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5 ottobre 2018 - 13:39 > Versione online

Fattura elettronica e equo compenso:


l’allarme dei commercialisti

• Professioni
Venerdì 5 ottobre 2018 - 15:34
A Pesaro il congresso nazionale dell'Anc
Milano, 5 ott. (askanews) – “La fatturazione elettronica e ulteriori cambiamenti normativi stanno
portando l’amministrazione finanziaria ad avocare le competenze fiscali dei commercialisti. Il
77% degli iscritti all’Ordine basa la maggior parte della propria attività nell’area contabile e
fiscale: di conseguenza, il processo di disintermediazione selvaggia che l’Amministrazione
finanziaria sta portando avanti metterà questi professionisti in enorme difficoltà”. Lo ha detto
Maria Vittoria Tonelli, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti di Pesaro-Urbino e
consigliera di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri, nel corso del
congresso nazionale Anc che si è tenuto a Pesaro.
“Non possiamo permettere che la normativa sulla fatturazione elettronica, una volta che sarà
entrata in vigore a pieno regime – ha affermato il presidente Anc, Marco Cuchel – sia causa di
svilimento della figura del commercialista, la cui centralità, come ruolo e figura, non è in
discussione per quanto concerne i rapporti tra aziende e Pubblica Amministrazione. Se si dovesse
avverare anche solo in parte quello che temiamo rispetto alla drastica riduzione del volume di
attività dei commercialisti, la politica dovrà affrontare la necessità della messa in campo di
adeguati ammortizzatori sociali per decine di migliaia di dipendenti che rimarranno senza
lavoro”.
“L’equo compenso è fondamentale – spiega Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di
previdenza dei ragionieri – Nel momento in cui un cittadino si rivolge o a un commercialista o a
un esperto contabile ha la garanzia di interfacciarsi con un professionista abilitato, che dispone di
un’assicurazione professionale ed è aggiornato costantemente. Questo lavoro va ovviamente
retribuito e l’equo compenso è uno strumento con cui il cittadino ha la garanzia della qualità del
lavoro che viene svolto per lui”. Secondo Andrea Bertoldi, segretario della Commissione Finanze
del Tesoro, “il Parlamento dovrà dare risposte nell’interesse dell’intero paese, del sistema
economico e di quello dei professionisti: bisogna crescere nelle professionalità e nelle
specializzazioni e il futuro della categoria deve ottenere una risposta soddisfacente dalla politica”.
Per il consigliere d’amministrazione della Cnpr, Donato Montibello, “La scuola, l’università ed in
particolare l’innovazione del rapporto tra la formazione e il mondo del lavoro risultano centrali:
per questo stiamo lavorando con forza a un progetto che sia in grado di dare le giuste competenze

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e nuove opportunità di lavoro a migliaia di ragazzi che con il loro percorso di studio potranno
diventare esperti contabili e potranno farlo avendo le competenze necessarie per sfidare il mercato
e crearsi una nuova e soddisfacente posizione lavorativa”.
Secondo il vicepresidente dei commercialisti italiani, Davide Di Russo, “la professione attraversa
una fase di profondo mutamento. Per quanto “la semplificazione” sia suscettibile di avere sul
lungo periodo risvolti positivi, nell’immediato rischia di recare un indesiderato carico di
inconvenienti. Si tratta di novità che, per un verso, comportano uno sgravio di incombenze ma
che, nel contempo, si traducono inevitabilmente in una consistente e pericolosa contrazione dei
margini di attività per i Colleghi che operano in modo pressoché esclusivo nel settore fiscale e
tributario”. “L’esperto contabile è una professione da valorizzare – aggiunge il presidente
dell’Ordine dei commercialisti di Pesaro-Urbino, Paolo Balestrieri – e fa bene la Cassa Ragionieri
a prodigarsi per fornire ad essa un’identità necessaria per anticipare l’ingresso, soprattutto dei
giovani, nel mondo del lavoro”
Per Giorgio Calcagnini, professore Ordinario di economia politica presso la Facoltà di Economia
dell’UniversitàdiUrbino, “in un contesto internazionale sempre più competitivo, sono
fondamentali le opportunità offerte dalla “nuova economia”, anche grazie a figure professionali
specializzate. È in questo contesto che si deve collocare anche la figura dell’esperto contabile, che
diventa una opportunità di occupazione per i nostri giovani alla ricerca di occupazioni che, oltre
garantire un reddito, offrano opportunità di crescita professionale”. A fargli eco Francesca
Cesaroni, professore Ordinario di economia aziendale presso la Facoltà di Economia
dell’UniversitàdiUrbino: “Per gli studenti intenzionati a intraprendere la professione di esperto
contabile, la Scuola di Economia dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo da diversi anni
propone il corso di laurea in Economia e Management – Curriculum Amministrazione d’Impresa
e Professione, un percorso di studi triennale specificamente dedicato alla formazione di esperti in
tematiche relative all’amministrazione e al controllo delle imprese”.
“I commercialisti in questi anni hanno contribuito a far sì che l’Italia divenisse un Paese moderno
senza nulla da invidiare, anzi, da esempio ai molti nostri competitor – ha sottolineato Giorgio
Luchetta, consigliere Cndcec con delega alla deontologia – Credo che sia semplice pensare alla
nostra professione senza fare chissà quali sforzi o voli pindarici, la verità da sempre è solo una:
noi c’eravamo, noi ci siamo, noi ci saremo”. Per Andrea Benetti, componente del comitato dei
delegati Cnpr, “l’esperto contabile è una figura con grandi possibilità e prospettive, se ben
veicolata e valorizzata. Al giorno d’oggi, con gli scenari che cambiano rapidamente, può divenire
un punto di riferimento per il nostro tessuto produttivo: la flessibilità nell’approccio alla vita
aziendale unite alle importanti competenze che fanno parte del bagaglio di un professionista
saranno determinanti, ne sono convinto, per la crescita di questa figura”.
Nel corso del forum è stata consegnata una targa ricordo dell’ultimo presidente dei ragionieri
italiani, Wiliam Santorelli, recentemente scomparso, al figlio Gianluca, iscritto all’albo dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili. Ad aprire i lavori del congresso è stato Antonio Delle
Noci, assessore al Bilancio del Comune di Pesaro. (nella foto, da sinistra: Luigi Pagliuca, Andrea
Benetti, Marco Cuchel, Giorgio Luchetta, Maria Vittoria Tonelli e Donato Montibello)
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