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Ottone IV
Successore
Re di Sicilia
In carica 27 novembre 1198
13 dicembre 1250
Incoronazione 17 maggio 1198
Predecessore
Costanza I
Successore
Corrado IV di Svevia
Re di Gerusalemme
In carica 9 novembre 1225
13 dicembre 1250
Incoronazione 18 marzo 1229
Predecessore
Jolanda
Successore
Corrado IV di Svevia
Re di Germania
(formalmente Re dei Romani)
In carica 25 luglio 1215
22 novembre 1220
Incoronazione 9 dicembre 1212 (Magonza)
25 luglio 1215 (Aquisgrana)
Predecessore
Ottone IV
Successore
Morte
Hohenstaufen
Padre
Enrico VI
Madre
Costanza d'Altavilla
Coniugi
Costanza d'Aragona
Jolanda di Brienne
Isabella d'Inghilterra
Bianca Lancia
Figli Enrico
Corrado
Margherita
Costanza
Manfredi
Enzo
Religione Cristianesimo Cattolico
Federico II Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 Fiorentino di Puglia, 13
dicembre 1250) fu re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di
Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), re di Germania (dal 1212 al
1220) e Imperatore del Sacro Romano Impero, e quindi precedentemente
Re dei Romani, (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad
Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa come
Imperatore nel 1220), infine re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio,
autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229).
Indice
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1 Biografia
1.1 La nascita
1.2 Infanzia ed educazione in Sicilia
1.3 La corona imperiale a 18 anni
1.4 L'attivit nel regno di Sicilia
1.5 La crociata e la scomunica da parte di Gregorio IX
1.6 In lotta col papato
1.7 Il declino e la fine
1.8 La morte in Fiorentino di Puglia
2 L'eredit culturale
2.1 L'attivit legislativa
2.2 L'Universit
10 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
La nascita[modifica | modifica wikitesto]
Duchi di Svevia
Hohenstaufen
Armoiries Famille Hohenstaufen.svg
Federico I (1050 - 1105)
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Figli
Federico II (1105-1147)
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Figli
Federico III (1147-1152)
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Figli
Federico IV (1152-1167)
Federico V (1167-1170)
Federico VI (1170-1191)
Corrado II (1191-1196)
Filippo I (1196-1208)
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Figli
Federico VII (1212-1216)
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Figli
Enrico II (1216-1235)
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Figli
Corrado III (1235-1254)
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Figli
Corrado IV (1254-1268)
Regno di Sicilia
Hohenstaufen
King Manfred of Sicily Arms.svg
Enrico VI
[mostra]
Figli
Federico II
[mostra]
Figli
Corrado
[mostra]
Figli
Corradino
Manfredi
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Figli
Nell'ottobre 1199, Marcovaldo di Annweiler[10], per volere di Filippo di
Svevia, zio paterno di Federico, s'impadron della Sicilia per averne la
reggenza e prese su di s anche la custodia del giovane, sottraendola a
Nel castello di Melfi Federico II, con l'ausilio del suo fidato notaio Pier delle
Vigne, eman nel 1231 le Constitutiones Augustales (note anche come
Costituzioni di Melfi o Liber Augustalis), codice legislativo del Regno di
Sicilia, fondato sul diritto romano e su quello normanno delle Assise di
Ariano, considerato tra le pi grandi opere della storia del diritto per la sua
importanza storica di recupero delle antiche leggi normanne, e di cui si sono
conservati pochissimi documenti. Queste norme miravano a limitare i poteri
e i privilegi delle locali famiglie nobiliari e dei prelati, facendo tornare il
Nella diatriba fra papa e imperatore intanto si erano inserite le citt della
Lega Lombarda ed era ripresa la secolare divisione fra guelfi e
ghibellini[26]. Nel 1231 Federico convoc una Dieta a Ravenna nella quale
fece riaffermare l'autorit imperiale sui Comuni, ma ci ebbe poca influenza
sugli eventi successivi.
L'imperatore Federico II
Nel periodo di pace e distensione che segu gli eventi precedenti, Federico
volle sistemare alcune questioni giuridiche nei suoi regni, con particolare
riguardo a quello siciliano. Il rinnovato accordo fra il papa e Federico venne
utile a quest'ultimo allorch nel 1234 suo figlio Enrico si ribell al padre:
rivoltosi al papa, Federico ottenne la scomunica contro il figlio, lo fece
arrestare e lo tenne prigioniero fino alla morte, avvenuta nel 1242. Alla
corona tedesca venne allora associato l'altro figlio Corrado IV (che non
riusc neppure lui a governare in pace per l'opposizione dei nobili che gli
contrapposero bellicosamente alcuni anti-re[27]).
Nel maggio dello stesso anno alcuni violenti tumulti, organizzati in Roma dal
Senatore (cio governatore) di Roma Luca Savelli e da varie famiglie
ghibelline ostili a Gregorio IX, costrinsero quest'ultimo a fuggire in Umbria.
Federico, cui faceva molto comodo politicamente apparire come il difensore
della Chiesa, accorse in armi e si un, a Montefiascone nell'agosto del 1234,
alle milizie pontificie guidate dal cardinale Raniero Capocci. I due eserciti
sconfissero alla fine l'armata dei romani, ma l'atteggiamento ambiguo
tenuto dall'imperatore in questa circostanza gli alien definitivamente le
simpatie del Capocci, che divenne da quel momento un suo mortale
nemico[28]
Il sovrano svevo in effetti non era mai venuto meno ai suoi propositi di
sottomettere l'Italia all'impero germanico, favorendo l'instaurarsi di signorie
ghibelline a lui amiche (la pi potente fu quella dei Da Romano che
governava su Padova, Vicenza, Verona e Treviso). Nel novembre 1237
Federico colse una notevole vittoria sulla Lega Lombarda a Cortenuova,
conquistando il Carroccio che invi in omaggio al papa. L'anno successivo il
figlio Enzo (o Enzio) spos Adelasia di Torres, vedova di Ubaldo Visconti,
giudice di Torres e Gallura e Federico lo nomin Re di Sardegna. Ci non
poteva essere accettato dal papa, visto che la Sardegna era stata promessa
Dopo la morte di Gregorio IX, venne eletto papa Goffredo Castiglioni, che
prese il nome di Celestino IV, ma che mor dopo soli diciassette giorni di
pontificato. I molti ecclesiastici ancora prigionieri di Federico e l'incombente
minaccia delle sue truppe alle porte di Roma provocarono una vacanza al
soglio pontificio di un anno e mezzo, periodo durante il quale si svolsero
frenetiche trattative. Infine l'elezione papale si tenne ad Anagni e fu eletto,
il 25 giugno 1243, il genovese Sinibaldo Fieschi che prese il nome
pontificale di Innocenzo IV. Innocenzo tent inizialmente di trovare un
accordo con Federico, ma la rivolta scoppiata in quei mesi contro
l'imperatore in Viterbo, preparata e portata avanti dal cardinale Capocci e
che si concluse con una clamorosa sconfitta dell'esercito imperiale, costrinse
il sovrano svevo a trovare un'intesa con il papa, suo malgrado. Il 31 marzo
1244 fu stilata in Laterano una bozza di accordo fra Federico e Innocenzo IV
che prevedeva, in cambio del ritiro della scomunica, la restituzione di tutte
le terre pontificie occupate dall'imperatore. L'accordo peraltro non fu mai
ratificato. Tra il 1243 e il 1246 Federico II trascorse le stagioni invernali a
Grosseto, approfittando del clima mite e delle aree umide attorno alla citt
per praticare la caccia, suo passatempo preferito[31].
Nel febbraio del 1248 Federico sub una grave sconfitta nella battaglia di
Parma ad opera di Gregorio da Montelongo. Dopo un assedio durato oltre
sei mesi i parmigiani, approfittando dell'assenza dell'imperatore che era
andato a caccia nella valle del Taro, uscirono dalla citt e attaccarono le
truppe imperiali, distruggendo la citt-accampamento di Vittoria.
L'imperatore riusc a stento a rifugiarsi a San Donnino, da dove raggiunse
poi la fedele alleata Cremona. L'anno seguente il figlio Enzo, battuto nella
battaglia di Fossalta, fu catturato dai bolognesi che lo tennero prigioniero
fino alla morte (1272)[36]. Poco dopo Federico sub (o credette di subire) il
tradimento di uno dei suoi pi fidati consiglieri, Pier delle Vigne (rievocato
da Dante Alighieri nel tredicesimo canto dell'Inferno).
Ritratto di Federico II con il falco dal suo trattato De arte venandi cum
avibus
Federico fu chiamato dai suoi contemporanei Stupor Mundi (Stupore del
Mondo), appellativo che deriva dalla sua inestinguibile curiosit intellettuale,
un eclettismo che lo port ad approfondire la filosofia, l'astrologia
(consigliere molto ascoltato fu l'astrologo Guido Bonatti), la matematica
(ebbe corrispondenza e fu in amicizia con il matematico pisano Leonardo
Fibonacci, che gli dedic il suo Liber quadratorum), l'algebra, la medicina e
le scienze naturali (impiant a Palermo persino uno zoo, famoso ai suoi
tempi, per il numero di animali esotici che conteneva); scrisse anche un
libro, un manuale sulla falconeria, il De arte venandi cum avibus che fu uno
dei primi manoscritti con disegni in tema naturalistico. Si dice che Federico
conoscesse ben nove lingue e che fosse un governante molto moderno per i
suoi tempi, visto che favor la scienza e profess punti di vista piuttosto
avanzati in economia.
Alla sua corte soggiornarono uomini di gran cultura di quei tempi quali
Michele Scoto, che tradusse alcune opere di Aristotele, Teodoro da
Antiochia, un arabo cristiano, e Juda ben Salomon Cohen, grande
enciclopedista ebreo.
Particolare del folio 16 recto del trattato De arte venandi cum avibus.
Federico II non fu solo un mecenate, ma anch'egli si ciment in un'opera
letteraria: De arte venandi cum avibus. La traduzione letterale del titolo di
quest'opera di Federico II : "L'arte di cacciare con gli uccelli", e di essa
molte copie, illustrate nel XIII e XIV secolo, ancora sopravvivono.
Sono attualmente in corso nel sottosuolo del centro storico della citt di
Foggia, scavi archeologici nell'area in cui sorgeva il palatium
dell'imperatore, ad ora si in presenza di una notevole presenza di ipogei.