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POLITICA
IL DOPO VOTO
| Il governatore: «Ho sentito Fassino, non ha certo detto che il crollo è colpo
dell'immondizia. Al Nord non c'è...»
dosi e aggiungendo di non ricordare il contesto in cui aveva detto quelle parole.
Tornando a Chiti, durante il question time, ha ribadito «il ringraziamento e
l'apprezzamento del governo alla GdF», aggiungendo che «Visco non ha mai messo in
discussione che la responsabilità dei movimenti di personale della Gdf spetta al
comando generale». Chiti ha escluso che ci siano stati «comportamenti
illegittimi», visto anche che i trasferimenti degli ufficiali della Gdf «non
avevano a che fare con la vicenda Unipol». Per Chiti «il comportamento di Visco è
stato ineccepibile». La Cdl ha presentato una mozione che verrà discussa al Senato
il 6 giugno.
LA CDL
| Berlusconi: questo Esecutivo sta implodendo da solo, basta sedersi sulla sponda
del fiume...
D'Alema aveva segnalato l'esistenza di questi problemi: «Il combinato di questi
due fattori - osserva l'ex premier l'impossibilità per questo governo di portare
avanti una chiara linea politica riformista e la sua totale inadeguatezza nel
gestire i problemi del quotidiano hanno fatto saltare tutti i coperchi. Non è la
politica ad essere in crisi ma questa politica, la loro politica». Il presidente
di Forza Italia a questo proposito ha ricordato che «molti elettori che pure
avevano votato a sinistra, basta vedere quel che è accaduto in queste elezioni nel
nord produttivo e operaio, l'hanno clamorosamente bocciata. E ora tocca ai vari
Fassino e Bertinotti stracciarsi le vesti». «Ma con chi se la prendono - aggiunge
- se, di fronte ai problemi di questo Paese, si sono comportati per mesi e mesi
come se nulla fosse? Sulla politica fiscale poi il governo Prodi ha davvero fatto
bingo, riuscendo, in un colpo solo, a scontentare tutti, ceti medi e ceti operai.
Ogni mese in più di vita di questo governo rischia di produrre danni difficili da
riparare». Poi l'appello agli alleati: «È arrivato il momento che le forze che
compongono la Casa delle Libertà riannodino i fili di una strategia comune perché,
dopo questo voto, la nostra più urgente missione è quella di liberare il Paese da
un governo che la maggioranza degli italiani non vuole più e forse non ha mai
voluto. Dobbiamo avere pazienza, mi pare però che i tempi ora davvero stringano
perché alle ragioni della politica si sono sovrapposte quelle dei cittadini la cui
insofferenza nei confronti di questo governo ha assunto forme sempre più vistose».
Intanto quanto riportato ieri dal quotidiano "Libero", con richiamo in
«Questo governo sta implodendo da solo, al punto che forse basterebbe sedersi
sulla sponda del fiume ed aspettare che passi il suo cadavere». Lo ha affermato
Silvio Berlusconi in una intervista rilasciata al "Giornale della Libertà" che da
oggi sarà allegato al "Giornale". Berlusconi ha quindi spiegato che l'insofferenza
e il malcontento nei confronti del governo «stanno lievitando e dilagando nel
Paese dovunque». Il Cavaliere afferma che la convivenza tra sinistra radicale e
sinistra moderata «sta producendo una specie di torre di Babele da un lato e
dall'altro sta mandando in tilt, e questa è la cosa più grave di tutto, la
gestione dello Stato. Temi come quello della sicurezza, dell'immigrazione
clandestina e della vivibilità di molte aree metropolitane stanno letteralmente
esplodendo». A Berlusconi viene ricordato che
prima pagina ("Tra Berlusconi e Fini ora è scontro sulla piazza") «è destituito di
ogni fondamento: lo ha affermato una nota congiunta degli uffici stampa di Fi e
Alleanza Nazionale.
PRETI PEDOFILI
«Noi - spiega ancora Mugerli - non abbiamo paura della verità. Riteniamo la
pedofilia un grave crimine contro l'umanità e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto
richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: "pur riconoscendo il
diritto alla dovuta libertà d'informazione, non bisogna consentire che il male
morale divenga occasione di sensazionalismo". In
ta dei parlamentari campani per far luce sulla clamorosa contraddizione che da un
lato vede il ministro degli Interni dichiarare in modo esplicito che non ci sono
più risorse disponibili da destinare alla sicurezza, denunciando una carenza di
30mila agenti, e dall'altro invece verificare che nessuna richiesta per tale
problematica è stata avanzata per l'utilizzo delle risorse del "Tesoretto". È
quanto chiede l'associazione "Napoli Punto a Capo", a seguito delle dichiarazioni
rilasciate dal ministro Amato, sul tema delle risorse da destinare alla sicurezza
durante l'audizione della commissione Affari costituzionali della Camera tenutasi
l'altro ieri. Napoli Punto a Capo ha chiesto