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Primo piano
INTRODUZIONE
La relazione sulla ricerca indubbiamente uno degli appuntamenti pi attesi nellambito dei lavori congressuali del Collegio dei Tecnici dellAcciaio (C.T.A.), ed proprio questa consapevolezza che di
solito fa nascere, nel relatore designato, due stati danimo contrapposti. Da un lato c infatti la soddisfazione per il riconoscimento ricevuto: dissertare sullo stato della ricerca nel campo delle strutture
metalliche , per chi vi opera, motivo di grande compiacimento ed
orgoglio, un privilegio per il quale volevo preliminarmente ringraziare il Presidente e lintero Consiglio Direttivo, che mi hanno dato
questa opportunit nellambito del XXI Congresso C.T.A. Costruire
con lacciaio in corso di svolgimento qui a Catania (fig. 1). Contestualmente per, subentra subito una certa ansia da prestazione,
ossia quel timore di non essere allaltezza di un compito che certamente si presenta non facile, soprattutto se nellaffrontarlo si cerca
di trovare una chiave di lettura nuova, uno spunto innovativo, un
qualcosa insomma che possa lasciare un piccolo segno, come
sempre avvenuto in passato.
Ed allora, quasi per riallacciarmi idealmente al tema della memoria, filo conduttore dello scorso congresso, ho ritenuto utile partire
proprio dallesperienza di chi mi ha preceduto, consapevole del
fatto che la ricerca nel nostro settore si sempre evoluta innovando una tradizione consolidata ed ho quindi ricostruito, come primo passo, lelenco di tutti i relatori che si sono succeduti nellarco
della storia ormai ultraventennale del nostro congresso (figg. 2-3).
Devo confessare che, scorrendo tale lista, il senso di responsabilit per il compito assegnatomi aumentato significativamente: in
essa, infatti, si ritrovano tutti i grandi maestri delle strutture metalliche, figure insuperabili che hanno indirizzato e caratterizzato la
ricerca negli ultimi anni, sia in ambito nazionale che internazionale,
rispetto ai quali diventa impraticabile qualsiasi confronto. Ed allora,
spostando il discorso su un aspetto pi tecnico, sono passato ad
analizzare i contenuti delle precedenti relazioni, soprattutto per capirne la struttura e trarne utili suggerimenti.
In passato, come certamente molti di voi ricorderanno, larduo
compito di sintetizzare in poco pi di mezzora le diverse tematiche di ricerca riguardanti le strutture di acciaio stato affrontato in
vario modo, separando in genere la trattazione della ricerca teorica
da quella sperimentale e basandosi essenzialmente sui contenuti
dei lavori che sarebbero stati poi presentati durante il congresso.
Con lultimo convegno del 2005 ad Ischia stata invece presentata
ununica relazione generale, di ampio respiro, che non si limitata solo ad esaminare le problematiche affrontate nellambito dei
lavori congressuali, ma ha anche fatto riferimento alle principali
tematiche di ricerca trattate in ambito nazionale. La mia relazione
sar, dunque, di questo ultimo tipo: ossia intende fornire una panoramica sugli avanzamenti della ricerca senza fare esplicito riferimento ai lavori presentati al congresso. Per questo motivo, credo
sia allora particolarmente importante chiarire preliminarmente il
Raffaele Landolfo
criterio di impostazione adottato e le motivazioni che hanno portato ad optare per tale scelta (fig. 4).
Nellimpostare la mia relazione sono partito dal presupposto che
oggigiorno difficilmente concepibile una ricerca avulsa dai finanziamenti, una ricerca per cosi dire romantica. La complessit
e la scala dei problemi da affrontare, le indagini sperimentali che
si rendono solitamente necessarie, lesigenza di continui scambi
culturali, sono attivit che richiedono, se si vogliono ottenere con-
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IL PROGETTO ReLUIS
Come a tutti ben noto, lintroduzione
dellOrdinanza n. 3274 ha rivoluzionato in
modo significativo i criteri di progettazione
antisismica adottati nella pratica professionale nazionale ed per questo stata volano
di numerose e diverse attivit di formazione e ricerca.
Con tale documento, per la prima volta in
ambito italiano, stato infatti effettuato un
intervento sistematico ed organico nella
definizione delle tecniche e delle strategie per la mitigazione del rischio sismico, e
molti sforzi sono stati compiuti per trasferire le conoscenze scientifiche dal mondo
accademico a quello professionale ed istituzionale, nonch per coordinare le diffuse
e numerose attivit di ricerca nel settore
dellingegneria sismica.
In tale contesto la Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (ReLUIS), un
consorzio interuniversitario finalizzato al
coordinamento delle attivit di ricerca nel
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MEMBRATURE E COLLEGAMENTI
Accanto agli studi sui criteri di dimensionamento ed affidabilit strutturale, molteplici
sono le ricerche riguardanti la caratterizzazione, ai fini sismici, delle propriet di duttilit e resistenza delle membrature e dei
collegamenti.
Con riferimento alle membrature, una tematica di grande rilevanza riguarda la classificazione delle sezioni trasversali. A tale
riguardo, particolarmente innovativa ed
interessante stata la proposta introdotta
dallOrdinanza OPCM 3274 che prevede
la classificazione delle membrature in tre
classi di duttilit (fig. 16), individuate sulla
base di un parametro di sovraresistenza (s).
Sebbene questapproccio sembrerebbe essere stato eliminato nelle nuove norme in
corso di pubblicazione, gli studi in questo
campo conservano la loro validit e possono essere utili anche nellottica di revisione
degli Eurocodici, le cui prescrizioni specifiche sono basate su studi ormai superati e
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In questa ottica, lunit di ricerca dellUniversit del Sannio (Pecce, Di Sarno) sta
sviluppando studi teorico-sperimentali
con appunto lobiettivo di definire la capacit rotazionale di travi composte. Le prove
sperimentali mirano a simulare un subelemento di trave di un edificio e saranno
condotte su diverse membrature (fig. 19) al
variare di molteplici parametri, quali il tipo
di profilato di acciaio, il grado di connessione, il tipo di soletta e la sua larghezza collaborante, la presenza o meno dellarmatura
longitudinale e/o trasversale.
La risposta sismica delle strutture intelaiate,
oltre a dipendere dalla capacit rotazionale delle membrature, anche influenzata
dal comportamento del collegamento trave-colonna ed in particolare dal pannello
nodale, ovvero dalla regione delimitata
dai piatti di continuit e dalle flange della
colonna attraverso la quale avviene il trasferimento delle sollecitazioni flessionali tra
trave e colonna.
Nel panorama normativo internazionale
esistono diverse filosofie progettuali che,
nellapplicazione della gerarchia delle resistenze, si rivolgono in modo diverso al
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unanalisi probabilistica della risposta ciclica del giunto e delle componenti strutturali del telaio aventi significative aleatoriet
(fig. 24).
Per la caratterizzazione sperimentale della
risposta ciclica sia di membrature che di
collegamenti, risulta particolarmente importante ladozione di protocolli di carico
affidabili, tesi a cogliere leffettiva risposta
dellelemento da provare.
Su questa tematica sta lavorando lunit di
ricerca del Politecnico di Milano (Castiglioni, Vasdravellis), che sta sviluppando una
procedura per lanalisi della fatica oligociclica di membrature e collegamenti attraverso lesecuzione di prove cicliche ibride
(fig. 25), parzialmente in controllo di carico
e parzialmente in controllo di spostamento. Tale procedura consente in particolare
di portare in conto gli effetti dei carichi sulle travi, anche nel caso in cui la configurazione di prova sia del tipo a T rovescia (con
colonna orizzontale e trave verticale).
DISPOSITIVI E SOLUZIONI SPECIALI
Nellottica di migliorare le prestazioni sismiche delle strutture metalliche e non, la
ricerca si , negli ultimi anni, concentrata
particolarmente sulla progettazione di dispositivi e soluzioni speciali.
In tale ambito, tra i sistemi pi studiati vi
sono senza dubbio i controventi ad instabilit impedita ovvero i BRB (acronimo di
Buckling-Restrained Brace).
A tal riguardo, a Napoli (Mazzolani, Della
Corte, DAniello) stato progettato un BRB
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interamente di acciaio, che ha la caratteristica di essere smontabile, in quanto costituito da un piatto rettangolare inserito
allinterno di un manicotto bullonato. Questo dispositivo unevoluzione di due tipologie gi studiate nellambito del progetto
ILVA-IDEM e le sperimentazioni effettuate
hanno dato risultati molto incoraggianti,
a dimostrazione delle grandi potenzialit
che presenta questo tipo speciale di controvento (fig. 26).
Sempre nellambito dei sistemi di controvento innovativi, ad Ancona (Dezi, DallAsta, Leoni, Ragni) sono in corso studi
molto interessanti sia su dispositivi di dissipazione in gomma ad alto smorzamento
(HDR), che su strutture con controventi BRB
in acciaio e in alluminio (fig. 27). Lobiettivo
quello di definire dei criteri di progetto
che consentano di modulare la risposta in
funzione dei diversi stati limite, affidando ai
controventi la risposta alle azioni sismiche
associate allo stato limite di danno ed allossatura principale il compito di dissipare
lenergia sismica allo stato limite ultimo.
Atri ricercatori (Piluso, Longo, Montuori)
stanno invece valutando laffidabilit di una
tipologia alternativa di controventi basata
sullutilizzo di diagonali con sezioni a resistenza ridotta, che consentono di ridurre le
azioni trasmesse ai collegamenti terminali
ed alla struttura (fig. 28). Anche in questo
caso gli studi appaiono incoraggianti, poich mostrano un incremento delle prestazioni sismiche associato anche ad una riduzione del peso strutturale.
Per migliorare la risposta sismica delle
strutture intelaiate di acciaio, unaltra possibilit quella di utilizzare una soluzione
a pannelli. In merito, lUniversit di Chieti,
in collaborazione con quella di Napoli (De
Matteis, Panico, Formisano, Brando, Mazzolani), sta approfondendo da molti anni
lo studio del contributo offerto da diverse
tipologie di pannelli alle prestazioni sismiche degli edifici. In particolare, in alternativa allutilizzo di acciai a basso snervamento,
stata analizzata la possibilit di utilizzare
pannelli in lega di alluminio puro trattata
termicamente, che sembra fornire ottimi risultati in termini di duttilit offerta (fig. 29).
PONTI
Alla luce delle ultime prescrizioni normative
e della conseguente riclassificazione sismica del territorio nazionale, emersa anche
lesigenza di valutare laffidabilit strutturale delle grandi infrastrutture viarie, nonch
la necessit di sviluppare procedure per la
valutazione della vulnerabilit sismica di
tali manufatti.
Su questo tema, lUniversit di Trento (Zandonini, Bursi, Bonelli, Ferrario, Pucinotti,
Tondini) sta svolgendo uno studio volto alla definizione di nuove regole per la
progettazione e ladeguamento di ponti
stradali a struttura composta acciaio-calcestruzzo, basate sulla definizione di adeguati
livelli prestazionali. A tal fine sono stati scelti due differenti ponti come caso studio,
di cui uno a cassone ed uno a travata (fig.
30). Particolare attenzione stata rivolta ai
giunti traverso-trave, per i quali sono stati
identificati i dettagli di collegamento critici che saranno realizzati in laboratorio per
eseguire prove cicliche secondo tecniche
di sottostrutturazione.
Sullo stesso argomento, lunit di ricerca di
Salerno (Piluso, Mastrandrea, Montuori)
si sta invece occupando dello studio della
capacit di pile costituite da profili tubolari
riempiti di calcestruzzo (fig. 31). Sono previste una parte sperimentale ed una numerica. Questultima si basa su un modello a
fibre capace di portare in conto gli effetti di
confinamento del calcestruzzo e dellinstabilit locale del tubolare di acciaio.
Per finire, si segnalano le ricerche in corso presso lUniversit di Pisa (Salvatore,
Chellini, Lucchesi) sulla valutazione delle
prestazioni offerte da diverse soluzioni di
ponti ferroviari in struttura composta. Nel
caso specifico lo studio finalizzato allo
sviluppo di idonee strategie di modellazione capaci di cogliere il comportamento dinamico di tali strutture definendone
leffettiva interazione con i veicoli ferroviari
(fig. 32).
I PROGETTI SULLADEGUAMENTO
SISMICO
I prossimi tre progetti riguardano nello
specifico la tematica della vulnerabilit dellesistente con particolare riferimento alle
tecniche di adeguamento. Due di essi sono
coordinati da Mazzolani, mentre laltro
coordinato da Faella. I tre progetti presentano una sostanziale affinit e contiguit
di contenuti, tale da rendere possibile una
loro trattazione unitaria.
Il progetto PROHITECH (Earthquake protection of historical buildings by reversibile mixed
technologies), finanziato nellambito del
Sesto Programma Quadro, certamente il
pi importante dei tre, sia per numero delle unit coinvolte (16 partners, 4 dei quali
italiani) che per lentit degli investimenti
(fig. 33). Il principale obiettivo della ricerca
consiste nello sviluppo di tecnologie miste
reversibili atte a preservare lintegrit strutturale degli edifici storici e monumentali
ed a migliorarne il comportamento globale. Laspetto indubbiamente qualificante di
questo progetto lestesa attivit sperimentale, che viene sviluppata su diverse scale e
prevede prove su materiali, membrature e
dispositivi speciali (fig. 34), prove su tavola
vibrante da effettuare su quattro modelli in
grande scala (figg. 35-36), nonch prove su
edifici in scala reale (fig. 37).
Il progetto Salvaguardia e riabilitazione
strutturale di edifici storici mediante tecniche
miste reversibili, finanziato nellambito dei
PRIN 2005, sempre coordinato da Mazzolani, coinvolge 5 unit di ricerca e presenta
obiettivi e contenuti analoghi a quelli del
PROHITECH, tanto da poter essere considerato una sua versione italiana, opportunamente ridotta (fig. 38). In questa ottica,
tale progetto fu concepito in modo tale da
risultare complementare al progetto Strategie e tecniche innovative per ladeguamento sismico delle strutture esistenti in cemento
armato, coordinato da Faella, che invece
focalizza la tematica della salvaguardia specificamente sulle strutture in cemento armato (fig. 39).
Questi tre progetti sono chiaramente di
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carattere generale, nel senso che non hanno come obiettivo specifico le strutture
metalliche. In tutti per, lacciaio svolge un
duplice ruolo: da un lato assume il ruolo
di materiale per adeguare, in quanto utilizzato per ladeguamento delle strutture
esistenti; dallaltro considerato esso stesso come materiale da adeguare, come nel
caso delle costruzioni metalliche di interesse storico, quali i ponti ferroviari e le grandi coperture, che necessitano sovente di
opportuni interventi di adeguamento per
renderle compatibili con le attuali richieste
prestazionali.
Nellambito di tali progetti, verranno ovviamente richiamati solo gli studi che si riferiscono allacciaio e che vedono, nel contempo, coinvolti gruppi di ricerca italiani.
Nellambito della salvaguardia delle strutture esistenti alcune ricerche, svolte in cooperazione tra le Universit di Napoli e Lisbona
(Mazzolani, Calado, Faggiano, Marzo),
hanno per oggetto lo studio di sistemi di
connessione innovativi per impalcati composti in legno-calcestruzzo. In particolare la
tipologia di connessione sviluppata stata
concepita appositamente per il rinforzo di
antichi solai in legno e presenta, tra i principali requisiti, quello della reversibilit. Sono
in corso di svolgimento analisi numeriche
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Lultimo progetto considerato nellambito
della tematica Acciaio e Sisma il progetto
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IL PROGETTO ROBUSTNESS
Lultimo progetto di ricerca considerato il
progetto ROBUSTNESS (Robust structures by
joint ductility) coordinato dallUniversit di
Stoccarda, che vede in particolare la partecipazione dellUniversit di Trento (fig. 55).
Lo scopo principale del progetto quello
di sviluppare dei criteri di progetto semplificati per telai in acciaio o in struttura composta soggetti a carichi eccezionali, quali
esplosioni, impatti, terremoti o incendi. In
particolare, nel progetto viene considerato
il caso studio di un edificio multipiano per
uffici danneggiato mediante la rimozione di una colonna in corrispondenza del
primo livello. La parte sperimentale della
ricerca prevede sia test in scala reale su di
una sottostruttura, che prove sui nodi tra-
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per analizzare la formazione di danneggiamenti, nonch lo sviluppo di una innovativa procedura progettuale che, integrando
le esigenze della progettazione con quelle
del controllo e della manutenzione, permetta la realizzazione di opere cui corrisponda il minimo costo previsto durante
lintera vita utile associato ad adeguate
condizioni operative e livelli di sicurezza.
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ACCIAIO E INNOVAZIONE
La collaborazione tra aziende e centri di
ricerca costituisce un punto di fondamentale importanza nello sviluppo economico
e produttivo di un paese. Lattivit di ricerca rappresenta infatti uno degli elementi
principali e distintivi per garantire alleconomia dei sistemi produttivi adeguati livelli
di crescita e di competitivit nello scenario
globale.
Alla luce di questa considerazione, nella
tematica Acciaio e Innovazione (fig. 64)
si vogliono segnalare prevalentemente
quelle ricerche a carattere industriale, ossia che vedono la diretta cooperazione tra
aziende e dipartimenti universitari. In questa ottica caso sono stati quindi selezionati
due progetti, uno nazionale ed uno internazionale.
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IL PROGETTO INCOSYS
Il progetto INCOSYS (Innovative constructive system), coordinato dal sottoscritto,
finalizzato allo sviluppo di un sistema costruttivo integrato in acciaio cold-formed
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I progetti appena descritti, sebbene in
modo necessariamente sintetico, consen-
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