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Relazione di VARIANTE NON SOSTANZIALE ALIMENTAZIONE

- Impianto Biogas 999 kWe


Vittoria Bioenergia Srl
Rif. Provvedimento. N 058108 del 10/07/2012

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INDICE

PREMESSA ......................................................................................................................... 2
1. COMMITTENTE ........................................................................................................... 3
2. UBICAZIONE DELLIMPIANTO .................................................................................... 3
3. VARIANTE DELLE BIOMASSE IN INGRESSO ALLIMPIANTO E DELLA RICETTA
GIORNALIERA .................................................................................................................... 3
3.2 Filiera di appartenenza e stabilimenti di produzione dei sottoprodotti/biomasse ... 6
4.FATTIBILITA DI PROCESSO ........................................................................................ 12
4.1 Parametri di funzionamento dellimpianto ................................................................. 12
4.2 Fabbisogno di biomasse .......................................................................................... 13
5. MODALITA DI GESTIONE DELLE BIOMASSE E STOCCAGGIO DEL DIGESTATO .. 14
5.1 Stoccaggio delle biomasse ....................................................................................... 14
5.2 Identificazione biomasse: superficie aziendale per la coltivazione delle biomasse .. 17
6. MODALITA DI GESTIONE DEL DIGESTATO .............................................................. 18
6.1 Produzione del digestato .......................................................................................... 18
6.2 Stoccaggio del digestato .......................................................................................... 18
6.3 Spandimento digestato e calcolo azoto .................................................................... 19
6.3.1 Calcolo Azoto nel digestato ............................................................................... 20
6.3.2 Produzione del digestato e spandimento .......................................................... 23
7. PIANO DEL TRAFFICO ................................................................................................. 25

Allegati

Allegato A: Accordi Preliminari, Schede Tecniche, Analisi
Allegato B: Terreni per reperimento biomasse
Allegato C: Contratti di Affitto
Allegato D: Terreni per spandimento digestato e contratto di cessione
Allegato E: Planimetria Generale





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PREMESSA

La seguente relazione ha lo scopo di descrivere le variazioni introdotte relative alle biomasse
utilizzate per alimentare limpianto da 999 kWe, di propriet della Societ Vittoria Bioenergia Srl,
sito in Localit Marze di Sotto - Via Tamerischi Argenta (FE) ed autorizzato con Provvedimento
N. 058108 del 10/07/2012 e successiva modifica N. 9302 del 04/09/2013.
Si sottolinea che la modifica proposta non costituir una variante sostanziale dellA.U, in quanto
come si legge nella nota del Ministero dello Sviluppo Economico Prot. n. 0017732 del 09/09/2013
per gli impianti a biomassa, bioliquidi e biogas non sono considerati sostanziali i rifacimenti parziali
e quelli totali che non modifichino la potenza termica installata e il combustibile rinnovabile
utilizzato. Infatti si precisa che limpianto oggetto della presente relazione continuer ad utilizzare
biogas proveniente dalla fermentazione anerobica metanogenica di sostanze organiche non
contenente rifiuti conformemente a quanto stabilito nella parte II, sezione 6 dellAllegato X alla
parte quinta del D.Lgs. 152/2006.
Si evidenzia che lArt. 185 D.Lgs 152/2006 parte IV, in cui viene data la definizione di rifiuto,
esclude dallambito di applicazione le seguenti materie:
Art. 185, comma 1, lettera f): materie fecali, paglia, sfalci e potature, materiale agricolo o
forestale naturale non pericoloso utilizzato in agricoltura, nella selvicoltura o per la
produzione di energia da tale biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano
lambiente n mettono in pericolo la salute umana;
Art. 185, comma 2, lettera b): i sottoprodotti di origine animale, compresi i prodotti
trasformati, contemplati dal regolamento CE n. 1774/2002 eccetto quelli destinati allutilizzo
in un impianto di produzione di biogas o compostaggio.
Lesclusione della parte IV del Dlgs 152/06 interessa anche i sottoprodotti che possono essere
utilizzati anche per la valorizzazione energetica.
Questi sono definiti dallart. 183, comma 1, lettera qq), lart. 183 comma 1, lettera a) definisce
sottoprodotto e non rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa le condizioni e i criteri
dellart. 184-bis, commi 1 e 2 ovvero:
a) La sostanza o loggetto originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte
integrante, e il cui scopo primario non la produzione di tale sostanza od oggetto;
b) certo che la sostanza o loggetto sar utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo
processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi;
c) La sostanza o loggetto pu essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento
diverso dalla normale pratica industriale;


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d) Lulteriore utilizzo legale, ossia la sostanza o loggetto soddisfa, per lutilizzo specifico,
tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dellambiente e
non porter a impatti complessivi negativi sullambiente o la salute umana.
1. COMMITTENTE

La Societ Vittoria Bioenergia Srl, con sede legale in via degli Agresti 6 Bologna, possiede
Autorizzazione Unica , rilasciata dallAmministrazione Provinciale di Ferrara ai sensi del D.Lgs
387/2003 e s.m.i. con Provvedimento N. 058108 del 10/07/2012 e successiva modifica N. 9302 del
4/09/2013 per la realizzazione e lesercizio di un impianto di produzione di biogas proveniente da
biomasse di origine vegetale.

Vittoria Bionergia srl, quale soggetto titolare della gestione dellimpianto di digestione anaerobica
imprenditore agricolo e ha costruito un impianto di digestione anaerobica di potenza elettrica
nominale di 999 kWe, che produce energia elettrica a partire da biogas proveniente dalla
fermentazione anaerobica metanogenica di sostanze organiche vegetali NON contenenti rifiuti,
cos come individuato nella parte II, sezione 6 dellAllegato X alla Parte Quinta del D.Lgs.
152/1006, e ottenuto da biomasse agricole da terreni in conduzione diretta e in parte dallimpresa
agricola consorziata. (artt. 2135 c.c.; art 1,comma 1 DLgs 99/2004; art.1 comma 369 Legge
296/2006).

2. UBICAZIONE DELLIMPIANTO

Vittoria Bioenergia Srl per la realizzazione dellimpianto di produzione di biogas gi autorizzato con
Provvedimento N. 058018 del 10/07/2012 ha stipulato un contratto di costituzione di diritto di
superficie con la Cooperativa Agricola Braccianti di G.Bellini. A seguito del frazionamento e
successiva pratica DOCFA per laccatastamento dellimpianto, i riferimenti catastali correnti sono:
Foglio136, mappale121, di superficie complessiva 32.470,00 mq.
Limpianto situato nel Comune di Argenta (FE), localit Filo dArgenta, Via Strada Bindella n.16.

3. VARIANTE DELLE BIOMASSE IN INGRESSO ALLIMPIANTO E DELLA RICETTA
GIORNALIERA

Per limpianto in oggetto, che attualmente alimentato a colture dedicate provenienti dai terreni di
propriet di CAB Bellini e dati in affitto a Vittoria Bioenergia Srl, al fine di ottimizzare il processo di
produzione di Biogas da digestione anaerobica si propone una modifica alla tipologia di biomasse


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in entrata allimpianto, includendo unestensione delle colture dedicate a nuove specie e lutilizzo di
sottoprodotti di origine vegetale, effluenti zootecnici e quindi sottoprodotti di origine animale.
Con la proposta di modifica di variazione, la miscela di alimentazione dellimpianto sar costituita
da biomasse vegetali provenienti da coltivazioni dedicate, da effluenti zootecnici, da prodotti
vegetali reperiti direttamente sul mercato e da altre biomasse qualificabili come sottoprodotti ai
sensi dellart. 183 lettera qq), parte IV del D.Lgs 152/2006 e s.m.i.
Nella tabella seguente si riportano i terreni di propriet della CAB Bellini e in conduzione da parte
di Vittoria Bioenergia Srl, per il reperimento della biomassa necessaria al funzionamento
dellimpianto.

Comune Foglio Particella
Titolo
terreno
Nominativo
affittuario
Sup
Catastale
(ha)
Superficie
Agricola Utile
(SAU)
COLTURA 2013 COLTURA 2013
2 RACCOLTO
Argenta 136 25 Affitto
VITTORIA
BIOENERGIA SRL 0,31 0,31
GRANO DURO
Argenta 136 36 Affitto
VITTORIA
BIOENERGIA SRL 0,8190 0,709
GRANO DURO
Argenta 136 64 Affitto
VITTORIA
BIOENERGIA SRL 0,6570 0,657
GRANO DURO
Argenta 136 66 Affitto
VITTORIA
BIOENERGIA SRL 1,493 1,273
GRANO DURO
Argenta 149 10
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 4,421 4,405
TRITICALE MAIS
Argenta 149 207
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 3,269 3,076
TRITICALE MAIS
Argenta 149 215
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 0,968 0,848
TRITICALE MAIS
Argenta 149 246
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 0,52 0,520
TRITICALE MAIS
Argenta 149 450
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 5,7717 5,772
TRITICALE MAIS
Argenta 158 12
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 19,801 19,79
TRITICALE MAIS
Argenta 158 13
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 9,845 9,804
TRITICALE MAIS
Argenta 158 19
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 2,412 2,412
TRITICALE MAIS
Argenta 158 20
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 2,435 2,3354
TRITICALE MAIS
Argenta 158 64
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 19,93 19,857
TRITICALE MAIS
Argenta 158 65/p
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 5,9287 5,9121
TRITICALE MAIS
Argenta 158 70
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 2,428 2,4280
TRITICALE MAIS
Argenta 158 71
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 2,4608 2,4203
TRITICALE MAIS
Alfonsine 2 146
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 20,003 19,995
MAIS
Alfonsine 2 197
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 3,261 3,255
MAIS
Alfonsine 13 30/p
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 6,91 6,910
MAIS
Alfonsine 13 31/p
Affitto VITTORIA
BIOENERGIA SRL 16,1485 15,607
MAIS
TOTALI 129,7917 128,2958
Tabella 1: Terreni coltivati da Vittoria Bioenergia SRL
Superficie agricola totale utilizzata per la coltivazione delle biomasse.128,2958 ha



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Di seguito si propone la ricetta tipica per la modifica delle biomasse di alimentazione, di cui
si richiede lautorizzazione per le quantit riportate nellintervallo Q min-max.
Nella tabella che segue presentata la ricetta tipica con indicazione della variazione quantitativa
giornaliera che le varie biomasse elencate possono avere. Inoltre indicata la capacit di
stoccaggio (ossia la quantit massima di ogni biomassa che possibile stoccare in impianto e che
potenzialmente si richiede di utilizzare come alimentazione) delle diverse biomasse per la quale si
richiede lautorizzazione. Si precisa, quindi che, tale ricetta tipica presa di riferimento sia per il
calcolo di produzione biogas che per il calcolo dellazoto.

Denominazione Biomassa
Q
biomassa
[t tq
/giorno]
Q min-max
[t tq/giorno]
Quantit
[t/anno]
Capacit di
stoccaggio
(t/anno)
%
sull'alimentazione
Solidi
Totali
(ST)
[%]
Solidi
Volatili
(SV)
[%ST]
Insilati (mais, triticale, sorgo,
loietto)
47,5 5-50 17.338,0 27000 89,6 33 95
Cereali da granella
(orzo,frumento, segale)
0,5 0,2-5 200,0 1825 1,03 88 96
Buccette di pomodoro 0,5 0,5-10 180 3650 0,9 30,6 97
Melasso di barbabietola da
zucchero
0,3 0,3-2 100 730 0,5 67 90
Crusche di grano tenero e duro 0,2 0,2-10 80 3650 0,4 87,0 94
Pellet di fienetto 0,1 0-5 50,0 1825 0,3 88 93
Pollina avicola 0,55 0,5-5 200,0 1825 1,0 27,14 75,6
Liquame bovino 0,3 0,3-3 100,0 1095 0,5 6,67 68,12
Pula di riso 0,3 0,3-2 100,0 730 0,5 89,4 90
Latte e derivati 0,2 0,2-1 80,0 365 0,4 13,74 99,14
Ciccioli 0,1 0,1-1 50,0 365 0,3 38,55 96
Acqua Proteica 0,2 0,2-1 80,0 365 0,4 10 99
Scolo Scuro di barbabietola 0,1 0,1-1 36,5 365 0,2 67 93
Buccette di farro 0,1 0,1-2 36,5 365 0,2 25 95
Miscele di cereali (cerealmix,
fibromix)
0,4 0,4-5 150,0 1825 0,8 90 86
Tritello e farinaccio di frumento
duro
0,5 0,5-5 200,0 1825 1,0 85 95,3
Sottoprodotti della
trasformazione della frutta:
trebbie di mele e pere
1,0 1-10 365,0 3650 1,9 20,8 97
TOTALI 53,00

19.346,0

100,0
Tabella 2: Variazione di alimentazione
Come gi sottolineato, la ricetta pu variare nella sua composizione giornaliera in relazione alla
disponibilit delle diverse biomasse ed al funzionamento ottimale dellimpianto. Infatti i quantitativi
riportati in tabella sono da considerarsi indicativi, i materiali saranno opportunamente dosati in
relazione alle rese energetiche specifiche di ciascuno e pertanto la ricetta potr subire variazioni in
funzione delle disponibilit di mercato e della combinazione dei materiali stessi. Le quantit di


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ciascun ingrediente dellalimentazione potranno variare nellintervallo delle quantit minime e
massime, come indicato nella tabella sopra nella terza colonna.
Si precisa che le varie biomasse e quindi le relative quantit verranno sempre opportunamente
dosate per produrre una quantit di biogas per alimentare limpianto di 1MW.
I sottoprodotti inseriti nella nuova alimentazione, rientrano tutti nella Tabella 1.A del D.M. 6 Luglio
2012.

Tra i sottoprodotti sono previsti quelli di origine animale (SOA). Trattasi di sottoprodotti
dellagroindustria ed in particolare dellindustria agroalimentare, classificati come sottoprodotti di
origine animali di categoria 2 e categoria 3 secondo direttiva CE 1069/2009, quali ad esempio
sottoprodotti della lavorazione delle gelatine alimentari, brodi di cottura, acque proteiche, ciccioli
umidi, etc. Si precisa che per tali materiali non sar previsto lo stoccaggio in impianto ma saranno
direttamente immessi in prevasca. Linserimento di tali sottoprodotti non necessita di varianti
impiantistiche, non va a modificare gli impatti ambientali dellimpianto e non pregiudica la natura di
sottoprodotto ammendante del digestato. Per tali materiali sar attivata la procedura per la
registrazione ed il riconoscimento dellimpianto ai sensi della direttiva CE 1069/2009 in conformit
a quanto previsto dalla Determinazione n. 14738 del Responsabile del Servizio Veterinario e
Igiene degli alimenti della Regione Emilia Romagna del 13.11.2013.

3.1 Biomasse vegetali
Lazienda possiede terreni di fertilit media ed irrigui ed pertanto un terreno adatto alla
coltivazione in doppio raccolto di mais, triticale, sorgo, loietto, orzo, grano duro e tenero e segale.
Al fine di garantire la fertilit dei terreni si ipotizza una rotazione degli stessi su base quadriennale
con linserimento nella rotazione di almeno tre colture diverse. La Superficie Agricola Utile
aziendale complessiva di circa 128,29 ha (rifermento tabella 1) e il Piano colturale aziendale
riportato nellAllegato B.

3.2 Filiera di appartenenza e stabilimenti di produzione dei sottoprodotti/biomasse
I sottoprodotti inseriti nella nuova alimentazione proposta, sono citati nella Tabella 1.A dellAllegato
1 del D.M. 6 Luglio 2012 che rispettino preferibilmente la filiera corta.

Per ciascun sottoprodotto inserito in ricetta di alimentazione dellimpianto si indica di seguito ed in
tabella n 3 un potenziale fornitore locale e dove possibile si sono stipulate lettere di impegno od
accordi preliminari di fornitura con relativa scheda tecnica del sottoprodotto o analisi di laboratorio


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indicante le caratteristiche principali. Laddove non si sono reperiti i dati tecnici necessari si fatto
riferimento alla bibliografia esistente.
Per alcuni sottoprodotti non stato possibile stipulare contratti preliminari veri e propri ma sono
state verificate disponibilit di potenziali fornitori presenti sul territorio (si vedano i nominativi
riportati nella tabella 3). Le lettere di impegno di fornitura, le schede tecniche ed eventuali analisi
delle biomasse che si propongono di inserire in alimentazione sono riportate nellAllegato A.

Si riporta di seguito una breve descrizione delle tipologie di sottoprodotti da inserire:

Buccette di pomodoro
Sottoprodotto della trasformazione del pomodoro. Sono scarti di lavorazione solidi derivanti dal
processo di lavorazione e trasformazione del pomodoro. I potenziali fornitori individuati per tale
sottoprodotto sono:
Ferrara Food Spa nello Stabilimento di Via Antonio Dalle Vacche s.n.c., 44011 Argenta
(FE)
LE DUE VALLI S.R.L. che produce conserve, ubicato in Strada Argine Mezzano 34 ad
Ostellato (FE)
Conserve Italia Soc. Coop. Agr. che produce passate, polpe, estrusi, concentrato di
pomodoro; lAzienda ubicata in Via della Cooperazione, 5 a Codigoro (FE)
Per la fornitura delle buccette di pomodoro si valutata anche lipotesi di avvalersi
dellintermediatore Giorgio Gherla con sede in Via Trilussa 6 a Bologna.

Buccette di Farro
Sottoprodotto della lavorazione del farro. I processi da cui si producono sono dalla decorticatura o
sbramatura o sgusciatura del farro. Tali lavorazioni sono necessarie per togliere al farro la buccia
esterna (involucro glumeale) che lo riveste. Il potenziale fornitore individuato Agri Trade Srl,
stabilimento in Via Morando 5 a San Zeno di Mozzecane (VR).

Tritello di frumento duro
Residuo della svestitura, costituito da piccole scaglie di crusca, frammenti di germe e farina ed il
farinaccio che lultimo sottoprodotto della molitura prima della produzione di farina per uso
alimentare.
Sar fornito da IGW srl Innovative Green World via Ungheri 19, 40012 Calderara di Reno (BO) ed
eventualmente da A.G.E.R. Associazione Granaria Emiliana Romagnola con sede in Piazza della
Costituzione, Bologna.



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Sottoprodotti dellindustria saccarifera (melasso e scolo scuro)
Il melasso e lo scolo scuro da barbabietola da zucchero si forma dopo lestrazione dello zucchero
cristallizzato. E costituito da tutte le sostanze non zuccherine presenti nel sugo estratto dalla
barbabietola e da zucchero residuo non pi cristallizzabile nei processi ordinari di zuccherificio. Si
presenta come un fluido denso, viscoso. Nei fermentatori anaerobici di biomasse rappresenta un
ottimo apportatore di energia/carbonio derivante dagli zuccheri, molto importanti per lo sviluppo
delle popolazioni batteriche.
Il melasso pu fungere da integratore energetico e quindi, in quanto tale, verr utilizzato solo in
caso di necessit e in quantit sufficienti. Quanto sopra esposto dimostra che melasso di bietola
da zucchero soddisfa i requisiti di sottoprodotto richiesti dalla normativa.
Lo scolo scuro di barbabietola da zucchero derivante dalla trasformazione della barbabietola da
zucchero. E costituito da tutte le sostanze non zuccherine presenti nel sugo e da zucchero residuo
ulteriormente cristallizzabile nei processi di cottura dei bassi prodotti. Lo scolo scuro pu fungere
da integratore energetico e quindi, in quanto tale, verr utilizzato solo in caso di necessit e in
quantit sufficienti, ovvero quanto basta.
Il potenziale fornitore individuato per il melasso di barbabietola Agri Trade Srl, stabilimento in Via
Morando 5 a San Zeno di Mozzecane (VR).
Si valutata anche lipotesi di avvalersi dellintermediatore Giorgio Gherla con sede in Via Trilussa
6 a Bologna.

Crusca di cereali
Sottoprodotto della molitura dei cereali ed formata dal tegumento, dall'involucro esterno dei
grani. Il suo aspetto, colore e contenuto varia a seconda dal cereale da cui deriva. Il potenziale
fornitore individuato per la crusca di cereali il Molino Sima collocato in Via Circonvallazione 2 ad
Argenta (FE). NellAllegato A riportato il Precontratto di fornitura.
Un ulteriore fornitore che si individuato A.G.E.R. Associazione Granaria Emiliana Romagnola
con sede in Piazza della Costituzione, Bologna. Per la fornitura della crusca di cereali si valutata
anche lipotesi di avvalersi dellintermediatore Giorgio Gherla con sede in Via Trilussa 6 a Bologna.

Fienetto in pellet
Materiale facilmente aggredibile dai batteri allinterno del digestore, in quanto ricco di fibra
digeribile, assimilabile. La fibra svolge un ruolo importante per modulare il processo fermentativo e
di nutrimento dei microrganismi, che si traduce in una resa migliore di metano. Il potenziale
fornitore del Fienetto Farine Laziali-Gruppo Carli con sede in Fraz. Tonello 9 a San Leo (RN).
Per la di tale biomassa si valutata anche lipotesi di avvalersi dellintermediatore Giorgio Gherla
con sede in Via Trilussa 6 a Bologna.


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Pollina
Sottoprodotto dellattivit di allevamento e dellagrozootecnia. La digestione anaerobica della
pollina risultata di particolare interesse data lelevato potenziale energetico della matrice. Il
potenziale fornitore individuato per tale matrice il Gruppo EUROVO dello stabilimento di Ostellato
(FE). Un altro fornitore individuato CONAGES Consorzio Nazionale per la Gestione di Effluenti e
Sottoprodotti ubicato in Via Giordano Bruno n144, Cesena (FC). Per la di tale effluente si
valutata anche lipotesi di avvalersi dellintermediatore Giorgio Gherla con sede in Via Trilussa 6 a
Bologna. La pollina viene conferita ed utilizzata direttamente nellimpianto di biodigestione.


Liquame bovino
Utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica da
allevamento di bovini. Si tratta cio di deiezioni animali che verranno direttamente immesse in
prevasca per lalimentazione del biodigestore. Il loro utilizzo nel piano di alimentazione
dellimpianto di digestione anaerobica ha una funzione utile al corretto svolgimento del processo
biochimico in quanto dotato di una modesta quantit di sostanza secca ma soprattutto in quanto
dotato di una carica di batteri utili allavvio e alla stabilizzazione del processo stesso. Il liquame
sar reperito da allevamenti prevalemente limitrofi allimpianto ed in base alle necessit
dellimpianto.

Pula di riso
Sottoprodotto derivante dalla lavorazione del riso. detta anche lolla e loppa. La pula di riso
(pulone) il residuo farinoso che si ottiene dalla sbiancatura del riso ed costituita dall'embrione,
dal pericarpo e dal tegumento della cariosside. Verranno stipulati appositi contratti con riserie
tramite Associazioni di produttori locali. In Allegato A riportata lanalisi della Pula di Riso svolta
dallAssociazione Granaria Emiliana Romagnola (AGER). Per la pula di riso si valutata lipotesi di
avvalersi dellintermediatore Giorgio Gherla con sede in Via Trilussa 6 a Bologna.

Sottoprodotti di origine animale
In specifico quelli classificati di categoria 2 e categoria 3 secondo direttiva CE 1069/2009, conformi
a quanto indicato al D.M. 6/7/2012-tabella 1A. Precisamente i prodotti di origine animale che si
richiede di inserire sono lo scarto proveniente dai macelli e dallindustria alimentare (pacchi
intestinali e grassi di fusione) che vengono triturati, fusi e vagliati. Da tale processo si originano
due fasi: una liquida ed una solida. La parte solida, pressata costituisce il cicciolo, la parte liquida
costituisce lacqua proteica.


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Sottoprodotti caseari
Prodotti alimentari scaduti come latte e yogurt. Tali prodotti saranno forniti da IGW srl Innovative
Green World via Ungheri 19, 40012 Calderara di Reno (BO). Si precisa che per tali materiali non
sar previsto lo stoccaggio in impianto ma saranno direttamente immessi in prevasca;
linserimento di tali sottoprodotti non necessita di varianti impiantistiche.

Sottoprodotti da trasformazione frutta (trebbie di mele)
Derivano dalla trasformazione della frutta e per la fabbricazione di succhi di frutta. Verranno
stipulati appositi contratti con fabbriche di trasformazione della frutta locali. In Allegato A riportata
lanalisi delle trebbie di pere svolta dallAssociazione Granaria Emiliana Romagnola (AGER). Il
potenziale fornitore individuato Ferrara Food Spa dello stabilimento di Via Antonio Dalle Vacche
s.n.c. ad Argenta (FE).
Per la fornitura si inoltre valutata anche lipotesi di avvalersi dellintermediatore Giorgio Gherla
con sede in Via Trilussa 6 a Bologna.

Il mais, triticale sorgo,loietto e i cereali da granella saranno reperiti dalle coltivazioni dei campi in
conduzione ed insilati in impianto nelle apposite trincee. Gli altri sottoprodotti verranno
prevalentemente reperiti da fornitori con sede in territori limitrofi (distanze inferiori al raggio di 40
km dallimpianto).

Denominazione Biomassa
Luogo di
Provenienza
Anagrafica fornitore
Insilati (mais, triticale, sorgo,
loietto)
Terreni
localizzati ad
Argenta
/Alfonsine
Terreni in affitto a Vittoria Bioenergia Srl da
parte della Cab Bellini
Cereali da granella
(orzo,frumento, segale)
Terreni
localizzati ad
Argenta
/Alfonsine
Terreni in affitto a Vittoria Bioenergia Srl da
parte della Cab Bellini
Buccette di pomodoro
Ostellato (FE)



Codigoro (FE)



Argenta (FE)


Bologna



LE DUE VALLI S.R.L.
Strada Argine Mezzano 34,
Ostellato (FE)

Conserve Italia Soc. Coop. Agr.
Via della Cooperazione, 5 Codigoro (FE)

Ferrara Food Spa
Stabilimento:
Via Antonio Dalle Vacche s.n.c.
44011 Argenta (FE)

Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna




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- Impianto Biogas 999 kWe
Vittoria Bioenergia Srl
Rif. Provvedimento. N 058108 del 10/07/2012

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Melasso di barbabietola da
zucchero
Mozzecane
(VR)




Bologna
Agri Trade Srl,
Via Morando 5
San Zeno di Mozzecane (VR).


Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna
Crusche di grano tenero e
duro
Argenta (FE).



Bologna


Bologna



Molino Sima
Via Circonvallazione 2
Argenta (FE).

Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna

A.G.E.R. Associazione Granaria Emiliana
Romagnola con sede in Piazza della
Costituzione, Bologna

Pellet di fienetto
San Leo (RN)




Bologna
Farine Laziali-Gruppo Carli
Fraz. Tonello 9
San Leo (RN).


Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna
Pollina avicola
Ostellato (FE)



Forl-Cesena



Bologna

Gruppo EUROVO dello stabilimento di
Ostellato (FE)
Loc. Mezzano Nord-Ovest n 1
Via Argine Mezzano

CONAGES Consorzio Nazionale per la
Gestione di Effluenti e Sottoprodotti ubicato
in Via Giordano Bruno n144, Cesena (FC).


Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna
Liquame bovino
Pula di riso
Bologna Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna
Latte e derivati
Calderara di
Reno (BO)
IGW srl Innovative Green World
Via Ungheri 19
40012 Calderara di Reno (BO)
Ciccioli
Calderara di
Reno (BO)
IGW srl Innovative Green World
Via Ungheri 19
40012 Calderara di Reno (BO)
Acqua Proteica
Calderara di
Reno (BO)
IGW srl Innovative Green World
Via Ungheri 19
40012 Calderara di Reno (BO)
Scolo Scuro di barbabietola
Mozzecane
(VR)
Agri Trade Srl,
Via Morando 5
San Zeno di Mozzecane (VR).

Buccette di farro
Mozzecane
(VR)
Agri Trade Srl,
Via Morando 5
San Zeno di Mozzecane (VR).

Miscele di cereali (cerealmix,
fibromix)
Mozzecane
(VR)
Agri Trade Srl,
Via Morando 5
San Zeno di Mozzecane (VR).

Tritello e farinaccio di
frumento duro
Calderara di
Reno (BO)

IGW srl Innovative Green World
Via Ungheri 19
40012 Calderara di Reno (BO)


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Bologna

A.G.E.R. Associazione Granaria Emiliana
Romagnola con sede in Piazza della
Costituzione, Bologna
Sottoprodotti della
trasformazione della frutta:
trebbie di mele e pere
Argenta (FE)




Bologna

Ferrara Food Spa
Stabilimento:
Via Antonio Dalle Vacche s.n.c.
44011 Argenta (FE)

Giorgio Gherla (Mediazioni)
Via Trilussa 6,
40132 Bologna
Tabella 3: Potenziali fornitori biomasse
Relativamente ai produttori indicati viene garantito che:
La sostanza originata da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e
il cui scopo primario non la produzione di tale sostanza od oggetto;
certo che la sostanza o loggetto sar utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo
processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi;
La sostanza o loggetto pu essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento
diverso dalla normale pratica industriale;
Lulteriore utilizzo legale, ossia la sostanza o loggetto soddisfa, per lutilizzo specifico,
tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dellambiente e
non porter a impatti complessivi negativi sullambiente o la salute umana.

4.FATTIBILITA DI PROCESSO

4.1 Parametri di funzionamento dellimpianto
Rimangono inalterati i seguenti parametri relativi al funzionamento dellimpianto in oggetto:
Parametro U.d.M. Valore
Ore teoriche di funzionamento h/a 8160
Producibilit elettrica lorda annua kWh/a 8.151.840
Producibilit termica lorda annua kWh/a 4.781.760
Autoconsumo elettrico % 5
Producibilit elettrica netta annua kWh/a 7.744.248
Tabella 4: Parametri funzionamento impianto
Si puntualizza che il motore dellimpianto funziona per circa 340 giorni allanno per 24 ore, mentre
la biologia del sistema funziona 365 giorni allanno per 24 ore.











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4.2 Fabbisogno di biomasse
La modifica della ricetta potr prevedere quantit indicative come riportate nella seguente tabella
dove vengono inserite le capacit di stoccaggio:

Biomassa
Capacit
di
stoccaggio
ton/a
Quantit
(ricetta
tipica)
ton/a
%
sostanza
secca
%
sostanza
organica
secca
ton/g
sostanza
secca
ton/g
sostanza
organica
secca
Resa di
produzione
di gas
(Nm3/t
sost. org.
secca)
Produzione
di Biogas
(Nm3/giorno)
Produzione di
Biogas
(Nm3anno)
Insilati (mais,
triticale, sorgo,
loietto)
27000 17338,0 33 95 15,68 14,89 660 9828,5
3587405,6
Cereali da
granella
(orzo,frumento,
segale)
1825 200,0 88 96 0,48 0,46 550 254,6
92928,0
Buccette di
pomodoro
3650 180,0 30,6 97 0,15 0,15 400 58,6
21371,0
Melasso di
barbabietola
da zucchero
730 100,0 67 90 0,18 0,17 400 66,1
24120,0
Crusche di
grano tenero e
duro
3650 80,0 87 94 0,19 0,18 650 116,5
42525,6
Pellet di
fienetto
1825 50,0 88 93 0,12 0,11 370 41,5
15140,4
Pollina avicola
1825 200,0 27,14 75,6 0,15 0,11 400 45,0
16414,3
Liquame
bovino
1095 100,0 6,67 68,12 0,02 0,01 400 5,0
1817,4
Pula di riso
730 100,0 89,4 90 0,24 0,22 560 123,4
45057,6
Latte e derivati
365 80,0 13,74 99,14 0,03 0,03 1320 39,4
14384,7
Ciccioli
365 50,0 38,55 96 0,05 0,05 920 46,6
17023,7
Acqua Proteica
365 80,0 10 99 0,02 0,02 1010 21,9
7999,2
Scolo Scuro di
barbabietola
365 36,5 67 93 0,07 0,06 450 28,0
10234,4
Buccette di
farro
365 36,5 25 95 0,03 0,02 500 11,9
4334,4
Miscele di
cereali
(cerealmix,
fibromix)
1825 150,0 90 86 0,37 0,32 535 170,2
62113,5
Tritello e
farinaccio di
frumento duro
1825 200,0 85 95,3 0,47 0,44 745 330,7
120697,5
Sottoprodotti
della
trasformazione
della frutta:
trebbie di mele
e pere
3650 365,0 20,8 97 0,21 0,20 450 90,8
33139,1
TOTALI

19346,0

11278,6 4116706,3
Tabella 5: Stima produzione biogas
Si ricorda che questo intervento di modifica non dar luogo a una variazione sostanziale
dellAutorizzazione Unica in quanto tale variazione non modifica il combustibile rinnovabile che
rimane il Biogas. Inoltre stante le caratteristiche dei vari sottoprodotti, la societ Vittoria Bioenergia
moduler lintroduzione delle varie biomasse/materiali in maniera tale da garantire lottimale
produzione di energia.



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Bilancio di massa e produzione biogas relativa alla ricetta tipica proposta

Denominazione U.M. Valore Note
Peso biomasse in entrata t/a 19.346,0 Pbiomasse
Volume Biogas mc/a 4.116.706,3 Vbiogas
D biogas kg/mc 1,16 Dbiogas
Peso Digestato t/anno 14.570,6 Pdigestato=Pbiomasse-VbiogasxDbiogas
Azoto in digestato t/a 70,24 N campo_digestato = Nzootecnico + Naltre
biomasse x 0,80
Superficie richiesta spandimento
Ha 206,6
Sup= N campo_digestato /340*
z.v.n.
Frazione Palabile t/anno 2.914,12
Frazione non-Palabile t/anno 11.656,48
Tabella 6: Bilancio di massa e produzione biogas

5. MODALITA DI GESTIONE DELLE BIOMASSE E STOCCAGGIO DEL DIGESTATO

5.1 Stoccaggio delle biomasse

Con la modifica richiesta lalimentazione dellimpianto prevede a regime un fabbisogno annuale di
circa 19.346,0 ton.

Le biomasse palabili, quali le masse vegetali (silomais, insilato di triticale, insilato di sorgo, insilato
di loietto), provenienti dalle coltivazioni aziendali e alcuni sottoprodotti solidi (buccette di
pomodoro, sottoprodotti della trasformazione della frutta), saranno stoccate e coperte con idoneo
telo nelle trincee, dimensionate per consentire uno stoccaggio utile annuale pari a circa 27.000 m3.
I periodi di raccolta delle biomasse derivanti dalle coltivazioni aziendali, variano a seconda delle
condizioni atmosferiche, del ciclo colturale e della variet impiegata. In particolare, sulla base
dellesperienza dellazienda, verr effettuato un raccolto in Maggio-Giugno.
Larea di stoccaggio delle biomasse agricole costituita da 3 trincee di m (20 x 90) + (20 x 90) +
(20 x 90), per una superficie totale di 5400 m
2
, le pareti hanno un altezza pari a 5 m.
Le trincee sono aperte su entrambi i lati corti permettendo in questo modo una maggiore versatilit
nella gestione dei raccolti e dei prelievi.
Linsilamento in trincea, consente di ottenere biomasse di qualit costante nel tempo. Con
opportuni accorgimenti possono essere insilati tutti i tipi di prodotto che abbiano un buon contenuto
di zuccheri (>8%), la giusta percentuale di UR e un basso potere tampone. Questo procedimento
si basa sullacidificazione spontanea o guidata della massa derivante dalla fermentazione degli
zuccheri con produzione principale di acido lattico,che determina un conseguente abbassamento
del valore di pH (<4). Lacidit raggiunta fa si che tutte le attivit microbiologiche vengano interrotte


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e quindi il substrato raggiunga le caratteristiche di stabilit. L'insilamento pu perci essere definito
come un metodo di conservazione in cui la maggior parte dellenergia, della proteina ed altri
nutrienti presenti in origine nel vegetale rimangono sotto una forma che pu essere utilizzata in
modo efficiente. Tale scopo si raggiunge creando nella massa insilata, mediante unefficace
compressione, condizioni danaerobiosi: in questo modo viene inibita la microflora aerobica e
favorita una rapida ed intensa fermentazione lattica che assicura la buona conservazione del
foraggio e inibisce la formazione della microflora dannosa.
Il personale incaricato provvede quotidianamente alla relativa occupazione ottimale dei volumi
delle trincee per mezzo di pala gommata. Le trincee sono riempite man mano, dalla parte pi
lontana dalle vasche e senza mai movimentare il materiale precedentemente stoccato, avendo
cura di evitare leventuale dispersione di materiali sui piazzali. Il materiale stoccato viene subito
coperto con teloni in p.v.c. a protezione: la copertura da un lato fornisce buone garanzie sul
controllo dellatmosfera allinterno della trincea, dallaltro, impedendo le fermentazioni indesiderate,
non permette la diffusione di cattivi odori nellarea circostante.
Nella fase di caricamento sar cura degli addetti non scoperchiare lintera trincea, per evitare
impatti negativi, sar quindi scoperta per fasi per caricare prima la parte pi esterna dei cumuli.
Gli insilati vengono immessi tramite autopala allinterno di una vasca di miscelazione alimentatore
della biomassa, ivi triturati, omogeneizzati ed introdotti mediante un sistema di coclee nella parte
superiore della vasca di fermentazione. Per garantire stabilit al processo, il fermentatore viene
caricato con le materie prime in maniera quasi continua, secondo un piano di alimentazione
programmato nelle quantit e distribuito in diverse cariche durante la giornata.
Il riempimento delle trincee sar effettuato senza sormontare laltezza massima delle pareti, come
prescritto dalla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro: le spalle delle trincee saranno
sormontate da unapposita protezione anticaduta per proteggere gli operatori nella fase di stesura
del telo e in occasione di eventuali manutenzioni o ispezioni.

I cereali da granella, le crusche di grano tenero e duro, il pellet di fienetto, la pula di riso, le
buccette di farro, le miscele di cereali, il tritello e farinaccio di frumento duro sono stoccati e coperti
con idoneo telo, prima dellinserimento nellimpianto biogas, in trincea o in una platea da realizzare
di dimensioni pari a 10 m X 16 m.

Come stabilito nella dalla DGR 1495/2011, i sottoprodotti quali melasso di barbabietola, pollina
avicola, liquame bovino, scolo scuro di barbabietola ed i SOA quali latte e derivati, ciccioli, acqua
proteica saranno caricati direttamente in prevasca con un volume di 170 m
3
che presenta una
copertura atta a limitare le emissioni in atmosfera.



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Di seguito si fornisce un quadro riassuntivo degli stoccaggi delle diverse biomasse:

Denominazione Biomassa Capacit di stoccaggio
Tipologia di
stoccaggio
Dimensioni
Dimensioni (m)
Superficie
(m2)
Volume
(m3)
Insilati (mais, triticale, sorgo, loietto)
TOTALE INSILATI: 27000
ton/anno(1)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
Baia 1= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Baia 2= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Baia 3= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
5400 27000
Cereali da granella (orzo,frumento, segale) 1825 ton/anno (2)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Buccette di pomodoro 3650 ton/anno (3)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
Baia 1= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Baia 2= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Baia 3= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
5400 27000
Melasso di barbabietola da zucchero 730 ton/anno (4) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Crusche di grano tenero e duro 3650 ton/anno (5)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Pellet di fienetto 1825 ton/anno (5)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Pollina avicola 1825 ton/anno (6) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Liquame bovino 1095 ton/anno (6) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Pula di riso 730 ton/anno (5)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Latte e derivati 365 (6) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Ciccioli 365 (6) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Acqua Proteica 365 (6) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Scolo Scuro di barbabietola 365 (6) Prevasca
int= 8,5 m
Hvasca= 3,00 m (dim.
interne
56,74 170
Buccette di farro 365 ton/anno
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Miscele di cereali (cerealmix, fibromix) 1825 ton/anno (5)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Tritello e farinaccio di frumento duro 1825 ton/anno (5)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
3 Baie 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Platea 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
160 960
Sottoprodotti della trasformazione della
frutta: trebbie di mele e pere
3650 ton/anno (7)
Platea
stoccaggio
biomasse
(Trincea)
Baia 1= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Baia 2= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
Baia 3= 20 m x 90 m
con altezza 5 metri
5400 27000
Tabella 7:Stoccaggi biomasse



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(1) si precisa che linsilato di mais, triticale e loietto vengono raccolti e quindi trinciati nel mese di maggio, mentre il sorgo viene
raccolto nel mese di giugno, per cui la capacit di stoccaggio della trincea risulta sufficiente.
(2) Inteso come stima annuale di biomassa da utilizzare
(3) Le buccette di pomodoro verranno rifornite nel periodo che va da luglio a settembre per cui il volume di stoccaggio della
trincea risulta sufficiente (stoccate assieme allinsilato di mais per poter assorbire eventuali percolati).
(4) Inteso come stima annuale di biomassa da utilizzare
(5) Inteso come stima annuale di biomassa da utilizzare
(6) Inserita in prevasca ad ogni fornitura
(7) Fornito maggiormente nel periodo agosto/settembre, quindi compatibile con il volume di stoccaggio della trincea, stoccata
assieme agli insilati.

Nella Planimetria Generale Allegato E possibile visionare tutti gli stoccaggi.

5.2 Identificazione biomasse: superficie aziendale per la coltivazione delle biomasse

Lazienda conduce terreni di fertilit media ed irrigui (i cui contratti di affitto sono riportati
nellAllegato C).
Comune Foglio Particella
Titolo
terreno
Nominativo affittuario
Sup Catastale
(ha)
Superficie Agricola
Utile (SAU)
Argenta 136 25 Affitto
VITTORIA BIOENERGIA
SRL 0,31 0,31
Argenta 136 36 Affitto
VITTORIA BIOENERGIA
SRL 0,8190 0,709
Argenta 136 64 Affitto
VITTORIA BIOENERGIA
SRL 0,6570 0,657
Argenta 136 66 Affitto
VITTORIA BIOENERGIA
SRL 1,493 1,273
Argenta 149 10
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 4,421 4,405
Argenta 149 207
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 3,269 3,076
Argenta 149 215
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 0,968 0,848
Argenta 149 246
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 0,52 0,520
Argenta 149 450
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 5,7717 5,772
Argenta 158 12
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 19,801 19,79
Argenta 158 13
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 9,845 9,804
Argenta 158 19
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 2,412 2,412
Argenta 158 20
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 2,435 2,3354
Argenta 158 64
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 19,93 19,857
Argenta 158 65/p
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 5,9287 5,9121
Argenta 158 70
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 2,428 2,4280
Argenta 158 71
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 2,4608 2,4203
Alfonsine 2 146
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 20,003 19,995
Alfonsine 2 197
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 3,261 3,255
Alfonsine 13 30/p
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 6,91 6,910
Alfonsine 13 31/p
Affitto VITTORIA BIOENERGIA
SRL 16,1485 15,607
TOTALI 129,7917 128,2958
Tabella 8: Terreni Vittoria Bioenergia




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6. MODALITA DI GESTIONE DEL DIGESTATO

6.1 Produzione del digestato

Il digestato cos come prodotto dal post digestore viene separato al fine di ottenere la frazione
solida e quella liquida.
Il peso del digestato si ottiene sottraendo al peso delle biomasse caricate quello del biogas
prodotto. Si considera il volume del digestato non sottoposto a separazione liquido/solido
assimilabile al suo peso (1t -> 1 mc), in ragione delle comuni densit dei digestati.

Denominazione U.M. Valore Note
Peso biomasse in entrata t/a 19.346,0 Pbiomasse
Volume Biogas mc/a 4.116.706,3 Vbiogas
D biogas kg/mc 1,16 Dbiogas
Peso Digestato t/anno 14.570,6 Pdigestato=Pbiomasse-VbiogasxDbiogas
Frazione Palabile t/anno 2.914,12
Frazione non-Palabile t/anno 11.656,48
Tabella 9: Calcolo produzione di digestato
Il digestato tal quale prodotto dallimpianto, con lintroduzione della nuova alimentazione, risulta
essere di circa 14.570,6 ton/anno.
Si considerata unefficienza di separazione pari a 20% per digestati solidi e 80% per la frazione
liquida.

6.2 Stoccaggio del digestato

Digestato liquido

Il digestato dal post digestore viene inviato nel separatore a compressione elicoidale installato in
posizione elevata, in modo da scaricare il separato liquido direttamente nella vasca di stoccaggio.
Le vasche di stoccaggio del digestato non palabile sono 2 ognuna delle quali ha una superficie
interna utile pari a 40 m x 30 m e altezza massima pari a 5 m, quindi con un volume pari a 12.000
m
3
. Per garantire lomogeneizzazione del materiale sono dotate di miscelatore ed inoltre sono
coperte con teli galleggianti.
La frazione chiarificata del digestato quantificata pari a circa 11.656,48 metri cubi (considerando
una tonnellata di questo materiale alla stregua di 1,0 m
3
). Considerando la necessit di stoccaggio
pari a 180 giorni (autonomia di stoccaggio prevista in zona vulnerabile alla normativa nitrati), si
rendono necessari 5748,4 m
3
, a fronte dei 12.000 m
3
dati dalle vasche a nostra disposizione al
limite della capacit geometrica.


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Con tali volumi possibile stoccare il digestato mantenendo comunque il franco sufficiente per far
fronte allincremento di volume dato dalla piovosit media annua (considerati cautelativamente 800
mm) ed al contempo il volume di acqua derivante dal dilavamento meteorico di una trincea (la pi
grande) e del piazzale del digestato secco. La distribuzione del digestato liquido avverr con
autobotti e irrigatori a bassa pressione (< 6 atmosfere) serviti da tubazioni avvolgibili.

Digestato solido

La frazione solida del digestato pari a circa 2.914,12 t/anno ed equivalente a 4856,86 m
3

(considerando il peso specifico del digestato pari a 0,6 t/m
3
) verr stoccata in una platea, che
stata dimensionata al fine di garantire un tempo di permanenza di circa 90 giorni, si stima quindi un
volume da stoccare pari a 1.197,58 m
3
.
Lo stoccaggio del digestato solido avviene su platea impermeabilizzata, avente una portanza
sufficiente a reggere, senza cedimenti o lesioni, il peso del materiale accumulato e dei mezzi
utilizzati per la movimentazione. In considerazione della consistenza palabile dei materiali, la
platea di stoccaggio, adeguatamente coperta e tamponata ai lati con unapertura per l'accesso dei
mezzi meccanici per la completa asportazione del materiale, dotata di adeguata pendenza per il
convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e/o delle
eventuali acque di lavaggio della platea. La superficie disponibile per lo stoccaggio 29 m x 13 m
ed funzionale al tipo di materiale stoccato e quindi pari a circa 2000 m
3
.

Denominazione U.M. Valore
Capienza vasche digestato
non-palabile al limite della
vasca
mc 12000
Autonomia di stoccaggio
non palabile
giorni 180
Autonomia di stoccaggio
palabile
giorni 90
Capienza piazzale frazione
solida
mc 2000

6.3 Spandimento digestato e calcolo azoto

Lo spandimento del digestato assoggettato alle prescrizioni e indicazioni contenute nel
Regolamento regionale 28 ottobre 2011, n.1 della Regione Emilia Romagna, circa tempi di
stoccaggio, criteri e divieti di spandimento, modalit di trasporto, adempimenti documentali.




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6.3.1 Calcolo Azoto nel digestato

Di seguito si riporta il calcolo dellazoto teorico presente nel digestato a partire dal contenuto di
azoto in ogni singola biomassa che alimenta limpianto.
La quantit di azoto al campo del digestato si definisce come somma dell'azoto zootecnico,
calcolato secondo i valori di tabella 1 dell'Allegato I della DGR 1494/2011 Regolamento
regionale ai sensi dellarticolo 8 della legge regionale 6 marzo 2007, n.4 Disposizioni in materia di
utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue derivanti da aziende
agricole e piccole aziende agro-alimentari, e dell'azoto contenuto nelle altre biomasse in ingresso
all'impianto di DA. La quota di azoto da altre biomasse viene ridotta del 20% per tenere conto delle
emissioni in atmosfera nella fase di stoccaggio.

N
campo_digestato
= N
zootecnico
+ N
altre biomasse
x 0,80 [kg]

Nella tabella seguente vengono riportate le biomasse presenti in alimentazione, con le relative
quantit e i valori di azoto con lindicazione della fonte da cui si sono ricavati tali valori.

Biomassa ton/g ton/a % Azoto kg/ton Azoto kg/anno Fonte
Insilati (mais, triticale,
sorgo, loietto)
47,5 17338,0 89,6 3,9 67618,20
Tab.5 dell'All.I del Regolamento Regionale
Emilia Romagna n.1 del 2011 (contenuto di
azoto in % per coltura pianta intera) e da
Tab.5 "Contenuto di azoto per colture
erbacee" della Determinazione RER n 1192
del 04/02/2014- valore del mais trinciato
(contenuto maggiore)
Cereali da granella
(orzo,frumento,
segale)
0,5 200,0 1,0 6,8 1360,00
Tab.5 "Contenuto di azoto per colture
erbacee" della Determinazione RER n 1192
del 04/02/2014 contenente precisazioni
relative Regolamento Regionale Emilia
Romagna n.1 del 2011-media tra i valori di
paglia di orzo, paglia di segale,paglia di
grano duro e grano tenero
Buccette di pomodoro 0,5 180,0 0,9 9,5 1718,50
Valore buccette di pomodoro
(azoto:3,12%ss), CRPA a cura di Rossi L.
cap 8 Biogas da agrozootecnia e
agroindustria, Dario Flaccovio Ed 2011.
Melasso di
barbabietola da
zucchero
0,3 100,0 0,5 16,0 1600,00
Scheda Tecnica Melasso di Barbabietola
fornita da Agri Trade Srl
Crusche di grano
tenero e duro
0,2 80,0 0,4 22,3 1784,00
Consorzio Monviso Agroenergia "IMPIANTI
BIOGAS GUIDA TECNICO NORMATIVA-I
MATERIALI IN INGRESSO, IL
DIGESTATO, LE EMISSIONI IN
ATMOSFERA" Agosto 2011 Rev. 1.07 Dr.
A. Chiabrando
Pellet di fienetto 0,1 50,0 0,3 11,2 560,00
Per il valore dell'azoto ci si basati su
scheda tecnica di Farine Laziali: come da
numerosi articoli scientifici conosciuto che
dividendo il contenuto di proteina grezza per
6,25 si ottiene la % su ss di azoto. Il fattore
6,25 corrisponde a un valore di azoto pari al
16% nelle proteine (100/16=6,25).


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Pollina avicola 0,5 200,0 1,0 12,8 2562,02
Da caratterizzazione biomassa della
Biological Care e da Tabella 8.3
Caratterizzazione chimico-fisica di effluenti
avicoli (azoto:4,72%ss), CRPA a cura di
Rossi L. cap 8 Biogas da agrozootecnia e
agroindustria, Dario Flaccovio Ed 2011.
Liquame bovino 0,3 100,0 0,5 4,1 407,54
Tabella 8.2 Caratterizzazione chimico-fisica
di effluenti bovini (azoto:2,77%ss), CRPA a
cura di Rossi L. cap 8 Biogas da
agrozootecnia e agroindustria, Dario
Flaccovio Ed 2011.
Pula di riso 0,3 100,0 0,5 12,3 1230,00
Analisi AGER. Come da numerosi articoli
scientifici conosciuto che dividendo il
contenuto di proteina grezza per 6,25 si
ottiene la % su ss di azoto. Il fattore 6,25
corrisponde a un valore di azoto pari al 16%
nelle proteine (100/16=6,25).
Latte e derivati 0,2 80,0 0,4 4,2 333,06
Scheda tecnica IGW srl(per l'azoto si sono
divise le proteine grezze per 6,25)
Ciccioli 0,1 50,0 0,3 36,1 1804,14
Scheda tecnica IGW srl(per l'azoto si sono
divise le proteine grezze per 6,25)
Acqua Proteica 0,2 80,0 0,4 6,4 512,00
Scheda tecnica IGW srl(per l'azoto si sono
divise le proteine grezze per 6,25)
Scolo Scuro di
barbabietola
0,1 36,5 0,2 10,0 365,00 Scheda Tecnica di AgriTrade
Buccette di farro 0,1 36,5 0,2 12,8 467,20
Scheda Tecnica di AgriTrade (per l'azoto si
sono divise le proteine grezze per 6,25)
Miscele di cereali
(cerealmix, fibromix)
0,4 150,0 0,8 12,8 1920,00 Scheda Tecnica di AgriTrade
Tritello e farinaccio di
frumento duro
0,5 200,0 1,0 7,2 1445,00 Scheda tecnica IGW srl
Sottoprodotti della
trasformazione della
frutta: trebbie di mele e
pere
1,0 365,0 1,9 0,6 219,00
Tab.7 dell'All.I del Regolamento Regionale
Emilia Romagna n.1 del 2011 (contenuto di
azoto in colture arboree), valore di mele e
pere e Analisi allegata
TOTALI 53,0 19346,0 100,0

Tabella 10: Valori di azoto per ogni biomassa
Ai fini del calcolo dellazoto necessario conoscere il peso del digestato tal quale che corrisponde
a 14.570,6 tonnellate/anno (P
digestato
).
Si riportano nelle seguenti tabelle i calcoli effettuati per calcolare il tenore di azoto presente nel
digestato:


Azoto da altre biomasse (ridotta del 20% per emissioni in atmosfera durante la fase di
stoccaggio)

Biomassa ton/g ton/a % Azoto kg/ton Azoto ridotto kg/ton Azoto kg/anno
Insilati (mais, triticale, sorgo,
loietto)
47,5 17338,0 89,6 3,9 3,12 54094,56
Cereali da granella
(orzo,frumento, segale)
0,5 200,0 1,0 6,8 5,44 1088,00
Buccette di pomodoro 0,5 180,0 0,9 9,5 7,64 1374,80
Crusche di grano tenero e
duro
0,2 80,0 0,4 22,3 17,84 1427,20
Pellet di fienetto 0,1 50,0 0,3 11,2 8,96 448,00
Pula di riso 0,3 100,0 0,5 12,3 9,84 984,00
Buccette di farro 0,1 36,5 0,2 12,8 10,24 373,76


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Miscele di cereali (cerealmix,
fibromix)
0,4 150,0 0,8 12,8 10,24 1536,00
Tritello e farinaccio di
frumento duro
0,5 200,0 1,0 7,2 5,78 1156,00
Sottoprodotti della
trasformazione della frutta:
trebbie di mele e pere
1,0 365,0 1,9 0,6 0,48 175,20
Totali 51,2 18699,5 96,7

62657,52

Azoto da altre biomasse (non subiscono fase di stoccaggio)
Biomassa ton/g ton/a % Azoto kg/ton Azoto kg/anno
Melasso di
barbabietola da
zucchero
0,3 100,0 0,5 16,0 1600,00
Latte e derivati
0,2 80,0 0,4 4,2 333,06
Ciccioli
0,1 50,0 0,3 36,1 1804,14
Acqua Proteica
0,2 80,0 0,4 6,4 512,00
Scolo Scuro di
barbabietola
0,1 36,5 0,2 10,0 365,00
Totali
0,9 346,5 1,8

4614,20

Azoto zootecnico
Biomassa ton/g ton/a % Azoto kg/ton Azoto kg/anno
Pollina avicola 0,5 200,0
1,0
12,8
2562,02
Liquame bovino 0,3 100,0
0,5
4,1
407,54
Totali 0,8 300,0 1,6

2969,55

Azoto al campo digestato

Biomassa ton/anno % Azoto kg/anno
Azoto da altre biomasse 18334,5 96,7 62657,52
Azoto da altre biomasse non stoccate 346,5 1,8 4614,20
Azoto zootecnico 300,0 1,6 2969,55
Azoto al campo digestato 18981,0 100,0 70241,27

Contenuto di Azoto nel digestato = Azoto_campo_digestato (kg/anno)/ P_
digestato

(ton/anno)

Contenuto di Azoto nel digestato
(kg/ton)
70241,27 (kg/anno) / 14.570,6 (ton/anno) = 4,82

Nel presente calcolo dellazoto la quantit di azoto totale in kg/ton nel digestato risulta quindi circa
4,82 kg su un tonnellata di digestato prodotto.


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Per conoscere il titolo di azoto in kg/m
3
e considerando una suddivisione del digestato per il 20%
solida e per il 80% liquida, si riporta la tabella che segue:

Digestato prodotto (ton/anno) 14570,6
palabile
(ton/anno)
20%
2.914,12
non palabile
(ton/anno)
80%
11.656,48
Digestato prodotto (m
3
/anno) 15824,07
palabile
(m3/anno) 4856,86
titolo
d'azoto
(kg/m3) 4,33
Azoto
(kg/anno) 21072,38
non palabile
(m3/anno) 11.656,48
titolo
d'azoto
(kg/m3) 4,21
Azoto
(kg/anno) 49168,89
Titolo d'azoto (kg/m
3
) del t.q. 4,44
TOTALE
AZOTO
(kg/anno)
70241,27
Tabella 11: Titolo di azoto del digestato in kg/m
3


Dato che la quantit di azoto derivante dagli effluenti zootecnici corrisponde a circa 4,3% dellazoto
totale, si potrebbe considerare che lazoto spandibile corrisponda a 340 kgN/anno.
Se si considera uno spandimento di azoto massimo ai sensi della Direttiva Nitrati pari a 340
kgN/ha / anno si ha la necessit di circa 206,6 ettari.

6.3.2 Produzione del digestato e spandimento

Lo spandimento del digestato assoggettato alle prescrizioni contenute nella Direttiva
91/676/CEE, nota come Direttiva Nitrati e dal Regolamento regionale del 28/10/2011, n. 1,
Disposizioni in materia di utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque
reflue derivanti da aziende agricole e piccole aziende agro-alimentari, circa tempi di stoccaggio,
criteri e divieti di spandimento, modalit di trasporto, adempimenti documentali e, soprattutto,
dosaggi di nutrienti. Nel caso dei terreni previsti dal presente progetto sono situati, in parte, in
Zona Vulnerabile ai Nitrati da fonte agricola e pertanto il limite richiesto di 170 kg/(ha x anno) di
azoto zootecnico (o di origine zootecnica) in Zona Vulnerabile ai Nitrati da fonte agricola (Zvn).
Siccome lazoto zootecnico presente nel digestato minore del 49% dellazoto zootecnico
aziendale, il limite che possibile rispettare quello dei 340 KgN/anno.
Se quindi si considera uno spandimento di azoto massimo ai sensi della Direttiva Nitrati pari a
340 kgN/ha / anno si ha la necessit di circa 206,6 ettari.
In particolare, per lo spandimento su terreni agricoli del digestato, si sono considerate le distanze
elencate di seguito contenute nel RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) L.R. 20/2000 del
Comune di Argenta e del Regolamento di Igiene Comunale. Si riscontrata la presenza di alcuni


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fabbricati rurali di propriet della ditta che intende utilizzare il digestato e che pertanto andranno in
deroga alla prescrizioni del comune.
m. 500 dal perimetro del territorio urbanizzato residenziale (ossia al netto degli ambiti
ASP);
m. 300 dai nuclei residenziali rurali (di cui allART. 3.19);
m. 50 da abitazioni sparse;
m. 200 da corsi dacqua ad uso irriguo;
m. 20 da scoli;
m. 20 dai confini di propriet/50 m dagli edifici ad uso abitativo e/o produttivi di terzi, se
utilizzati, in zona agricola.
NellAllegato D vengono riportati i terreni con indicazione della SUS dei terreni su cui avverr lo
spandimento del digestato e il contratto attuale di cessione del digestato.

Si precisa che lo spandimento sui terreni in conduzione a Vittoria Bioenergia pu avvenire due
volte nellarco di un anno per tale ragione i kg di azoto spandibile sui terreni risulta maggiore
rispetto quello indicato in Allegato D. Il digestato in eccesso verr ceduto come da contratto.




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7. PIANO DEL TRAFFICO

Limpatto per la mobilit e la viabilit stradale rappresentato dal volume di mezzi pesanti che
consegnano la materia prima in entrata nellimpianto (viaggi di andata e ritorno per ciascun mezzo
pesante) e dai mezzi in uscita (viaggi di andata e ritorno per ciascun mezzo) che trasferiscono
verso gli appezzamenti in affitto a Vittoria Bioenergia (riportati nellAllegato B) il digestato prodotto
dallimpianto.

Le matrici agricole trasportate dai mezzi pesanti in ingresso allimpianto sono:


Biomassa ton/a
Insilati (mais, triticale, sorgo, loietto) 17338,0
Cereali da granella (orzo,frumento, segale) 200,0
Buccette di pomodoro 180,0
Melasso di barbabietola da zucchero 100,0
Crusche di grano tenero e duro 80,0
Pellet di fienetto 50,0
Pollina avicola 200,0
Liquame bovino 100,0
Pula di riso 100,0
Latte e derivati 80,0
Ciccioli 50,0
Acqua Proteica 80,0
Scolo Scuro di barbabietola 36,5
Buccette di farro 36,5
Miscele di cereali (cerealmix, fibromix) 150,0
Tritello e farinaccio di frumento duro 200,0
Sottoprodotti della trasformazione della frutta: trebbie di mele e pere 365,0
TOTALI 19346,0

Limpianto in Localit Marze di Sotto Comune di Argenta ed accessibile, per
lapprovvigionamento delle biomasse necessarie al suo funzionamento e per le operazioni di
caricamento del digestato per la successiva distribuzione dello stesso, dalla strada comunale
Tamerischi per giungere su Via 8 Settembre1944 (SP Filo-Longastrino).
Limmagine sotto mostra lunico ed il solo percorso veicolare utilizzato da tutti i veicoli:






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Il traffico veicolare dellimpianto coinvolge i tracciati viari che collegano i terreni (che la Societ
Vittoria Bioenergia ha in conduzione diretta) destinati alla coltivazione delle biomasse (indicati
nellAllegato B). I terreni di approvvigionamento degli insilati sono dislocati ad una distanza media
di circa 10 Km dal sito di costruzione dellimpianto, considerando che i terreni pi lontani si
collocano nel Comune di Alfonsine entro un raggio di 40 km di distanza dalla zona dintervento.
I terreni destinati allo spandimento del digestato sono dislocati ad una distanza media di circa 10
Km dallarea dellimpianto considerando che i terreni pi lontani si collocano nel Comune di
Alfonsine entro un raggio di 40 km di distanza dalla zona dintervento.
Tutti gli automezzi per il trasporto degli insilati derivanti dai terreni in conduzione a Vittoria
Bioenergia saranno trasportati con mezzi agricoli con rimorchio grande con portata massima di 20
ton e per laccesso allimpianto seguiranno tutti il percorso indicato nellimmagine sopra, eccetto gli
appezzamenti di terreno che non necessitano dellimmissione sulla viabilit pubblica in quanto
limitrofi allimpianto, pertanto in tal caso si utilizzer la viabilit interpoderale.
Per avere unidea della stima del traffico nella tabella che segue vengono riportati i periodi di
trasporto dei mezzi e la relativa tipologia di trasporto per quel che riguarda le biomasse in entrata.



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Denominazione
Biomassa
Quantit
[t/anno]
Mesi di fornitura mezzi di trasporto
capienza
del mezzo
N
Viaggi
nel
periodo
Viaggi/giorno
Insilati (mais, triticale,
sorgo, loietto)
17338,0
Da giugno a
maggio
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 866,9 14,2
Cereali da granella
(orzo,frumento,
segale)
200,0 Maggio
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 10 0,3
Buccette di pomodoro 180,0
Da met luglio a
fine settembre
Autocisterne 30 ton 6 0,07
Melasso di
barbabietola da
zucchero
100,0
Mese di ottobre
(quando
necessario)
Autocisterne 30 ton 3,3 0,1
Crusche di grano
tenero e duro
80,0 Tutto lanno
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 4 0,01
Pellet di fienetto 50,0 Tutto lanno
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 2,5 0,006
Pollina avicola 200,0 Tutto lanno Autocisterne 20 ton 10 0,027
Liquame bovino 100,0 Tutto lanno Autocisterne 20 ton 5 0,0136
Pula di riso 100,0 Tutto lanno
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 5 0,014
Latte e derivati 80,0
Tutto lanno
Autocisterne 20 ton 4 0,01
Ciccioli 50,0
Tutto lanno
Autocisterne 20 ton 2,5 0,0068
Acqua Proteica 80,0
Tutto lanno
Autocisterne 20 ton 4 0,011
Scolo Scuro di
barbabietola
36,5 Mese di ottobre Autocisterne 30 ton 1,22 0,039
Buccette di farro 36,5 Tutto lanno Autocisterne 20 ton 1,825 0,005
Miscele di cereali
(cerealmix, fibromix)
150,0 Tutto lanno
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 7,5 0,021
Tritello e farinaccio di
frumento duro
200,0 Tutto lanno
Agricoli con rimorchio
grande
20 ton 10 0,027
Sottoprodotti della
trasformazione della
frutta: trebbie di mele
e pere
365,0
Da luglio a
settembre
Autocisterne 30 ton 12,16 0,13
TOTALE VIAGGI 955,9

Digestatato
Quantit
[t/anno]
Mesi di
spandimento
mezzi di trasporto
capienza del
mezzo
N Viaggi
nel
periodo
Viaggi/giorno
Digestatato
frazione
palabile
2.914,12
Da Marzo a
Ottobre
carri spandiletame
agricoli 20 t 145,7 0,59
Digestato
frazione non
palabile
11.656,48
Da Marzo a
Ottobre carri botte agricole 20 t 582,8 2,4
TOTALE VIAGGI 728,5



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Riportando in ununica tabella i dati sopra esposti:

Fornitura biomasse N. viaggi/anno
Numero mezzi per fornitura biomasse 955,9
Viaggi andata e ritorno a/r per fornitura 1911,8
Trasporto digestato
Numero carri botte per frazione non palabile 145,7
Numero trattici/rimorchio per frazione palabile 582,8
Totale mezzi stimati per spandimento digestato 728,5
Viaggi andata e ritorno a/r per trasporto digestato 1457
TOTALE VIAGGI DA E PER LIMPIANTO 3368,8

Dal traffico attuale che corrisponde a 3270 viaggi/anno comprensivi di andata e ritorno, i viaggi
passeranno a 3368,8 concentrati nei mesi di maggio-giugno in cui avviene il raccolto degli insilati
dove il traffico giornaliero potrebbe arrivare a 14 mezzi al giorno. Risulta quindi un incremento di
circa 98 mezzi allanno che nel periodo di maggio-giungo corrisponde allincremento di circa un
viaggio al giorno. Tale incremento risulta non significativo anche alla luce degli impegni presi da
Vittoria Bioenergia con il comune per la manutenzione delle strade di accesso allimpianto.

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