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La fotografia con cui iniziamo il nostro percorso non delle pi note, ma mi d lo

spunto per cominciare a introdurvi anche nellanalisi semiotica della fotografia. Branca
della filosofia la semiotica, si costantemente occupata del linguaggio scritto e parlato.
Nel secolo scorso alcuni semiologi hanno iniziato ad applicare alcune regole del
linguaggio anche alla fotografia considerandola una forma di linguaggio a s stante. Oggi
uno dei pi importanti semiologi della comunicazione Floch, deceduto molto giovane nel
2001; egli ci ha lasciato una chiave di lettura interculturale della fotografia, che al momento
rappresenta la modalit pi importante ed avanzata per interpretare le immagini, pertanto
vi chiedo scusa se, essendo la prima fotografia, dedicher un po di spazio anche per
parlare di questo argomento.
Bill Brandt, nato nel 1904 in Germania e morto nel 1983 in Inghilterra, uno dei
fotografi pi significativi del 900, anche se non tra i pi noti al grande pubblico, ma
sicuramente ben presente ai critici e agli estimatori della storia della fotografia.
Limmagine che vi propongo fa parte della serie dei nudi Perspective of nudes da lui
creata negli anni 40 50.


Il suo modo di fotografare, secco, crudo, quasi violento, fa parte del suo essere
ideologicamente schierato, tanto da farli dire: Eravamo tutti piuttosto di sinistra
Il suo sguardo feroce narra prima delle disparit introdotte dalla grande crisi,
mettendo allindice la vita opulenta dei ricchi inglesi e mostrando impietosamente il forte
disagio dei poveri, tanto da essere inviso a molti e arrivare al punto di dover ritirare il suo
reportage: "The English at Home", dove appunto metteva a nudo la societ inglese.
Poi parallelamente a Brassa, pubblica un reportage in cui racconta la vita notturna di
Londra: "A Night in London".
Tornando alla fotografia in questione, essa fa parte di un lungo lavoro sul nudo e la
sua importanza per noi, trova motivazione nel fatto che stata scelta da Floch quale
esempio per unanalisi semiologica nel libro Les formes de lempreinte.
(Ora vi porto per mano in una digressione sulla semiotica di Floch, solo la prima volta,
per darvi quelle nozioni fondamentali e basilari per poter discutere anche delle altre
immagini che incontreremo nel percorso. Vi chiedo scusa, ma anche molta attenzione.)
Proprio addentrandoci lungo questa strada, magari un po complessa, ma
sicuramente efficace, cerchiamo ora di interpretare la foto di Brandt.
Innanzitutto occorre precisare che Floch il padre della moderna semiologia. Egli
rifiutando di credere nellesistenza di un linguaggio proprio della fotografia, ha ritenuto che
si potesse parlare di linguaggio dellimmagine in senso lato, che comprendesse anche la
pittura, larchitettura, il cinema ecc..
itando proprio lui: econdo noi, il miglior servizio che si possa rendere oggi alla
fotografia di integrarla al mondo delle immagini in generale, e di insistere sul fatto che
essa attraversata da numerose estetiche o forme semiotiche che si estendono anche
alla pittura, al disegno o al cinema..
Il semiologo riconosce nella fotografia due elementi rilevanti:
a) la dimensione figurativa, che corrisponde alla figurazione del reale esposto
nellimmagine stessa (in pratica quello che si vede, nudo e crudo nella
stampa);
b) la dimensione plastica, che riguarda il livello astratto dellimmagine, ovvero
lorganizzazione dello spazio topologico: linee, contrasti, confronti cromatici,
volumi, ecc.
Nella dimensione plastica Floch, riconosce unarticolazione di elementi pittorici che nella
fotografia di Brandt riguardano in particolare i contrasti e parla cos di contrasto plastico o
sintagmatico (i sintagmi sono, nella semiologia linguistica, le parole, che concatenate,
formano una frase di senso compiuto), cio di utilizzo dei vari tipi di contrasti, come le
parole di un discorso.
Da Floch: Prima di considerare i diversi tipi di contrasto, conviene definire questa nozione
e distinguerla innanzitutto da quella di categoria visiva. Se si considera, per esempio,
l'opposizione tra sfumato e netto, si dir in un primo approccio che il contrasto
sfumato/netto un'unit sintagmatica, e che la categoria sfumato vs netto deriva dall'asse
paradigmatico, dal sistema fotografico.
In base allutilizzo delle due prospettive semiotiche, figurativa e plastica, possiamo
ottenere quattro possibili concezioni della fotografia: referenziale, mitica, obliqua e
sostanziale.
Per referenziale intendiamo quelle fotografie tese a mostrare unillusione dellesistente: un
utilizzo puramente documentale.
Per oblique vanno intese le fotografie in cui il messaggio veicolato dal paradosso, come
nei giochi di parole.
Per sostanziali sintendono quelle fotografie che mirano al grado zero della scrittura,
caratterizzate dal rifiuto del fotografo di operare qualsiasi intervento sullimmagine.
Per mitica sintende quella fotografia che ha in s una costruzione logica, di forme,
superfici, cromie ecc,, che ne fanno unopera il pi vicino possibile alla creativit pittorica.
La nostra fotografia di Brandt appartiene proprio alla categoria delle immagini mitiche.
Per dimostrare questo e come vi sia un linguaggio trasversale tra pittura a fotografia, Floch
accosta il nudo di Brandt a 2 opere pittoriche: una di Matisse fig. 2 e una di Cranach fig.3








Dal confronto risulta evidente come la foto di Brandt perda la sua definizione di puro
ritratto e divenga unesperienza figurativa astratta, dove il gioco del ritaglio diviene il
protagonista.
Questo astrattismo puro, lo possiamo leggere molto bene grazie ad un utilizzo
sintagmatico del contrasto. La testa perde la connessione con il corpo, sembra sospesa e
gli elementi fisiognomici sono appena abbozzati in una luminosit uniforme.
Analogamente il braccio e il seno i cui contenuti anatomici appaiono appena abbozzati.
Cos in Brandt il corpo scompare in quanto a figurativit, al suo posto rimane solo
unimpronta eidetica, unastrazione della corporeit, che si trasforma in linee e geometrie
astratte, proprie dellinformatore plastico.
Nellanalisi topologica troviamo quindi lemergere dellincontro tra particolari gradienti di
luminosit e la superficie su cui poggiano quegli elementi anatomici, che perdono le loro
connessioni fisiologiche e funzionali e traslano in forme incollate su una superficie.
Da questa analisi appare evidente che il nudo di Brandt, non pu trovare una lettura
superficiale legata alla dimensione figurativa, che ci apparirebbe molto limitativa e ricca di
contraddizioni, se non addirittura di paradossi eidetici. Pertanto solo il ricorso alla pura
dimensione plastica, ci consente di estrapolare quegli elementi sintagmatici che ci rivelano
non solo una nuova chiave di lettura dellimmagine, ma anche un mondo nascosto che
pu disvelarsi soltanto utilizzando metodi metanalitici legati alla semiotica del linguaggio.
Fate quindi tesoro di queste metodologie, che verranno molto utili anche nella valutazione
critica di altre fotografie.

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