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ICS Folgòre da San Gimignano

2010/2011

Da “Linguaggi, creatività ed espressione ad “Arte e


Immagine”: elementi di metodo

Sviluppare abilità di tipo grafico-pittorico-plastico, non avviene in maniera spontanea e casuale, ma


va programmata e organizzata in tutte le sue parti tenendo conto della gradualità delle richieste.
I bambini sono stimolati ad apprendere i fondamenti di un linguaggio espressivo solo attraverso la
possibilità di sperimentare, combinare e manipolare in modo “giocoso” e divertente i vari materiali
e strumenti.
L’esperienza di Bruno Munari offre innumerevoli spunti didattici ma anche una chiara idea
metodologica, secondo la quale “l’atto creativo si definisce nella fisicità del fare, per azioni
successive e consequenziali in un’osmosi tra ideazione e realizzazione”
La condizione migliore per far conoscere come si usano i colori e come si impiegano i vari
strumenti sia quella di proporre situazioni concrete, mostrando gli oggetti e di invitare i bambini al
“fare” e ad “inventare” più soluzioni espressive possibili, per cercare quella che maggiormente
soddisfa la propria aspettativa.
E’ un’attività che si adatta bene alla metodologia della “ricerca-azione” da svolgere in laboratori o
angoli strutturati nei quali i bambini , in piccoli gruppi, sperimentano i nuovi materiali lavorando
insieme, in modo che la scoperta di uno possa essere utile anche ad altri.
Sempre secondo Munari i bambini cercano di capire e di conoscere assimilando i dati attraverso
tutti i loro “recettori sensibili”: l’udito, la vista, il tatto e l’olfatto, tutti i canali sono aperti, pronti a
memorizzare. Il problema successivo è quello di far apprendere e memorizzare al bambino il
massimo dei dati, visto che l’allargamento delle conoscenze favorisce la facoltà creativa.
“Pare che il gioco sia la condizione ottimale per memorizzare qualcosa”
Così scriveva Munari in una nota informativa sulle linee fondamentali del metodo “GIOCARE
CON L’ARTE”.
L’elemento unificante del progetto è stata la metodologia condivisa da tutti gli insegnanti coinvolti
e che segue le seguenti fasi di lavoro:
 Contatto diretto attraverso esperienze concrete: i bambini hanno avuto la possibilità di lavorare
direttamente con le cose, non in maniera episodica, ma con continuità e ripetutamente nel tempo.
I materiali e gli strumenti sono stati tenuti in classe/sezione quanto più possibile vicino ai
bambini per un tempo sufficiente a far sì che tutti abbiano avuto la possibilità (e/o sviluppare la
capacità) di utilizzarli in situazioni più o meno formalizzate.
 Osservazione dell’ambiente per rintracciare gli elementi del linguaggio grafico pittorico (colori,
segni, forme)
 Per ciascun elemento è stato individuato un percorso continuo e progressivo.
 L’esperienza è individuale: ciascun bambino/ragazzo, sperimenta personalmente materiali e
strumenti in forma libera.
 Le scoperte individuali sono state sistemate in cartelloni elaborati collettivamente. Il lavoro di
gruppo può rappresentare un valido strumento di apprendimento: il confronto tra punti di vista
diversi impedisce anche ai singoli di fissarsi su un'unica immagine o rappresentazione. Il gruppo
svolge così una funzione di regolazione intellettuale: escludendo gli approcci troppo selettivi e
soggettivi, permette di equilibrare punti di vista divergenti; è proprio nell'interazione con un

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oggetto (o un fenomeno) che gli alunni sono in grado di utilizzare, in maniera costruttiva, gli
apporti degli altri.
 Durante le discussioni di gruppo sono stati ripresi gli elaborati individuali. In questo contesto si è
cercato di approfondire due aspetti: uno linguistico volto a sviluppare nei bambini la capacità di
definire e descrivere aspetti della realtà utilizzando termini quanto più possibile appropriati; uno
cognitivo volto a sviluppare nei bambini la capacità di astrarre, formalizzare e generalizzare i
contenuti acquisiti in ambiti specifici.
 Le verifiche si sono concentrate su due aspetti. Da un lato è stata verificata la capacità di
produzione; dall’altro sono state verificate le modifiche nelle attività spontanee in situazioni non
legate percorso.

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