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6/17/2017 “Del sesso” (Jean-Luc Nancy) | Tra sottosuolo e sole

Tra sottosuolo e
sole
(Non) si diventa ciò che (non) si è.

19
DIC 2016
“Del sesso” (Jean-Luc Nancy)

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“In questo sguardo, quello dell’altro e il mio, il mio visto in quello dell’altro e
viceversa, vi è qualcosa di animale che guarda. Ossia qualcosa che non
appartiene alla scena sociale, o meglio che le appartiene in modo diverso, o
meglio ancora che appartiene a un’altra scena, la scena della
comunicazione dei viventi. L’intimità vi si rivela più intima ancora
dell’intimità stessa, poiché non può essere circoscritta come una sfera di
estrema riservatezza, dove regnerebbe il diritto di un soggetto
indipendente, una potenza sottratta a tutte le altre. Questa intimità non può
essere descritta come quel tipo di potenza perché non cessa di ribaltarsi
fuori di sé, è nell’imminenza sempre rinnovata di un’apertura sull’assenza
di fondo.

Il corpo nudo non è l’ultimo grado di un processo di denudamento che alla


fine raggiunge una verità spogliata di ogni artificio. Al contrario, esso è
l’esposizione di ciò che non si lascia cogliere né identificare come verità, o
almeno non come verità di adeguazione o di significazione. Il corpo nudo
non offre la corrispondenza fra una forma e un contenuto, né fra una forma
e se stessa. Al contrario, apre la verità che, svelandosi, vela la propria
identità: non per dissimularla, ma per attestarne la fuga infinita.

L’intimità del corpo nudo è più intima dell’intimo, come l”interior intimo
meo”, invocato da Sant’Agostino.”

(Jean-Luc Nancy, “Del sesso”, ed. Cronopio)

https://antoniodileta.wordpress.com/2016/12/19/del-sesso-jean-luc-nancy/ 1/1

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