tamente dimenticato ii coinvol­
gimento di Carl Gustav Jung nel
nazismo tramite le idee esoteri­
che. Un coinvolgimento molto,
molto particolare, e che non ri­
guarda semplici fraintendiment_i
concettuali. Nonostante Jung,
anni dopo la caduta del nazi­
smo, fara di tutto per smentire
queste voci su di lui, rileggendo
documenti autentici e evidente
ii suo coinvolgimento e la parte­
cipazione indiretta al nazismo.
Oggi Jung puo essere conside­
rato uno dei piu grandi ideologi
del nazismo, e lo dimostreremo
in questo articolo. II coinvolgi­
mento e l'interesse di Jung per
le pratiche esoteriche inizia con
la sua giovinezza - non c'e biso­
gno di parlare della sua tesi di
dottorato sulla psicologia dei fe-
nomeni paranormali basata su sua Emilie era una schizofrenica che
cugina medium spiritista. spesso parlava da sola. II figlio
ricordera di averla sentita spes­
Le Origini so parlare da sola, ma durante ii
Carl Jung e nato con ii nome di processo, la sua voce cambiava
Karl. Piu tardi lo cambio come radicalmente, come se ci fosse­
quello di suo nonno, in Carl ro davvero piu persone dentro
Gustav Jung (senior), famoso di lei. Jung divenne uno gnosti­
medico di Basilea che era amico co, e viveva immerso nella filo­
di Liszt e Humboldt. Si diceva sofia cristiana. Non importa ii
anche che fosse ii figlio fatto che, come scrive Lach­
illegittimo di Johann Wolfgang mann, Jung era deluso dalla
von Goethe. II nonno di Jung oltre chiesa, circondato da ministri
ad essere un rinomato dottore era protestanti o da uomini di fede
anche rettore dell'Universita di sia sul lato paterno che su quel­
Basilea e Gran Maestro della lo materno. Jung pensa come
massoneria svizzera. un cristiano, ed e forgiato da
Karl nacque nel 1875 a Kesswil da Kant, convinto che non e possi­
suo padre Paul e sua madre Emilie. bile conoscere la verita assoluta
Suo padre era un pastore cos) com'e. Jung era anche ri­
protestante con numerosi masto molto impressionato da.
problemi di fede e di autostima. Schopenhauer, ma ii filosofo
tiera"� 47

stesso non aveva compreso ii
buddhismo: come possiamo
· sperare che lo avrebbe trasmes­
so correttamente a Jung?
Non vogliamo qui suggerire che
un ragazzo cosi particolare, co­
me lo descrive Lachmann, fosse
un pazzo. In effetti, questi sono
generalmente segni di grande
genio e nessuno lo nega. Non
voglio discutere qui se Jung
avesse o meno parlato con ido­
letti fabbricati da bambino, o
che avesse due personalita o
che sua madre fosse schizofreni­
ca (vedi Lachman, 2010). Di tut-
. te queste cose, nuIla, secondo
me, ha influenzato negativa-
48
tiera�
mente ii piccolo Jung, ma piut­
tosto l'ambiente religioso in cui
viveva, e in seguito la separazio­
ne da Freud. Ma andiamo per
gradi.
II �aiismo,
pr1m1 approcc1
Sul coinvolgimento di Jung nel
nazismo, scrissi per la prima volta
nel libro La M adre di Psiche
(Enigma Edizioni, 2016), ma era
solo un riferimento interno alla
storia della psicoanalisi. Ho
ripreso la vicenda in modo molto
piu approfondito nel libro .
Mythos. La Natura e la Dimen­
sione def Mita (Enigma Edizio-
ni), dove ho anche parlato del
nazismo esoterica e di una par­
te della storia dell'hitlerismo
che non viene mai discussa nel­
le scuole. In questo articolo, ri­
prenderemo alcuni di questi
contenuti, ma per lo piu amplie­
e
remo cio che gia stato detto
in questi libri. Molti studiosi di
Jung lo lodano totalmente igno­
rando cio che ha detto nel con­
testo nazista. Tutto cio non puo
e
piu essere ignorato ed essen­
ziale conoscere anche l'ombra
di Jung.
e
II nazismo non un movimento
politico che, dopo ii suo succes­
so, incorpora anche una compo­
nente esoterica. II nazismo nac­
que come movimento politico
sostenuto alla base da organiz­
zazioni esoteriche del tempo,
tra cui spicca la societa di Thule
(Thule-Gesellschaft), la cui ideo­
logia era praticamente identica
a quella del nazismo. Semplice­
mente perche erano la stessa
ideologia. II motto della societa
di Thule recitava «ricorda che
sei un tedesco. Mantieni ii tuo
sangue puro!» [1]. A quel tempo
si assisteva a una grande rinasci­
ta del misticismo. Le basi di
questo interesse si trovano in
numerosi fattori. Nel libro
Mythos (Enigma Edizioni ) ho
anche discusso ii coinvolgimen­
to della linguistica, da Schlei­
cher a Schlegel, e la loro scoper­
ta del protolinguaggio indoeu­
ropeo, che ha portato alla ne­
cessaria e corretta - ma non in­
nocua - conseguenza dell'ipote­
si di un Urheimat, una proto-pa­
tria per questa razza di ariani,
da cui discenderebbero i popoli
dell'Europa e dell'lndia.
Non solo la linguistica storica ha
contribuito a creare un'aura di
misticismo intorno a questc1 po­
polazione indoeuropea-ariana
[2]. La scoperta dell'Oriente, ol­
tre a portare alla luce ii sanscr.i­
to, porto alla luce anche nume­
rosi testi della piu raffinata lette­
ratura orientale, dall'lndia al Ti­
bet, e gli europei furono affasci­
nati di:l questa profonda cultura.
L'orientalismo idealizzava la sag­
gezza orientale e l'idea - soste­
nuta dai linguisti - che persino gli
europei una volta fossero stati un
tutt'uno con un tale popolo tal­
mente erudito, esorto gli occi­
dentali a voler identificarsi con
questo popolo molto particolare.
Tra la fine del diciannovesimo e
l'inizio del ventesimo secolo, se­
guendo gli studi di Karl Penka e
Gustaf Kossinna, si e comune­
mente creduto che la cosiddetta
razza ariana provenisse dal nord
Europa, in particolare dalla Ger­
mania settentrionale e dalla
Scandinavia meridionale, preci­
samente dalla zona geografica
che era anche ii luogo di origine
dei tedeschi, considerato dun­
que ii luogo in cui la realta etni­
ca ariana era stata preservata
nel tempo. Ovviamente, i tede­
schi erano orgogliosi di loro
stessi: erano i discendenti origi­
nali di quelle popolazioni "per-
fette" che avrebbero dovuto es­ sta ideologia, ma cio che e im­
sere gli indoeuropei. Mentre gli
indiani, con la loro conoscenza
e
portante sapere che propria­ e
mistica ed esoterica, erano giun­mente strutturata come una reli­
gione. II nazismo prima e poi
ti in India dal nord Europa. II no­
do fondamentale ·era, quindi, l'hitlerismo, quindi, sono solo
credere che la Germania fosse la due prodotti di un movimento
terra degli Ariani e del mistici­di misticismo culturale diffuso in
e
smo. La teoria nordica si diffu­ tutta Europa, e in particolare in
Germania. All'interno dell'hitleri­
sa in una cultura intellettuale e
popolare all'inizio del XX secolosmo, Adolf Hitler era venerato
e
ed stata sostenuta dal nazismo come una vera divinita, e Jung
stesso sosterra questa tesi. Ser­
e dalla cultura Volkisch. La "teo­
rano scrivera un libro di apolo­
ria germanica" sulle origini aria­
gia al nazismo esoterica in cui af­
ne non era l'unica che circolava
ferma che Hitler era la reincarna­
in quel secolo, infatti molti stu­
zione di una divinita capostipite
diosi britannici, americani e te­
degli ariani. Prima di leggere
deschi teorizzarono che gli in­
queste testimonianze parliamo
doeuropei fossero emigrati dal
di precursori.
nord-est: dalla Russia e dall'U­
Helena Petrovna Blavatsky era
craina, comprese le montagne
una mistica russa che fondo la
del Caucaso.
societa teosofica. Molti la accu­
NazismQ • • savano di satanismo, ma solo
come re1191one perche ii periodo storico in cui
viveva era terrorizzato dalla sua
Ecco dunque i precursori di que- conoscenza. Ha fatto numerosi
viaggi in tut:to ii mondo, in parti­
colare in India e Tibet, dove ha
affermato di essere venuta in A sinistra, i nazisti
contatto con grandi maestri e studiano i carat­
guru illuminati. teri somati.ci dei
La sua conoscenza affascina tal­ tibetani per ten­
mente tanto Hitler e Himmler tare di dimostra­re
che nel 1938 venne organizzata le loro teorie
dalla SS Ahnenerbe una missio­ razziali.
ne di ricerca in Tibet, guidata da
Ernst Schafer. In Tibet, e ormai
stabilito che la gerarchia nazista
a capo della spedizione conob­
be anche Tenzin Gyatso, che
all'epoca era solo un bambino
ma gia governatore del Tibet.
Dopo la missione, i nazisti ripor­
tarono in Germania una quantita
significativa di testi sacri buddi­
sti. Per oltre trent'anni, la Blavat­
sky visse in Asia e, nei suoi diari,
racconta di essere entrata in
contatto con gli abitanti illumina­
ti di un misterioso regno sotter­
raneo. Furono quei testi che
affascinarono i nazisti e Ii spinse­
ro a investire in una missione co­
s] costosa nell'Himalaya per re­
cuperare quelle antiche cono­
scenze e riportarle in quella che
credevano. essere la terra natia
di questa sapienza: la Germa-

Di fianco, Ernst
Schafer in Tibet.
nia. Non sappiamo quanta delle
storie di Blavatsky siano verita e
quanta sia fantasia. Molti storici
la accusarono di aver scritto so0
lo dei romanzi e di non aver mai
vissuto quelle esperienze, alcu­
ne davvero troppo incredibili
per essere credute vere (rifer)
anche di aver conosciuto Gari­
baldi e di aver combattuto alcu­
ne battaglie con lui, in cui fu fe­
rita e si credette morta, ma poi
sarebbe stata salvata da alcuni
maestri con poteri incredibili).
e e
Ouel che certo che cio che
la Blavatsky ha scritto, finzione o
no che sia, ha ispirato ii piu po-
50
tente partito politico in Europa
ad andare in Tibet e riportare
oltre ventimila fotografie e cen­
tootto antiche scritture buddhi­
ste originali. Non solo ii nazi­
smo si interesso al Tibet. Persi�
no ii fascismo, con Giuseppe
Tucci, si interesso all'Oriente.
Oggi Tucci e ancora considera­
to uno dei piu grandi tibetologi
del mondo.
I nazisti non studiarono solo le
antiche scritture tibetane, alla ri­
cerca di arcaiche saggezze eso­
teriche, . persino magiche, che
potevano aiutare ii Fuhrer nella
sua battaglia, ma studiarono an-
che la razza tibetana, per cerca­
re di dimostrare una connessio­
ne tra loro e gli ariani.
II fatto e che anche ii nazismo
del tempo e stato mosso da teo­
rie che non sono del tutto vali­
de. Oggi sappiamo che i tibeta­
ni non sono nemmeno indoeu­
ropei, a differenza degli indiani.
Ma all'epoca una teoria pcipola­
re nei circoli esoterici e un'alter­
nativa al germanico Urheimat
proponeva che i veri ariani fos­
sero i tibetani e che avessero
conquistato la Cina e ii Giappo­
ne oltre !'India. L'autore di que­
sta teoria e stato ii sostenitore
dell'eugenetica Hans Friedrich
Karl Gunther.
II misticismo nazista includeva
non solo elementi orientali, ma
nel contesto del nazionalismo
sfrenato, era interessato ad esal­
tare la cultura germanica, portan­
do alla luce una versione moder­
na e riveduta dei culti norreni.
I nazisti presero ii simbolo della
svastica, presente nei templi in­
diani da millenni, e lo apposero
sulla loro bandiera. Mescolando
culti e simboli indiani con rune
germaniche, hanno creato l'im­
magine del sole oscuro, che e
diventato ii simbolo del mistici­
smo nazista. lnoltre, la societa
di Thule usava ii sole nero come
simbolo, ma lo rappresentava
come una svastica arrotondata.
Ouando Himmler prese posses­
so del castello di Wewelsburg,
voile un enorme sole nero da
rappresentare sul pavimento.
Costrul anche una sala dedicata
a Hitler, la Oberguppenfuhrer­
saal, in cui incontrava i gerarchi
nazisti per pregare, riuniti in un
circolo, gridando ad alta voce i
nomi germanici delle rune.
La svastica era un antico simbo­
lo indo-europeo che indicava ii
sole, e la troviamo usata in mol­
te zone tra gli indiani, ma anche
tra i celti, i tedeschi e gli italici.
Dopa ii nazismo, e stata ripresa
nel sigillo teosofico.
Un altro precursore puo essere
considerato lo scrittore austriaco
 vedeva in Hitler ii suo stesso
profeta. Jung stesso ha scritto
che Hitler era "come Maomet­
to", sostenendo questa ipotesi.
Ancora oggi ci sono sostenitori
moderni, nazisti e fascisti di que­
sta religione.
«Hitler e un vaso spirituale, una
semi-divinita; ancor meglio, un
Mita. [...]Non ci si puo spiegare
Hitler mediante un contatto per­
In basso, il libro sona le, come non si puo spiega­
di Miguel Serra­ re un 'opera d'arte esaminando
no sull' amicizia la personalita dell'artista. La
tra Junge grande opera d'arte e ii prodot­
Hesse. to di tutto ii mondo in cui l'arti­
sta vive e dei milioni di persone
che lo circondano e de/le mi/le
correnti di pensiero».
(Cfr. Le parole di Carl Jung ripor­
tate da Serrano: Adolf Hitler:
The Ultimate Avatar,· "T he Lord
of Darkness", vedi la bibliogra­
fia)
Miguel Serrano e Carl Jung si
conoscevano e si rispettavano a
, ma lo era ideologi­
52
tieta�
vicenda. Nel suo libro, Serrano lo dimostrano [5].
cita continuamente Jung e que­ Anche se sapeva che Hitler era
st'ultimo non nego mai la sua psicotico, Jung si rifiuto di di­
amicizia con lo stesso Serrano. chiararlo. Paura? Prudenza?
Tutto cio che fece Jung fu solo Chissa. Allo scoppio della se­
una lunga dichiarazione nel conda guerra mondiale, Jung
1949 al Bulletin of the Analytical ha 65 anni. Nel 1942, respinse
Psychology Club di New York in la richiesta di un medico tede­
cui afferma di non essere mai sco di andare in Germania per
stato un filo-nazista. Tuttavia, al­ psicanalizzare Hitler [6].
la fine della dichiarazione, si Freud invece entro in contatto
smentisce da solo ribadendo con Hitler quando questi era an­
che secondo lui esisterebbe un cora solo un bambino: nel 1895
inconscio ariano ii cui potenzia­ e sugger1 di far ricoverare ii pic­
le sarebbe superiore a quello colo Adolf in un centro di salute
e
ebraico, che una dichiarazione mentale per bambini, dopo che
oserei dire abbastanza ii medico della famiglia di Hitler,
(psico)nazista. Non dimentichia­ Eduard Bloch, chiese consiglio
mo che per anni Jung scrisse ar­ a Freud. Descrisse i frequenti in­
ticoli su Zentral bl att fur Psy­ cubi del piccolo Adolf e Freud
chotherapie, una rivista sostenu­ vide segni evidenti di isteria,
ta dal partito nazista. epilessia e persino paranoia.
Le sue false smentite non hanno Per rimanere in tema di incon­
valore quando si affrontano i fat­ gruenze su Hitler: Bloch era
ti. Jung non era un nazista in ebreo e rimase ii medico perso­
senso politico. Non era a favore nale di Hitler anche nell'eta
delle loro scelte politiche, ma adulta. Nel 1937 Hitler disse di
Jung rappresentava ii piu gran- Bloch che era un "ebreo onore­
de esponente della vole" (edeljude) e gli permise di
corrente filosofico­ rimanere illeso (lch werde Ihnen
esoterica che aveva ewig dankbar sein). Tuttavia, ii
creato ii nazismo. consiglio di Freud non fu accet­
Jung non era certo tato.
un nazista politico Una persona non dovrebbe es­
sere giudicata solo per alcune
camente, forse an­ delle sue idee ma per la totalita
che involontaria­ del suo pensiero e delle sue
mente, chissa, ma e azioni. Alcuni neo-nazisti moder­
innegabile che le ni rivendicano tutte le azioni di
sue idee rappresen­ Hitler, ma ci sono alcuni che di­
tassero tutto cio fendono Hitler negando l'Olo­
che ii nazismo ha causto e parlando solo delle
sempre visto come buone azioni che ha fatto per la
base della sua ideo­ Germania, come ii fatto ,di aver
logia. risanato ii debito. Ouesto mec­
Sappiamo anche canismo di ignorare alcune azio­
che a Jung venne ni e parlare solo di quelle positi­
offerto di diventare e
ve, tipico della retorica umana
l'analista personale­ nonche ci certi atteggiamenti re­
di Hitler, ma rifiuto visionisti. Ouando menzioniamo
perche lavorava per Hitler, lo troviamo disgustoso,
!'Office of Strategic ma quando parliamo di Jung,
Services negli Stati tutti lo difendono.
Uniti come agente I moderni psicologi analitici
numero 488 - i re­ ignorano semplicemente ii coin­
centi archivi rivelati volgimento di Jung con l'Ario­
dai servizi di intelli­ sofia, o semplicemente lo nega­
gence statunitensi no. Certo, Jung non era un mili-
tante nazista e proba­
bilmente non gli impor­
tava della politica. Era
un uomo eclettico da
un punto di vista politi­
co. Ma se esiste un'i­
deologia che descrive
perfettamente ii pen­
siero di Jung, inclusi
def subconscio organi­
co-psichico, quella co­
Miguel Serrano struzione demoniaca
de/la fine de/ XIX seco­
/o e dell'inizio de/ XX
IL secolo, che riduceva
tutto a/lo stesso live/lo.
CERCHIO [...] Hitler era un genio.
Contrariamente a cio

ERMETICO
sia ii suo misticismo che si potrebbe crede­
che la sua psicologia, re, un genio de/ bene.
allora questa e Arioso­ Non e venuto per di­
fia. struggere ma per dare
E per coincidenza, l'A­ Carl Gustav Jung e Hermann Hesse al/a razza bianca la sua
riosofia era anche la re­ CON l!N EP!STOLAR!O lNEDJrO ultima possibilita di sal­
ligione del nazismo. vezza. Ma questa razza,
Riconosco che Jung che era diventata cosi
sia stato un grande filo­ egoista, cosi pigra e
sofo, un pensatore ri­ 11 Cerchio Ermetico congiunge in un uni­ stupida, spiritualmente
voluzionario e uno psi­ co vincolo tre personalita diverse: Hesse, degenerata dal veleno
cologo riformista per ii diafano e spirituale; Jung, illuminante e ebreo inculcato per
profondo; !'autore, infine, che da questo amal­
mondo europeo e piu di duemila anni, In alto, libro di
gama trae le sue prodigiose combinazioni.
americano. Tuttavia, ii goccia a goccia nel lo­ Miguel Serrano in
suo pensiero era am­ ro sangue, non voleva cui si citano Hes­
piamente sopravvalu- riconoscerlo oltre 1 se e Junge le dot­
tato in Occidente, dal confini de/la sua Ger­ trine esoterico­
momenta che ii Buddi-
Casa Editrice Astrolabio mania. [... ]». spirituali sviluppa­
smo non era conosciu- (Serrano, Miguel: te dal nazismo.
to correttamente e, Adolf Hitler: T he Ulti­
specialmente a quel tempo, quali sono gli Archetipi Junghia­ mate Avatar, vedi la bibliografia)
Jung fu preso in maggior consi­ ni de/1'/nconscio Collettivo? So­
derazione perche era uno psi­ no entita inumane. Gli antichi Ii e
Ouesto solo un piccolo assag­
chiatra. Anche le idee di Freud chiamavano Dei e Demoni. E gio, anche se ii libro di Serrano
avevano una maggiore risonan­ qua/ e/'inconscio collettivo? E meriterebbe di essere commen­
za proprio perche era un neuro­ la "memoria de/ sangue", o me­ tato pagina per pagina anche
logo. Ouando le stesse cose ve­ glio, un "ricordo che passa at­ per interesse antropologico nel
nivano dette da un filosofo, a traverso ii sangue", che agisce vedere la nascita di una religio­
nessuno importava. su//a terra per mezzo de/ san­ ne estremista e razzista, cos) co­
Lo stesso Freud lo ha ammesso. gue. [...] Credo che ii sangue me la devozione di un nazista
Leggiamo come Miguel Serrano ariano e iperboreo non sia la lu­ per Jung e altrettanto interes­
nel suo libro formula affermazio-· ce de/ Sole d'oro, di un sole ga­ sante da un punto di vista di
ni razziste e ptolemopatiche ba- lattico, ma de/la luce de/ Sole uno studioso di psicoanalisi,
sate sul sostegno junghiano: Nero, de/ Verde Fu/mine. [...] Gli che a questo punto comincia a
ebrei fanno qualcosa di comple­ farsi qualche domanda sul per­
«E Jung che ci porta, con la sua tamente diverso, ne//'estremo che Jung non ha mai tenuto a
straordinaria teoria de/1'/ncon­ opposto con ii loro anti-sangue. smentire la sua amicizia con un
scio Collettivo degli Ariani e dei [...] Se Jung poteva credere, a esponente del nazismo cileno.
Semiti, gli strumenti per permet­ volte, che l'hitlerismo rappre­ Miguel Serrano ha incontrato
terci di spiegare a/le menti obe­ sentasse solo una religione na­ Jung nel 1959 nella Kusnacht, e
rate di lavoro dalla scienza con­ zionale de/la Germania, si illu­ e nel suo libro definisce la sua
temporanea, traducendo per lo­ so, poiche la sua "religione" e amiciz)a con Jung "preziosa",
ro, per cos/ dire, queste idee an­ di carattere universale. Ha tutti un "regalo". Secondo Gary La­
tiche a cui Weininger fa riferi­ gli ingredienti mitici e archetipi­ chman, Jung ha ignorato ii fatto
mento. Dobbiamo ringraziare ci per questo, come arriveremo che Serrano era un militante del
Jung per essere riuscito a pene­ a capire. II popolo tedesco so­ e partito nazista cileno e ii princi­
trare nell'Hitlerismo esoterica. lo ii suo miglior veicolo. [...] pale ideologo dell'hitlerismo
Ora faremo lo stesso per ii pro­ Jung non riusci a liberarsi dall'in­ esoterica. La conversazione tra i
blema ebraico. [...] Dopotutto, venzione ebraica e freudiana due fu probabilmente esaltata

53

da Serrano.
Secondo Lachman, Jung delira­
va "come in trance" su un fiore,
una pietra, un cristallo, un re e
una regina insieme a una donna
"morta anni fa". Questa conver­
sazione fu esaltata da Serrano
In alto, lo scritto- nel suo Iibro e interpretata ese­
re Herman Hesse geticamente come se fosse la
(a sinistra) e Mi- parola riveIata di un prof eta. II
guel Serrano in fatto che Jung abbia ignorato i
una foto del 1961. legami tra Serrano e ii nazismo,
a mio avviso, non lo esime dal­
l'aver consegnato al principale
ideologo dell'Hitlerismo esoteri­
ca del materiale potente, che
Serrano uso per creare un sup­
porto mistico per un culto reli­
gioso. Se Jung avesse preso
una posizione piu seria nei con­
fronti delle religioni, laddove
54
Freud le considerava semplice­
mente delle patologie, non
avrebbe permesso che un tale
uso delle sue idee fosse fatto.
Tuttavia, Jung era uno gnostico,
certamente non un anti-religio­
so. Non era affascinato dalle re­
ligioni come antropologo, inte­
ressato ai processi umani. Le
studio perche era affascinato
dal potere religioso stesso e ri­
fiuto l'idea che la religione po­
tesse non essere una buona co­
sa, ma uno strumento di control­
lo delle masse. Tutto cio ha per­
messo a Jung di favorire l'aria­
nesimo, piu o meno consape­
volmente da parte sua. Ma non
sapremo mai quale fosse la sua
vera opinione. Eppure, una co­
e
sa assolutamente certa:
Serrano e Jung si rispettavano,
si erano incontrati personalmen­
te e Serrano ha vissuto questi in­
contri con grande emozione,
dedicandogli un libro e riportan­
do una lunga intervista con
Jung. Sono andati d'accordo
quasi su tutto - secondo Serra­
no, e Jung non ha mai negato la
sua amicizia con l'esoterista cile­
no. Jung descrive Hitler come
una "nave spirituale, una semi­
divinita, un mito: l'uomo con la
volonta piu forte che sia mai esi­
stita". La politica tedesca non
sarebbe stata fatta, bens1 si
sarebbe rivelata attraverso
Hitler-profeta Non dimenticare
mai che, nel suo libro,
Serrano si definisce
"junghiano". Affermazione mai
negata da Jung. Se paragonato
alla furia di Freud contra ii nazi­
smo o quella di Wilhelm Reich,
che ha persino scritto un libro
sulla patologia fascista, le affer­
mazioni di Jung su Hitler sem­
brano piu delle scuse che un'a­
nalisi psicologica.
«Hit ler sembrava essere ii dop­
pio di una persona reale, come
se Hit ler, l'uomo, stesse dentro,
come un'appendice, deliberata­
ment e occult at o, per non
per­t urbare ii "processo"».
(Carl Gustav Jung [8])
Su Internet possiamo trovare
moltissime dichiarazioni di Jung
che sembrano negare ii suo an­
tisemitismo, ma qui non e ii suo
ipotetico antisemitismo a essere
messo in discussione, bens1 una
teoria psicologica che di fatto
sostiene una teoria razziale. Gli
sforzi di Jung per smentire que­
sta associazione sono stati prati­
camente nulli, e tutta l'Ariosofia,
prima e dopo Hitler, ha sempre
citato Jung per sostenere le sue
tesi xenofobe.
Miguel Serrano e l'apoteosi di
questo meccanismo. La cosmo­
gonia di Serrano e evidente, e
in qualche modo puo somiglia­
re a quella riportata in Mythos
(2017). Tuttavia, in Mythos por­
tiamo inesorabili prove linguisti­
che e storiche su un'originale
logia .che in lpsoa na lisi. L'intero
Occidente vive a lla ricerca di
un'identita, ci identifichia mo in
una cultura , in una na zione o in
uno stereotipo socia le. In realta,
e
tutto questo un inga nno. Cer­
care l'identita significa prova_r e
a difendere ii Se imperma nente
e ii terrore inconscio dell'imper-
manenza. L'identita e un
meccanismo di di­fesa Egoico
implementa to da persone
ignora nti che non com­
prendono ii vuoto (Sunya ta). Tut­
ta via , questo mecca nismo si tra­
duce in un a tteggia mento con­
servatore: paura del cambiamen­
to e pa ura del diverso. Chi pos­
siede un'identita egoica ha tati in bibliografia come "Piaghe ni dopo. lnizialmente Jung scri­
sempre ii terrore che lo "stra - del Pensiero" (Ferrari Editore). ve di sentirsi isolato, di non ave­
niero" che viene da fuori lo In pa ssa to, ho ipotizza to che re piu amid e cambia radical­
privi della sua identita. Ouindi
Jung a vesse sviluppato un odio mente ii suo stile di scrittura. Si
le diverse e le minora nze
per ii popolo ebra ico, proiettan­ ritira da solo per molto tempo,
diventa no ii nemico da di-
do la sua sofferenza interiorizza­ ma quando finalmente ritorna
struggere. Non ripetero concetti
gia discussi nei libri di
tc;1 deriva nte da lla separazione sulla scena non e affatto vero
da Freud. Nei libri, ho documen­ che avesse superato la rottura,
Medelogia, e per approfondire ii
tema dell'identita, dell'imperma­ ta to come in rea lta Jung abbia anzi, l'aveva semplicemente in­
nenza del se e della xenofobia - sofferto profondamente per ii di­ troiettata. Nella sua sofferenza
la ma la ttia menta le che deriva stacco con Freud, e anche Freud inconscia, l'odio continua a cre­
dal Se - invito a leggere i libri ci- ha continuato a soffrire molti an- scere e fu tradotto in una teori�

57
 dell'odio, che accusava ii popo­
lo ebraico di essere inferiore,
poiche mancava di un terreno
archetipico. Mentre Freud non
In altoJung da permise mai a Ila psicoanalisi di
giovane (sinistra) cadere nelle mani dei nazisti,
eAdolf Hitler Jung si piego al nazismo, e in ef-
(destra). fetti la psicologia analitica non
fu mai considerata un nemico
del nazismo ma piuttosto un so­
stenitore dell'ideologia ariana.
J ung era anche un perfetto aria­
no pure somaticamente, men­
tre Freud era un ebreo, odiato
dal partito nazista.
Secondo me, in J ung ci sono i
complessi di inferiorita - e non
negli ebrei - dal momenta che
ha una mentalita cristiana e ii cri­
stianesimo e un figlio dell'ebrai­
smo (infatti e formalmente odia­
to dal nazismo, sebbene ii nazi­
smo adotti una mentalita cristia­
na-razzista e numerosi i fascisti
58 tiera�
in Italia erano proprio i preti,
che hanno benedetto le armi),
e
non mai stato in grado di fare
nulla senza inquinare tutte le
sue teorie con una visione occi­
dentale e cristianizzata. Eppure,
anche la psicoanalisi e figlia di
un pensatore ebreo, cos) come
pure ii comunismo (da cui ii so­
cialismo e ii nazionalsocialismo,
quindi ii nazismo). Spinoza era
ebreo, Freud era ebreo, Marx
era ebreo, Einstein era ebreo.
Sano gli ariani bianchi come
Jung che soffrono del comples­
so di inferiorita e la mania della
persecutione nei confronti degli
ebrei? Lo stesso Hitler aveva an­
tenati ebrei e rase al suolo un
villaggio per assicurarsi che ii
partito non lo scoprisse (docu­
mentato in bibliografia). II dotto­
re di Hitler era ebreo, ma Hitler
gli acconsentl di scappare pri-
ma delle leggi razziali. Perche
tutta questa incoerenza? Chi ha
davvero manovrato Hitler?
Demistifichiamo Jung. Jung non
e una persona stimabile. Ci sono
stati numerosi studiosi piu gran­
di di lui che hanno detto le stes­
se case - ma senza le apologie al
nazismo. In Oriente lo avevano
gia raggiunto e superato molti
secoli prima, ma senza bisogno
di andare troppo lontano, pro­
prio nell'Europa credo che Jung
sia stato eccessivamente soprav­
valutato. In America, inutile par­
larne, era decisamente troppo
benvoluto, ma dopotutto, Jung
era uno dei piu grandi ideologi
del nazismo, e !'America, come e
noto, non combatteva ii nazismo
tedesco per essere contra le ·
idee naziste, ma perche ii Gli Sta­
ti Uniti lo vedevano come un
concorrente in Europa.