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Spazio di Hilbert
In matematica uno spazio di Hilbert uno spazio vettoriale che generalizza la nozione di spazio euclideo; il suo ruolo cruciale nella formalizzazione matematica della meccanica quantistica. Gli spazi di Hilbert sono stati introdotti dal celebre matematico David Hilbert all'inizio del XX secolo, e hanno fornito un enorme contributo allo sviluppo dell'analisi funzionale e armonica. L'interesse della nozione introdotta da Hilbert risiede nel fatto che essa evidenzia la conservazione di alcune propriet degli spazi euclidei in spazi di funzioni infinito dimensionali. Grazie agli spazi di Hilbert possibile formalizzare la teoria delle serie di Fourier e generalizzarla a basi arbitrarie. Euristicamente, uno spazio di Hilbert un insieme con una struttura lineare (spazio vettoriale), su cui definito un prodotto scalare (in particolare, quindi, possibile parlare di distanze, angoli, ortogonalit), e tale che sia garantita la completezza (ossia, che non vi siano dei comportamenti patologici nel processo di passaggio al limite). Nelle applicazioni, gli elementi di uno spazio di Hilbert (vettori) sono spesso successioni di numeri complessi o funzioni.
In meccanica quantistica uno stato fisico pu essere rappresentato da un elemento (vettore o ket) o da una opportuna combinazione lineare di elementi dello spazio di Hilbert. Lo stato fisico contiene informazioni le quali possono essere esplicitate proiettando il ket di stato su un autostato di una osservabile. Tale operazione genera un elemento il quale appartiene a un nuovo spazio vettoriale di Hilbert (detto duale) e tale elemento chiamato funzione d'onda. Nello spazio di Hilbert dei ket a volte si considerano gli spazi di Hilbert allargati, che consentono di formalizzare sia stati liberi sia stati legati.
Storia
Gli spazi di Hilbert sono stati introdotti da David Hilbert nell'ambito delle equazioni integrali[1]. John von Neumann fu il primo a utilizzare la denominazione der abstrakte Hilbertsche Raum (lo spazio di Hilbert astratto) nel suo celebre lavoro sugli operatori hermitiani non limitati del 1929[2]. Allo stesso von Neumann si deve la comprensione dell'importanza di questa struttura matematica, che egli utilizz ampiamente nel suo approccio rigoroso alla meccanica quantistica[3]. Ben presto il nome spazio di Hilbert divenne di largo uso nella matematica[4].
Definizione
Uno spazio di Hilbert prodotto interno tale che, detta uno spazio vettoriale la distanza indotta da reale o complesso[5] sul quale definito un su , lo spazio metrico sia
completo. Uno spazio di Hilbert dunque uno spazio prehilbertiano in cui il prodotto interno definisce una norma attraverso la quale si definisce una distanza che tale da rendere lo spazio completo. Esplicitamente, detto uno spazio vettoriale sul campo reale o complesso e un prodotto scalare (nel caso complesso, una forma hermitiana) definito positivo su stesso spazio ponendo: , allora naturalmente definita una norma sullo
Spazio di Hilbert per ogni vettore . Con tale norma lo spazio ha la struttura di spazio normato. una naturale struttura metrica, ottenuta definendo la distanza
Secondo la usuale identificazione di uno spazio vettoriale con uno spazio affine costruito prendendo come punti i vettori stessi, si pone come distanza tra due vettori la norma della loro differenza. Nel caso in cui la norma derivi da un prodotto scalare, vale dunque la seguente uguaglianza:
La presenza di un prodotto scalare fornisce il modo di definire in generale alcune nozioni proprie dell'ambito degli spazi di Hilbert. Dati due vettori , si pu definire l'angolo da essi formato mediante la relazione:
Coerentemente con la precedente definizione, dato un insieme qualsiasi ortogonale di come il sottospazio:
si definisce il complemento
si dicono ortogonali se
dell'altro. Inoltre, una famiglia di vettori si dice ortonormale se i vettori che la compongono sono a due a due ortogonali e hanno norma 1. Dati due vettori il vettore . , si definisce la componente di lungo lo scalare , e la proiezione di su
Propriet
Le propriet seguenti, valide per gli spazi euclidei, si estendono anche agli spazi di Hilbert. Vale la disuguaglianza di Cauchy-Schwarz:
Vale il teorema di Pitagora (sotto il nome di identit di Parseval), ovvero se due a due ortogonali si ha:
Ogni spazio di Hilbert naturalmente uno spazio di Banach. Viceversa, uno spazio di Banach anche di Hilbert se e solo se la sua norma indotta da un prodotto scalare, o equivalentemente se esso autoduale (ossia, se esso si pu identificare con il suo spazio duale).
Spazio di Hilbert Ogni spazio di Hilbert ha una base ortonormale, detta solitamente base hilbertiana. Una tale base un insieme di vettori ortonormali, che generano un sottospazio denso in .
Una base ortonormale ottenuta applicando l'algoritmo di Gram-Schmidt a un insieme denso numerabile. Viceversa, il sottospazio generato da una base ortonormale un insieme denso nello spazio di Hilbert. In uno spazio di Hilbert provvisto di una base hilbertiana numerabile possibile esprimere ogni vettore, norma o prodotto scalare come somma di una serie convergente:
Esempi
Spazi di Hilbert di dimensione finita
Lo spazio vettoriale dei vettori di numeri reali:
-dimensionale.
Spazio di Hilbert
uno spazio di Hilbert separabile di dimensione infinita. Lo stesso vale per l'analogo complesso:
Lo spazio L
Per approfondire, vedi funzione a quadrato sommabile e Spazio Lp.
Lo spazio
su un aperto
hermitiana. Tale spazio non per di Hilbert, poich la forma hermitiana solo semi-definita positiva: esistono infatti funzioni non nulle, ma tali che nullo. Ad esempio una funzione che vale 1 su un punto fissato di , e 0 in tutti gli altri punti di ha questa propriet (pi in generale, l'integrale di una funzione che vale 0 fuori tramite la relazione di equivalenza che di un insieme di misura nulla ha integrale nullo). Per ovviare a questo problema, si definisce lo spazio come quoziente di identifica due funzioni misurabili se differiscono solo su un insieme di misura nulla. La proiezione della forma hermitiana su questo spazio definita positiva, e la struttura che ne risulta uno spazio di Hilbert, che viene indicato con .
Spazio di Hilbert
Spazi di Sobolev
Gli elementi di non sono, in generale, funzioni continue. Per questo motivo non possibile definirne direttamente la derivata, che deve essere definita quindi in maniera diversa. Lo spazio delle funzioni derivabili debolmente k volte viene indicato tramite . Di questi tipi di spazi si occupa la teoria degli spazi di Sobolev.
Note
[1] Per un'introduzione storica pi dettagliata al contesto intellettuale in cui sono nate le idee che hanno dato vita allo studio degli spazi di Hilbert, si veda Boyer History of Mathematics capp. 27 e 28. [2] von Neumann J. Allgemeine Eigenwerttheorie Hermitescher Funktionaloperatoren. [3] Nell'approccio di von Neumann, la meccanica quantistica viene studiata mediante C*-algebre. Tuttavia ogni C*-algebra una sottoalgebra dell'algebra degli operatori limitati su di uno spazio di Hilbert. Di qui l'importanza di tali spazi in questo contesto. interessante notare che questo approccio alla meccanica quantistica stato cominciato da von Neumann proprio insieme con Hilbert. [4] Dopo Von Neumann, uno dei primi usi documentati del nome spazio di Hilbert si trova in Weyl, The Theory of Groups and Quantum Mechanics. [5] Per semplicit, si omettono nella definizione la presenza delle operazioni di somma e moltiplicazione per scalari proprie di uno spazio vettoriale, e si identifica UNIQ-math-0-0685a8368744b1c2-QINU con l'insieme stesso su cui lo spazio vettoriale costruito.
Bibliografia
(EN) Carl B. Boyer, History of Mathematics, 2nd edition, New York, John Wiley & Sons, 1989. ISBN 0-471-54397-7. (EN) Jean Dieudonn, Foundations of Modern Analysis, Academic Press, 1960. (EN) Avner Friedman, Foundations of Modern Analysis, New York, Courier Dover Publications [1970], 1982. ISBN 0-48664-062-0. (DE) von Neumann, John (1929). Allgemeine Eigenwerttheorie Hermitescher Funktionaloperatoren. Mathematische Annalen 102: 49-131. (EN) Hermann Weyl in Dover Press (a cura di), The Theory of Groups and Quantum Mechanics, 1950 [1931]. ISBN 0-486-60269-9. (EN) Walter Rudin, Real and Complex Analysis, Mladinska Knjiga, McGraw-Hill, 1970. ISBN 0070542341.
Voci correlate
Forma sesquilineare Prodotto scalare Spazio di Banach Spazio duale Spazio metrico Spazio prehilbertiano Spazio vettoriale Spazio vettoriale topologico
Spazio di Hilbert
Collegamenti esterni
(EN) B.M. Levitan, " Hilbert space (http://www.encyclopediaofmath.org/index.php/Hilbert_space)" SpringerLink Encyclopaedia of Mathematics (2001) (EN) Hilbert space at Mathworld (http://mathworld.wolfram.com/HilbertSpace.html) (EN) 245B, notes 5: Hilbert spaces (http://terrytao.wordpress.com/2009/01/17/254a-notes-5-hilbert-spaces/) by Terence Tao Spazio di Hilbert (http://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=38484) in Tesauro del Nuovo Soggettario (http://thes.bncf.firenze.sbn.it/), BNCF, marzo 2013.
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