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Tra sottosuolo e
sole
(Non) si diventa ciò che (non) si è.
19
DIC 2016
“Del sesso” (Jean-Luc Nancy)
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“In questo sguardo, quello dell’altro e il mio, il mio visto in quello dell’altro e
viceversa, vi è qualcosa di animale che guarda. Ossia qualcosa che non
appartiene alla scena sociale, o meglio che le appartiene in modo diverso, o
meglio ancora che appartiene a un’altra scena, la scena della
comunicazione dei viventi. L’intimità vi si rivela più intima ancora
dell’intimità stessa, poiché non può essere circoscritta come una sfera di
estrema riservatezza, dove regnerebbe il diritto di un soggetto
indipendente, una potenza sottratta a tutte le altre. Questa intimità non può
essere descritta come quel tipo di potenza perché non cessa di ribaltarsi
fuori di sé, è nell’imminenza sempre rinnovata di un’apertura sull’assenza
di fondo.
L’intimità del corpo nudo è più intima dell’intimo, come l”interior intimo
meo”, invocato da Sant’Agostino.”
https://antoniodileta.wordpress.com/2016/12/19/del-sesso-jean-luc-nancy/ 1/1