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GdN lunedì 1 ottobre 2007

NAPOLI METROPOLI

I7

CASORIA. L'UOMO HA MINACCIATO DI MORTE IL TITOLARE, MA I CARABINIERI LO HANNO


BLOCCATO DURANTE IL COLPO

Assalto armato al bar, arrestato un ucraino


CASORIA. Ucraino tenta di mettere a segno una rapina in un bar, arrestato. Aveva
impugnato una pistola di quelle finte senza tappo rosso ed aveva fatto irruzione
nel "Majestic" in via Pietro Nenni. Era l'una circa e fortunatamente, a quell'ora,
il bar non era molto frequentato. L'extracomunitario si è diretto verso la cassa,
come se fosse un cliente che doveva chiedere di pagare un caffè. Ma appena si è
trovato di fronte al titolare ha estratto una pistola dalla tasca della giacca e
ha mi-

nacciato l'uomo di morte. Gli ha detto che non avrebbe esitato a sparare se non
gli avesse consegnato tutti i soldi che c'erano nella cassa. Il barista non ha
potuto fare altro che assecondare le sue richieste e consegnare nelle sue mani
l'incasso della giornata. Ma qualcuno, dall'esterno dell'esercizio commerciale, ha
osservato l'intera scena ha immediatamente telefonato al 112 chiedendo aiuto.
Mentre l'uomo si trovava ancora all'interno dell'esercizio commerciale ed il
titolare stava

per consegnargli l'incasso sono per tanto intervenuti i carabinieri dell'aliquota


radiomobile diretta dal tenente Alberto Granà facenti capo alla compagnia di
Casoria retta dal capitano Paolo Cambieri. I militari hanno fatto irruzione nel
locale e sono riusciti subito ad immobilizzare l'uomo e ad arrestarlo. Si tratta
di un ucraino Valerj Kachuravskj, venticinque anni, già noto alle forze
dell'ordine. Il giovane non si era neanche accorto che i carabinieri erano entrati
ed è stato colto di

sorpresa e disarmato. La pistola utilizzata per mettere a segno la rapina è stata


sequestrata, si trattava di un'arma giocattolo: la riproduzione di una calibro 9.
Dopo le formalità di rito ed il riconoscimento il rapinatore è stato tradotto in
cella a Poggioreale. Un sospiro di sollievo per il titolare che ormai vedeva
spacciato l'intero incasso della giornata una tra le più remunerative della
settimana per la maggiore presenza di clienti.

[ROCU]

GRUMO NEVANO. HA MINACCIATO UN 24ENNE PER FARSI CONSEGNARE UN LETTORE MP3. LO ZIO
FU COINVOLTO IN UN AGGUATO A GENNAIO

Rapina, preso il figlio del boss


Filippo Marrazzo, 18 anni, è il rampollo del padrino "Enzuccio l'elettrauto"
ROBERTA CUCCURESE
GRUMO NEVANO. Figlio del boss, mette a segno una rapina e finisce in cella. È
accaduto nella serata di sabato a Frattamaggiore dove un giovane passante è stato
avvicinato da uno sconosciuto che con minacce verbali si è fatto consegnare due
telefoni cellulari ed un lettore mp3, per un valore complessivo di 250 euro. Il
giovane rapinatore si era poi allontanato facendo perdere le sue tracce. La
vittima si era recata a denunciare l'accaduto in caserma. Qui a seguito di una
dettagliata ricostruzione dei fatti ed una descrizione dell'aggressore i
carabinieri della locale stazione, concluse le indagini a breve giro, hanno
sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina Filippo Marrazzo, 18 anni,
residente a Casandrino, incensurato. Secondo la ricostruzione fatta dagli
inquirenti il ragazzo, in piazza Umberto I si era avvicinato ad un 26enne di
Frattamaggiore e minac-

ciandolo si era fatto consegnare tutto quanto aveva con sé. A stupire i
carabinieri è stato che il rapinatore alle prime armi in quanto incensurato è
risultato essere figlio di un boss della zona. Filippo è infatti figlio di
Vincenzo Marrazzo, detto "Enzuccio l'elettrauto" un pezzo da novanta. Alla luce di
tale scoperta la rapina ha assunto una connotazione del tutto diversa. L'atto
criminale è apparso quasi come un gesto di iniziazione nel panorama criminale da
parte del giovane. Lo zio Antonio Marrazzo era rimasto ferito nel corso di un
agguato all'esterno di una pescheria a Grumo Nevano lo scorso mese di gennaio. Due
killer gli avevano esploso contro numerosi colpi di arma da fuoco. Ad essere
coinvolta nella sparatoria anche la pescivendola colpita all'addome da un
proiettile vagante. Marrazzo era stato raggiunto da un colpo alla spalla, al
braccio, uno alla gola fuoriuscito dalla mandibola. Antonio Marrazzo, 38 anni,
sposato, fratello del

ERCOLANO. DENUNCIATI UN UOMO E DUE DONNE

Blitz antiabusivismo, carabinieri aggrediti


Sono stati aggrediti durante un blitz contro l'abusivismo edilizio. I carabinieri
hanno denunciato in stato di libertà un pensionato 68enne, una casalinga 67enne ed
una casalinga 38enne, tutti conviventi e residenti in via Vesuvio. I tre sono
ritenuti responsabili di violazione di sigilli, violenza, minaccia e resistenza a
pubblico ufficiale. Secondo la ricostruzione effettuata dai militari, erano appena
state effettuate le verifiche che avevano accertato che stavano proseguendo i
lavori di realizzazione di un manufatto di circa 40 metri quadrati attiguo alla
loro abitazione che era stato sottoposto a sequestro il 28 agosto. Quando i
militari hanno messo di nuovo i sigilli alla costruzione abusiva i re hanno dato
in escandescenze ed hanno cominciato ad inveire contro i militari per impedire che
venissero effettuate le operazioni necessarie al sequestro dell'area dei lavori. I
tre hanno ripetutamente pronunciato frasi minacciose ed ingiuriose. Il pm di turno
ha disposto che i due pensionati e la casalinga venissero soltanto denunciati a
piede libero.
ERCOLANO.

CASANDRINO. IL LUOGO DOVE A GENNAIO FU FERITO ANTONIO MARRAZZO, ZIO DEL 18ENNE
ARRESTATO ______________

boss Vincenzo, detto Enzuccio l'elettrauto, considerato dalle forze dell'ordine


uno degli uomini di spicco della criminalità organizzata nell'hinterland a nord di
Napoli era stato gambizzato anche due anni prima sempre a Casandrino, al corso
Carlo Alberto. Una famiglia di "rispetto"

dunque che ora faticherà a sopportare l'arresto del pupillo di casa che
considerando i pericolosi precedenti dei suoi familiari avrebbe dovuto invece
cercare di navigare in altre acque. Per ora il giovane fermato è stato associato
alla casa circondariale di Poggioreale.

ARZANO

MARIGLIANO. SPACCATURA NELLA GIUNTA, E IL SINDACO NON HA PIÙ I NUMERI IN CONSIGLIO


COMUNALE

Ricettazione, pregiudicato 9 mesi in carcere


Deve scontare nove mesi per ricettazione, pregiudicato in manette. Salvatore
Patrone è stato arrestato dai carabinieri della locale tenenza agli ordini della
compagnia di Casoria retta dal capitano Paolo Cambieri dovendo scontare una pena
residua. Il pregiudicato raggiunto nella sua abitazione dove i militari gli hanno
notificato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato tradotto in cella
a Poggioreale.

Via l'isola pedonale, ma è crisi


MARIGLIANO. Cala il sipario sulla tormentata regolamentazione, in via
sperimentale, del traffico veicolare e pedonale nel centro storico di via Giannone
(nella foto). Il sindaco era presente all'incrocio di corso Umberto I con via
Giannone per controllare, con Giuseppe Caliendo, comandante della polizia
municipale, la riapertura del centro storico e l'eliminazione dei segnali stradali
indicanti l'isola pedonale dall'incrocio di corso Umberto primo con via Giannone
fino all'incrocio di via Montevergine, istituita con delibera municipale del 23
maggio 2007, n° 56, ed adottata con ordinanza sindacale n° 203, in via
sperimentale, con comunicazione ai commercianti di via Giannone, l'1 settembre
2007. In 29 giorni circa è accaduto di tutto: c'è persino chi ha accettato
scommesse sulla riapertura o la permanenza della chiusura. L'ultima scena, in
strada, alle 12,30 circa, l'hanno recitata in via Giannone il sindaco, il senatore
Tommaso Barbato ed i rappresentanti del suo partito, l'Udeur, Giuseppe Caliendo,
comandante della polizia municipale, i commercianti fa-

QUALIANO

Mattone selvaggio, due pensionati nei guai


A Qualiano, durante un servizio predisposto per contrastare l'abusivismo edilizio,
i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà due coniugi di via Manzoni (un
pensionato 78enne e ed una casalinga 73enne) ritenuti responsabili di concorso in
violazione di sigilli nonché, solo l'uomo, di violazioni agli obblighi della
custodia giudiziale. I due pensionati sono stati sorpresi dai militari dell'arma
in via Manzoni mentre erano intenti ad effettuare lavori di realizzazione di un
piano mansardato su un immobile già sottoposto a sequestro dai carabinieri il 13
settembre. La costruzione, del valore stimato 300mila euro, è stata nuovamente
sottoposta a sequestro. Adesso i coniugi attendono nuove disposizioni da parte
dell'Autorità giudiziaria. Intanto resta alta l'attenzione delle forze dell'ordine
sul fenomeno dell'abusivismo edilizio: una vera piaga del territorio di Qualiano.

vorevoli alla riapertura, e l'assessore alle Politiche sociali della lista civica
Uniti per Marigliano, Giuseppe Sodano, a cui si è poi aggiunto il consigliere
della stessa lista civica, Luigi Terracciano. «Chiudi quella strada - afferma,
rivolto al sindaco, Giuseppe Sodano -. Se la tua intenzione è di riaprire questa
strada la prossima giunta municipale te la vai a fare sopra lo studio di Tommaso
Barbato, insieme ai commercianti di via Giannone». Le parole dell'assessore Sodano
hanno scatenato le invettive dei commercianti, presenti alla rimozione delle
transenne di chiusura al traffico ed alla copertura dei segnali stradali indicanti
isola pedonale revocata ed aperta agli autoveicoli, che hanno difeso il sindaco ed
il suo operato. La riapertura di via Giannone e del centro storico cittadino apre
l'ennesima crisi amministrativa in seno alla maggioranza di centro sinistra,
guidata dal sindaco, Felice Esposito Corcione, e

costituita dall'Udeur ed i quattro consiglieri della lista civica di sinistra


Uniti per Marigliano, dopo la fuoriuscita dalla maggioranza dei consiglieri della
Margherita. Con la minaccia dell'assessore Sodano di abbandono delle prossime
giunte municipali si respira aria di crisi amministrativa con il prevedibile passo
indietro dei consiglieri della civica Uniti per Marigliano. Il sindaco, da ieri
mattina, non ha i numeri sufficienti per amministrare la città. Sono in atto
molteplici contatti, senza distinzione di schieramento, tra tutti i consiglieri e
partiti rappresentati in consiglio comunale per estendere la maggioranza e
scongiurare lo scioglimento degli organi elettivi, sindaco e consiglio. Un mese di
chiusura al traffico di via Giannone ha inasprito i commercianti, i cittadini di
Marigliano e ridotto ai minimi termini la maggioranza consiliare. I prossimi
giorni si annunciano caldissimi.

CARLO ESPOSITO

POMIGLIANO D'ARCO

Il Pd candida il sindaco del consiglio dei ragazzi


Si chiama Cristina Mastropasqua, sindaco del consiglio comunale dei ragazzi di
Pomigliano d'Arco, la seconda candidata nella lista "Campania Democratica" per
Walter Veltroni, nel collegio di Pomigliano d'Arco, guidata dal consigliere
regionale Michele Caiazzo. Studentessa al quinto anno del liceo scientifico
statale pomiglianese "Salvatore Cantone", Cristina è da tempo impegnata nel
sociale, è infatti una volontaria scout e, nel contempo, ha ricoperto l'incarico
di sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Pomigliano d'Arco. Ma la carriera
politica di Cristina incomincia molto presto, durante il ciclo di scuole
elementari. Successivamente, la giovane liceale viene scelta per partecipare al
primo consiglio Comunale dei Ragazzi, dove fu eletta in un primo momento come
Assessore ai Lavori Pubblici e in seguito come Sindaco. Ora, alla tenera età di 18
anni, un nuovo e importante impegno. «Il Partito Democratico dovrà essere un
partito nuovo, - ha affermato il consigliere Caiazzo - che sia in grado di
cogliere questa esigenza di rinnovamento e dovrà, inoltre, avere l'assillo
continuo della promozione di nuove forze. Bisogna essere consapevoli, infatti, del
progetto grande e piuttosto innovativo che si sta per realizzare. Un progetto - ha
proseguito Caiazzo - che entrerà nel profondo della società italiana e non solo.
Dobbiamo fare in modo che l'ossatura di tale cambiamento e, dunque, del Partito
Democratico, sia rappresentata dai più giovani», ha concluso il consigliere
regionale.

POMIGLIANO D'ARCO. RESIDENTI E COMMERCIANTI: OK PER LA SPERIMENTAZIONE DELLA


DOMENICA ECOLOGICA

Centro storico senz'auto, ora un piano per Natale


POMIGLIANO D'ARCO. Grande successo per la terza domenica ecologica nella città
delle industrie. Dopo la prima, lo scorso 16 settembre, durante la quale è stato
chiuso al traffico corso Vittorio Emanuele, precisamente l'incrocio tra via
Livorno e via Trieste, e l'ultima, il 23, in cui l'isola pedonale ha interessato
via Caiazzo, dall'incrocio di via Guidoni a via dell'Indipendenza, ieri è stata la
volta di via Napoli (nella foto), centro storico della città. A differenza delle
prime due, risultate un po' troppo "tranquille", quella di ieri ha riscosso un
grande consenso soprattutto degli abitanti della zona. «Sarebbe meraviglioso se la
chiusura al traffico di questa strada fosse ripristinata più spesso, - ha
sostenuto la signora Maria Cristina De Cicco, una passante che ha accolto di buon
grado l'iniziativa - perché questa è la nostra Pomigliano, a patto che la politica
ne resti fuori». Ed

[RAPA]

è proprio questa riappropriazione e valorizzazione del territorio l'obbiettivo


iniziale con cui è partito l'assessore alle Politiche Ambientali del Comune di
Pomigliano, Carmine Iorio. «Lo sforzo del mio assessorato - ha detto, infatti,
Iorio - è stato quello di cercare momenti ecologicamente importanti e di
aggregazione per in-

centivare attività. Dato il grande successo di oggi - ha anticipato l'assessore -


è già nell'aria un progetto simile di forte valore ambientale che interesserà il
prossimo Natale». Le domeniche ecologiche, inoltre, nascono con uno scopo preciso:
la riduzione del traffico ed il controllo dell'inquinamento atmosferico, e quella
realizzata in via Napoli, complice il gradevole clima, ha avuto in tal proposito
ottimi riscontri. «Questa è l'unica strada che, dai paesi limitrofi provenienti da
Napoli, giunge al centro di Pomigliano, - ha detto Rosario Esposito, residente in
via Napoli - per questo è sempre troppo trafficata. Oggi, quindi, per noi, è una
vera iniezione di salute». Contenti per la riuscita dell'iniziativa anche i vari
commercianti della zona, che, a detta di uno di loro, Ciro Esposito, hanno
allestito piccoli stand ed esposizioni di vespe antiche, scattato foto
gratuitamente per i bambini,

offerto degustazioni, delegato animatori e artisti di strada per attirare i


cittadini, completamente autofinanziati. «Oggi, per me che ho un'attività da circa
vent'anni, qui, in via Napoli, è un evento storico - ha affermato entusiasta il
commerciante Giuseppe Esposito. Da allora è cambiato tutto: più negozi e più
traffico, per questo ci siamo attivati affinché adulti, giovani e bambini
potessero avere una domenica diversa». Parere positivo espresso anche da Luciano
Molino, rappresentante dell'associazione culturale "La Fenice", secondo cui
«l'amministrazione comunale deve servire il cittadino, per cui se il paese vuole
essere un luogo di aggregazione i servizi devono andare incontro ai cittadini.
Questa occasione - ha aggiunto Molino - sarebbe stata un'ottima sinergia tra il
luogo dell'iniziativa, ovvero via Napoli, e il resto della città».

RAFFAELLA PANICO

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