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Parte 1
a cura di:
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Marsciano – 07/01/2010
Riabitalia srl – 18/01/2011
Agenda
1. Normative Vigenti
2. Tipologie principali
3. Collettori solari
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Marsciano – 07/01/2010
Riabitalia srl – 18/01/2011
Agenda
1. Normative Vigenti
2. Tipologie principali
3. Collettori solari
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Marsciano – 07/01/2010
Riabitalia srl – 18/01/2011
Normative Vigenti
Raccomandazioni principali:
1. Deve essere disponibile una superficie della copertura orizzontale o esposta verso il
quadrante SE / SW di dimensione pari al 25% della superficie in pianta dell’edificio,
non ombreggiata nei mesi più sfavoriti
2. Deve essere presente un vano tecnico per ospitare i componenti del circuito
primario dell’impianto solare termico…di volume pari a 50 litri/mq di superficie di
copertura correttamente orientata
3. Deve essere previsto un cavedio per alloggiare le tubazioni di collegamento tra
pannelli solari e accumulo nel vano tecnico
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Marsciano – 07/01/2010
Riabitalia srl – 18/01/2011
Legge 27 Dicembre 2006, n° 296 Legge
Finanziaria 2007 e s.m.i.
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– 18/01/2011
Decreto Legislativo 29 Dicembre 2006, n° 311 e s.m.i. Allegato “I”
Comma n° 12:
1. Per tutte le categorie degli edifici, pubblici e privati, è obbligatorio l’utilizzo di fonti
rinnovabili per la produzione di energia termica. In particolare, in caso di nuova
costruzione, istallazione di nuovo impianto termico o ristrutturazione di impianti
esistenti, l’impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e
realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia
primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l’utilizzo delle
predette fonti rinnovabili. Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri
storici
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Legge Regionale 18 Novembre 2008, n° 17 Titolo “III”
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Decreto Legislativo 30 Maggio 2008, n° 115 Titolo “II”
1. L’istallazione di impianti solari termici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la
stessa inclinazione e lo stesso orientamento dalla falda e i cui componenti non
modificano la sagoma degli edifici stessi, sono considerati interventi di
manutenzione ordinaria e non sono pertanto soggetti a DIA, qualora la superficie
dell’impianto non sia superiore di quella del tetto stesso. In tal caso è sufficiente una
Comunicazione Preventiva al Comune.
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– 18/01/2011
Agenda
1. Normative Vigenti
2. Tipologie principali
3. Collettori solari
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Applicazioni tipiche…
Impianti solari
termici
Acqua Acqua
Riscaldamento
calda vasca
ambiente
sanitaria piscina
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Piscina Piscina Risc. ambiente ACS
annuale estiva
10
9
8
7 Bolzano
6 Roma
5 Brindisi
4 Messina
3 Cagliari
2
Milano
1
0
iu
.
t
ag
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tt
b
g
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pr
c
v
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Se
Di
Fe
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No
G
M
M
A
A
G
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Tipologie… Impianti solari
termici
Circolazione Circolazione
forzata naturale
Scambio Scambio
Scambio indiretto o Scambio indiretto o
diretto intercapedine diretto intercapedine
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Circolazione naturale a scambio diretto
L’acqua sanitaria circola
direttamente all’interno dei Prelievo acqua
collettori solari calda sanitaria
Collettore Solare
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Circolazione naturale a scambio indiretto
Il liquido termovettore è una miscela
di acqua demineralizzata e glicole
antigelo
Prelievo acqua
calda sanitaria
Doppio circuito:
Ingresso
-Circuito primario solare acqua fredda
-Circuito secondario sanitario
Sezione del
serbatoio
Intercapedine
Acqua sanitaria
Coibentazione
Collettore Solare
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Circolazione forzata tradizionale
L’accumulo si trova ad una quota
inferiore rispetto ai collettori solari
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Circolazione forzata a svuotamento
Prelievo acqua
calda sanitaria
Attenzione: non è un Scam
sistema in pressione biator
e di
calore
Ingresso acqua
fredda
Serbatoio di drenaggio
26°
C Quando la pompa di circolazione
è ferma il liquido si raccoglie per
gravità nel serbatoio di drenaggio
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A cosa serve lo svuotamento
120/140°C Alle T indicate il liquido antigelo basico subisce una
trasformazione chimico-fisica che lo trasforma in
solido acido
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In quanto alla resa?
+ 30 ÷ 40%
La pompa ha una velocità fissa Il fluido termovettore ha una velocità
indipendente dall’irraggiamento direttamente proporzionale
Le centralina differenziale avvia la all’irraggiamento
pompa quando tra pannelli e boyler
La circolazione si avvia quando si
c’è un ΔT>5-10°C
verifica un ∆T positivo
Il circuito primario ha lunghezze Il circuito primario ha lunghezze fisse
considerevoli in genere comprese tra in genere inferiori a 3 metri
5 e 20 metri
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Circolazione naturale vs Circolazione forzata
A parità di superficie captante un impianto in circolazione naturale ha una resa superiore di un
30-40% rispetto ad un impianto in circolazione forzata
La presenza della componentistica elettronica/meccanica presente in un impianto a circolazione
forzata, necessaria al suo funzionamento, ne riduce drasticamente l’affidabilità, aumentando i
controlli annuali e riducendo il periodo di garanzia riconosciuto dalle ditte produttrici
Un impianto a circolazione naturale non è soggetto al fenomeno della stagnazione del fluido
antigelo, preservando il circuito primario da fenomeni corrosivi
La presenza dell’accumulo esterno in un impianto a circolazione naturale aumenta l’impatto
visivo ed estetico sull’edificio. Tale impatto può essere ridotto istallando il boyler nel sottotetto
(laddove è possibile) o verniciandolo dello stesso colore del manto di copertura
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Circolazione naturale vs Circolazione forzata
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Circolazione naturale vs Circolazione forzata
-8%
-40%
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Collegamento di più sistemi o più schiere
Alcune considerazioni…
1. Nel caso di utenze di grandi dimensioni (alberghi, campeggi, case di cura…) occorre
realizzare impianti solari con un numero considerevole di collettori al servizio di
accumuli di elevate capacità
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Collegamento di più sistemi o più schiere
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Collegamento di più sistemi o più schiere
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Collegamento di più sistemi o più schiere
Conclusioni…
Nel caso di utenze di grandi dimensioni (alberghi, campeggi, case di cura…) in cui
occorre realizzare impianti solari con un numero considerevole di collettori al servizio di
accumuli di elevate capacità, occorre realizzare un collegamento idraulico in grado di
consentire il corretto bilanciamento dei sistemi/schiere in termini di perdite di carico e
portate, in modo tale da far lavorare il multi-sistema o il multi-schiera come un unico
impianto solare
Collegamento Ticklemann
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Il Collegamento Ticklemann con rastremazione
Definito anche “collegamento idraulico con terzo tubo”, consente di collegare
idraulicamente più schiere o sistemi solari in modo tale da bilanciare perfettamente le
perdite di carico e le portate. In tal modo ogni sistema/schiera lavora al massimo delle
potenzialità.
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Il Collegamento Ticklemann con rastremazione
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Il Collegamento Ticklemann con rastremazione
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Come ridurre l’impatto estetico…
Tubazioni di
collegamento
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Come ridurre l’impatto estetico…
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Se l’orientamento non è ottimale…
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Se l’orientamento non è ottimale…
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Se l’orientamento non è ottimale…
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Agenda
1. Normative Vigenti
2. Tipologie principali
3. Collettori solari
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Collettori Solari
PIANI SOTTOVUOTO
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Collettori Solari Piani
Principio di funzionamento
Un fluido esposto all’azione delle onde elettromagnetiche “solari”, aumenta la sua temperatura
Nei collettori solari piani ad acqua questo principio viene ottimizzato ed utilizzato per riscaldare
il fluido (acqua o glicole) presente all’interno di una piastra piana assorbente.
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Collettori Solari Sottovuoto
Principio di funzionamento
I collettori solari realizzati con tubi a vuoto sono progettati con lo scopo di ridurre le dispersioni
di calore verso l’esterno.
Il calore raccolto da ciascun elemento (tubo sottovuoto) viene trasferito alla “piastra”
generalmente in rame presente all’interno del tubo. In tal modo il fluido termovettore si
riscalda e, proprio grazie al vuoto, si minimizza la dispersione di calore verso l’esterno.
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Aree di riferimento per i grafici di efficienza
Esempio:
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Grafici di efficienza
Efficie n cy ch ar acte r is tic cur ve s (r e fe r r ing to To tal ar e a) 5 (Solahart 300 J)
1,0
Collettore piano selettivo X
0,8
0,6
Ascisse = ∆T / G
0,4
0,2
∆T: Differenza fra temp. ambiente e temp.
collettore
0,0 G: Irraggiamento solare di riferimento (800
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12 W/m2)
x [m² K / W]
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Grafici di efficienza vs area di riferimento
Efficie n cy ch ar acte r is tic cu r ve s (r e fe r r in g to To tal ar e a) 5 (Solahart 300 J)
1,0
Collettore piano selettivo X
0,8
0,6
0,4
Area Totale
0,2 (perimetro)
0,0
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12
x [m² K / W]
0,8
0,6
0,0
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12
x [m² K / W]
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Efficiency characteristic curves (referring to Total area) Collettore a tubi sottovuoto X
1,0
Collettore a tubi sottovuoto Y
0,8
0,6
0,8
0,6
Area assorbente
0,4
0,2
0,0
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12
x [m² K / W]
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Efficie n cy ch ar acte r is tic cu r ve s (r e fe r r in g to T o tal ar e a) 5Collettore
(Solahart 300aJ) tubi sottovuoto X
1,0 264 (Thermomax Memotron TMO 600)
Collettore
338 (V ies s m. Va tubi200
itoSol sottovuoto
D20) Y
0,8
Collettore piano selettivo X
0,6
0,4
Area Totale
(perimetro)
0,2
0,0
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12
x [m² K / W]
Efficie n cy ch ar acte r is tic cu r ve s (r e fe r r in g to A b s o r b e r ar e a) 5 (Solahart 300 J)
1,0 264 (Thermomax Memotron TMO 600)
0,8
.
338 (V ies s m. V itoSol 200 D20)
0,6
Area assorbente
0,4
0,2
0,0
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12
x [m² K / W]
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Riabitalia srl – 18/01/2011
Efficie ncy char acte r is tic cur ve s (r e fe r r ing to Total ar e a) 5 (Solahart 300 J)
1,0 264 (Thermomax Memotron TMO 600)
.
Collettore a tubi sottovuoto X
338 (V ies sm. V itoSol 200 D20)
Collettore a tubi sottovuoto Y
0,8 Collettore piano selettivo X
0,6
0,4
0,2
A
0,0
0,00 0,02 0,04 0,06 0,08 0,10 0,12
x [m² K / W]
Inizio giornata
Fine giornata
Riferimenti:
tel. 3385253896
e-mail: stefano.mariani78@virgilio.it
skypename: ing_stefano.mariani
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