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Intangible Cultural Heritage Network

www.intangibleheritagenetwork.net
http://intangibleheritagenetwork.ning.com

L'Ignoranza crea Sfruttamento, lo Sfruttamento crea Sottosviluppo, il Sottosviluppo crea Ignoranza.

Angelo Bavaro

25 Settembre 2008

Convegni e incontri

Molise

SCAPOLI (IS) - Dall'Utriculus romano, per le


strade del mondo: la zampogna, patrimonio
dell'umanità.
http://www.zampogna.org/

Per il terzo anno consecutivo il Circolo della Zampogna di Scapoli aderisce alle Giornate Europee
del Patrimonio (GEP) che si celebreranno in tutta Italia nei giorni 27 e 28 settembre con una
miriade di iniziative e con l'apertura gratuita di oltre 1.000 "luoghi d'arte", tra musei, pinacoteche,
aree archeologiche e quant'altro raccoglie e conserva l'inestimabile Patrimonio storico-culturale e
ambientale del nostro Paese.

Lo slogan della manifestazione scelto per l'edizione 2008 delle Giornate è Le grandi strade della
cultura: viaggio tra i tesori d'Italia.

Tra questi tesori - che verranno sottoposti all'attenzione del pubblico e alla sua più ampia fruizione,
in una occasione unica e condivisa – si è ritenuto che non potesse mancare l'aerofono a sacco le cui
origini affondano nella nostra storia più antica e che, in una molteplicità di tipi e di modelli,
costituisce patrimonio comune, ancora vivo e attuale, di gran parte della musica popolare del
continente europeo e del bacino del Mediterraneo.

Il programma predisposto per l'occasione prevede:

nelle giornate del 27 e del 28, visite guidate gratuite alla Mostra Permanente di Zampogne e
Cornamuse Italiane e Straniere istituita dal Circolo sin dal 1991 e che offre un'ampia
panoramica delle diverse tipologie di zampogne, cornamuse ed altri strumenti popolari presenti
nelle diverse regioni italiane e nella gran parte dei Paesi europei ed
extraeuropei;

nel pomeriggio di sabato 27, con inizio alle ore 17,00, un Convegno nel quale con la
partecipazione di esperti e cultori della materia, verrà ripercorso - se pure a grandi linee - il lungo
cammino della zampogna dall'utriculus romano ai giorni nostri, valutandone ruolo e significato
nell'ambito di quel tessuto di espressioni, conoscenze, prassi, oggetti e spazi culturali connessi la cui
salvaguardia e valorizzazione trovano un importante momento di attenzione istituzionale nella
ratifica della Convenzione UNESCO concernente la salvaguardia del Patrimonio Culturale
Immateriale ratificata dal Parlamento Italiano con Legge del 27 settembre 2007 n. 167.

A tale riguardo, sulla base delle relazioni che saranno tenute da Antonietta Caccia (Presidente del
Circolo della zampogna) Giuseppe Torre (Coordinatore Comitato per la Promozione del
Patrimonio Culturale Immateriale), Antonio Fanelli (in rappresentanza di SIMBDEA-Società
Italiana Musei Demoetnoantropologici), Vincenzo Lombardi (etnomusicologo, Università del
Molise) e Gianfranco Spitilli (antropologo), l'incontro costituirà una importante occasione di
riflessione e dibattito sul ruolo delle Comunità e della Società Civile nella tutela dei diritti culturali
e nella protezione, trasmissione e valorizzazione sostenibile dei beni cosiddetti "immateriali".

Seguirà un Concerto con la partecipazione di suonatori tradizionali nonché di musicisti che, da


solisti o in gruppo, stanno contribuendo a dare alla zampogna nuove possibilità espressive nel solco
della tradizione e oltre; in particolare è prevista l'esibizione di: Guido Iannetta, Andrea Di Fiore,
BOREA - I Folletti del Borgo (Emanuele Rufo, Eduardo Vessella ,Valerio Martino, Serena
Paliferro, Serafino De Iuliis, Lorenzo Albanese), Michele Peri e il gruppo ONG, il Gruppo Ricerca
"Musicalia Aurunca", Luca De Simone, Giuseppe "Spedino" Moffa, Achille Porfirio, Mauro
Bassano, Mario Mancini e gli allievi della Scuola di Musica per zampogna e ciaramella di Scapoli.

Campania

NOLA - GIGLI: DUE GIORNATE DI STUDIO PER I BENI IMMATERIALI

Sabato 27 e domenica 28 settembre, si terranno due giornate di studio e riflessione sulla Festa dei
Gigli e sui rituali italiani legati alle macchine da Festa portate a spalla. "La Festa, dinamiche
socioculturali e patrimonio immateriale", iniziativa patrocinata dalla Regione Campania, dal
Comune di Nola, e organizzata dalle Associazioni Meridies, Aisea, Sete sois sete luas, da "Il
Nolano" e dal Bimestrale "Infiniti Mondi", si svolgerà a Nola, presso la sala consiliare del Palazzo
di Città di Nola. Il programma si articola in due giornate di studio e dibattiti sul tema della Festa.

Sabato 27 settembre, con inizio alle ore 17.00 (sala consiliare del Palazzo di Città di Nola), si
ascolteranno i seguenti relatori: saluti e introduzione di Angelo Amato de Serpis, presidente di
Meridies; moderatore, Lello Mazzacane, Università degli Studi di Napoli Federico II, farà la
presentazione del progetto del museo della cartapesta; Luigi M. Lombardi Satriani, Università
degli Studi "Sapienza" di Roma, titolo relazione "Tratti di uno scambio simbolico nell'universo
festivo"; Francesco Faeta, Università degli Studi di Messina, titolo relazione "Immaterialità e
inconsistenza. Riflessioni su alcune vicende italiane di promozione della tradizione". Letizia Bindi,
Università degli Studi del Molise, titolo relazione "La festa che cambia. Sistemi cerimoniali urbani
e nuovi scenari sovralocali"; Giovanni De Vita, Università degli Studi di Cassino, titolo relazione
"Visualità e visioni nella esposizione etnografica"; Emilia De Simoni, Archivio di Antropologia
visiva, Istituto centrale per la Demoetnoantropologia, titolo relazione "Patrimoni intangibili e
comunità tangibili".

Domenica 28 settembre, sala consiliare del Palazzo di Città di Nola, con inizio ore 10 si terrà una
tavola rotonda dal titolo: "La Festa mutante, derive e approdi della tradizione", a cui parteciperanno:
Michele Mezza, giornalista, vicedirettore Rai International; Luigi M. Lobardi Satriani,
antropologo; Roberto De Simone, compositore e musicologo.

Puglia

Il patrimonio immateriale del Salento

Su Radio Rama e Tele Rama è andata in onda una puntata di RadioRama Talk, condotta da Danilo
Lupo con la partecipazione del professor Eugenio Imbriani dell'Università degli Studi di Lecce, di
Maria Teresa Merico del Centro Studi sul Tarantismo e i costumi salentini di Galantina, di
Daniele Vigna della Compagnia di Scherma Salentina e di Carlo Trono della webcommunity
pizzicata.it

Guarda la trasmissione

Dalla stampa

Associazione Carpino Folk Festival - Una proposta per lo sviluppo culturale


della Capitanata

Ha avuto seguito l'appello lanciato dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival per un
Auditorum della Musica Popolare sul Gargano.

L'associazione culturale Carpino Folk Festival propone che il Piano Strategico di area vasta
"Capitanata 2020" presenti una scheda progettuale per un Auditorum della Musica Popolare
nell'ambito delle "dorsali" collegate al patrimonio e al turismo culturale.

Lo fa attraverso una lettera di Antonio Basile, curatore dell'ufficio stampa dell'associazione


Culturale Carpino Folk Festival, nata nel 1996 per avviare un progetto di tutela del patrimonio
artistico culturale della musica popolare a sostegno del festival, concepito da Rocco Draicchio,
musicista del gruppo "Al Darawish", e diventato uno dei più importanti eventi culturali nazionali.

«Dal sito www.capitanata2020.eu -scrive Basile- viene dato ampio risalto ad uno studio del
Parlamento UE perché darebbe conferme indirette alle opzioni di "Capitanata 2020" ma è proprio
da quello studio che la Commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo prende
spunto per raccomandare di promuovere il patrimonio e il turismo culturale al fine di diversificare
l'offerta turistica delle regioni costiere.

Per queste ed altre ragione l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival, nel condividere la
richiesta del Sindaco Andrea Ciliberti di maggiore attenzione alla candidatura di Monte
Sant'Angelo come Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco e nel sostenere l'ennesimo appello del
Centro Studi "Martella" di Peschici per la messa a tutela dell'Abbazia di Kalena, non vuole far
mancare anche in questa circostanza il proprio contributo per ottimizzare la competitività sociale,
ambientale, economica, turistica e il riposizionamento del nostro Gargano nel contesto regionale,
italiano ed europeo.

Dal momento che le Misure 4.1 e 4.2 prevedono ingenti fondi per le infrastrutture, la promozione e
la valorizzazione dell'economia turistica nonché per la tutela, la valorizzazione e la gestione del
patrimonio culturale, e poichè nella fase preliminare, con termine fissato al 30 settembre 2008, per
gli interventi e i progetti di importo superiore al Milione di Euro non è necessaria la presentazione
di un piano di fattibilità, sottoponiamo alla Vostra attenzione l'idea progettuale di un Auditorum
della Musica Popolare, che terrebbe conto delle peculiarità del territorio, aiuterebbe la
destagionalizzazione dei flussi turistici, ma, soprattutto, sarebbe in grado di favorire il riequilibrio
tra aree costiere ed entroterra, valorizzando in particolare i borghi storici maggiormente dotati di
patrimonio culturale materiale e immateriale.

Per rendere famoso in tutto il mondo un territorio e attrarre il turismo internazionale occorrono
grandi simboli come la Torre Eifell, la Cupola del Brunelleschi a Firenze, il Ponte Vecchio, il
Colosseo, il Ponte di Rialto a Venezia ecc.ecc.

Per far conoscere il Gargano nel mondo occorre un'opera attrattiva, unica, che susciti curiosità,
polivalente, che produca reddito e lavoro, che faccia parlare di sé, che sia utile ai cittadini e
identitaria, che sia eco-ambientale, che valorizzi la memoria storica e culturale locale e che ne
incrementi il valore scenico e panoramico.

Per questa ragione vi proponiamo di inserire nella pianificazione strategica un Auditorum della
Musica Popolare progettato da un grande architetto dei nostri tempi (ad es. Massimiliano Fuksas o
Oscar Niemeyer), che insieme all'opera di Renzo Piano, per Padre Pio a S.Giovanni Rotondo, faccia
convergere sul Gargano il turismo culturale internazionale.

Un'opera che permetta di istituire un archivio multimediale e sonoro sulla cultura garganica di
tradizione, periferico rispetto all'archivio delle musiche di tradizione della Puglia promosso dalla
Regione Puglia d'intesa con il Ministero dei Beni Culturali in divenire presso la Biblioteca
Nazionale di Bari. (A questo proposito riteniamo ormai urgente - questo vuole essere un'altro
progetto - che attraverso l'Università di Foggia e gli operatori culturali del territorio venga condotta
un ampia ricerca su tutti gli aspetti del tutto vergini e ininvestigati del patrimonio culturale
immateriale del Gargano, una ricerca sul campo per analizzare le pratiche musicali tradizionali (in
primis la serenata), i suoi aspetti sociologici, semiotici e linguistici e soprattutto un indagine
demoantropologica sui complessi rapporti tra i fenomeni produttivi e i fenomeni sociali del nostro
territorio.)

Una struttura architettonica (dicevamo) che, nata per valorizzare il ritmo della Puglia garganica,
serva a realizzare ogni sorta di evento non solo artistico e culturale (concerti, spettacoli, mostre
artistiche, proiezioni), ma anche ogni sorta di evento economico (fiere, esposizioni) e politico
(congressi, dibattiti, comizi), nonché per sviluppare nuove attività che siano in grado di attrarre
flussi consistenti di visitatori, nonché qualificare, diversificare e ampliare la filiera turistica.

Un Auditorum, quindi, sufficientemente multifunzionale che consenta il suo utilizzo per ogni
aspetto della vita sociale di questa terra, una delle meno servite e svantaggiate del territorio
nazionale da forme di aggregazione politica, economica e sociale.
Sicuri di avviare comunque un dibattito intorno alla nostro contributo e in attesa di poterlo precisare
in ogni dettaglio, invitiamo tutti coloro che sono impegnati nella progettazione dei Piani Strategici
ad avere a cuore le sorti del Gargano tenendo in dovuta considerazione la constatazione che le
politiche regionali per il turismo nel nuovo periodo di programmazione 2007/2013, tutte volte a
ridurre la pressione sulle zone costiere al fine di ridurre gli impatti negativi dal punto di vista
ambientale, economico e sociale, saranno indirizzate da un lato a consolidare e valorizzare gli
attrattori attualmente esistenti, dall'altro, a promuovere attività ed eventi culturali di richiamo su
scala nazionale e internazionale che in assenza di strutture adeguate sul Gargano non solo non
potrebbero essere realizzate, ma inevitabilmente lo taglierebbero fuori dal raggio del turismo
culturale».

Ecomusei e Cultura a Carpino si discute del futuro del Gargano nell'Unesco

Carpino si interroga sul senso e sul modo di condurre cultura nei territori decentrati.

Dopo la Tavola Rotonda dello scorso 4 agosto per l'inserimento dei beni immateriali garganici nel
patrimonio dell'Unesco, che ha aperto l'edizione 2008 della kermesse, sul sito dell'Associazione
Carpino Folk Festival sono già attivi i forum tematici per continuare ad interagire e dibattere sulla
gestione degli intangibles culturali del Gargano e su come essi possano essere tutelati.

Giuseppe Torre, del Comitato per la promozione del patrimonio immateriale, segue in tutto il
mondo il confronto sulla valorizzazione delle espressioni intangibili della cultura di luoghi interni e
meno battuti dai percorsi turistici di massa.

"L'Associazione del Carpino Folk Festival si è dimostrata interessata al rispetto dei beni e alle
aspettative di sviluppo del territorio e sono stati loro stessi a contattarci - dichiara Giuseppe Torre
all'Attacco. Il processo naturale per sedimentare certi concetti è abbastanza lento, ma sono arrivati
dei segnali importanti. Noi crediamo ci sia una fortissima riflessione su come gestire gli eventi
culturali in Puglia.

Stiamo arrivando al capolinea. Il dibattito a livello internazionale va verso le rete degli ecomusei,
come nella provincia di Trento. In Cina e in tutto l'Oriente stanno lavorando per qualificare il
turismo. In Italia siamo, invece, ancora in ritardo. Abbiamo difficoltà a coinvolgere le
amministrazioni locali.

Gli ecomusei e la tutela del paesaggio, altrove, riesce ad attirare un turismo intelligente, colto e
attento, non di massa. Un turismo che è anche più ricco, appassionato, adatto alle zone interne, e
che tende a rilasciare risorse in più rispetto ai villeggianti marittimi. Basterebbe andare in Trentino e
replicare le relazioni virtuose tra ambiente e cultura.

Gli studi dell'Unesco sui beni immateriali si avvalgono di decine di panel di esperti, ma mai nessuna
amministrazione locale ha pensato di chiedere una collaborazione, forse perché tutti i contributi
presenti sul sito sono in lingua".

Qual è l'idea di chi guarda all'immaterialità della cultura?

"Il nostro intento è valorizzare in modo sostenibile un territorio staordinario, totalmente


sottodimensionato evidenzia deciso Giuseppe Torre - Se noi pensiamo che nell'ultimo documento
regionale alla voce cultura non c'è nessun approfondimento e non viene presa in considerazione
alcuna iniziativa o prospettiva di sviluppo, capiamo che le scelte politiche sono strane. E anomalo
come comportamento. Per di più siamo di fronte a dei finanziamenti corposi e non certo a pochi
spiccioli, ma non c'è la volontà di attivare i canali adeguati.

Basterebbe coinvolgere l'Università, le cattedre di beni antropologici, gli studiosi di


demoantropologia. Non si capisce perché le amministrazioni non chiedano.

Anche a Foggia, all'Università c'è un fior fior di cattedre sull'argomento. La professoressa Resta, ad
esempio, che il 4 agosto era a Carpino, ha detto che tante ricerche se le paga da sé. Non c'è un posto
nell'inventario dei beni. Eppure lo sviluppo deriva soltanto dalla cultura e da come essa si trasmetta
all'esterno. Non stiamo affatto investendo sulla cultura pur avendone da vendere.

L'Italia da sola possiede l'80% del patrimonio immateriale (G.Torre segnala l'errore "80% del
patrimonio materiale")di tutto il mondo. Non ha senso. Siamo stupefatti".

In tal senso, invece, l'Associazione Carpino Folk Festival, ha individuato un cambiamento di rotta.
'Io credo che l'associazione abbia segnato una strada.

Il Festival è sicuramente l'evento più visibile del Gargano. L'idea di inserire la cultura di Carpino
nel patrimonio dell'Unesco (G.Torre segnala l'errore "del Gargano") è partita da loro.

Ed è un segnale culturale importante. I segnali di reazione sono lunghi, ma stiamo continuando a


dialogare. Certo non possiamo costringere la gente a vedere le cose come noi vorremmo".

Nuovi soci del Comitato per la promozione del patrimonio


immateriale

Associazione Culturale Acerenza.info

Novità editoriali

Antonio Piccininno - Cantatore e Raccoglitore dei Canti Popolari di Carpino


Salvatore Villani pp. 232 (cm 15 X 21), con CD musicale con 38 brani (durata totale 75:13).
Registrazioni dal 1984 al 2007.
Per contatti: Cell. 333/2308282
Novità dalla rete

Online il nuovo spazio interattivo di ICHNet

http://intangibleheritagenetwork.ning.com

Il più grande archivio digitale d'Europa

www.sardegnadigitallibrary.it

Beni immateriali in azione - Beni sul territorio

Percorso fotografico realizzato da Emilia De Simoni in occasione della tavola rotonda "Il ruolo delle comunità e
della società civile nella salvaguardia e nella valorizzazione sostenibile del patrimonio immateriale" (Carpino 4
Agosto 2008), promossa da: Associazione Culturale Carpino Folk Festival Comitato per la promozione del
patrimonio immateriale, con il patrocinio della Commissione Italiana per l'UNESCO.

Intangible heritage Tangible communities

Microstorie

www.microstorie.net

Trekking di Fede

http://rauzino.splinder.com/post/18503188

Slide:

Documenti del Comitato - Atti della Tavola rotonda di Carpino - Prima parte

Foto:

ICHNet

Luigi D'Aponte

Video:

ICHNet
Novità discografiche

Ethnos - Le tre sorelle - Innovazione e musica di riproposta di ispirazione tradizionale

Giuliana De Donno - Harp to Harps - Musica classica, innovazione e musica di


riproposta di ispirazione tradizionale per arpa

Massimiliano Morabito - Sende nà rionette sunà - Musica tradizionale e di


riproposta per organetto della Puglia Centro Meridionale

Gruppo Suoni - Una raccolta di "Suoni" del Pollino calabro-lucano

Totarella - A giorni la presentazione del nuovo lavoro

Anna Cinzia Villani - Ninnamorella - Musica di riproposta di ispirazione tradizionale

Per inviare una news, scrivi a:

patrimonioimmateriale@gmail.com

www.intangibleheritagenetwork.net
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Participation of communities, groups and individuals

Within the framework of its safeguarding activities of the intangible cultural heritage, each State Party shall
endeavour to ensure the widest possible participation of communities, groups and, where appropriate,
individuals that create, maintain and transmit such heritage, and to involve them actively in its management.

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