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LE FRONTIERE

6 PRIMO PIANO DELLA VITA


Venerdì
15 Dicembre 2017

Il voto al Senato
Con 180 favorevoli, 71 no
e 6 astenuti una maggioranza
anomala composta soprattutto
da Pd, M5S e Sinistra ha fatto
passare la controversa norma

MARCO IASEVOLI GENTILONI


ROMA «È una scelta di civiltà»
n un clima teso e segnato da emo- «Dal Senato - twitta il premier -

I zioni contrastanti, il Senato approva


senza modifiche il ddl sul fine vita
con 180 sì, 71 contrari e 6 astenuti. Il te-
Il display
di Palazzo
Madama
con l’esito
una scelta di civiltà. Un passo
avanti per la dignità della persona»

sto ora è legge. Nell’Aula parte un lungo


del voto
applauso da Pd, M5S, e Sinistra. Clima
finale sulla
mesto tra i banchi di quei senatori di op-
legge che
posizione e (pochi) di maggioranza che
introduce in
sino alla fine hanno provato a fermare il
Italia il
disegno di legge. Lacrime di gioia sulla
testamento
tribunetta di Palazzo Madama dove era-
biologico LORENZIN
no seduti Emma Bonino e Mina Welby
con rappresentanti dei Radicali e del- «Non serviva una legge»
l’associazione Luca Coscioni, mentre in

Ora il biotestamento è legge


piazza Montecitorio il fronte pro-euta- «Per me non c’era bisogno di una
nasia si riuniva per festeggiare. legge - dice il ministro della Salute –
I numeri, quindi, non smentiscono le , ci saranno aspetti da monitorare»
previsioni. Le ultime dichiarazioni di vo-
to seguono un copione prevedibile. Pd,
M5S e sinistra rivendicano il testo con lo

e si pensa già a correzioni


slogan «oggi l’Italia è più civile», le forze
di centrodestra denunciano la «deriva
eutanasica» e con sfumature diverse pro-
mettono cambiamenti nella prossima le-
gislatura. Le dichiarazioni dei senatori
più combattivi nelle sedute degli scorsi RENZI
giorni – Quagliariello, Gasparri, Giova- «Più libertà ma serve cura»
nardi, Sacconi, Romano – sono più la fir-
ma finale a giorni di battaglia che non un
convinto tentativo di ribaltare le sorti del
voto. Concluso l’esame, poi, il copione
Largo margine per i sì, ma i contrari non si arrendono «Un passo verso la libertà.
L'impegno ora è accompagnare
con amore chi soffre».
prosegue con i commenti istituzionali. posizione di mezzo assunta dai centristi: zione di voto, Lucio Romano (Democra- un altro parere: «È un punto di equilibrio, Pd, che continuano ad avere il sospetto
La «scelta di dignità» rivendicata dal pre- «Non credo fosse necessaria una legge. zia solidale) sembra provato: «Sono da si umanizza la morte, non la si accelera». che alla fine tra i dem abbia prevalso la
mier Paolo Gentiloni, nonostante il go- Almeno è chiaro che le Dat non c’entra- sempre contro trattamenti sproporzio- Ma il vero bersaglio dei cattolici contra- "ragion di partito" a pochi mesi dal vo-
verno sia rimasto fuori dalla contesa, è la no niente con l’eutanasia, che in Italia è nati e futili, ho solo cercato di evidenzia- ri al fine vita sono i cattodem, che ieri so- to. I temi etici, ora è più chiaro, avranno
forma sincopata dell’impegno assunto vietata. Ci volevano correzioni su aspetti re modifiche di buon senso. Non è stato no tornati a difendere la scelta di votare uno spazio nella prossima campagna e-
dal segretario dem Matteo Renzi, secon- tecnici che ho segnalato, ora andrà at- possibile, voto no con libertà e responsa- sì. «Abbiamo evitato accanimento tera- lettorale. Un fronte di centrodestra che
do il quale questo «passo verso la libertà» tentamente monitorata la fase applicati- bilità». Dalla sua parte si schierano il pre- peutico, suicidio assistito ed eutanasia. La coinvolge la forzista Olimpia Tarzia (nuo-
andrà poi accompagnato «da risorse, cu- va di massa per evitare problemi». Ma sidente di Des, Lorenzo Dellai, e il depu- prova sono i commenti di chi afferma va responsabile Fi per la famiglia), Euge-
re e amore per chi vive la malattia». non è Ap al centro della scena. Piuttosto tato dello stesso partito, Gian Luigi Gigli, che la sfida per la prossima legislatura è nia Roccella (Idea) e Paola Binetti (Udc) QUAGLIARIELLO
Il dibattito più intenso è tra i cattolici che il rapporto diventato burrascoso, negli ul- presidente del Movimento per la vita. Ma l’eutanasia. È una buona legge ma non assicura che la correzione della legge sul «È eutanasia, cambieremo»
siedono in Parlamento. Alternativa po- timi giorni, tra i cattolici del Pd (i cosid- in maggioranza, come detto, non tutti la perfetta, alcune modifiche erano oppor- fine vita sarà nel programma della coa-
polare concede la libertà di coscienza, e detti "cattodem") e i credenti che sono pensano come Romano. Mario Marazzi- tune ma non ci sono state per colpa del- lizione. Ieri però Berlusconi e Salvini non «È la via italiana all’eutanasia - dice il
al Senato prevalgono i «no». Il ministro anch’essi nell’orbita della maggioranza ti, deputato di Des e presidente della com- l’ostruzionismo in Commissione». Ma la si sono espressi. leader di Idea -, il nuovo Parlamento
della Salute Beatrice Lorenzin esprime la di governo. Nella sua asciutta dichiara- missione Affari sociali della Camera, ha versione non convince i cattolici fuori dal © RIPRODUZIONE RISERVATA riparerà questa stortura».

«Si toglie responsabilità a noi medici»


Il presidente dell’Ordine di Roma, Lavra: così aumenta solo la burocrazia
GRAZIELLA MELINA intervenire con le sue compe- ma di tutto clinico? mento che deve intervenire lad- in maniera estremamente rigo-
tenze ben definite anche nel Quale dev’essere allora il ruolo dove c’è un dibattito sulla ge- rosa e rispettosa dei diritti. Non si
ella nuova legge «nella so- campo deontologico, in modo da del medico? stione fisiologica di un proble- capisce perché debbano ancora

D stanza, noi potremmo far-


ne a meno. Basterebbe ri-
prendere le indicazioni previste
garantire al massimo la persona
che ha in cura. Questa legge in-
vece fa subentrare la giurispru-
Oggi è difficile che valutazioni co-
sì delicate, complesse, serie, im-
portanti siano compiute da un
ma. La legge prefigura invece l’in-
tervento della giurisdizione qua-
si come un elemento di routine.
subire dal punto di vista legisla-
tivo atteggiamenti che li mettono
ancora di più nella posizione di
dal nostro Codice deontologico denza: sembra quasi che si voglia solo medico. Ormai si agisce in E poi c’è una esagerazione nel coloro che devono essere con-
e trasformarle in materia legisla- burocratizzare una questione che équipe, ma nella legge questo a- voler attribuire una responsabi- trollati burocraticamente nelle
tiva». Giuseppe Lavra, presiden- invece dovrebbe viaggiare sulle spetto non lo si sfiora nemmeno. lità eccessiva alla persona assi- loro competenze.
te dell’Ordine dei medici chirur- basi della professione, della Sono tematiche che non posso- stita fino a consentirle di poter Ma se il Codice c’è già, cosa man-
ghi e odontoiatri di Roma e pro- scienza, della gestione di una si- no essere trasferite in una sen- disporre dei trattamenti. Si ten- ca allora a voi medici?
vincia, davanti a una legge che o- tuazione clinica. tenza della giurisdizione. ga presente, inoltre, che l’idrata- Noi avremmo solo bisogno di es-
ra regolamenta terapie e tratta- Al medico, in definitiva, potreb- In sostanza, i medici rivendica- zione e la nutrizione sono aspet- sere più aiutati ad assumerci le
menti di fine vita da sommini- be sostituirsi il magistrato... no maggiore autonomia? ti di carattere scientifico e do- nostre responsabilità. E per casi
strare o meno ai pa- Non c’è dubbio. Il Di fronte a situazioni da dirime- vrebbero essere avulsi da un clinici delicati, sarebbe opportu-
zienti, non ci sta. medico è derespon- re, è giusto che intervenga un giu- provvedimento legislativo. no semmai prevedere un Comi-
«Nel nostro Codice sabilizzato. Nello dice, ma è assurdo che questo co- Troppe forzature, insomma? tato di bioetica in ogni presidio
è già previsto tutto. stesso tempo è un stituisca la prassi ordinaria. La Esatto. I medici si autoregola- sanitario.
Sarebbe bastata un fatto che determina giurisdizione è sempre un ele- mentano nella loro professione © RIPRODUZIONE RISERVATA

po’ di umiltà per leg- una ulteriore accen-


gerlo. Veder legifera- tuazione della fase di
re copiando male crisi del nostro ruo- Cosa dice la legge
dispiace». lo. La professione
Lei si appella al Co- medica è un patri- RIFIUTO DELLE CURE E NUTRIZIONE DOVERI DEL MEDICO E DEGLI OSPEDALI
dice deontologico monio della società. «Ogni persona capace di agire – spiega «Il medico – dice ancora l’articolo 1 – è tenuto
come unico punto Giuseppe Lavra Ma se questo patri- l’articolo 1 – ha il diritto di rifiutare qualsiasi a rispettare la volontà espressa dal paziente di
di riferimento. monio sociale versa accertamento diagnostico o trattamento rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare
Nel Codice si parla in una crisi di iden- sanitario indicato dal medico». Inoltre «ha il al medesimo e, in conseguenza di ciò, è
già di dichiarazioni tità, di ruolo, di fun- diritto di revocare in qualsiasi momento il esente da responsabilità civile o penale. Il
anticipate. Il testo ha «Era sufficiente zione e viene messo consenso prestato, anche quando la revoca paziente non può esigere trattamenti sanitari
già definito la que- in difficoltà con un comporti l’interruzione del trattamento. Ai fini contrari a norme di legge, alla deontologia
stione e ha anche applicare davvero provvedimento legi- della presente legge, sono considerati professionale o alle buone pratiche clinico- ACCANIMENTO PIANIFICAZIONE
previsto che il citta- il nostro Codice slativo che potrebbe trattamenti sanitari la nutrizione e assistenziali; a fronte di tali richieste, il medico E SEDAZIONE DELLE CURE
dino possa avvaler- ulteriormente dan- l’idratazione artificiale, in quanto non ha obblighi professionali». «Ogni struttura «Nei casi di paziente con «Nella relazione tra paziente e
si della possibilità di deontologico, neggiarlo è chiaro somministrazione, su prescrizione medica, di sanitaria pubblica o privata garantisce con prognosi infausta a breve medico, rispetto all’evolversi
dichiarare le sue vo- il Parlamento che non si fa altro nutrienti mediante dispositivi medici». In proprie modalità organizzative la piena e termine o di imminenza delle conseguenze di una
lontà, con il suppor- che accentuarne il situazione di emergenza il medico assicura corretta attuazione dei princìpi di cui alla di morte – si legge all’articolo 2 patologia cronica e
to e la consulenza di ha compiuto peggioramento. Do- «le cure necessarie, nel rispetto della volontà presente legge, assicurando l’informazione – il medico deve astenersi da invalidante o caratterizzata
chi ha competenza una forzatura» vrei essere contento? del paziente ove le sue condizioni cliniche e necessaria ai pazienti e l’adeguata formazione ogni ostinazione irragionevole da inarrestabile evoluzione
in materia. E invece Come va affronta- le circostanze consentano di recepirla». del personale». nella somministrazione delle con prognosi infausta – è il
ho visto una certa to allora il tema del cure e dal ricorso a trattamenti dettato dell’articolo 5 –, può
ossessività nel por- fine vita? inutili o sproporzionati. essere realizzata una
tare avanti la legge sulle Dat. I Occorre andare al nocciolo della LE «DISPOSIZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO» (DAT) In presenza di sofferenze pianificazione delle cure
provvedimenti legislativi dovreb- questione e valutare quand’è che L’articolo 4 spiega che ogni maggiorenne «in previsione di un’eventuale futura incapacità di refrattarie ai trattamenti sanitari, condivisa tra il paziente e il
bero essere momenti attraverso i un cittadino può vantare la legit- autodeterminarsi» può tramite le Dat «esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti il medico può ricorrere alla medico, alla quale il medico e
quali risolvere problemi, non tima aspettativa di non subire sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche sedazione palliativa profonda l’équipe sanitaria sono tenuti
crearne di nuovi... trattamenti futili, inutili, spro- e a singoli trattamenti sanitari». Indica un «fiduciario» che «lo rappresenti nelle relazioni con il continua in associazione con ad attenersi qualora il
Che effetti avrà la legge per i porzionati, e quando vanno va- medico e con le strutture sanitarie». Il medico «è tenuto al rispetto delle Dat», che «possono la terapia del dolore, con il paziente venga a trovarsi
medici? lutate situazioni nelle quali si rea- essere disattese, in tutto o in parte, dal medico stesso, in accordo con il fiduciario, qualora esse consenso del paziente». È nella condizione di non poter
Nel nostro Paese il medico vive lizza questo rischio. Ma questo appaiano palesemente incongrue o non corrispondenti alla condizione clinica attuale del comunque «sempre garantita esprimere il proprio consenso
una fase di difficoltà nell’assu- attiene alla sentenza di un giudi- paziente ovvero sussistano terapie non prevedibili all’atto della sottoscrizione, capaci di offrire un’appropriata terapia del o in una condizione di
mere il proprio ruolo in piena re- ce o è una valutazione medica concrete possibilità di miglioramento». Se c’è conflitto tra medico e fiduciario decide il giudice. dolore». incapacità».
sponsabilità e quindi nel poter che tiene conto del contesto pri-

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