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Il Mattino
Francesco de Core
Cultura.Societ Napoli 47
Fotografia & archeologia
poi un giorno accade che la luce (per la maggior parte delle persone) semplicemente si spegne. Invece lui la luce non la spegnermai.Lasualucequestosolechegliscintillainfaccia.Pier,ilprotagonista-omeglioilprimusinterpares - del romanzo di Luigi Pingitore Tuttala bellezza deve morire(edito da Hacca, presentato ieri alla Fnac da Marco Lombardi e Riccardo Brun), dunque consapevole di consegnarsi alleternitdellagiovinezzanellinvolucro di quella luce. E di quel sole. Lunica via da percorrere, per lui come per il suo gruppo, in quellestate del 96 che scivola torrida e inquieta lungo la costiera amalfitana, dunque questappropriazione debita, consapevole, della morte attraverso lunico scarto possibile, il suicidio. La fuga dalla bellezza affinch questa si preservi definitivamente, negli occhi e nellanima, dalle carie della quotidianit, dalla patina di polvere chei giorniaccumulano. Romanzo di grandi domande e continui rimandi, di ragazzi dei, fragili ma risoluti, e di poeti eterni, di luoghi che sono mito oltre lanchilosi prodotta dalla letterariet e di natura che sovrasta con una potenza ineluttabile, che non d scampo, Tuttalabellezzadeve morire ha padri solenniebenassorbitineltessutonarrativo (Camus e Rimbaud, sugli altri, con echi forti di Fitzgerald). Ci sono due strade che Lautore Presentato ieri siincrociano: dalla morte alla vita alla Fnac quelladiEzra,sculil libro torefrancesecheridi Pingitore percorre - spulciando un semplice diario - lultimo tratto dellesistenzadellafigliastroncatadaunincidente stradale; dalla vita alla morte, invece, quella di Pier e dei suoi amici: Francesca, la ragazza sparita nel nulla, gi insidiata da Dario, alter ego di Pier; e ancora Luca, Silvia, Alessia, Liv. I salti (da un palazzo allaltro) e i tuffi (in acqua) le loro passioni estreme, un continuo abbandonarsi per catturare la dilatazione dellattimo. Dunque,picheallabellagiornatalacapriana-cheinFeritoamortesichiu-
Narrazioni
tmosfere rarefatte per una dimensione meta temporale.SintitolaLiternum la mostra del fotografo napoletanoAnielloBaroneinaugurataieri al Museo ArcheologicoNazionale,curatadaAntonelloScotti(finoal26febbraio)epartedegliIncontridiArcheologia organizzati dalla SoprintendenzadiintesaconlaProvincia. Illuogodalqualenasceeprende il titolo la mostra Liternum, sitoarcheologicopressoLagoPatria, dal 2009 Parco Archeologico:quiBaroneharitrattolunica colonna del Capitolium che svettasuirestantireperti.Ilrisultato unistallazione composta da tre gigantografie in bianco e nero fluttuanti nellaria e rivolte verso la parete di fondo dellasala, che parlano di un luogo archeologicodiverso,pocopubblicizzato e poco conosciuto. Un luogoche vive un suo abbandono,unasuamarginalit-raccontaBarone-Edunluogocheconosco bene come tutta larcheologiadelnostroterritorio. Protagonista assoluta la colonna di Liternum che emana potentisuggestioni:Inunluogo doveilpassatostatoquasicancellato,statointeressantegirareattornoaquestooggetto,che hovistoanchecomeunasortadi totemounapossibile ciminiera. Lamiare-interpretazionedelterritorio - aggiunge il fotografo -
nonindagareilpassatodellaco lonnamaindagare ilmio passa to.Illuogodovesonostaterealiz zate le foto marginale rispetto ad altri luoghi archeologici pre sentinelterritoriocampano.Ma questa marginalit che mi ha spinto a realizzare il progetto Cerco in essa un riferimento a luoghi in cui vivo. Ed ho sempre vissutoin un posto dove le cimi niereoccupanounospazio cen tralenel paesaggio visivo dome stico. Questa opera vuole essere quasiunricordo,unritornarein dietro con la memoria alla mia adolescenza,quandoconlospi rito di un archeologo dilettante mi inoltravo nelle viscere delle fabbricheabbandonate. Lallestimento, che invita alla riflessione,permettenonsoltan to di girare attorno alla colonna fotografata ma anche, e soprat tutto, di attraversarla; mentre i bianco e nero una scelta pura mentelinguistica.Rappresenta la giusta sintesi della storia e de luogochevoglioraccontare-di ce Barone - un bianco e nero chesirinnovaechecambiainba se al soggetto che ho di fronte adeguandosi allla dialettica tra me ed il soggetto che fotografo Alvernissagediieri,congliinter venti di Patrizia Gargiulo e Giu seppe Merlino, cerano anche i presidente della Provincia Luig Cesaro ed il Soprintendente ar cheologodiNapoliePompeiTe resaElenaCinquantaquattro.
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Time: 26/01/12
22:08