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delle quattro traduzioni medievali, a cura di S. PER LA FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI Lancelot et les enchanteresses, Bibliothque nationale
Natale. ISBN 978-88-8450-718-1 2016 de France, Ms. Franais 122, f. 120r ( BnF )
ARCHIVIO ROMANZO
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FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI
FONDO GIANFRANCO CONTINI
ARCHIVIO ROMANZO
Collana a cura di Lino Leonardi
LANCELLOTTO
VERSIONE ITALIANA INEDITA
DEL LANCELOT EN PROSE
EDIZIONE CRITICA
A CURA DI
LUCA CADIOLI
FIRENZE
EDIZIONI DEL GALLUZZO
PER LA FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI
2016
Opera realizzata anche con il contributo
del Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo
ISBN 978-88-8450-718-1
2016 - SISMEL Edizioni del Galluzzo e Fondazione Ezio Franceschini ONLUS
SOMMARIO
INTRODUZIONE
3 1. LANCELLOTTO RITROVATO
7 1.1. Lancellotto tra i romanzi arturiani della penisola
14 2. DESCRIZIONE DEL MANOSCRITTO. FIRENZE, BIBLIO-
TECA DELLA FONDAZIONE EZIO FRANCESCHINI, MS. 1
( SIGLATO L )
22 3. STUDIO DELLE FONTI FRANCESI DELLA TRADUZIONE
24 3.1. La versione lunga
26 3.2. Rapporti di L con i manoscritti del Lancelot
42 4. LA TRADUZIONE E LA COPIA
42 4.1. Modalit di traduzione
52 4.2. Modalit di copia
62 4.3. Mancato accordo di genere e numero
67 5. NOTA LINGUISTICA
68 5.1. Grafia
73 5.2. Fonetica
86 5.3. Morfologia
100 5.4. Cenni conclusivi
102 6. RESOCONTO DEGLI EPISODI PRINCIPALI
115 LANCELLOTTO
419 GLOSSARIO
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SOMMARIO
443 BIBLIOGRAFIA
vi
PREFAZIONE
vii
PREFAZIONE
dovuta alla prima delle due mani riconosciute. Cadioli riuscito a iden-
tificare diversi brani della scriptio inferior, da testi giuridici a protocolli
notarili, che potranno offrire indizi circa le coordinate geografiche e crono-
logiche della confezione materiale del codice. Se, per la data, lanalisi
paleografica conduce intanto con ragionevole approssimazione verso lulti-
mo quarto del Trecento, per il luogo risulta determinante lanalisi lingui-
stica, vlta a discernere sia la patina del copista, definibile come fiorentina
di met Trecento, sia significativi elementi di stratigrafia, che potrebbero
indicare forse una provenienza toscano-occidentale, ma che a questa altez-
za cronologica possono pi probabilmente essere compatibili con la scrip-
ta adottata a Firenze.
Lo scavo comparativo nella tradizione testuale, alla ricerca della possibi-
le fonte della traduzione italiana, o meglio al fine di una sua colloca-
zione allinterno della galassia ricezionale del Lancelot, stato fruttuoso,
nonostante la trasmissione del romanzo francese sia ramificata e dinamica,
e sia stata solo a grandi linee ricostruita dai lavori di Alexandre Micha pro-
pedeutici alla sua edizione, peraltro notoriamente parca di materiale di col-
lazione ricavabile dagli apparati. In questa situazione, Cadioli ha potuto
non solo dimostrare che oggetto della traduzione la versione lunga del
romanzo, ma anche individuare indizi di congiunzione in errore, o quan-
to meno in lezioni innovative, che collegano il testo italiano ad alcuni
manoscritti delloriginale francese, per lAgravain in particolare al fr. 333
della Bibliothque nationale de France. Di notevole interesse infine la pre-
senza di brani nei quali la traduzione italiana presenta un testo pi este-
so e ricco di dettagli rispetto a tutta la tradizione nota del romanzo fran-
cese, aprendo una pista di ricerca circa una possibile attivit rielaborativa
attribuibile al traduttore stesso (o alla sua fonte particolare).
Ledizione si avvale dunque del puntuale riscontro con il testo francese,
funzionale per decifrare non pochi passi del testo e per definire le modalit
della traduzione, che nella sua letteralit produce un esito di notevole spes-
sore anche sintattico. Con il suo corredo di apparati, commento e glossario,
che fa reagire il nuovo testo con il patrimonio lessicale dellitaliano antico e
con la speciale lingua delle traduzioni dal francese, ledizione di questo
importante inedito offre cos anche loccasione per illuminare le procedure
messe in atto dallanonimo traduttore, nel contesto delle altre numerose
esperienze analoghe nella Toscana trecentesca.
Non ultimo motivo di soddisfazione, al momento di accogliere questo
volume nella collana della Fondazione Ezio Franceschini, che il codice
oggi conservato nella sua Biblioteca, dove ha assunto il numero 1 del Fondo
Manoscritti. La storia della scoperta di questo eccezionale frammento, dif-
fusa a suo tempo dalla stampa italiana, ad alcuni lettori sembr inventata,
mentre risponde esattamente alla realt: stato trovato per caso al momen-
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PREFAZIONE
Lino Leonardi
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PREMESSA
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PREMESSA
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PREMESSA
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