Molti personaggi , anche storici, delle stagioni precedenti sono
morti ma, come recita un brano ancor pi storico dei Queen:
show must go on.Inoltre lagente FBI Ryan Hardy/Kevin Bacon si presenta nella stagione 3 un po pi attento al rispetto della sua salute fisica,cosa che ce lo mostrer impegnato anche in corsi di recupero per alcolisti. Ma il concetto di base- un incredibile quantit di persone invasate che prima adorano e poi seguono una setta di serial killer, diventandone parte attiva- resta invariato. Non merita una votazione eccellente certo , e la produzione sembra aver inserito alcuni nuovi melodrammi atti ad attenuare un forse previsto calo di interesse da parte del pubblico e a far si che la fama(non malvagia) dellideatore Kevin Williamson non cadesse in bassa fortuna. Sebbene la narrazione di The Following sembrasse una di quelle destinate a restare nel tempo,la serie non era stata creata per durare. E le svolte adoperate per prolungare i rischi e pericoli dellagente FBI Ryan Hardy, le cui mani non sono meno sporche di sangue di quelle dei suoi nemici, sono apparse qua e l un tantino ridicole. E passato un po di tempo dalla seconda stagione , allinizio della storia Ryan sembra avere una vita tranquilla e un nuovo amore con la bella dottoressa Gwen(Zuleikha Robinson)la quale, viste le precedenti liaisons del nostro, si profila fin dallinizio come il personaggio pi coraggioso. Ma la serenit non dura molto:un nuovo corso di sanguinari omicidi sparsi ,collegato ai sopravvissuti al violento finale della stagione 2, esplode senza tregua. La comprensione completa di cosa stia accadendo si avr gi alla fina del secondo episodio quando Ryan, il suo seguace fedele Mike Weston (Shawn Ashmore) e la nipote Max (Jessica Stroup) scoprono i tentacoli di una cospirazione che ha lo scopo di annientarli. Il cast valido e i nuovi personaggi funzionano bene. Ma serpeggia latente un senso di fastidio che ci suggerisce in continuazione che The Following avrebbe avuto sorti migliori se Hardy avesse continuato a giocare al gatto e alla volpe con il sempre pi lecterianoJoe Carroll (James Purefoy) per una sola stagione e basta, senza mungere troppo
lidea e spingere la violenza a livelli troppo cerebrali nella stagione
due per arrivare alla tre a rendere per diversi episodi Carroll il mero protagonista di flashback ed allucinazioni. Forse la Fox aveva bisogno di questa terza serie per ragioni di produzione, ma i risultati non sono sempre esaltanti. The killing is only beginning, la carneficina appena allinizio,dice Ryan molto solennemente, esaminando una scena del crimine al primo episodio. E i fatti dimostreranno che ha ragione, e che lo scopo principale dello spettatore sar quello di immaginare e scoprire come questa mattanza potr avere fine. A questo proposito ci sentiamo di affermare che Williamson e co,. almeno per il gran finale, non ci risparmiano riusciti colpi di scena, degni degli esordi, ed un finale per niente scontato, per ricordarci almeno che The Following, pur nei sui innegabili difetti, resta una serie nuova, non banale ,che ha dato un contribuito originale al mondo delle thriller -fiction .E la colonna sonora si conferma allaltezza delle serie precedenti.