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Le Direzioni Primarie PDF
Le Direzioni Primarie PDF
di Massimiliano Gaetano
“Le direzioni primarie sono la base di tutte le previsioni importanti formulate dagli
astrologi seri”
[Henri J. Gouchon]
Così il Significatore si comporterà, per esempio, come il creditore che deve ricevere
qualcosa dal Promettitore in un certo e determinato tempo, il cui intervallo è determinato
dalla direzione” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. I].Sia il Significatore che il Promissore
costituiscono punti della carta di natività (luminari, pianeti, cuspidi delle case, parti) che,
per loro natura o posizione nella carta (salute, matrimonio, figli, professione ecc.),
possiedono un significato particolare. Nelle direzioni primarie il Significatore,
unendosi ad un Promissore, combina i suoi significati con quelli di quest’ultimo,
caratterizzando qualitativamente l’evento indicato dalla direzione, nei tempi stabiliti
dall’arco di questa.
A proposito del Significatore, Claudius Ptolomaeus afferma che “il luogo del
significatore” sta “a significare la qualità [...] degli avvenimenti” e che “per mezzo
dell’Ascendente si giudicherà della salute e dei viaggi, per mezzo della Parte di Fortuna
dei beni, per mezzo della posizione della Luna delle qualità dell’anima e del coniuge, per
mezzo di quella del Sole degli onori e della gloria, ed infine per mezzo di quella del Medio
Cielo delle altre azioni della vita ed altresì degli amici e dei figli” [Claudius Ptolomaeus,
Tetrabiblos, Liber IV, Cap. X "Della divisione dei tempi"].
Queste direzioni vengono definite, appunto, primarie perché si basano sul movimento
diurno della sfera celeste che gli antichi definivano “Primum Mobile”.
Per comprendere cos’è il Primum Mobile, è necessario delineare come veniva concepito
l’Universo dall’antichità classica fino all’Età Moderna, il cui inizio si può collocare intorno
al XIV Sec.
In questo periodo di quasi due millenni, la visione dominante dell’Universo fu quella
esposta dalla teoria aristotelico-tolemaica.
Per Aristotéles (gr. Ἀριστοτέλης – 384 a.C.-322 a.C.), allievo di Platone, l’Universo era un
mondo finito, chiuso entro la sfera (o cielo) delle stelle fisse, le quali sono corpi mossi solo
da movimento circolare. Al di là di questa sfera (o cielo) vi è solo il motore immobile;
mentre sotto questa sfera (o cielo) vi sono le varie sfere (o cieli) del Sole, dei pianeti ed
infine della Luna, che si muovono tutti di moto circolare. Nella regione sublunare (ossia:
quella tra la Luna e il centro della Terra) si muovono gli elementi dotati di movimento
rettilineo. Tutta la materia terrestre è formata da una miscela di quattro elementi: terra,
acqua, aria, fuoco.
Secondo il filosofo peripatetico, l’esperienza mostra che ciascuno degli elementi, quando
non vi trovi ostacolo, tende verso un “luogo naturale” [Ad es.: la terra tende verso il basso e
il fuoco verso l'alto; l’acqua tende verso il basso ma meno della terra e l'aria verso l'alto ma
in misura minore del fuoco]. Ne consegue che i quattro elementi (ossia: terra, acqua, aria e
fuoco) formano quattro sfere che rappresentano i luoghi naturali verso cui ciascuno degli
elementi tende, se è libero di muoversi. Questo tendere di ciascun elemento verso il suo
luogo naturale costituisce il moto naturale. Osservando che un corpo tende sempre
comunque a ricadere verso il basso (ossia: verso il centro della Terra), Aristotele considera
questa un’ulteriore prova del fatto che la Terra debba essere al centro dell’Universo.
Il modello aristotelico di Universo fu ampliato e completato da Claudius Ptolomaeus
(100-170 d.C.) che considerava sempre la Terra (e quindi l’uomo) al centro di tutto, mentre
gli astri ruotavano su sfere cristalline concentriche. In questo modo si originò e s’impose
per tutto il Medioevo il sistema aristotelico-tolemaico, il quale considerava la Terra
costituita dai quattro elementi (aria, fuoco, terra ed acqua) ferma e immobile al centro di
un Universo sferico, i cieli erano strati fisicamente solidi e tra uno e l’altro erano
incastonati i pianeti. L’ultima sfera era detta delle stelle fisse e costituiva il limite oltre al
quale nulla esisteva se non Dio (nella versione aristotelica del motore immobile che forniva
il movimento alle sfere). La Terra, immobile, era costituita dai quattro elementi (aria,
fuoco, terra ed acqua) mentre le sfere erano costituite da un materiale perfetto e
incorruttibile.
Con riferimento ai soli pianeti, Ptolomaeus accenna a questa visione dell’Universo
quando afferma che “Vi è un naturale procedimento, di natura universale, che comincia
[…] con l’orbita che ci è più vicina, cioè quella della Luna e finisce […] con l’orbita
planetaria più alta, cioè quella di Saturno” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Liber IV, Cap.
X].
Questa visione permeò tutto il Medioevo, età nella quale vi fu una riscoperta delle
conoscenze del mondo greco-ellenistico attraverso monacheismo e cultura islamica. Il
modello aristotelico-tolemaico venne “inglobato” ad opera di vari teologi scolastici nella
concezione del mondo dell’epoca medioevale aggiungendogli sovrastrutture di derivanti
della teologia cristiana. Secondo T.S. Kuhn “per tutto il Medioevo e gran parte del
Rinascimento la chiesa cattolica fu l’autorità intellettuale dominate in tutta l’Europa. Gli
studiosi medievali erano membri del clero” [T. S. Kuhn, La rivoluzione Copernicana,
L’astronomia planetaria nello sviluppo del pensiero occidentale, pag. 102.].
Nel Cap. II delle “Tabulae Primi Mobilis”, Andrea Argoli afferma che: “L’Eterna
Provvidenza dell’Ottimo e Massimo Dio insegna che questa macchina inferiore (il Primo
Mobile o Primo Cielo), deve essere governata da cause seconde (cioè più elevate) e che
tutte le attività che riguardano gli uomini, sia quelle interiori che quelle esteriori,
provengono tutte da Dio attraverso gli Angeli ed i Corpi Celesti, e che di esse quasi tutto è
scritto (come dice S. Alberto Magno nello “Speculum astronomiae”), nel libro
dell’Universo, che è la pergamena del cielo”.
Pertanto, il Primum Mobile è la nona sfera, quella dei segni zodiacali, privi di luce e di
materia, esterna a tutte le altre, immateriale, invisibile, priva di corpi celesti. Essa non ha
moto proprio come le sette sfere planetarie, ma imprime a tutto il sistema delle sfere un
moto contrario e velocissimo che è il moto diurno.
Le Direzioni Primarie possono essere di due tipi: nello zodiaco e nel mondo.
Questi due tipi di direzioni primarie sono menzionati nel Tetrabiblos di Claudius
Ptolomaeus nel libro III Cap. XI “Della durata della vita”. Afferma, infatti, l’alessandrino
che “[…] dovremo servirci di due metodi. L’uno attiene all’ordine dei segni […], mentre
l’altro procede in direzione contraria all’ordine dei segni. Allorché si procede contro
l’ordine dei segni, vengono considerati anereti, e cioè uccisori, i gradi che si trovano
all’orizzonte occidentale, poiché nascondono il signore della vita. Invece i pianeti che si
trovano davanti a questo […] non giungono direttamente ad uccidere poiché non sono
loro che vanno all’afeta, ma è questo che va verso di essi”; e che “allorché si procede
secondo la successione dei segni, i luoghi occupati dai pianeti Marte e Saturno, giungono
ad uccidere, e sono perciò considerati anereti sia che, con una quadratura o una
opposizione, cadano in aspetto con l’afeta” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Cap. XI “Della
durata della vita”]. Successivamente, nel Libro IV, Cap. X “Della divisione dei tempi”,
Ptolomaeus afferma che “E’ dunque per tale motivo che noi distinguiamo i vari luoghi
dell’afeta o significatore. Dei pianeti che vengono ad incontrarsi ad esso, noi però non
prendiamo solo quelli che sono anereti, come ho detto a suo tempo per la durata della
vita, ma li consideriamo tutti, non soltanto quelli che gli sono congiunti od opposti, od in
quadratura, ma altresì quelli che vi sono in trigono ed in sestile” [Claudius Ptolomaeus,
Op. cit, Liber IV, Cap. X]. Dalla lettura di questi passi del Tetrabiblos, è possibile desumere
che nelle direzioni contro l’ordine dei segni è l’Afeta o Significatore che viene diretto;
mentre nelle direzioni secondo la successione dei segni, è l’Anereta o Promissore ad essere
diretto. Inoltre, la tecnica delle direzioni esposta per la determinazione della durata della
vita deve essere estesa per la determinazione di tutti gli eventi della vita del nativo.
Di due tipi di direzioni ne riferisce anche Andrea Argoli nella sua opera quando scrive che
“Dagli antichi sono state stabilite due tipi di direzioni, una è quella diretta, nella quale il
Promettitore si conduce al Significatore tramite il movimento di ascensione dello stesso
Significatore; e la seconda è quella conversa, nella quale il Significatore si muoverà verso
il Promettitore attraverso l’ascensione dello stesso Promettitore” [Andrea Argoli, op. cit,
Cap. I]. Egli continua l’esposizione criticando tale distinzione delle direzioni in dirette e
converse “poiché la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo
Mobile al Significatore, che viene considerato immobile”. Pertanto, conclude Argoli,
“l’unica direzione vera è solamente quella diretta, quando il moto coincide con quello del
Primo Mobile nel quale si compone ed in cui il luogo inferiore si conduce a quello
superiore e il Promettitore al Significatore” [Andrea Argoli, Op. cit, Cap. I].
Il primo metodo direzionale che procede secondo l’ordine dei segni è la direzione nello
zodiaco; il secondo metodo direzionale che procede in modo contrario all’ordine dei segni
è la direzione nel mondo.
La direzione primaria nello zodiaco si ha quando un determinato astro o un punto
immateriale del tema, pur rimanendo fisso nella sua posizione rispetto alle case (ossia:
nella sua posizione nel mondo, determinata dalla sua DH), in virtù del moto diurno
(quindi, da oriente ad occidente, in senso contrario rispetto all’ordine dei segni) cambia il
suo grado zodiacale, avanzando verso gradi dello zodiaco successivi a quello occupato nel
tema. In questo caso, cambia il grado zodiacale e non la Distanza Oraria (DH) dell’astro o
del punto immateriale.
Semplificando, si può dire che nella direzione primaria nello zodiaco, in virtù del
moto diurno, i gradi dello zodiaco scorrono sotto un determinato astro o un punto
immateriale del tema in senso orario (quindi, da oriente ad occidente, in senso contrario
rispetto all’ordine dei segni); con la conseguenza che, in un dato tempo, un determinato
astro o un punto immateriale del tema si troverà ad un grado zodiacale diverso da quello di
partenza. L’arco intercorrente tra il grado zodiacale di partenza e quello in cui un
determinato astro o un punto immateriale del tema si troverà in un dato tempo costituisce
l’arco direzionale.
Quest’operazione viene effettuata utilizzando la distanza oraria (DH) del grado eclittico del
Significatore e di quello del Promissore, la longitudine e la latitudine (ossia: il corpo) del
Promissore e la sola longitudine del Significatore. Infatti, la direzione primaria nello
zodiaco si calcola con le distanze orarie (DH) e le ore temporali (HT) o, con sufficiente
approssimazione, con le ascensioni o discensioni oblique nel circolo orario (CH) del
Significatore.
La direzione primaria nel mondo si ha quando un determinato astro o un punto
immateriale del tema, pur rimanendo fisso nel suo grado zodiacale, in virtù del moto
diurno (quindi, da oriente ad occidente, in senso contrario rispetto all’ordine dei segni)
cambia la sua posizione rispetto alle case (ossia: la sua posizione nel mondo, determinata
dalla sua DH), indietreggiando verso case immediatamente precedenti a quella occupata
nel tema. In questo caso, cambia la Distanza Oraria (DH) e non il grado zodiacale dell’astro
o del punto immateriale.
Semplificando, si può dire che nella direzione primaria nel mondo, in virtù del moto
diurno, sono le case che scorrono sotto un determinato astro o un punto immateriale del
tema in senso antiorario (quindi, da occidente ad oriente, secondo l’ordine dei segni); con
la conseguenza che, in un dato tempo, un determinato astro o un punto immateriale del
tema si troverà, in relazione alle case di partenza, in una posizione (ossia: ad una distanza
oraria e ad un’ora temporale) diversa da quella di partenza. La differenza tra la nuova
distanza oraria e l’ora temporale e quelle di partenza di un determinato astro o un punto
immateriale del tema costituisce l’arco direzionale.
Quest’operazione viene effettuata utilizzando la longitudine e la latitudine (ossia: il corpo)
sia del Significatore che del Promissore.
La direzione primaria nel mondo si calcola mediante le distanze orarie (DH) e le ore
temporali (HT), ed è della massima importanza nell’arte della previsione astrologica.
Le Direzioni Primarie del Medio Cielo si calcolano mediante l’Ascensione Retta (AR) e
l’arco direzionale è dato dalla differenza tra l’Ascensione Retta (AR) del Medio Cielo
(Significatore) e quella di un qualsiasi punto della carta di natività (Promissore). Questo
concetto viene ben espresso da Argoli nella sua opera “Tabulae Primi Mobilis”: “Se si vuole
dirigere la linea meridiana o Medio Cielo o M.C., o una stella o un pianeta che si trova sul
meridiano, si sottrae l’ascensione retta del Medio Cielo dall’ascensione retta del
Promettitore, ricavata dalla latitudine, se il Promettitore ne era fornito, e il valore che
rimarrà sarà la direzione richiesta” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XIII]. Argoli riprende
questo concetto direttamente da Claudio Tolomeo, il quale affermò che “se la direzione […]
si prenderà al Medio Cielo, noi faremo gli anni uguali ai gradi dell’ascensioni destre”
[Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Liber IV, Cap. X “Della divisione dei tempi”]. Nelle
direzioni che concernono il Medio Cielo (Significatore), quindi, si deve tenere conto della
latitudine del punto della carta di natività (Promissore) che viene diretto verso il Medio
Cielo (si ricordi che il Medio Cielo, così come ogni pianeta o stella che si trovi al meridiano,
essendo il punto d’intersezione dell’eclittica con il meridiano del luogo, non ha latitudine).
Esempio
In questo caso, per effetto del moto diurno, i gradi zodiacali successivi a quello di partenza
del Medio Cielo (ossia: 16° Bilancia 33’) verranno a scorrere sotto di questo e, in un preciso
momento temporale indicata dalla direzione primaria del Medio Cielo in congiunzione a
Marte, il grado di partenza di Marte (ossia: 25° Scorpione 29’) si troverà al Medio Cielo.
In questo caso, si ha una direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del
moto diurno, il grado di Marte (ossia: 25° Scorpione 29’) si sposterà in senso orario fino a
raggiungere il Medio Cielo, congiungendovisi. Tuttavia, Marte continua sempre a
mantenere la sua posizione nel mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH).
Anche se per effetto del moto diurno sembra che apparentemente il Medio Cielo sia
avanzato in senso antiorario nello zodiaco da 16° Bilancia 33’ a 25° Scorpione 29’; in realtà,
in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la direzione è il movimento
del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato
immobile”), è il grado di Marte (Promissore) che si sposta verso il Medio Cielo
(Significatore).
Per calcolare quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Retta
(AR), in quanto “dirigere significa cercare l’arco dell’equatore intercettato tra due
posizioni del cielo […] secondo il movimento del Primo Mobile” [Andrea Argoli, Tabulae
Primi Mobilis, Cap. I]. Pertanto, l’arco direzionale è dato dalla differenza tra l’Ascensione
Retta (AR) del Medio Cielo (Significatore) e quella di Marte (Promissore).
Quindi, applicando la regola, si calcoli l’Ascensione Retta (AR) del Medio Cielo
(Significatore) con latitudine nulla e quella di Marte (Promissore) con la sua latitudine.
ARMC: 195°,2515
AR di Marte: AR 233°,1998333
Nel tema di Gustavo II Adolfo, l’arco della direzione del Medio Cielo (Significatore)
congiunto a Marte (Promissore) è:
Gustavo II Adolfo riconosciuto dal nemico venne colpito da un proiettile al braccio sinistro,
colpito mortalmente da un altro colpo di moschetto e poi finito con la spada.La previsione
della morte di Gustavo II Adolfo venne fatta dallo stesso Jean Baptiste Morin de
Villefranche (regio professore di matematica al Collegio di Francia e astrologo della Regina
madre Maria de’ Medici) al Cardinale Richelieu, irritato per i grandi successi del sovrano
svedese, proprio sulla base di tre direzioni primarie del Medio Cielo.
Scrisse, infatti, Morin: “Come avevo fatto notare al Cardinale Richelieu, le direzioni erano
le seguenti:
MC al quadrato destrorso di Giove a 36° 38′;
MC al quadrato sinistrorso di Saturno a 37° 12′;
MC in congiunzione a Marte a 37° 43′.
E’ curioso notare che la morte fu causata da tre ferite“.
E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore
temporali.
• la Distanza Oraria (DH) si calcola a partire dal meridiano (Asse MC-FC), con la
conseguenza che la Distanza Oraria (DH) del meridiano è 0h mentre quella
dell’orizzonte (Asse Asc-Disc) è 6h;
• nel sistema di domificazione Placidus, ogni cuspide dista esattamente due ore
temporali (HT) dalla cuspide precedente, con la conseguenza che è possibile
conoscere l’esatta posizione di un astro all’interno di un Casa considerando la sua
Distanza Oraria (DH).
Premesso ciò, la formula per calcolare l’arco di direzione utilizzando le distanze orarie e le
ore temporali è:
In questo caso, essendo il punto di congiunzione a 25° Scorpione 29′, si dovrà utilizzare la
prima formula.
Essendo la Distanza Oraria del Medio Cielo (Significatore) nota (0h), si devono calcolare la
Distanza Oraria e le Ore Temporali del punto di congiunzione a Marte (Promissore).
Distanza Meridiana (DM): 37° 23′ 20″ (dal FC) —> 37°,38888889
Pertanto:
Ora Temporale (HTD) del punto 25° Scorpione 29′ = 54°,095 : 6 = 9h,015833333
Pertanto:
per cui:
Figura 2 - Gustavo II Adolfo: direzione primaria Marte (Promissore) congiunto al Medio Cielo
(Significatore)
I° Esempio
Il tema utilizzato è quello di Sarah Scazzi, nata a Busto Arsizio (MI) il 4 aprile 1995 e morta
ad Avetrana (TA) il 26 agosto 2010.
Figura 3 - Sarah Scazzi: tema di natività
Punto di quadratura a Saturno: 18° Pesci 29’ – 90° = 348° 29’ – 90° = 258° 29’ –> 18°
Sagittario 29′
Per effetto del moto diurno, tutti i punti dello zodiaco sono trascinati da un movimento
orario da est verso ovest. In conseguenza di ciò, il grado di quadratura a Saturno (ossia: 18°
Sagittario 29′) viene trascinato in senso orario e, in un dato momento temporale, si troverà
congiunto all’Ascendente. In questo momento, quindi, l’Ascendente si troverà in
quadratura a Saturno. In questo caso, si ha una direzione primaria nello zodiaco.
Infatti, per effetto del moto diurno, il grado del punto di quadratura a Saturno (ossia: 18°
Sagittario 29′) si sposterà in senso orario fino a raggiungere l’Ascendente,
congiungendovisi. Tuttavia, Saturno continua sempre a mantenere la sua posizione nel
mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH). Anche se per effetto del moto
diurno sembra che apparentemente l’Ascendente sia avanzato in senso antiorario nello
zodiaco da 06° Sagittario 05′ a 18° Sagittario 29′, in realtà è il punto di quadratura a
Saturno (ossia: 18° Sagittario 29′) che si è spostato congiungendosi all’Ascendente. Infatti,
in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la direzione è il movimento
del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che viene considerato
immobile”), è il grado del punto di quadratura a Saturno (Promissore) che si sposta verso
l’Ascendente (Significatore).
Per calcolare quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Obliqua
(AO).
Pertanto:
L’arco di direzione è dato dalla differenza tra le due Ascensioni Oblique (AO): 283° 06′ –
268° 00′ = 15°,39848513
Per la conversione dell’arco spaziale in scala temporale, secondo Argoli, si deve procedere
“attribuendo ad ogni grado un anno e ad ogni cinque minuti un mese” [Andrea Argoli,
Op. cit., Cap. XIII]. Del resto lo stesso metodo veniva utilizzato da Ptolomaeus il quale
afferma che “i tempi equatoriali passano ugualmente per l’orizzonte ed il meridiano, sui
quali si prendono le posizioni simili dei luoghi: ciascuno di tali tempi può probabilmente
valere un anno solare” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit. , Liber III, Cap. XI “Della durata
della vita: del numero degli anni”] e che “se la direzione si prende a partire
dall’ascendente, noi trarremo gli anni dalla longitudine, che è uguale ai gradi delle
ascensioni di ciascun clima” [Claudio Tolomeo, Op. cit, Liber IV, Cap. X "Della divisione
dei tempi"].
Similmente si è espresso anche il matematico, astronomo e astrologo forlivese Guido
Bonatus, il quale affermò che “Quando si vuole dirigere l’Hyleg ad uno dei pianeti o ai
raggi di uno di essi, si considerino quanti gradi di distanza ci possono essere tra loro
presso il circolo obliquo in base alle ascensioni della regione di nascita del nativo, e
secondo questo metodo date a ciascun grado un anno, ad ogni cinque minuti un mese e
ad ogni minuto sei giorni” [Guido Bonatus, Liber decem continens tractatus astronomiae,
Tractatus X, Cap. VI].
Pertanto, convertendo l’arco di 15°,39848513 con tale metodo, avremo che il punto di
quadratura a Saturno (Promissore) arriva per direzione primaria all”Ascendente
(Significatore) a 15 anni, 4 mesi e 23 giorni, che corrisponde alla data del 27 agosto 2010.
Se si calcola con il programma Morinus (rettificando l’orario a 00h 28m 18s) tale arco
direzionale si avrà:
Peraltro, la morte violenta di Sarah è prevedibile dalla presenza di Marte nella Casa VIII.
Infatti, secondo Retorius, “Se Marte è signore dell’ottavo luogo e il luogo medesimo è
maleficato fa coloro che patiscono morte violenta”.
E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore
temporali. Per calcolare questa direzione la formula da applicare è la seguente:
Distanza Meridiana (DM): 100° 13′ 32″ (dal FC) —> 100°,2255556
Pertanto:
Ora Temporale (HTN) del punto 18° Sagittario 29′ = 115°,6213889 : 6 = 19h,27023148
Pertanto:
per cui:
Da rilevare che sempre nel periodo in questione nel tema di Sarah si verifica la direzione
primaria nel mondo di Saturno (Promissore) sestile Giove (Significatore). In questo
caso, Saturno (Promissore), pur restando fermo nel proprio grado zodiacale, per effetto del
moto diurno si troverà ad avere una distanza oraria (DH) diversa da quella che aveva al
momento della nascita, indietreggiando nelle case. Apparentemente, sembra che sia Giove
(Significatore) che si muove con moto destrorso (un pianeta A invia un aspetto destro ad
un pianeta B quando, secondo l’ordine dei segni, quest’ultimo si trova più avanti). In
realtà, essendo il principio delle direzioni primarie sempre quello per cui è un
Promissore a muoversi verso un Significatore, così come ribadito da Argoli (“la direzione è
il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che
viene considerato immobile”), è Saturno (Promissore) che si muove in aspetto orario a
Giove (Significatore) e muta la sua distanza oraria (DH).
Dunque, le direzioni primarie nel mondo si calcolano mediante le distanze orarie
(DH) e le ore temporali (HT), utilizzando la longitudine e la latitudine (ossia: il corpo) sia
di Giove (Significatore) che di Saturno (Promissore).
La Distanza Oraria (DH) si ricava attraverso la seguente formula: Distanza Oraria (DH)
= Distanza Meridiana (DM) : Ore Temporali (HT)
Le Ore Temporali (HT) si ricavano attraverso la seguente formula: Ore Temporali (HT)
= Semiarco (SA) : 6
Pertanto:
L’arco di direzione viene calcolato in base alla seguente formula: Arco di Direzione =
Ore Temporali (HT) del Promissore x Distanza Oraria (DH) dell’aspetto
Figura 5 - Sarah Scazzi: Direzione Primaria nel mondo di Saturno (Promissore) in sestile a
Giove (Significatore)
II° esempio
Il tema utilizzato è quello di Sandra Mondaini, nata a Milano (MI) il 1 settembre 1931 e
deceduta a Milano (MI) il 21 settembre 2010.
Si calcoli la direzione del punto di opposizione a Saturno (Promissore) all’Ascendente
(Significatore).
Punto di opposizione a Saturno: 16° Capricorno 58’ – 180° = 286° 58’ – 180° = 106° 58’ –>
16° Cancro 29′
Come si è detto precedentemente, per effetto del moto diurno, tutti i punti dello zodiaco
sono trascinati da un movimento orario da est verso ovest. In conseguenza di ciò, il punto
di opposizione a Saturno (ossia: 16° Cancro 29′) viene trascinato in senso orario e, in un
dato momento temporale, si troverà congiunto all’Ascendente. In questo momento, quindi,
l’Ascendente si troverà in opposizione a Saturno. Anche in questo caso, si ha una
direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del moto diurno, il grado del
punto di opposizione a Saturno (ossia: 16° Cancro 29′) si sposterà in senso orario fino a
raggiungere l’Ascendente, congiungendovisi. Tuttavia, Saturno continua sempre a
mantenere la sua posizione nel mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH).
Anche se per effetto del moto diurno sembra che apparentemente l’Ascendente sia
avanzato in senso antiorario nello zodiaco da 08° Ariete 58′ a 16° Cancro 29′, in realtà è il
punto di opposizione a Saturno (ossia: 16° Cancro 29′) che si è spostato congiungendosi
all’Ascendente. Infatti, in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il quale “la
direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al
Significatore, che viene considerato immobile”), è il grado del punto di quadratura a
Saturno (Promissore) che si sposta verso l’Ascendente (Significatore). Per calcolare
quando si verifica questo momento, si deve ricorrere all’Ascensione Obliqua (AO).
Quindi, applicando la regola, si calcoli l’Ascensione Obliqua (AO) dell’Ascendente
(Significatore) e quella del punto di quadratura a Saturno (Promissore), entrambi per la
latitudine del luogo di nascita. Sandra Mondaini era nata a Milano (MI), località avente
una latitudine geografica di 45°N28′.
Pertanto:
AO dell’Ascendente: 04°,613334521
L’arco di direzione è dato dalla differenza tra le due Ascensioni Oblique (AO): 83°,
66441959 – 04°,613334521 = 79°,05108507
E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore
temporali.
Pertanto:
6h + 1h,264556268 = 7h,264556268
Pertanto;
Pertanto:
6h + 1h,264556268 = 7h,264556268
Pertanto;
Pertanto:
AO dell’Ascendente: 04°,613334521
L’arco di direzione è dato dalla differenza tra le due Ascensioni Oblique (AO): 83°,
66441959 -
04°,613334521 = 79°,05108507
E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore
temporali.
Semiarco notturno (SAN) del punto 16° Cancro 58′: 65° 16′ 04″ —> 65°,26777778
Distanza Meridiana (DM) del punto 16° Cancro 58′: 13° 47′ 10″ (dal FC) —> 13°,78611111
Pertanto:
Ora Temporale (HTN) del punto 16° Cancro 58′ = 65°,26777778 : 6 = 10h,87796296
per cui:
Se si effettua il calcolo con il programma Morinus (rettificando l’orario a 20h 01m 45s) si
avrà come arco 79.054
La data è 20 Settembre 2010 e Sandra si spegne il 21 Settembre 2010 dopo dieci giorni di
ricovero per insufficienza respiratoria.
Da rilevare che sempre nel periodo in questione nel tema di Sandra si verifica anche nel
mondo la direzione primaria di Saturno (Promissore) in congiunzione al Discendente
(Significatore). In questo caso, Saturno (Promissore), pur restando fermo nel proprio
grado zodiacale, per effetto del moto diurno si troverà ad avere una distanza oraria (DH)
diversa da quella che aveva al momento della nascita, indietreggiando nelle case, fino ad
arrivare sul Discendente. Apparentemente, sembra che sia il Discendente (Significatore)
che si muove con moto apparentemente destrorso (un pianeta A invia un aspetto destro ad
un pianeta B quando, secondo l’ordine dei segni, quest’ultimo si trova più avanti). In
realtà, essendo il principio delle direzioni primarie sempre quello per cui è un
Promissore a muoversi verso un Significatore, così come ribadito da Argoli (“la direzione è
il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al Significatore, che
viene considerato immobile”), è Saturno (Promissore) che si muove in aspetto orario al
Discendente (Significatore) e muta la sua distanza oraria (DH).
Questa direzione primaria nel mondo di Saturno (Promissore) alla congiunzione con
il Discendente (Significatore) acquista rilevanza se si pensa che tale congiunzione non è
altro che un’opposizione all’Ascendente. Ne consegue che sia nello zodiaco che nel mondo
si verificano nello stesso periodo due direzioni primarie aneretiche di Saturno
(Promissore) in aspetto di opposizione o diametro all’Ascendente (Significatore), che è
Hyleg del tema.
Bisogna considerare che le direzioni primarie costituiscono un sistema previsionale
altamente preciso, ma sensibilissimo all’orario di nascita. Uno scarto di 4 minuti può
comportare lo spostamento temporale dell’evento di un anno. Ad ogni modo è un
utilissimo sistema che consente di individuare nel tempo eventi ben definiti dalla natura
dei punti coinvolti.
In entrambi gli esempi, si ha una direzione aneretica. Infatti, afferma Ptolomaeus che
“allorché si procede secondo la successione dei segni, i luoghi occupati dai pianeti Marte e
Saturno, giungono ad uccidere e sono perciò considerati anereti, sia che essi vengano a
congiungersi, sia che, con una quadratura o un’opposizione, cadano in aspetto con
l’afeta” [Claudius Ptolomaeus, Op. cit., Liber III, Cap. XI "Della durata della vita - Dei
diversi modi di esaminare la durata della vita"]. Sia nel tema di Sara (essendo la sizigia
precedente la nascita un novilunio) che in quello di Sandra (essendo la sigizia precedente
la nascita un plenilunio, ma la Pars Fortunae o Tyche in Casa VIII, luogo non afetico)
l’Ascendente è Hyleg o dator vitae. L’Ascendente viene diretto (nel tema di Sarah) al
quadrato e (nel tema di Sandra) all’opposizione di Saturno (anereta per natura e uno dei
significatori della morte). Entrambe le direzioni, pertanto, non possono non essere quindi
interpretate come grave pericolo di vita rispettivamente per Sarah e per Sara. Secondo
Argoli, “Così il Significatore si comporterà, per esempio, come il creditore che deve
ricevere qualcosa dal Promettitore in un certo e determinato tempo, il cui intervallo è
determinato dalla direzione” [Andrea Argoli, Op. cit., Cap. I]. In questi casi, Saturno
(Promissore) promette all’Ascendente (Significatore) la morte.
Esempio
Il tema utilizzato (rettificato) è quello di Raimondo Vianello, nato a Roma (RM) il 5 maggio
1922 e deceduto a Milano (MI) il 15 aprile 2010
Figura 9 - Raimondo Vianello: tema di natività
Per effetto del moto diurno, tutti i punti dello zodiaco sono trascinati da un movimento
orario da est verso ovest. In conseguenza di ciò, il grado di Marte (ossia: 26° Sagittario 15′)
viene trascinato in senso orario e, in un dato momento temporale, si troverà congiunto alla
Luna. In questo momento, dunque, Marte si troverà in congiunzione alla Luna e si ha una
direzione primaria nello zodiaco. Infatti, per effetto del moto diurno, il grado di
Marte (ossia: 26° Sagittario 15′) si sposterà in senso orario fino a raggiungere la Luna,
congiungendovisi. Tuttavia, Marte continua sempre a mantenere la sua posizione nel
mondo e non cambia affatto la sua distanza oraria (DH). Anche se per effetto del moto
diurno sembra che apparentemente la Luna sia avanzata in senso antiorario nello zodiaco
da 00° Bilancia 00’ 18” a 26° Sagittario 15′, in realtà è Marte che si è spostato
congiungendosi alla Luna. Infatti, in aderenza al principio ribadito da Argoli (secondo il
quale “la direzione è il movimento del Promettitore secondo il moto del Primo Mobile al
Significatore, che viene considerato immobile”), è il grado di Marte (Promissore) che si
sposta verso la Luna (Significatore). Per calcolare quando si verifica questo momento, si
deve ricorrere all’Ascensione Obliqua (AO) sia della Luna (Significatore) che di Marte
(Promissore), calcolata sul Polo di elevazione o circolo orario (CH) della Luna.
Pertanto:
Pertanto:
Con riferimento alla latitudine geografica, il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) della
Luna è 6,83222222222
Per pervenire all’Ascensione Obliqua (AO) di Marte sotto il Polo di elevazione o Circolo
Orario (CH) della Luna è necessario calcolare la Differenza Ascensionale di Marte
utilizzando come latitudine il Polo di elevazione o Circolo Orario (CH) della Luna. Infatti,
seguendo le prescrizioni di Argoli, Marte (Promissore) deve essere diretto “verso
qualunque posizione, come se fosse l’Ascendente della regione, tramite l’Ascensione
Obliqua del polo” della Luna. Pertanto, attraverso le Tavole del Primo Mobile, l’Ascensione
Obliqua di Marte è quella rilevata nella colonna delle Ascensioni Oblique (AO) in
corrispondenza del suo grado zodiacale (ossia: 26° Sagittario 15′) per una latitudine pari al
Polo di elevazione o Circolo Orario della Luna (ossia: 6,83222222222). L’Ascensione
Obliqua di Marte così calcolata è pari a 267°,8145342
E’ possibile pervenire allo stesso risultato anche mediante le distanze orarie e le ore
temporali.
Distanza Meridiana (DM) di Marte: 82° 54′ 59″ (dal FC) —> 82°,91638889
Pertanto:
Pertanto:
Semiarco diurno (SAD) della Luna: 89° 59’ 53” —> 89°,99805556
Distanza Meridiana (DM) della Luna: 12° 14′ 26″ (dal MC) à 12°,24055556
Pertanto:
Pertanto:
In questo caso, si deve tenere conto che Marte percorre l’arco di direzione fino
all’Ascendente (quindi sotto l’orizzonte) in base alle sue Ore Temporali Notturne (Htn) e
l’arco di direzione dall’Ascendente fino alla Luna (quindi sopra l’orizzonte) cambiando
velocità.
La velocità con la quale Marte percorre l’arco di direzione sopra l’orizzonte viene calcolata
in base alla seguente formula: 30h – Ore Temporali di Marte.
A questo punto, si può pervenire all’Arco di Direzione Marte (Promissore) congiunto alla
Luna (Significatore):