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degli alimenti
Definizione di alimento
Si definisce alimento qualsiasi sostanza che sia in
grado di esercitare una o pi delle seguenti funzioni:
fornire materiale energetico per la produzione di
calore, lavoro o altre forme di energia (protidi,
glucidi, lipidi)
fornire materiale plastico per la crescita e la
riparazione dei tessuti (protidi e minerali)
fornire materiale 'regolatore' catalizzante le
reazioni metaboliche (minerali e vitamine)
Definizione di Qualit
alterazione
contaminazione
PERDITA DI QUALITA
Organolettica,
nutrizionale
igienica
Maturazione e senescenza
Maturazione. Gli alimenti vegetali, una
volta raccolti, continuano a respirare
e a consumare materiali di riserva.
Per consumare un prodotto nel suo
stato migliore, si anticipa il raccolto in
modo che l'alimento maturi durante le
prime fasi di trasporto e
commercializzazione.
Alla maturazione seguono senescenza
e putrefazione. I tessuti iniziano a
deteriorarsi, avviene rammollimento,
mutamento di colore, formazione di
sapori e odori estranei fino ad essere
sgradevoli.
Maturazione e senescenza favoriscono
linstaurarsi di processi microbici.
Possono
causare
cambiamenti nella composizione e nella struttura
cambiamenti nell aroma e nel colore,
la perdita di nutrienti
la produzione di composti indesiderabili.
Reazioni chimiche
Ossidazione delle sostanze grasse (irrancidimento)
Ha l'andamento delle reazioni radicaliche:
Fase di induzione,
Fase di propagazione con formazione di composti
intermedi instabili,
Fase di terminazione, si formano composti volatili
molto pungenti e aumenta la viscosit dell'olio.
E favorita dalle alte temperature (la frittura), dalla
presenza di catalizzatori, dalle radiazioni luminose (oli e
grassi vanno tenuti lontano dalla luce, utilizzando bottiglie
scure e imballaggi opachi alla luce).
Idrolisi
Responsabile diretta o indiretta l'acqua che, a caldo o per effetto
dell'enzima lipasi, attacca i trigliceridi e porta alla formazione di acidi grassi
e glicerolo.
Reazioni chimiche
"Reazione di Maillard: indotta dal riscaldamento, provoca profondi
cambiamenti nelle propriet organolettiche degli alimenti (colore, aroma,
sapore) e in quelle nutrizionali.
Effetti desiderati
Effetti desiderati o
indesiderati
Effetti indesiderati
Distruzione di fattori
tossici o antinutrizionali
Caramellizzazione degli
zuccheri
Riduzione della
biodisponibilit di
aminoacidi
Distruzione o
riduzione microrgnismi
patogeni o degradativi
Disattivazione enzimi
Formazione di composti
potenzialmente tossici
Gelatinizzazione degli
amidi
Imbrunimento
Ossidazioni
Sviluppo di composti ad
attivit antiossidante
Sviluppo di composti
volatili
Demolizione vitamine
termolabili
Cambiamenti fisici
desiderati
Disidratazione, rimozione
sostanze volatili
Cambiamenti fisici
indesiderati
Alterazione microbiche
Se le condizioni ambientali lo consentono, l'alimento oggetto di
attacco microbico si trasforma rapidamente.
PROLIFERAZIONE
Alterazioni organolettiche
Contaminazione
Allergeni
Muffe
Virus
Batteri
Sost. tossiche
Xenobiotiche
Additivi
Infezioni
veicolate
Proliferazione
Allergie
Tossine
Infezioni acute
Tossinfezioni s.s.
Micotossine
Intossicazioni
Malattie
cronico-degenerative
produzione
Fisica
Chimica
Biologica
CONTAMINAZIONE FISICA
Presenza di sostanze estranee:
Pezzi di vetro
Contaminazione
primaria
additivi
involontari
contaminanti
Contaminazione
secondaria
Durante le fasi
di
trasformazione
Pesticidi
residui di farmaci
anabolizzanti
metalli pesanti
additivi
sostanze chimiche
detergenti
disinfettanti
10
CONTAMINAZIONE MICROBIOLOGICA
Fonti di contaminazione
INFEZIONE
VEICOLATE
Alimento come
veicolo di
microrganismi
patogeni:
no proliferazione
Fattori
favorenti la
proliferazione
Conservazione
Batteri
saprofiti
proliferazione
Salmonella spp.
C. perfringens
C. botulinum
S. aureus
B. cereus
DETERIORAMENTO
Alterazione carat.
organolettici
Fermentazione
Prodotti metabolismo batt.
TOSSINFEZIONI
Alimento elemento
indispensabile:
proliferazione e produzione
di tossina
11
Malattia
Agente eziologico
Veicolo
Febbre tifoide e
paratifoide
Salmonella typhi, S,
paratyphi A, B, C
Shigellosi (dissenteria
batterica)
Shigella dysenteriae
Colera
Vibrio cholerae
Brucellosi
Brucella melitensis, B.
abortus
Epatite virale A
Virus dellepatite A
Infezioni diarroiche
Shigella flexneri, S.
sonnei, Escherichia coli
(sierotipi patogeni),
Campylobacter, Yersinia
Gastroenteriti virali
Enterovirus, Rotavirus,
Norwalk-like virus, ecc.
12
Caratteri comuni
possono trasmettersi anche per contagio diretto o tramite altri
veicoli (acqua, oggetti personali, stoviglie, ecc.);
Non richiesta la moltiplicazione dei microrganismi negli alimenti
prima della ingestione;
infezioni che sviluppano anche una carica infettante relativamente
modesta (mmicrorganismi ad alta virulenza) ed hanno spesso un
lungo periodo di incubazione;
Infezioni del circuito oro-fecale.
- RISANAMENTO
13
TOSSINFEZIONI (1)
intossicazioni
Tossinfezioni in
sensu strictu
TOSSINFEZIONI (2)
14
TOSSINFEZIONI (3)
TOSSINFEZIONI (4)
15
Patogeni
Tempo di
incubazione
Sintomi
Alimenti a rischio
Clostridium
botulinum
12-24 ore
fino a 3-6 giorni
prima sintomi
gastrointe-stinali, poi
nervosi quali lo
sdoppiamento della
vista, difficolt di
parola, debo-lezza
muscolare fino alla
paralisi
Clostridium
perfringens
820 ore
Salmonella spp.
2448 ore
dolori addominali,
diarrea, vomito, febbre
Staphylococcus
aureus
26 ore
nausea, vomito,
sudorazione, cefalea,
diarrea
prodotti carnei,
minestre, vegetali,
budini e salse
tipo A: conserve di
carne e verdure
tipo B: prodotti a base
di carne
tipo E: prodotti ittici
tipo F: conserve a base
di carne e pesce
TOSSINFEZIONI (6)
Caratteri comuni
Cibi consumati dopo conservazione (tempo)
Incubazione breve
Sintomatologia gastroenterica (ecc. Botulismo)
Caratteri epidemici
Decorso breve e benigno (ecc. Botulismo)
Spesso associate al consumo di cibo fuori casa
Assenza di alterazioni organolettiche dellalimento
(ecc. Botulismo)
16
TOSSINFEZIONI (7)
PREVENZIONE
PREVENIRE LA CONTAMINAZIONE
IMPEDIRE LA PROLIFERAZIONE
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Fattori impliciti
ESPRESSIONE DEI FENOMENI DI
INTERAZIONE MICROBICA
NEUTRALISMO
MUTUALISMO
ANTAGONISMO
COMPETIZIONE
PARASSITISMO
COMMENSALISMO
Fattori intrinseci
ESPRESSIONE DELLE CARATTERISTICHE FISICHE, CHIMICHE
E BIOLOGICHE DELLALIMENTO
COMPOSIZIONE CHIMICA
pH
PRESENZA DI INIBITORI
18
Composizione chimica
19
Composizione chimica
I prodotti alimentari contengono tutti i nutrienti
necessari alla moltiplicazione dei microrganismi, ma
le differenze di composizione del prodotto
alimentare hanno un effetto selettivo sulla flora
microbica.
I microrganismi esigono acqua, azoto, minerali e
ossigeno e/o fattori di crescita per il loro sviluppo.
I microrganismi riscontrati negli alimenti sono
chemorganotrofi ed utilizzano spesso idrati di
carbonio come fonte di energia, piuttosto che acidi
grassi o proteine.
Composizione chimica
Percentuale di connettivo presente nelle masse muscolari
La velocit di penetrazione dei batteri nelle masse muscolari tanto pi
rapida quanto minore il tessuto connettivo presente nelle carni
Rapporto lipidi/proteine/acqua
Pi questo rapporto alto, maggiore la conservabilit
20
Attivit dellacqua
L'acqua condiziona l'alimento sotto
il profilo
strutturale,
delle qualit percepibili per
via sensoriale,
della stabilit.
Per le sue molteplici funzioni
l'acqua pu instaurare diverse
forme di interazione con le
strutture biologiche o chimiche del
sistema.
I diversi livelli di queste interazioni
condizionano la disponibilit
dell'acqua necessaria per la
crescita dei microrganismi.
ATTIVIT DELLACQUA
(DEFINIZIONE)
Per indicare e misurare la disponibilit dell'acqua nei
diversi sistemi alimentari si utilizza la grandezza
termodinamica dell'attivit dell'acqua (aw)
aw il rapporto tra la tensione di vapore acqueo di un
alimento (p) e la tensione di vapore dellacqua pura
(po) alla stessa temperatura.
aw = p / po
0 < aw < 1
21
Velocit di reazione
Crescita di:
muffe
lieviti
batteri
Ossidazione
lipidica
Attivit
enzimatica
Imbrunimento non
enzimatico
0,1
0,2 0,3
0,4 0,5
0,6 0,7
0,8 0,9
Aw
Microrganismi
aw limite
Batteri
0.9
Lieviti
0.85
Muffe
0.80
Batteri alofili
0.75
Muffe xerofile
0.65
Lieviti saccorofili
0.60
22
aw ALIMENTI
1.00 0.95
0.95 0.91
0.91 0.87
0.87 0.80
0.80 0.75
marmellate, gelatine
0.75 0.65
0.65 0.60
0.50 0.20
% w/w
NaCl
0.00
1.74
3.43
6.57
9.38
11.90
14.18
16.28
18.18
% w/w glucosio
0.00
8.90
15.74
28.51
37.83
43.72
48.54
53.05
58.45
23
Il valore di pH
Pu influenzare la velocit di alcune reazioni chimiche
e biochimiche che interessano l'alimento.
24
Max
4.4
4.5
4.9
4.6
4
2.3
2.0
2.5
2.0
9.6
9.3
8.5
9.8
8.6
11.2
10.7
10.0
pH degli alimenti
Intervalli di pH approssimativi di
alcune derrate alimentari
pH
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
Squalo
fermentato
Bianco duovo
Pesce
Carne
Agrumi
Latt
e
Bibit
e
Farina
Vegetali
Birra
50
25
pH degli alimenti
L'abbassamento
mediante:
del
pH
pu
essere
ottenuto
fermentazione
aggiunta di prodotti acidi
aceto, succo di limone, etc.
Aggiunta di acidificanti
acido citrico, tartarico, ortofosforico, lattico, etc.
Eh= Eo + RT / nF [ossidante] H
[riducente]
26
POTENZIALE DI OSSIDO-RIDUZIONE E
CRESCITA BATTERICA
Aerobi stretti od obbligati:
Eh positivo
Anaerobi obbligati:
Eh negativo o basso
27
pH
Carne cruda
-200
5.7
+225
5.9
Orzo (macinato)
-225
7.0
Tubero di patata
-150
6.0
Spinaci
+74
6.2
Pera
+436
4.2
CONTROLLO DI Eh
Confezionamento sotto
vuoto
Confezionamento sottolio
Confezionamento in
atmosfera modificata con
gas inerti: CO2, N2
28
FATTORI ESTRINSECI
ESPRESSIONE DELLAMBIENTE IN CUI SI TROVA LALIMENTO
TEMPERATURA
TEMPO
COMPOSIZIONE DELLATMOSFERA
La temperatura
influenza gran parte delle reazioni chimiche che
implicano perdita di qualit,
condiziona le reazioni enzimatiche degradative,
condiziona lo sviluppo di microrganismi.
La refrigerazione ed il congelamento rallentano le
reazioni
"temperatura
dipendenti",
come
l'ossidazione delle sostanze grasse.
Microrganismi: le basse temperature ne rallentano o
ne bloccano la crescita, le alte temperature li
distruggono.
29
LA TEMPERATURA
I vari tipi di microrganismi gradiscono temperature
diverse per il proprio habitat ottimale
Psicrofili
Mesofili
Termofili
prediligono
il freddo
temperatura
intermedia
il caldo
intervallo di
crescita
temperatura
ottimale
0-25C
20-45C
45-70C
10C
30-37C
50-55C
TERMORESISTENZA DEI
MICRORGANISMI
120
100
80
60
40
20
Sviluppo massimo psicrofili, attenuato dei mesofili
0
- 20
- 40
30
Yersinia e.
Salmonella
40
Bacillus
cereus
30
Campylobacter j.
20
Stafilococcus a.
10
0
Listeria monoc.
12
9
IL TEMPO
69
miliardi
Moltiplicazione dei
batteri in condizioni
favorevoli
(da M. Jacob)
Numero batteri
1
miliardo
17
milioni
260000
1
ore
64
2
4000
4
10
12
31
-----------------++++++++++++
alterazione
---------------9
+ + +
8
7
6
5
4
3
2
1
0
tempo
Fase lag
Fase logaritmica di
crescita
Fase stazionaria
63
La conservazione
degli alimenti
32
Refrigerazione
Antiossidanti
Denaturazione
alte temperature
acidi
Blocco dellattivit
antiossidanti
Arresto parziale
freddo
disidratazione
33
MICROBIOSTATICI
MICROBICIDI
pastorizzazione,
refrigerazione
essiccamento
concentrazione
aggiunta di sale,ecc
sterilizzazione
surgelazione,
add. antimicrobici
Metodi fisici
adduzione di calore
Pastorizzazione
sterilizzazione
cottura
sottrazione di calore
refrigerazione
surgelazione
Sottrazione di acqua
Disidratazione
crioconcentrazione
Ultrafiltrazione
Osmosi inversa
liofilizzazione
radiazioni ionizzanti
34
Metodi chimici
Aggiunta di conservanti
Sale
Zucchero
Olio
Aceto
Succo di limone
Alcool
additivi
Sottrazione di acqua
Abbassamento del potenziale redox
acidificazione
Azione battericida
Azione batteriostatica
Affumicamento
Metodi biologici
Fermentazione
Fermentazione alcolica
Fermentazione lattica
Fermentazione acetica
35
Metodi Fisici
Il riscaldamento
Importante il binomio TEMPO-TEMPERATURA
Lattuale tendenza di effettuare trattamenti termici pi
drastici, ma per periodi di tempo pi limitati
Il cibo sottoposto ad alta temperatura per tempi molto
brevi conserva maggiormente il suo sapore originale.
140 C
UHT
120 C
sterilizzazione
80 C
pastorizzazione
tempo
Metodi Fisici
Pastorizzazione
Obiettivo: eliminazione dei microrganismi patogeni.
Distrugge la microflora anche oltre il 99 per cento, ma non si
raggiungono temperature sufficienti a devitalizzare i
microrganismi termofili, n tantomeno le spore.
Conserva praticamente inalterate le caratteristiche organolettiche
dei prodotti.
Temperatura
Tempo
note
Pastorizzazione bassa
60 - 65 C
30 min
Pastorizzazione alta
75 - 85 C
2 - 3 min
Pastorizzazione rapida
75 - 85 C
15/20 sec
Deve essere abbinata ad altri metodi (refrigerazione, sost. chimiche, sotto vuoto)
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Metodi Fisici
Sterilizzazione
T C
tempi
Appertizzazione
100-120 C
20 minuti
UHT
140-150 C
pochi
secondi
Alimenti
Alimenti inscatolati
in autoclave
Alimenti sfusi
(latte)
Seguita da
inscatolamento in
contenitori sterili
Metodi Fisici
Refrigerazione
Congelamento
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Metodi Fisici
Refrigerazione
Alle temperature di refrigerazione lacqua si mantiene allo stato liquido
Non vi sono danni agli alimenti, ma la conservazione limitata nel tempo
Metodi Fisici
Congelamento
Punto crioscopico o di gelo degli alimenti. Da 0,5 C a 5C
CONGELAMENTO LENTO
non pi usato
macrocristalli
Rompono le cellule
****
**
CONGELAMENTO RAPIDO
-40/-50 C
microcristalli
***
***
**
***
*
38
Metodi Fisici
congelamento lento
O C
-5 C
congelamento rapido
tempo
Metodi Fisici
Si ottiene impiegando
tecnologie diverse:
evaporazione
crioconcentrazione
ultrafiltrazione
osmosi inversa
39
Metodi Fisici
Evaporazione/essiccazione
Lacqua viene rimossa quasi del tutto dallalimento
Metodi Fisici
Crioconcentrazione
Si impiega per prodotti termolabili (succhi frutta, latte,..)
Lacqua viene allontanata previa trasformazione in cristalli di
ghiaccio
E molto costosa
Alimento da concentrare
Cristallizzazione acqua
Accrescimento cristalli
Separazione e lavaggio cristalli
concentrato
40
Metodi Fisici
sali
OSMOSI INVERSA
macromolecole
membrana
acqua
sali
Metodi Fisici
Liofilizzazione
Disidratazione per sublimazione di prodotti congelati
effettuata a temperature < 0C e sotto vuoto
Preparazione
Congelamento
Liofilizzazione
Confezionamento
Sublimazione sottovuoto
Evaporazione sotto vuoto
Rottura del vuoto
41
Metodi fisici
Irradiazione
Radiazioni elettromagnetiche (raggi X, raggi gamma e ultravioletti)
Dose generalmente bassa o media tale da non determinare formazione
di residui radioattivi.
I trattamenti permettono di:
Metodi fisici
Irradiazione
Viene utilizzata in:
42
SALE
Il sale ha unazione batteriostatica, asporta per osmosi
lacqua libera bloccando le attivit microbiche
Il processo di salagione avviene:
In salamoie deboli,
medie o forti
A secco
ZUCCHERO
azione batteriostatica
(asporta per osmosi
lacqua libera bloccando
le attivit microbiche)
La concentrazione dello
zucchero deve essere
almeno 50-60%
Richiede altri
trattamenti abbinati
43
Alcol etilico
Ha un'azione disidratante e battericida
OLIO
Abbassa il potenziale di ossido riduzione
Richiede altri trattamenti abbinati
(p.e. acidificazione, abbassamento aw, ecc)
Gli additivi
Sostanze aggiunte intenzionalmente agli alimenti.
Possono essere naturali o artificiali.
Si suddividono in:
sostanze per la conservazione:
Conservanti (antimicrobici) e antiossidanti;
sostanze che modificano i caratteri organolettici:
aromi, esaltatori di aroma, edulcoranti, acidificanti;
sostanze che modificano la struttura:
emulsionanti, addensanti, gelificanti, disperdenti, lievitanti,
schiumogeni;
coadiuvanti tecnologici:
enzimi, chiarificanti, flocculanti, sbiancanti, anticoagulanti, etc.
44
Gli additivi
ANTIMICROBICI
ANTIOSSIDANTI
Metodi chimico-fisici
Affumicatura
Esposizione al fumo ottenuto dalla combustione lenta e
incompleta, del legno pi o meno aromatico di varie specie
vegetali (alloro, rosmarino, ginepro, faggio, quercia, castagno,
pioppo, ecc.).
45
Metodi biologici
Fermentazione
Abbassamento del pH
un processo mediante il quale alcuni microrganismi (aggiunti
sotto forma di colture starter) producono alcol e/o acidi organici,
che agiscono come conservanti. Alcuni esempi sono yogurt, birra,
vino, formaggio, salame e alcune bevande a base di latte
Fermentazione alcolica
Fermentazione lattica
Fermentazione acetica
ORGANISMO
TIPO
PRODOTTO
Saccaromyces cerevisiae
Lievito
Saccaromyces carlsbergensisi
Lievito
Birra
Saccaromyces rouxii
Lievito
Salsa di soia
Streptococcus thermophilus
Batterio
Yogurt
Lactobacillus bulgaricus
Batterio
Yogurt
Propionibacterium shermanii
Batterio
Formaggio svizzero
Gluconobacter suboxidans
Batterio
Aceto
Penicillum roqueforti
Muffa
Gorgonzola, roquefort
Penicillum camembertii
Muffa
Aspergillus oryzae
Muffa
Sake
Rhizopus
Muffa
Tempeh
Mucor
Muffa
Tofu
Monascus purpurea
Muffa
46
2.
47
Confezionamento e imballaggio
Contenere il prodotto
Proteggere l'alimento da
contaminazioni esterne
48
Preparazione prodotto
Pretrattamento
Confezionamento
(Trattamento termico)
Stoccaggio
Confezionamento asettico
Tecnologia delicata che mantiene le caratteristiche del prodotto
Sterilizzazione in continuo del
prodotto sfuso
confezionamento asettico
a freddo in un contenitore sterile
Sterilizzazione dellimpianto
Trattamento termico in continuo
Raffreddamento immediato
Trasporto asettico fino alla confezionatrice
Riempimento del contenitore
Chiusura ermetica
49
Confezionamento sottovuoto
lestrazione dellaria
contenuta nella
confezione
e successivamente la
sua chiusura ermetica.
Confezionamento in atmosfera
modificata
Modificazione dell'atmosfera che circonda il prodotto alimentare
all'interno della confezione.
Vengono utilizzate
50