re e con la creazione, con il cosmo: in Ges non ci si fa incontro sem-
phcement; un principio divino in un mondo estraneo a Dio, ma ci si fa incontro il creatore del cosmo in veste di suo redentore. li Dio che 1Ges dischiude una nuov;possibilit di vivere, il medesim; con cui abbiamo a che fare in qualit di creatore e signore del cosmo. E questo significa contemporaneamente: Dio non si risolve nell'uomo Ges e nella sua azione. In Ges divenuto uomo il L6gos-Figlio (il Dio che si rivela e si comunica escatologicamente) e non semplice- mente Dio in quanto tale. 2.4.4. IL VALORE DETERMINANTE (NORMATIVO) DELLA CRISTOLOGIA NEOTESTAMENTARIA 2.4.4. 1.J Pluralit e unit strutturale delle cristologie neotestamentarie Gi nella cristianit primitiva riscontriamo quindi una multiformit sorprendentemente grande di predicati cristolo _ic' (titoli o_no..tifii), di forme di confessione di fede e di concezioni complessive. Alcune concezioni cristologiche non le abbiamo neppure ancora menzio- nate: ad es., l Pt 1,18-21; 2,21-25; 3,18-22 (tutto il cammino di Cristo ha una efficacia salvifica universale, e precisamente - come attesta il motivo della predicazione su Cristo nell'ade- anche per quegli uomini che in questa vita non hanno potuto incontrarlo consapevolmente, ed egli il modello di vita per quanti vogliono seguire le sue orme), o Ap 5,1-14; 7,9-17 e passim (a Cri- sto, l' Agnello immolato, affidata la signoria; nella sua debolezza egli for- te e sconfigger le potenze ostili a Dio e calpestanti l'uomo), o anche Eb 2,14- 18; 4,14-5,10; 10,19-21; 12,1s. (il Figlio, tentato e messo vittoriosamente alla prova nella passione, divenuto la nostra guida che ci apre la via per uscire dal nostro destino di morte e arrivare a Dio; inoltre, essendosi personalmen- te sacrificato una volta per tutte, egli divenuto il mediatore della salvezza, che in qualit di sommo sacerdote celeste pu intercedere per tutti davanti a Dio) e le lettere pastorali (epifania della volont salvifica universale di Dio in Ges Cristo). Anche nella dogmatica occorre tener conto della pluralit delle cri- stologie neotestamentarie e guardarsi dall'unificarle tro2 o frettol_Qia- mente o dall'elevarne unilateralmente una a norma. Per l'ulteriore svi- luppo infatti import;n;-ed--;bbe notevoli conse- Nascita e sviluppo della cristologia del NT 105 guenze il fatto che in specie la cristologia giovannea divenne redo- forn il criterio per l'inter retaz_ione delle ltre ad esempio -di que le aei sinottici, con conseguenti unilateralit, riduzioni e impo- verimenti. Non inutilmente coesistono nel canone del Nuovo Testa- mento varie concezioni cristologiche. Questo per noi un ammaestra- mento: si trattato fin dall'inizio e si tratta per tutto il futuro di salva- guardare un rapporto dialo ico fra 'verse tradizioni e stologiche. _ Il motivo della molte licit non risiede soltanto nella molteplicit degli uditori e del e situazioni, ma nella cosa stessa: Ges Cristo prl senta aspetti, nessuna singola cristologia la piej nezza d1 Cnsto (E/ 4,13). Pur con tutta la loro mult1form1t esse han- no perci un punto comune di riferimento, un fondamento reale ad es- se preesistente, su cui poggiano e che non sono state esse a creare: Ge- s_di Nazar':h crocifisso e risorto. /).lui sono attribuiti i vari predicati, ]ui confessato, ui viene raccontato. La cristolo ia ertanto la s_pie- 1 gazione di chi Ges di N azaret e di CEe cosa egli significa di guenza per la salvezza del mondo. Tale importanza salvifica non in alcun modo da lui scindibile: la cristologia come dottrina della na di Ges e - su di essa fondata - la soteriolo ia come dottrina del- l' opera di sono_..... ra loro _:_mente E amb-edue so- no determinate da Ges - non solo grammaticalmente - come dal lo- ro soggetto reggente. I vari redicati (per es., Figlio dell'uomo, Figlio di Dio), es., sacrificio espiatorio, redenzione, preesistenza) e concezioni (per es., schema della via) ricevono da lui il loro signifi- cato specificamente cristiano, acquistano un nuovo conte.!!:!!:12 rispetto a quello che avevano precedentemente e altrove nella storia delle reli- gioni e cambiano carattere. Tutti debbono lasciarsi determinare da j questa persona concreta e dal suo contenuto preciso, e non viceversy Questo punto comune di riferimento e questo fondamento unifi- cante conferisce ai vari simboli e alle varie concezioni una unit fon- damentale, da cui consegue una loro profonda uguaglianza struttura- le malgrado tutta la diversit degli schemi di pensiero (espiazione, na- scita verginale, preesistenza o meno). La struttura fondamentale comu- ne consiste nel legame indissolubile della rivelazione e salvezza di Dio alla persona e all'opera di Ges di Nazaret: attraverso di lui Dio e la sua i salvezza sono comunicati in maniera insuperabilmente valida ( escatolo- gica) e universale. Tutta la cristologia neotestamentaria ha di conse:.-- 1 guenza un orientamento teocentrico (per Christum in Deum) e sote- riologico (salvezza del mondo).