della rete in media tensione.
RTr e XTr componente resistiva e induttiva dell’impedenza
del trasformatore MT/BT. Interruttori
Nel calcolo delle Icc presunte le impedenze degli interruttori si devono trascurare.
63
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Calcolo della corrente di cortocircuito
esempio
componenti dell’impianto resistenze [mΩ] reattanze [mΩ]
.
R2 = 6,5 400
2
trasformatore
)
4 . 4002 2- (2,622)
Sn= 630 kVA 6302 X2 =
)
ucc= 4 % R2 = 2,62 100 630
U= 400 V X2 = 9,81
Pcu= 6,5 kW
collegamento R3 = 1 . 18 . 3 X3 = 1 . 0,12 . 3
trasf./int. 3 150 3
(cavo) R3 = 0,12 X3 = 0,12
3 x (1 x 150 mm2)
Cu per fase
L= 3 m
M1
interruttore M1 R4= 0 X4= 0
interruttore M2 R6 = 0 X6= 0
M2
70 X7 = 0,12 . 70
collegamento quadro R7 = 18 . ____
generale BT/quadro 185 X7 = 8,40
secondario
M3
(cavo) R7 = 6,81
1 x (1 x 185 mm2)
Cu per fase
L= 70 m
64
Caratteristiche elettriche
trasformatori MT/BT in olio e resina
65
Protezione Protezione contro il cortocircuito
secondari e terminali
più precisi, è possibile effettuare un calcolo dettagliato (vedere pag. 62) o utilizzare
Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per e = 1,732.
Nota 3: nel caso di cavi in parallelo (non compresi nella tabella) dividere la lunghezza per il numero di cavi in parallelo.
66
400 V Esempio:
Si consideri la rete rappresentata qui a lato:
c cavo con sezione 50 mm2 in rame e lunghezza 10 m. Procedere sulla riga relativa
Cu 10 m
v la riga relativa a Icc a monte 30 kA.
B C c interruttore B: Acti 9 iC60L Pdi 15 kA, con Pdi "rinforzato per filiazione" 30 kA;
IB IB
67
Protezione Protezione contro il cortocircuito
secondari e terminali
400 V
230 V
trasformatore in olio
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
100 2,5 2,6 2,1 1,3 1 0,7 0,6 0,5
Icc3F = 3,6 kA 4 3 2,6 1,8 1,4 1,1 0,9 0,8 0,7
6 3,3 2,9 2,3 1,8 1,5 1,3 1,1 1 0,9
10 3,5 3,2 2,8 2,4 2 1,8 1,6 1,4 1,3 1,2
16 3,6 3,4 3,1 2,8 2,5 2,3 2,1 1,9 1,8 1,6 1,5
25 3,6 3,5 3,3 3,1 2,9 2,7 2,5 2,4 2,2 2,1 2 1,8 1,6
160 2,5 3,5 2,5 1,5 1 0,8 0,6 0,5
Icc3F = 5,7 kA 4 4,3 3,4 2,1 1,5 1,2 1 0,8 0,7
6 4,8 4,1 2,8 2,1 1,7 1,4 1,2 1 0,9
10 5,3 4,8 3,8 3 2,5 2,1 1,8 1,6 1,5 1,3
16 5,5 5,2 4,5 3,8 3,3 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9 1,8
25 5,7 5,5 5 4,5 4 3,7 3,4 3,1 2,8 2,6 2,5 2,2 1,9
250 2,5 4,2 2,8 1,5 1,1 0,8 0,6 0,5
Icc3F = 8,9 kA 4 5,5 4,1 2,3 1,6 1,3 1 0,9 0,7
6 6,6 5,2 3,3 2,3 1,8 1,5 1,3 1,1 1
10 7,7 6,6 4,7 3,5 2,8 2,3 2 1,7 1,5 1,4
16 8,3 7,5 5,9 4,8 4 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1 1,9
25 8,6 8,1 7 6 5,2 4,6 4 3,6 3,3 3 2,8 2,4 2,1
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
400 2,5 4,7 3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 14,2 kA 4 6,7 4,6 2,5 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 8,6 6,3 3,6 2,5 1,9 1,5 1,3 1,1 1
10 10,8 8,6 5,4 3,9 3 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 12,2 10,5 7,4 5,6 4,5 3,7 3,2 2,8 2,4 2,2 2
25 13,1 11,9 9,4 7,6 6,3 5,3 4,6 4,1 3,6 3,3 3 2,5 2,2
630 2,5 5,1 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 22,1 kA 4 7,6 4,9 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,7
6 10,3 6,9 3,7 2,6 1,9 1,6 1,3 1,1 1
10 14 10,3 5,9 4,1 3,1 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 17 13,6 8,6 6,2 4,8 3,9 3,3 2,9 2,5 2,2 2
25 19,1 16,4 11,6 8,8 7 5,8 5 4,3 3,8 3,4 3,1 2,6 2,3
800 2,5 5,1 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 18,8 kA 4 7,5 4,9 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,8
6 10 6,9 3,7 2,6 1,9 1,6 1,3 1,1 1
10 13,3 10 5,9 4,1 3,1 2,5 2,1 1,8 1,6 1,4
16 15,6 12,8 8,4 6,1 4,8 3,9 3,3 2,9 2,5 2,2 2
25 17 15,1 11,2 8,6 6,9 5,8 4,9 4,3 3,8 3,4 3,1 2,6 2,3
1000 2,5 5,2 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,5
Icc3F = 23,3 kA 4 7,8 5 2,6 1,7 1,3 1 0,9 0,8
6 10,8 7,2 3,8 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 14,9 10,7 6,1 4,2 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,4
16 18,1 14,3 8,9 6,3 4,9 4 3,4 2,9 2,5 2,3 2
25 20,4 17,5 12,2 9,1 7,2 6 5,1 4,4 3,9 3,5 3,2 2,7 2,3
1250 2,5 5,3 3,2 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =28,9 kA 4 8,1 5,1 2,6 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8
6 11,4 7,3 3,8 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 16,3 11,3 6,2 4,2 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 20,6 15,6 9,3 6,5 5 4 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 23,9 19,8 13,1 9,5 7,5 6,1 5,2 4,5 3,9 3,5 3,2 2,7 2,3
68
potenza FN lunghezza [m]
trasformatore sezione 3 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70
[kVA] [mm2] Icc FN a valle del cavo [kA]
1600 2,5 5,3 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =36,6 kA 4 8,3 5,1 2,6 1,7 1,3 1,1 0,9 0,8
6 11,8 7,5 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 17,6 11,8 6,3 4,3 3,2 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 23,3 16,8 9,6 6,6 5 4,1 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 28,1 22,2 13,8 9,9 7,6 6,2 5,2 4,5 4 3,6 3,2 2,7 2,3
2000 2,5 5,4 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =45,2 kA 4 8,4 5,2 2,6 1,8 1,3 1,1 0,9 0,8
6 12,1 7,6 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1
10 18,5 12,1 6,4 4,3 3,3 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 25,4 17,7 9,8 6,7 5,1 4,1 3,4 2,9 2,6 2,3 2,1
25 31,8 24,1 14,4 10,1 7,8 6,3 5,3 4,6 4 3,6 3,2 2,7 2,3
2500 2,5 5,4 3,3 1,6 1,1 0,8 0,7 0,6
Icc3F =55,7 kA 4 8,5 5,2 2,6 1,8 1,3 1,1 0,9 0,8 0,7
6 12,4 7,7 3,9 2,6 2 1,6 1,3 1,1 1 0,9
10 19,3 12,4 6,4 4,3 3,3 2,6 2,2 1,9 1,6 1,5
16 27,3 18,4 9,9 6,8 5,1 4,1 3,4 3 2,6 2,3 2,1
25 35,5 25,9 14,8 10,3 7,9 6,4 5,3 4,6 4 3,6 3,2 2,7 2,3
Nota 1: nel caso in cui la lunghezza della linea non sia Esempio 1
presente in tabella utilizzare il valore subito inferiore. Per una Si considera un circuito monofase (230 V) che alimenta il quadro di alimentazione
determinate considerando una potenza di cortocircuito Il circuito è composto da cavi di sezione 4 mm2 con conduttore in rame e lunghezza
che coordinato con l’interruttore a monte iC60H è protetto fino a 6,5 kA.
Dispositivi di protezione delle partenze: C40a (Icu = 6 kA) curva C 1P+N
con blocco Vigi A si da 30 mA e corrente nominale compatibile con la corrente
di impiego delle linee in partenza.
Esempio 2
Si considera un circuito trifase (230/400V) che alimenta il quadro generale
della centrale per il condizionamento dei locali dell’edificio. Il circuito è composto
da cavi di sezione 10 mm2 con conduttore in rame e lunghezza 20 m con corrente
di impiego massima di 35 A. Il trasformatore MT/BT ha potenza pari a 1000 kVA
69
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Scelta degli interruttori
secondari e terminali
400 V
230 V
commerciali. La lunghezza del montante dal punto di c corrente di cortocircuito trifase a livello di cabina MT/BT del Distributore, si può determinare
installazione del contatore (GIS) fino al quadro l’effettiva corrente di cortocircuito nel punto di installazione dei contatori di energia utilizzando
le tabelle a pag. 65 relative a circuiti trifase a valle di trasformatori MT/BT.
generale della singola attività di vendita è di 10 m, la Ad esempio per una lunghezza di 20 m e una sezione del montante trifase del distributore
sua sezione è 4 mm2. La corrente di cortocircuito nel di sezione 10 mm2 la corrente di cortocircuito in corrispondenza del contatore di energia è di 6 kA
punto di installazione del quadro generale è pari a 2,4 kA. a fronte di una corrente di cortocircuito a monte di 22 kA.
70
Contributo dei motori asincroni alla corrente
di cortocircuito
In presenza di un cortocircuito su una partenza il motore alimentato dallo stesso
sistema sbarre contribuisce alla corrente di cortocircuito fornita dal trasformatore.
La norma CEI 11-25 definisce i limiti di potenza dei motori il cui contributo
è trascurabile.
KC . SI tM ≤ 0,01 . IccTR
dove
KC = fattore di contemporaneità dei motori alimentati dallo stesso sistema sbarre
Fig. a SItM = somma delle correnti nominali dei motori
IccTR = corrente di cortocircuito dovuta al trasformatore
La stessa norma inoltre definisce un metodo rigoroso per la determinazione
della sua corrente di cortocircuito in funzione dei parametri del motore e del tempo
di intervento della protezione.
Un criterio semplificato per la sua valutazione può essere quello di considerare
il contributo del motore pari a 4-5 volte la corrente nominale del motore equivalente.
IccM = (4 ÷ 5) . KC . SItM
La tabella seguente identifica i casi in cui è necessario maggiorare la corrente
di cortocircuito a secondo della corrente di cortocircuito presunta sull’impianto.
c 20 ms per motori a semplice gabbia con potenza Contributo dovuto a singolo motore o gruppo di motori con fattore di contemporaneità
non superiore a 100 kW pari a 0,7 (numero di motori da 6 a 9)
c 30 ms per motori a doppia gabbia e per potenze superiori
a 100 kW. In conclusione
In linea generale si può dire che il contributo dei motori non è trascurabile,
o perlomeno è necessario prendere in considerazione il problema, nei seguenti casi:
c potere di interruzione dei dispositivi di protezione (Icu) molto vicino alla corrente
71
Protezione Protezione contro il cortocircuito
Icc1 A1 Icc2 Icc3 c dalla corrente nominale dei trasformatori o degli apparecchi utilizzatori che
Dati di base
La seguente tabella è stata elaborata considerando:
di sbarre;
Esempio:
L’impianto è composto da:
c 8 partenze:
v 1 da 60 A (Tipo C),
c Interruttori di partenza:
v tipo A: NSX160H,
v tipo B: NSX250H,
v tipo C: NG125L,
v tipo D: NSX630N.
72
tabella di scelta 1A (1)
trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in olio minimo tipo sganciatore minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
100 145 1 3,6 NSX160E TM-D / 3,6 iC60N NSX160E NSX160E
Micrologic
2 3,6 NSX160E TM-D / 7,1 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
3 7,1 NSX160E TM-D / 10,6 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
160 231 1 5,7 NSX250B TM-D / 5,7 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
Micrologic
2 5,7 NSX250B TM-D / 11,3 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F
Micrologic
3 11,5 NSX250B TM-D / 16,9 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F
Micrologic
iC60L
<40A
250 361 1 8,9 NSX400F Micrologic 8,9 iC60N NSX160E NSX160E NSX250B
2 8,9 NSX400F Micrologic 17,6 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F
iC60L
<40A
3 17,7 NSX400F Micrologic 26,1 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
400 578 1 14,1 NSX630F Micrologic 14,1 iC60H NSX160E NSX160E NSX250B NSX400F NSX630F
NW08N1 / NG125a
NT08H1
2 14,1 NSX630F Micrologic 27,8 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
3 27,2 NSX630F Micrologic 40,8 NG125L NSX160N NSX160N NS250SX NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW08N1 /
NT08H1
500 722 1 17,6 NS800N Micrologic 17,6 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <40A
2 17,6 NS800N Micrologic 34,4 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 /
NT10H1
3 33,5 NS800N Micrologic 50,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
630 910 1 22 NS1000N Micrologic 22 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N
NW10N1 / iC60L NG125N
NT10H1 <25A
2 22 NS1000N Micrologic 42,8 NSX160N NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW10N1 / NG125L
NT10H1
3 41,5 NS1000N Micrologic 62,3 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW10N1 /
NT10H1
(1) Limite di potenza dei trasformatori.
In caso di fornitura in MT da Distributore con linea di alimentazione uscente direttamente dalla cabina primaria, la Norma CEI 0-16 chiede che i trasformatori
abbiano le seguenti potenze massime:
c 1600 kVA a 15 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 36,3 kA
c 2000 kVA a 20 kV corrispondente ad una corrente di cortocircuito lato BT di 45,2 kA
Eventuali trasformatori collegati in parallelo dovranno avere potenza e tensione di cortocircuito tali da non superare i limiti di Icc sopra indicati.
(2) Utilizzando interruttori fortemente limitatori sulle partenze (fino a NSX630) si migliora la selettività tra le partenze, l’interruttore in MT e interruttore
generale BT.
(3) Qualora si desideri installare solo interruttori scatolati, sostituire il tipo di interruttori indicati con quelli della colonna successiva.
(4) Se per ragioni di selettività con gli interruttori a valle è richiesto un interruttore in categoria B (ritardabile), la scelta cade sull’interruttore NS630b N fino a 50 kA,
H fino a 70 kA, L per correnti superiori a 70 kA.
73
Protezione Protezione contro il cortocircuito
74
tabella di scelta 2 (1)
trasformatori Icu interruttore di arrivo Icu interruttori di partenza
in olio + resina minimo tipo sganciatore minimo sganciatori istantanei (2) sganciatori ritardabili
potenza In n° interr. interr. <63 A(3) 100 A 160 A 250 A 400 A 630 A(4) 800 A 1000 A 1250 A
[kVA] [A] arrivo partenza
[kA] [kA]
800 1155 1 18,7 NS1250N Micrologic 18,7 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW12N1 / iC60L NG125N
NT12H1 <40A
2 18,7 NS1250N Micrologic 36,5 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW12N1 /
NT12H1
3 35,6 NS1250N Micrologic 53,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW12N1 /
NT12H1
1000 1444 1 22,3 NS1600N Micrologic 22,3 NG125N NSX160B NSX160B NSX250B NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW16N1 / iC60L NG125N
NT16H1 <25A
2 22,3 NS1600N Micrologic 45 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NW16N1 /
NT16H1
3 43,7 NS1600N Micrologic 65,6 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800H NS1000H NS1250H
NW16H1
1250 1804 1 29 NS2000N Micrologic 29 NG125L NSX160F NSX160F NSX250F NSX400F NSX630F NS800N NS1000N NS1250N
NW20N1
2 29 NS2000N Micrologic 55,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N
NW20N1
3 53,5 NS2000N Micrologic 80,2 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a
NW20H1
1600 2310 1 36,6 NW25H1 Micrologic 36,6 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NS2500N
2 36,6 NW25H1 Micrologic 68,5 NSX160H NSX160H NSX160H NSX250H NSX400H NSX630H NS800N NS1000N NS1250N
NS2500N
3 66,4 NW25H2A Micrologic 99,6 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800H NS1000H NW12H2a
NS2500N
2000 2887 1 44,7 NW32H1 Micrologic 44,7 NG125L NSX160N NSX160N NSX250N NSX400N NSX630N NS800N NS1000N NS1250N
NS3200N
2 44,7 NW32H1 Micrologic 83,3 NSX160S NSX160S NSX160S NSX250S NSX400S NSX630S NS800L NS1000L NW12H2a
NS3200N
3 80,3 NW32H2a Micrologic 120,3 NSX160L NSX160L NSX160L NSX250L NSX400L NSX630L NS800L NS1000L NW12L1
NS320H
75
Protezione Protezione contro il cortocircuito
costante K conduttore
rame alluminio
isolante PVC 115 74
EPR/XLPE 143 87
NW12H1 con intervento di corto ritardo tarato sul primo gradino (tempo massimo
76
Negli schemi sotto riportati il simbolo PSC corrisponde alla protezione contro
sovraccarichi e cortocircuiti mentre il simbolo PC corrisponde alla sola protezione
contro il cortocircuito.
L’omissione della protezione contro i sovraccarichi è ammessa nei seguenti
casi:
c condutture a valle di variazioni di sezione ed effettivamente protette contro
il sovraccarico da dispositivo di protezione posto a monte.
c Condutture che alimentano apparecchi utilizzatori che non possono dare origine
a sovraccarichi (la corrente di impiego della conduttura deve essere comunque
inferiore alla sua portata).
Esempi di carichi che non possono dare luogo a sovraccarico sono:
v apparecchi termici (scaldacqua, cucine, sistemi di riscaldamento),
v motori con corrente a rotore bloccato (corrente di avviamento) non superiore
alla portata della conduttura,
v apparecchi di illuminazione,
77
Protezione Protezione contro il cortocircuito
dei circuiti Protezione dei cavi a inizio linea
e a fondo linea
KPAR = fattore che tiene conto dell’impedenza del circuito di guasto in caso di conduttori
in parallelo
KPAR
n° cavi in parallelo 1 2 3 4 5
fattore KPAR 1 2 2,65 3 3,2
78
Lunghezza massima protetta
delle lunghezze massime protette dei cavi in funzione dei valori di corrente
di regolazione magnetica.
Esempio 1
Rete trifase 400 V senza neutro. Protezione assicurata con un interruttore NSX630F
munito di sganciatore solo magnetico tipo Micrologic 1.3M da 500 A, regolato
è inferiore a 133 m.
Esempio 2
Rete monofase 230 V (fase + neutro). Protezione assicurata tramite un interruttore
NS80H sganciatore solo magnetico, tipo MA, da 50 A, regolato a 500 A
(precisione ± 20%). Sezione delle fasi e del neutro: 10 mm2.
a 55 m.
79
Protezione Protezione dei conduttori
dei circuiti di protezione e di neutro
Sezione del conduttore di protezione
e di neutro
Il conduttore di protezione realizza Il conduttore di protezione deve sopportare le sollecitazioni termiche dovute
il collegamento delle masse all’impianto alla corrente di guasto a terra ed essere dimensionato in modo da permettere
l’intervento delle protezioni contro i contatti indiretti.
di terra. La sua funzione primaria è quella Qui di seguito vengono riportati due metodi per il solo dimensionamento termico
di permettere la circolazione della corrente del conduttore.
di guasto verso terra e, unitamente Nota 1: il conduttore di protezione deve essere identificato con colorazione giallo/verde.
Se il conduttore svolge anche la funzione di conduttore di neutro (PEN), prevedere fascettatura
all’interruttore automatico, di garantire di colore blu alle sue estremità. La colorazione delle anime dei cavi multipolari è indicata
la protezione contro i contatti indiretti. nella tabella sottostante (norma CEI 64-8)
Metodo semplificato
Il dimensionamento viene effettuato in funzione della sezione del conduttore
di fase.
Nota: le sezioni riportate in tabella sono valide soltanto se i conduttori di protezione
sono costituiti dallo stesso materiale dei conduttori di fase.
sezione di fase sezione minima del conduttore di protezione [mm2]
[mm2] Cu Al
PE PEN PE PEN
≤ 16 SF SF SF SF
25-35 16 16 16 25
> 35 SF/2 SF/2 SF/2 SF/2
SPE ≥ I2t
di dispersione che superano 10 mA devono essere collegate
KPE2
a terra con una delle seguenti configurazioni:
dove:
c anima di cavo multipolare con sezione non inferiore a 2,5 mm2. Tale valore si ricava dalle curve di energia specifica passante fornite dal costruttore
La sezione complessiva del cavo multipolare non deve essere dell’interruttore.
inferiore a 10 mm2 in modo da rendere minimi i danni provocati In caso di interruttore automatico ritardato, l’energia in gioco può essere determinata
KPE è un fattore il cui valore dipende dal materiale conduttore, dal materiale isolante
80
Sezione del conduttore di neutro
Il conduttore di neutro contribuisce alla trasmissione dell’energia elettrica e viene
utilizzato in presenza di carichi monofasi.
In queste condizioni, il conduttore di neutro è percorso da una corrente
la cui intensità dipende dal grado di squilibrio dei carichi.
L’eventuale conduttore di neutro deve avere la stessa sezione dei conduttori
di fase:
c nei circuiti monofasi a due fili, qualunque sia la sezione dei conduttori;
c nei circuiti polifasi, quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore
od uguale a 16 mm2 se in rame o a 25 mm2 se in alluminio.
Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16 mm2
se in rame o a 25 mm2 se in alluminio il conduttore di neutro può avere una sezione
inferiore a quella dei conduttori di fase se sono soddisfatte contemporaneamente
le seguenti condizioni:
c la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa
percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore
alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore
di neutro;
c la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame
e 25 mm2 se in alluminio.
sezione fase minima sezione neutro
[mm2] [mm2]
Cu ≤ 16 SF
> 16 16
Al ≤ 25 SF
> 25 25
Nota 1: il conduttore di neutro deve essere identificato con la colorazione blu.
Nota 2: sistema TN-C
Il conduttore di neutro svolge anche la funzione prioritaria di conduttore di protezione e come
tale non può essere interrotto. Per il suo corretto dimensionamento consultare il paragrafo
relativo al conduttore di protezione e rispettare le considerazioni riguardanti le minime sezioni
del conduttore di neutro.
Nota 3: sistema IT
La norma sconsiglia di distribuire il neutro. Dove è necessaria la distribuzione valgono
le condizioni già esposte.
81
Protezione Dimensionamento rapido dei cavi
dei circuiti Linee monofasi
Tabella 2
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie dell'1,5%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 11,6 19,3 30,9 46,4
In interr. 16 A 12,0 19,3 29,0 48,0
In interr. 20 A 15,4 23,2 38,4 61,0
Tabella 3
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 15,5 25,7 41,2 61,9
In interr. 16 A 16,0 25,7 38,7 64,1
In interr. 20 A 20,6 30,9 51,2 81,3
Tabella 4
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 2,5%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 19,4 32,2 51,6 77,4
In interr. 16 A 20,1 32,2 48,4 80,2
In interr. 20 A 25,8 38,7 64,1 101,8
Tabella 5
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofase con ∆u%Ie del 3%
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16
lunghezza max [m] In interr. 10 A 23,2 38,6 61,9 92,8
In interr. 16 A 24,1 38,6 58,0 96,1
In interr. 20 A 30,9 46,4 76,8 122,1
82
Linee monofasi
Linee trifasi
In interruttore 10 A
lunghezza totale linee [m] -19 20 25 30 35 40 45 50
lunghezza 4 mm2 20 25 10 25 33 35 41 50
singoli tratti [m] 2,5 mm2 5 15 30 25 15 10
1,5 mm2 19 15 10 10 10 7 4
Tabella 7
Dimensionamento delle linee di distribuzione monofasi in due tratti con ∆u%
Ie del 2,5%.
In interruttore 16 A
lunghezza totale linee [m] -20 25 30 35 40 45 48
lunghezza 6 mm2 10 13 25 10 34 23 39 48
singoli tratti [m] 4 mm2 15 25 25 17 6
2,5 mm2 20 10 15 5 17 10 6
Tabella 8
Dimensionamento delle linee di distribuzione trifasi con ∆u%Ie dell'1%
(circuiti di distribuzione) e del 3% (circuiti terminali).
sezione cavi rame [mm2] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35
I max [m] ∆u 1% In interr. 6 A 28,6 47,5 75,6 113
In interr. 10 A 17,2 28,5 45,4 67,9
In interr. 16 A 17,8 28,3 42,4 69,6
In interr. 20 A 22,7 33,9 55,7 87,4
In interr. 25 A 27,1 44,6 69,9 108
In interr. 32 A 34,8 54,6 84,8 116
I max [m] ∆u 3% In interr. 6 A 85 142 227 339
In interr. 10 A 51 85 136 203
In interr. 16 A 53 85 127 209
In interr. 20 A 68 101 167 262
In interr. 25 A 81 133 209 266
In interr. 32 A 104 163 207 234
Nota: in caso di utilizzo di interruttori scatolati o modulari con curva D, K e MA per sistemi TN
verificare la lunghezza massima per la protezione delle persone.
83
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Introduzione
c elementi rettilinei:
costituenti la linea che permette il trasporto dell’energia dal punto sorgente al punto
di utilizzo;
c dispositivi di fissaggio:
per il fissaggio della canalizzazione a muro o in sospensione e per il sostegno
dei corpi illuminanti ove necessario;
c spine e cassette di derivazione:
consentono l’alimentazione diretta di lampade o macchine operatrici
con la protezione integrata tramite fusibili, interruttori modulari (serie Acti 9)
o scatolati (serie Compact NSX).
La gamma Canalis
c Serie illuminazione
Caratterizzate da correnti nominali di piccola intensità (20-40 A) e dal grado
di protezione fino ad IP55, le canalizzazioni Canalis KDP KBA e KBB sono dedicate
alla distribuzione e al comando dei circuiti di illuminazione. Sono disponibili
in versione bipolare e tetrapolare, con possibile scelta della lunghezza degli elementi
rettilinei (2 o 3 m per condotti KBA e KBB) o della bobina (24 o 192 m per condotti
KDP) e del numero di derivazioni presenti (2 o 3 per condotti KBA e KBB
e ogni 1,5 o 3 m per condotti KDP).
La tecnologia adottata per le giunzioni, di tipo rapido, e per i dispositivi di fissaggio
(staffe autobloccanti) consente l’installazione in tempi estremamente ridotti.
c Serie piccola e media potenza
Dedicate alla distribuzione della forza motrice per l’alimentazione diretta dei carichi,
le canalizzazioni Canalis KNA, KNT e KS raggiungono correnti nominali di 1000 A
in versione tetrapolare.
La soluzione prefabbricata
Le canalizzazioni elettriche prefabbricate nascono come alternativa al tradizionale
impianto realizzato in cavo, rispetto al quale, proprio per il fatto di nascere
come prodotto prefabbricato, evidenziano una maggiore flessibilità di gestione
degli impianti con larga possibilità di riutilizzo dei materiali.
I tempi di posa sono ridotti grazie alla maggior facilità di installazione: il costo globale
dell’impianto è sensibilmente ridotto. Le canalizzazioni elettriche prefabbricate
Canalis coprono un panorama completo di applicazioni, dall’illuminazione di uffici
ai grossi impianti in cabine di trasformazione.
Tutti i prodotti sono conformi alla norma CEI EN 60439-2 ed offrono quindi
una maggior sicurezza, garantita da Schneider Electric che ne certifica la
rispondenza alla norma.
84
Prescrizioni normative
Introduzione
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell’arte, per quanto detto in altre
parti di questa guida, è spesso interessante per l’installatore fare riferimento
a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto riguarda la concezione
e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda i vari componenti utilizzati.
Ciò, anche in virtù dell’art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale
i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici
ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti
«a regola d’arte”. Per quanto riguarda i condotti sbarre prefabbricati, la norma
di riferimento è la CEI EN 60439-2.
Questa norma rappresenta un’evoluzione rispetto alla precedente CEI 17-13
(Parte 2) del 1980, soprattutto per ciò che concerne gli aspetti legati
all’industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne
le prestazioni.
85
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative
che può, pertanto, essere un laboratorio del costruttore stesso oppure un laboratorio
86
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dell’installatore, per poter garantire
e documentare opportunamente la conformità del condotto sbarre alla norma
si possono così sintetizzare:
c scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l’esecuzione delle prove
di tipo sui prototipi;
87
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative
In sintesi, si tratta di una serie di azioni Prove di tipo previste dalla norma CEI EN 60439-2
abbastanza semplici di cui uno degli aspetti Come già ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo è di verificare
la conformità di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate
più importanti è quello della scelta
dal costruttore) alle prescrizioni della presente Norma.
del fornitore dei componenti, per la quale Le prove di tipo vanno effettuate, per iniziativa del costruttore, su un esemplare
l’installatore deve agire con cautela di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite secondo
per poter correttamente e con poche lo stesso progetto o secondo progetti simili.
Le prove di tipo, previste dalla Norma CEI EN 60439-2, comprendono:
ed in condizioni di guasto;
c verifica della solidità della costruzione;
c verifica della durata di vita del condotto con mezzi di derivazione mediante carrello
collettore;
c verifica della resistenza allo schiacciamento;
Il rischio d’incendio
Nella progettazione di un impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso
d’incendio, la prima cosa da considerare è la riduzione della probabilità che accada
l’evento. Il pericolo d’incendio in un locale dipende da molti fattori e, in generale:
c dalla natura e dal volume di combustibile in grado d’alimentare l’incendio;
c dalla presenza di una sorgente di calore anomala, che può essere l’origine
di un principio d’incendio.
Il rischio, anche se non può mai essere nullo, deve tuttavia essere ridotto il più
possibile in funzione del danno. Un aspetto importante da affrontare consiste, perciò,
nel conoscere il comportamento dei materiali durante una loro eventuale esposizione
al fuoco, per essere certi che il pubblico possa evacuare gli immobili in tutta sicurezza
e che i sistemi di detenzione, allarme e spegnimento degli incendi, installati negli
edifici, funzionino correttamente.
Le norme impiantistiche
Oggi il DM 37/08 e, fino a ieri, la legge 46/90 richiedono che gli impianti siano costruiti
a "regola d’arte", condizione questa soddisfatta dal rispetto delle norme CEI.
In ambienti con particolari problemi per l’incendio si deve ridurre al minimo
la probabilità che l’impianto elettrico sia causa d’innesco o di propagazione; quindi,
anche le apparecchiature elettriche devono essere scelte ed installate in modo
da impedire che eventuali archi o scintille diano origine ad un incendio.
L’individuazione degli ambienti a maggior rischio d’incendio dipende da una
molteplicità di parametri che devono essere attentamente valutati in fase di progetto.
Tali parametri, richiamati nella norma tecnica degli impianti CEI 64-8, possono
Le prescrizioni per questi luoghi sono più severe rispetto a quelle per gli ambienti
ordinari ed, in particolare, sono richiamate nelle seguenti norme impiantistiche:
88
Comportamento al fuoco dei cavi
Per "ambienti ordinari", la Norma CEI 64-8, nella sezione 422 relativa
alla protezione contro gli incendi, prescrive che tutti i componenti elettrici
degli impianti non devono costituire un pericolo per l’innesco o la propagazione
di un incendio per gli altri materiali adiacenti.
Per gli isolanti, una caratteristica comune è quella di non provocare incendi
in caso di riscaldamento eccessivo dovuto ad un guasto. A tal fine si devono
rispettare le condizioni e le temperature di prova col filo incandescente indicate
nella CEI 64-8 e si devono osservare le misure più appropriate per l’installazione,
in modo da evitare questo rischio.
alla fiamma è il minimo requisito richiesto dalla Norma CEI 64-8, sez. 752,
per le canalizzazioni e per i cavi. In particolare, viene prescritto che, per i circuiti
a tensione nominale non superiore a 230/400 V, i cavi devono avere una tensione
nominale di isolamento non inferiore a 450/750 V, mentre per i circuiti
di segnalazione e comando la tensione nominale d’isolamento non deve essere
inferiore a 300/500 V. Inoltre, è previsto che i circuiti di sicurezza funzionino durante
l’incendio e debbano essere resistenti al fuoco ed ai danneggiamenti meccanici
in relazione al tempo di funzionamento che è stato previsto.
Negli "ambienti a maggior rischio in caso di incendio", la Norma CEI 64-8,
sez. 751, richiede che sia ridotta al minimo la probabilità che l’impianto elettrico
e, quindi anche i componenti, possano innescare e propagare gli incendi.
Le condutture ed i cavi devono avere specifiche caratteristiche di resistenza
al fuoco, nei modi di realizzazione indicati dalla Norma, ed inoltre, in tutti
gli attraversamenti, come solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio,
si devono prevedere barriere tagliafiamma con il grado di resistenza all’incendio
(REI) richiesto per l’elemento costruttivo dell’edificio in cui si prevede
l’attraversamento. Per i cavi e le canalizzazioni usate a questo scopo è richiesta
anche un’otturazione per il grado REI previsto.
Negli "impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza negli incendi"
come quelli per la rilevazione automatica, spegnimento dell’incendio, apertura
Per i cavi e le canalizzazioni, oltre alla non propagazione della fiamma, è prevista
89
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Prescrizioni normative
Ciò è stato verificato da Telemecanique senza alcun problema, anche perché tutti
i materiali che compongono i condotti sbarre sono classificati come non infiammabili.
Segregazione dell’incendio
Un condotto sbarre per barriere tagliafuoco deve essere previsto per prevenire
la propagazione del fuoco per un determinato tempo, in condizioni d’incendio,
quando il condotto sbarre passa attraverso le divisioni orizzontali o verticali
di un edificio (ad esempio pareti o pavimento).
La prova è effettuata secondo la ISO 834 per tempi di resistenza all’incendio di 60,
120, 180 o 240 minuti. La prova è effettuata solo su unità di condotto rettilinee
installate come nella situazione reale, cioè fatte passare attraverso un pavimento
di prova in calcestruzzo, il cui spessore è stabilito secondo il tempo di resistenza
all’incendio previsto. Un sigillante di tenuta al fuoco deve essere usato per riempire
il vuoto tra l’involucro del condotto ed il foro del pavimento di prova in cui passa
il condotto.
I condotti sbarre Canalis sono stati sottoposti con successo alle prove descritte
dalla ISO 834 ed è stata verificata la loro capacità di tenuta alle fiamme, ai gas
ed alla penetrazione del fuoco in una barriera tagliafuoco, per una durata minima
di 2 ore. Per i condotti compatti del tipo KT, questa proprietà è stata verificata su tutti
gli elementi standard della gamma.
Le prove individuali
Le prove individuali hanno lo scopo di rivelare difetti inerenti ai materiali e alla
fabbricazione.
di protezione.
90
Queste prove sono eseguite in fabbrica sui singoli componenti; ciò garantisce
l’installatore nell’utilizzo di prodotti conformi alla Norma, ma non lo esonera
dall’obbligo di realizzare ulteriori verifiche e prove dopo il trasporto e,
soprattutto, dopo l’installazione.
CEI 64-14.
Esami a vista
L’esame a vista deve precedere le prove e deve essere effettuato, di regola,
con l’intero impianto fuori tensione.
c conformi alle prescrizioni di sicurezza delle relative Norme (per i condotti sbarre,
la CEI EN 60439-2), con la conseguenza automatica di conformità alle Direttive
applicabili; questo può essere accertato dall’esame di marchiature o di certificazioni
e, comunque, dalla targhetta del prodotto apposta dal costruttore (una dichiarazione
di conformità del costruttore, ad esempio all’interno del catalogo anche può essere
considerata valida ai fini dell’accertamento). Inoltre, la marcatura CE sul prodotto
indica la rispondenza ai requisiti essenziali delle Direttive ad esso applicabili;
c scelti correttamente e messi in opera in accordo con le prescrizioni della norma
e con le istruzioni del costruttore (ad esempio, si può verificare che le connessioni
siano state fatte correttamente, che i morsetti non risultino allentati, che non ci sia
la mancanza di targhe o che ci siano involucri rotti);
c i dispositivi di sezionamento;
c altro.
Prove
Devono essere eseguite, per quanto applicabili, e preferibilmente nell’ordine
indicato, le seguenti prove:
c continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali
e supplementari;
Nel caso in cui qualche prova indichi la presenza di un difetto, tale prova e ogni altra
prova precedente che possa essere stata influenzata dal difetto segnalato devono
essere ripetute dopo l’eliminazione del difetto stesso.
L’avere effettuato le prove sul condotto sbarre a montaggio avvenuto è una garanzia
per il cliente finale che è sicuro di ricevere un prodotto (o un impianto), non solo
rispondente alle proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative.
Inoltre le prove servono all’installatore per verificare e a volte migliorare
il funzionamento ed il risultato della propria attività e, in alcuni casi, permettono
di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione.
È indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio
del condotto sbarre o durante i collaudi piuttosto che immediatamente prima
della consegna dell’impianto, evita ulteriori trasporti e lavorazioni a carico
dell’installatore.
Inoltre, un perfetto controllo sull’operato umano nelle fasi di montaggio della struttura
e di tutto quello che le sta intorno, nelle fasi di cablaggio e sui materiali utilizzati
(apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) può essere effettuato solamente
con il collaudo finale ed è appunto il motivo per cui risulta fondamentale adempiere
alle richieste normative, anche in questa fase.
91
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti elettrica dell’illuminazione
Canalis KDP - 20 A IP55
92
Canalis KBA - 25 e 40 A IP55
93
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti elettrica dell’illuminazione
Canalis KBB - 25 e 40 A IP55
94
Protezione Spine di derivazione KBC
dei circuiti Elementi di collegamento KDP
Canalis KDP e KBC
95
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di piccola potenza
Canalis KN da 40 a 160 A IP55
96
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di media potenza
Canalis KS da 100 a 1000 A IP55
altre caratteristiche
tenuta alle correnti di corto-circuito
corrente nominale di cresta ammissibile [kA] Ipk 15,7 22 28 49,2 55 67,5 78,7 78,7
limite termico massimo I2t (t = 1b s) [A2s . 106] 6,8 20,2 100 354 733 1225 1758 1758
corrente nominale di breve durata (t = 1 s) [kA] Icw 2,6 4,45 10 18,8 26,2 32,1 37,4 37,4
campo magnetico irradiato
campo magnetico irradiato a 1 metro B 0,19 0,31 0,52 0,89 0,50 0,66 0,88 1,21
dal condotto sbarre [mT]
97
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Canalis KS per la distribuzione in colonna
montante
Generalità
Il condotto sbarre Canalis Tipo KS permette di realizzare la distribuzione di energia
parcheggi, navi).
argentato;
B1. Supporto alla base del montante fissato al muro. L’altezza massima
del montante che il supporto può reggere dipende dalla corrente nominale
del condotto.
dell’incendio tra i piani. Con tali elementi (conforme alla norma ISO834) l’effetto
di un eventuale incendio viene contenuto per una durata di 2 ore (REI 120).
Le parti isolanti del condotto non contengono alogeni e sono prive di PVC.
In caso di incendio si ha un ridotta emissione di fumi e non si sprigionano gas
tossici.
E. Utilizzare le staffe di fissaggio nel tratto da piano a piano per mantenere allineato
il condotto.
98
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di forte potenza
Canalis KTC da 1000 a 5000 A
99
Protezione Condotti sbarre per la distribuzione
dei circuiti di forte potenza
Canalis KTA da 1000 a 4000 A
100
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Influenza delle temperatura ambiente
e della presenza di armoniche
installazione: all’interno,
Ib ≤ Ir ≤ K1 . In
dove
c apparecchi elettronici per ufficio (PC) o per residenziale (TV, forni a microonde).
In impianti con neutro distribuito, gli apparecchi che producono armoniche di ordine
dove:
101
Protezione Condotti sbarre
dei circuiti Influenza delle temperatura ambiente
e della presenza di armoniche
102
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Generalità
Caduta di tensione
La caduta di tensione in un tratto di condotto sbarre senza derivazioni si calcola
ed in percentuale:
∆U% = ∆U . 100
Un
dove:
c k è un fattore che tiene conto del tipo di distribuzione in condotto k = 2 per sistemi
Le tabelle alle pagine seguenti (1A, 2A, 1B, 2B, 1C, 2C) forniscono i valori di ∆U%
nei condotti Canalis per diversi valori di cos ϕ. Per il calcolo di questi valori sono state
e condotto percorso dalla corrente nominale (anche nel caso in cui la corrente
Per tutti i condotti KDP, KBA, KBB, KN, KS, KTA e KTC è stata ipotizzata
la condizione di carico uniformemente distribuito lungo il condotto di lunghezza L.
Nota 1: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore
di caduta di tensione letto in tabella per 2.
Nota 2: in caso di corrente d’impiego inferiore alla corrente nominale del condotto
per determinare il valore della caduta di tensione nel tratto di condotto occorre moltiplicare il dato
della tabella per il rapporto Ib/Inc.
v cos ϕ = 0.9,
v Ib condotto = 36 A,
v Ib I° derivazione = 20 A,
v Ib II° derivazione = 16 A,
v L I° tratto = 30 m,
v L II° tratto = 20 m.
103
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo
104
tabella 2A - caduta di tensione espressa in valore % per cosϕ = 0,8
tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,07 0,15 0,22 0,29 0,36 0,44 0,51 0,58 0,65 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45
16 0,12 0,23 0,35 0,46 0,58 0,7 0,81 0,93 1,04 1,16 1,39 1,62 1,86 2,09 2,32
20 0,15 0,29 0,44 0,58 0,73 0,87 1,02 1,16 1,31 1,45 1,74 2,03 2,32 2,61 2,9
KBA e KBB 25 10 0,08 0,15 0,23 0,31 0,38 0,46 0,53 0,61 0,69 0,76 0,92 1,07 1,22 1,37 1,53
16 0,12 0,24 0,37 0,49 0,61 0,73 0,85 0,98 1,1 1,22 1,46 1,71 1,95 2,2 2,44
20 0,15 0,31 0,46 0,61 0,76 0,92 1,07 1,22 1,37 1,53 1,83 2,14 2,44 2,75 3,05
25 0,19 0,38 0,57 0,76 0,95 1,14 1,33 1,53 1,72 1,91 2,29 2,67 3,05 3,43 3,81
KBA e KBB 40 16 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3 0,35 0,4 0,45 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
20 0,06 0,13 0,19 0,25 0,31 0,38 0,44 0,5 0,56 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25
25 0,08 0,16 0,23 0,31 0,39 0,47 0,55 0,63 0,7 0,78 0,94 1,09 1,25 1,41 1,56
32 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2
40 0,13 0,25 0,38 0,5 0,63 0,75 0,88 1 1,13 1,25 1,5 1,75 2 2,25 2,5
KN 40 40 0,21 0,43 0,64 0,85 1,06 1,28 1,49 1,7 1,91 2,13 2,55 2,98 3,4 3,83 4,25
KN 63 63 0,14 0,28 0,42 0,56 0,7 0,85 0,99 1,13 1,27 1,41 1,69 1,97 2,26 2,54 2,82
KN 100 100 0,11 0,21 0,32 0,42 0,53 0,63 0,74 0,84 0,95 1,05 1,26 1,47 1,68 1,89 2,1
KN 160 160 0,13 0,27 0,4 0,54 0,67 0,8 0,94 1,07 1,21 1,34 1,61 1,88 2,14 2,41 2,68
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.
105
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo
106
tabella 4A - caduta di tensione espressa in valore % per cosϕ = 1
tensione 400 V / carico uniformemente distribuito
tipo condotto Inc [A] Ib [A] lunghezza [m]
sbarre 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 80 90 100
KDP 20 10 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 0,63 0,72 0,81 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8
16 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
20 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
KBA e KBB 25 10 0,09 0,18 0,27 0,36 0,45 0,54 0,63 0,72 0,81 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8
16 0,14 0,29 0,43 0,58 0,72 0,86 1,01 1,15 1,3 1,44 1,73 2,02 2,3 2,59 2,88
20 0,18 0,36 0,54 0,72 0,9 1,08 1,26 1,44 1,62 1,8 2,16 2,52 2,88 3,24 3,6
25 0,23 0,45 0,68 0,9 1,13 1,35 1,58 1,8 2,03 2,25 2,7 3,15 3,6 4,05 4,5
KBA e KBB 40 16 0,06 0,12 0,18 0,24 0,3 0,36 0,42 0,48 0,54 0,6 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2
20 0,08 0,15 0,23 0,3 0,38 0,45 0,53 0,6 0,68 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5
25 0,09 0,19 0,28 0,38 0,47 0,56 0,66 0,75 0,84 0,94 1,13 1,31 1,5 1,69 1,88
32 0,12 0,24 0,36 0,48 0,06 0,72 0,84 0,96 1,08 1,2 1,44 1,68 1,92 2,16 2,4
40 0,15 0,3 0,45 0,6 0,75 0,9 1,05 1,2 1,35 1,5 1,8 2,1 2,4 2,7 3
KN 40 40 0,26 0,52 0,77 1,03 1,29 1,55 1,81 2,06 2,32 2,58 3,1 3,61 4,13 4,64 5,16
KN 63 63 0,16 0,33 0,49 0,66 0,82 0,98 1,15 1,31 1,47 1,64 1,97 2,29 2,62 2,95 3,28
KN 100 100 0,11 0,22 0,33 0,44 0,55 0,66 0,77 0,88 0,99 1,1 1,32 1,54 1,76 1,98 2,2
KN 160 160 0,14 0,27 0,41 0,54 0,68 0,82 0,95 1,09 1,22 1,36 1,63 1,9 2,18 2,45 2,72
Nota: in caso di carico concentrato all’estremità del tratto di condotto moltiplicare il valore in tabella per 2. In caso di distribuzione monofase moltiplicare il valore
di tabella per 2.
107
Protezione Condotti sbarre prefabbricati
dei circuiti Caduta di tensione
Calcolo
Nota 2: per una tensione trifase concatenata di 230 V, dividere le lunghezze in tabella per 1,732.
108
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V
IB ≤ Ir ≤ Inc
dove:
v IB è la corrente d’impiego,
c della tenuta elettrodinamica del condotto, cioè la corrente di cresta limitata Icr
c del limite termico massimo [A2s] ammissibile dal condotto, che deve essere
Tabelle di coordinamento
Le tabelle di coordinamento degli interruttori Schneider Electric con i condotti
Canalis forniscono direttamente, in funzione del tipo di condotto prefabbricato
e del tipo di interruttore di protezione, la corrente di cortocircuito massima
alla quale il condotto Canalis è protetto.
KDP20
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
Interruttore C60 C60N10/16/20 C60H10/16/20 C60L10/16/20
iC60 iC60N10/16/20 iC60H10/16/20 iC60L10/16/20
NG125 NG125N10/16/20
KBA25
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
Interruttore C60 C60N10/.../25 C60H10/.../25 C60L10/.../25 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../25 iC60H10/.../25 iC60L10/.../25 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../25
KBB25
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
Interruttore C60 C60N10/.../25 C60H10/.../25 C60L10/.../25 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../25 iC60H10/.../25 iC60L10/.../25 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../25
KBA40
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 50 kA
Interruttore C60 C60N10/.../40 C60H10/.../40 C60L40 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../40 iC60H10/.../40 iC60L40 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../40 NG125L10/.../40
KBB40
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 50 kA
Interruttore C60 C60N10/.../40 C60H10/.../40 C60L40 C60L10/.../25
iC60 iC60N10/.../40 iC60H10/.../40 iC60L40 iC60L10/.../25
NG125 NG125N10/.../40 NG125L10/.../40
109
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 415 V
KNA40
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA
Interruttore C60 C60N40 C60H40 C60L40
iC60 iC60N40 iC60H40 iC60L40
NG125 NG125N10/…/40
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L 40A
KNA63
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 25 kA 50 kA
Interruttore C60 C60N63 C60H63
iC60 iC60N63 iC60H63
C120 C120N
NG125 NG125N 63 NG125L 63
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
KNA100
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 25 kA
Interruttore C120 C120N
NG125 NG125N 100
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L
KNA160
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 25 kA 36 kA 50 kA
Interruttore NG125 NG125N125
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L NSX100B/F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L
NSX160B/F/N/H/S/L NSX160B/F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L
110
KSA100
Corrente di corto circuito 25 kA
condizionata [kA]
Interruttore NG125 NG125N 100
Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L
KSA160
Corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 90 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NSX NSX100B/F/N/H/S/L NSX100F/N/H/S/L NSX100N/H/S/L NSX100H/S/L NSX100S/L
NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX160H/S/L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L
KSA250
Corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NSX NSX160B/F/N/H/S/L NSX160F/N/H/S/L NSX160N/H/S/L NSX160H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400N/H/S/L
KSA400
Corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NSX NSX250B/F/N/H/S/L NSX250F/N/H/S/L NSX250N/H/S/L NSX250H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400F/N/H/S/L NSX400N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630F/N/H/S/L NSX630N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630S/L NSX630L
Compact NS NS630b N/H/L NS630b L NS630b L
KSA500
Corrente di corto circuito 25 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NSX NSX400F NSX400F NSX400N NSX400H NSX400S NSX400L
NSX630F NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630b N NS630b N NS630b L
KSA630
Corrente di corto circuito y 32 kA 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NSX NSX400F NSX400F NSX400N NSX400H NSX400S NSX400L
NSX630F NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630b N NS630b L NS630b L NS630bL NS630bL
NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
Masterpact NT NT06H1 NT06L1 NT06L1 NT06L1 NT06L1
NT08H1 NT08L1 NT08L1 NT08L1 NT08L1
KSA800
Corrente di corto circuito 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NSX NSX630F NSX630N NSX630H NSX630S NSX630L
Compact NS NS630bN NS630bL NS630bL NS630bL NS630bL
NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
Masterpact NT NT06H1 NT06L1 NT06L1 NT06L1 NT06L1
NT08H1 NT08L1 NT08L1 NT08L1 NT08L1
NT10H1 NT10L1 NT10L1 NT10L1 NT10L1
KSA1000
Corrente di corto circuito 36 kA 50 kA 70 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NS NS800N NS800L NS800L NS800L NS800L
NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
NS1250N
Masterpact NT NT08H1 NT08L1 NT08L1 NT08L1 NT08L1
NT10H1 NT10L1 NT10L1 NT10L1 NT10L1
NT12H1
111
Protezione Tabelle di coordinamento
KTA1000 / KTC1000
Corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NS NS800N NS800L
NS1000N NS1000L
NS1250N
Masterpact NT NT08H1 NT08H2 NT08L1
NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
Corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NS NS800N NS800H NS800L
NS1000N NS1000H NS1000L
NS1250H
Masterpact NT NT08H1 NT08H2 NT08L1
NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1 NW08L1
NW10N1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12L1
KTA1250 / KTC1350
Corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NS NS1000N NS1000L NS1000L NS1000L NS1000L
NS1250N
NS1600N
Masterpact NT NT10H1 NT10H2 NT10L1 NT10L1 NT10L1 NT10L1
NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
NW16N1 NW16H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
Corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NS NS1000N NS1000H NS1000L
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
Masterpact NT NT10H1 NT10H2 NT10L1
NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16H1 NW16L1
KTA1600 / KTC1600
Corrente di corto circuito 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
condizionata [kA]
Interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1
112
KTA1600 rinforzato/ KTC1600 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
Interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600H
NS1600bN NS1600bH
NS2000N NS2000H
Masterpact NT NT12H1 NT12H2
NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW12N1 NW1H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1
KTA2000 / KTC2000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
Interruttore Compact NS NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW 16 L1
NW20H1 NW20H1 NW20L1
NW25H1 NW25H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA 150 kA
Interruttore Compact NS NS1600bN NS1600bH
NS2000N NS2000H
Masterpact NT NT16H1 NT16H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H1 NW25H2
KTA2500 / KTC2500
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 80 kA 100 kA 150 kA
Interruttore Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1 NW20L1
NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
KTA2500 rinforzato/ KTC2500 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 80 kA 100 kA 110 kA
Interruttore Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
KTA3200 / KTC3200
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 85 kA 100 kA 110 kA
Interruttore Masterpact NW NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1
KTA3200 rinforzato/ KTC3200 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 100 kA 110 kA
Interruttore Masterpact NW NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH2
KTA4000 / KTC4000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 90 kA 100 kA 110 kA
Interruttorer Masterpact NW NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1 NW40bH1
NW50H1 NW50H1
KTA4000 rinforzato/ KTC4000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 100 kA 110 kA
Interruttore Masterpact NW NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH1 NW40bH2
NW50H1 NW50H1 NW50H2
KTC5000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 95 kA
Interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2
NW40bH1
NW50H1
NW63H1
KTC5000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 65 kA 95 kA 120 kA
Interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1 NW40bH1 NW40bH2
NW50H1 NW50H1 NW50H2
NW63H1 NW63H1 NW63H2
113
Protezione Tabelle di coordinamento
KSA100
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
Interruttore Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX100S/L NSX100L
NSX160N/H/S/L NSX160S/L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L
KSA160
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA
Interruttore Compact NSX NSX100N/H/S/L NSX100S/L NSX100L
NSX160N/H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
KSA250
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA
Interruttore Compact NSX NSX160N/H/S/L NSX160S/L NSX160L
NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400/S/L NSX400L
KSA400
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 35 kA
Interruttore Compact NSX NSX250N/H/S/L NSX250S/L NSX250L
NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN
KSA500
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 25 kA 35 kA
Interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN
NS800N
KSA630
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
Interruttore Compact NSX NSX400F/N/H/S/L NSX400H/S/L NSX400/S/L NSX400L
NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L NSX630L
Compact NS NS630bN NS630bH
NS800N NS800H
KSA800
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
Interruttore Compact NSX NSX630F/N/H/S/L NSX630H/S/L NSX630/S/L
Compact NS NS630bN NS630bH
NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
KSA1000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 10 kA 15 kA 20 kA 30 kA 35 kA
Interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1
NW10N1
NW12N1
114
KTA1000 / KTC1000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1000 rinforzato / KTC1000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS800N NS800H
NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
Masterpact NT NT08H1/H2
NT10H1/H2
NT12H1/H2
Masterpact NW NW08N1 NW08H1
NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
KTA1250 / KTC1350
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
Masterpact NT NT10H1/H2
NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1
NW12N1 NW12H1
NW16N1 NW16H1
KTA1250 rinforzato / KTC1350 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS1000N NS1000H
NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN NS1600bN
Masterpact NT NT10H1/H2
NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW10N1 NW10H1 NW10H1 NW10L1
NW12N1 NW12H1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16H1 NW16L1
KTA1600 / KTC1600
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20 L1
KTA1600 rinforzato / KTC1600 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS1250N NS1250H
NS1600N NS1600H
NS1600bN
NS2000N
Masterpact NT NT12H1/H2
NT16H1/H2
Masterpact NW NW12N1 NW12H1 NW12H2 NW12L1
NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H2 NW20L1
115
Protezione Tabelle di coordinamento
dei circuiti Ue = 690 V
KTA2000 / KTC2000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS1600N NS1600H NS1600bN
NS2000N
NS2500N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16L1
NW20H1 NW20L1
NW25H1
KTA2000 rinforzato / KTC2000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS1600N NS1600H NS1600bN
NS2000N
NS2500N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW16N1 NW16H1 NW16H2 NW16L1
NW20H1 NW20H2 NW20H3
NW25H1 NW25H2 NW25H3
KTA2500 / KTC2500
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 80 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS2000N
NS2500N
NS3200N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20L1
NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
KTA2500 rinforzato / KTC2500 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 80 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS2000N
NS2500N
NS3200N
Masterpact NT NT16H1/H2
Masterpact NW NW20H1 NW20H2 NW20H3
NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
KTA3200 / KTC3200
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS2500N
NS3200N
Masterpact NW NW25H1 NW25H2
NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40b H1/H2
KTA3200 rinforzato / KTC3200 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS2500N
NS3200N
Masterpact NW NW25H1 NW25H2 NW25H3
NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/2
KTA4000 / KTC4000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS3200N
Masterpact NW NW32H1 NW32H2
NW40H1 NW40H2
NW40bH1/H2
NW50 H1/H2
KTA4000 rinforzato / KTC4000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 100 kA
Interruttore Compact NS NS3200N
Masterpact NW NW32H1 NW32H2 NW32H3
NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
KTC5000
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 85 kA 95 kA
Interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
NW63H1/H2
KTC5000 rinforzato
Corrente di corto circuito condizionata [kA] 30 kA 42 kA 50 kA 65 kA 75 kA 100 kA
Interruttore Masterpact NW NW40H1 NW40H2 NW40H3
NW40bH1/H2
NW50H1/H2
NW63H1/H2
116
Indice 5 - Caratteristiche degli apparecchi
di protezione e manovra
n Definizioni
pag. 118
n Tipi di protezioni
pag. 123
n Tipi di sganciatori
pag. 124
n Caratteristiche elettriche interruttori automatici
pag. 128
n Funzioni di misura
pag. 178
n Funzioni di supporto
pag. 180
n Funzioni di visualizzazione fronte quadro
pag. 181
n Curve di intervento
pag. 190
n Declassamento in temperatura
pag. 216
n Comando e sezionamento
pag. 225
n Potenze dissipate
pag. 260
n Filiazione
pag. 280
n Selettività
pag. 292
117
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Interruttori automatici
Corrente nominale di impiego (In)
È la corrente che l’interruttore può portare in servizio ininterrotto, considerando cioè
la corrente costante, sempre circolante, pari al suo valore nominale In,
per intervalli di tempo superiori a 8 ore: settimane, mesi o anche anni.
La corrente nominale dell’interruttore è uguale alla sua corrente termica
convenzionale in aria libera (Irth), che rappresenta il valore massimo di corrente che
l’interruttore è destinato a portare, in conformità alle prescrizioni sui limiti di
sovratemperatura che le relative Norme di prodotto impongono.
La Norma CEI EN 60898-1 fissa i valori preferenziali della corrente nominale:
6-10-13-16-20-25-32-40-50-63-80-100-125 A.
Tensione nominale di impiego (Ue)
È il valore di tensione che il costruttore specifica per l’apparecchio unitamente alla
corrente nominale di impiego, garantendone le prestazioni dichiarate.
Allo stesso interruttore possono essere assegnati diversi valori di tensione nominale
di impiego, alle quali corrispondono servizi e prestazioni diversi dell’interruttore
stesso, specificati dal costruttore. I valori normali della tensione nominale di impiego
stabiliti dalla Norma CEI EN 60898-1 sono:
c 230 V per interruttori unipolari e bipolari;
c 230/400 V per interruttori unipolari;
c 400 V per interruttori bipolari, tripolari e tetrapolari.
Tensione nominale di isolamento (Ui)
È il valore di tensione per il quale è dimensionato l’isolamento elettrico
dell’interruttore (verificato da prove dielettriche ed assicurato da adeguate distanze
di isolamento superficiali). Evidentemente, il massimo valore di tensione nominale
di impiego non può essere superiore al valore della tensione nominale di isolamento;
inoltre, se per un apparecchio non viene specificato il valore della tensione di
isolamento, si considera come tensione nominale di isolamento la sua più alta
tensione nominale di impiego.
Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp)
È il valore di picco di una tensione ad impulso (con forma d’onda definita
da 1,2/50 µs) che l’apparecchio può sopportare senza guasti in condizioni
specificate di prova: ad interruttore aperto non si devono verificare scariche tra
i contatti di una stessa fase né tra fase e massa. Tale valore se dichiarato dal
costruttore, deve essere utilizzato ai fini del coordinamento dell’isolamento
dell’impianto, che fornisce le prescrizioni per la tenuta dielettrica degli apparecchi
nei confronti delle sovratensioni, soprattutto di origine atmosferica; in particolare, la
tensione nominale di tenuta ad impulso di un apparecchio deve essere uguale o
superiore ai valori specificati per le sovratensioni transitorie che possono verificarsi
nel circuito in cui l’apparecchio è inserito. Le Norme prevedono anche valori minimi
di Uimp in funzione della tensione nominale di impiego dell’apparecchio.
Corrente convenzionale di non intervento (Inf)
Valore specificato di corrente che l’interruttore o lo sganciatore è in grado di portare
per un tempo stabilito (tempo convenzionale) senza operare lo sgancio.
Corrente convenzionale di intervento (If)
Valore specificato di corrente che determina lo sgancio dell’interruttore entro un
limite di tempo stabilito (tempo convenzionale).
Il legame tra In, If, Inf e tempo convenzionale dipende dalla Norma di riferimento
(Norma domestica CEI EN 60898-1 e Norma industriale CEI EN 60947-2).
norma Inf If
CEI EN 60898-1 1,13 In 1,45 In
CEI EN 60947-2 1,05 In 1,30 In
118
nominale di impiego. Le condizioni previste per la verifica dell’interruttore dopo
il ciclo di interruzione O-CO-CO “includono” l’attitudine dell’interruttore stesso a
potere di interruzione in kA
Icn 1,5 3 4,5 6 10 15 20 25
Ics 1,5 3 4,5 6 7,5 7,5 10 12,5
Rapporto n tra potere di chiusura e potere Potere di chiusura nominale in cortocircuito (Icm)
di interruzione in cortocircuito e fattore di potenza (Norma CEI EN 60947-2)
relativo (interruttori per c.a.) È il valore della massima corrente di cortocircuito, assegnato dal costruttore, che
Pdi in fattore di valore minimo del fattore l’interruttore automatico è in grado di stabilire alla tensione nominale di impiego
cortocircuito potenza potere di chiusura ed in condizioni specificate. Il potere di chiusura nominale in cortocircuito di un
[kA] n= interruttore non deve essere inferiore al suo potere di interruzione nominale estremo
potere di interruzione
(valore efficace) in cortocircuito Icu, moltiplicato per il fattore n riportato dalla sottostante tabella tratta
in cortocircuito
4,5 ≤ Icu ≤ 6 0,7 1,5 dalla norma CEI EN 60947-2; il suo valore è espresso come il massimo picco della
6 < Icu ≤ 10 0,5 1,7 corrente presunta.
10 < Icu ≤ 20 0,3 2,0 Categoria di utilizzazione
20 < Icu ≤ 50 0,25 2,1 (Norma CEI EN 60947-2)
50 < Icu 0,2 2,2 La categoria di utilizzazione di un apparecchio ne definisce le possibili applicazioni,
in conformità a quanto previsto dalle relative norme di prodotto.
Per gli interruttori automatici sono definite due categorie di utilizzazione.
c categoria A: gli interruttori classificati in questa categoria non sono previsti
per realizzare la selettività cronometrica, in condizioni di cortocircuito, rispetto ad altri
dispositivi di protezione posti in serie, lato carico; non hanno quindi ritardo
intenzionale applicabile all’intervento dello sganciatore di cortocircuito.
Conseguentemente essi non prevedono una corrente nominale ammissibile di breve
durata;
c categoria B: gli interruttori classificati in questa categoria sono previsti
per realizzare la selettività cronometrica in condizioni di cortocircuito (non
necessariamente fino al potere di interruzione nominale estremo dell’interruttore),
rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie lato carico; hanno un ritardo
intenzionale (talvolta regolabile) applicabile all’intervento dello sganciatore
di cortocircuito. Tra le loro caratteristiche tecniche, il costruttore deve garantire
il valore di corrente nominale di breve durata ammissibile (Icw).
Corrente nominale ammissibile di breve durata (Icw)
(Norma CEI EN 60947-2)
È il valore di corrente, dichiarato dal costruttore, che l’interruttore può portare senza
danneggiamenti per tutta la durata del tempo di ritardo previsto (dichiarata dal
costruttore). Tale valore è il valore efficace, in corrente alternata, della corrente
di cortocircuito presunta, considerata costante per tutta la durata del tempo di ritardo
previsto. I valori minimi della corrente nominale ammissibile di breve durata richiesti
per gli interruttori di categoria di utilizzazione B sono:
In ≤ 2500 A Icw è il maggior valore tra 12 In e 5 kA
In ≥ 2500 A Icw = 30 kA
I valori preferenziali di tempo di ritardo previsto sono: 0,05 - 0,1 - 0,25 - 0,5 - 1 s.
Sezionamento
Il sezionamento secondo la norma CEI 64-8 è quella funzione che contribuisce
a garantire la sicurezza del personale avente il compito di svolgere lavori, riparazioni,
localizzazione di guasti o sostituzione di apparecchi, su od in vicinanza di parti attive.
La norma stabilisce che ogni circuito debba poter essere sezionato all’alimentazione.
È anche possibile sezionare con un unico dispositivo più circuiti.
Gli apparecchi di manovra per poter essere definiti anche come sezionatori devono
essere conformi ad una norma che garantisca la loro attitudine al sezionamento,
come ad esempio la CEI EN 60947-1/3 per gli apparecchi previsti per uso in
ambiente industriale. Gli interruttori automatici di bassa tensione Schneider Electric
a norma industriale garantiscono anche la funzione di sezionamento.
119
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Per i dispositivi che non rispondono a norme CEI specifiche, sono fornite nella parte
commenti della norma CEI 64-8 le minime distanze d’isolamento tra i contatti in
c 230/400 V: 4 mm;
c 400/690 V: 8 mm;
c 1000 V: 12 mm.
Secondo la norma CEI 64-8, anche gli interruttori automatici e gli interruttori
aggiuntive in merito.
Sezionamento visualizzato
La norma CEI EN 60947-1 (“Apparecchiature a bassa tensione - Parte 1: Regole
generali“) stabilisce delle prescrizioni a cui devono soddisfare gli interruttori adatti
al sezionamento.
Essi devono assicurare in posizione di aperto una distanza tra contatto fisso e mobile
conforme ai requisiti necessari a soddisfare la funzione di isolamento e devono
essere muniti di un dispositivo che indichi la posizione dei contatti mobili.
Questo indicatore di posizione deve essere connesso ai contatti mobili in modo
affidabile, ovvero deve indicare la posizione di aperto solo se i contatti sono
effettivamente separati. Questa funzione è detta “sezionamento visualizzato”.
Secondo la norma, l’attitudine di un interruttore al sezionamento visualizzato
si verifica con una prova di robustezza meccanica: mantenendo forzatamente chiusi
i contatti (ricorrendo a imbullonamento o saldatura), si sottopone l’organo di manovra
Durante l’applicazione dello sforzo, non deve essere possibile bloccare l’organo
Al termine della prova, rilasciato l’organo di manovra, questo non deve indicare
la posizione di aperto.
Interruttori differenziali
Corrente nominale differenziale di intervento (I∆n)
(Norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61009-1)
120
Apparecchi conformi alla norma CEI EN 60947-3
Interruttore di manovra
È un dispositivo di manovra, in grado di stabilire, portare ed interrompere correnti
in condizioni normali del circuito ed anche di portare per un tempo specificato correnti
di cortocircuito. Un interruttore di manovra può essere in grado di stabilire, ma non
interrompere, correnti di cortocircuito.
Sezionatore
È un dispositivo di manovra in grado di aprire e chiudere un circuito in assenza
di corrente e che in posizione di aperto soddisfa le prescrizioni specificate
per la funzione di sezionamento.
Interruttore di manovra-sezionatore
È un interruttore di manovra che, in posizione di aperto, soddisfa le prescrizioni
di sezionamento specificate per un sezionatore.
Interruttore di manovra con fusibile
È un interruttore di manovra nel quale uno o più poli hanno un fusibile in serie
in una unità combinata.
Interruttore di manovra-fusibile
È un interruttore di manovra nel quale un fusibile o un porta fusibile con fusibile forma
il contatto mobile.
Sezionatore con fusibile
È un sezionatore nel quale uno o più poli hanno un fusibile in serie in una unità
combinata.
Sezionatore-fusibile
È un sezionatore nel quale un fusibile o un porta-fusibile con fusibile forma il contatto
mobile.
Interruttore di manovra-sezionatore con fusibile
È un interruttore di manovra-sezionatore nel quale uno o più poli hanno un fusibile
in serie in una unità combinata.
Interruttore di manovra-sezionatore-fusibile
È un interruttore di manovra-sezionatore nel quale un fusibile o un portafusibile
121
Caratteristiche Definizioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Elenco delle caratteristiche elettriche in corrente richiesta ad una determinata apparecchiatura conforme alla norma CEI EN 60947-3
prova interruttore interruttore interruttore sezionatore sezionatore sezionatore interruttore interruttore interruttore
di manovra di manovra di manovra con fusibile fusibile di manovra di manovra di manovra
fusibile con fusibile sezionatore sezionatore sezionatore
con fusibile fusibile
poteri di interruzione c c c c v v c c c
e di chiusura nominali
(in sovraccarico)
tenuta alla corrente c v v c v v c v v
di breve durata
potere di chiusura c v v v v v c v v
nominale su cortocircuito
corrente condizionale c c c c c c c c c
di cortocircuito
c Caratteristica richiesta.
v Caratteristica non richiesta.
122
Caratteristiche Tipi di protezioni
degli apparecchi
di protezione
e manovra
Denominazioni Generalità
Unità di controllo Micrologic per Compact NSX La funzione principale di un interruttore automatico è quella di assicurare
Le unità di controllo per gli interruttori di potenza sono la protezione dei circuiti che alimenta.
designate dalle seguenti sigle: Esso può inoltre assicurare funzioni di sezionamento e di manovra.
automatico;
c 5 L / S / I (protezione selettiva) c i guasti verso terra; questa funzione è realizzata mediante blocchi differenziali
c 6 L / S / I / G (protezione selettiva e di terra) associati meccanicamente agli interruttori, mediante sganciatori elettronici con
c 2 per NSX 100/160/250 L’associazione di sganciatori termici bimetallici con sganciatori magnetici dà luogo
Z: tipo di impiego/misura i sovraccarichi che contro i cortocircuiti, vengono comunemente chiamati elettronici.
123
Caratteristiche Tipi di sganciatori
Il sistema Acti 9
Le norme CEI che regolano la progettazione, le prestazioni e le prove
degli interruttori automatici per protezione contro sovracorrenti sono due.
La norma CEI EN 60947-2 costituisce il testo di riferimento per i prodotti
per applicazioni “industriali”, con elevati valori di potere di interruzione
e caratteristiche rispondenti alle esigenze di sicurezza e di corretto esercizio
di moderni impianti elettrici nel settore produttivo.
La norma CEI EN 60898-1 si applica agli interruttori automatici per usi domestici
e similari di tipo ordinario, intendendo incluse le applicazioni per uffici, alberghi,
scuole, ecc., cioè il settore comunemente chiamato “terziario”.
Nella tabella sono riportate le caratteristiche di intervento magnetico dei diversi tipi
curva B
Im 6,4 ÷ 9,6 In (8 In ± 20%) Im 5 ÷ 10 In di cavi e impianti che alimentano apparecchi utilizzatori
classici. Sovraccarico: termici standard
curva C
Im 9,6 ÷ 14,4 In (1) (12 In ± 20%) Im 10 ÷ 14 In di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente
di avviamento. Sovraccarico: termici standard
curva D
Im 9,6 ÷ 14,4 In (1) di cavi che alimentano apparecchi utilizzatori a forte corrente
di avviamento. Sovraccarico: termici standard
curva K
Im 2,4 ÷ 3,6 In dei circuiti elettronici
curva Z
Im 12 In (2) (12 In ± 20%) dei motori (senza protezione termica)
curva MA
(1) La caratteristica K si differenzia dalla D per la corrente di
funzionamento If = 1,2 In (K); If = 1,3 In (D). tabella di scelta
(2) Tolleranza ammessa ± 20%.
Nella tabella a fianco sono riportati i prodotti tipo curva B curva C curva D curva K curva Z curva MA
a catalogo con le rispettive caratteristiche C40a n n
iC60a n
iC60N n n n
iC60H n n
iC60L n n n n
iC60L-MA n
C120N n n n
NG125a n
NG125N n n n
NG125L n n n
NG125L-MA n
C60H-DC n
124
Compact NSA 160 e NSC100N
Gli interruttori della serie Compact NSA ed NSC100N sono equipaggiati con uno
sganciatore di tipo magnetotermico non intercambiabile con soglie di intervento
termico e magnetico fisse.
La soglia di intervento dello sganciatore magnetico varia da 10 a 16 In a seconda
della corrente nominale. Questi interruttori possono quindi adattarsi bene a reti
di tipo standard.
Compact NSX
Gli interruttori della gamma Compact NSX presentano il vantaggio di avere
la possibilità di montare diversi tipi di sganciatore in funzione del tipo di protezione
da realizzare e della corrente nominale richiesta.
Nella tabella sottostante sono riportate le caratteristiche dei diversi tipi di sganciatori
con le applicazioni per le quali sono normalmente utilizzati.
tipi di sganciatori e loro applicazioni
tipo protezione protezione contro applicazioni
contro cortocircuiti
sovraccarichi
TM-D regolabile non regolabile, soglie protezione di reti di tipo standard
elevate (1)
TM-G (2) regolabile non regolabile, soglie protezione di reti alimentate
basse da generatori e reti con cavi
molto lunghi
MA (2) non presente regolabile protezione contro il cortocircuito
di linee che alimentano motori
(1) Regolabile da 5 a 10 In per TM200D e TM250D.
(2) Solo per interruttori Compact NSX.
Sganciatori elettronici
Di seguito sono sintetizzate le principali caratteristiche e le possibilità di regolazione
degli sganciatori elettronici che equipaggiano gli interruttori scatolati Compact NSX,
nella parte di questo capitolo dedicata alle curve d’intervento degli sganciatori.
125
Caratteristiche Tipi di sganciatori
126
Selettività senza pari
Selettività
NS400 NSX250 Gli interruttori Compact NSX garantiscono continuità di servizio e notevoli risparmi
grazie ad un livello di selettività senza pari:
n grazie alla precisione di misura la selettività in sovraccarico viene garantita
anche per correnti nominali molto vicine
n in caso di cortocircuito la rapidità di calcolo dei Micrologic consente all'apparecchio
a monte di anticipare la reazione dell'apparecchio a valle. L'interruttore posizionato
NS160 NSX100 a monte regola nuovamente la sua temporizzazione di sgancio per garantire
[100 A] la selettività
n per i cortocircuiti più elevati, l’energia d’arco dissipata dal cortocircuito
nell'interruttore a valle provoca l'intervento dello sgancio riflesso. La corrente rilevata
dall'apparecchio a monte è fortemente limitata. L’energia è insufficiente a provocare
Acti 9 lo sgancio dell'interruttore, si verifica selettività qualsiasi sia il livello di cortocircuito.
Per disporre di una selettività totale su tutti i guasti possibili, dalla soglia
Lungo ritardo Ir fino alla corrente di cortocircuito estrema Icu, deve essere rispettato
Compact NSX100 con Micrologic: selettività totale con Acti 9 un rapporto di calibro pari a 2,5 tra l'apparecchio a monte e quello a valle.
di corrente nominale ≤ 40 A - Un miglior coordinamento delle
protezioni consente di ridurre la differenza di calibro necessaria Questo rapporto è necessario per garantire lo sgancio selettivo riflesso nella zona
ad una selettività totale. interessata dai cortocircuiti elevati.
(a temporizzazione fissa)
S: Corto ritardo
G: Terra
127
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
caratteristiche elettriche
curve C B, C B, C
corrente nominale [A] In da 6 a 32 da 1 a 40 da 1 a 40
tensione d’impiego massima [V] Ue CA (50/60 Hz) 230 415 415
max CC – – –
tensione d’impiego minima [V] Ue CA (50/60 Hz) – 12 12
min CC – 12 12
tensione d’isolamento [V CA] Ui 440 440 440
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 4 4 4
classe di limitazione fino a 40 A (CEI EN 60898-1) 3 3 3
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...60 V – – –
12...133 V – – –
100...133 V – – –
220...240 V – 6 15 10 15
440 V – – –
Ics – – –
CEI EN 60898-1 [A] Icn 240/415 V 4500 4500 4500 6000 6000
- 230/400 V
potere d’interruzione CC Ue CC
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...48 V (1P) – – –
72 V (1P) – – –
100...133 V (2P) – – –
100...133 V (3P) – – –
220...250 V (4P) – – –
Ics – – –
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 – – –
temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 – – –
visualizzazione intervento su guasto – – –
sezionamento visualizzato c c c
chiusura rapida c c c
grado di protezione IP solo interruttore IP20 IP20 IP20
interruttore in IP40 IP40 IP40
quadro modulare classe d'isolamento II classe d'isolamento II
(1) Potere d’interruzione con 1 polo in sistema di neutro isolato (caso di guasto doppio).
128
iC60a iC60N iC60H iC60L
CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1 CEI EN 60947-2, CEI EN 60898-1
1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P 1P 2, 3, 4P
c c c c
c c c c
C B, C, D C, D B, C, K, Z
da 6 a 40 da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC) da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC) da 0.5 a 63 (da 1 a 63 in CC)
440 440 440 240/415, 440
250 250 250 250
12 12 12 12
12 12 12 12
500 500 500 500
6 6 6 6
– – – –
– – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
36 (da 6 a 63 A) 42 (da 6 a 63 A) 70 (da 6 a 63 A) 80 (da 6 a 63 A)
– – – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – –
36 (da 6 a 63 A) 42 (da 6 a 63 A)
– – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
20 (da 6 a 63 A) 30 (da 6 a 63 A) 50 (da 6 a 25 A) 70 (da 6 a 63 A)
36 (32/40 A)
30 (50/63 A)
6 10 50 (da 0.5 a 4 A) 50 (da 0.5 a 4 A) 70 (da 0.5 a 4 A) 70 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A) 100 (da 0.5 a 4 A)
10 (da 6 a 63 A) 20 (da 6 a 63 A) 15 (da 6 a 63 A) 30 (da 6 a 63 A) 25 (da 6 a 25 A) 50 (da 6 a 25 A)
20 (32/40 A) 36 (32/40 A)
15 (50/63 A) 30 (50/63 A)
– 6 – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A) – 100 (da 0.5 a 4 A)
10 (da 6 a 63 A) 15 (da 6 a 63 A) 25 (da 6 a 25 A)
20 (32/40 A)
15 (50/63 A)
– – – 25 (da 0.5 a 4 A) – 50 (da 0.5 a 4 A) – 70 (da 0.5 a 4 A)
6 (da 6 a 63 A) 10 (da 6 a 63 A) 20 (da 6 a 25 A)
15 (32/40 A)
10 (50/63 A)
100 % di Icu 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A) 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A) 100 % di Icu (da 0.5 a 4 A)
75 % di Icu (da 6 a 63 A) 50 % di Icu (da 6 a 63 A) 50 % di Icu (da 6 a 63 A) (2)
4500 4500 6000 6000 10000 10000 15000 15000
– – 15 – 20 – 25 –
– – 6 – 10 – 15 –
– – – 6 – 10 – 15
– – – 15 – 20 – 25
– – – 6 – 10 – 15
– – 100 % di Icu 100 % di Icu 100 % di Icu
c c c c
129
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
caratteristiche elettriche
curve C B, C B, C, D
corrente nominale [A] In da 0.5 a 63 da 5 a 25 80, 100, 125
tensione d’impiego massima [V] Ue CA (50/60 Hz) – 240/415, 440 240/415, 440
max CC 250 V CC 500 V CC 800 V CC 125 per polo
tensione d’impiego minima [V] Ue CA (50/60 Hz) – – 12
min CC 24 – 12
tensione d’isolamento [V CA] Ui 500 V CC 1000 V CC 500
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 6 6
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 110...130 V – – – – –
130 V – – – 20 –
220...240 V – – – 10 20
380...415 V – – – 3 (1) 10
440 V – – – – 6
500 V – – – – –
Ics – – 75 % di Icu
CEI EN 60898-1 [A] Icn 230/400 V – – 10000 10000
potere d’interruzione CC Ue CC
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 60 V – – – 10 –
125 V – – – 10 –
250 V 6 20 – – 10
500 V – 6 – – –
650 V – – 3 – –
800 V – – 1,5 – –
Ics 75 % di Icu 100 % di Icu 75 % di Icu
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 c c c
temperatura di riferimento CEI EN 60947-2 – 25°C –
visualizzazione intervento su guasto – – –
sezionamento visualizzato c c c
chiusura rapida c c c
130
NG125a NG125N NG125L
CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2 CEI EN 60947-2
3, 4P 1P 2, 3, 3P+N, 4P 1P 2, 3, 4P
c c c
c c c
C B, C, D B, C, D
da 80 a 125 da 10 a 125 da 10 a 80
500 500 500
– 125 per polo 125 per polo
12 12 12
– 12 12
690 690 690
8 8 8
– 50 – 100 –
– – – – –
– 25 50 50 100
16 6 25 6 50
– – 20 – 40
8 – 10 – 15
75 % di Icu 75 % di Icu 75 % di Icu
– – – – –
– 25 (1 P) – 50 (1 P) –
– 25 (1 P) – 50 (1 P) –
– – 25 (2 P) – 50 (2 P)
20 (4 P) – 25 (4 P) – 50 (4 P)
c c c
c c c
131
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema Acti 9
e manovra
caratteristiche elettriche
curve MA (Im = 12 In) MA (Im = 12 In)
corrente nominale [A] In da 1,6 a 40 da 4 a 63
tensione d’impiego massima [V] Ue max CA (50/60 Hz) 440 500
CC 250 –
tensione d’impiego minima [V] Ue min CA (50/60 Hz) 12 12
CC 12 –
tensione d’isolamento [V CA] Ui 500 690
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6 8
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz)
CEI EN 60947-2 [kA] Icu 12...60 V – –
12...133 V – –
100...133 V – –
110...130 V – –
130 V – –
220...240 V 40 (da 1,6 a 16 A) 100
30 (da 25 a 40 A)
230/400 V – –
380...415 V 20 (da 1,6 a 16 A) 50
15 (da 25 a 40 A)
400/415 V – –
440 V 15 (da 1,6 a 16 A) 40
10 (da 25 a 40 A)
500 V – 15
Ics 50 % di Icu (da 1,6 a 40 A) 75 % di Icu
CEI EN 60898-1 [kA] Icn 230/400 V – –
altre caratteristiche
adatto per isolamento industriale secondo CEI EN 60947-2 c c
chiusura rapida c c
132
tipo P25M
norme CEI EN 60947-2 e CEI EN 60947-4-1
numero di poli 3P
blocco Vigi di protezione differenziale –
ausiliari elettrici per segnalazione a distanza c
caratteristiche elettriche
curve Im = 12 In (± 20 %)
corrente nominale [A] In da 0,16 a 25 (63 A con blocco limitatore)
tensione d’impiego massima [V] Ue max CA (50/60 Hz) 690
CC –
tensione d’impiego minima [V] Ue min CA (50/60 Hz) 230
CC –
tensione d’isolamento [V CA] Ui 690
tensione nom. di tenuta ad impulso [kV] Uimp 6
potere d’interruzione
potere d’interruzione CA Ue (50/60 Hz) corrente da 0,16 2.5 4 6,3 10 14 18 23 25
nominale a 1,6
[A]
133
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
sezionamento visualizzato c c
134
RCA ARA
0,5÷63 0,5÷63
230 230
– –
400 400
6 6
50/60 50/60
1, 2, 3, 4 P 1, 2, 3, 4 P
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
c c
135
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Il Sistema di comunicazione Acti 9
e manovra
Funzioni
Trasmissione dati tra rete Modbus e apparecchi Acti 9
c Interruttori, interruttori e dispositivi di protezione differenziale:
v stato aperto/chiuso
v stato sganciato
v numero di manovre di apertura/chiusura
v numero di interventi.
c Contattori, relè ad impulsi:
v comando apertura
v comando chiusura
v stato aperto/chiuso
v numero di cicli
v tempo totale di funzionamento del carico (interruttore chiuso).
c Interruttore con comando a distanza/Reflex iC60:
v comando apertura
v comando chiusura
v stato aperto/chiuso
v stato sganciato
v numero di cicli
v tempo totale di funzionamento del carico.
c Power Meter:
v numero di impulsi registrati
v valore di regolazione impulso (es. kWh)
v consumo totale registrato
v consumo stimato.
Tutti i dati vengono salvati in memoria: numero di cicli, consumo, tempo di funzionamento,
anche in caso di guasto o interruzione dell'alimentazione.
L'Acti 9 Smartlink permette anche lo scambio di dati con qualsiasi apparecchio con
ingressi/uscite digitali 24 V CC.
Non è necessaria alcuna configurazione dei prodotti collegati.
La funzione di comunicazione si adatta automaticamente ai parametri di comunicazione
della stazione master Modbus (PLC, supervisore).
Installazione
c Montaggio in quadri:
136
caratteristiche tecniche
caratteristiche del collegamento Modbus
collegamento Modbus, RTU, RS485 seriale
trasmissione velocità 9600 baud ... 19200 baud, autoadattabile
mezzo cavo schermato, doppino twistato
struttura tipo Modbus.org
metodo Master/Slave
tipo di apparecchio Slave
configurazione indirizzamento Modbus dell'Acti 9 numero max di stazioni slave 99
Smartlink per un master Modbus
lunghezza max del bus 1000 m
tipo di connettore bus connettore 4-pin
alimentazione
corrente nominale 24 V CC ± 20 %
corrente d'ingresso max 1.5 A
corrente di spunto max 3A
misura
capacità 232 impulsi per ingresso
caratteristiche ingressi
tipo di ingresso collettore corrente Tipo 1 IEC 61131-2
numero di vie 11 vie 2-ingressi
tensione nominale 24 V
limiti di tensione 24 V CC ± 20 %
corrente nominale 2.5 mA
corrente max 5 mA
tempo di filtraggio stato 1 1 ms
stato 0 1 ms
isolamento nessun isolamento tra porte
protezione tensione sequenza negativa sì
caratteristiche uscite
numero di vie di uscita 11
tipo di uscita alimentazione corrente 24 V CC 0.1 A
tensione nominale tensione 24 V
corrente max 100 mA
caduta di tensione (tensione stato 1) 1 V max
corrente di spunto max 500 mA
corrente di perdita 0.1 mA
protezione sovratensione 33 V CC
caratteristiche generali
temperatura funzionamento -25°C ... +60°C in caso di montaggio verticale limitato a 50°C
immagazzinaggio -40°C…+80°C
tropicalizzazione trattamento 2 (umidità relativa 93% a 40°C)
resistenza alle cadute di tensione 10 ms, classe 3 secondo IEC 61000-4-29
grado di protezione IP20
grado di inquinamento 3
altitudine funzionamento 0 … 2000 m
tenuta alle vibrazioni secondo IEC 60068.2.6 1 g / ± 3.5 mm - da 5 Hz a 300 Hz - 10 cicli
resistenza agli urti secondo IEC 60068.2.2 7 15 g / 11 ms
immunità alle scariche elettrostatiche secondo IEC 61000-4-2 aria: 8 kV
contatto: 4 kV
immunità ai campi magnetici irradiati secondo IEC 61000-4-3 10 V/m - 80 MHz a 3 GHz
immunità ai transitori rapidi secondo IEC 61000-4-4 1 kV per ingressi/uscite e comunicazione Modbus.
2 kV per alimentazione 24 CC - 5 kHz - 100 kHz
immunità ai campi magnetici condotti secondo IEC 61000-4-6 10 V da 150 kHz a 80 MHz
immunità ai campi magnetici alle frequenze di rete secondo IEC 61000-4-8 30 A/m
resistenza alle atmosfere corrosive secondo IEC 60721-3-3 livello 3C2 su H2S / SO2/ NO2 / Cl2
resistenza al fuoco parti attive a 960°C 30 s / 30 s secondo IEC 60 695-2-10 e IEC 60 695-2-11
altre parti a 650°C 30 s / 30 s secondo IEC 60 695-2-10 e IEC 60 695-2-11
test di corrosione (salt spray test) secondo IEC 60068.2.52 severità 2
ambiente in conformità con la direttiva RoHS
137
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSC100, NSA160
e manovra
categoria di utilizzazione A A
durata (cicli CO) meccanica 20000 10000
elettrica (In - 440 V) / (In/2-440V) 7000 / 10000 5000
caratteristiche elettriche secondo UL508
potere di interruzione [kA] AC 50/60 Hz 240 V 42
480 V 18
600 V 10
protezione
sganciatore magnetotermico integrato n n
TM-D n n
relé Vigirex n n
dimensioni e pesi
dimensioni Compact 3P 90 x 120 x 100 90 x 120 x 82,5
L x H x P [mm] 4P 120 x 120 x 100 120 x 120 x 82,5
Vigicompact 3P 210 x 120 x 100 210 x 120 x 82,5
4P 240 x 120 x 100 240 x 120 x 82,5
peso [kg] Compact 3P 1 1,1
4P 1,3 1,4
Vigicompact 3P 2,5 2,6
4P 3 3,1
(1) L’interruttore NSC100N è conforme alle norme UL508, CSA22-2 N°14 relative a quadri bordo macchina, garantendo i seguenti valori di potere di interruzione
estremo [kA eff]:
n 240 V: 42;
n 480 V: 18;
n 600 V: 10.
138
Compact NS80H
categoria di utilizzazione A
durata (cicli CO) meccanica 20000
elettrica 400 V - In/2 10000
400 V - In 7000
caratteristiche secondo Nema AB1
potere di interruzione [kA eff.] 240 V 100
480 V 65
600 V 25
protezione
sganciatore magnetico MA integrato n
139
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSX100/630
e manovra
interruttori automatici
livelli di potere d'interruzione
caratteristiche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40 °C
numero di poli
potere d'interruzione nominale esterno [kA eff]
lcu (3) CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
potere d'interruzione nominale di servizio [kA eff]
lcs CA 50/60 Hz 220/240 V
380/415 V
440 V
500 V
525 V
660/690 V
durata (cicli C-0) meccanica
elettrica 440 V In/2
In
690 V In/2
In
caratteristiche secondo NEMA-AB1
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
caratteristiche secondo UL508
potere d'interruzione [kA eff] CA 50/60 Hz 240 V
480 V
600 V
protezioni e misure
protezione contro i cortocircuiti solo magnetica
protezione contro i sovraccarichi/cortocircuiti magnetotermica
elettronica
con protezione del neutro (Off-0,5-1-OSN) (1)
con protezione della terra
con selettività ZSI (2)
visualizzazione / misura I, U, f, P, E, THD / misura della corrente interrotta
opzioni display fronte quadro FDM121
aiuto all'impiego e alla manutenzione
contamanovre
report cronologici e allarmi
segnalazioni misura
segnalazioni stati dell'apparecchio/comando
protezione differenziale con blocco Vigi
con relè Vigirex associato
installazione / collegamenti
dimensioni e peso
dimensioni [mm] fisso, attacchi anteriori 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso, attacchi anteriori 3P
4P
collegamenti
distanziatore poli passo polare [mm] senza/con distanziatori
cavi Cu o Al [mm²]
(grosse sezioni)
(1) OSN: "Over Sized Neutral Protection" (protezione neutro sovradimensionato).
(2) ZSI: "Zone Selectivity Interlocking" (selettività logica).
140
NSX100 NSX160 NSX250
B F N H S L R HB1 HB2 B F N H S L B F N H S L R HB1 HB2
40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
25 36 50 70 100 150 200 - - 25 36 50 70 100 150 25 36 50 70 100 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 200 - - 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 200 - -
15 25 36 50 65 70 80 85 100 15 30 36 50 65 70 15 30 36 50 65 70 80 85 100
- 22 35 35 40 50 65 80 100 - 22 35 35 40 50 - 22 35 35 40 50 65 80 100
- 8 10 10 15 20 45 75 100 - 8 10 10 15 20 - 8 10 10 15 20 45 75 100
40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
25 36 50 70 100 150 200 - - 25 36 50 70 100 150 25 36 50 70 100 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 200 - - 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 200 - -
7,5 12,5 36 50 65 70 80 85 100 15 30 36 50 65 70 15 30 36 50 65 70 80 85 100
- 11 35 35 40 50 65 80 100 - 22 35 35 40 50 - 22 35 35 40 50 65 80 100
- 4 10 10 15 20 45 75 100 - 8 10 10 15 20 - 8 10 10 15 20 45 75 100
50000 20000 40000 20000 20000
50000 20000 40000 20000 20000
30000 10000 20000 10000 10000
20000 10000 15000 10000 10000
10000 5000 7500 5000 5000
40 85 90 100 120 150 200 - - 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150 200 - -
20 35 50 65 90 130 150 85 100 20 35 50 65 90 130 20 35 50 65 90 130 150 85 100
- 8 20 35 40 50 50 75 100 - 20 20 35 40 50 - 20 20 35 40 50 50 75 100
- 85 85 85 - - - - - - 85 85 85 - - - 85 85 85 - - - - -
- 25 50 65 - - - - - - 35 50 65 - - - 35 50 65 - - - - -
- 10 10 10 - - - - - - 10 10 10 - - - 15 15 15 - - - - -
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
caratteristiche comuni
tensioni nominali
d’isolamento [V] Ui 800
di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2 sì
categoria di utilizzazione A
grado di inquinamento CEI EN 60664-1 3
141
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NSX100/630
e manovra
interruttori automatici
142
NSX400 NSX630
Ir = 225 - 500 A Ir = 501 - 630 A
F N H S L R HB1 HB2 F N H S L R HB1 HB2 R HB1 HB2
85 85 85 - - - - - 85 85 85 - - - - - - - -
35 50 65 - - - - - 35 50 65 - - - - - - - -
20 10 20 - - - - - 20 20 20 - - - - - - - -
n n
- -
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
n n
caratteristiche comuni
tensioni nominali
d’isolamento [V] Ui 800
di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
d'impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2 sì
categoria di utilizzazione A
grado di inquinamento CEI EN 60664-1 3
143
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Sganciatori per Compact NSX
e manovra
Compact NSX160 n n n n n n n n n n - - n n n n
Compact NSX250 n n n n n n n n n n n n n n n n
protezione termica
soglia [A] intervento tra Ir = In x... regolabile in Ampère da 0,7 a 1 x In
1,05 e 1,20 Ir
temporizzazione [s] tr non regolabile non regolabile
tr a 1,5 x In da 120 a 400 da 120 a 400
tr a 6 x Ir 15 -
protezione magnetica
soglia [A] Im fissa regolabile
fissa
precisione ±20% Compact NSX100 190 300 400 500 500 500 640 800 63 80 80 125
Compact NSX160/250 190 300 400 500 500 500 640 800 1250 1250 da 5 a 10xIn 63 80 80 125
temporizzazione [ms] tm fissa
protezione del neutro
neutro non protetto 4P 3R senza protezione nessuna versione 4P 3R
neutro protetto 4P 4R 1 x Ir 1 x Ir
al 100%
Sganciatori magnetici MA
Protezioni
Versione protezione
c Tripolare (3P 3R): interruttore 3 poli (3P) protetti (3R).
c Tetrapolare (4P 3R): interruttore 4 poli (4P) di cui 3 poli protetti (3R).
Compact NSX160 - - - n n n n -
Compact NSX250 - - - - - n n n
144
Unità di controllo Micrologic 2
della distribuzione
n la segnalazione:
Protezioni
Le regolazioni si effettuano mediante commutatore con possibilità di regolazione "fine".
Sovraccarico: Lungo ritardo (Ir)
Protezione termica con curva dell’intervento a tempo inverso: soglia di corrente di
sovraccarico Ir regolabile mediante commutatore, temporizzazione tr, non regolabile.
Cortocircuito: Corto ritardo a temporizzazione fissa (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Per garantire la selettività con l’apparecchio
a valle, all’intervento viene associato un piccolo ritardo.
Cortocircuito: Istantanea non regolabile
Protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa.
Protezione del neutro
c Con gli interruttori tripolari la protezione del neutro non è possibile.
c Con gli interruttori tetrapolari la protezione del neutro può essere selezionata.
v 4P 3R + N/2: neutro protetto al 50% del valore delle fasi, ovvero 0,5 x Ir
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
c LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione
di protezione dell’interruttore è correttamente funzionante.
c LED pre-allarme di sovraccarico arancione: si accende (fisso) quando I > 90 % Ir.
c LED allarme di sovraccarico rosso: si accende (fisso) quando I > 105 % Ir.
Segnalazione a distanza
L’informazione di intervento su sovraccarico può essere riportata a distanza
installando un modulo relè SDx all’interno dell’interruttore.Questo modulo riceve
l’informazione dall’unità di controllo Micrologic mediante collegamento a infrarossi
e la rende disponibile a morsettiera. La richiusura dell’interruttore annulla
l’informazione.
145
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic 2
e manovra
Micrologic 2
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250 400 630
interruttore Compact NSX100 n n - - - -
Compact NSX160 n n n - - -
Compact NSX250 n n n n - -
Compact NSX400 - - - n n -
Compact NSX630 - - - n n n
lungo ritardo
soglia [A] Io valore in base alla corrente nominale dello sganciatore (In) e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A (NSX250) Io = 100 110 125 140 160 175 200 225 250
In = 250 A (NSX250) Io = 70 100 125 140 160 175 200 225 250
In = 400 A Io = 160 180 200 230 250 280 320 360 400
In = 630 A Io = 250 280 320 350 400 450 500 570 630
Ir = Io x ... regolazione fine da 0,9 a 1 in 9 gradini (0,9 - 0,92 - 0,93 - 0,94 - 0,95 - 0,96 - 0,97 - 0,98 - 1)
per ciascun valore di Io
temporizzazione [s] tr non regolabile
secondo classe 1,5 x Ir 400
di intervento scelta 6 x Ir 16
7,2 x Ir 11
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 1,5 2 3 4 5 6 7 8 10
precisione ±10 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 80
Istantanea
soglia [A] Ii non regolabile 600 1500 2400 3000 4800 6900
precisione ±15 % tempo di non intervento 10 ms
tempo max di interruzione 50 ms per I > 1,5 li
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici dell’apparecchio:
vedere tabella di declassamento.
146
Unità di controllo Micrologic 5/6 A o E
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
c LED di allarme sovraccarico (rosso): si accende (fisso) quando I > 105 % Ir.
Segnalazione a distanza
Un modulo relè SDx installato all’interno dell’interruttore permette la segnalazione:
o allarme.
147
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic 5/6 A o E
e manovra
protezioni Micrologic 5 / 6 A o E
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250 400 630
interruttore Compact NSX100 n n n - - -
Compact NSX160 n n n n - -
Compact NSX250 n n n n - -
Compact NSX400 - - - - n n
Compact NSX630 - - - - - n
lungo ritardo
soglia [A] Ir = ... mediante commutatore valore in base alla corrente nominale dello sganciatore (In) e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A Io = 100 110 125 140 150 175 200 225 250
In = 400 A Io = 160 180 200 230 250 280 320 360 400
In = 630 A Io = 250 280 320 350 400 450 500 570 630
tramite tastiera passo di regolazione di 1 A, con max per la posizione del commutatore
temporizzazione [s] tr = ... tramite tastiera 0,5 1 2 4 8 16
precisione ±10 % 1,5 x Ir 15 25 50 100 200 400
6 x Ir 0,5 1 2 4 8 16
7,2 x Ir 0,35 0,7 1,4 2,8 5,5 11
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione regolabile
soglia [A] Isd = Ir x ... mediante commutatore 1,5 2 3 4 5 6 7 8 10
precisione ±10 % passo di regolazione di 0,5 x Ir tramite tastiera
temporizzazione [s] tsd = ... con tastiera I2Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I2On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento [ms] 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione [ms] 80 140 200 320 500
istantanea
soglia [A] Ii = In x con tastiera passo di regolazione di 0,5 x In nell’intervallo da 1,5 x In a: 15 x In (NSX100/160),
precisione ±15 % 12 x In (NSX250/400), 11 x In (NSX630)
tempo di non intervento 10 ms
tempo max di interruzione 50 ms per I > li
guasto a terra - per Micrologic 6 Ao E
soglia [A] Ig = In x ... mediante commutatore
precisione ±10 % In = 40 A 0,4 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 Off
In > 40 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 1 Off
passo di regolazione di 0,05 x In tramite tastiera
temporizzazione [s] tg = ... con tastiera I2Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
I2On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tempo di non intervento 20 80 140 230 350
tempo max di interruzione 80 140 200 320 500
test funzione Ig integrato
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici dell’apparecchio:
vedere tabella di declassamento.
148
Soluzioni Compact NSX per partenze motore
Gli interruttori automatici Compact NSX Gamma delle protezioni motore Compact NSX
consentono di realizzare le seguenti Gli interruttori Compact NSX offrono una gamma di sganciatori che consentono
(80% dei casi), che garantiscono un v con unità di controllo Micrologic 2.2-M o 2.3-M,
coordinamento di tipo 2 interruttore Questa versione integra inoltre protezioni supplementari e funzioni "Power Meter".
integrato di classe 5 n n
10 n n
20 n n
30 n
sovraccarichi n n
guasto a terra n
basso carico n
avviamento prolungato n
149
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Funzioni specifiche
motore c In regime stabilito ha gli effetti sopra riportati e richiede quindi un intervento dopo
da 1 a 200 s 4 secondi.
del motore: è il carico da azionare che forza il senso di rotazione e questo impone
Durata soglia
di avviamento
Durata avviamento conforme alla classe (Micrologic 2-M)
prolungato L’acquisizione di un avviamento normale del motore mediante Micrologic 2-M
è caratterizzata dalla verifica delle seguenti condizioni rispetto alla soglia Ir
di protezione termica (lungo ritardo)
Durata di
avviamento c corrente > 10 % x Ir (limite motore arrestato)
c superamento di una soglia 1,5 x Ir quindi ritorno al di sotto della suddetta soglia
riportate.
(classe).
c superamento della soglia Ilong (da 1 a 8 x Ir) senza ritorno al di sotto della suddetta
soglia prima della fine della temporizzazione tlong (da 1 a 200 secondi).
c o non superamento della soglia Ilong (da 1 a 8 x Ir) prima della fine di tlong
(da 1 a 200 secondi).
La soglia Ir deve essere stata precedentemente regolata (corrente) sulla targa dati
motore.
150
Protezione dei motori
Unità di controllo Micrologic 1.3-M
Protezioni
Le protezioni sono regolabili tramite commutatori.
Cortocircuito: corto ritardo (Isd)
Protezione a soglia regolabile Isd. Un corto ritardo viene associato alla soglia Isd
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
c LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) quando la funzione
di protezione dell'interruttore è correttamente funzionante.
Micrologic 1.3-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 320 500
interruttore Compact NSX400 n -
Compact NSX630 n n
corto ritardo
soglia [A] Isd regolabile direttamente in Ampere
precisione ±15 % 9 gradini: 1600, 1920, 2440, 2560, 9 gradini: 2500, 3000, 3500, 4000, 4500, 5000, 5500, 6000,
2880, 3200, 3520, 3840, 4160 A 6500 A
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 20
tempo max di interruzione 60
istantanea
soglia [A] Ii non regolabile 4800 6500
precisione ±15 % tempo di non intervento 0
tempo max di interruzione 30 ms
(1) Le norme motori impongono un funzionamento a 65 °C. Le correnti nominali degli interruttori vengono declassate per tenerne conto.
151
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Unità di controllo Micrologic 2-M
v 4 s in funzionamento normale.
La perdita di fase è un caso estremo di squilibrio che porta all'intervento nelle stesse
condizioni.
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) se l'interruttore è correttamente
funzionante
LED rosso di allarme associato al funzionamento motore: si accende (fisso)
quando l’immagine termica del rotore o dello statore è > 95 % del riscaldamento
ammesso.
Segnalazione a distanza mediante modulo SDTAM
Gli interruttori Compact NSX con Micrologic 2 possono essere dotati di un modulo
questa uscita viene attivata 400 ms prima dello sgancio dell'interruttore, evitando
l’apertura di quest'ultimo.
e di un contatto OF.
Nota: Tutti gli sganciatori e le unità di controllo hanno una calotta piombabile trasparente che
protegge l’accesso alle regolazioni.
152
Micrologic 2.2 / 2.3-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 25 50 100 150 220 320 500
interruttore Compact NSX100 n n n - - - -
Compact NSX160 n n n n - - -
Compact NSX250 n n n n n - -
Compact NSX400 - - - - - n -
Compact NSX630 - - - - - n n
153
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Protezione dei motori
e manovra Unità di controllo Micrologic 6 E-M
c al di sotto di una soglia Iund regolabile da 0,3 a 0,9 x Ir, con regolazione fine
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
c LED "Ready" verde: si accende (ad intermittenza) se l’interruttore è correttamente
funzionante
c LED rosso di allarme associato al funzionamento motore: si accende (fisso)
quando l’immagine termica del rotore o dello statore è > 95 % del riscaldamento
ammesso.
Segnalazione a distanza possibile tramite i moduli relé SDx e SDtam.
Nota: Tutti gli sganciatori e le unità di controllo hanno una calotta piombabile trasparente che
protegge l’accesso alle regolazioni.
154
Micrologic 6.2 / 6.3 E-M
corrente nominale [A] In a 65 °C (1) 25 50 80 150 220 320 500
interruttore Compact NSX100 n n n - - - -
Compact NSX160 n n n n - - -
Compact NSX250 n n n n n - -
Compact NSX400 - - - - - n -
Compact NSX630 - - - - - n n
155
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Applicazioni speciali
e manovra Protezione dei generatori, Micrologic 2.2-G
lunghezza.
Grazie alle ampie possibilità di regolazione, Gli interruttori dotati di unità di controllo Micrologic G consentono la protezione
dei circuiti alimentati da generatori (corrente di cortocircuito più bassa che con
le unità Micrologic 5 consentono di trasformatore) e dalle reti di distribuzione con cavi di grande lunghezza
realizzare le stesse funzioni da 100 a 630 A. (guasto limitato dall’impedenza del cavo).
Per gli interruttori Compact
NSX100/160/250 è inoltre disponibile Protezioni
uno sganciatore magnetotermico Le regolazioni si effettuano mediante commutatore con possibilità di regolazione
"fine".
(vedere pagina 142).
Sovraccarico: lungo ritardo (Ir)
Protezione termica con curva d’intervento a tempo inverso: soglia di corrente
di sovraccarico Ir regolabile mediante commutatore, temporizzazione tr non
regolabile molto corta: 15 s a 1,5 Ir.
Cortocircuito: corto ritardo (Isd) a temporizzazione fissa
Protezione contro i cortocircuiti a soglia regolabile Isd, temporizzata a 200 ms,
conforme alle regolamentazioni delle società di classificazione marina.
Cortocircuito: istantanea (Ii) non regolabile
Protezione istantanea contro i cortocircuiti a soglia fissa bassa necessaria
per la protezione del generatore.
Protezione del neutro
c Con gli interruttori tripolari la protezione del neutro non è possibile.
c Con gli interruttori tetrapolari la protezione del neutro può essere regolata
mediante commutatore a 3 posizioni:
v 4P 3R: neutro non protetto
v 4P 3R + N/2: neutro protetto al 50% del valore delle fasi, ovvero 0,5 x Ir
v 4P 4R: neutro protetto al 100% a Ir
Segnalazioni
Segnalazione sul fronte
156
Micrologic 2.2-G
corrente nominale [A] In a 40 °C (1) 40 100 160 250
interruttore Compact NSX100 n n - -
Compact NSX160 n n n -
Compact NSX250 n n n n
lungo ritardo
soglia [A] Io valore in base alla corrente nominale dello sganciatore [In] e al gradino del commutatore
intervento tra In = 40 A Io = 18 18 20 23 25 28 32 36 40
1,05 e 1,20 Ir In = 100 A Io = 40 45 50 55 63 70 80 90 100
In = 160 A Io = 63 70 80 90 100 110 125 150 160
In = 250 A (NSX250) Io = 100 110 125 140 150 176 200 225 250
Ir = Io x ... regolazione fine da 0,9 a 1 in 9 gradini per ciascun valore di Io
temporizzazione [s] tr non regolabile
precisione 0 a -20 % 1,5 x Ir 15
6 x Ir 0,5
7,2 x Ir 0,35
memoria termica 20 minuti prima e dopo lo sgancio
corto ritardo a temporizzazione fissa
soglia [A] Isd = Ir x ... 1,5 2 2,5 3 4 5 6 7 8 9
precisione ±10 %
temporizzazione [ms] tsd non regolabile
tempo di non intervento 140
tempo max di interruzione 200
istantanea non regolabile
soglia [A] Ii non regolabile 600 1500 2400 3000
precisione ±15 % tempo di non intervento 15 ms
tempo max di interruzione 50 ms
(1) In caso di utilizzo degli interruttori a temperature elevate, la regolazione delle unità di controllo Micrologic deve tener conto dei limiti termici
dell’apparecchio: vedere tabella di declassamento.
157
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Compact NS400 1000V
e manovra
interruttori Compact
numero di poli
calibro dei TA [A]
comando manuale comando diretto
manovra rotativa diretta o rinviata
elettrico
versioni fisso attacchi anteriori
attacchi posteriori
rimovibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
estraibile attacchi anteriori
attacchi posteriori
caratteristiche elettriche
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] lcu CA 1000 V
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] lcs % Icu
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-2
corrente nominale [A] In 40°C
tensione nominale di isolamento [V] Ui
tensione di tenuta ad impulso kV] Uimp
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] lcu CA 1000 V
potere di interruzione nominale di servizio lcs % Icu
attitudine al sezionamento
corrente nom. di breve durata ammissibile [kA eff] lcw 0,5 s
V CA 50/60 Hz 1s
categoria di utilizzazione
durata (cicli CO) meccanica
elettrica 1000 V In/2
In
grado di inquinamento
protezioni e misure
sganciatori elettronici intercambiabili
protezioni contro i sovraccarichi lungo ritardo Ir (In x …)
protezioni contro i cortocircuiti corto ritardo Isd (Ir x …)
istantanea Ii (In x …)
protezione di terra lg (In x …)
protezioni differenziale residua I∆n
selettività logica ZSI
protezione del neutro
protezione differenziale con relé Vigirex associato
misura delle correnti
ausiliari di segnalazione e comando
contatti di segnalazione
sganciatori voltmetrici sganciatore a lancio di corrente MX
sganciatore di minima tensione MN
comunicazione a distanza tramite bus
segnalazioni dello stato dell’interruttore
comando a distanza dell’interruttore
trasmissione delle regolazioni dello sganciatore
segnalazione e identificazione delle protezione e degli allarmi
trasmissione delle correnti misurate
installazione
accessori attacchi e distanziatore poli
coprimorsetti e separatori di fase
mostrine
dimensioni [mm] fisso 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso 3P
4P
commutatori di rete
interblocchi
158
NS400 1000V
3
150, 250, 400
n
n
n
n
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
consultateci
1150
10
100%
normalizzata
normalizzata
A
15000
4000
2000
III
STR23SP
n
n
n
-
n
-
-
n
n
n
n
n
n
-
-
-
n
n
n
140x480x110
-
13
-
consultateci
159
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Interruttori Compact NS630b/3200
e manovra
(1) 65 °C con attacchi verticali. Per altri tipi di collegamenti, vedere le tabelle di declassamento in temperatura.
(2) Ics: 100% Icu a 440 V/500 V/660 V Ics: 75% Icu a 220 V/380 V.
160
NS1250 NS1600 NS2000 NS2500 NS3200
3, 4 3, 4 3, 4
b b b
b b -
b b -
N H N H N H
b b b b b b
b b b b - -
b b - - - -
b b b b - -
b b b b - -
N H N H N H
50 65 50 65 85 125
35 50 35 50 65 85
25 50 25 50 50 -
7.0 A 2.0 E 5.0 E 6.0 E 5.0 H (3) 6.0 H (3) 7.0 H (3)
b b b b b b b
b - b b b b b
b b b b b b b
- - - b - b -
b - - - - - b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
- b b b b b b
- - - - b b b
- b b b - - -
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b b b b b b b
b
b
-
b
b
350 x 420 x 160
350 x 535 x 160
24
36
-
(3)Tranne per NS2000/3200.
161
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione e non automatici
e manovra Masterpact NT
caratteristiche comuni
numero di poli 3/4
tensione nominale di isolamento [V] Ui 1000
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 12
tensione nominale di impiego [V CA 50/60 Hz] Ue 690
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 3
162
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata [A] 400 630 800 1000 1250 1600
regolazione della soglia Ir [A] da 160 a 400 da 250 a 630 da 320 a 800 da 400 a 1000 da 500 a 1250 da 640 a 1600
NT12 NT16
1250 1600
1250 1600
da 630 a 1250 da 800 a 1600
H1 H2
42 50
42 50
42 42
42 42
100 %
B B
42 36
42 36
24 20
- 90
88 105
88 105
88 88
88 88
25 25
< 50
42 50
42 50
42 42
HA
75
75
75
36
36
20
36
H1 H2
da 1250 a 1600 A
6 6
3 3
- -
H1/H2/HA
1250 1600
6 6
3 3
H1/H2/HA
1000 1000
da 450 a 560 da 450 a 560
da 500 a 630 da 500 a 630
163
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi Interruttori automatici
di protezione e non automatici
e manovra Da NW08 a NW63
caratteristiche comuni
numero di poli 3/4
tensione nominale di isolamento [V] Ui 1000/1250
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 12
tensione nominale di impiego [V CA 50/60 Hz] Ue 690/1150
attitudine al sezionamento CEI EN 60947-2
grado di inquinamento IEC 60664-1 4 (1000 V) /
3 (1250 V)
interruttori automatici secondo norma CEI EN 60947-2 NW08 NW10 NW12 NW16
corrente nominale [A] In a 40 °C/50 °C(1) 800 1000 1250 1600
portata del 4º polo [A] 800 1000 1250 1600
portata dei TA [A] da 400 da 400 da 630 da 800
a 800 a 1000 a 1250 a 1600
tipo di interruttore N1 H1 H2a H2 L1 H10
potere di interruzione nominale estremo [kA eff] Icu 220/415 V 42 65 85 100 150 -
V CA 50/60 Hz 440 V 42 65 85 100 150 -
525 V 42 65 65 85 130 -
690 V 42 65 65 85 100 -
1150 V - - - - - 50
potere di interruzione nominale di servizio [kA eff] Ics % Icu 100 %
categoria d'impiego B
corrente di breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 1s 42 65 85 85 30 50
V CA 50/60 Hz 3s 22 36 50 50 30 50
tenuta elettrodinamica [kA picco] 88 143 187 187 63 105
protezione istantanea integrata [kA picco ±10 %] - - 190 190 80 -
potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 88 143 220 220 330 -
V CA 50/60 Hz 440 V 88 143 220 220 330 -
525 V 88 143 187 187 286 -
690 V 88 143 187 187 220 -
1150 V - - - - - 105
durata di interruzione [ms] 25 25 25 25 10 25
durata di chiusura [ms] < 70
interruttori automatici secondo norma NEMA AB1
potere di interruzione [kA] 240 V 42 65 85 100 150 -
V CA 50/60 Hz 480 V 42 65 85 100 150 -
600 V 42 65 65 85 100 -
interruttori non automatici secondo norma CEI EN 60947-3
tipo di interruttore NA HA HF HA10
Potere di chiusura nominale [kA picco] Icm 220/415 V 88 105 187 -
V CA 50/60 Hz 440 V 88 105 187 -
500/690 V 88 105 187 -
1150 V - - - 105
Corrente breve durata ammissibile nominale [kA eff] Icw 1s 42 50 85 50
V CA 50/60 Hz 3s - 36 75 50
Potere di interruzione Icu [kA eff] con un relè di protezione esterno 42 50 85 50
Temporizzazione massima: 350 ms
durata meccanica e elettrica secondo norma CEI EN 60947-2/3 a In/Ie
durata meccanica con manutenzione 25
cicli C/O x 1000 senza manutenzione 12,5
tipo di interruttore automatico o non automatico N1/H1/H2a/H2 L1 H10
corrente nominale In [A] da 800 a 1600 A
durata elettrica senza manutenzione 440 V 10 3 -
cicli C/O x 1000 690 V 10 3 -
CEI EN 60947-2 1150 V - - 0,5
tipo di interruttore automatico o non automatico N1/H1/H2a/H2/NA/HA/HF
corrente di impiego nominale Ie [A] AC23A da 800 a 1600 A
durata Cicli C/O x 1000 elettrica senza manutenzione 440 V 10
CEI EN 60947-3 690 V 10
tipo di interruttore automatico o non automatico H1/H2a/H2/HA/HF
corrente di impiego nominale Ie (A) AC3 (2) 800 1000 1250 1600
comando motori potenza motore 380/415 V [kW] da 335 da 450 da 5600 da 670
a 450 a 560 a 670 a 90 0
440 V [kW] da 400 da 500 da 500 da 800
a 500 a 630 a 800 a 1000
690 V [kW] y 800 da 800 da 1000 da 1250
a 1000 a 1250 a 1600
durata Cicli C/O x 1000 elettrica senza manutenzione 440/690 V 6
CEI EN 60947-3 allegato M / CEI EN 60947-4-1
(1) Con attacchi posteriori verticali.
(2) Adatto al comando dei motori per avviamento diretto.
164
scelta dei trasformatori di corrente (TA)
portata [A] 400 630 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
regolazione della soglia Ir [A] da 160 da 250 da 320 da 400 da 500 da 630 da 800 da 1000 da 1250 da 1600 da 2000 da 2500
a 400 a 630 a 800 a 1000 a 1250 a 1600 a 2000 a 2500 a 3200 a 4000 a 5000 a 6300
HA HF HA10 HA HF HA10 HA
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
105 187 - 121 187 - 187
- - 105 - - 105 -
50 85 50 55 85 50 85
36 75 50 55 75 50 85
50 85 50 55 85 50 85
20 20 10
10 10 5
N1/H1/H2a/H2 L1 H10 H1/H2a/H2 H3 H10 H1/H2
2000 A da 2500 a 4000 A da 4000b a 6300 A
3 - 5 1,25 - 1,5
3 - 2,5 1,25 - 1,5
- 0,5 - - 0,5 -
N1/H1/H2a/H2/H3/HA/HF H1/H2a/H2/H3/HA/HF H1/H2/HA
2000 A da 2500 a 4000 A da 4000b a 6300 A
8 5 1,5
6 2,5 1,5
H1/H2/H3/HA/HF
2000
da 900
a 1150
da 1000
a 1300
da 1600
a 2000
165
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic
e manovra senza funzioni di misura
la selettività cronometrica in caso "plug" Lungo Ritardo, con un campo di regolazione limitato.
di cortocircuito.
Protezione contro i sovraccarichi
Protezione Lungo Ritardo riferita al valore efficace della corrente (RMS).
Memoria termica: immagine termica prima e dopo lo sgancio.
Protezione contro i cortocircuiti
Protezioni Corto Ritardo (valore efficace RMS) e protezione Istantanea.
Scelta del tipo di I2t (On o Off) su temporizzazione Corto Ritardo.
Protezione del neutro
Sugli interruttori tripolari non è disponibile la funzione di protezione del neutro.
Sugli interruttori tetrapolari è possibile scegliere il tipo di protezione del neutro con
un commutatore a tre posizioni: neutro non protetto (4P/3R), neutro protetto a 0,5lr
(4P/3R + N/2), neutro protetto a Ir (4P/4R).
Segnalazione di sovraccarico
Il LED giallo (alarm) acceso fisso segnala il superamento della soglia di intervento
Lungo Ritardo.
Test
La presa test sul fronte dell’unità di controllo permette il collegamento di una
valigetta di prova o una unità test per verificare il corretto funzionamento
dell’assieme unità di controllo + blocco interruttore.
Nota: le unità di controllo Micrologic senza misura sono dotate anche nella versione standard di
una calotta di protezione trasparente.
166
protezioni Micrologic 2.0
lungo Ritardo (RMS) t
DB128031
soglia Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
intervento da 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -30% 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 tr
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7 (1) 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7 (2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio Isd
istantanea
0 I
soglia Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: ±10 %
temporizzazione fissa: 20 ms
tempo max di interruzione: 80 ms
DB128032
soglia Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
intervento da 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio di plug I2t on
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24 tr
precisione: da 0 a -30 % 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 I2t off
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24 Isd
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6 tsd
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
Ii
corto ritardo (RMS)
soglia Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10 0 I
precisione: ±10 %
temporizzazione [ms] gradini di regolazione I2t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a 10 Ir I2t On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (non intervento) 20 80 140 230 350
(I2t Off o I2t On) tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia II = In x … 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: ±10 %
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 50 ms
(1) Da 0 a -40%.
(2) Da 0 a -60%.
167
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic A "amperometro"
e manovra
Sugli interruttori tetrapolari, la protezione del neutro può essere impostata con un
commutatore a tre posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a 0.5 Ir
5 soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o guasto a terra c cortocircuito (protezione li Istantanea o Isd Corto Ritardo)
6 pulsante test Vigi o guasto a terra c guasto a terra o differenziale (Ig o I∆n)
8 presa test
9 test dei LED, reset e stato della batteria Batteria
10 segnalazione delle cause d’intervento I LED di segnalazione di guasto rimangono accesi fino a quando viene premuto
11 display digitale il pulsante di prova/reset. In normali condizioni operative, la batteria che alimenta
12 amperometro e indicatori a LED della percentuale i LED ha una durata di circa 10 anni.
di carico delle fasi
13 tasti di navigazione Test
Per controllare il funzionamento degli interruttori, è possibile collegare una unità test
o una valigetta di prova alla presa test sul fronte. Per le unità di controllo
Micrologic 6.0 A e 7.0 A, il funzionamento della protezione di terra o differenziale
può essere controllato premendo il pulsante test posizionato sopra la presa test.
Nota: le unità di controllo Micrologic A sono dotate anche nella
versione di base di una calotta di protezione trasparente.
168
protezioni Micrologic 2.0 A
lungo ritardo (RMS)
t
DB128031
soglia [A] Ir = In x ... 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
sgancio tra 1.05 e 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio del plug
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -30 % 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
tr
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -20% 7.2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio Isd
istantanea
0 I
soglia [A] Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: ±10 %
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 80 ms
(1) Da 0 a -40%. (2) Da 0 a -60%.
protezioni Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 A
lungo ritardo (RMS) Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 A
t
DB128032
soglia [A] Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
sgancio tra 1.05 e 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione mediante cambio del plug I2t on
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24 tr
precisione: da 0 a -30 % 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 I2t off
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24 Isd
precisione: da 0 a -20% 7.2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6 tsd
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
Ii
corto ritardo (RMS)
soglia [A] Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10 0 I
precisione: ±10 %
temporizzazione [ms] gradini con I2t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a 10 Ir I2t On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia [A] II = In x … 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: ±10 %
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 50 ms
DB128036
Il pulsante test/reset consente l’azzeramento dei guasti, dei massimi valori delle correnti memorizzate e permette il test della batteria.
169
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic E "energie"
e manovra
Sugli interruttori tetrapolari, la protezione del neutro può essere impostata con un
commutatore a tre posizioni: neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a 0,5 Ir
5 soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o guasto a terra c cortocircuito (protezione li Istantanea o Isd Corto Ritardo)
9 test dei LED, reset e stato della batteria Funzione cronologica degli interventi
10 segnalazione delle cause d’intervento L’archivio degli interventi visualizza l’elenco degli ultimi 10 interventi.
11 display digitale Per ogni intervento, vengono registrate e visualizzate le seguenti indicazioni:
12 amperometro e indicatori a LED della percentuale c la causa di intervento: Ir, Isd, li, Ig o autoprotezione (Ap)
di carico delle fasi
13 tasto di navigazione "Vista Rapida"
c la data e l’ora dell’intervento.
14 tasto di navigazione per visualizzare i contenuti dei menu Batteria
15 tasto di navigazione per cambiare menu I LED di segnalazione di guasto rimangono accesi fino a quando viene premuto
il pulsante di prova/reset. In normali condizioni operative, la batteria che alimenta
i LED ha una durata di circa 10 anni.
Test
(1) Visualizzabili solo su FDM121. Per controllare il funzionamento degli interruttori, è possibile collegare una unità test
o una valigetta di prova alla presa test sul fronte. Per le unità di controllo Micrologic
Nota: le unità di controllo Micrologic E sono dotate di una 6.0 E e 7.0 E, il funzionamento della protezione di terra o differenziale può essere
calotta di piombatura trasparente di serie. controllato premendo il pulsante test posizionato sopra la presa test.
170
protezioni Micrologic 2.0 E
lungo ritardo (RMS)
t
DB128031
soglia [A] Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
sgancio tra 1,05 e 1,20 x Ir altre regolazioni o inibizioni mediante cambio del plug
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -30% 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
tr
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio Isd
istantanea
0 I
soglia [A] Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: ±10%
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 80 ms
(1) Da 0 a -40%. (2) Da 0 a -60%.
protezioni Micrologic 5.0 / 6.0 E
lungo ritardo (RMS) Micrologic 5.0 / 6.0 E
t
DB128032
soglia [A] Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1 Ir
sgancio tra 1,05 e 1,20 x Ir altre regolazioni o inibizioni mediante cambio del plug I2t on
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24 tr
precisione: da 0 a -30% 1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600 I2t off
precisione: da 0 a -20% 6 x Ir 0,7(1) 1 2 4 8 12 16 20 24 Isd
precisione: da 0 a -20% 7,2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6 tsd
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
Ii
(1) Da 0 a -40% .- (2) Da 0 a -60%.
corto ritardo 0 I
soglia [A] Isd = Ir x … 1,5 2 2,5 3 4 5 6 8 10
precisione: ±10%
temporizzazione [ms] gradini con I2t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a 10 Ir I2t On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tsd (senza sgancio) 20 80 140 230 350
tsd (max di interruzione) 80 140 200 320 500
istantanea
soglia [A] Ii = In x … 2 3 4 6 8 10 12 15 off
precisione: ±10 %
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 50 ms
DB128036
Il pulsante test/reset consente l’azzeramento dei guasti, dei massimi valori delle correnti memorizzate e permette il test della batteria.
171
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic H "armoniche"
e manovra
neutro non protetto (4P 3d), neutro protetto a metà corrente (4P 3d + N/2),
2000A
protezione completa del neutro (4P 4d), protezione del neutro sovradimensionato
11 24s
(4P 3d + 1,6N). La protezione del neutro sovradimensionato viene utilizzata quando
la sezione del neutro è maggiore rispetto a quella delle fasi (forte squilibrio di carico,
0.4s Sugli interruttori tetrapolari, la regolazione della protezione del neutro si esegue
Off mediante commutatore a tre posizioni e mediante tastiera: neutro non protetto
(4P 3d), neutro protetto a metà corrente (4P 3d + N/2), protezione completa del
neutro (4P 4d). La protezione del neutro è disattivata se la curva Lungo Ritardo
13 è regolata su una delle protezioni IDMTL.
long time
2 (protezione) o ad una segnalazione realizzata da un contatto programmabile M2C
Ir tr alarm
.7
.8
.9 (s) 4
8
12 o M6C opzionale (allarme) o ad entrambi (allarme e protezione).
1 .6 .95 2 16 7
.5 .98 1 20
.4
x In
1 .5 24
@ 6 Ir
Distacco/riattacco carichi
short time instantaneous
Il controllo di un carico (distacco/riattacco) può essere configurato in funzione
Isd
3
4
5
tsd
(s) . 4 .4 . 3
Ii
6 8 10
della potenza o della corrente che transita nell’interruttore. Il comando di distacco
3 2.5 6 .3 .2 4 12 4 è controllato da un supervisore con l’opzione di comunicazione COM
2 8 .2 .1 3 15
1.5 10 .1 2
0 2 off o con un contatto programmabile M2C o M6C.
x Ir on I t off x In
16 setting delay
test
Ig
E
tg
(s) . 4 . 4 .3
6 Opzione di segnalazione mediante contatti programmabili
D F
5 C G .3 .2 Appositi contatti ausiliari M2C (2 contatti) e M6C (6 contatti) segnalano eventuali
.2 .1 8
B
A J
H
.1 0 superamenti di soglia o cambiamenti di stato; questi possono essere programmati
2
ground fault
on I t off con l’unità di controllo Micrologic H mediante tastiera o a distanza con l’opzione
COM.
Opzione di comunicazione
1 soglia e temporizzazione di sgancio Lungo Ritardo L’opzione di comunicazione COM consente:
2 LED di segnalazione sovraccarico c la lettura e la configurazione a distanza delle protezioni e degli allarmi
3 soglia e temporizzazione di sgancio Corto Ritardo
c la trasmissione di tutte le misure e indicatori calcolati
4 soglia di sgancio Istantanea
5 soglia e temporizzazione di sgancio Vigi o guasto a terra c la segnalazione delle cause di intervento e degli allarmi
6 pulsante test Vigi o guasto a terra c la consultazione degli archivi cronologici e degli indicatori di manutenzione
7 vite di fissaggio plug Lungo Ritardo c il reset dei valori massimi memorizzati.
8 presa test Con l’opzione COM è possibile inoltre accedere ad un archivio degli eventi
9 test dei LED + batteria e reset delle segnalazioni
e ad un archivio di manutenzione memorizzati nell’unità di controllo.
10 segnalazione delle cause di intervento
11 display digitale
12 visualizzazione delle misure
13 indicatori di manutenzione
14 configurazione delle protezioni
15 tasti di navigazione
16 blocco delle regolazioni calotta chiusa (spina d’innesto).
172
protezioni Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 H +
lungo ritardo (RMS) Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 H
DB128043
soglia [A] Ir = In x … 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,95 0,98 1
sgancio tra 1.05 a 1.20 x Ir altre regolazioni o inibizione con cambiamento del plug
temporizzazione [s] gradini di regolazione tr [s] 0,5 1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -30 %1,5 x Ir 12,5 25 50 100 200 300 400 500 600
precisione: da 0 a -20%6 x Ir 0,7 (1)
1 2 4 8 12 16 20 24
precisione: da 0 a -20%7,2 x Ir 0,7(2) 0,69 1,38 2,7 5,5 8,3 11 13,8 16,6
impostazione IDMTL Pendenza curva SIT VIT EIT HV Fuse DT
memoria termica 20 min prima e dopo lo sgancio
DB128044
precisione: ±10%
temporizzazione tempo senza sgancio: 20 ms
tempo max di interruzione: 50 ms
guasto a terra Micrologic 6.0 H
soglia [A] Ig = In x … A B C D E F G H J
precisione: ±10% In y 400 A 0,3 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
400 A < In y 1200 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
In > 1200 A 500 640 720 800 880 960 1040 1120 1200
temporizzazione [ms] gradini con I2t Off 0 0,1 0,2 0,3 0,4
a 10 Ir I2t On - 0,1 0,2 0,3 0,4
tg (senza sgancio) 20 80 140 230 350
DB128045
tg (max di interruzione) 80 140 200 320 500
differenziale residua (Vigi) Micrologic 7.0 H
sensibilità [A] IDn 0,5 1 2 3 5 7 10 20 30
precisione: da 0 a -20%
temporizzazione [ms] gradini di regolazione 60 140 230 350 800
Dt (senza sgancio) 60 140 230 350 800
Dt (max di interruzione) 140 200 320 500 1000
(1) Da 0 a -40% . (2) Da 0 a -60%. (3) Toroide esterno obbligatorio.
Soglia
Ritardo
Ritardo
In u 1250 A 10%.
Le funzioni di protezione in tensione sono collegate alla rete mediante una presa di tensione interna all’interruttore.
173
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Valori soglie e temporizzazioni
e manovra di regolazione
protezioni in corrente
tipo campo di regolazione preregolazione passo di regolazione tolleranza
squilibrio in corrente I squil.
soglia di attivazione da 5 % a 60 % 60 % 1% -10 %, +0 %
soglia di disattivazione 5 % alla soglia di attivazione soglia di attivazione 1% -10 %, +0 %
temporizzazione di attivazione da 1 s a 40 s 40 s 1s -20 %, +0 %
temporizzazione di disattivazione da 10 s a 360 s 10 s 1s -20 %, +0 %
I Allarme Terra
soglia di attivazione da 20 A a 1200 A 1200 A 1A +/- 15 %
soglia di disattivazione 20 A alla soglia soglia di attivazione 1A +/- 15 %
di attivazione
temporizzazione di attivazione da 1 s a 10 s 10 s 0,1 s -20 %, +0 %
temporizzazione di disattivazione da 1 s a 10 s 1s 0,1 s -20 %, +0 %
I Allarme Differenziale
soglia di attivazione da 0,5 A a 30 A 30 A 0,1 A -20 %, +0 %
soglia di disattivazione 0,5 A alla soglia soglia di attivazione 0,1 A -20 %, +0 %
di attivazione
temporizzaz. di attivazione da 1 s a 10 s 10 s 0,1 s -20 %, +0 %
temporizzazione di disattivazione da 1 s a 10 s 1s 0,1 s -20 %, +0 %
massima corrente I max, I max, I max, In max
soglia di attivazione da 0,2 In a 10 In In 1A ± 6,6 %
soglia di disattivazione 0,2 In alla soglia di soglia di attivazione 1A ± 6,6 %
attivazione
temporizzazione di attivazione da 15 s a 1500 s 1 500 s 1s -20 %, +0 %
temporizzazione di disattivazione da 15 s a 3000 s 15 s 1s -20 %, +0 %
protezioni in tensione
tipo campo di regolazione preregolazione passo di regolazione tolleranza
minima tensione U min
soglia di attivazione 100 V alla soglia 100 V 5V -5 %, +0 %
di attivazione di U max
soglia di disattivazione soglia di attivazione alla soglia di attivazione 5V -5 %, +0 %
soglia di attivazione di U
max
temporizzazione di attivazione da 0,2 s a 5 s 5s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione di disattivazione da 0,2 s a 36 s 0,2 s 0,1 s -0 %, +20 %
massima tensione U max
soglia di attivazione soglia di attivazione 725 V 5V -0 %, +5 %
di U min a 1200 V
soglia di disattivazione 100 V alla soglia soglia di attivazione 5V -0 %, +5 %
di attivazione
temporizzazione di attivazione da 0,2 s a 5 s 5s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione di disattivazione da 0,2 s a 36 s 0,2 s 0,1 s -0 %, +20 %
squilibrio in tensione U squilibrio
soglia di attivazione da 2 % a 30 % 30 % 1% -10 %, +0 %
soglia di disattivazione 2 % alla soglia di attivazione soglia di attivazione 1% -10 %, +0 %
temporizzazione di attivazione da 1 s a 40 s 40 s 1s -20 %, +0 %
temporizzazione di disattivazione da 10 s a 360 s 10 s 1s -20 %, +0 %
174
altre protezioni
tipo campo di regolazione preregolazione passo di regolazione tolleranza
ritorno di potenza rP max
soglia di attivazione da 5 kW a 500 kW 500 kW 5 kW ± 2,5 %
soglia di disattivazione 5 kW alla soglia soglia di attivazione 5 kW ± 2,5 %
di attivazione
temporizzazione di attivazione da 0,2 s a 20 s 20 s 0,1 sec -0 %, +20 %
temporizzazione di disattivazione da 1 s a 360 s 1s 0,1 s -0 %, +20 %
massima frequenza F max
soglia di attivazione soglia di attivazione 65 Hz 0,5 Hz ± 0,5 Hz
di F min a 540 Hz
soglia di disattivazione 45 Hz alla soglia di attivazione soglia di attivazione 0,5 Hz ± 0,5 Hz
temporizzazione di attivazione da 0,2 s a 5 s 5s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione di disattivazione da 1 s a 36 s 1s 0,1 s -0 %, +20 %
minima frequenza F min
soglia di attivazione 45 Hz alla soglia di 45 Hz 0,5 Hz ± 0,5 Hz
attivazione di F max
soglia di disattivazione soglia di attivazione alla soglia di attivazione 0,5 Hz ± 0,5 Hz
soglia di attivazione di F
max
temporizzazione di attivazione da 0,2 s a 5 s 5s 0,1 s -0 %, +20 %
temporizzazione di disattivazione da 1 s a 36 s 1s 0,1 s -0 %, +20 %
senso di rotazione delle fasi
soglia di attivazione senso Ph1, Ph2, Ph3 o senso Ph1, Ph2, Ph3 nessuna nessuna
senso Ph1, Ph3, Ph2
soglia di disattivazione soglia di attivazione soglia di attivazione nessuna nessuna
temporizzazione di attivazione 0,3 s 0,3 s nessuna +/- 20 %
temporizzazione di disattivazione 0,3 s 0,3 s nessuna +/- 20 %
175
Caratteristiche Caratteristiche elettriche
degli apparecchi interruttori automatici
di protezione Unità di controllo Micrologic H "armoniche"
e manovra
Misure .......................................................................
3850A Micrologic H calcola in tempo reale tutte le grandezze elettriche (V, A, W, VAR,
VA, Wh, VARh, VAh, Hz), i fattori di potenza ed i fattori di picco.
N 1 2 3 Micrologic H calcola inoltre i valori medi in corrente e potenza su un intervallo di
tempo regolabile. Ad ogni misura è associato un valore minimo e un valore
100 massimo, memorizzati. In caso di sgancio dovuto ad un guasto la corrente interrotta
viene memorizzata. L’alimentazione esterna, opzionale, consente la visualizzazione
delle grandezze memorizzate anche in caso di interruttore aperto o non alimentato.
50 Valori istantanei
Il valore indicato sul display viene aggiornato ogni secondo.
0 I valori massimi e minimi delle misure vengono memorizzati.
correnti
Videata standard Visualizzazione IRMS A 1 2 3 N
delle correnti massime A guasto a terra differenziale
IRMS max A 1 2 3 N
A guasto a terra differenziale
tensioni
URMS V 12 23 31
VRMS V 1N 2N 3N
URMS media V (U12 + U23 + U31) / 3
U squilibrio %
potenze, energie
Pattiva, Qreattiva, Sapparente W, VAR, VA totali 1 2 3
Eattiva, Ereattiva, Eapparente Wh, VARh, VAh totali consumate - fornite
totali consumate
totali fornite
fattore di potenza PF totale 1 2 3
frequenze
F Hz
Valori medi
Visualizzazione Visualizzazione Il valore medio può essere calcolato a scelta su un tempo fisso o variabile di
delle tensioni delle potenze durata programmabile compresa tra 5 e 60 minuti.Un indicatore calcolato in base al
contratto firmato con il distributore di energia e associato ad una funzione di
distacco/riattacco consente di evitare o ridurre al minimo gli addebiti in caso di
media superamento della potenza sottoscritta. I valori massimi medi vengono memorizzati
e datati sistematicamente.
correnti
Imedia A 1 2 3 N
A guasto a terra differenziale
Imedia max A 1 2 3 N
A guasto a terra differenziale
potenze
P, Q, S media W, VAR, VA totali
P, Q, S media max W, VAR, VA totali
Visualizzazione Visualizzazione
della frequenza delle potenze medie Massimi valori medi
Sul display vengono visualizzati solo i valori massimi in corrente e in potenza.
176
E46259B-Isd
E46260B - Ir
Cattura d’onda
Micrologic H memorizza costantemente gli ultimi 4 cicli dei valori istantanei
delle correnti e tensioni. Su richiesta o in modo automatico alla comparsa di eventi
programmati, Micrologic H memorizza le onde rilevate in un archivio. Le onde
rilevate vengono visualizzate sotto forma di oscillogrammi su un supervisore con
l’opzione di comunicazione COM. La definizione è di 64 punti per ciclo.
Programmazione di allarmi personalizzabili
Ogni valore istantaneo può essere confrontato con una soglia di attivazione ed una soglia
di disattivazione configurabili. Un eventuale superamento di soglia provoca un allarme.
Ogni allarme può essere associato ad una o più azioni programmabili: apertura
dell’interruttore, attivazione di un contatto ausiliario M2C, M6C, inserimento degli
allarmi in un archivio, acquisizione di onde, ecc…
Archivio degli eventi
Archivio cronologico Visualizzazione in seguito Tutti gli eventi sono cronodatati:
degli interventi a intervento c sganci
c comparsa e scomparsa degli allarmi
c modifiche delle regolazioni e delle configurazioni
c reset dei contatori
c guasti sistema:
v posizione di ripristino
v autoprotezione
c perdita dell’ora
c superamento degli indicatori di usura
DB120970A
positive (consumate)
Memorizzazione
In caso di interruzione dell’alimentazione le regolazioni fini, gli ultimi 100 eventi e
l’archivio di manutenzione restano memorizzati nell’unità di controllo.
Datazione
La funzione cronologica viene attivata solo in presenza di un modulo di
alimentazione esterno (con precisione 1 ora su un anno).
Reset
Un reset specifico per ogni singola funzione consente l’azzeramento mediante
tastiera o a distanza del guasto, dei valori minimi e massimi, dei valori di picco,
dei contatori e degli indicatori.
177
Caratteristiche Funzioni di misura
degli apparecchi Unità di controllo Micrologic E/H
di protezione con modulo COM (BCM ULP)
e manovra
Oltre alle funzioni di protezione, le unità Le funzioni di misura delle unità di controllo Micrologic E/H sfruttano la precisione
di controllo Micrologic E/H offrono dei TA tipo Rogowsky e l’intelligenza dell’unità Micrologic. Le funzioni di misura
sono garantite da un microprocessore il cui funzionamento è indipendente
le funzioni di misura ed una serie di funzioni dalle protezioni.
di supporto.
Visualizzazione .....................................................
DB125911
Main Menu
Quick view
Metering
Display fronte quadro FDM121
Control
All’unità Micrologic è possibile collegare un display fronte quadro FDM121 mediante
Alarms semplice cavo precablato. Sul display sarà possibile visualizzare l’insieme delle
Services misure e l’operatore potrà disporre quindi di un vero e proprio strumento di misura
ESC OK
96 x 96 mm.
Oltre alle informazioni visualizzate sul display LCD dell’unità Micrologic, sul display
fronte quadro FDM121 sono disponibili la misura dei valori medi, i valori medi
massimi e minimi, la qualità dell’energia oltre ai dati relativi ad allarmi, archivi
Display FDM121: navigazione
cronologici e indicatori di manutenzione.
Il display fronte quadro FDM121 deve disporre di un’alimentazione 24 V CC.
Questa alimentazione può alimentare anche l’unità di controllo Micrologic mediante
il cavo che collega quest’ultima al display fronte quadro.
Misure ....................................................................
DB112131
DB112132
I V 4/7
I1 310 A I2 315 A
U1
402 V % 100 120
Misure RMS istantanee
%
I3 302 A
%
IN 23 A U2
398 V % 100 120
Il display integrato delle unità di controllo Micrologic E/H visualizza in modo
401 V % 100 120 permanente il valore RMS della fase più carica (Imax). Il pulsante di navigazione
U3
% % fornisce l’accesso tramite scorrimento alle principali misure.
ESC ESC
In caso di intervento su guasto, la corrente interrotta viene memorizzata.
Valori massimi/minimi
DB112133
DB112134
PQS E Ogni misura istantanea delle unità di controllo Micrologic E/H può essere associata
P 64 kW Ep 14397 kWh ad un valore massimo/minimo. I massimi valori della fase più carica, della corrente
Q 38 kVar Eq 8325 kVarh media e della potenza possono essere azzerati (Reset) dalla tastiera del Micrologic,
S 51 kVA Es 13035 kVAh dal display fronte quadro FDM121 o tramite la funzione comunicazione.
178
PB106363A35
PB106351A13
PB103360
funzioni di misura integrate in Micrologic E/H tipo display
E H LCD display
Micrologic FDM121
visualizzazione delle impostazioni di protezione
soglie [A] tutte le impostazioni possono essere Ir, tr, Isd, tsd, Ii, Ig, tg E H b -
e temporizzazioni visualizzate
misure
misure RMS istantanee
correnti [A] fasi e neutro I1, I2, I3, IN E H b b
corrente più alta delle 3 fasi e del neutro Imax di I1, I2, I3, IN E H b b
valori massimi/minimi
associati a misure RMS istantanee Reset tramite display FDM121 e tastiera E H b b
Micrologic
misura dell’energia
energia attiva [kW], reattiva [kVARh], totale dall’ultimo reset E H b b
apparente [kVAh]
valori medi
corrente media [A] fasi e neutro valore attuale sulla finestra selezionata E H b b
potenza media attiva [kWh], reattiva [kVAR], valore attuale sulla finestra selezionata E H b b
apparente [kVA] media massima dall’ultimo reset E H b (2) b
finestra di calcolo variabile, fissa o sincronizzata COM regolabile da 5 a 60 minuti con intervalli E H - -
di 1 minuto (1)
qualità dell'energia
distorsione armonica della tensione rispetto al valore RMS THDU,THDV della tensione fase-fase e - H b b
totale [%] fase-neutro
della corrente rispetto al valore RMS THDI della corrente di fase - H b b
179
Caratteristiche Funzioni di supporto
degli apparecchi Unità di controllo Micrologic E/H
di protezione con modulo COM (BCM ULP)
e manovra
Archivi storici........................................................
indicatori di manutenzione
contatore manovre meccaniche assegnabile a un allarme E H - b
profilo di carico ore a differenti livelli di carico % di ore in quattro campi di corrente: 0-49 % In, 50-79 E H - b
% In, 80-89 % In e u 90 % In
(1) Disponibile anche attraverso il sistema di comunicazione.
Il profilo indica la percentuale del tempo di funzionamento totale a quattro livelli di corrente
(% In interruttore):
c 0 ÷ 49% In
c 50 ÷ 79% In
c 80 ÷ 89% In
c u 90% In.
Queste informazioni possono essere utilizzate per ottimizzare l’uso del dispositivo protetto o per
pianificare eventuali ampliamenti.
180
Funzioni di visualizzazione
fronte quadro
Unità di controllo Micrologic E/H
con modulo COM (BCM ULP)
Principali caratteristiche
c Schermo 96 x 96 mm con profondità di 10 mm o 20 mm in caso di utilizzo del
grafici.
dell’allarme, acceso fisso nel caso in cui l’allarme perduri anche in seguito al reset
da parte dell’operatore.
c Temperatura di funzionamento da -10 °C a +55 °C.
c Marchio CE / UL.
(26,4 V). Quando il display fronte quadro FDM121 è collegato alla rete,
c Consumo 40 mA.
Montaggio
Display FDM121 Accessorio per montaggio Il display fronte quadro FDM121 è facilmente installabile nel quadro:
Collegamento
Il display fronte quadro di quadro FDM121 è dotato:
181
Caratteristiche Funzioni di visualizzazione
degli apparecchi fronte quadro
di protezione Unità di controllo Micrologic E/H
e manovra con modulo COM (BCM ULP)
1 Esci Navigazione
I 2 Basso
I1 310 A I2 315 A
3 Convalida (OK) Cinque tasti permettono una navigazione rapida ed intuitiva. Il tasto “Contestuale”
4 Alto permette di selezionare il tipo di visualizzazione (digitale, grafico a barre, analogico).
% %
I3 302 A IN 23 A 5 Contestuale L’utente può selezionare la lingua (Cinese, Inglese, Francese, Tedesco, Italiano,
6 LED di allarme Portoghese, Spagnolo, ecc.).
% %
ESC
Schermate
Menu principale
Quando alimentato, il display FDM121 visualizza automaticamente lo stato ON/OFF
del dispositivo.
1 2 3 4 5 6
Vista rapida Allarmi
Produit Id Metering
I
Micrologic 5.3A
U-V
Misure Assistenza
Serial number: P07451
PQS
Part number: LU432091
E
Firmware: 1.02
F - PF - cos Φ Quando non utilizzato, lo schermo non è retroilluminato. La retroilluminazione può
ESC ESC OK
essere attivata premendo un qualsiasi pulsante. Si spegne dopo 3 minuti.
Rapido accesso alle informazioni essenziali
c “Vista rapida” consente di accedere a cinque schermate che visualizzano una
Identificazione prodotto Misure: sotto-menu sintesi delle principali informazioni operative (I, U, f, P, E, THD, interruttore On / Off).
Accesso alle informazioni dettagliate
NonResettableEnergy 1/3 Load Profile 2/3 c "Misure" può essere utilizzato per visualizzare i dati delle misure (I, U-V, f, P, Q, S,
EpIN 5111947 kWh 0..49% 610 H
E, THD, PF), con i corrispondenti valori min/max.
50...79% 15 H
EpOut 12345678 kWh
80..89% 360 H
c "Allarmi" visualizza lo storico degli interventi.
182
Componenti di comunicazione e collegamenti FDM121
Modbus Modbus
1
24 V DC 24 V DC
+ -
FDM121
versione > V2.0.2 7
+ -
8
Rete
A B A’ B’
CCM
Interruttore
A B A’ B’
2
3
+ -
1.3 m
E1 E2 E3 E4 E5 E6 5
B / Tx+ D1
A’ / Rx- D0
B’ / Rx+ D1
24 V
0V
A / Tx- D0
Collegamenti
c Masterpact è collegato al display fronte quadro FDM121 1 Rete Modbus 5 Cavi precablati
attraverso il cavo ULP. 2 CCM (modulo telaio) 6 Unità di controllo Micrologic
v cavo disponibile in tre lunghezze: 0.35 m, 1.3 m e 3 m. 3 Cavo ULP 7 Display FDM121
v possibilità di arrivare a 10 m di lunghezza mediante 4 Modulo di comunicazione "interruttore" 8 Terminazione di linea
prolunghe. (BCM ULP)
183
Caratteristiche Comunicazione
degli apparecchi Modulo COM
di protezione
e manovra
Grazie al modulo COM, tutti gli interruttori Per gli interruttori fissi, il modulo di comunicazione COM si compone di:
Masterpact possono essere dotati della c un modulo di comunicazione installato dietro l'unità di controllo Micrologic, fornito
con il suo gruppo di microcontatti (OF, SDE,PF) ed il suo kit di collegamento
funzione di comunicazione. agli sganciatori voltmetrici XF e MX per il telecomando comunicante.
Masterpact usa il protocollo di Per gli interruttori estraibili, il modulo di comunicazione COM si compone di:
comunicazione Modbus, per la piena c un modulo di comunicazione installato dietro l'unità di controllo Micrologic fornito
compatibilità con i sistemi di gestione e con il suo gruppo di microcontatti (OF, SDE, PF, CH) ed il suo kit
di collegamento agli sganciatori voltmetrici XF e MX per il telecomando comunicante
supervisione. c un modulo di comunicazione installato sul telaio fisso, fornito con il suo gruppo di
contatti (CE, CD, CT).
Ogni apparecchio installato ha il proprio indirizzo, assegnato mediante la tastiera
dell'unità di controllo. L’indirizzo dell’interruttore estraibile viene riportato sul telaio
in modo da mantenerlo anche in caso di sostituzione dell’apparecchio.
La segnalazione degli stati utilizzati dal modulo COM è indipendente dai contatti
di segnalazione dell’apparecchio. Questi contatti restano disponibili per
un impiego tradizionale.
Modulo di comunicazione Modbus BCM ULP "interruttore"
Questo modulo è indipendente dall’unità di controllo.
Modulo di comunicazione
Modbus BCM ULP Un collegamento ad infrarossi consente di trasmettere i dati tra l’unità di controllo
“interruttore” ed il modulo di comunicazione.
Consumo: 30 mA, 24 V.
Modulo di comunicazione Modbus CCM "telaio"
Questo modulo, installato sul telaio fisso, consente di indirizzare il telaio
e di mantenere l’indirizzo assegnato anche con l’interruttore automatico estratto.
Consumo 30 mA, 24 V.
Sganciatori voltmetrici MX e XF con modulo COM
Gli sganciatori MX e XF con modulo COM possiedono appositi connettori
per il collegamento al modulo di comunicazione «interruttore». I comandi di apertura
di sicurezza (2o MX o MN) sono indipendenti dalla funzione di comunicazione
e dunque non possiedono dei connettori per il collegamento al modulo
di comunicazione "interruttore".
Modulo di comunicazione
Modbus CCM “telaio”
CCM
184
PB104863 Presentazione delle funzioni
185
Caratteristiche Comunicazione
degli apparecchi Reti e software
di protezione
e manovra
Notifica
Firewall automatica
Modo
Internet
remoto
Sito Intranet
Ethernet (TCP/IP/Modbus)
Consultazione Consultazione
EGX100 EGX300 RSU RSU
RCU RCU
Modbus Modbus
CCM FDM121
FDM121 FDM121
186
Software Micrologic
c Per la guida all’implementazione di un impianto comunicante, sono disponibili due
software, RSU e RCU. Appositamente studiato per Masterpact, il software
può essere scaricato dal sito internet di Schneider Electric.
c La funzione "Update" abilita l’immediato aggiornamento per disporre
degli upgrade più recenti. Questi software, facili da usare, sono compatibili
con Microsoft Windows 2000, XP e Windows 7.
Gateway
Il gateway ha due funzioni:
al protocollo TCP/IP/Modbus
EGX300
187
Caratteristiche Comunicazione
degli apparecchi Software RSU e RCU
di protezione
e manovra
v limitazione al valore max. con posizione reale dei commutatori dello sganciatore:
prioritario.
Programmare gli allarmi
c È possibile associare a misure o eventi fino a 12 allarmi.
e temporizzazione.
Possono essere scelti in una lista di 91 allarmi disponibili.
188
Software di supervisione
Software ION-E
ION-E è una famiglia di prodotti software, abilitati web, per applicazioni di
PB104807_68
Altri software
I dispositivi Masterpact, Compact NS e Compact NSX possono inoltrare le loro
informazioni di misura e operative ai software dedicati, integrati all’interno
dell’installazione elettrica di altre strutture tecniche:
c Software di controllo del processo SCADA: Vijeo CITECT
c Software BMS (Building Management System): Vista.
www.schneider-electric.com
Software di gestione dell’energia ION Enterprise
189
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Scelta degli sganciatori e regolazione
di protezione delle curve di intervento
e manovra
Tipologie di sganciatori
Gli sganciatori per gli interruttori di bassa tensione sono generalmente disponibili
sul mercato con diverse caratteristiche di intervento e, in determinati casi,
con possibilità più o meno ampie di regolazione delle curve di intervento.
Si va dalle soluzioni più semplici ed economiche che sono realizzate
con gli interruttori modulari a soluzioni sempre più sofisticate che sono disponibili
per equipaggiare interruttori scatolati di grossa taglia ed interruttori aperti.
La soluzione più semplice è costituita dallo sganciatore magnetotermico degli
interruttori modulari. Questo sganciatore non ha nessuna possibilità di regolazione,
l’adattazione alle caratteristiche del circuito deve essere fatta cambiando la corrente
nominale dell’interruttore oppure la curva caratteristica di intervento
(ad esempio, la caratteristica B invece della C descritte nel seguito).
Salendo nella scala delle prestazioni degli interruttori, si trovano gli sganciatori
magnetotermici per gli scatolati, che sono caratterizzati principalmente dal fatto
di consentire la regolazione della corrente d’intervento per la protezione contro
i sovraccarichi (comunemente chiamata protezione termica o di lungo ritardo).
Questo consente di adeguare il livello di protezione ai bisogni del circuito
e di ottimizzare la sezione dei cavi.
L’andamento della curva della protezione di lungo ritardo nel campo tempo/corrente
è però fisso e non può essere modificato.
Generalmente, questi sganciatori hanno una caratteristica di intervento fissa
per la protezione contro i cortocircuiti (comunemente chiamata protezione
magnetica).
L’intervento della protezione magnetica avviene al di sopra di un valore fisso
di corrente (a meno delle tolleranze previste dalle norme) con un tempo molto breve
e tale da fare definire l’intervento “istantaneo”.
Gli sganciatori magnetotermici per correnti nominali più elevate (200 e 250 A)
offrono anche la possibilità di regolazione della corrente di intervento della
protezione magnetica.
Per gli interruttori scatolati e gli interruttori aperti, sono disponibili gli sganciatori
elettronici (in alternativa ai magnetotermici per gli scatolati fino a 250 A).
Gli sganciatori elettronici offrono diverse possibilità di regolazione dei valori
di corrente.
Le versioni più semplici offrono la possibilità di regolazione della corrente
di intervento della protezione termica (lungo ritardo) e di quella della protezione
contro i cortocircuiti (corto ritardo). Le versioni più sofisticate offrono molteplici
possibilità di regolazione di correnti e tempi di intervento.
190
Esempi tipici di questi transitori sono l’avviamento del motore asincrono
(vedasi la curva caratteristica tempo/corrente al capitolo “Protezione degli apparecchi
utilizzatori”) e l’accensione di lampade ad incandescenza che, avendo il filamento
freddo, presentano una resistenza più bassa e di conseguenza assorbono
inizialmente una corrente più elevata di quella nominale assorbita quando il loro
filamento diventa incandescente.
Quando lo sganciatore presenta la possibilità di regolare la sua caratteristica
di intervento, la regolazione ideale sarà quella che posizionerà la curva di intervento
il più vicino possibile agli assi cartesiani senza però interferire con le curve di corrente
dei transitori caratteristici del carico. Il tutto dovrà tener conto delle tolleranze
di intervento delle protezioni previste dalle norme o garantite dal costruttore
(quando fossero inferiori a quelle indicate dalle norme come nel caso degli
sganciatori elettronici).
Qualora l’interruttore sia disposto a protezione di un circuito di distribuzione
(linea quadro-quadro), può essere necessario prevedere l’intervento selettivo
delle protezioni a monte del quadro rispetto a quelle a valle.
In questo caso, la regolazione ideale sarà ancora quella che risulterà più “schiacciata”
possibile verso gli assi cartesiani del diagramma tempo/corrente; si dovrà però
evitare che le curve di monte e di valle si tocchino o si intersechino
(tenendo in debito conto anche le tolleranze di intervento).
Bisogna porre attenzione alle differenze tra i tempi di intervento di monte e valle
delle protezioni di corto ritardo che devono essere differenziati di un tempo
abbastanza lungo per tenere in considerazione:
c il tempo necessario all'interruttore a valle per interrompere la corrente dopo
l'intervento della relativa protezione;
191
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione Interruttori conformi a CEI EN 60898
e manovra
Nota:
c punto di riferimento 1:
c punto di riferimento 2:
200 200
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t(s)
2
C t(s) 2
1 1
.5 .5 C
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 .01
.005 .005
.002 .002
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / In I / In
C40 Vigi
Curva C
10 000
5 000
1 h
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
t(s)
2
C
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / In
192
Corrente alternata 50/6 Hz
iC60a/N/H/L (temperatura di riferimento 30°C)
Curve B, C, D, In fino a 4 A Curve B, C, D, In da 6 A a 63 A
60 s 60 s
100 per I/In = 2.55 100 per I/In = 2.55
10 10
t(s) t(s)
1 1
1s 1s
per per
I/In = 2.55 I/In = 2.55
0,1 0,1
B C D B C D
0,01 0,01
1 3...5 5...10 10...14
1
3...5 5...10 10...14
I / In I / In
Curve B, C, D Curve B, C
60 s 60 s
100 per I/In = 2.55 100 per I/In = 2.55
10 10
t(s) t(s)
1 1
1s 1s
per per
I/In = 2.55 I/In = 2.55
0,1 0,1
B C D B C
0,01 0,01
1 1 3...5 5...10
3...5 5...10 10...14
I / In I / In
193
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione Interruttori conformi a CEI EN 60947-2
e manovra
Curve B, C, D, Z, K e MA secondo
la norma CEI EN 60947-2
Queste curve si differenziano per il campo
di funzionamento degli sganciatori magnetici:
c curva B: intervento fra 3.2 e 4.8 In, (4 ±20%)
c curva C: intervento fra 6.4 e 9.6 In, (8 ±20%)
c curva D: intervento fra 9.6 e 14.4 In, (12 ±20%)
c curva Z: intervento fra 2.4 e 3.6 In, (3 ±20%)
c curva K: intervento fra 9.6 e 14.4 In, (12 ±20%)
c curva MA: intervento 12 In ± 20%;
c curva P25M: intervento 12 In.
Nota:
c punto di riferimento 1:
c punto di riferimento 2:
100
100
10
10
t(s)
t(s)
1
1
0,1
0,1 Z K
B C D
0,01
1
0,01 3±20% 12±20%
1 I / In
4±20% 8±20% 12±20%
I / In
Curve B, C, D, In da 6 A a 63 A Curve Z, K, In da 6 A a 63 A
3600 s per I/In= 1.3
3600 s per I/In= 1.3
3600 s
3600 s per
per I/In = 1.05
I/In = 1.05 1000
1000
100
100
10
10
t(s) t(s)
1
1
0,1
0,1
B C D Z K
0,01 0,01
1 1
4±20% 8±20% 12±20% 3±20% 12±20%
I / In I / In
194
C40
Curva B Curva C
10 000
5 000
1h
2 000
1 000
500
200
100
50
B 20
10
5
t[s] t[s] 2 C
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I /InIn
C120
Curva B Curva C Curva D
10 000 10 000 10 000
5 000 5 000 5 000
1h 1h 1h
2 000 2 000 2 000
1 000 1 000 1 000
500 500 500
20 20 20
10 10 10
B
5 5 C 5
t[s] t[s] 2 t[s] 2 D
2
1 1 1
.5 .5 .5
.2 .2 .2
.1 .1 .1
.05 .05 .05
P25M
Curva intervento
10 000
5 000
1h
20
10
5 3
t[s] 2
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / In
195
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione Interruttori conformi a CEI EN 60947-2
e manovra
Curve B, C, D Curve B, C, D
3600 s 3600 s
per per
I/In = 1.05 I/In = 1.05
1000 1000
100 100
10 10
t(s) t(s)
1 1
0,1 0,1
B C D B C D
0,01 0,01
1 1
4±20% 8±20% 12±20% 4±20% 8±20% 12±20%
I / In I / In
Curva MA Curva MA
1000 1000
100 100
10 10
t(s) t(s)
1 1
0,1 0,1
MA MA
0,01 0,01
1 1
12±20% 12±20%
I / In I / In
196
Corrente continua
iC60N/H/L (temperatura di riferimento 50°C)
100
100
10 10
t(s) t(s)
1 1
0,1 0,1
B C D Z K
0,01 0,01
1 1
5.7±20% 11.3±20% 17±20% 4.2±20% 17±20%
I / In I / In
Curve B, C, D, In da 6 A a 63 A Curve Z, K, In da 6 A a 63 A
3600 s per I/In = 1.3
3600 s per I/In = 1.3
3600 s
3600 s per
per I/In = 1.05
I/In = 1.05 1000
1000
100 100
10 10
t(s) t(s)
1 1
0,1 0,1
B C D Z K
0,01 0,01
1 1
5.7±20% 11.3±20% 17±20% 4.2±20% 17±20%
I / In I / In
197
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione
e manovra
Corrente continua
C60H-DC (temperatura di riferimento 25°C) NG125a/N/L (temperatura di riferimento 50°C)
Curva C Curve B, C, D
100
100
t(s) 10
10
t(s)
1
1
C
0,1
0,1
B C D
0,01 1
7...10 0,01 1
I / In
5.7±20% 11.3±20% 17±20%
I / In
198
Compact NSC100N
Compact NS80H-MA
Compact NSC100N - TM16D / TM25D / TM32D / TM40D Compact NSC100N - TM50D / TM63D / TM80D
10 000
10 000
5 000
5 000
2 000
2 000
1 000
1 000
500
500
200
200
100
100
50
50
20
20
10
10
5
5
t[s] t[s]
2
2
1
1
16A : Im = 37,5 x In
.5
.5
50A : Im = 20 x In
20A : Im = 30 x In
.2
25A : Im = 24 x In
.2
63A : Im = 16 x In
70A : Im = 14,3 x In
.1
32A : Im = 19 x In
.1
80A : Im = 12,5 x In
.05
40A : Im = 15 x In
.05
.02
.02
.01
.01
.005
.005
.002
.002
.001
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
t[s] t[s]
2
1
100A : Im = 12,5 x In
.5
.2
.1
.05
.02
.01
.005
.002
.001
199
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSA
di protezione
e manovra
16 A Im = 37 x In
63 A Im = 12 x In
50 A Im = 12 x In
160 A Im = 8 x In
200
Compact NSX100/160/250
Sganciatori magnetotermici
5 000
5 000
2 000
2 000
1 000
1 000
500
500
200
200
100
100
50
50
20
20
10
10
5
5
t[s]
t(s)
t(s)
t[s]
2
2
TM16D : 12 x In TM25D : 12 x In
1
1
.5
.5
.2
.2
TM16G : 4 x In TM25G :
.1
.1
3.2 x In
.05
.05
.02 .02
.01 sgancio riflesso:
déclenchement réflexe : sgancio riflesso:
déclenchement réflexe :
t < 10 ms
t < 10 ms
.01
t < 10 ms
t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / Ir I / Ir
In: corrente nominale In: corrente nominale
Ir: soglia di protezione termica Ir: soglia di protezione termica
Im: soglia protezione magnetica Im: soglia protezione magnetica
TM32D/TM40D/TM40G TM50D/TM63D/TM63G
10 000
10 000
5 000
5 000
2 000
2 000
1 000
1 000
500
500
200
200
100
100
50
50
20
20
10
10
5
5
t(s)
t[s] t[s]
2
2
TM40D : 12 x In TM63D : 8 x In
1
1
.5
.5
TM50D : 10 x In
.2
TM32D : 12,5 x In .2
TM40G : TM63G :
.1
2 x In .1
2 x In
.05
.05
.02
.02
sgancio riflesso: sgancio riflesso:
déclenchement réflexe :
.01
déclenchement réflexe : .01
t < 10 ms
t < 10 ms t < 10 ms
t < 10 ms
.005
.005
.002 .002
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / Ir I / Ir
In: corrente nominale In: corrente nominale
Ir: soglia di protezione termica Ir: soglia di protezione termica
Im: soglia protezione magnetica Im: soglia protezione magnetica
(1) Sganciatori TM-G solo per interruttori NSX.
201
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSX100/160/250
e manovra
TM80D/TM100D TM125D/TM160D
10 000 10 000
5 000 5 000
2 000
2 000
1 000
1 000
500 500
200 200
100 100
50 50
20 20
10 10
5 TM125D
5
t[s] 10 x In
t[s] 2
2
Im = 8 x In
1 1
.5 .5 TM160D
8 x In
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
sgancio riflesso: .01 sgancio riflesso:
.01 t < 10 ms
t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / Ir I / Ir
In: corrente nominale In: corrente nominale
Ir: soglia di protezione termica Ir: soglia di protezione termica
Im: soglia protezione magnetica Im: soglia protezione magnetica
TM200D/TM250D
10 000
5 000
2 000
1 000
500
200
100
50
20
10
5
t[s] 2
Im = 5 … 10 x In
1
.5
.2
.1
.05
.02
.01
sgancio riflesso:
t < 10 ms
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70100 200300
I / Ir
In: corrente nominale
Ir: soglia di protezione termica
Im: soglia protezione magnetica
202
Compact NSX100/250
Protezione delle partenze motore
Sganciatori magnetici MA
MA2,5...MA100 MA150 e MA220
10 000 10 000
5 000 5 000
2 000
2 000
1 000
1 000
500
500
Tenuta termica
200
MA220
200
100
100
MA150
Tenuta termica
50
50
20
20
10
10
5
5
t[s] t[s]
2
2
Im = 6 ... 14 x In Im = 9 ... 14 x In
1
1
.5
.5
.2
.2
.1
.1
.05
.05
.02 .02
.01 t < 10 ms .01 t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
Sgancio riflesso
203
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSX 100/630
di protezione Sganciatori elettronici
e manovra
Micrologic 2
Offrono due livelli di regolazione.
e temporizzazione fissa,
Micrologic 2
Micrologic 5 A oppure E
Offrono cinque livelli di regolazione.
e temporizzazione regolabile,
e temporizzazione regolabile.
I2t = OFF.
Micrologic 5 A/E
Micrologic 6 A oppure E
Offrono cinque livelli di regolazione.
e temporizzazione regolabile,
e temporizzazione regolabile.
I2t = OFF.
e temporizzazione fissa
classe
c protezione istantanea I a soglia fissa
classe
Ii
Micrologic 2 M
204
Compact NSX 100/250
Protezione della distribuzione
10 000 10 000
5 000 40 A : Ir = 16 ...40 A 5 000
100 A : Ir = 36 ...100 A 250 A : Ir = 90 ...250 A
2 000 160 A : Ir = 57 ...160 A 2 000
1 000 1 000
500 500
200 200
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
Isd = 1.5 ...10 x Ir Isd = 1.5 ...10 x Ir
1 1
.5 .5
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 .01
t < 10 ms t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 15 x In Ii = 12 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
10 000 10 000
40 A : Ir = 16 ...40 A
5 000 5 000
100 A : Ir = 36 ...100 A 250 A : Ir = 90 ...250 A
2 000 160 A : Ir = 57 ...160 A 2 000
1 000 1 000
500 500
200 200
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
Isd = 1.5 ...9 x Ir Isd = 1.5 ...9 x Ir
1 1
.5 .5
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 t < 10 ms .01 t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 15 x In Ii = 12 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
205
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSX 100/250
di protezione Protezione della distribuzione
e manovra
10 000 10 000
40 A : Ir = 16 ...40 A
5 000 5 000
100 A : Ir = 36 ...100 A 250 A : Ir = 90 ...250 A
2 000 160 A : Ir = 56 ...160 A 2 000
1 000 1 000
500 500
200 200
100 100
tr = 0.5 ...16 s tr = 0.5 ...16 s
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] Isd = 1.5 ...10 x Ir t[s] Isd = 1.5 ...10 x Ir
2 2
1 1
I²t ON I²t ON
.5 0.4 .5 0.4
0.3 0.3
.2 0.2 .2 0.2
.1 I²t OFF 0.1 .1 I²t OFF 0.1
.05 .05
0 0
.02 .02
.01 .01
.005 t < 10 ms .005 t < 10 ms
.002 .002
.001 Ii = 1.5 ...15 In Ii = 1.5 ...12 In
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 5 7 10 20 30 50 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 5 7 10 20 30 50
I / Ir I / In I / Ir I / In
10 000
5 000
200
100
50
20
10
5
t[s] I²t ON
2
1
.5
0.4
0.3
.2
I²t OFF 0.2
.1 0.1
.05
0
.02
.01
.005
.002
.001
.05 .07 .1 .2 .3 .4 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30
I / In
206
Compact NSX 100/250
Protezione delle partenze motore
10 000 10 000
50 A : Ir = 25 ...50 A
5 000 25 A : Ir = 12 ...25 A 5 000
100 A : Ir = 50 ...100 A
2 000 2 000 150 A : Ir = 70 ...150 A
220 A : Ir = 100 ...220 A
1 000 1 000
500 classe 20 500 classe 20
classe 10 classe 10
200 200
classe 5 classe 5
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
Isd = 5 ...13 x Ir Isd = 5 ...13 x Ir
1 1
.5 .5
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 t < 10 ms .01 t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 17 x In Ii = 15 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 t < 10 ms .01 t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 17 x In Ii = 15 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
207
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSX 100/250
di protezione Protezione delle partenze motore
e manovra
10 000
5 000
200
100
50
20
10
5
t[s]
2
1
.5
0.4 0.4
0.3 0.3
.2 0.2 0.2
.1 0.1 0.1
.05
0 0
.02
.01
.005
.002
.001
.05 .07 .1 .2 .3 .4 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30
I / In
208
Compact NSX 400/630
Protezione della distribuzione
10 000 10 000
5 000 250 A : Ir = 63 ...250 A 5 000
630 A : Ir = 225 ...630 A
400 A : Ir = 144 ...400 A
2 000 2 000
1 000 1 000
500 500
200 200
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
Isd = 1.5 ...10 x Ir Isd = 1.5 ...10 x Ir
1 1
.5 .5
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 .01 t < 10 ms
t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 12 x In Ii = 11 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
10 000 10 000
5 000 5 000
400 A : Ir = 100 ...400 A 630 A : Ir = 225 ...630 A
2 000 2 000
1 000 1 000
500 500
200 200
100 100
tr = 0.5 ...16 s tr = 0.5 ...16 s
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] Isd = 1.5 ...10 x Ir t[s] Isd = 1.5 ...10 x Ir
2 2
1 1
I²t ON I²t ON
.5 0.4 .5 0.4
0.3 0.3
.2 0.2 .2 0.2
.1 I²t OFF 0.1 .1 I²t OFF 0.1
.05 0 .05
0
.02 .02
.01 .01
.005 t < 10 ms .005 t < 10 ms
.002 .002
Ii = 1.5 ...12 In Ii = 1.5 ...11 In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 5 7 10 20 30 50 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 5 7 10 20 30 50
I / Ir I / In I / Ir I / In
209
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSX 400/630
di protezione Protezione della distribuzione
e manovra
10 000
5 000
200
100
50
20
10
5
t[s] I²t ON
2
1
.5
0.4
0.3
.2
I²t OFF 0.2
.1 0.1
.05
0
.02
.01
.005
.002
.001
.05 .07 .1 .2 .3 .4 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30
I / In
210
Compact NSX 400/630
Protezione delle partenze motore
10 000 10 000
5 000 5 000
2 000 2 000
1 000 1 000
500 500
200 200
100 Tenuta termica 100 Tenuta termica
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
1 1
.5 .5
.02 .02
.01 .01 t < 10 ms
t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 15 x In Ii = 13 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / In I / In
10 000 10 000
5 000 5 000
320 A : Ir = 160 ...320 A 500 A : Ir = 250 ...500 A
2 000 2 000
1 000 1 000
500 classe 20 500 classe 20
classe 10 classe 10
200 200
classe 5 classe 5
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
Isd = 5 ...13 x Ir Isd = 5 ...13 x Ir
1 1
.5 .5
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 t < 10 ms .01 t < 10 ms
.005 .005
.002 .002
Ii = 15 x In Ii = 13 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
211
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NSX 400/630
di protezione Protezione delle partenze motore
e manovra
10 000 10 000
5 000 320 A : Ir = 160 ...320 A 5 000 500 A : Ir = 250 ...500 A
2 000 2 000
classe 30 classe 30
1 000 1 000
classe 20 classe 20
500 classe 10 500 classe 10
classe 5 classe 5
200 200
100 100
50 50
20 20
10 10
5 5
t[s] t[s]
2 2
Isd = 5 ...13 x Ir Isd = 5 ...13 x Ir
1 1
.5 .5
.2 .2
.1 .1
.05 .05
.02 .02
.01 t < 10 ms .01 t < 10 ms
.005 .005
.002 Ii = 15 x In .002 Ii = 13 x In
.001 .001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
I / Ir I / Ir
10 000
5 000
2 000
Ig = 0.2 ...1 x In
1 000
500
200
100
50
20
10
5
t[s]
2
1
.5
0.4 0.4
0.3 0.3
.2 0.2 0.2
.1 0.1 0.1
.05
0 0
.02
.01
.005
.002
.001
.05 .07 .1 .2 .3 .4 .5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30
I / In
212
Compact NSX100/630
Sgancio riflesso
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200
kA eff
213
Caratteristiche Curve di intervento
degli apparecchi Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
di protezione Unità di controllo Micrologic
e manovra
t
soglia LR Unità di controllo Micrologic 2.0
Offre tre livelli di regolazione:
temporizzazione LR c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir regolabile contro i sovraccarichi;
soglia IST c temporizzazione della protezione LR regolabile su 9 livelli di temporizzazione;
c protezione istantanea Isd a soglia regolabile contro i cortocircuiti.
I
t
soglia LR
Unità di controllo Micrologic 5.0, 6.0, 7.0
Offre cinque livelli di regolazione:
temporizzazione LR
c protezione lungo ritardo LR a soglia Ir regolabile contro i sovraccarichi;
soglia CR
temporizzazione CR
c temporizzazione della protezione LR regolabile su 9 livelli di temporizzazione;
soglia IST c protezione corto ritardo CR a soglia Isd regolabile contro i cortocircuiti:
v con selezione I2 t ON-OFF. In posizione ON la caratteristica di intervento
I è a tempo inverso. Permette una migliore selettività con le apparecchiature
di protezione installate a valle;
v in opzione è possibile fornire la protezione corto ritardo con selettività logica
(opzione Z),
c temporizzazione della protezione CR regolabile su 4 gradini di temporizzazione;
c protezione istantanea a soglia regolabile contro i cortocircuiti.
È sempre possibile in tutte le versioni di interruttori Compact NS630b/3200 e
Masterpact NT e NW escludere la protezione istantanea (posizione OFF), grazie alla
presenza di una soglia di autoprotezione istantanea sull’unità di controllo Micrologic
in corrispondenza della tenuta elettrodinamica e termica dell’interruttore.
t 2
I t on
Protezione guasto a terra Micrologic 6.0 e 7.0
Ig La protezione di terra può essere realizzata come segue.
2
I t off Micrologic 6.0
tg c protezione Ig di terra T tipo Residual.
L'unità di controllo effettua la somma vettoriale delle correnti di fase e di neutro
utilizzando i TA di fase e neutro incorporati. Soglia Ig e temporizzazione tg regolabili.
0 I
c protezione Ig di terra T tipo SGR (Source Ground Return).
L'unità di controllo rileva direttamente la corrente di guasto da un TA toroidale
esterno specifico posto tra il centro stella del trasformatore MT/BT e il collettore
di terra di cabina.
Soglia Ig e temporizzazione tg regolabili.
t
I∅n Micrologic 7.0
c protezione differenziale residua di tipo Vigi.
t∅n L'unità di controllo rileva direttamente la corrente di guasto da un TA toroidale
rettangolare specifico per questa funzione posto sui codoli dell'interruttore.
0 I
Soglia IDn e temporizzazione tDn regolabili.
214
Compact NS630b/3200, Masterpact NT, NW
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(1)
Ig=In x... A B C D E F G H J
In < 400 A 0,3 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
400 A ≤ In≤1200 A 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1
In > 1200 A 500 640 720 800 880 960 1040 1120 1200
215
Caratteristiche Declassamento in temperatura
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione Interruttori conformi a CEI EN 60898-1
e manovra
216
Interruttori conformi a CEI EN 60947-2
217
Caratteristiche Declassamento in temperatura
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione Interruttori conformi a CEI EN 60947-2
e manovra
218
Interruttori Compact NSA160/NSC100
con sganciatori magnetotermici
Sganciatori magnetotermici
I valori di declassamento non vengono modificati in caso di aggiunta
ad un interruttore fisso di uno dei seguenti elementi:
c blocco Vigi,
c blocco amperometro,
c blocco sorveglianza d’isolamento,
c blocco trasformatore di corrente.
Questi valori sono ugualmente validi per gli interruttori rimovibili/estraibili dotati di:
c blocco amperometro
c blocco trasformatore di corrente.
Per gli interruttori rimovibili/estraibili dotati di blocchi Vigi o blocchi di sorveglianza
isolamento applicare invece i seguenti coefficienti di declassamento:
sganciatore coefficiente
da TM16 a TM125 1
da TM160 a TM250 0,84
Quando la temperatura ambiente supera i 40 °C, le caratteristiche della protezione
contro i sovraccarichi sono leggermente modificate.
Per determinare mediante curve i tempi di intervento, servirsi di un valore Ir uguale
alla regolazione termica indicata sull’interruttore, corretta in base alla temperatura
ambiente (vedere tabelle qui di seguito).
Compact NSA160/NSC100
calibro [A] 40 °C 45 °C 50 °C 55 °C 60 °C 65 °C 70 °C
16 16 15,6 15,2 14,8 14,5 14 13,8
25 25 24,5 24 23,5 23 22 21
32 32 31,3 30,5 30 29,5 29 28,5
40 40 39 38 37 36 35 34
50 50 49 48 47 46 45 44
63 63 61,5 60 58 57 55 54
80 80 78 76 74 72 70 68
100 100 97,5 95 92,5 90 87,5 85
125 125 122 119 116 113 109 106
160 160 156 152 147,2 144 140 136
219
Caratteristiche Declassamento in temperatura
degli apparecchi Interruttori Compact NSX100/250
di protezione con sganciatori magnetotermici
e manovra
come segue:
In temperatura [°C]
[A] 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70
16 18,4 18,7 18 18 17 16,6 16 15,6 15,2 14,8 14,5 14 13,8
25 28,8 28 27,5 27 26,3 25,6 25 24,5 24 23,5 23 22 21
32 36,8 36 35,2 34,4 33,6 32,8 32 31,3 30,5 30 29,5 29 28,5
40 46 45 44 43 42 41 40 39 38 37 36 35 34
50 57,5 56 55 54 52,5 51 50 49 48 47 46 45 44
63 72 71 69 68 66 65 63 61,5 60 58 57 55 54
80 92 90 88 86 84 82 80 78 76 74 72 70 68
100 115 113 110 108 105 103 100 97,5 95 92,5 90 87,5 85
125 144 141 138 134 131 128 125 122 119 116 113 109 106
160 184 180 176 172 168 164 160 156 152 148 144 140 136
200 230 225 220 215 210 205 200 195 190 185 180 175 170
250 288 281 277 269 263 256 250 244 238 231 225 219 213
c blocco amperometro;
Questi valori sono ugualmente validi per gli interruttori rimovibili/estraibili dotati di:
c blocco amperometro;
220
Interruttori Compact NSX100/250
Esempi
.02
.01 t < 10 ms
.005
.002
.001
.5 .7 1 2 3 4 5 7 10 20 30 50 70 100 200 300
5,5
I / Ir
Esempio 2
Regolazione di un interruttore Compact NSX250
con sganciatore TM250D.
La portata della conduttura è pari a 210 A.
I commutatori Ir dovrà essere posizionato come segue.
c A 40°C la corrente dello sganciatore non si declassa
In = 250 A. Il commutatore si deve posizionare sulla
tacca 200 A (3° gradino). La corrente effettiva regolata
sarà 200 A x (250/250) = 200 A,
c a 20°C la corrente dello sganciatore si surclassa
In = 277 A. Il commutatore si deve posizionare sulla
tacca 175 A (4° gradino). La corrente effettiva regolata
sarà 175 A x (277/250) = 194 A,
c a 60°C la corrente dello sganciatore si declassa
In = 225 A. Il commutatore si posiziona sulla tacca
225 A (2° gradino). La corrente effettiva regolata sarà
225 A x (225/250) = 202 A.
In tutti i tre casi la corrente regolata declassata è
inferiore alla portata della conduttura.
221
Caratteristiche Declassamento in temperatura
degli apparecchi Interruttori Compact NSX100/630
di protezione con unità di controllo Micrologic e per interruttori
non automatici Compact NSX/NA
e manovra
Le unità di controllo Micrologic sono La variazione di temperatura non influenza la misura dei Micrologic:
insensibili alle variazioni di temperatura. c i TA di Rogowski misurano l’intensità della corrente,
In caso di utilizzo di sganciatori Dal momento che la temperatura non ha effetti sulla misura del TA,
la regolazione dei Micrologic deve tuttavia Tuttavia il riscaldamento dovuto al passaggio della corrente e alla temperatura
Per non rischiare di raggiungere il limite di tenuta termica dei materiali è necessario
222
Interruttori Compact NS630b/320
Masterpact NT, NW
Le tabelle qui di seguito riportate indicano il valore massimo della corrente nominale,
collegamenti.
Compact NS630b/3200
versione interruttore fisso
tipo di attacchi frontali o post. orizzontali posteriori verticali
temp. Ta [°C] 40 45 50 55 60 65 70 40 45 50 55 60 65 70
NS630b N/H/L 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630
NS800 N/H/L 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NS1000 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
NS1250 N/H 1250 1250 1250 1250 1250 1170 1000 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1090
NS1600 N/H 1600 1600 1560 1510 1470 1420 1360 1600 1600 1600 1600 1600 1510 1460
NS2000 N/H 2000 2000 2000 2000 1900 1800 1700 2000 2000 2000 2000 2000 1900 1800
NS2500 N/H 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500
NS3200 N/H - - - - - - - 3200 3200 3200 3180 3080 2970 2860
versione interruttore estraibile
tipo di attacchi frontali o posteriori orizzontali posteriori verticali
temp. Ta [°C] 40 45 50 55 60 65 70 40 45 50 55 60 65 70
NS630b N/H/L 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630 630
NS800 N/H/L 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NS1000 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 1000 920 1000 1000 1000 1000 1000 1000 990
NS1250 N/H 1250 1250 1250 1250 1250 1240 1090 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1180
NS1600 N/H 1600 1600 1520 1480 1430 1330 1160 1600 1600 1600 1560 1510 1420 1250
Masterpact NT, NW
versione interruttore estraibile interruttore fisso
tipo di attacchi frontali o posteriori orizzontali posteriori verticali frontali o posteriori orizzontali posteriori verticali
temp. Ta [°C] 40 45 50 55 60 40 45 50 55 60 40 45 50 55 60 40 45 50 55 60
NT08 H1/L1 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NT10 H1/L1 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
NT12 H1 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250
NT16 H1 1600 1600 1520 1480 1430 1600 1600 1600 1560 1510 1600 1600 1600 1600 1550 1600 1600 1600 1600 1600
NW08 N/H/L 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800 800
NW10 N/H/L 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000 1000
NW12 N/H/L 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250 1250
NW16 N/H/L 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600 1600
NW20 H1/H2/H3 2000 2000 2000 1980 1890 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000 2000
NW20 L1 2000 2000 1900 1850 1800 2000 2000 2000 2000 2000 - - - - - - - - - -
NW25 H1/H2/H3 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500 2500
NW32 H1/H2/H3 3200 3200 3100 3000 2900 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200 3200
NW40 H1/H2/H3 4000 4000 3900 3750 3650 4000 4000 4000 4000 3850 4000 4000 4000 3900 3800 4000 4000 4000 4000 4000
NW40b H1/H2 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000 4000
NW50 H1/H2 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000 5000
NW63 H1/H2 - - - - - 6300 6300 6300 6300 6200 - - - - - 6300 6300 6300 6300 6300
223
Caratteristiche Declassamento in temperatura
degli apparecchi Interpact INS
di protezione Fupact da INFp32 a INFp800
e manovra
224
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Presentazione
di protezione
e manovra
Introduzione
Un interruttore di manovra-sezionatore è un apparecchio di manovra destinato
a stabilire, portare ed interrompere correnti in condizioni normali del circuito.
È in grado di portare, per un tempo specificato (1 sec.), correnti di cortocircuito
ma non è in grado di interromperle; per questo motivo deve essere protetto
con un dispositivo di protezione contro il cortocircuito (DPCC). Inoltre in posizione
di aperto, soddisfa le prescrizioni di sezionamento specificate per un sezionatore.
Un interruttore di manovra-sezionatore viene solitamente inserito in un impianto
dalla rete.
il sezionamento di un circuito.
c interruttore di manovra/sezionatore;
225
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Presentazione
di protezione
e manovra
Categoria di utilizzazione
Il costruttore dichiara il valore della corrente nominale d’impiego di un interruttore
di manovra-sezionatore riferita alla tensione d’impiego, alla frequenza
e alla categoria di utilizzazione.
Quest’ultima è una caratteristica che si riferisce all’applicazione per cui l’interruttore
è previsto, cioè al tipo di carico (resistivo o induttivo) alimentato tramite l’interruttore.
La norma fissa 4 categorie per l’utilizzo in corrente alternata e altrettante
per la corrente continua.
La tabella qui riportata, conforme a quanto prescritto dalla Norma CEI EN 60947-3,
che gli apparecchi devono avere in funzione della categoria di utilizzazione stessa.
È quindi possibile che, a parità di valori di durata elettrica, gli interruttori possano
226
Secondo quanto detto in precedenza, si può sicuramente affermare che lo stesso
interruttore non automatico è protetto da un interruttore automatico NSX100F,
avente quindi corrente nominale pari a 100 A, fino allo stesso valore di corrente
i cortocircuito presunta, essendo i valori di corrente di picco limitata e di energia
specifica passante di quest’ultimo inferiori a quelli dell’interruttore NSX160F.
Funzione da assicurare
La funzione da assicurare determina il tipo di interruttore da impiegare:
c se sono necessarie solo le funzioni di sezionamento e comando, utilizzare
un interruttore I o un Interpact fino a 2500 A;
c se sono necessarie funzioni ausiliarie (protezione differenziale, apertura e chiusura
a distanza, equipaggiamento con bobine di sgancio), utilizzare un interruttore
differenziale ID o un interruttore Compact o Masterpact non automatico;
c se è richiesta la funzione estraibilità, utilizzare un interruttore Compact
o Masterpact non automatico.
v la protezione differenziale,
v chiuso,
v aperto,
v posizione test per le prove in bianco dei circuiti ausiliari e dei comandi ad essi
collegati,
automatico,
(soglia 12 In).
le seguenti condizioni:
nelle pagine di questa guida dedicate alle caratteristiche elettriche degli interruttori
automatici NT e NW.
di cortocircuito;
227
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione
e manovra
contatti ausiliari n n n n n n n n n n n n n n
contatti ausiliari n
ausiliari elettrici n n n
228
Coordinamenti iSW, iSW-NA, iID, iID tipo B
a valle a monte
interruttore
gamma taglia [A] gamma taglia [A] 0.5-25 32-40 50-63 0.5-25 32-40 50-63
iID tutte C40 C40a 6 6 6 6
NG125NA C40N 10 10 10 10
iSW-NA iC60 iC60a 6 6 6 10 10 10
INS
iC60N 10 10 10 20 20 20
iC60H 15 15 15 30 30 30
iC60L 25 20 15 50 36 30
iSW 20-32 C40 C40a 4.5 4.5 4.5 4.5
C40N 4.5 4.5 4.5 4.5
iC60 iC60a/N/H/L 4.5 4.5 3 5.5 5.5 4
40-125 C40 C40a 6 6 6 6
C40N 10 10 10 10
iC60 iC60a 6 6 6 10 10 10
iC60N 10 10 10 20 20 20
iC60H 15 15 15 30 30 30
iC60L 25 20 15 50 36 30
ID tipo B tutte C40 C40a 6 6
C40N 10 10
iC60 iC60a 6 6 6
iC60N 10 10 10
iC60H 15 15 15
iC60L 25 20 15
10 Coordinamento totale
Nessun coordinamento
229
Caratteristiche Comando e sezionamento
10 Coordinamento totale
Nessun coordinamento
230
Ue: 380-415 V e Ue: 220-240 V
Nessun coordinamento
231
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra/sezionatori
di protezione Interpact INS40/160 (1)
e manovra
Le prestazioni dell'interruttore Interpact con piastra gialla e manopola rossa sono le stesse dell'interruttore standard.
(2) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
232
INS63 INS80 INS100 INS125 INS160
3, 4 3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
90 x 81 x 62,5 90 x 81 x 62,5 135 x 100 x 62,5 135 x 100 x 62,5 135 x 100 x 62,5
0,5 0,5 0,8 0,8 0,8
0,6 0,6 0,9 0,9 0,9
(3) Protezione con relè termico esterno obbligatoria.
(4) Senza protezione termica esterna.
233
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra/sezionatori
di protezione Interpact INS250 (1)
e manovra
Le prestazioni dell'interruttore Interpact con piastra gialla e manopola rossa sono le stesse dell'interruttore standard.
(2) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
234
INS250-160 INS250-200 INS250
3, 4 3, 4 3, 4
235
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra/sezionatori
di protezione Interpact INS320/630 (1)
e manovra
L’identificazione dell’interruttore di emergenza o di sicurezza è facilitata grazie all’utilizzo di determinati colori diversi da quelli utilizzati per gli interruttori standard:
Le prestazioni dell'interruttore Interpact con piastra gialla e manopola rossa sono le stesse dell'interruttore standard.
(2) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
236
INS320 INS400 INS500 INS630
3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
185 x 205 x 120 185 x 205 x 120 185 x 205 x 120 185 x 205 x 120
4,6 4,6 4,6 4,6
4,9 4,9 4,9 4,9
237
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra/sezionatori
di protezione Interpact INS800/2500 (1)
e manovra
Le prestazioni dell'interruttore Interpact con piastra gialla e manopola rossa sono le stesse dell'interruttore standard.
(2) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
238
INS1000 INS1250 INS1600 INS2000 INS2500
3, 4 3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
NS1000N 1000A/35 NS1250N 1250A/35 NS1600N 1600A/35 NS2000N 2000A/50 NS2500N 2500A/50
NS1000H 1000A/35 NS1250H 1250A/35 NS1600H 1600A/35 NS2000H 2000A/50 NS2500H 2500A/50
NS1000bL 1000A/150 NT12H1 1250A/35 NT16H1 1600A/35 NW20H1 2000A/50 NW25H1 2500A/50
NT10H1 1000A/35 NT12H1 1250A/35 NT16H1 1600A/35 NW20H2 2000A/50 NW25H2 2500A/50
NT10H2 1000A/35 NT12L1 1250A/100 NT16L1 1600A/100 NW20H3 2000A/50 NW25H3 2500A/50
NT10L1 1000A/100 NW12N1 1250A/35 NW16N1 1600A/35
NW10N1 1000A/35 NW12H1 1250A/35 NW16H1 1600A/35
NW10H1 1000A/35 NW12H2 1250A/35 NW16H2 1600A/35
NW10H2 1000A/35
1000 1250 1250
100 100 100
800 1000 1250
1250 1250
100 100 100
340 x 300 x 198 340 x 300 x 198 340 x 300 x 198 347,5 x 440 x 320 347,5 x 440 x 320
410 x 300 x 198 410 x 300 x 198 410 x 300 x 198 463,5 x 440 x 320 463,5 x 440 x 320
14 14 14 35 35
18 18 18 45 45
239
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori non automatici
di protezione Compact NSA125/160NA
e manovra
le stesse varianti, gli stessi ausiliari e accessori degli interruttori automatici di pari
corrente nominale:
c "sezionamento visualizzato";
elettrico - -
versioni fisso attacchi anteriori n n
attacchi posteriori - -
rimovibile attacchi anteriori - -
attacchi posteriori - -
morsetti integrati per cavi da 1,5 a 70 mm n n
profilo frontale 45 mm n n
(2) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
240
Interruttori non automatici
Compact NSC100NA
elettrico -
versioni fisso attacchi anteriori n
attacchi posteriori -
rimovibile attacchi anteriori -
attacchi posteriori -
estraibile attacchi anteriori -
attacchi posteriori -
caratteristiche elettriche secondo CEI EN 60947-3
corrente termica convenzionale [A] Ith 60 °C 100
tensione nominale d’isolamento [V] Ui 750
tensione nominale di tenuta ad impulso [kV] Uimp 8
tensione nominale d’impiego [V] Ue CA 50/60 Hz 690
CC 250
corrente nominale d’impiego le CA 50/60 Hz AC 22A AC 23A
220/240 V 100 100
380/415 V 100 100
440/480 V 100 100
500/525 V 100 100
660/690 V - -
CC DC 22A DC 23A
250 V (1 polo) - -
500 V (2 poli serie) - -
potere di chiusura in cortocircuito lcm min (solo interruttore non automatico) 2,1
[kA cresta] max (con protezione a monte tramite interruttore 330
automatico)
corrente nom. di breve durata ammissibile lcw [A eff] 1s 1500
3s 1500
20 s 580
attitudine al sezionamento n
di minima tensione MN n
mostrine n
commutatori automatici
(1) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
temporanea causata da condensazione.
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
241
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori non automatici
di protezione Compact NSX100/630 NA
e manovra
installazione / collegamenti
dimensioni [mm] fisso, attacchi anteriori 3P
LxHxP 4P
peso [kg] fisso, attacchi anteriori 3P
4P
commutatori di rete
commutatori manuali
commutatori telecomandati o automatici
(1) DC22A/DC23A (solo NSX100/250NA).
242
caratteristiche comuni
comando manuale comando diretto n
versioni fisso n
rimovibile su zoccolo n
estraibile su telaio n
n n
n n
NSX100B 100A/25 NSX160E 160A/16 NSX250B 250A/25 NSX400F 400A/36 NSX630F 630A/36
NSX100F 100A/36 NSX160B 160A/25 NSX250F 250A/36 NSX400N 400A/50 NSX630N 630A/50
NSX100N 100A/50 NSX160F 160A/36 NSX250N 250A/50 NSX400H 400A/70 NSX630H 630A/70
NSX100H 100A/70 NSX160N 160A/50 NSX250H 250A/70 NSX400S 400A/100 NSX630S 630A/100
NSX100S 100A/100 NSX160H 160A/70 NSX250S 250A/100 NSX400L 400A/150 NSX630L 630A/150
NSX100L 100A/150 NSX160S 160A/100 NSX250L 250A/150
NSX160L 160A/150
n n
n n
243
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori non automatici
di protezione Compact NS630b/1600NA
e manovra
elettrico n
attacchi posteriori n
attacchi posteriori n
di minima tensione MN n
installazione e collegamento
accessori attacchi e distanziatore poli n
mostrine n
(1) Grado di inquinamento 1: non esiste alcun inquinamento o esiste solo inquinamento secco e non conduttivo.
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
(2) Il primo valore è valido con soglia istantanea in posizione OFF (disattivata). Il secondo valore è valido con soglia istantanea in posizione ON (15xIn)
(3) Il primo valore è valido con soglia istantanea in posizione OFF (disattivata). Il secondo valore è valido con soglia istantanea in posizione ON con le seguenti
regolazioni massime:
c 15 x In (In≤2000 A)
c 12 x In (In≤2500 A)
c 8 x In (In=3200 A).
244
NS800NA NS1000NA NS1250NA NS1600NA
3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
n n n n
n n n n
n n n n
n n n n
n n n n
n n n n
n n n n
25 25 25 25
17 17 17 17
4 4 4 4
n n n n
n n n n
Nota: gli interruttori da NS630bNA a NS1600NA sono forniti interamente assemblati (blocco NA già montato).
245
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori non automatici
di protezione Compact NS2000/3200NA
e manovra
Grado di inquinamento 2: normalmente, si ha solo presenza di inquinamento non conduttivo. Occasionalmente tuttavia, ci si può attendere una conduttività
Grado di inquinamento 3: esiste inquinamento conduttivo, oppure inquinamento secco non conduttivo che diviene conduttivo a causa delle condensa.
Gradi di inquinamento 4: l'inquinamento provoca conduttività persistente a causa per esempio di polvere conduttiva o di pioggia o neve.
(2) Il primo valore è valido con soglia istantanea in posizione OFF (disattivata). Il secondo valore è valido con soglia istantanea in posizione ON (15xIn)
(3) Il primo valore è valido con soglia istantanea in posizione OFF (disattivata). Il secondo valore è valido con soglia istantanea in posizione ON con le seguenti
regolazioni massime:
c 15 xIn (In≤2000 A)
c 12 xIn (In≤2500 A)
c 8 xIn (In=3200 A).
246
NS2000NA NS2500NA NS320NA
3, 4 3, 4 3, 4
n n n
- - -
- - -
n n n
- - -
- - -
- - -
32 32 32
n n n
n n n
n
n
n
Nota: gli interruttori da NS2000NA a NS3200NA sono forniti interamente assemblati (blocco NA già montato).
247
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra-sezionatori
di protezione con fusibili Fupact INFp32-INFp800
e manovra
La gamma Fupact
L’apparecchio Fupact integra in un unico prodotto le funzioni di comando,
sezionamento e portafusibile. Queste funzioni possono essere realizzate
anche associando più componenti separati.
Fupact INFp
Gli interruttori di manovra-sezionatori con fusibili INFp realizzano le seguenti
funzioni:
Questa funzione è garantita dai fusibili industriali tipo NFC, BS, DIN, associati
su portafusibili separati.
Comando.
Protezione.
248
Conformità alle norme
La gamma Fupact è conforme alle norme:
c CEI EN 60947-1: regole generali
c CEI EN 60947-3: interruttori, sezionatori
c CEI EN 60947-5.1 e seguenti: dispositivi elettromeccanici di comando;
componenti per sistemi di automazione.
Gli interruttori di manovra-sezionatori con fusibili Fupact e i rispettivi ausiliari
sono conformi alle norme europee EN 60947-1 e EN 60947-3 oltre che alle norme
nazionali corrispondenti:
c tedesca VDE
c australiana AS
c inglese BS
c francese NF.
Etichetta per INFp
Gli interruttori di manovra-sezionatori con fusibili Fupact INFp e i rispettivi ausiliari
sono:
c adatti ad essere associati a fusibili di tipo industriale conformi alle norme
v IEC 60269
v BS 88
v DIN 43620 / VDE 0636.
Gli interruttori di manovra-sezionatori con fusibili Fupact INFp sono adatti
al comando delle macchine utensili:
c rispondono ai requisiti della nuova direttiva macchine IEC 60204 (EN 60204).
c sono conformi alle norme NF C 79-130 ed alle specifiche CNOMO.
Tropicalizzazione
Gli apparecchi della gamma Fupact hanno superato i test speciali previsti dalle
c categoria C2.
Questo consente di utilizzare i sezionatori con fusibili Fupact con qualsiasi tipo
di clima.
Grado di inquinamento
Gli interruttori di manovra-sezionatori con fusibili Fupact sono adatti a funzionare
nelle condizioni di inquinamento rispondenti alle norme IEC 60947 per gli ambienti
industriali, grado di inquinamento III.
Temperatura ambiente
I sezionatori con fusibili Fupact possono essere utilizzati ad una temperatura
nella documentazione.
sopra.
Eccezionalmente può avvenire ad una temperatura compresa tra -35 °C e +70 °C.
Grado di protezione
Sugli apparecchi della gamma Fupact i gradi di protezione contro i contatti diretti
rispondono alle norme CEI EN 60529 (indice di protezione IP) e CEI EN 50102
249
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra-sezionatori
di protezione con fusibili Fupact INFp32-INFp800
e manovra
Attitudine al sezionamento
(sezionamento visualizzato)
Gli apparecchi della gamma Fupact realizzano l’attitudine al sezionamento come
definito dalla norma CEI EN 60947-3:
c la posizione di sezionamento corrisponde alla posizione aperto "O" (OFF),
c la leva di manovra non può indicare la posizione "O" se i contatti non sono
effettivamente aperti.
visualizzato.
L’installazione di una manovra rotativa rinviata sui Fupact INFp non pregiudica
Sezionamento visibile
L'operatore visualizza direttamente la separazione fisica dei contatti di potenza.
Gli interruttori di manovra-sezionatori con fusibili da INFp250 a INFp800 associano
250
Interruttori di manovra-sezionatori con fusibili
per il comando di emergenza o di sicurezza
Il sezionatore con fusibili Fupact può essere utilizzato come dispositivo
di emergenza. In questo caso deve essere facilmente localizzabile, accessibile
ed identificabile (vedere norme e regolamenti in materia di sicurezza macchine:
VDE 0660, VDE 0113, CNOMO...).
L'identificazione dell'interruttore di emergenza o di sicurezza è facilitata grazie
all’utilizzo di determinati colori diversi da quelli utilizzati per gli interruttori standard:
c per le versioni con manovra diretta frontale per i Fupact da INFp250 a INFp800.
251
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra-sezionatori
di protezione con fusibili Fupact INFp32-INFp800
e manovra
sezionamento visualizzato b sì
grado di inquinamento 3 3
comando
manovra rotativa diretta frontale b b
blocco a lucchetti b b
252
INFp63 INFB100 INFC125 INFp160
NFC-DIN-BS BS NFC DIN-BS
NFC-DIN-BS BS NFC DIN-BS
NFC-DIN - NFC DIN
sì sì sì sì
3 3 3 3
b b b b
b b b b
b b b b
b b b b
5 7 7 7
b b b b
b b b b
b b b b
b b b b
253
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra-sezionatori
di protezione con fusibili Fupact INFp32-INFp800
e manovra
NH00 - -
BS (interassi di fissaggio in mm) (2) A1 (44.5) b -
F1 b -
A2 (73.0) b -
A3 (73.0) - -
A4 (93.7) - -
installazione e collegamento
b
fisso attacchi anteriori b
coprimorsetti - b
dimensioni e peso
dimensioni H x L x P [mm] 3P 97 x 106 x 105 100 x 114.5 x 120.5
versione Front. DIN/NFC 4P 97 x 142 x 105 100 x 138 x 120.5
dimensioni H x L x P [mm] 3P 97 x 129 x 105 100 x 146.5 x 132.5
versione laterale DIN/NFC 4P 97 x 165 x 105 100 x 170 x 132.5
dimensioni H x L x P [mm] 3P 97 x 106 x 105 100 x 114.5 x 105.5
versione frontale BS 4P 97 x 142 x 105 100 x 138 x 105.5
dimensioni H x L x P [mm] 3P 97 x 129 x 105 100 x 146.5 x 120.5
versione laterale BS 4P 97 x 165 x 105 100 x 170 x 120.5
peso approssimativo senza fusibile 3P 0.7 1.1
e senza accessori [kg] 4P 0.9 1.3
dimensioni delle cassette per Ithe
H x L x P [mm] 300 x 350 x 200
declassamento in temperatura (3) (4) NFC-BS DIN
“montaggio verticale” Ith [A] 40 °C 32 63
fusibili in posizione verticale 45 °C 30.4 58
50 °C 28.8 56
55 °C 27.2 53
60 °C 25.6 51
65 °C 25 48
70 °C 24.4 45
“montaggio orizzontale” Ith [A] 35 °C 31 63
fusibili in posizione orizzontale 40 °C 29.5 61
45 °C 28 58
50 °C 26.5 56
55 °C 25 53
60 °C 23.5 51
65 °C 22 48
70 °C 20.5 45
(1) Diametro max corpo fusibile: Ø32 mm.
(2) A: fusibile con attacchi centrati.
(3) Il declassamento è indicato per:
- il calibro massimo del fusibile installabile sull’apparecchio,
- la potenza massima dissipata.
(4) Montaggio a soffitto, applicare un declassamento supplementare del 10 %.
254
INFp63 INFB100 INFC125 INFp160
- - - -
b (50 A) - - -
- - b b (63 A)
b - - b
b - - b
- - - -
- - - -
b b - b
b b - b
- b (1) - b (1)
b b b b
4 M8 x 25 M8 x 25 M8 x 25
3.5 M5: 3.5 M8: 5 M5: 3.5 M8: 5 M5: 3.5 M8: 5
b b b b
b b b b
100 x 114.5 x 120.5 140 x 148 x 130 140 x 148 x 130 140 x 148 x 130
100 x 138 x 120.5 140 x 183 x 130 140 x 183 x 130 140 x 183 x 130
100 x 146.5 x 132.5 140 x 181.5 x 142 140 x 181.5 x 142 140 x 181.5 x 142
100 x 170 x 132.5 140 x 216.5 x 142 140 x 216.5 x 142 140 x 216.5 x 142
100 x 114.5 x 105.5 140 x 148 x 114.5 140 x 148 x 114.5 140 x 148 x 114.5
100 x 138 x 105.5 140 x 183 x 114.5 140 x 183 x 114.5 140 x 183 x 114.5
100 x 146.5 x 120.5 140 x 181.5 x 126.5 140 x 181.5 x 126.5 140 x 181.5 x 126.5
100 x 170 x 120.5 140 x 216.5 x 126.5 140 x 216.5 x 126.5 140 x 216.5 x 126.5
1.1 1.4 1.4 1.4
1.3 1.8 1.8 1.8
255
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra-sezionatori
di protezione con fusibili Fupact INFp200-INFp800
e manovra
sezionamento visualizzato b b
grado di inquinamento 3 3
comando
manovra rotativa diretta frontale b b
256
INFp400 INFp630 INFp800
DIN-BS DIN-BS DIN-BS
DIN-BS DIN-BS DIN-BS
DIN DIN DIN
b b b
3 3 3
b b b
b b b
- - -
b b b
19 38 38
b b b
b b b
257
Caratteristiche Comando e sezionamento
degli apparecchi Interruttori di manovra-sezionatori
di protezione con fusibili Fupact INFp200-INFp800
e manovra
NH (0, 1, 2) - -
NH (3) - -
BS (interassi di fissaggio in mm) (1) B1 (111) b b
B2 (111) b b
B3 (111) - b (4)
B4 (111) - -
C1 (133) - -
C2 (133) - -
C3 (133) - -
installazione e collegamento
fisso attacchi anteriori b b
barrette di neutro b b
coprimorsetti b b
dimensioni e peso
dimensioni H x L x P [mm] 3P (DIN) 199 x 175.5 x 149 193 x 206 x 154
3P (BS) 199 x 175.5 x 130
4P (DIN) 199 x 219 x 149 193 x 260 x 154
4P (BS) 199 x 219 x 130
peso approssimativo senza fusibile [kg] 3P 2.6 3.1
4P 3.6 4.1
dimensioni delle cassette per Ithe
H x L x P [mm] 600 x 350 x 300 800 x 400 x 330
declassamento in temperatura (2) (3) DIN-BS DIN-BS
“montaggio verticale” Ith [A] 40 °C 200 250
fusibili in posizione verticale 45 °C 185 232
50 °C 177 222
55 °C 169 211
60 °C 160 200
65 °C 151 189
70 °C 141 177
“montaggio orizzontale” Ith [A] 35 °C 200 250
fusibili in posizione orizzontale 40 °C 193 241
45 °C 185 231
50 °C 177 222
55 °C 169 211
60 °C 160 200
65 °C 151 189
70 °C 141 177
(1) B: fusibile con attacchi sfalsati.
(2) Il declassamento è indicato per:
- il calibro massimo del fusibile installabile sull’apparecchio,
- la potenza massima dissipata.
(3) Montaggio a soffitto, applicare un declassamento supplementare del 10 %.
(4) Diametro max corpo fusibile: Ø 52 mm.
(5) Diametro max corpo fusibile: Ø 62 mm.
258
INFp400 INFp630 INFp800
- - -
- - -
b - -
- b b
b - -
b - -
b - -
b (5) - -
- b b
- b b
- - b
b b b
b b b
b b b
259
Caratteristiche Potenze dissipate
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione
e manovra
Le tabelle seguenti indicano la potenza dissipata per polo espressa in watt per ogni
valore di corrente nominale del dispositivo. I valori indicati sono relativi a interruttori
utilizzati alla corrente nominale dello sganciatore e alla frequenza 50/60 Hz.
Per interruttori tetrapolari (4P e 3P+N) la potenza dissipata totale è P/polo x 3.
Tali dati hanno lo scopo di determinare la potenza complessiva dissipata all'interno
dei quadri al fine di effettuare la verifica alle sovratemperature e valutare il corretto
declassamento del dispositivo di protezione. Per determinare l'effettiva potenza
Nota: la misura del valore di resistenza del polo non permette
da sola di qualificare completamente la qualità del contatto,
dissipata nelle reali condizioni di impiego moltiplicare la potenza per il quadrato
ovvero la capacità dell'interruttore di trasportare correttamente del fattore di utilizzazione. Per la determinazione della resistenza per polo
La tabella seguente indica la potenza dissipata per polo in Watt per ogni corrente nominale degli apparecchi Acti 9.
In [A] 0.5 0.75 1 1.6 2 2.5 3 4 5 6 6.3 10 12.5 13 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
potenza [W]
AMP digitale: 0,3; analogico 1,1
iPB 0.3
C40 1P+N (1) 2.3 2.1 2.2 2.6 3.2 2 3.3 3.5 4.8 4.9 6.9
C40 3P+N (1) 8.7 4.8 9.2 9.6 9.3 9.6 15
C40 Vigi (1) 3.38 2.51 4.61 5.55 5.5 8.74 14.3
iC60, 2.26 2.3 1.85 2.24 2.4 1.3 2 2.05 2.2 2.7 2.8 3.6 4 4.4
C60H-DC 2.2 2.3 2.5 2.4 2.4 3 2 2.6 2.9 3 3.5 4.6 4.5 6.6
C60 UL 2.2 2.3 2.5 2.2 2.4 2.5 2.7 1.9 2.59 2.94 3.05 3.55 4.6 4.3 6.04
C120 4.5 6 8
iSSW 0.3
iCMA/V/B/D/E 0.3
CMA/V 48x48 0.3
iCT 1.2 1.2 1.6 1.6 2.1
(1P-2P) (1P-2P) (2P) (2P) (2P)
1.6 1.6 2.1 2.1 4.2
(3P-4P) (3P-4P) (3P-4P) (3P-4P) (4P)
CT C40 1.3 1.3 1.6 1.6 4.2
(1P-2P) (2P) (2P)
1.6 2.1 2.1
(3P-4P) (3P-4P) (3P-4P)
DomA45 (1) 3.2 2 3.3 3.5 4.8 4.9
DomA42/47 (1) 2.36 1.38 1.92 2.2 2.18 3.33
DomB (1) 3.5 6
DomC45 (1) 3.38 2.51 4.61 5.55 5.5 8.74
DomC42 (1) 6.14 4.38 6.18 7.34 8.4 8.54
FRE 0.3
iID 1.3 2.88 3.81 6 9
260
Compact NSA, NSC100
Compact NSA
NSA160E, NE, N NSA125NA NSA160NA
fisso In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160 125 160
Pdiss/polo [W] 4 5 5,5 6 7 8 9 10 12,5 15,4 11 15,4
fisso + Vigi In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 125 160
Pdiss/polo [W] 4,06 5,16 5,76 6,4 7,63 9 10,6 12,5 16,4 21,8
Compact NSC100N
NSC100N NSC100NA
fisso In [A] 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100 100
Pdiss/polo [W] 4 4,5 5 5,5 6 7 8 10 9 10 6
fisso + Vigi In [A] 16 20 25 32 40 50 63 70 80 100 100
Pdiss/polo [W] 4,06 4,6 5,16 5,76 6,4 7,63 9 11,3 10,6 12,5 8,5
261
Caratteristiche Potenze dissipate
degli apparecchi Compact NSX100/630
di protezione
e manovra
Potenza supplementare
Si tratta del valore che risulta dall’aggiunta:
e L2 (schema a lato).
c di un blocco amperometro
c di un blocco trasformatore.
delle potenze per polo moltiplicata per il numero di poli (3 per un interruttore
tetrapolare).
262
Compact NS80H-MA, NS630b/3200, Interpact,
Interpact
INS
In [A] 40 63 80 100 125 160 250 250 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600 2000 2500
(160) (200)
Pdiss/ polo [W] 0,5 1,2 1,9 2 3,1 5,1 4 6 9,5 6,1 9,6 15 24 16 24 38 62 48 75
Masterpact NT ed NW (1)
NT08 H1/L1 NT10 H1/L1 NT12 H1 NT16H1 NW08 N1 NW08 H, L NW10 N1 NW10 H, L NW12 N1 NW12 H, L
fisso In [A] 800 1000 1250 1600 800 800 1000 1000 1250 1250
Pdiss [W] 45/60 65/100 130 220 62 42 100 70 150 105
estraibile In [A] 800 1000 1250 1600 800 800 1000 1000 1250 1250
Pdiss [W] 90/120 150/230 250 460 137 100 220 150 330 230
NW16 N1 NW16 H,L NW20 H,L NW25 H NW32 H NW40 H NW40b H NW50 H NW63 H
fisso In [A] 1600 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
Pdiss [W] 250 170 250 260 420 650 270 420 660
estraibile In [A] 1600 1600 2000 2500 3200 4000 4000 5000 6300
Pdiss [W] 480 390 530 600 670 900 380 590 950
(1) La potenza dissipata di Masterpact NT e NW è totale.
263
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Presentazione
di protezione
e manovra
c l'energia specifica passante I2t [A2s] limitata in funzione del valore efficace
Icc
limitata
c il valore di cresta I [kÂ] della corrente limitata in funzione del valore efficace
della corrente di cortocircuito presunta.
264
Il sistema Acti 9
240 V
DomA 45/42/47 Cu/PVC Cu/EPR
DomA 45/42/47
Interruttori 1P+N Interruttori 1P+N
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez. Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm2] [mm2]
2,5
2,5 3240 A
1,5
1,5
30
3
20 corrente di cresta non limitato 2,5 5
max prospective peak current 10
2,5
5
2
1,5 1 40 A
3
10 1,5 2
8 20 A
7 4
2 10 10 A
6 40 A
5
1
5
4 20 A
4 A
3
2 10
4 A
2 A 5
1 A
3
1
2
.8 1 A
.7 2
.6 10
.5
5
.4
3
.3 2
.2 10
.2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 .2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20
kA eff / rms kA eff / rms
1 C40a
2 C40N
265
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione
e manovra
415 V
C40 C40
Interruttori 3P+N Interruttori 3P+N
Curva di limitazione della corrente di cresta Curva di limitazione dell'energia specifica passante
3
20 2
corrente di cresta non limitato
2,5 5 2
max prospective peak current 40 A
15 10 1
2,5 25 A
5
1,5 16 A
3
10 1,5
2 6 A
9
4
8 2 10
4 A
7 ≤ 40A
5
6 ≤ 25A
1 3 3 A
5 A2 s 2
I[kA] 2 A
16A 3
4
10A 10
≤ 6A 1 A
3 5
3
2
2 2
10
5
3
2
1 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20 30 10
.2 .3 .4 .5 .6 .7.8.9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20
kA eff / rms kA eff / rms
1 C40a
2 C40N
P25M P25M
Curva di limitazione della corrente di cresta Curva di limitazione dell'energia specifica passante
266
230 V monofase o 400 V trifase
iC60a/iC60N iC60a/iC60N
Cu/PVC Cu/EPR
Interruttori 1P (230 V) / 2P, 3P, 4P (400 V) [G5-G7] Interruttori 1P (230 V) / 2P, 3P, 4P (400 V)
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez. Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm2] [mm2]
1000000
100 10 ms
4
100000
Corrente di cresta (kA)
2,5
50- 63
50 - 63 2,5 32- 40
1 y1
1000 y1
0,1 100
0,01 0,1 1 10 100 0,01 0,1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
iC60a/iC60N iC60a/iC60N
Cu/PVC Cu/EPR
Interruttori 2P, 3P, 4P (230 V) [G5-G7] 2P, 3P, 4P (230 V)
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez. Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm ] [mm2]
2
1000000
100 10 ms
2,5
Corrente di cresta (kA)
100000
2,5 50 - 63
Soll. termica (A²s)
50 - 63 32- 40
10
1,5
32 - 40 20 - 25
1,5
20 - 25 10000 16
16
8 - 10 8 - 10
6 6
4 4
2- 3
1 2- 3
1000
y1
y1
100
0,1 0,01 0,1 1 10 100
0,01 0,1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
267
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione
e manovra
4
2,5 50 - 63
Corrente di cresta (kA)
100000
32- 40
2,5
50 - 63 20- 25
1,5
1 y1
1000 y1
0,1 100
0,01 0,1 1 10 0,01 0,1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
iC60H iC60H
Cu/PVC Cu/EPR
Interruttori 2P, 3P, 4P (230 V) [G5-G7] Interruttori 2P, 3P, 4P (230 V)
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez. Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm2] [mm2]
1000000
100 10 ms
4
2,5
Corrente di cresta (kA)
100000
2,5 50 - 63
50 - 63 32-40
1,5
Soll. termica (A²s)
10 32 - 40 20 - 25
1,5
20 - 25 16
16 10000
8 - 10 8 - 10
6 6
4
2- 3 4
1
2- 3
1000
y1
≤1
0,1 100
0,01 0,1 1 10 0,01 0,1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
268
230 V monofase o 400 V trifase
iC60L iC60L
1P (230 V) / 2P, 3P, 4P (400 V) Cu/PVC Cu/EPR 1P (230 V) / 2P, 3P, 4P (400 V)
[G5-G7]
Curva di limitazione della corrente di cresta Curva di limitazione dell'energia specifica passante
Sez. Sez.
[mm2] [mm2]
1000000
10 ms
100
4
2,5 50- 63 32- 40
100000
Corrente di cresta (kA)
2,5 20- 25
50 - 63 16
1 y1
1000 y1
0,1 100
0,01 0,1 1 10 100 0,01 0,1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
iC60L iC60L
Cu/PVC Cu/EPR
Interruttori 2P, 3P, 4P (230 V) [G5-G7] Interruttori 2P, 3P, 4P (230 V)
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez. Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm2] [mm2]
1000000
10 ms
100
4
2,5
Corrente di cresta (kA)
100000
2,5 50 - 63 32- 40
50 - 63
Soll. termica (A²s)
32 - 40 1,5 20- 25
10
20 - 25 1,5 16
16
10000 8- 10
8 - 10
6 6
4
2- 3 4
1 2- 3
1000
y1
y1
0,1 100
0,01 0,1 1 10 100 0,01 0,1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
269
Caratteristiche Curve di limitazione
di protezione
e manovra
250/500 V
1000000
10 ms
100
100000
Corrente di cresta (kA)
50 - 63 10000 32 - 40
32 - 40 20 - 25
20 - 25 16
16 10
10
6 6
1 4 4
3
2 1000 3
0.5 - 2
≤1
0.1 100
0.01 0.1 1 10 100 0.01 0.1 1 10 100
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
270
240 V
10 7
1
10 10 6
9 5
Corrente di cresta (kA)
= 0.7
8 1 125A
100A
7 4 80A
2,5 10 5
6 = 0.8 2,5
5
5 1,5
1,5
4 10 4
5
= 0.9
3
10 3
5
2
= 0.95
10 2
5
1
3 4 10 1
1 2 5 6 7 8 9 10 15 20 30 5 101 5 102 5 103 5 104 5 105 5
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
240/415 V
10 7
Sollecitazione termica (energia specifica passante) (A²s)
15
5
= 0.5
10 10 6
1
9 5
Corrente di cresta (kA)
8 = 0.7
1 125A
4 100A
7 2,5 80A
10 5
6 = 0.8 2,5 5
1,5
5
1,5
4 10 4
5
= 0.9
3
10 3
5
2
= 0.95
10 2
5
1 10 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20 30 5 101 5 102 5 103 5 104 5 105 5
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
271
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Il Sistema Acti 9
di protezione
e manovra
440 V
C120N, curva C C120N, curva C
Interruttori 2P / 3P / 4P Cu/PVC Cu/EPR Interruttori 2P / 3P / 4P
[G5-G7]
Curva di limitazione della corrente di cresta Curva di limitazione dell'energia specifica passante
Sez. Sez.
[mm2] [mm2] 10 8
cos phi = 0.3 125A 5s
5
100A
20 80A 10ms
10 7
10 10 6
9 5
Corrente di cresta (kA)
8 = 0.7
4 125A
1 1 100A
7 4 80A
2,5 10 5
6 = 0.8
2,5 5
5 1,5
1,5
4 10 4
5
= 0.9
3
10 3
5
2
= 0.95
10 2
5
1 10 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 15 20 30 5 101 5 102 5 103 5 104 5 105 5
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
240 V
NG125a/N/L, curva C NG125a/N/L, curva C
Cu/PVC Cu/EPR
Interruttori 2P / 3P / 4P [G5-G7] Interruttori 2P / 3P / 4P
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez.
Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm2] [mm2]
cos phi = 0.3 10 8 125A 5s
5
100A
20
4 80A 10ms
63A
Sollecitazione termica (energia specifica passante) (A²s)
50A
15 10 7 40A
2
= 0.5
5 32A
4
25A
1 20A
10 9
10 6 16A
8
9 1 2
Corrente di cresta (kA)
7 5 10A
8 = 0.7
125A
6 4 100A
7 4 80A
5 63A
6 = 0.8 2,5 10 5 50A
40A
2,5 5 32A
25A
5 1,5 20A
16A
1,5 10A
4
10 4
5
= 0.9
3
10 3
5
2 = 0.95
10 2
5
1 10 1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 100 5 10 1 5 10 2 5 10 3 5 10 4 5 10 5 5
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.) Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
272
240/415 V
NG125a/N/L, curva C NG125a/N/L, curva C
Interruttori 2P / 3P / 4P Cu/PVC Cu/EPR Interruttori 2P / 3P / 4P
[G5-G7]
Curva di limitazione della corrente di cresta Curva di limitazione dell'energia specifica passante
Sez. Sez.
[mm2] [mm2] 10 8
cos phi = 0.3 125A 5s
5
100A
20 80A 10ms
63A
8 = 0.7
8 6 1 100A
4 80A
7 7
63A
4 50A
6 = 0.8
6 2,5 10 5 40A
32A
5
2,5 5
25A
20A
5 1,5 16A
10A
1,5
4
10 4
= 0.9 5
3
10 3
2 5
= 0.95
10 2
5
1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 100 10 1
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
5 10 1 5 10 2 5 10 3 5 10 4 5 10 5 5
525 V
NG125a/N/L, curva C NG125a/N/L, curva C
Cu/PVC Cu/EPR
Interruttori 2P / 3P / 4P [G5-G7] Interruttori 2P / 3P / 4P
Curva di limitazione della corrente di cresta Sez. Sez.
Curva di limitazione dell'energia specifica passante
[mm2] [mm2]
10 8 5s
125A
cos phi = 0.3 5
100A
20 80A 10ms
63A
Sollecitazione termica (energia specifica passante) (A²s)
10 7 50A
40A
15 7 6 5 32A
= 0.5
5 25A 7
4
5
20A 4
10 10 6 16A
2 12 6
9 5 10A 2
Corrente di cresta (kA)
11
8 = 0.7 6 125A
1 10 4 1 100A
80A
7 9 4 63A
50A
6 = 0.8 8 2,5 10 5 40A
2,5 32A
25A
5
20A
5 1,5 16A
1,5 10A
4
10 4
= 0.9
5
3
10 3
2 = 0.95 5
10 2
5
1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 20 30 40 50 100
10 1
Corrente di cortocircuito presunta (kA eff.)
5 101 5 102 5 103 5 104 5 105 5
273
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Compact NS80H-MA
di protezione
e manovra
20 80 A
cresta
80 A
50 A
interruttore relé termico contattore
50 A NS80H-MA
50 A In 80 A LRD-33 63 63/80 LC1-D80
10
25 A
8 In 80 A LRD-33 59 8/65 LC1-D65
25 A
7 12.5 A In 50 A LRD-33 57 37/50 LC1-D65
6 In 50 A LRD-33 55 30/40 LC1-D65
12.5 A
5 In 50 A LRD-33 53 23/32 LC1-D65
12.5 A
4 In 25 A LRD-33 22 17/25 LC1-D65
In 25 A LRD-13 21 12/18 LC1-D65
I[kA] 3
6.3 A
In 12.5 A LRD-13 16 09/13 LC1-D65
In 12.5 A LRD-13 14 07/10 LC1-D65
2 In 12.5 A LRD-13 12 5.5/08 LC1-D32
6.3 A In 6.3 A LRD-13 10 04/06 LC1-D65
In 6.3 A LRD-13 08 2.5/04 LC1-D65
2.5 A In 2.5 A LRD-13 07 1.6/2.5 LC1-D65
1
In 2.5 A LRD-13 06 01/1.6 LC1-D09
0.8
0.7
0.6
0.5 2.5 A
0.4
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
kA rms
3
12.5 A In 50 A LRD-33 57 37/50 LC1-D65
1,5
12.5 A 1,5 In 50 A LRD-33 55 30/40 LC1-D65
2
5
2.5 A
274
Compact NSX100/630
Compact NS630b/1600
Cu/PVC Cu/EPR
I2t [A2s] Sez. Sez.
9
[mm2] [mm2]
10
5
3 NS630bH
NS800H 120
2 NS630bN NS1000H
NS800N NS1250H
120 95
8 NS1000N NS1600H
10 NS1250N
95
70
NS1600N
5
70
50
3
50
2
35
7 35 25
10
NS1000L
NS800L (1) 25
5 S L
N H NS
630 16
3 NS
400 16
2
10
10
6
N H S L 10
NS
250
NS
100 6
5 NS
160
E 6
3 E NE N
NSA160 4
2 4
10
5 2,5
2,5
5
1,5
3
275
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Compact NSX100/630
di protezione Compact NS630b/1600
e manovra
Icc cresta [kA]
300
NS630bH
NS800H
200 NS630bN NS1000H
NS800N NS1250H
NS1000N NS1600H
NS1250N
100 NS1600N NS630bL
NS800L
80 NS1000L
70
60 L NSX630
S
50 H NSX400
40 N
F L
S NSX250
30 H NSX100
N
F NSX160
20
B
N
NE NSA160
E
10
8
7
6
5
4
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300
kA eff
276
Curve di limitazione dell'energia specifica passante Compact 660/690 V
Cu/PVC Cu/EPR
I2t [A2s] Sez. Sez.
9 [mm2] [mm2]
10
5
3
2
NS630bH 95
8 NS800H
10 95
NS1000H 70
NS1250H
5
NS630bN
NS1600H
70
NS800N 50
NS1000N
3 NS1250N 50
2 NS1600N 35
7 35 25
10
25
L
5 S NSX630 16
H
3 NSX400 16
2 �, N 10
6 L 10
10 S NSX250
N, H
� NSX100 6
5 NSX160
6
3 4
2 4
10
5 2,5
2,5
5
1,5
3
2
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 150 200 300 kA eff
277
Caratteristiche Curve di limitazione
degli apparecchi Compact NSX100/630
di protezione Compact NS630b/1600
e manovra
Icc cresta [kA]
300
200
NS630bH
NS800H
NS1000H
NS630bN NS1250H
100 NS800N NS1600H
80 NS1000N
70 NS1250N
60 NS1600N
50 NS630bL
NS800L
40 NS1000L L
NSX630
S
30 H NSX400
20 F, N L
NSX250
S
NSX100
NSX160
10 N, H
8 F
7
6
5
4
2 3 4 6 10 20 30 40 60 100 200 300 kA eff
278
Masterpact NT, NW
Curve di limitazione dell’energia specifica passante Curve di limitazione della corrente di cresta
Masterpact 380/415 V Masterpact 380/415 V
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Curve di limitazione dell’energia specifica passante Curve di limitazione della corrente di cresta
Masterpact 690 V Masterpact 690 V
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279
Caratteristiche Filiazione
degli apparecchi Presentazione
di protezione
e manovra
Filiazione
Filiazione vuol dire coordinare due dispositivi di protezione in serie utilizzando
il loro potere di limitazione. Questa limitazione offre la possibilità di installare a valle
interruttori con potere di interruzione inferiori a quello normalmente richiesto.
Gli interruttori a monte svolgono un ruolo di barriera per le forti correnti
di cortocircuito. Infatti, essi limitano i valori di corrente nel circuito e consentono
perciò agli interruttori a valle (con Pdi inferiore alla corrente di cortocircuito presunta
nel loro punto di installazione) di essere sollecitati da correnti inferiori al loro Pdi
in caso di cortocircuito. La limitazione di corrente avviene lungo tutto il circuito
controllato dall’interruttore a monte e la filiazione interessa tutti gli apparecchi
situati a valle di tale interruttore.
Il funzionamento in filiazione fra i tre apparecchi è assicurato nei due casi seguenti:
80 kA
c due apparecchi successivi si coordinano tra loro, A con B e B con C
80 kA
40 kA
Esempio 1: Rete a 400V
A 200 A NSX250L
c L’interruttore di testa A è un NSX250L (Pdi: 150 kA) con una lcc presunta
ai suoi morsetti di 80 kA. Si può scegliere come interruttore B un NSX160B
B 63 A NSX160B (Pdi: 25 kA) con una lcc presunta ai suoi morsetti di 40 kA, poichè il potere
40 kA
di interruzione di questo apparecchio, per filiazione con l’NSX250L a monte,
24 kA è di 50 kA.
Come interruttore C può essere impiegato un iC60H (Pdi: 10 kA) per una lcc
B 63 A NSX160B presunta ai suoi morsetti di 24 kA, poichè il potere di interruzione di questo
C 25 A iC60H apparecchio per filiazione con l’NSX250L a monte è di 25 kA.
24 kA È da notare che il Pdi “rinforzato” del iC60H con l’NSX160B a monte è solo di 20 kA,
ma:
c A+B = 50 kA;
C 25 A iC60H c A+C = 25 kA.
48 kA
280A 320 A NSX400H
B 63 A NSX160B
24 kA
C 25 A iC60H
B 100 A NSA160E È da notare che il Pdi del iC60N non è “rinforzato” per filiazione con il NSX400H
a monte, ma:
14 kA c A+B = 30 kA
c B+C = 15 kA.
C 25 A iC60N
281
Caratteristiche Filiazione
degli apparecchi Rete a 230/240 V
di protezione
e manovra
Nota: il coordinamento Compact/ Acti 9 a 230 V è utile per circuiti monofase in derivazione
da una linea trifase. Reti trifasi a 230 V in Italia non vengono utilizzate.
tabella 2 - Filiazione tra Compact per guida DIN a monte e Acti 9 e Compact per guida DIN a valle
a monte NSC100N NSA160E NSA160NE NSA160N
Icu [kA] 42 25 40 50
a valle Icu rinforzata [kA]
C40a ≤16A 6 20 20 20 20
C40a 20-40A 6 10 10 10 10
C40N ≤16A 10 30 30 30 30
C40N 20-40A 10 15 15 15 15
iC60a 10 30 30 30 30
iC60N 20 42 25 40 50
iC60H 30 42 40 50
iC60L ≤25A 50
iC60L 32-40A 36 42 50
iC60L 50-63A 30 42 40 50
C120N 20 42 40 50
NG125a 35 42 40 50
NG125N 50
NSA160E 25 50
NSC100 42
282
tabella 3 - Filiazione tra Compact NSX a monte e Acti 9 e Compact a valle
a monte NSX100B NSX100F NSX100N NSX100H NSX100S NSX100L NSX160B NSX160F NSX160N NSX160H NSX160S NSX160L
Icu [kA] 40 85 90 100 120 150 40 85 90 100 120 150
a valle Icu rinforzata [kA]
C40a 6 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20
C40N 10 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
iC60a 10 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30 30
iC60N 20 40 40 60 60 60 60 40 40 60 60 60 60
iC60H 30 40 50 80 80 80 80 40 50 80 80 80 80
iC60L ≤25A 50 65 80 80 80 80 65 80 80 80 80
iC60L 32-40A 36 40 65 80 80 80 80 40 65 80 80 80 80
iC60L 50-63A 30 40 65 80 80 80 80 40 65 80 80 80 80
C120N 20 40 40 50 50 70 70 40 40 50 50 70 70
NG125a 35 40 40 50 50 50 70 40 40 50 50 50 70
NG125N 50 60 70 70 85 85 60 70 70 85 85
NG125L/LMA 100 120 150 120 150
NSA160E 25 40 50 50 50 60 60
NSA160NE 40 85 90 100 100 100
NSA160N 50 85 90 100 100 100
NS80H-MA 100 120 150 120 150
NSC100 42 85 90 100 100 100 85 90 100 100 100
P25M ≥14A 50 85 90 100 100 100 85 90 100 100 100
NSX100B 40 85 90 90 100 100 85 90 90 100 100
NSX100F 85 90 100 120 150 90 100 120 150
NSX100N 90 100 120 150 100 120 150
NSX100H 100 120 150 120 150
NSX100S 120 150 150
NSX160E 25 40 40 60 60 60 60
NSX160B 40 85 90 90 100 100
NSX160F 85 90 100 120 150
NSX160N 90 100 120 150
NSX160H 100 120 150
NSX160S 120 150
283
Caratteristiche Filiazione
degli apparecchi Rete a 230/240 V
di protezione
e manovra
284
Rete a 380/415 V
tabella 8 - Filiazione tra Compact per guida DIN a monte e Acti 9 e Compact per guida DIN a valle
a monte NSA160E NSA160NE NSA160N NSC100N
Icu [kA] 16 25 36 18
a valle Icu rinforzata [kA]
C40a ≤16A 6 10 10 10 10
C40a 20-40A 6 10 10 10 10
C40N ≤16A 10 15 15 15 15
C40N 20-40A 10 15 15 15 15
iC60a 6 15 20 20 18
iC60N 10 15 20 20 18
iC60H 15 25 25 18
iC60L ≤25A 25
iC60L 32-40A 20 25 25
iC60L 50-63A 15 25 25 18
P25M ≥14A 15 15 25 25 18
C120N 10 25 25 18
NG125a 16 25 25
NG125N 25
NSA160E 16
NSC100N 18
285
Caratteristiche Filiazione
degli apparecchi Rete a 380/415 V
di protezione
e manovra
286
tabella 10 - Filiazione tra Compact NSX a monte e Acti 9 e Compact a valle
a monte NSX250B NSX250F NSX250N NSX250H NSX250S NSX250L
Icu [kA] 25 36 50 70 100 150
a valle Icu rinforzata [kA]
C40a ≤16A 6 10 10 10 10 10 10
C40a 20-40A 6 10 10 10 10 10 10
C40N ≤16A 10 15 15 15 15 15 15
C40N 20-40A 10 15 15 15 15 15 15
iC60a ≤25A 6 15 15 15 20 20 20
iC60a 32-63A 6 10 10 10 15 15 15
iC60N ≤40A 10 20 25 30 30 30 30
iC60N 50-63A 10 20 25 25 25 25 25
iC60H ≤40A 15 25 30 30 30 30 30
iC60H 50-63A 15 25 25 25 25 25 25
iC60L ≤25A 25 30 30 30 30 30
iC60L 32-40A 20 25 30 30 30 30 30
iC60L 50-63A 15 25 25 25 25 25 25
C120N 10 25 25 25 25 25 25
NG125a 16 25 25 25 25 25 25
NG125N 25 36 36 36 50 70
NG125L/LMA 50 70 100 150
NSA160E 16 25 25 30 30 30 30
NSA160NE 25 36 36 50 50 50
NSA160N 36 50 50 50 50
NS80H-MA 70 100 150
NSC100N 18 25 36 50 50 50 50
NSX100B 25 36 36 50 50 50
NSX100F 36 50 70 100 150
NSX100N 50 70 100 150
NSX100H 70 100 150
NSX100S 100 150
NSX160E 16 25 25 36 36 50
NSX160B 25 36 36 50 50 50
NSX160F 36 50 70 100 150
NSX160N 50 70 100 150
NSX160H 70 100 150
NSX160S 100 150
NSX250B 25 36 36 50 50 50
NSX250F 36 50 70 100 150
NSX250N 70 70 100 150
NSX250H 100 100 150
NSX250S 150 150
287
Caratteristiche Filiazione
degli apparecchi Rete a 380/415 V
di protezione
e manovra
tabella 12- Filiazione tra Compact NS e Masterpact NT / NW a monte e Compact NSX e NS a valle
a monte da NS630bH NS630bL NS800H NS800L NS1000H NS1000L NS1250H e NS2000N NT L1 NW L1
NS630bN a NS1600H NS2550N
NS1600N NS3200N
Icu [kA] 50 70 150 70 150 70 150 70 70 150 150
a valle Icu rinforzata [kA]
NSX100B 25 50 50 50 50 50 50 50 50 50
NSX100F 36 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX100N 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX100H 70 150 150 150 150
NSX100S 100 150 150 150 150
NSX160E 16 35 35 35 35 35 35 35 35
NSX160B 25 50 50 50 50 50 50 50 50 50
NSX160F 36 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX160N 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX160H 70 150 150 150 150
NSX160S 100 150 150 150 150
NSX250B 25 50 50 50 50 50 50 50 50 50
NSX250F 36 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX250N 70 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX250H 100 150 150 150 150
NSX250S 150 150 150 150 150
NSX400F 36 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX400N 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX400H 70 150 150 150 150
NSX400S 100 150 150 150 150
NSX630F 36 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX630N 50 70 150 70 150 70 150 70 150
NSX630H 70 150 150 150 150
NSX630S 100 150 150 150 150
NS630bN 50 70 150 70 150 70 150 70 70 150 65
NS630bH 70 150 150 150 150
NS800N 50 70 150 70 150 70 70 150 65
NS800H 70 150 150 150
NS1000N 50 70 150 70 70 150 65
NS1000H 70 150 150
NS1250N 50 70 70 65
NS1600N 50 70 65
288
Rete a 440 V
289
Caratteristiche Filiazione
degli apparecchi Rete a 440 V
di protezione
e manovra
290
Trasformatori in parallelo
c la corrente di cortocircuito sul sistema di sbarre non tiene conto delle impedenze
Nota: per collegare due o più trasformatori in parallelo, occore soddisfare le seguenti condizioni:
c stessa Vcc;
Esempio
Si considerino 2 trasformatori da 800 kVA in parallelo. Gli interruttori di macchina
saranno NS1250N muniti di unità di controllo Micrologic 2.0 regolati a 1125 A
D1 (1250 x 0,9). Le partenze sono 2, rispettivamente da 125 e 630 A.
D2
La Icc max a valle di D4 è di 37,5 kA. La partenza da 630 A sarà protetta
da un interruttore NSX630F (Pdi in filiazione di 50 kA).
La partenza da 125 A sarà protetta da un NSX160N (Pdi 50 kA), perché
D4 non c'è filiazione tra NSX160F e NS1250N.
Icc
2 trasformatori in parallelo
D1 D2 D3
D4
Icc
3 trasformatori in parallelo
291
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi Presentazione
di protezione
e manovra
Il concetto di selettività
In un impianto elettrico la distribuzione viene effettuata tramite dispositivi
di protezione, sezionamento e comando installati in serie tra di loro per una migliore
tensione sono:
c il sovraccarico;
c il cortocircuito;
c totale.
Il coordinamento si dice totalmente selettivo se, per tutte le correnti di guasto, fino
alla corrente di cortocircuito IccB, apre solo e soltanto l’interruttore B installato subito
Selettività = continuità di servizio
a monte del guasto;
c parziale.
c In cortocircuito.
v selettività cronometrica,
v selettività energetica,
v selettività logica.
Queste tecniche possono essere applicate, nello stesso impianto, sia singolarmente
BIST
Selettività amperometrica
A
La selettività amperometrica è basata sulla differenziazione delle soglie di intervento
istantanee o di corto ritardo (ImA e ImB) degli interruttori installati in serie.
B ICC Il limite di selettività è dato dalla soglia magnetica dell’interruttore a monte (ImA).
Si applica prevalentemente a livello di distribuzione terminale dove gli interruttori
sono istantanei e conduce generalmente ad una selettività parziale.
Questa tecnica è tanto più efficace quanto più si differenziano le correnti
tA = tB di cortocircuito nei punti in cui vengono installati gli interruttori e quindi quando
si è in presenza di conduttori di piccola sezione che abbattono notevolmente il livello
di cortocircuito tra monte e valle.
apre solo B ICC Si realizza selettività totale solo quando la corrente di cortocircuito ai morsetti
aprono
A e B dell’interruttore a valle è inferiore alla soglia di intervento istantaneo o di corto ritardo
IrB ImB ImA
dell’interruttore a monte.
Selettività amperometrica Per ottenere selettività amperometrica (parziale o totale), il minimo rapporto tra
la soglia di intervento istantaneo della protezione a monte e a valle deve essere
superiore a 1,5 per tener conto delle tolleranze di intervento ammesse dalle norme.
292
t
ATEMP
A
t BIST
ATEMP
Selettività cronometrica
La selettività cronometrica si ottiene differenziando i tempi di intervento dei dispositivi
B di protezione e rispettando comunque un rapporto tra le correnti di intervento
A ICC
istantaneo (o di corto ritardo) dei due dispositivi non inferiore a 1,5 come richiesto
BIST
gradino 1 anche per la selettività amperometrica.
t rA In particolare, occorre verificare che il tempo totale di interruzione dell’interruttore
B gradino ∅ ICC posto a valle (tiB) sia inferiore al tempo di ritardo allo sgancio del dispositivo posto
t rB
a monte (trA).
gradino 1 Le temporizzazioni realizzate con interruttori Schneider Electric si sviluppano
t rA
in generale su quattro gradini con tempi crescenti e selettivi tra di loro; ciò consente
apre solo B gradino ∅ ICC di realizzare un coordinamento con selettività totale su quattro livelli di distribuzione.
t rB
I rB I cuB Gli interruttori adatti ad essere temporizzati sono quelli di categoria B secondo
la Norma CEI EN 60947-2, i quali riescono a sopportare, da chiusi, valori elevati
apre solo B ICC di corrente per un tempo significativo. Questo comportamento è caratterizzato
I rB I cuB dalla “corrente di breve durata ammissibile nominale - Icw” (in kA per 0,5 o 1 sec.).
Al di sopra del valore Icw, l’interruttore deve assolutamente intervenire
Selettività cronometrica senza soglia istantanea
trA: ritardo sgancio istantaneamente, non essendo in grado di sopportare questi valori di corrente,
tiB: tempo d'interruzione a causa delle elevate sollecitazioni elettrodinamiche e termiche che si determinano
t e di conseguenza non si può avere selettività cronometrica.
In questi casi la selettività non risulta totale, ma limitata dalla corrente di intervento
A TEMP
istantaneo Iist dello sganciatore dell’interruttore di monte, a meno che si utlizzi un
A interruttore limitatore a valle che consenta di realizzare la selettività energetica.
t Le prestazioni Icw degli interruttori Masterpact sono molto elevate e rendono quindi
B
IST
ATEMP
questi interruttori particolarmente adatti a garantire la selettività fino agli elevati valori
B A di corrente di cortocircuito che si raggiungono utilizzando trasformatori MT/BT
ICC di grossa potenza o trasformatori in parallelo.
B
IST
Occorre aggiungere che l’impiego di sganciatori ritardabili implica maggiori
t rA gradino 1
sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche per i componenti dell’impianto elettrico;
B gradino ∅ infatti, il tempo complessivo di interruzione risulta di molto superiore al periodo
t rB ICC
(20 ms) relativo ad un’onda di corrente alla frequenza di 50 Hz.
t rA gradino 1
293
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi Presentazione
di protezione
e manovra
Selettività differenziale
La selettività in caso di guasto verso terra è altrettanto importante della selettività
Nota: la distanza massima consentita tra due apparecchi
in sovraccarico e in cortocircuito.
è di 3000m. Un interruttore a valle può "pilotare" fino a 10
interruttori a monte. Nel caso si abbiano due dispositivi differenziali in serie, devono essere rispettate
entrambe le seguenti condizioni:
c la soglia di intervento differenziale del dispositivo a monte deve essere maggiore
o al limite uguale a 2 volte la soglia del dispositivo a valle;
c il ritardo intenzionale del dispositivo a monte deve essere maggiore o al limite
uguale al tempo totale di apertura del dispositivo a valle.
Per maggiori dettagli e per consultare la tabella di selettività si rimanda al capitolo
dedicato alla protezione delle persone (vedere pag. 382).
Si ricorda che se la protezione contro i guasti verso terra a monte è delegata
alla protezione contro le sovracorrenti (sistemi TN), l’eventuale dispositivo
differenziale installato a valle dovrà avere una caratteristica (soglia e tempo
di intervento) inferiore a quella del dispositivo magnetotermico.
Sulle unità di controllo Micrologic nelle versioni 5.0, 6.0 e 7.0 si possono impostare
c Masterpact NW H2.
un interruttore con elevato potere d’interruzione (Icu = Ics = 150 kA), mantenendo
un alto valore di corrente di breve durata ammissibile (Icw = 65 kA), per esigenze
di selettività cronometrica.
294
Anche in questo caso, così come per la versione H2, per le correnti di cortocircuito
superiori a Icw si ha l’intervento di una soglia di autoprotezione istantanea
in corrispondenza della tenuta elettrodinamica dell’interruttore, pari a 150 kA
in valore di picco.
Per ottenere un potere d’interruzione così elevato si è resa necessaria
la realizzazione di un meccanismo di sgancio che bypassasse quello dell’unità
di controllo per le correnti superiori alla tenuta termica Icw; per queste correnti infatti
l’unità di controllo non garantisce tempi così rapidi da evitare il danneggiamento
dell’interruttore.
Il nuovo meccanismo di sgancio brevettato da Schneider sfrutta l’azione della forza
elettromagnetica creata dalla corrente di guasto per allontanare il contatto mobile
del polo interessato dalla corrente di guasto dal contatto fisso. Il movimento del polo
grazie ad una catena cinematica viene trasmesso ad una leva, la quale libera
c Masterpact NT ed NW L1.
Sezione del polo di un interruttore Compact NSX100/630 Con la versione L1, gli interruttori NT ed NW sono limitatori e hanno elevato potere
che evidenzia l’interruzione rotoattiva. d’interruzione (Icu = 150 kA a Vn = 400 V). Grazie alla loro capacità di limitazione
consentono ad esempio di abbattere una corrente di cortocircuito presunta pari
a 150 kA in valore efficace ad un valore di cresta di 75 kA e 170 kA rispettivamente
per Masterpact NT ed NW.
(Icw = 30 kA).
La limitazione della corrente di cortocircuito è ottenuta grazie ad una conformazione
dei contatti dell’interruttore tale da aumentare la forza di repulsione sul contatto
mobile e favorire la spinta dell’arco nella camera d’interruzione. Anche per questa
versione è presente il meccanismo di sgancio rapido della versione H3.
v L’interruttore NT L1 (In da 800 a 1000 A), oltre ad avere una conformazione
dei poli simile a quella dell’NW L1, per garantire tempi rapidi d’intervento utilizza una
funzione dell’unità di controllo che, in presenza di un cortocircuito consente di avere
un intervento basato non sul valore istantaneo della corrente, ma sulla pendenza
del primo fronte di salita della forma d’onda della corrente stessa; infatti la pendenza
del fronte d’onda della corrente di cortocircuito raggiunge i massimi valori negli
istanti iniziali del guasto, quando la corrente è in fase di rapida crescita, e quindi
l’ordine di sgancio viene dato dall’unità di controllo in tempi più rapidi.
c Compact NS da 630b a 3200 tipo N ed H.
Meccanismo di sgancio riflesso dell’interruttore Gli interruttori Compact NS tipo N ed H nelle due taglie dimensionali, da 630 A
Compact NSX100/630 che sfrutta la pressione a 1600 A e da 2000 A a 3200 A, presentano rispettivamente un valore di Icw
dei gas all’interno della camera d’interruzione. per 0.5 s pari a 25 kA e 30 kA;
c Selettività energetica tra interruttori Masterpact NW ed NT H1 a monte
e interruttori Compact NSX da 100 a 630 A a valle.
Gli interruttori NSX aventi corrente nominale fino a 630 A sono in grado
di realizzare una selettività totale con gli interruttori Masterpact in tutte le versioni
possibili, ad eccezione della versione NT L1, dotati dell’unità di controllo avente
il minimo numero di regolazioni, cioè l’unità di controllo Micrologic 2.0.
Ciò si deve alla loro capacità di limitazione delle correnti di cortocircuito, alla loro
rapidità di interruzione del circuito sede del guasto e alla leggera temporizzazione
impostata sulla soglia di corto ritardo dell’unità di controllo Micrologic 2.0.
In particolare è da sottolineare come questo fatto si verifichi anche con gli interruttori
NW H3 ed L1 a monte, cioè quelli con potere d’interruzione pari a 150 kA;
c Selettività energetica tra interruttori Compact NS N ed H da 630b a 3200 a monte
e interruttori Compact NSX da 100 a 630 A a valle.
Gli interruttori NSX aventi corrente nominale fino a 630 A sono in grado
di realizzare una selettività in molti casi totale con i nuovi interruttori scatolati
a monte dotati dell’unità di controllo base, Micrologic 2.0.
Sistema di sgancio rapido per Masterpact NW H3 ed L1. Anche in questo caso come nel precedente la selettività energetica è dovuta agli
effetti concomitanti della limitazione operata dai Compact NSX fino a 630 A
a valle e della temporizzazione impostata sulle unità di controllo Micrologic.
295
Caratteristiche Selettività
e manovra
alternata pari a 400 V, 50 Hz. Per reti a tensione superiore in corrente continua
il limite di selettività. Una T indica che tale limite corrisponde al potere di interruzione
c tempo di non sgancio a monte > tempo totale d’interruzione a valle, cioè differenza
a monte e a valle.
sganciatore a monte applicazione sganciatore a valle rapporto minimo tra le regolazioni a monte e a valle
Ir monte/Ir valle (1) Im monte/Im valle (1)
modulari distribuzione modulari ≥3 ≥2
TM distribuzione TM e Modulari ≥ 1,6 ≥ 1,5
Micrologic (NS e NSX) ≥ 1,6 ≥ 1,5
partenze motore MA + relè termico ≥3 ≥2
magnetotermico per motori ≥3 ≥2
Micrologic M (NS e NSX) ≥3 ≥2
Micrologic (2) distribuzione TM e Modulari ≥ 1,6 ≥ 1,5
Micrologic (2) ≥ 1,3 ≥ 1,5 (3)
partenze motore MA + relè termico ≥3 ≥ 1,5
magnetotermico per motori ≥3 ≥ 1,5
Micrologic M (NS e NSX) ≥3 ≥ 1,5
(1) I valori di selettività indicati nelle tabelle sono relativi a correnti termiche e correnti di intervento magnetico o di corto ritardo regolate al valore massimo.
Qualora fosse necessario ridurre le regolazioni rispettare i rapporti indicati nella tabella sopra riportata affinchè i limiti di selettività siano ancora validi.
(2) La selettività cronometrica sulla protezione di lungo ritardo (Ir) e di corto ritardo (Isd) richiede la taratura su gradini di temporizzazione differenti
(esempio: gradino 0,1 a monte/gradino 0 a valle) oltre al rispetto dei rapporti tra le correnti regolate.
(3) Il rapporto deve essere rispettato anche tra le correnti di intervento istantaneo (Ii).
296
a monte: NG125N/L, C120
a valle: C40a/N
Ue = 230/415 V
tabella 1 - Limite di selettività espresso in A (segue curva D)
a monte NG125 N/L, C120N NG125a/N/L, C120N
curva B curva C
a valle In [A] 10 16 20 25 32 40 50 63
80 100 125 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
C40a 6 64 80 100 130 260 200 470
700 1000 1800 130 160 200 570 620 1400 1900 2300 3800 T
curva B 10 80 100 130 160 200 250
520 770 1200 160 200 450 480 1000 1300 1500 2200 3400
16 130 160 200 250
320 600 940 420 320 720 950 1100 1600 2300
20 160 200 250
320 400 800 320 680 800 960 1300 1900
25 200 250
320 400 500 640 800 640 1200 1800
32 250
320 400 500 500 640 800 1500
40 320 400 500 640 800 1000
C40N 6 64 80 100 130 260 200 470 700 1000 1800 130 160 200 570 620 1400 1900 2300 3800 6400
curva B 10 80 100 130 160 200 250 520 770 1200 160 200 450 480 1000 1300 1500 2200 3400
16 130 160 200 250 320 600 940 420 320 720 950 1100 1600 2300
20 160 200 250 320 400 800 320 680 800 960 1300 1900
25 200 250 320 400 500 640 800 640 1200 1800
32 250 320 400 500 500 640 800 1500
40 320 400 500 640 800 1000
C40a 1 200 T T T T T T T T T T 120 430 730 2300 T T T T T T T
curva C 2 60 130 190 330 490 2000 2800 T T T T 80 270 380 550 1600 1700 T T T T T
3 110 150 230 280 560 630 1100 1700 3000 T 80 210 290 380 1200 1400 4900 T T T T
4 80 180 240 420 460 860 1500 2400 T 130 160 320 870 880 2200 3700 4100 T T
6 130 350 360 620 1000 1400 2800 160 200 570 620 1400 1900 2300 3800 T
10 200 380 590 850 1300 200 450 480 1000 1300 1500 2200 3400
16 250 520 770 1200 320 720 950 1100 1600 2300
20 600 940 680 800 960 1300 1900
25 800 800 640 1200 1800
32 640 800 1500
40 800 1000
C40N 1 200 T T T T T T T T T T 120 430 730 2300 T T T T T T T
curva C 2 60 130 190 330 490 2000 2800 T T T T 80 270 380 550 1600 1700 6200 T T T T
3 110 150 230 280 560 630 1100 1700 3000 6400 80 210 290 380 1200 1400 4900 T T T T
4 80 180 240 420 460 860 1500 2400 6400 130 160 320 870 880 2200 3700 4100 8300 T
6 130 350 360 620 1000 1400 2800 160 200 570 620 1400 1900 2300 3800 6400
10 200 380 590 850 1300 200 450 480 1000 1300 1500 2200 3400
16 250 520 770 1200 320 720 950 1100 1600 2300
20 600 940 680 800 960 1300 1900
25 800 800 640 1200 1800
32 640 800 1500
40 800 1000
297
Caratteristiche Selettività
Ue = 230/415 V
tabella 1 - Limite di selettività espresso in A
a monte NG125 N/L, C120N
curva D
a valle In [A] 10 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125
C40a 6 340 360 730 740 1200 2600 4700 T T T
curva B 10 240 550 580 860 1600 2800 3500 5600 T
16 380 480 1200 1900 2400 3600 4200
20 480 1000 1500 2000 2900 3300
25 950 1400 1700 2600 2900
32 1100 1600 2200 2600
40 1400 2100 2400
C40N 6 340 360 730 740 1200 2600 4700 6200 T T
curva B 10 240 550 580 860 1600 2800 3500 5600 7300
16 380 480 1200 1900 2400 3600 4200
20 480 1000 1500 2000 2900 3300
25 950 1400 1700 2600 2900
32 1100 1600 2200 2600
40 1400 2100 2400
C40a 1 350 T T T T T T T T T T
curva C 2 240 770 830 2000 2200 4800 T T T T T
3 180 610 640 1600 1700 3800 T T T T T
4 450 500 1000 1100 1900 4600 T T T T
6 730 740 1200 2600 4700 T T T
10 550 580 860 1600 2800 3500 5600 T
16 380 480 1200 1900 2400 3600 4200
20 1000 1500 2000 2900 3300
25 1400 1700 2600 2900
32 1100 1600 2200 2600
40 2100 2400
C40N 1 350 T T T T T T T T T T
curva C 2 240 770 830 2000 2200 4800 T T T T T
3 180 610 640 1600 1700 3800 T T T T T
4 450 500 1000 1100 1900 4600 T T T T
6 730 740 1200 2600 4700 6200 T T
10 550 580 860 1600 2800 3500 5600 7300
16 380 480 1200 1900 2400 3600 4200
20 1000 1500 2000 2900 3300
25 1400 1700 2600 2900
32 1100 1600 2200 2600
40 2100 2400
298
a monte: NG125N/L, C120
a valle: iC60a/N/H/L
Ue = 230 V
Nota: la tabella sottostante è valida nei seguenti casi:
c corto circuito tra Fase e Neutro in una partenza monofase con tensione uguale a 230 V,
c corto circuito tra Fase e Fase in una rete trifase con tensione nominale uguale a 230 V.
299
Caratteristiche Selettività
c corto circuito tra Fase e Fase in una rete trifase con tensione nominale uguale a 230 V.
300
Nota: la tabella sottostante è valida nei seguenti casi:
Ue = 415 V c corto circuito tra Fase e Fase in una rete con distribuzione trifase 400 V.
301
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NG125N/L, C120
di protezione a valle: iC60a/N/H/L
e manovra
302
a monte: NSC100, NSA160
a valle: Acti 9
Ue = 415 V
tabella 4 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NSA160E/NE/N NSC100N
sganciatore TM-D sganciatore TM-D
a valle In [A] 63 80 100 125 160 50 63 80 100
P25M ≤4 T T T T
≤25 1 1 1 1
C40a ≤10 T T T T T 5 T T T
16 T T T T T 3 T T T
20 T T T T T 3 T T T
25 T T T T T 3 T T T
32 4 4 T T T 4 4 T
40 4 T T T 4 T
C40N ≤10 T T T T T 5 T T T
16 T T T T T 3 T T T
20 T T T T T 3 T T T
25 6 6 T T T 3 6 6 T
32 4 4 7 T T 4 4 7
40 4 7 8 8 4 7
iC60a/N/H ≤10 10 T T T T 5 10 T T
16 10 T T T T 3 10 T T
20 10 T T T T 3 10 T T
25 6 6 T T T 3 6 6 T
32 4 4 7 T T 4 4 7
40 4 7 8 8 4 7
50 5 8 8 5
63 6 6
iC60L ≤10 10 15 T T T 5 10 15 T
16 10 15 T T T 3 10 15 T
20 10 15 T T T 3 10 15 T
25 6 6 T T T 3 6 6 T
32 4 4 7 T T 4 4 7
40 4 7 8 8 4 7
50 5 8 8 5
63 6 6
303
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 5 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte NSX100B/F/N/H/S/L NSX160E/B/F/N/H/S/L NSX250B/F/N/H/S/L
sganciatore TM-D sganciatore TM-D sganciatore TM-D
a valle In [A] 16 25 32 40 50 63 80 100 80 100 125 160 160 200 250
C40a/N ≤ 10 0,19 0,3 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
16 0,3 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
20 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
25 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
32 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
40 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
iC60a/N/H/L ≤ 10 0,19 0,3 0,4 0,5 0,5 0,5 1,3 3 1,3 3 T T T T T
16 0,3 0,4 0,5 0,5 0,5 1 2 1 2 T T T T T
20 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 1,5 0,63 1,5 T T T T T
25 0,5 0,5 0,5 0,63 1,5 0,63 1,5 T T T T T
32 0,5 0,63 1 0,63 1 T T T T T
40 0,5 0,63 1 0,63 1 T T T T T
50 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
63 0,8 0,8 T T T T T
C120N 80 2,4 2,4 T T
curve B,C 100 2,4 2,4 T T
125 T T
C120N 80 2,4 2,4 T T
curve D 100 T T
125 T T
NG125a/N/L ≤ 20 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
curva B e C 25-32 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
40 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
50 0,63 0,8 0,63 0,8 2,4 2,4 2,4 T T
63 0,8 0,8 2,4 2,4 2,4 T T
80 2,4 2,4 T T
100 2,4 2,4 T T
125 T T
NG125a/N/L ≤ 20 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
curva D 25-32 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
40 0,63 0,8 0,63 0,8 T T T T T
50 0,8 0,63 0,8 2,4 2,4 2,4 T T
63 0,8 2,4 2,4 2,4 T T
80 2,4 2,4 T T
100 T T
125 T T
NSC100N 16 0,3 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
20 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
25 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
32 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
40 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
50 0,63 0,8 0,8 2 2 2 T T
63 0,8 0,8 2 2 2 T T
70 2 2 2 T T
80 2 2 2 T T
100 2 2 T T
NSX100B/F 16 0,4 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
TM-D 25 0,5 0,5 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
32 0,5 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
40 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
50 0,63 0,8 0,63 0,8 2 2 2 T T
63 0,8 0,8 2 2 2 T T
80 2 2 2 T T
100 2 2 T T
304
Ue = 415 V
305
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 6 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte NSX100 NSX160 NSX250
Micrologic 2,5,6 / Isd = 10 x Ir Micrologic 2,5,6 / Isd = 10 x Ir Micrologic 2,5,6 / Isd = 10 x Ir
In [A] 40 100 160 250
a valle Ir [A] 16 25 32 40 40 63 80 100 63 80 100 125 160 100 125 160 200 250
C40a/N ≤ 10 0,6 0,6 0,6 0,6 T T T T T T T T T T T T T T
iC60a/N/H/L 16 0,6 0,6 0,6 T T T T T T T T T T T T T T
curve B, C, D 20 0,6 0,6 T T T T T T T T T T T T T T
25 0,6 T T T T T T T T T T T T T T
32 T T T T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T T T T
50 6 6 T T T T T T T T T T
63 6 T T T T T T T T T
C120N 80 2,4 2,4 T T T T
curve B,C,D 100 2,4 T T
125 T
NG125a/N/L ≤ 20 0,6 0,6 1,5 1,5 1,5 1,5 T T T T T T T T T T
curve B, C, D 25-32 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
40 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
50 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
63 1,5 2,4 2,4 2,4 T T T T T
80 2,4 2,4 T T T T
100 2,4 T T T
125 T T
NSC100N 16 0,6 0,6 0,6 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
20 0,6 0,6 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
25 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
32 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
40 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
50 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
63 1,5 2,4 2,4 2,4 T T T T T
70 2,4 2,4 T T T T
80 2,4 2,4 T T T T
100 2,4 T T T
NSX100B/F 16 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
TM-D 25 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
32 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
40 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
50 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
63 2,4 2,4 2,4 T T T T T
80 2,4 2,4 T T T T
100 2,4 T T T
NSX100N/H/ 16 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
S/L TM-D 25 1,5 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 T T T T T
32 1,5 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 36 36 36 36 36
40 1,5 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 36 36 36 36 36
50 1,5 2,4 2,4 2,4 2,4 36 36 36 36 36
63 2,4 2,4 2,4 36 36 36 36 36
80 2,4 2,4 36 36 36 36
100 2,4 36 36 36
306
Ue = 415 V
307
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 7 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte NSX400 NSX630
Micrologic 2,5,6 / Isd = 10 x Ir Micrologic 2,5,6 / Isd = 10 x Ir
In [A] 400 630
a valle Ir [A] 160 200 250 320 400 250 320 400 500 630
C40a/N tutte T T T T T T T T T T
iC60a/N/H/L
curva B, C e D
C120N 80 T T T T T T T T T T
curve B,C,D 100 T T T T T T T T T T
125 T T T T T T T T T
NG125a/N/L 16 T T T T T T T T T T
curva B, C, D 20 T T T T T T T T T T
25 T T T T T T T T T T
32 T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T
125 T T T T T T T T T
NSC100N 16 T T T T T T T T T T
20 T T T T T T T T T T
25 T T T T T T T T T T
32 T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T T
70 T T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T
NSX100B/F/ 16 T T T T T T T T T T
N/H/S/L 25 T T T T T T T T T T
TM-D 32 T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T
308
Ue = 415 V
309
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 8 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NS630b/800/1000/1250/1600 N/H NS630b/800/1000/1250/1600 N/H
Micrologic 2.0 Isd = 10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF oppure Iist = 15xIn
In [A] 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000 1250 1600
a valle Ir [A] 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600
Acti 9 tutte T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSC100N tutte T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSX100B/F/ 16 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 25 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
TM-D 32 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSX160E/B/F/ ≤ 63 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 80 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
TM-D 100 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
NSA160E/NE/N
125 T T T T T T T T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T T T T T T
NSX250B/F/ ≤ 100 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 125 T T T T T T T T T T T T T T T T
TM-D 160 T T T T T T T T T T T T T T
200 T T T T T T T T T T T T
250 T T T T T T T T T T
NSX100B/F/ 40 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 100 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6
Isd = 10 x Ir
NSX160E/B/F/ 40 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 100 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir
NSX250B/F/ ≤ 100 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 160 T T T T T T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 250 T T T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir
NSX400B/F/ 160 T T T T T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 200 T T T T T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 250 T T T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir
320 T T T T T T T T T T T T
400 T T T T T T T T T T
NSX630B/F/ 250 T T T T T T T T T T T T T T
N/H/S/L 320 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 400 T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir
500 T T T T T T T T
630 T T T T T T
310
a monte: NS630b/1000 Micrologic
a valle: Acti 9, NSX100/630, NSC100, NSA160
Ue = 415 V
tabella 9 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NS630b/800/1000L
Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist = OFF
In [A] 630 800 1000
a valle Ir [A] 250 320 400 500 630 800 1000
Acti 9 tutte T T T T T T T
NSC100N tutte T T T T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 16 T T T T T T T
TM-D 25 T T T T T T T
32 T T T T T T T
40 T T T T T T T
50 T T T T T T T
63 T T T T T T T
80 T T T T T T T
100 T T T T T T T
NSX160E/B/F/N/H/S/L ≤ 63 T T T T T T T
TM-D 80 T T T T T T T
NSA160E/NE/N 100 T T T T T T T
125 T T T T T T
160 T T T T T
NSX250B/F/N/H/S/L ≤ 100 T T T T T T T
TM-D 125 T T T T T T
160 T T T T T
200 T T T T
250 T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 40 T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 Isd = 10 x Ir 100 T T T T T T T
NSX160E/B/F/N/H/S/L 40 T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 160 T T T T T T
NSX250B/F/N/H/S/L ≤ 100 T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T
NSX400B/F/N/H/S/L 160 18 18 18 18 18 18 18
Micrologic 2,5,6 200 18 18 18 18 18 18
Isd = 10 x Ir 250 18 18 18 18 18
320 18 18 18 18
400 18 18 18
NSX630B/F/N/H/S/L 250 12 12 12 12 12
Micrologic 2,5,6 320 12 12 12 12
Isd = 10 x Ir 400 12 12 12
500 12 12
630 12
311
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 10 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NS630b/800/1000/1250/1600 N/H NS630b/800/1000/1250/1600 N/H
Micrologic 2.0 Isd = 10xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist = OFF
In [A] 630 800 1000 1250 1600 630 800 1000 1250 1600
a valle Ir [A] 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600 250 320 400 500 630 800 1000 1250 1600
NS630b N/H 250 4 5 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 25 25
320 5 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 25
400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25
630 10 12,5 16 25 25 25
NS630b L 250 4 5 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50 50 50
320 5 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50 50
400 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50
500 8 10 12,5 16 50 50 50 50
630 10 12,5 16 50 50 50
NS800N/H 320 5 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25 25
400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25
630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
NS800L 320 5 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50 50
400 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50
500 8 10 12,5 16 50 50 50 50
630 10 12,5 16 50 50 50
800 12,5 16 50 50
NS1000N/H 400 6,3 8 10 12,5 16 25 25 25 25 25
500 8 10 12,5 16 25 25 25 25
630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
NS1000L 400 6,3 8 10 12,5 16 50 50 50 50 50
500 8 10 12,5 16 50 50 50 50
630 10 12,5 16 50 50 50
800 12,5 16 50 50
1000 16 50
NS12500N/H 500 8 10 12,5 16 25 25 25 25
630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
1250
NS1600N/H 630 10 12,5 16 25 25 25
800 12,5 16 25 25
1000 16 25
1250
1600
312
Ue = 415 V
313
Caratteristiche Selettività
e manovra
Ue = 415 V
tabella 12 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NS2000/2500/3200N NS2000/2500/3200N NS2000/2500/3200N
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist =15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist =OFF
In [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
Acti 9 tutte T T T T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 16 T T T T T T T T T
TM-D 25 T T T T T T T T T
32 T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T
NSX160E/B/F/N/H/S/L ≤ 63 T T T T T T T T T
TM-D 80 T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T
125 T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T
NSX250B/F/N/H/S/L ≤ 100 T T T T T T T T T
TM-D 125 T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T
200 T T T T T T T T T
250 T T T T T T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 40 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir
NSX160E/B/F 40 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 160 T T T T T T T T T
NSX160/N/H/S/L 40 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 160 T T T T T T T T T
NSX250B/F ≤ 100 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T
NSX250N/H/S/L ≤ 100 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T
NSX400B/F/N/H/S/L 160 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 200 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T
320 T T T T T T T T T
400 T T T T T T T T T
NSX630B/F/N/H/S/L 250 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 320 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 400 T T T T T T T T T
500 T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
314
a monte: NS2000/3200H Micrologic
a valle: Acti9, NSX100/630, NSC100, NSA160
Ue = 415 V
tabella 13 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NS2000/2500/3200H NS2000/2500/3200H NS2000/2500/3200H
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist =15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist =OFF
In [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
Acti 9 tutte T T T T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T T T T
NSX100B/F 16 T T T T T T T T T
TM-D 25 T T T T T T T T T
32 T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T
NSX100N/H/S/L 16 40 40 40 40 40 40 40 40 40
TM-D 25 40 40 40 40 40 40 40 40 40
32 40 40 40 40 40 40 40 40 40
40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
50 40 40 40 40 40 40 40 40 40
63 40 40 40 40 40 40 40 40 40
80 40 40 40 40 40 40 40 40 40
100 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX160E/B/F ≤ 63 T T T T T T T T T
TM-D 80 T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T
125 T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T
NSX160N/H/S/L ≤ 63 40 40 40 40 40 40 40 40 40
TM-D 80 40 40 40 40 40 40 40 40 40
100 40 40 40 40 40 40 40 40 40
125 40 40 40 40 40 40 40 40 40
160 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX250B/F ≤ 100 T T T T T T T T T
TM-D 125 T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T
200 T T T T T T T T T
250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX250N/H/S/L ≤ 100 40 40 40 40 40 40 40 40 40
TM-D 125 40 40 40 40 40 40 40 40 40
160 40 40 40 40 40 40 40 40 40
200 40 40 40 40 40 40 40 40 40
250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX100B/F 40 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir
NSX100N/H/S/L 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2,5,6 100 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Isd = 10 x Ir
NSX160E/B/F 40 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 160 T T T T T T T T T
NSX160/N/H/S/L 40 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2,5,6 100 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Isd = 10 x Ir 160 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX250B/F ≤ 100 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T
NSX250N/H/S/L ≤ 100 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2,5,6 160 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Isd = 10 x Ir 250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX400F 160 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 200 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T
320 T T T T T T T T T
400 T T T T T T T T T
NSX400N/H/S/L 160 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2,5,6 200 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Isd = 10 x Ir 250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
320 40 40 40 40 40 40 40 40 40
400 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NSX630F 250 T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 320 T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 400 T T T T T T T T T
500 T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
NSX630N/H/S/L 250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2,5,6 320 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Isd = 10 x Ir 400 40 40 40 40 40 40 40 40 40
500 40 40 40 40 40 40 40 40 40
630 40 40 40 40 40 40 40 40 40
315
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NS2000/3200N Micrologic
di protezione a valle: NS630b/3200
e manovra
Ue = 415 V
tabella 14 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte NS2000/2500/3200N NS2000/2500/3200N NS2000/2500/3200N
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist =15xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist=OFF
In [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
NS630b N 250 20 25 32 30 37,5 48 T T T
Micrologic 2.0 320 20 25 32 30 37,5 48 T T T
400 20 25 32 30 37,5 48 T T T
500 20 25 32 30 37,5 48 T T T
630 20 25 32 30 37,5 48 T T T
NS630b N 250 20 25 32 30 37,5 48 T T T
Micrologic 5.0, 320 20 25 32 30 37,5 48 T T T
6.0, 7.0 400 20 25 32 30 37,5 48 T T T
500 20 25 32 30 37,5 48 T T T
630 20 25 32 30 37,5 48 T T T
NS630b H 250 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
Micrologic 2.0 320 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
400 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
500 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
630 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
NS630b H 250 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
Micrologic 5.0, 320 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
6.0, 7.0 400 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
500 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
630 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
NS630b L 250 T T T T T T T T T
Micrologic 2.0 320 T T T T T T T T T
400 T T T T T T T T T
500 T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
NS630b L 250 T T T T T T T T T
Micrologic 5.0, 320 T T T T T T T T T
6.0, 7.0 400 T T T T T T T T T
500 T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
NS800N 320 20 25 32 30 37,5 48 T T T
Micrologic 2.0 400 20 25 32 30 37,5 48 T T T
500 20 25 32 30 37,5 48 T T T
630 20 25 32 30 37,5 48 T T T
800 20 25 32 30 37,5 48 T T T
NS800N 320 20 25 32 30 37,5 48 T T T
Micrologic 5.0, 400 20 25 32 30 37,5 48 T T T
6.0, 7.0 500 20 25 32 30 37,5 48 T T T
630 20 25 32 30 37,5 48 T T T
800 20 25 32 30 37,5 48 T T T
NS800H 320 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
Micrologic 2.0 400 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
500 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
630 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
800 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
NS800H 320 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
Micrologic 5.0, 400 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
6.0, 7.0 500 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
630 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
800 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
NS800L 320 T T T T T T T T T
Micrologic 2.0 400 T T T T T T T T T
500 T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
800 T T T T T T T T T
NS800L 320 T T T T T T T T T
Micrologic 5.0, 400 T T T T T T T T T
6.0, 7.0 500 T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
800 T T T T T T T T T
NS1000N 400 20 25 32 30 37,5 48 T T T
Micrologic 2.0 500 20 25 32 30 37,5 48 T T T
630 20 25 32 30 37,5 48 T T T
800 20 25 32 30 37,5 48 T T T
1000 20 25 32 30 37,5 48 T T T
NS1000N 400 20 25 32 30 37,5 48 T T T
Micrologic 5.0, 500 20 25 32 30 37,5 48 T T T
6.0, 7.0 630 20 25 32 30 37,5 48 T T T
800 20 25 32 30 37,5 48 T T T
1000 20 25 32 30 37,5 48 T T T
NS1000H 400 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
Micrologic 2.0 500 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
630 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
800 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
1000 20 25 32 30 37,5 48 60 60 60
316
Ue = 415 V
317
Caratteristiche Selettività
e manovra
Ue = 415 V
tabella 15 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte NS2000/2500/3200H NS2000/2500/3200H NS2000/2500/3200H
Micrologic 2.0 Isd = 10 x Ir Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist = OFF
In [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
NS630b N 250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS630b N 250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
6.0, 7.0 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS630b H 250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS630b H 250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
6.0, 7.0 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS630b L 250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2.0 320 40 40 40 40 40 40 40 40 40
400 40 40 40 40 40 40 40 40 40
500 40 40 40 40 40 40 40 40 40
630 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NS630b L 250 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 320 40 40 40 40 40 40 40 40 40
6.0, 7.0 400 40 40 40 40 40 40 40 40 40
500 40 40 40 40 40 40 40 40 40
630 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NS800N 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS800N 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
6.0, 7.0 500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS800H 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS800H 320 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
6.0, 7.0 500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
NS800L 320 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 2.0 400 40 40 40 40 40 40 40 40 40
500 40 40 40 40 40 40 40 40 40
630 40 40 40 40 40 40 40 40 40
800 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NS800L 320 40 40 40 40 40 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 400 40 40 40 40 40 40 40 40 40
6.0, 7.0 500 40 40 40 40 40 40 40 40 40
630 40 40 40 40 40 40 40 40 40
800 40 40 40 40 40 40 40 40 40
NS1000N 400 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 500 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1000 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
318
Ue = 415 V
319
Caratteristiche Selettività
e manovra
Ue = 415 V
tabella 15 - Limite di selettività espresso in kA
a monte NS2000/2500/3200H NS2000/2500/3200H NS2000/2500/3200H
Micrologic 2.0 Isd = 10 x Ir Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist = OFF
In [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 2000 2500 3200 2000 2500 3200
NS1600N 630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
6.0, 7.0 1000 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1600 25 32 37,5 40 40 40
NS1600H 630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1000 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1600 25 32 37,5 40 40 40
NS1600H 630 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 800 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
6.0, 7.0 1000 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
1600 25 32 37,5 40 40 40
NS2000-3200N/H 1250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 2.0 1600 25 32 37,5 40 40 40
2000 32 40 40
2500
NS2000-3200N/H 1250 20 25 32 30 37,5 40 40 40 40
Micrologic 5.0, 1600 25 32 37,5 40 40 40
6.0, 7.0 2000 32 40 40
2500
3200
320
a monte: NT H1/H2 Micrologic
a valle: Acti 9, NSX100/630, NSC100, NSA160
Ue = 415 V
tabella 16 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NT H1/H2 Masterpact NT H1/H2 Masterpact NT H1/H2
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist =15xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist =OFF
NT08 NT10 NT12 NT16 NT08 NT10 NT12 NT16 NT08 NT10 NT12 NT16
In [A] 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
Acti 9 tutte T T T T T T T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T T T T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 16 T T T T T T T T T T T T
TM-D 25 T T T T T T T T T T T T
32 T T T T T T T T T T T T
40 T T T T T T T T T T T T
50 T T T T T T T T T T T T
63 T T T T T T T T T T T T
80 T T T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T T T
NSX160E/B/F/N/H/S/L ≤ 63 T T T T T T T T T T T T
TM-D 80 T T T T T T T T T T T T
100 T T T T T T T T T T T T
125 T T T T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T T T T
NSX250B/F/N/H/S/L ≤ 100 T T T T T T T T T T T T
TM-D 125 T T T T T T T T T T T T
160 T T T T T T T T T T T T
200 T T T T T T T T T T T T
250 T T T T T T T T T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 40 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6
Isd = 10 x Ir 100 T T T T T T T T T T T T
NSX160E/B/F 40 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 160 T T T T T T T T T T T T
NSX160/N/H/S/L 40 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 100 T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 160 T T T T T T T T T T T T
NSX250B/F ≤ 100 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T T T T
NSX250N/H/S/L ≤ 100 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 160 T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T T T T
NSX400B/F/N/H/S/L 160 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 200 T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 250 T T T T T T T T T T T T
320 T T T T T T T T T T T T
400 T T T T T T T T T T T T
NSX630B/F/N/H/S/L 250 T T T T T T T T T T T T
Micrologic 2,5,6 320 T T T T T T T T T T T T
Isd = 10 x Ir 400 T T T T T T T T T T T T
500 T T T T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
321
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 17 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NT H1/H2 Masterpact NT H1/H2
Micrologic 2.0 Micrologic 5.0/6.0/7.0
Isd =10xIn Iist =15xIn
NT08 NT10 NT12 NT16 NT08 NT10 NT12 NT16
In [A] 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
NS630b N/H/L 250 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
400 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
500 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
630 10 12,5 16 15 18,7 24
NS630b N/H/L 250 12 15 18,7 24
Micrologic 5.0, 320 12 15 18,7 24
6.0, 7.0 400 12 15 18,7 24
500 12 15 18,7 24
630 15 18,7 24
NS800N/H/L 320 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
500 8 10 12,5 16 12 15 18,7 24
630 10 12,5 16 15 18,7 24
800 12,5 16 18,7 24
NS800N/H/L 320 12 15 18,7 24
Micrologic 5.0, 400 12 15 18,7 24
6.0, 7.0 500 12 15 18,7 24
630 15 18,7 24
800 18,7 24
NS1000N/H/L 400 10 12,5 16 12 15 18,7 24
Micrologic 2.0 500 10 12,5 16 12 15 18,7 24
630 10 12,5 16 15 18,7 24
800 12,5 16 18,7 24
1000 16 24
NS1000N/H/L 400 12 15 18,7 24
Micrologic 5.0, 500 12 15 18,7 24
6.0, 7.0 630 15 18,7 24
800 18,7 24
1000 24
NS1250N/H 500 10 12,5 16 15 18,7 24
Micrologic 2.0 630 10 12,5 16 15 18,7 24
800 12,5 16 18,7 24
1000 16 24
1250
NS1250N/H 500 15 18,7 24
Micrologic 5.0, 630 15 18,7 24
6.0, 7.0 800 18,7 24
1000 24
1250
NS1600N/H 640 10 12,5 16 15 18,7 24
Micrologic 2.0 800 12,5 16 18,7 24
960 16 24
1280
1600
NS1600N/H 640 15 18,7 24
Micrologic 5.0, 800 18,7 24
6.0, 7.0 960 24
1280
1600
322
Masterpact NT H1 Masterpact NT H2
Micrologic 5.0/6.0/7.0 Micrologic 5.0/6.0/7.0
Iist =OFF Iist =OFF
NT08 NT10 NT12 NT16 NT08 NT10 NT12 NT16
800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
800 1000 1250 1600 800 1000 1250 1600
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 42 36 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 36
42 42 42 36 36 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 36
42 42 42 36 36 36
42 42 36 36
42 36
323
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 18 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NT L1 Masterpact NT L1 Masterpact NT L1
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist =15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NT08 NT10 NT08 NT10 NT08 NT10
In [A] 800 1000 800 1000 800 1000
a valle Ir [A] 800 1000 800 1000 800 1000
Acti 9 tutte T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 16 35 (1) T T T T T
TM-D 25 17 28 (1) T T T T
32 17 28 T T T T
40 17 28 T T T T
50 17 28 T T T T
63 17 28 T T T T
80 17 28 T T T T
100 17 28 T T T T
NSX160E/B/F/N/H/S/L ≤ 63 13 22 T T T T
TM-D 80 13 22 T T T T
100 13 22 T T T T
125 13 22 T T T T
160 13 22 T T T T
NSX250B/F/N/H/S/L ≤ 100 11 19 T T T T
TM-D 125 11 19 T T T T
160 11 19 T T T T
200 11 19 T T T T
250 11 19 T T T T
NSX100B/F/N/H/S/L 40 17 28 T T T T
Micrologic 2,5,6
Isd = 10 x Ir 100 17 28 T T T T
NSX160E/B/F 40 13 22 T T T T
Micrologic 2,5,6 100 13 22 T T T T
Isd = 10 x Ir 160 13 22 T T T T
NSX160/N/H/S/L 40 13 22 T T T T
Micrologic 2,5,6 100 13 22 T T T T
Isd = 10 x Ir 160 13 22 T T T T
NSX250B/F ≤ 100 11 19 T T T T
Micrologic 2,5,6 160 11 19 T T T T
Isd = 10 x Ir 250 11 19 T T T T
NSX250N/H/S/L ≤ 100 11 19 T T T T
Micrologic 2,5,6 160 11 19 T T T T
Isd = 10 x Ir 250 11 19 T T T T
NSX400B/F/N/H/S/L 160 8 10 15 18 (2) 18 (3) 18 (3)
Micrologic 2,5,6 200 8 10 15 18 (2) 18 (3) 18 (3)
Isd = 10 x Ir 250 8 10 15 18 (2) 18 (3) 18 (3)
320 8 10 15 18 (2) 18 (3) 18 (3)
400 8 10 15 18 (2) 18 (3) 18 (3)
NSX630B/F/N/H/S/L 250 8 10 12 12 12 12
Micrologic 2,5,6 320 8 10 12 12 12 12
Isd = 10 x Ir 400 8 10 12 12 12 12
500 8 10 12 12 12 12
630 10 12 12
(1) Selettività totale con a valle NSX100B.
(2) Limite di selettività pari a 23 kA con a valle NSX400L.
(3) Limite di selettività pari a 30 kA con a valle NSX400L.
324
a monte: NT L1 Micrologic
a valle: NS630b/1000
Ue = 415 V
tabella 19 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NT L1 Masterpact NT L1 Masterpact NT L1
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist =15xIn Micrologic 5.0 / 6.0 / 7.0 Iist =OFF
NT08 NT10 NT08 NT10 NT08 NT10
In [A] 800 1000 800 1000 800 1000
a valle Ir [A] 800 1000 800 1000 800 1000
NS630b N/H/L 250 8 10 10 10 10 10
Micrologic 2.0 320 8 10 10 10 10 10
400 8 10 10 10 10 10
500 8 10 10 10 10 10
630 10 10 10
NS630b N/H/L 250 10 10 10 10
Micrologic 5.0, 320 10 10 10 10
6.0, 7.0 400 10 10 10 10
500 10 10 10 10
630 10 10
NS800 N/H/L 320 8 10 10 10 10 10
Micrologic 2.0 400 8 10 10 10 10 10
500 8 10 10 10 10 10
630 10 10 10
800
NS800 N/H/L 320 10 10 10 10
Micrologic 5.0, 400 10 10 10 10
6.0, 7.0 500 10 10 10 10
630 10 10
800
NS1000 N/H/L 400 8 10 10 10 10 10
Micrologic 2.0 500 8 10 10 10 10 10
630 10 10 10
800
1000
NS1000 N/H/L 400 10 10 10 10
Micrologic 5.0, 500 10 10 10 10
6.0, 7.0 630 10 10
800
1000
325
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NW N1/H1/H2a/H2 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/3200
e manovra
Ue = 415 V
tabella 20 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 2.0 Isd= 10xIn
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
Acti 9 tutte T T T T T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T T T T T
NSX100-630 ≤500 T T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T
NS630b N 250 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
NS630b H 250 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
NS630b L 250 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
NS630b N 250
Micrologic 5.0, 320
6.0, 7.0 400
500
630
NS630b H 250
Micrologic 5.0, 320
6.0, 7.0 400
500
630
NS630b L 250
Micrologic 5.0, 320
6.0, 7.0 400
500
630
NS800N 320 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T
NS800H 320 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63
NS800L 320 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63
326
Masterpact NW N1/H1/H2a/H2 Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
T T T T T T T T T T T T T T T T T T T T
T T T T T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T
327
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NW N1/H1/H2a/H2 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/3200
e manovra
Ue = 415 V
tabella 20 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 2.0 Isd =10xIn
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
NS800N 320
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 400
500
630
800
NS800H 320
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 400
500
630
800
NS800L 320
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 400
500
630
800
NS1000N 400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
Micrologic 2.0 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T
1000 16 20 25 32 40 T T
NS1000H 400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63
1000 16 20 25 32 40 50 63
NS1000L 400 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63
1000 16 20 25 32 40 50 63
NS1000N 400
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 500
630
800
1000
NS1000H 400
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 500
630
800
1000
NS1000L 400
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 500
630
800
1000
328
Masterpact NW N1/H1/H2a/H2 Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T
24 30 40 T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 40 T T T T T T T T T T T T
24 30 40 T T T T T T T T T T T
329
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NW N1/H1/H2a/H2 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/3200
e manovra
Ue = 415 V
tabella 20 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 2.0 Isd =10xIn
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
NS1250N 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
Micrologic 2.0 630 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
800 12,5 16 20 25 32 40 T T
1000 16 20 25 32 40 T T
1250 20 25 32 40 T T
NS1250H 500 8 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 630 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
800 12,5 16 20 25 32 40 50 63
1000 16 20 25 32 40 50 63
1250 20 25 32 40 50 63
NS1250N 500
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 630
800
1000
1250
NS1250H 500
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 630
800
1000
1250
NS1600N 640 10 12,5 16 20 25 32 40 T T
Micrologic 2.0 800 12,5 16 20 25 32 40 T T
960 16 20 25 32 40 T T
1280 20 25 32 40 T T
1600 25 32 40 T T
NS1600H 640 10 12,5 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 800 12,5 16 20 25 32 40 50 63
960 16 20 25 32 40 50 63
1280 20 25 32 40 50 63
1600 25 32 40 50 63
NS1600N 640
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 800
960
1280
1600
NS1600H 640
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 800
960
1280
1600
NS2000-3200N/H 1250 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 1600 25 32 40 50 63
2000 32 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
NS2000-3200N/H 1250
Micrologic 5.0, 6.0, 7.0 1600
2000
2500
3200
330
Masterpact NW N1/H1/H2a/H2 Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T
30 37,5 48 T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T
30 37,5 48 60 T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T
30 37,5 48 T T T T T T T T T
12 15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T
30 37,5 48 60 T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T
30 37,5 48 T T T T T T T T T
37,5 48 T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T
30 37,5 48 60 T T T T T T T T
37,5 48 60 T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 T T T T T T T T T T
30 37,5 48 T T T T T T T T T
37,5 48 T T T T T T T T
15 18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T T
24 30 37,5 48 60 T T T T T T T T T
30 37,5 48 60 T T T T T T T T
37,5 48 60 T T T T T T T
30 37,5 48 60 75 94,5 T T T T T T
37,5 48 60 75 94,5 T T T T T
48 60 75 94,5 T T T T
60 75 94,5 T T T
75 94,5 T T
30 37,5 48 60 75 94,5 T T T T T T
37,5 48 60 75 94,5 T T T T T
48 60 75 94,5 T T T T
60 75 94,5 T T T
75 94,5 T T
331
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NW H3 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/3200
e manovra
Ue = 415 V
tabella 21 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW H3 Masterpact NW H3 Masterpact NW H3
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40
In [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
Acti 9 tutte T T T T T T T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T T T T T T T
NSX100-630 ≤500 T T T T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T T T T
NS630b N 250 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 2.0 320 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
400 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
500 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
630 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS630b H 250 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 2.0 320 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
400 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
500 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
630 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS630b L 250 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
Micrologic 2.0 320 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
400 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
500 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
630 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
NS630b N 250 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 5.0, 320 30 37,5 48 T T T T T
6.0, 7.0 400 30 37,5 48 T T T T T
500 30 37,5 48 T T T T T
630 30 37,5 48 T T T T T
NS630b H 250 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 5.0, 320 30 37,5 48 60 T T T T
6.0, 7.0 400 30 37,5 48 60 T T T T
500 30 37,5 48 60 T T T T
630 30 37,5 48 60 T T T T
NS630b L 250 30 40 T T T T T T
Micrologic 5.0, 320 30 40 T T T T T T
6.0, 7.0 400 30 40 T T T T T T
500 30 40 T T T T T T
630 30 40 T T T T T T
NS800N 320 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 2.0 400 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
500 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
630 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
800 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS800H 320 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 2.0 400 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
500 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
630 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS800L 320 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
Micrologic 2.0 400 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
500 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
630 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
800 20 25 32 40 30 40 T T T T T T
332
Ue = 415 V
333
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NW H3 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/3200
e manovra
Ue = 415 V
tabella 21 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NW H3 Masterpact NW H3 Masterpact NW H3
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40
In [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
NS1250N 500 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 2.0 630 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
800 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
1000 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
1250 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
NS1250H 500 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 2.0 630 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1000 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1250 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
NS1250N 500 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 5.0, 630 30 37,5 48 T T T T T
6.0, 7.0 800 30 37,5 48 T T T T T
1000 30 37,5 48 T T T T T
1250 30 37,5 48 T T T T T
NS1250H 500 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 5.0, 630 30 37,5 48 60 T T T T
6.0, 7.0 800 30 37,5 48 60 T T T T
1000 30 37,5 48 60 T T T T
1250 30 37,5 48 60 T T T T
NS1600N 640 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 2.0 800 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
960 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
1280 20 25 32 40 30 37,5 48 T T T T T
1600 25 32 40 37,5 48 T T T T
NS1600H 640 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 2.0 800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
960 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1280 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1600 25 32 40 37,5 48 60 T T T
NS1600N 640 30 37,5 48 T T T T T
Micrologic 5.0, 800 30 37,5 48 T T T T T
6.0, 7.0 960 30 37,5 48 T T T T T
1280 30 37,5 48 T T T T T
1600 37,5 48 T T T T
NS1600H 640 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 5.0, 800 30 37,5 48 60 T T T T
6.0, 7.0 960 30 37,5 48 60 T T T T
1280 30 37,5 48 60 T T T T
1600 37,5 48 60 T T T
NS2000-3200N/H 1250 20 25 32 40 30 37,5 48 60 65 65 65 65
Micrologic 2.0 1600 25 32 40 37,5 48 60 65 65 65
2000 32 40 48 60 65 65
2500 40 60 65
3200
NS2000-3200N/H 1250 30 37,5 48 60 65 65 65 65
Micrologic 5.0, 1600 37,5 48 60 65 65 65
6.0, 7.0 2000 48 60 65 65
2500 60 65
3200
334
a monte: NW L1 Micrologic
a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/1600
Ue = 415 V
tabella 22 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Masterpact NW L1
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
Acti 9 tutte T T T T T T T T T T T T T T T
NSC100N/NSA160 tutte T T T T T T T T T T T T T T T
NSX100-630 ≤500 T T T T T T T T T T T T T T T
630 T T T T T T T T T T T T
NS630b N 250 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 37 37 37 37
NS630b H 250 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 37 37 37 37
NS630b L 250 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
Micrologic 2.0 320 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 T T T T
NS630b N 250 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 5.0, 320 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
6.0, 7.0 400 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
500 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 15 18,7 24 30 37 37 37 37
NS630b H 250 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 5.0, 320 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
6.0, 7.0 400 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
500 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 15 18,7 24 30 37 37 37 37
NS630b L 250 12 15 18,7 24 30 T T T T T
Micrologic 5.0, 320 12 15 18,7 24 30 T T T T T
6.0, 7.0 400 12 15 18,7 24 30 T T T T T
500 12 15 18,7 24 30 T T T T T
630 15 18,7 24 30 T T T T
NS800N 320 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
NS800H 320 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
NS800L 320 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
Micrologic 2.0 400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 T T T T
800 12,5 16 20 18,7 24 30 T T T
335
Caratteristiche Selettività
degli apparecchi a monte: NW L1 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9, NSX100/630, NS630b/1600
e manovra
Ue = 415 V
tabella 22 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Masterpact NW L1
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
NS800N 320 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 5.0, 400 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
6.0, 7.0 500 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 18,7 24 30 37 37 37
NS800H 320 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 5.0, 400 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
6.0, 7.0 500 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 18,7 24 30 37 37 37
NS800L 320 12 15 18,7 24 30 T T T T T
Micrologic 5.0, 400 12 15 18,7 24 30 T T T T T
6.0, 7.0 500 12 15 18,7 24 30 T T T T T
630 15 18,7 24 30 T T T T
800 18,7 24 30 T T T
NS1000N 400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 2.0 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
1000 16 20 24 30 37 37
NS1000H 400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 2.0 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
1000 16 20 24 30 37 37
NS1000L 400 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
Micrologic 2.0 500 8 10 12,5 16 20 12 15 18,7 24 30 T T T T T
630 10 12,5 16 20 15 18,7 24 30 T T T T
800 12,5 16 20 18,7 24 30 T T T
1000 16 20 24 30 T T
NS1000N 400 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 5.0, 500 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
6.0, 7.0 630 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 18,7 24 30 37 37 37
1000 24 30 37 37
NS1000H 400 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
Micrologic 5.0, 500 12 15 18,7 24 30 37 37 37 37 37
6.0, 7.0 630 15 18,7 24 30 37 37 37 37
800 18,7 24 30 37 37 37
1000 24 30 37 37
NS1000L 400 12 15 18,7 24 30 T T T T T
Micrologic 5.0, 500 12 15 18,7 24 30 T T T T T
6.0, 7.0 630 15 18,7 24 30 T T T T
800 18,7 24 30 T T T
1000 24 30 T T
336
Ue = 415 V
337
Caratteristiche Selettività
di protezione a valle: NT e NW
e manovra
Ue = 415 V
tabella 23 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 2.0 Isd =10xIn
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
NT H1/H2 800 12 16 20 25 32 40 T T
Micrologic 2.0 1000 16 20 25 32 40 T T
1200 20 25 32 40 T T
1600 25 32 40 T T
NT H1/H2 800
Micrologic 5.0/6.0/7.0 1000
1200
1600
NT L1 800 12 16 20 26 45 T T T
Micrologic 2.0 1000 16 20 26 45 T T T
NT L1 800
Micrologic 5.0/6.0/7.0 1000
NW N1/H1 800 12 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 1000 16 20 25 32 40 50 63
1200 20 25 32 40 50 63
1600 25 32 40 50 63
2000 32 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
4000 63
>5000
NW N1/H1 800
Micrologic 5.0/6.0/7.0 1000
1200
1600
2000
2500
3200
4000
>5000
NW H2a/H2/H3 800 12 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 1000 16 20 25 32 40 50 63
1200 20 25 32 40 50 63
1600 25 32 40 50 63
2000 32 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
4000 63
>5000
(1) Con NT H2 e NW H1 a valle limite di selettività pari a 48 kA.
(2) Con NW H1 a valle limite di selettività pari a 60 kA.
(3) Con NW H2 5000 A e 6300 A a monte limite di selettività pari a 100 kA.
(4) Con NW H2a a valle il limite di selettività è pari a 85 kA.
338
Masterpact NW N1/H1/H2a/H2 Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
18,7 24 30 37,5 T (1) T T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 T (1) T T T T T T T T T T T
30 37,5 T (1) T T T T T T T T T T
37,5 T (1) T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 T (1) T T T T T T T T T T T T
24 30 37,5 T (1) T T T T T T T T T T T
30 37,5 T (1) T T T T T T T T T T
37,5 T (1) T T T T T T T T T
18,7 24 35 65 T T T T T T T T T T T T T
24 35 65 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 35 65 T T T T T T T T T T T T T
24 35 65 T T T T T T T T T T T T
18,7 24 30 37,5 T (1) T (2) T T T T T T T T T T
24 30 37,5 T (1) T (2) T T T T T T T T T
30 37,5 T (1) T (2) T T T T T T T T
37,5 T (1) T (2) T T T T T T T
T (1) T (2) T T T T T T
T (2) T T T T T
T T T T
T T
339
Caratteristiche Selettività
di protezione a valle: NT e NW
e manovra
Ue = 415 V
tabella 23 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 2.0 Isd =10xIn
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
NW H2a/H2/H3 800
Micrologic 5.0/6.0/7.0 1000
1200
1600
2000
2500
3200
4000
>5000
NW L1 800 12 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 1000 16 20 25 32 40 50 63
1200 20 25 32 40 50 63
1600 25 32 40 50 63
2000 32 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
4000 63
>5000
NW L1 800 12 16 20 25 32 40 50 63
Micrologic 2.0 1000 16 20 25 32 40 50 63
1200 20 25 32 40 50 63
1600 25 32 40 50 63
2000 32 40 50 63
2500 40 50 63
3200 50 63
4000 63
>5000
NW L1 800
Micrologic 5.0/6.0/7.0 1000
1200
1600
2000
2500
3200
4000
>5000
(3) Con NW H3 a monte limite di selettività pari a 100 kA.
(4) Con NW H2a a valle il limite di selettività è pari a 85 kA.
340
Masterpact NW N1/H1/H2a/H2 Masterpact NW N1/H1/H2a/H2
Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW25 NW32 NW40 NW50 NW63
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300 800 1000 1250 1600 2000 2500 3200 4000 5000 6300
18,7 24 30 37,5 48 60 75 94,5 (4) 85 (3) 85 (3) 85 (3) 85 (3) 85 (3) 85 (3) T (3) T (3)
24 30 37,5 48 60 75 94,5 (4) 85 (3) 85 (3) 85 (3) 85 (3) 85 (3) T (3) T (3)
30 37,5 48 60 75 94,5 (4) 85 (3) 85 (3) 85 (3) 85 (3) T (3) T (3)
37,5 48 60 75 94,5 (4) 85 (3) 85 (3) 85 (3) T (3) T (3)
48 60 75 94,5 (4) 85 (3) 85 (3) 100 100
60 75 94,5 (4) 85 (3) 100 100
75 94,5 (4) 100 100
94,5 (4) 100
341
Caratteristiche Selettività
Ue = 415 V
tabella 24 - Limite di selettività espresso in kA (segue)
a monte Masterpact NW H3 Masterpact NW H3 Masterpact NW H3
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40 NW20 NW25 NW32 NW40
In [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
a valle Ir [A] 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000 2000 2500 3200 4000
NT H1/H2a/H2 800 20 25 32 40 30 37,5 T (1) T (2) T T T T
Micrologic 2.0 1000 20 25 32 40 30 37,5 T (1) T (2) T T T T
1200 20 25 32 40 30 37,5 T (1) T (2) T T T T
1600 25 32 40 37,5 T (1) T (2) T T T
NT H1/H2a/H2 800 30 37,5 T (1) T (2) T T T T
Micrologic 5.0/ 1000 30 37,5 T (1) T (2) T T T T
6.0/7.0 1200 30 37,5 T (1) T (2) T T T T
1600 37,5 T (1) T (2) T T T
NT L1 800 20 25 32 40 35 65 110 T T T T T
Micrologic 2.0 1000 20 25 32 40 35 65 110 T T T T T
NT L1 800 35 65 110 T T T T T
Micrologic5.0/6.0/7.0 1000 35 65 110 T T T T T
NW N1/H1 800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 2.0 1000 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1200 20 25 32 40 30 37,5 48 60 T T T T
1600 25 32 40 37,5 48 60 T T T
2000 32 40 48 60 T T
2500 40 60 T
3200
4000
>5000
NW N1/H1 800 30 37,5 48 60 T T T T
Micrologic 5.0/ 1000 30 37,5 48 60 T T T T
6.0/7.0 1200 30 37,5 48 60 T T T T
1600 37,5 48 60 T T T
2000 48 60 T T
2500 60 T
3200
4000
>5000
NW H2/H3 800 20 25 32 40 30 37,5 48 60 65 65 65 65
Micrologic 2.0 1000 20 25 32 40 30 37,5 48 60 65 65 65 65
1200 20 25 32 40 30 37,5 48 60 65 65 65 65
1600 25 32 40 37,5 48 60 65 65 65
2000 32 40 48 60 65 65
2500 40 60 65
3200
4000
>5000
(1) Con NT H2 a valle limite di selettività pari a 48 kA.
(2) Con NT H2 a valle limite di selettività pari a 60 kA.
342
Ue = 415 V
343
Caratteristiche Selettività
di protezione a valle: NT e NW
e manovra
Ue = 415 V
tabella 25 - Limite di selettività espresso in kA
a monte Masterpact NW L1 Masterpact NW L1 Masterpact NW L1
Micrologic 2.0 Isd =10xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = 15xIn Micrologic 5.0/6.0/7.0 Iist = OFF
NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20 NW08 NW10 NW12 NW16 NW20
In [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
a valle Ir [A] 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000 800 1000 1250 1600 2000
NT H1/H2 800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 2.0 1000 16 20 24 30 37 37
1200 20 30 37
1600
NT H1/H2 800 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 5.0/ 1000 24 30 37 37
6.0/7.0 1250 30 37
1600
NT L1 800 12,5 16 20 18,7 24 30 T T T
Micrologic 2.0 1000 16 20 24 30 T T
NT L1 800 18,7 24 30 T T T
Micrologic 5.0/6.0/7.0 1000 24 30 T T
NW N1/H1 800 12,5 16 20 18,7 24 30 T T T
Micrologic 2.0 1000 16 20 24 30 T T
1250 20 30 T
>1600
NW N1/H1 800 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 5.0/ 1000 24 30 37 37
6.0/7.0 1250 30 37
>1600
NW H2/H3 800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 2.0 1000 16 20 24 30 37 37
1250 20 30 37
>1600
NW H2/H3 800 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 5.0/ 1000 24 30 37 37
6.0/7.0 1250 30 37
>1600
NW L1 800 12,5 16 20 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 2.0 1000 16 20 24 30 37 37
1250 20 30 37
>1600
NW L1 800 18,7 24 30 37 37 37
Micrologic 2.0 1000 24 30 37 37
Micrologic 5.0/ 1250 30 37
6.0/7.0
>1600
344
Caratteristiche Selettività rinforzata
degli apparecchi
di protezione
e manovra
La presenza di due valori identici indica che la selettività è garantita fino al nuovo
valore del potere di interruzione dell’interruttore a valle.
Queste tabelle sono utilizzabili solo in caso di combinazione tra selettività e filiazione
tra due dispositivi. Per ogni altro caso, fare riferimento alle normali tabelle
di selettività e di filiazione.
Cenni tecnici
La selettività rinforzata è il risultato dell’esclusiva tecnologia di interruzione
Selettività limite
in kA
iC60N
63 A
Filiazione
limite in kA
345
Caratteristiche Selettività rinforzata
degli apparecchi a monte: NSC100N, NSA160, NSX160NTM-D
di protezione a valle: Acti 9
e manovra
346
a monte: NSX250 TM-D, NSX250 TM-D
a valle: Acti 9, NSA160, NSC100, NSX100
347
Caratteristiche Selettività rinforzata
degli apparecchi a monte: NSX100, NSX160 Micrologic
di protezione a valle: Acti 9
e manovra
348
a monte: NSX250 Micrologic
a valle: Acti 9, NSA160, NSC100, NSX100
349
Caratteristiche Selettività rinforzata
degli apparecchi a monte: NSX400/630 Micrologic
di protezione a valle: NSX100/250, NSA160, NSC100
e manovra
350
a monte: NS800/1600 Micrologic
a valle: NSX100/630
351
Caratteristiche Impiego in corrente continua
di protezione
e manovra
Esistono tre tipi di sistemi di distribuzione La scelta del tipo di interruttore dipende essenzialmente dai parametri della rete
a corrente continua (vedere tabella). qui di seguito presentati, utilizzati per determinare le caratteristiche corrispondenti:
c il tipo di rete che permette di determinare il tipo di prodotto e il numero di poli
La tensione d’impiego, insieme ad uno collegati in serie per ogni polarità,
dei tre tipi di sistemi, determina il numero c la tensione nominale che permette di determinare il numero di poli in serie
di poli che devono prendere parte che devono prendere parte all’interruzione,
tipi di reti
reti collegate a terra reti isolate da terra
l’alimentazione presenta una polarità l’alimentazione presenta un punto mediano
collegata a terra (1) collegato a terra
schemi e diversi casi di guasto
352
Correnti di cortocircuito
Calcolo della corrente di cortocircuito ai morsetti di una batteria
Icc
Durante un cortocircuito la batteria trasporta una corrente pari a
Icc = Vb
Ri
c Vb = tensione massima di scarica (batteria carica al 100 %)
c Ri = resistenza interna equivalente all’insieme degli elementi
(in funzione della capacità della batteria in Ah).
Esempio
c Considerare quattro batterie 500 Ah collegate in parallelo
c tensione di scarica di una batteria: 240 V (110 elementi da 2.2 V)
c corrente di scarica di una batteria: 300 A con un’autonomia di 30 minuti
c corrente di scarica di tutte e quattro le batterie: 1200 A con un’autonomia
di 30 minuti
c resistenza interna 0.5 mW per elemento, ad esempio per una batteria:
Ri = 110 x 0.5 x 10-3 = 55 x 10-3 W
corrente di cortocircuito di una batteria: Icc = 240 V / 55 x 10-3 W = 4.37 kA
non considerando la resistenza dei collegamenti, per tutte e quattro le batterie che
trasportano la corrente di cortocircuito in parallelo, la corrente di cortocircuito totale
sarà pari a quattro volte quella di una batteria, ad esempio Icc = 4 x 4.37 kA = 17.5 kA.
Nota: se non si conosce la resistenza interna, è possibile utilizzare la seguente formula:
Icc = kc
dove c rappresenta la capacità della batteria espressa in Ah
e k un coefficiente prossimo a 10 e in ogni caso inferiore a 20.
Altri esempi tipici
c PABXs: Icc da 5 a 25 kA a 240 V DC con L/R = 5 ms
c sottomarino: Icc da 40 a 60 kA a 400 V DC con L/R = 5 ms.
u = Ri + L di/dt
i = Icc . (1 - e-(t/t))
Icc
ove t = L/R è la costante tempo per l’aumento di Icc.
Più bassa è la costante tempo (ad esempio circuito batteria), più breve sarà il tempo
c Solitamente il valore della costante tempo della rete viene calcolato in condizioni
c interruttori Compact NSX (tabella pagina 354) i valori sono gli stessi per 5 ms e 15 ms
c interruttori Masterpact NW (tabella pagina 357) i valori sono indicati per 3 valori,
5 ms, 15 ms e 30 ms.
353
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Criteri di scelta
di protezione
e manovra
Il collegamento in parallelo divide Il collegamento in parallelo impone invece la tensione della rete su ciascun polo,
la corrente su ciascun polo ottimizzando ma permette di:
la corrente nominale per le reti che non c dividere la corrente passante per ogni polo per il numero di poli,
superano la tensione di tenuta per ogni Ad esempio, lo stesso interruttore Compact NSX 630S, 3P tipo DC con tre poli
utilizzabili e le soglie di sgancio magnetiche c una tensione massima di 250 V (250 V per polo),
sono indicati da pagina 338 e 340. c una corrente nominale di 1500 A (vedere tabelle pagine 338 e 339),
Quindi, un apparecchio 630 A utilizzato su una rete 250 V è in grado di gestire 1500 A.
Nota: ulteriori dettagli sui collegamenti in serie ed in parallelo dei poli per utilizzo in CC,
si consiglia la visione del catalogo “Interruttori BT in corrente continua da 16 a 4000 A" .
354
Interruttori Acti 9
355
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Compact NSX100 DC - NSX630 DC
di protezione
e manovra
356
NSX100 DC NSX160 DC NSX250 DC NSX400 DC NSX630 DC
1 2 3/4 1 2 3/4 3/4 3/4 3/4
b b b b b b - b b b b b b - - b b
- - - - - - b - - - - - - b b - -
b b b b b b b b b b b b b b - - -
b b b b b b b b b b b b b b b b b
10000 5000
5000 1000
10000 2000
5000 1000
10000 2000
5000 1000
10000 2000
- - - - - - b - - - - - - b b b b
- - - - - - b - - - - - - b b b b
- - - - - - b - - - - - - b b b b
- - - - - - b - - - - - - b b b b
161 x 35 x 86 161 x 35 x 86
161 x 70 x 86 161 x 70 x 86
161 x 105 x 86 161 x 105 x 86 255 x 140 x 110
161 x 140 x 86 161 x 140 x 86 225 x 185 x 110
0.7 0.7
1.2 1.2
da 1.6 a 1.9 da 1.6 a 1.9 6.0
da 2.1 a 2.3 da 2.1 a 2.3 7.8
357
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Sganciatori per Compact NSX
di protezione
e manovra
A seconda della versione gli interruttori Compact NSX DC sono dotati di:
b 1P/2P: Sganciatori magnetotermici integrati TM-D.
A seconda della versione gli interruttori Compact NSX DC sono dotati di:
b 3P/4P:
NSX250 DC - - - - - - b b b b b b - - - -
protezione contro i sovraccarichi (termico)
soglia Ir [A] (a 40 °C) regolabile
di intervento da 0.7 a 1 x In
protezione contro i cortocircuiti (magnetico)
intervento Im fisso regolabile fisso
interruttore NSX100/160/ valore AC(1) 190 300 400 500 500 500 - - - - - - 63 80 80 125
Compact NSX250 DC
valore DC 260 400 550 700 700 700 800 800 1250 1250 5 a 10 x In 80 100 100 150
(1) I valori di intervento degli sganciatori magnetici TMD e TMG unipolari e bipolari fino a 63 A sono indicati con valori AC.
Per ottenere i valori di intervento DC riportati sulla riga successiva occorre applicare un coefficiente di correzione.
I valori di intervento della protezione magnetica per gli sganciatori TM-DC sono indicati direttamente in valori DC.
358
Interruttori NW
tabella di scelta interruttori NW in corrente continua per impiego su reti isolate da terra
tipo corrente potere di interruzione e modalità di collegamento dei poli (tra parentesi) [kA] protezione protezione
nominale costante di tempo contro contro
[A] L/R≤5 ms L/R≤15 ms L/R≤30 ms i sovraccarichi i cortocircuiti
24-500 V 750 V 900 V 24-500 V 750 V 900 V 24-500V 750 V 900 V
NW10DC N 1000 85 (C) 35 (C) 25 (C) (1)
Micrologic 1.0 DC
(2)
NW20DC N 2000 85 (C) 35 (C) 25 (C)
NW40DC N 4000 85 (C) 35 (C) 25 (C)
NW10DC H 1000 100 (E) 85 (E) 85 (E) 85 (E) 50 (E) 35 (E) 50 (E) 50 (E) 25 (E)
NW20DC H 2000 100 (E) 85 (E) 85 (E) 85 (E) 50 (E) 35 (E) 50 (E) 50 (E) 25 (E)
NW40DC H 4000 100 (E) 85 (E) 85 (E) 85 (E) 50 (E) 35 (E) 50 (E) 50 (E) 25 (E)
tabella di scelta interruttori NW in corrente continua per impiego su reti con polarità negativa
collegata a terra
tipo corrente potere di interruzione e modalità di collegamento dei poli (tra parentesi) [kA] protezione protezione
nominale costante di tempo contro contro
[A] L/R≤5 ms L/R≤15 ms L/R≤30 ms i sovraccarichi i cortocircuiti
24-500 V 750 V 900 V 24-500 V 750 V 900 V 24-500 V 750 V 900 V
NW10DC N 1000 85 (C) 35 (C) 25 (C) (1)
Micrologic 1.0 DC
(2)
NW20DC N 2000 85 (C) 35 (C) 25 (C)
NW40DC N 4000 85 (C) 35 (C) 25 (C)
NW10DC H 1000 100 (D) 85 (D) 85 (D) 85 (D) 50 (D) 35 (D) 50 (D) 50 (D) 25 (D)
NW20DC H 2000 100 (D) 85 (D) 85 (D) 85 (D) 50 (D) 35 (D) 50 (D) 50 (D) 25 (D)
NW40DC H 4000 100 (D) 85 (D) 85 (D) 85 (D) 50 (D) 35 (D) 50 (D) 50 (D) 25 (D)
tabella di scelta interruttori NW in corrente continua per impiego su reti con punto mediano
collegato a terra
tipo corrente potere di interruzione e modalità di collegamento dei poli (tra parentesi) [kA] protezione protezione
nominale costante di tempo contro contro
[A] L/R≤5 ms L/R≤15 ms L/R≤30 ms i sovraccarichi i cortocircuiti
24-500 V 750 V 900 V 24-500 V 750 V 900 V 24-500 V 750 V 900 V
NW10DC N 1000 85 (C) 35 (C) 25 (C) (1)
Micrologic 1.0 DC
(2)
NW20DC N 2000 85 (C) 35 (C) 25 (C)
NW40DC N 4000 85 (C) 35 (C) 25 (C)
NW10DC H 1000 100 (C) 85 (E) 85 (E) 85 (C) 50 (E) 35 (E) 50 (C) 50 (E) 25 (E)
NW20DC H 2000 100 (C) 85 (E) 85 (E) 85 (C) 50 (E) 35 (E) 50 (C) 50 (E) 25 (E)
NW40DC H 4000 100 (C) 85 (E) 85 (E) 85 (C) 50 (E) 35 (E) 50 (C) 50 (E) 25 (E)
(1) La protezione termica non è operante. Se necessario prevedere un relè esterno. Impostazioni intermedie
(2) Protezione tramite unità di controllo Micrologic 1.0 DC È possibile impostare altri undici valori intermedi
Gli interruttori a corrente continua Masterpact NW utilizzano le unità di controllo Micrologic 1.0 (non contrassegnati).
a corrente continua. Queste unità intercambiabili con soglie di regolazione istantanee,
possono essere regolate sul posto.
Gli interruttori possono essere utilizzati con tre versioni di sensori, definiti dall’impostazione.
versioni 1250/2500 A 2500/5400 A 5000/11000 A
Masterpact NW10 n n n
Masterpact NW20 - n n
Masterpact NW40 - - n
Regolazioni
Le impostazioni degli interruttori Masterpact NW sono accessibili dal fronte, con porta
del quadro aperta.
c Le impostazioni vengono configurate per l’ingresso (polo +) e l’uscita (polo -).
c La gamma di impostazioni comprende undici posizioni, più cinque impostazioni preferenziali
A, B, C, D e E.
c I valori d’impostazione per i due sensori devono essere uguali.
Impostazioni contrassegnate A, B, C, D e E
minimo massimo
versioni impostazioni impostazioni impostazioni impostazioni impostazioni
A1 e A2 B1 e B2 C1 e C2 D1 e D2 E1 e E2
1250/2500 1250 A 1500 A 1600 A 2000 A 2500 A
2500/5400 2500 A 3300 A 4000 A 5000 A 5400 A
5000/11000 5000 A 8000 A 10000 A 11000 A 11000 A
tolleranze ±8 % ±10 % ±10 % ±10 % ±10 %
Due impostazioni
identiche
359
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Esempi di scelta dell’interruttore
di protezione
e manovra
Carico
c poli collegati in parallelo: quattro poli 2 x 2P paralleli collegati in serie à scelta 2.
c Compact NS160 tipo DC, 4P (2 x 2P) 160 A: la tabella di scelta a pagina 338
uno sganciatore TM125 tipo DC con soglia di protezione magnetica impostata a 2500 A.
360
Icc Esempio 2
c tipo di rete - una polarità collegata a terra,
c poli collegati in serie: un polo à scelta 1 (o due poli con scollegamento à scelta 2),
Carico Carico
c poli collegati in parallelo: due poli à scelta 3,
Scelta 1: Compact NS160N 1P. Scelta 2. c sono possibili altre scelte (collegamento in parallelo), ma non sono particolarmente
interessanti.
Scelta dell’interruttore
c scelta 1: Compact NS160N, 1P, 50 kA, disponibile nella versione fissa
(o scelta 2: Compact NS160N 2P, 85 kA, se si desidera lo scollegamento
delle due polarità)
c scelta 3: Compact NS100N, 2P in parallelo, 50 kA, con corrente nominale
di 200 A, disponibile nella versione fissa.
Scelta dello sganciatore
c Compact NS160N, 1P: la tabella di scelta a pagina 338 indica uno sganciatore
integrato TM160 tipo DC con la soglia di protezione magnetica impostata a 1250 A,
Carico c Compact NS100N, 2P in parallelo: la tabella di scelta a pagina 338 indica per la
Scelta 3: Compact NS100N 2P in parallelo. configurazione 2P in parallelo e per 160 A, uno sganciatore TM80D con la soglia
di protezione magnetica impostata a 1600 A.
c potenza dissipata,
c curve di limitazione,
c tabelle di selettività,
361
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Applicazioni a 24-48 VDC
di protezione
e manovra
Applicazioni
La corrente continua è stata a lungo utilizzata come mezzo principale di distribuzione
dell'energia elettrica in molti settori applicativi dal momento che offre notevoli
v lampade di segnalazione,
v edifici isolati,
v relè di telecomunicazione,
v applicazioni industriali.
362
Soluzione di protezione per CC 24 - 48 V
I valori dei poteri di interruzione mostrati nelle tabelle sottostanti corrispondono
alle situazioni di guasto più critiche in base alla configurazione della rete.
1 polo (1P)
Potere d'interruzione (kA)
Icu CEI EN 60947-2
DB404547
DB124383
y 50
y 36
NG125L
y 25
Compact NSX
iC60L NG125N
y 20
iC60H
y 15
iC60N
y 10
C120N
iC60a
y 63 y 80 y 125 u 125
Corrente
di carico
In max (A)
363
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Applicazioni a 24-48 VDC
di protezione
e manovra
2 poli (2P)
DB404548
y 50
y 36
NG125L
Compact NSX
y 25
iC60L
y 20
NG125N NG125N*
iC60H
E
y 15
D
iC60N
y 10
C120N
iC60a
364
3600 s
3600 s per I/In = 1.3
Curve d'intervento
per Possiamo scegliere la soluzione più adatta alle nostre esigenze in base alle correnti
I/In = 1.05
1000 di spunto generate dai nostri carichi come per un impianto in corrente alternata.
In corrente continua si ottengono le stesse curve di intervento che in corrente alternata.
L'unica differenza risiede nel fatto che, rispetto alle curve ottenute in corrente
100 alternata, le soglie magnetiche sono compensate da un coefficiente √2.
Esempio
Protezione di un cavo da 4 mm2 di alimentazione di un carico a IB = 30 A con In a 32 A
e curva d'intervento che permette l'assorbimento della corrente di avviamento del
carico.
3600 s per I/In = 1.3
3600 s
per
I/In = 1.05
1000
1000
100 100
iC60, 32 A cavo 4 mm2
curva C curva intervento
10 10
t(s) t(s)
1 1
Corrente
avviam.
0,1 0,1
Z K
0,01 0,01
1 10 100 1000
4.2±20% 17±20%
I / In I (A)
365
Caratteristiche Impiego in corrente continua
degli apparecchi Applicazioni a 24-48 VDC
di protezione Tabelle di selettività
e manovra
366
Coordinamento interruttore - carico
Come visto in precedenza le caratteristiche dell'interruttore scelto dipendono dal tipo
di carico installato a valle del circuito.
Curva D
Curva B
1
t(ms)
0,1
Curve C
0,01
1 10 100 1000
Ipicco/In
NG125 / C120
10
Curve D
Curve B
t(ms)
0,1
Curve C
0,01
1 10 100 1000
Ipicco/In
Questi dati permettono la scelta del prodotto più adatto in funzione delle caratteristiche
specifiche del carico: curve e In.
Esempio
10
DB124249
t(ms)
DB124251
0,1
Curva C
0,1
0,01
1 10 100 1000
Ipicco/In
200
0,1
Introduzione
Gli interruttori Schneider Electric sono utilizzabili sulle reti a 400 Hz
in alcuni ambiti navali, in applicazioni aeronautiche di bordo e in sistemi di controllo
degli aeroporti.
Si deve tenere conto delle condizioni di utilizzazione che comportano in alcuni casi
la modifica delle prestazioni dei dispositivi di protezione e l’aumento delle soglie
di intervento degli sganciatori magnetotermici e delle protezioni differenziali.
Potere di interruzione
Le correnti di cortocircuito ai terminali dei generatori a 400 Hz, utilizzati
in applicazioni particolari e per reti separate dalla rete di distribuzione a 50 Hz,
sono generalmente inferiori a quattro volte la loro corrente nominale.
Per questo motivo difficilmente si possono presentare problemi nella definizione
del potere di interruzione del dispositivo di protezione.
come segue:
368
Protezione tipo a microprocessore
Coefficienti di adattamento delle soglie di intervento di unità di controllo Micrologic
per interruttori NSX.
Le unità di controllo Micrologic 2.2, 2.3 o 5.2, 5.3 con misura A o E possono essere
utilizzate a 400 Hz. La tecnologia elettronica offre il vantaggio di una grande stabilità
di funzionamento anche in presenza di variazioni di frequenza.
Tuttavia gli apparecchi subiscono sempre gli effetti della temperatura dovuti
alla frequenza e possono talvolta presentare limiti di impiego.
Le conseguenze pratiche sono:
Ir sottostante),
Esempio
Un interruttore NSX250N equipaggiato di Micrologic 2.2 Ir = 250 A a 50 Hz
dovrà avere un impiego limitato a Ir = 250 x 0,9 = 225 A.
La sua soglia corto ritardo a temporizzazione fissa sarà regolabile da 1,5 a 10 Ir
(150 a 2250 A). La sua soglia istantanea rimane a 3000 A.
369
370
Indice 6 - Protezione delle persone
371
Protezione Introduzione
delle persone Definizioni
Effetti della corrente elettrica
sul corpo umano
Definizioni
Conduttore di protezione (PE)
Conduttore prescritto per alcune misure di protezione contro i contatti indiretti
per il collegamento di alcune delle seguenti parti: masse, masse estranee,
collettore (o nodo) principale di terra.
Conduttore PEN
Conduttore che svolge insieme le funzioni sia di conduttore di protezione
sia di conduttore di neutro.
Conduttore di terra (CT)
Conduttore di protezione che collega il collettore principale di terra (o nodo)
al dispersore o i dispersori tra di loro.
Conduttore equipotenziale principale (EQP) e supplementare (EQS)
Conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale.
Contatto diretto
Contatto di persona con parti attive.
Contatto indiretto
Contatto di persona con una massa in tensione per un guasto.
Corrente di guasto
Corrente che si stabilisce a seguito di un cedimento dell’isolante
o quando l’isolamento è cortocircuitato.
Corrente di guasto a terra
Corrente di guasto che si chiude attraverso l’impianto di terra.
Corrente differenziale
Somma dei valori istantanei delle correnti che percorrono tutti i conduttori attivi
di un circuito in un punto dell’impianto.
Massa
Parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è
in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni
di guasto.
Massa estranea
Parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre
un potenziale, generalmente il potenziale di terra.
Parte attiva
Conduttore o parte conduttrice in tensione nel servizio ordinario, compreso
il conduttore di neutro, ma escluso per convenzione il conduttore PEN.
Resistenza di terra
Resistenza tra il collettore (o nodo) principale di terra e la terra.
Tensione di contatto
Tensione che si stabilisce fra parti simultaneamente accessibili,
in caso di guasto dell’isolamento.
Tensione di contatto limite convenzionale (UL)
Massimo valore della tensione di contatto che è possibile mantenere per un tempo
indefinito in condizioni ambientali specificate.
Circuito di distribuzione
Circuito che alimenta un quadro di distribuzione.
Circuito terminale
Circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spina.
Interruttore differenziale di tipo AC
Interruttore differenziale il cui sgancio è assicurato
c per correnti alternate sinusoidali differenziali applicate improvvisamente o
lentamente crescenti
Interruttore differenziale di tipo A
Interruttore differenziale il cui sgancio è assicurato
c come per il tipo AC; e
c per correnti pulsanti unidirezionali e con o senza controllo dell’angolo di fase
c per correnti pulsanti unidirezionali sovrapposte ad una corrente continua senza
ondulazioni di 0,006 A, indipendenti dalla polarità, applicate improvvisamente o
lentamente crescenti.
372
Interruttore differenziale di tipo B
Interruttore differenziale il cui sgancio è assicurato come per il tipo A ed inoltre:
c per correnti alternate sinusoidali differenziali fino a 1000 Hz,
c per correnti differenziali continue senza ondulazioni di 0,4 volte la corrente
differenziale nominale (IDn) o 10 mA scegliendo il valore più elevato sovrapposto
ad una corrente alternata,
c per correnti differenziali continue senza ondulazioni di 0,4 volte la corrente
differenziale nominale (IDn) o 10 mA scegliendo il valore più elevato sovrapposto
ad una corrente pulsante unidirezionale,
c per correnti differenziali pulsanti unidirezionali raddrizzate risultanti da due o più
fasi,
attraverso l’organismo.
373
Protezione Introduzione
Massa
classe II componente dotato di doppio isolamento o di isolamento l’isolamento supplementare può essere un involucro isolante
Ulteriore isolamento
rinforzato e non provvisto di alcun dispositivo con grado di protezione almeno IPXXB
per il collegamento delle masse ad un PE c masse isolate da terra
Isolamento
c possibilità di realizzare un isolamento equivalente durante
principale l'installazione mediante isolamento supplementare
classe III componente ad isolamento ridotto perché destinato esempio: circuito SELV (V - 50 V CA)
50 V ad essere alimentato esclusivamente da un sistema
a bassissima tensione di sicurezza
Nota: le condutture elettriche realizzate con i seguenti componenti hanno isolamento di classe II:
c cavi con guaina non metallica con tensione nominale maggiore di un gradino rispetto a quella necessaria per il sistema elettrico;
c cavi unipolari senza guaina installati in tubo o canale isolante conformi alle rispettive norme;
c cavi con guaina metallica aventi isolamento idoneo.
Sistema
di sbarre
Protezione da contatti diretti
Qualunque sia il sistema di neutro, nel caso di un contatto diretto, la corrente
1 2 3 N
che ritorna alla fonte di energia è quella che attraversa il corpo umano.
I mezzi per proteggere le persone dai contatti diretti sono di diverso tipo
(norma CEI 64-8).
Protezione totale
c Isolamento delle parti attive (scatola isolante degli interruttori,
Contatto diretto c impiego di involucri o barriere con un grado di protezione almeno IPXXB.
374
Guasto di
isolamento Protezione da contatti indiretti
Le misure di protezione contro i contatti indiretti sono di due tipi:
c protezione senza interruzione automatica del circuito tramite:
v componenti con isolamento doppio o rinforzato (materiali in classe II),
v quadri prefabbricati aventi un isolamento completo e cioè realizzato con
apparecchi in classe II, involucro in materiale isolante, ecc. (Norma CEI EN 61439-1),
v isolamento supplementare in aggiunta a quello principale,
Contatto indiretto v locali in cui le masse siano collegate tra loro da un conduttore equipotenziale
dipendenza dalla conservazione nel tempo delle misure adottate per ottenere
la protezione.
c tutte le masse estranee e tutti gli elementi conduttori accessibili siano collegati
dispersore;
persona che venga a contatto con una massa accidentalmente sotto tensione.
375
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Funzionamento
Selettività differenziale
Funzionamento
Il principio della protezione differenziale di Schneider Electric si basa su un sistema
i conduttori attivi è nulla, pertanto i flussi generati all’interno del toroide si annullano
reciprocamente. La comparsa di una corrente di dispersione rompe quest’equilibrio
ed induce una corrente residua al secondario.
c La misura é effettuata da un relè elettromagnetico che compara il segnale elettrico
ricevuto dal toroide con la soglia d’intervento prestabilita (sensibilità).
Il principio di funzionamento del relè è il seguente: un elettromagnete alimentato
dalla corrente residua trasmessa dal toroide, esercita sul meccanismo di sgancio
una forza che si contrappone a quella esercitata da un magnete permanente per
trattenere i contatti in posizione di chiuso. Finché la forza del magnete permanente
è superiore a quella dell’elettromagnete, il circuito rimane chiuso.
c L’intervento avviene quando la corrente residua è sufficientemente elevata
per annullare l’effetto del magnete permanente: il meccanismo di sgancio comanda
l’apertura dei contatti, interrompendo così, il circuito in cui si è verificato il guasto.
I dispositivi differenziali Acti 9 sono di tipo elettromeccanico con funzionamento
a corrente propria.
La tecnologia a corrente propria è la più sicura, perché è indipendente dalla tensione
di rete e soprattutto non richiede alcuna sorgente d’alimentazione esterna.
Selettività orizzontale
Permette il risparmio di un interruttore differenziale a monte dell’impianto
quando gli interruttori sono installati nello stesso quadro.
Ig La parte di quadro e l’impianto a monte dei dispositivi differenziali devono essere
realizzati in modo da ridurre al minimo il rischio di messa in tensione accidentale
delle masse. In caso di perdita di isolamento solo la partenza interessata al guasto
viene messa fuori servizio in quanto gli altri dispositivi differenziali non rilevano
alcuna corrente verso terra.
Selettività verticale
Per ragioni legate alla continuità di esercizio ed ai pericoli indotti da un eventuale
mancanza di energia elettrica può essere richiesto un coordinamento selettivo tra
DDR DDR
due o più dispositivi differenziali disposti in serie.
Per assicurare la selettività tra due dispositivi in serie è necessario soddisfare
Selettività orizzontale c la corrente differenziale nominale del dispositivo a monte deve essere almeno
IDnA ≥ 2IDnB.
Questo per tener conto della tolleranza ammessa dalle norme le quali prevedono
ritardo tA>tBTOT che l’intervento sia garantito per correnti uguali o superiori a IDn e che il differenziale
IΔnA ≥ 2 IΔnB non intervenga per correnti inferiori uguali a 0,5 IDn.
tempo totale Un dispositivo differenziale con soglia di intervento pari a 30 mA non interviene
di interruzione tBTOT per correnti inferiori a 15 mA, potrebbe intervenire per correnti comprese tra 15
e 30 mA e deve intervenire per correnti superiori a 30 mA.
IΔnB
c Il ritardo intenzionale tA imposto al dispositivo a monte deve essere superiore
al tempo totale di interruzione tB TOT del dispositivo a valle
Selettività verticale tA ≥ tB TOT
Così facendo la selettività differenziale è garantita per tutti i valori di corrente
superiori alla soglia di intervento del dispositivo differenziale disposto a valle.
Nel campo degli interruttori differenziali per uso domestico e similare la selettività
si può ottenere utilizzando dispositivi di protezione a corrente differenziale del tipo s
in serie con dispositivi di protezione a corrente differenziale di tipo generale.
In questo caso occorre rispettare un rapporto minimo tra le soglie di intervento pari a 3.
Per ottenere selettività con i dispositivi a corrente differenziale nei circuiti
di distribuzione è ammesso un tempo
di interruzione non superiore a 1 s.
Quando si utilizza un relé differenziale esterno all’apparecchio di interruzione
il tempo tB TOT include il tempo di risposta del relé differenziale e del dispositivo
di apertura dell’interruttore automatico e il tempo di interruzione di quest’ultimo
(generalmente inferiore a 50 ms).
Il coordinamento tra le protezioni differenziali Schneider Electric permette di garantire
la continuità di servizio fra 2 o 3 livelli.
376
Comportamento in presenza
di correnti non sinusoidali
B a
Comportamento degli interruttori differenziali
in presenza di correnti con componenti pulsanti
Ba
b
L’utilizzo ormai sempre più diffuso, anche in ambienti non necessariamente di tipo
industriale, di apparecchi con dispositivi elettronici di controllo o regolazione può
comportare, in caso di guasto a terra, correnti di dispersione con componenti
continue oppure pulsanti di tipo unidirezionale.
Le Norme IEC e EN prevedono la classificazione dei dispositivi differenziali in tre tipi
secondo la loro attitudine a funzionare in presenza di una corrente di guasto aventi
H componenti continue o pulsanti unidirezionali.
a tipo AC Tipo AC
b tipo A Dispositivi differenziali sensibili alla sola corrente di dispersione alternata.
Tipo A
Dispositivi differenziali che garantiscono le caratteristiche di funzionamento
anche per correnti di dispersione con componenti pulsanti ben specificate.
Tipo B
Dispositivi differenziali che garantiscono le caratteristiche di funzionamento
anche per le correnti di dispersione di tipo continuo.
Le Norme per gli apparecchi di tipo domestico (CEI EN 61008 e CEI EN 61009)
e industriale (CEI EN 60947-2/App.B) hanno ben distinto e definito le prove
e le prescrizioni per i dispositivi di tipo AC (di gran lunga ad oggi i più utilizzati)
e di tipo A. È relativamente recente, all’interno delle norme di prodotto, la definizione
delle prescrizioni e delle prove per i dispositivi differenziali classificati di tipo B.
Ciò è stato fatto sia nel campo di applicazione domestico (CEI EN 62423),
che in quello industriale (CEI EN 60947-2/App.M). Quest’ultima in particolare
per i dispositivi differenziali a toroide separato (vedere pag. 390 dispositivi
differenziali).
con ciclo di isteresi molto più inclinato e ristretto del precedente (curva b).
In presenza di correnti di guasto verso terra con componenti pulsanti il ciclo
non subisce variazioni sostanziali e di conseguenza il segnale di guasto è sufficiente
a far intervenire il dispositivo differenziale.
377
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Esempi di circuiti
N ωt
N ωt
Schema C
ph Id
N ωt
circuito per carica batterie monofase: schema D
è più indicato l’impiego di un differenziale ph Id
di tipo B.
N ωt
378
circuito per l’alimentazione di apparecchi schema E
domestici a motore: è preferibile utilizzare
un differenziale di tipo A ph
Id
N
ωt
raddrizzatore a ponte monofase non schema F
controllato (schema F) e controllato
(schema G) utilizzato in ingresso
all’alimentazione di vari apparecchi Id
elettrici (TV, forno micro-onde, calcolatori,
fotocopiatrici): è preferibile utilizzare ph
R
un differenziale di tipo A N
ωt
schema G
Id
ph
R
N
ωt
ponte trifase utilizzato in raddrizzatori schema H
per saldatrici, elettrocalamite ed elettrolisi: (+) Id
utilizzare un differenziale di tipo B guasto su (+)
1
2
ωt
3
() guasto su ()
ponte trifase controllato per rete in c.c. schema K
1
2
3 ωt
() guasto su ()
ponte trifase controllato utilizzato schema J Id
nei variatori di velocità per motori in c.c.: guasto su (+) alle basse velocità
(+)
utilizzare un differenziale di tipo B
1
2 wt
3 Id
guasto su (+) alle alte velocità
()
wt
379
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Perturbazioni
Dispositivi differenziali super immunizzati
A
200 Le perturbazioni dei dispositivi differenziali
90% I dispositivi di protezione differenziali (interruttori automatici differenziali, interruttori
terziario e industriale.
c proteggere contro le correnti di guasto verso terra che possono essere causa
di rischi d’incendio;
Tipi di perturbazioni
Le perturbazioni sono essenzialmente dovute a sovratensioni e ad armoniche:
c sovratensioni dovute a scariche atmosferiche: sono quelle più elevate
in ampiezza. Esse producono nella rete un’onda di sovratensione transitoria,
che provoca correnti di dispersione attraverso le capacità costituite dalla rete
e dalla terra;
c sovratensioni di manovra: si verificano in corrispondenza dell’apertura
e della chiusura di circuiti capacitivi (batterie di condensatori), induttivi (motori)
v tensioni con forte contenuto armonico prodotte da apparecchi connessi alla rete
Queste correnti permanenti sono sia a frequenza industriale che ad alta frequenza;
380
A In aggiunta, i dispositivi differenziali della gamma modulare Schneider Electric
di tipo standard sono sottoposti ad un ulteriore verifica; si tratta di una prova,
250
prevista dalla Norma Internazionale IEC60 (e ripresa dalla norma francese relativa
agli interruttori di utenza NFC 62-411), nella quale il dispositivo è sottoposto
ad un’onda di corrente di tipo impulsivo che simula la corrente di fuga che circola
attraverso le capacità in aria esistenti tra impianto e terra in conseguenza di una
125 sovratensione atmosferica. Questa corrente è definita dalle seguenti caratteristiche:
c 8 µs: durata del fronte di risalita;
8 20 t [µs]
Fig. 2: Andamento dell’onda di prova IEC60 I dispositivi differenziali super immunizzati (tipo SI )
I dispositivi differenziali dalla gamma SI super immunizzati sono dei relé differenziali
di tipo A concepiti appositamente per sopportare le perturbazioni presenti negli
impianti, senza che si abbiano interventi intempestivi o desensibilizzazione del relé
per saturazione del toroide.
e il relé di sgancio di un filtro elettronico che introduce un leggero ritardo allo sgancio
i fenomeni transitori, restando nei limiti di sicurezza per quanto riguarda i tempi
di ≤ 25°C.
381
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Perturbazioni
Dispositivi differenziali super immunizzati
associare:
prioritari.
Quando più utilizzatori di questo tipo sono collegati alla stessa fase, le correnti di
verso terra o correnti ad alta frequenza introdotte nella rete che provocano anomalie
di funzionamento del relé;
c correnti di spunto all’accensione o allo spegnimento a causa dei transitori
d’inserzione dovuti alla carica dei condensatori alla messa in tensione.
Se le correnti di dispersione ad alta frequenza sono deboli non provocano
l’intervento del differenziale, ma inducono comunque una presensibilizzazione
del relé di sgancio. In caso d’inserzione di altri circuiti dello stesso tipo, le correnti
di spunto dovute alla capacità dei reattori delle lampade verso terra, sensibilizzano
ulteriormente il relé dando origine a interventi intempestivi dei differenziali.
Le possibili conseguenze in caso di impiego di differenziali toroidali sono:
382
Perturbazioni
Funzionamento
Dispositivo di riarmo
Il dispositivo di riarmo automatico integrato provoca la chiusura automatica
del dispositivo differenziale dopo aver verificato l’isolamento del circuito a valle.
In caso di guasto la richiusura del RED non è consentita.
Test
c La funzione Test è possibile solo in modalità manuale, con coperchio aperto in
posizione Auto Off. L’operatore può verificare manualmente il funzionamento del
dispositivo premendo il tasto Test. Il circuito a valle viene temporaneamente
interrotto. A questo punto occorre richiudere manualmente il RED agendo sulla leva
O-l per alimentare nuovamente il circuito a valle.
Contatto
Fase di controllo
Test impianto
Tensione a valle
sportello scorrevole
Guasto transitorio
guasto e blocco
Rilevamento
Avvio ciclo
di riarmo
Apertura
Guasto
Riarmo
Nota: per il funzionamento e i cicli di verifica dei differenti modelli, si rinvia alla guida tecnica del catalogo Multi9 LEES CAB 200 FI.
383
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Dispositivi differenziali a toroide separato
Tabelle di selettività differenziale
Differenziale
standard
I guasto
Non funzionamento Funzionamento
384
Selettività differenziale
385
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Caratteristiche dei dispositivi differenziali
a toroide separato
c la misura precisa delle correnti armoniche, evitando gli sganci intempestivi dovuti
dei beni.
c la protezione delle persone alle frequenze industriali 50/60 Hz è il caso più critico,
c l’utilizzo di filtri che rispondano a questa curva di “densibilizzazione” garantisce
una protezione sicura.
1 Fattore di frequenza della soglia di fibrillazione La figura, riportata a fianco, risulta essere molto esplicativa di come il relè
(IEC 60479-2).
differenziale Vigirex, grazie alla sua tecnologia, riesce a garantire la protezione
2 Correnti residue naturali a valle di un
alle persone e non subisce il disturbo delle armoniche delle correnti naturali
raddrizzatore.
associato)
Per 30 mA 5 IDn può essere sostituito da 0,25 A: in questo caso 10 IDn viene
sostituito da 0,5 A. Vigirex utilizza questo tipo di curva di risposta per gestire le false
correnti di guasto legate alla chiusura dei carichi (messa sotto tensione del
trasformatore, avviamento motore). Questi tempi di intervento vengono garantiti
da Schneider per l'associazione dei relé Vigirex con le proprie gamme di interruttori
automatici calibro ≤ 630 A. Soprattutto in caso di regolazione alla soglia 30 mA.
386
Tenuta alle sovratensioni
I relé differenziali Vigirex sono provati per la tenuta alle sovratensioni secondo
quanto previsto dalla norma CEI EN 60947-1 allegato H (che riprende i requisiti
normativi del “coordinamento dell’isolamento”).
c Livello di tenuta agli impulsi di tensione.
La tensione della rete e la posizione dell’apparecchio sulla rete elettrica determinano
i livelli di sovratensione ai quali rischia di essere sottoposto il dispositivo elettrico
(tabella H1 della norma CEI EN 60947-1).
Un dispositivo differenziale a tensione residua Vigirex (relé + toro) puo essere
installato in testa all’installazione. Per questo Schneider Electric garantisce la tenuta
alle sovratensioni dei tori per i limiti massimi di una rete BT alla tensione nominale
massima ammessa (1000 V).
tensione nominale utilizzi
dell’installazione
Tenuta ai cortocircuiti
Il dispositivo differenziale deve essere scelto per livelli di corrente di cortocircuito
adatti alla protezione comandata, nel punto dell’impianto in cui è installato.
La norma CEI EN 60947-2 appendice M, richiede di indicare le diverse correnti
di cortocircuito che il DDR dovrà sopportare per poter garantire un funzionamento
corretto.
c Icc: corrente di cortocircuito nominale
c Icw: corrente di cortocircuito nominale di breve durata
c IDw: corrente di cortocircuito di guasto a terra.
relé Vigirex con tori TA 30, relé Vigirex con tori SA 200 e GA 300
PA 50, IA 80, MA120 associato ad un interruttore Compact NS630b
associato ad un interruttore a 3200 A, Masterpact NT o NW fino a 6300 A
Schneider Electric
Icw 100 kA/0,5 s 100 kA/0,5 s
Icc 150 kA 100 kA
IDw 85 kA/0,5 s 85 kA/0,5 s
387
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Il sistema Acti 9
388
blocchi Vigi
Vigi iC60/QuickVigi iC60 Vigi C120 Vigi NG125
CEI EN 60947-2 e CEI EN 60947-2 e CEI EN 61009-1 CEI EN 60947-2 e
CEI EN 61009-1 CEI EN 61009-1
– – –
c c c
c c c
c c c
c c c
c c c
c c c
c – –
230/400 230/400 230/400
6 6 8
– – –
– – –
c – –
c c c
c – –
c c c
c c c
– – c
– – c
c c c
c – c
c c c
– – c
389
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Il sistema Acti 9
SCPD
Dispositivi di protezione contro i cortocircuiti (un fusibile nei nostri prodotti): calibro max di fusibile utilizzabile per controllare il valore Inc = IΔc.
390
Compact NSX 100/630 e NSA 160
– – – –
c c c c
– – – –
– – – c
– – – –
– – – –
– – – –
– – – –
– – – –
c c – –
– – – –
– – – –
– – – –
– – – –
interruzione differenziale
nominale [A]
numero di poli 3, 4 3, 4 3, 4 3, 4
corrente nominale [A] In 160 100/160 100/160/250 400/630
sensibilità (lDn) istantanei 0,3 n
a 50 Hz [A] regolabili 0,03 n n
0,3 n n n
1 n n n
3 n n n
10 n n
30 n
391
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Dispositivi differenziali a toroide separato
8
consumo massimo CA 4 VA
CC 4W
insensibile alle microinterruzioni y 60 ms b
tempo max. d'intervento su interruzione toro (conforme alla norma IEC 60947-2) b
392
RH99 RH197M RH197P RHUs e RHU
b - - -
- b b -
b - - b
b b (8) b b
b b (8) b b
b b (8) b b
b - - -
da 55 % a 120 % Ue (2) - - -
da 80 % a 110 % Ue (3) da 70 % a 110 % Ue
da 55 % a 110 % Ue - - da 70 % a 110 % Ue (4)
da 85 % a 110 % Ue da 70 % a 110 % Ue
da 70 % a 110 % Ue - - -
4 4 4 4
8 8 8 8
4 VA 4 VA 4 VA 4 VA
4W 4W 4W -
b b b b
b b b b
- 4 LED 20, 30, 40 e 50 % di IDn 4 LED 20, 30, 40 e 50 % di IDn da 10 % (5) a 200 % di IDn
- 7% ±10 % di IDn
- 0,5 s 0,5 s 2s
9 soglie commutabili 19 soglie commutabili 19 soglie commutabili 1 soglia regolabile
0,03 A - 0,1 A - 0,3 A - 0,5 A - 1 A - 3 A - 0,03 A - 0,05 A - 0,075 A - 0,1 A - 0,03 A - 0,05 A - 0,075 A - 0,1 A - da 0,03 A a 1 A con gradini da 0,001 A
5 A - 10 A - 30 A 0,15 A - 0,2 A 0,3 A - 0,5 A - 0,75 A - 0,15 A - 0,2 A 0,3 A - 0,5 A - 0,75 A - da 1 A a 30 A con gradini da 0,1 A
1 A - 1,5 A - 2 A - 3 A - 5 A 7,5 A - 1 A - 1,5 A - 2 A - 3 A - 5 A 7,5 A -
10 A - 15 A - 20 A - 30 A 10 A - 15 A - 20 A - 30 A
da 80 % IDn a 100 % IDn da 80 % IDn a 100 % IDn da 80 % IDn a 100 % IDn da 80 % IDn a 100 % IDn
istantanea per IDn = 0,03 A istantanea per IDn = 0,03 A istantanea per IDn = 0,03 A istantanea per IDn = 0,03 A
9 temporizzazioni commutabili 7 temporizzazioni commutabili 7 temporizzazioni commutabili 1 temporizzazione regolabile
istantanea a 4,5 s istantanea a 4,5 s istantanea a 4,5 s istantanea a 4,5 s con gradini da 10 ms
0 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 0 0,06 0,15 0,31 0,5 1 4,5 0 0,06 0,15 0,31 0,5 1 4,5 0 0,06 y Dt
- 0,06 0,15 0,25 0,31 0,5 0,8 1 4,5 - 0,06 0,15 0,31 0,5 1 4,5 - 0,06 0,15 0,31 0,5 1 4,5 - uguale per RH99
0,015 0,13 0,23 0,32 0,39 0,58 0,88 1,08 4,58 0,02 0,13 0,32 0,39 0,58 1,08 4,58 0,02 0,13 0,32 0,39 0,58 1,08 4,58 0,015 uguale per RH99
0,04 0,15 0,25 0,34 0,41 0,6 0,9 1,1 4,6 0,04 0,20 0,34 0,41 0,6 1,1 4,6 0,04 0,20 0,34 0,41 0,6 1,1 4,6 0,04 uguale per RH99
commutatore commutatore commutatore tastiera
in commutazione a riarmo manuale in commutazione a riarmo manuale in in commutazione a riarmo manuale in in commutazione a riarmo manuale
posizione Manu; 10 riarmi automatici in posizione Manu; 10 riarmi automatici in
posizione auto (vedere algoritmo) posizione auto (vedere algoritmo)
- impostazione con Dip switch fissa a 50 % di IDn o 100 % di IDn (7) 1 soglia regolabile da 20 a 100 % IDn
a 50 % di IDn o 100 % di IDn da 0,015 A a 1 A con gradini da 0,001 A
da 1 A a 30 A con gradini da 0,1 A
0,015 A < I allarme < 30 A
- ±7 % di IDn ±7 % di IDn da 80 % I allarme a 100 % I allarme
- istantanea istantanea 1 temporizzazione regolabile
istantanea a 4,5 s con gradini da 10 ms
- - - 0s 0,06 s y Dt
- - - - uguale per IDn
- - - 0,015 s uguale per IDn
- - - tastiera o bus interno
- SENZA riarmo manuale SENZA riarmo manuale SENZA riarmo manuale
- 0, -10 % IDn 0, -10 % IDn disattivazione del contatto di allarme
al 70 % della soglia I allarme
b b b b
b b (9) b b
b - b b
- - - b solo RHU
393
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Dispositivi differenziali a toroide separato
394
tori di tipo aperto OA toroide sommatore (1)
- b
b -
BT 50/60/400 Hz BT 50/60/400 Hz
1000 V 1000 V
- b
b -
-35 °C / +70 °C -35 °C / +80 °C
-55 °C / +85 °C -55 °C / +100 °C
- IP30 (collegamenti IP20)
1/1000 1/1000
b b
b b
4 4
12 12
POA GOA 280 x 115 470 x 160
85 250 1600 3200
50 240 2 x 100 x 5 2 x 125 x 10
- -
- -
POA, GOA -
b
- b
395
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Indicazioni installative
3
2 della relativa bobina di apertura (MX o MN).
in caso di:
Esempio di cattivo serraggio dei conduttori nel toroide. c cavo di segnale installato a meno di 30 cm dal cavo di potenza.
396
d
Conduttore di protezione
{
Il conduttore di protezione deve essere installato esternamente al toroide (Fig. a).
b In caso contrario il dispositivo differenziale non interviene.
c
Se la guaina metallica del cavo è collegata a terra e passa all’interno del toroide
a (Fig. b), il conduttore che collega la guaina al collettore di terra deve passare
all’interno del toroide per annullare gli effetti di una eventuale corrente di guasto
che potrebbe circolare all’interno della guaina stessa.
e In presenza
di guaina Protezione mediante trasformatori di corrente
metallica Per misurare la corrente differenziale di un circuito trifase sono installati tre o quattro
trasformatori di corrente a seconda che il circuito sia senza neutro o con neutro.
Fig. a
I tre (o quattro) TA si comportano come dei generatori di corrente collegati in
parallelo che fanno circolare sul circuito d’uscita una corrente che è la somma
vettoriale delle tre correnti di fase piu quella dell’eventuale conduttore di neutro,
d cioè la corrente differenziale residua. Questa corrente è rilevata dal relé
differenziale.
{
Questa soluzione è adottata per realizzare la protezione detta “residual” (opzione T),
e
f integrata negli sganciatori elettronici.
Per rilevare la corrente di guasto verso terra vengono utilizzati i trasformatori
di corrente impiegati per il rilevamento delle sovracorrenti.
a a:toroide Per ragioni costruttive legate alla classe di precisione dei trasformatori di corrente
b:neutro eventuale si possono realizzare con questa soluzione solo dispositivi differenziali a bassa
c:conduttore di protezione
sensibilità utilizzabili ai primi livelli di distribuzione per la protezione contro gli incendi
d:conduttori di fase
e:guaina metallica e più in generale per la protezione dell’impianto. Infatti potrebbe succedere che,
Fig. b f:collegamento guaina - PE. in seguito all’errore di lettura operato dai TA, la sommatoria delle correnti nei
conduttori attivi potrebbe dare un risultato diverso da zero anche in assenza
di corrente di dispersione verso terra.
Ad esempio, con dei TA di classe 5, utilizzati alla loro corrente nominale,
I1 I2 I3 è consigliabile non effettuare regolazioni del relé differenziale al di sotto del 10%
Ih che sfrutta lo stesso principio è quella che utilizza il toroide del relè differenziale
a toroide separato per la rilevazione della somma delle correnti dei TA.
In aggiunta alle considerazioni fatte in precedenza riguardanti la precisione dei TA,
bisogna considerare che per determinare la reale soglia di intervento di questa
protezione occorre moltiplicare la soglia regolata sul fronte del relé differenziale
per il rapporto di trasformazione dei TA. Ad esempio regolando un Vigirex a
Protezione differenziale realizzata con TA in un circuito trifase
I∆n = 500 mA e avendo dei TA 100/5 A la reale soglia di intervento impostata
senza neutro. è pari a 500 mA x 100/5 = 10 A.
Questa soluzione si può applicare nei sistemi TN-S, qualora sia possibile installare
il toroide sul tratto del conduttore di terra tra la derivazione del neutro e quella del PE.
397
Protezione Dispositivi differenziali
delle persone Indicazioni installative
Trasformatori in parallelo
L’impiego di dispositivi differenziali in presenza di trasformatori in parallelo può dar
luogo a due tipi di inconvenienti:
c perdita di sensibilità del dispositivo differenziale.
La corrente di guasto verso terra Ig si ripartisce sui trasformatori e di conseguenza
i dispositivi differenziali installati sui montanti percepiscono solo una frazione di tale
No
corrente,
c correnti di circolazione.
Ic In presenza di trasformatori con caratteristiche diverse, ad esempio potenza
nominale e tensione di corto circuito, è molto probabile la circolazione
di correnti che interessano anche l'impianto di terra (correnti di circolazione Ic).
Anche in presenza di trasformatori nominalmente identici, piccole differenze
costruttive possono dare luogo a queste correnti di circolazione.
La presenza di carichi squilibrati, accentuando eventuali differenze di potenziale
tra i centri stella dei due trasformatori, acuisce il problema.
I relé differenziali installati sugli arrivi dei trasformatori possono pertanto scattare
intempestivamente.
Per ovviare a questi inconvenienti utilizzare una delle seguenti soluzioni:
Si c installare le protezioni differenziali sulle partenze e non sugli interruttori di arrivo
Ic Ic realizzando i montanti con elementi che riducono al minimo il rischio di guasti verso
terra,
c equipaggiare gli interruttori di arrivo con una protezione di terra ed installare
i relativi toroidi sui conduttori che uniscono il neutro al dispersore dell'impianto
di terra comune ai due trasformatori.
Nota: le soluzioni proposte non producono scatti intempestivi delle protezioni differenziali
inserite; tuttavia le correnti di circolazione sono sempre presenti sull’impianto.
È dunque consigliabile evitare il parallelo di trasformatori di diverse caratteristiche
nominali. Questa figura mostra un esempio di realizzazione della messa a terra
dei trasformatori in parallelo in un sistema TN-S ed indica il corretto posizionamento
dei toroidi.
Si ricorda che l’installazione dei differenziali non è ammessa nei sistemi TN-C.
PE PE
NO
(1)
SI
(1)
1
2
3
N
PE
NO
DA (2)
398
Protezione Lunghezza massima protetta
delle persone per la protezione delle persone
Generalità
che tiene conto di tutte le impedenze della rete, quando l’impedenza della rete
Questo metodo risulta efficace per fare una rapida valutazione della lunghezza
massima protetta quando non sono note le caratteristiche della rete a monte.
È un metodo applicabile a condizione che il conduttore di protezione sia posto
nelle immediate vicinanze dei conduttori attivi del circuito (in caso contrario la
verifica della protezione delle persone può essere eseguita solo con delle misure
effettuate ad impianto terminato).
Sistema di neutro TN
B
A PE
SPE SF
C
0,8 · U0 · SF
Lmax = kx · kpar · _______________
1,5·ρ·(1+m)·km·Im
Sistema di neutro IT
n senza distribuzione del neutro (1)
D
B
PE C A
VAB = 0,8 U
2
SPE SF
0,8 · U · SF
Lmax = kx · kpar · _______________
2·1,5·ρ·(1+m)·km·Im
(1) Nell’impossibilità pratica di effettuare la verifica per ogni configurazione di doppio guasto,
il calcolo viene condotto supponendo una uguale ripartizione della tensione tra i due circuiti
in guasto (ciò corrisponde alla condizione più sfavorevole per uno dei due circuiti interessati
dal doppio guasto).
399
Protezione Lunghezza massima protetta
delle persone per la protezione delle persone
Generalità
0,8 Uo
VAB =
2
SN
SPE
SF
caso A caso B
v caso A - nel caso di circuiti senza neutro inseriti in un sistema con neutro
distribuito, la formula diventa:
0,8 · U0 · SF
n. cavi in parallelo 1 2 3 4 5
kpar 1 2 2,65 3 3,2
km è il fattore che tiene conto della tolleranza della soglia di intervento magnetico;
vale:
1,5 è il fattore correttivo della resistenza del circuito. Si ritiene che, in occasione
del guasto, tale resistenza aumenti del 50% rispetto al suo valore a 20°C;
0,8 per tener conto di una riduzione all’80% della tensione di alimentazione durante
complessiva);
per ogni configurazione di doppio guasto, il calcolo Im [A] è la taratura della protezione contro i cortocircuiti.
400
Sistema TN
Lunghezze massime (in metri) di cavo protetto contro i contatti indiretti tramite
interruttori automatici nel sistema TN.
401
Protezione Lunghezza massima protetta
delle persone per la protezione delle persone
Sistema TN
402
Sistema IT
Lunghezze massime (in metri) di cavo protetto contro i contatti indiretti tramite
interruttori automatici nel sistema IT.
Sfase
Spe 1 2 3 4
rete trifase cavo Cu neutro non distributo 1 0,67 0,50 0,40
400 V (1) neutro distribuito 0,60 0,40 0,30 0,24
cavo Al neutro non distribuito 0,62 0,41 0,31 0,25
neutro distribuito 0,37 0,25 0,19 0,15
(1) Nel caso di reti trifasi a 230 V tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6.
Per reti monofasi a 230 V (fase neutro), non applicare il coefficiente.
403
Protezione Lunghezza massima protetta
delle persone per la protezione delle persone
Sistema IT
404
Singolo condotto
Per la determinazione della lunghezza limite del condotto viene utilizzata la legge di
Ohm opportunamente adattata (secondo quanto suggerito dalla norma CEI 64-8):
0,8 · U0
Lmax = _________
Zg1·Km·Im
dove:
Lmax [m] è la massima lunghezza del condotto sbarre che permette l’intervento
0,8 è un fattore che tiene conto di una riduzione all’80% della tensione
in esame;
km è il fattore che tiene conto della tolleranza della soglia d’intervento magnetico
Esempio
In un impianto, una delle partenze da un quadro di distribuzione è costituita
da un condotto sbarre prefabbricato tipo Canalis KS250, che alimenta dei carichi
terminali tramite delle derivazioni protette all’origine da interruttori automatici.
Il condotto KS250, avente una lunghezza L = 45 m, è protetto a monte contro
i sovraccarichi ed i cortocircuiti da un interruttore NSX250F dotato di sganciatore
TM250D. Il sistema di neutro adottato è il TN-S.
Avendo deciso di proteggere il condotto dai contatti indiretti con lo stesso interruttore
automatico utilizzato per la protezione contro le sovracorrenti (senza impiego di un
DDR), occorre verificare che la corrente di guasto minima, cioè quella fase-PE in
corrispondenza dell’estremità finale del condotto, sia superiore alla soglia magnetica
dell’interruttore automatico.
In altre parole, questo significa verificare che la lunghezza del tratto di condotto sia
inferiore alla lunghezza massima protetta dall’interruttore. Supponendo che la
protezione magnetica dell’interruttore a monte sia regolata al massimo, cioè 10 In
(condizione più gravosa), dalla tabella di pagina seguente in corrispondenza
di Im = 2500 A per il condotto KS250 si ha Lmax= 49 m.
Il condotto risulta protetto contro i contatti indiretti.
NSX250F TM250D
405
Protezione Lunghezza massima protetta
delle persone per la protezione delle persone
Sistema TN
Lunghezze massime (in metri) del condotto sbarre prefabbricato, nel sistema TN
protetto contro i contatti indiretti tramite interruttori automatici.
Nel caso di reti trifase a 230 V, tra le fasi, applicare il coefficiente 0,6.
Per reti monofase a 230 V (fase/neutro) non applicare il coefficiente.
406
Associazione condotto/cavo
L1 L2 L3 ≤1
+ +
L1max L2max L3max
dove:
L1, L2, L3 [m] sono le lunghezze dei vari tratti di cavo o condotto sbarre che
costituiscono la linea da proteggere;
L1max, L2max, L3max [m] sono le lunghezze massime protette per ogni tipo di conduttura
posto in serie; i valori di lunghezza massima protetta dei singoli tratti si trovano, nel
caso dei cavi, al capitolo Protezione delle persone alle pagine 399 e seguenti e, nel
caso dei condotti, a pag. 404.
Esempio
Consideriamo un’installazione del tipo in figura che alimenta dei corpi illuminanti,
costituita in parte da condotto ed in parte da cavi, avente i seguenti dati:
sistema di neutro TN-S;
C1:cavo
S1 = 2,5 mm2 multipolare
L1 = 30 m,
C2:condotto sbarre prefabbricato Canalis KBA25 tetrapolare
L2 = 40 m,
C3:cavo (uguale per tutte le derivazioni)
S3 = 1,5 mm2
L3 = 2 m.
Dalle tabelle di pag. 399 per i cavi e di pag. 404 per i condotti ricaviamo:
C1 : L1max = 53 m
L1 = 0,566
L1max
C2 : L2max = 72 m
L2 = 0,556
L2max
C3 : L3max = 32 m
L3 = 0,063
L3max
C3 : L3max = 32 m
L1 L2 L3 = 1,185 > 1
+ +
L1max L2max L3max
407
Protezione Lunghezza massima protetta
delle persone per la protezione delle persone
Associazione condotto/cavo
L1 L2 L3
= 0,972 < 1
+ +
L1max L2max L3max
Con il cavo C1 da 4 mm2, l’insieme cavo-condotto-cavo risulta protetto contro
i contatti indiretti.
iC60 H curva C 16 A
408
Indice 7 - Protezione degli apparecchi
n CEI 64-8/3 - Capitolo 37 (ex Allegato A) "Ambienti Residenziali" ................... pag. 460
409
Protezione Protezione dei circuiti
degli apparecchi di illuminazione
utilizzatori e ambienti Impatto delle lampade scelte sul circuito elettrico
particolari
t 1 2 t
lampade a incandescenza
normali c da 10 a 15 In cc
c fino a 2 volte
e alogene BT per 5-10 ms la corrente
alogene c da 20 a 40 In cc
c nominale
bassissima per 5-10 ms
tensione
+ trasformatore
ferromagnetico
alogene c da 30 a 100 In cc
c
bassissima per 0.5 ms
tensione
+ trasformatore
elettronico
lampade fluorescenti
con ballast c da 10 a 15 In c durata: cc
c fino a 2 volte
ferromagnetico per 5-10 ms da alcuni decimi la corrente
non compensato di secondo ad nominale
con ballast c da 20 a 60 In alcuni secondi, cc
c
ferromagnetico per 0.5-1 ms c ampiezza:
compensato da 1,5 a 2 volte
la corrente
nominale In
con ballast c da 30 a 100 In cc
c
elettronico per 0.5 ms
LED
diodi elettro c da 30 a 100 In cc
c vedere dati
luminescenti per 0.1 a 3 ms costruttore
410
impatti del tipo di lampade
sui principali componenti del circuito elettrico di alimentazione
cavi elettrici interruttore automatico protezione differenziale apparecchio di comando
fattore di potenza
411
Protezione Protezione dei circuiti
degli apparecchi di illuminazione
utilizzatori e ambienti Principi di scelta degli interruttori automatici
particolari
Interruttori automatici
t [s] c Gli apparecchi di protezione permettono di:
indiretti.
7-15 c La scelta degli apparecchi di protezione deve essere ottimizzata per garantire
2-4
0.5-1.5
c Anche se talvolta gli apparecchi di protezione sono utilizzati come organi
0.01-0.02 di comando separati più adatti alle commutazioni frequenti (interruttore, contattore,
teleruttore).
c In generale il calibro deve essere superiore alla corrente nominale dei circuiti.
Tuttavia nel caso dei circuiti d'illuminazione, per assicurare un'eccellente continuità
a seconda dell'abitudine.
Continuità di servizio
Precauzioni contro gli sganci intempestivi
Gli sganci intempestivi possono essere provocati:
c dalla corrente armonica che attraversa il neutro dei circuiti trifase (1).
3 soluzioni
c Scegliere un interruttore con una curva meno sensibile: passaggio dalla curva B
alla curva C o dalla curva C alla curva D (2)
c Ridurre il numero di lampade per circuito
c Accendere i circuiti in successione, utilizzando ausiliari di temporizzazione sui relè
di comando.
Non aumentare in nessun caso il calibro dell'interruttore perchè i collegamenti
elettrici non sarebbero più protetti.
Reflex iC60
I Reflex iC60 (vedere pagina 412) sono interruttori di comando integrato che
(telecomando e segnalazione).
(1) Nel caso specifico di circuiti trifase che alimentano lampade a scarica con ballast elettronici,
vengono generate correnti armoniche di ordine 3 e multipli di 3. Il conduttore di neutro deve
essere dimensionato in modo da evitarne il riscaldamento. Tuttavia la corrente che circola
nel neutro potrebbe diventare superiore alla corrente di ogni fase e provocare uno sgancio
intempestivo.
(2) Negli impianti con cavi molto lunghi in schema TN o IT, potrebbe essere necessario
aggiungere una protezione differenziale per assicurare la protezione delle persone.
412
Principi di scelta dei dispositivi differenziali
1000
[mA] v prevenire gli incendi provocati da un eventuale guasto d’isolamento al circuito
elettrico,
Norma
IEC 60479-2 differenziale o indiretti).
100
[mA]
"si" c La scelta degli apparecchi di protezione deve essere ottimizzata per garantire
10
[mA]
Scelta della sensibilità
differenziale tradizionale c Per assicurare una protezione solo contro gli incendi: 300 mA.
c Per assicurare una protezione contro le scosse elettriche: 30 mA.
1
[mA]
10 [Hz] 100 [Hz] 1000 [Hz] 10000 [Hz] Scelta del calibro
c Il calibro deve essere superiore o uguale all'intensità totale del circuito.
Differenziali "si" Questa può raggiungere anche il doppio della corrente nominale delle lampade:
c Curva grigia : la norma internazionale IEC 60479-2
determina la corrente limite di sgancio di un differenziale v per le lampade a scarica a causa del loro preriscaldamento (diversi minuti)
in funzione della frequenza. Questo limite corrisponde v sovraconsumo delle lampade che superano la loro durata nominale.
alla corrente che il corpo umano è in grado di sopportare senza c Il calibro del differenziale (blocco Vigi o interruttore differenziale) deve essere
correre alcun pericolo.
sempre superiore o uguale al calibro dell'interruttore a monte.
c Curva nera : i dispositivi differenziali tradizionali sono
413
Protezione Dispositivi di comando
degli apparecchi Principi per la selezione delle apparecchiature
utilizzatori e ambienti di telecomando modulari
particolari
Apparecchi di comando
c La loro funzione è quella di comandare l'accensione e lo spegnimento delle
414
Reflex iC60
La migliore soluzione "all-in-one" per il controllo e la protezione dei circuiti
di illuminazione
c Sicurezza totale per la vostra installazione.
c Facilità di implementazione.
c Soluzione bistabile.
molto basso, tranne in fase di comando molto basso, tranne in fase di comando
– sì
<10 1 - 2 in media
incorporato c incorporato
c tramite ausiliario MCB
incorporato c incorporato
c tramite ausiliario MCB
230 V CA 230 V CA
24/48 V CA/CC con ausiliario iMDU 24/48 V CA/CC con ausiliario iMDU
24 V CC con interfaccia Ti24 24 V CC con interfaccia Ti24
c edifici terziari e industriali (uffici, open space, magazzini, supermercati, c infrastrutture (tunnel, parcheggi interni/esterni, illuminazione pubblica, ecc.)
parcheggi interni, ecc.)
c infrastrutture (tunnel, parcheggi esterni, illuminazione pubblica, ecc.)
415
Protezione Dispositivi di comando
degli apparecchi Esempio
utilizzatori e ambienti
particolari
Reflex iC60
RCA iC60
416
Dissipazione termica
c Il principio di funzionamento stesso dei contattori modulari provoca una
417
Protezione Protezione dei circuiti
degli apparecchi di illuminazione
utilizzatori e ambienti Scelta del calibro in funzione del tipo di lampada
particolari
di un contattore modulare per il comando di lampade con forte c I valori indicati si riferiscono ad un circuito 230 V con 2 conduttori attivi
corrente di spunto, o con un basso fattore di potenza (monofase fase / neutro o bifase fase / fase). Per i circuiti 110 V, dividere per due
c Per ottenere i valori equivalenti per un intero circuito trifase 230 V, moltiplicare
v per 3 per i circuiti 230 V tra fasi e neutro o 400 V tra fasi.
tipo potenza unitaria e capacità numero max di lampade per un circuito monofase
di lampada del condensatore e potenza utile massima per circuito
di compensazione
teleruttore iTL contattore iCT
16 A 32 A 16 A 25 A 40 A 63 A
lampade a incandescenza tradizionali, lampade alogene BT, lampade di emergenza a vapore di mercurio (senza ballast)
40 W 40 1500 W 106 4000 W 38 1550 W 57 2300 W 115 4600 W 172
60 W 25 a 66 a 30 a 45 a 85 a 125
75 W 20 1600 W 53 4200 W 25 2000 W 38 2850 W 70 5250 W 100
100 W 16 42 19 28 50 73
150 W 10 28 12 18 35 50
200 W 8 21 10 14 26 37
300 W 5 1500 W 13 4000 W 7 2100 W 10 3000 W 18 5500 W 25
500 W 3 8 4 6 10 a 15
1000 W 1 4 2 3 6 6000 W 8
1500 W 1 2 1 2 4 5
lampade alogene a bassissima tensione 12 o 24 V
con trasformatore 20 W 70 1350 W 180 3600 W 15 300 W 23 450 W 42 850 W 63
ferromagnetico 50 W 28 a 74 a 10 a 15 a 27 a 42
75 W 19 1450 W 50 3750 W 8 600 W 12 900 W 23 1950 W 35
100 W 14 37 6 8 18 27
con trasformatore 20 W 60 1200 W 160 3200 W 62 1250 W 90 1850 W 182 3650 W 275
elettronico 50 W 25 a 65 a 25 a 39 a 76 a 114
75 W 18 1400 W 44 3350 W 20 1600 W 28 2250 W 53 4200 W 78
100 W 14 33 16 22 42 60
tubi fluorescenti con starter e ballast ferromagnetico
1 tubo 15 W 83 1250 W 213 3200 W 22 330 W 30 450 W 70 1050 W 100
senza 18 W 70 a 186 a 22 a 30 a 70 a 100
compensazione (1) 20 W 62 1300 W 160 3350 W 22 850 W 30 1200 W 70 2400 W 100
36 W 35 93 20 28 60 90
40 W 31 81 20 28 60 90
58 W 21 55 13 17 35 56
65 W 20 50 13 17 35 56
80 W 16 41 10 15 30 48
115 W 11 29 7 10 20 32
1 tubo 15 W 5 µF 60 900 W 160 2400 W 15 200 W 20 300 W 40 600 W 60
con 18 W 5 µF 50 133 15 a 20 a 40 a 60
compensazione 20 W 5 µF 45 120 15 800 W 20 1200 W 40 2400 W 60
parall. (2)
36 W 5 µF 25 66 15 20 40 60
40 W 5 µF 22 60 15 20 40 60
58 W 7 µF 16 42 10 15 30 43
65 W 7 µF 13 37 10 15 30 43
80 W 7 µF 11 30 10 15 30 43
115 W 16 µF 7 20 5 7 14 20
2 o 4 tubi 2 x 18 W 56 2000 W 148 5300 W 30 1100 W 46 1650 W 80 2900 W 123
con 4 x 18 W 28 74 16 a 24 a 44 a 68
compensazione 2 x 36 W 28 74 16 1500 W 24 2400 W 44 3800 W 68
ser.
2 x 58 W 17 45 10 16 27 42
2 x 65 W 15 40 10 16 27 42
2 x 80 W 12 33 9 13 22 34
2 x 115 W 8 23 6 10 16 25
tubi fluorescenti con ballast elettronico
1 o 2 tubi 18 W 80 1450 W 212 3800 W 74 1300 W 111 2000 W 222 4000 W 333
36 W 40 a 106 a 38 a 58 a 117 a 176
58 W 26 1550 W 69 4000 W 25 1400 W 37 2200 W 74 4400 W 111
2 x 18 W 40 106 36 55 111 166
2 x 36 W 20 53 20 30 60 90
2 x 58 W 13 34 12 19 38 57
418
Reflex iC60
10 16 25 40 63
419
Protezione Protezione dei circuiti
degli apparecchi di illuminazione
utilizzatori e ambienti Scelta del calibro in funzione del tipo di lampada
particolari
420
Reflex iC60
10 16 25 40 63
158 790 W 251 1255 W 399 1995 W 810 4050 W 0 utilizzo poco
113 a 181 a 268 a 578 a 0 frequente
92 962 W 147 1560 W 234 2392 W 463 4706 W 0
79 125 196 396 0
49 80 127 261 0
37 60 92 181 0
121 605 W 193 959 W 278 1390 W 568 2840 W 859 4295 W
85 a 137 a 198 a 405 a 621 a
71 650 W 113 1044 W 160 1560 W 322 3146 W 497 4732 W
59 94 132 268 411
36 58 83 167 257
25 40 60 121 182
Cos Pc [W] Nel caso in cui i contattori o teleruttori tradizionali siano in grado di comandare solo un numero molto limitato di lampade, iCT+ e
iTL+ sono un'alternativa da prendere in considerazione. Sono infatti adatti in modo specifico alle lampade a forte corrente di
iTL+ iCT+
spunto e con consumo fino a 16 A (iTL+) o 20 A (iCT+) in regime stabilito (ad esempio: lampade con ballast o trasformatore
0,95 3500 4300 ferromagnetico). La tabella a fianco indica la potenza comandabile Pc in funzione del fattore di potenza. Per le lampade a scarica
0,85 3500 3900 alta intensità dividere per due la potenza (corrente di preriscaldamento).
0,5 1800 2300 Esempio: Quanti tubi fluorescenti da 58 W compensati (fattore di potenza 0,85) con ballast ferromagnetici (10 % di perdita) è possibile
comandare con un iCT+ 20 A ? Numero di lampade N = potenza comandabile Pc / (potenza utile di ogni lampada + perdita del ballast),
ovvero in questo caso N = 3900 / (58 + 10 %) = 61. Un iCT 16 A è invece limitato a 10 tubi da 58 W, un iCT 25 A a 15 lampade e un iCT
63 A a 43 lampade.
421
Protezione Protezione dei circuiti
degli apparecchi di illuminazione
utilizzatori e ambienti Ausiliari degli apparecchi di comando
particolari
Ausiliari di comando
c Offrono una grande varietà di funzioni:
catalogo prodotto.
422
Protezione Protezione motori
utilizzatori
c alle persone:
c ai motori:
da 20 a
30 ms
I [A] Norma CEI EN 60947-4-1
In Ia Is Protezione e coordinamento delle partenze-motore
Una partenza-motore può essere costituita da 1, 2, 3 o 4 apparecchi differenti
che assicurano una o più funzioni; nel caso di associazione di più apparecchi
è necessario coordinarli al fine di garantire un funzionamento ottimizzato
dell’applicazione motore.
e dipendono:
c dalle norme da rispettare per assicurare la protezione dei beni e delle persone.
c sezionamento.
c coordinamento dell’isolamento.
423
Protezione Protezione motori
degli apparecchi Coordinamento di comando e protezione
utilizzatori e ambienti
particolari
c Sezionamento.
sezionamento
c Protezione contro i corto circuiti.
e protezione contro
i corto circuiti
Proteggere l’avviatore e i cavi contro le sovracorrenti elevate (> 10 In).
c Comando.
v avviamento progressivo
v separati.
i sovraccarichi - la protezione del motore e delle persone in caso di guasto a terra all’interno
o protezione termica
del motore,
v protezioni “preventive” dei guasti: il livello di isolamento del motore non in marcia
protezioni
specifiche
Correnti rispetto alle quali la partenza-motore
o interne al motore deve essere protetta
Sovraccarichi: I < 10 In
Generalmente possono avere origine:
c i componenti che non siano il contattore e il relé termico non devono subire
danneggiamenti.
Coordinamento di Tipo 2
In caso di corto circuito l’avviatore non deve provocare danni alle persone e alle
installazioni e deve essere in grado di funzionare ulteriormente (sia la protezione
che il comando).
Il rischio della saldatura dei contatti del contattore è ammesso, purché la loro
separazione risulti facile (ad esempio, utilizzando un cacciavite).
424
Criteri di scelta del tipo di coordinamento
La scelta del tipo di coordinamento può essere fatta in funzione dei bisogni
c coordinamento di tipo 1:
c coordinamento di tipo 2:
v corrente di cortocircuito,
v tensione di alimentazione,
c coordinamento di tipo 2.
termico del motore limite di tenuta termica il coordinamento tra il relé termico e il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti:
limite di tenuta
Dopo le due prove a 0,75 e 1,25 Ic le caratteristiche di intervento del relé termico
intervento magnetico
Corrente "r"(Corto circuito impedente)
La principale causa di questo tipo di guasto è il deterioramento dei materiali isolanti.
La norma CEI EN 60947-4-1 definisce una corrente di corto circuito intermedia "r".
Questa corrente di prova permette di verificare che il dispositivo di protezione
Zona Zona di corto Zona di corto garantisca una protezione anche contro i cortocircuiti impedenti.
di origine.
La norma CEI EN 60947-4-1 definisce una corrente "Iq" generalmente non inferiore
a 50 In. Questa corrente "Iq" permette di verificare l’attitudine in coordinamento
delle differenti apparecchiature in una linea di alimentazione motore.
Dopo questa prova alle condizioni estreme tutte le apparecchiature che fanno parte
425
Protezione Protezione motori
utilizzatori e ambienti
particolari
la corrente nominale ad una tensione pari a circa 1/6 del valore nominale.
di avviamento questa stessa corrente ad una tensione che potrebbe essere uguale a quella di rete.
Categoria di utilizzo AC3. Il contattore interrompe la corrente Queste condizioni difficili impongono di sovradimensionare i dispositivi di comando
nominale del motore. e protezione rispetto a quanto si prevede per la categoria AC3.
Influenza della tensione d’alimentazione di un motore
corrente I motori sono realizzati per erogare le prestazioni nominali con tensione
di alimentazione pari a Un ±5% e senza aumento della temperatura nominale
interruzione di funzionamento.
dell'alimentazione In pratica più il motore è di grosse dimensioni più è sensibile alle variazioni
di tensione oltre il limite sopra indicato, con i seguenti effetti negativi:
c tensione inferiore a Un: riscaldamento anomalo per aumento del tempo
di avviamento;
c tensione superiore a Un: aumento delle perdite Joule e delle perdite nel ferro
per i motori funzionanti a piena potenza.
periodo tempi
di avviamento
Categoria di utilizzo AC4. Il contattore interrompe la corrente
di avviamento.
426
Influenza della tensione di alimentazione
di un motore
Esempio
Un motore di potenza media alimentato con tensione pari al 90% della tensione
nominale fornisce:
c in avviamento una coppia pari al 121% della coppia nominale, quando a tensione
In caso di avviamento diretto, con riduzione del 10% della tensione nominale,
effetti e anomalie
variazione macchina operatrice effetti anomalie possibili
di tensione
U>Un coppia parabolica ventilatore riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti invecchiamento precoce degli avvolgimenti
(macchine centrifughe) dovuto alle perdite in ferro e perdita d’isolamento
pompa riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti invecchiamento precoce degli avvolgimenti
dovuto alle perdite in ferro e perdita d’isolamento
pressione superiore nelle tubature sollecitazioni supplementari nelle tubature
coppia costante frantoio, impastatrice riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti invecchiamento precoce degli avvolgimenti
meccanica, potenza meccanica disponibile superiore e perdita d’isolamento
tapis roulant sollecitazioni meccaniche supplementari
della macchina
U<Un coppia parabolica ventilatore tempo di avviamento aumentato rischio di intervento delle protezioni e perdita
(macchine centrifughe) d'isolamento
coppia costante frantoio, impastatrice riscaldamento inammissibile degli avvolgimenti invecchiamento precoce degli avvolgimenti
meccanica, blocco del rotore e perdita d’isolamento
tapis roulant mancato avviamento del motore arresto della macchina
La caduta di tensione dipende anche dal fattore di potenza del motore durante
la fase di avviamento.
Tale fattore di potenza è definito dalla Norma CEI EN 60947-4-1 che ne indica
i valori limite in funzione della corrente nominale del motore:
Esempio
Con alimentazione a piena tensione 400 V un motore, con avvolgimento rotorico
a doppia gabbia, fornisce una coppia di avviamento pari a 2,1 volte la coppia
resistente della macchina operatrice.
c Per una caduta di tensione all’avviamento del 10% la coppia fornita diventa
2,1 x (1-0,1)2 = 1,7 volte la coppia resistente;
c Per una caduta di tensione all’avviamento del 15% la coppia fornita diventa
2,1 x (1-0,15)2 = 1,5 volte la coppia resistente.
In questo caso il motore rischia di non avviarsi o di avere un avviamento troppo
lungo.
È buona regola limitare la caduta di tensione durante l’avviamento ad un valore
massimo del 10%.
427
Protezione Protezione motori
degli apparecchi Utilizzo delle tabelle di coordinamento
utilizzatori e ambienti
particolari
t [s]
protezione termica
td
(da 0,5
a 30 s)
protezione cortocircuito
(soglia magnetica
dell'interruttore automatico)
td"
(da 0,01
a 0,015 s)
In motore Irm
Id" (da 2 a 2,5 Id come valore di picco)
Id (da 5,8 a 8,6 In come valore efficace)
In motore: corrente assorbita dal motore a pieno carico (in A r.m.s.)
Id: corrente assorbita dal motore durante la fase di avviamento (in A r.m.s.)
Id’’: corrente subtransitoria generata dal motore alla messa in tensione. Questo fenomeno
subtransitorio molto corto si esprime con la seguente formula: k x Id x r (in A di cresta).
td: tempi di avviamento del motore da 0,5 a 30 s a seconda del tipo di applicazione
(vedi classi di avviamento).
td’’: durata della corrente subtransitoria da 0,010 a 0,015 s alla messa in tensione del motore
Irm: regolazione magnetica degli interruttori automatici.
428
Correnti subtransitorie e regolazione delle protezioni
c come si può constatare nella precedente tabella, i valori di corrente subtransitoria
possono essere molto elevati e possono, quando sono prossimi al limite massimo,
provocare l’apertura della protezione contro i cortocircuiti (intervento intempestivo);
c gli interruttori automatici Schneider Electric sono regolati al fine di assicurare una
protezione contro i cortocircuiti adatta per gli avviamenti motore
(coordinamento di tipo 2 con il relé termico e il contattore);
c le associazioni interruttori automatici, contattori e relé termici Schneider Electric
sono previste in versione standard per permettere l’avviamento del motore nel caso
in cui generi correnti subtransitorie di valore elevato (Id’’ fino a 19 In del motore);
c quando si ha un intervento intempestivo della protezione contro i cortocircuiti
su un’associazione prodotti presente nelle tabelle di coordinamento, al momento
della messa in tensione di un motore, significa che:
v i limiti di alcuni apparecchi possono essere stati raggiunti,
dell’associazione.
quando gli interruttori automatici Schneider Electric sono utilizzati per correnti motore
prossime al loro valore di corrente nominale, essi sono regolati per garantire una
tenuta minima della protezione contro i corto circuiti al valore di 19 In (valore di picco)
del motore.
Scelta diretta nelle tabelle di coordinamento per qualsiasi valore delle correnti
del motore.
Le tabelle nelle pagine da 413 a 415 sono valide per tempi di avviamento motore
Contattori
Nelle tabelle di coordinamento di tipo 2:
c invertitori di marcia: sostituire LC1 con LC2
c avviatore stella / triangolo: sostituire LC1 con LC3
c avviamento lungo per cui occorre l'utilizzo della classe 30: si devono declassare
l’interruttore automatico e il contattore con un coefficiente K = 0,8.
Esempio:
c NSX160N-MA 100 utilizzato ad un massimo di 80 A;
Queste tabelle possono anche essere utilizzate per una protezione termica classica
La potenza dei TC deve essere pari a 5 VA per fase, le altre caratteristiche sono
oppure
429
Protezione Protezione motori
degli apparecchi Utilizzo delle tabelle di coordinamento
utilizzatori e ambienti
particolari
da 1 a 5 A n n
LT6-P0M025 FM da 5 a 25 A n
430
Protezione motori
Avviamento stella/triangolo
Coordinamento di tipo 2
I contattori KM1, KM2 e KM3 sono dimensionati un funzione della corrente di linea.
La scelta può essere fatta utilizzando le tabelle di coordinamento tipo 2 per
avviamento diretto nelle pagine da 413 a 415.
431
Protezione Protezione motori
degli apparecchi Tabelle di coordinamento
utilizzatori e ambienti
particolari
relé termico
432
prestazioni a 380/415V (1)
relé termico
tabella di coordinamento con Compact NSX MA, Micrologic 1.3M e Compact NS Micrologic 5.0
Norma CEI EN 60947-4-1, tensione nominale d'impiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, avviamento: diretto normale (2), coordinamento: tipo 2
motore interruttore automatico contattore (3) relè termico
Pn [kW] Inm [A] tipo In [A] Irm [A] (4)
tipo tipo reg. min/max
0,37 1,2 NSX100-MA 2,5 22,5 LC1-D09 LRD-06 1/1,6
0,55 1,6 NSX100-MA 2,5 32,5 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5
0,75 2 NSX100-MA 2,5 32,5 LC1-D09 LRD-07 1,6/2,5
1,1 2,8 NSX100-MA 6,3 57 LC1-D32 LRD-08 2,5/4
1,5 3,7 NSX100-MA 6,3 57 LC1-D32 LRD-08 2,5/4
2,2 5,3 NSX100-MA 6,3 82 LC1-D32 LRD-10 4/6
3 7 NSX100-MA 12,5 113 LC1-D40 LRD-12 5,5/8
4 9 NSX100-MA 12,5 138 LC1-D40 LRD-14 7 /10
5,5 12 NSX100-MA 12,5 163 LC1-D40 LRD-16 9/13
7,5 16 NSX100-MA (5) 25 250 LC1-D40 LRD-21 12/18
10 21 NSX100-MA (5) 25 325 LC1-D40 LRD-33 22 17/25
11 23 NSX100-MA (5) 25 325 LC1-D40 LRD-33 22 17/25
15 30 NSX100-MA (5) 50 450 LC1-D80 LRD-33 53 23/32
18,5 37 NSX100-MA (5) 50 550 LC1-D80 LRD-33 55 30/40
22 44 NSX100-MA (5) 50 650 LC1-D80 LRD-33 57 37/50
30 60 NSX100-MA (5) 100 900 LC1-D80 LRD-33 59 48/65
37 72 NSX100-MA (5) 100 1100 LC1-D80 LRD-33 63 63/80
45 85 NSX100-MA (5) 100 1300 LC1-D115 LR9-D53 67 60/100
LC1-F115 LR9-F53 67 60/100
55 105 NSX160-MA 150 1500 LC1-D115 LR9-D53 69 90/150
LC1-F115 LR9-F53 69 90/150
75 140 NSX160-MA 150 1950 LC1-D150 LR9-D53 69 90/150
LC1-F150 LR9-F53 69 90/150
90 170 NSX250-MA 220 2420 LC1-F185 LR9-F53 71 132/220
110 210 NSX250-MA 220 2860 LC1-F225 LR9-F53 71 132/220
NSX400 Micrologic 1.3M 320 2880 LC1-F265 LR9-F53 71 132/220
132 250 NSX400 Micrologic 1.3M 320 3500 LC1-F265 LR9-F73 75 200/330
160 300 NSX400 Micrologic 1.3M 320 4160 LC1-F330 LR9-F73 75 200/330
200 380 NSX630 Micrologic 1.3M 500 5700 LC1-F400 LR9-F73 79 300/500
220 420 NSX630 Micrologic 1.3M 500 6500 LC1-F500 LR9-F73 79 300/500
250 460 NSX630 Micrologic 1.3M 500 6500 LC1-F500 LR9-F73 79 300/500
NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 8000 LC1-F630 LR9-F73 81 380/630
300 565 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 8000 LC1-F630 LR9-F73 81 380/630
335 620 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 8000 LC1-F630 LR9-F73 81 380/630
375 670 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 9600 LC1-F780 TC800/5 + LRD-10 630/1000
400 710 NS800L Micrologic 5.0 - LR off 800 9600 LC1-F780 TC800/5 + LRD-10 630/1000
450 800 NS1000L Micrologic 5.0 - LR off 1000 10000 LC1-F780 TC800/5 + LRD-10 630/1000
(1) I valori in kA esprimono il valore massimo di corrente di corto circuito per cui è possibile utilizzare lo specifico coordinamento, in funzione dei livelli del potere
di interruzione di Compact NSX e NS.
(2) Per avviamenti pesanti (classe 20), sostituire il relè termico utilizzando la tabella "Corrispondenza dei relé classe 10/10 A e classe 20".
(3) Inversione di marcia: sostituire LC1 con LC2; avviamento stella-triangolo: sostituire LC1 con LC3.
(4) Valore di "Ii" per Micrologic 5.0.
(5) Il coordinamento è garantito anche utilizzando il blocco interruzione NSX160 (es: NSX160-MA25).
433
Protezione Protezione motori
degli apparecchi Tabelle di coordinamento
utilizzatori e ambienti
particolari
tabella di coordinamento con Compact NSX, Micrologic 2.2M, 6.2M e 2.3M, 6.3M
e Compact NS Micrologic 5.0
Norma CEI EN 60947-4-1, Tensione nominale d'impiego Ue = 380/415 V - 50 Hz, Avviamento: diretto normale, Coordinamento: tipo 2
motore interruttore automatico contattore (2)
Pn [kW] Inm [A] tipo sganciatore Ith [A] Irm [A] (3)
tipo
7,5 16 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 12/25 13 Ith LC1-D80
10 21 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 12/25 13 Ith LC1-D80
11 23 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 12/25 13 Ith LC1-D80
15 30 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 25/50 13 Ith LC1-D80
18,5 37 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 25/50 13 Ith LC1-D80
22 44 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 25/50 13 Ith LC1-D80
30 60 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 50/100 13 Ith LC1-D80
37 72 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 50/100 13 Ith LC1-D80
45 85 NSX100 Micrologic 2.2M o 6.2M 50/100 13 Ith LC1-D115 o LC1-F115
55 105 NSX160 Micrologic 2.2M o 6.2M 70/150 13 Ith LC1-D115 o LC1-F115
75 140 NSX160 Micrologic 2.2M o 6.2M 70/150 13 Ith LC1-D150 o LC1-F150
90 170 NSX250 Micrologic 2.2M o 6.2M 100/220 13 Ith LC1-F185
NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F225
110 210 NSX250 Micrologic 2.2M o 6.2M 100/220 13 Ith LC1-F225
NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F225
132 250 NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F265
160 300 NSX400 Micrologic 2.3M o 6.3M 160/320 13 Ith LC1-F330
200 380 NSX630 Micrologic 2.3M o 6.3M 250/500 13 Ith LC1-F400
220 420 NSX630 Micrologic 2.3M o 6.3M 250/500 13 Ith LC1-F500
250 460 NSX630 Micrologic 2.3M o 6.3M 250/500 13 Ith LC1-F500
NS800L Micrologic 5.0 320/800 8000 LC1-F630
300 565 NS800L Micrologic 5.0 320/800 8000 LC1-F630
335 620 NS800L Micrologic 5.0 320/800 8000 LC1-F630
375 670 NS800L Micrologic 5.0 320/800 9600 LC1-F780
400 710 NS800L Micrologic 5.0 320/800 9600 LC1-F780
450 800 NS1000L Micrologic 5.0 400/1000 10000 LC1-F780
(1) I valori in kA esprimono il valore massimo di corrente di corto circuito per cui è possibile utilizzare lo specifico coordinamento, in funzione dei livelli del potere
di interruzione di Compact NSX e NS.
(2) Inversione di marcia: sostituire LC1 con LC2; avviamento stella-triangolo: sostituire LC1 con LC3.
(3) Valore di "Ii" per Micrologic 5.0.
434
Protezione Protezione dei circuiti alimentati
degli apparecchi da un generatore
utilizzatori e ambienti Generalità
particolari
rete normale rete soccorso
Protezione dei circuiti prioritari alimentati
MT
BT
GE
da un generatore di soccorso
In un numero sempre maggiore di impianti sono previsti utilizzatori che devono
essere alimentati anche in caso di interruzione della rete di distribuzione pubblica:
c circuiti di sicurezza: illuminazione di sicurezza, sistema antincendio, sistema
sistema di allarme e segnalazione;
automatico c circuiti prioritari: alimentano quelle apparecchiature il cui arresto prolungato
di commutaz.
causerebbe perdita di produttività, danni alla catena produttiva o situazioni
pericolose per gli operatori.
Un sistema correntemente utilizzato per rispondere a questo bisogno consiste
circuiti non nell’installare un gruppo motore termico-generatore collegato all’impianto per mezzo
prioritari circuiti prioritari di un sistema di commutazione automatica che alimenta, in caso di emergenza,
i circuiti di sicurezza ed i circuiti prioritari ed impedisce il funzionamento in parallelo
con la rete pubblica.
L’alternatore in cortocircuito
Al verificarsi di un cortocircuito ai morsetti di un alternatore, l’andamento della
corrente presenta un picco iniziale dell’ordine di 5÷10 volte la corrente nominale
del generatore (periodo subtransitorio che va da 10 a 20 ms), poi decresce
(periodo transitorio tra 100 e 300 ms), per stabilizzarsi ad un valore che, secondo
il tipo di eccitazione dell’alternatore, può variare da 0,3 a 3 volte la corrente nominale
dell’alternatore.
alterazione con
100 eccitazione composta
e sovraeccitazione
3In
12
10
7
3
2 In
1 alterazione con
eccitazione derivata
0,3In
435
Protezione Protezione dei circuiti alimentati
degli apparecchi da un generatore
utilizzatori e ambienti Scelta delle protezioni
particolari
c Micrologic 2.2G o 5.2A e 5.2E o 6.2A e 6.2E per interruttori Compact fino a 250 A;
c Micrologic 5.3A e 5.3E o 6.3A e 6.3E per interruttori Compact da 400 a 630 A;
c Micrologic 2.0, 5.0, 6.0 e 7.0 per interruttori Compact NS da 630b a 3200 A
e Masterpact NT ed NW.
436
Protezione Protezione dei trasformatori BT/BT
degli apparecchi Generalità
utilizzatori e ambienti
particolari
di illuminazione;
Una protezione di sovracorrente deve essere in ogni caso prevista sul lato primario.
Corrente di inserzione
Alla messa in tensione dei trasformatori BT/BT, si manifestano correnti molto forti
di cui occorre tenere conto al momento della scelta del dispositivo di protezione.
L’ampiezza dipende:
la corrente nominale.
di calibro superiore, invertire i morsetti di ingresso con quelli di uscita (la corrente di inserzione
Altre protezioni
A causa della elevata corrente di inserzione del trasformatore, l’interruttore posto
sul primario può non garantire la protezione termica del trasformatore e della sua
conduttura di alimentazione lato primario.
È tipicamente il caso degli interruttori modulari che devono avere una corrente
nominale più elevata di quella dei trasformatori.
In questi casi si deve verificare che, in caso di cortocircuito monofase ai morsetti
primari del trasformatore (Icc minima a fondo linea), si abbia l’intervento del
magnetico dell’interruttore. Nelle normali applicazioni nei quadri questa condizione
è sempre verificata stante la ridotta lunghezza delle condutture di alimentazione.
La protezione termica del trasformatore si può realizzare installando
437
Protezione Protezione dei trasformatori BT/BT
degli apparecchi Generalità
utilizzatori e ambienti
particolari
3 x 70 mm2
termica Ir = 200 A e di corrente magnetica Im = 8 x Ir sarebbe un dispositivo
400/230 V
125 kVA Un caso particolare: la protezione contro il sovraccarico installato sul lato
secondario del trasformatore
Un vantaggio della protezione da sovraccarico situata sul lato secondario
è che la protezione contro il cortocircuito sul primario potrà essere regolata
ad un valore elevato o, in alternativa, potrà essere utilizzato un interruttore tipo MA
(solo magnetico). La regolazione della protezione di cortocircuito al primario deve,
in ogni caso, essere sufficientemente sensibile per assicurare il suo intervento
nel caso di cortocircuito che avvenga sul lato secondario del trasformatore.
Nota: al primario la protezione è sovente assicurata da fusibili, tipo aM.
Questo criterio presenta due svantaggi:
c i fusibili devono essere sovradimensionati (almeno 4 volte la corrente nominale a pieno carico
del trasformatore);
438
Trasformatori monofase
439
Protezione Protezione dei trasformatori BT/BT
degli apparecchi Trasformatori trifase
utilizzatori e ambienti
particolari
c numero di poli: 2.
(la corrente nominale dell'interruttore è più elevata della corrente nominale primaria
anche dalla norma CEI 64-8, può essere assicurata da un interruttore posto a valle.
. .
Icc2 = Sn 100 = 10 100 = 0,87 kA
U2n . ucc% 230 . 5
Questa corrente di cortocircuito sarà di riferimento per la determinazione del potere
di interruzione. Potrà pertanto essere utilizzato un interruttore iC60a-40 A-curva C.
Dovranno essere inoltre verificate le condizioni necessarie per assicurare
la protezione delle persone. Nel caso di linea di alimentazione del primario
di lunghezza significativa (oltre 10 m) bisogna verificare anche la Icc minima a fondo
linea. I criteri di scelta dell'interruttore a valle sono gli stessi esposti nel capitolo
440
Protezione Compensazione dell’energia reattiva
degli apparecchi Generalità
utilizzatori e ambienti
particolari
P = S . cos j;
Q = S . sin j.
Viene fornita normalmente dalla rete di alimentazione sotto forma di potenza reattiva
è calcolabile come:
S = P 2 + Q2
Il fattore di potenza
Il fattore di potenza di un’installazione è il rapporto tra la potenza attiva e la potenza
apparente assorbita dal carico, e può variare da valore zero a valore unitario.
cos j = P/S
MT/ BT;
apparecchiature
motore asincrono cos j tg j
fattore di carico [%] 0 0,17 5,80
25 0,55 1,52
50 0,73 0,94
75 0,80 0,75
100 0,85 0,62
lampade a incandescenza ≈1 ≈0
lampade fluorescenti non rifasate ≈ 0,5 ≈ 1,73
lampade fluorescenti rifasate 0,86 ÷ 0,93 0,59 ÷ 0,39
lampade a scarica 0,4 ÷ 0,6 2,29 ÷ 1,33
forni a resistenza ≈1 ≈0
forni ad induzione ed a perdite dielettriche ≈ 0,85 ≈ 0,62
saldatrice a punti 0,8 ÷ 0,9 0,75 ÷ 0,48
saldatura ad arco alimentata da gruppo statico monofase ≈ 0,5 ≈ 1,73
gruppo rotante 0,7 ÷ 0,9 1,02 ÷ 0,48
trasformatore-raddrizzatore 0,7 ÷ 0,8 1,02 ÷ 0,75
forni ad arco 0,8 0,75
441
Protezione Compensazione dell’energia reattiva
Il rifasamento
Quando in un impianto il fattore di potenza è troppo basso, è necessario provvedere
di condensatori.
I condensatori assorbono dalla rete una corrente sfasata di circa 90° in anticipo
Nella pratica il fattore kc = (tgj - tgj') può essere ricavato dalla tabella alla pagina
seguente.
Qc = kc . P [kvar]
Unc 2
)
Qnc = Qc .
)
U
442
Scelta della potenza
443
Protezione Compensazione dell’energia reattiva
Compensazione globale
È conveniente in reti con estensione limitata con carichi stabili e continui o in
previsione di un ampliamento dell’impianto senza dover modificare la sottostazione
di trasformazione.
Vantaggi
c Sopprime le penalità per consumo eccessivo di energia reattiva;
nϒ1
c adatta l'esigenza reale dell'impianto (kW) alla potenza apparente contrattuale
(kVA);
M M M M Svantaggi
c la parte di impianto a valle del livello 1 non trae vantaggio dall'installazione
Flusso di potenza reattiva c le perdite per effetto Joule, nei cavi a valle della batteria di rifasamento, non sono
diminuite;
Nota: per batterie di rifasamento di potenza superiore a 1000 kvar si consiglia una
compensazione in media tensione.
Compensazione parziale
È consigliata in reti molto estese e divise in compartimenti con regimi di carico
nϒ1 molto differenti.
Vantaggi
c Sopprime le penalità per consumo eccessivo di energia reattiva;
nϒ2 nϒ2
c ottimizza una parte della rete.
dei condensatori;
c le perdite nei cavi per effetto Joule sono diminuite solo fino al livello 2;
Compensazione locale
La compensazione individuale è consigliata in presenza di utilizzatori di potenza
elevata rispetto alla potenza dell’intera rete.
nϒ1
Vantaggi
c Sopprime le penalità per consumo eccessivo di energia reattiva;
nϒ2 nϒ2 c riduce la potenza apparente che transita nella sottostazione di trasformazione
nϒ3 nϒ3 nϒ3 nϒ3 c le perdite nei cavi per effetto Joule vengono ridotte;
M M M M Svantaggi
c Costo elevato.
Flusso di potenza apparente
Flusso di potenza reattiva
444
Esempi e problemi applicativi
Ib 2
)
Qr = Qr a vuoto + (Qr a carico - Qr a vuoto) .
)
In
Ib = corrente di utilizzo
Esempio: la potenza reattiva necessaria per il rifasamento di un trasformatore
in olio a perdite normali di potenza 630 kVA a pieno carico è di 35,7 kvar.
potenza reattiva da installare [kvar]
trasformatori in olio trasformatori in olio trasformatori in resina
perdite secondo norma basse perdite norma CEI 14-12
CEI 14-14 lista A
potenza Qr a vuoto Qr a carico Qr a vuoto Qr a carico Qr a vuoto Qr a carico
nominale
[kVA]
100 2,5 6,1 1,5 5,2 2,5 8,1
160 3,7 9,6 2,0 8,2 3,6 12,9
200 4,4 11,9 2,4 10,3 4,2 15,8
250 5,3 14,7 2,7 12,4 4,9 19,5
315 6,3 18,3 3,1 15,3 5,6 24,0
400 7,5 22,9 3,5 19,1 5,9 29,3
500 9,4 28,7 4,4 24,0 7,4 36,7
630 11,3 35,7 5,0 29,6 8,0 45,1
800 13,5 60,8 5,5 53,0 10,2 57,4
1000 14,9 74,1 6,9 66,3 11,8 70,9
1250 17,4 91,4 7,3 81,7 14,7 88,8
1600 20,6 115,4 7,7 103,1 18,9 113,8
2000 23,8 142,0 9,7 128,9 21,6 140,2
2500 27,2 175,2 12,1 161,0 24,5 173,1
3000 29,7 207,5 11,5 190,3
3150 30,9 250,4
inferiore alla potenza reattiva assorbita nel funzionamento a vuoto del motore.
La tabella a lato fornisce, a titolo indicativo, i valori della potenza delle batterie
445
Protezione Compensazione dell’energia reattiva
dal condensatore.
del condensatore.
(+10%);
446
Scelta delle protezioni
c del 15% per tener conto della tolleranza sul valore nominale di capacità
del condensatore.
dove:
dal condensatore;
(Un):
)
U 2
)
Qnc .
Qc Unc
Ic = =
e . Un e . Un
(vedere pag. 423 per il significato dei simboli).
di limitazione.
447
Protezione Protezione contro le sovratensioni
utilizzatori e ambienti
particolari
Carichi sensibili In presenza di una sovratensione che supera la soglia operativa, il dispositivo SPD
Principio del sistema di protezione in parallelo c distribuisce l'energia agli altri conduttori in tensione, in modo differenziale.
corrente di ritorno del fulmine che passa dal conduttore di terra ai conduttori di rete.
c SPD di Tipo 2
Il dispositivo SPD di Tipo 2 è il principale sistema di protezione di tutte le installazioni
c SPD di Tipo 3
c Definizione normativa degli SPD.
448
Caratteristiche degli SPD
tabella della definizione normativa degli SPD
fulminazione diretta fulminazione indiretta
CEI EN/IEC 61643-11 tipo 1 tipo 2 tipo 3
precedente VDE 0675v B C D
tipo di onda di prova 10/350 8/20 1.2/50 + 8/20
Nota 1: esistono SPD Tipo 1 + 2 che combinano la protezione dei carichi dalle fulminazioni dirette e indirette.
Nota 2: alcuni SPD Tipo 2 possono essere dichiarati anche come Tipo 3 .
Si tratta della corrente (50 Hz) che il dispositivo SPD è in grado di interrompere da
solo dopo la scarica. Questa corrente deve essere sempre superiore alla corrente di
c SPD di Tipo 2
Questo è il valore di picco di una corrente con forma d'onda 8/20 µs che il dispositivo
c SPD di Tipo 3
v Uoc: tensione a circuito aperto applicata durante le prove di Classe III (Tipo 3).
Applicazioni principali
c SPD in bassa tensione
Questo termine designa una serie di dispositivi che, da un punto di vista sia
tecnologico che applicativo, sono molto diversi tra loro. Gli SPD in bassa tensione
sono modulari, in modo da poter essere facilmente installati all'interno dei quadri BT.
di manovra, ecc.).
Tali SPD possono essere installati anche in connettori RJ11, RJ45 ... oppure
v Uoc: tensione di circuito aperto applicata durante prove di classe III (Tipo 3).
449
Protezione Protezione contro le sovratensioni
degli apparecchi tramite SPD
utilizzatori e ambienti
particolari
seguono:
un SPD di Tipo 2 nel quadro elettrico principale un SPD di Tipo 1 e un SPD di Tipo 2 (o 1 SPD Tipo 1+2)
nel quadro elettrico principale
D < 30 m
Interruttore Interruttore
in entrata in entrata
sensibili dal sistema di protezione dai fulmini
Distanza (D) che separa le apparecchiature
SPD
SPD
Tipo 1
di Tipo 2
+
Tipo 2
D D
un SPD Tipo 2 nel quadro elettrico principale un SPD di Tipo 1 e un SPD di Tipo 2 (o uno SPD Tipo 1+2)
un SPD di Tipo 2/Tipo 3 nel quadro vicino alle apparecchiature sensibili nel quadro elettrico principale
un SPD Tipo 2/Tipo 3 nel quadro vicino alle apparecchiature sensibili
Interruttore Interruttore
in entrata in entrata
SPD
SPD Tipo 1
Tipo 2 +
SPD Tipo 2 SPD
D > 30 m Tipo 3 Tipo 3
D D
Nota: il dispositivo SPD di Tipo 1 è installato nel quadro elettrico collegato al cavo di terra del sistema di protezione dai fulmini.
450
Limitatori di sovratensione iPRF1 12.5r/PRF1
Master/PRD1 25r/PRD1 Master
dati tecnici
iPRF1 12.5r PRF1 Master PRD1 25r PRD1 Master
frequenza di funzionamento 50 Hz 50/60 Hz 50 Hz 50 Hz
grado di protezione fronte IP40 IP40 IP40 IP40
morsetti IP20 IP20 IP20 IP20
urti IK05 IK05 IK05 IK05
tempo di risposta y 25 ns y 1 ms y 25 ns y 100 ns
segnalazione fine vita verde: funzion. corretto - bianco: funzion. corretto bianco: funzion. corretto
(prodotto da sostituire) rosso: prod. da sostituire - rosso: prod. da sostituire rosso: prod. da sostituire
segnalaz. 1 A/250 V AC - 1 A/250 V AC 1 A/250 V AC
a distanza 0.2 A/125 V DC 0.2 A/125 V DC
collegamento con morsetti cavo rigido 10...35 mm² 10...50 mm² 2.5...35 mm² 10...35 mm²
a gabbia cavo 10...25 mm² 10...35 mm² 2.5...25 mm² 10...25 mm²
flessibile
temperatura di da -25°C a +60°C da -40°C a +85°C da -25°C a +60°C da -25°C a +60°C
funzionamento
conformità norme tipo 1 IEC 61643-11 T1. IEC 61643-11 T1. IEC 61643-11 T1. IEC 61643-11 T1.
CEI EN 61643-11 Tipo 1 CEI EN 61643-11 Tipo 1 CEI EN 61643-11 Tipo 1 CEI EN 61643-11 Tipo 1
tipo 2 IEC 61643-11 T2. - IEC 61643-11 T1. -
CEI EN 61643-11 Tipo 2 CEI EN 61643-11 Tipo 1
451
Protezione Protezione contro le sovratensioni
degli apparecchi tramite SPD
utilizzatori e ambienti Limitatori di sovratensione iPRD
particolari di Tipo 2 o Tipo 3
primaria secondaria
65 kA / 20 kA
livelli di rischio molto elevato iPRD65 IT c
(siti fortemente soggetti a caduta di fulmini) TT & TN c
TT & TN-S c
TN-C c
IT c
TN-C c
TT & TN-S c
TN-C c
40 kA / 15 kA
livelli di rischio elevato iPRD40 TT & TN c
TT & TN
TT & TN-S c
TT & TN-S
TN-C c
TN-C
TN-C c
TN-C
IT c
TT & TN-S c
TT & TN-S
IT c
TN-C c
TN-C
20 kA / 5 kA
livelli di rischio normali iPRD20 TT & TN
TT & TN-S c
TT & TN-S
TN-C
TN-C
IT c
TT & TN-S c
TT & TN-S
IT c
TN-C
8 kA / 2.5 kA
protezione secondaria: iPRD8 TT & TN
necessario quando gli apparecchi da proteggere sono posti TT & TN-S c
ad una distanza superiore ai 30 m dal limitatore primario. TT & TN-S
TN-C
TN-C
IT c
TT & TN-S c
TT & TN-S
IT c
TN-C
* MC: modo comune (tra fase e terra e tra neutro e terra). * MD: modo differenziale (tra fase e neutro).
(1) Uoc: tensione a circuito aperto: 10 kV.
452
caratteristiche generali
frequenza di funzionamento 50/60 Hz
tensione di funzionamento [Ue] 230/400 V AC
corrente d’impiego permanente [Ic] < 1 mA
tempo di risposta < 25 ms
segnalazione fine vita apparecchiatura: bianco gunzionamento normale
con indicatore meccanico rosso fine vita
segnalazione a distanza fine vita apparecchiatura con contatto NO, NC 250 V / 0.25 A
caratteristiche aggiuntive
temperatura di funzionamento da -25°C a +60°C
tipo di collegamento morsetti a gabbia, da 2.5 a 35 mm²
conformità norme IEC 61643-11 T2 e CE IEN 61643-11 Tipo 2
453
Protezione Protezione contro le sovratensioni
degli apparecchi tramite SPD
utilizzatori e ambienti Limitatori di sovratensione iQuick PRD
particolari Tipo 2 o 3 con protezione integrata
TT & TN-S c
20 kA / 5 kA
livelli di rischio ridotto iQuick PRD20r TT & TN-S c
TT & TN-S c
8 kA / 2 kA
protezione secondaria: iQuick PRD8r TT & TN-S c
necessario quando gli apparecchi da proteggere TT & TN-S
sono posti ad una distanza superiore ai 30 m c
dal limitatore primario.
* MC: modo comune (tra fase e terra e tra neutro e terra). * MD: modo differenziale (tra fase e neutro).
(1) Uoc: tensione a circuito aperto: 10 kV.
454
Limitatori di sovratensione iQuick PF
Tipo 2 precablati con protezione integrata
caratteristiche generali
frequenza di funzionamento 50/60 Hz
tensione di funzionamento [Ue] 230/400 V AC
tenuta al cortocircuito [Isc] 8r/20r 25 kA (50 Hz)
40r 20 kA (50 Hz)
corrente d’impiego permanente [Ic] <1 mA
tempo di risposta <25 ns
visualizzazione stato con indicatore sulle cartucce bianco funzionamento normale
rosso fine vita
con indicatore meccanico bianco e leva in posizione ON funzionamento normale
con indicatore meccanico rosso e leva in posizione OFF fine vita
visualizzazione a distanza fine vita con contatto NO/NC 250 V AC / 2 A per visualizzazione a distanza
caratteristiche aggiuntive
grado di protezione solo limitatore IP20, IK05
limitatore in cass. modulare IP40
temperatura di funzionamento da -25°C a +70°C
temperatura di stoccaggio da -40°C a +80°C
caratteristiche generali
frequenza di funzionamento 50 Hz
tensione di funzionamento [Ue] 230/400 V AC
potere di interruzione della protezione incorporata [Icc a 50 Hz] 6 kA
visualizzazione stato indicatore meccanico bianco/ funzionamento normale
leva in posizione ON
indicatore meccanico rosso/ fine vita
leva in posizione OFF
visualizzazione a distanza fine vita con contatti ausiliari SR
caratteristiche aggiuntive
grado di protezione solo limitatore IP20
limitatore in cass. modulare IP40
temperatura di funzionamento da -25°C a +70°C
temperatura di stoccaggio da -40°C a +80°C
455
Protezione Protezione contro le sovratensioni
degli apparecchi tramite SPD
utilizzatori e ambienti Limitatori di sovratensione iPRD-DC
particolari per impianti fotovoltaici
IEC 61643-11 T2
caratteristiche generali
tipo di rete isolata a corrente continua
tempo di risposta < 25 ms
corrente di cortocircuito [ISCPV] 30 A
tipo di limitatore tipo 2
segnalazione fine vita (prodotto da sostituire) circuito aperto da interruttore di
protezione termico integrato
caratteristiche aggiuntive
grado di protezione Solo limitatore IP20
Limitatore in cassetta modulare IP40
Urti IK03
segnalazione fine vita Con indic. sulle cart. bianco funzionamento
(prodotto da sostituire) normale
rosso fine vita
By the NO/NC remote indication contact 250 V AC / 0.25 A
temperatura di funzionamento da -25°C a +60°C
temperatura di stoccaggio da -40°C a +85°C
tropicalizzazione esecuzione 2
(umidità relativa 95 % a 55°C)
456
Metodo semplice ed efficace
per la scelta degli SPD
Il metodo di scelta proposto, tenendo conto del rischio di caduta di fulmini, della
situazione installativa, del tipo di struttura e di destinazione d'uso della stessa,
segue i principi di base della normativa vigente e va nella direzione della regola
dell'arte in termini di sicurezza e funzionalità dell'impianto, portando al
dimensionamento cautelativo della protezione contro le sovratensioni.
Sull’edificio stesso o su un
No Si
edificio situato nelle vicinanze
(distanza inferiore ai 50 metri)
esiste un impianto parafulmine?
Tipo 1 + 2
457
Protezione Tabella di coordinamento
degli apparecchi tra gli SPD e i dispositivi di
utilizzatori e ambienti protezione contro il corto circuito
particolari
Icc (kA)*
Tipo 3 Tipo 2
70
50
Fusibile Fusibile
22x58 NH
40A 50A
gL/gG gL/gG
36
iPRD40r iPRD65r
25
iC60L iC60L NG125N (2) NG125N (2)
20A (1) 25A (1) 40A(1) 50A(1)
iPRD8
iPRD20 iPRD40 iPRD65r
15
iC60H iC60H iC60H iC60H
20A (1) 25A (1) 40A (1) 50A (1)
iPRD8
iPRD20 iPRD40 iPRD65r
10
iQuick iQuick iQuick
PRD8r PRD20r PRD40r
iC60N iC60N iC60N iC60N
20A (1) 25A (1) 40A (1) 50A (1)
iQuick
PF
458
Icc (kA)*
NG125L NG125L
PRF1
80A(1) 80A(1)
Master
36 (1) Tutti gli interruttori sono in curva
Compact d’intervento C
iPRF1 12.5r PRD1 NSX (2) NG125L per 1P e 2P
Master 160F
(3) NG125N per 2P
160A
PRF1
Master
25
NG125N
80A(1)
iPRF1 12.5r
o PRD1 25r
…/…
Compact
15 NSX
NG125a (3) 160B
80A(1) NG125N 160A TM
80A (1)
iPRF1 12.5r
o PRD1 25r
10
PRD1 25r PRF1
Master
C120N
80A(1)
6
iPRF1 12.5r
o PRD1 25r
459
Protezione CEI 64-8/3 - Capitolo 37 (ex allegato A):
degli apparecchi ambienti residenziali
utilizzatori e ambienti prestazioni dell'impianto
particolari
Altri paesi europei come Francia, Germania, Spagna e più recentemente Belgio e
Svizzera hanno recepito analoga documentazione normativa che tratta lo stesso
argomento.
dell’unità immobiliare.
Da sottolineare la scelta fatta dal CEI: il Capitolo 37 è parte integrante della norma
CEI 64-8 perché deve garantire una tutela dell’utente, cioè che un impianto
conforme alla norma CEI 64-8 sia non solo sicuro, ma anche funzionale, come
previsto nel modulo della dichiarazione di conformità di cui al DM 37/08.
460
Le dotazioni minime previste per i tre livelli Qui di seguito si riportano brevemente quali sono gli ambiti in cui si applicano le
sono elencate nella Tabella del Capitolo 37 prescrizioni addizionali relative alle prestazioni oggetto del Capitolo 37.
il numero minimo di punti prese e punti luce v Livello 2: per unità immobiliari con maggiore fruibilità degli impianti in presenza
per unità abitativa, le scelte relative v Livello 3: per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative
per la protezione contro le sovratensioni. c Dimensionamento in potenza (contrattualmente impegnata) degli impianti
c Protezione differenziale
v L’interruttore generale, se differenziale, deve essere selettivo nei confronti degli
interruttori differenziali a valle o dotato di dispositivo di richiusura automatica;
v la protezione differenziale deve essere suddivisa su almeno 2 interruttori al fine di
garantire una sufficiente continuità di servizio;
v per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici e/o condizionatori fissi è
consigliabile l’impiego di interruttori differenziali di tipo A (classe A).
c Quadri
v Ogni unità abitativa deve essere dotata di uno o più quadri di distribuzione e di un
interruttore generale, facilmente accessibile all’utente;
v i quadri devono essere dimensionati per il 15% in più dei moduli installati, con un
minimo di due moduli al fine di permettere successivi ampliamenti;
v il quadro principale dell’unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal
conduttore di protezione proveniente dall’impianto di terra dell’edificio, al fine di
permettere la corretta messa a terra degli eventuali SPD tramite un opportuno
mezzo di connessione.
c Cavi
v La sezione del montante, che collega il contatore all’unità abitativa, non deve
essere inferiore a 6 mm2;
v i cavi devono essere sfilabili qualunque sia il livello dell’impianto, ad eccezione di
elementi prefabbricati o precablati.
461
Protezione Tabella delle prescrizioni
degli apparecchi del Capitolo 37 (ex allegato A)
utilizzatori e ambienti
particolari
(1) Per punto presa si intende il punto di alimentazione di una o (4) Il livello 3, oltre alle dotazioni previste, considera l’esecuzione dell’impianto con integrazione
più prese all’interno della stessa scatola. I punti presa devono domotica.
essere distribuiti in modo adeguato nel locale, ai fini della loro Nota: L’impianto domotico è l’insieme dei dispositivi e delle loro connessioni che realizzano una
utilizzazione. In parentesi quadra [ ] è indicato il numero di determinata funzione utilizzando uno o più supporti di comunicazione comune a tutti i dispositivi
punti presa che possono essere spostati da un locale all’altro, ed attuando la comunicazione dei dati tra gli stessi secondo un protocollo di comunicazione
purchè il numero totale di punti presa dell’unità immobiliare prestabilito.
rimanga invariato. Il livello 3 per essere considerato domotico deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni:
(2) In alternativa a punti luce a soffitto e/o a parete devono c anti intrusione
essere predisposte prese alimentate tramite un dispositivo c controllo carichi
di comando dedicato (prese comandate) in funzione del c gestione comando luci
posizionamento futuro di apparecchi di illuminazione mobili c gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata)
da pavimento e da tavolo. c gestione scenari (tapparelle, ecc.)
(3) Il numero tra parentesi indica la parte del totale di punti c controllo remoto
prese da installare in corrispondenza del piano di lavoro. c sistema diffusione sonora
Deve essere prevista l’alimentazione della cappa aspirante, c rilevazione incendio (UNI 9795) se non è prevista gestione separata
con o senza spina. I punti presa previsti come inaccessibili c sistema antiallagamento e/o rilevazione gas
e i punti di alimentazione diretti devono essere controllati d L’elenco è esemplificativo e non esaustivo.
a un interruttore di comando onnipolare. L’utilizzo di singole funzioni domotiche può essere integrato anche nei livelli 1 e 2.
(5) La superficie A è quella calpestabile dell’unità immobiliare, escludendo quelle esterne quali
terrazzi, portici, ecc e le eventuali pertinenze.
(6) Si ricorda che un circuito elettrico (di un impianto) è l’insieme di componenti di un impianto
alimentati da uno stesso punto e protetti contro le sovracorrenti da uno stesso dispositivo di
protezione (articolo 25.1).
(7) Servono per garantire la mobilità delle persone in caso di mancanza dell’illuminazione
ordinaria.
Nota: a tal fine sono accettabili i dispositivi estraibili (anche se non conformi
alla Norma CEI 34-22) ma non quelli alimentati tramite presa a spina.
(8) Sono esclusi dal conteggio eventuali circuiti destinati all’alimentazione di apparecchi
(ad es. scaldacqua, caldaie, condizionatori, estrattori) e anche circuiti di box, cantina e soffitte.
(9) La Tabella non si applica alle cantine, soffitte e box alimentati dai servizi condominiali.
(10) Nelle camere da letto si può prevedere un punto presa in meno rispetto a quello indicato.
(11) In un locale da bagno, se non è previsto l’attacco/scarico per la lavatrice, è sufficiente un
punto presa.
(12) Se l’ingresso è costituito da un corridoio più lungo di 5 m, si deve aggiungere un punto presa
e un punto luce.
462
Prescrizioni per il punto di consegna e montante
Uno dei requisiti del punto di consegna energia da parte del Distributore è che il
locale ospitante i gruppi di misura deve essere sempre accessibile sia all’Utente
che al Distributore in condizioni operative di sicurezza.
In particolare, la posizione del locale/vano deve essere tale che apparecchiature
e linee BT, necessarie per la connessione, possano essere realizzate, esercite e
mantenute nel rispetto delle vigenti norme sugli impianti e sulla sicurezza.
In questa parte della guida ci si concentra sul tema della protezione del “cavo di
collegamento” (montante) che rappresenta il tratto di cavo di proprietà e pertinenza
dell’Utente che collega il gruppo di misura (contatore) al primo dispositivo di
protezione contro le sovracorrenti dell’Utente (tipicamente l’interruttore generale
del quadro dell’unità abitativa).
La protezione di questo cavo contro le sovracorrenti e contro il rischio di scossa
elettrica è di responsabilità dell’Utente.
Questo concetto è stato ulteriormente rimarcato all’interno della nuova
Norma CEI 0-21: “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi
e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica” che fornisce le
prescrizioni di riferimento per la corretta connessione degli impianti degli Utenti
tenendo conto delle caratteristiche funzionali, elettriche e gestionali della maggior
parte delle reti in BT italiane.
Nel caso di collegamento ad un Utente di unità abitativa, ai fini della protezione
del montante contro le sovracorrenti (corto circuito e sovraccarico), riteniamo sia
opportuno prevedere un interruttore magnetotermico alla base del montante stesso
(a valle dell’organo di misura e consegna) qualora non si sia certi
che le due condizioni seguenti siano verificate:
c le protezioni installate in corrispondenza dell’entrata del montante nell’unità
immobiliare siano atte a proteggere contro i sovraccarichi il montante stesso:
sostanzialmente il centralino sia dotato di interruttore di arrivo magnetotermico;
c il montante sia costruito in modo da rendere minimo il rischio di cortocircuito:
questa condizione richiede tra l’altro un’adeguata protezione meccanica, termica e
contro l’umidità. A questo scopo è opportuno che i montanti siano tenuti separati tra
di loro, ognuno costituito da un cavo multipolare con guaina oppure da più cavi
multipolari posati entro un tubo protettivo per ciascun montante.
È inoltre consigliabile che gli eventuali tubi protettivi abbiano una sezione sufficiente
all’infilaggio o alla posa di cavi di sezione maggiorata in previsione di un possibile
futuro aumento della potenza impegnata. I montanti vanno installati esclusivamente
in spazi riservati, accessibili da locali comuni.
Per quanto riguarda la protezione contro i contatti indiretti occorre prevedere la
protezione differenziale (necessaria nei sistemi TT, presenti negli impianti per
l’alimentazione di unità immobiliari ad uso residenziale) coordinata con l’impianto
di terra, qualora non sia possibile o non sia stato possibile realizzare il montante
isolato in Classe II o con isolamento equivalente, oppure senza presenza di masse.
463
Protezione Soluzione per distribuzione
degli apparecchi integrata per uffici
utilizzatori e ambienti
particolari
Riferimenti normativi
c CEI EN 60669-1: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica
fissa per uso domestico e similare. Prescrizioni generali.
c CEI EN 60669-2-1: Apparecchi di comando non automatici per installazione
elettrica fissa per uso domestico e similare. Prescrizioni particolari - Interruttori
elettronici.
c CEI EN 50428: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica
fissa per uso domestico e similare - Norma collaterale - Apparecchi di comando non
automatici e relativi accessori per uso in sistemi elettronici per la casa e l’edificio
(HBES).
c CEI EN 50090-2-2: Sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES).
Panoramica di sistema - Requisiti tecnici generali.
Dispositivo di protezione in ingresso:
c CEI EN 60947-2: Apparecchiature a bassa tensione. Interruttori automatici.
Installazione
L’installazione di Roombox permette la realizzazione di impianti conformi alla norma
CEI 64-8.
464
Funzionalità
Roombox è un quadro integrato di protezione, misura e comando che dispone
di un ingresso di alimentazione e di 12 linee in uscita, partenze, per i carichi
elettrici.
La funzione di una linea in uscita è determinata in fabbrica e può essere dei
seguenti tipi:
c alimentazione protetta, misura dell’energia di unità terminali di climatizzazione,
c alimentazione protetta, misura dell’energia e controllo di valvole motorizzate;
c alimentazione protetta, misura dell’energia e comando on/off dell’illuminazione;
c alimentazione protetta, misura dell’energia e comando illuminazione, con
regolazione mediante ballast DALI;
c alimentazione protetta e comando di schermature o tapparelle motorizzate (230 V).
Ogni linea in uscita dispone di un ingresso per un pulsante cablato o un sensore
cablato di apertura finestre.
Roombox fornisce i valori dei suoi contatori di energia: energia totale consumata
Roombox può comunicare con un sistema di BACS attraverso una rete LON o KNX,
Vista frontale secondo la versione.
Sezionamento Pulsante e LED: associazione pulsante Raggruppamento
generale Roombox zone A, B, C, e D
Zona A Zona B
PB106557-45
3 connettori
3 connettori ingressi cablati
ingressi cablati zona B
zona A
3 connettori 3 connettori
partenze partenze
zona A zona B
Zona C Zona D
3 connettori
3 connettori ingressi cablati
ingressi cablati
zona D
zona C
3 connettori
3 connettori
partenze
partenze
zona D
zona C
465
Protezione Soluzione per distribuzione
degli apparecchi integrata per uffici
utilizzatori e ambienti
particolari
per una Icc teorica di 10 kA, la corrente di cortocircuito non raggiunge mai valori
superiori a 140 A, con minori sollecitazioni sui cavi e sui componenti dell’impianto
elettrico.
466
Architettura di distribuzione elettrica tradizionale
Principio
Quadro generale di bassa tensione
Riceve l'alimentazione elettrica di rete, gestisce le diverse fonti.
Alimenta le apparecchiature di grande potenza dell'edificio, le linee in uscita verso
i quadri secondari e qualche carico locale, oltre agli strumenti di misura e controllo
della rete elettrica.
Quadri secondari
Ripartiti in differenti edifici o in differenti zone di un edificio, distribuiscono l'energia
alle apparecchiature di controllo/comando, a quelle di di sicurezza e a ogni carico
locale attraverso delle linee in uscita dedicate: illuminazione, prese, terminali
HVAC…
Capacità evolutiva
Oggi, numerose linee convergono verso i quadri secondari. Generalmente,
occupano i condotti tecnici, circolano nei controsoffitti e nei pavimenti flottanti
degli edifici.
Questa architettura tradizionale rende delicata ogni evoluzione dell'installazione
dei carichi: i cavi inadeguati dovranno essere sostituiti, i comandi dovranno essere
scollegati e riassegnati… Il costo è generalmente notevole, così come
il tempo di realizzazione.
Delle soluzioni basate su canalizzazioni elettriche prefabbricate contribuiscono
a migliorare la flessibilità degli spazi operativi.
QGBT
Quadro generale
di bassa tensione
c Protezione
c Misura
Quadro secondario Quadro secondario Quadro secondario
c Protezione c Protezione c Protezione
c Misura c Misura c Misura
c Comando c Comando c Comando
Modulo ventilconvettore
Tapparella
Lampada
Prese di corrente
Pulsanti, interruttori
467
Protezione Soluzione per distribuzione
degli apparecchi integrata per uffici
utilizzatori e ambienti
particolari
zone la cui vocazione non è soggetta a evoluzione: zone di passaggio, locali tecnici,
bagni;
c le linee in uscita dei “bus” di alimentazione delle Roombox che servono le zone
durante uno spostamento delle pareti, generalmente il loro comando elettrico evolve:
nuove regole di controllo, nuove disposizioni di pulsanti. I cavi di potenza e quelli dei
pulsanti sono dotati di connettori estraibili che rendono le modifiche rapide e facili,
limitando i nuovi studi elettrici a una semplice variazione del layout. Anche i pulsanti
senza batterie né fili contribuiscono notevolmente alla flessibilità.
QGBT
Circuiti prese
Modulo ventilconvettore
Tapparella
Quadro Lampada
secondario Prese di corrente
piano X
Circuiti illuminazione passaggi, locali tecnici, bagni
Pulsanti
1F+N
1,5 mm²
468
Distribuzione dell’energia alle Roombox
Regole di protezione della conduttura principale di distribuzione
e dei cavi di derivazione alle Roombox
La scelta della protezione dalle sovracorrenti sulla conduttura principale di
distribuzione è in funzione della sezione dello stesso secondo le regole abituali.
Se le derivazioni verso le Roombox sono poi realizzate con un cavo della stessa
sezione della conduttura principale di distribuzione non è necessario ripetere la
protezione con un interruttore dedicato sul punto di derivazione.
La ricerca dell’ottimizzazione economica può condurre all’utilizzo di un cavo per le
derivazioni di sezione inferiore rispetto a quella del cavo principale di distribuzione.
In tal caso occorre valutare se si rende opportuno prevedere una protezione dedicata
da installarsi sul punto di derivazione:
c per il cortocircuito la protezione dedicata non è obbligatoria quando la
lunghezza del tratto di conduttura della derivazione non supera i 3 metri e
quando sono soddisfatte le condizioni previste nel paragrafo 473.2.2.1
della norma CEI 64-8;
C20A 2P
+ vigi 300 mA
tipo “si ”
L
N
PE
Conduttura 3 x 2,5 mm²
3 x 2,5 mm²
(o 3 x 1,5 mm²
con L ≤ 3 m)
C32A 2P
+ vigi 300 mA
tipo “si ”
L
N
PE
Conduttura 3 x 6 mm²
L≤3m
3 x 2,5 mm²
o 3 x 1,5 mm²
469
Protezione Soluzione per distribuzione
degli apparecchi integrata per uffici
utilizzatori e ambienti
particolari
C20A 4P
+ vigi 300 mA
tipo “si ”
L1
L2
L3
N
PE
3 x 2,5 mm²
PB106556-24
(o 3 x 1,5 mm²
con L ≤ 3m)
C32A 4P
+ vigi 300 mA
tipo “si ”
L1
L2
L3
N
PE
Conduttura 5 x 6 mm²
L ≤ 3m
PB106556-24
3 x 2,5 mm²
o 3 x 1,5mm²
c per un calcolo sommario, considerare 1 cavo 5 x 2,5 mm² per aree di circa 500 m².
470
Linee in uscita
Potenza ammissibile
potenza unitaria massima ammissibile per linea in uscita
tensione d’uscita 230 V AC +10% -15%
frequenza 50 Hz ±2%
corrente massima 2,6 A
potenza max 600 VA
cosj min 0
caratteristiche di protezione Protezione contro i sovraccarichi con temporizzazione
sufficiente all’avvio di schermature solari e terminali HVAC
tecnologia Uscita statica a protezione elettronica.
Solo il circuito di fase è interrotto
Attenzione: la somma delle potenze effettive pilotate dalle linee in uscita non deve
superare la potenza totale massima ammissibile,ovvero 3665 VA.
Desiderabile Accettabile
Potenza dissipata
La potenza totale dissipata a pieno carico dalla Roombox è inferiore a 60 W.
Cavi di potenza
c Sezione: 1,5 mm².
c Lunghezza max: 25 m.
471
Protezione Soluzione per distribuzione
degli apparecchi integrata per uffici
utilizzatori e ambienti
particolari
472
Indice 8 - Quadri prefabbricati
473
Quadri prefabbricati Introduzione
Prestazioni e prove
Premessa
Dovendo realizzare impianti secondo la regola dell'arte, è spesso interessante
per l'installatore fare riferimento a quanto previsto dalle norme CEI, sia per quanto
riguarda la concezione e la realizzazione impiantistica, sia per quanto riguarda
i vari componenti utilizzati.
Ciò in virtù dell'art. 2 della legge 186 del 1 marzo 1968, secondo il quale i materiali,
le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici
realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti "a regola d'arte".
Per quanto riguarda i quadri di bassa tensione, le norme di riferimento sono:
c la norma CEI EN 61439-1 e 2.
Questa norma, pubblicata per la prima volta a gennaio 2010, rappresenta
l'evoluzione di CEI EN 60439-1. Non è una revisione della norma precedente, ma si
tratta di una nuova versione;
c la norma CEI EN 60439-1 (2000 - quarta edizione della norma avente
classificazione CEI 17-13/1).
Questa norma rappresenta un ulteriore consolidamento rispetto alla precedente
CEI 17-13 del 1995, soprattutto per ciò che concerne gli aspetti legati
all'industrializzazione del prodotto e le prove da effettuare per garantirne
le prestazioni;
c la norma CEI 23-51, (2004 - seconda edizione), dedicata ai piccoli quadri
per uso domestico e similare, che viene trattata più in particolare nella parte relativa
alle cassette di distribuzione.
eliminati e sostituiti da un nuovo concetto per la verifica della conformità del quadro.
di progetto);
accordo tra Costruttore del Quadro e Utilizzatore”: una Guida alla specifica tecnica
del quadro;
c nella Parte 2 della norma sono date le prescrizioni addizionali e specifiche
per i “Quadri di distribuzione di potenza”, in particolare:
v il tipo di costruzione - parti fisse, rimovibili o estraibili,
474
La norma CEI EN 60439-1
La norma richiede che ogni quadro costruito sia riferito ad un ben identificato
prototipo, già sottoposto a tutte le prove di tipo da essa previste.
Questa precisa prescrizione serve, ai fini del normatore, a limitare, per quanto
possibile, la frequente tendenza all'improvvisazione che per tanti anni ha
caratterizzato la realizzazione dei quadri, e lo fa richiedendo ai vari costruttori
una standardizzazione sempre più spinta del proprio prodotto.
La norma rende obbligatorio il prototipo di riferimento, ma consente di realizzare
due tipologie di prodotti che così definisce:
c apparecchiatura costruita in serie (AS);
c apparecchiatura costruita non in serie (ANS).
La norma inoltre, esige che i quadri elettrici di tipo AS siano conformi al prototipo che
è stato sottoposto a tutte le prove di tipo previste, mentre quelli di tipo ANS possono
essere non completamente conformi al prototipo di riferimento, che deve comunque
esistere ed essere un prodotto AS. Le prove di tipo che la norma richiede di eseguire
sui quadri per dimostrarne la rispondenza alle sue prescrizioni sono numerose
e, in qualche caso, gravose sia tecnicamente che economicamente.
Per i prodotti ANS, la norma ammette che alcune delle prove di tipo non vengano
effettuate, purché le relative prestazioni siano comunque verificate attraverso
estrapolazioni, calcoli o altri metodi che il costruttore dimostri validi a tal fine.
La norma, ad esempio, cita le pubblicazioni CEI 17-43 e CEI 17-52 quali metodi
possibili per la determinazione delle sovratemperature e della tenuta al cortocircuito
per le apparecchiature assiemate non di serie (ANS). Tali metodi sono utilizzabili
per l'estrapolazione, i cui risultati vanno confrontati con i rispettivi dati omogenei
ottenuti durante le prove di tipo che l'apparecchiatura di serie (AS) di riferimento
abbia superato.
c consentire l’utilizzo delle altre parti della norma ancora in vigore fino alla loro
completa revisione (e.g. Parte 3 per i quadri di distribuzione ASD, Parte 4 per i quadri
per cantiere, …). In questo periodo di transizione è possibile dichiarare quadri
conformi alla nuova o alla vecchia norma.
Tra i documenti che il costruttore può e deve esibire, la norma CEI EN 61439-1 e 2
non fa distinzione riguardo all'ente emittente, che può pertanto essere un laboratorio
del costruttore stesso oppure un laboratorio o istituto indipendente dal costruttore
e/o ufficialmente riconosciuto come ente certificatore.
475
Quadri prefabbricati Introduzione
Prestazioni e prove
Infine, il costruttore del quadro dovrà farsi carico dell'esecuzione delle verifiche
Dichiarazione di conformità
Una volta costruito ed installato il quadro, si presenta il problema estremamente
pratico ed immediato di cosa allegare alla dichiarazione di conformità richiesta
dal Decreto Ministeriale 37/08.
L'installatore che ha scelto quadri di bassa tensione conformi alla norma
CEI EN 61439-1 e 2 o alla norma CEI 23-51, deve riportare nella relazione allegata
alla dichiarazione di conformità dell'impianto la dichiarazione di conformità dei
prodotti a queste norme (sulla targa del quadro occorre riportare CEI EN 61439-2).
Inoltre, dovrà indicare il nome o la ragione sociale del costruttore originale del
quadro ed il tipo di prodotto utilizzato, come indicato sul catalogo del costruttore
stesso. Quest'ultimo si rende responsabile in particolare della rispondenza dei
prodotti alle norme citate.
È bene comunque che l'installatore si renda conto di quanto indicato sul catalogo
del costruttore originale, onde evitare di fare affidamento su frasi
di rispondenza generica alla norma che, nella sostanza, non hanno alcun significato
tecnico.
Situazioni di questo genere talvolta si verificano ancora poiché alcuni costruttori
originali, in ritardo con l'adeguamento alla norma, affidano a messaggi ambigui la
definizione della rispondenza alla norma stessa, che è invece un requisito
fondamentale per dimostrare la rispondenza del quadro alla regola dell'arte e
dunque alle leggi dello Stato Italiano.
Oltre a verificare con attenzione le indicazioni del catalogo del costruttore,
è consigliabile quindi che l'installatore si renda conto della veridicità di quanto
in esso affermato.
476
Conclusioni
Le regole essenziali da osservare, da parte dell'assemblatore, per poter garantire
e documentare opportunamente la conformità del quadro alle norme si possono così
sintetizzare:
c scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l'esecuzione delle prove
di tipo sui prototipi;
c effettuare la scelta dei componenti del quadro in stretta osservanza dei cataloghi
del fornitore;
quadro realizzato;
elettriche o meccaniche;
477
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Prisma Plus G, P e P-Bloc
v una piastra frontale per evitare un accesso diretto alle parti sotto tensione,
Costruito attorno ad una struttura modulare, Prisma Plus permette al quadro elettrico
Gli interventi sul quadro elettrico devono essere realizzati da personale esperto
e abilitato che rispetti tutte le misure di sicurezza necessarie.
In tutti i quadri Prisma Plus l’apparecchio è installato dietro ad una piastra frontale
Prisma Plus G.
478
I contenitori Prisma Plus G
c Lamiera acciaio;
Le cassette IP 30/40/43
c IK07 (senza porta) IK08 (con porta);
c contenitori smontabili;
c contenitori smontabili;
c associabili in larghezza;
Le cassette IP55
c IK10;
c contenitori smontabili;
479
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Prisma Plus G P e P-Bloc
c smontabili;
c grado di protezione:
c tenuta meccanica;
v 4 larghezze,
c modularità:
480
P-Bloc kit Sistema Power Center
I vantaggi dei quadri elettrici P-Bloc
c Le sbarre di spessore 10mm, permettono di ridurre notevolmente i tempi
di montaggio del sistema sbarre principale (max due sbarre per fase fino a 3200A)
e di cablaggio degli interruttori;
affiancate riducendo così i tempi di installazione delle sbarre stesse ed i costi stessi
della materia prima;
c grazie ai nuovi Compact NSX si ha una sola unità funzionale per tutti i tipi
di comando, più semplice la scelta dei componenti e le evoluzioni del prodotto.
I contenitori P- Bloc
P-Bloc kit segue la logica di un sistema funzionale:
c lamiera in acciaio;
c dopo un trattamento di fosfosgrassaggio della lamiera grezza, le carpenterie
vengono verniciate con polveri epossipoliestere o poliestere erogate con pistole
elettrostatiche. L’asciugatura avviene attraverso un forno a campana
alla temperatura di 180°C per 5’. Lo spessore medio dello strato di vernice
ad essicazione ultimata è di circa 60 micron. Colore RAL 9002 bucciato.
c smontabili;
c associabili in larghezza e profondità;
c kit strutture ed estensioni: in 3 larghezze (600 – 800 – 900 mm);
c kit unità funzionali: per tutte le tipologie di interruttori ed esecuzioni, comuni
per le larghezze 600 – 800 – 900;
c kit forma 4: già configurato per ogni unità funzionale;
481
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Prove di tipo
Premessa
Come già ricordato in precedenza, lo scopo delle prove di tipo è verificare
la conformità di un dato tipo di apparecchiatura (con le prestazioni dichiarate
dal costruttore) alle prescrizioni della Norma. Le prove di tipo vanno effettuate
su un esemplare di apparecchiatura o su parti di apparecchiatura che siano costruite
Schneider Electric rende disponibile una serie di certificati e rapporti di prova raccolti
Verifica di progetto
Dal punto di vista della verifica di progetto del quadro, finora realizzata secondo
quanto sopra riportato, la principale novità della norma CEI EN 61439-1 è
l’equiparazione (nell’ambito di determinati limiti chiaramente indicati all’interno dei
paragrafi di prescrizione) di tre metodologie di verifica del progetto dei quadri.
I diversi metodi comprendono:
c la verifica mediante prove;
applicazione dei calcoli e/o delle regole di progetto compreso l’utilizzo di appropriati
margini di sicurezza.
All’interno dell’allegato D della norma CEI EN 61439-1, la seguente tabella indica,
Per ognuna di esse, se esistono, i limiti di validità (legati alle caratteristiche elettriche
482
Applicazione dei differenti metodi
Come riportato precedentemente la norma ritiene i metodi tra loro equivalenti,
qualora applicabili, ma pone dei limiti abbastanza precisi di utilizzo in un caso
(nel calcolo) o dei margini di sicurezza nell’altro (ad esempio, nell’applicazione
delle regole di progetto). Di seguito due esempi:
c Verifica della sovratemperatura mediante calcolo à la norma prevede
che il calcolo possa essere utilizzato come “metodo esclusivo” di verifica
per configurazioni e taglia ben precisi di quadro. Ad esempio:
v In < 630 A e scomparto singolo à si può utilizzare il metodo delle potenze
dissipate
v In < 1600 A e multi scomparto à si può utilizzare il metodo di calcolo suggerito
dalla Norma CEI 17-43
L’appendice nazionale della Norma CEI EN 61439-1 ha peraltro precisato che la
CEI 17-43 può essere comunque utilizzata come metodo di calcolo per la verifica
di sovratemperatura anche per quadri con In < 3150 A purchè sia applicata per
confronto anche ad un quadro elettrico provato con configurazione similare rispetto
al quadro sottoposto a verifica.
c Verifica della tenuta al cortocircuito mediante applicazione del confronto
con il progetto di riferimento provato à la norma prevede una “lista di controllo”
mediante la quale è possibile, controllando dieci punti, verificare se il quadro oggetto
di esame si può ritenere conforme al prototipo di riferimento.
483
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Prove di tipo
Nota: tutte le soluzioni realizzabili secondo quanto previsto dal catalogo dei quadri Prisma sono
state sottoposte alle prove di tipo e sono perciò garantite da Schneider Electric. Non è perciò
necessario eseguire alcuna verifica da parte del costruttore (assemblatore) del quadro.
484
Sistema di sbarre
c Forma di segregazione:
v Powerclip 125/630 A: 2b
485
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Sistema di sbarre
486
Sistema di sbarre tradizionale
Il sistema di sbarre tradizionale è costituito da sbarre a sezione rettangolare con gli
spigoli arrotondati di diverse dimensioni a seconda della portata e possono essere
installate sia in verticale che in orizzontale. In alcune configurazioni si avranno due
sbarre in parallelo su ogni fase e la scelta del numero di supporti è determinata
c in relazione ai valori delle correnti di cortocircuito [kA eff.] determinare con l'ausilio
quadro1 quadro 2
In per quadro n° di sbarre/fase n° di supporti in relazione alla Icc [kA eff./1 s]
IP≤31 IP>31 15 25 30 40 50 60 65 75 85
800 750 1 sbarra 60x5 3 5 5 7
1000 900 1 sbarra 80x5 3 5 5 7 7
1200 1080 1 sbarra 50x10 3 5 5 5 7 7
1400 1250 2 sbarra 60x5 3 5 5 5 7
1 sbarra 60x10 3 5 5 5 7 7 9
1800 1600 2 sbarra 80x5 3 3 5 5 5
1 sbarra 80x10 3 5 5 5 7 7 9
2050 (1) 1850 (1) 2 sbarra 50x10 3 5 5 5 7 7 7
2300 (1) 200 (1) 2 sbarra 60x10 3 5 5 5 7 7 7 7
2820 (1) 2500 (1) 2 sbarra 80x10 3 3 5 5 5 5 7 7
sistema di sbarre doppio
3200 (1) 2820 (1) 2x1 sbarra 80x10 2x3 2x5
(1) Solo per sistema sbarre laterale.
Sistemi di sbarre Linergy + Linergy Evolution
Il sistema di sbarre Linergy è costituito da particolari sbarre caratterizzate da:
c Un procedimento di profilatura che garantisce una grande flessibilità nella
realizzazione delle forme, soprattutto nella creazione di pareti divisorie interne che
consentono di aumentare il perimetro di passaggio della corrente. Pur mantenendo
dimensioni esterne molto ridotte il rendimento della sbarra è ottimale. Fino a 1600 A
questo sistema di sbarre profilato può essere quindi installato in una canalina larga
150 mm e profonda 400 mm;
c un grado di rigidità ottimale garantito dai profili realizzati grazie alla facilità e
flessibilità di estrusione del materiale utilizzato. Due supporti di fissaggio in altezza
e un supporto nella parte bassa sono sufficienti a coprire la maggior parte dei casi
d’installazione (Icc ≤ 40 kA eff/1 s);
c un aumento delle superfici di scambio che permette di aumentare la convezione
naturale delle sbarre. I profili sono anodizzati e questo aumenta il loro potere
di emissione, favorendo l’irradiamento e quindi l’evacuazione del calore.
c Qualunque sia la configurazione del quadro le sbarre mantengono inalterate
le loro prestazioni.
487
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Sistema di sbarre
488
Sistema sbarre fino a 4000 A
Zona sistema sbarre
Il sistema sbarre viene realizzato con una o più sbarra di rame per fase posizionate
in parallelo, fissate alla struttura tramite i supporti isolanti ed opportunamente
dimensionate per sopportare la corrente nominale nonché le sollecitazioni termiche
In massima [A] sezione sbarre numero totale sbarre (N/2) L struttura numero di supporti orizzontali per struttura
IP31 IP41 50 kA 80 kA 100 kA
fissi volanti fissi volanti fissi volanti
1200 1050 50 x 10 4 400 2 2 2
600 2 1 2 1 2 2
800/900 2 1 2 2 2 3
1600 1400 60 x 10 4 400 2 2 2
600 2 1 2 1 2 2
800/900 2 1 2 2 2 3
1750 1530 80 x 10 4 400 2 2 2
600 2 2 1 2 2
800/900 2 1 2 2 2 3
2100 1840 100 x 10 4 400 2 2 2
600 2 2 1 2 2
800/900 2 1 2 2 2 3
2780 2450 80 x 10 7 400 2 2 2
600 2 1 2 1 2 2
800 2 1 2 2 2 2
900 2 1 2 2 2 3
3200 2800 100 x 10 7 400 2 2 2
600 2 2 1 2 2
800 2 1 2 1 2 2
900 2 1 2 2 2 3
4000 3580 100 x 10 11 400 2 2 2
600 2 2 1 2 2
800 2 1 2 2 2 2
900 2 1 2 2 2 3
489
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Sistema di sbarre
per fase
IP31 IP41 50 kA 75 kA 100 kA
fissi volanti fissi volanti fissi volanti
1200 1050 1 50 x 10 600/800/900 3 3 3 5 3 8
1600 1400 1 60 x 10 600/800/900 3 2 3 4 3 7
1750 1530 1 80 x 10 600/800/900 3 2 3 4 3 7
2050 1800 2 50x10 600/800/900 3 4 3 7 3 9
2100 1840 1 100 x 10 600/800/900 3 1 3 4 3 7
2780 2450 2 80 x 10 600/800/900 3 2 3 3 3 6
3200 2800 2 100 x 10 600/800/900 3 2 3 3 3 6
4000 3580 3 100 x 10 600/800/900 3 1 3 3 3 6
(1) Per ogni sistema sbarre verticale aggiungere un supporto inferiore cod. LEEBS0250+87277.
per fase
IP31 IP41 39 kA 50 kA 65 kA 75 kA
fissi fissi fissi fissi
800 750 1 A 600/800/900 3
1000 800 1 A 600/800/900 3
1250 1000 1 A 600/800/900 3 3
1600 1450 1 A 600/800/900 3 3 5 7
(1) Per ogni sistema sbarre verticale aggiungere un supporto inferiore cod. LEEBS0340N.
490
Verifica della sovratemperatura
C60N (3P) 25 A
(6)
Verifica a progetto
(7) Un quadro da realizzare per una specifica applicazione impiantistica non risulta
C60N (3P) 25 A
(8)
praticamente mai identico ad un prototipo provato. È perciò necessario effettuare
C60N (3P) 25 A
una verifica termica del quadro da realizzare. Questa verifica si può fare seguendo
(9) le indicazioni del "Documento prove" che vengono riportate di seguito:
C60N (3P) 25 A
(10)
c ricerca della configurazione similare (provata) di riferimento tra quelle riportate
C60N (3P) 25 A
dai certificati ASEFA o da documenti di prova equivalenti all'interno del documento
(11) (dimensioni, sistema di sbarre, gradi di protezione…);
C60N (2P) 16 A
(12) c calcolo della potenza dissipata WR all'interno del quadro da realizzare;
C60N (2P) 16 A c confronto del valore calcolato con la potenza dissipata WT dai componenti
(13) e dalle sbarre durante la prova di tipo di riferimento.
C60N (2P) 16 A Si potranno verificare due casi:
(14)
c WR < W T
Considerando una corrente effettiva Ie del circuito la configurazione da realizzare è conforme, quindi non sono necessarie ulteriori
di ingresso di 300 A ed un fattore di contemporaneità verifiche;
di 0,6 per tutti i circuiti di uscita si calcolano i valori c WR > WT
di WR per ogni circuito. la configurazione da realizzare non è "coperta" dalla prova di tipo.
È perciò opportuno ricorrere ad un contenitore (carpenteria) di dimensioni
300 2 .
)
WRi .
) 19,2 = 32,4 W
400 maggiorate.
WR1 = 3 . (0,6)2 . 7,7 = 8,32 W
WR2 = WR3 = 3 . (0,6)2 . 5,72 = 6,18 W Calcolo della potenza dissipata WR
WR4 = WR5 = WR6 = 3 . (0,6)2 . 3,5 = 3,78 W La potenza WR si calcola come somma di tutte le potenze dissipate dai vari
WR7 = ... = WR11 = 3 . (0,6)2 . 3 = 3,24 W apparecchi contenuti nel quadro (interruttori, lampade di segnalazione,
WR12 = WR13 = WR14 = 2 . (0,6)2 . 2,6 = 1,87 W trasformatori, ecc.) maggiorata del 20% per tener conto del riscaldamento prodotto
Considerando il contributo di tutti gli interruttori dalle connessioni (sbarre, collegamenti). Si applicherà dunque la formula:
si calcola: WR = 1,2 WRAPP
WRAPP = 32,4 + 8,32 + 2 . 6,18 + 3 . 3,78 + 5 . 3,24 + dove:
3 . 1,87 = 86,23 W WRAPP = 1,2 WRi + SWRu
e quindi WRi potenza dissipata dall'apparecchio dell'unità di ingresso
WR = 1,2 . 86,23 = 103,5 W WRu potenza dissipata da ciascun apparecchio delle unità di uscita
Dal documento prove, per la cassetta Prisma Plus G Il calcolo dei singoli WRu (e dei WRi) si esegue con la seguente formula
in esame si ricava che il valore di WT è di 121 W. WR = np x fc2 x Wp
WR è minore di WT, dunque la verifica termica ha dato dove:
esito positivo ed il quadro risulta conforme alla norma. np = numero dei poli
fc = fattore di contemporaneità
Wp potenza dissipata per singolo polo alla corrente nominale dell'apparecchio.
numero dei circuiti fattore di Il fattore di contemporaneità fc può essere calcolato per ogni interruttore
principali contemporaneità K (conoscendo il valore effettivo della corrente del circuito Ie) come rapporto
2e3 0,9 tra Ie ed In (corrente nominale dello sganciatore montato sull'interruttore).
In assenza di dati certi sull'effettivo funzionamento del quadro, si può fare riferimento
4e5 0,8
ai valori di fc forniti dalla norma CEI EN 61439-1 e riportati nella tabella a fianco.
da 6 a 9 0,7
I valori di Wp per gli apparecchi Schneider Electric sono riportati al paragrafo
10 e oltre 0,6
Potenze dissipate del capitolo "Caratteristiche degli apparecchi di protezione
e manovra".
Software Exteem
Nel software di preventivazione dei quadri di bassa tensione Exteem è possibile
eseguire i calcoli di verifica termica dei quadri del sistema funzionale. Il programma
confronta la potenza dissipata nel quadro da realizzare con la corrispondente
potenza dissipata nella prova del prototipo di riferimento.
Il prototipo di riferimento viene individuato automaticamente dal programma.
491
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
Prove individuali
per il cliente finale, che è sicuro di ricevere un prodotto non solo rispondente alle
proprie richieste, ma anche alle prescrizioni normative e legislative.
Inoltre, le prove individuali servono al costruttore del quadro per verificare e a volte
migliorare il funzionamento ed il risultato della propria attività e in alcuni casi
permettono di evitare costi indesiderati dovuti a difetti di fabbricazione.
È indubbio che riscontrare un difetto, anche se minimo, in sede di assemblaggio
del quadro o durante i collaudi piuttosto che al momento dell'installazione, evita
ulteriori trasporti e lavorazioni a carico del costruttore.
Un buon controllo sull'operato umano nelle fasi di montaggio della struttura,
degli apparecchi e delle sbarre e nelle fasi di cablaggio, oltre che sui materiali
utilizzati (apparecchi, strumenti, conduttori e carpenteria) può essere effettuato
solamente con il collaudo finale a quadro finito; ecco perché risulta fondamentale
adempiere alle richieste normative.
1a prova individuale
Ispezione dell'apparecchiatura ivi compresa l'ispezione del cablaggio e,
se necessario, una prova di funzionamento elettrico (rif. art. 8.3.1).
c Controllo visivo:
v apparecchiature,
v relé ausiliari,
v strumenti di misura,
492
2a prova individuale
Prova di tensione applicata o in alternativa verifica della resistenza dell'isolamento
(rif. art. 8.3.2/8.3.4).
Prova di tensione applicata
Per un quadro avente una tensione di esercizio assegnata di 300/690 V applicare
una tensione di prova di 1890 V per 1 secondo tra le parti attive (le 3 fasi ed il neutro)
ed il telaio del quadro.
Tutti gli apparecchi di manovra devono essere chiusi oppure la tensione di prova
deve essere applicata successivamente a tutte le parti del circuito.
3a prova individuale
Controllo delle misure di protezione e della continuità elettrica del circuito
di protezione (rif. art. 8.3.3).
c Controllo visivo:
v montaggio della treccia di terra sulla portella ove siano montate apparecchiature
elettriche;
7) funzionamento meccanico.
b) Prestazione:
1) proprietà dielettriche;
Nella pratica, non ci sono modifiche sostanziali rispetto a quanto descritto per la
norma attuale, si è dato un ordine diverso e coerente con quanto previsto per la
verifica di progetto.
493
Quadri prefabbricati Il sistema funzionale
La marcatura CE
sottoinsiemi, circuiti,
e la descrizione delle soluzioni che sono state adottate per soddisfare gli aspetti
nella Comunità,
c Software Exteem.
494
Per i prodotti:
c Catalogo Acti 9;
495
Quadri prefabbricati I contenitori universali
Presentazione
Fondo piatto.
c CEI 62208, LCIE (norma relativa agli involucri Vuoti) UL, CSA.
496
Armadi in materiale isolante Thalassa PLA IP 65/54/44
c Struttura modulare autoestinguente con corpo in poliestere rinforzato
con fibre di vetro pressato a caldo, finitura liscia, colore RAL 7032;
c armadi a doppio isolamento;
497
Quadri prefabbricati I contenitori universali
Il condizionamento termico
dei quadri elettrici
c corrente;
c in ogni caso, non tiene conto della posizione delle sorgenti di calore, spesso
498
Il condizionamento termico
dei quadri elettrici
Calcolo termico
Il bilancio termico si effettua confrontando la potenza emessa dagli apparecchi
con la potenza dissipata dalle pareti dell’involucro in modo naturale e consente
di calcolare la temperatura interna del quadro senza l’utilizzo di dispositivo termico,
decidendo poi se sia necessario installarne uno, tenendo in conto i dati
di temperatura esterna e di quella interna desiderata.
Nota: il Software Exteem consente la realizzazione di questo Di seguito è descritta la procedura di calcolo, in funzione delle caratteristiche
calcolo per la determinazione di eventuali accessori di dell’involucro, della potenza termica dissipata dai componenti al suo interno,
raffreddamento o riscaldamento all'interno del contenitore
universale.
delle caratteristiche dell’aria ambiente:
1) Caratteristiche dell’involucro e determinazione della superficie effettiva
di raffreddamento (S).
I primi dati relativi all’involucro sono i seguenti:
c dimensioni:
v H = Altezza
v L = Larghezza
v P = Profondità
c posizione secondo quanto previsto dalla Pubblicazione CEI 17-43:
v accessibile da tutti i lati S = 1.8 x H x (L + P) + 1.4 x L x P
v appoggiato al muro S = 1.4 x L x (H + P) + 1.8 x P x H
v estremo in caso di affiancamento S = 1.4 x P x (H + L) + 1.8 x L x H
v estremo in caso di affiancamento, al muro S = 1.4 x H x (L + P) + 1.4 x L x P
v intermedio in caso di affiancamento S = 1.8 x L x H + 1.4 x L x P + P x H
v intermedio in caso di affiancamento, al muro S = 1.4 x L x (H + P) + P x H
v intermedio in caso di affiancamento, al muro e parte superiore coperta
S = 1.4 x L x H + 0.7 x L x P + P x H.
Il risultato di questa prima operazione di calcolo è il valore della superficie effettiva
di raffreddamento, ovvero la superficie considerata efficace ai fini della dissipazione
verso l’esterno del calore generato dai componenti installati all’interno dell’involucro.
Il metodo utilizzato in questa prima fase è esattamente quello previsto all’interno
della già citata Pubblicazione CEI, il rapporto tecnico 17-43 (IEC 60890).
Nel caso di utilizzo di cassette e armadi universali, il valore della superficie effettiva
di raffreddamento è fornito direttamente in funzione del tipo di carpenteria scelta .
2) Potenza termica dissipata dai componenti in funzionamento (Pd).
Le sorgenti di calore all’interno di un quadro elettrico sono generalmente i sistemi
di sbarre, i conduttori di collegamento e gli apparecchi elettrici: in particolare,
nei quadri di distribuzione elettrica, gli interruttori automatici costituiscono
la parte preponderante dell’apparecchiatura di potenza; questi ed altri componenti,
quali contattori e sezionatori-fusibili sono i maggiori responsabili della generazione
di calore. Altri componenti che contribuiscono al riscaldamento del quadro
e, in maggior misura, nei quadri di automazione e bordo macchina, sono
i trasformatori (per macchine, di sicurezza, ...), raddrizzatori con filtri, variatori
di velocità, batterie di condensatori, etc. Il calcolo della potenza termica dissipata
si effettua con il metodo indicato a pag. 489 di questa guida.
3) Caratteristiche dell’aria ambiente.
Altri parametri utili alla caratterizzazione del comportamento termico sono i dati
ambientali riferiti all’aria del locale dove sono previsti l’installazione
e il funzionamento del quadro; in particolare, occorre conoscere Temax e Temin
che rappresentano, rispettivamente, i valori massimo e minimo di temperatura
prevista e Hr che è il valore di "umidità relativa" media da considerare.
La conoscenza di questi valori, oltre alla verifica della temperatura interna massima
alla quale il quadro può trovarsi a dover funzionare, permette anche di calcolare
la temperatura del punto di condensa Tr, allo scopo di valutare la necessità
di utilizzare dispositivi (resistori o altro) che evitino la formazione di condensa
in punti critici del quadro. A tale scopo si può utilizzare la tabella sottostante,
con la quale, a partire dai valori di Temax e Hr, e in condizioni "normali" di pressione
atmosferica, si determina il valore di temperatura Tr, al di sotto del quale possono
verificarsi fenomeni di condensa.
temp. amb. tasso di umidità relativa ambiente %
[°C]
40 50 60 70 80 90 100
20 6 9 12 14 16 18 20
25 11 14 17 19 21 23 25
30 15 19 21 24 26 28 30
35 19 23 26 29 31 33 35
40 24 28 31 34 36 38 40
45 28 32 36 38 41 43 45
50 33 37 40 23 46 48 50
55 37 41 45 48 51 53 55
499
Quadri prefabbricati I contenitori universali
Il condizionamento termico
dei quadri elettrici
Valori tipici per i vari tipi di involucro, passando da quelli a bassa a quelli a più alta
(Ti - Te): differenza di temperatura tra due punti, uno interno ed il secondo esterno
al quadro [°C].
i valori di temperatura massima (Timax) e minima (Timin), che l’aria ambiente all’interno
del quadro può trovarsi a raggiungere in equilibrio termico, al fine di confrontarli
con i valori già conosciuti (o calcolati) di temperature interne (massime e minime)
desiderate.
Temperatura interna massima (Timax):
Per il calcolo della possibile temperatura massima all’interno dell’involucro,
si ipotizza di avere il quadro in funzionamento di regime contemporaneamente
alla situazione di temperatura massima dell’ambiente esterno.
La formula (1) ci porta a:
(2) Timax = Temax + Pd/K x S
Temperatura interna minima (Timin):
Per il calcolo della possibile temperatura minima all’interno dell’involucro, occorre
fare due ipotesi differenti di funzionamento del quadro:
c funzionamento in servizio continuo:
(3) Timin = Temin + Pd/K x S
si è ipotizzato cioè che il quadro funzioni in condizioni normali di esercizio
nel momento in cui l’ambiente esterno raggiunge la temperatura più bassa
per esso prevista.
500
Generalmente si utilizzano dei particolari resistori anticondensa, che favoriscono
la convezione naturale e garantiscono un riscaldamento rapido ed uniforme
all’interno dell’armadio.
c sovradimensionare l’involucro:
Scambiatore di calore aria/aria severi ove la temperatura può raggiungere elevati valori (e.g. 55°C); sono indicati
soprattutto quando la temperatura desiderata all’interno del quadro è inferiore
alla temperatura ambiente esterna o quando la quantità di calore da evacuare
dall’interno del quadro è rilevante.
501
Quadri prefabbricati I contenitori universali
Il condizionamento termico
dei quadri elettrici
Esempio
Consideriamo un quadro universale della serie Spacial SF in lamiera verniciata
avente dimensioni:
c H = 2000 mm;
c L = 800 mm;
c P = 400 mm.
e appoggiato al muro. La superficie effettiva di raffreddamento è data da:
c Temax = 32°C;
c Temin = 15°C;
c Hr = 70%;
termici:
c Tdmax = 40°C;
c Tdmin = 26°C.
c Tdmin > Timin in servizio intermittente: occorre inserire una resistenza anticondensa.
502
Indice 9 - Il sistema d'installazione modulare
503
Il sistema Centralini e quadri
d'installazione per apparecchiature modulari
modulare
c elevata robustezza;
a seconda del materiale usato, del tipo di installazione, del grado di protezione
richiesto, del numero totale di moduli e della disposizione degli apparecchi modulari
su una o più file; la scelta è eseguita tra le soluzioni proposte nell'offerta centralini
e quadri di distribuzione della serie MiniPragma, MiniCoreos Light, Pragma, Kaedra
e G125. Per ogni contenitore scelto nelle tabelle seguenti è fornito il dato di potenza
dissipabile necessario per la verifica termica richiesta dalla norma CEI 23-51.
fronte fronte
potenza dissipata [w] porta opaca porta traslucida
numero moduli numero file bianco bianco avorio granata pistacchio grigio met.
4 1 11
6 1 16
8 1 18
12 1x12 20
18 1x18 29
24 2x12 36
36 2x18
36 3x12 41
504
Centralini e quadri da incasso IP40 - colore bianco
serie MiniCoreos Pragma 12 e Pragma 18 Pragma 24
potenza dissipata [w] porta trasparente IP40 RAL9003 porta trasparente IP40 RAL9001 porta trasparente IP41 RAL9001
numero moduli numero file
4 1 19
6 1 21
8 1 27
12 1X12 34
18 1X18 41
24 2X12 34 50
36 2X18 62
36 3X12 38 56
48 2X24 81
54 3X18 68
72 3X24 90
72 4X18 100
96 4X24 110
120 5X24 133
144 6X24 156
potenza dissipata [w] senza porta IP40 RAL9003 porta trasparente IP40 RAL9001 porta trasparente IP41 RAL9001
numero moduli numero file
2 1 8
4 1 6
6 1 8
8 1 14
12 1X12 18
18 1X18
24 2X12 32 40
36 2X18 50
36 3X12 27 45
48 2X24 67
54 3X18 56
72 3X24 76
72 4X18 64
96 4X24 87
120 5X24 94
144 6x24 100
505
Il sistema Centralini e quadri
modulare
potenza dissipata [w] porta trasparente porta trasparente porta trasparente dimensioni porta opaca IP65
IP65 RAL7035 IP65 RAL7035 hxlxp RAL7035
numero moduli numero file
3 1 8
4 1 10
6 1 11
8 1 15
12 1 19
12 1 28 30 (1)
18 1 39
24 2X12 34 37 (2) 460x340x160 34
36 2X18 45 460x448x160 45
36 3X12 45 50 (3) 610x340x160 45
54 3X18 67 610x448x160 67
54 4X18 89 842x448x160 89
(1) Quadro con interfaccia avente 1 apertura.
(2) Quadro con interfaccia avente 3 aperture.
(3) Quadro con interfaccia avente 4 aperture.
potenza dissipata [w] senza porta IP40 RAL7034 potenza dissipata [w]
numero moduli numero file numero moduli numero file sporgente incasso
2 1 8 36 2x18 64,7 70,2
4 1 6 54 3x18 78 82,5
6 1 8 72 4x18 92 95
8 1 14 72 3x24 86,5 94
12 1x12 18 96 4x24 103,4 117
24 2x12 32 120 5x24 120 139
36 3x12 27 144 6x24 139,36 162,3
506
Il sistema Verifiche e prove secondo
d'installazione norma CEI 23-51
modulare
c corrente nominale in entrata fino a 125 A, che corrisponde alla massima corrente
Le verifiche richieste dalla norma sperimentale CEI 23-51 sono le prove individuali
L’unica caratteristica che richiede una verifica coordinata, prevista solo per quadri
secondo i criteri previsti dalla norma CEI 23-49 (Pinv); l’installatore deve verificare
che la potenza dissipata dagli apparecchi installati non superi tale limite.
c il grado di protezione;
(Allegato B);
c lo schema unifilare dei circuiti del quadro e i dati tecnici dei componenti
(Allegato C).
tabella 1 - elenco delle verifiche e prove da eseguire sui quadri di distribuzione per uso domestico
e similare
rif. caratteristiche da controllare verifiche e prove (in generale)
1 costruzione e identificazione apposizione di una targa, controllo visivo dei relativi dati e verifica della
• conformità del quadro agli schemi, dati tecnici, ecc.
(vedere 6.4.1 norma CEI 23-51)
2 limiti di sovratemperatura verifica dei limiti di sovratemperatura mediante il calcolo della potenza
•3 resistenza di isolamento
dissipata (vedere 6.4.2 norma CEI 23-51)
verifica della resistenza di isolamento (vedere 6.4.3 norma CEI 23-51)
•4 resistenza meccanica all’impatto verifica della resistenza meccanica (1)
•5 grado di protezione verifica del grado di protezione (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) (1)
•6 resistenza del materiale isolante al calore anomale e al fuoco prova del filo incandescente (solo per involucri in materiale isolante) (1)
•7 resistenza del materiale isolante al calore prova di pressione con la sfera (solo per involucri in materiale isolante) (1)
•8 tenuta al cortocircuito non applicabile
•9 efficienza del circuito di protezione verifica dell'efficienza del circuito di protezione
•10 resistenza alla ruggine e all'umidità
(solo per involucri in materiale isolante) (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51)
verifica della resistenza alla ruggine e all'umidità
•11 cablaggio funzionamento meccanico e, se necessario funzionamento
(vedere 6.4.4 norma CEI 23-51) (1)
verifica del corretto cablaggio funzionamento meccanico e, se necessario
• elttrico funzionamento elettrico (vedere 6.4.4 norma CEI 23-51)
(1) le prove N° 4, 5, 6, 7 e 10 sono in accordo con la Norma CEI 23-49. Esse non si effettuano se l‘involucro è stato riconosciuto conforme a questa Norma.
507
Il sistema Verifiche e prove secondo
No
Il circuito in entrata è monofase?
Sì
No
La corrente nominale Inq è ≤ 32 A?
Sì
Eseguire le verifiche
Eseguire le verifiche N. 1 e 11 della tabella 1 N. 1, 2, 3, 9 e 11 della tabella 1
tra la corrente nominale degli apparecchi in entrata (Ine) e la somma delle correnti
deve verificare, mediante un semplice calcolo, che la potenza totale (Ptot) dissipata
dai componenti sia inferiore o al massimo uguale alla potenza che l’involucro (Pinv)
Ptot ≤ Pinv.
508
Ke e K devono essere elevati al quadrato in quanto la potenza è direttamente
proporzionale al quadrato della corrente.
Il fattore di utilizzo (Ke) è un valore sperimentale ed è stato assunto uguale a 0,85
per i circuiti in entrata (si è fatta l’ipotesi che i circuiti in entrata non vengano mai
utilizzati al di sopra dell’85% della loro corrente nominale).
Il fattore di contemporaneità (K), invece, è un valore che tiene conto della potenza
effettiva richiesta in condizioni di esercizio dai circuiti di uscita.
In mancanza di informazioni sui valori effettivi delle correnti (natura dei carichi,
utilizzazione dei carichi nella giornata, ecc...), la norma definisce il valore di K in
base al numero dei circuiti di uscita (da 0,8 a 0,5) come definito nella seguente
tabella.
numero dei circuiti fattore
principali di contemporaneità K
2e3 0,8
4e5 0,7
da 6 a 9 0,6
10 e oltre 0,5
circuiti
in
uscita
totale Pdp
(somma della
colonna)
della corrente.
509
Il sistema Quadri di distribuzione
d'installazione ASC e ASD
modulare Esempio di verifica termica
Compatibilità elettromagnetica
Dati di targa
Ogni quadro deve essere fornito di una targa, (CEI 23-51.5 e 6.4.1) che può essere
posta anche dietro la portella, che riporti in maniera indelebile i seguenti dati:
c nome o marchio del costruttore (1);
c tipo o altro mezzo di identificazione del quadro da parte del costruttore (1);
c corrente nominale del quadro (Inq);
c natura della corrente e frequenza;
c tensione nominale di funzionamento;
c grado di protezione (se > di IP 2X C).
(1) Come costruttore viene considerato chi realizza il quadro completo assumendosene
la responsabilità.
510
Premessa
I quadri in bassa tensione devono essere conformi alla norma CEI EN 61439,
“Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per Bassa Tensione
(Quadri B.T.)” articolata in 7 parti, delle quali 3 riguardano i quadri ACS e DBO.
Le Norme Europee
Norma CEI EN 61439-1
“Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT) Parte 1: Regole generali” costituisce la parte principale mentre
le sezioni 2,3, 4, 5, 6 e 7 ne completano, modificano o sostituiscono le prescrizioni
per apparecchiature particolari che devono comunque essere conformi alla parte 1.
Norma CEI EN 61439-3
“Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra
per bassa tensione (quadri BT) destinate a persone non addestrate (DBO).
Quadri di distribuzione (DBO)". Si riferisce ai quadri di distribuzione con involucri
fissi, destinati sia ad applicazioni domestiche, sia in altri luoghi con uso da parte
di persone non qualificate (ovvero non istruite o avvertite sui pericoli dell’elettricità).
Norma CEI EN 61439-4
“Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ACS)”.
Si applica alle apparecchiature assiemate costruite e progettate per l’uso in
cantiere, ovvero per i luoghi di lavoro temporanei, che non sono normalmente
accessibili al pubblico.
La certificazione e la marcatura CE
Come previsto dal DM 37/08 (ex legge 46/90) l’installatore è tenuto
a redigere e rilasciare al committente di lavori una dichiarazione di conformità
che deve comprendere tutti gli allegati obbligatori previsti (file tecnico), tra i quali,
il più importante, è la relazione con tipologie dei materiali utilizzati.
Questo documento elenca i componenti utilizzati nell’impianto specificandone
la conformità alle norme nazionali CEI o europee del CENELEC
e il tipo di certificazione o dichiarazione di cui il prodotto è dotato.
Per i quadri elettrici DBO o ACS l’installatore deve far riferimento e dichiarare
che le apparecchiature installate sono conformi rispettivamente alle norme
CEI EN 61439-1/ 3 e 1/ 4 in quanto in possesso di dichiarazione di conformità
del “costruttore originale” o del “costruttore del QUADRO” (assemblatore),
che con tale documento ne assume la responsabilità giuridica.
In ottemperanza alle Direttive B.T. 2006/95/CEE nonché dal D.L.g.s. 81/08
(ex D.L. 626/96) il costruttore deve apporre sui quadri elettrici la marcatura CE.
Questa documentazione dovrà restare conservata e tenuta a disposizione delle
autorità nazionali di ispezione per almeno 10 anni, a decorrere dall’ultima data
di fabbricazione del prodotto.
Targhe e istruzioni
La norma CEI EN 61439-1 impone inoltre che su ogni quadro vengano applicate
una o più targhe indelebili, posizionate in modo da essere visibili, con scritte
indelebili e facilmente leggibili; quando l’apparecchiatura è installata, deve riportare
almeno le seguenti informazioni:
c il nome o il marchio di fabbrica del costruttore (non necessario se indicato
direttamente sull’ACS)
c il tipo o il numero di identificazione
c la norma di riferimento CEI EN 61439-4
c natura della corrente dell’unità (frequenza se in corrente alternata)
c tensioni nominali
c corrente nominale
c grado di protezione
c peso (quando il peso del quadro è superiore ai 30 kg).
511
Il sistema Quadri di distribuzione
d'installazione ASC e ASD
modulare
512
Il sistema Prese e spine di tipo industriale
d'installazione
modulare
Generalità
La presa a spina è un dispositivo destinato alla connessione elettrica
di una apparecchiatura, fissa o mobile, per consentirne l’alimentazione. Essa
consente inoltre una sconnessione facile e rapida per permettere un intervento,
una modifica, o lo spostamento dell’apparecchiatura. In funzione del contesto
e del tipo di energia richiesta per il funzionamento dell’apparecchiatura, si utilizzano
prese a spina differenti. Inoltre, le prese a spina industriali sono i grado di veicolare
correnti elettriche di valore generalmente ben superiore a quello delle prese
di tipo domestico.
Le prese a spina di tipo industriale sono destinate a confrontarsi con condizioni
d’impiego molto particolari che possono variare moltissimo in funzione dell’ambito
d’applicazione (potenza distribuita, tenuta stagna,ambienti corrosivi, resistenza
agli urti, ecc.).
La scelta di una presa a spina industriale deve quindi tenere conto di un insieme
di parametri molto precisi, quali la diversità delle apparecchiature che dovranno
alimentare, la specificità dell’ambiente in cui saranno installate e la natura del sito.
Prescrizioni normative
Le prese e spine industriali sono realizzate secondo le norme internazionali
IEC 309-1 e IEC 309-2 e europee CEI EN 60309-1 e CEI EN 60309-2 che prevedono
prese e spine sia in corrente alternata, con frequenze fino a 500 Hz, che in corrente
continua, suddividendole in due grandi categorie:
c spine e prese a bassissima tensione, per valori d’impiego sino a 50 V;
c spine e prese a bassa tensione, per valori d’impiego tra 50 V e 690 V.
Sono previste correnti nominali da 16 e 32A ed esecuzioni da 2P e 3P
per la bassissima tensione e con correnti nominali di 16, 32, 63 e 125 A
con esecuzioni da 2P+T, 3P+T e 3P+N+T per la bassa tensione.
Per ogni impiego con caratteristiche nominali diverse di tensione, corrente,
frequenza, polarità e tipologia di applicazione è prevista una specifica esecuzione
con impedimenti di sicurezza che rendano impossibile l’inserimento di una spina
qualsiasi in una presa che non sia l’esatta corrispondente, consentendo di definire
il sistema a “sicurezza intrinseca”.
Questa non intercambiabilità è assicurata dalla conformità alle diverse tabelle
di unificazione dimensionale che prevedono differenti posizioni del contatto di terra
rispetto ad un riferimento normalizzato fisso dell’imbocco.
Esecuzione a bassa tensione > 50 V
513
Il sistema Prese e spine di tipo industriale
d'installazione
modulare
da 401 11 h
Dispositivi di arresto e di blocco
a 500 Ogni tipo di presa è munita di un dispositivo di arresto o di ritenuta meccanico
incluso destinato a trattenere, dopo il corretto inserimento, la spina nella presa impedendone
corrente 20-25 10 h l’involontaria estrazione.
continua e 40-50 Nelle prese a bassa tensione, per meglio soddisfare questa esigenza di sicurezza
ed in particolare per impedire l’inserimento e l’estrazione della spina dalla presa
in presenza di tensione, sono nate le prese con interruttore di blocco.
Il loro dispositivo di interblocco consente la chiusura dell’interruttore e quindi
l’alimentazione dell’apparecchio utilizzatore solo quando la spina è inserita a fondo
nella presa e quindi è avvenuto il perfetto collegamento meccanico ed elettrico
tra alveoli e spinotti. L’utilizzo di queste soluzioni è reso obbligatorio dalle norme
per alcuni tipi di impianti, ad esempio nei luoghi con pericolo di esplosione, ed è
raccomandabile in ogni caso in quanto assicura che il prelievo della corrente possa
avvenire solo nelle condizioni di sicurezza di perfetto inserimento della spina,
evitando contatti non sicuri in grado di causare surriscaldamenti e quindi
deterioramento degli isolamenti e pericolo d’incendio.
Sul mercato italiano questa applicazione ha avuto una notevole diffusione,
514
inizialmente sulla spinta del DPR 27 aprile 1955, n.547 "Norme per la prevenzione
degli infortuni sul lavoro" che, al capo VII, articolo 310, cita: "Le derivazioni a spina
per l’alimentazione di macchine e di apparecchi di potenza superiore a 1000 W
devono essere provviste a monte della presa di interruttore nonché di valvole
onnipolari escluso il neutro, per permettere l’inserimento e il disinserimento
della spina a circuito aperto". Sulla base di questa affermazione si sono proposte
al mercato soluzioni monoblocco composte da un interruttore, valvole portafusibili
e presa a spina con interblocco meccanico tra la presa e l’interruttore e che hanno
riscontrato un notevole successo per l’estrema garanzia di sicurezza anche nel caso
di impiego da parte di personale non addestrato che altrimenti avrebbe potuto
inserire la spina anche con interruttore chiuso. Queste soluzioni sono ora disponibili
anche in esecuzioni complete con altri dispositivi di protezione già montati, siano
essi portafusibili a tappo o cilindrici sezionabili, o predisposti per il montaggio
di apparecchiature di protezione di tipo modulare: interruttori automatici
magnetotermici, differenziali magnetotermici o puri, ecc.
La norma CEI EN 60309 prevede inoltre che i dispositivi di interruzione di tipo
meccanico per le prese fisse interbloccate siano di categoria di utilizzazione almeno
AC22 secondo la norma CEI EN 60947-3.
L’esigenza poi di ritrovare in un unico punto di prelievo polarità e tensioni diverse
ha portato allo sviluppo di batterie di distribuzione nelle quali potessero raggrupparsi
più prese con interruttore di blocco integrabili con scatole di derivazione e centralini
per l’alimentazione, la ripartizione e la protezione. L’adozione di queste soluzioni
nell’ambito del terziario ha portato poi alla realizzazione di soluzioni più compatte
e più facilmente componibili, con una estetica anche più adatta al segmento.
Nell’offerta Schneider Electric queste soluzioni sono identificabili nelle serie
ISOBLOCK e Unika.
Grado di protezione
La norma CEI EN 60309-2 prevede una classificazione delle prese a spina industriali
basata sul grado di protezione contro la penetrazione dei corpi solidi e dei liquidi.
c nelle prese quando i coperchi sono chiusi o con la spina completamente inserita;
Vengono accettati gradi di protezione diversi per le prese interbloccate con prove
in conformità alla norma CEI EN 60529 ed i più comuni adeguati alle esigenze
meccanici esterni, secondo norma CEI EN 62262 pari a IK 08, che corrisponde
a un impatto di 5 joule.
515
Il sistema Prese e spine di tipo industriale
d'installazione
modulare
di prova:
c l’eventuale fiamma deve cessare entro 30 secondi dalla rimozione del filo
incandescente;
La norma impone che la temperatura di prova per le parti che portano elementi
in tensione deve essere 850°C, mentre per le altre parti può essere 650°C.
12
m
di Bunsen.
45ϒ
516
Il sistema Guida alla scelta
d'installazione Prese e spine industriali PK
modulare
spine
serie Vu Hz Vi In IP IK resistenza al fuoco
mobili PK e PK fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850°C
PratiKa da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
63 - 125 67 8 850°C
mobili a 90° da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
prese
serie Vu Hz Vi In IP IK resistenza al fuoco
mobili PK e PK fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850°C
PratiKa da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
63 - 125 67 8 850°C
fisse da small da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
parete normali fino a 50V 50/500 50 16 - 32 44 - 67 8 850°C
da 50 a 690V 50/60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
63 - 125 67 8 850°C
Unika con interruttore di blocco senza da 100 a 500V 50/60 16 - 32 - 63 44 - 65 9 750°C
protezione
con interruttore di blocco con da 100 a 500V 16 - 32 - 63 44 - 65 9 750°C
portafusibili
con trasformatore di sicurezza 230/24 400/24 50/60 6,5 44 - 65 9 750°C
con vano DIN da 100 a 500V 50/60 63 65 9 750°C
Compact con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 - 63 65 10 850°C
Isoblock con vano apparecchi modulari
con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 - 63 65 10 850°C
con portafusibili
con interruttore di blocco da 100 a 500V 50/60 16 - 32 65 10 850°C
con portafusibili sezionabili
con segnalazione luminosa
con trasformatore di sicurezza 230/24 400/24 6,5 65 10 850°C
con interruttore di protezione da 200 a 500V 50/60 63-125 65 8 960°C
e blocco elettrico
fisse da PK inclinate da 50 a 690V 50-60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
incasso 63 - 125 67 8 850°C
dritte fino a 50V 50/500 Hz 50 16 - 32 44 - 67 8 850°C
da 50 a 690V 50-60 690 16 - 32 44 - 67 8 850°C
63 - 125 67 8 850°C
517
Il sistema Grado di protezione degli involucri
d'installazione Considerazioni generali
modulare
Influenze esterne
La normativa impianti ha classificato e codificato un gran numero di influenze
esterne alle quali un impianto elettrico può essere sottoposto: presenza d'acqua,
presenza di corpi solidi, rischio di urti, vibrazioni, presenza di sostanze corrosive,
ecc… Queste situazioni possono influenzare i componenti elettrici con intensità
variabile in funzione delle caratteristiche dell'impianto: la presenza d'acqua
si può manifestare attraverso la caduta di qualche goccia… come anche attraverso
l'immersione totale.
Grado di protezione
La norma IEC 529 (in Italia CEI EN 60529 - classificazione CEI 70-1) permette
di indicare attraverso il codice IP i gradi di protezione previsti per gli involucri
delle apparecchiature elettriche contro l'accesso alle parti in tensione e contro
la penetrazione dell'acqua o dei corpi solidi estranei.
Questa norma non considera la protezione contro i rischi d'esplosione o contro
situazioni ambientali come l'umidità, i vapori corrosivi, le muffe o gli insetti.
Il codice IP è costituito da 2 cifre caratteristiche e può essere esteso con una lettera
Osservazioni importanti
c Il grado di protezione IP deve sempre essere letto cifra per cifra e non
In questo caso, non può invece essere utilizzato un apparecchio con involucro
c in generale, i gradi di protezione indicati dai costruttori sono validi alle condizioni
518
Radicate abitudini impiantistiche, probabilmente legate ad una tradizione
che si fonda su una scarsa conoscenza delle definizioni dei gradi di protezione
meccanica, portano a volte i progettisti a richiedere apparecchiature come i quadri
ed i condotti sbarre con gradi di protezione eccessivi rispetto al reale bisogno.
Le indicazioni della tabella 1 possono essere di aiuto al progettista, fornendogli
informazioni di buona regola dell'arte che gli consentono di effettuare scelte
di prodotti adatti al luogo di installazione senza appesantire inutilmente i costi.
Una scelta corretta delle apparecchiature potrà a volte consentire l'impiego
di involucri con grado di protezione inferiore o addirittura la versione più economica
senza accessori di tenuta.
tabella 1
luoghi grado di protezione luoghi grado di protezione
locali tecnici stabilimenti industriali
camere frigorifere IP33 lavorazione del legno IP50/60
sale di controllo IP30 fabbricazione del cartone IP33
officine IP31/43 magazzini frigoriferi IP33
laboratori IP31 sala macchine IP30
sala macchine IP31 trattamento dei metalli IP31/33
garage (1)
fabbriche di carta IP33/34
locali caldaie (1)
edifici riceventi il pubblico
edifici per uso collettivo edifici sportivi coperti IP31
uffici IP30 musei IP31
sale ristorante e mense IP31 parcheggi coperti IP31
grandi cucine IP35 sale di audizione e spettacoli IP30
sale sport IP31 esposizioni/gallerie d'arte IP30
sala riunione IP30 tendoni IP44
(1) Il grado di protezione è funzione della classificazione dell'area e del tipo di impianto previsti dalla norma CEI 64-2 e/o dai regolamenti in vigore.
519
Il sistema Grado di protezione degli involucri
d'installazione Prescrizioni normative
modulare
calibro oggetto calibro oggetto calibro oggetto calibro oggetto polvere polvere
Ø 50 mm Ø 12,5 mm Ø 2,5 mm Ø 1 mm di talco di talco
protezione della dorso dito attrezzo filo
persona contro della mano
l’accesso con
mezzo di prova
Lettere opzionali
lettera addizionale (1) lettera supplementare
significato A B C D informazioni supplementari per la protezione
del materiale
protezione dorso della mano dito attrezzo filo H apparecchiature ad alta tensione
della persona contro
l'accesso con
mezzo di prova M provato contro gli effetti dannosi dovuti all'ingresso
dell'acqua quando le parti mobili dell'apparecchiatura
sono in moto
S provato contro gli effetti dannosi dovuti all'ingresso
dell'acqua quando le parti mobili dell'apparecchiatura
non sono in moto
calibro dito di prova calibro calibro W adatto all'uso in condizioni atmosferiche specificate
di accessibilità Ø articolato di accessibilità Ø di accessibilità Ø e dotato di misure e procedimenti addizionali
50 mm 2,5 mm x 100 mm 1 mm x 100 mm
(1) Utilizzato solo se:
c la protezione effettiva contro l’accesso a parti pericolose è superiore a quella indicata dalla prima cifra caratteristica.
c è indicata solo la protezione contro l’accesso a parti pericolose e la prima cifra caratteristica viene allora sostituita con una X.
IP 3 4 D W
protetto contro gli adatto all’uso in condizioni
effetti di spruzzo d’acqua atmosferiche specificate
520
Indice 10 - Illuminazione di emergenza
521
Illuminazione Informazioni introduttive
di emergenza sull’Illuminazione e la
segnalazione di sicurezza
Illuminazione
di emergenza
Illuminazione Illuminazione
di sicurezza di riserva
Illuminazione Illuminazione
di sicurezza Illuminazione di aree
per l'esodo antipanico ad alto rischio
Illuminazione di riserva
Consente di continuare o terminare l’attività ordinaria senza sostanziali cambiamenti.
Illuminazione di sicurezza
Parte dell'illuminazione di emergenza, destinata a provvedere all’illuminazione per la
sicurezza delle persone durante l'evacuazione di una zona o di coloro che tentano di
completare un'operazione potenzialmente pericolosa prima di lasciare la zona stessa.
È destinata ad evidenziare i mezzi di evacuazione ed a garantire che possano essere
sempre individuati ed utilizzati con sicurezza, quando risulta necessaria
l’illuminazione ordinaria o quella di emergenza.
L’illuminazione di sicurezza viene ulteriormente suddivisa in:
b Illuminazione di sicurezza per l’esodo
Parte dell'illuminazione di sicurezza, destinata ad assicurare che i mezzi di fuga
possano essere chiaramente identificati e utilizzati in sicurezza quando la zona
è occupata.
Il grado di protezione
Il codice di protezione (IP) internazionale.
Per la classificazione del grado di protezione degli involucri, le norme IEC adottano
sostanzialmente il seguente sistema: IP (Internal Protection) + 2 cifre (variabili
secondo il grado di protezione. Per ulteriori dettagli vedere pag 516.
522
Illuminazione La progettazione
di emergenza
Introduzione
Nella progettazione di un edificio o di un particolare locale, l'integrazione
dell'illuminazione di emergenza con quella ordinaria deve essere assolutamente
rispondente alle norme relative agli impianti elettrici. Il rispetto delle normative e
delle leggi costituisce una condizione necessaria per realizzare un impianto a regola
d'arte. I principali obiettivi dell'illuminazione di emergenza quando quella ordinaria
viene a mancare sono i seguenti:
b Indicare chiaramente le vie di uscita, mediante appropriate segnalazioni.
b Prevedere l'illuminazione di emergenza lungo i percorsi, in modo tale
da consentire il deflusso sicuro verso le uscite.
b Assicurare che gli allarmi e le attrezzature antincendio previsti lungo
le vie di uscita siano prontamente identificati.
523
Illuminazione La progettazione
di emergenza
Le norme “CEI”
Con le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano e del CENELEC (Comité
Européen de Normalisation Electrotechnique), entriamo in un ambito prescrittivo di
specifico interesse per il tecnico e per il progettista. Alla emergenza sono dedicate
varie sezioni. Una prima distinzione da fare riguarda le norme degli apparecchi
e le norme che attengono agli impianti.
Gli apparecchi per l'illuminazione di emergenza sono l'oggetto della Norma
Europea CEI EN 60598-2-22 "Apparecchi di illuminazione. - Parte II:
Prescrizioni particolari. Apparecchi di illuminazione di emergenza", che
costituisce una branca integrativa (di specificazione e di approfondimento) della
Norma CEI 34-21 "Apparecchi di illuminazione. Parte I: Prescrizioni generali e
prove". Le due norme richiedono pertanto una lettura congiunta.
Sui soccorritori utilizzati per servizi di sicurezza il riferimento normativo è la
CEI EN 50171 “Sistemi di Alimentazione Centralizzata”, che indica i requisiti
necessari dei gruppi, sia UPS sia Soccorritori, destinati all’alimentazione
di apparecchiature di sicurezza.
Altre norme di particolare importanza sull’illuminazione di emergenza sono la
“EN 50172 - Emergency Escape Lighting Systems” e la “EN 62034 - Automatic
test system for battery powered emergency escape lighting”, di recente
recepimento a livello europeo.
È importante notare che la norma EN 50172 è il primo documento che introduce i
requisiti fondamentali per effettuare le verifiche e le manutenzioni degli impianti
per illuminazione di emergenza.
Il campo degli impianti presenta una articolazione maggiore considerata
la diversità delle applicazioni per tipologie di ambienti.
Il posto di primo piano è occupato dalla Norma CEI 64-8, direttiva base
per la sicurezza degli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione.
La nuova edizione, rivista ed integrata alla luce dei più recenti documenti normativi
europei, comprende gli aggiornamenti ed i commenti delle 7 parti che la
compongono.
Importante ai fini degli impianti di emergenza è la parte 7, con la sezione 752
"Impianti elettrici nei luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento" e con la
Sezione 710 - Variante 2, relativa ai locali ad uso medico che ha sostituito la vecchia
CEI 64-4.
Per impianti elettrici nei "locali adibiti ad uso medico" (Norma CEI 64-8/v2 sez710)
s'intendono gli impianti installati in locali destinati a scopi diagnostici, terapeutici,
chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione dei pazienti.
Altre norme e guide CEI che comprendono capitoli relativi all’illuminazione
di emergenza sono:
b Norma CEI 64-15 – “Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza
storica e/o artistica"
b Guida CEI 64-50 – “Edilizia residenziale”
b Guida CEI 64-51 – “Centri commerciali”
b Guida CEI 64-52 – “Edilizia scolastica”
b Guida CEI 64-53 – “Agenzie bancarie, negozi, bar, magazzini, ristoranti”
524
Le norme UNI
L'UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione - è un'associazione privata che
svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad
esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico di competenza del CEI - Comitato
Elettrotecnico Italiano.
Il ruolo dell'UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato
riconosciuto con la Legge n. 317 del 21 giugno 1986 (Direttiva Europea 83/189/
CEE).
L'UNI partecipa, in rappresentanza dell'Italia, all'attività normativa degli organismi
sovranazionali di normazione: ISO (International Organization for Standardization)
e CEN (Comité Européen de Normalisation).
All'UNI è assegnato il compito di elaborare norme in materia illuminotecnica, a
prescindere dall'impiantistica elettrica di alimentazione, di gestione e di controllo.
Documento particolarmente importante a livello europeo, riguardante l’illuminazione
d’emergenza, è la Norma UNI EN 1838 “Applicazioni dell’illuminotecnica –
illuminazione d’emergenza”. Questa norma introduce specifici requisiti e vincoli
che riguardano l’esecuzione e le prestazioni dei sistemi per l’illuminazione
d’emergenza.
Altre Norme UNI che comprendono requisiti sull’illuminazione di emergenza sono:
b UNI 9316, aprile 1989 - "Impianti sportivi. Illuminazione per le riprese
televisive a colori. Prescrizioni"
b UNI EN 81, 1 luglio 1987 - "Regole di sicurezza per la costruzione e
l'installazione degli ascensori e montacarichi. - Ascensori elettrici."
b UNI 7543 parte 2ª - UNI 7546 parte 5ª -"Segnalazioni per l'illuminazione di
emergenza"
Le UNI 7543 e 7546 sono applicate congiuntamente alle prescrizioni contenute nel:
“D.L. 81/08” Tav. XXV e XXVI "prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza
e/o di salute sul luogo di lavoro”.
UNI CEI 11222 settembre 2010 “Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici”
Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo.
525
Illuminazione La progettazione
di emergenza
526
Dove serve l'illuminazione di emergenza
luoghi norme e leggi prestazioni richieste
Luoghi di lavoro uffici DM 22/2/2006 Alimentazione di sicurezza ad
interruzione breve; (≤ 0,5 sec.);
tempo di ricarica 12 h; autonomia
2 h; illuminamento non inferiore
a 5 lux ad 1m di altezza lungo le
vie di uscita.
luogo di lavoro pubblico e privato DL 9/4/08, n.81 Illuminazione di sicurezza di
intensità sufficiente nelle uscite
in sotterraneo DPR 20/3/1956, n.320
di emergenza che richiedono
illuminazione artificiale e dove i
lavoratori sono particolarmente
esposti a rischio.
Metropolitane DM 11/1/1988 Illuminazione di sicurezza ad
intervento automatico entro 3”;
illuminamento medio di 5 lux.
Edifici pregevoli per arte e storia Musei, esposizione o mostre DPR 20/05/92 n°569 Negli ambienti dove è prevista
DPR 30/06/95 n°418 la presenza di pubblico,
Biblioteche, archivi
l’illuminazione di sicurezza
deve garantire un’affidabile
illuminazione delle vie di
esodo e delle uscite, per il
tempo necessario a consentire
l’evacuazione delle persone.
Prevenzione incendi b Locali per esposizione e/o DM 8/3/1985 L’illuminazione di sicurezza
vendita all’ingrosso o al dettaglio deve garantire un’affidabile
con superficie lorda superiore segnalazione delle vie di
400 mq. esodo, che per durata e livello
b Aziende e uffici nei quali siano di illuminamento consenta un
occupati oltre 500 addetti adeguato sfollamento
b Teatri di posa per le riprese
cinematografiche e televisive
b Stabilimenti per sviluppo e
stampa di pellicole
cinematografiche
Scuole b Edifici e locali adibiti a scuole DM 26/8/1992 Illuminazione di sicurezza
b Scuole di ogni ordine grado e DM 8/3/1985 con tempo di ricarica 12 h,
tipo, collegi, accademie e simili autonomia 30’; illuminamento
per oltre 100 persone presenti non inferiore a 5 lux
Locali pubblico spettacolo Teatri, cinematografi, sale per DM 19/08/96 Illuminazione di emergenza
concerti o da ballo, per Norma CEI 64-8 entro un tempo breve
esposizioni, conferenze o riunioni Guida CEI 64-50 (≤ 0.5 sec) con indicazione delle
di pubblico spettacolo in genere Circolare n.16 / 1951 vie di esodo; illuminamento di
Regio Decr. 7/11/’42, n.1564 2 lux in tutti gli ambienti con
Circolare n.79 - 27/8/’71 presenza di pubblico e 5 lux
sulle uscite e nelle scale; ricarica
completa in 12 h, autonomia di
almeno 1 h.
527
Illuminazione La progettazione
di emergenza Le fasi principali di un progetto
Le fasi di un progetto
Per semplificare i passaggi della progettazione,lo schema consigliato è il seguente:
> Fase 1
Collocare gli apparecchi e la segnaletica nei punti obbligati
b La Norma 1838, al punto 4.1, richiede di installare gli apparecchi ad almeno 2 m di
altezza dal suolo, questo per offrire una buona visibilità in caso di evacuazione;
lo stesso paragrafo indica dove e come posizionare gli apparecchi dell’impianto di
emergenza.
Vicino alle scale in modo In corrispondenza di ogni Vicino ad ogni punto di pronto
che ogni rampa riceva luce cambio di direzione. soccorso.
diretta.
528
> Fase 2
Segnalazione di sicurezza per l'esodo
E’ fondamentale che la via di esodo ottimale sia inequivocabilmente segnalata,
permettendo veloci e sicure evacuazioni degli ambienti e degli edifici.
L’efficienza delle segnalazioni dipende essenzialmente dalle dimensioni, dal colore,
> Fase 3
Illuminazione di sicurezza per l'esodo
Nelle vie di esodo di larghezza fino a 2 m (secondo UNI EN 1838) è necessario
prevedere apparecchi per assicurare un livello di illuminamento minimo di 1 lux
sul pavimento, lungo la linea centrale della via di esodo. Sulla fascia centrale,
di larghezza non inferiore a metà della via di fuga stessa, l’illuminamento non deve
essere al di sotto di 0.5 lux.
Esempio di corretto posizionamento della segnalazione.
Riportiamo testualmente due note di commento della EN 1838 relative a questo
argomento.
b Nota 1: vie di esodo di larghezza superiore devono essere considerate come
insieme di percorsi di larghezza pari a 2 m oppure essere fornite di illuminazione
per aree estese (ANTIPANICO).
b Nota 2: i paesi che richiedono livelli di illuminamento diversi sono indicati
nell’appendice B.
529
Illuminazione La progettazione
di emergenza Le fasi principali di un progetto
1 lux
1m
(u 0.5 lux)
> Fase 5
Illuminazione delle aree ad alto rischio
È necessario prevedere un illuminamento sul piano di riferimento non inferiore al
10% di quello previsto per l'attività; esso non deve essere comunque minore di 15 lx.
Il tempo di intervento degli apparecchi di emergenza nelle aree ad alto rischio deve
essere tale da fornire il flusso luminoso nominale entro 0,5 s dal momento della
mancanza della tensione di rete.
> Fase 6
Collocare gli apparecchi anche nei punti importanti dell'edificio
Le cabine degli ascensori, i locali tecnici, le scale mobili, i locali con gruppi
elettrogeni, i parcheggi coperti richiedono l'illuminazione di emergenza alimentata
u 0.5 lux a batteria per consentire l'intervento del personale in mancanza di rete.
0.5 m
> Fase 7
Definizione del tipo di impianto: autonomo, centralizzato o misto
Esistono essenzialmente due tipi di impianti di emergenza da scegliere:
b Autoalimentato
b Centralizzato.
combinato. Per facilitare la ricerca vediamo quali possono essere le ragioni di una
Illuminazione delle aree antipanico. di manutenzione, durata, costi, sono completamente diverse.
530
Illuminazione Manutenzione
di emergenza Verifiche periodiche e manutenzione
Per avere la certezza di un impianto a regola d’arte, che rispetti tutti i requisiti tecnici
e normativi, e soprattutto mantenga nel tempo tutte le caratteristiche di sicurezza e
di prestazioni, è necessario stabilire i criteri delle verifiche preliminari e periodiche.
Verifiche
Una volta realizzato l’impianto occorre verificare attraverso appropriati strumenti se
si rispettano i requisiti normativi o legislativi, poiché vengono richiesti, per ogni
ambiente, determinati livelli di illuminamento al suolo o ad 1 metro dal suolo.
Per la segnalazione delle vie di esodo dovrà essere verificata la distanza di visibilità
(m) e la leggibilità dei segnali di sicurezza.
Manutenzione
Per quanto riguarda la manutenzione le indicazioni più recenti vengono dalla
Norma EN 50172 “Sistemi di illuminazione di sicurezza” e dalla Norma
UNI CEI 11222 “Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici”che hanno
stabilito una serie di procedure per effettuare le verifiche periodiche, la
manutenzione, la revisione ed il collaudo degli impianti per l’illuminazione di
sicurezza negli edifici, costituiti da apparecchi per illuminazione di emergenza,
sia di tipo autonomo che di tipo centralizzato e di altri eventuali componenti utilizzati,
al fine di garantirne l’efficienza operativa.
Per prima cosa la norma EN 50172 prescrive l’utilizzo di un registro per i controlli
periodici (Log Book), in cui siano annotate le verifiche di routine, i risultati dei test,
i difetti ed eventuali altre alterazioni dell’impianto oltre ad ogni intervento di
manutenzione. Il registro deve essere mantenuto aggiornato a cura di una persona
designata dal proprietario e deve essere sempre disponibile per le persone
autorizzate alle ispezioni. Un analogo registro è richiesto anche all'articolo 5
del D.M. 10 marzo 1998: “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
gestione dell' emergenza nei luoghi di lavoro”, ma anche dalla serie di circolari e
decreti ministeriali relativi alla prevenzione incendi che sono indicati a seguire.
Il registro deve contenere come minimo le seguenti informazioni:
b data di messa in funzione dell’impianto di illuminazione di emergenza, compresa
la documentazione tecnica relativa al progetto originale ed alle eventuali modifiche
dello stesso;
mm/aa);
emergenza;
le caratteristiche.
N.B: l’esito stampato del sistema di controllo automatico, quando presente, è considerato
sufficiente a sostituire i dati del registro.
Altre informazioni che assumono importanza rilevante nella compilazione
del registro possono essere:
b dati relativi ad altre registrazioni di sicurezza, come ad esempio sistemi di allarme;
del manutentore;
b firma leggibile del manutentore.
Una sintesi delle procedure fondamentali indicate dalla norma per effettuare le
operazioni in sicurezza e mantenere efficiente l’impianto sono invece:
b tutte le operazioni di controllo dell’impianto, con particolare attenzione alla verifica
531
Illuminazione Manutenzione
di emergenza Verifiche periodiche e manutenzione
532
Illuminazione Approfondimenti progettuali
di emergenza Cenni sui tipi di impianti per illuminazione
di emergenza
Infatti, gli apparecchi sono mantenuti in carica dalle linee ordinarie, mentre durante i
precedentemente caricate.
Tra gli apparecchi autoalimentati sono compresi anche i kit di conversione per
Quadro
di zona
Accensione lampade
ordinarie
Linea illuminazione
di emergenza
Quadro
di zona
Linea Illuminazione
di Emergenza
533
Illuminazione Approfondimenti progettuali
di emergenza Cenni sui tipi di impianti per illuminazione
di emergenza
Test non attivo In assenza di rete il Teleur effettua lo spegnimento dell’illuminazione di emergenza
Quadro
di zona
ROSSO
LAMPEGGIANTE
VELOCE
2 Hz
Errore di connessione Accensione Lampade Ordinarie
VERDE
0.5 Hz LAMPEGGIANTE Linea di Illuminazione Ordinaria
Test in corso
Linea Illuminazione
di Emergenza
FK\QPC
7UEKVC8FCUQEEQTTKVQTG
MCL
ACL
&KURQUKVKXQRGTNC
FKXKUKQPGFGNNGNKPGG
45 45
/CZO
&%/ 45
Feed
#RRCTGEEJK/%5
ON/BATT.
DARDO PLUS
PRINTER
OK
ON DARDOPLUS
CNKOGPVCVKFCUQEEQTTKVQTG
&CTFQ2NWU /QFWNQ2TKPVGT
QR\KQPCNG
534
Anche negli ambienti adibiti ad uso medico, in particolare nelle sale operatorie, è
importante disporre di un'alimentazione alternativa permanente per tutte le utenze
legate alla salvaguardia del paziente (Es. lampade scialitiche, apparecchiature
elettromedicali ecc.). D’altra parte, rispetto alla semplicità dei collegamenti di un
impianto con apparecchi autoalimentati, c’è una maggiore complessità installativa e
normativa, infatti, se l’alimentazione è centralizzata occorre un “Circuito di
Sicurezza” per alimentare gli apparecchi e/o le utenze privilegiate, ovvero le
condutture devono essere posate preferibilmente in tubazioni e cassette separate
dall’alimentazione ordinaria o, se ciò non fosse possibile, divise da un setto
separatore tra le due condutture all’interno dello stesso tubo/canale e all’interno
della stessa cassetta.
Per l’installazione del soccorritore bisogna seguire anche le disposizioni normative
che fanno riferimento a questo importante sistema di sicurezza.
Molto importante ai fini della gestione dell’energia è la possibilità di installare, a valle
dei gruppi soccorritori, dei dispositivi per la divisione e la protezione selettiva delle
linee. In pratica questi “Quadri” prelevano l’unica l’uscita del soccorritore e la
dividono in più linee di minore potenza, protette singolarmente e programmabili nel
funzionamento. Nella gamma sono disponibili soccorritori con uscita in corrente
alternata, oltre a gruppi no-break, con tempo d’intevento zero, progettati e realizzati
nel rispetto assoluto della sicurezza e delle norme.
Linea di controllo
Cavo AWG24
RS485
da interessanti funzioni:
da gestire;
dedicato;
535
Illuminazione Approfondimenti progettuali
di emergenza Cenni sui tipi di impianti per illuminazione
di emergenza
rendendo perciò minori i costi di sostituzione, che nel lungo periodo rappresentano
necessarie due linee, una bifilare polarizzata che dalla centralina raggiunge tutte le
lampade per il controllo, mentre l’alimentazione viene prelevata direttamente dal
soccorritore.
In definitiva, i sistemi Dardo garantiscono nel tempo un'economia di gestione che
compensa notevolmente il maggior costo iniziale e con la certezza di un impianto
sempre efficiente in condizioni d'emergenza.
536
La supervisione
45 /CZO
%CXQ#9) 45
&%/
5VCORCPVG
(GGF
10$#66
&12.75
24+06'4
0$OCZGUVGPUKQPGNKPGC
FKUWRGTXKUKQPGO
4GVG 4GVG 4GVG 4GVG
8 8 8 8
OCZ%GPVTCNKPGEQNNGICDKNK
Web server
L'interfaccia Web permette ai sistemi Schneider Electric di essere configurati e
monitorati da posizione remota, con accesso da qualsiasi PC con connessione
internet.
537
Illuminazione Esempi applicativi
di emergenza
538
b Fino a 250 apparecchi (Medio/Grande impianto)
Illuminazione di sicurezza con Centraline di controllo Dardo Plus e apparecchi
autoalimentati dotati di diagnosi centralizzata “Dardo”; autonomia di un ora e tempo
di ricarica 12 ore. Il grado di protezione deve essere almeno IP40 tranne per i locali
tecnici e per quelli con condizioni particolari di umidità o polvere dove deve essere
IP65. Il funzionamento può essere di sola emergenza. Segnalazione di Sicurezza
Exiway Plus LED
con apparecchi autoalimentati dotati di diagnosi centralizzata Dardo, con autonomia
di un ora e tempo di ricarica 12 ore. Il funzionamento deve essere di tipo permanente
con segnale sempre illuminato. La Centralina Dardo Plus controlla fino a 100
apparecchi Dardo tramite una linea BUS bifilare polarizzata, segnalando eventuali
anomalie direttamente sul display a bordo. Dalla tastiera dell’unità di controllo è
possibile richiedere test immediati di autonomia e funzionali. Per il controllo di
impianti particolarmente imporanti è possibile interconnettere tra loro fino a 4
centraline per la gestione di max 400 apparecchi, mentre il collegamento del modulo
opzionale Dardo Plus Printer, unico per le 4 centraline, permette di avere un
documento stampato con lo stato dell’impianto.
Slim Signal
v I prodotti della serie Dardo sono: Exiway One, Exiway Plus, Universal,
Slim Signal; Astro Signal; Quick Signal e Click Signal; Centralina Dardo Plus
v opzione: Modulo Dardo Plus Printe, Dardo PC LITE software di supervisione
per il controllo.
MCL da 100 a 250 apparecchi sistema Dardo con diagnosi centralizzata e Aut: 1 h - Ric.: 12 h
supervisione con PC (opzionale) Funziona.: NP
Segnalazione: P
IP40/IP65
oltre 250 apparecchi impianto combinato con apparecchi Aut: 1 h - Ric.: 12 h
autonomi e centralizzati e Sistema Dardo Funzionam.: NP
MCP
con diagnosi centralizzata e supervisione Segnalazione: P
Apparecchi adatti ad essere
con PC IP40/IP65
utilizzati in questi ambienti e
con i sistemi proposti.
539
Illuminazione Esempi applicativi
di emergenza
Mastersin Duo
540
Attività turistico alberghiere
Alberghi, motel, villaggi, affitta camere, case per vacanze, agriturismo, ostelli,
rifugi alpini, residence.
Illuminazione delle vie di esodo
Deve permettere a tutte le persone di accedere ad un luogo sicuro, assicurando
l’illuminazione delle vie di fuga, degli ostacoli, dei cambi di direzione, delle uscite
e fornendo indicazioni chiare e precise sul percorso più breve da seguire.
L’illuminamento non deve essere inferiore a 5 lux,comprese scale e porte
Illuminazione antipanico
Deve essere installata in ogni ambiente frequentato dal pubblico e deve permettere
alle persone presenti di individuare le vie di esodo più vicine senza che insorga il
panico. L’illuminamento non deve essere inferiore a 2 lux ad 1 m dal pavimento.
Apparecchi adatti ad essere utilizzati in questi ambienti Alimentazione di riserva
e con i sistemi proposti. L’Alimentazione di Riserva si occupa dei circuiti e delle utenze di un impianto che
devono essere sotto continuità, o che si vogliono mantenere tali, ma che non
rappresentano una criticità per la sicurezza delle persone, consentendo di
continuare o terminare in sicurezza l’attività ordinaria.
ACL
Tabella riassuntiva attività turistico alberghiere
Le disposizioni si applicano a locali con più di 25 posti letto, come alberghi, motel,
Exiway Plus villaggi, affitta camere, case per vacanze, agriturismo, ostelli, rifugi alpini, residence.
Le norme tecniche e legislative applicabili sono: DM 09/04/1994 – UNI EN 1838 -
GUIDA CEI 64-55DL 19/09/1994 n.626 - EN 50172.
apparecchi previsti sistema consigliato Requisiti
meno di 20 apparecchi serie Activa con autodiagnosi Aut: 1 h - Ric.: 12 h
MCL Funzionam.: NP
Segnalazione: NP
(consigliata: P)
Slim Signal IP40/IP65
da 20 a 100 apparecchi sistema Dardo con diagnosi centralizzata Aut: 1 h - Ric.: 12 h
Funzionam.: NP
MCP
Segnalazione: NP
(consigliata: P)
IP40/IP65
da 100 a 250 apparecchi sistema Dardo con diagnosi centralizzata Aut: 1 h - Ric.: 12 h
e supervisione con PC (opzionale) Funziona.: NP
Segnalazione: NP
Dardo Plus System (consigliata: P)
IP40/IP65
oltre 250 apparecchi impianto combinato con apparecchi Aut: 1 h - Ric.: 12 h
autonomi e centralizzati e Sistema Dardo Funzionam.: NP
con diagnosi centralizzata e supervisione Segnalazione: NP
con PC (consigliata: P)
IP40/IP65
Le soluzioni progettuali proposte sono in funzione delle dimensioni
dell’ambiente e del numero di persone potenzialmente presenti all’interno
del locale.
Mastersin Duo
541
Illuminazione Esempi applicativi
di emergenza
Edifici scolastici
Edifici e locali adibiti a scuole, di ogni ordine grado e tipo, asili infantili, collegi,
accademie e simili per oltre 100 persone presenti.
Illuminazione delle vie di esodo
Deve permettere a tutte le persone di accedere ad un luogo sicuro, assicurando
l’illuminazione delle vie di fuga, degli ostacoli, dei cambi di direzione, delle uscite e
fornendo indicazioni chiare e precise sul percorso più breve da seguire.
L’illuminamento non deve essere inferiore a 5 lux,comprese scale e porte.
NB: Deve essere alimentato da un circuito di sicurezza anche il sistema di allarme e di diffusione
sonora.
Illuminazione antipanico
Deve essere installata in ogni ambiente frequentato dal pubblico e deve permettere
alle persone presenti di individuare le vie di esodo più vicine senza che insorga il
Apparecchi adatti ad essere utilizzati in questi ambienti panico. L’illuminamento non deve essere inferiore a 2 lux ad 1 m dal pavimento.
e con i sistemi preposti.
Quando gli edifici scolastici prevedono ambienti dove si possono riunire un alto
numero di persone, come aule magne per conferenze o impianti dove si svolgono
eventi sportivi importanti, le caratteristiche di queste aree devono rispondere ai
requisiti degli ambienti di pubblico spettacolo.
Alimentazione di riserva
ACL L’Alimentazione di Riserva si occupa dei circuiti e delle utenze di un impianto che
Exiway One HF devono essere sotto continuità, o che si vogliono mantenere tali, ma che non
rappresentano una criticità per la sicurezza delle persone, consentendo di
continuare o terminare in sicurezza l’attività ordinaria.
MCP meno di 20 apparecchi serie Activa con autodiagnosi Aut: 30’ - Ric.: 12 h
Funzionam.: NP
Segnalazione: NP
(consigliata: P)
IP40/IP65
da 20 a 100 apparecchi sistema Dardo con diagnosi centralizzata Aut: 30’ - Ric.: 12 h
Dardo Plus System Funzionam.: NP
Segnalazione: NP
(consigliata: P)
IP40/IP65
da 100 a 250 apparecchi sistema Dardo con diagnosi centralizzata e Aut: 30’ - Ric.: 12 h
supervisione con PC (opzionale) Funziona.: NP
Segnalazione: NP
(consigliata: P)
IP40/IP65
oltre 250 apparecchi impianto combinato con apparecchi Aut: 30’ - Ric.: 12 h
autonomi e centralizzati e Sistema Dardo Funzionam.: NP
con diagnosi centralizzata e supervisione Segnalazione: NP
con PC (consigliata: P)
IP40/IP65
Le soluzioni progettuali proposte sono in funzione delle dimensioni
dell’ambiente e del numero di persone potenzialmente presenti all’interno
Mastersin Duo del locale.
542
Centri commerciali
Grandi magazzini, centri commerciali, ipermercati (superiori a 400 m2).
Illuminazione delle vie di esodo
Deve permettere a tutte le persone di accedere ad un luogo sicuro, assicurando
l’illuminazione delle vie di fuga, degli ostacoli, dei cambi di direzione, delle uscite e
I segnali di sicurezza per le vie di esodo devono rimanere sempre accesi, alimentati
Illuminazione antipanico
Deve essere installata in ogni ambiente con presenza di pubblico e deve permettere
alle persone presenti di individuare le vie di esodo più vicine senza che insorga il
Apparecchi adatti ad essere utilizzati in questi ambienti panico. L’illuminamento non deve essere inferiore a 5 lux ad 1 m dal pavimento.
e con i sistemi preposti. Alimentazione di riserva
L’Alimentazione di Riserva si occupa dei circuiti e delle utenze di un impianto che
devono essere sotto continuità, o che si vogliono mantenere tali, ma che non
rappresentano una criticità per la sicurezza delle persone, consentendo di
continuare o terminare in sicurezza l’attività ordinaria.
ACL
Tabella riassuntiva centri commerciali
Guardian Le disposizioni si applicano a grandi magazzini, centri commerciali, ipermercati
Mastersin Duo
543
Illuminazione Esempi applicativi
di emergenza
544
L’organizzazione commerciale Schneider Electric
www.schneider-electric.com