TAVOLA ROTONDA
La zampogna,
un patrimonio culturale da salvaguardare
Una giornata di riflessione su uno dei più antichi strumenti musicali italiani e
sull’universo culturale che ruota intorno ad esso
Promosso da:
Comune di Scapoli
Associazione Culturale Circolo della Zampogna di Scapoli
Comitato per la promozione del patrimonio culturale immateriale
Con il Patrocinio
FILOSOFIA DELL’INCONTRO
La cultura è ciò che da un'anima alle nostre comunità, è lo strumento con cui una comunità sociale riconosce se stessa
nelle trasformazioni che l'attraversano.
La cultura ci fa vivere meglio, ci aiuta ad elaborare la complessità del nostro tempo, è l'antidoto al disagio, alla
solitudine. È un ingrediente insostituibile di un moderno sistema di welfare, perché il benessere sociale cresce di pari
passo all'offerta di opportunità culturali, mentre dove c'è vuoto culturale crescono il disagio e l'esclusione sociale.
I diritti culturali costituiscono la base del patto di civiltà che può rendere praticabili ed esigibili i diritti umani. Dal
diritto alla conoscenza, dall'accesso ai saperi passa l'alternativa fra una società di sudditi o di cittadini liberi.
Promuovere i diritti culturali vuol dire anzitutto affermare il diritto alle diversità culturali. La nostra società sta
correndo un forte rischio di omologazione.
La globalizzazione, che grazie ai progressi dei mezzi di comunicazione avrebbe potuto produrre maggiore apertura
culturale, sta generando l'esatto contrario: chiusura, incapacità di dialogo, paura delle diversità, senso di precarietà e
di insicurezza.
Viviamo un'epoca caratterizzata da una contraddizione profonda e inquietante: la società della comunicazione
produce, assieme all’inedita circolazione di enormi quantità di informazioni e opportunità di conoscenza, anche una
crescente parcellizzazione del sapere, un preoccupante restringimento dell'autonomia di pensiero, della capacità di
rielaborare le informazioni in sapere critico, in crescita collettiva e senso comune.
È una vera e propria involuzione culturale, alla quale possiamo porre un argine proprio a partire dalle comunità locali,
che devono aprirsi alla conoscenza, valorizzare le diversità culturali che vi convivono, mettere in campo strumenti per
favorire il dialogo fra i cittadini, riconoscere sé stesse in un'identità comunitaria, anche attraverso la valorizzazione
sostenibile di un semplice, ma antico, strumento musicale: la Zampogna.
In tale ottica è stata concepita una giornata di riflessione e proposte che trova la sua congeniale collocazione nel
contesto del Festival Internazionale della Zampogna di Scapoli, la più longeva e rinomata manifestazione italiana
interamente dedicata alla musica e all’universo culturale che ruota intorno agli strumenti musicali a sacco.
Tra questi, la zampogna rappresenta una delle testimonianze più antiche e ininterrotte di un patrimonio che tuttora
sopravvive presso molte comunità dell’Italia Centro-meridionale.
Art. 2 Definizioni
Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle
comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un
senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.”
Il Comitato proporrà all’Assemblea generale l’accreditamento di organizzazioni non governative aventi una fondata
competenza nel settore del patrimonio culturale immateriale, per esercitare una funzione consultiva presso il
Comitato. Il Comitato proporrà inoltre all’Assemblea generale i criteri e le modalità di tale accreditamento.
….
Nell’ambito delle sue attività di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ciascuno Stato contraente farà ogni
sforzo per garantire la più ampia partecipazione di comunità, gruppi e, ove appropriato, individui che creano,
mantengono e trasmettono tale patrimonio culturale, al fine di coinvolgerli attivamente nella sua gestione.
….
PROGRAMMA
Saluti
Relazioni
La Convenzione UNESCO e il ruolo delle istituzioni locali nella salvaguardia del patrimonio
culturale immateriale
Ruggero Pentrella, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise
Il progetto di etnografia visiva sul patrimonio immateriale del Molise: risultati e ipotesi di
restituzione
Emilia De Simoni, Antropologa dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia – Ministero
dei beni e delle attività culturali - Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma
in Basilicata
Giuseppe Salamone, musicista e ricercatore
Giovanni Romagnano, musicista e ricercatore
in Calabria
Sebastiano Battaglia, musicista e ricercatore
Demetrio Bruno, musicista e ricercatore
in Campania
Antonio Tortorella, ricercatore
Luca De Simone, musicista e ricercatore
nel Lazio
Alessandro Mazziotti, musicista e ricercatore
Massimo Antonelli, musicista e ricercatore
in Sicilia
Pietro Cernuto, musicista e ricercatore
Conclusioni
Salvaguardare la cultura della zampogna: il ruolo delle comunità
Giuseppe Torre, Coordinatore del Comitato per la promozione del patrimonio immateriale
Oltre ai relatori sopracitati, aderiscono alla Tavola Rotonda decine di associazioni culturali operanti nelle
Comunità in cui è presente la tradizione della zampogna nonché i Comuni:
Basilicata: Terranova del Pollino, Viaggiano, Lagonegro, Lauria, Montemurro, Paterno, San
Costantino Albanese
Calabria: Albidona, Alessandria del Carretto, Cardeto; Cataforio, Condofuri, Canna, Laino,
Lungo, Melito Porto salvo, Mesoraca, Serra San Bruno, Tiriolo, Trebisacce, Verbicaro
Campania: Auletta, Caggiano, Cannalonga, Colliano, Novi Velia, Montemarano, Montesano sulla
Marcellana, Pollica, San Gregorio Magno, Sassano, Tardiano, Teggiano, Vallo della
Lucania
Lazio: Acquafondata, Anticoli Corrado, Amatrice, Ardea, Artena, Genzano di Roma, Colle San
Magno, Gerano, Nettuno, Marcellina, Picinisco, San Biagio Saracinesco, Vicovaro, Villa
Latina, Monte San Biagio
Molise: Rocchetta al Volturno, San Polo Matese, Fossalto
Sicilia: Fiumenidisi, Castelmola
I gruppi di lavoro si estenderanno sul Forum del Comitato per la promozione del patrimonio immateriale
per dare la possibilità di partecipare al dibattito anche a coloro i quali siano stati impossibilitati ad essere
fisicamente presenti a Scapoli.
Ore 16.30 - 17.30 Presentazione dei risultati dei gruppi di lavoro e dell’agenda delle future azioni del
movimento per la salvaguardia della cultura della zampogna
Comune di Scapoli
Circolo della Zampogna di Scapoli
Programma della manifestazione
Venerdì 24 Luglio
ore 17:00
Apertura stands espositivi della Mostra Mercato
ore 18:00
Sala Consiliare: saluto dell’Amministrazione Comunale e presentazione programma Festival
ore 20:30
Esibizione degli allievi della Scuola di Musica per Zampogna e Ciaramella diretti da Ivana Rufo
ore 21:00
Concerto di suonatori tradizionali e gruppi di riproposta, di Scapoli e dell’area mainardica
Sabato 25 Luglio
Sala polifunzionale ore 10:00
Tavola rotonda: La Zampogna, un patrimonio culturale da salvaguardare
La musica tradizionale del Paese Basco e de La Rioja: Juan Mari Beltran e Fernando Jalòn
La Great Higland Bagpipe in Italia: Pietro Malaguti
La zampogna tradizionale cilentana: Carmine A. Cortazzo, Pietro Citera e Tommaso Sollazzo
La zampogna tradizionale di Montesano sulla Marcellana: Michele Cestari e Antonio Bianco
La zampogna a chiave e la Surdullina del Pollino: Leonardo Riccardi
Domenica 26 Luglio
Dalle ore 10:00
Suoni in libertà : non stop musicale per le vie e piazze cittadine con la partecipazione di suonatori
provenienti da: Lombardia, Sicilia, Campania, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Liguria, …
Concerto
Durante il Festival saranno allestiti stand di artigianato, editoria, dischi, strumenti musicali, gastronomia