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CONGIUNTIVO ESORTATIVO ed IMPERATIVO NEGATIVO (pagina

13 numero 1)
5) O giudici, illustriamo tutta quanta la situazione e consideriamola
esposta davanti agli occhi, tanto più facilmente capirete quali cose
contenga tutto il processo e di quali cose noi dobbiamo discutere e
che cosa vi convenga seguire.
8) Non pentirti della tua decisione!
10) Ciò che non puoi avere con il valore ottienilo con le lusinghe.
12) Non fare all’altro ciò che non vuoi sia fatto a te! (imperativo negativo)
13) In questi mesi non aspettarti nulla da mio fratello Quinto.
(imperativo negativo)
14) O Annibale, non oltrepassare l’Ebro! Non devi interessarti della
questione contro i Saguntini. (imperativo negativo/congiuntivo esortativo)
15) Non diventare simile alle persone malvagie, perché sono molte,
non diventare ostile a molti perché sono diversi.
16) Interpretiamo la virtù secondo la consuetudine della vita e l’uso
della lingua e non valutiamola dalla dignità delle parole.

CONGIUNTIVO CONCESSIVO (pagina 13 numero 2).

1. Ammettiamo pure che da ogni parte sovrastino tutte le paure e


incombano tutti pericoli: li affronterò e li sosterrò
2. Ammettiamo pure che tu sia stato tribuno della plebe nel pieno
rispetto della legge: con quale abitudine, con quale esempio
proponi la legge?
3. Che mi faccia ridere, io lo farò piangere!
4. Dicono che non ci sia un uomo buono saggio: Ammettiamo pire
che sia così: ma intendono quella saggezza, che nessuno ha
ancora conseguito da mortale.
5. Ammettiamo pure che l’ambizione stessa sia un difetto; tuttavia
spesso è causa di azione virtuose.
6. Ammettiamo pure che queste cose siano false, certamente non
sono malviste.
7. Siamo stati vinti in battaglia: ammettiamo pure che non sia il male
più grande, è certamente un male.
8. Ammettiamo pure che non ci siano forze durante la vecchiaia; ma
nemmeno non sono richieste dalla vecchiaia.
9. Ammettiamo che non abbiate paragonato Filippo ad Annibale:
certamente lo paragonerete a Pirro.
10. Ammettiamo che nelle tue parole ci sia questa stupidità; quanto è
più grande nelle cose!

CONGIUNTIVO DESIDERATIVO (pagina 15 numero 5a)

6. Queste cose mi vengono dette e mi vengono annunciate adesso


dalla Gallia; che se vogliano proibirlo gli dei, sono vere, non poco mi
rattristo.
7. Faccio gli scongiuri che prima o poi venga quel giorno (oh se fosse
già arrivato!)
8. Forse dirai: “Che cosa quindi? Tutte queste cose sono in te?”
“Magari ci fossero!”
9. Magari gli dei non avessero dato agli uomini questa accortezza,
che pochissimi usano opportunamente, ma innumerevoli usano
sfrenatamente.
10. Vi auguro di arrivare alla vecchiaia!
11. Magari Giove Ottimo Massimo non permetta questo!
12. Soltanto questo desidererei ottenere da te!
13. Queste erano all’incirca le cose che avrei voluto ti fossero note
14. Quanto vorrei che tu fossi a Roma?
15. Così vorrei che ti persuadessi che ho quest’unico conforto
16. Vorrei che mi avesse invitato a pranzo alle Idi di Marzo.

CONGIUNTIVO DUBITATIVO O DELIBERATIVO (pagina 16 numero


7a)
Cosa dovrei fare? La morte mi insegue e la vita fugge
1.Cosa dovrei ricordare di più riguardo alla benevolenza di Attico?
2.Che fare? Quale amico dovrei trovare, infelice, a chi riferirò queste
decisioni? Oppure dove cercherò aiuto?
3.Di che cosa mi dovrei lamentare per primo? Soprattutto, o giudici,
da dove dovrei cominciare? O quale aiuto dovrei chiedere o a chi?
Dovrei implorare fiducia agli dei immortali, al popolo romani, a voi che
avete l’assoluto potere di questo tempo?
4.Perché io non dovrei rallegrarmi che il mio consolato sia stato
voluto dal fato per la salvezza del popolo romano?
5.Perché dovrei raccomandarti colui il quale che tu stesso hai caro?
6.Dove dovrei cercare? Dove dovrei investigare? Chi dovrei
interrogare? Quale strada dovrei intraprendere? Sono indeciso
7.Non ho riposto a una sola delle tue lettere ricche d’eloquenza, in cui
vengono trattati i pericoli dello stato: perché non avrei dovuto
risponderti? Ero molto scosso.
8.“Forse hai toccato questa casa?” “Perché non avrei dovuto
toccarla?”
9.Persa ogni speranza di vittoria cosa avremmo potuto fare per
sfuggire dalle mani dei nemici?
10.Forse io dovrei ascoltare tante volte la stessa cosa?
11. Forse io non dovrei adirarmi con quello?

CONGIUNTIVO POTENZIALE E DI MODESTIA (pagina 17 numero


8)

1. Adesso qualcuno mi potrebbe dire: “Perché tu? Non hai nessun


difetto?”
2. Qualcuno potrebbe ridere per questa norma
3. Chi potrebbe dire che anche la gloria più eccelsa non è più spesso
un dono della fortuna che della virtù?
4. Che cosa dici? Adesso Cicerone difende Cesare? Chi avrebbe
potuto credere a ciò oltre a me?
5. In che modo questi possono diventare cittadini buoni e forti -
infatti coraggiosi neanche loro stessi potrebbero dirlo -?
6. Lucio Silla per la prima volta costrinse la città di Atene - chi
avrebbe potuto crederlo - al cannibalismo con l’assedio e con la
fame.
7. Non era da fare.
8. Potresti trovare molti a cui in progetti pericolosi e maliziosi
sembrano più splendidi e importanti di quelli moderati e di quelli
meditati.
9. Chi potrebbe dubitare che Platone sia il principale dei filosofi?
10. Niente potrebbe dilettare l’animo come l’amicizia fedele e cara
11. Avresti potuto dire che quello aveva volato, non che aveva
compiuto un viaggio.
12. Blesamio avrebbe potuto scrivere che Cesare era un Tiranno?
13. Oserei senza alcun dubbio affermare questo, cioè che l’eloquenza
è la cosa più difficile di tutte.
14. Oserei credere che i Germani stessi sono indigeni e minimamente
mescolati agli arrivi di altre popolazioni e agli stranieri.

CONGIUNTIVO IRREALE E SUPPOSITIVO

1. nessuno mai senza grande speranza di immortalità si esporrebbe


alla morte per la patria
2. Desidererei tanto condividere con te il mio cambiamento
improvviso
3. io vorrei anzi desidererei che tu fossi qui; non mi mancherebbero
né un consiglio né un conforto
4. le città in verità non avrebbero potuto essere costruite né essere
abitate senza l’unione degli uomini; in conseguenza di ciò furono
stabilite le leggi e i costumi
5. ti scriverei di più riguardo alle mie decisioni, ma due faccende mi
rendono più succinto
6. “vorrei che fosse lecito: avrei detto ciò”. E’ lecito che tu lo dica.
“Avrei fatto questo “. E’ lecito che tu lo faccia. Nessuno lo
impedisce. “Avrei deciso questo” Delibera, purché rettamente; tutti
lo approveranno “avrei giudicato ciò”. Tutti lo loderanno se avrai
giudicato correttamente e secondo le regole.
7. Ricorderei le gravissime disfatte non solo degli antichi comandanti
ma anche di quelli attuali, citerei anche molti celebri uomini
stranieri; ma niente è necessario.
8. Magari ci fosse stata in Tiberio Gracco e in Gaio Carbone una tale
disposizione a governare opportunamente lo stato, quale fu
l’ingegno per parlare bene: certamente nessuno sarebbe prevalso
in gloria a questi uomini
9. non da fare
10.supponiamo che Manio Curio ritorni in vita: non giudicherebbe
forse questo uomo come uno schiavo?
11.supponiamo che tu mi chieda di dire quale sia la natura degli Dei:
forse non ti risponderei niente!
12.supponiamo che l’invito Alessandro avesse combattuto con
generali invitti: i Macedoni avrebbero avuto un solo Alessandro,
molti Romani sarebbero stati simili ad Alessandro o per gloria o
per la grandezza delle imprese.

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