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h
i=
d
[mm / h]
Pluviometro semplice
Pluviografo a bascula
Amount
(mm)
Date
1-year Rainfall
Cherrapundi, India
26,470
1861
1-month Rainfall
Cherrapundi, India
9300
1861 (July)
11,680
24 hr. Rainfall
1350
Arica, Chile
0.8
9910
1911 (Jan)
4800
Record
10
11
12
13
14
Terminologia
15
16
17
18
19
20
21
22
23
Variabile Casuale
Una variabile si dice casuale quando i valori che essa pu assumere dipendono da un
numero elevatissimo di cause poco conosciute o per niente conosciute.
Le variabili casuali possono essere discrete o continue. Ad esempio il numero di giorni
piovosi in un anno una variabile discreta, potendo assumere solo valori interi positivi
compresi tra 0 e 365. Il volume dacqua contenuto in un serbatoio invece una variabile
casuale continua, potendo variare con continuit tra zero ed il massimo volume
immagazzinabile.
Le variabili casuali possono essere limitate o illimitate, a seconda che sia limitato o
meno il campo dei valori possibili. Ad esempio il volume dacqua contenuto in un
serbatoio una variabile (continua) limitata inferiormente e superiormente. Invece la
variabile casuale altezza di pioggia una variabile continua limitata inferiormente e
illimitata superiormente in quanto pu assumere, almeno da un punto di vista teorico,
qualunque valore nullo o positivo.
Per ogni fenomeno idrologico, le osservazioni disponibili forniscono solo alcuni valori della
variabile che lo descrive. Sorge quindi spontanea la domanda circa la possibilit di
estendere le conclusioni, cui si pu giungere esaminando le unit osservate, a tutti i
valori possibili e circa la ricerca dei limiti di validit e di attendibilit di tale
generalizzazione.
Linsieme dei procedimenti, che consentono di effettuare tale generalizzazione cio, sulla
base di un gruppo di osservazioni rendere possibile pervenire a certe conclusioni valide
per il collettivo in termini probabilistici, prende il nome di inferenza statistica.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
24
Alcune definizioni
POPOLAZIONE di una variabile casuale: insieme degli infiniti valori (non tutti
necessariamente diversi tra loro) che la variabile pu assumere.
CAMPIONE di dimensione N di una variabile casuale: insieme finito di N
elementi estratti dallinsieme di tutti i valori che costituiscono la popolazione.
AMPIEZZA del campione: differenza tra il massimo valore del campione e il
minimo valore del campione.
CLASSE della variabile casuale X, limitata dagli estremi Xi e Xi+1: insieme di
tutti i valori della X tali per cui Xi<X Xi+1
FREQUENZA ASSOLUTA DI CLASSE: numero di elementi che ricadono in
ciascuna classe. La somma delle frequenze assolute di classe pari a N.
FREQUENZA RELATIVA DI CLASSE: rapporto tra la frequenza assoluta e la
dimensione N del campione. La somma delle frequenze relative di classe pari
a 1.
FREQUENZA CUMULATA RELATIVA Se il campione di ampiezza N viene
ordinato in maniera crescente e suddiviso in k classi possibile associare
allestremo superiore della classe i-esima Xi+1 il rapporto tra il numero degli
elementi minori o uguali a Xi+1 ed il numero totale N. Tale rapporto si definisce
frequenza cumulata relativa.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
25
Anno h (mm) Anno h (mm) Anno h (mm) Anno h (mm) Anno h (mm) Anno h (mm)
1951
21.0
1961
15.4
1972
27.0
1982
14.4
1992
24.8
2002
15.4
1952
30.0
1962
35.6
1973
26.0
1983
17.2
1993
26.6
2003
25.2
1953
31.0
1963
28.6
1974
20.2
1984
15.0
1994
28.0
2004
28.4
1954
32.7
1964
18.0
1975
14.6
1985
19.6
1995
22.2
2005
15.8
1955
29.0
1966
19.2
1976
37.2
1986
28.8
1996
12.0
2006
28.8
1956
18.0
1967
14.6
1977
48.4
1987
19.2
1997
18.8
2007
15.4
1957
17.8
1968
27.6
1978
33.0
1988
18.6
1998
25.0
1958
36.0
1969
26.0
1979
35.6
1989
13.8
1999
33.6
1959
22.0
1970
36.0
1980
14.0
1990
25.2
2000
18.4
1960
21.0
1971
16.4
1981
55.2
1991
13.6
2001
20.0
26
k = 1 + 3.322 log10 ( N )
Classe
>0 - 10
>10 - 20
>20 - 30
>30 - 40
>40 - 50
>50 - 60
Limite
Frequenza
superiore di
assoluta
classe
0
10
24
20
21
30
9
40
1
50
1
60
Frequenza
cumulata
assoluta
0
24
45
54
55
56
0.5
0.4
Frequenza relativa
Frequenza
cumulata
relativa
0.0000
0.4286
0.8036
0.9643
0.9821
1.0000
0.3
0.2
0.1
0.8
0.6
0.4
0.2
0
10
20
30
x
40
50
60
10
20
30
x
40
50
60
27
F=i/N
h (mm)
F=i/N
h (mm)
F=i/N
h (mm)
F=i/N
h (mm)
F=i/N
h (mm)
F=i/N
h (mm)
0.0179
12.0
0.1964
15.4
0.3750
19.2
0.5536
25.0
0.7321
28.6
0.9107
35.6
0.0357
0.0536
13.6
13.8
0.2143
0.2321
15.8
16.4
0.3929
0.4107
19.2
19.6
0.5714
0.5893
25.2
25.2
0.7500
0.7679
28.8
28.8
0.9286
0.9464
36.0
36.0
0.0714
0.0893
14.0
14.4
0.2500
0.2679
17.2
17.8
0.4286
0.4464
20.0
20.2
0.6071
0.6250
26.0
26.0
0.7857
0.8036
29.0
30.0
0.9643
0.9821
37.2
48.4
0.1071
14.6
0.2857
18.0
0.4643
21.0
0.6429
26.6
0.8214
31.0
1.0000
55.2
0.1250
0.1429
14.6
15.0
0.3036
0.3214
18.0
18.4
0.4821
0.5000
21.0
22.0
0.6607
0.6786
27.0
27.6
0.8393
0.8571
32.7
33.0
0.1607
0.1786
15.4
15.4
0.3393
0.3571
18.6
18.8
0.5179
0.5357
22.2
24.8
0.6964
0.7143
28.0
28.4
0.8750
0.8929
33.6
35.6
F ( xi ) =
i
N
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0
10
20
30
x
40
50
60
28
il rapporto
p( E ) =
m
n
p (7) =
6
36
in quanto 6 sono i casi favorevoli (6+1, 5+2, 4+3, 3+4, 2+5, 1+6)
e 36 il numero di casi ugualmente possibili (1 il primo dado e da 1
a 6 il secondo, 2 il primo dado e da 1 a 6 il secondo, ecc.)
29
La definizione di probabilit
prima esposta vale per variabili
casuali discrete. Nel caso di
variabili continue, che possono
assumere infiniti valori, non
sarebbe possibile assegnare
valori finiti alla probabilit. Si
introduce allora la funzione
P(x)
P(x)
X (probabilit di
NON superamento): P(x X)
Per una variabile continua la P(x)
superiore a
Xmax
30
Teorema di Bernoulli
lim P{ F ( x ) P( x ) < } = 1
0.6
0.4
0.2
0
0
10
20
30
x
40
50
60
31
0.9
0.9
0.8
0.8
0.7
0.7
0.6
0.6
0.5
costante
0.4
u crescente
0.3
P(x)
P(x)
P( x ) = e
x u
e 1
0.4
0.3
0.2
0.2
0.1
0.1
u costante
crescente
0.5
0
x
32
Punto 1
Se la dimensione del campione N fosse molto grande (N) secondo il teorema di
Bernoulli potremmo porre P(Xi)=F(Xi). Se il campione, come sempre succede, di
numerosit piuttosto limitata ci porterebbe ad attribuire probabilit di non
superamento pari ad 1 al pi grande valore osservato, ovvero considerare quel valore
come limite superiore insuperabile, contraddicendo il fatto che la variabile considerata
illimitata superiormente. Si introduce allora una correzione che pu assumere diverse
espressioni.
frequente lutilizzo della correzione (plotting position) di Weibull, secondo la quale la
frequenza cumulata relativa (e di conseguenza la probabilit di non superamento) del
valore Xi osservato viene valutata secondo lespressione:
P( X i ) = F ( X i ) =
i
N +1
33
Punto 2
xu
y=
xu
34
h (mm) F=i/(N+1)
22.2
0.5088
24.8
0.5263
25.0
0.5439
25.2
0.5614
25.2
0.5789
26.0
0.5965
26.0
0.6140
26.6
0.6316
27.0
0.6491
27.6
0.6667
28.0
0.6842
28.4
0.7018
28.6
0.7193
28.8
0.7368
28.8
0.7544
29.0
0.7719
30.0
0.7895
31.0
0.8070
32.7
0.8246
33.0
0.8421
33.6
0.8596
35.6
0.8772
35.6
0.8947
36.0
0.9123
36.0
0.9298
37.2
0.9474
48.4
0.9649
55.2
0.9825
y
0.3919
0.4434
0.4958
0.5494
0.6041
0.6603
0.7180
0.7775
0.8390
0.9027
0.9689
1.0380
1.1102
1.1862
1.2664
1.3515
1.4423
1.5399
1.6456
1.7611
1.8889
2.0323
2.1962
2.3881
2.6206
2.9175
3.3321
4.0342
h (mm) F=i/(N+1)
12.0
0.0175
13.6
0.0351
13.8
0.0526
14.0
0.0702
14.4
0.0877
14.6
0.1053
14.6
0.1228
15.0
0.1404
15.4
0.1579
15.4
0.1754
15.4
0.1930
15.8
0.2105
16.4
0.2281
17.2
0.2456
17.8
0.2632
18.0
0.2807
18.0
0.2982
18.4
0.3158
18.6
0.3333
18.8
0.3509
19.2
0.3684
19.2
0.3860
19.6
0.4035
20.0
0.4211
20.2
0.4386
21.0
0.4561
21.0
0.4737
22.0
0.4912
4
3
2
1
0
-1
-2
0
10
20
30
40
50
60
35
p( x ) =
dP ( x )
dx
0.05
0.04
0.04
e 1
costante
u crescente
0.02
0.02
0.01
0.01
u costante
crescente
0.03
p(x)
p(x)
0.03
p( x ) =
x u
x u
e +
0
x
u1 u2 u3
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
u
36
M rx0 ( x ) =
Risulta in particolare:
+
M ( x) =
x0
0
M 2 ( x ) =
0
(
)
x
x
p( x )dx = p( x )dx = 1
0
M 10 ( x ) =
r
(
)
x
x
p( x )dx
0
x0
1
(
)
x
0
p( x )dx = xp ( x )dx = ( x )
2
2
(
)
x
p
(
x
)
dx
=
( x)
( x) = 2 ( x)
( x)
CV ( x ) =
( x)
37
+ x u
+
+
1
( x ) = x p( x )dx = x e
(1)
dx = = 0.5772 + u
x u
x u
e +
+
+
2 2
2
2 1
2
( x ) = ( x ) p( x )dx = [x (0.5772 + u )] e
dx = =
6
( x) = 2 ( x) =
1.283
(3)
= 0.78 ( x )
u = ( x ) 0.5772 = ( x ) 0.45 ( x )
38
1
( x) m =
N
( x) s =
x
i =1
1 N
(xi m )2
N 1 i =1
media campionaria
= 0.78 s
u = m 0.45 s
39
h1 = u1 1 ln{ ln[P ]}
dove il pedice 1 indica che si
fatto riferimento alle precipitazioni
di durata 1 ora:
7
6
Variabile ridotta di Gumbel y
5
4
3
2
1
0
-1
-2
0
10
20
30
40
50
60
70
Altezza di pioggia massima annua di durata 1 ora
40
Procedendo allo stesso modo con le altre durate possibile tracciare sulla
carta di Gumbel i punti rappresentativi dei (cinque) campioni e le rispettive
distribuzioni (rette) di Gumbel.
7
6
5
4
3
1 ora
6 ore
24 ore
3 ore
-1
12 ore
3 ore
12 ore
1 ora
6 ore
24 ore
-2
0
20
40
60
80
100 120 140 160
Altezza di pioggia massima annua (mm)
180
41
hd = u d d ln{ ln[P ]}
(1)
T 1
P=
T
con
T
T 1
hd = ud d ln ln
=
u
ln
ln
d
d
T 1
( 2)
42
500
0.998
200
100
50
25
0.995
0.990
0.980
0.960
1 ora
3 ore
10
5
6 ore
0.900
12 ore
0.800
24 ore
1 ora
3 ore
0.500
6 ore
12 ore
24 ore
1.01
0
20
40
60
80
100 120 140 160
Altezza di pioggia massima annua (mm)
Anche sulla carta di Gumbel si possono rappresentare gli assi (non lineari)
relativi al tempo di ritorno ed alla probabilit di non superamento.
0.010
180
43
h(d , T ) = a (T ) d n (T )
dove:
d la durata di pioggia, usualmente espressa in ore,;
a (T )
[mm][ora]
44
200
2 anni
500 anni
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
9
12
15
Durata di pioggia (ore)
18
21
24
45
200
2 anni
500 anni
100
90
80
70
60
50
n=tg
40
30
20
10
lintercetta della retta
(a) non coincide con
il punto
6 7 8 9
10
Durata di pioggia (ore)
20
30
46
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
9
12
15
Durata di pioggia (ore)
18
21
24
200
CPP
T=2
T=5
T=10
T=25
T=50
T=100
T=200
T=500
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
9
12
15
Durata di pioggia (ore)
18
21
24
48
T
hd (T ) = ud d ln ln
sd
0.78 sd
0.78 CVd
d
md
=
=
=
ud md 0.45 sd 1 0.45 sd 1 0.45 CVd
md
0.78
d = 0.78 sd
ud = md 0.45 sd
Se il coefficiente di variazione
0.78 CV *
=
*
ud 1 0.45 CV
(1)
indipendente da
CV*
si
1 k
CV =
CV j2
k j =1
*
T
hd (T ) = ud 1 ln ln
1
T
( 2)
49
T
hd (T ) = ud 1 ln ln
1
T
( 2)
ln
ln T 1
h = ad n
deve risultare pertanto:
ud = cd n
(3)
T n
hd (T ) = c 1 lnln
d
T
( 4)
50
d e ud
md = u d + 0.5772 d
Raccogliendo al secondo membro ud e ricordando la (3) e lespressione di
si ottiene:
md = ud 1 + 0.5772 d
ud
= cd n (1 + 0.5772 )
(5)
md =
md
(1 + 0.5772 )
la (5) diventa:
m d = cd n
i cui parametri c ed n possono essere stimati attraverso una regressione
secondo legge di potenza.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
51
md (mm)
100
90
80
70
60
50
n=tg
40
30
20
10
lintercetta della retta
(c) non coincide con
il punto
6 7 8 9
10
Durata di pioggia (ore)
20
30
52
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
9
12
15
Durata di pioggia (ore)
18
21
24
53
Bacino idrografico
Reticolo idrografico
Sezione di chiusura
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
54
55
56
57
Corretta (Delaunay)
Errata !
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
58
59
60
Stot = Si
i =1
pi =
Si
Stot
S1
S2
S5
S3
S4
S6
Vtot = hi Si
i =1
V
h = tot =
Stot
h S
i =1
Stot
= hi pi
i =1
61
62
63
isoieta h = hi
piano h = hi
h3
h4
piano h = 0
h6
6
64
i ed i+1 si pu
1
(hi + hi +1 ) Si con Si area della superficie
2
Vtot = Vi
i =1
h=
con
Vtot
Stot
K=numero di
isoiete.
65
1
d ijn
pij = 4
1
n
j =1 d ij
Generalmente si
assume:
1 n 3
4
66
1
d ijn
pij = 3
1
n
j =1 d ij
e laltezza di pioggia
stimata al nodo i
diventa:
3
hi = pij h j
j =1
67
Stot N x 2
dove si indicato con
i =1
i =1
Vtot = Vi = hi x 2
N
h x
i
1
V
h = tot = i =1
=
Stot
N x 2
N
h
i =1
68
Stazione N.2
Stazione N.3
1 gen.
massimi annui
31 dic.
69
Stazione N.1
Stazione N.2
Stazione N.3
1 gen.
31 dic.
Intero bacino
hr
1 gen.
31 dic.
hr ,max pi hi ,max
i =1
70
ARF =
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
hr (T , d , S )
h(T , d )
71
ARF = 1 a d b
con
durata
d crescente
0
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
superficie
S
72
Durata
1 min
2 min
5 min
10 min
15 min
30 min
60 min
2h
3h
6h
24 h
48 h
96 h
192 h
25 g
1
0.76
0.84
0.90
0.93
0.94
0.95
0.96
0.97
0.97
0.98
0.99
-
5
0.61
0.72
0.82
0.87
0.89
0.91
0.93
0.95
0.96
0.97
0.98
0.99
-
10
0.52
0.65
0.76
0.83
0.85
0.89
0.91
0.93
0.94
0.96
0.97
0.98
0.99
-
30
0.40
0.53
0.65
0.73
0.77
0.82
0.86
0.90
0.91
0.93
0.96
0.97
0.98
0.99
-
Area (km2)
100
300 1000
0.27
0.39
0.51 0.38
0.59 0.47 0.32
0.64 0.53 0.39
0.72 0.62 0.51
0.79 0.71 0.62
0.84 0.79 0.73
0.87 0.83 0.78
0.90 0.87 0.83
0.94 0.92 0.89
0.96 0.94 0.91
0.97 0.96 0.93
0.98 0.97 0.95
0.99 0.98 0.97
3000
0.29
0.41
0.53
0.65
0.71
0.79
0.86
0.88
0.91
0.92
0.95
10000
0.31
0.44
0.55
0.62
0.73
0.83
0.86
0.88
0.90
0.93
30000
0.35
0.47
0.54
0.67
0.80
0.82
0.85
0.87
0.91
73
planimetriche
di forma
di rilievo
pendenza del bacino e dellasta principale
organizzazione del reticolo fluviale
74
Sezione di chiusura
75
Rc =
Risulta:
S
Sc
P
R=
2
P = Pc
R
P2
P2
=
S c = R =
4 2 4
S 4S
= 2
Rc =
Sc
P
2
Sc
0< Rc1
Rc1 forma compatta e tondeggiante
0.4<Rc<0.5 forma fortemente allungata
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
76
Ru =
Risulta:
R=
P
P
=
Pc
4S
Risulta anche:
Ru =
S = Sc
Pc
R
Pc = 2R = 2
Ru =
P
Pc
S=Sc
1
Rc
= 4S
Ru1
Ru1+ forma compatta e tondeggiante
1<Ru<1.25 rotonda-ovale rotonda
1.25<Ru<1. 5 ovale rotonda- ovale allungata
1.5<Ru<1.75 ovale allungata- rettangolare bislunga
77
Rall =
S=Sc
D
L
Risulta:
D=2
Rall =
2 S
L
Ff =
S
L2
Risulta anche:
Rall =
F f 1.13 F f
78
zmax
isoipsa zi
zi
Rilievo
zmin
Si
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Stot
'
z max
= z max zmin
~'
~
z'
'
z min
= zmin z min = 0
Stot/2
Stot
80
z 'Stot =
S tot
'
max
1
z'=
Stot
Stot
z '( S ) dS =
z 'max
S ( z ' ) dz '
1
z '( S ) dS =
Stot
'
z 'max
S ( z ' ) dz '
Aree uguali
z'
Stot
81
ik =
z z lk z lk
=
=
d k d k lk
Sk
Sk
S
S
Stot
k =1
k =1
tot
k
K
dove
dk
lk
zk+z/2
zk
zkz/2
Risulta:
z
ib =
Stot
l
k =1
82
ij =
z
dj
1
ib =
N
i
j =1
zk+z
zk
zkz
dj
z N 1
ib =
N j =1 d j
83
L
1
L (ia L ) = z '(l ) dl
0
2
'
max
ia =
2 z '(l ) dl
0
L2
Aree uguali
ia L
L
84
vk = ik
L
L
tk = k = k
vk ik
v = ia
ttot =
ia
Lk
k =1 ik
Lk
k =1 ik
ttot = tk =
k =1
L
L
=
v ia
ia =
L
K
Lk
ik
k =1
L
ia = K
L
k
k =1 ik
85
86
I=4, risulta:
N I = N4 = 1
N I 1 = N 3 = RB N I = RB
N I 2 = N 2 = RB N I 1 = RB RB N I = RB2
N I 3 = N1 = RB N I 2 = RB3
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
87
N i = RBI i
Il rapporto di biforcazione pu essere stimato riportando su un piano
semilogaritmico il numero di aste ed il loro ordine
RB
Ni
1000
100
10 logRB
1
1
ordine i
88
Li =
1
Ni
Ni
i lespressione:
L
k =1
i ,k
i lespressione:
L = Li
*
i
i =1
Li*+1
RL = *
Li
89
(L
Li* = L1 RLi 1
= L1* )
RL
100
Li* (km )
10
logRL
1
0.1
1
ordine i
90
1
Si =
Ni
Ni
S
k =1
i ,k
RA =
i lespressione:
Si +1
Si
I ordine
II ordine
III ordine
91
Si = S1 RAi 1
Il rapporto delle aree RA pu essere stimato riportando su un piano
semilogaritmico le aree medie drenate ed il loro ordine
1000
Si (km 2 )
100
logRA
10
1
1
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
ordine i
92
n
dA
A
Q = v ndA
A
Se la superficie A piana e la
direzione del vettore velocit
coincide con quella del versore n
la portata Q pu calcolarsi come:
Q = vdA
A
dA
A
93
95
Visualizzazione del
solido di velocit. La
portata corrisponde al
volume del solido:
Q = vdA
v=0
y
96
Q = vdA
Q =
0
0
y (l )
L
1 2
i1
i+1
97
v
Verticale 2
Verticale i
y2
yi
q2 = v2 ( y )dy
qi = vi ( y )dy
y
2) Calcolo della portata complessiva
sulla larghezza L del pelo libero
Q = q(l )dl
qi
q2
0
1 2
i1
i+1
L
98
?
y
Q = f ( y)
0
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Q
99
Q = A( y ) R( y ) i
dove i la pendenza dellalveo (supposta coincidente con la pendenza
del pelo libero e con quella della linea dellenergia), A(y) larea bagnata
alla profondit y, R(y) il raggio idraulico, definito come:
R( y ) =
A( y )
P( y )
= k st R1 / 6
con kSt
1 1/ 6
R
n
100
101
A1
P1
A2
A3
P3
P2
Rn =
con
An
Pn
(n = 1, 2, 3)
102
moto permanente
moto vario
0
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Q1
Q2 Q
103
45
Portata nel Po
225
270
67
66
65
64
12000
11000
10000
9000
8000
7000
6000
61
5000
4000
60
3000
59
0
100
Quote [m s.l.m.]
63
62
confluenza
Fiume Ticino
2000
Fiume Po
58
57
56
55
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
104
Ottobre 1868
hmax = + 6.94 m
Qmax 4500 m3/s
Ottobre 2000
hmax = + 4.62 m
Qmax = 2831 m3/s
Settembre-Ottobre 1993
hmax = + 4.27 m
Qmax = 2560 m3/s
105
106
Idrometrografi
107
Idrometrografi
108
Misuratore ad ultrasuoni
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
Aree uguali
T
1
Qm = Q (t )dt
T 0
0
Portata istantanea
24 ore
T = 24
Portata istantanea
Portata media
giornaliera
Portata media
giornaliera
24 ore
24 ore
123
124
160
140
120
100
80
60
40
20
0
0
30
60
126
Po a Boretto
4000
3000
2000
1000
0
0
30
60
120
120
80
40
40
Coeff. deflusso (-)
2003-2007
0
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
160
Deflussi (mm)
160
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
NOV
DIC
Afflussi (mm)
0.8
0.6
0.4
0.2
0
128
129
160
16.5
140
120
100
80
60
365( 366 )
V = t
40
Q
i =1
mi
T = 24 3600
20
0
0
30
60
130
990
5000
4000
3000
2000
Po a Boretto (2008)
1000
0
0
30
60
Regimi idrometrici
Regime pluviale molto permeabile
Regime pluviale
Regime glaciale
132
Regimi idrometrici
Regime nivo-pluviale
133
134
135
P + Qe = Ea + Et + Ev + T + Q + Qa '' + Vu + Vr + Vv + Vd + Va
Indicando con ET
levapotraspirazione totale del
bacino e con V il volume
idrico totale immagazzinato
nel bacino in qualunque
forma:
ET = Ea + Et + Ev + T
V = Vu + Vr + Vv + Vd + Va
lequazione di bilancio idrologico (equazione di continuit) si scrive:
P + Qe = ET + Q + Qa '' + V
Considerando trascurabili sia
Qe che Qa si ottiene:
P = ET + Q + V
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
136
P + Qi + Qa ' = Ea + Ev + F + Q + Vr + Vv + Vd
Indicando con
I = Ev + Vv
Qs = Q Qi Qa '
il volume di deflusso superficiale
dovuto al solo scorrimento
superficiale si ottiene:
P = I + Ea + F + Qs + Vr + Vd
perdite
137
ATMOSFERA
P
P
Qs
SUPERFICIE
T
F
Qi
SUOLO
R
Qe
ACQUIFERI
RETE DI DRENAGGIO
Qa
Q
Qa
RETE DI
DRENAGGIO
OCEANO
E = Evaporazione
P = Precipitazione
F = Infiltrazione
R = Ricarica degli acquiferi
T = Traspirazione
Qs = Deflusso superficiale
Qi = Deflusso ipodermico
Qa Qa = deflusso dagli acquiferi
Qe = afflusso esterno agli acquiferi
Q = deflusso attraverso la sezione di chiusura
138
portata al colmo qc
ramo di
esaurimento
istante di colmo
istante di inizio della pioggia
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
tempo
139
deflusso superficiale
deflusso profondo
tA
tB
tempo
140
q( t ) = q( t B ) e ( t t B ) / k
q(tB)
tB
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
tempo
141
ln(q)
1
ln q(t ) = ln q(tB ) (t tB )
k
B
tB
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
tempo
142
Separazione
Separazione
dellidrogramma
dellidrogramma
di piena
di piena
metodo
2 2
Dopo aver identificato il punto B, la separazione tra deflusso superficiale e
profondo si ottiene tracciando una retta (in genere inclinata) dal punto A al
punto B.
deflusso superficiale
deflusso profondo
tA
tB
tempo
143
C
deflusso superficiale
deflusso profondo
A
tA
tC
tB
tempo
144
q
metodo 3
metodo 2
metodo 1
tC
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
tempo
145
pioggia persa
t fin
S max{[i (t ) ];0}dt = Vs
t fin
t fin
t fin
S i (t )dt = Vs
0
Vs
t fin
S i (t )dt
Vs
=
Vp
0 1
147
P (t ) = Pe (t ) + I a + S (t )
P Ia
(1)
S (t )
Pe (t )
=
S
P (t ) I a
P Ia
( 2)
148
100
90
80
70
60
50
40
30
20
Perdite S (mm)
10
0
Ia
10
20
Sh
30
0
12
18
24
30
tempo (ore)
36
42
48
149
S (t ) = S
Pe (t )
P (t ) I a
P Ia
Pe (t )
P (t ) = Pe (t ) + I a + S
P (t ) I a
P Ia
P (t ) I a + S
S
P (t ) I a = Pe (t ) 1 +
= Pe (t )
(
)
(
)
P
t
I
P
t
I
a
a
Pe (t ) =
[P(t ) I a ]2
P (t ) I a + S
Pe (t ) = 0
P Ia
P Ia
(3)
P < Ia
150
I a = 0.2 S
Pe (t ) = 0
2
[
P ( t ) 0 .2 S ]
P (t ) =
e
P ( t ) + 0 .8 S
P < 0. 2 S
P 0 .2 S
( 4)
che dipende solo dal parametro S. Esso, a sua volta, pu essere stimato
attraverso la relazione:
1000
S = 25.4
10
CN
( S in mm)
(5)
151
B
C
Descrizione
Scarsa potenzialit di deflusso. Comprende la maggior parte dei suoli
sabbiosi da moderatamente profondi a profondi e ghiaie profonde molto
permeabili, che mantengono capacit di infiltrazione molto elevate anche a
saturazione.
Potenzialit di deflusso moderatamente bassa. Comprende la maggior parte
dei suoli sabbiosi meno profondi che nel gruppo A, con scarsissimo limo e
argilla. Elevata capacit di infiltrazione anche a saturazione.
Potenzialit di deflusso moderatamente elevata. Comprende suoli sottili e
suoli contenenti considerevoli quantit di argilla e colloidi, anche se meno
che nel gruppo D. Scarsa capacit di infiltrazione a saturazione.
Potenzialit di deflusso molto elevata. Comprende la maggior parte delle
argille con alta capacit di rigonfiamento, ma anche suoli sottili con orizzonti
pressoch impermeabili in vicinanza della superficie. Scarsissima capacit di
infiltrazione a saturazione.
152
TERRENO COLTIVATO
senza trattamenti di conservazione
con interventi di conservazione
TERRENO DA PASCOLO
cattive condizioni
buone condizioni
PRATERIE
buone condizioni
TERRENI BOSCOSI O FORESTATI
terreno sottile, sottobosco povero, senza foglie
sottobosco e copertura buoni
SPAZI APERTI, PRATI RASATI, PARCHI
buone condizioni con almeno il 75% con copertura erbosa
condizioni normali, con copertura erbosa intorno al 50%
AREE COMMERCIALI (impermeabilit 85%)
DISTRETTI INDUSTRIALI (impermeabilit 72%)
AREE RESIDENZIALI
impermeabilit media 65%
impermeabilit media 38%
impermeabilit media 30%
impermeabilit media 25%
impermeabilit media 20%
PARCHEGGI IMPERMEABILIZZATI, TETTI
STRADE
pavimentate, con cordoli e fognature
inghiaiate o selciate con buche
in terra battuta (non asfaltate)
Tipo di suolo
B
C
72
62
81
71
88
78
91
81
68
39
79
61
86
74
89
81
30
58
71
78
45
25
66
55
77
70
83
77
39
49
89
81
61
69
92
88
74
79
94
91
80
84
95
93
77
61
57
54
51
98
85
75
72
70
68
98
90
83
81
80
79
98
92
87
86
85
84
98
98
76
72
98
85
82
98
89
87
98
91
89
153
CN(I) =
4.2CN(II)
10 0.058CN(II)
CN(III) =
23CN(II)
10 + 0.13CN(II)
154
CN=100
CN=90
550
CN=80
500
CN=70
450
CN=60
400
CN=50
350
CN=40
300
250
CN=30
200
150
CN=20
100
50
0
0
50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 600
Pioggia lorda P (mm)
155
intensit (mm/h)
10
8
6
4
2
0
0
12
18
24
30
tempo (ore)
36
42
48
156
Infiltrazione: definizioni
Infiltrazione: volume idrico per unit di tempo e di superficie che penetra
nel suolo. Usualmente si misura in mm/ora (stesse unit di misura
dellintensit di pioggia)
Capacit (o velocit) di infiltrazione: fp(t) [L]/[T]: infiltrazione che si
verificherebbe allistante t nellipotesi che la disponibilit dacqua fosse
sufficiente ad alimentare la massima infiltrazione possibile.
Dipende principalmente da:
Struttura del suolo (permeabilit, porosit).
Contenuto di umidit del suolo allistante t.
Infiltrazione effettiva (o reale) f(t) [L]/[T]:infiltrazione che si verifica
allistante t considerando leffettiva disponibilit dacqua.
Dipende dagli stessi fattori da cui dipende la capacit di infiltrazione oltre che
dallentit della precipitazione o, pi in generale, dalla disponibilit dacqua
sulla superficie del suolo (scioglimento neve, irrigazione, ecc.).
t
F(t) [L]: F (t ) = f ( )d
0
157
df p (t )
dt
= k [ f p (t ) f ]
(1)
d [ f p (t ) f ]
[f
(t ) f ]
{ln[ f
[f
= kdt
p ( ) f ]}0 = { k }
t
d [ f p ( ) f ]
t
0
( ) f ]
= kd
0
f p (t ) f
ln
= kt
f p (0) f
f p (t ) f
f0 f
= e kt
158
f p (t ) = f + ( f 0 f ) e kt
Curva di Horton
Nota: ridurre f0 a parit di altri
parametri equivale a considerare solo
una parte della curva.
f0 variabile
k variabile
f variabile
159
i (t ) f p (t ) t
In questo caso
linfiltrazione effettiva f(t)
coincide istante per
istante con la capacit di
infiltrazione fp(t)
i, f
pioggia infiltrata
f (t ) f p (t ) t
160
f (t ) i (t ) t t p
fino allistante tp (ponding time). Listante tp si individua traslando lungo
lasse dei tempi la curva della capacit di infiltrazione in modo tale che,
allintersezione con lo ietogramma di pioggia, larea sottesa dalla curva di
Horton e quella sottesa dallo ietogramma di pioggia siano uguali.
i, f
tempo di traslazione
pioggia netta (o efficace)
ponding time tp
pioggia infiltrata
aree uguali
tp
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
t
161
h, F
cumulata di pioggia h
cumulata della
capacit di
infiltrazione traslata
cumulata della
capacit di
infiltrazione F
ponding time tp
tempo di traslazione
tp
t
162
cumulata di pioggia h
h, F
cumulata della
capacit di
infiltrazione F
cumulate della
capacit di
infiltrazione traslate
t
tempi di traslazione
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
163
f0
Fe (t ) = f p ( ) f d = ( f 0 f ) e k d
Fe (t )
f p (t )
(f f )
(f f )
Fe (t ) = 0 e k = 0 1 e kt
k
k
0
t
f
t
f p (t ) = f + ( f 0 f ) e kt = f 0 ( f 0 f ) + ( f 0 f ) e kt
f p (t ) = f 0 ( f 0 f )(1 e kt )
f p (t ) = f 0 kFe (t )
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
(1)
164
f p (t ) = f 0 kFe (t )
(1)
la (1) mostra che la capacit dinfiltrazione fp diminuisce linearmente in
proporzione ad Fe. Volendo applicare la (1) per la depurazione di un evento
di pioggia il modo di procedere il seguente:
f1 = i1
3.
i1 < f p
oppure f1 = f p i1 f p
si calcola il valore di Fe(t) alla fine dellintervallo t:
Fe ( t ) = max{[ f1 f ], 0}t
si aggiorna fp con la (1);
4.
5. si procede al calcolo nel passo successivo.
6. In generale allistante t=nt:
Fe (n t ) = max{[ f j f ], 0}t
n
f p ( n t ) = f 0 kFe ( n t )
j =1
165
12
Metodo CN
Pioggia netta
Pioggia lorda
8
6
4
2
8
6
4
2
0
0
12
18
24
30
tempo (ore)
36
42
48
12
12
18
24
30
tempo (ore)
36
42
48
12
Metodo percentuale
Pioggia netta
Pioggia lorda
Metodo indice
Pioggia netta
Pioggia lorda
10
intensit (mm/h)
10
intensit (mm/h)
Metodo Horton
Pioggia netta
Pioggia lorda
10
intensit (mm/h)
intensit (mm/h)
10
8
6
4
2
8
6
4
2
0
0
12
18
24
30
tempo (ore)
36
42
48
12
18
24
30
tempo (ore)
36
42
48
166
167
168
169
170
p1 (t ) q1 (t ) ; p2 (t ) q2 (t )
1 p1 (t ) + 2 p2 (t ) q(t ) = 1q1 (t ) + 2 q2 (t )
Per un modello lineare vale quindi il principio di sovrapposizione degli effetti.
Se un modello lineare e stazionario si dimostra che la trasformazione
afflussi-deflussi esprimibile attraverso unequazione differenziale lineare a
coefficienti costanti del tipo:
d n q(t )
d n 1q(t )
dq(t )
a0
+
a
+
....
+
a
+ an q ( t ) = p ( t )
1
n 1
n
n 1
dt
dt
dt
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
171
Funzione rettangolo
T/2
y
y (t ) =
1/T
T/2
+T/2
1
t
rect
T
T
T
T
1
se
t
2
2
T
0 altrove
1
y (t )dt = = T T = 1
+T/2
t
172
1
t
rect diversa da zero solo nellintervallo T t + T .
T
T
2
2
Se facciamo diminuire T
mantenendo invariata
larea del rettangolo,
aumenta laltezza; per
T0, il rettangolo tende a
coincidere con lasse
verticale, mantenendo
unarea unitaria.
La Funzione delta di Dirac
(t) il limite della funzione
rettangolo per T 0:
1
t
rect
T 0 T
T
1/T3
1/T2
1/T1
(t ) = lim
T3
T2
T1
173
(t ) = 0 per t 0
(t )dt = 1
( t ) = lim
T0
Area=1
1
t
rect
T
T
y (t ) (t )dt = y (0)
Infatti risulta:
+
0+
0+
e poich il primo ed il terzo integrale del secondo membro sono nulli si ha:
+
0+
0+
174
y
Pi in generale, se la delta di Dirac
traslata in t0, risulta:
Area=1
y (t ) (t t )dt = y (t )
0
t0
0, per t < 0
u(t ) = ( )d =
1, per t > 0
0
Viceversa, la delta di Dirac la derivata del gradino:
(t ) =
du(t )
dt
175
Modello lineare
e stazionario
p ( t ) = V ( t )
p
q(t )
Area=V
Modello lineare
e stazionario
Area=V
0
t
176
h=q/V
Area=1
0
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
t
177
Convoluzione
dV = p( )d
h (t )
h
q
Integrale di convoluzione
dq(t ) = p( )d h (t )
q(t ) = p( ) h(t )d
0
0
t
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
t
178
Metodo dellinvaso
Il metodo dellinvaso rientra tra i metodi di piena, globali, concettuali,
lineari e stazionari. Grazie a questultima caratteristica la portata nella
sezione di chiusura deve essere esprimibile mediante lintegrale di
convoluzione. Il metodo dellinvaso assimila il comportamento del bacino,
limitatamente ai fenomeni di scorrimento superficiale, a quello di un serbatoio.
p(t)
p(t)
Schematizzazione
concettuale
W(t)
q(t)
q(t)
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
179
Metodo dellinvaso
Lequazione di bilancio di volume nel serbatoio in un generico intervallo
infinitesimo dt si scrive:
p(t ) dt q(t ) dt = dW (t )
(1)
h(t)
q(t)
q = A 2gh
(2)
dove A larea della luce, il coefficiente di efflusso ed h il carico sulla
luce. Il carico h , a sua volta, esprimibile in funzione di W. Il caso pi
semplice quello di un serbatoio cilindrico per cui h=W/S, dove S la
superficie planimetrica costante del serbatoio stesso. La relazione tra q e
W risulterebbe quindi:
W
q = A 2 g
W = q2
(3)
S
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
180
Metodo dellinvaso
Poich il serbatoio in realt non esiste e non quindi possibile definirne le
caratteristiche, conviene esprimere la dipendenza tra il volume invasato e
la portata uscente con una relazione semplice, ad esempio:
W (t ) = k q (t )
nella quale il legame si assunto lineare e la costante k [T] raggruppa
tutte le dipendenze. Il modello dellinvaso lineare risulta allora descrivibile
dalle seguenti equazioni:
dW (t )
p(t ) q(t ) =
dt
W (t ) = k q (t )
(1)
( 2)
dq (t )
p (t ) = q (t ) + k
dt
(3)
181
Metodo dellinvaso
Moltiplicando entrambe i membri della (3) per et/k
dq (t ) t / k
e
dt
q (t )et / k + k
dq (t ) t / k d
e =
k q(t ) et / k
dt
dt
p(t ) et / k dt = d k q(t ) et / k
(4)
p( ) e
0
/k
d = d k q( ) e / k
0 t
/k
/k
p
(
e
d
=
k
q
(
= k q(t ) et / k q (0)
182
Metodo dellinvaso
Posto
q (t ) = p( ) e (t ) / k d
k
(5)
q (t ) = p( ) h(t ) d
(6)
h(t ) =
1 (t ) / k
e
k
h(t ) =
1 t / k
e
k
(7 )
183
1 t / k
h(t ) = e
k
k3 > k 2 > k1
1/k1
1/k2
1/k3
t
Si riconosce immediatamente che:
1 t / k
t / k
h
(
t
)
dt
=
e
dt
=
e
0
0 k
= 0 + 1 = 1 [ ]
184
Metodo dellinvaso
Onda di piena con pioggia ad intensit costante: ramo di risalita
0t d
1
q (t ) = p e ( t ) / k d = p e (t ) / k
k
0
t
0
= p (1 e t / k )
p, q
La portata massima si
raggiunge alla fine della
pioggia
W(t)
q (d ) = p (1 e d / k )
t
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
t
185
Metodo dellinvaso
Onda di piena con pioggia ad intensit costante: ramo di esaurimento
p, q
W(d)
W (t ) > W ( d ) W ' (t )
W(t)
d
d
t>d
1
1
q (t ) = p e ( t ) / k d + 0 e (t ) / k d = p e (t ) / k
k
k
d
0
q (t ) = p e (t d ) / k e t / k = pe (t d ) / k 1 e d / k = q (d ) e (t d ) / k
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
]
186
Metodo dellinvaso
Andamento dellonda di piena al variare della costante di invaso
p, q
k3 > k 2 > k1
k1
k2
k3
t
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
187
Metodo dellinvaso
p, q
p1
p2
1
q(t ) = p1 e ( t ) / k d
k
0
0 t d1 q(t ) = p1 e ( t ) / k
= p1 (1 e t / k )
q(d1 ) = p1 (1 e d1 / k )
d1
d1 t d 2
d2
1
1
q(t ) = p1 e ( t ) / k d + p2 e ( t ) / k d = p1 e ( t ) / k
k
k
0
d1
d1
+ p2 e ( t ) / k
t
d1
q(t ) = p1 e ( t d1 ) / k e t / k + p2 1 e ( t d1 ) / k = q(d1 ) e ( t d1 ) / k + p2 1 e ( t d1 ) / k
d1
t > d2
d1
2
1 ( t ) / k
1
q(t ) = p1 e
d + p2 e ( t ) / k d = p1 e ( t ) / k
k
k
0
d1
q(t ) = p1 e ( t d1 ) / k e t / k + p2 e ( t d 2 ) / k e ( t d1 ) / k
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
d1
+ p2 e ( t ) / k
d2
d1
188
Metodo dellinvaso
p, q
p, q
p1
p1
p2
p2
d1
p, q
d2
d1
p1
d2
p2
p, q
p1
p2
189
p(t)
IUH1
q1(t)
IUH2
q (t)
IUH?
Esprimendo sia q1 che q attraverso lintegrale di convoluzione ed
introducendo una nuova variabile temporale corrente
t
q(t ) = q1 ( ) h2 (t )d
0
q1 ( ) = p( ) h1 ( )d
0
q(t ) = p( )h1 ( )d h2 (t )d
0 0
190
q(t ) = p( )h1 ( )d h2 (t ) d
0 0
0
0 t
t
q(t ) = p( ) h1 ( ) h2 (t )d d
0
=
t
t
0 t
p()
191
t
0 t
t
q(t ) = p( ) h1 ( ) h2 (t )d d
0
= = 0
= t = t
si ottiene:
= + d = d
t
q(t ) = p( ) h1 ( ) h2 (t )d d
0
0
t
q(t ) = p( ) h(t ) d
0
dove
h (t ) =
h ( ) h (t )d
1
192
= t
si ottiene:
h( ) = h1 ( ) h2 ( )d
0
h(t ) = h1 ( ) h2 (t )d
0
193
Modello di Nash
Il modello di Nash assimila il comportamento del bacino, limitatamente ai
fenomeni di scorrimento superficiale, a quello di una serie di n serbatoi tutti
uguali (uguale costante k).
p(t)
p(t)
k
Schematizzazione
concettuale
1
k
q(t)
n1
k
n
q (t)
194
h (t ) =
1 t /k
e
k
h(t ) = h1 ( ) h2 (t )d
0
si ottiene:
t
1
1
h(t ) = e / k e ( t ) / k d
k
k
0
Portando fuori dal segno di integrale le grandezze che non dipendono da
integrando risulta:
ed
1
1
h ( t ) = 2 e t / k d = 2 e t / k t
k
k
0
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
n=2
195
1 t /k
e t
2
k
h1 (t ) =
h2 (t ) =
1 t /k
e
k
h(t ) = h1 ( ) h2 (t )d
0
si ottiene:
t
1
1
h(t ) = 2 e / k e ( t ) / k d
k
k
0
t
1 t / k
1
h ( t ) = 3 e d = 3 e t / k t 2
k
2k
0
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
n=3
196
1
h1 (t ) = 3 e t / k t 2
2k
1 t /k
h2 (t ) = e
k
Si ottiene:
t
1
1
h(t ) = 3 e / k 2 e ( t ) / k d
2k
k
0
t
1
1
t / k
3
h ( t ) = 4 e t / k 2 d =
e
t
4
(
)
2k
2
3
k
n=4
197
1 t / k
e t
2
k
1
h ( t ) = 3 e t / k t 2
2k
1
t / k
3
h(t ) =
e
t
(2 3)k 4
h (t ) =
n=2
n=3
n=4
h(t ) =
1
t / k
n 1
e
t
(n 1)!k n
od anche:
1
t
h(t ) =
e t / k
(n 1)! k
k
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
n 1
198
1
t
h(t ) =
e t / k
(n 1)!k
k
n 1
t>0
h(0) = 0
n 1
t
1
k
lim h(t ) = lim
t/ k
t
t (n 1)! k
e
(regola di de l'Hopital ) 0
0 per t tendente
199
1
t
h(t ) =
e t / k
(n 1)!k
k
n 1
t / k
(
)
=
e
n
1
(n 1)!k 2
dt
k k
1
dh(t )
=
(n 1)!k
dt
dh (t )
=0
dt
tc
(
)
+
n
1
k
= 0
tc = k (n 1)
hc =
1
n 1
e ( n 1) (n 1)
(n 1)!k
200
1
dh(t )
t / k t
=
e
2
(n 1)!k
dt
k
n2
t
(
)
n
1
k
d 2 h(t )
1
=
(n 1)!k 2
dt 2
1 t / k t n 2 t
(
)
e
n
1
k
k k
t
+ e t / k ( n 2)
k
1
d 2 h(t )
t / k t
e
=
(n 1)!k 3
dt 2
k
n 3
1 t
t / k t
(
)
n
1
+e
k k
k
n2
1
k
t t
t
t
(
)
(
)
1
(
2
)
1
n
n
n
+
k
k
k k
1
d 2 h(t )
t / k t
e
=
(n 1)!k 3
dt 2
k
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
n 3
n 3
t 2
t
2(n 1) + (n 1) (n 2)
k
k
201
d h(t )
=0
2
dt
2
tf
tf
2(n 1)
+ (n 1) (n 2) = 0
tf
tf
2(n 1)
+ (n 1)(n 2) = 0
tf
= (n 1) (n 1) 2 (n 1)(n 2) = (n 1) n 1
t f = k (n 1) n 1
0
n = 2 tf =
2 k
2 k
n = 5 tf =
6 k
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
202
massimo
hc
h [T]1
flessi
andamento
asintotico
tf1
tc
tf2
203
0.2
k = 2 ore
n=2
n=3
n=4
n=5
0.12
0.08
n=3
k = 1 ora
k = 2 ore
k = 3 ore
k = 4 ore
0.2
h [T]1
h [T]1
0.16
0.1
0.04
12
15
18
0.2
h [T]1
0.16
0.12
21
24
12
15
18
21
0.16
k=2 n=4
0.12
k=3 n=3
k=6 n=2
0.04
24
0.2
0.08
h [T]1
0.08
0.04
12
15
18
21
24
12
15
18
21
24
204
1 1 t / k t
(
)
h
t
dt
=
0
0 (n 1)! k e k
n 1
dt
n 1
n2
1
t
t
1
t / k
t / k
0 h(t )dt = (n 1)! e k 0 e (n 1) k k dt
1 t / k t n 2
1
0 h(t )dt = (n 1)! 0 + (n 1)0 k e k dt
1
1 t / k
=
h
(
t
)
dt
(
n
1
)
(
n
2
)
(...)
e dt
(n 1)!
k
0
1
(n 1) (n 2) (...) e t / k 0
(n 1)!
0
(n 1)! = 1
1
{
}
h
t
dt
n
n
=
(
1
)
2
)
(...)
1
=
(
)
0
(n 1)!
(n 1)!
h(t )dt =
205
Canale lineare
Il canale lineare un elemento che produce soltanto un ritardo dell'uscita
del deflusso rispetto all'ingresso nellelemento canale, rappresentando in
modo estremamente schematico il fenomeno della "traslazione lungo il
reticolo idrografico. Un canale lineare caratterizzato dal suo ritardo s.
p(t)
p(t)
s
Schematizzazione
concettuale
q(t)
ritardo
q(t)
206
Canale lineare
LIUH di un canale lineare la funzione delta di Dirac centrata in
Infatti scrivendo lintegrale di convoluzione:
t s
q(t ) = p( ) h(t ) d
0
posto:
h (t ) = (t s )
Risulta, per la propriet setaccio della funzione delta di Dirac:
t
q(t ) = p( ) (t s ) d = p(t s )
0
ts
207
p(t)
p(t)
Schematizzazione
concettuale
k
s
q (t)
q(t)
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
208
1 t /k
e
k
h1 (t ) =
h2 (t ) = (t s )
h(t ) = h1 ( ) h2 (t )d
0
si ottiene:
1
h(t ) = e / k (t s ) d
k
0
1 ( t s ) / k
=
h
(
t
)
e
h (t ) = 0
(t s )
(t < s )
1/k
s
t
209
1p (t)
IUH1
q1(t)
p(t)
q (t)
2p (t)
IUH2
q2(t)
IUH?
q1 (t ) = [1 p ( )] h1 (t )d
0
t
q2 (t ) = [ 2 p ( )] h2 (t )d
1 + 2 = 1
210
q(t ) = q1 (t ) + q2 (t ) = [1 p( )] h1 (t )d + [ 2 p ( )] h2 (t )d
t
q(t ) = p ( ) h (t ) d
0
dove con h(t ) si indicato lIUH della coppia di modelli lineari posti in
serie, si deduce:
h(t ) = [1 h1 (t ) + 2 h2 (t )]
1 + 2 = 1
Ponendo t = t per ritornare alla usuale nomenclatura delle variabili
h(t ) = 1 h1 (t ) + 2 h2 (t )
1 + 2 = 1
211
h(t ) = i hi (t )
i =1
e, facendo tendere
i =1
=1
n allinfinito:
h (t ) = h(t ) d
0
dove si indicato con h(t) lIUH di infiniti modelli lineari posti in parallelo.
212
Onda osservata
Modello A/D
parametrico
t
213
Onda osservata
t0
t
t
dt
[ L]3
'
1, oss
= qoss (t ) t dt
[ L]3[T ]
'
2 , oss
= qoss (t ) t 2 dt
[ L]3[T ]2
215
Q1', oss =
oss
Q1' , oss
Q0, oss
Onda
osservata
(t ) t dt
[T ]
oss
(t ) dt
In generale, momento
normalizzato di ordine n rispetto
allasse delle ordinate (t0=0)
Qn' , oss =
dt
q
t
t
(
)
oss
oss
'
1, oss
[T ]n
(t ) dt
216
n = 1, 2, ..., N
Risulta:
t
= qric (t ) t n dt = p( ) h(t )d t n dt
0
0 0
'
n , ric
0 t
0t
p()
217
n
= p( ) h(t ) t dt d
0
t=
'
n , ric
Q
t
t
0
t
t=
t =
t =t
=t
t = = 0
= t
t= =
si ottiene:
t = + dt = d
n
= p( ) h( ) ( + ) d d
0
0
Qn' , ric
218
n=1
Q1' , ric = p( ) h( ) ( + )1 d d
0
'
Q1, ric = p( ) h( ) d + h( ) d d
0
0
H 0 = h(t )dt = 1
[]
si ottiene:
219
si ottiene:
(1)
e ricordando che:
[ L]3
Q0, oss
Q1' , oss
Q0, oss
P0, oss
( 2)
220
n=2
Q2' , ric
Q2' , ric
= p( ) h( ) ( + ) 2 d d
0
2
2
= p( ) h( ) d + 2 h( ) d + h( ) d d
0
0
0
si ottiene:
'
2 , ric
=H
'
2
p( )d + 2 H
0
'
1
2
'
'
'
'
p
(
+
1
p
(
=
H
P
+
2
H
P
+
P
oss
oss
2
0
,
1
1
,
2
, oss
e normalizzando si
(3)
221
Q3', oss = H 3' + 3H 2' P1,'oss + 3H1' P2', oss + P3', oss
( 4)
[T ]
[T ]2
Q3', oss = H 3' + 3H 2' P1,'oss + 3H1' P2', oss + P3', oss
[T ]3
222
Taratura del parametro k del metodo dellinvaso con il metodo dei momenti
Ricordando lIUH del metodo dellinvaso:
h (t ) =
1 t /k
H = h(t ) t dt = e t dt
k
0
0
'
1
'
1
] e dt
= 0 + [ k e ] = 0 + k = k
H1' = e t / k t
1 t /k
e
k
h
1/k
t /k
0
t /k
0
223
P1,'oss
t
Pioggia osservata (solo
pioggia netta)
k
Onda osservata (solo
scorrimento superficiale)
t
Q1', oss
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
224
1 ( t s ) / k
h
(
t
)
e
=
h(t ) = 0
(t s )
1/k
(t < s )
H1' = k + s
in quanto la posizione dellasse baricentrico risulta traslata di
allIUH classico dellinvaso.
s rispetto
H 2' = h(t ) t 2 dt = 0 t 2 dt + e ( t s ) / k t 2 dt
k
s
0
0
Integrando per parti
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
225
H 2' = e ( t s ) / k t
] [ e
2
s
(t s ) / k
] 2t dt
H = s + 2k e ( t s ) / k t dt
k
s
'
2
H1' = s 2 + 2k (k + s )
Applicando le relazioni ottenute dai primi due momenti:
226
(Q
'
1, oss
2
'
1, oss
k = (Q2', oss P2', oss ) 2 (Q1', oss P1,'oss ) P1,'oss (Q1', oss P1,'oss )2
'
'
s = (Q1, oss P1, oss ) k
1/ 2
227
1
t
'
t / k
H1 = h(t ) t dt =
e t dt
k
(n 1)! k
0
0
1
(n 1)! k
ed integrando per
t
t n 1
t / k
t / k
k e n 1 k e n n 1 dt
k 0 0
k
n 1
n 1
1
1
t
t
t / k
'
t / k
dt = n k
H1 =
e dt
0 + n k e
n 1
(n 1)! k
k
k
0
0
(n 1)! k
1
'
H1 =
(n 1)! k
H1' = n k
Il momento del primo ordine dellIUH del modello di Nash pari al
prodotto dei due parametri.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
228
2
t
1
'
2
t / k
H 2 = h(t ) t dt =
e t dt
k
0
0
(n 1)!k
1
(n 1)! k
ed integrando per
t
t
t / k
t / k
k e n 1 k e ( n + 1) n 1 dt
k 0 0
k
t / k t n
1
'
dt
H2 =
0 + ( n + 1) k e
n 1
(n 1)! k
k
0
n 1
1
'
t / k t
H 2 = ( n + 1) k
e t dt
k
0
(n 1)! k
n +1
1
H 2' =
(n 1)! k
H 2' = ( n + 1) n k 2
229
2
'
'
'
'
( n + 1) n k = Q2, oss 2 H1 P1, oss P2, oss
Scritta la seconda equazione nella forma:
Q2', oss 2 Q1', oss P1,'oss P1,'oss P2', oss Q1', oss P1,'oss
k =
Q1', oss P1,'oss
230
(n ) = e x x n 1dx
0
(n ) = (n 1) !
Per n non naturale la funzione Gamma rappresenta una generalizzazione del
fattoriale. Una importante propriet della funzione Gamma, dimostrabile
integrando per parti, la seguente:
(n ) = (n 1) (n 1)
LIUH del modello di Nash si pu allora scrivere nella forma pi generale:
1
t
h (t ) =
e t / k
( n ) k
k
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
n 1
231
1 2 3
pj
p
p 1 p2
P0 = ( p j t ) = t p j
J
j =1
i =1
J
1
1
2
P = ( p j t ) j t = t p j j
2
2
j =1
j =1
'
1
2
2
J
1
1
1
P2' = ( p j t 3 ) + ( p j t ) j t t 3 p j j
2
2
j =1
j =1
12
J
232
M 1
1
1
Q0 = (qm + qm +1 ) t = t (qm + qm +1 )
2
m =0 2
m =0
1 M 1 1
2
Q = (qm t ) m + t + (qm +1 qm ) t m + t
2 m =0 2
3
m =0
'
1
M 1
2
2
1
1
1
1
2
3
3
Q = (qm t ) + (qm t ) m + t + (qm +1 qm ) t + (qm +1 qm ) t m + t
2 36
2
3
m =0
12
'
2
M 1
qm+1
q
qm
qm
qm+1
q1
q0
mt t
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Mt
t
233
Q0 =
Q
'
1
M 1
(q
t ) (m t ) = t
m =1
M 1
m =1
M 1
q
m =1
M 1
1
2
3
3
Q (qm t ) + (qm t ) (m t ) t qm m 2
m =1 12
m =1
'
2
M 1
qm+1
qm
qm
qm+1
q1
q0
mt t
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Mt
t
234
1
=
M
2
[q
m =1
oss
( m) qric ( m)]
235
1 2 3
p1 p
2
pj+1
pj1
p
pj
qm1
qm
qm+1
q1
q0
mt
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Mt
t
236
q (m t ) = qm =
p( ) h(m t ) d
0
2t
qm = p1 h(m t ) d + p2 h(m t ) d +
j t
+ ... + p j
h(m t ) d + ... + pm
( j 1)t
h(m t ) d
( m 1)t
d = dl
(1)
mt
l = m t
risulta:
= ( j 1) t l = (m j + 1) t
= j t l = ( m j ) t
pj
h ( m t ) d = p j
( j 1)t
( m j )t
h(l ) dl = p
( m j +1)t
( m j +1)t
j
h(l ) dl = p
H m j +1
(2)
( m j )t
237
H m j +1
( m j +1)t
h(l ) dl
H m j +1 =
( m j )t
(mj)t ( mj+1)t.
(mj)t t
(mj+1)t
qm = p j H m j +1
(3)
j =1
qm =
min( m , J )
p
j =1
H m j +1
(4)
238
h
I valori di
H m j +1
(mj)t
( m j +1)t
H m j +1 =
h(t ) dt
(mj+1)t
( m j )t
h[(m j ) t ]
h[(m j + 1) t ]
H m j +1 { h[( m j ) t ] + h[( m j + 1) t ] }
t
2
h m j + t
2
H m j +1 h ( m j + ) t t
2
(mj+1/2)t
239
Metodo di corrivazione
Ipotesi: ciascun punto del bacino caratterizzato da un tempo di ritardo
(tempo di corrivazione) costante.
Area A
s6 = 6 t
Atot
A6
A6
A5
A4
A3
A2
A1
s5 = 5 t
A5
s4 = 4 t
A4
s3 = 3 t
s2 = 2 t
s1 = 1 t
A3
A2
A1
s1
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
s2
s3
s4
s5
ritardo s
s6
240
Metodo di corrivazione
q1
0
i2
i1A1 i1A2
q2
0
i2A1
q3
0
0
i3
i1
iA
i1A3 i1A4 1 5 i1A6
0
i2A2
i2A3 i2A4
i2A5
t
i2A6
0
t
0
9
t
241
Metodo di corrivazione
q0 = 0
q1 = i1 A1
i1
i3
q2 = i1 A2 + i2 A1
q3 = i1 A3 + i2 A2 + i3 A1
i2
q4 = i1 A4 + i2 A3 + i3 A2
q5 = i1 A5 + i2 A4 + i3 A3
q6 = i1 A6 + i2 A5 + i3 A4
q7 = i2 A6 + i3 A5
q8 = i3 A6
0 1
9 t
q9 = 0
qm =
min( m , J )
i
j =1
Am j +1
242
Metodo di corrivazione
Inquadrato nellambito dei modelli concettuali lineari e stazionari il metodo
(o modello) di corrivazione schematizza il bacino come un insieme infinito di
canali lineari posti in parallelo, ciascuno caratterizzato dal suo ritardo s.
i(t)dA2
i(t)dA1
s2
s1
ritardo s1
Schematizza
-zione
concettuale
q(t)
ritardo s2
p(t)
q(t)
ritardo sn
243
Metodo di corrivazione
Ricordando che un singolo canale lineare ha IUH:
h (t ) = (t s )
e che lIUH di
dallespressione:
infiniti
modelli
lineari
posti
in
parallelo
si
ottiene
h (t ) = h(t ) d
0
Atot
hcorr (t ) = (t s ) d = (t s )
0
dA
Atot
(1)
244
Metodo di corrivazione
Introdotta la curva Aree-tempi di
ritardo A=A(s) e la sua derivata a(s)
si pu scrivere
a( s) =
dA( s )
ds
Atot
A(s )
dA( s ) = a ( s ) ds
ritardo s smax=tc
1 c
hcorr (t ) =
(t s ) a ( s )ds
Atot 0
a( s) =
dA( s )
ds
1
1 dA(t )
hcorr (t ) =
a (t ) =
Atot
Atot dt
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
ritardo s smax=tc
245
Metodo di corrivazione
LIUH del metodo di corrivazione pari alla derivata della curva
aree-tempi di ritardo, divisa per larea totale del bacino
h (t ) =
1 dA(t )
Atot dt
t tc
h (t )
tc
tc
A(tc ) Atot
1 dA(t )
1 c
H 0 = h(t )dt =
dt =
dA
t
(
)
=
=
=1
Atot dt
Atot 0
Atot
Atot
0
0
come deve essere.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
246
Metodo di corrivazione
Nel caso si ipotizzi che la curva aree-tempi sia lineare lIUH diventa:
h(t)
1 Atot 1
h (t ) =
=
Atot tc
tc
t tc
tc
1/tc
tc
H =
2
'
1
tc
1
1 c
1 tc2 tc
'
=
H1 = h(t ) t dt = t dt = t dt =
t
tc 0
tc 2 2
0
0 c
ed applicando il metodo dei momenti:
247
tc/2
Onda osservata (solo
scorrimento superficiale)
t
Q1', oss
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
248
Isocorrive=
Archi (r = cost)
rn = rmax
rn 1
z n 1
Isocorrive=isodistanze
lungo la rete (l=cost)
ln = lmax
ln 1
r2
z2
z1
l2
r1
z=0
Atot
l1
r=0
Atot
Atot
An
An
An
An 1
An 1
An 1
A2
A1
A2
A1
A2
A1
z1 z 2
quote z
z n 1 z n = z max
r1
r2
raggi r
rn 1 rn = rmax
l1
l=0
l2
distanze l
l n 1 l n = l max
249
Atot
An
h (t ) =
A2
A1
z1 z 2
quote z
0 t c 2t c
n
A5 n
Atot tc
A1 n
Atot tc
1 dA(t )
Atot dt
z n = z max
.... ( n 1) tc tc
n
0 t c 2t c
n
.... ( n 1) tc tc
n
tempi di ritardo
H1' = tc
tempi di ritardo
nA t t nA t 3t
H1' = 1 c c + 2 c c + .... =
Atot tc n 2n Atot tc n 2n
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
[A (2 i 1)]
i =1
2 n Atot
tc = tc
250
p
h
H 1' = tc
tc =
t
Q1', oss
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
251
4 Atot + 1.5 L
0 .8 z '
tc = 0.1272
Atot
ia
0.108
ia
L
tc =
3 .6 v
Giandotti
Ventura
L Atot ia
tc = 0.396
L
ia
ib
tc =
0.72
( Atot L )1/ 3
Tournon
Pasini
v = 1.0 1.3 m / s
bacini pedemontani
v = 1.5 2.0 m / s
Viparelli
252
p (t ) = p
p (t ) = 0
p, q
=
h
t
(
)
tc
h ( t ) = 0
td
t>d
q ( d1 ) = p
d1
tc
q( d 2 ) = p
t tc
t > tc
q( d 3 ) = p
d1
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
d2=tc
d3
d1+tc d2+tc
d3+tc
t
253
Evento critico
Durata critica dc: durata di pioggia (costante) che d luogo, tra tutte le
piogge equiprobabili, al valore massimo di portata al colmo qc.
Portata critica qc: portata al colmo massima tra tutte quelle generate da
eventi equiprobabili.
Portata critica
Inviluppo dei colmi
Onde di piena
generate da
piogge
equiprobabili
La
1.
2.
3.
254
p, q
p = Atot a d
n 1
dn
q( d ) = Atot a
tc
p1
q( d ) = p = Atot a d n 1
p2
p3
d1
d2=tc
d3
d1+tc d2+tc
d3+tc
255
p, q
p1
p=Atotad n-1
portata critica
p2
inviluppo dei colmi
p3
d1 d2=dc
d3
durata critica
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
256
q( d ) = p (1 e d / k )
Nellipotesi di piogge equiprobabili ed in assenza di perdite, la portata di
pioggia pu essere dedotta dalle curve di possibilit pluviometrica:
p( d ) = i Atot = a d n 1 Atot
Si ottiene quindi:
q( d ) = a d n 1 Atot (1 e d / k )
(1)
dq(d )
= a Atot ( n 1) d n 2 (1 e d / k ) + d n 1 e d / k
d (d )
k
257
dq(d )
d
= a Atot d n 2 ( n 1) (1 e d / k ) + e d / k
d (d )
k
d c d c / k
d c / k
+
(
n
1
)
1
e
e
=0
C=
dc
k
risulta
qc = a d cn 1 Atot 1 e d c / k
258
d c n 1
qc = a Atot 1 e d c / k
k
n 1
k
2.5
dc
k
).
Gli andamenti di C e di D in
funzione di n sono riportati nel
grafico.
Coeff. C
Coeff. D
2
C, D
1.5
0.5
0
0.2
0.3
0.4
0.5
n
0.6
0.7
0.8
259
qc 0.65 a k n 1 Atot
Osservando che:
1. il bacino non impermeabile, per cui occorre moltiplicare le piogge
lorde per un coefficiente (in generale dipendente dal tempo di
ritorno) che tiene conto delle perdite
2. la pioggia non uniformemente distribuita sul bacino, per cui occorre
applicare un coefficiente di ragguaglio allarea ARF
3. comodo esprimere larea del bacino in km2 e lintensit di pioggia in
mm/h
lespressione precedente diventa:
qc (T )
(m3 / s)
1
0.65 (T ) ARF a (T ) k n 1 Atot
3 .6
()
()
( mm / h )
( km 2 )
260
qc (T )
(m3 / s)
1
(T ) ARF a (T ) tcn 1 Atot
3.6
()
()
( mm / h )
( km 2 )
1
qc (T )
C i (T , tc ) Atot
3 .6
dove i(T, tc) lintensit di pioggia (mm/h) di durata pari al tempo di
corrivazione e di assegnato T, mentre il coefficiente di proporzionalit C
(0< C 1, adimensionale) assume il significato di un coefficiente di
afflusso (runoff coefficient) che tiene conto di tutti i fenomeni sul bacino
(perdite idrologiche, ragguaglio allarea, ecc.) per cui la portata di deflusso
inferiore alla portata di pioggia.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
261
262
Dati disponibili
Serie storiche di
osservazioni di
portata alla
sezione di
chiusura del
bacino in esame
Elaborazione
probabilistica
diretta delle
portate (al
colmo o
massime medie
giornaliere)
Serie storiche
di osservazioni
di portata in
bacini
idrologicamente
simili
Serie storiche di
osservazioni di
pioggia nel
bacino in esame
e caratteristiche
geomorfologiche
del bacino
Metodi di
regionalizzazione
Modelli di
trasformazione
Afflussi-Deflussi
Caratteristiche
geomorfologiche
del bacino e
poche
informazioni
pluviometriche
Formule
empiriche
263
264
Metodi diretti
Si possono utilizzare quando si disponga nella sezione di interesse di
osservazioni di portata per un numero di anni sufficientemente
elevato (> 20 - 30 anni).
Le stime sono da considerarsi affidabili per tempi di ritorno non
superiori al doppio della numerosit del campione utilizzato: T 2N.
Il procedimento di stima delle portate di piena avviene nelle seguenti
fasi:
1. reperimento dei dati disponibili, usualmente portate al colmo
massime annue o massimi valori delle portate medie giornaliere;
2. scelta della distribuzione di probabilit: Gumbel, ecc.;
3. stima dei parametri della distribuzione: metodo dei momenti,
dei minimi quadrati, ecc.;
4. verifica del buon adattamento: carte probabilistiche, fasce
fiduciarie, test statistici, ecc;
5. stima della portata di assegnato tempo di ritorno: inversione
analitica o numerica della funzione di distribuzione di probabilit.
265
266
Anno
1956
1957
1958
1959
1960
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
Massima
giornaliera al colmo
94.6
151
114.0
177
138.0
305
194.0
443
291.0
637
267
Anno
1951
1952
1953
1954
1955
1956
1957
1958
1959
1960
Massima
giornaliera al colmo
12200
12500
3460
6600
6680
4060
4100
2300
2400
5130
5270
6900
6960
4840
4960
7150
7590
7460 ??
7310
7210
268
7210
7460
269
qc
(m3/s)
236
271
368
482
364
407
146
334
311
510
314
579
408
301
qm
(m3/s)
188
207
203
339
309
295
102
217
218
333
254
354
204
219
Anno
1954
1955
1956
1957
1958
1959
1960
1961
1962
1963
1964
1965
1966
1967
qc
(m3/s)
205
325
679
491
343
486
817
541
296
426
438
338
751
304
qm
(m3/s)
134
215
567
393
241
354
648
315
260
266
318
262
505
178
Anno
1968
1969
1970
1971
1972
1973
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980
qc
(m3/s)
550
519
271
209
765
556
773
260
177
270
481
413
318
qm
(m3/s)
476
456
254
175
619
480
617
236
138
179
394
336
296
270
i
1
2
3
4
39
40
41
F=
i
y = ln[ ln( F ))]
N +1
0.0238
0.0476
0.0714
0.0952
0.9286
0.9524
0.9762
= 0.78 s
u = m 0.45 s
qc
(m3/s)
qm
(m3/s)
146
177
205
209
765
773
817
102
134
138
175
617
619
648
m
s
CV
415.44
169.60
0.41
311.07
138.62
0.45
131.95
339.12
107.85
248.69
-1.318
-1.113
-0.970
-0.855
2.602
3.020
3.726
271
50
25
10
qc
qm
qc Gumbel
qm Gumbel
-1
-2
0
200
400
600
Portata (m3/s)
T
qc (T ) = uc c ln ln
T
1
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
800
1000
T
qm (T ) = um m ln ln
T
1
272
Coefficiente di punta
Si definisce coefficiente di punta il rapporto (adimensionale) tra portata
al colmo e portata media giornaliera, a parit di tempo di ritorno T
C p (T ) =
qc (T )
qm (T )
C p = 1 + 0 X 11 X 22 .... X nn
dove
Coefficiente di punta
Una delle espressioni pi
semplici tiene conto solo
della superficie del bacino:
Cp
C p = 1 + 0 A1
Ad esempio, per la maggior
parte delle stazioni
appartenenti al bacino del
Po, alla Liguria, Toscana,
ecc., M. Tomirotti (2001)
ha ricavato lespressione:
C p = 1 + 15.89 A0.48
Una volta ricavato Cp la portata al colmo di assegnato tempo di
ritorno T pu ricavarsi dalla corrispondente portata media giornaliera
attraverso lespressione:
qc (T ) = C p qm (T )
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
274
275
276
277
Regione A
Qc (T ) = q xT
aa
ZT1
Regione D
ZT2
Regione C
Zona
Ubicazione geografica
Bacini
aa
ZT1
ZT2
Superficie
(km2)
402500
401900
151500
61300
902700
201100
501500
278
xT = +
(1 e
k y
T
y = ln ln
T 1
xT = fattore di crescita;
, , k = coefficienti della distribuzione di probabilit GEV;
y = variabile ridotta di Gumbel.
Zona
Regione
316
0.365
0.745
-0.110
347
0.352
0.635
-0.320
753
0.377
0.643
-0.276
439
0.334
0.775
-0.089
aa
467
0.292
0.804
-0.088
279
Zona
10
20
50
100
200
500
1.68
2.03
2.52
2.93
3.37 4.00
1.80
2.38
3.37
4.33
5.52 7.57
1.82
2.38
3.29
4.14
5.17 6.87
1.61
1.91
2.33
2.67
3.03 3.55
aa
1.53
1.80
2.16
2.46
2.77 3.22
500
200
100
4
50
Regione
A
B
C
D
aa
3
2
1
20
10
5
2
0
0
2
3
4
5
6
Fattore di crescita xT
280
q = q (1) Am
q
Regione
q (1)
m3s1km2m
0.799 (0.183)
2.098
0.901 (0.148)
0.525
0.750 (0.080)
5.200
0.772 (0.062)
2.487
aa
0.638 (0.089)
1.586
281
Formule empiriche
Come le pi moderne tecniche di regionalizzazione, le formule empiriche
sfruttano il concetto di omogeneit idrologica per accorpare le osservazioni
disponibili in diverse stazioni di misura ed ampliare cos la base di dati.
Alcune di queste formule conservano ancora un certo interesse per
valutazioni di prima approssimazione.
Le pi note e applicate in Italia sono:
formule di Fuller e di Tonini;
formule di Gherardelli-Marchetti e di Mongiardini;
formule di Forti, De Marchi, Pagliaro;
formula di Giandotti.
Una limitazione comune a tutte queste formule attiene alla modesta
estensione temporale delle serie storiche disponibili allepoca in cui esse
sono state ricavate (intorno alla met del secolo scorso)
per maggiori dettagli si rimanda a U. Maione, Le piene fluviali (seconda
edizione, 1995), La Goliardica Pavese, Cap.IV, par.5.
282
Gherardelli, prendendo in
considerazione le massime
portate di piena al colmo
verificatesi nei corsi dacqua
italiani fino al 1938, ha
dedotto che il contributo
specifico di massima piena u
u=
q
S
10
0 =1
9.7
9
diminuisce allaumentare
della superficie del bacino
secondo la formula:
S
u = u100
100
u (m3/(skm2)
Formula di Gherardelli-Marchetti
10
0=
0 .4
0
2 / 3
283
Formula di Gherardelli-Marchetti
u100 un parametro caratteristico della regione idrologica considerata.
Per le regioni italiane varia in un campo molto esteso (da 0.40 a 20
m3/(skm2). Gherardelli e Marchetti hanno fornito unampia casistica,
brevemente riassunta nella tabella seguente.
Regione
u100
m /(skm2)
Bacini veneti
313.6
Bacini lombardi
312.4
Bacini piemontesi
517.5
Bacini emiliani
1020
Bacini liguri-toscani
514.5
29
712
284
Formula di Gherardelli-Marchetti
La formula di gherardelli pu anche essere utilizzata per trasferire le
elaborazioni idrologiche di piena da una sezione ad unaltra del
medesimo bacino. Ipotizzando infatti che il sottobacino ed il bacino
completo siano idrologicamente simili, ovvero presentino il medesimo
u100, lapplicazione della formula di Gherardelli-Marchetti porta
allespressione:
q1
S1
= u1 = u100
100
S1
2 / 3
q2
S
= u2 = u100 2
S2
100
2 / 3
1/ 3
q1 S1
=
q2 S2
285
500
+ 0.5
S + 125
500
u = 3.25
+1
S + 125
u = 2.25
u=6
S + 125
+5
u=
2900
S + 90
Forti1
Forti2
De Marchi
Pagliaro
40
20
10
8
6
4
1
10
100
Superficie del bacino S (km2)
1000
Modelli matematici
Modelli idraulici:
Modelli idrologici:
si basano su formulazioni
matematiche che, per quanto
approssimate, esprimono
principi fisici di conservazione.
si basano su formulazioni,
almeno in parte empiriche, che
schematizzano i fenomeni fisici
in maniera concettuale.
Vantaggi:
Svantaggi:
Vantaggi:
Svantaggi:
sono in grado di
descrivere
accuratamente, a
seconda delle
approssimazioni
adottate, pressoch
tutti i fenomeni fisici.
richiedono una
conoscenza
dettagliata della
geometria del corso
dacqua e, in certi
casi, elevati oneri
computazionali.
sono semplici da
applicare e non
richiedono una
conoscenza
dettagliata del
tronco fluviale.
sono in grado di
descrivere solo
alcuni fenomeni e
solo in una (o
poche) sezioni.
287
A
B
allora possibile scrivere lequazione di continuit in forma integrale
lungo lintero tratto del corso dacqua considerato. Per un intervallo
infinitesimo dt risulta:
q A (t ) dt qB (t ) dt = dW (t )
dove qA(t) la portata entrante attraverso la sezione A, qB(t) quella
uscente attraverso la sezione B e dW la variazione del volume
immagazzinato nel tronco fluviale.
288
Metodo Muskingum
Secondo il metodo Muskingum il volume invasato nel tronco fluviale pu essere
considerato come somma (o differenza) di due volumi:
1)il volume prismatico W1 (sempre positivo) che necessario sia presente nel tronco
fluviale per consentire alla portata
assume proporzionale alla portata
un tempo:
W1 (t ) = k qB (t )
qA
e la
qB. Tale volume positivo nella fase di risalita della piena quando qA >
qA = qB e negativo nella fase calante della piena quando qA < qB:
portata in uscita
qB,
W2
W2 (t ) = x k [q A (t ) qB (t )]
W2
qA(t)
qA(t)
W1
qB(t)
Sez.A
W2
W1
qB(t)
Sez.A
Sez.B
Sez.B
289
Metodo Muskingum
Sommando i due volumi si ottiene:
W (t ) = W1 (t ) + W2 (t ) = k [x q A (t ) + (1 x ) qB (t )]
che esprime il volume immagazzinato nel tronco fluviale al tempo
come combinazione lineare delle portate entranti ed uscenti al
medesimo istante. Essa rappresenta lequazione caratteristica del
metodo Muskingum e contiene i due parametri k [t] e x [] che
necessitano di taratura.
Si dimostra che il metodo risulta stabile se
0 x 0.5.
dW (t )
=
q
t
q
t
(
)
(
)
A
B
dt
W = k [x q A + (1 x ) qB ]
290
k ed x (tarati precedentemente).
q
t
W ( t + t )
t + t
A
(t ) dt
(t ) dt =
qA(t+t)
qA, qB
t+t risulta:
dW (t )
W (t )
qA(t)
[q A (t ) + q A (t + t )] t [qB (t ) + qB (t + t )] t =
2
qB(t+t)
= W (t + t ) W (t )
qB(t)
t t+t
[qA (t ) + qA (t + t )] t [qB (t ) + qB (t + t )] t =
2
2
= k [x q A (t + t ) + (1 x ) qB (t + t )] k [x q A (t ) + (1 x ) qB (t )]
291
t
t
t
q A (t ) + k x + q A (t + t ) k x + qB (t ) k (1 x) = qB (t + t ) k (1 x) +
2
2
2
t
t
(
1
)
k
x
k
x
k
x
2
+ q B (t )
+ q A (t + t )
qB (t + t ) = q A (t )
t
t
t
+
(
1
)
(
1
x
)
k
(
1
x
)
k
x
k
2
2
2
Indicando con
qB (t + t ) = C1 q A (t ) + C2 q A (t + t ) + C3 qB (t )
(1)
C1 + C2 + C3 = 1
t = 0 dove si
292
q
0
(t ) dt qB (t ) dt =
0
0t si ottiene:
W (t )
dW (t ) = W (t ) W (0)
(1)
W ( 0)
qA
293
W (t ) = k [x q A (t ) + (1 x ) qB (t )] = k q* ( x, t )
(2)
W * (t ) = k q* ( x, t ) W (0)
che rappresenta nel piano q*
angolare k ed intercetta W(0)
Fissato un valore
valori di
q* ( x , t )
0 x 0.5
W * lequazione di una retta di coefficiente
e di
W *(t).
294
Variando il valore di
xi
punti si spostano a
destra o a sinistra (a
parit di ordinata) ed il
cappio si pu restringere
od allargare.
2.5E+007
2.0E+007
Volume W * (m3)
1.5E+007
1.0E+007
5.0E+006
0.0E+000
-5.0E+006
300 400 500 600 700 800 900 1000 1100
portata q* (m3/s)
295
x che minimizza
R2).
Il coefficiente angolare
della retta interpolare
che si ottiene (dopo
aver minimizzato
lampiezza del cappio)
rappresenta il valore del
parametro k.
2.0E+007
Volume W * (m3)
di
2.5E+007
1.5E+007
1.0E+007
5.0E+006
0.0E+000
-5.0E+006
300 400 500 600 700 800 900 1000 1100
portata q* (m3/s)
296
297
298
Grandezza
Massa
Quantit di moto
Propriet
intensiva b
dW
v dW
Sys
Sys
dB
dm
299
BS (t ) = BW (t )
Al tempo
t+dt:
BS (t + dt ) = BW (t + dt ) BW e(t + dt ) + BW u (t + dt )
v1
v2
We
BS (t + dt ) BS (t )
=
dt
BW (t + dt ) BW (t ) BW e(t + dt ) BW u (t + dt )
+
dt
dt
dt
dl2=v2dt
dl1=v1dt
Wu
(1)
(2)
volume nuovo occupato dal
sistema al tempo t+dt
300
+
dt
dt
dt
dt
+
=
dt
dt
dt
dt
t
Flusso della propriet B
entrante nel volume di
controllo
301
B=m e b=1
t+dt
q
dmS
=0
dt
q +
mW
q1 + q2 = 0
t
dx
q
dx
x
x+dx
(1)
mW ( Adx )
=
t
t
( Adx )
q
q + q + dx = 0
t
x
A q
+
=0
t x
(2)
302
B=mv e b=v
dM S
= F
dt
(1)
M W
q1v1 + q2 v2 = Fx
t
( 2)
303
t
t+dt
qv
M W (Avdx)
=
t
t
qv +
dx
( qv )
dx
x
x+dx
( Avdx)
(qv)
qv + qv +
dx = Fx
t
x
v=q/A si ottiene:
q
q2
dx + dx = Fx
t
x A
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
(1)
304
(vista in
sezione)
Fi (x )
Fi ( x + dx)
x+dx
(vista in
pianta)
x+dx
Fl
dx
(vista in
sezione)
Fp
Fr
x+dx
305
Fi (x)
Fi ( x + dx)
x
dx
x+dx
h( x)
Fi ( x) =
[h( x) ]B( )d = I
Fi ( x + dx) = I1 + 1 dx
x
e quindi:
I1
dx
Fi ( x) Fi ( x + dx) =
x
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
h(x)
B()
h(x)
306
Fl
B ( )
dFl = [h ]
dx d
x
dove
B ( )
dx rappresenta la variazione di
x
B( )
[
]
Fl = h
dxd = dxI2
x
0
B ( )
< 0
x
Fl
x+dx
B ( )
dx
x
x+dx
alveo convergente
307
Equazione
Bilancio della
di bilancio
q.d.m.: 3)
della
e 4)quantit
componente
di moto:
del peso e resistenza
La componente della forza peso nella
direzione del moto Fp pu esprimersi
come:
Fp
Fp = ( Adx )i
dove il peso specifico, Adx il
Fr = ( Adx ) J
i
x
dx
x+dx
Fr
308
Equazione
Bilancio della
Equazione
di bilancio
q.d.m.:di3)
della
bilancio
e 4)quantit
componente
delladi
quantit
moto:
del peso
di moto
e resistenza
Inserendo nella (1) di pag.304 le espressioni delle forze esterne
precedentemente trovate e ricordando che =g si ottiene:
q
q2
I
dx + dx = g 1 dx + gI 2dx + gAdxi gAdxJ
t
x A
x
Semplificando per
I1
si ottiene infine:
x
q q 2
+ + gI1 = gA(i J ) + gI 2
t x A
differenziale
(2)
309
Equazione
Bilancio
Propagazione
della
di bilancio
q.d.m.:
delle piene:
3)
della
e 4)quantit
equazioni
componente
di emoto:
metodi
del peso
di risoluzione
e resistenza
A q
t + x = 0
q
q
+ + gI1 = gA(i J ) + gI 2
t x A
310
A = A(h( x, t ), x )
Le derivate dellarea bagnata A rispetto al tempo
compaiono nelle equazioni risultano pertanto:
h
A A h
=B
=
t h t
t
dove B=B(h,
libero.
t ed allascissa x che
A A h A
h A
=
+
= B +
x h x x h =cost
x x h =cost
311
A e q:
A q
+
=0
t x
ricordando che q =Av e introducendo le espressioni precedentemente
trovate per le derivate di A si ottiene:
h
v
h A
=0
B + A + vB + v
t
x
x
x h =cost
h A v
h v A
+
+v +
=0
t B x
x B x h =cost
312
A e q:
q q 2
+ + gI1 = gA(i J ) + gI 2
t x A
q
v
h
A h
v
= A + vB
= A +v
t
h t
t
t
t
A h A
q2 2
v
= (v A) = 2vA + v 2
+
x A x
x
h x x h =cost
q2
v 2 h A
= 2vA + v B +
x A
x
x x h =cost
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
313
h( x)
I1
= [h( x) ]B ( x, )d
x x 0
b( x )
f ( x, )
b
(
)
(
)
(
,
,
(
)
,
(
)
f
x
d
=
d
+
f
x
b
x
f
x
a
x
x
x a (x )
x
x
a( x)
si ottiene:
I1
=
x
h( x)
I1 h
=
x x
B( x, )
h
h
[
]
[
]
B
x
+
h
x
d
+
h
x
h
x
B
h
(
,
)
(
)
(
)
(
)
(
)
h( x ) B(0) 0
h( x)
h( x )
B( x, )d +
B( x, )
h
[
]
h
x
d
=
(
)
A + I2
x
x
0
e quindi:
I1
h
= gA + gI 2
x
x
314
h A
h
v
h
v
+ gA + gI 2 = gA(i J ) + gI 2
+ vB + 2vA + v 2 B +
x
x
t
t
x x h =cost
h A v
v
h v A
v
h
+ vB +
+v +
+
vA
+
gA
= gA(i J )
t
x B x h =cost
x
x
t B x
1 v v v h
+
= (i J )
+
g t g x x
315
1 v v v h
+
+
= (i J )
g t g x x
Ciascun termine dellequazione di bilancio della q.d.m. rappresenta una pendenza.
Il primi due termini del primo membro sono detti inerziali in quanto dipendenti dalla
variazione della velocit nel tempo (il primo) o dalla variazione dellaltezza cinetica
v2/2g nello spazio (il secondo). Il terzo termine rappresenta la pendenza stessa del
pelo libero. Al secondo membro i la pendenza del fondo, mentre
cadente idraulica (pendenza dalla linea dellenergia).
J rappresenta la
1 v
1 (2 1)
1.0 105
g t 9.81 (3 3600)
(4 1) 1.5 105
1
v v (v 2 / 2 g )
=
(2 9.81) 10000
x
g x
e sono quindi circa di due ordini di grandezza pi piccoli rispetto alla pendenza ed
alla cadente.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
316
Modelli semplificati
Vi sono modelli semplificati che trascurano i termini inerziali (modello
parabolico) risolvendo lequazione:
h
= (i J )
x
Se anche il termine
h
x
i=J
Il modello risultante viene detto cinematico. Tale modello non in grado
di simulare i fenomeni di attenuazione del colmo di piena ma solo quelli di
traslazione lungo lasta fluviale.
I modelli parabolico e cinematico hanno avuto una certa diffusione nei
decenni passati, quando risultava oneroso risolvere le equazioni in forma
completa. Poich oggigiorno vengono utilizzati molto pi raramente non
verranno trattati nel seguito.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
317
Cappio di piena
Ritornando allespressione completa dellequazione di bilancio della q.d.m.,
ricavando la cadente J e sostituendola nellequazione di Chezy si ottiene:
1 v v v h
q = A RJ = A R i
+
+
g t g x x
Dallequazione scritta si evince che, a
parit di profondit idrica (e quindi a
parit di A, ed R, la portata
transitante in una sezione fluviale in
condizioni di moto vario dipende dal
valore e dal segno dei termini
differenziali che compaiono sotto
radice. Il legame tra q ed h non
quindi univoco, ma presenta una tipica
forma a cappio (cappio di piena).
Ci in parziale contraddizione con
quanto ipotizzato nella costruzione della
scala delle portate a partire, ad
esempio, da misure di velocit in
campo.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
q
318
h A v
h v A
+
+
+
=0
v
t B x
x B x h =cost
1 v + v v + h = (i J )
g t g x x
Bilancio di massa
Bilancio di q.d.m.
319
df =
f
f
dx + dt
t
x
e dividendo per
dt si ottiene:
df f dx f
+
=
dt x dt t
320
1 v v v h
h A v
h v A
+
+
+ = (i J )
+v +
+
x
x B x h =cost
t B x
g
t
g
x
h
h v A
v A
v v
= (i J )
+ +
+ (v + ) +
t
x g t B
g x
B x h =cos t
(1)
v + dx
=
=
1
dt
A
v
+
B
g
g
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
321
(v + ) = A + v
g
B
g
si ottiene
2
g
A
A
= g
B
B
h
v v
h c v c 2
v A
+ (v + c ) +
+ + c = c(i J )
t
g x
x g t g
B x h =cost
e raggruppando:
h
h c v
v
v A
+ (v + c ) + + (v + c ) = c(i J )
x g t
x
t
B x h =cost
322
A
=0
x
h =cost
Esprimendo
c2
h=
g
A Bh
=
=h
B
B
c = gh
h in funzione di c si ottiene:
h 2c c
=
t
g t
h 2c c
=
x g x
e sostituendo:
v
2c c
2c c c v
+ (v + c )
+ + (v + c ) = c(i J )
x
g t
g x g t
Dividendo per
c e moltiplicando per g:
(2c )
(2c ) v
v
+ (v + c )
+
+ (v + c ) = g (i J )
t
x
t
x
e raggruppando i termini derivati rispetto a
(v + 2c )
(v + 2c )
(
)
= g (i J )
+ v+c
t
x
323
(v + 2c )
(v + 2c )
= g (i J )
+ (v + c )
t
x
Confrontando il primo membro dellespressione trovata con quella della
derivata totale di una funzione di due variabili:
df f f dx
= +
dt t x dt
si riconosce che risulta:
f = (v + 2c )
dx
= (v + c )
dt
dx
dt = v + c
d (v + 2c ) = g (i J )
dt
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
324
dx
dt = v c
d (v 2c ) = g (i J )
dt
e quindi il sistema di due equazioni differenziali alle derivate parziali risulta
equivalente ai seguenti due sistemi di equazioni alle derivate totali:
dx
dt = v + c
d (v + 2c ) = g (i J )
dt
dx
dt = v c
d (v 2c ) = g (i J )
dt
325
k (ottenuta derivando
q 2 A3
lespressione dellenergia specifica e ricercandone il minimo):
=
g
B
e ponendo
A
B
uniformemente in tutte le direzioni, sono quindi in grado di risalire una corrente lenta,
ma vengono risospinte verso valle in condizioni di corrente veloce.
ct3
ct1
ct1
O
ct1
O2
O1
ct3
O2
O3
O1
ct2
O3
ct3
ct2
ct2
v=0
vt1
vt2
vt3
v<c
vt1
vt2
v>c
vt3
326
dx
=v+c
dt
dx
=vc
dt
C
dx
= vc
dt
C+
dx
=v+c
dt
Corrente critica
C
dx
= vc
dt
C+
dx
=v+c
dt
Corrente lenta
C C
dx
= vc
dt
dx
=v+c
dt
+
Corrente veloce
x
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
327
xB
x1 xA
P2
Dominio di
determinazione
del punto P1
P1
x2
Regione di
influenza del
punto P2
P1
x1 xA
xB x2 x
x1
P2
x2
x
328
tD
A
tA
tB
B
x1
xA
xD xB x2 x
A e D ed il secondo tra B e
329
2
c
t
B B
B
tD
xD
dx = (v + c )dt
tA
xA
v D + 2 cD
tD
d (v + 2c ) = g (i J )dt
v
+
2
c
t
A A
A
vD+cD
vA+cA
tA
tD
(v + c )dt 2 [(v
tD
vB cB
JD
vD cD
JA
+ c A ) + (vD + cD )](tD t A )
tA
tD
tB
t
tD
(v c )dt 2 [(v
tB
cB ) + (vD cD )](tD tB )
tD
tA
t
tD
Jdt 2 (J
+ J D )(tD t A )
tA
330
A
D
2
(v + 2c ) (v + 2c ) gi (t t ) g (J A + J D ) (t t )
D
A
A
D
A
D
A
D
2
(J + J D ) (t t )
(vD 2cD ) (vB 2cB ) gi (tD tB ) g B
D
B
2
che rappresenta un sistema algebrico nelle quattro incognite principali xD,
tD (posizione del punto D nel piano spazio-tempo), vD e cD, oltre che
lincognita accessoria JD che pu essere calcolata aggiungendo al sistema
lequazione di Chezy:
v2
J= 2
R
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
331
2
c
t
B B
B
tE
tB
Si ottiene:
x =x1 xB
E
1
(v 2c ) (v 2c ) gi (t t ) g ( J B + J E ) (t t )
E
B
B
E
B
E
B
E
2
332
q(x1)
q = q ( x1 , t )
Considerato che le variabili dipendenti sono
v e c la condizione si pu scrivere (alveo
rettangolare):
c2
vB = q ( x1 , t )
g
1
[(vB cB ) + (vE cE )](tE tB )
x
x
B
E
2
(J B + J E ) (t t )
(
)
(
)
v
c
v
c
gi
t
t
g
E
E
B
B
E
B
E
B
2
B
2
v
c
= f (tE )
E
E
g
333
v
+
2
c
t
A A
A
t
E
tE
tA
Si ottiene:
x
x
A
E
2
(v + 2c ) (v + 2c ) gi (t t ) g ( J A + J E ) (t t )
E
A
A
E
A
E
A
E
2
xA
xE=x2 x
334
x1
x1
x2
x2
x1
x2
idrometro
335
x1
*
2
x = x2*
x2
scala delle portate
Tratto di interesse
q
336
tE
q=
B 2
vc = f1 (t )
g
xE=x1
c2
h=
= f 2 (t )
g
Dalle due relazioni precedenti si deduce:
cE = gf 2 (t E )
vE =
1 f1 (t E )
B f 2 (t E )
337
E
A
(v + 2c ) (v + 2c ) gi (t t ) g (J A + J E ) (t t )
E
A
A
E
A
E
A
E
2
(J + J E ) (t t )
(vE 2cE ) (vB 2cB ) gi (tE tB ) g B
E
B
t
E
tE
tA
tB
xA xB xE=x2
Nel sistema, oltre alle tre incognite nel punto E, pu identificarsi come quarta
incognita, ad esempio la posizione spaziale xB del punto B (noto tB) che
garantisca che la caratteristica C intersechi la C+ esattamente in E. In ogni
caso, non necessario introdurre alcuna condizione al contorno di valle.
338
t=0
A1
B1
A2
A3
B2
B3
A4
A5
B4
B5
Per iniziare il calcolo necessario conoscere, in una serie di punti al tempo t=0
collocati lungo lasta fluviale, il valore delle variabili dipendenti v e c (condizioni
iniziali). Ci corrisponde a conoscere lo stato del fiume al tempo t=0.
In generale le condizioni iniziali possono essere:
assegnate a partire da una condizione iniziale semplice (ad esempio acqua
ferma in un invaso);
dedotte da una preliminare simulazione di moto permanente;
dedotte da una precedente simulazione di moto-vario (c.d. hot-start).
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
339
t
1 c.c. monte
Corrente veloce
t
1 c.c. valle
2 c.c. monte
x2
x1
x1
2 condizioni iniziali
0 c.c. valle
x2
2 condizioni iniziali
340
F1
E1
E2
D1
A1
F3
F2
A2
E3
D2
A3
D3
A4
F4
E4
E5
F5
D5
E6
A5
A6
341
x
punti con
soluzione nota
t
D
tD
tA ,tB
xD1 xA
punti con soluzione nota
xD
xB
xD+1
343
AD e BD :
D
A
(v + 2c ) (v + 2c ) gi (t t ) g (J A + J D ) (t t )
D
A
A
D
A
D
A
D
2
( J + J D ) (t t )
(vD 2cD ) (vB 2cB ) gi (tD tB ) g B
D
B
2
si riconosce che, in questo caso, le incognite principali
sono otto. Se si introduce lipotesi di variazione lineare
delle grandezze si possono aggiungere le seguenti
quattro equazioni:
v A vD 1 x A xD 1
v v = x x
D
D 1
D
D 1
vB vD = xB xD
vD +1 vD xD +1 xD 1
c A cD 1 x A xD 1
=
cD cD 1 xD xD 1
cB cD
x xD
= B
cD +1 cD xD +1 xD 1
vD
vA
vD1
xD1
xA
xD
344
A e B ricadono
nellintervallo xD1, xD+1. Ci limita la lunghezza del passo di calcolo t che si
Inoltre il metodo risulta stabile solo se le ascisse dei punti
345
t
E
tE
tB
xE
xB
xE+1
346
BE:
E
B
2
si riconosce che, in questo caso, le incognite principali sono cinque. Se si introduce
lipotesi di variazione lineare delle grandezze si possono aggiungere le seguenti due
equazioni:
xB xE
vB vE
=
v v
E +1 E xE +1 xE
cB cE = x B x E
cE +1 cE xE +1 xE
alle quali va aggiunta una c.c. di monte per chiudere il problema. Ad esempio, se noto
landamento della portata nel tempo:
cE2
qE = v E B = f ( t E )
g
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
347
t
E
tE
tA
xE1 xA
punti con soluzione nota
xE
348
AE:
E
A
2
si riconosce che, anche in questo caso, le incognite principali sono cinque. Se si
introduce lipotesi di variazione lineare delle grandezze si possono aggiungere le
seguenti due equazioni:
v A vE 1 x A xE 1
v v = x x
E
E 1
E
E 1
c A cE 1 = x A xE 1
cE cE 1 xE xE 1
alle quali va aggiunta una c.c. di valle per chiudere il problema. Ad esempio, se noto
landamento della livello idrico nel tempo:
cE2
hE =
= f (tE )
g
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
349
f ( x, t + t ) f ( x, t )
f
= lim
t t 0
t
ma pu anche scriversi:
f
f ( x, t ) f ( x, t t )
= lim
t t 0
t
oppure:
f ( x, t + t ) f ( x, t t )
f
= lim
t t 0
2t
f
f(x,t+t)
f(x,t)
f(x,tt)
tt t
t+t
350
2 f
f
f ( x, t + t ) = f ( x, t ) + t + 2
t x ,t
t
t 2 3 f
+ 3
x ,t 2 t
t 3
+ ....
3
!
x ,t
(1)
2 f
f
f ( x, t t ) = f ( x, t ) t + 2
t x ,t
t
t 2 3 f
3
2
x ,t
t
t 3
+ ....
3
!
x ,t
(2)
2 f
f ( x, t + t ) f ( x, t ) f
= + 2
t
t x ,t t
t 3 f
+ 3
2
x ,t
t
t 2
+ ....
3
!
x ,t
(3)
t 3 f
+ 3
2
x ,t
t
t 2
+ ....
3
!
x ,t
(4)
2 f
f ( x, t ) f ( x, t t ) f
= 2
t
t x ,t t
3 f
f ( x, t + t ) f ( x, t t ) f
= + 3
2 t
t x ,t t
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
2 si ottiene poi:
t 2
+ ....
3
!
x ,t
351
f
f ( x, t + t ) f ( x, t )
=
O(t )
t
t
dove il termine O(t) sta ad indicare che i primi termini che si sono
trascurati (presumibilmente i pi grandi) sono moltiplicati per t alla
prima potenza. Si dice pertanto che la discretizzazione della derivata
parziale con una differenza finita in avanti accurata al primo ordine.
In maniera analoga risulta:
f ( x, t ) f ( x, t t )
f
=
+ O(t )
t
t
e quindi anche la discretizzazione della derivata parziale con una differenza
finita allindietro accurata al primo ordine.
Risulta invece:
f ( x, t + t ) f ( x, t t )
f
=
O(t 2 )
t
2t
e quindi la discretizzazione della derivata parziale con una differenza finita
centrata accurata al secondo ordine.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
352
Istante
temporale tn+1
t
n+1
n +1
j
n1
Posizione
spaziale xj
1
0
Funzione
incognita
j1
j+1
353
t
n+1
n
f jn +1 f jn 1
f
t
2t
f jn+1 f jn1
f
x
2x
f
n
j 1
+f
2
n
j +1
n1
1
0
j1
j+1
x
354
A q
t + x = 0
q
q
+ + gI1 = gA(i J )
t x A
t
x
2
2
n
n
q2
q2
n +1
n
n
n 1
A
A
(
)
(
)
I
I
q
q
Anj1 + Anj+1
Anj1 J nj1 + Anj+1 J nj+1
1
1
j
j +1
j 1
j +1
j 1
j
+g
= gi
g
+
2t
2x
2x
2
2
Nelle due equazioni scritte per il punto j compaiono solo due grandezze
incognite. Il sistema pu quindi essere risolto.
Ci si comporta analogamente per tutti gli altri (J2) punti interni.
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
355
t
n+1
n
n1
1
0
j1
j+1
x
356
n +1
j
n
f jn+1 + f jn1
f j + (1 )
f jn+1 f jn1
f
x
2x
0 1
t
n+1
n
n1
1
0
j1
j+1
x
357
] [
f jn++11 + f jn +1 f jn+1 + f jn
f
2 t
t
] [
f + (1 ) f f + (1 ) f
f
x
x
f jn++11 f jn +1 + (1 ) f jn+1 f jn
=
x
n +1
j +1
[ f
[f
=
n
j +1
n +1
j +1
+ (1 ) f
n +1
j
n
j +1
n +1
j
+ (1 ) f
n +1
j +1
+ f jn +1
2
] + (1 ) [ f
n
j
]=
]+ [ f
n
j +1
[f
+ f jn
2
n
j
[ f
n +1
j
+ (1 ) f
+ f jn+1
2
f jn++11 + (1 ) f jn+1
n+1
t
]=
n
j
n +1
j +1
x
2
[f
n
j +1
+ f jn
j+1
0.5 1
Appunti di Idrologia Prof. P. Mignosa
358
A q
t + x = 0
q
q
+ + gI1 = gA(i J )
t x A
] [
] [
] [
t
x
2
n +1
n +1
n
n
q 2
q2
q2
q2
x
2
2
2
2
2
359
(A
n +1
j
2J equazioni nelle 2J
incognite
, q nj +1 , ( j = 1, 2, ..., J )
Il sistema non lineare. Dopo averlo linearizzato, ad esempio con il metodo di NewtonRaphson, si ottiene:
m11 m12
m
m22
21
m31 m32
0
0
0
0
..
..
..
..
0
0
0
0
0
0
m23 m24
m33 m34
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
m43 m44
m45
m46
m53
..
m54
..
m55
..
m56
..
0
..
0
..
0
..
..
..
..
..
..
..
..
0
0
0
0
0
0
0
0
mJ 2 , J 3 mJ 2 , J 2
mJ 1, J 3 mJ 1, J 2
0
mJ 2, J 1
mJ 1, J 1
mJ , J 1
0 A1
n1
n
0 q1
0 A2
n3
0 q2
n
4
..
0 ..
=
.. ..
..
n J 3
.. AJ 1
mJ 2, J qJ 1
n
J 2
nJ 1
mJ 1, J AJ
mJ , J qJ n +1 nJ
360
J sistemi di due equazioni in due incognite. Schemi siffatti sono detti espliciti.
Nei metodo di Preissmann (o in altri metodi analoghi) le incognite compaiono, oltre che
nella discretizzazione delle derivate rispetto al tempo, anche nella discretizzazione
delle derivate spaziali. Per calcolare le grandezze incognite al livello temporale (n+1)
bisogna quindi risolvere un sistema concatenato di
Schemi siffatti sono detti impliciti.
2J equazioni nelle 2J
incognite.
361
x
v + c max
dove v + c max rappresenta il massimo valore (in modulo) della somma della velocit
media e della celerit di propagazione. Ci equivale, come mostrato in figura, ad
imporre che tutte le C+ (linearizzate) che giungono dal livello temporale n a quello
x
n+1
n
t v + c max x
t
x
t v + c max
362
c = gh 10 m/s
500
= 35.7 s
4 + 10
363
Vantaggi:
Lo schema numerico
che ne deriva assai
semplice, dovendo
risolvere sistemi di 2 eq.
in 2 incognite.
Ogni passo di calcolo
pi veloce rispetto a
quello di uno schema
implicito.
Svantaggi:
Il passo di calcolo t
deve essere piccolo,
dovendo rispettare la
condizione CFL.
Utilizzo:
Sono convenienti quando il fenomeno in studio
di per s rapido (onde di piena brevi, fenomeni
indotti da manovre su organi mobili, cedimenti
strutturali, ecc.).
Impliciti:
Vantaggi:
Possono essere
incondizionatamente
stabili. Il passo di
calcolo t non deve
rispettare alcuna
condizione di stabilit,
ma deve essere
commisurato solo
alleffettiva velocit di
evoluzione temporale
del fenomeno fisico.
Svantaggi:
Lo schema numerico
che ne deriva pi
complesso, dovendo
risolvere ad ogni
passo di calcolo un
sistema concatenato.
Ogni passo di calcolo
pi lento rispetto a
quello di uno schema
esplicito.
Utilizzo:
Sono convenienti quando il fenomeno in studio
lento (onde di piena in fiumi di pianura, fenomeni
indotti da marea (non sempre) ecc.).
364
365
IL LUPO e LAGNELLO
litigare.
la
corrente
lenta
le
366