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RONAGO 93 N.

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Famiglia, divent a ci che sei !
Auguri a tutte le famiglie della nostra comunit.
A quelle giovani, ai primi passi del cammino matrimoniale; a quelle ormai temprate dal tempo, dalle
fatiche e dalle prove e che con gioia celebrano quaranta, cinquanta anni e oltre di vita insieme.
Auguri alle famiglie provate da sofferenze, segnate da crisi e incomprensioni, tentate di strade
apparentemente pi facili della sofferta fedelt, del dono sacrificale di s allaltro. Auguri a chi vive
lincertezza del futuro a causa della disoccupazione, dei figli che danno problemi, della malattia
inattesa... Auguri alle famiglie che attendono un figlio con la gioia, la speranza, la fiducia di una
novit che ha sapore dei dono per tutti. Auguri alle famiglie aperte alla collaborazione e alte
famiglie chiuse in se stesse, nei propri problemi...
Auguri perch per tutti festa della famiglia.
Per tutti occasione di ripensare, rivedere, intuire trame damore intessute nei rapporti pi
quotidiani e riscoprirne la gioia, il valore enorme, la ricchezza di significato e di Eterno che portano
con s.
Questa festa, voluta nella nostra comunit, si propone di riaccendere in tutti il desiderio di
ricominciare come fosse il primo giorno, quando, allinizio del cammino, davanti allaltare, avete
voluto accogliere con voi, nella vostra vita di coppia, Dio. Presenza discreta e illuminante, sorgente
inesauribile alla quale attingere forza per un amore fedele, fecondo, gioioso, offerto.
"Famiglia, diventa ci che sei!" Sei il segno pi grande dellamore stesso di Dio, sei la
continuazione di Lui Trinit che ama, genera, sostiene, educa, con fedelt e pazienza, con fiducia
e misericordia. grande e splendida la chiamata che Dio rivolge ai due che accolgono il suo invito
a formare, nel Suo nome, una famiglia. La Bibbia racconta questo disegno di Dio sulluomo e la
donna: questa Parola, conosciuta e accolta, che rende allora i due una carne sola e li matura fino
alla capacit di diventare ci che Dio li chiama ad essere: segno e strumento del Suo Amore. Di
quellamore annunciato e proposto a noi da Cristo Ges. Lui ci ha indicato il cammino dellamore :
quello della croce, del dono, de! soffrire per offrire, che porta alla gioia serena e condivisa della
risurrezione, di una vita che si fa nuova perch si lascia condurre dalia fiducia nella paternit
amorosa di Dio. Anche se ormai gi celebrata e passata, la festa della famiglia inizio-ripresa di
questo cammino: cammino a tre, dove Dio ritrova nelle nostre case il suo posto. Siamo certi: con
Lui rientra anche la gioia, la pace, il dono dellunit e della comprensione reciproca.... perch Lui
tutto questo!
Una festa per riscoprire, una festa per ricominciare: insieme! La comunit-chiesa, famiglia di
tutte le famiglie, il luogo dove insieme trovare lo stesso passo, aiutarci nelle fatiche, condividere !
e gioie, partecipare i diversi doni. Ecco perch tutto continua: nuove proposte e occasioni non
mancheranno per favorire tutto ci! Ma soprattutto non manchi in nessuna famiglia il coraggio di
mettere le proprie radici in Dio, e con Lui ritrovare il gusto di collaborare al Suo progetto attraverso
il servizio alla vita e il servizio educativo che ne consegue.
La Madonna della Consolazione, sposa e madre, sia per tutte le nostre famiglie modello, conforto
e sostegno.
DON SERGIO
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Le Beatitudini
degli sposi.
Beati voi e tutti gli sposi
che sanno essere poveri nello spirito, che non
fanno dipendere la felicit dal conto in banca,
dallautomobile pi lunga e dalla casa meglio
arredata.
Beati voi e tutti gli sposi
che affrontano con coraggio le afflizioni e le
prove e non perdono la fiducia che il Signore
continui a ricordarsi di loro.
Beati voi e tutti gli sposi miti
che si sanno ascoltare e perdonare, che nelle
diversit si accolgono con pazienza, che dalle
comuni certezze non traggono motivo per
giudicare gli altri.
Beati voi e tutti gli sposi
che hanno fame e sete di giustizia, che tengono
le porte e il cuore spalancati ai piccoli problemi
de! vicino di casa e ai grandi problemi del
mondo.
Beati voi e tutti gli sposi
misericordiosi che si accorgono delle piaghe e
delle fatiche dei fratelli e si fermano a curarle
pagando di tasca loro, che sanno aprire la porta
e apparecchiare la tavola agli amici e ai poveri.
Beati voi e tutti gli sposi
puri di cuore che si donano senza segreti il
corpo e lanima, che provano ogni giorno a dirsi
tutto, che accolgono la vita come segno
dellamore del Creatore.
Beati voi e tutti gli sposi
costruttori di pace, quella della famiglia e quella
del mondo, che in ogni conflitto cercano il
dialogo, che non pensano di risolvere i problemi
in base alle ragioni del pi forte, che educano i
figli senza costruire steccati intorno a loro.
Beati voi se riuscirete a fare nella vostra vita
almeno un poco di quello che il Vangelo vi
insegna: e se succeder che vi chiamino fissati
o stupidi proprio allora, forse, della vostra vita
sar contento il Signore.
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1993:
Anniversari di Mat rimonio
La Comunit parrocchiale porge a tutti gli
sposi che celebrano i pi significativi
anniversari di matrimonio i migliori auguri
affinch, pur nella fatica del cammino, non
venga mai meno la gioia di un amore che si
rinnova nel dono di s e nella gioiosa fedelt,
attingendo dalla grazia del sacramento del
matrimonio la forza dello Spirito di Dio:
Spirito di amore, di pazienza, di dialogo, di
forza e di unit.
In particolare ricordiamo coloro che hanno
raggiunto e superato i cinquantanni di vita
insieme:
Celebrano il cinquantesimo:
Ongaro Antonio e Righetto Rita;
De Bastiani Emilio e Paoletti Giulia;
Robbiani Ermanno e Somaini Vincenza;
Celebrano il sessantesimo:
Bernasconi Pietro e Papis Elsa.
Hanno poi superato cinquantanni:
Capiaghi Arturo e Bottinelli Ida;
Galli Tobia e Castelli Teresa;
Quadranti Clemente e Piffaretti Clementina;
Ambrosoli Carlo e Speranza Francesca;
Nassi Tullio e Gattoni Ernesta;
Peron Walter e Boldrin Afra;
Galli Ernesto e Danzo Marianna;
Cantamessa Rino e Ferrari Malvina.
A tutti i migliori auguri
dalla Comunit parrocchiale.
1992: i doni di Dio
per una comunit in cammino
Ricordiamo coloro che con il Battesimo, resi
figli di Dio, sono entrati nella comunit
cristiana:
Filacchione Marco, di Vittorio e Stefania;
Ambrosoli Riccardo, di Luca e Elisabetta;
Grisoni Desire, di Giampiero e Milvia;
Russo Francesca, di Maurizio e Marinella;
Morelli Andrea, di Matteo e Franca;
Ferragina Dalida, di Saverio e Marzia;
Grisoni Nadia, di Felice e Maria Luisa;
Falchi Fabio, di Ugo e Antonella;
Becchio Andreas, di Sergio e Maria Antonella;
Merlo Daniel, di Paolo e Maria;
Somaini Andrea, di Angelo e Antonella;
Tarpini Claudia, di Roberto e Maria;
Bellatti Stefano, di Alessandro e Celeste;
Carcione Alice, di Calogero e Carla.
Chiediamo al Signore che accompagni nella
loro crescita i venti bambini che hanno per la
prima volta partecipato al perdono e al
banchetto dellEucaristia e i sedici ragazzi
che hanno ricevuto il dono dello Spirito
Santo confermando cos il loro impegno di
vivere come cristiani.
Ricordiamo coloro che hanno consacrato il loro
amore nel Matrimonio, perch siano sempre
segno dellamore di Dio:
Gatti Claudio e Fasola Erminia
Rusconi Paolo e Robbiani Elena
Bernasconi Alessandro e Hardmeier Silvia
Aldeghi Corrado e Mazzucchi Loredana
Bello Pierluigi e Somaini Gabriella
Affidiamo alla bont e alla misericordia del
Padre i nostri fratelli che dormono il sonno
della pace in attesa della risurrezione:
Fasola Elsa, di anni 63;
Pozzi Domenica, di anni 90;
lania Vincenzo, di anni 62;
Cervi Ernesto, di anni 76;
Angelinetta Pietro, di anni 67.
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INCONTRI PER FIDANZATI
1993
Zona Pastorale Prealpi.
Inizio alle ore 21:
presso le Parrocchie sotto indicate.
Il programma dettagliato verr consegnato agli
iscritti allinizio di ogni corso.
MACCIO: 8 - 25 febbraio
(luned e gioved)
RONAGO: 3 marzo - 7 aprile
(mercoled)
GAGGINO: 20 aprile - 7 maggio
(marted e venerd)
OLGIATE: 11 - 28 maggio
(marted e venerd)
GIRONICO: 14 settembre - 1 ottobre
(marted e venerd)
OLGIATE: 5 - 22 ottobre
(marted e venerd)
UGGIATE: 9 - 26 novembre
(marted e venerd)
Per prenotarsi accordarsi col proprio parroco.
VERSO ILCONVEGNOREGIONALESULLA VITA UMANA.-
NASCERE E MORIRE OGGI
Sabato 6 febbraio alle ore 21.00
nel Duomo di Como:
VEGLIA PER LA VITA
Domenica 7 febbraio:
XV GIORNATA PER LA VITA
sul tema
"// Vangelo della vita per la citt
delluomo.
Ripartiamo dal rispetto della vita
per rinnovare la societ"
In Parrocchia, per prepararci al convegno
regionale, che si terr allo stadio di S. Siro
sabato 15 maggio, verranno suggeriti momenti
di incontro e di testimonianza che aiutino tutti
noi a crearci una nuova cultura della vita
umana pi rispondente al progetto di Dio. In
particolare i! tempo della Quaresima ci vedr
attenti a questa particolare tematica.
INCONTRO PER LA PREPARAZIONE DELLA
QUARESIMA:
venerd 19 febbraio, a//e ore 20. 45,
ci ritroviamo in Oratorio per organizzare insieme tutte le attivit dei periodo quaresimale.
Allincontro sono dunque invitati tutti, in particolare i rappresentanti di ogni gruppo, i
catechisti e gli educatori.
N.B. Lincontro per i genitori dei bambini d seconda elementare, che gi era stato
fissato in questa data, anticipato a MERCOLED 17 febbraio alle ore 20.45.
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"Non ci sar pace senza il ritorno a Ges
Cristo crocifisso nella preghiera, ma anche
nella rinuncia alle ambizioni, alla sete di
potere, alla volont di sopraffare gli altri, alla
mancanza di rispetto per i diritti altrui...
Cristo la nostra pace. Quando ci
allontaniamo da Lui - nella nostra vita
privata, nelle strutture della vita sociale, nei
rapporti tra le persone ed i popoli - che altro
rimane se non l'odio, l'inimicizia, il conflitto,
la crudelt, la guerra? " (Giovanni Paolo II
Discorso di Assisi)
DAL MESE DELLA PACE,
A UN ANNO DI PACE.
"Se vuoi la pace, va incontro ai poveri".
Il messaggio del papa per la giornata mondiale
della pace chiama tutti noi a prestare attenzione
a tutte le situazioni di povert che ci circondano.
invito a saper condividere le sofferenze di tanti
fratelli e soprattutto ad operare perch sia
eliminata la miseria, causa e conseguenza di
ogni forma di violenza, guerra e ingiustizia.
La prima strada che ci viene indicata la povert
evangelica come scelta di vita; significa che "la
moderazione e la semplicit devono diventare i
criteri del nostro vivere quotidiano".
Solo questo spinto di povert pu introdurre a
una logica di vera giustizia e portare alla pace nel
superamento delle povert effettive che
abbruttiscono la vita di tanti nostri fratelli.
" mai possibile privare un uomo del diritto
alla vita e alla sicurezza perch egli non uno
di noi, perch e l'altro'? Privare una donna
del diritto alla sua integrit e alla sua dignit
perch non una di noi, perch e l'altro
1
? E,
ancora, privare un bambino del diritto ad un
tetto che lo ripari e del diritto di nutrirsi
perch un bambino che sta dalla parte degli
'altri'? 'Noi', 'loro', non siamo tutti figli di un
solo Dio, suoi figli diletti? Ges Cristo non
forse venuto al mondo, per liberarci dal
peccato della divisione?" (Giovanni Paolo II -
Discorso di Assisi)
We are the world
questo il tempo
di rispondere ad un appello.
questo il tempo di unirsi insieme.
C gente che muore.
questo il tempo di dare una mano alla vita,
che // pi grande dono.
Non possiamo continuare aspettando che
altri vengano in aiuto.
Noi tutti siamo parte
della grande famiglia di Dio.
La verit che ognuno di noi
ha bisogno di amore.
NOI SIAMO IL MONDO
NOI SIAMO I SUOI FIGLI
NOI SIAMO COLORO CHE RENDERANNO
IL GIORNO PI RADIOSO
Cominciamo perci a donare.
una scelta che facciamo.
Dobbiamo salvare la vita.
vero: noi potremo rendere il giorno pi radioso
proprio tu ed io.
Manda a loro il tuo cuore
cosi che essi sapranno
che qualcuno tende loro una mano,
e le loro vite saranno pi forti e libere.
Come Dio ci ha mostrato
di poter cambiare le pietre in pane,
anche noi dobbiamo tendere
una mano di aiuto.
Quando sei gi
quando ti sembra che
non ci sia speranza
ma tu sarai capace di credere
non falliremo mai.
Potremo cambiare il mondo
solo quando
saremo uniti in un cuore solo.
(U.S.A. FOR AFRICA)
Ricordiamo a tutti che continua anche il
concreto aiuto ai fratelli della ex-Jugoslavia, sia
attraverso la raccolta di fondi per sostenere la
costruzione di allevamenti in loco, sia attraverso
una continua sensibilizzazione portata avanti dalla
Caritas zonale e diocesana (cfr. Settimanale della
Diocesi e i volantini che trovi in fondo alla chiesa).
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FAMIGLIA:
QUALE COMUNICAZIONE
Nessuno ha dubbi sul fatto che oggi la famiglia in crisi, che la fedelt coniugale assai spesso
delusa, che il rapporto di coppia si rompe assai precocemente, che il dialogo con i figli unarte
quasi sconosciuta e via dicendo...
Ma cosa c alla radice di questo sfasamento, dietro le incomprensioni, le separazioni, gii
abbandoni, le avventure, le ribellioni?
Spesso c il bisogno di rapporto, di autenticit, di comunicazione. La famiglia si potrebbe dire che
, per definizione, costituita da rapporti. Per fare famiglia bisogna comunicare. E quando viene
meno la capacit di mettersi in comunicazione, ci si ritrova estranei, non ha pi senso stare
insieme.
Sembrerebbe scontato che oggi ci sia una facilit maggiore di comunicazione rispetto al
passato. Tutti comunicano, tutti parlano, con tutti e di tutto. Basta accendere il televisore per
essere sommersi da ondate di parole, discussioni, telefonate in diretta, offerte, proposte. Qualcuno
per sostiene che vi sia un eccesso di comunicazione, col rischio che la parola perda di senso,
mentre si incapaci di comunicare veramente qualcosa di se stessi.
Noi siamo capaci di comunicare? O siamo forse malati di incomunicabilit? questa una
malattia sempre pi diffusa: tra amici non ci si intende pi, tra automobilisti o colleghi o tifosi di
calcio si ha luno dellaltro unidea che non corrisponde a realt, tra coniugi non ci si capisce.
Spesso siamo incapaci d andare oltre noi stessi, privandoci cos dellincontro con laltro.
Luomo fatto per comunicare: lo dice anche la Bibbia, quando descrive lintenzione del
Creatore di fare luomo a Sua immagine e somiglianza, cio sul modello della Trinit che
comunione di persone. Si potrebbe affermare che luomo veramente tale quando comunica. Se
viene meno il rapporto con gli altri uomini, il disagio che proviamo perci profondo, viscerale,
esistenziale. Anche la psicologia ci dice che ladulto maturo colui che sa intessere rapporti di
reciprocit.
A maggior ragione la famiglia costituita da rapporti, intrisa di amore. Lamore coniugale
simbolo, sacramento dellamore stesso di Dio per gli uomini. Ci che fa essere la famiglia
dunque il rapporto, la comunicazione.
Ma che cosa comunicare?
In famiglia si comunica tutto, i beni materiali: nella famiglia non si fa distinzione di propriet,
perch tutto di tutti e cosi essa diventa la prima scuola pratica di solidariet. I beni morali: la
famiglia una vera scuola di vita, dove i genitori comunicano, con le parole e soprattutto con
lesempio, i valori in cui credono, i beni spirituali: nonostante i nostri limiti, abbiamo la possibilit di
essere, con semplicit, luno per laltro tramite della grazia di Dio,
Quando comunicare?
Si comunica sempre. Cominciando da fidanzati, per non smettere mai. Si comunica da
genitori, da figli, da fratelli, da nonni coi nipoti, da suoceri. E si comunica nei momenti importanti,
felici e dolorosi: cos le gioie si moltiplicano e i dolori si dividono. Si comunica nel quotidiano,
quanto pi possibile: meglio una cosa meno perfetta vissuta insieme che una perfetta da soli.
Ma come comunicare?
Ognuno deve trovare la sua strada, anche se ci sono dei modi comuni e delle condizioni
fondamentali: bisogna saper ascoltare, fare silenzio, finch laltro si completamente manifestato;
essere distaccati da noi stessi e dai nostri pensieri, fare in noi il vuoto. Bisogna saper perdere la
nostra opinione, per accogliere quella dellaltro. Vedersi ogni giorno nuovi, per non avere
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pregiudizi. Saper ricominciare, anche quando si sbagliato. Essere pronti a comunicare per primi,
senza pretendere che sia laltro a cominciare e saper aspettare i tempi di ciascuno. La
comunicazione inoltre non solo verbale, cio fatta di parole: esiste una comunicazione non
verbale, altrettanto importante, tutta da scoprire e da praticare. Gesti, silenzi, sguardi, presenze:
ognuno di noi possiede doni esclusivi che gli altri attendono di ricevere.
Se vero che pi grandi che in passato sono le difficolt che oggi incontriamo nelle nostre
famiglie, pi grande ancora deve essere la ricerca di modi nuovi per rinsaldare i rapporti che la
compongono. Uno dei pilastri della famiglia la comunicazione: dei suoi membri tra loro, ma
anche della famiglia con le altre famiglie e con tutta la societ. Poich infatti lamore, per sua
natura, quando viene comunicato, si alimenta e si moltiplica, lapertura agli altri garantisce e
rafforza i propri legami.
Ecco allora un motivo in pi per tentare tra famiglie, anche attraverso un gruppo
parrocchiale, lesperienza di comunione. Anche se non facile, sar certamente produttiva, perch
per un cristiano, anzi per un uomo, "insieme sempre meglio".
E.R.
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Comunicare ...
con Dio.
1678 ..... certo che se il Padre eterno usasse un
cellulare con numero verde, non ci sarebbero
assolutamente problemi per noi a comunicare
con Lui, salvo le linee perennemente intasate;
allora si che potremmo consigliarlo su quando far
piovere o splendere il sole, su come far cessare
le guerre magari usando la forza e cos via...
chiss se ci ricorderemmo di chiedergli come sta.
Ed invece, per parlare con Lui occorre pregare:
una parola che spesso lascia indifferenti, o
preoccupati perch "non so come fare" o ansiosi
di "dire" tante cose o soddisfatti se ci si posti
nel giusto atteggiamento.
E se importante per chiunque "mettersi in
contatto" con Dio, in modo speciale forse lo per
una famiglia, l dove due persone hanno scelto
di fondare il loro cammino di sposi proprio su
Colui che hanno incontrato e ha motivato la loro
vita, ufficializzando, se cos si pu dire, questa
loro scelta anche davanti alla comunit nel
Sacramento del matrimonio. Risalire dunque
costantemente a questa fonte indispensabile,
per rimotivare la scelta, raddrizzare il cammino,
rinnovare lentusiasmo. Base di tutto lascolto,
che poi la vera radice, lessenza della
preghiera, perch l che il Signore, attraverso la
Sua Parola, ci comunica ci che necessario
alla santificazione del nostro matrimonio.
Dove, quando e come ascoltare? Bello sarebbe
poter rispondere: ovunque, sempre ed insieme.
Certo che i ritmi di vita ed i limiti logici (penso ai
figli piccoli) non sempre lo permettono. Perch
allora non fissare alcune tra le varie e molteplici
occasioni e ad esse tener fede?
La S. Messa domenicale e infrasettimanale tutti
insieme: importante la testimonianza di
comunione. Le altre opportunit offerte dalla
comunit parrocchiale, zonale e diocesana:
momenti di incontro (penso ai vespri, ai rosari
recitati in chiesa, alle scuole di preghiera) e di
riflessione (il catechismo, i ritiri).
Allinterno poi delle nostre case, vincendo magari
la paura di qualcosa di nuovo, che non si mai
preso in considerazione ma che non per questo
non da considerare, potrebbero essere
molteplici i modi di pregare; e ciascuno trovi e
magari inventi quello a lui pi consono. La recita
delle "preghiere della Chiesa": lodi, vespri,
quotidianamente, ritagliandosi ostinatamente del
tempo strappandolo magari alla televisione; la
lettura insieme di un libro (dove un coniuge legge
a voce alta ed insieme si medita scambiandosi le
opinioni); la recita del s. Rosario; e chiss quanti
altri modi ancora. Sarebbe bello che sul prossimo
giornalino, apparissero le diverse esperienze di
preghiera familiare nella nostra comunit.
E il pregare non sforzo invano: intanto permette
di fermarsi quotidianamente a guardarsi negli
occhi: cosa spesso difficile visti i normali ritmi di
vita; diventa quindi un modo privilegiato di
comunicare in famiglia. E poi educa, cambia la
vita, matura la vocazione che ci ha voluti insieme.
Per noi lesperienza quella della recita dei
vespri: a volte con gioia, a volte con fatica ma
sempre fedele. Aiuta anche a sentirsi inseriti in
quella Chiesa che ci madre e loda
quotidianamente il Padre con la voce di tanti
fratelli.
Per concludere, ci sembra fondamentale la
preghiera insieme: soprattutto se il sacramento
celebrato magari tanti anni fa, non stata solo
una bella festa, ma lirrompere ancora una volta
del Signore nella nostra vita.
FELICE E LUISA.
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RONAGO 93 N. 1
FAMIGLIA APERTA
Quali minori sono interessati
il minore temporaneamente privo di un ambiente
familiare idoneo.
Chi pu manifestare la disponibilit all'affidamento
- le famiglie, comprese quelle con i figli propri. ovviamente, sia
biologici che adottivi;
- le persone singole;
- chi opera in una comunit di tipo familiare.
I limiti di et dei coniugi affidatari
la legge non prevede alcun limite di et. L'esperienza
suggerisce, tuttavia, di non effettuare inserimenti a titolo di
affidamento educativo di minori in famiglie in cui i genitori non
presentino le caratteristiche richieste per una eventuale,
successiva adozione.
A chi manifestare la disponibilit all'affidamento
ai servizi sociali dell'ente locale; al servizio di affidamento
famigliare del Comune o dell'Ussl l dove questo stato
istituito.
Quali sono gli organi competenti
- l'affidamento familiare disposto dai servizi dell'ente locale,
previo consenso dei genitori o del tutore;
- il giudice tutelare del luogo ove si trova il minore rende
esecutivo l'affidamento con decreto;
- quando manca l'assenso dei genitori naturali o del tutore,
interviene il tribunale per i minorenni.
Durata dell'affidamento familiare
- il periodo di presumibile durata deve essere indicato nel
provvedimento di affidamento familiare;
- l'affidamento cessa quando viene meno la situazione di
difficolt temporanea della famiglia di origine che lo ha
determinato, oppure nel caso in cui la prosecuzione rechi
pregiudizio al minore. L'affidamento pu anche cessare per
intervenuta adozione o per l'autonomo inserimento del minore.
Compiti dell'affidatario
- deve accogliere presso di s il minore;
- provvedere al suo mantenimento e alla sua educazione ed
istruzione;
- agevolare i rapporti tra il minore e i suoi genitori;
- favorire il reinserimento del minore nella famiglia di origine.
Quali minori sono interessati
i minori (da 0a 18 anni) in situazione di abbandono perch privi
di assistenza morale e materiale da parte dei genitori, o dei
parenti tenuti a provvedervi, purch la mancanza di assistenza
non sia dovuta a forza di causa maggiore di carattere
transitorio.
Chi pu dichiarare la disponibilit all'adozione solo i coniugi
uniti in matrimonio da almeno tre anni, non separati neppure di
fatto, con o senza figli: sono consentite pi adozioni, anche con
atti successivi.
I limiti di et dei coniugi adottanti
l'et degli adottanti deve superare di almeno 18 e di non pi di
40 anni let delladottando.
A chi manifestare la disponibilit all'adozione
al tribunale per i minorenni. La domanda decade dopo due anni
e pu essere rinnovata.
Quali sono gli organi competenti
il tribunale per i minorenni del distretto nel quale si trovano i
minori in situazione di abbandono competente per la
dichiarazione di adottabilit. l'affidamento preadottivo e la
pronuncia della adozione.
Come assicurare al minore la famiglia adottiva pi idonea
- il tribunale per i minorenni dispone l'esecuzione di adeguate
indagini sui coniugi che hanno presentato domanda di adozione
e sceglie fra le coppie quella maggiormente in grado di
corrispondere alle esigenze del minore;
- le indagini debbono riguardare l'attitudine a educare il minore,
la situazione personale ed economica, la salute, l'ambiente
familiare degli adottanti, i motivi per i quali questi desiderano
adottare un minore.
Effetti dell'adozione
con l'adozione, l'adottato acquista lo stato di figlio legittimo
degli adottanti, dei quali assume e trasmette il cognome. Con
l'adozione cessano i rapporti verso la famiglia di origine, salvo i
divieti matrimoniali.
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GENITORI & FIGLI
Tengo subito a precisare che lidea non stata mia e che largomento per questo
numero "speciale famiglie" del giornalino talmente profondo da metterti un po in difficolt.
Del resto, fiumi di parole sono gi state dette e scritte in proposito e il mio piccolo pensiero
consideratelo quindi una goccia (spero non una doccia).
Gi scrivendo il titolo ti senti bruciare un po le dita e senzaltro, cercando di metter gi
qualche idea sullargomento, rischi di scottarti del tutto e non solo per eventuali "ritorni di
fiamma", ma anche perch devi tirar fuori emozioni e sentimenti che ogni giorno vivi ma che
non sempre ti fermi ad approfondire.
Ricette scritte non ce ne sono, malgrado tutti i libri, le enciclopedie e le tecniche di
comportamento che specialmente oggi il mercato ci propina prima, durante e dopo la nascita
dei nostri figli, trascurando forse un tantino il fatto che questo implica anche una nascita come
genitori. Quando voluta e desiderata, per "entit coppia" una nascita indolore, una nascita
che anzi ci regala momenti esaltanti di felicit e di stupore e che ci chiede subito e per sempre
un continuo confronto, un dialogo sincero, insieme a tanto amore e responsabilit per
custodire ed educare la vita che ci stata affidata.
A volte, quando ti sembra che le insidie esterne siano troppo forti, quando pensi al
futuro pericoloso ed incerto che si prospetta, ti senti magari scoraggiato. Se poi per i tuoi figli
"punti" sugli obiettivi pi gettonati (successo, carriera, conto in banca e magari anche il pied--
terre) ti accorgi poi di averli magari privati della loro dignit, dei loro sogni, delle loro
aspirazioni pi vere e profonde.
E nella carriera di genitore, la tentazione di gettare la spugna pu diventare forte,
camuffata magari da rispetto della libert dei figli, magari giustificata dal fatto che "fanno tutti
cos", forse assecondata dal compromesso che ti spinge ad ignorare le ingiustizie e ad
affermare il tuo diritto, quando non incoraggiata dallorgoglio di vedere i tuoi figli sempre primi
in tutto, a scuola e nella vita, anche se poi ti calpestano.
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I figli non ci appartengono, ma ci danno e ci chiedono moltissimo. Dal tempo dellattesa al
primo vagito, al loro sorriso, ai primi passi e via via fino a coinvolgerci in tutte le loro piccole e
grandi esperienze: dalla scuola materna fino alle prime "cotte", alle prime uscite, al militare, al
lavoro, ai successi e alle delusioni. Abbiamo la grande, immensa possibilit di ripercorrere con loro
le nostre stesse esperienze, di riprovare a volte le stesse emozioni, di rivivere le stesse incertezze
anche se "con una marcia in pi".
proprio questa marcia in pi, cio il nostro essere pienamente e prima di tutto "coppia" che,
insieme allamore e alla responsabilit che abbiamo verso i nostri figli, ci aiuta a riflettere, a parlare
con loro, a saperli ascoltare, a correggerli, a guidarli nelle loro scelte, a consigliarli. In una parola:
ad educarli, affinch diventino uomini e donne responsabili e partecipi.
Ma anche cos, fare i genitori comunque un compito arduo. Anche se le basi non scricchiolano,
non ti puoi mai permettere di abbassare la guardia. Insieme alla gioia, alla tenerezza, al legittimo
compiacimento, alle soddisfazioni inattese, ci sono sempre anche tanti momenti di tensione, di
preoccupazione, di dubbio e di paura. Per non parlare delle incomprensioni, delle differenze di
carattere, delle inclinazioni non condivise, delle speranze deluse.
Tutti ingredienti che sempre ci sono stati, in tutte le famiglie, ed il cui "mixage" non d mai
lo stesso risultato. Senza voler generalizzare, dobbiamo per ammettere che oggi ci troviamo di
fronte ad unequazione negativa rispetto alle famiglie di una volta. Allora cerano due ingredienti in
pi: la Fede - che chiede e che sa anche offrire ed accettare - e la presenza degli anziani, la cui
esperienza era perno morale e materiale della giovane famiglia. Due realt che sopperivano
egregiamente a tutti i voluminosi trattati moderni in materia. Oggi ci sono due diversi ingredienti
che, specialmente se favoriti dal nostro assenteismo o permissivismo, possono diventare una
terribile concorrenza: la TV e certa stampa "disinibita" a cui a volte riusciamo perfino a delegare il
nostro compito di genitori "stressati".
Famiglia o farsa? Comunione o solitudine?
In questo tempo in cui i figli trovano nella droga il surrogato al vuoto, in cui i grembi materni
assomigliano sempre pi alle unit immobiliari (sub-locazione o sfratto), in cui per avere leredit si
uccidono il padre e la madre dobbiamo attaccarci sempre pi saldamente alle nostre radici: alla
Fede, al ricordo e allesempio dei nostri genitori e dei nostri nonni, ai valori fondamentali che ci
hanno trasmesso e che dobbiamo tenere vivi in noi e nelle nostre famiglie, evitando per di
chiuderci nel nostro guscio per comodit o per diffidenza.
Da un rapporto schietto e sincero con altre famiglie della nostra comunit, da uno scambio di idee
e di esperienze, da una festa preparata e vissuta insieme potrebbe davvero nascere il nuovo e
significativo "fronte famiglie" in questo 1993 che la Chiesa ci ha dedicato e che Don Sergio ha
voluto sottolineare in modo tanto bello e concreto.
ANNA B.
12
RONAGO 93 N. 1
La famiglia
nel pensiero dei ragazzi...
Cara mamma, caro papa,
io vi voglio bene, sono un po' triste quando vi
vedo partire alla mattina, ma sono felicissimo
quando vi vedo tornare alla sera.
Il giorno pi bello la domenica perch posso
stare tulio il giorno con voi, mentre il momento
pi felice quando siamo tutti, anche la
nonna, riuniti a (avola per il pranzo e la cena.
Altri momenti belli sono quando andiamo alla
Messa, mi portate alla partita, al circo, al
ristorante, in vacanza o in qualche negozio di
giocattoli per farmi scegliere un regalo.
.Mi aiutate nei compiti, mi seguite quando
vado a giocare, insomma il rapporto tra noi
splendido e quindi, cari genitori, come potrei
stare senza di voi?
Carissimi genitori,
eccovi sempre pronti a darmi il vostro affetto,
il vostro appoggio, sempre pronti a darmi una
risposta concreta.
Vi voglio bene.
Io amo i miei genitori per non avermi lasciato
in mezzo alla strada come si sente dire oggi.
Io amo i miei genitori perch non sono come
altri che picchiano i figli senza motivo.
Io rispetto i miei genitori.
Il mio rapporto con la mamma buono, perch
mi aiuta nei compiti e mi fa contento in
qualsiasi occasione. Anche il rapporto col
pap buono perch mi porta con lui sul
camion, gioca con me ai giochi ili societ e
anche lui mi fa contento in qualsiasi
occasione.
Ritengo di essere molto fortunata perch
appartengo ad una famiglia che osservante
della religione cattolica. In questa famiglia di
sani principi morali e religiosi sicuramente
imparo molte cose utili e significative per la
mia mia futura. Ogni giorno, quando anche io
avr formato una mia famiglia, senz'altro
insegner tutto ci che di buono i miei genitori
mi hanno insegnato.
RAGAZZI DI 5 ELEMENTARE
13
RONAGO 93 N. 1
Lettera agli adulti...
da alcuni ragazzi delle medie......
da un paese come tanti........
Carissimi adulti,
abbiamo pensato di scrivervi questa lettera
per cercare di migliorare i! nostro rapporto
con voi. Perch vi chiamate adulti e noi
invece ragazzi?
Voi direte: abbiamo superato i 18 anni e
siamo pi maturi di voi. Noi pensiamo
invece che non tutti gli adulti siano
veramente adulti e non tutti i ragazzi siano
veramente ragazzi. Noi ci sentiamo ancora
ragazzi, siamo incapaci di vivere, lo
comprendiamo; per a volte siete voi che
non capite!
difficile vivere in questo periodo di
transizione. Non riusciamo neanche a
capire come si faccia! Non sappiamo pi
come comportarci, come riconoscere il
giusto dallo sbagliato. Abbiamo paura di
farvi delle domande, ci sembrano sciocche
e senza senso, ma voi non cercate di
aiutarci dandoci dei consigli, senza che noi
li chiediamo. Perch?
molto lunga la giornata, ma non troviamo
mai unoretta tutta per noi. Nostro
desiderio che in tutte le famiglie de!
mondo ci fosse unora dedicata al dialogo
tra genitori e figli, ogni giorno.
Cari saggi, buoni, intelligenti, ma talvolta
un po soffocanti adulti: voi avete sempre
ragione (tranne qualche rarissima volta),
ma certe volte siete un po
soffocanti..."Non fate questo, non fate
quello, quello neanche, questaltro
pericoloso..." Uffa! -pensiamo talvolta noi -
non ci lasciano mai fare niente!
A volte, certo, vi giudichiamo male, vi
attribuiamo delle colpe che non avete, ma
tutto questo soltanto perch stiamo, per
diventare come voi e vorremmo esserlo gi
subito! Vi chiediamo una cosa: un po di
comprensione in pi; dovrete avere molta
pazienza, ma presto anche questo strano
ma insieme emozionante periodo finir e il
frutto, si spera, sar una nuova persona
adulta, matura e piena di progetti. Per
avere un buon rapporto poi non ci deve
essere di mezzo la violenza, perch
questa guasta sempre tutto. Dobbiamo
aiutarci gli uni gli altri... e non dimenticatevi
che anche voi siete stati bambini e forse
ne avrete anche fatte peggio di noi,..!
Cari adulti, in ogni caso siete per noi
importanti! Senza le vostre spiegazioni e
consigli non saremmo mai arrivati dove
oggi siamo. Ricordatevi di questa vostra
responsabilit, perch noi, uomini e donne
del futuro, abbiamo fortemente bisogno di
voi per migliorarci e fare pi bello questo
mondo di oggi. Per fare tutto ci dobbiamo
avere alla base sincerit e buon dialogo.
E certo anche noi dobbiamo comportarci
meglio..., ma se tutti ci diamo una mano,
forse riusciamo veramente a migliorare il
rapporto tra noi.
CON AFFETTO GRANDE
I VOSTRI FIGLI ADOLESCENTI
14
RONAGO 93 N. 1
COMMEMORAZIONE oppure ...
Caro inseparabile amico,
non sono daccordo! Non sono daccordo perch oggi, pi che "festa della famiglia", voi
credenti superstiti dovreste indire, molto pi opportunamente, una giornata di riflessione e di...
cordoglio per la "fu" famiglia! Divorzi, separazioni, contrasti, frustrazioni, disoccupazione...: la
famiglia oggi sembra aver veramente poco di che rallegrarsi o da festeggiare, ma tanto di che
condolersi, inquietarsi e da rimproverarsi.
E che la famiglia sia pi che mai sofferente e negletta lo ribadisce anche il tuo Vescovo nel
messaggio inviato alla Citt di Como appunto col titolo "la famiglia malata".
E cos scrive (seppur in modo mica tanto facilino!): "la connessione con la cultura, la
legislazione statuale lascia in vasta parte sguarnita la famiglia di protezione e stimolo...- Si
pensi alla legislazione statuale che dovrebbe sorreggere gli sposi nelle tappe di prova della
loro unit ...- Si pensi alla politica del lavoro, del salario, della casa, degli assegni familiari e
cosi via che non di rado inadempiente nei confronti della famiglia e la costringe a rimanere
divisa persino nei giorni di riposo ed a contrarre la propria fecondit dal momento che pone a
disposizione per abortire pi mezzi di quanti non ne ponga per accogliere e crescere i figli...-
Si pensi allimpostazione scolastica che costringe i genitori a rinunciare al diritto di scegliersi
uneducazione che corrisponda alla propria mentalit per i figli..." ecc. ecc.
Come vedi, risulta semplice intuire una grande e duplice amarezza del Vescovo: dalla
progressiva frantumazione della famiglia aggravata dallo stato di deterioramento delle
"istituzioni" alla defezione (o tradimento?) da parte di "politici" da sempre indicati e
raccomandati perch di educazione, cultura, ispirazione..."cristiana"! Pensa te: chi ci
raccomandavano dopo che pure avevano da tempo scombinato di tutto, papocchiando
ministeri per sport, turismo e spettacolo (finanziando quindi filmografia pornografica ed
immorale...) fino a programmi miliardari per "difesa" delle acque, del verde, delle montagne,
dei monumenti, dei funghi...ed inevitabilmente degli animali... Ma... per le famiglie?
Gi, le famiglie! Quali famiglie?
A quanto pare, sembrerebbe esisterne una soltanto, quella... "toro" con privilegiato domicilio...
romano!
E per le nostre di noi... mortali?
Enormi gabbie di cemento in quartieri e rioni di periferia, a condizioni sub-umane (non pi...
bestiali!) tra rifiuti e discariche, disordine e frastuono, malsanit e delinquenza abituale,
abbandono e funzionanti... disservizi sociali. "Non si pu fare di ogni erba un fascio" tuonano
quelli della "famiglia romana"! Certamente hanno ragione: non giusto mettere assieme ai
pochi "buoni" (ma buoni a che?) anche tutti gli "altri"!...
Caro amico, che c dunque da festeggiare?
E poi, come possono le cosiddette "buone" famiglie fare festa anche in chiesa quando tra
molte di esse non corre addirittura... buon sangue?
Ciao, stammi bene e... non tarrabbiare!
GIUSEPPE GAVIOLI
15
RONAGO 93 N. 1
Caro irrecuperabile amico,
stavolta non mi sei proprio piaciuto!
Il tuo sarcasmo sulla "festa della famiglia" totalmente insensato!
Ma di questo ne riparliamo pi avanti perch ora voglio fare un breve riferimento allo scritto de!
Vescovo da te riportato.
lo non ho dubbi: in questa occasione tu hai messo a profitto la stessa disinvoltura e luguale
cinismo utilizzato dai tuoi logorroici intellettualoidi, opportunisti, spocchiosi e bottegai che
quotidianamente infestano ed infettano le patrie TV e tante famiglie accomodanti, malferme,
superficiali...
Tu ben sai che quando quei tuoi precettori riferiscono frasi o parole del Papa o dei Vescovi ( non
parliamo poi del Vangelo!), in TV o sulla stampa, le smembrano, le scompongono, le trasformano
in modo volutamente fazioso fino ad alterarne contenuti e significati.
Ebbene, tu oggi li hai goffamente scimmiottati tralasciando, del Vescovo, le concrete indicazioni, le
reali proposte atte ad incoraggiare, risollevare, tutelare proprio la famiglia! Ma tant! E
dunque torniamo a noi!
- Secondo te sarebbe fuori luogo la festa della famiglia!
Indubbiamente ricorderai che i! primo miracolo di Ges avvenne proprio in occasione di una festa
familiare, anzi, di una festa che... pi festa non si pu, ossia quella delle nozze di Cana: eppure le
famiglie di allora, per miseria e condizioni sociali, erano ben peggiori delle nostre attuali!
- La Chiesa, in ogni fine danno, fa letteralmente "esplodere" quel maestoso, possente ed esultante
inno di ringraziamento che il "Te Deum": eppure carestie, guerre, distruzioni sono sempre e
dolorosamente attuali, presenti!
- In ogni paese c un cimitero, ci sono malati, invalidi e tante nascoste sofferenze; eppure, in ogni
casa, funzionano televisori, radio, giradischi ecc. ecc: , cio, la vita che continua!
Ora una domanda te la faccio io: se le situazioni o le condizioni di sofferenza, di angoscia e di lutto
sono sempre inevitabilmente presenti, tu, che sembri tanto compassionevole e partecipe, che fai?
Lutto continuo?
- Vedi amico, se durante la Messa e le altre funzioni in chiesa si ascoltasse la Parola di Dio (Parola
di Dio!) quantomeno come si seguono fatti e misfatti, raggiri ed elucubrazioni televisive, lacci e
laccioli che incapestrano anima cuore ed intelletto potremmo decisamente spazzarli via e
recuperare libert, dignit, raziocinio.
- La nostra festa, comunque, non un familiare allegro incontro soltanto, ma anche o soprattutto
preghiera e quindi contiene inevitabilmente e necessariamente ampi significati di solidariet, di
apertura, di rispetto proprio verso le sofferenze di chi vittima di una separazione, di un
abbandono, di un tradimento, e poi di stimolo a sempre maggiore e proficua comprensione e
collaborazione con chi ha la famiglia "mutilata".
Una famiglia "cristiana" infatti non pu esibire atteggiamenti farisaici con saccenti ed iniqui
giudizi!... Anche perch proprio Ges ci dice: " Non sono venuto per condannare, ma per salvare"!
- Sulle sconsideratezze dei "politici" da te citate, c da esserne concordemente disgustati!
- Lultima tua domanda, invece, veramente bruciante!
...Per... se ogni famiglia, presa singolarmente, "buona", perch non sperare che si possa, col
tempo, allargare lo sguardo e realizzare una comune interdipendenza di pensiero e di intenti?
Ciao, amico! Comunque...andiamo avanti!
GIUSEPPE GAVIOL
FESTA ?
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RONAGO 93 N. 1
LA FAMIGLIA:
ANNESSI E CONNESSI.
Molto impegnativo il tema di questo numero del
giornalino: la famiglia. Festeggiamo pure la
famiglia, parliamone, perch unistituzione
fondamentale. Gi, unistituzione, non un
complesso di vincoli, di doveri, di obblighi che ci
spingono a sopprimere certi istinti individualistici e
certamente egoistici. Famiglia non uguale a lager,
a condanna, a qualcosa che vincola il mio io; al
contrario partecipazione attiva al bene comune e
al progresso di questa piccola comunit, di questa
cellula di comunit. Un saggio antico diceva che
luomo un animale sociale ed un suo
predecessore che la famiglia la prima forma di
stato; dallunione di famiglie, legate da comuni
necessit, nasce quella piccola comunit che il
paese e cos via fino allo Stato vero e proprio. La
famiglia dunque come immagine dello stato. Ma
sar poi vero? Consideriamo alcune cose. Cosa
pu imparare un figlio dalla vita in famiglia?
Certamente lordine, una certa disciplina, non
dispotica, ma finalizzata al bene comune; imparer
cos il sacrificio del singolo per il bene di tutti, tutto
ci che comporta la convivenza con individui che,
seppur simili, sono altro da te. Ma queste non sono
altro che le regole della convivenza civile, quali
sono richieste in uno stato "moderno ed evoluto",
come dicono i saggi di oggi, "normale" secondo me.
Basta per mettere in relazione Stato e famiglia? Se
s, procediamo. Forse che lo Stato, o generalmente
la societ, sono il massimo in quanto a giustizia,
bellezza, perfezione? Domanda retorica. "Ah, la
colpa dei ladri di partito, dei mafiosi di Roma, mio
figlio non centra, stata la cattiva compagnia,
colpa della scuola che non li educa, la televisione
poi, con certi programmi..."
Siamo, insomma degli abili camalli, tutti pronti allo
scarica barile. Ma tutta sta gente storta, deviata,
ladrona, avr, o avr avuto pure una legittima
famiglia. "Ah, la famiglia... ma cos la famiglia?
Beh, due persone che vivono sotto lo stesso tetto,
se si proprio costretti o troppo sfortunati si vive
con altri rompiscatole, ereditati o donati da un
destino beffardo. E come si vive in famiglia? Ah, si
va a lavorare se no chi mangia? Alla sera io sono
stanco, vado di l a vedere la Tv, tu fai i mestieri,
che sei stata a casa tutto il giorno, manda tua
madre e il bambino a letto e tutti zitti." Oppure:
siamo tutti a cena, lunico momento della giornata
in cui ci si vede tutti insieme, di cosa parliamo? "Ma
che parlare e parlare: c il telegiornale, silenzio,
prego, le notizie! Il bambino va male a scuola??
come, ma va gi a scuola?!? come passa il tempo;
per non ho tempo, oggi ho unimportante riunione
col capo, ne va del mio futuro: occupatene tu."
Irrealista, disfattista? Domanda: la politica? "Ah, la
politica l una roba spurca, che la fagan i oltri!" Ma
scusi, la manovra economica, le tasse? "Ah no,
tocam rninga i danee!! Ladri! E chi li ha votati sti
ladri, da sempre? lo no, mai, cosa ne sapevo io?"
Festeggiamo pure la famiglia, parliamone e rico-
struiamola, forse ne vale la pena.
PAOLO TAMAGNI
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RONAGO 93 N. 1
LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI
DELEGAZIONE DI UGGIATE - VIA ROMA, 12 - TEL (031) 949.309-948.035
La Delegazione di Uggiate opera attivamente sul nostro territorio ormai da dieci anni,
PERCH:
a) per sensibilizzare, informare, educare a proteggere la propria salute, mettendo
a disposizione molti servizi
b) per essere sostegno e riferimento, se necessario, nella difficile strada della
lotta contro le malattie,
c) per essere presenza attenta e qualificata nella fase pi delicata della vita,
quella terminale.
COME:
affermando, attraverso un approccio multidisciplinare.. la centralit del malato
con lutti i suoi bisogni e, attraverso un'attenzione costante anche alla famiglia,
una vera cultura della solidariet.
Grazie all'impegno di molte persone e al sostegno di gran parte della
popolazione, si , in questi anni, ampliata la anima dei servizi offerti.
LE A TTIYITA ' PRIMARIE CHE OGGI SONO SVOL TE DALLA LEGA sono:
1) VISITE SPEC1ALISTICHE ED ESAMI STRUMENTALI (ECOGRAFIA) PER LE
PATOLOGIE DELLA MAMMELLA
2) VISITE SPECLALISTICHE ED ESAMI STRUMENTALI PER LE PATOLOGIE DEL
CAVO ORALE E DELLA GOLA
Si dato incremento all'attivit di diagnosi precoce, dotando il centro di senologia di un ecografo per
un'indagine pi approfondita, ed il centro di otorinolaringoiatria di un laringoscopio.
Si e. inoltre, istituito un corso permanente dell'insegnamento dell'auto-esame del seno, in considerazione del
fatto che il 70% dei noduli sono evidenziati dalle pazienti stesse che li sottopongono al medico.
3) IL SERVIZIO DI TERAPIA DEL DOLORE E CURE CONTINUATIVE, IN
COLLABORAZIONE CON LA l'USSL N 10 offre le seguenti prestazioni:
a) Assistenza domiciliare dei volontari ai paziente ed alla famiglia;
b) Assistenza ambulatoriale per problemi sociali- psicologici-spirituali e
come punto di riferimento per il paziente e la famiglia
c) Cure fisioterapiche a domicilio,
d) Prestiti di materiale (lettini, materassi, presidi ortopedici...)
e) Trasporti casa-ambulatorio)
Grande impegno a rivolto a questo servizio, che mirato ad aiutare il malato e la sua
famiglia nella fase pi delicata e drammatica della vita . quando sulla condizione di malattia
confluiscono problematiche e bisogni che superano l'ambito strettamente medico-
assistenziale.
L'esperienza del lavoro fin qui svolto in questo settore ci ha dato la conferma di quanto sia
stato prezioso il nostro sostegno nel corso della malattia e ci ha incoraggiato a continuare
nei nostro difficile impegno di creare una nuova mentalit ed un atteggiamento pi sereno
nei suoi confronti. I volontari della Delegazione di Uggiate sono a disposizione per un
eventuale incontro con la popolazione per risposte ad interrogativi per meglio chiarire i
programmi di attivit.
DOVE:
a UGGIATE TREVANO In VIA ROMA 12 - TEL 031/949309 LUNED- VENERD ore 9/12
TUTTI I SERVIZI SONO GRATUITI
18
RONAGO 93 N. 1
PAGINA G AM
Dal Togo P. Philip ci scrive.
Carissimi,
con questa cartolina all'africana vi mando un caro
saluto e tantissimi Auguri per le Feste Natalizie. Vi
spero tutti bene ed entusiasti nella ripresa della vita
parrocchiale con l'arrivo del nuovo Parroco.
Qui nel Togo stiamo passando una crisi socio-
politica molto profonda. Questa la terza settimana
che tutto il paese totalmente paralizzato. Chiss
come finir. Pregate perch il Signore faccia
miracoli per il Togo.
Qualche volta non scrivo, ma rimaniamo sempre
uniti nella preghiera perch la mia vita missionaria
stata sempre appoggiata da voi in tutti i sensi. Ho
ricevuto regolarmente il vostro bollettino "Ronago"
e sempre scopro che date importanza particolare
alle lettere dei missionari che appoggiate. Questa
constatazione deve stimolarmi di pi alla fedelt
nello scrivervi.
Vi ringrazio sinceramente per l'assegno di
2.000.000 che ho ricevuto (15.07.1992). La mia
comunit molto riconoscente al G.A.M. per le
vostre preoccupazioni per le missioni. In questo
tempo non abbiamo grandi progetti da realizzare
perch siamo "bancarotta" (cassa vuota). Perci, ci
che avete mandato ci aiuta per le nostre necessit
ordinarie, ad esempio viaggi, cibo, ecc.
Tanti cari saluti a tutti quanti.
Con affetto
PHILIP ZEMA W.
BILANCIO G.AM 1992
Entrate
Rimanenza cassa 1992 L. 2.000.000
Giornata G.A.M. L. 2.783.000
Camminata G.A.M. L. 365.000
N.N. per Kalongo L. 500.000
Offerta festa terza et per
Kalongo L. 800.000
Adesioni mensili G.A.M. L. 900.000
BANCO VENDITA L. 4.155.000
In memoria coniugi Conconi L. 700.000
Adesioni mensili G.A.M. L. 500.000
Totale L. 12.703.000
Uscite
per P. Philip Zema - Togo L. 2,000.000
per P. Tocalli - Kalongo L. 2.000.000
per Sr Francesca Pintonelio L. 300.000
per Ospedale G. Ambrosol -
Kalongo L. 2.000.000
per Pokot in Kenya
(ex missione Sr Amelia) L. 1.000.000
per Sr Amelia Ghielmetti
in Messico, a Guadalajara L. 2.000.000
per Ambrogio Spreafico L. 2.000.000
per Seminario Diocesano L. 400.000
Totale L. 11.700.000
Rimangono in cassa L. 1.003.000
Cari amici del G.A.M.,
di vero cuore a nome di tutti i nostri Missionari, un
grazie sincero per la collaborazione e la sensibilit
dimostrata nelle varie iniziative che, per il 1992,
sono state grandi.
Anche questo un modo per condividere le
"fatiche" con chi impegnato in prima linea
nell'evangelizzazione, senza dimenticare che la
preghiera e la testimonianza cristiana della nostra
vita sono il primo contributo che noi dobbiamo e
possiamo dare.
Quindi auguriamoci che anche il 1993 sia un anno
ricco di impegno e di gioia.
ANTONIETTA, ROSANNA E ANNA
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RONAGO 93 N. 1
BILANCIO AMMINISTRAZIONE PARROCCHIALE 1992
Entrate:
Offerte S. Messe festive 21,915,000
Pesca 6,000,000
Incanto canestri 15,740,000
Candele votive e bussola 7,037,000
Contributi da privati 19,125,000
Offerte varie 7,845,000
Giornalino Ronago 92 1,185,000
Attivit oratorio 8,657,000
Battesimi, rnatr. fun. off. Messe 15,700,000
Focatico 2,415,000
Interessi 6,100,000
TOTALE ENTRATE 111,719,000
Uscite:
Contributi diocesi e zona 6,078,000
Spese culto 9,137,000
Riscaldamento (gasolio e gas) 17,386,000
Assicurazioni 12,050,000
Tasse e imposte varie 2,375,000
Lavori e manutenzione strutture 33,909,000
Spese attivit oratorio 8,900,000
Giornalino e stampe varie 2,000,000
Varie 2,000,000
TOTALE USCITE 93,835,000
Rimanente ANNO 92: . 17,884,000
ENTRATE / USCITE TERZI:
Per missionari della parrocchia 16,800,000
Per missioni universali 7,540,000
Da raccolta carta per missioni 2,425,000
Missioni diocesane 2,500,000
Avvento fraternit (Uovo Natale) 3,500,000
Buona stampa 6,077,000
Per Seminario 2,000,000
Caritas (Somalia, Croazia,...) 8,800,000
Varie 3,500,000
Totale entrate/uscite terzi: . 53,142,000
Un grazie sincero a tutti coloro che con
offerte e contributi hanno collaborato alla
vita della comunit e alle sue iniziative.
Un invito a continuare con generosit, non
solo nell'attenzione alla Parrocchia, ma
anche a tutti i bisogni e le necessit di tanti
nostri fratelli vicini e lontani.
AZIONE CATTOLICA
IN MISSIONE...
Dove ? Quando ? Non in Africa o in America, ma
qui da noi, nella zona Prealpi, a Ronago. Nei mesi
di febbraio-marzo, lAzione Cattolica diocesana, ha
pensato di passare, in tutte le parrocchie della
nostra zona, in missione... Un appuntamento che
ha lo scopo di riproporre il significato dellA.C., di
portare tutti a conoscerne lo spirito e le scelte, di
rilanciare in ogni parrocchia gruppi di persone che
attraverso il cammino associativo dellA.C. siano
formate e mature nella fede e pronte a servire con
generosit la Chiesa a partire dalla propria
comunit parrocchiale.
Alcuni rappresentanti diocesani dellA.C. saranno
dunque anche a Ronago: quasi certamente
(aspettiamo conferma) domenica 14, durante la
Messa delle 10.00 e poi luned 15, alla sera, per
un incontro distinto per gli adulti e per i giovani.
Ci prepariamo a questa missione e a questa
ulteriore possibilit che ci viene offerta per vivere da
protagonisti nella chiesa, con la preghiera proposta
dal! A.C. stessa, che siamo invitati a fare nostra in
questo periodo.
Signore, domani forse tardi.
Gi i bimbi del Battesimo, venuti dal sacro fonte,
levano i loro occhi, pronti a muovere i primi passi.
Indicheremo l'orizzonte dell'amore e della fede.
Condivideremo l'umile atto del vivere
e l'altissima speranza di un mondo riconciliato,
andando, piccoli e grandi insieme,
incontro al mistero della vita,
che chiamata e dono, rischio e contesa,
attratti da una croce, che pure ci impaurisce.
Signore, domani forse tardi.
Gi forte come il vento, gi dolce come un canto
la voce del Concilio ha proclamato al mondo
il volto della Chiesa, tutta da amare,
tutta da conoscere, tutta da costruire.
Signore, l'uomo soffre, eppure l'uomo grande.
Rimani con noi nell'ora dell'impegno.
Avremo si dei frutti, ma oggi il seminare,
avremo nuove case, ma oggi il costruire,
saremo chiesa viva: gi oggi la missione.
Signore, domani forse tardi.
Per questo ci incamminiamo.
C' un tempo per restare e uno per partire,
c' un tempo per cercare e un tempo per trovare
e tu, Signore, aiutaci a vivere il nostro tempo.
Vogliamo testimoniare l'amore alla Chiesa,
l'impegno per il mondo, lo slancio degli apostoli,
la preghiera e lo studio, l'azione e il sacrificio.
Signore, questo il tempo,
domani forse tardi. Amen.
20
RONAGO 93 N. 1
DALLA BIBLIOTECA
Gennaio 1993. Si riparte.
La Commissione della Biblioteca Comunale s riunita in questi giorni per discutere sulle possibili iniziative
da attuare nei corso dellanno. Oltre alle uscite a teatro nellambito delliniziativa " A Teatro con la Tua
Biblioteca", si pensato di organizzare dei corsi, in data da definire, sulla base di pi richieste ricevute da
utenti della biblioteca:
- Pittura SU ceramica. Tenuto gi anni fa, ebbe un successo insperato,
- Lavorazione della pasta al sale. Questa una novit per gli adulti di Ronago, ma gi stata
sperimentata con i bambini e ripetuta pi volte, sempre con tantissime adesioni, dalla Biblioteca di Pare.
- Estetica. Rivolto alle signore/ine interessate.
Visto il successo riscosso lanno scorso, a giugno verr ripetuto il "Banco Vendita del Libro per Ragazzi". Ci
sono poi tanti libri da acquistare e, come sempre, cercheremo di tener conto sia delle et che delle esigenze
di tutti. Se qualche Utente avr necessit di libri pi specifici, o vorr dare dei suggerimenti o, perch no,
avanzare delle critiche (speriamo costruttive), potr venire in Biblioteca e farlo liberamente: la Biblioteca
appartiene a tutti e il suo compito di fornire un "servizio" che sia di piena soddisfazione alla cittadinanza.
AGNESE
Ricordiamo che lorario invernale di apertura, in vigore da gennaio, il seguente:
MARTED dalle ore 15 alle ore 18
MERCOLED dalle ore 9 alle ore 12
SABATO dalle ore 15 alle ore 18
21
RONAGO 93 N. 1
Un questionario per .... dialogare
Questo secondo foglio del questionano per
dare la possibilit di una risposta distinta tra marito
e moglie, in quanto, tra i due, risultano diverse le
esperienze, il cammino di preparazione al
matrimonio, le difficolt incontrate...
1. Da quanti anni sei sposato ?
2. Eri cosciente della tua scelta e soprattutto preparato
ad affrontare la vita matrimoniale ?
SI O NO O
3. Sei riuscito a realizzare nella tua famiglia quello
che ti proponevi ?
SI O NO O
Quali sono state le tue difficolt?
Che cosa vorresti cambiare?
4. Sei convinto che la famiglia sia fonte indispensabile
di valori utili alla crescita armonica di un individuo?
SI O NO O
5. Per creare unautentica famiglia:
- pensi sia sufficiente limpegno serio di due persone ?
SI O NO O
- ritieni che la forza del sacramento del matrimonio
sia indispensabile ?
SI O NO O
22
RONAGO 93 N. 1
6. Alla soglia del duemila, ritieni listituzione della
famiglia ancora valida?
SI O NO O
Quali alternative proponi ?
7. La famiglia nella quale sei cresciuto stata capace
di soddisfare le tue aspettative ?
SI O NO O
Cosa ti mancato ?
8. Lattivit della famiglia si esaurisce in se stessa o
deve proiettarsi allesterno, nella comunit ?
Quale comunit ?
Parrocchiale O
sociale-civile O
altro... O
9. Secondo te una famiglia tipo tra queste aspettati ve,
quali dovrebbe essere in grado di soddisfare
maggiormente ? (Solo 2 scelte):
sicurezza economica O
dialogo O
attenzione reciproca O
rispetto degli altri O
condivisione di gioie e dolori O
apertura agli altri O
crescita nella fede O
altro ......
23
RONAGO 93 N. 1
24
RONAGO 93 N. 1
INVITO
ALLA LETTURA
pag. 2 "Famiglia, diventa ci che sei!"
pag. 3 Le beatitudini degli sposi,
pag. 4 Anniversari di matrimonio
Anagrafe 92
pag. 5 Incontri per fidanzati
Giornata per la vita
Preparazione Quaresima
pag. 6 Dal mese della pace a un anno di
pace
pag. 7 Famiglia: quale comunicazione ?
pag. 9 Comunicare con Dio.
pag. 10 Famiglia aperta: affido e
adozione
pag. 11 Genitori & figli
pag. 13 La famiglia nel pensiero dei
ragazzi
pag. 14 Lettera agli adulti...
pag. 15 Commemorazione
oppure...festa?
pag. 17 luvenilia :
La Famiglia: annessi e connessi
pag. 18 Spazi aperti:
Lega italiana per la lotta contro i
tumori
pag. 19 Pagina G.A.M.
pag. 20 il bilancio di un anno
Azione Cattolica in missione
pag. 21 Dalla Biblioteca
pag. 22 Un questionario per ... dialogare
pag, 24 Carnevale in Oratorio
I prossimi appuntamenti:
mese di febbraio
Marted 2, Festa della Presentazione del
Signore: 5. Messe ore 7.30 e
ore 20.00
Mercoled 3, S. Biagio:
S. Messe ore 7.30, ore 20.00
Gioved 4, ore 20.45, preparazione
del Corso fidanzati
Sabato 6, ore 21.00, a Como,
Veglia per la vita
Domenica 7, Giornata per la vita
Nel pomeriggio, in Oratorio:
giochi e preparazione
Carnevale
Mercoled 10, a Somaino, ore 20.30,
Scuola di preghiera
Domenica 14, nel pomeriggio, in oratorio,
giochi e preparazione
carnevale
Luned 15, ore 20.45, incontro per
adulti e giovani: La proposta
dellAzione Cattolica
Mercoled 17, a Olgiate, ore 21.00,
Consiglio pastorale zonale
Venerd 19, ore 20.45, in Oratorio,
incontro per la preparazione
della Quaresima
Domenica 21, nel pomeriggio,
Festa di Carnevale in Oratorio:
sfilata, giochi, merenda,
premiazioni maschere.
Mercoled 24, delle Ceneri:
inizio della Quaresima:
giornata di magro e digiuno;
S. M esse alle ore 7.30 e alle
ore 20.00.
Domenica 28, alla Messa delle ore
10.00: presentazione dei ragazzi
di prima media che riceveranno
la Cresima.
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