MARTEDÌ 30 OTTOBRE 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29

SerieB L’INTERVISTA
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Roberto Venturato

V
Roberto Venturato, 55 anni, a
sinistra con il d.g. Stefano
Marchetti e in panchina. Qui
sopra il genoano Kouame, che il
tecnico ha lanciato nel Cittadella

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PADOVASPORT-LAPRESSE-GETTY

«IlmioCittadella
suo padre vicino a Montebellu-

L'IDENTIKIT na. Perché questa scelta?

«Sto con lui dopo che è manca-
NATO A ATHERTON (AUSTRALIA)
ta mia madre, sono figlio uni-
co, e viene sempre alle partite.

guardaallaSerieA
N
IL 14 APRILE 1963
RUOLO ALLENATORE CITTADELLA I miei figli sono grandi, mia
(EX CENTROCAMPISTA) moglie ogni tanto viene e torno
io a casa almeno una volta la
Ha giocato con Montebelluna, settimana, senza problemi».
Cremonese, Pergocrema,

seguendoMennea»
Giorgione, Venezia, Treviso e Proposte per andare via?
Pizzighettone, dove nel 1996 ha «Mai. E io sto bene qui, mi pia-

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iniziato ad allenare nelle giovanili
fino a vincere la C2. Nel 2007 era
vice di Mondonico a Cremona,
dove poi ha allenato nel 2009-10
prima di Pergolettese (due volte)
e Piacenza. Al Cittadella dal 2015
ce quello che posso fare, se mi
chiameranno vedremo».
Quali i concetti del suo calcio?
1Il tecnico da più tempo su una panchina della B «Far partecipare tutti al gioco,
essere propositivi, creare grup-

«Abbiamo le qualità per rincorrere i nostri sogni»

pi con condivisione delle idee,

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in cui tutti possono fare tutto».

«Un Pordenone-Cittadella in C Il trequartista è poco di moda,

Nicola Binda vinto 3-0 che ci ha dato convin- lei lo impiega nel 4-3-1-2.

E
zione e fatto partire la cavalca- «Mi è sempre piaciuto avere
ra il 2015, Renzi era ta verso la B. E poi il 5-1 al Ve- uno o più giocatori tra le linee,
presidente del Consi- rona dopo essere andati sotto». mi intriga avere gente di quali-

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glio e Mancini allena-
va l’Inter. Sembra ieri,
ma il mondo è cam-
biato. Non per Roberto Ventu-
rato, da allora sulla panchina
del Cittadella: nessuno in B
resiste da tanto tempo.
tà che sappia fare più ruoli».
Perché a Cittadella un allenato-
re si sente forte? Marchetti ogni anno vende i mi-
«Perché la proprietà e il diret-
tore Marchetti affrontano le
SEMBRAVA NON gliori del Cittadella e le propone
giocatori poco noti. Si fida?
cose nel modo giusto. L’allena- POTESSE BATTERE «E’ un grande conoscitore di
tore sente la fiducia e pensa so-
lo al campo: il calcio è questo».
CERTI AVVERSARI, giocatori, sa trovare quelli con
le qualità migliori per noi. C’è

A
Ci credeva?
«Sapevo che questa società
punta sugli uomini e le loro
capacità. Lo speravo, ma non
ci pensavo: eravamo in C e
volevamo tornare in B. Io so-
no ambizioso e ho accettato
Marchetti ha giocato con lei a
Treviso negli anni Novanta.
«Prima avversari e poi compa-
gni, un rapporto cresciuto nel
tempo».
MA CE L’HA FATTA un confronto, è capitato che
abbia consigliato qualcosa an-
ROBERTO VENTURATO ch’io, abbiamo ottima l’intesa».
SU PIETRO MENNEA
Lei si intende di consulenze fi-
Non avere pressioni aiuta? nanziarie: su quale giocatore
«Chi fa questo mestiere le pres- lanciato se la sente di investire?

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la sfida , ma qui hanno scritto
lunghe pagine anche Glerean,
Maran e Foscarini».
Sono passati 1.208 giorni: mai
avuto momenti critici?
«Certo c’è stato, ma cose per le
Il Cittadella in A è un’utopia?
«Non è una cosa facile, ma è
giusto sognare. Per la serietà e
le capacità del club la possibili-
tà c’è. Ma ci si arriva con una
crescita continua, non per ca-
so. Per noi è importante fare la
sioni le ha, voler migliorare è
una pressione che mi piace».
Spesso è polemico con arbitri:
vi sentite poco tutelati?
«Non sono polemico... Sono
schietto e sincero, li rispetto
«Varnier mi ha colpito dall’ini-
zio: mi dispiace che si sia infor-
tunato, ma l’Atalanta avrà un
talento con qualità importanti.
E poi Kouame, sta facenco cose
straordinarie al Genoa».

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quali basta sedersi al tavolo
per risolverle. Cose che capi-
tano. Ma sono stati di più i
momenti belli: una promo-
zione e due playoff in B».
In 208 partite di campionato
quale vuole incorniciare?
B, però vogliamo crescere».
C’è un atleta che identifica que-
sto sogno?
«Mennea non sembrava potes-
se battere certi avversari, ma
c’è riuscito con abnegazione:
mi piace come paragone».
perché fanno un mestiere com-
plicato. Me la sono presa solo
davanti a qualche errore, ma
poi è finita lì. Se siamo più bra-
vi vinciamo noi, non credo as-
solutamente ai complotti».
La famiglia a Cremona, lei con
E’ più facile che il Cittadella va-
da in A o che lei torni in Austra-
lia dove è nato?
«Sono venuto in Italia che ave-
vo 10 anni, sicuramente ci tor-
nerò in vacanza. Spero che pri-
ma il Cittadella vada in A».
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