Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
LElettrotecnica `
e la disciplina ingegneristica che studia, attraverso opportuni
modelli, il comportamento elettrico di oggetti fisici reali. E possibile
rappresentare un oggetto fisico, anche molto complesso, mediante uno o pi`
u
elementi idealizzati detti componenti.
Unarete elettrica o un circuito elettrico `
e una struttura pi`
u o meno
articolata ottenuta dallinterconnessione di pi`
u componenti che consente di
descrivere in maniera rigorosa linsieme di quei fenomeni (macroscopici) che
coinvolgono le cariche elettriche e le loro interazioni allinterno delloggetto reale.
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Componenti
Un componente `
e un sistema, sede di fenomeni elettromagnetici, caratterizzato da:
una superficie limite che lo racchiude (linvolucro protettivo);
N terminali o morsetti che consentono il collegamento con altri componenti.
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Limiti di validit`
a del circuito a parametri concentrati
Un oggetto fisico pu`
o essere rappresentato mediante un circuito elettrico a parametri concentrati se le
sue dimensioni (ci si pu`
o riferire alla dimensione massima L) risultano significativamente minori della
lunghezza donda (), questultima dipende dalla frequenza (f ) di funzionamento del sistema secondo la
relazione = c/f .
In un circuito a parametri concentrati, i tempi di propagazione dei segnali sono trascurabili e, quindi, le
dimensioni fisiche dei collegamenti e dei componenti sono ininfluenti.
I circuiti elettrici sono detti a costanti distribuite quando i principali fenomeni elettrici non possono
essere confinati in volumi di spazio ben definiti, ovvero quando il segnale impiega un tempo non
trascurabile (rispetto al periodo del segnale) per propagarsi allinterno del circuito stesso. In tal caso le
dimensioni fisiche delloggetto condizionano il comportamento elettrico (pi`
u precisamente il
comportamento elettromagnetico) del sistema.
Esempi
Una linea di distribuzione dellenergia elettrica di 10 km pu`
o
essere analizzata con un circuito a parametri concentrati? Si
La frequenza della linea elettrica in Italia `
e f0 = 50Hz a cui
corrisponde una lunghezza donda paria a:
3 108 m/s
c
6
=
0 =
= 6 10 m = 6000Km
f0
50Hz
Un circuito elettronico con frequenza f1 = 1GHz ha una
lunghezza donda di:
3 108 m/s
c
=
= 0.3m
1 =
f1
1GHz
L << 6000Km
L << 30cm
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
1 q1 q2
40 ri2
dove 0 `
e la costante dielettrica del vuoto.
F `
e un vettore la cui direzione `
e la retta passante per q1 q2 mentre il verso dipende
dal segno delle cariche. Cariche uguali si respingono, cariche opposte si attraggono.
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
GRANDEZZE DI INTERESSE
Nello studio di un circuito elettrico siamo interessati a determinare due grandezze
principali:
Corrente elettrica
Tensione elettrica
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Che cos`
e la corrente elettrica
Si definisce intensit`
a di corrente elettrica la quantit`
a di carica netta che attraversa
la superficie orientata S nellunita di tempo:
-
i(t) =
dq(t)
|S
dt
iS =
S
J ndS
dove n `
e il vettore normale alla superficie S.
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
J ndS =
t
dv =
Q
t
dove `
e la densit`
a di carica spaziale.
Dalle espressioni precedenti si deduce che:
La carica non pu`
o essere n
e generata, n
e distrutta, ma solo trasferita.
In condizioni stazionarie la carica totale allinterno di una superficie chiusa rimane
costante.
In condizioni stazionarie il flusso della corrente attraverso una superficie chiusa `
e nullo:
"
J ndS = 0
iP =
P
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
iAB
iBA
?
A
?
B
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
iAB = iBA
Introduzione ai circuiti
Unit`
a di misura della corrente elettrica
Table: Multipli e
sottomultipli
1 Coulomb
1 Secondo
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
kA
MA
GA
TA
103
106
109
1012
mA
A
nA
pA
103
106
109
1012
Introduzione ai circuiti
Campo elettrico
Il rapporto tra la forza agente sulla carica q e la carica stessa `
e un vettore che prende
il nome di campo elettrico:
F
E =
q
dove F `
e la forza agente su q prodotta da una qualsiasi distribuzione statica di cariche
elettriche.
Nel vuoto o in presenza di mezzi lineari la sovrapposizione degli effetti consente di
calcolare F applicando ripetutamente la legge di Coulomb tra le cariche qi e la carica
q:
F =
n
X
1 qi q
40 ri2
i=1
E =
n
X
1 qi
40 ri2
i=1
Volt
Newton
=
metro
Coulomb
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
+
A
vAB
W =
AB
F dl
vAB| =
W
=
q
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
F
dl = E dl
q
Introduzione ai circuiti
Unit`
a di misura della tensione elettrica
Table: Multipli e
sottomultipli
1 Joule
1 Coulomb
kV
MV
GV
TV
103
106
109
1012
mV
V
nV
pV
103
106
109
1012
vBA
vAB
+
+
A
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
vAB = vBA
Introduzione ai circuiti
Legge di Faraday-Neumann
Il lavoro compiuto dal campo elettrico per spostare una carica unitaria lungo una linea
chiusa (orientata), `
e detto circuitazione del campo elettrico () e rispetta la legge
di Faraday-Neumann:
=
E dl =
t
dove `
e il flusso del campo magnetico B concatenato con la linea chiusa
dS
Bn
=
S
S `
e una qualsiasi superficie aperta che ha come orlo la linea ed n `
e il verso della
normale alla superficie S scelto concordemente con il verso di percorrenza di
secondo la regola della mano destra.
In condizioni stazionarie la variazione del potenziale su un percorso chiuso () `
e nulla.
La stessa condizione `
e valida in modo approssimato in regime di funzionamento
lentamente variabile dove risulta trascurabile il contributo
.
t
=
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
E dl = 0
Appunti corso di Elettrotecnica Ingegneria Informatica
Introduzione ai circuiti
vAB| = vAB|1 =
E dl = A B
Nello studio dei circuiti a parametri concentrati (in cui si assume un regime di
funzionamento lentamente variabile) si dimostra facilmente che la tensione vAB non
dipende dal percorso scelto:
E dl =
0=
E dl +
E dl = vAB| vAB|1 = 0
1
A
vAB
Dove = U1 `
e una curva chiusa.
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Propriet`
a dei bipoli
Il bipolo ideale dunque gode delle seguenti propriet`
a:
La corrente entrante in un morsetto `
e sempre uguale a quella uscente dallaltro
morsetto (dalla legge di Conservazione della carica):
iA = iB
sar`
a pertanto sufficiente indicarne una sola
La tensione fra i due morsetti `
e sempre esprimibile come differenza tra i
potenziali dei due morsetti (dalla legge di Faraday-Neumann):
vAB = A B
vAB
+
A
iA
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
iB
Introduzione ai circuiti
P=
W
W q
=
=V I
t
q t
Lunit`
a di misura della potenza `
e il watt [W].
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
vAB
+
A
vAB
-
+
B
i
Convenzione dell'utilizzatore
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
vAB
+
A
vAB
-
+
B
Convenzione dell'utilizzatore
Pgen = Pass
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Introduzione ai circuiti
+
A
Convenzione dell'utilizzatore
Funz. da
generatore
Funz. da
carico
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Legge di Ohm
v =Ri
Il Bipolo Conduttanza `
e linverso della resistenza ed `
e caratterizzato dalla relazione:
i =G v
Lunit`
a di misura della conduttanza `
e il siemens [S=1/]
Legge di Joule
Un resistore di resistenza R attraversato dalla corrente i dissipa potenza sotto forma di
calore secondo la seguente relazione:
p = v i = R i2
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
R=0
v=0
R=0
B
Circuito Aperto
+
A
R=
R=
i=0
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Generatore di tensione
v=E
v=E
+
-
+
A
i
v
Generatore di corrente
+
A
i=J
i=J
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Avendo utilizzato la
convenzione del generatore, i
generatori di tensione e
corrente assorbono potenza
nei quadranti dove
p =v i <0
Introduzione ai circuiti
J ndS =
J1 ndS +
J2 ndS........ +
S1
S2
JN ndS = 0
SN
N
X
Ik = 0
k=1
Esempi
1
I1
I4
R
R
I3
I2
+
-
I1 I2 + I3 + I4 = 0
I1 + I2 I3 I4 = 0
Le due equazioni sono perfettamente equivalenti
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
tdl =
E
tdl +
E
tdl + +
E
tdl = 0
E
L
L
X
Vj = 0
j=1
Esempi
+
R
+
V1
V2
+
-
+
V3
+
-
R
V4
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
1
R
+
-
+
-
Verifica
R
Si dimostri laffermazione
precedente utilizzando
lesempio in figura
R
2
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
+
-
R
R
+
-
+
-
+
-
R
2
Albero
1
Coalbero
Grafo
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Grafo Orientato
Introduzione ai circuiti
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Introduzione ai circuiti
Resistenze equivalenti
Date due reti resistive, accessibili ciascuna attraverso una coppia di morsetti, si dice
che risultano equivalenti se, ai corrispondenti morsetti, si stabilisce la medesima
relazione tensione - corrente.
Si pu`
o trarre beneficio dalla condizione di equivalenza perch`
e una rete comunque
complessa (rispetto alla coppia di morsetti di riferimento A-B), pu`
o essere sostituita
con un circuito pi`
u semplice avente lo stessa relazione tensione-corrente.
+
VAB
-
VAB
-
Rete equivalente
Rete complessa
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Resistenze in serie e in parallelo
N resistori connessi in serie, cio`
e attraversati dalla stessa corrente, hanno un comportamento equivalente
ad un unico resistore la cui resistenza `
e la somma delle singole resistenze. Scrivendo la LKT al
collegamento serie si ha:
N
N
X
X
vAB = R1 I + R2 I + ..... + RN I = I
Ri Req =
Ri
i
Req =
V1
1
Geq
1
= P 1
N
i
+ Vn -
+ V2 -
Ri
I
A
+
R1
R2
+
A
vAB
Rn
Collegamento Serie
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
R1 R2
R1 + R2
vAB
I1
R1
I2
R2
In
Rn
Collegamento Parallelo
Appunti corso di Elettrotecnica Ingegneria Informatica
Introduzione ai circuiti
Partitore di tensione
In una rete costituita da N resistori in serie sottoposta ad una tensione vAB , la corrente che circola nella serie dei
resistori `
e data da :
vAB
I = P
N
R
k=1 k
pertanto la tensione Vi ai capi di un generico resistore Ri della serie, `
e data da:
Ri
Vi = Ri I = vAB P
N
k=1
= k vAB
Rk
il fattore k `
e detto rapporto di partizione.
V1
R1
Vi
+ Vn -
R2
+
A
vAB
Rn
Collegamento Serie
Nel caso di due resistori in serie la tensione applicata alla serie si ripartisce secondo il seguente rapporto:
V1 = VAB
R1
R1 + R2
V2 = VAB
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
R2
R1 + R2
V1 + V2 = VAB
Introduzione ai circuiti
Partitore di corrente
In una rete costituita da N resistori in parallelo, la tensione vAB , dipende dalla corrente totale i secondo la seguente
relazione:
i
i
vAB =
= P
N
G
Geq
k=1 k
pertanto la corrente ii di un generico resistore Ri del parallelo, `
e data da:
Gi i
ii = Gi vAB = P
N
G
k=1 k
I
A
vAB
I1
Ii
In
R1
R2
Rn
Collegamento Parallelo
Usando la relazione precedente, nel caso di due resistori in parallelo la corrente in ingresso (i) si ripartisce secondo
le seguenti relazioni:
i1 =
G1 i
G1 + G 2
R2 i
R1 + R2
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
i2 =
G2 i
G1 + G 2
R1 i
R1 + R2
Introduzione ai circuiti
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Linearit`
a
Un modello matematico si dice lineare quando sono assicurate le propriet`
a di
omogeneit`
a e additivit`
a
In una relazione matematica che descrive un legame causa-effetto (ovvero
ingresso-uscita), la propriet`
a di omogeneit`
a afferma che quando lingresso viene
moltiplicato per una costante luscita risulta moltiplicata per lo stesso fattore. In un
resistore si ha:
v1 = R i
and
v2 = R (k i)
then
v2 = k v1
La propriet`
a di additivit`
a richiede che la risposta alla somma di ingressi risulti uguale
alla somma delle singole risposte:
v1 = R i1
and
v2 = R i2
then
v3 = R (i1 + i2 ) = v1 + v2
Introduzione ai circuiti
I R1
(E)
IR1
(J)
IR1
(E )
La corrente nel resistore R1 nella rete con il solo generatore di tensione attivo `
e pari a IR = 10 A
1
La corrente nel resistore R1 nella rete con il solo generatore di corrente attivo `
e pari a
(E )
(J)
IR
1
= 6.25 A
(J)
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
Introduzione ai circuiti
E
+
+
-
vAB
vAB
Icc
Icc =
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it
E
Ri
Appunti corso di Elettrotecnica Ingegneria Informatica
Introduzione ai circuiti
Jcc
Jcc
i
Ri
+
Pgen = vAB i > 0
vAB
vAB0
vAB
vAB
Ri
Universit`
a degli studi di Salerno -G.Petrone - gpetrone@unisa.it