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1. Situazione europea: le tensioni erano palpabili nel secondo decennio del 900.
Le maggiori potenze si contrapponevano in due blocchi: Austria e Germania da
una parte, Francia, Inghilterra e Russia dallaltra. Queste premesse, per, non
necessariamente sarebbero sfociate in un conflitto senza lattentato di Sarajevo.
2. Austria: lAustria il 23 luglio invia un durissimo ultimatum alla Serbia che
viene accettato solo in parte perch la Russia da subito si schiera al fianco del
suo alleato nei Balcani. In particolare la Serbia rifiuta la collaborazione di
funzionari austriaci nelle indagini. Il 28 luglio lAustria dichiara guerra alla
Serbia
3. 29 luglio: la Russia comincia la mobilitazione delle sue forze armate
4. Germania: la Germania intima la Russia a sospendere ogni operazione militare
con un ultimatum inviato il 31 luglio. La Russia non risponde e la Germania
dichiara guerra il 1 agosto. La Francia, legata alla Russia, mobilita le proprie
forze militari e la Germania risponde il 3 agosto con una dichiarazione di guerra
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3. Linvasione del Belgio: questa mossa, per, sollev lopinione pubblica
europea, soprattutto quella inglese. Anche la Gran Bretagna decide di entrare in
guerra perch non poteva permettere che la Germania avesse uno sbocco vicino
alla Manica.
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In breve tempo la guerra da movimento divenne una guerra di usura. Ovunque i
fronti erano praticamente immobili. Intanto molte potenze minori decidono di
entrare in guerra (Giappone contro la Germania, Turchia contro Francia, Russia
ed Inghilterra, Italia) e si combattono battaglie anche in Medio Oriente, Africa ed
Oceania. una guerra veramente mondiale.
LItalia entra in guerra nel maggio del 1915. Il conflitto era gi iniziato da 10
mesi e il paese si schiera con Francia, Russia ed Inghilterra.
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e. Studenti, piccola e media borghesia, intellettuali (Prezzolini, Gentile,
Salvemini, Einaudi, DAnnunzio): si schierano con gli interventisti
1. Patto di Londra: il 26 aprile 1915 col solo avallo del re e senza consultare il
Parlamento, Salandra e Sonnino firmano questa alleanza con Inghilterra,
Francia e Russia. Le clausole prevedono in caso di vittoria lannessione
allItalia di Trentino, sud Tirolo, Venezia Giulia, Istria e parte della Dalmazia.
2. Scontro in Parlamento: la maggioranza neutralisti si strinse attorno Giolitti.
Salandra costretto alle dimissioni ma ormai la maggioranza neutralista del
parlamento era scavalcata. Da una parte il re che rifiuta le dimissioni di
Salandra e dallaltra una serie di manifestazioni di piazza spingono la Camera a
votare in favore dellintervento. Il 20 maggio la Camera vota, il 23 viene
dichiarata guerra allAustria. Solo i socialisti si oppongono.
3. Conseguenze politiche: questi eventi rendono evidenti alcune cose:
a. La maggior parte della popolazione era estranea ai fermenti patriottici
b. Il parlamento era svuotato del suo potere
c. Il parlamento poteva essere influenzato da nuovi metodi di lotta
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1.4 La grande strage (1915 1916)
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1.5 La guerra nelle trincee
In due anni e mezzo di guerra la situazione era pressoch simile a quella del 1914,
ad inizio conflitto. La stasi era causata dal fatto che le vecchie strategie militari, la
rottura ad ogni costo del fronte nemico, cozzava con le nuove armi che di fatto
trasformavano in una carneficina ogni attacco di questo tipo. La vera
protagonista della guerra diventa la trincea:
1. Armi chimiche: utilizzate per la prima volta dai tedeschi nel 1915 furono
presto adottate dagli altri eserciti. Erano per lo pi gas asfissianti la cui
micidiale potenza venne annullata con lutilizzo delle maschere antigas.
2. Telecomunicazioni e mezzi motorizzati: la radiofonia rende possibile le
comunicazioni anche a grandi distanze e lutilizzo di mezzi motorizzati facilita
la spostamento delle truppe anche sulle grandi distanze.
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3. Aviazione: comincia una massiccia produzione di aerei che per risultano
ancora inaffidabili durante le azioni di guerra. Sono usati soprattutto come
ricognizione
4. Carro armato: i primi mezzi blindati possono andare solo su strada. Quando i
cingoli sostituiscono le ruote cominciano ad essere utilizzati anche in guerra.
Sono soprattutto gli inglesi, a partire dal 1916, ad utilizzarli con discreto
successo.
5. Sottomarino: utilizzato soprattutto dai tedeschi per attaccare sia le navi
nemiche che le navi mercantili. Un suo uso indiscriminato viene limitato dopo
laffondamento di una nave commerciale americana.
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5. Propaganda: comincia a rivolgersi non solo alle truppe ma anche alla
popolazione civile. Ecco allora manifesti murali, manifestazioni di solidariet
verso i combattenti, nascita di comitati per condizionare lopinione pubblica.
6. Partiti socialisti: si organizzano in due conferenze in Svizzera nel 1915 e nel
1916. Sono due conferenze internazionali che si concludono con lapprovazione
di un documento che riafferma la condanna ferma della guerra. Ma il fronte
socialista non cos compatto. Da una parte abbiamo i pacifisti riformisti e
dallaltra i gruppi radicali come la Lega di Spartaco della Luxemburg e
soprattutto i Bolscevichi di Lenin ch sostengono che il movimento operaio deve
approfittare della guerra per dare una spallata decisiva ai regimi capitalistici.
Il 1917 considerato un anno di svolta per il futuro del primo conflitto mondiale.
Una serie di eventi cambiano il corso della storia:
1. Russia: nel marzo del 1917 uno sciopero operaio scuote la capitale russa.
Questo sciopero si trasforma presto in una protesta contro il regime zarista. La
situazione precipita quando i soldati chiamati a ristabilire lordine non sparano
ed anzi fraternizzano con la folla. Lo zar abdica il 15 marzo e poco dopo viene
arrestato con tutta la famiglia reale. linizio della dissoluzione dellesercito:
molti reparti non riconoscono i nuovi organi governativi e molti soldati semplici
ritornano alle loro terre per partecipare alla spartizione dei terreni. Una
offensiva lanciata in Galizia si trasforma in un completo fallimento. La Russia
abbandona cos la guerra. La Germania penetra nel suo territorio ed una volta
raggiunti gli obiettivi decide di abbandonare il fronte orientale.
2. Stati Uniti: il 6 aprile 1917 gli Stati Uniti decidono di entrare in guerra contro
la Germania che ai primi di febbraio aveva ripreso una serie di azioni
sottomarine indiscriminate.
3. Intesa: i mesi tra labbandono della Russia e la preparazione alla guerra degli
Stati Uniti sono i pi difficili. Ovunque ci sono manifestazioni, scioperi ed
ammutinamenti.
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1.9 lItalia e il disastro di Caporetto
Il 1917 un anno difficile anche per lItalia. Cadorna ordina una serie di
offensive sullIsonzo con risultati modesti e grandi perdite. I soldati, come la
popolazione civile, mostra segni di scontento.
1. Torino agosto 1917: qui si verifica lunica insurrezione civile vera e propria.
Si protesta contro la mancanza di pane e il tutto assume le fattezze di una vera e
propria insurrezione
2. Caporetto: il 24 ottobre 1917 lAustria attacca le linee italiane che vengono
sfondate nei pressi di Caporetto. Gli attaccanti invadono il Friuli utilizzando la
tattica dellinfiltrazione: penetrare senza curarsi di consolidare le posizioni
raggiunte. Lavanzata dura due settimane e si ferma lungo il Piave dove gli
italiani riescono ad organizzare la propria difesa. Cadorna incolpa i soldati di
essersi arresi senza combattere. In realt la rottura presso Caporetto stata
causata soprattutto da errori dei comandi superiori che si sono lasciati
sorprendere.
3. Dopo Caporetto: il comando viene assunto da Armando Diaz e
paradossalmente la sconfitta divenne una molla per lesercito italiano.
Larretramento sul Piave aveva ridotto il fronte che adesso pi controllabile.
LAustria viene vista da tutti come una forza invasore e ci aumenta i
sentimenti patriottici. I nuovi comandi militari appaiono pi attenti alle
esigenze dei soldati ed anche il nuovo governo di Vittorio Emanuele Orlando
appare pi coeso anche grazie allapporto del Psi di Turati. I soldati al fronte
sono sottoposti ad una vasta azione di propaganda e la guerra diventa una
guerra democratica.
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1.10 Rivoluzione o guerra democratica?
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1.11 Lultimo anno di guerra
Allinizio del 1918 i due schieramenti sono ancora in una posizione di stallo sul
piano militare. Non mancano per battaglie importanti
1. Francia: la Germania sposta gran parte delle truppe sul fronte occidentale e
negli ultimi giorni di marzo sfondano il fronte francese arrivando ai primi di
giugno nei pressi della Marna. La battaglia si fa cruenta e i tedeschi cominciano
a mostrare segni di cedimento
2. Italia: a giugno lAustria tenta di sfondare il fronte italiano sul Piave. Dopo una
battaglia di violenti scontri gli austriaci sono costretti ad abbandonare questo
proposito. Il 24 ottobre, approfittando della disfatta anche territoriale
dellImpero, gli italiani lanciano una offensiva sul Piave. Dopo la decisiva
battaglia di Vittorio Veneto viene firmata la pace di Villa Giusti nei pressi di
Padova.
3. Amiens: nei primi giorni di agosto i tedeschi subiscono la prima grande disfatta
sul fronte occidentale anche grazie al massiccio intervento degli americani. I
tedeschi cominciano ad arretrare e le truppe sono sempre pi demoralizzate.
4. Crollo degli alleati: nella seconda met del 1918 crollano nellordine Bulgaria,
Turchia ed Impero austro-ungarico sulla spinta dei diversi movimenti nazionali.
I soldati non tedeschi abbandonano lesercito
5. Germania: ai primi di novembre la situazione precipita. I marinari di Kiel,
dove si trovava il grosso della flotta tedesca, si ammutinano e danno vita a
consigli rivoluzionari ispirati al modello russo. La rivoluzione interna si
diffonde anche a Berlino e in Baviera. Il 9 novembre viene nominato nuovo
presidente del consiglio il socialdemocratico Friedrich Ebert. Il kaiser
costretto, come limperatore austro-ungarico, a fuggire in Olanda. L11
novembre il governo provvisorio firma la pace di Rethondes con i francesi. Le
clausole sono umilianti: restituzione unilaterale dei prigionieri e consegna degli
armamenti pesanti e della flotta
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1.12 I trattati di pace e la nuova carta dEuropa
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CAPITOLO 2. LA RIVOLUZIONE RUSSA
Gi prima dello scoppio della guerra mondiale erano in molti a pensare che il
regime degli zar non sarebbe durato a lungo. Ma ben pochi si aspettavano una
rivoluzione di tale portata. La pi grande dopo quella francese
questa la situazione nella Russia del 1917 alla vigilia del ritorno in patria di Lenin
dopo un avventuroso viaggio in Europa. Lenin appoggiato dalla Germania che
ben conoscendo le sue posizioni riguardo la guerra fa di tutto per farlo tornare in
patria.
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bolscevichi, in prima linea nella sollevazione popolare, che ottengono la
maggioranza nei soviet di Mosca e Pietrogrado. Lenin rilancia lidea di tutto il
potere ai soviet e si prepara ad attaccare il governo provvisorio
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3. Controrivoluzione: la prima minaccia arriva dallest dove lammiraglio
Kolciak assume il controllo di vaste porzioni della Siberia. Nel 1918 penetra
negli Urali e nel Volga e in questa occasione il soviet locale decide di uccidere
la famiglia reale per paura di una sua liberazione. Altre minaccia arrivano dal
nord. Il gruppo pi organizzato era quello dei Bianchi, di ispirazione
monarchica e conservatrice, ma anche a causa delle grandi distanza nel paese
non avviene una organizzazione controrivoluzionaria che in breve oerde anche
lappoggio dei governi occidentali.
4. Politica reale: i bolscevichi lasciano da parte i progetti utopistici di democrazia
diretta per prendere il controllo della situazione.
a. Ceka: viene istituita la Ceka, la polizia politica
b. Tribunale rivoluzionario centrale: con il compito di processare tutti
coloro erano sospettati di essere controrivoluzionari. Gli altri partiti
vengono messi fuori leggi.
c. Armata Rossa: si passa anche alla riorganizzazione dellesercito con la
creazione dellArmata Rossa agli ordini di Trotzkj che anche grazie
allapporto degli ex ufficiali zaristi trasforma quello che doveva essere
un esercito popolare in una efficiente macchina da guerra.
5. Guerra russo-polacca: mentre i bolscevichi riuscivano ad estirpare i fenomeni
controrivoluzionari, nellaprile del 1920 la Polonia decide di approfittare della
confusione in Russia per annettere una serie di territori per portare avanti il
progetto della Grande Polonia. LArmata Rossa, prima colta di sorpresa,
costretta a subire lavanzata dellinvasore ma quando riesce ad organizzarsi si
spinge fino alle porte di Varsavia per poi subire nuovamente una offensiva
polacca. La pace viene firmata nel marzo del 1921 e la Polonia annette territori
ucraini e bielorussi.
6. Terza internazionale: i bolscevichi sono convinti che necessaria una
rivoluzione proletaria in Europa per rendere stabile la stessa rivoluzione russa.
Per questo Lenin getta le basi per una nuova Internazionale, una Internazionale
comunista che coordinasse lazione di tutti i partiti comunisti in Europa. La
prima riunione della Terza Internazionale si tiene nel marzo del 1919 a Mosca e
vi partecipano una cinquantina di delegati provenienti perlopi dagli ex territori
dellImpero. Si decide comunque di procedere con la creazione di una
Internazionale, il Comintern. La successiva assemblea, sempre a Mosca e nel
1920, vede la partecipazione di 69 delegati provenienti da ogni parte del
mondo. Si discute su quali partiti possono far parte del Comintern e viene
approvato un documento in 21 punti di Lenin che afferma che i partiti che
aderiranno alla Terza Internazionale devono seguire il modello bolscevico e
cambiare il proprio nome in partito comunista. La Russia doveva diventare la
guida per i partiti comunisti nel mondo. In Europa occidentale, per, questo
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progetto non attecch ed i partiti comunisti rimasero inferiori rispetto quelli
socialisti anche perch il modello bolscevico creava non poche preoccupazioni.
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Politica: la prima costituzione della Russia rivoluzionaria risaliva al 1918, in piena
guerra civile, e chiariva che il potere doveva appartenere unicamente alle masse
lavoratrici. La costituzione prevedeva anche uno stato federale nel rispetto delle
minoranze etniche.
Stalin e Lenin: nellaprile del 1922 Stalin viene nominato segretario del partito
comunista. Quando Lenin era attivo aveva guidato con autorit e fermezza il partito,
leader indiscusso aveva evitato la formazione di scontri e correnti. Ma adesso Lenin
malato e si apre la lotta per la successione
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Arte: gli effetti della rivoluzione provocarono al fuga di molti artisti, come Chagall, e
studiosi come il linguista Jackobson. Ma i pi giovani si gettarono con entusiasmo
nella stagione rivoluzionaria dando vita anche a forme darte che rompevano con il
passato. Ecco allora la stagione delle avanguardia, di Majakovskij, Ejzenstein,
Pudovkin, Majerchold. La stagione doro delle avanguardie dura fino alla met degli
anni 20. Successivamente la pressione del partito, prima non solo tollerante ma anche
sostenitore di queste forme darte, si fa sempre pi forte.
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CAPITOLO 3. LEREDITA DELLA GRANDE GUERRA
Cambiamenti sociali: la prima guerra mondiale non stata solo morte, violenza e
distruzione. stata anche la prima esperienza di massa nella storia delluomo. 65
milioni di uomini sono stati strappati alla loro attivit quotidiane per partire come
soldati e vivere una esperienza collettiva dove la violenza e la morte erano allordine
del giorno.
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strati della societ temevano questa emancipazione e cercarono di contrastarla
in qualche modo.
Economia: tutti i paesi belligeranti, ad eccezione degli Stati Uniti, escono dalla guerra
in un profondo dissesto economico. Per far fronte alle enormi spese i governi ricorrono
prima alle tasse, poi ai prestiti dei singoli cittadini finanziatori ed infine contraggono
massicci debiti soprattutto con gli Usa. Tutte misure insufficienti che costringono i
governi a stampare cartamoneta in grande quantit causando una fortissima inflazione
che, ad esempio, in Francia fa pi che triplicare i prezzi. Si arricchiscono solo i
pescecani, ovvero gli speculatori
Il biennio rosso: tra la fine del 1918 e lestate del 1920 il movimento operai europeo
conosce una stagione di grande attivismo che a tratti assume laspetto di una ondata
rivoluzionaria. I partiti socialisti conoscono una impennata delle iscrizioni, sindacati e
movimenti operai scendono in piazza per chiedere migliori condizioni di lavoro e
salari adeguati. Si ottengono le 8 ore lavorative ed ovunque nascono consigli operai sul
modello russo che dovevano essere gli organi di governo in un futuro paese socialista.
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delle Sinistre. Il nuovo presidente del consiglio Herriot. Questo
governo, per, dura solo due anni e termina nel 1926 con lelezione del
moderato Poincarche stabilizza la moneta ed il bilancio statale
aumentando ulteriormente la pressione fiscale. In questo periodo la
Francia conosce un periodo di prosperit economica aumentando
soprattutto la produzione nel settore chimico e meccanico.
b. Gran Bretagna: pi lenta fu la stabilizzazione economica in un paese
che soffriva lo sviluppo di nazioni di pi recente industrializzazione. Tra
il 1918 ed il 1929 il governo fu quasi sempre in mano ai conservatori a
parte una breve parentesi nel 1924 con laffermazione per la prima volta
dei laburisti con Mac Donald. Ma questa esperienza dura una manciata
di mesi e sempre nel 1924 il governo laburista viene rovesciato da
conservatori mantenendo comunque numerosi seggi. Scompare quasi del
tutto il partito liberale e si ritorno ad un forte bipartitismo. I conservatori
portano avanti una politica di austerit e di contenimento dei salari,
scelte che provocano numerose reazioni da parte dei lavoratori. La pi
importante avviene nel 1926 quando i minatori entrano in sciopero
chiedendo la statalizzazione delle miniere ed aumenti salariali. Dopo 7
mesi di lotta i minatori sono costretti a cedere. Il governo, allora,
approfitta di questa situazione per attaccare il partito laburista. Vengono
proibiti gli scioperi per solidariet e i lavoratori non vengono pi iscritti
dufficio al partito laburista. Questultimo, comunque, non si perde
danimo e nel 1929 vince le elezioni ancora con Mac Donald. Sar una
esperienza, per, ancora breve.
2. Germania, Austria, Ungheria: in questi paesi dove le agitazioni sociali si
sommavano alla sconfitta bellica il movimento operaio assunse la connotazione
di un vero e proprio movimento rivoluzionario. Questi movimenti, per,
vennero in qualche modo stroncati anche perch a differenza della Russia si
tratta di paesi con una borghesia ed un capitalismo ancora abbastanza solidi.
a. Germania: gi immediatamente dopo la fine della guerra la Germania si
trova in una tipica situazione pre-rivoluzionaria. Lesercito si disgrega in
tanti singoli soldati che fanno rientro con le armi nei loro paesi e citt. Il
governo legale era quello di Ebert costituito da soli socialisti ma nelle
citt maggiori il potere reale era nelle mani dei Consigli operai e dei
soldati. A Berlino le strade erano piene di soldati armati e gli scontri di
piazza sono allordine del giorno. una situazione simile a quella russa
nel 1917 ma le differenze sono importanti: gli eserciti vincitori sono
schierati ai confini e sono pronti ad intervenire in caso di rivoluzione e la
classe dirigente era comunque pi numerosa e radicata nella societ di
quella russa. Inoltre, la socialdemocrazia era contraria ad una rivoluzione
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come quella russa appoggiando invece riforme democratiche e
parlamentari. Questa linea moderata dellSpd porta allo scontro con le
frange pi estremi come i comunisti della Lega di Spartaco, consapevoli
per della loro minoranza anche allinterno dei consigli operai. Il 5 ed il
6 gennaio 1919 migliaia di berlinesi scendono in piazza per protestare
contro la destituzione dalla carica di capo della polizia di un membro del
partito. Gli spartachisti approfittano della situazione per incitare la folla a
rovesciare il governo. Il proletariato berlinese non rispose in massa a
questa incitazione ma la repressione governativa fu comunque violenta
ed affidata, in mancanza dellesercito, a squadre volontarie di soldati
smobilitati e di ispirazione conservatrice. I leader degli spartachisti,
Liebknecht e Luxemburg vengono uccisi.
Alle elezioni del 1919 non si presentano i comunisti, la Spd vince ma
non ottiene la maggioranza ed costretta ad allearsi con il centro
cattolico ed altri partiti liberali. Ebert viene eletto presidente della
Repubblica e nasce la Costituzione di Weimar, democratica, a suffragio
universale anche maschile, con un presidente eletto dal popolo e che
prevede il mantenimento dellimpianto federalista.
Ma la situazione interna non si riappacifica. Dopo gli scontri di Berlino
si solleva anche la Baviera che nomina una repubblica comunista
indipendente che viene stroncata dai corpi franchi.
E le maggiori minacce arrivano dallestrema destra dove i generali
responsabili della sconfitta durante la guerra diffondono la leggenda
della pugnalata alle spalle, ovvero la Germania poteva ancora vincere la
guerra se non fosse stato per il tradimento di una parte del paese. Si tratta
di una leggenda che ha per una diffusione enorme e a farne le spese
soprattutto la Spd che aveva avuto il gravoso compito di firmare la pace.
Il partito viene sconfitto alle elezioni del 1920 e la guida del paese passa
al centro.
b. Austria: si verificano eventi molto simili a quelli tedeschi. La
socialdemocrazia, che aveva firmato la pace, ottiene una prima vittoria
elettorale. Le frazioni comuniste cercano in ogni modo di rovesciare il
potere senza mai riuscirci. Alle elezioni del 1920 vince il partito di
centro cattolico e conservatore
c. Ungheria: i socialisti, uniti ai comunisti, nel 1919 proclamano una
repubblica sovietica che reprime duramente laristocrazia agraria e la
borghesia. Lesperimento dura pochi mesi perch il governo di Kun
viene rovesciato dallammiraglio conservatore Horthy anche grazie
allaiuto dellesercito rumeno.
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La Repubblica di Weimar: rappresenta un avanzato esempio di democrazia e libert
in Europa. Non a caso fiorisce in questi anni larte e la scienza proprio in Germania.
Ma le minacce e i problemi per la nuova Costituzione non erano pochi:
Crisi della Ruhr: Francia e Belgio, col pretesto di non aver ricevuto alcune
riparazioni, occupano militarmente la regione della Ruhr, la pi importante a livello
economico della Germania. Il governo tedesco, impossibilitato ad intervenire
militarmente, invita alla resistenza passiva consigliando ad operai ed imprenditori di
non collaborare con gli occupanti. Intanto gruppi clandestini organizzano sabotaggi
contro francesi e belgi.
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a. Rapporti con la Francia: riallaccia i contatti con la Francia per
risolvere la questione della Ruhr.
b. Stabilizzazione interna: vengono soffocate le sollevazioni comuniste di
Amburgo e quella di destra di Monaco dove Hitler ha organizzato una
insurrezione, fallita a causa del mancato appoggio di militari e politici
locali, contro il governo centrale. Hitler viene condannato a 5 anni di
carcere.
c. Marco di rendita: ristabilita la sovranit nazionale il governo comincia
a stampare il marco di rendita impegnando, come un cittadino privato,
tutti i beni agricoli ed industriali per garantirsi crediti. Si ritorna anche
alla stabilit economica con una forte politica deflazionistica anche
grazie allaumento delle imposte
d. Piano Dawes: nel 1924 la Germania ottiene lapprovazione del piano
Dawes, messo a punto dallomonimo economista americano, che
prevede aiuti internazionali tramite prestiti a lunga scadenza per la
Germania. Tutte queste misure, con il ritorno della Ruhr, permettono alla
Germania di riprendere il proprio sviluppo economico.
3. Governo Hindenburg: la grande coalizione di Stresemann si ruppe gi nel
1923. Le elezioni del 1924 vedono il trionfo dei partiti di estrema destra e di
estrema sinistra fortemente contrari al piano Dawes. Nel marzo del 1925 viene
eletto come successore di Ebert il maresciallo Hindenburg, rappresentante del
passato imperiale. Gli anni successivi sono di stabilit politica ed economica.
1. Con i piccoli paesi: per prima cosa il governo francese, nei primi anni 20,
stringe accordi con paesi come Polonia, Jugoslavia, Cecoslovacchia e Romania.
2. Con la Germania: inizialmente il governo francese agisce quasi in maniera
fanatica per evitare la rivincita della Germania, e da qui linvasione della Ruhr.
Con il governo Stresemann ed il piano Dawes, per, comincia un periodo di
distensione tra le due potenze in nome della sicurezza collettiva.
3. Accordi di Locarno: vengono firmati nel 1925 e prevedevano il
riconoscimento da parte di Francia, Germania e Belgio dei confini tracciati con
il trattato di Versailles. La Germania viene ammessa nella Societ delle Nazioni.
4. Piano Young: ancora un finanziere americano mette a punto un piano in favore
della Germania. Vengono ridotte le riparazioni ed allungati i tempi di
pagamento.
5. Patto di Parigi: nel 1928 una quindicina di Stati rifiutano la guerra come
strumento per risolvere le controversie
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Questo periodo di distensione per effimero. Infatti, gi a partire dal 1930 la
Francia comincia la costruzione della linea Maginot, una imponente linea
difensiva lungo il confine con la Germania.
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Nonostante la vittoria lItalia doveva affrontare una serie di pressanti problemi,
tutti problemi pi acuti in Italia dove a differenza di Francia e Gran Bretagna il
processo di democratizzazione era appena agli inizi e la forza della classe politica
ridotta:
Politica: molti sono i cambiamenti negli assetti politici italiani nel dopoguerra:
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lItalia in caso di vittoria avrebbe ottenuto la Dalmazia ma non Fiume. Ma la Dalmazia
era abitata per lo pi da slavi e infatti adesso era reclamata dalla Jugoslavia mentre la
citt di Fiume era abitata in prevalenza da italiani. Il dilemma allora questo:
rinunciare ai vantaggi territoriali della Dalmazia per mantenere dei buoni rapporti con
la Jugoslavia oppure rivendicare anche Fiume? Ovvero rispettare il Patto di Londra
oppure appellarsi ai principi di nazionalit proposti da Wilson?
Tensioni sociali: intanto lItalia scossa da una serie di tensioni sociali nel 1919. A
causarle sono laumento dei prezzi non seguito dallaumento dei salari. Nel 1919 si
moltiplicano gli scioperi di tutti i lavoratori
1. Agitazioni agrarie: sia le leghe rosse della Bassa Padana che i mezzadri
bianchi e clericali del centro sono protagonisti di una serie di agitazioni. Ma
mentre i socialisti puntavano ad una spartizione della terra i bianchi
proponevano il mantenimento della mezzadria e della propriet privata. Intanto,
nel sud della penisola i contadini poveri cominciarono ad occupare le terre.
Queste lotte, per, non hanno grande seguito a causa della frammentazione
ideologica
2. Elezioni del 1919: dalle urne esce un paese completamente diverso. Si
affermano i socialisti seguiti dai popolari mentre la vecchia classe dirigente non
ottiene molti seggi. Nessuno per aveva la maggioranza assoluta e visto che il
Psi si rifiutava di allearsi con i partiti considerati borghesi lunica soluzione era
una alleanza tra cattolici e liberaldemocratici.
3. Elezioni del 1920: il governo Nitti, troppo debole, resiste appena un anno. Il
nuovo governo viene presieduto da Giolitti che propone un programma molto
attento alleconomia che prevede una tassazione per le industrie che si erano
arricchite con la guerra. Si sperava in una serie di compromessi dellanziano
statista per poter controllare lopposizione socialista.
a. Politica estera: qui Giolitti ottenne i risultati pi importanti. Con la
Jugoslavia viene firmato il 12 novembre 1920 il Trattato di Rapallo che
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prevedeva la cessione delle Dalmazia, senza per la citt di Zara che
rimaneva italiana, e la proclamazione di Fiume come citt libera.
Inizialmente DAnnunzio si oppose a questa decisione ma quando il
giorno di natale del 1920 lesercito regolare entra in citt le milizie del
vate si disperdono.
b. Politica interna: il governo impose per prima cosa la liberalizzazione
del prezzo del pane e non riusc a tassare come promesso le industrie che
si erano arricchite. Inoltre, Giolitti non riesce a ridimensionare le spinte
del movimento operaio.
c. Agitazione dei metalmeccanici: tra lestate e lautunno del 1920 i
metalmeccanici entrano in agitazione. Gli imprenditori arricchiti, il
sindacato ma anche gli operai indipendenti che avevano provato
lesperienza dei Consigli di fabbrica arrivano al muro contro muro. I
sindacati presentano una serie di richieste normative ed economiche che
gli industriali rifiutano. Alla fine di agosto la Fiom ordina loccupazione
delle fabbriche e nei primi giorni di settembre quasi tutti gli stabilimenti
metallurgici sono occupati. Il movimento resiste allinterno delle
fabbriche ma non riesce ad esportare allesterno gli ideali rivoluzionari.
Il governo si mantiene neutrale, impedisce le violenze degli imprenditori
ed il 19 settembre convince questi ultimi ad accettare le richieste della
Fiom. Sul piano sindacale i lavoratori escono vincitori ma i fermenti
eroici e rivoluzionari non trovano seguito nella societ. I sindacati sono
accusati di aver svenduto un ideale per un accordo sindacale ed anche il
Psi era attaccato dalle correnti pi estreme per il suo comportamento
incerto
4. Nasce il Pci: dopo il II congresso della Terza Internazionale si apre un dibattito
allinterno del Psi e in larga parte si rifiutano le disposizioni di Lenin ovvero il
cambio di nome in partito comunista e lespulsione degli elementi centristi e
riformisti. Nel congresso del partito a Livorno nel 1921 i riformisti non
vengono espulsi ma esce dal partito unala di sinistra che fonda il Pci, seguendo
una linea leninista e rivoluzionaria.
Fine del biennio rosso e fascismo agrario: con loccupazione delle fabbriche finisce
in Italia il biennio rosso. La classe operaia, come nel resto dellEuropa, indebolita
dagli anni di lotta e risente fortemente dei rovesci economici che causano una forte
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disoccupazione e condizioni salariali minime. In Italia per abbiamo un fenomeno
nuovo: il fascismo agrario
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fascismo agrario e sconfessa il piano firmato con i socialisti. Il fascismo da
movimento diventa poi partito. Nasce il Pnf, il Partito nazionale fascista.
Agonia dello stato liberale: nel 1922 il governo Bonomi viene sostituito da quello di
Facta, sbiadita personalit vicina a Giolitti. La debolezza del governo e
dellopposizione socialista finisce per dare ancora maggiore libert di movimento a
Mussolini e le sue squadre di fascisti.
Verso lo stato autoritario: Mussolini una volta al potere vara una serie di iniziative
contrarie allo spirito di un paese democratico:
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1. Gran consiglio del fascismo: aveva il compito di servire da raccordo tra
governo e partito
2. Milizia volontaria: le squadre fasciste vengono inquadrate in questa milizia
che diventa una vera e propria polizia di partito. Adesso la repressione violenta
degli avversari diventa in qualche modo legale.
3. Politica liberista: Mussolini inaugura una serie di riforme per risollevare
leconomia. Ecco allora lalleggerimento della pressione fiscale sulle imprese,
lo sfoltimento dei pubblici impiegati, una maggiore libert alliniziativa privata.
Tra il 1922 ed il 1925 questa politica economica porta i suoi frutti e lo Stato
arriva al pareggio di bilancio
4. Rapporti con la Chiesa: Mussolini abbandona la sua iniziale avversione nei
confronti della Chiesa e stringe accordi con Papa Pio XI ed anche la riforma
della scuola promossa da Gentile ed incentrata sullo studio umanistico prevede
linsegnamento della religione cattolica.
5. Legge elettorale e nuove elezioni: nel 1923 viene varata una nuova legge
elettorale anche grazie ai voti dei liberali e dei cattolici di destra. Adesso il
partito che otteneva la maggioranza relativa aveva un premio di maggioranza
pari ai 2/3 del parlamento. Dopo le elezioni del 1924 il Pnf ottiene il 65% dei
voti e pu governare anche senza il premio di maggioranza. I liberali come
Orlando e Salandra si candidano con la lista nazionale fascista mentre
lopposizione appare frammentata e troppo debole.
6. Il delitto Matteotti: il 10 giugno 1924 viene rapinato ed assassinato Matteotti,
il deputato socialista che aveva denunciato i dieci giorni prima i brogli
elettorali. Lopinione pubblica si indigna contro il fascismo nonostante larresto
degli esecutori materiali del delitto. Mussolini, per la prima volta, non si sente
pi inattaccabile. Ma lopposizione troppo debole non pu attaccare il governo
in parlamento e realizza la scissione dellAventino: il resto dei partiti abbandona
il parlamento ma non raggiunge leffetto sperato perch non riesce a mettere a
punto una azione comune che vada oltre il sollevamento della questione morale
contro lo strapotere di Mussolini. Il re non interviene e Mussolini, per placare
gli animi, si dimette da ministro degli interni e sacrifica alcuni suoi
collaboratori troppo vicini al caso Matteotti
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primi antifascisti cominciano ad essere perseguitati come ogni organo di informazione
e pensieri lontano dal fascismo
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la pena di morte. Viene istituito un Tribunale speciale per la difesa
dello Stato
e. Legge elettorale del 1928: introduce la lista unica
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Gli anni delleuforia: alla fine degli anni 20 il mondo sembrava in una fase di
distensione: i rapporti tra le potenze diventano tranquilli e leconomia cresce trainata
dalla grandiosa economia americana
1. Primato economico degli Usa: durante la guerra gli Stati Uniti non solo
avevano aumentato la loro produzione ma avevano anche garantito una serie di
prestiti ai paesi europei diventando cos il primo paese esportatore di capitali.
Superata la depressione post-bellica, a partire dal 1921 gli Stati Uniti
conoscono una vertiginosa crescita economica grazie anche allapplicazione dei
principi di Taylor e della sua catena di montaggio mobile su larga scala. Allo
stesso tempo, per, il numero dei disoccupati in lieve aumento proprio a
causa degli sviluppi tecnologici e la conseguente minor necessit di
manodopera umana. Allo stesso tempo, per, aumentava il terziario ed il settore
dei servizi: gli Usa sono il primo paese dove gli impiegati nel terziario sono pi
di quelli del secondario
2. Cambiamenti di vita quotidiana: si diffondono negli Stati Uniti le automobili
e gli elettrodomestici come il frigorifero e la radio grazie anche alla vendita
rateale che rende accessibile quasi a tutti questi prodotti
3. Politica repubblicana e questione sociale: gli anni 20 sono politicamente
dominati dal partito repubblicano che attuano una politica fortemente
conservatrice abbassando le imposte dirette e mantenendo la spesa pubblica
molto bassa investendo poco nel settore sociale. In questo periodo la
distribuzione dei redditi era fortemente sbilanciata e larga parte della
popolazione non poteva avere accesso a tutta una serie di servizi. Inoltre,
vengono adottate tutta una serie di misure contro limmigrazione per evitare il
mescolamento etnico e la diffusione di idee sovversive provenienti dallEuropa.
Sono anche gli anni del Ku Klux Klan e del proibizionismo, introdotto nel
1920 perch si era convinti che il bere fosse un vizio di neri e proletari in
genere.
4. Speculazione finanziaria: sono anche gli anni delle prime speculazioni nella
borsa americana. Facili guadagni si potevano ottenere comprando azioni per
poi rivenderle ad un prezzo maggiore sperando in una loro costante crescita di
valore grazie ad una costante domanda
5. Fragilit del sistema economico: ma le basi delleconomia americana non
erano cos solide. La grande diffusione di beni di consumo durevole aveva
ormai saturato il mercato interno e in questo senso viene in aiuto lEuropa ed il
suo mercato in crescita. In pratica gli Stati Uniti con i loro crediti aiutavano
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leconomia europea e lEuropa con lacquisto di prodotti americani aiutava
leconomia degli Usa. Ma la maggior parte dei finanziamenti per lEuropa
provenivano da banche private che a partire dal 1928 preferiscono sempre pi
investire nelle speculazioni a Wall Street che non in prestiti oltreoceano.
Immediatamente leconomia europea rallenta e calano di conseguenza anche le
esportazioni dellindustria americana.
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b. Germania: la situazione non andava meglio, anzi perch si trattava di un
paese legato ai prestiti internazionali. Il nuovo governo ottenne nel 1932
la sospensione del pagamento delle riparazioni che non vennero pi
pagate in seguito.
c. Francia la crisi arriv dopo ma dur pi a lungo, fino al 1937 quando
finalmente si decise di svalutare anche il franco.
New Deal: nel novembre del 1932 il democratico Roosevelt vince le elezioni. Il suo
programma non chiaro ma il nuovo presidente ha capito che per vincere le elezioni
bisogna diffondere un senso di ottimismo e di speranza nella popolazione. Roosevelt
annuncia cos il New Deal, pi che un programma definito una nuova forma di
governo che prevedeva una maggior presenza dello Stato nelleconomia. Il tutto per
migliorare sia leconomia che le condizioni sociali
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Intervento dello Stato nelleconomia: fino ad ora lo Stato era intervenuto
nelleconomia ma in conseguenza di specifiche situazioni come lorganizzazione della
produzione in tempo di guerra. Ma a partire dal 1929 lo Stato si fa carico di nuovi
oneri non solo come provvedimenti doganali e controllo dei prezzi ma anche come
soggetto attivo:
Nuovi consumi e stili di vita: la crisi del 1929 causa una serie di cambiamenti nello
stile di vita di americani ed europei:
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1. Urbanizzazione: a causa della crisi del settore agricolo sempre pi persone si
spostano verso la citt. Ci provoca un boom del settore edilizio. Adesso le
nuove case, pi confortevoli, vengono costruite in periferia ed hanno elettricit
ed acqua. Inoltre, la distanza dal centro obbliga il miglioramento dei trasporti
pubblici e laumento della auto private in circolazione.
2. Nuovi consumi: chi era riuscito a mantenere il posto di lavoro si trovava con
uno stipendio pi forte del precedente grazie al calo generale dei prezzi.
proprio per questo che anche in Europa dopo il 29 aumenta, paradossalmente,
la vendita di prodotti come gli elettrodomestici e appunto le auto private.
3. Radio: a partire dagli anni 20 cominciano le prime trasmissioni radiofoniche,
private negli Stati Uniti e sotto il controllo dello Stato in Europa secondo il
modello a canone della Bbc. Le radio hanno un prezzo accessibile per questo
vengono venduti molti apparecchi. Ci si incammina verso una societ di massa
e cambia anche linformazione che adesso entra nelle case ed pi tempestiva
dei quotidiani che non a caso subiscono un calo delle vendite.
4. Cinema: a partire dagli anni 20 e soprattutto dopo lintroduzione del sonoro
nel 1927 si diffonde anche il cinema, come spettacolo popolare, artistico ma
anche industriale. Nasce il fenomeno dei divismo ed attraverso il cinema
soprattutto gli Stati Uniti esportano il loro way of life. Il cinema diventa
dunque uno strumento di propaganda che verr utilizzato anche dai regimi
totalitari europei.
5. Ricerca nucleare: anche la scienza in questi anni fa passi da gigante e
cominciano gli studi sulla scissione artificiale dellatomo per produrre energia.
6. Aereonautica: laviazione civile comincia a muovere i primi passi anche se si
tratta ancora di uno strumento di trasporto per pochi ricchi. Gli aerei diventano
pi sicuri e veloci e lindustria militare conosce in questo senso un enorme
sviluppo. Tutti gli eserciti si dotano di veloci caccia, bombardieri ed aerei da
trasporto
7. Cultura: sono gli anni delle avanguardie che in un clima di disorientamento e
delusione cambiano i canoni classici dellarte. Ecco il cubismo,
lespressionismo, il futurismo, il surrealismo e il dadaismo. Spesso gli artisti
attraversano in maniera eclettica pi di un movimento. Si rompe anche con il
romanzo borghese del secolo precedente con opere come Ulisse, Il Processo,
La montagna incantata e Luomo senza qualit.
8. Intellettuale e ideologia: le correnti ideologiche si fanno sempre pi nette:
marxismo e capitalismo, democrazia e fascismo. Gli intellettuali, come mai
prima dora, prendono una posizione e spesso le loro idee vengono sfruttate dai
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governi autoritari. Ecco gli intellettuali di sinistra come Picasso e quelli di
destra come Gentile, Heidegger e Pound.
9. Emigrazione degli intellettuali: nei paesi totalitari molti intellettuali non in
linea con le idee del governo sono costretti allemigrazione. Molti intellettuali e
scienziati, soprattutto ebrei, lasciano la Germania e lItalia per trasferirsi in
America. Gli Stati Uniti si avviano a diventare il centro non solo economico ma
anche artistico e scientifico del mondo
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Eclissi della democrazia: con i successi del fascismo ed una opinione pubblica
provata dalla crisi economica che guarda con diffidenza alle istituzioni legali ormai
non pi in grado di garantire il benessere alla popolazione comincia leclissi della
democrazia in Europa. Lestrema destra presenta una serie di caratteristiche:
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Trasformazione della Germania: Mussolini per trasformare lItalia in uno stato
totalitario ci ha messo 4 anni. Hitler pochi mesi
1. Incendio del Reichstag: nel febbraio del 1933 viene appiccato un incendio al
parlamento nazionale. Lautore viene identificato in un olandese comunista
semidemente. Il governo approfitt della situazione per reprimere duramente i
comunisti e per controllare la stampa
2. Elezioni del marzo 1933: Hitler ottiene il 44% dei voti che gli permettono di
governare ma grazie allappoggio di altri partiti di destra. Ma Hitler mira al
controllo totale del parlamento e con una scelta suicida il nuovo parlamento
vota una legge che permette al Cancelliere di legiferare e di modificare la
costituzione.
3. Annientamento delle opposizioni: nel 1933 Hitler dichiara illegale la Spd e
tutta una serie di partiti di destra che avevano aiutato la sua elezione. Viene
varata una legge secondo cui lunico partito era quello Nazionalsocialista.
4. Elezioni del novembre 1933: in questa nuova consultazione elettorale Hitler
ottiene il 92% dei voti. Adesso restano due problemi da risolvere:
eliminazione delle SA di Rohm e della vecchia destra di Hindenburg.
5. Notte dei lunghi coltelli: gli uomini di Hitler, armi in mano, arrestano Rohm
e le sue SA. Lo stato maggiore delle SA viene ucciso dalle SS. Nel 1934
muore di morte naturale il vecchio Hindenburg. Hitler promulga una legge
secondo cui il Cancelliere assume le funzioni anche del Presidente della
Repubblica.
Terzo Reich: nasce cos il Terzo Reich retto dal Fuhrer ovvero un uomo dotato di un
carisma ed una personalit superiore che ha il compito di guidare la nazione. Lunico
tramite tra governo e popolo deve essere il partito unico.
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1. Antisemitismo: la propaganda nazista riusc a rendere impossibile la vita degli
ebrei rimasti in Germania, perlopi commercianti, liberi professionisti,
intellettuali ed artisti, facendo leva su una serie di luoghi comuni diffusi nella
popolazione. Nel 1935 vengono varate le leggi di Norimberga che tolsero ogni
diritti agli ebrei. Molti furono costretti allemigrazione. La persecuzione
accelera nel 1938 dopo luccisione a Parigi di un tedesco per mano di un ebreo.
La notte tra il 9 e il 10 novembre 1938, la notte dei cristalli, vengono infrante
le vetrine di negozi ebrei, vengono assaltate case e sinagoghe e molti ebrei
vengono uccisi ed arrestati.
2. Eugenetica: Hitler porta avanti anche un programma di controllo della razza
sterilizzando i portatori di malattie ereditarie e sopprimendo i malati di mente
incurabili. una politica per preservare il popolo eletto.
3. Opposizioni: sono troppo deboli in Germania. LSpd non abituata alla lotta
clandestina e i comunisti sono di fatto annientati dopo lincendio del Reichstag.
La Germania era comunque un paese con un fortissimo proletariato industriale
che viene indotto al silenzio in diversi modi:
a. Gestapo e SS: sia la polizia segreta che la forza di sicurezza controlla
con ogni mezzo, anche con i lager, la vita dei cittadini
b. Consenso: il regime nazista conosce un immenso consenso grazie ai
successi in politica estera, con il mancato rispetto del trattato di
Versailles la Germania comincia la sua rivincita, e in campo economico,
superata la crisi nel 1933 e non dovendo pi pagare le riparazioni la
Germania si solleva ed avvia anche una grande serie di opere pubbliche.
Lo Stato rilancia leconomia attraverso commesse statali e limpianto
industriale viene organizzato in maniera gerarchica con un capo assoluto
dellazienda. La disoccupazione ai minimi storici
c. Propaganda: sfruttando il cinema, la radio ed i mezzi di comunicazione
il nazismo riesce a diffondere presso la popolazione tedesca la propria
ideologia. Le grandi manifestazioni pubbliche che accompagnano i
momenti pi significativi del regime sono delle grandi cerimonie
collettive preparate nei minimi dettagli. E la Germania si dota anche di
un ministero per la propaganda retto da Goebbels.
4. Chiesa cattolica: la chiesa di Roma nel 1933 stringe un concordato con Hitler
che assicura la libert di culto e promette la non interferenza dello Stato nella
materia di Chiesa. Nonostante lo scioglimento del partito cattolico di centro e le
pratiche eugenetiche non certo cristiane il mondo cattolico non protesta. Solo
una minoranza di protestante cerca di sollevarsi ma viene duramente repressa.
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5. Diffusione in Europa: anche altri paesi europei conoscono in questi anni una
svolta autoritaria. LUngheria nel 20, la Polonia nel 26, lAustria nel 27, la
Bulgaria, la Grecia nel 36 e la Romania nel 38. Anche Portogallo e Spagna si
avviano verso regimi autoritari.
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Stalinismo: sorretto da un imponente apparato burocratico e poliziesco e dal consenso
di milioni di lavoratori, Stalin divenne un capo carismatico, una guida di tutto il
popolo russo non diversamente da quanto accadeva in Italia e Germania. Ogni critica
veniva tacciata di tradimento
Politica estera di Hitler: Hitler comincia ad attuare una aggressiva politica estera
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1. Ottobre 1933: la Germania abbandona la conferenza di Ginevra dove le
maggiori potenze, comprese Usa ed Urss, stavano trattando per la riduzione
degli armamenti. Pochi giorni dopo Hitler abbandona la Societ delle Nazioni
2. Assassinio di Dolfuss: nel 1934 gruppi nazisti austriaci uccidono il primo
ministro Dolfuss. Lobiettivo quello di unire Austria e Germania, una
prospettiva che spaventa Mussolini che invia soldati al confine. Hitler
abbandona ogni pretesa sullAustria in quanto non ancora pronto alla guerra
3. Conferenza di Stresa: dopo la reintroduzione della leva obbligatoria in
Germania, pratica proibita dal trattato di Versailles, Italia, Francia e Gran
Bretagna si riuniscono a Stresa per condannare la Germania ribadendo la
validit degli accordi di Locarno e lautonomia dellAustria
4. Politica estera sovietica: anche lUrss, spaventata dal potere di Hitler,
abbandona il suo isolazionismo e stringe accordi con la Francia ed entra nella
Societ delle Nazioni. Il VII Congresso del Comintern nel 1935 afferma che per
prima cosa bisogna pensare a contrastare lavanzata della destra stringendo
accordi sia con i socialisti che con le altre forze democratiche e borghesi. Si
gettano le basi per i fronti popolari, ovvero alleanze tra socialisti e comunisti
per battere la destra.
5. Etiopia e Renania: ma la situazione in Europa sempre tesa. LItalia comincia
la sua espansione in Etiopia, il 35, e la Germania, rompendo ancora una volta
gli accordi di Versailles, invade la zona smilitarizzata della Renania nel 36.
6. Vittoria dei socialisti in Francia: nelle elezioni del 36 si impone per la prima
volta il fronte socialista. Blum il nuovo primo ministro, gli operai cominciano
una serie di agitazioni che terminano con importanti vittorie sindacali che
prevedono aumenti salariali, diminuzione delle ore lavorative e 15 giorni di
ferie pagate. Tutte misure appoggiate dal governo che per causarono una forte
crisi economica. Blum cade nel 37 e nel 38 lesperienza socialista pu dirsi
conclusa
Guerra civile in Spagna: tra il 1936 ed il 1939 si combatte in Spagna una sanguinosa
guerra civile. Dopo la caduta del regime totalitario di Primo de Rivera e la fine della
monarchia la Spagna conosce un periodo di grave instabilit politica oltre che
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economica come il resto del continente. La Spagna un paese arretrato ed agricolo
dove i sindacati sono in mano agli anarchici e i grandi proprietari terrieri, vicino alla
chiesa, controllano leconomia
LEuropa verso la catastrofe: in pochi mesi lEuropa si avvia alla seconda guerra
mondiale. La causa la politica aggressiva di Hitler e il sostanziale immobilismo di
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Francia e Gran Bretagna. Hitler comunque fino allultimo cerca di evitare uno scontro
soprattutto con lInghilterra
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LItalia fascista: quando in Germania il nazismo era ancora una forza minoritaria, in
Italia Mussolini aveva gi un potere enorme
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4. Monarchia: laltro ostacoli per Mussolini assieme alla Chiesa. Anche se non
ha un reale potere comunque il vertice della politica italiana e nulla impediva,
in seguito ad una crisi interna al Pnf, di assumere tutta una serie di poteri.
5. Paese e Paese reale: le immagini della propaganda fascista mostrano un Italia
con le immagini di Mussolini ovunque, frasi fasciste sui muri dei palazzi e
discorsi del Duce ascoltati da milioni di persone entusiaste. Ma il paese reale
non quello delle immagini di propaganda. A livello statistico, leconomia
italiana conosce una crescita un po pi lenta rispetto gli altri paesi europei,
aumenta la popolazione urbana, diminuiscono i lavoratori del settore primario
(che sono sempre il 51%) ed aumentano gli impiegati nel secondario e nel
terziario. Alla fine degli anni 30 il reddito medio di un italiano era met di
quello di un francese e un terzo di quello di un inglese. Il regime favorisce la
crescita demografica e rilega la donna al ruolo di custode del focolare
domestico impedendone lemancipazione. Durante il fascismo si assiste anche
ad un generale calo dei salari In generale lItalia un paese ancora arretrato
rispetto le altre potenze continentali. Il regime incontra lentusiasmo soprattutto
dei ceti medi mentre lalta borghesia e gli strati pi umili della popolazione
sono solo parzialmente toccati dallideologia del potere fascista
6. Scuola: la riforma Gentile del 23 punta sulle materie umanistiche e sulla
severit dellinsegnamento. Il regime successivamente si preoccupa di
controllare i libri di testo. Nel complesso, per, gli insegnamenti delle
elementari e delle medie presentano solo una generica adesione al fascismo.
Luniversit appare pi libera anche se non usa questa libert per contrastare la
cultura fascista. Praticamente tutti i professori firmano il giuramento di fedelt
al regime e sostanzialmente appoggiano il regime.
7. Propaganda: nel 1937 viene creato il Ministero della cultura popolare. La
stampa stata soffocata da 5 decreti negli anni 20. La radio passa sotto il
controllo dellEiar nel 1927, ente statale. Ma le radio in Italia sono ancora poco
diffuse ed una capillare diffusione dei messaggi radiofonici possibile solo
dopo linstallazione di ripetitori nei luoghi pubblici. Il fascismo finanzia anche
il cinema italiano, soprattutto per contrastare le produzioni americane pi che
per realizzare pellicole di propaganda che era comunque affidata ai cinegiornali
dellistituto Luce che con le immagini poteva raggiungere un ampio pubblico.
Economia: tutti i regimi di destra propongono per leconomia una terza via, lontana
sia dal comunismo che dal capitalismo americano. Anche il regime fascista propone la
sua terza via ovvero un sistema di corporazioni
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1. Corporazioni: una idea di origine medioevale, con le corporazioni delle arti
e dei mestieri, che in questo momento storico voleva dire la gestione diretta
delleconomia da parte delle categorie produttive organizzate appunto in
corporazioni distinte per settore di attivit. Questo sistema di fatto non trover
mai una reale applicazione nel paese
2. Prima fase liberista: tra il 1922 ed il 1925 Mussolini ed il ministro
delleconomia De Stefani incoraggiano liniziativa privata allentando i vincoli
statali. Da una parte abbiamo un aumento della produzione ma dallaltro una
forte inflazione ed una perdita di valore da parte della lira
3. Svolta del 25: il nuovo ministro delleconomia Volpi che inaugura una
politica economica protezionistica e che punta alla stabilit ed alla deflazione.
C anche un forte intervento statale nelleconomia
4. Battaglia del grano: nel 1925 viene imposto un dazio sullimportazione di
cereali. un modo per incrementare la produzione nel paese, attraverso anche
una serie di miglioramenti tecnologici, e dipendere sempre meno dallestero.
Questo scopo venne raggiunto, le importazioni diminuiscono ed aumenta la
produzione a discapito per di alcuni settori come lallevamento ed il settore
frutticolo che vedono diminuire il loro spazio a favore delle coltivazione di
cereali
5. Quota novanta: nellagosto del 1926 Mussolini annuncia di voler portare in
alto la lira che entro un anno. Lobiettivo, che appare utopico, quello di
raggiungere lo scambio 90 lire per una sterlina il tutto per dare maggiore
stabilit al paese. Lobiettivo viene raggiunto grazie anche allaiuto delle
banche statunitensi. La lira acquista cos valore e i prezzi diminuiscono grazie
alla maggiore facilit di importazione. Allo stesso tempo, per, aumentano i
costi per le esportazioni, con un calo della produzione agricola ed industriale
ed anche in generale dei salari. Tutto ci avvantaggi le grandi aziende e la
concentrazione aziendale.
6. Crisi del 29: lItalia, dopo le misure del 25, seppe affrontare meglio degli
altri paesi la crisi in quanto aveva gi adottato di fatto misure protezionistiche.
Ma la recessione fu pesante causando il crollo dei commerci con lestero,
dellagricoltura, dei prezzi e dei salari. Aumentarono invece sia i prezzi che la
disoccupazione. Il governo interviene in due modi:
a. Grandi opere pubbliche: come la costruzione di strade, ferrovie e
soprattutto la bonifica di alcune zone come lagro pontino con la
relativa costruzione di citt nuove. La bonifica fu un successo per il
regime, amplificato anche da una vasta opera di propaganda.
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b. Intervento diretto dello Stato: molte banche erano ormai in crisi
perch avevano investito nei grandi gruppi industriali colpiti dalla crisi.
Mussolini risponde con la creazione dellIri, listituto per la
ricostruzione dellindustria. Con i fondi statali lIri entra nel capitale di
grandi gruppi industriali come lIlva, Ansaldo e Terni. Nel progetto del
regime lIri doveva essere un ente provvisorio, un aiuto in attesa di una
futura riprivatizzazione. Ma la difficolt di vendere a privati industrie
cos grandi in momento cos difficile fa si che lIri non venga sciolta e
che lo Stato controlla in questo modo ampie porzioni del secondario.
Non si attua per una statalizzazione delleconomia, lIri era comunque
in mano a tecnici ed anche i privati guardano con piacere a questo tipo
di aiuto statale non invadente.
7. Economia di guerra: lItalia esce dalla crisi a met degli anni 30 e meglio di
molti altri paesi. Ma Mussolini non sfrutta queste situazioni positive per un
miglioramento delle condizioni di vita degli italiani. Anzi, investe molte
risorse nel settore militare finanziando una serie di interventi armati, come in
Etiopia e in Spagna.
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dellItalia, loro che erano padroni di immensi imperi coloniali. Questo presunto
ostruzionismo fa breccia nellopinione pubblica giustificando la guerra ed
arrivando anche alle classi popolari che vedevano nellEtiopia una opportunit
di arricchimento.
3. Guerra: la guerra vera e propria dura circa sette mesi dove gli etiopi, a volte
anche senza armi da fuoco, cercano di resistere invano. Il 5 maggio del 1936 le
truppe di Badoglio entrano ad Addis Abeba e quattro giorni dopo Mussolini
proclama la nascita dellImpero Italiano.
4. Etiopia dal punto di vista economico: la conquista del paese africano non
porta a sostanziali benefici economici essendo un paese senza risorse naturali e
non adatto agli insediamenti agricoli. Inoltre, la guerra costata molto al paese
e i costi non sono stati compensati dallaumento della produzione industriale
bellica
5. Etiopia dal punto di vista politico: limpresa in Etiopia ha consentito a
Mussolini di vivere il suo momento di maggior splendore e consenso. Molti
hanno la sensazione che ormai lItalia una grande potenza, convinzione
effimera perch se fosse intervenuta lInghilterra nella guerra per lItalia non ci
sarebbero state speranze. Mussolini sapeva bene questo ma lebbrezza del
potere lo spinsero a finanziare operazioni in Spagna e ad avvicinarsi alla
Germania.
a. Asse Roma-Berlino: il patto di amicizia viene firmato nellottobre del
1936. Non un vero e proprio patto militare quanto uno strumento
voluto da Mussolini per far pressione sulle potenze democratiche ed
ottenere in futuro ulteriori concessioni. In breve, per, il potere di Hitler
nellalleanza aumenta e Mussolini costretto ad accettare passivamente
le iniziative del Fuhrer come lannessione dellAustria.
b. Patto dacciaio: viene firmato nel maggio del 1939 ed una formale
alleanza tra Germania ed Italia
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1. Comunisti: abituati alla lotta clandestina mettono in piedi una rete antifascista.
Il Pci continua ad esistere anche sotto Mussolini. Critici sia verso la
Concentrazione antifascista che verso GL, anche i comunisti hanno un folto
gruppo allestero ed un centro con sede a Parigi. Il leader del Pci Togliatti,
dirigente del Comintern quindi vicino alla Russia ed alle sue disposizioni.
2. Concentrazione antifascista: molti antifascisti, come Turati, Treves, Nenni e
Saragat sono costretti ad emigrare, soprattutto in Francia. Qui nasce questa
Concentrazione ovvero una rete di partiti ostili a Mussolini che contribu a far
conoscere allestero una voce diversa da quella ufficiale.
3. Giustizia e libert: un movimento fondato nel 1929 da Lussu e Carlo
Rosselli. Contrario allattendismo della Concentrazione, GL si pone come un
partito dazione, come quello mazziniano, con una rete clandestina simile a
quella comunista.
4. Fronte popolare: a met degli anni 30 le nuove disposizioni della Terza
Internazionale permettono una alleanza tra comunisti ed altre forze antifasciste.
Nel 1934 viene firmato il patto di unit dazione e il fronte popolare italiano si
batte cin Spagna. Ma la sconfitta in Spagna, la fine del fronte popolare in
Francia e la notizia delle purghe staliniane provocano lo scioglimento di questa
formazione italiana.
5. Bilancio dellantifascismo: a livello di incisivit e pratico lapporto
dellantifascismo fu praticamente nullo. Ma il movimento svolse in questi anni
una importante azione politica e morale che gli permise di prendere le armi ed
organizzare la resistenza a partire dal 1943.
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1. Politica economica: le spese militari in Etiopia e Spagna avevano provato una
economia gi di per s fragile. A partire dal 35 Mussolini d nuovo slancio alla
politica autarchica cominciata con la guerra del grano. Lobiettivo il
raggiungimento dellindipendenza economica raggiungibile con misure
protezionistiche e sviluppi scientifici e nello sfruttamento del sottosuolo.
Alcune industrie, come quelle chimiche, trassero vantaggi ma in generale
lautarchia rimase un miraggio e la crescita produttiva fu ovunque lenta.
2. Politica estera: non poche perplessit causava la politica estera del Duce a
partire dallamicizia sempre pi stretta con la Germania. La guerra appariva
ormai imminente e non a caso lopinione pubblica saluto spontaneamente e
calorosamente Mussolini dopo la conferenza di Monaco. chiaro che lItalia
voleva la pace mentre Mussolini aspirava ad un futuro di guerra e conquiste.
Per fare questo era necessario trasformare lItalia in un paese belligerante e in
questottica va letta la campagna di Mussolini contro la borghesia, non come
classe sociale ma come atteggiamento mentale di chi ama gli ozi e la vita
tranquilla
3. Politica interna: per trasformare lItalia in un paese a vocazione bellica il
partito decide di unificare le varie associazioni giovanili nella Giovent italiana
del littorio. Viene inoltre creato il Ministero della cultura popolare. Risalgono
al 1938 le prime leggi razziali contro gli ebrei, una serie di disposizioni simili a
quelle tedesche del 1935 che impedivano laccesso alla professione degli ebrei.
Inoltre, un gruppo di sedicenti scienziati firma il manifesto sulla pura razza
italiana secondo cui gli italiani discendono dagli ariani e non devono essere
contaminati con gli ebrei. In realt, in Italia gli ebrei sono davvero pochi e non
hanno mai subito discriminazioni come in Russia o Germania. Queste leggi
hanno lobiettivo di creare un capro espiatorio e di fomentare le masse ma
incontrano la diffidenza sia dellopinione pubblica che della chiesa cattolica. Il
tentativo di trasformare lItalia in un popolo belligerante sostanzialmente
fallisce. I giovani mostrano inizialmente un certo entusiasmo che per si
spegne allo scoppio della guerra.
Declino degli imperi coloniali: tra le due guerre legemonia europea sugli altri
continenti subisce un brusco arresto. I contemporanei sembrano non accorgersi di
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questo anche perch con lisolazionismo di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna erano
ancora le pi grandi potenze nello scacchiere internazionale. Ed anzi, dopo la guerra
avevano incamerato anche le colonie tedesche. In realt, dopo il primo conflitto
mondiale le risorse per mantenere un impero cos vasto si fanno sempre pi limitate e
si moltiplicano i segni di insofferenza dei popoli colonizzati
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tempo Kemal conquista la citt di Smirne, la Turchia riprende possesso
dellAnatolia e controlla i due stretti del Bosforo e del Dardanelli. Nel 1922
viene deposto il sovrano, Kemal assume il titolo di Ataturk, padre dei turchi, e
procede alla formazione di uno stato laico e che guarda ad occidente.
6. Commonwealth: fra le potenze coloniali la Gran Bretagna la prima che
capisce che arrivato il momento di ridimensionare limpero coloniale a
differenza della Francia che reprime moti nazionalisti in Indocina ed Africa.
Ecco allora che nel 1926 si rendono di fatto autonomi i domini bianchi, Canada,
Sudafrica, Australia, in cambio di un generico giuramento di fedelt alla corona.
Nasce anche il Commonwealth ossia una libera federazione di ex-colonie
britanniche unite ancora da accordi economici.
7. India: qui il potere era ancora nelle mani degli inglesi anche se le spinte
indipendentiste erano nate gi prima della guerra. Durante il conflitto i soldati
indiani contribuiscono alla vittoria inglese che promette loro una serie di libert.
Sono per promesse che vengono mantenute solo in parte e non bloccano il
movimento nazionalista. Nel 1919 le truppe inglesi nella citt di Amristar
reprimono nel sangue una manifestazione popolare e nel frattempo aumenta la
popolarit di Gandhi, prestigioso leader indipendentista che sollecita ad una
lotta non violenta. Il movimento indipendentista diventa un fenomeno di massa
e gi nel 1919 la Gran Bretagna con il Government of India Act d maggiore
spazio agli indiani nellamministrazione del paese, allarga il diritto di voto e
crea organi politici eletti dagli stessi indiani.
Cina: il grande paese asiatico in questi anni conosce una serie di drammatiche
vicende. Mentre il Giappone conosce una crescita militare ed economica non
indifferente, la Cina subisce anni di sanguinose guerre civili.
1. Generale Shi-Kai: il governo autoritario del generale, al potere dal 1913, non
riesce a fermare le proteste e gli scontri nel paese. Intanto il Giappone, alleato
con lIntesa, mira a controllare alcune zone della Cina in possesso della
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Germania. Shi-Kai decide di entrare in guerra con lIntesa ma anche se la Cina
siede al tavolo dei vincitori viene tratta come una nazione sconfitta ed al
Giappone vengono riconosciuti i possedimenti in Cina della Germania, nella
regione dello Shatung.
2. Sun Yat-sen: lumiliazione dopo la guerra mondiale risveglia la causa
nazionalista che si raccoglie attorno a Yat-sen. Le forze nazionaliste si
battevano contro le decisioni delle potenze occidentali e contro il governo
cinese, inetto e corrotto. Nel 1921 Yat-sen forma in Canton un proprio governo
che ha lappoggio anche del Partito comunista cinese nato proprio nel 21 e che
vede tra le sue fila un giovane Mao.
3. Chang Kai-shek: nel 1925 muore Yat-sen e subentra Kai-shek che per guarda
con diffidenza ai comunisti. Kai-shek comincia una serie di operazioni militari
per rovesciare il governo di Pechino, ottiene una serie di ottimi risultati e nel
1927 a Shangai entra in contrasto con le forze comuniste che avevano liberato
da sole la citt. Kai-shek distrugge le truppe comuniste e dichiara il partito
illegale. Nel 1928 Kai-shek conquista Pechino. I comunisti si riorganizzano
nelle campagne mentre in alcune zone del paese, grazie anche allappoggio del
Giappone, alcuni territori sono sotto il controllo degli ex governanti.
4. Invasione della Manciuria: nel 1931 i giapponesi invadono la Manciuria e vi
creano uno stato fantoccio utile per cominciare la conquista di altre zone della
Cina. Kai-shek come le foze occidentali si dimostra attendista e ci diede nuovo
slancio ai comunisti che si presentano come lunica forza che tiene al futuro del
paese.
5. Mao: Mao individua nei contadini il vero motore del processo rivoluzionario
cinese. Negli anni 30 i comunisti fanno proseliti tra i contadini e si radicano
nel mondo rurale. Kai-shek costretto a combattere contro giapponesi e
comunisti decide di attaccare prima questi ultimi, non appoggiati dallUrss che
invece aiuta il governo borghese di Kai-shek. Tra il 31 ed il 34 numerose e
sanguinose azioni costringono i comunisti ad abbandonare le loro postazioni.
Nel 34 100mila comunisti assediati nel sud del paese decidono di raggiungere
una regione meglio difendibile nel nord. Fanno a piedi 100mila chilometri e
sono 10mila di loro arriveranno a destinazione. Tra questi c Mao, ormai
leader del partito, e questa azione viene definita lunga marcia. Comincia
lepopea rivoluzionaria
6. Fronte unito: quando Kai-shek lancia una nuova offensiva contro i comunisti
deve subire il rifiuto di parte dellesercito e della societ civile pi preoccupata
della minaccia giapponese. Si arriva ad un accordo nel 1937 con la creazione,
aiutata dalla Russia, di un fronte popolare cinese tra comunisti e governo di
59
Kai-shek contro il nemico giapponese ed imperialista. Ma il Giappone attacca
proprio nel 1937 e dopo due anni controlla ampie zone costiere.
Giappone: il paese asiatico prima e durante la guerra mondiale mantenne una serie di
aspettative imperialistiche nel Pacifico e nellintera Asia orientale. Lobiettivo era
quello di controllare vaste zone della Cina. A partire dal 1920 crescono i movimenti di
estrema destra e negli anni 30 sono queste forze totalitarie, con lappoggio
dellimperatore, ad avviare una politica di espansione in Cina
America Latina: il continente risente fortemente della crisi economica del 1929 a
causa del crollo delle esportazioni di minerali, carni e prodotti agricoli. Negli anni 30
il continente subisce una serie di stravolgimenti autoritari con dittature che si
instaurano anche in paesi grandi come Argentina, Brasile e Messico.
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le altre potenze occidentali hanno la loro parte di responsabilit prima di tutto quelle di
essersi illuse che dopo Monaco e la cessione dei Sudeti la guerra si era evitata.
1. Moravia e Boemia marzo 1939: Hitler non si accontenta della regione dei
Sudeti e nel marzo 39 avvia loccupazione della Moravia e della Boemia.
Loperazione facilitata dallo sfaldamento in atto della Cecoslovacchia dove le
diverse nazionalit, spesso appoggiate da Hitler come nel caso della Slovacchia,
sono in lotta tra di loro. La Gran Bretagna abbandona la sua precedente politica
e con la Francia d vita ad una serie di trattative diplomatiche per creare una
rete di alleanze contro la Germania. In particolare, importante lalleanza con
la Polonia dal momento che Hitler aveva cominciato a pensare ad una invasione
dello Stato per avere Danzica. Francia ed Inghilterra sono pronte alla guerra
2. Albania aprile 1939: anche lItalia, per non essere da meno di Hitler,
comincia una politica espansionistica occupando il piccolo stato albanese.
3. Patto dacciaio maggio 1939: viene firmato da Ciano e Mussolini su
pressione di Hitler. Cambia il precedente e generico patto Roma Berlino:
adesso se uno dei due paesi entra in guerra, in qualsiasi modo quindi anche
come aggressore, deve ricevere il sostegno dellaltro. E un accordo
sconsiderato visto che sia Mussolini che Ciano sanno benissimo che lItalia non
pronta alla guerra
4. Patto Germania-Russia, agosto 1939: il 23 agosto 1939 Ribbentrop e Molotov
firmano un patto di non aggressione. Vengono messe da parte le divisioni e gli
odi ideologici per puro realismo: lUrss allontana la minaccia tedesca,
guadagnando tempo per lorganizzazione dellesercito ed ottenendo la promessa
della Romania, della Polonia e degli Stati baltici, la Germania deve ritardare lo
scontro in Russia ma allo stesso tempo, per il momento, allontana il pericolo
della guerra su due fronti
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lo scontro anche ideologico pi forte e vengono utilizzate tecnologie nuove e
micidiali
1939
1. Polonia: poche settimane sono sufficienti per far scomparire la Polonia dalla
cartina geografica. Grazie allimpiego sia dellaviazione che delle truppe
corazzate la guerra ritorna ad essere una guerra di movimento e in pochi giorni
la Germania occupa immensi spazi tagliando i rifornimenti allesercito polacco
in ritirata. Il paese viene diviso tra Germania e Urss e i sovietici uccidono nei
pressi di Katyn circa 4mila soldati polacchi. La Polonia cessa di esistere e la
guerra si ferma per alcuni mesi lasciando tutto il tempo alla Germania di
riorganizzarsi
2. Finlandia: il 30 novembre lUrss attacca la Finlandia per una disputa sui
confini. I finlandesi resistono per 3 mesi poi a marzo 1940 sono costretti a
capitolare accettando le richieste dei russi ma mantenendo lindipendenza
1940 (Danimarca & Norvegia, Francia, Italia-Francia, Leone Marino, Grecia, Nord
Africa)
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governo di dispone a Vichy nella Francia centro-settentrionale. Petain d vita ad
un governo fantoccio nelle mani dei tedeschi restaurando un clima da ancien
regime attribuendo le colpe della sconfitta alle sistema democratico e non
allincapacit degli ufficiali. Ogni rapporto con la Gran Bretagna cessa
4. Italia-Francia, giugno: lItalia non belligerante crede di poter approfittare della
situazione francese per ottenere una facile vittoria. Anche lopinione pubblica,
prima contraria alla guerra, convinto di questo ed esulta quando Mussolini
dichiara guerra alla Francia. Il 21 giugno viene sferrata loffensiva sulle Alpi in
condizioni di netta superiorit e contro un nemico che il giorno dopo avrebbe
firmato larmistizio con la Germania, quindi gi sconfitto. Ma loperazione fu
un disastro: la penetrazione nel territorio francese praticamente nulla, le perditi
ingenti e larmistizio firmato il 24 giugno rettificava solo di poco i confini.
5. Mediterraneo, luglio: la flotta italiana subisce due sconfitte contro la flotta
inglese nei pressi della Calabria e di Creta
6. Nord Africa, settembre: lattacco lanciato dalla Libia contro gli inglesi si
dovette fermare ben presto per mancanza di mezzi. Gli ufficiali italiani rifiutano
laiuto tedesco perch Mussolini era convinto che lItalia doveva combattere
una guerra parallela a quella di Hitler.
7. Inghilterra, agosto: Hitler lancia loperazione Leone Marino che doveva
portare alla conquista della Gran Bretagna. Hitler in realt era gi pronto a
trattare la pace a costo di veder riconosciuti tutti i territori conquistati. Ma
lInghilterra di Churchill decide di resistere nonostante ormai fosse la sola a
combattere contro la Germania. Per superare la superiorit navale
dellInghilterra, Hitler decide di avviare una massiccia campagna aerea per
bombardare obiettivi militari e citt, per fiaccare anche il morale della
popolazione. Le forze aree britanniche resistono quanto possono ma non
riescono ad evitare il bombardamento di citt come Londra. La seconda guerra
mondiale mostra la micidiale guerra aerea. La battaglia termina nellottobre del
1940 quando Hitler sconfitto abbandona la campagna aerea.
8. Grecia, ottobre: il 28 ottobre lesercito italiano dallAlbania attacca senza
preavviso la Grecia, paese filo-fascista con cui Mussolini fino a quel momento
aveva intessuto buoni rapporti. Lattacco fu scagliato per controbilanciare
lespansione tedesca nella zona dopo la conquista della Romania. La campagna
greca, preparata in modo approssimativo, si dimostra molto pi difficile del
previsto a causa della tenace resistenza dei greci che poco dopo passano al
contrattacco costringendo lItalia a ripiegare sul suolo albanese. I vertici
militari, primo fra tutti Badoglio, sono costretti alle dimissioni e limmagine di
Mussolini subisce un vero tracollo.
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9. Nord Africa, dicembre: gli inglesi passano al contrattacco e conquistano in
breve tempo la Cirenaica. Hitler, per non perdere completamente la Libia, invia
a Mussolini aiuti che questa volta non vengono rifiutati. Alla guida di Rommel
le forze dellAsse riconquistano la Cirenaica. Intanto, nellaprile del 1941
lItalia perde i suoi possedimenti etiopi, eritrei e somali che passano nelle mani
degli inglesi
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Giappone nel luglio del 41 invade lIndocina francese. In risposta Gran
Bretagna e Stati Uniti impongono il blocco delle esportazioni, estremamente
dannoso per un paese industrializzato ma povero di materie prime. Il governo di
Tokyo costretto ad una scelta: piegarsi alloccidente lasciando i possedimento
in Indocina ed India o scatenare la guerra nel Pacifico, conquistare nuovi
territori e procurarsi cos le materie prime. Si opta per questa soluzione e il 7
dicembre 1941 viene attaccata senza preavviso e con laviazione la flotta degli
Stati Uniti a Pearl Harbor. Loperazione un successo e nei mesi successivi il
Giappone, forte della supremazia navale raggiunta, conquista nel corso del 1942
tutti gli obiettivi prefissati: Filippine (prima in mano agli Usa), Malesia e
Birmania (in mano inglese) ed Indonesia olandese.
Durante la guerra
1. Popoli slavi: Hitler tratta come delle vere e proprie colonie i territori di recente
conquista. Particolarmente dura la sorte delle popolazioni slave ridotte in
semischiavit. Hitler voleva trasformare lEuropa orientale in un immenso
campo agricolo utile alla Germania per questo cominci la distruzione di ogni
forma di urbanizzazione ed industrializzazione. Venne proibito anche
linsegnamento e la classe dirigente venne sterminata. Morirono cos 6 milioni
di russi e 2,5 milioni di polacchi. Questa sottomissione costringe la Germania a
lasciare nei paesi occupati una grande quantit di soldati che devono far fronte a
tutta una serie di sollevazioni e proteste.
2. Questione ebraica: orribile fu la sorte degli ebrei considerati da Hitler come il
principale nemico della Germania. Nei territori occupati gli ebrei vennero
rinchiusi nei ghetti ed erano segnati con una stella gialla da portare al braccio.
Cominciano a sorgere anche i primi lager dove venivano deportati come forza
lavoro, gli abili, o come persone da uccidere nelle camere a gas tutti gli altri. La
soluzione finale comincia nel 1942 e viene affidata alle SS
3. Resistenza: in tutti i paesi sottomessi alla Germania nascono forme di
resistenza clandestina condotta da piccoli gruppi di antifascisti. Sollevazioni
popolari si hanno invece in Jugoslavia e in Grecia nellestate del 1941. Dopo
linvasione dellUrss, poi, i gruppi clandestini comunisti cominciano ad
impegnarsi in maniera pi concreta anche se le difficolt erano molte ed erano
aggravate anche dalle divisioni interne
4. Collaborazionismo: in ogni caso ovunque la Germania trov una classe
dirigente, e non solo, disposta a collaborare per calcolo utilitaristico o per cieca
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fede nel nazismo. Emblematico il caso di Vichy la cui accondiscendenza non
imped alla Germania di invadere anche il sud del paese nel 1942.
1. Onu: il 1 gennaio 1942 nasce lOnu al quale aderiscono una ventina di nazioni
tra le quali Usa, Urss, Cina ed Inghilterra. Sorgono comunque divergenze tra gli
Alleati in particolare su dove aprire un nuovo fronte. Stalin lo voleva subito e
nellEuropa del nord mentre Churchill premeva per chiudere prima la partita in
Africa poi attaccare dallEuropa meridionale. Prevalse questa linea e si decise
di sbarcare in Italia durante la Conferenza di Casablanca del 1943. Nella
stessa conferenza si decise che solo la resa incondizionata era una condizione
accettabile perch non bisognava patteggiare con Germania ed alleati.
2. Russia, primavera-estate: Hitler ottiene importanti successi in Urss. Invade la
Crimea, supera il Don ed arriva ad assediare Stalingrado, importante centro
industriale.
3. Pacifico: comincia una prima inversione di tendenza. Lassalto giapponese
lanciato tra maggio e giungo viene fermato dagli americani nelle battaglie delle
isole Midway e del Mar dei Coralli.
4. Atlantico: anche nellAtlantico cominciano a cambiare i rapporti di forza. Fino
ad ora i tedeschi avevano condotto una efficace guerra sottomarina contro navi,
anche commerciali, americane ed inglesi, che viene fermata tra il 1942 ed il
1943 grazie allutilizzo di nuove tecnologie come il radar e bombe di profondit
pi efficaci.
5. Stalingrado, novembre: dopo mesi di durissima resistenza i russi passano al
contrattacco chiudendo i nemici in una morsa. Hitler invece di ordinare la
ritirata comanda la resistenza ad oltranza ma a febbraio i suoi uomini sono
costretti alla resa. il pi grave rovescio dallinizio della guerra per i tedeschi e
le forze democratiche e comuniste nel mondo prendono coscienza della loro
forza.
6. Nord Africa: le forze italo-tedesche di Rommel erano arrivate fino ad El
Alamein a 80km da Alessandria. A fine ottobre il generale Montgomery al
comando delle forze britanniche lancia la controffensiva e agli inizi di
novembre le truppe di Rommel cominciavano ormai una lunga ritirata. Nel
novembre del 1942 le truppe Alleate sbarcano in Marocco ed Algeria chiudendo
in una morsa lesercito dellAsse che costretto ad arrendersi nel maggio del
1943 abbandonando il Nord Africa.
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1943
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alleato. Gli episodi di resistenza furono puniti dai tedeschi. Esemplare
il caso di Cefalonia, isola greca, dove fu sterminata una intera divisione
italiana che aveva rifiutato di arrendersi. I tedeschi si attestano lungo la
linea difensiva Gustav che ha il suo centro in Cassino. LItalia diventa un
campo di battaglia.
d. Due italie: nellautunno del 1943 il paese diviso in due met in lotta tra
di loro. Nel sud c un governo monarchico sotto la protezione degli
Alleati. Al nord i tedeschi e il redivivo fascismo dopo la liberazione di
Mussolini il 12 settembre sul Gran Sasso ad opera di paracadutisti
tedeschi. Il Duce viene portato in Germania ed ormai un fantoccio nelle
mani di Hitler. Nasce cos la Repubblica di Sal, cos chiamata perch
alcuni ministeri furono posti nella cittadina sulle rive del Garda, posta
cos a nord perch Roma era troppo vicina al fronte Alleato. Mussolini
presenta questa Repubblica come lunica rappresentante dellItalia ma lo
Stato di Mussolini poco pi che un fantoccio in mano alla Germania
che requisisce risorse ed uomini da inviare come forza lavoro in patria.
Lunica funzione della Repubblica di Sal quella di combattere le forze
partigiane che cominciano a formarsi nellItalia centro-settentrionale.
Comincia cos una guerra civile tra italiani parallela a quella tra
Germania e forze Alleate.
e. Resistenza armata: subito dopo l8 settembre le prime formazioni
partigiane si radunano sulle montagne dellItalia centro-settentrionale.
Nascono dallincontro tra i piccoli nuclei antifascisti gi attivi ed i
soldati italiani che si erano rifiutati di arrendersi ai tedeschi. I partigiani
agiscono soprattutto lontano dai centri urbani rendendosi protagonisti di
azioni di disturbo e sabotaggio. Ma non mancano nelle citt piccoli
nuclei, i Gruppi di azione patriottica, che effettuano azioni contro i
tedeschi. In alcuni casi i nazisti sono protagonisti di violente rappresaglie
come nel caso delle Fosse Ardeatine dopo 335 italiani furono fucilati
dopo che una rappresaglia partigiana aveva ucciso 33 tedeschi nel marzo
del 1944. Dopo una prima fase di aggregazione spontanea le bande
partigiane si organizzano in gruppi abbastanza attivi:
i. Brigate Garibaldi: molto numerose e di ispirazione comunista
ii. Giustizia e Libert: anchesse numerose
iii. Brigate Matteotti: legate ai socialisti
iv. Gruppi cattolici, liberali, autonomi e monarchici.
f. Partiti antifascisti: nei 45 giorni tra la caduta di Mussolini e larmistizio
di Badoglio nascono una serie di partiti che si vanno ad affiancare al Pci
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che aveva continuato la sua azione clandestina anche sotto il regime.
Ecco allora il Partito dAzione, la Democrazia Cristiana, il Partito
Liberale, il Partito repubblicano ed il Partito socialista di unit proletaria.
Dopo l8 settembre questi partiti si uniscono a Roma nel Comitato di
liberazione nazionale (Cln) incitando la popolazione alla resistenza. Il
Cln chiede anche la sostituzione di Badoglio. Ma il Cln, partiti piccoli e
divisi tra destra e sinistra, non hanno un peso cos grande e Badoglio
appoggiato dagli Alleati in quanto garante dellarmistizio.
g. Svolta di Salerno, marzo 1944: Togliatti dopo un esilio ventennale in
Urss torna in Italia e appena sbarcato a Napoli decide di scavalcare il Cln
e formare un governo di unit nazionale con il Re, Badoglio e alcuni
esponenti del Cln. Una scelta in armonia con lUrss, che aveva
riconosciuto Badoglio, e realistica: prima di tutto bisognava combattere
uniti contro il fascismo. Svolta di Salerno perch proprio nella citt
campana era la capitale del Regno del Sud. Il 24 aprile 1944 nasce
questo primo governo di unit nazionale presieduto da Badoglio.
h. Liberazione di Roma e resistenza: dopo la liberazione della capitale
nel giungo del 1944 Badoglio come promesso di dimette, come anche
Vittorio Emanuele III che lascia ogni incarico al figlio Umberto, e
Bonomi diventa presidente del consiglio. Ci rafforza le azioni
partigiane nel nord del paese che si dotano di un comando unificato
proprio nel giugno del 1944. La repressione dei tedeschi feroce, come a
Marzabotto dove vengono uccise 770 persone, ma molte citt come
Firenze vengono liberate prima dellarrivo degli Alleati. Sorgono anche
repubbliche partigiane autonome nel nord del paese. Non mancano le
difficolt, soprattutto nellinverno tra il 44 ed il 45, quando il generale
inglese Alexander invita i partigiani a sospendere le loro azioni. Ci
provoca una divisione sia allinterno della resistenza sia tra resistenza e
governo Bonomi. Ma nella primavera del 1945 la Resistenza riprende la
sua attivit forte di 200mila uomini.
3. Fronte orientale: intanto alla fine del 1943 lArmata Rossa sfonda il fronte
orientale e si avvicina a Berlino. LUrss assume nellAlleanza un peso sempre
maggiore che fa valere alla Conferenza di Teheran alla fine del 1943 dove si
incontrano Stalin, Churchill e Roosevelt. Stalin ottiene lapertura di un nuovo
fronte a nord, e precisamente in Normandia.
1944
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1. Normandia: il 6 giugno 1944 scatta loperazione Overlord, ovvero lo sbarco in
Normandia, una zona protetta dai tedeschi con il Vallo Atlantico. Il
dispiegamento di forze impressionante e lo sbarco comincia con
bombardamenti e dispiegamento di paracadutisti. I tedeschi resistono ma gli
Alleati sbarcano in ogni modo sfondando dopo settimane di combattimento le
linee nemiche. Il 25 agosto 1944 gli Alleati entrano in una Parigi gi liberata dai
partigiani. Lesercito tedesco in rotta ma Hitler impone la resistenza ad
oltranza.
2. Fine dellAsse, autunno: nellautunno abbandonano Hitler la Romania, la
Polonia, lUngheria e la Finlandia che chiedono larmistizio agli Alleati.
Cominciano i bombardamenti sulla Germania, met dei quali su obiettivi civili
per fiaccarla resistenza della popolazione. Hitler non si arrende: spera in nuove
armi segrete e in una rottura dei rapporti fra Urss ed occidente. Speranza del
tutto infondata.
3. Italia, settembre: gli Alleati raggiungono la linea Gotica, la seconda linea
difensiva tedesca tra Adriatico e Tirreno. LItalia per un altro inverno sar divisa
in due tronconi.
1945
1. Conferenza di Yalta: nel febbraio del 1945 Gran Bretagna, Urss e Usa si
riuniscono a Yalta, in Crimea, dove si stabilisce che la Germania sarebbe stata
divisa in 4 zone di occupazione, una delle quali spettava alla Francia, e che i
paesi liberati avrebbero potuto godere di libere elezioni
2. Offensiva su tutti i fronti: i sovietici dopo la conquista di Varsavia puntano su
Berlino liberando nel frattempo lUngheria e la Cecoslovacchia. Anche Gran
Bretagna e Stati Uniti puntano sulla Germania dopo aver attraversato il Reno. Il
25 aprile lItalia libera e i tedeschi abbandonano anche Milano. Mussolini in
fuga viene catturato e ucciso il 28 aprile. Il 30 aprile si suicida Hitler. Il 7
maggio 1945 la Germania firma la resa. La guerra finisce un giorno dopo.
3. Bomba atomica: a partire dal 1943 gli Stati Uniti hanno cominciato una lenta
controffensiva ai danni del Giappone. Alla fine del 44 la superiorit americana
era evidente con gli aerei che ormai bombardavano le citt nipponiche. Con la
fine della guerra in Europa, gli Usa possono concentrare tutti gli sforzi sul
fronte Pacifico dove i nemici non vogliono arrendersi a costo di attacchi
kamikaze con aerei imbottiti di esplosivo. Per porre fine ad una guerra che
rischiava di essere troppo lunga e per dare una dimostrazione di forza
soprattutto allUrss, il presidente Truman decide di utilizzare la bomba atomica.
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Il 6 agosto 1945 viene bombardata Hiroshima, il 9 Nagasaki. I morti sono
numerosi, la distruzione totale e le conseguenze a lungo termine drammatiche.
Il 15 agosto il Giappone offre la resa senza condizioni. Il 2 settembre finisce la
seconda guerra mondiale.
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Le conseguenze della seconda guerra mondiale: la seconda guerra mondiale viene
vista oggi come uno spartiacque nella storia e le cui conseguenze si fanno sentire
ancora oggi. Pochi avvenimenti nella storia hanno avuto un riflesso cos forte non solo
sulla politica, globale ma anche dei singoli Stati, ma anche sulla psicologia delle
persone:
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Nuove istituzioni internazionali: con la fine della guerra e sotto lo stimolo degli Stati
Uniti nascono una serie di istituzioni internazionali con lobiettivo di rendere il mondo
pi stabile sia dal punto di vista economico che politico
Contrasti tra Usa ed Urss: neanche era finita la guerra che subito nascono le prime
controversie tra le due superpotenze. Un primo terreno di discussione sono le
73
condizioni di pace. Gli Stati Uniti, non toccati sul proprio suolo dalla guerra, mirano
alla stabilizzazione della politica e delleconomia internazionale, senza cercare
punizioni troppo amare per i vinti. LUrss, che ha conosciuto ingenti danni durante il
conflitto, chiede una politica di risarcimenti come riparazioni di guerra.
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stretto arriva fino al 1953 con la morte di Stalin, ha causato anche una dispendiosa
corsa agli armamenti:
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cultura. Senza dimenticare che Stalin pretese comunque le riparazioni dai paesi satelliti
sotto il dominio dellArmata Rossa.
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Usa: gli Stati Uniti non hanno il problema della ricostruzione ma devono affrontare il
problema della riconversione della propria industria che durante la guerra aveva
conosciuto una straordinaria produzione bellica. Comincia anche una nuova politica
con Truman:
1. Fair Deal: il giusto patto, che mirava a portare avanti la politica interna di
Roosevelt, venne realizzato solo in parte a causa dellostruzione del Congresso
a maggioranza repubblicana. Inoltre, c da affrontare il deficit statale gravato
dai presiti allEuropa e dalle spese di guerra. Il costo della vita aumenta e per
questo gli operai scendono nelle piazze chiedendo aumenti salariali. Il
congresso, nel 1947, risponde con una legge conservatrice, non voluta da
Truman, che impediva agli operai delle industrie di interesse nazionale di
scioperare. In ogni caso con Truman proseguono una serie di riforme sociali gi
volute da Roosevelt.
2. Maccartismo: i primi anni 50 sono anche gli anni del maccartismo e della
caccia alle streghe ovvero una paranoica caccia al comunista o al simpatizzante
tale tra i cittadini americani. Nel 1950 il Congresso approva la Internal security
act che facilita lepurazione e lemarginazione di chi nella pubblica
amministrazione e nella politica era accusato di essere comunista.
Europa: anche in Europa la fine della guerra e la guerra fredda causarono non pochi
contrasti interni che sfociarono, come nel caso della Francia, in crisi politiche:
1. Gran Bretagna: nel 1945 Churchill viene battuto dai laburisti che una volta al
governo nazionalizzano la Banca dInghilterra ed una serie di settori come
lindustria siderurgica e i trasporti. Viene introdotto anche un Servizio sanitario
nazionale gratuito e comincia il Welfare state con lobiettivo di assistere il
cittadino dalla nascita alla morte. Il Welfare state fece aumentare la spesa
pubblica il che rallent leconomia causando la sconfitta dei laburisti alle
elezioni del 1951
2. Francia: il governo di De Gaulle, 44-45, var una serie di nazionalizzazioni.
Ma il generale abbandona polemicamente il governo per protestare contro il
forte potere dei 3 principali partiti. Una prima costituzione venne scritta dai tre
principali partiti ma venne bocciata con un referendum nel 1946. Una seconda
costituzione, molto simile alla precedente che prevedeva sempre una repubblica
parlamentare, venne invece approvata nel 1947. A maggio dello stesso anno si
rompe larmonia tra i 3 partiti con luscita dei comunisti dal governo. Da allora
la Francia vive un lungo periodo di incertezza politica
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3. Germania: paradossalmente la Germania che mostra i pi veloci segni di
ripresa. A fine guerra la situazione drammatica e il paese deve anche
accogliere 10 milioni di profughi provenienti dai territori ora in mano alla
Polonia. Nel 1949 viene approvata una costituzione che manteneva un impianto
federale ma a differenza di quella di Weimar limitava il potere del presidente
della Repubblica ed impediva la frammentazione in parlamento. Mentre la
Germania Est diventa una repubblica popolare e la sua crescita economica
rallentata dalla presenza dellUrss, la repubblica federale conosce un grande
sviluppo grazie alla stabilit politica, gli aiuti americani e la manodopera degli
immigrati
Giappone: esce dalla guerra in condizioni simili a quelle tedesche. Il paese passa sotto
il controllo del generale Mac Arthur e nel 1946 gli americani impongono una
costituzione che mantiene limperatore che ora per deve accettare una monarchia
costituzionale ed un sistema parlamentare.
1. Economia: nel corso degli anni 50 anche grazie agli aiuti americani, il
Giappone diventa il motore delleconomia asiatica. In particolare, geniale
lidea di puntare su settori in grande ascesa come quello automobilistico,
elettronico e dellalta tecnologia. Una scelta felice soprattutto in un paese privo
di risorse naturali. In breve tempo il Giappone diventa la terza potenza
economica globale.
Cina: con lo scoppio della guerra nel Pacifico entra in crisi la fragile alleanza tra Mao
e Kai-shek. Questultimo, approfittando della guerra tra Giappone e Stati Uniti,
trascura la lotta contro gli occupanti e si prepara alla guerra contro i comunisti. Intanto,
Mao aveva ormai un grande seguito nelle campagne ed i comunisti sono gli unici che
continuano a combattere contro gli invasori utilizzando tecniche tipiche della
guerriglia. Il governo di Kai-shek appare sempre pi corrotto e non interessato a
cacciare gli invasori quanto a cercare una guerra civile
2. Guerra civile: Kai-shek a guerra terminata utilizza gli aiuti alleati durante la
guerra per lanciare una feroce offensiva contro i comunisti. Inizialmente, Kai-
shek ha la meglio ma Mao, anche senza laiuto dellUrss, contrattacca ed anche
grazie allaiuto della popolazione civile ribalta le sorti della guerra arrivando
nel 1949 a Pechino. Kai-shek scappa a Taiwan e per lungo tempo solo questo
il governo cinese riconosciuto dagli Usa.
3. Repubblica cinese: Mao comincia subito con unopera di socializzazione: le
banche vengono nazionalizzate come anche la media e grande industria, la terra
viene distribuita ai contadini e nel 1950 viene stipulato un patto con lUrss.
78
Corea: in base agli accordi internazionali il paese viene diviso in due met lungo il
38 parallelo. Ma nel giugno del 1950 le forze nordcoreane, armate dai sovietici,
invadono il sud dove si trova un forte contingente americano. A ottobre del 1950 il
Sud a sconfinare a Nord e questa volta interviene Mao. Si aprono le trattative che si
chiudono nel 1953 con i confini tracciati sempre lungo il 38 parallelo.
Coesistenza pacifica: con la morte di Stalin nel 1953 e la fine della presidenza
Truman nel 1952 comincia una nuova fase nei rapporti tra le due superpotenze.
Kruscev: con il nuovo leader comincia una inversione di tendenza anche se il potere
sia allinterno che nei paesi satelliti era sempre di tipo autoritario.
79
3. Ungheria: i movimenti di protesta nellestate del 195 sfociano nellottobre in
una vera e propria insurrezione con gli operai che prendono il controllo delle
fabbriche. Sale al potere il comunista dellala liberale Imre Nagy e in seguito al
ritiro dellArmata Rossa il governo si aprono grandi spazi antisovietici che
culminano con lannuncio da parte di Nagy delluscita del paese dal Patto di
Varsavia. Il segretario del partito Janos Kadar chiede lintervento dellArmata
Rossa che stronca una tenace resistenza popolare e sale al potere dopo la
fucilazione di Nagy. Loccidente inorridisce.
80
1. Algeria: alla formazione di un movimento indipendentista nella colonia il
governo, forte dellappoggio dellopinione pubblica, rispose con una dura
repressione. Nel 1958 quando si comincia a far strada lipotesi di una trattativa
con i ribelli, i francesi algerini appoggiati dai militari minacciano in colpo di
Stato. Nel pieno della crisi il presidente della repubblica chiama De Gaulle, da
anni in orgoglioso isolamento, per formare un nuovo governo di coalizione. Il 2
giugno lassemblea nazionale decide di dare poteri straordinari a De Gaulle
2. Costituzione della Quinta repubblica: la nuova costituzione rafforza i poteri
del presidente della repubblica che ha il potere di nominare il capo del governo,
sciogliere le camere ed indire referendum. La costituzione passa col voto
dell80% dei cittadini. Il parlamento elegge De Gaulle nuovo presidente della
Repubblica che completa la riforma costituzionale introducendo lelezione da
parte del popolo del presidente stesso.
3. Governo De Gaulle: De Gaulle si rende subito conto che impossibile
mantenere lAlgeria come promesso ai sostenitori. Si aprono cos le trattative
con i ribelli che si concludono nel 1962 con gli accordi di Evian. I francesi si
rassegnano alla perdita della colonia. Intanto, il generale comincia una politica
che mira a fare della Francia il paese di riferimento in Europa, ai danni degli
Stati Uniti. Ecco allora che il paese si dota della bomba atomica, esce dal Patto
Atlantico ma non dalla Nato e si oppone alla Cee perch contraria alle
intenzioni egemoni della Francia.
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Decolonizzazione: un fenomeno gi iniziato dopo il primo conflitto mondiale e che
subisce una decisiva accelerazione dopo il secondo conflitto. A guerra finita le forze
armate delle colonie rimasero attive, anche perch durante la guerra aiutate dalle
potenze occidentali per creare difficolt al nemico, e cominciano a battersi contro il
dominio coloniale avendo una maggiore coscienza dei propri diritti e mezzi
1. India: gi dopo la fine della prima guerra mondiale il Partito del congresso e
soprattutto Gandhi erano le espressioni di una forte volont di emancipazione
dalla Gran Bretagna. A guerra finita, i colonizzatori aprono i trattati che si
concludono con il trasferimento di sovranit. Nascono due stati distinti: India e
Pakistan, diviso in due tronconi. il 1947 e questa soluzione non soddisfa a
pieno Gandhi che voleva un unico paese, laico, dove musulmani ed induisti
potevano convivere. Si moltiplicano per dopo lindipendenza gli scontri tra le
due religioni e lo stesso Gandhi muore per mano di un fanatico induista. LIndia
indipendente ha comunque non pochi problemi: povert cronica,
sovrappopolamento e sistema delle caste. In generale, per, le istituzioni
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democratiche e parlamentari ressero bene lurto non cedendo alle pressioni
autoritarie.
2. Vietnam: i comunisti sotto la guida di Ho Chi-minh assumono un ruolo
preminente nella lega che si batte per lindipendenza del paese. A guerra finita
Ho Chi-minh dichiara la nascita della repubblica popolare con capitale ad
Hanoi. I francesi non riconoscono questo stato e comincia uno scontro nella
regione con i vietnamiti che tramite la tecnica della guerriglia riescono a
logorare il nemico. Nel 1954 viene sancita la divisione del Vietnam in Nord e
Sud
Medio Oriente: gi nei primi decenni del secolo nella regione si forma un forte
movimento nazionale arabo prima contro limpero ottomano poi contro Gran Bretagna
e Francia. Il movimento ha due direttrici: quella tradizionalista che si rif totalmente al
Corano e quella laica e nazionalista pi attenta alla modernizzazione prima di tutto
economica. Alla fine prevalse questa seconda tendenza.
83
affrancare dalle potenze coloniali assumendo la guida di una lega araba contro
Israele. Dopo aver cacciato gli inglesi da Suez, Nasser stringe accordi
economici e commerciali con lUrss. Gli Usa rispondono con il blocco dei
finanziamenti per la diga di Assuan che doveva garantire al paese una grande
quantit di energia idroelettrica. Nasser risponde con la nazionalizzazione della
Compagnia del canale di Suez dove inglesi e francesi avevano ancora forti
interessi. Nel 1956 Israele appoggiato da Francia e Gran Bretagna attacca
lEgitto penetrando in Sinai mentre francesi ed inglesi occupavano Suez.
LUrss invia un ultimatum ai due paesi europei, gli Usa non intervengono e i tre
paesi sono costretti alla ritirata.
3. Nasserismo: lazione militare fa aumentare a dismisura limmagine di Nasser
nella regione. Il leader egiziano fautore del panarabismo ovvero lunione di
tutti i paesi arabi in una grande federazione. Ecco allora che i militari prendono
il potere in Siria, che si unisce per pochi anni allEgitto, e in Iraq.
4. Libia: di ispirazione nasseriana fu anche la rivoluzione libica che nel 1969
porta al governo il giovane Gheddafi. Il suo governo si caratterizza per un
socialismo con forti connotazioni islamiche e per la avventurosa politica estera.
Maghreb: negli anni 50 il nazionalismo arabo nella zona si scontrava con la presenza
coloniale
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50 gli europei avevano rinunciano al controllo di quelle zone. La grande stagione
dellemancipazione si apre con il Ghana che nel 1957 si rende indipendente dal
dominio inglese. Il 1960 considerato lanno dellAfrica con lindipendenza di 17
paesi. Non sempre il processo di decolonizzazione fu per pacifico:
3. Congo: il Belgio lascia il paese in una povert assoluta e quando nel 1960
accorda la sua indipendenza il Congo non preparato n politicamente n
istituzionalmente. Ne scaturisce una violenta guerra civile con i ribelli che
cercano di rendere indipendente una ricca provincia. Intervengono anche i
soldati belgi per fermare la rivolta.
85
Non allineamento: in un mondo sempre pi diviso tra Est ed Ovest i paesi di recente
indipendenza come si sono affrancati dal potere coloniale allo stesso modo decidono di
non schierarsi con una delle due superpotenze. la creazione del Terzo Mondo non
allineati, sotto la spinta di Nasse, dellIndia e di Tito.
2. Divisioni interne: il movimento per non compatto. Gli stati nel 1973 sono
ormai 75 ma tra di loro ci sono potenze filo-occidentali ed altre filo-orientali
come Cina, Corea del Nord e Cuba.
3. Povert e sottosviluppo: in ogni caso i paesi del Terzo Mondo sono assai
arretrati economicamente, sia a livello agricolo che a livello industriale, ed
appaiono ai margini del mondo per quanto riguarda gli scambi commerciali. Al
di l delle differenze tra paese e paese ci sono una serie di drammatici fattori in
comune: sovrappopolamento, bidonville ai margini delle citt ed accuse
alloccidente per essersi arricchito sulle spalle di questi paesi
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3. Argentina: nel 1946 viene instaurato il regime del colonnello Peron. In
politica si hanno incentivi allindustria, aumento dei salari, lotta ai monopoli e
statalizzazione dei servizi pubblici. Il riformismo di Peron fece breccia sia fra i
ceti medi sia nella classe popolare anche se il suo governo sempre di stampo
autoritario con una sistematica repressione delle opposizioni ed il controllo
della stampa. Peron mantenne stabile il suo potere fino a quando la congiura
economica era favorevole. Infatti nel 1955 viene rovesciato dai militari.
4. Brasile: nel 1945 i militari rovesciano il governo populista di Vargas che torna
al potere nel 1950. Il suo governo viene per travolto dalle difficolt
economiche e nuovamente rovesciato. I successori tentano di rendere solida
leconomia del paese con il non allineamento e dando vita ad una serie di
lavori pubblici come la costruzione della nuova capitale Brasilia. Ma ormai il
paese dipendenza dallestero e al suo interno non mancano squilibri sociali
5. Cuba: il regime di Batista viene rovesciato da Fidel Castro nel 1959. Allinizio
il governo rivoluzionario si mantenne su posizioni democratiche e riformiste
ma in breve tempo la situazione cambi. Castro colpisce il monopolio della
United Fruit che controllava la produzione della canna da zucchero sullisola.
Gli Usa assumono a questo punto un atteggiamento ostile e Castro di contro si
avvicina allUrss che non esita a garantire il proprio aiuto. Castro statalizza
leconomia e crea un unico partito. Cuba diventa un paese comunista a poca
distanza dagli Stati Uniti e anche grazie a Che Guevara esporta lideale
rivoluzionario nel mondo.
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CAPITOLO 12. LITALIA DOPO IL FASCISMO
Un paese sconfitto: dopo la guerra lItalia si trova a fare i conti sia con una economia
debolissima sia con lo status di nazione sconfitta. I danni inferti al sistema industriale
ed agricolo sono incalcolabili e ci ha un riflesso anche sugli approvvigionamenti
alimentari. Linflazione sembra inarrestabile, il sistema dei trasporti (strade,
autostrade, ferrovie) a pezzi e danni ingenti sono stati causati anche alledilizia
abitativa. Anche lindice di disoccupazione molto alto. Ci provoca non pochi disagi
sociali:
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Politica post-liberazione: le forze politiche che si candidavano alla guida del paese
erano pressappoco le stesse gi attive prima di Mussolini. In ogni caso il ritorno alla
democrazia aveva favorito la formazione di partiti di massa ed aveva accresciuto la
partecipazione politica:
4. Partito Liberale: cerca una mediazione tra destra e sinistra comunista. Al suo
interno ha personaggi illustri come Croce ed Einaudi.
5. Partito repubblicano
6. Partito dazione: molti dei suoi dirigenti sono popolari leader antifascisti come
Parri e Lussu. una formazione moderna che mira alla nazionalizzazione della
grande industria, ad una riforma agraria e allo sviluppo delle autonomie locali.
un partito, per, senza una forte base popolare.
8. Cgil: il sindacato aveva al suo interno una forte componente comunista ed una
minor componente cattolica. In questi anni si distingue per una serie di
conquiste sindacali.
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Dalla liberazione alla repubblica: il primo confronto tra i partiti avviene quando il
momento di scegliere il successore di Bonomi, al vertice di un governo Cln
provvisorio. Dopo un lungo braccio di ferro tra socialisti e Dc viene scelto Ferruccio
Parri, esponente di una formazione minore come il Partito dAzione ma rispettato in
quanto membro della resistenza.
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5. Elezioni del 1948: in un clima di grande scontro ideologico si tengono queste
nuove elezioni. I due schieramenti sono nettamente contrapposti, come
dimostra la propaganda politica del tempo. Da una parte la Dc, forte
dellappoggio del Papa e del piano Marshall, e dallaltra il fronte popolare Pci-
Psi che soffrono, per, del legame con lUrss in un momento in cui i sovietici
invadevano la Cecoslovacchia. La Dc ottiene il 48% dei voti e il fronte
popolare il 31%. Dc, socialisti e comunisti continuano a governare insieme, De
Nicola viene eletto Presidente della Repubblica e viene confermato De Gasperi
al governo. Ma i rapporti tra Dc e sinistre non facile. De Gasperi si pone alla
testa di un partito che si fa garante dellordine nazionale e mira a mantenere il
paese nella sfera occidentale. Le sinistre si mettono alla testa di lotte operaie e
contadine guardando invece alla Russia.
c. Rottura della Cgil: la parte comunista del sindacato indice uno sciopero
generale dopo lattentato a Togliatti. La parte cattolica, contraria a
questa decisione, si scinde formando la Cisl. Poco dopo anche la parte
repubblicana e socialdemocratica si separa formando la Uil.
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Dopo le elezioni: con le elezioni del 48 gli italiani scelgono un partito ma soprattutto
scelgono una collocazione nello scacchiere internazionale.
2. Esteri: nel febbraio del 1947 viene firmato a Parigi il patto di pace con gli
Alleati. LItalia, come nazione sconfitta, deve pagare le riparazioni, ridurre le
forze armate e rinunciare alle colonie. Per quanto riguarda i nuovi confini
rimangono praticamente immutati quelli con la Francia mentre si apre una
lunga disputa sul fronte con la Jugoslavia. Tito ha occupato lIstria e rivendica
il possesso di Trieste. Nel 1945 molti italiani a Triste, a Gorizia e in generale
nellIstria vengono deportati ed uccisi da Tito con laccusa di essere fascisti.
Molti vengono gettati nelle foibe. A seguito di queste violenze molti lasciano la
Venezia Giulia e la Dalmazia. Nel 1946 si decise di lasciare Istria a Tito e
Trieste allItalia ma questa soluzione venne riconosciuta solo nel 1975. LItalia
intanto sceglie di stare con il blocco occidentale accettando gli aiuti americani
ed aderendo al Patto Atlantico.
b. Cassa del Mezzogiorno: nel 1950 nasce questo ente pubblico che aveva
lo scopo sia di incentivare con denaro statale la creazione di
infrastrutture (strade, centrali elettriche, acquedotti) al sud sia di
stimolare lindustrializzazione del meridione con sgravi e vantaggi per
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chi investe nel Mezzogiorno. Ma lingente iniziazione di denaro non
raggiunge gli effetti sperati.
4. Legge truffa ed elezioni del 1953: De Gasperi per fronteggiare lostilit delle
sinistre e lavanzare della destra, in prospettiva delle elezioni del 53, vara una
legge per rendere inattaccabile la coalizione centrista. la legge che viene
ribattezzata legge truffa perch d alla coalizione con il 51% dei voti un premio
di maggioranza che le permette di avere il 65% della Camera. Naturalmente, n
lopposizione di sinistra n quella di destra poteva aspirare al 51% dei voti
quindi si tratta di una legge a misura dei centristi. Ma alle elezioni del 1953 la
Dc manca lobiettivo del 51% per pochi voti, il premio di maggioranza non
scatta e la Dc deve registrare la prima sconfitta
5. Nuovo gruppo dirigente nella Dc: le elezioni del 53 fecero salire alla ribalta
un nuovo gruppo dirigente allinterno della Dc. Ecco allora Moro, Fanfani,
Rumor e Taviani. Nel 1953 Fanfani diventa il nuovo segretario del partito e
cerca di sganciarsi da Confindustria per avvicinarsi allemergente industria di
Stato rappresentata al meglio da Mattei e lEni. Comincia un pericoloso
avvicinamento della politica alleconomia con un conseguente intreccio
degenerante.
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CAPITOLO 13. LA SOCIETA DEL BENESSERE
Boom economico: tra gli anni 50 e 60 leconomia dei paesi occidentali conosce uno
sviluppo senza precedenti. let doro del capitalismo industriale dove non solo la
crescita elevata ma anche costante e duratura. Giappone ed Europa occidentale,
trascinati dalla locomotiva Usa, conoscono una crescita che a volte supera addirittura
quella americana.
1. Industria: cresce soprattutto quella legata alla produzione di beni durevoli
come automobili ed elettrodomestici e quella tecnologicamente avanzata. La
produzione aumenta anche grazie al prezzo relativamente basso delle materie
prime e del petrolio. I processi si modernizzazione e si razionalizzano e
nascono le prime multinazionali.
2. Agricoltura: conosce ritmi di crescita minore ma si assiste ad una estesa
modernizzazione che fa si che la produzione aumenta mentre diminuiscono gli
impiegati nel settore primario
3. Commercio mondiale: grazie al Fmi e alla Banca mondiale, oltre che alla fine
di misure protezionistiche, il commercio aumenta ed pi stabile.
4. Aumento demografico: in questo periodo cresce di molto la popolazione il che
vuol dire aumento di richieste di abitazioni e beni di consumo. Ci avviene per i
progressi nel campo farmaceutico e chirurgico oltre che per la maggior e
miglior disponibilit alimentare. Aumenta anche la vita media degli uomini. Nei
paesi industrializzati, per, la crescita demografica ed il baby boom dura solo
fino alla met degli anni 50 poi si arresta per lincremento del lavoro
femminile, la minor durata dei matrimoni e lelevato costo per leducazione ed
il mantenimento dei figli. Anche la diffusione dei contraccettivi gioca un ruolo
determinante sia per il calo delle nascite ma anche per la liberalizzazione dei
comportamenti sessuali. Nei paesi del Terzo mondo, invece, le nascite
continuano ad essere alte mentre cala il tasso di mortalit grazie ai progressi
medici. Per questo si determina un drammatico sovrappopolamento.
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Progresso scientifico: i governi destinano sempre pi fondi alla ricerca che adesso
non pi indirizzata quasi prevalentemente a scopi militari. Ma soprattutto in questi
anni prodotti gi conosciuti prima della guerra conoscono una rapidissima diffusione
presso la popolazione mondiale:
1. Chimica: il settore delle fibre sintetiche fa un grande balzo in avanti con la
diffusione delle prime materie plastiche.
2. Farmaci: molte propriet dei farmaci erano note prima della guerra ma solo
adesso, grazie ai progressi della chimica, possibile isolare una serie di
sostanze e produrle su larga scala. il caso degli antibiotici, delle vitamine e
degli ormoni come linsulina e il cortisone. Cominciano ad essere prodotti
anche anticoncezionali e psicofarmaci.
3. Chirurgia: grazie allimpiego di nuove apparecchiature e nuovi anestetici
possibile realizzare operazioni pi lunghe e complesse. Negli anni 60
cominciano i primi trapianti.
4. Mobilit: c il boom della motorizzazione privata con lacquisto massiccio
anche in Europa di autovetture. Si affina sempre di pi anche il trasporto aereo
civile con aerei pi veloci e capienti. Il tutto a discapito dei treni e soprattutto
del trasporto via mare
5. Conquista dello spazio: nulla come la conquista dello spazio, a partire dagli
anni 50, stimola la fantasia e lottimismo della popolazione mondiale. Nel
1957 lUrss lancia il primo satellite artificiale, lo Sputnik, gli Stati Uniti
rispondono nel 1958 con Explorer. LUrss nel 1961 inviano il primo uomo nello
spazio, Yuri Gagarin. Nel 1969 gli Usa arrivano sulla Luna
6. Applicazioni militari: lo sviluppo della tecnologia viene applicata anche al
reparto militare. Ecco allora laffinamento degli arsenali missilistici e lutilizzo
di satelliti con funzione di spia.
7. Fisica nucleare: un settore con applicazioni sia nel settore energetico con le
centrali che militare con la nascita di bombe atomiche sempre pi devastanti
tanto che adesso i nuovi ordigni possono arrivare a distruggere la vita sulla
Terra
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Mass media: i mezzi di comunicazione di massa hanno condizionato fortemente la
vita dei paesi industrializzati e non solo. La rivoluzione in questo campo era gi
iniziata con la radio ed il cinema sonoro. Ancora fino agli anni 60 la radio il mezzo
di comunicazione di massa pi diffuso nel mondo
1. Televisione: a partire dagli anni 50 le trasmissioni televisive cominciano ad
essere regolari sia negli Stati Uniti che in Europa. In pochi anni il nuovo mezzo
ha un impatto straordinario e luso dei satelliti permette di far viaggiare le
immagini da un capo allaltro del mondo. Con la televisione le immagini hanno
il sopravvento sulle parole, gli eventi come lo sbarco sulla Luna possono essere
visti in diretta e contemporaneamente da milioni di persone ed ovunque si
impongono anche e soprattutto grazie alla pubblicit nuovi modelli, nuovi
bisogni, nuovi consumi e nuovi modi di pensare e di parlare.
2. Musica leggera: grazie allaffinamento e allalleggerimento delle
apparecchiature ed ai soldati americani si diffonde anche in Europa la nuova
musica leggera, soprattutto di lingua inglese. Comincia a nascere un nuovo
linguaggio giovanile, alimentato proprio da canzoni e gruppi che in poco tempo
raggiungono una notoriet ed una influenza globale. Si propongono valori
diversi da quelli tipicamente borghesi: sessualit libera, uso di droghe leggere,
indipendenza e pacifismo
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studentesca assume connotati pi politici ed organizzati anche grazie ad una
presenza sempre maggiore di giovani nelle universit dopo la scolarizzazione
di massa
a. Berkeley: nel 1964 i giovani, che protestavano contro la guerra in
Vietnam e contro la segregazione razziale, occupano luniversit
californiana.
b. Sessantotto: la protesta studentesca dilaga nel mondo arrivando in
Europa occidentale e in Giappone. Nel vecchio continente questo
movimento diventa fortemente politicizzato abbracciando le nuove
teorie marxiste e vedendo nel Terzo Mondo e in Mao e la sua
rivoluzione culturale un modello da seguire. Si combatte contro
lautoritarismo e contro limperialismo americano. Queste proteste
ebbero scarsi risultati concreti ma rappresentano un modello a cui le
successive proteste si rifaranno.
c. Maggio francese: nel maggio del 68 gli studenti occupano il quartiere
Latino dando vita ad una lunga guerriglia urbana. Il movimento, che si
un agli scioperi e alle agitazioni operai, sembra addirittura mettere in
crisi il governo di De Gaulle che per riesce comunque ad imporsi alle
successive elezioni.
4. Rifiuto della societ e nuove filosofie: negli anni 60 comincia un sentimento
di rifiuto per una societ che si basava sul consumo, sui mass media e sulla
pubblicit che rappresentano uno sfruttamento pi subdolo e sottile dei
precedenti condizionamenti economici. Nascono cos nuove filosofie:
a. Ripresa del marxismo
b. Scuola di Francoforte
c. Marcuse: esponente della scuola di Francoforte emigrato negli Stati
Uniti sviluppa una visione del mondo che ha un grande seguito. Per
Marcuse giudica negativamente sia questa societ opulenta e
consumistica che la classe operaia ormai inserita nel sistema ed incapace
di ogni cambiamento. Le speranze sono affidate agli emarginati nelle
metropoli moderne e ai popoli del Terzo Mondo ancora non toccati
dallindustrializzazione
5. Femminismo: tra gli anni 60 e 70 si rilancia un movimento gi iniziato a fine
800. Durante le due guerre mondiali le donne avevano ricoperto lavori ed
incarichi prima esclusivamente maschili assumendo una nuova fiducia nei
propri mezzi e nei propri diritti. Comincia cos un movimento che si batte
inizialmente per la parit sul lavoro tra uomini e donne. Il movimento poi si
schiera contro limmagine della donna proposta dai mass media e dalla
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pubblicit e chiede un miglioramento della propria condizione con ad esempio
la legalizzazione dellaborto.
6. Concilio Vaticano II: la Chiesa cattolica guarda con crescente preoccupazione
alla materialismo diffuso nel mondo industrializzato. Il nuovo pontefice
Giovanni XXIII apre un nuovo corso orientato ad un dialogo ed un confronto
con il mondo esterno non sempre cattolico. Viene convocato anche un nuovo
Concilio che apporta cambiamenti non rivoluzionari, come la messa in volgare,
ma che sancisce questo nuovo corso. In Francia e in America Latina gruppi
cattolici partecipano alle proteste. In Francia con i partiti di sinistra, in
Sudamerica contro le dittature.
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CAPITOLO 14. DISTENSIONE E CONFRONTO
Usa ed Urss: dalla fine degli anni 50 allinizio degli anni 70 oltre al boom
economico si assiste anche a tutta una serie di tensioni globali e nei singoli Stati, come
dimostrano le proteste studentesche o le rivendicazioni razziali negli Stati Uniti con i
Black Power su tutti.
1. Equilibrio del terrore: si mantiene la divisione del mondo in due blocchi.
Lequilibrio degli armamenti, soprattutto quelli nucleari, imponeva una politica
di non aggressivit basata sul terrore, sul timore che laltro potesse utilizzare
armi micidiali. Cosa che si evitava anche perch voleva dire la propria stessa
fine oltre a quella della Terra.
2. Kennedy: viene eletto nel 1960 dopo i due mandati di Eisenhower. Il suo
programma si basa sulle idee di Wilson e di Roosevelt e il nuovo presidente
apre una nuova frontiera: quella della ricerca e delle scoperte scientifiche.
Kennedy investe molto denaro pubblico in aiuti sociali e nella ricerca
soprattutto spaziale. Tenta anche una politica di integrazione razziale. In politica
estera il suo atteggiamento ambivalente: difensore della libert e fautore del
dialogo con lEst ma anche difensore intransigente degli interessi americani nel
mondo. Kennedy muore in un attentato nel 1963. La presidenza passa a Johnosn
che porta avanti i programmi sociali e di integrazione di Kennedy.
3. Kruscev: negli anni di Kennedy Kruscev sostiene che la competizione deve
spostarsi dalla corsa agli armamenti ad una sfida economica: sarebbe risultato
vincitore il paese che avrebbe garantito il maggior benessere al maggio numero
possibile di persone. Kruscev paga questo eccessivo ottimismo economico e nel
1964 viene estromesso da tutte le sue cariche.
4. Distensione e tensione Kennedy-Kruscev: il primo incontro avviene a Vienna
nel 1961 per risolvere la spinosa questione di Berlino Ovest che gli americani
considerano parte della Repubblica Federale e che i sovietici vogliono
trasformare in una citt libera. Il confronto si risolve in un fallimento e Kruscev
risponde con il Muro di Berlino per rendere impossibili le fughe verso ovest.
Sempre nel 1961 Kennedy cerca di rovesciare Castro con una spedizione di
esuli cubani sullisola che sbarcano nella Baia dei Porci. La spedizione un
fallimento e nella tensione tra i due paesi si inserisce lUrss che propone ai
cubani assistenza economica e militare in cambio di installazioni missilistiche
sullisola per il lancio di testate nucleari. Quando nel 1962 Kennedy scopre
queste costruzioni impone il blocco navale attorno lisola. Dopo 6 giorni di
tensione Kruscev acconsente allo smantellamento delle postazioni. Kennedy ci
guadagna in immagine. Nel 1963 le due potenze firmano un trattato per mettere
al bando gli esperimenti nucleari nellatmosfera. Nello stesso periodo Usa ed
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Urss si accordano su una linea diretta, il telefono rosso, fra Casa Bianca e
Cremlino.
Cina: tra gli anni 50 e 60 si delinea uno scontro tra le due maggiori potenze del
blocco sovietico. Mao si pone come guida di tutti i popoli rivoluzionari contro
limperialismo, cerca un maggior peso sulla scena internazionale e mentre lUrss apre
ad una leggera liberalizzazione la Cina avvia una radicale opera di collettivizzazione.
1. Premesse economiche: allinizio degli anni 50 la Cina aveva nazionalizzato
lindustria ed il commercio e grazi allaiuto di tecnici russi aveva gettato le basi
per lindustrializzazione del paese. Nello stesso periodo comincia la
collettivizzazione dellagricoltura con la nascita di cooperative agricole, delle
piccole aziende, sotto il controllo statale. Ma mentre alcuni progressi si
registrano nel settore industriale lo stesso non si pu dire per quello agricolo
dove anzi la produzione cala a fronte di una popolazione in continuo aumento
2. Grande balzo in avanti: la dirigenza comunista vara il piano che prevede
lunione forzata delle cooperative agricole in unit pi grandi ed autarchiche,
sia nei mezzi che nella produzione. Lintera popolazione sottoposta ad un
controllo severo anche della propria vita privata. Ma lesperimento un
fallimento, la produzione crolla, il governo costretto ad importare grandi
quantit di grano e si consuma la rottura con lUrss da sempre critica nei
confronti del grande balzo in avanti che ritira anche i suoi tecnici.
3. Rivoluzione culturale: il fallimento del grande balzo in avanti si sente anche
allinterno della politica dove i moderati cominciano ad avere un peso sempre
maggiore. Mao, che non disponeva di mezzi per mettere in atto una epurazione,
mobilita i pi giovani contro quelli che sono considerati dei dirigenti sospettati
di vicinanza con capitalismo. la rivoluzione culturale condotta dalle guardie
rosse, per la maggior parte studenti, che costringono intellettuali, professori e
dirigenti accusati di essere vicini al capitalismo nei campi di rieducazione.
una rivoluzione culturale perch nelle intenzioni di Mao doveva essere un
grande movimento di massa in grado di cambiare la mentalit della nazione ed
aprire in questo modo la via del comunismo.
4. Politica estera: allinizio degli anni 70 Mao apre alloccidente per aggirare
lisolamento imposto dalla fine dei rapporti con lUrss. Nel 1972 Nixon si reca
cos a Pechino e lOnu riconosce la Cina.
100
Guerra in Vietnam: dopo gli accordi di Ginevra del 1954 il Vietnam diviso in Nord,
retta dai comunismi di Ho Chi-Minh, e Sud, dove c un governo semidittatoriale
appoggiato dagli americani.
1. Vietcong: un movimento di guerriglia, appoggiato dal Nord, che nasce nel
Sud e cerca di rovesciare il governo fantoccio.
2. Kennedy: spaventato da una Indocina comunista Kennedy invia circa
30mila consiglieri americani e nel 1963 depone il vecchio governo per
instaurarne uno che per si rivela ancora pi corrotto ed inefficiente.
3. Johnson: in risposta ad un attacco subito dalle forze navali statunitensi, il
nuovo presidente ordina bombardamenti contro postazioni strategiche nel
Nord. Nel frattempo aumenta anche la presenza militare nella zona. Ormai
gli Stati Uniti sono in guerra ma la superiorit tecnica e militare pu ben
poco contro la guerriglia dei Vietcong. Intanto, lopinione pubblica
americana ed occidentale si mobilita contro quella che viene ribattezzata la
sporca guerra. E il mondo scopre che anche una superpotenza pu essere
tenuta in scacco da uno sparuto gruppo di guerriglieri.
4. Offensiva del Tet: durante il capodanno buddista, allinizio del 1968, i
Vietcong scagliano una offensiva che pur non ottenendo grandi risultati
militari fa capire agli americani che la guerra ormai persa. Nixon riduce
cos limpegno americano nella zona
5. Armistizio di Parigi ed Indocina: larmistizio viene firmato nel 1973 a
Parigi e nel 1975 i Vietcong e le truppe del Nord entrano a Saigon. Intanto
anche Cambogia, con i khmer rossi, e Laos sono in mano comunista.
101
il comunismo e ladesione al blocco orientale. Ma lUrss non pu tollerare
questa primavera cecoslovacca a fine agosto entra con i carri armati a Praga.
Dubcek viene arrestato e viene formato un governo filo-sovietico. Ma una
riunione clandestina del locale partito comunista conferma la fiducia a Dubcek
che viene riportato al governo dai russi ma sotto lo stretto controllo di Mosca
che in poco tempo riesce ad isolare gli esponenti liberali nel partito. Dubcek
perde ogni incarico nel 1969.
Medio oriente: questa zona del mondo continua ad essere un focolaio di tensioni sia a
causa della questione israeliana sia perch mentre gli Usa diventano grandi protettori
di Israele lUrss si avvicina fortemente allEgitto.
1. Guerra dei sei giorni: nel 1967 Nasser chiede alle forze cuscinetto dellOnu di
abbandonare la zona del Sinai al confine con lEgitto, stringe un accordo
militare con la Giordania e blocca le forniture via mare agli israeliani. Questi
ultimi rispondono con un attacco preventivo contro Egitto, Siria e Giordania. La
guerra dura solo sei giorni e lEgitto perde il controllo del Sinai con grave
danno per Nasser e per il movimento pan arabico.
2. Olp ed Arafat: i palestinesi formano una Organizzazione per la Liberazione
della Palestina il cui gruppo principale guidato da Arafat. La base in
Giordania. Ma dopo numerosi attacchi israeliani sul suolo giordano in risposta
agli attentati terroristici dei fedayn palestinesi, il re di Giordania si scaglia
contro i fedayn e contro gli stessi profughi palestinesi sul suo territorio, che
sono costretti ad emigrare in Libano. il settembre nero del 1970. Da questo
102
momento lOlp estende la sua azione terroristica arrivando a colpire anche alle
Olimpiadi di Monaco del 1972.
3. Guerra del Kippur: nel 1970 muore Nasser ed il successore nel 1973 decide di
occupare il Sinai proprio durante la festa del Kippur israeliana. Israele, anche
grazie agli aiuti americani, riesce ad organizzare un efficace contrattacco.
LEgitto risponde con la chiusura di Suez ed i paesi arabi con il blocco
petrolifero contro gli occidentali amici di Israele.
103
CAPITOLO 15. ANNI DI CRISI
Fine delle ideologie: tra la fine degli anni 60 e gli anni 70 si assiste anche al
tramonto di una serie di ideologie che avevano caratterizzato i precedenti decenni. il
grande riflusso ovvero la caduta degli ambiziosi progetti di cambiamento politico e
sociale anche a causa dellinadeguatezza delle precedenti ideologie:
1. Sinistra: sia nella sua versione riformatrice che in quella rivoluzionaria entra in
crisi con linstabilit monetaria e lo shock petrolifero. Sia la visione riformista
che quella rivoluzionaria si basavano, infatti, nella fede verso una illimitata
crescita economica cosa che ormai chiaro essere impossibile
2. Urss: i fatti di Praga, la guerra in Afghanistan, le denuncie degli esuli, gli
insuccessi economici fanno s che lUrss non venga pi visto come un modello
sociale, politico ed economico in grado di dare soluzioni ai problemi.
104
3. Terrorismo: le Br in Italia, la Raf in Germania e lAzione diretta in Francia
estremizzano il messaggio marxista-lininista e colpiscono una serie di obiettivi
simbolo delle istituzioni che si vogliono abbattere. Sono movimento che per
non riescono a coinvolgere la classe operaia e per questo vengono soffocati
dalle forze dellordine. Cominciano a nascere anche eserciti come lIra e lEta e
si comincia a parlare di terrorismo islamico.
Reagan: gli anni 70 per gli Stati Uniti si aprono con la crisi del dollaro, la sconfitta in
Vietnam ed il caso Watergate. La presidenza Carter viene criticata soprattutto perch
agendo sui principi wilsoniani del diritto allautodeterminazione dei popoli lascia che
paesi come il Mozambico, lAngola, lEtiopia, il Nicaragua e lIran entrano nellorbita
sovietica. Nel 1980 viene cos eletto Reagan anche dopo la rivoluzione iraniana:
1. Economia: promette un programma liberista che presenta anche un netto taglio
alla spesa pubblica ed ai programmi assistenziali e sociali. Leconomia si
riprende anche grazie agli investimenti in settori come lelettronica e le
produzioni militari mentre aumentano le differenze sociali.
2. Esteri: Reagan, facendo leva sullorgoglio nazionale, promette una linea pi
dura contro lUrss e contro i nemici dellAmerica. La spesa per gli armamenti
aumenta e gli Stati Uniti intervengono in Nicaragua, Iran e Libia.
Gorbacev: per tutti gli anni 70 lUrss cerca di mascherare i suoi crescenti problemi
interni con una attiva politica estera cercando ai ampliare la propria influenza in Africa
(Angola, Mozambico, Etiopia), America centrale (Nicaragua) ed Asia (Afghanistan)
1. Afghanistan: nel 1979 lUrss invia nel paese, fino ad allora non allineato, un
ingente numero di soldati che per dieci anni si scontra soprattutto contro i
guerriglieri islamici appoggiati anche dagli Stati Uniti. una disfatta che viene
paragonata a quella americana in Vietnam.
2. Gorbacev: viene eletto nel 1985. Fa parte di una giovane generazione che non
stata coinvolta nello stalinismo e per questo il nuovo presidente avvia subito
una serie di riforme prima impensabili:
a. Perestroika: vuol dire appunto riforma. Ecco allora una certa
liberalizzazione e lintroduzione di una certa economia di mercato e
nuova costituzione che senza scalfire il partito unico divide pi
chiaramente le competenze statali da quelle del partito. inoltre, fu
aggiunto un sistema di preferenze multiple, sempre allinterno di
ununica lista, che permette anche lelezione di alcuni dissidenti come il
fisico Sacharov. Queste aperture, per, non trovano terreno fertile in una
105
economia ormai disabituata alla competizione e in una politica ormai
non pi avvezza al dialogo
b. Movimenti indipendentisti: questa flebile apertura politica provoca la
nascita di fenomeni indipendentisti nel Baltico e in Armenia, Georgia ed
Azerbaigian
c. Dialogo con loccidente: i rapporti tra Stati Uniti ed Urss si fanno pi
distesi con una serie di incontri tra Reagan e Gorbacev. Nel 1987 a
Washington le due potenze firmano un accordo sulla riduzione degli
armamenti. Nel 1990 a Parigi i paesi del Patto Atlantico e quelli del
Patto di Varsavia firmano un accordo di non aggressione.
Europa occidentale: gli anni post-crisi petrolifera del 73 sono anni difficili. Il
continente colpito sia dallaumento del prezzo del petrolio sia dal declino di settori
come quello minerario e siderurgico, ancora spina dorsale di molte economie.
LEuropa nel complesso perde terreno sia nei confronti degli Stati Uniti che del
Giappone
1. Gran Bretagna: i laburisti vengono sconfitti dalla Thatcher nelle elezioni del
1979 che senza toccare i principi fondamentali del Welfare state ne ridiscute
molti aspetti privatizzando alcuni settori dellindustria pubblica.
2. Germania: i cristianodemocratici tornano al potere con Helmuth Kohl. La
sconfitta dellSpd non determinata da una crisi economica ma
dallopposizione del partito ad installare nella Germania federale missili
americani. Scelta non premiata dallelettorato.
3. Francia: nell81 si impone, in controtendenza rispetto gli altri paesi europei, il
socialista Mitterrand. Il programma prevede vaste nazionalizzazioni e riforme
sociali ed aumenti salariali. Ma le difficolt economiche sono molte, questi
programmi vengono accantonati ed i comunisti si staccano dal governo. In ogni
caso Mitterrand verr rieletto nel 1988.
4. Portogallo, Grecia e Spagna: tra il 1975, con il Portogallo, ed il 1978 con la
Spagna questi tre paesi dopo una lunga dittatura riacquistano la democrazia.
Cina dopo Mao: il successore di Mao, Deng Xiaoping, emarginato ai tempi della
rivoluzione culturale per le sue posizioni moderate, avvia una vasta opera di
demaoizzazione
1. Economia: una serie di riforme smontano in parte il sistema collettivistico di
Mao. Ecco allora differenze salariali, incentivi ai lavoratori per stimolare
lefficienza e la produttivit, importazione di tecnologia, possibilit ai contadini
di coltivare in proprio fondi e vendere i prodotti sul mercato.
2. Contestazione: il contrasto fra modernizzazione e burocrazia tentacolare e
mantenimento del partito unico e della relativa mancanza di dialogo
allorigine di una serie di contestazioni alla fine degli anni 80 che vede come
protagonisti soprattutto gli studenti universitari di Pechino. Dopo una apertura
al dialogo il governo risponde con la dura repressione di queste manifestazioni
pacifiche oltre che con lemarginazione dei dirigenti pi riformatori. Il
fenomeno pi grave avviene in Piazza Tienanmen nel giugno dell89.
3. Conseguenze internazionali: loccidente risponde riprovando questa
repressione violenta ma alla fine le relazioni economiche furono ristabilite
perch la Cina un mercato troppo grande per isolarlo.
Giappone: il paese uscito a pezzi dalla guerra, senza materie prime e con una densit
di popolazione tra le pi alte al mondo diventa in breve tempo la seconda potenza
economica del mondo. un vero miracolo:
108
1. Motivi: disciplina e fedelt allazienda dei lavoratori, investimenti nel campo
tecnologico e dellindustria avanzata, forte coesione nazionale
2. Crisi politica: il Giappone subisce per fortemente la crisi petrolifera e ci
determina anche una certa instabilit politica. Una serie di scandali finanziari
coinvolge il partito liberale che nel 1992 perde la maggioranza assoluta.
3. Debolezza militare: il Giappone deve subire anche la pressione degli alleati per
una maggiore partecipazione alla politica internazionale e dellOnu
109
Miracolo economico: tra il 1958 ed il 1963 lItalia vive il suo periodo di massima
crescita economica diminuendo il divario con le altre nazioni occidentali. Il settore che
pi di ogni altro aumenta la produzione quello manifatturiero ma anche quello
chimico e meccanico conoscono una grande crescita. Aumentano le esportazioni,
specialmente di capi dabbigliamento ed elettrodomestici. Il paese nel 1960 organizza
le Olimpiadi. Solo il settore agricolo non conosce una crescita cos ampia
1. Cause: congiuntura economica mondiale favorevole, libero scambio nella Cee,
modesto prelievo fiscale e basso costo della manodopera a causa di un tasso di
disoccupazione abbastanza elevato e di un alto tasso di migrazione dalle zone
meno progredite a quelle pi progredite. Alla fine degli anni 50 aumentano le
retribuzioni generali che favoriscono laumento degli acquisti non impedendo,
per, un balzo in avanti dellinflazione.
2. Trasformazioni sociali: con la crescita economica lItalia si lascia alle spalle
tutta una serie di strutture sociali tradizionali. Ma il paese entra nella societ dei
consumi e del benessere allimprovviso, senza tappe intermedie.
a. Migrazioni interne: dal sud verso al nord e dalle campagne verso le
citt
b. Urbanizzazione: le citt industriali del nord crescono a dismisura ma
senza un controllo dei poteri pubblici per quanto riguarda il piano
regolatore e ledilizia popolare. Ecco allora labusivismo, il disordine
urbano, una mancata crescita dei servizi
c. Integrazione: le persone del sud emigrate al nord trovano delle iniziali
difficolt nel processo integrativo. Difficolt che si superano comunque
velocemente anche grazie alla condivisione degli stessi spazi lavorativi e
degli stessi problemi.
d. Televisione ed automobile: sono i simboli sia del cambiamento
economico sia del cambiamento sociale in Italia. Dalla met degli anni
50 la Rai comincia le trasmissioni e il nuovo media favorisce la
diffusione della lingua comune al danno dei dialetti. Lautomobile
diventa il simbolo della parificazione sociale e della libert di
movimento. In questo periodo nascono le utilitarie
Politica anni 60: allinizio degli anni 60 i socialisti entrano nel governo retto dalla
Dc. un primo grande cambiamento dopo la rottura della coalizione Pci-Psi-Dc del
1947 e le elezioni del 1948 con la vittoria della Dc. un cambiamento non votato
dagli elettori ma scelto dai dirigenti dei due partiti ma ugualmente in Italia si assiste ad
110
una nuova speranza per una serie di riforme sociali ma anche timori nellelettorato
moderato.
1. Governo Tambroni: Tambori nella primavera del 1960 non riuscendo a trovare
un accordo con socialdemocratici e liberali forma un nuovo governo formato
solo dalla Dc con lappoggio determinante dellMsi. A giugno il governo
autorizza il congresso nazionale dellMsi a Genova suscitando una vera e
propria rivolta popolare. Alla fine il governo costretto ad annullare il
congresso ma non cessarono le manifestazioni e a Reggio Emilia i morti tra i
manifestanti sono una decina. Tambroni costretto alle dimissioni dal suo
stesso partito
2. Governo Fanfani: il nuovo governo Fanfani, grazie anche alla sapiente
mediazione di Aldo Moro allintero dello stesso partito, si avvale dellappoggio
del Psi. Il nuovo governo del 1962 si presenta con una coalizione tra Dc-Pri-
Psdi con un programma appoggiato anche dal Psi che ha ottenuto, soprattutto, la
nazionalizzazione lindustria elettrica. la condizione posta dal Psi per entrare
nella maggioranza. Nasce cos lEnel ed anche la scuola media unica, altro
punto fortemente voluto dal Psi.
a. Elezioni del 1963: i contrasti nella maggioranza vengono esasperati
dalle elezioni del 63 con il netto calo sia di Dc che di Psi. Crescono
invece comunisti e soprattutto liberali da sempre avversi a governi di
centro-sinistra con il Psi. Il nuovo governo nasce sotto la presidenza di
Moro.
3. Governo Moro: a partire dal 63 la stagione delle riforme viene bloccata. La
Dc ha la necessit di non perdere la base del suo consenso dopo le elezioni.
Moro cerca di risolvere i contrasti allinterno del partito e ci riesce. Si dividono
invece i socialisti con la minoranza di sinistra che si stacca e forma il Partito
socialista di unit proletaria (Psiup). Ed anche dentro il Psi non mancano forti
correnti opposte. Il Pci con il 25% restava ancora isolato.
Politica anni 70
1. Governo Andreotti e governo Rumor: nei primi anni 70 i governi guidati
dalla Dc vivono una stagione di grandi scontri soprattutto con la componente
111
socialista che cercava con insistenza una maggiore partecipazione del Pci al
governo. Questi governi non riescono a realizzare le riforme utili al paese ed
allo stesso tempo devono affrontare due difficolt: la crisi petrolifera del 1973 e
i crescenti scandali finanziari e di corruzione che coinvolgono esponenti dei
maggiori partiti. Serve a poco la legge del 1974 sul finanziamento pubblico dei
partiti. Lopinione pubblica italiana sempre pi sfiduciata
2. Berlinguer, eurocomunismo e compromesso storico: sullonda delle
conquiste civili (divorzio, aborto) e della crescente sfiducia nel governo
corrotto il Pci registra una serie di consensi. un partito diverso da quello
tradizionale, un partito che con Berlinguer non esita a criticare lazione
dellUrss in Cecoslovacchia e con i partiti comunisti di Spagna e Francia cerca
una via europea al comunismo, il cosiddetto eurocomunismo. Nel 1973
Berlinguer propone il compromesso storico ovvero un patto di lungo termine
con Dc e Psi per allontanare il pericolo autoritario ed antidemocratico e per
portare avanti una serie di riforme condivise. Il Pci ottiene adesso una serie di
successi elettorali soprattutto nelle elezioni regionali nel 1975 e nelle elezioni
anticipate del 1976 con il massimo consenso raggiunto (34%)
3. Fine del centro-sinistra: i successi elettorali del Pci incrina i rapporti tra Dc e
Psi. Nel 1975 i socialisti abbandonano il governo e finisce lesperienza dei
governi di centro-sinistra.
4. Governo Andreotti (76 e 78): visto che il Psi aveva chiuso la stagione del
centro-sinistra alla Dc non rimaneva che cercare lappoggio del Pci. Il governo
che esce dalle urne dopo il giugno del 1976 presieduto da Andreotti e viene
appoggiato da tutto il parlamento con lesclusione di Msi e radicali. La politica
risponde compatta alla crisi economica post-73 e al fenomeno terroristico. Il
successivo governo Andreotti del 1978 viene scosso dalluccisione di Moro e
risponde con un governo di solidariet nazionale con lappoggio anche del
Pci. La politica deve rispondere compatta ai terroristi e deve affrontare la
difficile situazione economica con laumento della disoccupazione e
dellinflazione ed il peso della scala mobile. Ma lapporto del Pci nella
maggioranza non d i risultati sperati. La corruzione, soprattutto negli enti
statali provinciali, non si arresta, continua il fenomeno della lottizzazione delle
cariche pubbliche e il governo di solidariet nazionale finisce nel 1979 con
luscita del Pci in disaccordo con la politica interna ed estera.
Politica anni 80: una stagione che si apre con le elezioni del 1979 dopo luscita del
Pci dal governo di solidariet nazionale con la Dc. Nelle elezioni sia del 79 che
dell83 il Pci subisce un forte ridimensionamento, la Dc rimane stabile ed anche il Psi
112
nonostante il dinamismo di Craxi perde consensi. Chiusa la parentesi della solidariet
nazionale si apre una nuova stagione
1. Pentapartito, Spadolini e Craxi: il governo a maggioranza Dc si apre alla
collaborazione di Psi, Pri, Psdi e Pli. Per la prima volta dopo il 45 la Dc non ha
pi la presidenza del consiglio retta prima dal repubblicano Spadolini poi da
Craxi.
2. Difficolt dei partiti maggiori: De Mita cerca, senza grandi successi, di
cancellare limmagine di una Dc logorata da scandali, corruzione e divisioni
interne. Anche il Pci costretto a fare i conti con una serie di difficolt,
soprattutto a seguito del ridimensionamento dopo le elezioni del 79 e dell83.
Ma il carisma di Berlinguer e limmagine di partito con le mani pulite
garantisce comunque una certa base elettorale. Ma nel 1984 Berlinguer muore.
Il partito ottiene un clamoroso successo alle europee dell84, superando anche
la Dc, ma alle elezioni amministrative dell85 si torna sotto il 30%.
3. Fine del Pentapartito, nuove formazioni e nuovi governi Dc: il pentapartito
si dimostra fragile soprattutto a causa della rivalit tra Dc e Psi. A partire dal
1987 si assiste alla crescita di gruppi come i Verdi e le diverse leghe nel nord.
Dopo il 1987 si susseguono i governi Dc di Goria e De Mita, sempre con
lappoggio faticoso dei 4 partiti, che per non raggiungono risultati
apprezzabili. Dopo le dimissioni di De Mita il governo passa ad Andreotti che
con difficolt ricompatta la maggioranza.
4. Sindacati: subiscono le prime grandi sconfitte dopo il 1969 e lAutunno caldo.
In particolare nel 1980 una vertenza aperta contro la Fiat si conclude con la
vittoria dei vertici aziendali che riescono ad imporre la razionalizzazione della
produzione nonostante le proteste degli operai.
5. Economia: il governo Craxi riesce a limitare il fenomeno della scala mobile ma
deve fare i conti con una crescente spesa pubblica in un Welfare state
allitaliana dove le spese sono enormi e la qualit dei servizi non allaltezza.
Lindustria pubblica, poi, subisce una serie di ristrutturazioni che ne aumentano
la competitivit gravando per sulla collettivit con laumento della
disoccupazione e della cassa integrazione, un peso in pi per lo Stato. In
generale la parte del leone nelleconomia nazionale la fanno le piccole e medie
imprese provinciali, pi vitali e pronte ad affrontare cambiamenti del mercato.
leconomia sommersa. Intanto il terziario diventa il settore con pi impiegati.
6. Mafia, P2, fine del terrorismo rosso: gli anni 80 sono anche gli anni del
dilagare dalla malavita organizzata che compie una serie di attentati come
quello contro Dalla Chiesa. Sono gli anni della Propaganda 2, una loggia
113
massonica con mire sovversive. E alla fine degli anni 80 viene dato un duro
colpo al terrorismo rosso anche grazie alla legge sui pentiti che invoglia molti
ex-brigatisti a collaborare con la giustizia.
Stagione delle contestazioni: la fine degli anni 60 vede in Italia una serie di
manifestazioni. Alla fine di questa stagione i risultati concreti sono comunque scarsi.
Ma il mutato clima politico e sociale porta alla creazione delle regioni e alla legge sul
divorzio.
1. Contestazione studentesca: la mobilitazione degli studenti universitari inizia
nel 1967 e raggiunge il suo culmine nel 68 con manifestazioni, occupazioni e
scontri con le forze dellordine. Le proteste sono indirizzate contro la guerra in
Vietnam, limperialismo, la civilt dei consumi, il sistema capitalistico e la
societ borghese in generale. Si cerca di tornare a forme di democrazia di base
e diretta, allegualitarismo e si tenta di apportare cambiamenti anche nel
costume, nel rapporti familiari e tra i sessi. Nel 68 gli studenti cercano accordi
con la classe operaia
2. Operaismo e autunno caldo: sempre alla fine degli anni 60 nascono una
serie di movimenti operai come Potere operaio, Lotta continua e Avanguardia
operaia. Sono gruppi di estrema sinistra ed extraparlamentari. Oltre agli
studenti, scendono in piazza anche gli operai per chiedere una serie di rinnovi
e modifiche contrattuali. Le maggiori manifestazioni si hanno nel 69 e
culminano con lautunno caldo quando una grande massa di operai scende
spontaneamente in piazza. I tre maggiori sindacati prendono in mano la
situazione e pilotano questo imponente movimento di massa verso una serie di
accordi che garantiscono ai lavoratori maggiori vantaggi salariali.
3. Sindacati: i sindacati assumono adesso un forte peso nella vita del paese tanto
che nel 1970 si arriva alla firma dello Statuto dei Lavoratori ovvero una serie
di norme che garantiscono le libert sindacali ed i diritti dei lavoratori
4. Attentati: il 12 dicembre 1969 in pieno Autunno caldo comincia la stagione
delle stragi. Una bomba esplode a Piazza Fontana a Milano. Lopinione
pubblica e la stampa vedono nella matrice il terrorismo di destra con la
complicit di gruppi deviati dei servizi segreti. Si parla di strategia della
tensione messa in atto da gruppi di destra per destabilizzare la base
democratica dello Stato.
5. Diritti civili: gli anni 70 sono anche e soprattutto gli anni, oltre che della crisi
petrolifera e della crescente corruzione, di una serie di conquiste civili: il
114
divorzio, laborto, labbassamento a 18 anni della maggiore et e la
parificazione tra i coniugi
6. 77: in questanno riesplode la contestazione giovanile a causa delle difficolt
economiche, soprattutto lalto tasso di disoccupazione giovanile. Cominciano
a comparire le armi da fuoco durante le manifestazioni. Il movimento non ha
lottimismo rivoluzionario di quello del 68 ed appare come un momento
isolato, violento ed avverso soprattutto alla politica del Pci e dei sindacati
Terrorismo: gli anni 70 sono anche gli anni del radicalizzarsi dellideologia politica
che porta ad una serie di azioni terroristiche. Il terrorismo ha due matrici: una nera ed
una rossa
1. Terrorismo nero: compie azioni clamorose in luoghi pubblici. Lobiettivo
quello di facilitare una svolta autoritaria. Quasi mai le autorit giudiziarie
giungono alla conclusione delle indagini e le responsabilit del governo che non
riuscito a controllare e porre fine a gruppi deviati nei servizi segreti
evidente. Ecco le stragi a Piazza Fontana, a Piazza della Loggia ed alla stazione
di Bologna
2. Terrorismo rosso: la psicosi di un colpo di Stato, il dilagare del terrorismo di
destra, la lotta contro uno Stato corrotto ed inefficace sono le cause del
terrorismo di sinistra. Molto diverso da quello di destra perch portato avanti da
gruppi clandestini che compiono singoli attentati contro figure simbolo dello
Stato che si vuole combattere. Il gruppo che emerge quello delle Brigate
Rosse che cerca, invano, lappoggio della classe operaia. Questo terrorismo si
impenna alla fine degli anni 70 e culmina con il sequestro e luccisione di
Moro nel 1978.
115
1. Ecologia: la crisi petrolifera del 73 dimostra come le risorse naturali non sono
eterne e che ci pregiudica una crescita illimitata. Inoltre, si acquista coscienza
che lo sfruttamento delle risorse energetiche comporta danni ambientali, causati
anche dal crescente inquinamento come quello delle automobili. Nascono cos
movimenti e partiti che si battono sul fronte dellecologia.
2. Sviluppo sostenibile: i governi attuano una serie di politiche rivolte al
risparmio energetico per limitare la dipendenza dal petrolio. Ecco allora
riduzioni del traffico privato e del consumo di petrolio. Si cercano cos fonti
alternative prima di tutto quella nucleare e in seconda battuta eolica e solare. Si
diffonde lidea dello sviluppo sostenibile ovvero uno sviluppo che tiene
comunque conto delle natura e della sua indispensabile integrit. Si susseguono
vertici internazionali. Il pi importante incontro mondiale ambientalistico
avvenuto nel 1992 a Rio de Janeiro dove stata formulata lAgenda 21 che
indicava gli obiettivi concreti di uno sviluppo sostenibile. La conferenza del
2022 di Johannesburg stata dedicata allo sviluppo sostenibile. Nel 2005
entrato in vigore il protocollo di Kyoto per la riduzione dei gas serra, non
firmato per da Usa, Cina ed India.
3. Informatica e internet: gli ultimi decenni del 900 sono caratterizzati
soprattutto dallo sviluppo dellindustria elettronica in generale e
dellinformatica in particolare. Si diffondono sempre pi velocemente i
computer, macchine di calcolo infinitamente pi veloci delluomo e che
possono immagazzinare dati da utilizzare alloccorrenza. Le industrie di
hardware e soprattutto software fanno affari doro. Si sviluppa anche il settore
della robotica e della telematica ovvero lapplicazione dellinformatica nelle
comunicazioni. E gli ultimi decenni del 900 sono anche la diffusione capillare
di internet che avvicina ancora di pi gli angoli del pianeta rafforzando il
villaggio globale e le industrie che operano in questo settore.
4. Societ postindustriale: nei paesi occidentali il settore terziario e dei servizi
conosce un grande aumento di impiegati ai danni del settore secondario. La
fabbrica perde in questo modo la sua centralit nella produzione e nei rapporti
sociali. Cambia anche il lavoro stesso allinterno delle industrie con
laffermazione del modello Toyota ai danni di quello di Ford. Adesso si passa
dalla catena di montaggio ad una serie di gruppi coordinati dallalto che in
maniera pi autonoma e flessibile cercano di cavalcare i cambiamenti di
mercato.
5. Globalizzazione: le tecnologie informatiche e la lingua inglese comune
facilitano gli scambi a livello globale. Si arriva cos ad una integrazione
economica che prende il nome di globalizzazione: uso di manodopera globale,
multinazionali e strategie di mercato pi ampie. Nascono anche fenomeni come
116
lo sfruttamento del lavoro minorile ed una serie di bolle finanziarie, come
quella delle industrie informatiche, a causa di una serie di speculazioni che per
adesso assumono una portata globale.
a. G8: in unottica globale si sente lesigenza di coordinare leconomia.
Nasce cos il G8, su iniziativa del presidente francese dEstaing nel
1975. Si comincia cos a convocare una serie di vertici annuali tra le
maggiori potenze industrializzate.
b. No global: alla fine degli anni 90, durante il Wto di Seattle, esplode la
protesta del movimento internazionale ribattezzato no global. Ne fanno
parte una serie di gruppi eterogenei e non sempre di sinistra che si
battono per la distribuzione equa delle ricchezza, per labolizione del
debito e contro il potere enorme delle multinazionali e dei paesi
industrializzati.
6. Tendenze demografiche: il tasso di crescita demografica globale in costante
aumento anche se i paesi industrializzati presentano una crescita vicino alle zero
mentre nei paesi del terzo mondo lalto numero di nascite accompagnato da
una forte calo della mortalit soprattutto infantile. Paesi come lItalia
invecchiano precocemente e ci solleva una serie di problemi derivanti dal fatto
che la popolazione pensionata aumenta mentre diminuisce quella che lavora.
7. Migrazioni e societ multietnica: alla fine del millennio i intensificano anche
le migrazioni, generalmente dalle zone pi povere del mondo verso quelle
ricche. un fenomeno massiccio ma non quantificabile perch soprattutto
clandestino. Le migrazioni aprono comunque un dibattito allinterno dei paesi a
maggiore immigrazione. Da una parte abbiamo gli schieramenti di sinistra e la
Chiesa che si fanno promotori dellaccoglienza e della societ multietnica dove
le differenze sono una ricchezza sia per leconomia che per la cultura del paese.
Dallaltro lato si sviluppano fenomeni di ansia che sfociano anche nel razzismo.
Entra in crisi anche lidea ottocentesca di Stato nazionale formato da una
comunit compatta che adesso diventa multietnica. Da un lato, poi, si
rafforzano strutture sovrannazionali come lUe e dallaltra localismo e
nazionalismi
8. Donne: negli anni 80 si sancisce anche per legge la parit tra i due sessi. Le
donne partecipano sempre di pi alla vita lavorativa aumentando il loro grado di
emancipazione anche economica. Comincia a ridursi anche la differenza
salariale tra i due sessi ma rimangono una serie di problemi. Le donne, infatti,
hanno uno scarso accesso alle posizioni di maggiore responsabilit ed allo
stesso tempo su di loro grava ancora quasi tutto il peso del mantenimento della
famiglia. Senza dimenticare che questa emancipazione riguarda soprattutto i
117
paesi occidentali mentre in molte altre parti del mondo il ruolo della donna
ancora nettamente subalterno a quello delluomo
9. Religione: la religione, smentendo ogni previsione, continua a rimanere un
punto di riferimento forte anche nei paesi industrializzati. Per quanto riguarda il
mondo cattolico, Giovanni Paolo II inaugura una stagione di dialogo
interreligioso ed anche con i non credenti pur difendendo dogmi e culti
tradizionali della chiesa. un papa spesso sotto lattenzione dei media e con
una certa influenza anche politica come nel caso della Polonia. Altro fenomeno
interessante lespansione islamica anche fuori il mondo arabo. Preoccupante
invece laumento dellintegralismo, che prevede la subordinazione della legge
degli uomini alla legge di Dio, che sfocia anche nel fenomeno del terrorismo di
matrice islamica.
10. Medicina e bioetica: let media degli uomini in occidente cresce come mai
prima grazie ai continui progressi della medicina. Ecco allora farmaci,
strumenti operatori e strumenti diagnostici sempre pi accurati. Con
lindividuazione nel 1953 della struttura del dna nasce lingegneria genetica
che ha aperto nuovi sviluppi nella ricerca delle malattie ereditarie. Intanto
sorgono nuove malattie come laids che genera una vera psicosi nel mondo
occidentale tra gli anni 80 e 90. Nasce anche la bioetica ovvero un misto tra
etica, scienza e medicina che discute di temi come la fecondazione assistita, la
clonazione e gli studi sul genoma umano e le cellule staminali.
119
9. Jugoslavia: morto Tito nel 1980 ancora in corso una grave crisi economica e
politica alla fine degli anni 80. Alle libere elezioni del 1990 in Slovenia e in
Croazia si affermano i partiti indipendentisti. In Serbia vince invece il
comunista intransigente Milosevic deciso a riaffermare il ruolo della Serbia
nellintera Jugoslavia.
10. Germania dellEst: le elezioni del 1990 puniscono sia i comunisti che lSpd
rea di non aver aperto velocemente allunificazione. Si affermano i cristiano-
democratici che accelerano i tempi dellunificazione anche grazie allabile
politica nella Germania federale di Kohl che in poco tempo prepara il terreno
allunificazione che avviene il 3 ottobre 1990
Dissoluzione dellUnione Sovietica: il crollo del muro di Berlino nell89 segna la fine
simbolica del mondo in due blocchi. Ma levento decisivo alla fine di una tale
divisione la dissoluzione dellUrss. Allinizio degli anni 90 laggravarsi della crisi
economica, il crollo del muro, le spinte indipendentiste Gorbacev cerca una
mediazione tra le spinte liberalizzarci e lala intransigente del partito e delle forze
armate.
1. Golpe fallito: nellagosto del 1991 un gruppo di comunisti e delle forze armate
sequestra Gorbacev nella sua residenza in Crimea. I golpisti erano convinti di
poter contare sullappoggio della popolazione, provata dalla crisi economica,
cosa che invece non avvenne. Anzi, la popolazione reag con manifestazioni di
solidariet verso Gorbacev. Ma questa azione accelera i problemi interni: la
riforma economica non d risultati e Georgia, Armenia, Ucraina e Moldavia
proclamano unilateralmente la loro indipendenza.
2. Csi: Gorbacev cerca di fermare questo processo ma anche la Bielorussia
appoggia la formazione della Csi, ovvero la comunit degli stati indipendenti
che nasce ufficialmente il 21 dicembre 1991 in Kazakhstan e vede la
partecipazione di undici repubbliche.
3. Fine dellUrss: il 25 dicembre Gorbacev si dimette. Lo stesso giorno la
bandiera comunista sul Cremlino viene ammainata e viene issata quella russa.
Crisi in Jugoslavia: nel 1990 e nel 1991 Croazia e Slovenia a seguito di referendum
popolari proclamano la loro indipendenza. Lo stesso fa la Macedonia. La Serbia
accetta lindipendenza di Slovenia e Macedonia ma non della Croazia che ha al suo
interno una numerosa comunit serba. Truppe regolari e non serbe vengono schierate
al confine.
120
1. Guerra: allinizio gli scontri si svolgono al confine tra Croazia e Serbia ma a
partire dalla primavera del 1992 il conflitto si sposta in Bosnia che aveva
proclamato intanto lindipendenza. Quella in Bosnia una guerra crudele dove
i serbi, appoggiati da Milosevic, attuano una politica di pulizia etnica con
deportazioni e massacri della popolazione bosniaca. Anche le iniziative
umanitarie sono ostacolate dalla Serbia.
2. Intervento degli Usa: tra maggio e settembre del 1995 la Nato compie una
serie di raid aerei contro le postazioni serbe.
3. Pace: in ottobre del 1995 viene proclamato il cessate il fuoco e cominciano le
trattative che si concludono con la pace di Dayton di novembre tra croati, serbi
e bosniaci. Ma i problemi non sono affatto finiti. In Serbia numerose
manifestazioni sono rivolte contro il potere di Milosevic. In Croazia non
mancano contestazioni contro il presidente autoritario Tudjman. Solo alla sua
morte nel 1999 il paese si avvia alla democrazia con lelezione di Mesic.
4. Kosovo: la popolazione a maggioranza albanese spinge per lindipendenza e si
forma anche un movimento armato indipendentista, lUck. I serbi rispondono
con una dura repressione soprattutto contro i civili. La Nato prima spinge
Milosevic ad accordare una serie di autonomie al Kosovo e dopo, al rifiuto dei
serbi, interviene con una serie di bombardamenti contro postazioni industriali,
infrastrutture civili e contri di potere serbi. I serbi rispondono con la pulizia
etnica nella zona costringendo alla fuga in Macedonia ed Albania 500mila
albanesi-kosovari. La situazione si risolve nel giugno del 1999 con il ritiro
delle truppe serbe dal Kosovo.
5. Elezioni in Serbia: nel 2000 si impone Kostunica ai danni di Milosevic che prima
rifiuta di riconoscere il risultato elettorale ma poi costretto ad abbandonare il
potere dopo una serie di proteste. Arrestato e giudicato dal tribunale dellAja
morir nel 2006 in carcere. Intanto, nel 2006 il Montenegro proclama la sua
indipendenza e nel 2008 anche il Kosovo fa lo stesso anche se la Serbia non
riconosce il nuovo Stato.
6. Albania: negli anni 90 una serie di societ finanziarie, che cresciute dal nulla
avevano raccolto i risparmi della maggio parte dei cittadini albanesi, falliscono. Ne
seguono una serie di proteste popolari rivolte anche contro il presidente Berisha e il
suo partito accusati di connivenza con i responsabili delle societ fallite. Nel 1997
si assiste al fallimento di quasi tutte le strutture statali, compreso esercito e polizia.
Il paese cade in una quasi anarchia e solo lintervento dellOnu e di un contingente
di pace evita il peggio. Berisha indice nuove elezioni dove trionfano i socialisti.
121
CAPITOLO 19. IL NODO DEL MEDIORIENTE
Importanza del Medio Oriente: negli ultimi decenni del 900 questa zona del mondo
ha assunto una importanza sempre pi crescente nello scacchiere internazionale. La
crisi petrolifera, la questione arabo-israeliana e laumento del fondamentalismo
islamico rendono ancora pi incandescente questa zona del mondo
1. Pace tra Egitto ed Israele: dopo la guerra del Kippur il nuovo presidente
egiziano Sadat cerca di far uscire il suo paese da un perenne stato di guerra con
Israele. A met degli anni 70 Sadat rovescia le alleanze del suo paese: si
allontana dallUrss e si avvicina agli Usa. Nel 1977 propone la pace ad Israele,
guidato dal nazionalista Begin che comunque accetta. Si arriva cos grazie
anche alla mediazione del presidente Carter agli accordi di Camp David del
1978: lEgitto ottiene il Sinai e i due paesi firmano un accordo di pace. Ma la
maggior parte dei paesi arabi condanna questa politica di Sadat che viene ucciso
nel 1981 per mano di un gruppo integralista.
2. Rivoluzione iraniana: dopo un primo esperimento rinnovatore con il governo
di Mossadeq ritorna al potere nel 1953 lo sci Rheza Palhavi che attraverso una
politica autoritaria cerca di trasformare il paese in una grande potenza militare
senza per migliorare le condizioni di vita generali nel paese. Lo sci viene
sollevato nel 1978 da un movimento popolare guidato dal clero islamico
tradizionalista e sciita. Lo sci costretto nel 1979 a lasciare il paese e vola
negli Stati Uniti. In Iran si instaura una repubblica islamica integralista sotto la
guida dello ayatollah Khomeini. Il nuovo potere si schiera subito contro gli
Stati Uniti rei di aver dato protezione allo sci e per un anno lambasciata
americana a Teheran tenuta sotto ostaggio. Approfittando della situazione di
grave confusione, lIraq attacca lIran per risolvere un vecchia disputa
territoriale. La guerra dura, a fasi alterne, per 8 anni e alla fine la carneficina
sar del tutto inutile perch i confini rimarranno praticamente gli stessi.
3. Palestina: dopo gli accordi di Camp David sia gli stati arabi che lOlp accusano
lEgitto di tradimento e rifiutano ogni mediazione con Israele. A partire dalla
met degli anni 80, per, alcuni stati arabi moderati come Giordania ed Arabia
Saudita e la stessa dirigenza dellOlp abbandona queste rigide posizioni. Con
Israele si arriva ad un primo accordo: il riconoscimento di Israele in cambio del
ritiro delle truppe dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza dove dovrebbe
sorgere lo stato palestinese. Adesso sono per gli israeliani a rifiutare ogni
mediazione con lOlp in quanto uno Stato palestinese viene visto come una
minaccia costante ad Israele. A partire dal 1987 i palestinesi danno vita
allintifada, una diffusa e violenta rivolta contro gli israeliani in Cisgiordania e
Striscia di Gaza. Gli israeliani reagiscono con la forza
122
4. Libano: il piccolo Stato multi confessionale subisce la presenza dei molti
palestinesi nel suo territorio. Nascono cos gruppi militari che minano
lequilibrio nel paese che vive una situazione di cronica e sanguinosa instabilit.
La situazione degenera nel 1982 quando lesercito israeliano nel tentativo di
stanare le basi Olp in Libano penetra fino a Beirut. Ma la situazione non cambia
5. Guerra del Golfo: nel 1990 Saddam Hussein invade il Kuwait, paese filo-
occidentale e ricco di petrolio. Le Nazioni Unite votano subito lembargo
allIraq e gli Stati Uniti inviano in Arabia Saudita un contingente di 400mila
uomini per mettere pressione a Saddam. LUrss di Gorbacev non interviene,
come avrebbe fatto in passato, al fianco dellIraq. Dopo i numerosi inviti a
lasciare il Kuwait scatta loffensiva americana. Tra il 16 e il 17 gennaio 1991 le
forze Nato attaccano lIraq e a fine febbraio comincia lavanzata via terra.
Hussein abbandona il Kuwait e Bush decide di non spingersi oltre per non
invischiare il paese in una lunga guerra.
6. Conferenza di pace sul Medio Oriente, da Rabin a Netanyahu: Bush, forte
dei risultati in Iraq, si pone come principale artefice dei tentativi di pace nella
regione. A Madrid, nel 1991, il governo israeliano incontra rappresentati
palestinesi e delle nazioni arabe vicine. Nel 1992 in Israele si afferma il partito
laburista di Rabin che si mostra subito ben disposto a trattare con i palestinesi
bloccando nuove colonie nei territori occupati di Cisgiordania e Striscia di
Gaza. Rabin comincia cos a dialogare con Arafat, prima ad Oslo poi a
Washington con Clinton. I due rappresentanti erano daccordo sul reciproco
riconoscimento e sulla necessit di uno Stato palestinese. Ma lostilit di Siria e
Iran, della destra israeliana, di alcune fazioni dellOlp e degli integralisti
islamici rendono il dialogo difficile ed instabile. Numerosi attacchi suicidi
colpiscono la popolazione israeliana e nel 1995 per mano di un esponente della
destra israeliana viene ucciso Rabin. Alle elezioni del 1996 si impone la destra
di Netanyahu.
7. Netanyahu e seconda intifada: la vittoria della destra non ferma il processo di
pace. Nei 1998 con Arafat vengono firmati accordi che prevedono il ritiro
israeliano dai territori occupati in cambio di una maggiore attenzione di Arafat
nella repressione del terrorismo palestinese. Nel 2000 Clinton cerca di
raggiungere un nuovo accordo di pace, ancora una volta a Camp David, con
Israele disposto a parlare anche della sovranit di Gerusalemme e del ritorno dei
profughi palestinesi. Ma le trattative si arenano proprio sulla sovranit dei
luoghi sacri di Gerusalemme. Nel 2000 una visita del leader della destra Sharon
nella spianata delle moschee a Gerusalemme viene letta come una provocazione
che sfocia in una seconda, e pi violenta anche per quanto riguarda la
repressione, intifada che non coinvolge solo le colonie israeliane Cisgiordania e
123
Striscia di Gaza ma anche le citt israeliane che vengono colpite da attentati
suicidi compiuti da esponenti di Hamas, gruppo terrorista islamico palestinese.
8. Sharon: nelle elezioni del 2001 si impone la destra di Sharon che non considera
pi Arafat un interlocutore affidabile. Il dialogo si interrompe e viene costruito
anche un muro per difendere gli originali confini di Israele da attacchi
terroristici. Ma nel 2005 Sharon dispone lo smantellamento delle colonie a
Gaza. Nel 2004 muore Arafat e nel 2006 Sharon esce di scena a causa di una
malattia
9. Hamas: dopo la morte di Arafat il successore il moderato Abu Mazen. Ma le
speranze di dialogo si spengono quando alle elezioni del 2006 a Gaza e in
Cisgiordania si affermano gli estremisti di Hamas che rifiutano di riconoscere
Israele. Da Gaza partono missili contro le citt israeliane.
10. Libano ed Hezbollah: nel 2005 viene assassinato il primo ministro sunnita al-
Hariri, si pensa grazie alla complicit dei servizi segreti siriani. Le proteste
popolari portano alla ritiro dei soldati siriani dal paese ma la Siria ha comunque
un forte alleato in Libano negli Hezbollah, gruppo armato che lancia regolari
missili su Israele. Nel 2006 Israele reagisce invadendo il Libano. Un
contingente Onu interviene e viene sancita la tregua.
11. Fondamentalismo: in Afghanistan tra il 1996 ed il 1997 gruppi
fondamentalisti, i talebani, prendono il controllo del paese instaurando un
regime radicalmente islamico. In Turchia nel 2002 si impone il partito filo-
islamico di Erdogan. In Algeria nel 1992 vincono le prime elezioni dopo la
decolonizzazione gli integralisti di Fis che tra il 1992 ed il 1997 causano la
morte di 100mila civili dopo che il governo annulla lesito elettorale.
124
CAPITOLO 20. LUNIONE EUROPEA
125
8. Euro: entra in circolazione a partire dal 1 gennaio 1999
9. Convenzione europea: nel 2001 si decide di dar vita ad una Convenzione
composta da parlamentari e membri di governo dei diversi paesi per dare
allEuropa una propria carta costituzionale. I lavori, coordinati dal francese
dEstaing, durano 16 mesi e lobiettivo quello di delineare una serie di valori
comuni per dare nuovo impulso ad una integrazione politica. Ma nel 2005 con
un referendum sia la Francia che lOlanda votano no alla Costituzione europea
per paura soprattutto di una eccessiva liberalizzazione del mondo del lavoro.
10. Allargamento dellUnione: i primi anni del nuovo secolo vedono un
sostanziale rallentamento nellunit politica dellEuropa. Ma allo stesso tempo
lUe si allarga ad est arrivando a contare 27 paesi membri che di fatto ricalcano
i confini geografici del continente.
11. Difficolt di integrazione: dopo il referendum fallito in Francia ed Olanda il
processo di integrazione politica vede la resistenza anche di paesi di nuova
annessione come la Polonia. Il nuovo trattato scritto a Lisbona, che prevede un
allargamento delle competenze europee in materia di energia, sicurezza ed
immigrazione, viene respinto da un referendum in Irlanda nel 2008.
126
CAPITOLO 21. SVILUPPO E DISUGUAGLIANZA
Rapporto tra sud e nord del mondo: a partire dagli anni 70 si assiste ad un
cambiamento dei rapporti economici globali. Irrompono sulla scena i paesi del medio
oriente esportatori di petrolio, crescono le tigri asiatiche (Corea del Sud, Taiwan,
Singapore, Malaysia) ma allo stesso tempo ampie zone del mondo, a partire
dallAfrica subsahariana, vivono una condizione di cronica povert a causa di
modernizzazioni fallite, delleccessivo tasso sia di emigrazione, di crescita
demografica e di urbanizzazione. Senza dimenticare linstabilit politiche, i colpi di
Stato e le guerre civili
1. Fame e debito con lestero: molti paesi vivono quotidianamente il dramma
della fame che fa centinaia di migliaia di vittime lanno. un fenomeno non
nuovo nella storia dellumanit ma che adesso entra, grazie ai mass media,
nelle case del mondo occidentale generando una forte reazione nellopinione
pubblica occidentale. Ecco allora una serie di campagne umanitarie e politiche
come quella che si batte contro lestinzione del debito verso i paesi occidentali.
I soldi prestati da una parte, a causa della corruzione e della impreparazione,
sono stati sperperati e dallaltra i tassi di interesse aumentano di anno in anno.
2. Asia: alla fine del XX secolo il continente che conosce la maggior crescita
economica. Una crescita costante e fortissima, ben pi alta di quella
deloccidente industrializzato.
a. Giappone: il paese incredibilmente una accezione. Leconomia
nipponica conosce una brusca battuta darresto a met degli anni 90 a
causa delle difficolt del sistema bancario e linstabilit politica a
seguito del declino del partito liberale che non viene sostituito da altre
forze.
b. Cina: dopo la morte di Xiaoping i successori proseguono su quella
linea: liberalizzazioni controllate dallo Stato, regime autoritario e partito
unico. La Cina cresce in maniera elevata ma ha ancora un ruolo
subalterno nelleconomia mondiale. Nel 1997 viene ristabilita la
sovranit su Hong Kong, uno dei centri delleconomia mondiale che
mantiene comunque una sua autonomia, e nel 1999 avviene la stessa
cosa con Macao. Le democrazie occidentali chiudono un occhio sulla
sistematica violazione dei diritti umani, sui lavoratori ridotti in semi-
schiavit e sulla questione tibetana sia per esigenze economiche che per
paura che una eccessiva democratizzazione potesse far implodere la
Cina come successo per lUrss.
127
c. India: il paese mantiene un forte assetto democratico e nonostante gli
squilibri interni e sacche troppo ampie di povert si avviano verso una
efficace modernizzazione che punta anche e soprattutto sullindustria
informatica.
d. Modello asiatico: lAsia si presenta come una costellazione di
democrazie fragili (Indonesia, Filippine), una serie di regimi (Pakistan,
Corea del Nord, Cina, Vietnam, Cambogia) che conoscono comunque
una grande crescita economica ed aggressivit commerciale grazie alla
flessibilit ed i salari bassi. E il caso soprattutto di piccoli Stati come
Corea del Sud, Singapore, Malaysia, Taiwan. In ogni caso questo
modello subisce una flessione tra il 1997 ed il 1998 dove il peggio viene
scongiurato solo dallintervento del Fondo monetario internazionale.
Africa: il continente non riesce a superare i suoi cronici problemi. Debolezza delle
strutture statali, povert diffusa, fame, inefficienza del sistema sanitario, eccessiva
natalit, urbanizzazione selvaggia, guerre civili e colpi di Stato
1. Sud Africa: alla fine degli anni 80 il governo comincia a smantellare il regime
di discriminazione razziale e viene tesa la mano a Nelson Mandela. Nel 1994 si
svolgono le prime elezioni che vedono il trionfo proprio di Mandela.
2. Somalia: abbattuta nel 1991 una dittatura, il paese diventa teatro di guerra di
bande rivali che provoca il blocco delleconomia e migliaia di morti tra i civili.
LOnu e gli Stati Uniti decidono di intervenire ma la situazione non migliora. In
questo clima si inserisce il fondamentalismo islamico.
3. Sudan: la convivenza tra la maggioranza islamica e le minoranze cristiane
sfocia in una vera e propria guerra civile
4. Ruanda: guerra civile anche a met degli anni 90 quando gli hutu compiono
massacri contro i tutsi provocando la morte di quasi 1 milione di persone.
America latina: gli anni 90 sono allinsegna del ritorno delle democrazia ma anche
della instabilit economica. Nascono cos una serie di strutture sovrannazionali per
facilitare il commercio. il caso della Nafta e del Mercosur.
1. Brasile: un rallentamento delleconomia, soprattutto a causa delle
inadempienze della Russia, ha degli effetti che vengono contenuti dal governo.
Dal 2002 alla guida del paese c il socialista Lula.
2. Argentina: lArgentina del radicale La Rua per cercare di frenare linflazione
ancora la moneta nazionale al dollaro. un scelta suicida: crollano le
esportazioni, il paese non pu pi pagare il sempre pi ingente debito estero ed
128
il governo nel 2001 costretto a bloccare i depositi bancari. La protesta
popolare costringe il governo alle dimissioni che nel 2003 vedono la vittoria del
neoperonista Kirchner. In ogni caso la crisi economica, a differenza del passato,
non mette in crisi le istituzioni democratiche.
3. Venezuela: nel 1999 va al governo Chavez che qualche anno prima aveva
cercato, senza successo, di compiere un colpo di Stato. Grazie anche alla
ricchezza derivata dal petrolio, Chavez si pone come un nuovo punto di
riferimento per le tendenze socialiste e anti-americane. Intanto, le elezioni
premiano i socialisti di Morales in Bolivia, il progressista Correa in Ecuador ed
i neo-sandinisti di Ortega in Nicaragua.
129
CAPITOLO 22. NUOVI EQUILIBRI E NUOVI CONFLITTI
Il mondo dopo lUrss: per molti dopo la fine del comunismo il mondo si sarebbe
avviato verso una fase di distensione, di cooperazione e di pace con laffermazione a
livello planetario dei valori delle democrazie occidentali. Sono scenari che per si
dimostrano subito illusori. Infatti, la fine dellUrss e quindi del controllo di una
superpotenza determina il sorgere di una serie di conflitti locali e comincia la
contrapposizione tra occidente e mondo islamico. Si profila in questo modo uno
scontro tra civilt. Gli Stati Uniti hanno ormai un potere senza rivali, organizzazioni
come lOnu e lUe non riescono a competere ed emergono paesi come India e Cina.
130
2. Russia post-comunista, Eltsin: la Russia ora deve affrontare prima di tutto il
problema degli arsenali nucleari dislocati nei paesi satelliti, in paesi come
Ucraina che rifiutano di cedere le armi nel proprio territorio.
a. Esteri e Cecenia: in politica estera, la Csi non riesce a darsi una
struttura organizzata e conflitti etnici scoppiano tra gli Stati e allinterno
degli stessi. Nel 1994, dopo la sconfitta elettorale e in piena difficolt
economica, Eltsin decide di intervenire nella repubblica autonoma della
Cecenia che aveva proclamato la sua indipendenza. Con un esercito da
riorganizzare, la Russia viene invischiata in una guerra lunga e
logorante. Con gli indipendentisti un accordo si raggiunge solo nel 96.
b. Economia: a livello economico Eltsin cerca una accelerata
liberalizzazione ed un ingresso nelleconomia di mercato. operazione
difficile in un paese che esce da 70 anni di comunismo, senza un ceto
imprenditoriale ed un tessuto sociale pronto al cambiamento. Ecco allora
che le riforme economiche non si traducono in maggior benessere per la
popolazione ma causano la svalutazione del rublo, la crescita
dellinflazione, degli speculatori e della criminalit organizzata. Senza
contare che lo Stato, non potendo contare su un efficace sistema di
prelievo fiscale, faticava a pagare con puntualit gli stipendi ai
dipendenti.
c. Interni: il fronte degli avversi alle riforme, ed anche i nostalgici del
comunismo, trovano un punto di aggregazione in parlamento. In un
paese dove non sono chiari i poteri del parlamento e del presidente
inevitabile lo scontro che esplode nel 1993 quando Eltsin non riuscendo
a superare lostruzionismo del Parlamento scioglie le camere ed indice
nuove elezioni. Il Parlamento risponde destituendo Eltsin. Dopo giorni
di protesta, con i simpatizzanti del Parlamento che occupano la
televisione ed il Municipio di Mosca, Eltsin riprende in mano la
situazione decretando lo stato di emergenza e le forze speciali fanno una
sanguinosa irruzione in Parlamento. Alle elezioni sempre del 1993 gli
ex-comunisti e gli ultranazionalisti contrari alle riforme ottengono un
buon successo. Eltsin mantiene comunque il potere come far anche
dopo le elezioni del 1996 con il presidente che riesce a sconfiggere il
rivale neocomunista.
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3. La Russia di Putin: nel 1999 riprendono le tensioni in Cecenia con lesercito
che interviene per stanare i presunti terroristi islamici nella regione. Eltsin
sempre in questanno nomina primo ministro lo sconosciuto Putin che viene
eletto Presidente della Repubblica nel 2000 con un largo margine.
a. Esteri: la Russia attraverso la sua diplomazia cerca di riaffermare il
proprio potere nellEuropa dellest anche per riacquistare una posizione
di forza contro gli Stati Uniti. Putin non accetta quella che considera
ingerenze occidentali nelle questioni che riguardano i diritti umani e la
libert in Russia, soprattutto in risposta alluccisione ed alla scomparsa
di giornalisti ed agenti segreti scomodi nel 2006 e nel 2007. In questi
stessi anni Putin si scontra con la Nato a causa del progetto di scudo
spaziale di Bush. E la Russia non riconosce lindipendenza del Kosovo.
b. Economia: lo Stato interviene nelleconomia per dare stabilit al
sistema. La produzione aumenta e la situazione generale migliora
lentamente
c. Cecenia: la Russia interviene ancora contro i separatisti ceceni che
ormai hanno evidenti legami con il terrorismo islamico. La guerra
vincente di Putin ha per un rovescio della medaglia: lirruzione nel
teatro di Mosca dei separatisti nel 2002 e la strage alla scuola di Beslan
in Ossezia nel 2004.
11 settembre 2001: con lattentato alle Torri Gemelle gli Stati Uniti subiscono per la
prima volta nella storia un attacco nel loro territorio. Loccidente sotto shock: si sente
vulnerabile anche perch i terroristi sono persone che operano nelle nuove societ
multietniche. Si profila lo scontro tra civilt e lopinione pubblica americana vuole
risposte immediate
1. Diplomazia: gli Stati Uniti avviano subito una vasta azione diplomatica che
coinvolge Europa, Russia e Cina per isolare i governi islamici integralisti e
avviare contatti anche con quei paesi arabi sospettati di dare protezione ai
terroristi come Arabia Saudita e Pakistan. Loperazione riesce tanto che sia la
Russia che il Pakistan offrono agli Usa basi e appoggio logistico. Bin Laden
non riesce a sollevare i governi arabi contro loccidente.
2. Afghanistan: quattro settimane dopo l11 settembre cominciano le prime
operazioni nel paese. Inizialmente gli Stati Uniti con le forze Nato effettuano
bombardamenti e il grosso delle operazioni di terra viene svolto dalle forze
comunque afghane ma avverse ai Talebani. Loffensiva rapida: Kabun e
Kandahar cadono ma sia il Mullah Omar che Bin Laden riescono a scappare. A
Bonn si decide di affidare il governo ad Hamid Karzai ma la situazione
132
tuttaltro che tranquilla: i Talebani sfruttando anche le basi dappoggio in
Pakistan ed i proventi del commercio delloppio compiono una ostinata azione
di guerriglia contro il nuovo governo e contro le truppe Nato.
3. Iraq: dopo loperazione di Afghanistan gli Stati Uniti accusano Saddam
Hussein di fornire appoggio ai terroristi di Al Qaeda e di possedere armi di
distruzione di massa. Bush avvia una serie di negoziati diplomatici ma quando
si comincia a farsi strada lidea di un intervento armato la comunit
internazionale si divide: da una parte Gran Bretagna e Stati Uniti e dallaltra
Francia, Germania, Cina, Stati arabi e Russia che premono per una soluzione
diplomatica. Ma il 20 marzo 2002 i primi razzi americani colpiscono Baghdad.
Lavanzata delle truppe via terra veloce e il 9 aprile i marines conquistano la
capitale. Hussein fugge e nel paese comincia la strada verso la democrazia. Gli
Stati Uniti, adottando una soluzione di forza unilaterale, si fanno cos
esportatori della democrazia ma la situazione in Iraq di difficile soluzione.
Si susseguono infatti attentati anche kamikaze ed azioni di guerriglia grazie
anche allappoggio di Al Qaeda ed altri gruppi di integralisti. Nel 2005 si
svolgono le prime elezioni democratiche son laffermazione degli sciiti,
discriminati sotto Saddam ma numericamente superiori, ed una nuova
costituzione viene approvata con un referendum. Ma la situazione nel paese
ancora caotica
4. Attentati in Europa: Al Qaeda arriva a colpire anche in Europa. A Madrid l11
marzo 2004 e a Londra il 7 giugno 2005. Mentre in Spagna dopo gli attentati si
affermano i socialisti di Zapatero in Gran Bretagna la posizione di Blair non
cambia
5. Iran: nel 2005 si afferma nelle elezioni il conservatore Ahmadinejad che porta
avanti un programma nucleare, appoggia Hamas ed Hezbollah e minaccia
periodicamente Israele.
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CAPITOLO 23. LA SECONDA REPUBBLICA
Seconda repubblica: lassetto politico che si afferma tra il 1992 ed il 1994 dopo
Tangentopoli, la fine dei partiti tradizionali, il passaggio al maggioritario e la nascita di
un bipolarismo quasi netto.
Elezioni del 1992: Cossiga decide di sciogliere le Camere con lieve anticipo rispetto la
fine della legislatura. Le elezioni si tengono in aprile
1. Nuovo parlamento: sconfitti Dc e Pds, in flessione Psi i veri vincitori appaiono
i leghisti con l8,6% dei voti. Buon risultato anche per i Verdi e per la Rete di
Leoluca Orlando, un movimento contro i partiti tradizionali. Il parlamento
appare dunque profondamente diviso
2. Scalfaro al Quirinale: ma il nuovo parlamento trova subito una convergenza
sul nome del nuovo presidente della repubblica. Scalfaro un uomo dalla
indubbia moralit che ha il compito di rappresentare il lato migliore di una
classe dirigente in piena Tangentopoli
3. Tangentopoli: lo scandalo coinvolgeva un numero sempre maggiore di
esponenti politici accusati di aver ricevuto tangenti per la concessione di appalti
pubblici. Linchiesta, avviata dalla magistratura milanese, mostra un vero e
proprio sistema di corruzione ormai ben radicato con Dc e Psi in prima fila.
134
4. Stragi mafiose: in un clima politico ed economico difficile si inseriscono anche
le stragi mafiose che hanno in Falcone e Borsellino due tra le vittime pi
eccellenti.
5. Governo Amato: caduta la candidatura di Craxi, travolto da Tangentopoli,
Scalfaro affida il governo ad Amato che per prima cosa pensa ad una serie di
misure per migliorare la situazione economica del paese ma c anche il nodo
della nuova legge elettorale.
a. Nuova legge elettorale: il maggioritario uninominale sembra alla
opinione pubblica la via pi efficace per la riforma e la moralizzazione
della politica. In questo modo il voto nominale a favore di singole
personalit avrebbe ridotto al minimo lingerenza dei partiti. Il
referendum del 1993 approva la nuova legge elettorale ed approva la fine
dei finanziamenti pubblici ai partiti. la fine di un vecchio sistema e
Amato decide di lasciare annunciando le dimissioni
b. Inchieste giudiziarie: La Malfa, Altissimo, Craxi, Forlani e molti altri
sono costretti a lasciare i loro partiti. Andreotti viene accusato di
collusioni con la mafia da alcuni pentiti.
6. Governo Ciampi: Scalfaro nomina il governatore della Banca dItalia nuovo
primo ministro. Viene formato un governo con Dc-Psi-Psdi-Pli alcuni tecnici ed
alcuni ministri Pds e Verdi. Le difficolt sono molto e per prima cosa bisogna
varare una nuova legge elettorale che recepisse le disposizioni del referendum.
a. Nuova legge elettorale: il 75% dei seggi di Camera e Senato vengono
attribuiti con il sistema maggioritario uninominale mentre il 25% viene
assegnato ancora con la formula del proporzionale.
b. Economia: la debolezza di un governo non uscito dalle urne e la crisi
economica occidentali non permette al governo Ciampi di affrontare in
maniera decisiva il difficile momento anche economico del paese
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Bipolarismo e elezioni nel 1994: i partiti della vecchia maggioranza pentapartitica
hanno avviato un profondo cambiamento sia nei quadri che a volte nel simbolo e nel
nome.
1. Vecchi partiti: il Psi, ormai in crisi di credibilit, viene affidato ad Ottaviano
del Turco. La Dc di Martinazzoli cambia nome in Partito popolare italiano ma
allassemblea costituente del 1994 vede luscita di un gruppo che forma il Ccd e
lanno dopo escono dal Ppi altri esponenti per formare il Cdu. Nella prima met
degli anni 90 lMsi dopo i successi alle amministrative romane di Fini cambia
in Alleanza nazionale e viene rivisto anche il passato fascista. Ma soprattutto in
questo periodo nasce Forza Italia, il gruppo politico dellimprenditore
Berlusconi sceso in campo per contrastare lavanzata della sinistra
2. Alleanze elettorali: al nord Forza Italia si allea con la Lega Nord nel Polo delle
Libert mentre al centro-sud lalleanza con Fini. Nasce cos il Polo del
buongoverno. Il Pds forma il gruppo dei progressisti con Rifondazione,
Pannella, i Verdi e la Rete.
3. Nuovo parlamento: Berlusconi conquista la maggioranza assoluta della
Camera ma non del Senato. Forza Italia con il 21% il primo partito, il Pds con
il 20% il secondo, Alleanza nazionale con il 13,5% il terzo.
4. Governo Berlusconi: Berlusconi forma il nuovo governo con Lega, An e Ccd.
Ma i problemi non sono pochi: tensioni interne alla stessa maggioranza, crisi
economica, conflitto di interessi e deficit statale troppo alto. Ma i conflitti
interni sono insanabili e a dicembre del 1994 Berlusconi costretto alle
dimissioni
5. Governo Dini: Dini forma un governo tecnico che ha lobiettivo di varare
alcune riforme come quella pensionistica che viene approvata nonostante
lopposizione dei sindacati.
Elezioni del 1996: da una parte c il Polo delle Libert con Forza Italia, An, Ccd, Cdu
e Radicali e dallaltra LUlivo con Pds, Ppi ed altre forze di sinistra. Da una parte
Berlusconi dallaltra Prodi. La Lega corre da sola.
1. Nuovo parlamento: si afferma di poco Prodi. Il Pds diventa il primo partito
cin il 21%. A seguire Forza Italia al 20,6%. La Lega ottiene un ottimo 10%.
Prodi forma il nuovo governo che deve affrontare le difficolt economiche ed
occupazionali.
2. Economia: per prima cosa il governo cerca di ridurre il deficit anche e
soprattutto per rientrare nei parametri di Maastricht. Grazie al calo
dellinflazione e tagli alla spesa pubblica lItalia riesce a rientrare nei
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parametri Ue. La riforma pensionistica necessarie viene attuata solo in parte a
causa della resistenza di sindacati e Rifondazione.
3. Politica e bicamerale: intanto i rapporti tra magistratura e politica dopo
Tangentopoli ed il coinvolgimento di Berlusconi ad altre inchieste si fa
difficile. Berlusconi con DAlema d vita ad una bicamerale in parlamento per
delineare una serie di riforme istituzionali che prevedevano un ordinamento
con maggiori poteri al premier ed un certo federalismo. La commissione, per,
fallisce a causa dellinasprirsi dei rapporti tra destra e sinistra.
4. Governo DAlema: nel 1998 a causa dellennesimo contrasto sulleconomia,
Rifondazione nega lappoggio a Prodi che si dimette. DAlema forma un
nuovo governo. Intanto nascono i Comunisti italiani dopo una frattura
allinterno di Rifondazione e il Pds diventa Ds. Destra e sinistra si scontrano
sempre pi violentemente e non si riescono a realizzare le riforme istituzionali.
Solo due volte si raggiunge unampia maggioranza in parlamento: con
lelezione di Ciampi e lintervento in Kosovo. Ma le elezioni regionali del
2000 vedono la sconfitta del centro-sinistra e DAlema si dimette.
5. Governo Amato: la riforma pi importante di Amato una legge che d ai
poteri locali maggiori poteri
Elezioni del 2000: il centro-sinistra propone Rutelli che si scontra contro il centro-
destra questa volta appoggiato anche dalla Lega di Berlusconi. La Casa delle Libert
vede insieme Forza Italia, An, Lega nord e Udc (Ccd+Udc). LUlivo vede insieme Ds,
Margherita, verdi, socialisti, e Comunisti italiani. LItalia dei Valori si presenta
autonomamente come Rifondazione solo al Senato. Vince Berlusconi con un ampio
margine.
1. Governo Berlusconi: il secondo governo Berlusconi presenta una serie di
problemi: linefficienza delle forze dellordine al G8 di Genova, lattenuazione
delle pene per falso in bilancio ed altre misure che fanno parlare di leggi ad
personam, il conflitto di interessi mai risolto e la spaccatura dellopinione
pubblica dopo lappoggio alla guerra in Afghanistan ed Iraq. Intanto, riesplode
il conflitto tra Berlusconi e Magistratura e le nuove Br uccidono Biagi.
a. Riforma costituzionale: la riforma proposta da Berlusconi (maggiori
poteri al premier ed agli enti locali) viene bocciata con il referendum del
2006
b. Nuova legge elettorale: si ritorna al proporzionale con un premio di
maggioranza. una legge che favorisce i piccoli partiti e la
frammentazione politica
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Elezioni del 2006: la logica bipolare viene conformata ma gli schieramenti presentano
coalizioni troppo ampie ed articolate. Da una parte Berlusconi e dallaltra lUnione di
Prodi, ovvero una alleanza che va da Rifondazione a Mastella. Si impone Prodi ma con
uno scarto davvero minimo.
1. Contrasti nella maggioranza: quella di Prodi oltre ad essere una
maggioranza risicata anche una maggioranza con troppi conflitti
interni. Una prima crisi si apre quando il governo non riesce a votare una
comune linea in politica estera, dove lItalia impegnata sia in
Afghanistan che in Iraq, e nel 2008 a causa di contrasti con Mastella
Prodi costretto alle dimissioni.
Elezioni del 2008: vedono da una parte ancora Berlusconi, con il Popolo delle Libert
ovvero un partito nato dalla fusione di Fi e An, e dallaltra il Pd di Veltroni. Lega e
Italia di Valori si alleano con i due schieramenti. Berlusconi ottiene un successo
nettissimo ed entra in Parlamento anche lUdc di Casini che corre da solo e riesce a
superare lo sbarramento sia alla Camera che al Senato
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