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parazione).
LUCIANO FOLGORE
Poeti controluce
PARODIE
F. CAMPITELLl -EDITORE
FOLIGNO
2686
2 INDICE
ero 113
sono 114
1
I.
Il capannello
L'alba
I
16 LUCIANO FOLGORE
II.
Sansone
Memorie andate
in atto di scocciare
A volte mi rassomiglio
a un irre orre complesso,
mi sento il padre di un figlio
che funzionano da s ;
credendo di dir di s
e mi domando perci :
II.
III.
turchini,
come r acqua
di mggio,
fuggire in un angiporto ;
si sfbia
io girino.
46 LUCIANO FOLGORE
un ampio palamidone
di schiume di mare.
E piove sempre,
sul cmice mio,
in androne,
ci specchia e ci invecchia
per farci morir di furore,
Narcisi
dai visi colore
di colla di paglia,
di succo di nastro,
E piove a dirotto
da tutte le nubi,
piove dai tubi
sfasciati
dell' acquedotto
del cielo,
mutato in setaccio,
Saluto labronico
II.
III.
ottobre 1921
IX.
abile, felice
di tua leggerezza,
Tu che mi ricuci
tu che mi rinnacci
1' opera e gli sdruci
tu che mi seduci
lascia eh' io ti abbracci,
poich tu mi piaci
tu che il corredo
ripari abilmente all' aedo.
Se la gloria un golfo
fammici ancorare ;
ha bisogno Adolfo
De Bosis d' andarsene a mare,
POETI CONTROLUCE 59
Musa fa lo squillo,
sapranno lo scopo,
in me come in te scorgeranno
il nostro e sia pur 1' altrui merito,
sobbalza e mi risuona
e mi fa fare un verso
tra il classico e il romantico.
strapazza il similoro
64 LUCIANO FOLGORE
L' i m p e r ru e e a t o
scivolava insensata
la procacit dell' aprile.
- Oh quella testa lustreggiante,
E ordinai da un barbiere,
pratico del mestiere,
e r odorai finemente
complice la truccatura,
risuscit lacovella
Ah breve fu la stagione
del trucco ! Rovesci autunnali
stinsero il nero della lozione
con l' acqua dei temporali.
Il vento che scalcia e galoppa
si precipit sul capecchio
POETI CONTEOLUCE 71
Da Homunculus
n.
Si ricordano i calmanti
dal cloralio air aranciata,
e la mente affaticata
va sciogliendosi in quei canti.
Benedetti i ciondolanti
ottonari dell'Orvieto,
benedetto quel discreto
sgocciolo di rime erranti.
un immenso dormitorio,
dentro 1' acqua V infusorio
s' pur esso appisolato.
poeta soporante
Pan e Focaccia
Parodia di G. A. Cesareo
Pan, tu facevi un pisolin nettareo
nel bosco delle lettere pagane,
quando, acceso da bizze antelucane,
nella tua scorza s' innest Cesareo.
La gabbia de le bestie
Parodia di Trilussa
Me sento un non so che dentro le vene,
me pare d' esse pi sentimentale
de quella regazzina cor zinale
che die ci tt' anni fa me volle bene.
li passeri, er somaro,
ci er raffreddore de la povesia.
Rime inutili
....sono
....sar
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PQ Vecchi, Omero
^8^7 Poeti controluce
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