Fu una scelta dolorosa per mia madre, ma volle mantenere la promessa fatta,
così andai in collegio: ho un ricordo bello di quei quattro anni. La mancanza
di mio padre ha segnato per sempre la mia vita, ho desiderato
immensamente le sue carezze.
Conservo come un dono ciò che fu ritrovato dalla mamma nello scivolo della
“Botte” due giorni dopo l’eccidio, nella borsa di paglia c’erano la mantella, il
gilet ed il cappello. La guerra aveva distrutto tutto, l’unico aiuto ci fu dato dalla
Croce Rossa Svizzera, che ci permise di avere l’indispensabile per la casa.
La nostra generazione ha avuto un’infanzia ed un’adolescenza piena di
niente, ma noi ragazzi di Sibano siamo riusciti a crescere e vivere in fraternità
e serenamente.