Salvi Harps
Gli Amarimai Patrimonio Immateriale Viggiano
COMUNICATO STAMPA
Scuola di Arpa Popolare della Val d’Agri
In occasione della 2° Rassegna dell’arpa Viggianese “Salvi”, la Scuola di Arpa popolare della Val d’Agri
presenterà i risultati del lavoro didattico e di ricerca svolto nel corso dell’anno scolastico 2008-2009.
In compagnia di uno dei più grandi arpisti del mondo, M° Lincoln Almada, e del direttore didattico della
scuola, M° Giuliana De Donno, 10 piccoli arpisti suoneranno brani della tradizione musicale lucana e di altri
paesi.
La Scuola di Arpa popolare della Val d’Agri accoglie con vero entusiasmo la proposta del Consigliere alla
Provincia di Potenza Prof. Vittorio Prinzi di costituire una Fondazione per la salvaguardia dell’arpa popolare
lucana e di istituire una struttura museale dell’arte musicale e di etnomusicologia.
Tale proposta è stata accolta favorevolmente anche dalla Regione Basilicata, che attraverso l’Assessore
Regionale alla Cultura e Formazione, Antonio Autilio, ha manifestato non solo interesse ma la volontà di
aderirvi, garantendo così una presenza autorevole e qualificata nella Fondazione stessa.
Associazione Culturale Comitato per la Promozione del Comune di
Salvi Harps
Gli Amarimai Patrimonio Immateriale Viggiano
La Scuola di Arpa Popolare della Val d’Agri è un’iniziativa voluta dal M° Giuliana De Donno, da
un’Associazione di giovanissimi musicisti lucani, “Gli Amarimai”, dal “Comitato per la promozione del
patrimonio immateriale” ed è sostenuta dal M° Victor Salvi e dalla sua azienda ( “Salvi, Maestri liutai
italiani”) e dal Comune di Viggiano.
È gemellata con la Scuola di percussioni Ivano Torre di Bellinzona – sede del museo etnografico che
custodisce un’antica arpa lucana - con il Conservatorio di Musica di Sidi Bu Said (Tunisia), ed ha il sostegno
delle Associazioni: Multietnica Europea di Moliterno; Totarella e Gruppo Suoni di Terranova del Pollino,
Pizzicata (Salento); Carpino Folk Festival (Gargano); Circolo della Zampogna (Molise)
La Scuola fa parte del progetto nazionale del “Comitato per la promozione del patrimonio immateriale”
per la salvaguardia, la trasmissione del patrimonio immateriale o per la sua rivitalizzazione nei contesti in
cui esso rischia di estinguersi.
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