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Sommario
Comportamento asintotico 1
Alcune questioni
Esiste un unico regime, o viceversa il comportamento
asintotico non unico?
sempre possibile definire i bacini di attrazione per le
soluzioni asintotiche?
Le soluzioni asintotiche mantengono sempre le simmetrie
del circuito (caratteristiche, andamento dei forzamenti)?
Come cresce il numero delle soluzioni asintotiche al variare
dei parametri?
possibile individuare aspetti di regolarit nelle soluzioni
asintotiche?
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
Comportamento asintotico 2
Caso lineare
Per i circuiti lineari asintoticamente stabili il
comportamento per t unico (regime).
La soluzione di regime per i circuiti lineari legata al tipo
di forzamento (es. stazionario, sinusoidale) e vale la
sovrapposizione.
Nei circuiti lineari per forzamenti di tipo diverso dal quello
stazionario e sinusoidale possibile applicare lanalisi di
Fourier (serie, trasformata)
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
Comportamento asintotico 3
Caso non lineare
Per i circuiti non lineari il comportamento asintotico in
generale non unico (dipende cio dalle c.i.) dunque
non sempre si pu definire un regime
Il comportamento asintotico o le soluzioni di regime
non sono necessariamente legate al tipo di forzamento
(es: oscillatore)
non possibile restringere lo studio ai soli casi
stazionario e sinusoidale per poi applicare lanalisi di
Fourier (non vale la sovrapposizione)
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
Comportamento asintotico 4
Esempi di unicit/non unicit
Circuito autonomo debolmente non lineare: soluzione di
regime unica (es. amplificatore)
Circuito autonomo non lineare: diverse soluzioni di regime
(es. circuito con diodo tunnel)
Circuito debolmente non lineare forzato sinusoidalmente:
soluzione di regime unica periodica (es. raddrizzatore)
Circuito non lineare forzato sinusoidalmente: diverse
soluzioni di regime periodiche (es. circuito ferrorisonante)
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
Circuito ferrorisonante
Il circuito non lineare, del secondo ordine, non autonomo
Pu rappresentare ad es. il modello di un trasformatore di
misura in sottostazioni elettriche
i
R
.
et
C
R
e (t ) = E M sen(t )
f =
= 50Hz
2
Circuito ferrorisonante /2
se EM sufficientemente piccolo il comportamento lineare
(siamo completamente allinterno della regione lineare della
caratteristica dellinduttore)
La soluzione di
regime unica,
indipendentemente
dalle condizioni
iniziali, periodica
(sinusoidale) con
periodo T=1/f
Aumentando un po lampiezza EM la soluzione rimane unica
e di periodo T ma nasce una distorsione
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Circuito ferrorisonante /3
Superato un certo valore per EM si osserva che nascono tre
soluzioni di regime. Di esse, due sono stabili ed una instabile
Ciascuna soluzione
viene raggiunta a
partire da determinate
condizioni iniziali.
Tutte e tre le soluzioni
conservano la
simmetria del circuito
Osserviamo dunque al variare di EM una biforcazione simile
a quella del circuito del primo ordine con diodo tunnel
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
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Circuito ferrorisonante /4
Quali sono i bacini di attrazione di tali soluzioni di regime?
Si potrebbe pensare
che la soluzione
instabile separi i
bacini di attrazione.
Ci non vero nel
caso considerato!
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Circuito ferrorisonante /5
Aumentando ancora EM (EM =300 V) la soluzione ritorna ad
essere unica, ma con un grado di distorsione maggiore
La soluzione di
regime unica,
indipendentemente
dalle condizioni
iniziali, periodica
con periodo T=1/f
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Circuito ferrorisonante /6
Continuando ad aumentare EM (EM =2300 V) , si ritrovano
nuovamente 3 soluzioni di regime periodiche di periodo T
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Circuito ferrorisonante /7
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x n = f (x n 1 )
Esempio: caso lineare
.
f (x ) = ax
x 1 = ax 0 ; x 2 = ax 1 = a x 0
2
xn = a x0
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
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x n = f (x n 1 ) = x n21 b
x1 = x b;
2
0
x 2 = x b = (x b ) - b =
2
1
2
0
= x 2x b + b b
4
0
2
0
20
x 0 = 0 .4 9 9
2
1
.
0
-1
-2
0
10
20
30
40
50
60
21
22
23
24
4
2
State space plot
0
-2
0
0.4
0.1
0.2
0.3
0.4
iL [mA]
t [ms]
current dynamics
2
iL [mA]
0.5
0.2
0
1
-0.2
0
-1
0
0.1
0.2
0.3
t [ms]
0.4
0.5
-0.4
-0.5
0.5
qC [nC]
25
4
2
State space plot
0
-2
0
1.5
0.1
0.2
0.3
0.4
iL [mA]
t [ms]
current dynamics
2
iL [mA]
0.5
0.5
0
-0.5
0
-1
0
0.1
0.2
0.3
t [ms]
0.4
0.5
-1
-2
-1
0
1
qC [nC]
26
4
2
0
-2
0
0.1
0.2
0.3
0.4
iL [mA]
t [ms]
current dynamics
2
iL [mA]
0.5
1
0.5
0
1
-0.5
0
-1
0
0.1
0.2
0.3
t [ms]
0.4
0.5
-1
-2
qC [nC]
27
charge dynamics
qC [nC]
10
5
0
-5
0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
4
iL [mA]
1
iL [mA]
t [ms]
current dynamics
2
-1
0
-2
0
0.1
0.2
0.3
t [ms]
0.4
0.5
-2
-2
2
qC [nC]
28
29
x 10
-9
in it ia l c o n d it io n s e n s it ivit y (q )
re fe re n c e
0 . 0 5 % p e rt u rb e d
5
4
3
2
1
.
0
-1
-2
-3
0.5
1.5
2.5
3.5
4.5
x 10
-4
30
iL [mA]
Campionando (a regime)
la sequenza temporale
3
ogni T si ottiene il
2.5
diagramma
2
di biforcazione
Byfurcation diagram
1.5
1
0.5
0
-0.5
0
4
Em [V]
8
31
Se sullattrattore (nel
piano di stato)
segnamo i punti
campionati ogni T
realizziamo una
mappa (o sezione) di
Poincar
0.5
0
-0.5
-1
-1.5
-4
-2
q [nC]
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
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Il circuito di Chua/1
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Il circuito di Chua/2
v1
v 2 i N (v 1 )
dv 1
=
dt
RC 1 RC 1
C1
dv 2
v1
v2
iL
=
RC 2 RC 2 C 2
dt
di
v
L = 2
L
dt
.
i N = av 1 b ( v 1 + 1 v 1 1 )
abbastanza agevole ricavare per il circuito le equazioni di stato. La
presenza della caratteristica iN(v1) rende il sistema di equazioni non
lineare. Il sistema si dice autonomo perch non vi alcun forzamento
variabile nel tempo (in realt occorrono generatori costanti per
realizzare concretamente il diodo di Chua)
Modulo di TEORIA DEI CIRCUITI - Circuiti con dinamiche complesse
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Il circuito di Chua/3
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Riferimenti bibliografici
1.
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3.
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36-1, 1993.
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L. O. Chua, R. Madan, Sights and sounds of chaos, IEEE Circuits and Devices
magazine, 3-13, 1988.
9.
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