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LA SETTIMANA SANTA VISTA DAGLI OCCHI DEI BISCEGLIESI

E stata una Settimana Santa ricca di riflessione quella che questanno ha accompagnato i cittadini
Biscegliesi che hanno avuto modo, grazie ai singolari riti della cittadina, di commemorare in
maniera univoca la Resurrezione di Cristo.

Come ogni anno, stato particolarmente ricco il Venerdi Santo biscegliese, che stato ancora una
volta palcoscenico di uno dei riti pi suggestivi e peculiari della piet popolare pugliese: l'
Incontro tra lAddolorata e Ges carico della croce. La statua della prima sfila gi dalle prime ore
dellalba tra le strade biscegliesi, accompagnata da una ricca folla di devoti; la Vergine,
differentemente dalla compatrona di settembre che indossa un abito riccamente ricamato in oro,
porta con s un elegante vestito nero in seta purissima, sul quale poggia un coltello che la trafigge
allaltezza del cuore, come simbolo di piet e sofferenza.

Solo poche ore dopo parte dalla Chiesa di San Lorenzo la Processione del Cristo porta croce, in un
percorso che la porter direttamente al luogo dellIncontro che, gi dalle prime ore della mattina, si
riempie con i tanti biscegliesi pronti ad assistere ad uno dei momenti indimenticabili della
Settimana Santa. Sotto le note della banda musicale, le statue vengono accompagnate sul palco,
simbolo del patibolo, per dar vita a quello che comunemente i Biscegliesi chiamano il Bacio,
momento che antecede lascesa di Ges sul Golgota.

Non appena lottocentesca statua di Ges carico della croce si ferma sulla pedana la banda smette di
suonare e, contemporaneamente, il forte brusio dei tantissimi presenti diventa quasi impercettibile;
proprio in questo momento l' atmosfera si carica di pathos e quando i quattro portatori della Vergine
inclinano la statua fino a sfiorare quella del Cristo l'emozione altissima.
Al termine dellIncontro si avverte un nodo in gola per la fortissima emozione che il rito trasmette e
gi le statue si disgiungono per riprendere il loro cammino sempre separato e senza mai pi
incontrarsi.

Nel pomeriggio del Venerdi Santo ha inizio la Processione dei Misteri, nella quale otto statue
raffiguranti i momenti della passione di Cristo partono da otto diverse chiese, per poi ritrovarsi ad
essere protagoniste di una unica grande processione. La prima statua che apre il corteo quella del
Cristo morto Ind a la Catne, chiamata cos in quanto raffigurante Ges in una bara di cristallo
addobbata con ceri contenuti in portalampade di diversi colori, che in dialetto locale viene per
lappunto chiamata "Catne". La statua di Cristo Morto preceduta, oltre che dalla banda cittadina
che intona struggenti marce funebri, dalle statue di Veronica e San Pietro. Nella Processione che si
snoda poco dopo e che si protrae per tutta la serata sono accompagnate numerose statue, dal Ges in
Canna detto anche Ecce homo alla Desolata, passando per statue raffiguranti i momenti culminanti
della Passione di Cristo come Ges che prega dellorto dei Getsemani.

Il ricco Venerd Santo biscegliese accompagnato da un Sabato Santo povero di riti, lasciato al
silenzio ed alla meditazione sul grande mistero della Passione di Nostro Signore, proprio come
scritto nelle Sacre Scritture.

Tra le strade biscegliesi nel frattempo si avverte un delizioso ed invitante profumo di ciambelle
glassate che in dialetto locale vengono chiamate "ciammille ccu scilieppe", e dalle case della citt
vecchia vengono preparati sia i tradizionali taralli ai semi di finocchio sia le colorate scarciedde, la
tipica treccia pasquale dal gusto dolce e inconfondibile.

Giunto il Sabato Santo l' animo biscegliese gi prospettato ai giorni che seguiranno la
Resurrezione di Cristo: la scampagnata della Pasquetta chiamata Luned del Pantano, le numerose
feste religiose e le sagre campestri e cittadine che avranno inizio con la domenica dell' Ottava di
Pasqua, e termineranno a novembre con la Festa in onore di San Trifone.

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