Sei sulla pagina 1di 2

CAIO MARIO

Mario, Caio (Arpino 157 - Roma 86 a.C.), generale e uomo politico romano, si pose a capo del partito della plebe durante la guerra civile dell'88-86
a.C. Dapprima combatt in Spagna sotto il generale Scipione Emiliano; nel 119 a.C. divent tribuno della plebe e si spos con una giovane
appartenente alla gens Giulia. Dopo aver sottomesso la Numidia, Mario divent console per la seconda volta nel 104 a.C.; ebbe poi il comando nella
guerra contro le trib germaniche dei teutoni e dei cimbri: sconfisse i primi ad Aquae Sextiae (oggi Aix-en-Provence) nel 102 a.C. e i secondi l'anno
dopo presso Vercelli. Considerato il salvatore della patria, nel 100 a.C venne riconfermato nella carica di console (per la sesta volta consecutiva).
Quando a Silla, divenuto console, venne affidata la guida della guerra contro il potente re Mitridate VI il Grande nell'88 a.C., Mario, gi da tempo in
conflitto con il collega di rango patrizio, cerc di privarlo dell'incarico. Scoppi allora la guerra civile che oppose le due fazioni in cui si divise
l'esercito romano: quella "popolare", sostenitrice di Mario, e quella "patrizia" di Silla. In una prima fase prevalse Silla, che costrinse l'avversario a
fuggire dall'Italia e gli subentr come comandante in Asia Minore. Successivamente il conflitto volse a favore di Mario, grazie a Lucio
Cornelio Cinna che si schier con lui e organizz tumulti a Roma. Sulla capitale si diressero le truppe di Mario e Cinna che, dopo la resa della citt,
massacrarono gli aristocratici della fazione di Silla. I due vincitori si proclamarono consoli (86 a.C.) ma, pochi giorni dopo, Mario mor.

GIULIO CESARE

Cesare, nato nel 102 a.C. da una antica e nobile famiglia, che per parte di madre si faceva risalire al re Anco Marzio, per parte di padre
alla dea Venere, fu protagonista di un difficile periodo della storia di Roma, segnato dalla fine della repubblica. Costretto a lasciare Roma
per le proscrizioni sillane, vi ritorn alla morte di Silla e continu la carriera politica, candidandosi per il consolato del 59 a.C. Eletto
grazie all'appoggio di Pompeo e Crasso, con cui nel 60 aveva stipulato un accordo di reciproco aiuto (il cos detto primo triumvirato),
var alcune leggi a favore degli interessi di Pompeo e di Crasso, e si fece dare il proconsolato su Gallia Cisalpina, Transalpina e Illirico
per cinque anni. Ci gli consent di procedere alla conquista del resto della Gallia, impresa che lo impegn dal 58 al 51. Questa
campagna militare gli frutt fama, gloria, ma soprattutto un esercito fedele, strumento per costruirsi un potere personale. Con il
precipitare della situazione politica a Roma, fu ben chiaro che sia Cesare sia Pompeo aspiravano al potere assoluto. Quando Cesare
varc il Rubicone (49 a.C.) e marci con il suo esercito su Roma, scoppi una nuova guerra civile: fu Cesare a uscirne vincitore. Nel 47
a.C. riprese le operazioni militari con una campagna contro Farnace re del Ponto e contro i pompeiani superstiti, a cui si era unito il re di
Numidia Giuba; tornato a Roma celebr un quadruplice trionfo e organizz il suo potere. Fu nominato dittatore a vita, ebbe il titolo
di imperator trasmissibile agli eredi, la potest tribunizia, che rendeva la sua persona sacra e inviolabile, il pontificato massimo,
l'approvazione anticipata di quanto decidesse;

CRASSO
Uomo politico romano e triumviro con Cesare e Pompeo (Roma 115 circa - Carre 53 a.C.). Discendente
da ricca e nobile famiglia e buon oratore, ebbe una parte preminente come generale, politico e
finanziere nelle complesse vicende storiche del suo tempo.
Sfuggito alle persecuzioni di Mario e di Cinna, collabor con Silla all'abbattimento del partito
democratico, contribuendo in maniera decisiva alla vittoria presso la Porta Collina (82 a.C.). Svolse
quindi, nel clima della restaurazione sillana un'intensa attivit di affarista e, soprattutto, di speculatore
in beni immobili. che gli procur un ingente patrimonio e con esso il predominio nella vita economica di
Roma e, di riflesso un notevole influsso su quella politica.
Pretore nel 72 a.C., sconfisse lungo il Sele, in due riprese, I'esercito rivoltoso di Spartaco annientato poi
in Etruria da Pompeo. Inimicatosi dapprima con questo e in seguito rappacificatosi per convenienza di
interessi, gli fu collega nel consolato (70 a.C.), in cui la costituzione di Silla fu profondamente modificata
in senso democratico.
Durante i sei anni di lontananza di Pompeo, impegnato in Oriente, si adoper senza posa a rafforzare la
sua posizione politica con il dare appoggio alla prima congiura di Catilina, con il sostenere l'annessione
dell'Egitto e l'affrancamento delle popolazioni della Gallia Transpadana e con larghi aiuti di danaro alla
nascente fortuna di Cesare.
Nel 60 a.C., proprio per intervento di Cesare, costitu segretamente con lui e con il rivale Pompeo il
cosiddetto Primo triumvirato, riconfermato quattro anni dopo a Lucca (56 a.C.) con la clausola che egli
avrebbe avuto il consolato per il 55 e il proconsolato in Siria per un quinquennio con il compito di

condurre guerra ai Parti. La spedizione, voluta per desiderio di emulare la gloria bellica dei due colleghi
e di accrescere le proprie ricchezze, per mancanza di preparazione e per inesperienza si risolse in una
delle pi gravi catastrofi della storia militare romana.
Attirato al di l dell'Eufrate nella pianura desertica della Mesopotamia e circondato dalla cavalleria
nemica, Crasso dovette assistere impotente alla morte del figlio e alla distruzione pressoch completa
delle sue sette legioni, ed egli stesso in fuga per trucidato a tradimento nel corso di un incontro
proposto dai Parti (Carre, 53 a.C.).
POMPEO
Gneo Pompeo, detto Magno, nacque nel 106 a.C.
Figlio di Gneo Pompeo Strabone, cominci la carriera militare al seguito del padre durante la guerra sociale (89-88 a.C.) e
nell'assedio di Romadell'87 ad opera di Mario e di Cinna.
Nell'83 a.C., radunate tre legioni private, si un a Silla nella lotta contro Mario. Scacciati i mariani dalla Sicilia e dall'Africa, Pompeo
chiese il trionfo. Nel 78 appoggi i tentativi di Marco Emilio Lepido di diventare console, ma poi si alle con Quinto Lutazio
Catulo per cacciare Lepidodall'Italia. Quindi si alle con Quinto Cecilio Metello Pio contro Quinto Sertorio ribelle in Spagna, domata
la rivolta riport l'esercito in Italia per sterminare gli schiavi fuggiaschi. Marco Licinio Crasso aveva nel frattempo
sconfitto Spartaco e Pompeo pretese di essere eletto console con Crasso. Nel 70 come consoli Crasso e Pompeo restaurarono i poteri
dei tribuni e la carica del censore indebolendo con questi ed altri provvedimenti la costituzione sillana.
I tribuni che seguirono affidarono a Pompeo la spedizione contro i pirati nel Mediterraneo e contro il re Mitridate VI del Ponto.
Sconfitti i pirati e Mitridate, Pompeo riorganizz l'Anatolia e tutte le regioni della frontiera orientale. I successi militari gli
procurarono potere e ricchezza ma anche forte opposizione in senato. I suoi avversari, Lucio Licinio Lucullo e Catone il Giovane, lo
obbligarono a partecipare al triumvirato conCrasso e Giulio Cesare. Crasso venne ben presto messo da parte e Pompeo cominci ad
ingelosire per i successi di Cesare in Gallia. Pompeo favor il ritorno dall'esilio di Marco Tullio Cicerone (57) e fu in seguito nominato
commissario dell'annona. Nel 56 a Lucca fu rinnovato l'accordo fra i triumviri e nel 55 Pompeo e Crasso furono nuovamente consoli,
quindi Pompeo ricevette il governatorato della Spagna.
Dopo la morte di Giulia , figlia di Cesare che Pompeo aveva sposato nel 59 e di Crasso , Pompeo si alle con gli antichi nemici contro
Cesare. Le oligarchie dominanti considerandolo il male minore lo elessero nel 52 come unico console e Pompeo eman subito
provvedimenti tesi ad indebolire l'assente Cesare. Nel 49 per Cesare pass il Rubicone e costrinse Pompeo a ritirarsi in Grecia, dove
nel 48 consegu una vittoria a Durazzo.
TIBERIO E CAIO GRACCO
Rampolli di una delle pi nobili e importanti famiglie romane, la Sempronia, i fratelli Tiberio e Gaio Gracco ricevettero un'eccellente
educazione a opera dei migliori insegnanti provenienti dalla Grecia.
Figli della virtuosa Cornelia...
Il progetto di Tiberio
Il progetto di riforma di Tiberio Gracco era tutto incentrato su una legge agraria che cercava di limitare gli abusi compiuti dai potenti
sull'ager publicus. Da allora in avanti non si sarebbe pi potuto occupare che una certa quantit di terra per nucleo familiare. Il terreno
recuperato sarebbe servito a distribuzioni di piccoli lotti di terra tra gli ex contadini, cui sarebbero toccati in affitto.
Tale riforma era tutt'altro che rivoluzionaria, poich non limitava in alcun modo la propriet privata (era infatti possibile possedere
legalmente quantit infinite di terra), ma solamente l'illecita occupazione di suolo pubblico. Essa venne tuttavia recepita dall'aristocrazia
romana come un vero sopruso e il suo promotore come un pericoloso sovversivo. Nonostante la resistenza del Senato, la legge fu per
approvata, anche se i fondi per la sua attuazione dovevano ancora essere reperiti. Ci indusse Tiberio, che era al termine del suo anno
di carica, a candidarsi di nuovo al tribunato per l'anno seguente. L'opposizione senatoria ne approfitt per accusarlo di aspirare alla
tirannide, e nel corso dei disordini che seguirono Tiberio venne ucciso. La sua opera per gli sopravvisse.
Le riforme di Gaio
Passarono esattamente dieci anni quando Gaio, il fratello di Tiberio, riusc a farsi eleggere a sua volta tribuno. Le sue riforme furono
molto pi radicali: i lotti, frutto delle ridistribuzioni dell'ager publicus, sarebbero diventati inalienabili. Inoltre, Gaio propose anche una
riforma giudiziaria, la quale prevedeva che i tribunali venissero tolti al controllo esclusivo dei senatori e in parte dati ai cavalieri, e una
riforma che prevedeva la vendita del grano alla plebe romana a bassissimo costo (legge frumentaria).
Queste leggi erano inaccettabili per i conservatori: scoppiarono gravi tumulti, alla fine dei quali Gaio scelse di farsi uccidere da un servo
(121 a. C.). Le riforme dei due fratelli furono abolite e nel giro di un decennio non ne rimase alcuna traccia. Tuttavia la loro opera fin per
aprire un lunghissimo periodo di scontri interni noto col nome di guerre civili che dur esattamente un secolo...

Potrebbero piacerti anche