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E.R.

MISTERI E SEGRETI
DEL B'NAI B'RITH

La pi importante, organizzazione ebraica internazionale

Il B'nai B'rith, che in ebraico vuol dire "figli dell'Alleanza" stato fondato negli Stati Uniti
nel 1843. riservato esclusivamente agli israeliti. Oggi conta pi di 500.000 fratelli e sorelle come
affiliati, in una cinquantina di paesi. L'lite internazionale delle varie comunit giudaiche, da
Sigmund Freud ad Albert Einstein, ne stata o ne membro. Si tratta certamente della pi antica,
pi diffusa e senza dubbio la pi influente organizzazione ebraica internazionale. Per esempio
stato il B'nai B'rith che ha ottenuto il riconoscimento dello Stato d'Israele da parte del presidente
americano Harry Truman. stato sempre il B'nai B'rith che riuscito ad ottenere dalla Chiesa
Cattolica il cambiamento del suo insegnamento bimillenario, a proposito del giudaismo, nel
Concilio Vaticano II.
Nel 1905, Jacob Schiff, banchiere americano e alto responsabile del B'nai B'rith affermava:
"Se lo Zar non vuole dare al nostro popolo la desiderata libert, allora una rivoluzione instaurer
una repubblica tramite la quale si otterranno quei diritti". Dodici anni dopo, nel 1917, la
rivoluzione bolscevica sconvolgeva la Russia espandendo la sua influenza nel mondo intero, e o
stesso Zar veniva trucidato assieme alla sua famiglia.
In Italia, per non citare che dei fatti recenti, stato il B'nai B'rith ad intervenire affinch il
sindaco 'di Roma Rutelli non intitolasse una via della capitale a Giuseppe Bottai (Ministro della
Pubblica Istruzione sotto il fascismo). Il B'nai B'rith intervenuto affinch nelle scuole italiane si
studiasse "meno Manzoni e pi Primo Levi", secondo le parole dell'allora presidente del Consiglio
Giuliano Amato. Nell'agosto del `94 Silvio Berlusconi, all'epoca capo del governo, dovette scusarsi.
con Abraham Foxman (direttore dell'A.D.L.) per una dichiarazione del suo ministro Mastella, che
insinuava che fosse stata la reazione della lobby ebraica americana a determinare la caduta della
lira sul mercato internazionale.
Questa Organizzazione che ricalca l'organizzazione massonica per lo pi sconosciuta al
grande pubblico, ma ha esercitato, ed esercita tuttora, un'influenza enorme sugli avvenimenti
mondiali. Misteri e segreti del B'ni B'rith la prima inchiesta indipendente ad esso dedicata nel
mondo intero. Essa contiene moltissimi documenti inediti ed quindi un libro esplosivo, in grado di
rispondere alle domande che ogni cittadino ha il diritto di porsi.

INDICE
INTRODUZIONE
UNA STORIA DEL B'NAI B'RITH
IL B'NAI B'RITH E LA MASSONERIA
IL CRISTIANESIMO RIVEDUTO E CORRETTO DAL GIUDAISMO
FREUD, LA PSICANALISI, LA CBALA ED IL B'NAI B'RITH
IL B'NAI B'RITH E IL COMUNISMO
IL B'NAI B'RITH IN GERMANIA
ISRAELE, CENTRO MONDIALE DEL B'NAI B'RITH
UN FINE PRIMARIO: IMPEDIRE L'ASSIMILAZIONE
LA LEGA ANTI DIFFAMAZIONE "BRACCIO ARMATO" DEL B'NAI B'RITH
LA PI GRANDE RETE DI SPIONAGGIO PRIVATO NEGLI STATI UNITI
IL B'NAI B'RITH IN FRANCIA E IN EUROPA
LE STRANE CONNESSIONI DELL'A.D.L. CON LA L.LC.R.A.
IL "GIURAMENTO DEI B'NAI B'RITH"
IL B'NA B'RITH IN ITALIA
ALLEGATO I
ALLEGATO 2
ANNESSO 3
II fallimento dell'innesto americano
II lato ebraico della psicanalisi
II rituale d'iniziazione
Il B'nai B'rith a Hollywood
Il B'na B'rith all'origine della legge FabiusGayssot
Il B'na B'rith e il Vaticano
Il B'na Brith e la politica.
Il B'na B'rith fa riconoscere Israele
Il B'nai B'rith, avanguardia della comunit
Il B'na B'rith, movimento pre-sionista
Il boicottaggio del regime nazional-socialista
Il cardinale del B'nai B'rith
Il comunismo come rigenerazione dei giudaismo
comunitario
Il council Janner
Il destino di Israele: illuminare i Gentili
Il Distretto XIX (Europa Continentale)
Il Dr. Marc Aron
Il fiasco Demjanjuk
Il folgorante sviluppo dei "Bne Briss"
Il Fratello Albert Pike
Il presedente Jean-Pierre Bloch
Il Presidente Taft
Il rimpianto del ghetto e i pericoli
dell'emancipazione
Il ritorno di Shimon Samuels
Il rituale
Il ruolo filantropico
Influenza politica preminente nel XIX secolo

Indice
Alcuni massoni fondano il B'nai B'rith
Allocuzione dei Gran Rabbino Ren-Samuel
Sirat
Allocuzione rivolta dal Dr. Marc Aron al
Cardinale Decourtray
Attivi nella denuncia
Benjamin F. Peixotto.La rivoluzione bolscevica
prevista con quindici anni d'anticipo
Campagne intimidatorie
Collaborazione poliziesca
Costituire delle lites
Creazione di un ufficio parigino dell'A.D.L.
americana
Dodici ebrei emancipati
Fini nascosti
Gioielli, collari e grembiuli
Gli inizi dell'Ordine
Gli inizi in Francia dell'A.D.L.
Gli Stati Uniti non sono una nazione cristiana
Henry Monsky sostiene il sionismo
II B'na B'rith al Concilio
Il B'na B'rith e la scuola
II B'na B'rith in Palestina: Eretz Isral
II B'na B'rith in soccorso dei massoni ebrei
tedeschi
II B'na B'rith, primo uditorio di Freud
II deicidio non esiste pi
2

La chiave dei sogni, aspirazione dei maghi


La conferenza di Seelisberg
La Costituzione del B'nai B'rith
La creazione della Frammassoneria negli Stati
Uniti
La Frammassoneria in Palestina
La Grande Loggia di Palestina
La guerra di secessione
La L.I.C.A. equivalente dell'A.D.L.?
La lealt intransigente
La Loggia Francia
La Loggia inglese del B'na B'rith e la Palestina
La Mnorah, simbolo dell'Ordine
La psicanalisi, ultima trasformazione della
cabala ebraica?
La regola del segreto
La riconoscenza dei presidenti americani
La rivoluzione bolscevica
La seconda guerra mondiale e il dopoguerra
L'affare Leo Frank
L'alleanza con Mos, chiave di Freud e... dei
B'na B'rith
Le Fondazioni Hillel
Le logge ebraiche negli Stati Uniti
Le Pen, primo revisionista di Francia
Le trattative con il cardinale Bea
L'emigrazione degli ebrei dall'U.R.S.S., chiave
della colonizzazione israeliana
L'Htel de Lassay a disposizione del B'na B'rith
L'influenza del B'na B'rith nel dopoguerra
L'Isaac dei "Malet-Isaac"
Lottare contro i matrimoni con i goys
L'Unione francese delle associazioni B'na B'rith
Massoni?
Non pi nomi di criminali ebrei nei giornali
Numerose amicizie politiche e giornalistiche

Organigramma dell' Anti Defamation League per


gli anni 1992-1993
Organizzazione mondiale del B'na B'rith
Origini, natura, statuto
Personalit accuratamente selezionate
Presidenti successivi del B'na B'rith:
Pressioni amichevoli
Principali esponenti dell'I.P.C.A.A. a livello
internazionale
Provocazioni di ogni genere
Revisionismo evangelico
Risposta del cardinale Decourtray
Screditare le persone indipendenti
Segni di riconoscimento e parole d'ordine
Si sarebbe antisemiti soltanto perch si racconta
il vangelo?
Sorveglianza costante del Front National
Sostegno a una spia
Sostegno all'Africa del Sud
Strette relazioni tra giudaismo e massoneria
Svariate pressioni
Un allineamento sempre pi sistematico
Un ausiliario al servizio d'Israele
Un certo "razzismo" ebraico
Un discorso del Fratello Freud
Un falso problema
Un presidente comune per la L.I.C.A. e il B'na
B'rith
Un schedario di dodicimila nomi
Un servizio parallelo per la schedatura delle
destre nazionali
Una loggia del B'na B'rith a Mosca sotto il
regime comunista
Una rete di spionaggio clandestino
Una vecchia abitudine
Uno Strano Comunicato
Un'organizzazione potente ed strutturata

Prefazione
Dopo l'edizione del primo volume dell'Enciclopedia Politica Francese, ho ricevuto, per posta ed
anonimamente, uno studio di grande interesse sul B'nai B'rith, la principale organizzazione
mondiale ebraica e, al tempo stesso, la pi numerosa, antica ed influente. Ho giudicato scorretto
tenere per me questo studio, veramente eccezionale, che solleva il velo su questa organizzazione
non paragonabile a nessun'altra. Eccovi il documento cos come l'ho ricevuto.
E.R.
3

La parola B'nai'B'rith ricorda quel momento esaltante nel quale i nostri antenati, trovandosi ai
piedi del monte Horeb, intesero il messaggio: Dovete essere per me un impero di sacerdoti, un
popolo sacro.
Documento per il 50 anniversario della fondazione dell'ordine internazionale del B'nai B'rith.
Si potrebbe immaginare la potenza del giudaismo se, a modello del B'nai' B'rith, migliaia di logge,
sorte democraticamente, si accollassero la preoccupazione, che oggi di poche persone, circa
l'avvenire della nostra civilizzazione? Scegliere di essere B'nai'B'rith vuol dire scegliere di essere
integralmente ebreo.
George M. Bloch, Un modo di essere ebreo, rivista del XIX distretto, ottobre 1973
1. INTRODUZIONE
Alla Bibliothque Nationale non si trova alcunch riguardo al B'nai B'rith (1), salvo un modesto
opuscolo in lingua ebraica, uno in tedesco datato 1932, un altro in inglese ed un quarto di un
antisemitismo estremista... Praticamente niente anche alla Biblioteca del Congresso di Washington
e nulla alla British Library di Londra. Tuttavia, secondo l'Enciclopedia Giudaica (1970) il B'nai
B'rith, o Figli dell'Alleanza, costituisce "la pi antica e numerosa organizzazione giudaica di mutua
assistenza, riunita in logge e capitoli in 45 Paesi. Il numero dei suoi membri di circa 500.000, tra
uomini, donne e giovani.
Esistono 1700 logge maschili delle quali il 25% fuori dagli Stati Uniti, con 210.000 uomini ed un
budget di circa 13 milioni di dollari. I suoi programmi coprono tutti gli interessi ebraici e ne
includono anche diversi altri orientati a finalit pi vaste della comunit stessa". Risulta pertanto
strano che una tale associazione, fondata negli Stati Uniti nel 1843 e in Francia nel 1932, non abbia
mai. pubblicato alcunch su se stessa n in Francia n altrove (2).
Se si consulta la collezione dei giornali che, ricordiamolo, devono per legge essere depositati alla
Bibliothque Nationale in quattro copie per ogni pubblicazione (e perfino i massoni osservano tale
legge), si constata che il B'nai B'rith non ne ha mai effettuato il deposito legale se si eccettuano due
soli numeri di una loro rivista, il B'nai B'rith Journal! Questa organizzazione non ha neppure mai
depositato in Francia alcuno dei suoi opuscoli (3). Questo spiega senza dubbio come mai la stampa
francese non ebraica, priva di documenti, abbia consacrato al B'nai B'rith meno di cinquanta articoli
(4) a partire dalla sua fondazione, nel 1932. Malgrado tale boicottaggio dell'obbligo legale di
deposito, abbiamo potuto consultare una piccola parte delle pubblicazioni del B'nai B'rith
americano, francese ed europeo; ci stato possibile grazie a un'indagine di largo respiro durata
diversi anni. Abbiamo voluto che questi documenti fossero riprodotti il pi fedelmente possibile al
fine di permettere al lettore di farsi autonomamente un'idea della questione. Alcune citazioni appariranno eccessivamente lunghe, ma siamo certi che ci perdonerete quando, leggendo con attenzione,
scoprirete il cuore del problema di Israele. Chi approfondir la lettura comprender bene quali siano
i fini dell'ordine del B'nai B'rith, che sono niente di meno che quelli di "illuminare l'umanit" intera,
vale a dire il resto del mondo al di fuori delle trib di Israele. La Lega Antidiffamazione del B'nai
B'rith (ADL) suo braccio armato, in uno dei suoi opuscoli di presentazione (5), definisce abbastanza
bene i limiti di tale "liberazione": "L'ADL crede nell'integrazione, cio nell'accettazione dei giudei
come eguali, ma si oppone all'assimilazione - perdita dell'identit ebraica - la quale rappresenta non
un trionfo del processo democratico bens la sua disfatta".
In questi ultimi anni, il B'nai B'rith francese ha, suo malgrado, attirato l'attenzione a causa del
"giuramento del B'nai B'rith". Nel corso di un incontro organizzato dall'Ordine con esponenti
politici della destra parlamentare francese, questi s'impegnarono, davanti alle rispettive assemblee, a
non fare in avvenire alcun tipo di alleanza con il Fronte Nazionale (6). Poich, da allora, nessun
accordo intervenuto, neppure di rinuncia al momento del secondo turno elettorale, chiudendo cos
in pratica il Fronte Nazionale in un ghetto politico, alcuni si sono preoccupati dell'ostracismo
praticato nei confronti del 15% dei francesi, uomini e donne, trattati come appestati. L'Ordine del
B'nai B'rith, nonostante vanti un'ampia cerchia di relazioni, se ne preoccupato e, al momento in
4

cui questo libro veniva dato alle stampe, ha fatto pubblicare un'opera di circostanza "La storia
fantastica del B'ni B'rith" (7). Il sottotitolo, "La pi importante organizzazione ebraica umanitaria
nel mondo", fa comprendere l'intenzione dell'autore, un certo David Malkam. Questi, senza
assolutamente nascondere le sue simpatie (8), ha confezionato un'opera che contiene svarioni
tipografici, errori formali ed omissioni (9) e che mira a far passare un Ordine, esclusivamente
giudaico, fondato da giudei massoni e votato alla causa della preservazione dell'identit giudaica,
per un'organizzazione umanitaria dello stesso tipo, ad esempio, di Medici senza Frontiere o della
Croce Rossa. Per completare il quadro, il B'nai B'rith avrebbe "inventato il diritto d'ingerenza e
l'aiuto umanitario molto prima della sua codificazione".
Ci si stupisce che il B'nai B'rith non abbia ancora ricevuto il Nobel per la pace.
Proseguendo la lettura, si scoprir che si tratta di un punto di vista assai parziale e che, in realt, il
B'nai B'rith ben altra cosa.
Questa associazione di ebrei del Vecchio e del Nuovo Mondo, profondamente impegnati,
strettamente riuniti in una sola organizzazione, mossi da un ideale comune, rappresenta la pi
grande forza organizzata dei nostri tempi che lotta per la promozione degli interessi giudaici.
Fratello Paul Goodman (Un modo di essere ebrei)
2. UNA STORIA DEL B'NAI B'RITH
3. La creazione della Frammassoneria negli Stati Uniti
Nel 1733, a soli quindici anni dalla ripristino della Frammassoneria in Inghilterra, il padre
dell'Organizzazione americana, Henry. Price (1), ricevette dal Gran Maestro delle Logge inglesi,
Lord Montague, la missione di riunire i fratelli che dipendevano dalla Corona inglese e presenti nei
vari paesi d'influenza britannica, specialmente quelli che, emigrati, vivevano dispersi nella Nuova
Inghilterra, l'attuale Massachusetts.
Il 30 luglio 1733, Price, nella sua veste di Gran Maestro provinciale, pos la prima pietra della
prima Grande Loggia provinciale dalla quale nacque, il 21 agosto 1733, la Loggia St. John di
Boston, prima loggia degli Stati Uniti tuttora attiva. Conoscendo il ruolo svolto dalla frammassoneria nella nascita dei movimenti liberali, non pare casuale che proprio a Boston sia stato organizzato
l'incidente che serv di pretesto per l'indipendenza degli Stati Uniti, il famoso Tea Party di Boston.
La loggia provinciale fu poi ribattezzata La Grande Loggia degli antichi Muratori del Massachusetts
cancellandone cos l'origine inglese del 1733.
Mentre le logge francesi e scozzesi hanno sempre polemizzato sull'anzianit delle rispettive
origini, pi o meno antiche, altre fonti sostengono che la prime Grande Loggia fu creata su richiesta
del Duca di Norfolk nel 1730, nello stato di New Amsterdam, oggi stato di New York, in seguito a
Filadelfia, la citt dell'amicizia dal nome massonico, quindi la St. John Loggia 2, nella quale furono
iniziati George Washington e Benjamin Franklin e che fu frequentata, pi tardi, dal Fratello La
Fayette. Allorch le logge di Boston ebbero ricevuto le loro lettere di franchigia, le piccole logge
residue si sottomisero poco a poco alla loro giurisdizione. Pochi per sanno che l'insieme delle
Grandi Logge (una per ogni Stato) create via via che si sviluppava la conquista dell'Ovest,
ricevettero la loro base specifica (rituali, alti gradi ecc.) da un membro del Grande Oriente di
Francia d'origine ebraica, Stephan Morin, Grande eletto perfetto e anziano Maestro sublime, che il
27 agosto 1761 era stato incaricato di introdurre i riti di perfezione (officina superiore) negli Stati
Uniti (2).
I fratelli inglesi aderirono cos rapidamente a queste officine superiori che dovettero
introdurre otto gradi supplementari ai venticinque allora esistenti per giungere alla magica cifra di
33. L'insieme costituisce ci che si vede oggi nell'universo massonico, in tutti i continenti, con il
nome di Rito Scozzese Antico ed Accettato (R.E.A.A.) il cui rituale quasi totalmente di essenza
5

ebraica. Ad esempio, sull'altare del Royal Arch (Arco Reale), figurano le tavole della legge
mosaica, il paniere di Mannah e il bastone fiorito di Aaron, cos com' indicato nella Bibbia con
Mos (3-24/7-10). Particolarit degna di nota, questa loggia di alto grado vide la luce in una
sinagoga. Esistono due giurisdizioni americane delle officine superiori, la nordista e la sudista, che
corrispondono globalmente alla linea Mason-Dixon (39 43' 26").
Il 31 maggio 1801, dopo consultazioni con Stephan Morin, John Mitchell, Frederick Dalcho,
Abraham Alexander, T. B. Bowen, Isral Delieben ed Emmanuel De La Motta, cofondatore della
famosa Milkwe Isral Congregation, fondarono a Charleston la loggia pi importante, la giurisdizione del Sud. La maggior parte di questi uomini era di religione israelita ed appartenevano a
congregazioni ebraiche. Abraham Alexander divenne Gran Segretario del Consiglio del 33; Isaac
Cantor, membro della Beth Elohim come la maggior parte degli altri membri del Consiglio, ed
Emmanuel De La Motta, anche lui un 33, divennero Grandi tesorieri; Jakob Deleon e Isral
Delieben Ispettori Generali; gli altri, come Salomon Harby, Moses Michel Hayes, Morris
Goldsmith, Abraham Sasporta, Moses C. Levy, Samuel Myers, David Labat, appartenevano al
Supremo Consiglio. Nel 1875 questa giurisdizione del Sud trasfer la sua sede a Washington, per
essere pi vicina al governo, e ancora oggi si definisce la "Grande Loggia Madre del mondo".
attraverso questa loggia che in seguito passeranno gli accordi tra il B'nai B'rith e gli alti gradi della
massoneria americana (3).
Parallelamente, funzionano le logge di rito "Odd Fellows", gli Eccentrici, il cui rituale
largamente ispirato a quello del B'nai B'rith. Tali logge erano considerate quelle della "plebe" e la
quota associativa era di un solo penny. Questo spiega il loro marcato carattere sociale (orfanotrofi,
casse di previdenza, aiuto agli ammalati ecc.). Negli Stati Uniti il precursore fu il fabbro Thomas
Wildey, che il 26 settembre 1789 fond a Baltimora la Washington Lodge 1. Questa data celebrata
da tutte le figge Odd Fellows del mondo, tranne che in Germania, dove fu introdotta solo nel 1872 e
che la festeggia il 26 aprile, giorno in cui Wildey ebbe l'idea dell'Ordine mentre si trovava
all'albergo delle Cinque Stelle di Baltimora.
Concepite all'inizio come logge di appoggio alla massoneria, le Odd Fellows contavano, negli
anni 1930-1940, circa due milioni e mezzo di membri negli Stati Uniti. Secondo le fonti massoniche
americane, le logge Odd Fellows lavoravano su otto gradi utilizzando i colori dell'Antico
Testamento, i cinque primi gradi erano infatti il bianco, il rosso tenue, il blu, il verde e il rosso, di
fatto scarlatto (4). Esisteva anche un pendant femminile degli Odd Fellows come il B'nai B'rith
femminile o le Logge Rebecca che, prima della seconda guerra mondiale, contavano un milione di
affiliate. La Bibbia dice che Rebecca era la donna che Isacco, su ordine di Abramo, and a cercare
nel paese dei giudei al fine di non dover sposare una cananea.
4. Le logge ebraiche negli Stati Uniti
Secondo diversi autori, tra cui Simon Wiesenthal, gli ebrei sarebbero giunti negli Stati Uniti
contemporaneamente a Cristoforo Colombo... che sarebbe stato ebreo (5). Sta di fatto che Colombo
salp i13 agosto 1492 e che il giorno precedente un decreto reale bandiva dalla Spagna i 300.000
ebrei che vi si trovavano. Secondo gli stessi storici, anche il marinaio che per primo avvist la costa
americana era ebreo. Secondo altri, il primo gruppo di ebrei veramente identificabili era formato da
23 sefarditi che nel 1654 avevano lasciato in nave Recife, in Brasile, diretti in Olanda. Furono
catturati da un vascello francese ed abbandonati sulla costa orientale, di fronte a New Amsterdam,
ex Angoulme, e futura New York (il cambio di nome avvenne nel 1664).
Gi nel 1658 alcuni ebrei avevano eretto una loggia a Newport, loggia che sarebbe stata
ospitata fino al 1742, nell'abitazione dell'ebreo Campurell. Secondo le indicazioni del fu Grande
Maestro della Grande Loggia del Massachusetts, tale Gould di religione ebraica, nel 1838 sarebbero
stati scoperti documenti di diversa origine che avrebbero rivelato quanto segue: "Ci riunimmo
(giorno e mese cancellati) dell'anno 160...(6 oppure 8) nella casa di Mordechai Campurell e
facemmo l'iniziazione alla frammassoneria secondo il rito Abraham-Moise...". Sembra quindi che
6

logge ebraiche esistessero gi prima del risveglio ufficiale della Grande Loggia d'Inghilterra. Di
fatto nel regno britannico logge e assemblee analoghe funzionavano in maniera indipendente prima
di tale data. In seguito, gli ebrei vennero accolti senza alcun problema nelle logge americane, ivi
comprese le officine superiori (consiglio supremo del Rito Scozzese antico ed accettato), i cui
fondatori, come abbiamo visto, erano in gran parte di confessione mosaica.
Si possono citare i nomi di Salomon Pinto_, sefardita d'origine spagnola, che fu iniziato alla
loggia Hiram 1 di New Haven nel 1763 e che ne divenne Gran Maestro nel 1765; Moses Seixas fu
parimenti venerabile della loggia del Re Davide a New York prima di diventare Gran Maestro delle
logge del distretto del Rhode Island. Era nipote di un importante agente di cambio londinese,
Abraham Seixas, che si era stabilito a New York all'inizio del XVIII secolo. Primo cassiere della
Banca del Rhode Island, sovrintese alla comunit ebraica di Newport. In seguito, Edwin Marke fu
Gran Maestro della Louisiana (1879-1880), H. Blum della Gran Loggia del Mississippi, Jacob
Lampert di quella del Missouri, N. N. Washer di quella del Texas, Benjamin N. Jacobs di quella
dell'Alabama. Bisogna pure ricordare Max Meyerhart Gran Maestro della Gran Loggia della
Georgia per sette anni ed editore del Masonic Herald.
5. Alcuni massoni fondano il B'nai B'rith
Il 13 ottobre 1843 al Caff Sinsheimer ), nella cupa Essenstrat del quartiere di Wall Street, fu
fondato il primo B'nai B'rith che prese il nome di Bundes-Brueder, letteralmente Lega dei Fratelli,
un nome germanico dovuto al fatto che i fondatori parlavano solamente tedesco o yiddish. La scelta
del caff israelita si spiega col fatto che all'epoca il Lower East Side era il feudo degli immigrati
ebrei tedeschi. La data della sua costituzione fa del B'nai B'rith una delle pi antiche associazioni
americane mai esistite. Ci vollero infatti ancora 37 anni perch vedesse la luce l'Esercito della
Salvezza, 38 per la Croce Rossa, 39 per i Cavalieri di Colombo, 47 per le Figlie della Rivoluzione
Americana e pi di 70 per il Kiwanis, il Lyon Club o l'American Legion. Lo storico del B'nai B'rith,
Edward E. Grusd (7), nota, molto significativamente, che esistono solo due organizzazioni pi
antiche: "i Frammassoni e gli Odd Fellows". Solamente nel 1859 sar creata la prima associazione
giudaica importante, l'Unione delle congregazioni ebraiche, che raggruppa le sinagoghe.
All'epoca, la comunit ebreo-americana contava appena 25.000 membri, e tale cifra da
ritenersi errata per eccesso (8). Come abbiamo visto, esisteva una minoranza sefardita, discendente
dai primi coloni, che contava nomi come Cardoza, Carvalho, Seixas o Perreira. Ormai installata da
tempo, era di condizione agiata. Alla fine della rivoluzione americana, questa minoranza contava,
negli Stati Uniti, meno di 3.000 famiglie di cui due terzi almeno abitavano a New York. Ci
nonostante essa contava tra i suoi membri personalit di primo piano come Salomon, il pi
importante agente di cambio, americano di origine polacca, che fu uno dei grandi finanziatori della
rivoluzione americana. In seguito si aggiunse un importante numero d'immigrati dall'Europa dell'Est
i quali divennero presto maggioranza. I pi erano di modeste origini e vivevano in povert. Tra di
loro emersero gli ebrei tedeschi (come Schiff, Warburg, Oppenheimer, Guggenheim, Lehman ecc.)
dal momento che, tra il 1830 e il 1880, 200.000 ebrei emigrarono dalla Germania negli Stati Uniti.
La minoranza abbiente, sovente sefardita, era divisa in "famiglie" poco unite tra loro se non a causa
dei comuni interessi e delle sinagoghe e non fu mai favorevole a una forte immigrazione di ebrei
ashkenaziti. A quei tempi, se si esclude la categoria degli impresari di pompe funebri, non esisteva
nessuna organizzazione ebrea con fini filantropici. Allora la maggior parte delle comunit avevano i
loro propri cimiteri. Queste "shetl" (comunit ebraiche), erano molto divise, con pratiche e costumi
diversi e non intrattenevano relazioni tra di loro; addirittura i matrimoni tra ebrei di comunit
diverse erano considerati da molti come matrimoni misti.
Vi erano comunque associazioni specifiche di solidariet, pi o meno segrete,
(Landmanschaften), come la German Benevolent Society, fondata nel 1844 che si fuse l'anno
seguente con il B'nai B'rith. Vi erano gi stati diversi tentativi di unificazione, tra tutti, nel 1841,
quello del rabbino Isaac Lesser di Filadelfia che cerc di riunire le diverse associazioni e congre7

gazioni in una federazione di sinagoghe chiamata L'Occidente. Il fondatore del B'nai B'rith, Henry
Jones, fece suoi gli stessi principi reclutando i fondatori dell'Ordine nell'ambito della Sinagoga della
quale era uno dei principali responsabili (9), la Congregazione Anshe Chesed, terza sinagoga di
New York per anzianit, al fine di fondare, un mese dopo la creazione dell'Ordine, e cio il 12
novembre 1843 alle ore 20, la prima loggia denominata la New York Lodge n 1, tuttora esistente.
Nel frattempo Jones si era simbolicamente circondato di altri undici immigrati tedeschi
componendo cos le dodici trib d'Israele: Isaac Rosenbourg, William Renau, Reuben Rodacher,
Henry Kling, Henry Anspacher, Isaac Dittenhoefer, Jones Hecht, Michael Schwab, Hirsch
Heineman, Valentine Koon (divenuto Cohn) e Samuel Shaefer. Lo stesso B'nai B'rith riconosce (7)
che almeno quattro suoi fondatori (Henry Jones, Isaac Rosenbourg William Renau e Reuben
Rodacher) erano massoni o Odd Fellows.
Ammette altres che la creazione di un Ordine, specificatamente ebreo e composto di soli
ebrei, fu totalmente volontaria e non avvenne in stato di necessit ('). "Vi una leggenda, citata
ancora oggi, che dice che l'Ordine fu fondato nel 1843 a causa del fatto che gli ebrei erano
imprigionati negli Ordini massonici e negli Odd Fellows. Evidentemente non questo il caso dato
che molti fondatori dell'Ordine appartenevano a tali organizzazioni. Abbiamo frammenti delle
memorie di Jones, Renau e Rosenbourg che non lasciano dubbi a tale proposito. Incidentalmente,
tali memorie furono scritte molti anni dopo che l'Ordine aveva raggiunto un prestigio sicuro e
ottenuto brillanti successi. Tutti concordano riguardo ai massoni e agli Odd Fellows ma differiscono
su un punto e cio su chi sia stato il primo a proporre un'organizzazione ebraica di nuovo tipo.
Ognuno cita il suo nome. Jones scrive di essere stato contattato da Renau e Rodacher i quali gli
avrebbero chiesto se era favorevole a fondare una loggia Odd Fellows composta esclusivamente di
ebrei, dopo che alcuni si erano visti rifiutare l'adesione. Jones rispose che gli Odd Fellows non
facevano distinzioni religiose e che lui si opponeva alla creazione di una loggia ebraica all'interno
dell'Ordine. Aggiunse che se per Rodacher poteva presentargli "dodici uomini rispettabili" era
disposto a fondare un'organizzazione interamente ebraica che "con l'aiuto di Dio avrebbe potuto
essere un mezzo per unire tutti gli ebrei d'America". "Gli altri - secondo Grusd - raccontano la
stessa storia, ma attribuendola a se stessi".
6. Dodici ebrei emancipati
Disponiamo di pochi elementi riguardo ai fondatori dell'Ordine, sembra certo che non si
trattasse di miserabili immigrati dal momento che ognuno di loro lavorava in proprio. Henry Jones,
il cui vero nome era Heirich Jones, era nato ad Amburgo 1122 dicembre 1811. Arrivato a New
York nel 1829, vi mor i116 febbraio 1866. Aveva fondato e dirigeva una piccola officina
meccanica. Sposato con una donna pi giovane di dieci anni, non ebbe figli ma ne adott due.
Molto impegnato nella comunit ebraica, questo uomo colto e praticante fu il segretario della
Sinagoga Anshe Chesed negli anni 1830-1840 ed era noto (') per incarnare "il potere dietro il trono"
era cio l'eminenza grigia. Era pure amministratore della sinagoga e professore alla scuola d'ebraico
della stessa, considerata a quei tempi la migliore di New York. In seguito fu dirigente della
sinagoga Emanu-El. Primo segretario del B'nai B'rith e suo secondo presidente, fu il grande
organizzatore della Biblioteca Maimonide che doveva diventare il principale centro culturale
ebraico della seconda met del XIX secolo.
Reuben Rodacher, Henry Kling e Isaac Dittenhoefer si conoscevano, erano arrivati negli Stati
Uniti sulla stessa nave nel 1836. Rodacher, un autodidatta, era nato a Hesse nel 1805 e fu molto
attivo nell'amministrazione delle sinagoghe di New York negli anni 1840-1850. Era il pi anziano
dei fondatori e mor nel 1866. Jonas Hecht aveva il titolo di "reverendo" essendo cantore alla
sinagoga Anshe Chesed di cui Jones era segretario. In seguito, Hecht divenne cantore di una
sinagoga di Norfolk. Nato nel 1806, mor nel 1899, primo Fratello ad aver appartenuto al B'nai
B'rith per oltre cinquant'anni. Valentine Koon, nato a Stoccarda nel 1810 e morto nel 1890 aveva
aperto un negozio di calzature prima di darsi alle costruzioni. Fu la sua impresa che edific la prima
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casa di riposo per anziani del B'nai B'rith, nel 1880 a Yonkers. Appassionato di politica, fece
campagna propagandistica contro gli Stati del Sud e a favore dell'Unione e fu uno dei pi ardenti
sostenitori di Lincoln nel 1860. William Ranau lavor dapprima come parrucchiere ed in seguito
apr un negozio di sigari. All'epoca della fondazione del B'nai B'rith, egli era tra gli animatori della
Societ di colonizzazione ebraica, associazione che spingeva gli ebrei ad installarsi all'interno degli
Stati Uniti. Dopo essere stato uno dei fondatori della sinagoga Emmanu-El, nel 1850 part per
Cincinnati dove, dall'anno precedente, esisteva una loggia B'nai B'rith. Divenuto magistrato di
fama, si lanci nella politica e fu a pi riprese consigliere municipale di Cincinnati. Isaac
Rosenbourg era gioielliere e sua moglie era la figlia di Reuben Rodacher. Kling lavorava nel campo
della carta, Hirsch Heineman possedeva un negozio di passamaneria e _ Michael Schwab aveva un
negozio di novit cos come Isaac Dittenhoefer. Nulla si conosce invece di Schaefer e di Anspacher.
Ferventi credenti, la maggior parte di loro, assieme ad altri Fratelli iniziati in seguito, fondarono nel
1844 la Congregazione Emmanu-El che fu per lungo tempo la pi celebre comunit di ebrei
riformati del mondo. Suo capo fu, ad esempio, il Dr Leo Merzbacher (membro del B'nai B'rith dal
1844), il pi famoso apostolo dell'ebraismo liberale negli Stati Uniti.
Questi dodici Fratelli furono per un po' di tempo i soli membri dell'Ordine e andavano
accumulando fondi tramite il versamento di met dei loro salari e preparando la fondazione della
prima Loggia, il suo rito e il suo manuale, ambedue redatti in tedesco. Rito e manuale furono
adottati con votazione il 21 ottobre, vale a dire una sola settimana dopo la riunione per la
fondazione. In questo breve tempo, Jonas e Renau avevano preparato la Costituzione il regolamento
interno e il rituale di iniziazione. Li avevano copiati largamente * ai rituali e manuali massonici,
compresa la scelta del "plateau". "Il rituale conteneva sei gradi che comunicavano i fini e gli
obiettivi dell'Ordine e ciascuno di loro era illustrato da un episodio della storia giudaica al fine di
darne quella conoscenza che malauguratamente mancava alla maggior parte dei nuovi membri (7)".
Si decise pure che New York sarebbe stata la sede dell'ordine (trasloc nel 1910). Furono
minuziosamente fissate le quote da pagare e le spese, come nella massoneria tradizionale: ad
esempio, la carta di fondazione di una Loggia costava venti dollari, l'iniziazione cinque. Le quote
andavano da uno a sei dollari, secondo le possibilit finanziarie dei Fratelli. Il locale scelto per
fondare la prima Loggia fu, a dimostrazione delle origini massoniche del B'nai B'rith, non una sala
della sinagoga, non il retro di una taverna o una sala municipale ma il tempio massonico situato
all'angolo di Oliver Street con Henry Street. La cerimonia di fondazione fu tenuta il 12 novembre
1843 ed ebbe inizio alle ore 20.-" Compenetrati di solennit, essi condussero per la prima volta le
impressionanti cerimonie prescritte dal rituale, che dovette catturare, lo crediamo, l'immaginazione
di tutti i presenti (')". Sebbene Henry Jones fosse stato il primo presidente temporaneo, prefer
rimanere nell'ombra, come segretario, e il posto di presidente tocc a Isaac Dittenhoefer, morto nel
1860, assistito da Reuben Rodacher, vice presidente, Samuel Schaefer, tesoriere, William Renau,
primo cappellano, Isaac Rosembourg, secondo cappellano.
Il preambolo del B'nai B'rith, destinato a fissarne i fini, d'ispirazione totalmente massonica
ma con una specificit giudaica. Eccone L'inizio: "L'Ordine del B'nai B'rith si dato come missione
il fine di unire gli israeliti (questo passaggio diventato "le persone di confessione ebraica") in
modo da promuovere i loro interessi superiori cos come quelli dell'umanit, di sviluppare ed
elevare il carattere morale del popolo di questa stessa fede, d'inculcare i pi puri principi di
filantropia, dell'onore e del patriottismo, di aiutare la scienza e le arti, di soccorrere i poveri nei loro
bisogni, di visitare e sostenere gli ammalati, di venire in aiuto alle vittime delle persecuzioni, di
portare protezione ed assistenza alla vedova e all'orfano seguendo i principi dell'umanesimo nel suo
senso pi alto".
I fondatori inoltre ritenevano che un'organizzazione ebraica dovesse avere un nome ebraico,
nettamente meno esplicito per i profani e che per contro significasse molto per gli ebrei, cos
conservarono le iniziali BB ma cambiarono il nome dell'Ordine: i Bundes-Brueder (Lega dei Fratelli) divennero i B'nai B'rith (Figli dell'Alleanza). B'nai B'rith in yiddish diviene Bne Briss ed sotto
questo nome che conosciuto in Germania (Unabhaangiger Orden B.B.). Si conosce anche il
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termine sefardita Beni Berith. Il termine deriva da Ben (figlio, bambino ma anche principe,
discepolo, comunit) e da B'rith, originariamente Brith, i pezzi degli animali sacrificali, divenuto
poi alleanza, unione, promessa. Cos si avr sia i Figli dell'Alleanza, sia i Principi della Promessa,
ma anche gli Infanti dell'Alleanza, i Figli dell'Unione ecc. Fino al 1850 i lavori continuarono a
svolgersi in tedesco e non in inglese. L'Ordine adott un motto: Wohlthatigkeit, Bruderliebe und
Eintracht, che divenne Benevolence, Brotherly Love and Harmony in inglese e Amour Fraternel et
Harmonie in francese.
La menorah (3) o candeliere a sette braccia, fu adottato come simbolo dell'Ordine nella
seconda riunione "perch simbolizza la luce".
Fino al 1868 il B'nai B'rith utilizz sistematicamente termini religiosi ebraici: il presidente era
il Grand Nasi Abh; il vice presidente il Grand Aleph, il segretario il Grand Sopher ecc. Le radici
religiose apparivano quindi molto chiare, come ripeteranno costantemente i suoi dirigenti, il nome
B'nai B'rith ricorda quell'istante privilegiato in cui i nostri antenati trovandosi ai piedi del monte
Horeb (Sinai) intesero il messaggio: "Dovete essere per me un popolo di sacerdoti, un popolo
sacro". "Per tutto l'universo, per la sua salvezza e per l'onore d'Israele", agire, cos che si
concepisce il fine altissimo dell'Ordine . Il B'nai B'rith fonda le sue radici e il suo nome su due
alleanze, essenziali per la religione del "popolo eletto", quella di Dio con Abramo ed Isacco ma
anche, e forse soprattutto, su quella tra Dio e Mos sul Sinai, sigillata nel fuoco da un "sacrificio di
salvezza" come "sangue dell'alleanza" (cf. Mos, V 1; 17-2, 24 e seguenti). Ancora dopo il 1868, in
seno alle Logge, furono conservate le varie denominazioni.
7. Costituire delle lites
Il genio di Henry Jones si rivel nel fatto che, a differenza degli altri capi ebraici, egli
comprese molto presto la necessit di una pi intensa unione delle comunit giudaiche americane,
del loro futuro rafforzamento dovuto all'arrivo di ondate di nuovi immigrati e di una organizzazione
sociale che provvedesse alla loro installazione, alla loro organizzazione e al loro sostentamento.
Egli seppe coniugare i principi religiosi del giudaismo con quelli dell'intesa fraterna della
massoneria e della formazione morale e intellettuale (11). Jones sapeva che, come nei ghetti europei
gli elementi migliori arrivavano all'emancipazione, cos egli avrebbe potuto selezionare tra gli
immigrati gli elementi migliori in modo da formare quelle lites indispensabili al ruolo che il
giudaismo americano, erede della nuova terra promessa, avrebbe potuto un giorno giocare nel
mondo intero. quanto recita l'articolo 2 del regolamento: "Il nostro Ordine si fissato la meta di
unire gli ebrei in vista della promozione dei loro interessi pi elevati e del bene dell'umanit". I
Fratelli dovevano essere faro dell'intera umanit, come attesta lo scritto di uno dei responsabili
dell'Ordine, redatto in stile messianico: "Dai tempi pi remoti, quando ancora la superstizione e le
tenebre coprivano come la notte la splendida terra, i figli d'Israele avevano la luce in tutte le loro
dimore (...). Israele era l'intermediario divino che proclamava la libert attraverso tutto il paese e per
tutti i suoi abitanti (...). I suoi adepti s'impregnarono profondamente della parola del nostro Padre
Abramo, parola che stata data a tutti tramite lui tanto da diventare una benedizione non solo per i
nostri stessi fratelli ma per tutti i popoli".
L'idea centrale era l'unione di tutti i Figli dell'Alleanza. Tutte le altre idee erano subordinate
alla fermezza di questa unione. Il suo dominio era volontariamente limitato all'America e il suo fine
era quello di fornire una rappresentanza di alto livello agli ebrei americani nel campo religioso
nonch l'elevazione delle masse, nel senso morale ed intellettuale, giocando il ruolo specifico della
massoneria. Era la prima volta nella storia degli ebrei che li si organizzava secondo simili direttive
che non erano pi solo locali e religiose. Da quel momento le loro debolezze potevano essere
cambiate in forza ed i loro migliori elementi potevano servire per migliorare il livello medio di vita
della comunit. Bisognava conservare un carattere religioso evitando per le diatribe della
sinagoga: "La sinagoga non poteva adempiere tale compito! In effetti la sinagoga soffriva di
numerose divisioni che bisognava combattere. Le liti infuriavano nella sinagoga. La Loggia doveva
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interporsi e unificare quelli che il tempo aveva diviso, quelli che le divisioni locali avevano messo
da parte. La Loggia divenne la grande educatrice. Se oggi in America l'ebreo pu avere il suo posto
al lato del cittadino non ebreo, lo deve all'educazione ricevuta nella vecchia Loggia" ('). Allo stesso
modo Deborah Dash Moore spiega, nel suo libro sul B'nai B'rith (11), l'origine dell'ordine come
risposta a specifiche necessit: "La comunit ebraica installata in America non riusciva a integrare
gli immigrati essendo essa stessa troppo americana e non sufficientemente ebraica. Questo fatto
stimol l'iniziativa dei nuovi venuti. La situazione doveva trovare il suo sbocco nella creazione del
B'nai B'rith. Di fronte ad una comunit giudeo-americana incapace di rispondere ai suoi bisogni, la
comunit giudeo-tedesca dovette creare le sue proprie istituzioni, distruggendo con ci l'unit del
Kahal (consiglio supremo ebraico) e della congregazione - della comunit e della sinagoga - che
erano state precedentemente create dalla comunit degli ebrei di New York".
8. Gli inizi dell'Ordine
Ad ogni riunione della prima Loggia erano presentate dalle venti, alle venticinque
candidature, il cui 40% circa era rigettato, quale segno della volont di litismo. Molti nomi sono
passati alla storia: Baruch Rothschild, Dott. James Mitchell, Leo Marzbacher ecc. La maggior parte
di loro apparteneva alla migliore societ ebraica, come Merzbacher, un bavarese arrivato negli Stati
Uniti nel 1841, ex insegnante nella congregazione Rodeph Chalom, poi in quella d'Anshe Chesed, il
quale fond, nel 1845, la prima sinagoga riformata degli Stati Uniti, il tempio Emanu-El; Isaac
Rosenbourg fond, l'11 febbraio 1844, la seconda loggia che prese il nome di Loggia di Sion. Fu
poi la volta della Loggia Jerusalem n 3 di Baltimora alla fine del 1844 e, solo cinque anni dopo,
della Loggia Bethel n 4 a Cincinnati (la prima loggia prevalentemente anglofona). Alla fine vi
furono Dodici Logge funzionanti, di cui oltre la met a New York (Loggia di Hebron, Loggia di
Emanuel ecc.). Allo stesso modo delle prime, esse tenevano le loro riunioni nella Masonic Room,
dove i massoni avevano l'abitudine di tenere i loro incontri. Alcuni mesi pi tardi Henry Jones fu
nominato presidente dell'Ordine.
Nel 1851 l'Ordine contava 12 Logge e 1.202 Fratelli. Nel 1855 vi erano 20 Logge e 2.218
membri. Nel 1865, 66 Logge e 5.831 membri (e disponeva di un bilancio totale di 267.341 dollari).
Nel 1874 l'Ordine contava 16.000 membri e 205 Logge, quindi 17.800 nel 1875, 19.200 nel 1876,
20.113 nel 1877 e 21.480 nel 1878.
Certi storici conformisti (13) spiegano questo rapidissimo sviluppo con la forte penetrazione
israelita nelle logge massoniche classiche e il loro rifiuto da parte di queste ultime poich "numerosi
ebrei emancipati da leggi liberali erano desiderosi di entrare nelle logge massoniche. Ora numerose
logge, specialmente negli Stati Uniti e in Germania, rifiutavano l'adesione di ebrei. Ci permise una
rapida espansione del B'nai B'rith".
In realt tale analisi totalmente erronea. Il successo deriv essenzialmente dall'idea base dei
fondatori dell'Ordine. Pur rimanendo un "bastione contro la secolarizzazione della vita ebraica", il
B'nai B'rith rifiut, come sempre lo avevano rifiutato le logge massoniche tradizionali, il rischio di
provocare divisioni tra i suoi membri a causa di opposizioni teologiche, opposizioni che non
avevano cessato di contrapporre tra loro capi ebrei e organizzazioni ebraiche. Situandosi al di l e al
di sopra delle parti, il B'nai B'rith divenne rapidamente (14) "il centro di tutti gli affari ebraici e
l'incontro tra ebrei ortodossi e riformatori, aschenaziti e sefarditi"; ci evidenzia il fatto che l'Ordine
aveva un orientamento largamente non ortodosso e riformista. Parallelamente, l'influenza del B'nai
B'rith nella comunit israelita fu rafforzata dalla creazione, da parte di nuovi iniziati, di numerose
congregazioni e da sinagoghe riformiste e liberali. Sta di fatto che alla fine degli anni 1880 erano
arrivati i rivoluzionarii liberali ebrei, obbligati ad emigrare dopo le rivoluzioni del 1848. Molti di
loro entrarono nel B'nai B'rith, come il viennese Isidor Bush, fondatore del primo giornale ebreo in
lingua tedesca degli Stati Uniti, l'Israel's Herald". Bush apparteneva a quel gruppo d'immigrati
soprannominati "quarantottardi", militanti ebrei rivoluzionari europei come Ferdinand Lassalle, il
rabbino Moses Hess, il rabbino David Einhorn ecc.
11

Mentre la prima loggia era stata creata nel 1843, la riunione in Gran Loggia avvenne nel
1851, con la creazione del Distretto di New York (n I) e di quello di Cincinnati (n 11). Fu rivisto
il preambolo della costituzione dell'Ordine, cos come il sistema organizzativo, con la creazione di
una struttura complessa di direzione per distretto. Nel 1852 l'Ordine inaugur a New York la Hall
dell'Alleanza d'America, primo centro comunitario del paese.
Costruita dall'Ordine, comprendeva la prima biblioteca ebraica degli Stati Uniti, la biblioteca
Maimonide, un ristorante, dei Templi per l'amministrazione delle Logge, la sede dell'Ordine (che
nel 1907 apr una importante succursale a Washington, prima che la sede vi si trasferisse nel 1938),
ecc. Dal 1865 l'epidemia di colera diede l'occasione per mettere in atto l'operazione di mutuo
soccorso del B'nai B'rith. L'Ordine organizz la sua prima campagna di aiuto alle vittime nel 1868 a
causa dell'inondazione di Baltimora. Successivamente doveva moltiplicare le sue campagne
filantropiche: orfanotrofi, scuole serali, case di riposo, assistenza domiciliare, ospedali ecc.
Nel 1851, il B'nai B'rith aveva tale influenza presso il Congresso Americano da lanciare una
vigorosa campagna, appoggiata da numerosi senatori, contro misure ritenute discriminatorie verso i
residenti ebrei di certi cantoni elvetici. L'abbandono di tali misure divenne la condizione per la
firma di un trattato commerciale tra gli Stati Uniti e la Svizzera. La campagna dur fino a11857 (e
fu un fiasco). Gli organizzatori della campagna furono Sigismund Waterman, futuro presidente
dell'Ordine, e David Einhorn con il suo giornale Sinai. Rabbino bavarese favorevole ad un
giudaismo riformato, egli era stato Gran Rabbino del Mecklembourg-Schwerin prima di emigrare a
causa delle sue opinioni radicali, anzi rivoluzionarie, che gli erano valse l'attenzione della polizia di
Berlino. Dapprima si stabil a Budapest, nel 1852, ma tre anni dopo, dal momento che anche gli
ungheresi desideravano disfarsi di lui, part per gli Stati Uniti dove divenne uno dei principali
dirigenti del B'nai B'rith. Secondo Jean Marqus-Rivire sarebbe stato questo rabbino
rivoluzionario a rinforzare il lato massonico del B'nai B'rith tramite l'adozione di un rituale assai pi
complesso.
Nel 1855 Mosely Ezechiel, succedendo al fonditore Henry Jones, divenne Grand Saar della
Grande Loggia di Costituzione, vale a dire_ Gran Presidente dell'organo supremo del B'nai B'rith,
ed occup il posto" di Grand Saar fino al 1860, data in cui fu sostituito da Henry Marcus. L'occup
di nuovo dal 1868 al 1900.
Julius Bien, nato nel 1826 a Naumbourg, presso Cassel, aveva fatto i suoi studi alla scuola
rabbinica riformata e quindi alla scuola di belle arti di Cassel e all'istituto Staedel di Francoforte.
Giunto nel 1849 negli Stati Uniti per esercitarvi la professione di litografo, vi riusc cos bene da
divenire il primo litografo del Paese con un'impresa che contava pi di duecento dipendenti.
Cartografo rinomato, fu l'illustratore dei pi bei libri editi negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo,
tra gli altri l'opera celeberrima "Gli uccelli d'America" (1860).
E' a partire dal 1881 che arriva la terza grande ondata d'immigrazione ebraica, quella degli
ebrei dell'Europa dell'Est (Polonia, Romania, Russia ecc.) la quale aumenter notevolmente il potere
del B'nai B'rith. Le statistiche mostrano che, tra il 1790 e il 1840, la popolazione americana pass
da 4 a 17 milioni di abitanti con un aumento del 325% in cinquant'anni. Nello stesso periodo, la
popolazione ebraica pass da 3.000 a 15.000 con un aumento del 400% . Si osserva che, durante
l'immigrazione degli ebrei spagnoli, le due crescite erano state simili mentre nei quarant'anni successivi tutto cambi. La popolazione nazionale pass da 15 a 50 milioni, aumentando del 200%
mentre la popolazione ebraica passava da 15.000 a 250.000 con una crescita del 1400%. Infine,
durante il periodo 1880-1920, le cifre mostrano una crescita del 112% per i non ebrei (da 50 a 106
milioni) e del 1300% per gli ebrei (da 250.000 a 3.500.000). Ci significa che durante il periodo
dell'immigrazione degli ebrei russi, la popolazione ebraica ha moltiplicato per 14 i suoi effettivi.
All'inizio, questi nuovi immirati non si interessarono al B'nai B'rith, che consideravano dominato
dai tedeschi. Crearono pertanto la propria organizzazione sociale, l'Arbeiter Ring, il Circolo dei
lavoratori. Ma poco a poco, con la promozione sociale alla classe media, i fuoriusciti dell'Est si
unirono all'Ordine. Globalmente, nel 1900 gli ebrei americani erano un milione, vale a dire il 9,1%

12

della popolazione ebraica mondiale, nel 1939 erano '4,9 milioni, cio il 29,3% e nel 1945 5,2
milioni equivalenti al 47,3% (15).
9. Il ruolo filantropico
La potenza e la sopravvivenza dell'Ordine sono in gran parte dovuti alla sua speciale capacit
di adattare i suoi programmi ai cambiamenti avvenuti ad ogni nuova generazione. Robert F.
Kennedy, fratello del fu Presidente John E Kennedy, scrisse: "il B'nai B'rith non ha mai trascurato o
lasciato in disparte alcun aspetto dell'influenza civilizzatrice dell'uomo". Per questo negli Stati Uniti
per lungo tempo stato posto un accento particolare sulle istituzioni filantropiche in modo da
compensare la perdita dei vantaggi sociali da parte dei ghettizzati ed emarginati. Il ruolo dell'Ordine
fu sempre duplice: americanizzare gli immigrati ebrei e giudaizzare i correligionari americani.
Quando, a partire dal 1881, l'immigrazione proveniente dall'Europa dell'Est divenne imponente, il
B'nai B'rith moltiplic le scuole comunitarie, gli orfanotrofi e le case di riposo. Nel 1924 fu fondata
l'Universit dell'Illinois, la B'nai B'rith Hillel Foundation (16), ancora oggi molto attiva nell'insieme
dei campus universitari americani. Nel 1925 furono creati gli Aleph Zadik Aleph A.Z.A.), che
riunivano i giovani del B'nai B'rith tra i 16 e i 21 anni (oggi sono dai 35 ai 40.000). Nel 1927 il
B'nai B'rith americano aveva fondato, o almeno controllava il Monumento della libert religiosa a
Fairmont, l'orfanotrofio ebraico di Cleveland, l'ospedale ebraico per tubercolosi di Denver, la casa
di cura e di riposo di Yonkers, l'orfanotrofio e la casa di quarantena a Erie, la casa di accoglienza
per vedove e orfani di Nuova Orleans, l'ospedale in memoria di Leo N. Levi di Hot Springs, la casa
di accoglienza per orfani ebrei di Atlanta ecc.
Furono anche promosse campagne specifiche (ad esempio per la Palestina) d'accordo con
l'Alleanza israelita universale, fondata nel 1863 da Isaac Adolphe Crmineux, alto responsabile
della massoneria francese (Sovrano Gran Commendatore del Consiglio Superiore per la Francia,
Gran Maestro del Rito scozzese antico ed accettato, 33), come pure m collaborazione con la
Fondazione ciel barone Hirsch. Tale fondazione cre anche, nel 1901, una succursale apposita per
facilitare il trasferimento degli ebrei delle citt dell'Est, in particolare di New York, nel resto degli
Stati Uniti. Nel primo anno, grazie al B'nai B'rith, 2.000 ebrei si stabilirono in 250 nuove localit.
Quindici anni dopo, al momento della dissoluzione della succursale, 100.000 ebrei si erano sparsi
per tutto il paese.
10. Il B'nai B'rith a Hollywood
Per mostrare l'importanza dal B'nai B'rith nella vita sociale comunitaria degli Stati Uniti, al di
fuori delle iniziative caritative, abbiamo scelto di mettere in luce la sua influenza in un settore
particolare: il cinema. Fin dagli anni trenta, il B'nai B'rith aveva creato delle "logge professionali"
nei settori in cui l'Ordine disponeva di una presenza sufficiente o dove desiderava crearne una. Nel
1927 aveva anche firmato un accordo con il principale sindacato di produzione e di distribuzione
dei film americani, la Motion Picture Producers and Distributore of America. Il pretesto fu il film Il
Re dei Re di Cecil B. De Mille, che racconta la vita di Ges. Alfred M. Cohen, all'epoca presidente
del B'nai B'rith, ottenne dal celebre cineasta ha modifica di diversi passaggi e di certe scene in
modo da "correggere" il copione, in particolare i passaggi relativi alla Passione, con il fine di
assolvere gli ebrei da ogni responsabilit. Ottenne anche che il film non fosse diffuso "nei paesi
europei o nelle comunit in cui il giudizio del Consiglio dei Saggi (il Sanhdrin) avesse potuto
creare sentimenti antigiudaici nonch laddove rischiava di essere causa di disordini in ragione del
soggetto trattato" (17). Il B'nai B'rith cre rapidamente, a imitazione delle organizzazioni
massoniche, la sua propria Fraternit del cinema, che raggruppava tutti i Fratelli dediti a tale
professione, dagli attori ai registi, dai produttori ai distributori, dagli sceneggiatori ai tecnici. Vi si
trovava il meglio della categoria con uomini potenti come Alfred W Schwalberg, Presidente della
Paramount Pictures, Barney Balaban, presidente della societ Paramount, Harry Goldberg, della
13

Warner Brothers. Negli anni 1925-1935, questa Fraternit era gi cos potente che Will Hays,
soprannominato "lo Zar del cinema", invit negli studi di produzione di New York il presidente del
B'nai B'rith, Alfred M. Cohen (giurista, eletto senatore nel 1896 e alla testa dell'Ordine dal 1925
a11938), chiedendogli di diventare suo consigliere di filmografia in modo da sorvegliare tutte le
sceneggiature che avessero un rapporto pi o meno diretto con il giudaismo.
La Loggia fu registrata al B'nai B'rith nel 1939 con il numero distintivo 1.366. Essa
comprendeva allora circa 150 Fratelli fondatori. Sotto l'influenza di Schwalberg, che ne fu il primo
presidente, la loggia cont negli anni quaranta pi di 1.600 Fratelli (attori, registi, produttori,
sceneggiatori ecc.) che certamente esercitarono la loro influenza su numerosi film dell'epoca,
particolarmente durante la Seconda Guerra mondiale. Negli anni sessanta, la Loggia perse
importanza soprattutto a causa del fatto che i suoi membri erano esclusivamente uomini. Nel 1974 il
suo nuovo presidente, Herbert Morgan, la trasform in Loggia mista, la Cinema Unit 6.000 ed essa
trov un nuovo vigore. Nel 1977 si fuse con la Loggia Radio-Televisione per divenire l'attuale
Cinema-Radio-TV Unit 6 000 che raggruppa tutti i membri del B'nai B'rith che hanno influenza nei
mezzi di comunicazione, gli spettacoli e il cinema (comprese le critiche cinematografiche), al fine
di permettere un miglior coordinamento dei loro progetti (18). Come afferma uno dei passati
presidenti, Ted Lazarus, questa Loggia d ai suoi membri "una ragione per identificare la giudaicit
con un legame professionale".
Nelle serate di beneficenza del B'nai B'rith o negli spot pubblicitari dell'Anti-Defamation
League fatti per raccogliere fondi, intervengono attori celebri, membri della Loggia 6.000 o
dell'A.D.L. come Larry Hagman, che interpreta J. R. Ewing nella famosa serie Dallas. `Nello spot
Hagman, giocando sul suo ruolo di "cattivo" domanda ai telespettatori di diffidare, nella vita, dei
"cattivi" e di aiutare i "buoni", vale a dire l'A.D.L., a vincere la buona battaglia. Si possono citare
anche gli eroi della serie Hooker, William Shatner (ex capitano Kirk di Star Trek) o Leonard
Nimrod, il celebre Mr. Spock della stessa serie.
Nel 1946, la filiale specializzata del B'nai B'rith, l'A.D.L., diffondeva un programma
quotidiano su 216 radio. Da allora tale cifra almeno raddoppiata. D'altra parte, negli anni sessanta,
il presidente dell'A.D.L. fu Dore Schary, celebre sceneggiatore e produttore di Hollywood. Dal
1983 viene ogni anno assegnata una serie di premi Dore Schary "per le relazioni umane". A1 pari
del B'nai B'rith, l'A.D.L. influenza le produzioni .cinematografiche come la serie We, the people
degli anni cinquanta.
All'occasione, il B'nai B'rith e l'A.D.L. organizzano grandi campagne pubblicitarie come
avvenne per il lancio americano del "documentodramma" Olocausto, dove la fantasia era
strettamente legata alla realt storica senza che si potesse distinguere l'una dall'altra. Dal 16 al 19
aprile del 1978, in occasione dell'uscita di questa serie, che doveva essere vista da 120 milioni di
americani, il B'nai B'rith invi ai membri del Senato e della Camera la sceneggiatura integrale e
diffuse, specialmente nelle scuole, un supplemento di sedici pagine (The Record) in undici milioni
di esemplari. Una Guida dello spettatore di Olocausto fu pubblicata dalla catena televisiva N.B.C. in
accordo con il Comitato ebraico americano, controllato dal B'nai B'rith.
Il B'nai B'rith anche all'origine di un genere nuovo, il film ``bianco terrorista" che ha come
protagonisti intellettuali eccentrici, nazisti pi veri del vero, e altri skinheads, realizzato basandosi
su inchieste dell'A.D.L. Possiamo citare Into the Homeland (1987) che racconta di alcuni cristiani
fondamentalisti che si oppongono all'imposta sul reddito e ispiratosi ad uno speciale rapporto
dell'A.D.L. pubblicato nel 1986 e intitolato I contadini americani e gli estremisti. Altro esempio, il
"docu-dramma-nazi" come Tradit, Gli skinheads, La seconda ondata dell'odio, Dead Bang, o Noi
salutiamo con orgoglio che si ispirano direttamente ai rapporti dell'A.D.L., Rasato per la battaglia: i
bersagli degli skinheads (1987), e La giovent e la violenza: la crescente minaccia degli skinheads
americani neo-nazi (1988).
Si deve certamente a questa volont pedagogica il lancio nel 1982 di un programma
audiovisivo destinato alle scuole francesi, che doveva essere utilizzato nei programmi scolastici,
attuato dalla Fondazione europea dell'A.D.L. in collaborazione con il centro pedagogico ebraico di
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Parigi. Per cominciare, dovevano essere diffusi tre film sui seguenti temi: gli stereotipi, il capro
espiatorio, il mito della razza superiore.
11. Influenza politica preminente nel XIX secolo
Come spiegava nel 1936 il Fratello Paul Goodman, "i risultati pi spettacolari sono quelli in
materia d'influenza politica. Basandosi sull'umanesimo e sulla giustizia, il B'nai B'rith ha potuto,
attraverso i canali diplomatici del governo americano, esercitare pressioni in favore degli ebrei
perseguitati in Russia, in Romania, in Germania e altrove. In collaborazione con l'Alleanza israelita
universale e con diverse associazioni ebraiche nazionali ed internazionali, il B'nai B'rith, stato
riconosciuto da decenni come il rappresentante degli ebrei americani, meritevole della stima e del
sostegno del governo americano per la protezione degli interessi ebraici all'estero. Nel 1857 il B'nai
B'rith riuscito ad annullare alcune discriminazioni contro gli ebrei americani in alcuni cantoni
svizzeri" (19)
Ecco alcuni dei primi interventi "politici" del B'nai B'rith che svilupperemo in parte nei
prossimi capitoli.
- 1851 - In collaborazione con altre strutture ebraiche, il B'nai B'rith ostacola la firma di un
trattato commerciale tra gli Stati Uniti e la Svizzera per ottenere l'abbandono da parte di
quest'ultima di misure restrittive verso gli ebrei in alcuni cantoni.
- 1865 - domanda rivolta agli Stati Uniti affinch sia messo fine ai pogrom in Romania.
- 1870 - offerta al "popolo americano" di un monumento alla libert religiosa "quale omaggio
e in perpetuo ricordo del luminoso fondamento sul quale si compiuto il progresso e lo sviluppo
dell'America", monumento da erigere al Fairmont Park di Filadelfia.
- 1884 - tentativo di unione degli ebrei occidentali e orientali.
- 1888 - ripresa degli sforzi fatti dal 1865 per ristabilire Israele. Creazione della biblioteca
nazionale ebraica a Gerusalemme.
- 1903 - Richiesta rivolta al presidente Roosevelt affinch intervenga contro i pogrom di
Kichinev in Russia. 50.000 dollari sono messi a disposizione delle vittime da parte dell'Ordine
tramite un comitato presieduto da O. Strauss, Jacob Schiff, Cyrus Sulzberger.
- 1905 - negoziati con lo Zar per attenuare la discriminazione degli ebrei. Campagna contro il
trattato commerciale franco-russa Finanziamento da parte di Jacob Schiff, alla macchina da guerra
giapponese per far vacillare lo zarismo.
- 1914-1918 - Creazione dell'importante organizzazione di soccorso ebraico, la Joint
Distribution Committee durante la prima Guerra Mondiale allorch il giudaismo - in forte crescita si mostrava per la prima volta alla ribalta. Partecipazione alla fondazione dell'American Jewish
Congress e ai negoziati di pace di Versailles con attribuzione dei diritti delle minoranze agli ebrei
d'Europa. Partecipazione di certi elementi del B'nai B'rith al finanziamento della rivoluzione
bolscevica e al governo bolscevico.
- 1933-1939 - Campagna contro la Germania nazional-socialista, boicottaggio economico e
finanziario.
- 1939-1945 - sostegno alle potenze occidentali, aiuto alle vittime di guerra. Vasta campagna
dell'A.D.L., specie a partire dal 1941, contro il nemico interno americano (americani filo-tedeschi).
Partecipazione allo sforzo bellico, raccolta di fondi e di beni.
12. La guerra di secessione
"La relazione intercorsa tra la guerra civile e il B'nai B'rith presenta un certo mistero. Durante
la Prima e la Seconda Guerra mondiale l'Ordine si convert largamente al servizio e al sostegno
dell'armata. Ma, dal 1861 al 1865( ...) i dati disponibili sono totalmente muti a proposito della
partecipazione dell'Ordine agli sforzi bellici" ('). Infatti il rendiconto della convention della Gran
Loggia della Costituzione a New York alla fine del luglio 1861 non contiene neppure un'allusione
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alla guerra, dichiarata da alcuni mesi. Sigismund Waterman divenne Gran Presidente a tale data
(Benjamin E Peixotto gli succeder nel 1864). Durante la guerra civile, nel 1863, il B'nai B'rith
ottenne la nomina del primo rabbino militare. Su 10.000 ebrei alle armi, 7.000 servirono nell'armata
nordista e 3.000 in quella sudista. Bisogna per sapere (') che durante la guerra civile la comunit
ebraica fu accusata di lavorare per conto dei confederati. Il generale Ulysse S. Grant. sospett il
B'nai B'rith di essere una rete spionistica. Il suo ordine n 11 del 1862, subito dopo la sua presa del
comando del fronte ovest (Tennessee, Missouri e diversi stati del Middle West e del Sud)
consacrato all'espulsione dal settore di tutti gli ebrei "che, nel loro insieme, violano tutte le regole
emanate dal Dipartimento del Commercio" (in particolare per il commercio del cotone), espulsione
dal distretto militare entro le ventiquattr'ore. L'ordine fu alla fine annullato da Abraham Lincoln in
seguito alle petizioni che avevano inondato la Casa Bianca, provenienti in special modo dal B'nai
B'rith.
Il capo dei Servizi segreti del Nord, il colonnello La Fayette Baker, doveva nel frattempo fare
arrestare Simon Wolf, un giovane avvocato membro del B'nai B'rith, di cui sarebbe poi diventato
presidente, e che era difensore sia dell'Ordine che di numerosi ebrei degli Stati del Sud arrestati a
Washington. Stranamente, dopo l'assassinio del presidente Lincoln, avvenuto il 14 aprile 1865, si
seppe che il suo assassino, Wilkes Booth, conosceva assai bene diversi dirigenti o futuri dirigenti
del B'nai B'rith, come Simon Wolf o Benjamin E Peixotto dal momento che recitava come loro in
una compagnia teatrale amatoriale. Senza averne una spiegazione plausibile e certamente per
coincidenza, si sa che l'assassino e Booth si videro la mattina stessa dell'esecuzione di Lincoln,
come si evince dall'autobiografia dello stesso Wolf (20).
L'animosit di Grant nei confronti degli ebrei spiega anche il fatto che, nella convention del
1863 il preambolo della costituzione dell'Ordine fosse rivisto e che scomparisse ogni allusione ai
"pi alti interessi del giudaismo" e rimanesse solo "i pi alti interessi dell'umanit". Subito dopo la
guerra civile, un rabbino ortodosso, Isaac Leeser, fond due Logge a Richmond, Virginia.
Fondatore nel 1843 del giornale The Occident, questo responsabile del B'nai B'rith doveva dare
avvio alla Societ degli editori ebrei d'America. Diede alle stampe il primo libro in ebraico per l'infanzia, tradusse in inglese il rituale di preghiere sefardite, fond la prima scuola ebraica americana,
nel 1849 e, nel 1867, la prima scuola rabbinica.
13. Benjamin F. Peixotto.
Il Fratello Benjamin F. Peixotto una delle principali figure del B'nai B'rith. Nato a New
York, nel 1834, da una illustre famiglia sefardita d'origine spagnola, conosciuta col nome di
Maduro, ancora molto giovane era divenuto intimo di Stephen Douglas, quando si era stabilito a
Cleveland dopo la morte del padre Daniel che era stato redattore capo del New York Medical and
Physical Journal, fondatore dell'accademia di medicina di New York, professore all'Universit di
Willoughby ecc. Douglas fu candidato alle elezioni americane e Peixotto lo sostenne con il peso del
suo giornale, il Cleveland Plain Dealer. Iniziato molto presto al B'nai B'rith, ne divenne Grand Saar
(Gran segretario) nel 1863, a soli 29 anni. Fin dal 18601a numerosa comunit della Romania si era
lamentata a pi riprese con i correligionari americani delle difficolt che incontrava. Gli Stati Uniti,
per ragioni economiche, non desideravano aprire un consolato in Romania, allora il B'nai B'rith
ottenne nel 1870 dal presidente Grant (quello stesso che aveva emesso un mandato di espulsione per
gli ebrei durante la guerra civile) la nomina di Peixotto ad ambasciatore a Bucarest, a condizione
che il B'nai B'rith si facesse carico del suo stipendio di 10.000 dollari per cinque anni, somma in
seguito rivalutata e coperta in parte dai fratelli Seligman, grandi industriali. Pi tardi Peixotto ebbe
a dichiarare a proposito di Ulysse Grant che "egli aveva fatto, per gli ebrei americani, pi di tutti i
suoi predecessori".
Nel 1872 Peixotto cre in Romania, insieme ad Adolphe Stern, la Confraternita di Sion. Ci
avvenne qualche anno prima del Congresso di Berlino del 1878 che proclam l'indipendenza della
Romania su intervento di Benjamin Disraeli, il Primo Ministro britannico d'origine israelita. Si noti
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che all'epoca Peixotto aveva strette relazioni con l'aiutante di campo massone di Disraeli, il famoso
Lord Balfour, colui che doveva divenire Ministro degli Esteri d'Inghilterra e che sarebbe stato
l'autore della famosa dichiarazione del 2 novembre 1917 sulla creazione di un insediamento
nazionale ebraico in Palestina. Abile negoziatore ed agitatore consumato, Peixotto ebbe tale
influenza da fare inserire nella dichiarazione d'indipendenza della Romania la concessione agli
ebrei dei diritti civili e politici uguali a quelli di stirpe romena. Nel 1888 la Confraternita di Sion si
trasform in Gran Loggia di Sion n 9. L'anno seguente la Romania fu a capo del IX distretto.
Peixotto allora cre, sul modello del B'nai B'rith, l'Associazione degli ebrei romeni "principale
rappresentante degli interessi politici degli ebrei romeni" (21). L'associazione contava allora 544
membri ripartiti in tredici comunit. Nel 1927 il IX distretto contava 1.700 Fratelli in 15 Logge di
cui 11 nell'antico regno e 4 nelle province annesse alla Romania (22).
Peixotto fu in seguito console degli Stati Uniti a Lione prima di rientrare in patria nel 1885.
Nel luglio del 1886 lanci il primo giornale del B'nai B'rith, The Menorah, che aveva come
sottotitolo "organo ufficiale del B'nai B'rith". Esso divenne in seguito The B'ni B'rith Bulletin
(1903), The B'ni B'rith News (1909), B'ni B'rith Magazine (1923), B'ni B'rith National Jewish
Monthly (1934), The National Jewish Monthly (1939), The Jewish Monthly (agosto 1981). Peixotto
mor nel 1890 e la direzione del giornale pass a Moritz Ellinger, ex segretario dell'Ordine.
14. La rivoluzione bolscevica prevista con quindici anni d'anticipo
Nel 1903 il Presidente Theodore Roosevelt ricevette, in un'udienza di oltre un'ora, i capi
dell'Ordine, prima alla Casa Bianca ed in seguito nella sua casa di campagna. Di concerto con loro e
particolarmente con Leon Napoleon Levi, Gran Presidente dell'I.O.B.B., prepar una protesta da
rivolgere allo Zar di Russia che condannava i pogrom di Kishineff (19 aprile 1903). La lettera di
protesta fu inoltrata dal Segretario di Stato americano John Hay il 14 luglio seguente accompagnata
da una petizione firmata da 30.000 membri del B'nai B'rith e suoi simpatizzanti. Lo Zar rifiut di
accusarne ricevuta.
Contemporaneamente, vedendo gli ebrei alla testa dei rivoluzionari, lo Zar decise di
sottomettere gli stranieri ebrei a un regime speciale di passaporto al fine di controllare i movimenti
degli agitatori di professione e d'impedire l'ingresso ai rivoluzionari. L'I.O.B.B. chiese allora al
Congresso d'ottenere il ritiro di una misura cos umiliante. Si fece portavoce della richiesta Henry
Mayer Goldfogle, Gran Presidente del Distretto n I, gi giudice alla Corte municipale di New York
e rappresentante democratico alla Camera dei rappresentanti. Theodoro Roosevelt, massone della
Matinecock Lodge n 806, accolse amichevolmente i delegati del B'nai B'rith, Leo Npoleon Levi e
Sulzberger. E naturale, disse, che i sentimenti che si sono imposti nel mondo civilizzato abbiano
trovato la loro espressione pi forte, pi intensa, negli Stati Uniti poich gli Stati Uniti sono stati
quelli che, tra tutte le potenze, pi hanno fatto, fin dalla loro costituzione, per riparare alle
ingiustizie fatte alla razza ebraica e per rendere giustizia ai cittadini americani d'origine e di
religione ebraica. Nessun avvenimento di questi tempi ha attirato e attirer maggiormente la mia
attenzione. Sar presa ogni misura che permetta di avere un qualunque risultato per provare la
sincerit del principio storico degli Stati Uniti, secondo il quale ognuno deve essere giudicato
secondo i suoi meriti, senza guardare la sua religione, la sua razza o la sua origine" (23).
Nonostante le pressioni diplomatiche, lo Zar Nicola II rifiut di nuovo di ricevere la
delegazione del B'nai B'rith. Poco dopo, in seguito alla guerra russo-giapponese, dovette negoziare
a Washington, tramite il conte De Witte (sposato a un'israelita), una pace umiliante conosciuta
come il trattato di Portsmouth. De Witte dovette quindi ricevere una folta delegazione del B'nai
B'rith (24) che pretese facilitazioni per gli ebrei, sia russi che stranieri. Il programma che gli
sottoposero indicava particolarmente: "Si dice che gli ebrei siano numerosi tra coloro che cercano di
minare l'autorit dei poteri pubblici. Pu essere vero. In realt sarebbe sorprendente che coloro i
quali sono stati cos terribilmente provati dalla persecuzione e dalle leggi speciali non si siano infine
ribellati ai loro oppressori. Si pu tuttavia affermare con sicurezza che, nel suo insieme, la
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popolazione ebrea russa lealmente rispettosa della legge ed difficile mettere in dubbio che, il
giorno in cui avranno ottenuto i diritti di cittadini con tutti i vantaggi connessi, gli ebrei di Russia
non mostreranno lo stesso amore per il bene comune che essi hanno nei Paesi dove sono stati
completamente emancipati".
Kraus, a quel momento Gran Presidente, nota: "De Witte ci dichiar solamente che di certo lo
Zar potr aiutare gli ebrei ma che, nondimeno, dovranno passare lunghi anni prima che
l'uguaglianza dei diritti sia loro concessa. Allora un membro della nostra comunit gli disse: se lo
Zar non vuole dare al nostro popolo l libert desiderata, allora una rivo u zinne instaurer la
repubblica e suo tramite tali diritti saranno ottenuti".
Ci si verific qualche anno pi tardi. Bisogna sapere che il membro del comitato cui allude
Kraus era il famoso banchiere Jacob Schiff, considerato dagli storici il ma - - core raccoglitore di
fondi per la rivoluzione bolscevica e di cui parleremo in seguito.
Schiff fu inoltre il tesoriere dell'Associazione per la raccolta di finanziamenti a favore degli
ebrei russi lanciata dal B'nai B'rith nel 1905. Sebbene il comitato ufficiale dell'Ordine vi si
opponesse ufficialmente, il denaro cos reperito fu usato principalmente per l'acquisto di armi contro l'esercito zarista ('). Schiff ('J fu inoltre un formidabile finanziatore del Giappone poco prima del
prevedibile conflitto russo -giapponese del 1905, e tutto ci con lo scopo d'indebolire il governo
zarista. Il B'nai B'rith dovette riconoscere questa incredibile "premonizione" del suo presidente
Adolph Kraus (in realt di Jacob Schif) che non manc di suscitare perplessit da parte dei controrivoluzionari: "Le previsioni del Premier De Witte, che passava per un grande diplomatico, sulla
durata di almeno un secolo ancora della dinastia dei Romanoff sono state distrutte dalla rivoluzione
rossa che il Presidente Kraus aveva previsto nel 1906 all'epoca del loro incontro. In meno di
quindici anni, lo zarismo era stato abbattuto e i Romanoff dispersi" (26).
Intanto l'anno seguente, nella primavera del 1906, il Presidente del B'nai B'rith Leo Strauss
aveva inviato, sostenuto da altre organizzazioni ebraiche americane, un minaccioso avvertimento al
conte de Witte in caso di nuovi pogrom. Lo scambio di corrispondenza divenne ben presto di
pubblico dominio e, pubblicato dai giornali, fece sensazione poich il conte De Witte aveva
annunciato che il suo governo avrebbe im iegato "tutti i metodi possibili per impedire la violenza
contro inermi cittadini, senza considerazione per la loro nazionalit".
15. Il Presidente Taft
Nella primavera del 1912 il B'nai B'rith confer al presidente William Howard Taft (eletto nel
1909) e Gran Maestro della massoneria per l'Ohio, membro della Kilwinning Lodge n 356 di
Cincinnati, la medaglia della Tolleranza che era stata appena creata per essere consegnata ogni anno
a "colui, cristiano o ebreo, che nel corso dell'anno sar intervenuto il pi attivamente possibile a
favore della causa del giudaismo". La medaglia fu rimessa a Taft solamente i15 gennaio 1913,
subito dopo l'elezione presidenziale, "al fine di non esporre la decorazione a una controversia
politica" durante la campagna elettorale.
Il discorso di Taft, fitto al momento in cui, nei saloni della Casa Bianca, ricevette la
decorazione dalle mani di Kraus, merita di essere ampiamente citato per avere un'idea dell'ampiezza
dell'influenza del B'nai B'rith negli Stati Uniti di quel tempo. "Onorevole Signor Kraus (allora
Presidente dell'U.O.B.B.), membri del comitato esecutivo del B'nai B'rith, mi sento
straordinariamente onorato e commosso da questa bella prova di riconoscenza che mi avete
concesso per il mio operato. Durante il mio (primo) mandato presidenziale, ho voluto dare al popolo
americano e al resto del mondo la prova che, almeno nel nostro Paese, ogni uomo, donna e bambino
uguale davanti alla legge ed ha i titoli per godere di quei diritti che dichiariamo inalienabili; che
nella nostra patria questi diritti non sono solo formulati legalmente ed esplicitamente, ma anche che
nel nostro popolo vive uno spirito che riflette tali principi della nostra Costituzione dello Stato e che
li concretizza. Ora, per quel che riguarda la comunit religiosa ebraica, non ho bisogno di fare un
discorso elogiativo. Per riguardo ad una fierezza legittima verso un passato pieno di gloria,
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conviene a noi, che non apparteniamo alla comunit ebraica, essere modesti. Lo spirito, la forza dei
vostri, la pazienza e la perseveranza con le quali avete perseguito i vostri scopi, al fine di proteggere
i vostri diritti e di promuovere il progresso del popolo ebraico, tutto ci rende la vostra storia unica
nel suo genere nel mondo intero. Le persecuzioni che avete dovuto subire per la vostra fede hanno
senza dubbio sviluppato in maniera suprema la tenacia del vostro popolo. Solo un Paese libero
come gli Stati Uniti pu far maturare il seme e mettervi in grado di provare a tutto il mondo che i
vostri correligionari posseggono un'abilit meravigliosa nel sostenere la legge e l'ordine in una
comunit libera, sotto l'autorit di un governo che si fonda sull'eguaglianza di fronte alla legge. Un
ricordo personale! Mio padre apparteneva alla Chiesa unitaria (27) ed io sono stato allevato in
questa credenza. Di fronte alla Chiesa unitaria di Cincinnati si trovava la sinagoga nella quale
operava, in quanto rabbino, il reverendo Isaac M. Wise. Sovente i nostri preti si alternavano al
pulpito. cos che, bambino, sedevo ai piedi del reverendo Wise e ne ascoltavo le prediche. Perci
non pensabile che un pregiudizio qualsiasi alberghi nel mio cuore. Non ho mai potuto fare a meno
di compiangere coloro i cui orizzonti sono cos ristretti che accettano ogni pregiudizio" (28).
Gi nell'aprile del 1910 Taft aveva assistito al nono Congresso generale delle Grandi logge
del B'nai B'rith a Washington e, al termine del banchetto, si era alzato ed aveva pronunciato in
particolare queste parole: "Conosco da lungo termine l'Ordine del B'nai B'rith e lo stimo (...). Se
dedurrete dalle mie parole la mia grandissima ammirazione per la razza che rappresentate, per la pi
bella razza del mondo che, a buon diritto, si pu definire l'aristocrazia dell'umanit e che, d'altro
canto, fornisce i migliori repubblicani, il mio discorso avr raggiunto il suo scopo" (29). Taft fu il
primo Presidente degli Stati Uniti ad assistere a un Congresso del B'nai B'rith; dopo di allora, il suo
esempio stato seguito dai suoi successori (30)
Cosa aveva fatto in concreto Taft per meritare la sua decorazione? Era semplicemente il
Presidente che aveva denunciato il trattato commerciale firmato con l'impero russo nel 1832 e ci
dietro domanda del B'nai B'rith che si era battuto per lustri per ottenere questo risultato. Alla corte
degli Zar persisteva un forte antigiudaismo, sebbene i Rothschild di Londra avessero finanziato le
prime ferrovie russe (1856) e Adolf Rothschild fosse stato invitato alla festa dell'incoronazione.
Nicola II diffidava, come abbiamo visto, degli ebrei che riteneva, con qualche ragione, di essere a
capo dei movimenti rivoluzionari che volevano abbattere la monarchia russa. Fu per questo che
rifiut di cambiare il regolamento per i passaporti degli israeliti stranieri come invece da anni gli
veniva richiesto. Il 15 febbraio 1911 Simon Wolf, che era il rappresentante a Washington sia del
B'nai B'rith che dell'Associazione delle congregazioni ebraiche d'America, pranz alla Casa Bianca
con Taft prima di lanciare una campagna nazionale per l'abrogazione del trattato.
Qualche mese dopo Taft, ormai convinto, fece votare l'abrogazione dal Congresso (300 voti
contro uno). Dichiar quindi decaduto il trattato allorch si sarebbe dovuto aspettare un'analoga
votazione al Senato, il quale non protest neppure nonostante la flagrante irregolarit. In seguito,
Taft diede a Chas Nagel, segretario del Commercio e del Lavoro, la penna usata per firmare la
revoca del trattato affinch fosse donata al B'nai B'rith nel corso di un banchetto delle Logge a
Chicago, i16 gennaio 1912. Taft voleva dare al mondo la dimostrazione del fatto di aver agito su
domanda del B'nai B'rith.
Eminenza grigia di tutte le operazioni concernenti la Russia era il Fratello del B'nai B'rith
Jacob Schiff, rappresentante generale dei Rothschild per gli Stati Uniti. Era stato il vicino dei
Rothschild a Francoforte sul Meno e doveva organizzare, a partire dal 1875, la famosa banca Kuhn,
Loeb e Company. Grazie ad un panico procurato artificialmente riguardo alle azioni delle ferrovie
americane, nel 1901 divenne proprietario di una rete ferroviaria di oltre 20.000 miglia (Baltimora e
Ohio, Union Pacific ecc.). Possedeva anche la Western Telegraph Company (prima societ
telegrafico-telefonica) e diverse banche, come la National Bank of Conmmerce, la National City
Bank, la Morton Trust Bank, la Columbia Bank ecc. (31). Nel 1905 pot ottenere da solo tre grandi
prestiti al Giappone a ragione dei quali ricevette dal Mikado l'Ordine del Tesoro sacro. inoltre
storicamente ritenuto uno dei grandi finanziatori della rivoluzione bolscevica, anche se aveva
affermato di non avere simpatie comuniste. Tuttavia "lo fece per impedire un ritorno al regime
19

precedente e perch prevedeva una vita migliore per gli ebrei (...) Schiff fu, fino alla morte, un
ebreo ortodosso e un sostegno caloroso degli interessi ebraici" (32).
Nel 1920, al momento della sua morte, egli militava ancora in seno alla comunit giudaica
come dirigente nazionale dell'American Jewish Committee. A quel tempo tale associazione contava
278 membri. Per esservi ammessi, bisognava aver raccolto o donato pi di 250.000 dollari al fondo
ebraico. Alla morte di Schiff, il suo posto fu preso dal celebre agente di cambio e banchiere Felix
M. Warburg (che aveva sposato la figlia di Schiff, Frieda, nel 1896) pure lui grande finanziatore
della rivoluzione bolscevica. Come scrisse un piccolo foglio newyorkese (13), "gli interessi
Warburg controllano l'American Jewish Committee senza che la gran maggioranza degli altri
membri lo sappia". Taft merit ancora la riconoscenza del B'nai B'rith allorch, su domanda di esso,
chiese un'inchiesta sul trattamento degli ebrei di Salonicco durante la guerra dei Balcani del 19121913. Dopo la guerra, ottenne per gli ebrei della regione un trattamento pari a quello degli altri
cittadini, grazie a una nota inserita dagli Stati Uniti nel trattato di pace, firmato alla conferenza di
Bucarest nel 1913.
Quando il 6 aprile 1917 l'America dichiar guerra alla Germania, il B'nai B'rith cre, il 30
luglio, una Lega per il benessere dei soldati e dei marinai. Ci valse al suo presidente, Adolf Kraus,
di figurare tra i nove ebrei americani scelti per partecipare alle differenti conferenze di pace,
particolarmente a Versailles. Impedito a partecipare, fu rimpiazzato da Herbert Bentwich di Londra
che gioc un ruolo importante nella creazione del futuro Stato ebraico (34). Dopo la guerra, il B'nai
B'rith svilupp nuove attivit. Nel 1923 la Hillel Foundation con Boris Bogen, la B'nai B'rith Youth
Organisation detta anche A.Z.A. nello stesso anno, il Vocational Service Bureau nel 1938 ecc.
Nel periodo tra le due guerre, il numero dei membri americani vari grandemente, sovente
diminuendo, senza che ci causasse una perdita di potere, anzi: 27.600 nel 1913, 32.500 nel 1915,
42.000 nel 1920 (pi 17.500 membri stranieri, di cui 13.000 tedeschi), 56.300 nel 1925, 51.600 nel
1930 (22.000 stranieri), 46.300 nel 1931; nel 1933 erano meno di 30.000 e 43.000 nel 1934. Nel
1949 il B'nai B'rith divenne una organizzazione non governativa riconosciuta dall'UNESCO (rang
2). Il B'nai B'rith ugualmente registrato come organismo consultivo del Consiglio d'Europa,
dell'Organizzazione degli Stati Americani, delle Nazioni Unite e dell'Ufficio Mondiale della Sanit.
16. La seconda guerra mondiale e il dopoguerra
Nel 1938, dopo una lunga serie di presidenti d'origine tedesca, fu eletto presidente del B'nai
B'rith Henry Monsky, il primo di origine russa. Nato in Russia da una famiglia di ebrei ortodossi,
era arrivato negli Stati Uniti quando aveva meno di un anno ed era divenuto un avvocato di fama.
Sionista dichiarato, era anche presidente della Conferenza nazionale per la prevenzione della
delinquenza minorile, direttore dell'Ufficio della protezione civile (dal 1941), cofondatore della
National Conference of Christians and Jews. Dopo la seconda guerra mondiale ebbe un ruolo
preminente nella creazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.) quale rappresentante
degli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco. Sotto la sua guida e con il favore della guerra, il
numero dei Fratelli aument rapidamente passando da 60 a 80.000 durante i primi dieci mesi della
sua presidenza e in seguito ai 95.000 del 1941 senza contare le 42.000 donne, i 12.000 A.Z.A. e le
6.000 giovani ragazze. Fin dall'inizio dell'impegno americano ed anche prima di Pearl Harbour, il
B'nai B'rith mise in moto tutta una serie di comitati sia per raccogliere fondi sia per sostenere le
truppe, tener alto il morale delle retrovie e trovare volontari per le fabbriche di armi. Il 7 dicembre
1941, giorno dell'attacco di Pearl Harbour, Monsky invi un telegramma a Roosevelt dichiarando
che la sua organizzazione era pronta "a tutti i sacrifici di sangue, di denaro, di talento e di lavoro per
la difesa del Paese". Rapidamente, furono inviati alla Croce Rossa 50.000 dollari e nel corso di
quattro anni furono raccolte enormi somme di denaro e grandi quantit di materiali e merci.
Ci permise a Henry Jr. Morgenthau, Fratello pure lui, di dare al B'nai B'rith un diploma
d'onore e di ottenere che tre navi Liberty prendessero il nome da tre personalit dell'Ordine:
Benjamin Peixotto, Cyrus Adler e Josiah Cohen. Il 7 dicembre 1945, esattamente quattro anni dopo
20

Pearl Harbour, il B'nai B'rith ricevette una citazione d'onore dalla U.S. Navy: "In riconoscenza degli
sforzi eccezionali fatti per sostenere la marina americana e per il suo meritorio contributo allo
sforzo bellico".
Segretario al Tesoro ininterrottamente dal 1935 al 1945, Morgenthau ebbe un ruolo discreto
ma influente in seno all'Ordine, specialmente attraverso le associazioni per i rifugiati come gi
aveva fatto suo padre, Henry Morgenthau. Quest'ultimo, membro del Comitato esecutivo del B'nai
B'rith nel 1912 e 1916, era stato presidente del Comitato per la raccolta dei fondi per le campagne
elettorali di Woodrow Wilson e dal 1913 al 1916 ambasciatore in Turchia. Nel 1923 fu inoltre
Presidente della Commissione per i rifugiati della Societ delle Nazioni e Presidente della Croce
Rossa Americana.
La citazione d'onore della U.S. Navy era d'insigne importanza dato che ira la prima volta che
un'organizzazione civile veniva citata all'ordine dalla Marina Americana. Lo stesso privilegio fu
accordato al B'nai B'rith il -1 febbraio 1946 dal Generale Dweight D. Eisenhower, allora comandante in capo dell'armata americana. La menzione cita: "II Dipartimento della Guerra esprime la sua
gratitudine per lo sforzo patriottico del B'nai B'rith, in riconoscimento delle sue eminenti
realizzazioni in favore del personale militare, per il contributo dato al suo benessere materiale e
morale". Durante lo stesso periodo, Monsky si era largamente impegnato per la causa sionista e per
la creazione di uno Stato ebraico (34) dando vita, nel 1943, alla Conferenza ebreo-americana: su
502 delegati presenti alla fondazione, 65 erano ufficialmente registrati come membri del B'nai B'rith
ma in realt solo 200 altri erano in carico ad altre organizzazioni. II B'nai B'rith tuttavia non volle
mai prendere ufficialmente posizione a proposito del sionismo per non tagliar fuori una parte dei
suoi membri. Bisogner attendere il settembre 1947 perch il Presidente in carica, Franck Goldman,
pure lui sionista, invii, con l'accordo del comitato esecutivo, un telegramma al presidente Truman
"chiedendo di fare una immediata dichiarazione pubblica a sostegno delle proposizioni O.N.U. sulla
spartizione della Palestina". Nel corso del 1943 i Fratelli americani raggiunsero la magica cifra di
100.000. Nel settembre del 1945 si contavano 160.000 uomini e pi di 70.000 donne. Alla morte di
Monsky, i12 maggio 1947, il numero degli adepti nel mondo sfiorava il quarto di milione. Il B'nai
B'rith, cont poi, nel 1949, 200.000 membri, esclusivamente uomini, negli U.S.A. e in Canada,
190.000 nel 1950, 181.000 nel 1952, 178.000 nel 1953 prima di risalire a 196.000 pi 130.000
donne nel 1959. Nel settembre del 1957 il B'nai B'rith e le organizzazioni connesse, esclusa
l'A.D.L., si installarono nella nuova sede di Washington la cui costruzione era costata 1,6 milioni di
dollari e che fu inaugurata dal Presidente Richard Nixon e dalla vedova del Presidente Roosevelt,
Eleanor.
Da allora, i diversi Presidenti americani, le pi alte personalit dello Stato e numerosi Capi di
Stato stranieri hanno costantemente seguito ed appoggiato l'Ordine del B'nai B'rith nelle sue diverse
iniziative miranti a dare al giudaismo mondiale uno slancio, una organizzazione, una potenza e una
influenza neppure lontanamente immaginabili al momento della sua fondazione da parte dei suoi
primi dodici membri in un modesto caff di New York nel 1843. Le campagne presidenziali
passano ormai inevitabilmente attraverso le assemblee del B'nai B'rith, dove i candidati, sia
democratici che repubblicani, vengono a portare i loro messaggi di sostegno a Israele (accusando
sempre i propri avversari di tiepidezza nei confronti della causa sionista). Nel 1953, il Vicepresidente Richard Nixon fu il principale oratore politico al banchetto per la Convention e il Presidente Dwight Eisenhower invi un caloroso messaggio d'incoraggiamento. Fu la prima volta che i
principali responsabili dell'Ordine, con alla testa il loro presidente Philip Klutznick, invitarono a
votare per un candidato. Nel novembre dello stesso anno, lo stesso Presidente Eisenhower partecip
al banchetto offerto in occasione del quarantennale dell'A.D.L. dedicandogli tutta una serata. Nel
1963, in occasione del centenario dell'A.D.L., l'ospite d'onore fu il presidente John Kennedy. Come
gi Eisenhower, ricevette la pi alta decorazione dell'A.D.L., l'American Democratic Legacy
Award. Qualche mese dopo, tocc al nuovo presidente Lyndon Johnson.
Numerosi dirigenti del B'nai B'rith occuparono posti preminenti nell'amministrazione
americana, particolarmente a livello di staff presidenziale. Per esempio Philip Klutznick, membro di
21

quasi tutte le amministrazioni del dopo Roosevelt, era Gran Presidente del B'nai B'rith ed ex
presidente dell'organizzazione giovanile; divenne nel 1979 ministro del commercio con Jimmy
Carter. Con Kennedy era stato il rappresentante U.S.A. presso le Nazioni Unite col rango di
ambasciatore. Un premio istituito a suo nome fu dato, nel febbraio del 1981, a un amico di lunga
data del B'nai B'rith, il senatore repubblicano Jacob K. Javits. La sua assistente particolare, Anne D.
Spiwak, ebbe per molti anni il ruolo di supervisore per l'attribuzione dei posti nell'amministrazione
federale. Nel febbraio del 1981 divenne direttrice del personale del B'nai B'rith. Allo stesso modo,
Samuel Rosenman fu al tempo stesso presidente del B'nai B'rith di New York e principale estensore
dei discorsi del presidente Roosevelt, di cui era fidato consigliere.
Sul piano religioso, in specie per quanto riguarda i rapporti con il Cristianesimo, l'Ordine ha
metodicamente perseguito un piano di iniziative miranti non solo a cancellare l'antico antagonismo
tra ebrei e cristiani ma anche a istituire tra loro dei rapporti assolutamente nuovi e rivoluzionari. Il
B'nai B'rith ha giocato un ruolo capitale nella preparazione delle risoluzioni del Concilio Vaticano
II tramite il suo presidente, Label Katz, che incontr in udienza privata Giovanni XXIII nel gennaio
del 1960. Egli mirava a modificare ufficialmente l'attitudine cattolica verso gli ebrei che durava da
duemila anni (35)
Dopo la 30a Convention internazionale, che si svolse in gran pompa a Washington dal 31
agosto a15 settembre 1980 (36), il B'nai B'rith mise maggiormente l'accento sull'apertura
internazionale dell'Ordine, sicuramente per ragioni di concorrenza con organizzazioni in rapido
sviluppo come il Congresso Mondiale Ebraico, e su di un maggior dinamismo (interventi nella vita
politica, inchieste sugli estremisti, sostegno alle associazioni collaterali ecc.). Il tema dei dibattiti
era tutto un programma: "Una alleanza con il domani" ("A covenant with tomorrow"). Fu deciso di
creare quattro nuovi posti di vice-presidente aggiunto, uno dei quali doveva essere riservato
necessariamente a un non americano. Durante gli ultimi anni, il B'nai B'rith ha dovuto far fronte a
gravi difficolt finanziarie a causa della diminuzione delle entrate, della caduta del numero dei suoi
membri, causata da una sistemazione piramidale delle et che porta ad avere un gran numero di
pensionati, e dai dissensi con l'A.D.L. che si sviluppata in maniera largamente autonoma, come
pure con l'organizzazione femminile. Nel 1969 il B'nai B'rith contava negli Stati Uniti circa 200.000
membri e solo pi 136.000 nel 1987. Il fattore chiave di tale riduzione negli U.S.A. trova la sua
causa nell'organizzazione ed animazione delle logge, fondate sulla benevolenza, al contrario delle
nuove organizzazioni pi orientate verso l'appoggio a Israele e dirette da professionisti. D'altra
parte, le 120.000 Sorelle del B'nai B'rith (B.B.W.) hanno deciso di rimanere indipendenti rifiutando
di entrare nell'organismo internazionale, come era stato loro proposto. Pur partecipando
saltuariamente al B'nai B'rith esse conservano la propria indipendenza internazionale, il controllo
delle proprie finanze ecc. Sembra dunque esagerata la stima di 500.000 membri. L'attuale
presidente, Kent Schiner, eletto nel 1990, proprietario di una compagnia d'assicurazione. Gi
primo vice-presidente mondiale, apparteneva da quindici anni al comitato direttivo. Si deve notare
che il distretto europeo continentale vot per il suo avversario, Richard Heideman. Come i suoi
recenti predecessori, Schiner deve far fronte a due problemi: il calo degli effettivi ed i problemi
finanziari.

Trecento anni or sono, i discendenti di Abramo si sono assunti la responsabilit sacra di dedicare
la loro vita ai principi di libert, uguaglianza ed amore fraterno dell'uomo. Attraverso gli anni,
quando la tirannide ed il fanatismo osavano mostrare le loro orribili teste, i nostri padri, i Figli
dell'Alleanza, rimasero stoicamente e con sacrificio, fedeli al proprio impegno. Furono i campioni
della giustizia sociale e sognarono segretamente il giorno in cui la verit e l'equit avrebbero
potuto strappare il velo dell'arroganza e dell'ingiustizia. Concedi, o Dio, che tutti quelli che si sono
schierati sotto la bandiera del B'nai'B'rith possano ottenere la realizzazione di ci per cui il nostro
popolo si lungamente battuto. Possa la nostra condotta quotidiana riflettere sempre la dignit e
l'onore attraverso l'universale Casa d'Israele.
22

Estratto dal rituale d'iniziazione del B'nai B'rith ancora praticato nel 1993
17. IL B'NAI B'RITH E LA MASSONERIA
18. Massoni?
Associazione internazionale, parzialmente segreta, di carattere mutualistico e filantropico, i
cui membri si riconoscono da certi segni ed emblemi". Questa la definizione della massoneria data
dal dizionario Petit Robert. Ci corrisponde in pieno a ci che stato ed ancora il B'nai B'rith. Che
cos', filosoficamente parlando, la massoneria? Una concezione dell'uomo laico, vale a dire non
esclusivista, pluralista (cosa che non impedisce la credenza del massone in un Dio), che si fonda su
una serie di concetti iniziatici e di concetti profani: il segreto iniziatico, in particolare la conoscenza
dei simboli il cui significato noto solo ai fratelli, richiede l'iniziazione; i concetti profani
fondamentali quali la libert, la tolleranza, la fraternit, la trascendenza, sono conosciuti anche dai
non-iniziati. In quanto tale, la massoneria non quindi una religione. in effetti tipico di ogni
religione presupporre l'esistenza reale della divinit. Al contrario, la massoneria richiede solo, come
condizione minima, l'accettazione del valore regolatore dell"Essere Supremo" (il Grande Architetto
dell'Universo). inoltre necessario fare bene distinzione tra la massoneria considerata in s (laica,
non esclusivista e relativista) e ciascun massone preso individualmente al quale lasciata la facolt
di essere religioso e anche di credere all'esistenza reale ed ontologica di Dio, a patto che non sia
esclusivista, cio che non pretenda di presentarla agli altri come l'unica verit. La seconda
definizione corrisponde perfettamente all'attuale B'nai B'rith.
Oggi tuttavia gli interessati smentiscono ogni legame con la massoneria. Qualche anno fa,
Ronald Green, segretario generale del B'nai B'rith, chiese una rettifica a Le Figaro che aveva
pubblicato un trafiletto sull'Ordine. Nella precisazione egli affermava che il B'nai B'rith "non ha
alcun legame con la massoneria" (1) Il Dr. E. L. Ehrlich, direttore del Distretto dell'Europa
occidentale e amante dei sillogismi, scrive (1): "Questa associazione di ebrei non ha un Ordine
segreto, non una Loggia anche se usiamo ancora questi concetti con riferimento a una certa
terminologia del XIX secolo". Cosa se ne deduce esattamente, il B'nai B'rith stato un Ordine
massonico? Lo ancora ai giorni nostri? ci di cui si occuper questo capitolo in cui, per la prima
volta, saranno descritti parte dei simboli, dei rituali e dei segni di riconoscimento segreti dei Fratelli
del B'nai B'rith.
Facciamo riferimento al primo capitolo di questo libro, in particolare alle prime righe, dove si
descrive dettagliatamente la derivazione storica del B'nai B'rith dalla massoneria (la maggior parte
dei fondatori vi apparteneva, si riunivano in templi massonici, il rituale era stato copiato da quello
massonico e cos via). pure utile consultare il capitolo sul B'nai B'rith in Germania, dove si
dimostra in maniera certa che furono i massoni ebrei tedeschi che domandarono alle Logge
americane di creare un distretto oltre Atlantico. Per situare esattamente gli inizi dell'Ordine, bisogna
citare una pubblicazione del B'nai B'rith degli anni trenta (3): "Le loro riunioni erano frequenti e
molti di essi appartenevano ad associazioni benefiche, come l'ordine della Massoneria e degli Odd
Fellows. Conclusero infine che un'organizzazione simile ma fondata sull'"idea giudaica" avrebbe
permesso loro di raggiungere gli scopi prefissati. La religione ebraica implica numerose osservanze
ed abitudini che corrispondono alle societ segrete quali le conosciamo. La Sinagoga, ad esempio,
pu essere paragonata a una Loggia. E uso aprirla due volte al giorno. Per un ebreo che desideri
ritrovare un amico sufficiente recarsi l e fare un certo segno o dare una stretta di mano conosciuta
solo da loro. (...) Il segno consisteva in una stretta di mano con le dita ad artiglio e la parola magica
Sholem Alachem. Il "messussah" sulla porta era il segno di riconoscimento, Shema Isral la parola
d'ordine".
Agli inizi, l'Ordine era considerato da tutti come una societ segreta. Isral Joseph Benjamin,
un ebreo europeo che fece un viaggio negli Stati Uniti, riporta (1) che il B'nai B'rith " una societ
segreta, come la massoneria, con le sue parole d'ordine e tutto il resto". Che il B'nai B'rith neghi o
23

ammetta di derivare dalla massoneria resta fatto di poco conto. Il lettore si sar gi fatto un'opinione
propria basata sulle numerose citazioni, a volte anche complesse, che abbiamo scelto di riportare,
dilungandoci anche, per non essere accusati di parzialit.
Vediamo cosa dicono del B'nai B'rith autori favorevoli alla massoneria, essenzialmente
massoni essi stessi, e quindi obbligati a tacere alcuni segreti. La risposta del Fratello Daniel Ligou
(5) ambigua: "I membri si chiamano Fratelli, ricevono un'iniziazione e si riuniscono in logge.
Malgrado tale linguaggio tratto dalla massoneria e la pratica dei segni di riconoscimento, il B'nai
Berith (sic) non un'organizzazione massonica, le obbedienze massoniche e il B'nai Berith
s'ignorano e conseguentemente niente impedisce a un massone di essere membro del B'B' e
viceversa". D'altro canto, il Dizionario della Frammassoneria (1932) dice: "L'Ordine apolitico e ha
in comune con la massoneria niente altro che la tendenza all'educazione etica dei suoi membri e la
beneficenza, che sono dello stesso tipo ma limitate a un campo fraterno".
Ci non impedisce che esistano ancora oggi dei rapporti ufficiosi tra i Fratelli del B'nai B'rith
e le altre obbedienze: ci spiega il fatto che l'Almanacco massonico d'Europa (6) indichi l'U.O.B.B.
(Unione Internazionale dell'Ordine del B'nai B'rith) come un'obbedienza massonica (nel capitolo
"organizzazioni fraterne imparentate"), sullo stesso piano dei Rosacroce o dell'A.M.O.R.C. Il
Fratello Jean Pierre Bayard, particolarmente documentato ('), dello stesso parere: "Quest'Ordine
riunisce una quarantina di Logge (in Francia) i cui membri sono esclusivamente israeliti. Sebbene
non abbia relazioni ufficiali con le altre obbedienze, questa organizzazione permette ai suoi iscritti
di frequentare gli altri gruppi". In un'altra opera (1) questo professore dell'Universit della Haute
Bretagne, esperto di massoneria, pi esplicito e stima che "la societ para-massonica B'nai B'rith,
riservata esclusivamente agli israeliti e largamente affermata negli U.S.A., pratica riti provenienti
dallo scozziamo (e che) il rito Emulazione e quello del Royal Arch sarebbero (egualmente)
praticati".
Le diverse pubblicazioni e libri comunitari e para-comunitari sono d'identico avviso. Globe,
diretto da George-Marc Benhamou indica (') che si tratta del "ramo ebraico della massoneria"
confermando cos Le Dictionnaire de la politique di Henry Coston che parla (10) di "organizzazione
massonica, fondata nel 1843, composta esclusivamente di israeliti"'. Per il poligrafo Daniel
Beresniak (") dunque come un "Ordine" che si presenta il B'nai B'rith, alla maniera delle
federazioni delle logge massoniche (...). L'organizzazione per Logge ricalcata sulla frammassoneria. Stessa cosa nelle edizioni successive del molto ufficiale Gride de la vie juive en France che, a
proposito del I.O.B.B., parla di "frammassoneria coi colori del giudaismo, con tutto il fascino e le
interrogazioni che suscita" Nello stesso spirito, Tribune juive, che ha tra i suoi collaboratori molti
membri del B'nai B'rith, riscrivendo la storia dell'Ordine, scrive, a proposito della sua fondazione
(13): "Progettano di creare un'obbedienza massonica riservata ai soli ebrei. Curioso! Dato che la
massoneria si dichiara al di sopra di tutte le religioni e razze, perch non entrare in una loggia gi
esistente? Sembra che alla met del XIX secolo la societ newyorkese non fosse esente da un certo
antisemitismo. Si pu supporre che i dodici fondatori del B'nai B'rith fossero gi massoni affiliati a
logge americane dato che scelsero un rituale che un misto del rito di York e del rito americano
Odd Fellows".
19. Il Fratello Albert Pike
Come rileva Yann Moncomble (la), seguendo altri storici specialisti di cose massoniche,
esisterebbe almeno una relazione diretta tra Frammassoneria regolare e B'nai B'rith. Nel 1874 (pare
il 12 settembre) sarebbe stato firmato a Charleston un accordo di "mutuo riconoscimento" tra
Armand Levy per il B'nai B'rith e Albert Pike, capo supremo del Direttorio dogmatico del Rito
scozzese antico ed accettato, per la massoneria universale. Quando Albert G. Mackey, considerato
"il pi informato massone d'America", 33 e Gran maestro dei Royal and Select Masters della
Carolina del Sud, Gran Priore dell'Arca Reale di Chicago e Segretario generale del Consiglio
Supremo della giurisdizione meridionale degli Stati Uniti (15), divenne Segretario generale del
24

Consiglio supremo Materno del Rito scozzese antico ed accettato "egli persuase Pike ad affiliarsi
all'Ordine; questi divenne ben presto Gran Ispettore sovrano e decise di consacrarsi al Rito, riusc a
ricostruire da capo a fondo l'organizzazione, rivide o riscrisse i suoi gradi, intrattenne una vasta
corrispondenza; inoltre scrisse la Bibbia del Rito scozzese, Morals and Dogma, vera montagna di
materiale che non port mai a termine n forse mai avrebbe potuto terminare" (16).
Secondo la stessa fonte, Pike, che era membro d'onore della maggior parte dei Consigli del
mondo, fu ricevuto al Supremo Consiglio di Francia nel 1889 e, "sebbene americano, Pike
universalmente riconosciuto come una delle pi alte, se non la pi alta, autorit massonica".
L'accordo firmato tra Pike, che per l'occasione us il suo nome massonico - Limoude Ainchoff - ed
Armand Levy indica: Noi, il Grande Maestro, il Conservatore del Santo Palladio, il Patriarca
Supremo della massoneria di tutto l'Universo, con l'approvazione del grande e Serenissimo Collegio
dei massoni Emeriti, come l'esecuzione dell'atto del Concordato concluso tra Noi ed i tre Concistori
federali supremi del B'nai B'rith d'America, Inghilterra e Germania, che da Noi firmato oggi,
hanno preso questa risoluzione: una sola clausola: "La Confederazione Generale delle Logge Israelite Segrete fondata a partire da oggi sulle basi che sono esposte nell'Atto del Concordato" Giurato
sotto la santa Volta nel Grande Oriente di Charleston, nella valle cara al Maestro Divino, nel primo
giorno della Luna Ticshru il 12 Giugno del 7' mese dell'anno 00874 della Vera luce.
Ci spiega forse perch il 1 Ku Klux Klan fu a lungo risparmiato dal B'nai B'rith. Fondato da
Albert Pike, generale dell'armata confederata, e dai dirigenti massoni di alto grado del Sud,
il
KKK, che negli anni venti contava tra i tre e i cinque milioni di affiliati, non era oggetto di critiche
virulente da parte dell'A.D.L. e del B'nai B'rith. In occasione di un dialogo stabilito tra il presidente
dell'Ordine Adolf Kraus e il Mago imperiale H. W. Evans, quest'ultimo scrisse una lettera aperta (")
sbalorditiva: 'Ogni uomo - che sia americano di nascita o per naturalizzazione, cristiano o giudeo di
religione, bianco o nero di razza - ogni uomo che contrae un dovere di fedelt con questo paese,
senza riserve e remore, che interamente devoto alla sua bandiera, non il nemico ma l'amico del
Cavaliere KKK (...). Se fosse permesso applicare a un ebreo uno dei titoli qualificanti dell'Ordine
dei Cavalieri del Ku Klux Klan, si potrebbe dire che egli stesso un `Klansman' e che stato lui a
mantenere e a mostrare il `Klanismo' pratico". Ci permette di leggere a sua volta, nelle
pubblicazioni del B'nai B'rith, dichiarazioni ugualmente sorprendenti 1 '): "Il Ku Klux Klan pu
diventare uno strumento di progresso e di beneficenza, utile sia al Paese che ai suoi cittadini, se
comincer a eliminare dal suo seno qualche migliaia di fanatici che lo gettano nell'intolleranza,
nella vilt e nel crimine".
20. Strette relazioni tra giudaismo e massoneria
Al di l di questo lato aneddotico, esistono strette relazioni tra giudaismo e massoneria. Nella
massoneria tutto d'ispirazione giudaica, la sua storia, il suo rituale, le sue parole d'ordine ecc. Nel
bollettino interno della Gran Loggia di Francia, Les Cahiers de la Grande Loge de France (=V),
figura un capitolo intitolato Judaisme et franc-maonerie ove si legge in particolare: "Tutto
autorizza a credere che la Frammassoneria scozzese, in particolare quella degli Alti Gradi; abbia
tratto parte dei suoi simboli dai libri sacri ebraici. Niente di sorprendente quando si sa che la letteratura sacra o profana anteriore all'era cristiana era opera dei rabbini, dei filosofi e dei poeti che
segnarono per sempre con la loro impronta tutta l'umanit. D'altronde, l'ebraico e l'aramaico furono
le sole lingue veicolatrici delle grandi menti del mondo antico della nostra area (...). La religione
israelita non obbliga in alcun modo a pregare nel tempio. Il culto si pu svolgere anche in un locale,
o all'aperto a patto che vi assistano almeno dieci fedeli. La sinagoga, come il gran Tempio di
Gerusalemme, deve essere orientato a Est; dal momento che il giudaismo non conosce distinzione
tra chierico e laico, ogni fedele pu essere ministro officiante (...). Il rituale ha attinto dalla Bibbia
numerosi testi di preghiere che domandano un mondo migliore, il regno della giustizia e l'amore del
prossimo". certamente questo ragionamento che ispira la riflessione del Fratello Magnin (20). "I
B'nai B'rith non sono che dei ripieghi. Laddove la massoneria pu confessare senza correre pericoli
25

di essere ebraica come natura e come fine, sono sufficienti al compito le logge ordinarie". Alla
stessa conclusione giungeva il padre del rabbino del B'nai B'rith, Stephen S. Wise, fondatore nel
1873 della Union of American Hebrew Congregations (21). "La massoneria un'istituzione
giudaica la cui storia, i gradi, le funzioni, le parole d'ordine e il catechismo sono ebraici dal
principio alla fine, a eccezione di un grado intermedio e di qualche parola nella formula di
impegno". Dello stesso tono il parere di Bernard Shillmann espresso in un libro edito a Londra nel
1929 dalla The Masonic News (22): "Spero di aver sufficientemente dimostrato che la massoneria
in quanto sistema di simbolismo si basa interamente su una formazione essenzialmente ebraica".
Bisogna tuttavia ammettere che, da alcuni decenni, i dirigenti del B'nai B'rith si sono
adoperati per cancellare la specificit massonica dal loro Ordine, non per machiavellismo, come
sostengono certuni, ma per meglio adattarsi alle circostanze del momento e all'evoluzione del
mondo. quanto si deduce da un passaggio della proclamazione letta a tutti i nuovi Fratelli (23):
"Malgrado i cambiamenti fondamentali avvenuti nel mondo, i principi basilari del B'nai B'rith e la
sua ragione d'essere restano gli stessi anche se le sue forme ed espressioni attuali sarebbero
difficilmente riconoscibili dai suoi fondatori. L'Ordine sopravvissuto grazie alla sua flessibilit e
perch i suoi membri, pur avendo avuto sempre idee diverse circa la natura del giudaismo, non si
sono mai opposti al fatto di essere ebrei". Uno dei Presidenti del B'nai B'rith, Philip M. Klutznick,
riassumeva giustamente questa doppia alleanza della modernit con il rispetto delle proprie radici:
"Nel B'nai B'rith si trova la sintesi dell'eredit americana del giudaismo con le qualit ispirate al
sogno americano stesso".
Comunque sia, si giunge a una conclusione chiara se si esaminano i fini perseguiti dalle due
organizzazioni segrete, la massoneria e il B'nai B'rith: entrambe perseguono gli stessi fini, con un
predominio della seconda sulla prima. Da un punto di vista magico-religioso, le due "unioni"
lavorano alla ricostruzione del Gran Tempio di Salomone. Questo rapporto particolare d'Israele con
il Dio dell'Antico Testamento determina una posizione particolare dei Figli dell'Alleanza con i
Fratelli massoni di ogni grado d'iniziazione. Tutte le opere dedicate alla comunit ebraica hanno
sempre colto questa specificit del B'nai B'rith: "A differenza di tutti gli altri club del paese, il B'nai
B'rith tenta d'incorporare valori religiosi ed etnici nel suo programma di fratellanza" (21 ). D'altronde, nessuna azione del B'nai B'rith esente da misticismo e da religiosit. Una illustrazione apparsa
nel The National Jewish Monthly durante la seconda guerra mondiale (2s) mostra questo lato
religioso nella lotta tra due "popoli eletti", ossia due "razze elette" (la germanica e l'ebraica), con
una citazione dell'Ecclesiaste: "II sole pure si leva, poi declina".
21. La Mnorah, simbolo dell'Ordine
Come vedremo, la struttura del B'nai B'rith, la sua ispirazione, i suoi segreti, affondano le
radici nell'universo massonico. Il suo simbolo fondamentale la mnorah, il candelabro a sette
braccia che si trova in tutte le sue pubblicazioni e sugli altari delle sue logge. Ne daremo un
giudizio alla fine di questo capitolo con la descrizione del rituale di accensione della mnorah. Essa
stata scelta come simbolo ufficiale dell'ordine dal Gran Presidente Adolf Kraus. Fu
simbolicamente il titolo del primo bollettino lanciato dal Fratello Benjamin E Peixotto. Quando le
logge orientali crearono il giornale Hamenora, una variante della mnorah, i suoi dirigenti
spiegarono cos la loro scelta: "Porta il nome di un emblema storico che rimonta alla costruzione del
Tabernacolo. Si chiama Hamenora: il candeliere, la lampada d'oro puro fatta in un solo pezzo rami, calici, mele e fiori - con le sette lampade sempre accese con un puro olio d'oliva di un frantoio
delicato, la cui luce sempre proiettata in avanti". Secondo alcune fonti ebraiche, la mnorah
nascerebbe da una pianta di Israele, la Moriah, la cui forma ricorda quella della mnorah come
descritta nel libro dell'Esodo (25, 31-32). Simbolicamente, questa pianta ricopre quella che si
suppone essere la tomba dei Maccabei, i guardiani d'Israele, Not e Kedumin a Modi'in. Per il B'nai
B'rith, la mnorah, presente nel Tempio di Salomone, porta la luce, simbolo fondamentale del
rituale massonico che illustra, sotto forma di catechismo, le mete generali della massoneria:
26

"rischiarare il mondo con la sua luce", dicono i massoni. La mnorah simbolizza i sette pianeti, i
sette Spiriti che sono sempre davanti al trono di Dio, i sette angeli riconosciuti dell'Antico
Testamento.
Israele ha adottato questo simbolo come emblema dello Stato ebraico con l'aggiunta di due
rami d'olivo intorno alla parola Isral, dimostrando cos con evidenza l'influenza sotterranea del
B'nai B'rith. La mnorah rappresentata sullo Scudo di David o Magen David, vale a dire il blasone
della bandiera dello Stato di Israele, un antichissimo simbolo ebraico, a differenza della stella a sei
punte, detta sigillo di Salomone, la cui creazione in realt assai recente. La sua forma fu resa
popolare nel XV secolo in seguito della diffusione del salmo 67, sotto forma appunto di mnorah.
Era uso leggere tale salmo nella settimana che intercorre tra Pessah e Shavuot. Poich figurava in
tutti i libri speciali di preghiera, invalse l'uso di utilizzarla in tutte le sinagoghe e "i cabalisti
avevano una stima illimitata nella sua virt talismanica". Secondo la leggenda, "il re David aveva
l'uso di portare questo salmo scritto, rappresentato ed inciso sul suo scudo, su di un drappo d'oro,
sotto forma di mnorah. Quando andava in battaglia, meditava sul suo mistero e riportava la
vittoria" (26).
22. Il B'nai B'rith, avanguardia della comunit
Il discorso tenuto dal Gran Rabbino Akiba Eisenberg nell'80 anniversario della loggia di
Vienna, nel 1975, d un'idea della portata messianica che i B'nai B'rith si attribuiscono, come
avanguardia del popolo eletto e chiunque s'interessi agli ideali della Frammassoneria lo noter
identico ai testi sul simbolismo massonico della luce e dell'illuminazione.
"La prima comunit dei Fratelli B'nai B'rith stata fondata a New York nel 1843. Lo scopo di
questa comunit era quello di sforzarsi di raggiungere la perfezione umana e mirava a raggiungere
una comprensione degli uomini al di l di tutte le lotte politiche o ideologiche. Come simbolo fu
scelta la mnorah, il candeliere a sette braccia. Cos si mette in evidenza il fatto che l'Ordine vuole
contribuire a espandere il pensiero umanista, che universale e diffuso, come la luce che illumina
tutta l'umanit. La luce ha un significato particolare nella nostra religione. Nella storia della
Creazione, nella nostra Santa Scrittura, luce la prima parola pronunciata da Dio `Sia fatta la luce'
(Genesi 1. 3). Questa parola biblica pronunciata da Dio non poteva riferirsi ai corpi celesti, al sole,
alla luna, alle stelle dato che, secondo la Bibbia, furono creati solo il quarto giorno. Di conseguenza,
possiamo prendere la parola divina nel suo senso spirituale: `Sia fatta la luce' ed precisamente
questa luce, incorporata nella mnorah, che il simbolo del nostro B'nai B'rith. Noi vogliamo
diffondere la luce. Conviene anche citare il 4 versetto del primo capitolo del primo libro di Mos:
`E Dio vide la luce, vide che era buona, e separ la luce dalle tenebre'. Nella nostra religione
dunque la luce significa l'amore, il diritto e la giustizia e le tenebre, al contrario, rappresentano
l'odio, la violenza e il terrore. La Scrittura dice, a proposito della Mnorah, che essa non formata
da vari elementi ma che stata fabbricata a partire da un blocco d'oro. Questa unit della mnorah
simbolizza l'unit dell'Ordine B'nai B'rith il cui motto : Beneficenza, Tolleranza, Unit (BBH, in
tedesco-yiddish). Potremmo allo stesso modo interpretare le lettere BFU: Verit, Modestia,
Onorabilit".
Il presidente Ivan Hacker doveva ribadire con maggior forza lo stesso concetto: "Il B'nai
B'rith un faro attraverso il quale passano tutte le correnti del giudaismo e che diffonde la sua luce
nel mondo, per tutta l'umanit". Il rabbino Edgar Magnin (`) incita: "Io esorto ogni ebreo eleggibile
ad accorrere subito per potersi porre con i suoi fratelli alla luce della Mnorah ed essere illuminato
dai suoi raggi mentalmente e spiritualmente".
Il presidente del B'nai B'rith di Vienna doveva ugualmente dichiarare: "Noi siamo veramente i
figli dell'Unione e questo stato pure il simbolo di questa comunit fraterna, che si basa sulle
fondamenta etiche del giudaismo, escludendo ogni controversia su questioni di fede o di politica
generale (...). Noi siamo una unione di giudei ma mai siamo separati dall'ambiente non ebraico (...)
senza rottura rispetto agli interessi che ci legano all'umanit non-giudaica nel contesto universale. Il
27

nostro Ordine non conosce punti di vista esclusivisti, conserva lo spirito della Bibbia, che accorda la
sua riconoscenza a chi veramente nobile e buono, qualunque sia il suolo dal quale proviene, e si
lascia volentieri fecondare dalle realizzazioni intellettuali di altre comunit. Noi ci appoggiamo ai
principi della Bibbia, quelli che hanno posto le basi dello sviluppo morale dell'umanit e che
racchiudono una tale ricchezza che le generazioni e i millenni non hanno potuto esaurirne il
contenuto (...). Noi vogliamo mantenere intangibile la tradizione e la nostra storia, che ha
centocinquant'anni, e rafforzare la coscienza che ci guida al compimento del pi alto dei doveri".
23. Il destino di Israele: illuminare i Gentili
"La via, i fini del giudaismo, iniziarono con l'uscita dall'Egitto e con la consacrazione d'Israele
al sacerdozio; si compiranno con la consacrazione di tutta l'umanit" scrive il fratello Manuel Joel,
filosofo religioso ed insegnante al seminario teologico ebraico e rabbinico di Breslau. "Consacrare"
significa "santificare" (o "collegare"); il Dictionaire biblique traduce il verbo "consacrare" con
"porre solennemente in uso" i reliquiari o l'altare dei sacrifici. Ecco un discorso a proposito del
distretto tedesco, tenuto dal Fratello A. Goldschmidt nel 1932 (''-8) e che chiarisce questo concetto:
"Il nostro Ordine deve essere uno dei ponti per la fraternizzazione dell'umanit. Dobbiamo avere
coscienza di essere un ricettacolo di un grande impegno storico. Noi abbiamo dato il nostro sangue
su tutti i campi di battaglia delle idee. Noi eravamo l'opposizione, la pi fedele a Dio, a tutto ci che
corporativo, rigido, ammuffito; noi abbiamo portato la luce nell'oscurit di questo mondo e
possiamo osare dire: cosa sarebbe il mondo senza gli ebrei! Essere ebreo significa essere incaricato
di una grande missione storica. Tutti i paesi ed i popoli che hanno nutrito odio verso gli ebrei sono
sprofondati nel corso della storia. Disgraziatamente, la nostra cara patria, la Germania, alla
ricostruzione della quale vogliamo collaborare con tutte le nostre forze, caduta dalla sua grande
altezza. Noi per dobbiamo andare nel mondo come martiri ed eroi, se comprendiamo bene il nostro
dovere, e portare attraverso il mondo l'insegnamento degli oppressi: l'insegnamento della giustizia,
dell'amore, l'insegnamento dell'umanit... La nostra vendetta (nei confronti della bestemmia) : in
quanto ebrei, in quanto B'ne Briss, diffondere ed affermare i diritti dell'Uomo e l'amore
dell'umanit. Noi vogliamo confrontarci con tutti gli spiriti retti, per la benedizione del giudaismo,
della patria, dell'umanit. B'ne Briss-combattenti di Dio. Isral".
Questa idea del destino religioso del popolo d'Israele che deve illuminare il mondo dei goym
ricorre sistematicamente nei testi del B'nai B'rith ed ogni smacco vissuto come un peccato
commesso verso Dio. E ci che spiega simbolicamente il Gran rabbino Akiba Eisenberg, presidente
della loggia B'na B'rith di Vienna nel 1975, quando assimila la politica antiebraica nazionalsocialista a una punizione legata al mistero d'Israele. Una seconda domanda bruciava ancora nel
cuore di ciascuno di noi, la domanda che gi pose Giobbe, la domanda dell'essere sofferente ed
innocente - Teodicea! Signore, cosa mi hai inflitto? Signore, perch hai tollerato la distruzione di
milioni di esseri umani? Mio Dio, perch ci hai abbandonato? Perch siamo restati in vita mentre
milioni di noi hanno dovuto morire? A questa domanda non vi ancora risposta, come gli ebrei
deportati a Babilonia 2.500 anni fa non sapevano perch Dio li avesse colpiti con un tale disastro.
Oggi, passati 2.500 anni, sappiamo che, senza l'esilio babilonese, il popolo dei giudei non sarebbe
divenuto il popolo della Bibbia e non avrebbe potuto influenzare in modo decisivo la storia
intellettuale dell'umanit. Il bene pi prezioso, che noi chiamiamo umanesimo e cultura occidentale,
non avrebbe potuto svilupparsi nel modo in cui in effetti si sviluppato. Tra dieci, cento, mille anni,
pu darsi che comprenderemo verso quali mete la saggezza che regge il mondo ha voluto
indirizzare le nostre sofferenze. Ma vero che non abbiamo correttamente formulato la domanda.
Non dobbiamo chiederci `Perch hai tollerato l'annientamento di milioni di esseri umani?' ma `Per
quale scopo ci hai lasciati in vita?'. Non possiamo dire `Signore, quale castigo mi hai inflitto?'
Dobbiamo chiedere al contrario: `Dio, cosa vedi in me, cosa ti aspetti da me? Qual' ora il mio
cammino, qual' il mio dovere?'.

28

Questa visione messianica affine a quella proposta due decenni prima dal fratello Yakir
Behar: "II Cristianesimo umanizza Dio; il giudaismo divinizza l'uomo. La religione di Ges fa
discendere Dio sulla terra, la dottrina di Mos eleva l'uomo alla Provvidenza. Nell'opera secolare e
ideale di Israele sono le opere che contano; sono i fatti divini che testimoniano la grandezza del
Creatore" (11). Il dottor Maretzki, consigliere per la sanit e gi presidente del Distretto VIII-Berlin
del B'nai B'rith scrive, a proposito del destino d'Israele: "Non davvero necessario essere esegeta
medievale o moderno per trovare iscritta tutta la storia del giudaismo e della sua missione nella
prima rivelazione di cui fu gratificato il nostro antenato Abramo. `Vai fuori dalla terra dei tuoi
padri, fuori dalla tua citt natale, fuori dalla casa di tuo padre, verso il paese che ti mostrer e trarr
da te un gran popolo; Io ti benedir e far di te un gran nome e tu diverrai una benedizione... e
tramite te saranno benedetti tutti i popoli della terra!' Dopo millenni, la parola del Sinai e di Sion
agisce ancora attraverso la storia del mondo. Qualunque cosa possano obiettare i suoi avversari,
Israele stato una benedizione per i popoli".
Durante l'esposizione libraria che ebbe luogo per gli 80 anni del B'nai B'rith di Vienna, il
Grande Rabbino Eisenberg, suo presidente, doveva dichiarare alla presenza del presidente austriaco:
"Io considero la Bibbia il fulcro della nostra esposizione, sorgente viva della letteratura mondiale,
che- ha in definitiva influenzato i pi grandi autori della letteratura mondiale, ebrei e non ebrei.
Infatti non sono il Tempio di Atena sull'Acropoli n la Porta dei Leoni di Micene che annunciano il
fine della storia del mondo voluto da Dio, n le piramidi dei Faraoni n l'Alhambra di Granada n i
castelli dei cavalieri del Medioevo ma il libro, il Libro dei Libri, la Bibbia, la Bibbia! Meschinerie,
pregiudizi, invidie e gelosie possono negare la verit di questa tesi, ma noi ebrei, con la nostra
sensibilit per la verit storica, noi che abbiamo assistito all'agonia delle culture e dei culti, degli
imperi e delle nazioni, delle idee e dei sistemi, noi crediamo, no, noi sappiamo, che l'odio e la
gelosia non possono sussistere in eterno e che la verit del libro trionfer!" per questo che la Bibbia, Libro dei Libri, figura sia sull'altare delle logge ebraiche del B'nai B'rith che su quello delle
logge massoniche classiche.
Questo mistero d'Israele stato riassunto in una pubblicazione del B'nai B'rith europeo:
"L'ebreo potrebbe essere definito in base alle sue responsabilit verso Dio, verso la storia, verso il
suo popolo, verso l'umanit... L'etica ebraica di quelle che danno all'uomo il posto pi elevato
nella creazione. per lui che esiste il mondo e tutto ci che contiene. L'universo stato creato
perch l'uomo si realizzi dando cos vita all'epoca messianica (...). D'altra parte la storia ebraica un
costante richiamo a tale responsabilit degli ebrei. Dall'intercessione di Abramo per Sodoma e
Gomorra ai sacrifici presentati al Tempio per le settanta nazioni del mondo, non mancano, nei nostri
testi biblici, gli esempi dell'intervento degli ebrei in favore dei fratelli non ebrei. Da allora, a torto o
a ragione, il mondo non-ebreo ha sovente (troppo sovente) considerato il popolo ebraico
responsabile di tutti gli avvenimenti (principalmente di quelli nefasti). La tradizione ebraica che ci
ingiunge di essere d'esempio alle nazioni, di essere un popolo sacerdotale, sottolinea bene quale
deve essere il nostro ruolo nell'umanit (...). questo senso della responsabilit che ha dato vita al
B'nai B'rith e che spiega la sua lunga storia" (30).
Il Dr. E. L. Ehrlich, direttore del Distretto dell'Europa Occidentale, ha fornito delle
spiegazioni sui simboli, elementi il cui significato nascosto ai profani ma che, raggruppati tra loro
(sumbolon), portano la luce all'iniziato. Il mondo sarebbe pi povero se non vi fosse pi comprensione per i simboli. In verit, noi non accordiamo alcun significato alla mistica dei numeri, ma, in
quest'ora solenne, ci viene alla mente il numero 37. Trentasette anni fa in questo paese brutalmente
termin, da un giorno all'altro, la vita giudaica attiva, ed per caso il capitolo 37 del profeta
Ezechiele che ci trasmette profonde riflessioni su ci che stato in passato nel nostro pensiero e su
ci che in definitiva ancora. Sarebbe disonesto da parte nostra tradire ora ci che gli ebrei ebbero
a soffrire qui negli anni 1938-1945. Nessuno, a parte il profeta, aveva provato qualcosa di analogo
gi allora, quindi alla fine del VI secolo avanti Cristo. Nel suo libro si legge: "Le nostre ossa
saranno riarse, distrutta la nostra speranza, siamo perduti". (37, 11) ecc..

29

In un "trafiletto" sul significato del nome B'nai B'rith, (31) il fratello Bernstein, presidente
della loggia di Basilea, esprime chiaramente il concetto dell'Ordine considerato come l'avanguardia
del giudaismo che, a sua volta, l'avanguardia dell'umanit. "Secondo il racconto biblico, Dio
concluse un'alleanza con tutta l'umanit allorch No e i suoi figli ebbero lasciato l'Arca dopo il
Diluvio. nel quadro di questa alleanza che furono concluse le altre con il nostro antenato Abramo
e con tutto il popolo ebraico sul monte Sinai. Questa connessione - instaurazione dell'Alleanza con
il popolo ebraico nell'ambito dell'alleanza generale con l'umanit - mi sembra rivestire un grande
significato nell'interpretazione del senso della parola "B'nai B'rith". Si pu cos estendere, al di l
delle stesse frontiere del nostro popolo, una responsabilit del B'nai B'rith, come detto qui di
seguito: `Noi vogliamo lavorare all'elevazione spirituale e sociale del nostro popolo e di tutta
l'umanit'. Con questo stato d'animo, gli ebrei si trovano all'avanguardia l dove si tratta tanto del
contesto sociale che di quello scientifico, dove occorre dare battaglia per la giustizia e la libert
spirituale. Per gli stessi protagonisti, non si trattava soltanto di un affare di Stato concernente
l'esistenza nazionale del popolo ebraico. Essi consideravano la rinascita del popolo ebraico nel loro
proprio paese come un contributo alla soluzione di un problema dell'umanit. Creando nuove forme
di associazione, essi unirono le loro esperienze ed aspirazioni al progresso universale nel campo
sociale (...). La sincerit verso il mondo e l'unit nei valori spirituali e religiosi del giudaismo non
sono assolutamente inconciliabili. Al contrario, la loro contestualit ha una base biblica e
caratterizza la realt del nostro ordine".
24. La Costituzione del B'nai B'rith
Dal momento che il B'nai B'rith si dispensato dal depositare, come d'altra parte fanno
generalmente le logge massoniche, le sue costituzioni, rituali eccetera, non possiamo disporre degli
statuti originali del 1843. Tuttavia, alla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti di Washington, si
trova un opuscolo intitolato Costituzione dell'ordine indipendente del B'ni B'rith e ordinamenti
della Loggia Jegar Sahadhuta n 27, edito a New York nel 1860, che riporta, in modo quasi identico
all'originale, il regolamento, la costituzione ed i fini propri dei fondatori dell'Ordine. Vi si legge:
"L'Ordine del B'nai B'rith si assunto il compito di portare a compimento l'incarico di unire gli
israeliti degli Stati Uniti del Nord America, in modo da poter sviluppare il pi presto possibile gli
interessi superiori del giudaismo tra il pi gran numero possibile dei suoi adepti. Abbiamo
quotidianamente la dimostrazione che gli sforzi individuali degli uomini, anche se agiscono per il
pi onorevole dei fini, rimangono infruttuosi, mentre una notevole riuscita o una successo trionfale
coronano gli sforzi di societ i cui membri si siano uniti per collaborare. L'esperienza di cui il
nostro Ordine ha beneficiato non ha solo dimostrato ampiamente questo fatto ma ci ha anche fornito
molti incoraggiamenti per l'avvenire e ci invita ad attenderci che le pi ottimistiche speranze in
questo ordine d'idee saranno realizzate. Il nostro Ordine predica l'amicizia e i sentimenti fraterni,
consola gli ammalati e porge loro aiuto, tende una mano soccorritrice agli infelici e a quelli che
sono sommersi dalle preoccupazioni, asciuga le lacrime della vedova e dell'orfano, suscita la
simpatia verso un fratello in tutte le fasi della sua vita e in tutte le vicissitudini che deve affrontare e
nello stesso tempo cerca di alleggerire il fardello causato da un destino avverso. L'Ordine fa tutto
questo, ma allo stesso tempo ha in vista un altro scopo, in particolare il miglioramento intellettuale
dei suoi membri perseguito inculcando loro i principi della vera morale, quali si possono conoscere
tramite le dottrine pure e sublimi del giudaismo. In verit si direbbe che gli sforzi compiuti si
rivolgano solamente a vantaggio dei suoi membri, ma la sua ultima sfera d'attivit non si limita alle
mura della sala della Loggia; in effetti l'Ordine pu essere una scuola preparatoria per la vita, dove
s'insegna ai membri a operare per il bene dell'Umanit in generale e a elevare la gloria e l'onore
d'Israele attraverso il loro esempio e le loro azioni".
Si noter la stretta parentela con i regolamenti della massoneria tradizionale. Citiamo ad
esempio il paragrafo 3 dell'articolo 5 della Costituzione del Supremo consiglio del Rito scozzese
antico ed accettato: "Insegna e sostiene il culto divino, la verit e la giustizia, la libert e
30

l'edificazione attraverso la luce, la fraternit e la filantropia; s'intende che il suo fine il


miglioramento e il rafforzamento del carattere dell'individuo, e attraverso l'individuo, della
comunit".
25. La regola del segreto
Pi di altre organizzazioni, il B'nai B'rith presenta una storia ufficiale ed una reale. Ad
esempio, quando nel 1937 il governo polacco volle mettere fuori legge il B'nai B'rith, il consiglio
d'amministrazione dell'Ordine telegraf al supremo organo giuridico dello Stato polacco: "II B'nai
B'rith non una loggia massonica ma un'associazione benefica ordinaria" (32). In realt non si
trattava che di uno specchio per le allodole, come per esempio precis il Judisches Lexicon (33):
"Le comunit settoriali particolari si chiamano logge (capanna, padiglione, loggia, logioum). Nei
paesi in cui esistono prevenzioni nei confronti del termine `loggia', a causa di pregiudizi
ecclesiastici, fu scelta la denominazione di `associazione umanitaria' o `societ umanitaria' cos ad
esempio in Austria, in Cecoslovacchia e in Polonia". Nelle riviste del B'nai B'rith si parla perfino di
"rispettabile Loggia" (34), termine usato esattamente nella frammassoneria regolare.
Bisogna sapere che il linguaggio del B'nai B'rith sempre in codice. Come spiegheremo nel
capitolo dedicato alla Germania basandoci su documenti interni inediti del B'nai B'rith, i fondatori
dell'Ordine nel Reich erano tutti frammassoni che, a causa dell'antisemitismo incipiente, trovavano
delle difficolt nelle loro logge. Decisero allora di creare una propria loggia massonica. Che cosa
dice l'opera del Fratello A. Goldschmidt di Berlino (3'), consultabile anche dai profani? Esattamente
la stessa cosa, solo che la parola "frammassoneria" scomparsa dal testo, sostituita dalla parola
"associazione umanitaria", quella di "frammassoni" dalla parola "colleghi" o "confratelli": "Gli
israeliti tedeschi, grazie al loro stato sociale elevato, partecipavano attivamente alle societ ed
istituzioni umanitarie. Ma ben presto sorse una corrente a loro ostile proprio l dove le idee di
uguaglianza e fraternit avrebbero dovuto avere libero corso. L'antisemitismo divenne pi
pronunciato dopo la guerra del 1870. La forza malevola e il capriccio deleterio dei loro colleghi e
fratelli non ebrei li obblig a separarsi da loro per lavorare in un'atmosfera di libert e sincerit.
Furono cos spinti ad arruolarsi nell'armata dei Figli dell'Alleanza, del Ben Brith, che esisteva gi
in America da oltre 40 anni".
Allo stesso modo, una pubblicazione storica (36) accenna alle origini del B'nai B'rith senza
mai citare il nome "massoneria", ma scrive senza complessi che il B'nai B'rith era "travestito" da
massoneria: "Il rituale era stato volutamente adottato in modo da catturare l'immaginazione degli
iniziati, un approccio che stato abbandonato nelle cerimonie attuali. A quell'epoca tutte le societ
avevano delle pratiche misteriose e spettacolari, cos l'Ordine del B'nai B'rith le segu nella forma
esteriore. Vi erano gioielli con decorazioni colorate, gradi impressionanti, parole d'ordine ecc. Date
le condizioni dell'epoca (l'Ordine) sarebbe scomparso se non avesse adottato queste regole. Infatti il
segreto non fu abbandonato dal B'nai B'rith prima del 1920". Quando si esaminano le minute delle
riunioni, si constata che ricorrono regolarmente domande di esclusione o di ammenda per i Fratelli
che hanno infranto la regola del silenzio assoluto, cos come nelle societ segrete e nella
massoneria. Il primo a essere citato fu Salomon Buckmann che, "in violazione delle leggi e dei
costumi del B'nai B'rith aveva svelato a persone non iniziate il segno di riconoscimento ed altri
segreti dell'Ordine".
Paul Goodman, in un articolo del 1936 che tratta della storia della prima Loggia di Londra, di
cui era presidente, parla di un paragrafo del suo regolamento, quello sul segreto o silenzio circa le
attivit svolte nella loggia: "Ogni membro dovr fare particolarmente attenzione a considerare tutte
le procedure (della Loggia) come confidenziali e non le dovr comunicare ad alcuno che non sia
membro dell'Ordine". Si tratta di una rivelazione tanto pi interessante in quanto il B'nai B'rith
avrebbe abbandonato ufficialmente il segreto nel 1920!
Allo stesso modo l'Ordine e le organizzazioni ad esso associate e specializzate, come l'Anti
Defamation League, o le sue sezioni locali, specie in Europa, evitano ancor oggi accuratamente di
31

depositare le proprie pubblicazioni al fine di evitare ogni fuga di notizie verso i profani. In Francia,
malgrado l'obbligo di depositare alla Biblioteca Nazionale ogni rivista, opuscolo ecc., il B'nai B'rith
non ne ha praticamente mai depositato alcuno, se si eccettuano due numeri, sui sessanta pubblicati,
del B'ni B'rith Journal, alcune pubblicazioni dell'A.D.L. e poco altro. Inoltre, le pubblicazioni di
certi Distretti portano la dicitura "da non diffondere presso i profani" o "solo per i membri".
La Jdisches Lexicon prescrive: Ogni fratello s'impegna sul suo onore a custodire per
sempre il segreto dei segni e dei simboli tramite i quali sono regolate le relazioni dei Fratelli tra di
loro (...). Per opporsi alle voci corse in America secondo le quali la "societ chiusa" 1.0.13.13.
sarebbe simile a una "societ segreta", le riunioni delle logge americane sono state rese accessibili a
un cerchio pi vasto di persone. A volte vi trovano posto invitati cristiani. I simboli segreti sono
stati conservati solo per le riunioni interne, in particolare per l'iniziazione dei nuovi Fratelli. Ci
significa che esistono delle "riunioni aperte" a cui possono assistere i profani e vere riunioni, quelle
"mantenute chiuse" riservate solo ai Fratelli e alle Sorelle. Il segreto non stato in verit mai
abbandonato dopo 111920 dato che ancora oggi le convocazioni del B'nai B'rith o i suoi rendiconti
tengono a precisare se si tratta di "riunioni aperte" o di "riunioni chiuse" oppure di "riunioni
bianche" (i'), termine usato dalla massoneria regolare per le riunioni aperte. Lo stesso avviene per le
organizzazioni affiliate, come l'A.D.L., che hanno anche loro delle riunioni "aperte" o "chiuse". Ci
prova il legame tra le organizzazioni. Anche nella commissione dell'A.D.L. regna una religiosit
radicata: nel rapporto sul convegno di Firenze del 1966 si pu leggere, nel capitolo "commissione
A.D.L.": "Essa raccomanda pure di realizzare le osservazioni dei sermoni, previsti a certi giorni ben
determinati" (38).
26. Segni di riconoscimento e parole d'ordine
Il primo presidente del B'nai B'rith in Palestina, nel corso di un articolo (39) parla "dei segni
speciali conosciuti solo dai Fratelli". Che cosa sono, se non i segni di riconoscimento dei
frammassoni? Come indicato da Grusd nella sua storia del B'na B'rith, i fondatori dell'Ordine
disponevano di "un arsenale completo di decorazioni a collare e di segni di riconoscimento per
ciascuno dei differenti gradi come pure per la Grande Loggia di Costituzione, le logge locali degli
ufficiali (officine superiori, N.D.A.) e parallelamente di segni, toccamenti e parole d'ordine per i
membri in generale". Si distinguono certi segni e posizioni rituali dalle foto pubblicate a uso
interno, come quelle per la cerimonia rituale della fondazione della Loggia Carmel a Sofia il 15
marzo 1922 (a): il corpo eretto, il braccio destro abbassato lungo il corpo, la mano piegata a
squadra, il pollice a squadra sul chakrah del ventre, le altre dita ravvicinate e distese e questa
esattamente la postura d'ordine al grado di compagno per il Rito antico ed accettato scozzese!
Sebbene il B'na B'rith di Francia dichiari regolarmente di non essere che "una classica associazione
secondo la legge del 1901", cosa che, sia detto per inciso, quanto affermato dalle obbedienze
massoniche classiche come il Grande Oriente di Francia o la Grande Loggia nazionale francese,
esistano negli uffici, istituiti in ogni regione presso le Prefetture, una serie di funzioni totalmente
sconosciute a qualunque altra associazione (secondo la legge del 1901) e che non possono che
corrispondere alle cariche nelle logge massoniche di "guardiano", "consigliere" "cappellano",
"economo" o "maresciallo". Inoltre nelle circolari e nei regolamenti, queste cariche sono indicate in
maniera abbreviata, come nella massoneria: "Gli Ufficiali della Grande Loggia di Costituzione sono
il G.S., i D.G., gli M.G. e A. (...) il G.S. il primo Ufficiale dell'Ordine" (41).
27. Gioielli, collari e grembiuli
A ciascuno di loro corrisponde un gioiello di Loggia, di cui alcuni sono oggi senza dubbio
scomparsi. Gli Statuti del B'nai B'rith (") indicano, all'articolo 3: "Ogni fratello che desideri essere
ammesso (in loggia) deve essere vestito in maniera conveniente e provvisto del distintivo
corrispondente al suo rango nell'Ordine". D'altra parte I Documenti massonici (42) presentano la
32

foto di un raro gioiello da ex Presidente di Loggia. I gioielli erano portati su collari di differenti
colori (43). Ricordiamo che, a parte la massoneria, non esiste un'altra associazione i cui membri
portino, nelle loro riunioni, gioielli ed insegne specifiche che stabiliscano la loro gerarchia Quando i
Fratelli partecipavano al funerale di uno dei loro, queste decorazioni a collare venivano avvolte in
crespo nero. Nel corso della convenzione del 1857 fu abbandonata una parte degli elementi pi
vistosi del rituale del B'nai B'rith: fu diminuito l'uso del collare degli ufficiali che addirittura
disparve da diverse cerimonie abituali; il giuramento sull'onore, all'atto dell'iniziazione, fu sostituito
da una dichiarazione sull'onore. Tuttavia, nel 1866, le Logge votarono per un ritorno al ritualismo.
"Fu votata una mozione che richiedeva che i titolari dei differenti gradi portassero grembiuli di
colori differenti, con grembiuli diversi per gli ex presidenti. Ogni grembiule doveva portare la sigla
I.O.B.B." (44); Ci non fu gradito ad alcuni rabbini riformati, come il rabbino E. M. Friedlein che
denunci i gioielli e ornamenti diversi "come opposti alla lettera e allo spirito del giudaismo". Li
qualific di "chukot hagoyim" cio di "pratiche insensate dei Gentili". "Ma, come precisa sempre
Grusd, la maggioranza (dei Fratelli) voleva i grembiuli". A volte ancora oggi si distingue, in una
fotografia, un gioiello portato ritualmente da un presidente di Loggia, un sigillo di Salomone portato
a collare con al centro "le quattro lettere del nome ineffabile di Dio che non si pronuncia mai, che si
pensa e che per convenzione si legge Elohim" (45).
Se ne conserva sempre una testimonianza nei gioielli, spille ecc. che figurano nei cataloghi di
vendita del B'nai B'rith e dell'A.Z.A., l'organizzazione giovanile dei Fratelli. Gli accessori proposti
comprendono l'insegna di ex venerabile, (Past Aleph Godol), di Consigliere (Advisor), di
Venerabile (Godol) ecc. con la specifica distinzione tra ufficiale locale, regionale o di Distretto. Gli
ufficiali delle Logge portano ugualmente, se non dei grembiuli, delle stole colorate, ricamate con
fili d'oro, aventi, da ambo i lati, il sigillo di Salomone (46). L'A.Z.A., movimento giovanile del
B'nai B'rith creato nel 1924 negli Stati Uniti dal Distretto 6, impone di portare uno speciale costume
rituale, una specie di saio di diversi colori in funzione dei gradi, con un cordone alla vita e le lettere
A.Z.A. sul petto, in forma di scala (47). La lettera A simbolizza L'Aleph, l'inizio di tutte le cose, la
Z, la lettera ebraica Zedaka, significa la carit e la responsabilit verso l'umanit, mentre l'ultima A
l'abbreviazione di Achdus, l'unit che deve regnare tra i figli d'Israele. Esiste anche una medaglia
della Loggia. Se ne trova un esempio nel B'ni B'rith Magazine (48) che presenta l'illustrazione di
una medaglia distintiva della Loggia n 21 di San Francisco donata dal padrino di ogni nuovo
iniziato.
II presidente della loggia, l'equivalente del Venerabile Maestro, usa sempre una mazza, come
nelle logge massoniche e, a ogni cambiamento di Presidente, vi un "cambio di mazza". La mazza
che simbolizza il lavoro del muratore, uno degli elementi essenziali della massoneria. Soltanto una
giustificazione massonica pu spiegare perch essa si ritrovi nel B'nai B'rith: "Nel corso della
mattinata, la mazza del nostro presidente onorario del distretto, Joseph H. Domberger ci riunir per
un'assemblea chiusa solenne e regionale" (49). In origine anche i titoli erano tutti puramente
massonici a partire da denominazioni ebraiche. Fino al 1868 il Presidente era, come abbiamo visto,
il Gran Nazi, cio il titolo dato una volta a Babilonia ai "principi" dell'esilio, il Gran Segretario era
il Gran Saar.
In origine, nelle logge del B'nai B'rith, come in quelle massoniche, vi erano solo uomini,
reclutati secondo criteri fissati dalle scritture e molto simili a quelli della massoneria: "Signore, chi
pu soggiornare nella Tua tenda, chi pu abitare la Tua montagna sacra? Colui che si comporta irreprensibilmente, esercita la giustizia, dice la verit nel suo cuore, non calunnia alcuno, non fa del
male al suo vicino, non di vergogna al suo amico". Malgrado le proteste, il reclutamento
profondamente elitario. Il gran Presidente Kraus dice: "che la nostra organizzazione sia democratica
nei suoi rapporti e nella sua attivit, ma aristocratica nel suo carattere" (50). "Se saremo in grado di
avere trentasei ebrei aristocratici vivi, potremo propagare il nostro vangelo" spiega l'avvocato
londinese David Goiten (51).
Ma alla qualit non corrisponde il numero. Da ci derivano le discussioni costanti nelle riviste
del B'nai B'rith, del tutto identiche alle preoccupazioni massoniche. "Bisogna che lo I.O.B.B.
33

riunisca le lites delle comunit ebraiche per interessarle ai problemi del nostro popolo. Abbiamo la
missione di associare valori, di raggruppare energie, di selezionare coscienze per raggiungere i
risultati desiderati. Il B'nai B'rith accoglie nei suoi ranghi ogni ebreo che possa contribuire a
innalzare il prestigio di Israele con le sue capacit intellettuali, il suo aiuto finanziario, il suo
ascendente morale. (...) Il prestigio del nostro Ordine non dato tanto dal numero dei suoi aderenti
quanto dalle loro alte qualit umanitarie e giudaiche. La Grande Associazione non trascura tuttavia
il numero, dato che ha necessit di mezzi complessi per la sua azione ed anche potenti, per potere
esercitare la sua opera benefica su tutti i diseredati di Israele. Possiamo dire che la qualit dei suoi
adepti non deve cedere il passo al loro numero. La salute dell'Ordine in generale e del nostro
Distretto in particolare risiede nel matrimonio d'amore e di ragione tra la qualit e il numero" (52).
Per questo l'iniziazione di ogni fratello un "alto privilegio", come fa notare il Presidente della
prima Loggia di Londra, Paul Goodman. Come nelle obbedienze massoniche, e solo l, i Fratelli
possono "affiliarsi" a un'altra loggia al di fuori della loggia madre nella quale sono stati iniziati ('=).
Il sistema di voto per le iniziazioni fu fatto per lungo tempo con le biglie bianche e nere, metodo
che ritroviamo nelle logge massoniche classiche. Tale sistema stato abbandonato nel Distretto I
nel 1948.
Come nelle logge massoniche, la struttura complessa (''): la Grande Loggia del Distretto si
compone di Fratelli che sono stati presidenti di loggia per almeno un anno. A capo di questa Grande
Loggia vi un Gran Presidente. Egli d vita alla direzione della Grande Loggia insieme al Gran
Segretario, ai vice-presidenti e al Gran Tesoriere. I rappresentanti del Distretto compongono il
comitato esecutivo, con a capo il Presidente dell'Ordine. La Costituzione istituiva un potere
centrale, conosciuto come Grande Loggia di Costituzione detta anche Loggia Suprema, che doveva
diffondere le carte di fondazione presso le nuove logge, fare applicare le leggi e i regolamenti
dell'Ordine, le sue Ordinanze ecc. Solo nel 1975, nella Convenzione di Tel-Aviv, la denominazione
Ordine internazionale del B'nai B'rith stata sostituita con quella di B'nai B'rith International;
allora che la Loggia suprema scomparsa per lasciare il posto alla Convenzione internazionale, il
Presidente Supremo diventato presidente internazionale e il Gran Presidente diventato il
presidente di distretto.
Come nella massoneria, tutte le logge si vedono attribuire solennemente una Carta di
fondazione, che deve essere presentata in occasione dei lavori. I termini usati sono assolutamente
uguali a quelli delle logge classiche. Eccone un esempio, quello della prima Loggia di Londra:
"Ordine indipendente del B'nai B'rith.
Benevolenza, Fraternit e Armonia.
A tutti gli interessati: Sappiate che in virt dei poteri che mi sono stati conferiti dalla
Costituzione dell'Ordine e su domanda dei Fratelli (segue una lista di nomi), abbiamo accordato una
carta alla Loggia il cui nome, la denominazione e il titolo saranno First Lodge of England, 1663, e
che sar installata nella citt di Londra, Inghilterra.
In conseguenza autorizziamo e diamo potere ai Fratelli summenzionati, ai loro associati e
successori debitamente e legalmente eletti, di costituire la detta Loggia sotto il nome qui attribuito e
conferiamo loro i diritti ed i privilegi che sono garantiti a una loggia dalla Costituzione dell'Ordine.
I suddetti Fratelli, i loro associati e successori avranno l'obbligo di sottomettersi sempre alla
Costituzione e alle leggi dell'Ordine e rispetteranno fedelmente i doveri che si sono liberamente
imposti, con le sanzioni previste in caso di mancata osservanza di questa Carta.
Dato di nostra mano e coperto dal sigillo della Gran Loggia costituzionale della citt di
Chicago, Illinois, Stati Uniti questo 11 febbraio 1910, 5670.
Firmato Adolf Kraus Presidente, A. B. Seelenfreund Segretario".
Si noti il riferimento al sigillo della Grande Loggia e all'anno 5670, ripreso da tutte le
costituzioni massoniche e derivante dal calendario ebraico.
La diretta influenza massonica pure presente nei locali del B'nai B'rith. Le riunioni, almeno
in origine, avevano luogo nei templi massonici. Il 19 marzo 1910, la cerimonia di fondazione della
prima loggia inglese si svolse solennemente in presenza dei rappresentanti della Gran Loggia
34

d'America nel gran Tempio massonico dell'Htel Grand Central di Marylebone (55). Cos come era
avvenuto per il lancio del B'nai B'rith d'America nella Masonic Room di New York. D'altra parte la
parola "tempio" correntemente usata nella letteratura dell'Ordine. L'ingresso della sede berlinese
del B'nai B'rith era, fino al 1937, un tipico ingresso da tempio massonico con quattro pilastri
sormontati da un frontone triangolare conforme in tutto e per tutto all'architettura massonica (56).
Dalle incisioni ancora conservate all'archivio di Stato di Amburgo, i locali di rappresentanza della
loggia sita in Hartungstrasse 9-11 inaugurata nell'agosto 1904 e che prendeva il nome dal fondatore
del B'nai B'rith, Henry Jones d'Hambourg, era simbolicamente fornita di tre finestre a vetrata.
Queste erano state realizzate su progetto di Ephraim Moses Lillen, noto artista dello stile Jugen e
rappresentavano Mos che annuncia la libert e il diritto, Hillel, che predica l'amore per l'umanit e
la Mnorah, il candeliere sacro (57). Ancora oggi, sul muro dell'Ordine a Washington scritto: "Il
mondo riposa su tre pilastri" (la conoscenza, il servizio di Dio e la bont) esattamente come la
massoneria che, essa pure, si fonda su tre pilastri.
28. Il rituale
Esiste un rituale ultra segreto del B'nai B'rith ('s) una mescolanza del rito di York (che sarebbe
stato fondato in Inghilterra nel XIV secolo) e del rito Odd Fellows, dal nome di un'associazione
fraterna massonica Non si conoscono associazioni fraterne del tipo Rotary o Lyons che abbiano un
rituale, al posto di un regolamento interno o di un codice di buon comportamento; questa una
prerogativa esclusivamente massonica. Il rituale una delle chiavi principali della massoneria, ne
la chiave. "I rituali e le regole delle logge costituiscono l'espressione e l'applicazione dei principi
che sono alla base dell'Ordine. Devono precisare le regole di condotta, i sentimenti e le idee elevate
che sono la nostra sola guida. In un certo senso rappresentano la calamita che deve attrarre verso il
nostro Ordine i profani e in seguito trattenere e mantenere i fratelli nel rispetto e nella
considerazione dell'opera alla quale hanno volontariamente consentito di associarsi" (60).
A differenza di ogni altra associazione filantropica o caritatevole che non sia la massoneria, il
B'nai B'rith ha, o aveva, diversi livelli di conoscenza rituale. "Secondo Grusd, il rituale contava sei
gradi che comunicavano i fini e gli obiettivi dell'Ordine, ognuno dei quali era illustrato da episodi di
storia ebraica, in modo da dare quella conoscenza che, disgraziatamente, mancava alla maggior
parte dei nuovi membri". Ne esistono, o almeno ne sono a lungo esistiti, almeno tre. Il capitolo VI
delle Leggi generali dell'I.O.B.B. (1860) che abbiamo potuto consultare, s'intitola Dei Gradi:
- paragrafo 1: nessun fratello potr ricevere un brevetto di secondo grado se non membro
dell'Ordine da almeno un mese.
- Paragrafo 2: nessun fratello potr ricevere il brevetto di terzo grado se non stato ammesso
precedentemente e non ha ricevuto il suo diploma di secondo grado.
Gli Ordinamenti delle Logge dell'I.O.B.B. (1860) indicano, al capitolo 10, I Gradi al
paragrafo 1: "Per ottenere un brevetto di grado, necessario essere in regola con il tesoro, assistere
regolarmente alle riunioni di Loggia, essere capaci d'intendere e spiegare il lavoro dei diversi gradi
nei quali si stati accolti, e ottenere il consenso della Loggia".
Il rituale originale stato rivisto nel 1857 dal rabbino rivoluzionario David Einhorn che si
largamente ispirato al rituale inglese Royal Arch. Sembra che esso sia stato in seguito regolarmente
rivisto e pi o meno "revisionato". Pare che i sei gradi, divenuti nel frattempo tre, siano stati
unificati nel 1879 in occasione della terza Convenzione generale dell'Ordine. Una delle ultime
revisioni sembra sia avvenuta in occasione della Convenzione di Tel-Aviv del 1975 nella quale
furono soppressi molti termini massonici: "Quello che non cambiato (...) che la nozione di fraternit stata integralmente mantenuta. Al livello delle Logge e del lavoro di tutte le cellule del
nostro ordine, del nostro vecchio Ordine, del nostro B'nai B'rith, la Loggia, il capitolo ristretto
restano perch tutti si sono resi conto che la fraternit, il rituale sono il cemento che permette di
lavorare in maniera diversa, in maniera molto pi costruttiva che nelle altre organizzazioni. Il nostro
rituale resta e non vi dunque alcun cambiamento a livello delle nostre Logge" (61).
35

Il Jdisches Lexicon precisa che "il rituale" costituito da "forme sotto le quali si svolgono la
vita comunitaria delle Logge, i segni e i simboli attraverso i quali si svolgono le relazioni dei
Fratelli tra di loro". Abbiamo gi visto che una parte del rituale consacrato alle iniziazioni che
esamineremo in seguito. Del rituale esistono altre parti, contrariamente a quanto pretendono certe
pubblicazioni e certi autori i quali affermano che esiste solo quello iniziatico, e che si tratterebbe
soltanto di una breve formalit. In realt le riunioni del B'nai B'rith si svolgono come quelle
massoniche (62): rituale d'apertura, lettura del piano di lavoro svolto nella riunione precedente e
approvazione dello stesso, informazione sui lavori della Loggia, lettura della corrispondenza,
informazioni delle commissioni specializzate, affari particolari, informazioni sui fratelli assenti,
varie ed eventuali, rituale di chiusura. La stessa fonte indica: "Coloro che partecipano alla lettura
del rituale lo devono conoscere bene al fine di fare di questa lettura un atto ispirato". Si
evidentemente lontani dal Rotary o dal Lyons Club.
Il rituale impone la fede in Dio ed esclude gli atei, come indica l'estratto di una rivista del
B'nai B'rith (`): "Durante un'iniziazione, uno dei candidati interruppe il Fr. Presidente nel bel mezzo
del suo discorso d'iniziazione rituale nel punto in cui si esprime chiaramente la nostra fede in Dio,
dichiarando di essere un ateo convinto. Di fronte a tale fatto, il Fr. Presidente, conformemente al
paragrafo 1, art. 3 della Costituzione dell'Ordine stato obbligato a sospendere l'iniziazione e a
rinviare il candidato, non potendolo accettare come membro dell'I.O.B.B. Il caso fu sottoposto al
Comitato esecutivo che approv la condotta del Fr. Presidente". Inoltre le riunioni non si possono
tenere il giorno o la vigilia delle feste ebraiche (Rosch, Hashana, Yom Kippour, Soucoth, Pessah,
Pourim ecc.) cos come pure nei giorni di digiuno.
29. II rituale d'iniziazione
La stessa cerimonia d'iniziazione, di cui sfortunatamente non abbiamo il rituale completo, ha
forti connotazioni religiose che lo rendono fondamentalmente diverso da quello di accoglienza di un
membro in un'organizzazione qualunque. Tale religiosit risulta evidente dal discorso tenuto dal
rabbino Marcus in occasione dell'accoglienza di nuovi fratelli: "Quando s'intonano gli accordi del
coro dell'iniziazione, ci pare d'intendere il suono amico della Patria. Non solo le citazioni bibliche
ma pure l'intero testo della cerimonia e i suoi simboli ci ricordano il tempo in cui Dio concluse
l'Alleanza con i nostri antenati, si rivel a essi, e ordin loro cosa dovevano fare e cosa dovevano
abbandonare. Sono sentimenti religiosi quelli che la cerimonia d'iniziazione risveglia in noi,
sentimenti religiosi come quelli che furono ispirati ai nostri avi da Mos, infine quella religiosit
tramandata di padre in figlio attraverso i secoli. Per me, che ho avuto l'occasione di conoscere
personalmente alcuni degli autori di questo rituale, che conosco come persone non che frequentano
mai o quasi mai le sinagoghe e la cui religione si manifesta diversamente dal modo convenzionale,
per me, dico, questo nuovo rituale d'iniziazione la prova che lo spirito ebraico e l'antico
sentimento ebraico hanno mantenuto tutta la loro vitalit". Ancora oggi le iniziazioni sono molto
complete e ricche di simboli, come dimostra la lettura delle prime impressioni d'iniziazione,
piattaforma tradizionale massonica, di una giovane sorella francese nel 1973 (63) e che qui
riproduciamo.
Uno dei segni del legame B'nai B'rith-massoneria che non vi si entra con una firma, ma
tramite un'iniziazione cio l'inizio di una nuova vita. Non ha il significato di una semplice
cooptazione come per un club qualsiasi, ma di una vera cerimonia rituale (64): nelle logge B'nai
B'rith tutti gli ebrei sono i benvenuti e vi si sentono a proprio agio. Erano gi "Fratelli" prima di
aver gustato la poesia del rituale dell'iniziazione. Erano "Figli dell'Alleanza" fin dalla nascita e
l'Alleanza non stata stipulata da alcuni uomini riuniti in Logge, essa stata stipulata tra Dio ed
Israele ai piedi del Monte Sinai. Si potrebbe dire, in senso figurato, che Abramo, il padre della razza
ebraica, fond la prima loggia e che trov il suo rituale quando lev gli occhi verso la miriade di
stelle della volta celeste e vide l'opera di un Creatore. Le stelle gli parlarono, gli dissero: "Guarda, il
tuo popolo sar come le stelle del cielo... sii benedetto...".
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Non abbiamo potuto trovare n il rituale completo n quello d'iniziazione in francese, che
sono segreti. Abbiamo tuttavia potuto esaminare il rituale d'iniziazione attualmente in vigore negli
Stati Uniti (65), pubblicazione interna del B'nai B'rith, del quale pubblichiamo qui i passaggi chiave
in una traduzione il pi fedele possibile, conservando gli arcaismi e le maiuscole.
1) Discorso di accoglienza del candidato, pronunciato dal Presidente di Loggia.
Padre di tutti gli Uomini,
Ripieni di uno spirito di fraternit e benevolenza, ci siamo riuniti questa sera per accogliere
quelli della nostra fede che hanno deciso di bussare alle porte del B'nai B'rith, i Figli dell'Alleanza,
che sono fondati sulle pietre angolari che costituiscono la giustizia, la misericordia, l'amore fraterno, e la rettitudine.
Trecento anni fa, i discendenti di Abramo si sono assunti la sacra responsabilit di consacrare
la loro vita ai principi di libert, uguaglianza ed amore fraterno dell'uomo. Attraverso il tempo,
allorquando il fanatismo e la tirannia mostrarono le loro orribili teste, i nostri padri, i Figli
dell'Alleanza, rimasero fedeli ai loro impegni, stoicamente e malgrado i sacrifici. Furono i campioni
della giustizia sociale e sognarono segretamente il giorno in cui la verit e l'equit avrebbero potuto
squarciare il velo dell'arroganza e dell'ingiustizia. Concedi, o Dio, che tutti coloro che sono riuniti
sotto la bandiera del B'nai B'rith possano ottenere la realizzazione di quello per cui il nostro popolo
si battuto per cos tanto tempo. Possa la nostra condotta quotidiana riflettere sempre la dignit e
l'onore attraverso l'universale Casa d'Israele. Possa non affievolirsi mai la nostra devozione al
benessere del nostro paese. Possa la nostra Mnorah diffondere in futuro i caldi raggi riparatori
della Luce, della Verit, della Giustizia, della Benevolenza, dell'Amore fraterno e della Pace.
Rafforzaci, insieme con gli amici della libert in ogni luogo, per portare la nostra pietra
all'accelerazione dell'arrivo dell'era, attesa da cos tanto tempo, in cui la giustizia scorrer come una
potente corrente e la pace universale sar l'eredit eterna di tutti i Tuoi figli; Amen.
2) Giuramento nella Loggia B'nai B'rith.
Mettete la vostra mano destra sul cuore.
Alla presenza di Dio onnipotente e di tutti coloro qui convenuti, giurate solennemente di
proteggere e difendere la fama del Giudaismo e promettete di sostenere il programma del B'nai
B'rith al meglio delle vostre possibilit. Questo programma una regola di vita, il servo di Zeduka
(la giustizia) e della giustizia, divenuta cara alla nostra nazione, alla comunit ebraica e a tutta
l'umanit. Se consentite a tutto ci, caro fratello, dite "s, lo prometto".
In segno simbolico dell'alleanza fatta tra Dio ed i Figli d'Israele, vi dichiaro membro della
Loggia XXX n YYY del B'nai B'rith.
Siete invitato ad assistere a tutte le riunioni e a prendere parte alle attivit della Loggia.
Vogliate accettare questi doni con gli omaggi della Loggia XXX. Leggete attentamente i documenti
che vi troverete. Ci vi aiuter a saperne di pi sul B'nai B'rith. l'emblema dell'Ebreo, del Figlio
dell'Alleanza. Portatelo con fierezza. Felicitazioni. Shalom.
3) Cerimonia di accensione della mnorah.
- Le sette braccia della Mnorah si elevavano nel primo tabernacolo eretto per la gloria di Dio
nello splendido tempio della citt sacra. stato scelto come emblema dell'ordine del B'nai B'rith e
in ogni Loggia se ne trova uno che ora vi domando di osservare con attenzione. La Mnorah
simbolizza la missione di Israele, quella di riempire il mondo con la luce della divina verit. Ogni
braccio simbolizza un nobile ideale.
- (Accendendo la prima candela) Luce. Al principio le tenebre erano al di sopra dell'oceano e
lo spirito di Dio si sporse al di sopra delle acque, e Dio disse, sia la luce e la luce fu. Fu l'atto
decisivo della creazione. Esso cre l'universo e con la luce lo rese luminoso e caldo. Dal primo
giorno, la natura attesta l'esistenza del Dio vivente.
- (Accendendo la seconda candela) Giustizia. La giustizia dev'essere ci che tu persegui. La
giustizia sostiene il mondo e ordina le cose umane. Protegge i deboli e frena i potenti. Mantiene
l'equilibrio tra diritti eguali e ci rinforza per eguali doveri.

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- (Accendendo la terza candela) Pace. La rettitudine lavora e porter la pace, la conseguenza


sar l'acquietamento e la tranquillit eterna. La fatica e il lavoro degli uomini, cos come il
godimento dei frutti del lavoro, necessitano la garanzia della pace. La sicurezza della casa, il suo
carattere sacro e il mantenimento delle virt sono assicurate solamente dal sorriso della pace.
- (Accendendo la quarta candela) Verit. La verit il segno distintivo di Dio. La verit il
cuore della vita. Senza di lei il lavoro non ha valore; nessuna parola ha credito; senza moralit,
nessun rispetto; senza talento, nessun potere. Israele ha innalzato la bandiera della verit nell'epoca
tenebrosa dell'ignoranza del mondo e la sua missione quella di portare e far sventolare sempre
questa bandiera, sigillo del Dio vivente.
- (Accendendo la quinta candela) Beneficenza. Colui che ha un occhio benefico, sar
benedetto per aver donato il suo proprio pane ai poveri. Che Dio onori ogni luce. Ciascuno di noi
pu, in modo diverso, rendere servizio agli altri. La cattiva sorte pu abbigliarsi in abiti differenti, ci
porta a dare un aiuto generoso e regolare, e inoltre a donare una fraterna simpatia.
- (Accendendo la sesta candela) Amore fraterno. Devi amare il tuo prossimo come te stesso.
L'amore fraterno ci insegna a non lavorare solamente per noi ma ad essere utili agli altri e a operare
per la loro felicit. L'amore fraterno unisce gli uomini tra di loro e, nell'esercizio di questa virt,
realizziamo la comune fraternit con Dio e con gli uomini.
- (Accendendo la settima candela) Armonia. Guardate com' benefico e piacevole per i fratelli
vivere insieme nei legami dell'unit. la solidariet, e non la contestazione o l'esercizio della forza,
che rende possibile una vita felice. L'armonia tra i cittadini la sorgente della forza di un popolo.
Questo spirito ha dato a Israele tanto il potere in passato quanto la speranza per il suo futuro.
30. Un falso problema
Come si vede, in definitiva, sapere se, nella realt, il B'nai B'rith o no un ordine massonico,
riveste un'importanza relativa. Si tratta in realt di un falso problema. Anche se oggi
l'organizzazione rifiuta di riconoscersi come ordine massonico, esso lo in virt della sua origine,
della sua ispirazione deista, della sua costituzione, del suo rituale, dei suoi gradi, delle sue
iniziazioni, dei suoi metodi, della sua tecnica d'insegnamento, dei sui fini, della sua organizzazione,
dei suoi segreti, dei suoi segni distintivi e di riconoscimento, del suo spirito ecc. Si dir al massimo
che si tratta di un ordine massonico a parte, in ragione della sua specificit primaria: l'obbligo per i
suoi membri di essere ebrei, cosa che, a differenza della frammassoneria classica, gli sottrae il
principio dell'universalit. L'unico quesito che ci possiamo porre, quello di sapere se il B'nai B'rith
conserva una vera specificit massonica o se questa si persa poco a poco nel corso degli anni.
Non saremo noi a concludere, lasciamo la parola al Fratello Robert Bhara, ex Presidente
della loggia Edwin Guggenheim di Villeurbanne, il quale rispose a tale domanda non molto tempo
fa, con un intervento scritto che sembra uscito da una rivista massonica (11): Si dice che il B'na
B'rith sia storicamente una societ iniziatica della quale resta ancora qualche frammento. Quanti dei
suoi membri conoscono il significato di tale parola (iniziatico) o della parola "rituale"? Chi ha fatto
una riflessione sul fondamento di questa iniziativa e chi addirittura ne ha avuto la velleit? (...)
All'alba degli anni ottanta, il Consiglio internazionale del B'na B'rith ha giudicato che, per
affrontare il XXI secolo e per dare al nostro popolo un avvenire e una speranza, bisognava liberarsi
della nozione di "societ esclusiva". Il 12 marzo 1983 a Gerusalemme, il suo Presidente aveva
incoraggiato il B'nai B'rith a un forte reclutamento, abolendo tutte le barriere. Mossi da un nobile
sentimento, i saggi del B'na B'rith si sono, a mio avviso, sbagliati quanto ai mezzi, almeno in
Francia e forse in Europa (...). Il lavoro in loggia, con la sua disciplina e il suo rituale,
obbligatorio. Ci presuppone a monte un certo numero di filtri in una loggia che vive e per questo
motivo ha molte riunioni chiuse. Perch il B'na B'rith non una sorta di Lyons Club. Solo in
seguito ci si apre di pi in pi e l'effetto massa pu entrare in gioco.

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No, Pilato non si lavato le mani alla moda ebraica.


No, Pilato non ha protestato la sua innocenza.
No, la folla giudea non ha gridato: "Il Suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli".
Ma perch insistere ancora? La causa chiusa. Lo per tutti gli uomini in buona fede.
Jules Isaac, storico francese e membro del B'nai B'rith
31. IL CRISTIANESIMO RIVEDUTO E CORRETTO DAL GIUDAISMO
32. Si sarebbe antisemiti soltanto perch si racconta il vangelo?
Un caso esemplare, che ha coinvolto cittadini francesi, si avuto a New York nel maggio del
1993. Durante la stagione teatrale 1992-93 un regista francese, Robert Hossein, uomo con simpatie
di sinistra, autore di Danton, Robespierre ecc., mette in scena in Francia, con grande successo (da
800.000 a 900.000 spettatori) una rappresentazione ispirata ai vangeli, Il suo nome era Ges. Il
copione firmato d'accordo con lo storico ed accademico Alain Decaux, gi ministro delegato alla
Francofonia del governo socialista di Michel Rocard (1988-1991). Egli altres membro della
L.I.C.R.A. e dell' M.R.A.P., le due principali organizzazioni antirazziste francesi. Una sessantina di
attori prendono parte allo spettacolo che mescola teatro mimato con uno sfondo cinematografico e
musicale, per narrare la vita di Cristo secondo i Vangeli. Lo spettacolo ottiene il sostegno della
Lega internazionale contro il razzismo e l'antisemitismo (con una lettera personale del Presidente
della L.I.C.R.A., Jean-Pierre Bloch, membro del B'nai B'rith francese). La stessa attenzione viene
dalla parte religiosa, in particolare da suor Emmanuelle ("Riprendo fiducia nell'uomo. Riparto
esaltata") e di Mons. Jean-Marie Lustiger, arcivescovo di Parigi. Ricordiamo che quest'ultimo, di
origine ebraica, si convert al cattolicesimo nella sua giovinezza a Orlans nel 1940. Nessuna
critica, al contrario. Confortato dal successo, Hossein decide di portare lo spettacolo negli Stati
Uniti, ove debutta i16 aprile, riportando un successo trionfale a Baltimora, Boston, Minneapolis ecc.
Quando per l'opera sta per andare in scena a New York, i12 giugno, nella celebre Radio City Hall,
l'A.D.L. intraprende una campagna intimidatoria (boicottaggio davanti alla sala), per ottenere, in
mancanza della sua proibizione, numerose modifiche argomentando che certe scene dell'opera
sarebbero antisemite poich presenterebbero la comunit ebraica come responsabile della morte di
Cristo (il dogma del deicidio stato abbandonato dal Concilio nel 1965).
Tuttavia si legge chiaramente nel Vangelo secondo Matteo (versetti 24, 25, 26 del capitolo
XXVII), nel passaggio in cui Ponzio Pilato, rivolto al popolo ebraico dice: "Non sono responsabile
di questo sangue, a voi decidere" e tutto il popolo rispose: "che questo sangue ricada su di noi e sui
nostri figli"; allora egli rilasci Barabba. "Quanto a Ges, dopo averlo fatto flagellare, lo consegn
affinch fosse crocefisso". Di conseguenza, in un comunicato, l'A.D.L. afferma che "non si deve
fare apparire il popolo giudeo come un popolo colpevole di deicidio". Per il rabbino James Rudin
"l'opera antiebraica pi per gli elementi visivi che per il testo (...). Tutto fatto perch i preti ebrei
siano rappresentati come i cattivi. Abiti di velluto scuro, sete brillanti e gioielli d'oro Atmosfera
macabra e perversa. (Lo spettacolo) veicolo di un messaggio potente e devastante" ('). In realt i
costumi s'ispiravano alle tele di Rembrandt e Caravaggio. Per Robert Hossein (2) si assisteva a
"un'operazione di destabilizzazione e a un ridicolo protezionismo da parte della lobby ebraica
newyorkese". In effetti egli credeva di aver preso tutte le precauzioni: "Sono scandalizzato e
stupefatto. Non avrei mai immaginato un fatto del genere. Si sa che non vi neppure una parola nel
testo che non sia stata presa dai quattro Vangeli. Nemmeno una volta si pronuncia la parola `ebreo'.
Mai si parla di Giudea, di sommi sacerdoti, di farisei. incredibile!". In un'altra intervista (3),
Hossein spiega: "Non taglier niente, neppure una sequenza. Il significato lampante anche per un
bambino di otto anni. Non sono il responsabile dei Vangeli. Essi sono quello che sono da secoli.
Ci che pu urtare l'intransigenza con la quale l'abbiamo montato, con occhio tollerante per il
cristianesimo. Cosa volete che tagli?"

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Quindi, all'inizio, Hossein e Ducaux rifiutano ogni censura, poi l'accettano a causa delle
implicazioni finanziarie, dopo una negoziazione condotta da un avvocato franco-americano, Arnaud
Klarsfeld, alto responsabile della L.I.C.R.A. e figlio di Beate e Serge Klarsfeld, (quest'ultimo
fondatore dell'Associazione dei figli e figlie dei deportati ebrei di Francia e dell'associazione ebraica
per il giudizio dei criminali di guerra nazisti, segretario generale del Centro di documentazione
ebraica contemporanea). Di fronte alle condizioni loro imposte, Hossein e Decaux chiedono di poter
ritirare il loro nome dai programmi. In realt non vi sono pi n la pubblicit luminosa in Times
Square (al suo posto vi quella dello spettacolo successivo, i Gypsies Kings), nessun annuncio
pubblicitario sui giornali locali, prenotazioni chiuse con una settimana d'anticipo, rimborso dei
biglietti a chi lo desidera, "prima" davanti a una platea particolarmente diradata. Tuttavia erano gi
stati venduti 30.000 biglietti per le dieci rappresentazioni previste, di cui due in spagnolo. Non se ne
terranno che sei. Hossein, alla "prima", far leggere questo testo: " Delle leghe contestatrici hanno
voluto proibire lo spettacolo. Si trovato un accordo, tutti sono contenti, ma molto viene a mancare
stasera, a cominciare dal pubblico". Tra le varianti figurano: il colore degli abiti dei sacerdoti e dei
gran sacerdoti, che da nero diventa marrone; le maschere mortuarie abolite; l'occultamento di un
passaggio in cui gran sacerdote decreta la morte di Ges.
Un lungo testo, che sancisce la totale vittoria all'A.D.L., deve essere letto prima di ogni
rappresentazione: "Ges, per i cristiani Figlio di Dio, stato ebreo per tutta la sua vita. Era nato in
una famiglia ebrea e pass tutta la vita nella societ ebraica. Gli insegnamenti di Ges venivano dati
alla maniera giudaica dell'epoca. Parlava nelle sinagoghe e nei templi. Purtroppo, fino a poco tempo
fa, gli ebrei erano ritenuti responsabili della morte di Ges. Nessuna accusa ha mai fatto scorrere
altrettanto sangue. Bisogna ricordare, una volta per tutte, che Ges stato condannato da un
tribunale romano presieduto da un governatore romano. Abbiamo conosciuto troppe inquisizioni,
troppe Auschwitz per dimenticarlo. possibile che alcuni momenti specifici della rappresentazione
che state per vedere suggeriscano un'immagine negativa di certe cariche ebraiche. I produttori
desiderano affermare chiaramente che con questo lavoro non hanno avuto alcuna intenzione di
denigrare o criticare il popolo ebraico vissuto all'epoca di Ges o vivente oggi. Noi ci auguriamo
che quest'opera porti il suo contributo alla tolleranza tra i popoli della terra".
Il Le Figaro (4) si chiede: "Per meglio comprendere lo spettacolo e non vedervi intenti
antisemiti, era veramente necessario vestire i sacerdoti di marrone anzich di nero, bandire dal testo
la parola `farisei', `sommi sacerdoti' e `scribi', non vedere pi le loro maschere proiettate sul fondale
scenico, nascosto da una tenda durante i passaggi incriminati? (...) Non era forse meglio, visto il
grande successo della tourne negli Stati Uniti, continuare le proiezioni in nome della libert
d'espressione ed attendere le reazioni del pubblico piuttosto che fare delle incredibili concessioni?"
Della stessa opinione (5) si dichiara Tho Klein, gi presidente del Consiglio rappresentativo
delle istituzioni ebraiche francesi: "Conosco bene Robert Hossein, mi pare completamente privo di
antisemitismo o d'intenzioni antisemite (...). Non ho visto per intero lo spettacolo. Ho solo assistito
a una mezz'ora di prove, ma non mi parso che il testo contenesse propositi antisemiti. (...)
Comunque sia, se fosse stato davvero antisemita e considerato il gran numero di persone che
l'hanno visto, in Francia ci sarebbero state delle reazioni".
Delfeil De Ton (6) riassume, nel suo inconfondibile stile, l'intera faccenda: "I francesi non
avevano reagito. Le rappresentazioni parigine erano state addirittura trionfali. Vergogna a noi.
Come abbiamo potuto sopportare che, nel loro spettacolo Il suo nome era Ges Robert Hossein e
Alain Decaux abbiano potuto pretendere che siano stati i giudei a condannare a morte Ges Cristo?
Fortunatamente, militanti americani hanno denunciato questa manifestazione di antisemitismo. (...)
HosseinDecaux fascisti! Hossein-Decaux nazisti!"
33. Revisionismo evangelico
La portavoce dell'A.D.L., Myrna Shinbaum, si difende in modo sorprendente dall'accusa di
censura nei confronti del duo Hossein-Decaux ('): "Non abbiamo mai cercato di impedire lo
40

spettacolo. un sistema educativo, lavoriamo ora coi produttori per modificare il testo affinch non
sia offensivo n per i giudei n per i cristiani". E perch, si chiedono alcuni non modificare i
Vangeli in senso pi favorevole al giudaismo? E di questo parere l'intellettuale Raphael Drai ('):
"Ancora oggi non si pu leggere il Vangelo senza diventare antisemiti. Le Sacre Rappresentazioni
della Passione sono un incitamento all'omicidio". Le accuse virulente fatte alle diverse
rappresentazioni della Passione non sono nuove. Il B'ni B'rith Magazine (`') riporta, nel bilancio
annuale dell'A.D.L. per il 1937, ben 750 casi di antisemitismo, tra i quali "51 libri, 41 tesi di laurea,
74 articoli o opuscoli, 115 discorsi" ecc. e "23 rappresentazioni della Passione". Da pi di
quarant'anni l'A.D.L. e il B'nai B'rith non hanno avuto tregua nel perseguire lo scopo di ottenere
costanti modifiche alla pi celebre Passione del mondo, la Passione di Oberammergau (Baviera,
Germania) che la popolazione recita ogni dieci anni seguendo un testo del 1634, rivisto nel XIX
secolo, in ricordo della fine di un'epidemia di peste. L'A.D.L. ha edito un'opera destinata a
distruggere le rappresentazioni sulla Passione di Cristo, The Oberammergau Passionspiel (che non
riguarda solo la Passione in quel comune), di Leonard Swidler e Gerard S. Sloyan. Nel 1980 il
Dipartimento americano della difesa, su pressione del B'nai B'rith inviava una circolare alle forze
armate di stanza in Germania domandando di cessare ogni propaganda per la Passione di Oberammergau a causa della sua "connotazione antisemita". Non sono solo le Passioni e le Vie Crucis a
essere nel mirino, come si deduce dal B'ni B'rith Magazine (`) che si felicita per il divieto di
rappresentare nelle scuole di New York ovest e di Baltimora Il Mercante di Venezia di Shakespeare.
Al contrario, il B'nai B'rith ha stipulato un accordo per promuovere i "buoni" libri, i "buoni" lavori
teatrali e i "buoni" film cos come gi aveva fatto con I Dieci Comandamenti di Cecil B. De Mille.
34. Gli Stati Uniti non sono una nazione cristiana
L'A.D.L. ed il B'nai B'rith hanno sempre combattuto per una stretta separazione tra la Chiesa
e lo Stato, cosa di cui l'A.D.L. si felicita in un libro di sua pubblicazione ("): "Dal 1948, l'A.D.L.
stata parte attiva (sotto forma di "amico-consigliere") in praticamente tutti i maggiori processi
relativi alle relazioni tra Chiesa e Stato, chiedendo sempre una stretta interpretazione della clausola
di separazione... L'A.D.L. lavora costantemente per una stretta separazione della Chiesa dallo Stato,
un impegno che risale alla prima partecipazione della lega a un processo riguardante la scuola: Mc
Collum contro il Ministero dell'Educazione... Il muro che separa la Chiesa dallo Stato deve essere
ricostruito e rinforzato, in modo che la libert religiosa sognata da Jefferson e dagli altri padri
fondatori resti ora e sempre un esempio per il mondo intero". Dietro questa professione di fede nella
tolleranza e laicit, si cela in realt una messa in discussione sistematica, da parte del B'nai B'rith e
dell'A.D.L. delle pratiche religiose maggioritarie, cio della religione cristiana (cattolici, protestanti,
ortodossi) in seno alle scuole pubbliche (e anche private, di tipo universitario), nell'amministrazione, i comuni, la vita locale ecc. Il fine quello di ottenere, con una utilizzazione al
limite del diritto, il ripudio ufficiale delle basi della civilizzazione occidental-americana, fondata
particolarmente sulla Bibbia.
- Tempo libero. L'A.D.L. si costantemente opposta alla possibilit di mettere a disposizione
degli allievi il tempo necessario per partecipare ad attivit religiose, anche su base volontaria, per
esempio con l'accordo dei genitori, per avere un'istruzione religiosa.
- Scuola privata. L'A.D.L. si costantemente opposta a contributi pubblici alle scuole private
confessionali.
- Preghiera. La Corte Suprema, su istanza dell'A.D.L. ha fatto bandire le preghiere, anche se
volontarie e silenziose, sia nelle scuole che nei tribunali e in tutte le sedi locali, comunali, federali o
statali. Si ricordi che il Presidente degli Stati Uniti, paese intriso di religiosit fin dalla sua creazione
da parte dei padri fondatori, giura ancora oggi sulla Bibbia. Successivamente l'A.D.L. ha ottenuto
l'abolizione di qualsivoglia giuramento di funzionari pubblici che si basi sulla fede in Dio (1961), la
proibizione della lettura di un versetto biblico all'inizio delle lezioni del mattino (1963), la
proibizione della presenza visibile di una Bibbia nelle classi ecc.
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Tuttavia non vi opposizione dell'A.D.L. quando si tratti dell'Antico Testamento (la Bibbia
degli ebrei). Fu cos che l'A.D.L. non si oppose all'esposizione dei dieci comandamenti nelle scuole
del Kentucky (1980): "L'uso secolare dei Dieci Comandamenti visto chiaramente nella sua
adozione come il codice legale fondamentale della civilizzazione occidentale e della legge comune
degli Stati Uniti".
- Canti natalizi, inni religiosi. L'A.D.L. ha tentato di fare bandire dalle scuole i canti di Natale
(Christmas carols) oppure salmi religiosi; senza successo, per il momento.
- Circoli religiosi. In virt dell'E.A.A. (Equal Access Act), gli animatori dei club religiosi
(lettura della Bibbia ecc.) hanno ottenuto un "identico accesso" ai benefici accordati agli altri club
nelle scuole e nei licei, dato che le attivit religiose fuori orario scolastico sono considerate una
forma di libert di espressione. L'A.D.L. ha tentato d'impedire questo accesso in nome della laicit.
Ad esempio, nel 1993, l'A.D.L. si opposta al fatto che una scuola prestasse un proiettore a una
associazione evangelica per proiettare un film fuori dall'orario scolastico.
- Simboli religiosi. Negli Stati Uniti ormai anticostituzionale per le diverse organizzazioni
statali celebrare Natale o le altre feste religiose cristiane esibendo simboli religiosi come la croce, il
presepio o le immagini di Cristo. Si possono loro sostituire Santa Claus, le renne o l'albero di
Natale, che sono considerati di natura secolare. Cos nel 1991 l'A.D.L. ha intentato un processo a
un'amministrazione comunale che aveva allestito alcune scene della vita di Cristo in un giardino
pubblico, argomentando che il comune non si accontentava di celebrare il Natale ma dava sostegno
alla religione cristiana. Allo stesso modo l'A.D.L. e il Congresso ebraico americano combattono le
municipalit che patrocinano o sovvenzionano i presepi Al contrario, quando la setta ebraica
integralista dei Loubavitch eresse un'immensa Mnorah su di un terreno comunale di Beverley Hills
per celebrare la festa ebraica d'Hanoukah, l'A.D.L. giudic che porle accanto un albero di Natale
(non una croce) era un compromesso accettabile.
- Bibbia. Dal 1992 oramai anticostituzionale per un insegnante leggere in silenzio la Bibbia
durante le lezioni, ad esempio durante le prove d'esame o una lettura individuale. La Bibbia non pu
pi essere esposta sulla cattedra. altrettanto anticostituzionale che una biblioteca di classe
contenga testi religiosi: una sentenza ha proibito la presenza di due libri religiosi, La Bibbia in
immagini, La storia di Ges, unitamente ad altri 240 libri tra cui figurano Tom Sawyer e Il mago di
Oz. La Corte tuttavia non si ancora opposta alla presenza di un manuale di mitologia greca o di un
libro sulla religione indiana.
L'A.D.L. ha dato il suo sostegno al capitano Simcha Goldman nella sua battaglia contro il
regolamento dell'esercito americano.
Durante i primi tre anni d'ingaggio, questo ufficiale dell'aeronautica, psicologo di formazione,
portava sul capo, durante il servizio, una yarmulkah (piccola calotta). Violava cos il regolamento
dell'Air Force che definisce con molta precisione il tipo di uniforme da indossare, ma i superiori
lasciavano correre. Quando una circolare stabil che ci si doveva attenere strettamente alle direttive
di servizio, a Goldman fu richiesto di abbandonare la yarmulkah. Egli allora ricorse a un'azione
legale pretendendo che si era violata la sua libert religiosa. La Corte gli diede ragione, stimando di
poca rilevanza il fatto di portare quel copricapo "che non ledeva il morale e l'obbedienza" dei
regolamenti militari.
Tuttavia, la corte d'appello di Washington giudic che l'uniforme era soggetta a un solo
codice. L'A.D.L. e altre cinque organizzazioni ebraiche domandarono allora di riaprire la causa e di
rivedere il giudizio. Il rapporto giuridico dell'A.D.L. fece notare che le restrizioni al libero esercizio
della libert religiosa "devono essere strettamente esaminate e che devono essere giustificate da un
confronto con gli interessi del governo". Solo gli interessi "di ordine superiore" potrebbero
giustificare una tale proibizione. Allo stesso modo l'A.D.L. ha dato il suo sostegno (ami~ cus brief
Church of the Lukumi Babalu v. Hialeah) alle chiese di culto vod di derivazione diabolica
(Santeria) che praticano sacrifici rituali di animali vivi nel corso di cerimonie sataniche (polli, cani
ecc.). Ci al fine evidente di non permettere che siano messe in discussione le pratiche rituali
religiose ebraiche, ad esempio la chehita.
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- Referenze religiose. Il 3 novembre 1981 l'A.D.L. ha ottenuto da un tribunale della California


l'abolizione di un annuario professionale confessionale dal titolo Christian Yellow Pages. Il suo
direttore fu condannato a pagare i danni e gli interessi a svariati capi d'azienda ebrei che avevano
richiesto delle inserzioni pubblicitarie, dietro richiesta, pare, dell'A.D.L. dato che sono i suoi
avvocati che li hanno rappresentati al processo. Naturalmente le loro pubblicit era stata rifiutata. Al
contrario, quando apparve un annuario dello stesso tipo ma destinato alla comunit ebraica, lo
Jewish Yellow Pages, l'A.D.L. stim che la pubblicazione non era discriminatoria dal momento che
chiunque poteva acquistarvi spazi pubblicitari, e specialmente gli ebrei che credevano in Ges in
quanto Messia, e che vi potevano figurare tutti coloro che erano fornitori degli ebrei pur non
essendo della stessa religione!
35. Il cardinale del B'nai B'rith
Il 16 novembre 1991 il cardinale Albert Decourtray, arcivescovo di Lione, gi presidente della
Conferenza episcopale, veniva insignito del premio internazionale dell'azione umanitaria da parte
del Distretto XIX (Europa) del B'nai B'rith (`3). Il premio fu consegnato nella sede prestigiosa del
museo gallo-romano di Lione. Tra le duecento personalit presenti figurava il sindaco di Lione
Michel Noir (una volta del partito R.P.R. gollista e fondatore della Nouvelle Dmocratie),
accompagnato dalla moglie Danile. Si not pure la presenza di Michel Mercier, presidente U.D.F.
(giscardiani) del Consiglio generale del Rodano. Era stato lui che aveva messo a disposizione del
B'nai B'rith il museo pubblico per la serata di gala. Vi erano inoltre Jean Kahn, presidente delle
istituzioni ebraiche di Francia e del Consiglio ebraico europeo, Ren Samuel Sirat, presidente della
conferenza europea dei rabbini, il gran rabbino Wertenschlag, padre Dujardin. Fu Maurice
Honigbaum che consegn a Decourtray la pi alta onorificenza del B'nai B'rith con le parole
"questo vigile guardiano della nostra memoria". In realt, il Primate delle Gallie aveva nel passato
offerto numerose testimonianze d'amicizia alle istituzioni ebraiche: membro dell'Amicizia giudeocristiana, era gi stato invitato nella sede lionese del B'nai B'rith nel 1988. Considerato "uno dei
vescovi pi filosemiti di Francia" (") era stato uno dei tre cardinali della delegazione incaricata di
regolare l'affare del Carmelo di Auschwitz: alcune suore avevano installato un Carmelo di preghiera
in un vecchio teatro del campo di concentramento di Auschwitz dove erano stati detenuti in particolare prigionieri cattolici polacchi, a differenza del campo di Auschwitz-Birkenau, situato a
diversi chilometri da l, dove i prigionieri erano stati essenzialmente ebrei. Diverse organizzazioni
ebraiche, le pi virulente delle quali erano il B'nai B'rith e l'A.D.L., volevano tuttavia la chiusura
del Carmelo. Decourtray fu il loro principale difensore e l'ebbe vinta. Un segno dell'importanza che
il B'nai B'rith di Francia dava alla questione dato dal pellegrinaggio ad Auschwitz di un
imponente gruppo composto da 180 Fratelli e Sorelle francesi effettuato il 14 gennaio 1990.
Organizzato da Odette Lang, Monique Sander e George Blumberg, la missione era guidata da Marc
Aron unitamente ai rabbini Marc-Alain Ouaknine e Daniel Fahri. I pellegrini erano altres
accompagnati da M. Wulkanowicz, mediatore del governo polacco per il Carmelo (`)
Mons. Decourtray si era inoltre pronunciato in favore di un riconoscimento vaticano dello
Stato d'Israele e non aveva esitato ad aprire gli archivi della Diocesi alla commissione d'inchiesta
sul ruolo della Chiesa nei confronti del miliziano Paul Touvier, accusato di crimini contro l'umanit
(esecuzione di sette ostaggi ebrei in seguito all'assassinio di Philippe Henriot quando i tedeschi
avevano richiesto cinquanta esecuzioni).
In occasione della consegna di questa onorificenza, sia il Dr. Marc Aron, presidente della
sezione francese del B'nai B'rith, che il gran rabbino Ren Samuel Sirat nei loro discorsi, cos come
Decourtray nella sua risposta, definirono esattamente l'evoluzione delle relazioni tra la Chiesa di
Francia e la comunit ebraica. Essi testimoniano lo straordinario slittamento del dogma cattolico
verso il riconoscimento del giudaismo quale "fratello maggiore" (`).
Riassumendo, per Decourtray, "la memoria cristiana si fonda sulla memoria ebraica" e, per
Marc Aron, "nell'avvicinamento giudeo-cristiano si sono fatti pi progressi in 25 anni che in 2000".
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Troverete riportati in questo libro questi stupefacenti discorsi che la stampa ha passato sotto silenzio
("). Ve ne raccomandiamo vivamente la lettura, poich questi testi da soli sono sufficienti per capire
cos' il giudeo-cristianesimo visto dal lato cattolico-romano-conciliare e dal lato giudaico.
36. L'Isaac dei "Malet-Isaac"
Una delle allusioni pi interessanti contenute nel discorso di Marc Aron quella concernente
Jules Isaac e che riguarda l'evoluzione della relazione tra ebrei e Vaticano: "Poi venne Jules Isaac,
un B'nai B'rith; il suo incontro col Papa l'iceberg. Vaticano II, Nostra AEtate, le direttive
conciliare, che hanno come fine lo sradicamento dalla catechesi e dalla liturgia di ogni concetto
antiebraico". Chi allora questo Jules Isaac cos potente da convincere Giovanni XXIII? Egli ben
noto a tutti i francesi, ma non nella sua qualifica di affiliato al B'nai B'rith: si conosce la sua
appartenenza alla redazione di "Malet Isaac" il celebre manuale di storia delle scuole secondarie,
studiato per decenni.
Per la comunit ebraica invece si tratta dell'uomo che ha fatto s che fossero cambiati i dogmi
sui quali la Chiesa Cattolica si fondava da due millenni. Ebreo di Aix-en Provence, dove il suo
nome ha dato il nome a una loggia del B'nai B'rith, lo scrittore e storico Jules Isaac nato il 18
novembre 1877 a Rennes, dove suo padre, nonostante le sue simpatie repubblicane era militare,
capitano durante il Secondo Impero. Professore di storia nel 1922, Jules Isaac milit fin da giovane
nelle file dei dreyfusiani con il suo amico Charles Peguy. Il suo motto era "pro veritate pugnator"
(combattente della verit). Destinato a Nizza, questo repubblicano di sinistra doveva rapidamente
salire tutti gli scalini della carriera che culmin con la nomina d'ispettore generale della Pubblica
Istruzione in Francia nel 1936, nominato da Jean Zay all'epoca del Fronte popolare. Nel 1920
redasse il suo Nuovo Corso di Storia in sette volumi. Nel 1939 fu scelto per presiedere la giuria del
concorso di idoneit all'insegnamento della storia e fu ugualmente designato dal Maresciallo Ptain
quale suo biografo, dettaglio tenuto sempre accuratamente nascosto. Alla fine, radiato
dall'Universit e privato della Legion d'Onore di cui era stato insignito, s'install ad Aix-enProvence e in seguito a Chambon-sur-Lignon nel 1942. Infine si stabil a Riom nel 1943.
Dopo la morte in campo di concentramento della moglie e della figlia, dedicher gli ultimi
vent'anni della sua vita allo studio dei rapporti tra giudaismo e cristianesimo, pubblicando in
particolare due testi considerati importanti: Ges e Israele (1946, riedizione Fasquelle, 1959) e
Genesi dell'antisemitismo (1962, tradotto ed edito negli U.S.A. dall'A.D.L.) nonch L'antisemitismo
ha radici cristiane? (Fasquelle, 1960). Nel 1941, per ingannare il suo ozio forzato, si dedic a uno
studio sulle divergenze tra i testi evangelici e il loro insegnamento che, secondo lui, rappresentano
una versione deformata del giudaismo. Il primo studio, Qualche considerazione basata sulla lettura
dei Vangeli, redatto nel 1941 in collaborazione con alcuni rabbini e membri del B'na B'rith,
divenne alla fine Ges e Israele, cominciato nel 1942-43.
37. II deicidio non esiste pi
Quali sono le tesi? In seguito all'Olocausto, bisogna farla finita una volta per tutte con
l'antisemitismo. L'antisemitismo pi pericoloso quello cristiano, a base teologica, che ha
modellato la coscienza occidentale. La base di questo antigiudaismo si trova nei quattro Vangeli e
nell'insegnamento dei Padri della Chiesa (San Giovanni Crisostomo, Sant'Ambrogio, Sant'Agostino,
San Gregorio Magno ecc.). Bisogna dunque cambiare questa base teologica fondamentale, in
special modo con la contestazione del valore storico dei Vangeli, e la rimessa in discussione degli
insegnamenti che ne sono derivati al fine di proteggere gli ebrei, accusati di nutrire
permanentemente disegni sovversivi contro l'ordine cristiano. In Ges e Israele, Jules Isaac rimette
in gioco e rivede gli scritti di San Giovanni e di San Matteo, operando un vero sovvertimento in
nome di astuzie tanto sottili quanto speciose: "Lo storico ha il diritto e il dovere, il dovere assoluto,
di considerare i racconti evangelici come testimonianze a carico, con l'aggravante che essi sono i
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soli testimoni e che sono tutti dalla stessa parte: noi non abbiamo testimonianze n ebraiche n
pagane da mettere di fronte per controbilanciare. Questo partito preso degli evangelisti risalta nella
maniera pi lampante e accentuata, questa assenza di documentazione non cristiana pi
deplorevole proprio nella storia della Passione (...). Non vi nessuno che si accanisca pi dei fratelli
nemici; ora Matteo ebreo, fondamentalmente ebreo, il pi ebreo degli evangelisti (...). L'accusa
che i cristiani fanno a Israele, l'accusa di deicidio, accusa di omicidio essa stessa omicida, la pi
grave, la pi nociva: essa anche la pi iniqua (...). Ges stato condannato al supplizio della
croce, supplizio romano, da Ponzio Pilato, procuratore romano. (...) Ma i quattro evangelisti, per
una volta d'accordo, affermano: dagli ebrei che Ges stato consegnato ai romani; sotto
l'irresistibile pressione degli ebrei che Pilato, desideroso di dichiarare Ges innocente, l'ha tuttavia
destinato al supplizio (...). Matteo il solo a sapere e dire che Pilato si solennemente lavato le
mani al modo dei giudei per liberarsi del sangue innocente che si vedeva costretto a versare. Matteo
pure il solo a notare che "tutto il popolo" ha gridato: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri
figli!". Marco, Luca e Giovanni non ne sapevano niente, non ne dicono niente, n del famoso
lavaggio delle mani n della terrificante esclamazione (...). Questo versetto che ha fatto tanto male,
che per tanti secoli stato sfruttato contro il popolo ebraico da parte di autori cristiani, appartiene
solamente al vangelo di Matteo, appartiene solo ai vangeli apocrifi e non corrisponde ad alcuna
realt storica".
In breve, i Vangeli, base stessa della Chiesa, sono falsi, ci permette a Jules Isaac di
esclamare: No, Pilato non si lavato le mani alla maniera ebraica. No, Pilato non ha proclamato la
sua innocenza. No, la folla degli ebrei non ha gridato: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri
figli". Ma perch insistere ancora. La questione finita. Lo per tutti gli uomini in buona fede.
Oserei dire: lo anche davanti a Dio.
Nella sua seconda opera, Genesi dell'antisemitismo, Isaac si affanna allo stesso modo, nel
corso di 350 pagine, a screditare gli scritti dei Padri della Chiesa ('"). A proposito di San Giovanni
Crisostomo (IV secolo): "Vi si trovano riuniti tutti i risentimenti, tutte le ingiurie. in lui che si
trova meglio, con una violenza e a volte una grossolanit estrema, questa fusione di elementi presi
dalla vena antisemita popolare e i risentimenti specificatamente teologici, questa utilizzazione dei
testi biblici che sono il segno distintivo dell'antisemitismo cristiano (...). Diciamolo chiaramente:
qualunque fosse il fine, questo estremismo nell'oltraggio e nella calunnia da parte di un oratore
sacro cosa rivoltante (...). Tali germi di disprezzo e di odio fruttificano sempre. Bel lavoro, bella
messe (...). E dopo i predicatori cristiani, vedrete venire gli orribili libellisti, gli Streicher nazisti". In
poche righe, il cerchio si chiude, vi una filiazione diretta da San Pietro a Hitler, tesi d'altro canto
ripresa: "Vediamo subito la radicale differenza che divide il sistema cristiano del disprezzo dal suo
moderno imitatore, il sistema nazista - ciechi e ignoranti coloro che disconoscono i loro mille
legami profondi - questa stata una tappa, solo una breve tappa che ha preceduto lo sterminio di
massa; l'altra implicava la sopravvivenza, ma una sopravvivenza vergognosa, nel disprezzo e nella
decadenza; era fatta per durare e per nuocere, suppliziare lentamente milioni di vittime innocenti..."
('y) In conclusione, la Chiesa colpevole, gli ebrei innocenti e ingiustamente calunniati.
E dunque la Chiesa, e solo la Chiesa, che deve cambiare il suo insegnamento. Bisogna dunque
condannare ogni discriminazione, abbandonare il dogma del deicidio, modificare o abbandonare le
preghiere liturgiche che riguardano gli ebrei, in particolare quelle del Venerd Santo, mettere la
sordina ai passaggi dei Vangeli sfavorevoli agli ebrei ecc. In tal modo Isaac riprendeva, dando loro
una connotazione pi teologica, i temi cari al B'na B'rith che, da lungo tempo, intendeva cambiare
sostanzialmente il cristianesimo senza nulla cambiare del giudaismo (commenti del Talmud-Torah
ecc.). Si possono citare alcuni estratti dell'introduzione a 11 debito del cristianesimo verso il
giudaismo ('): "Il cristianesimo nato dal giudaismo. I suoi primi testi sono saturi di riferimenti al
testo sacro del giudaismo. Il contenuto del Nuovo Testamento non pu essere compreso senza i
riferimenti al Vecchio. Un problema del Nuovo Testamento viene risolto quando le sue soluzioni
sono conformi al Vecchio. La terminologia del cristianesimo primitivo e il suo approccio alla
religione sono giudaici. (...) Il nazionalismo ebraico l'orizzonte del cristianesimo primitivo. Il
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principale legato del giudaismo al cristianesimo Ges (...). Il cristianesimo si appropriato "del
pi antico libro dell'umanit" (L'Antico Testamento). (...) Se tutto ci vero, gli insegnamenti di
Ges richiedono che i cristiani moderni confessino il proprio errore perch migliaia e migliaia di
giudizi infondati hanno trovato la loro origine nella loro letteratura cos come gli attacchi contro il
giudaismo sotto tutte le forme".
Nell'ottica di Isaac, nell'accoppiata giudaismo-cristianesimo quest'ultimo che deve essere
corretto, evidentemente non il giudaismo. II problema che si poneva era quello della religione
giudaica che, per numerosi ricercatori contemporanei, in realt posteriore al cristianesimo (21)
essendo il giudaismo una copia invertita del cristianesimo. La setta dei Farisei sopravvisse alla
distruzione di Gerusalemme. Tito, per compiacere la sua amante, l'ebrea Berenice, ottenne dal padre
Vespasiano che questi Farisei s'installassero a Dispolis, a nordovest della Citt santa. L, sotto la
guida di Gamaliele II, figlio del maestro di San Paolo, riorganizzarono interamente il loro culto
incentrandolo sulle Profezie e sulla Torah (il Pentateuco e la Legge mosaica), imitando la liturgia
cristiana pur contraddicendola largamente, ed eliminando i "cattivi" passaggi della Bibbia (Libri di
Baruch, di Tobia, di Giuditta, 1 e 2 libro dei Maccabei, la Sapienza, l'Ecclesiaste, le parti greche
di Daniele ed Esther). Vi si aggiunse in seguito, circa cinque secoli dopo Cristo, il Talmud, vasta
raccolta di commenti ai passaggi della Bibbia o della Torah, opera accuratamente dimenticata da
Isaac, che, secondo Bernard Lazare (22) fece di Israele "un popolo feroce, inacidito dal suo
isolamento, corrotto da un orgoglio ingiustificabile". Destinato alla formazione dei rabbini, il
Talmud, tra una massa disparata di giudizi e prescrizioni, contiene centinaia di attacchi e bestemmie
verso il Dio cristiano e i cristiani. Citiamone uno: "Il Cristo stato concepito da uno spirito
diabolico che fornicava con sua madre" (Kall, I, b 18b). Come scrive Bernard Lazare "fa dell'ebreo
un anticristiano, l dove vive sotto l'autorit dei dottori". In questa direzione molte opere giudaiche
critiche del cristianesimo hanno continuato a nascere o a essere ripubblicate, come quella del
rabbino Isaac-Marc Choukroun, destinata a combattere le conversioni, e dal titolo esplicito:
Il Giudaismo ha ragione (23).
38. La conferenza di Seelisberg
Nel 1947, con l'appoggio di personalit come padre Danilou, Henri Marrou, l'abb Vieillard,
segretario dell'Episcopato ecc., Jules Isaac redasse un tesi in diciotto punti su Riparazione
dell'insegnamento cristiano riguardo a Israele. Lo stesso anno partecip a Seelisberg, in Svizzera, a
un'importantissima conferenza internazionale nel corso della quale s'incontrarono settanta
personalit religiose provenienti da diciannove paesi, tra cui il gran rabbino Jacob Kaplan (30 luglio
1947). In seduta plenaria, la conferenza adott i Dieci punti di Seelisberg suggerendo alle Chiese
cristiane le misure da prendere per purificare l'insegnamento religioso riguardo agli ebrei. "Questa
riunione era posta sotto l'evocazione del genocidio hitleriano di sei milioni di ebrei presente in tutti
gli spiriti. Il lavoro della commissione religiosa, destinato a valutare la parte di responsabilit della
Chiesa nella Shoah, si basava su proposte di Jules Isaac che doveva poi pubblicarle nel suo libro
Ges e Israele. La commissione lanci un Appello rivolto alle Chiese che ricevette l'approvazione
delle autorit religiose cristiane nonostante l'opposizione del R. P. Calixte Lopinot (24)". In effetti il
comunicato finale indica che " lo stesso Dio che parla a tutti nel Vecchio come nel Nuovo
Testamento", insistendo sul fatto che "Ges nato da una madre ebrea". Prevede tutta una serie di
misure, come "introdurre o sviluppare nell'insegnamento superiore ed extra-scolare a tutti i gradi
uno studio pi obiettivo e approfondito della storia biblica e post-biblica del popolo ebreo;
promuovere specialmente la diffusione della sua conoscenza attraverso pubblicazioni adattate alle
varie comunit cristiane, vegliare alla rettifica, nelle pubblicazioni cristiane, specie in quelle
destinate all'insegnamento, di tutto ci che si opponesse ai principi qui enunciati" (25). Poco dopo,
Isaac, con il gran rabbino di Francia e membro del B'na B'rith Jacob Kaplan, gli israeliti Edmond
Fleg e Leon Algazi, i cattolici Jaques Madaule, Henri Marrou e Jaques Nantet, i protestanti Jaques
Martin ed il professor Lovsky fonda la prima Amicizia giudeo-cristiana che otterr il patrocinio del
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cardinale Linart. Numerose sono le connessioni tra l'Amicizia giudeo-cristiana e il B'na B'rith
tanto che, nel 1988, il presidente della prima organizzazione per la Svizzera, Ernst Ludwig Ehrlich,
era allo stesso tempo direttore del distretto per l'Europa della seconda. Nel 1949 Isaac ricevuto in
udienza privata da Pio XII e sostiene la causa del giudaismo. Gli consegna 1 dodici punti di
Seelisberg. Nel 1959 Isaac in contatto con diversi prelati della Curia romana, in particolare col
cardinale Tisserand, il cardinale Ottaviani e soprattutto col cardinale Bea.
I1 13 giugno 1960 ricevuto da Giovanni XXIII, grazie all'intervento del presidente francese
Vincent Auriol a sua volta sollecitato da JeanPierre Bloch che fin dal 1953 era un sostenitore di
Isaac. "All'incontro col Papa, Isaac accompagnato da George Jacob e da Gaston Kahn, responsabile francese del B'na B'rith" (26).
Scrive Jean-Pierre Bloch, ex presidente della L.I.C.R.A. e del B'na B'rith (27): "Quando con
Cletta Mayer, moglie di Daniel Mayer, concepimmo l'idea di un incontro Jules Isaac-Giovanni
XXIII, mettemmo a parte del nostro progetto Vincent Auriol. Solo lui era capace di preparare questo storico incontro. Nel corso di una visita, dopo avergli mostrato l'interesse che rivestiva l'incontro
di Jules Isaac, Vincent Auriol, che aveva conservato le relazioni instaurate con il nunzio Roncalli,
divenuto poi Giovanni XXIII, non esit e, in una lunga lettera al Santo Padre, spieg le ragioni della
richiesta d'udienza (28). Conosciamo il seguito: Jules Isaac ebbe un lungo abboccamento con
Giovanni XXIII. Dopo che le decisioni del Concilio hanno lavato il popolo ebraico dall'accusa
assurda di deicidio, se giusto sottolineare l'azione di Jules Isaac, non si pu altres dimenticare che
fu Vincent Auriol che prepar lo storico viaggio a Roma".
La colletta dei fondi necessari per il viaggio romano di Jules Isaac e per la preparazione del
dossier da dare al Papa fu organizzata da Marcel Bleustein-Blanchet, presidente di Publicis e
membro del L.I.C.R.A. (26) e dal B'na B'rith. Isaac fu accompagnato da Gaston Kahn, presidente
onorario della loggia France, per poter meglio preparare l'incontro su basi storiche. Alla fine del
viaggio il successo fu tale da rappresentare, per Pierre Bloch (26) "la pi grande fierezza della sua
vita". Isaac era chiaramente inviato dal B'na B'rith come riconosce il Dr. Ernst Ludwig Ehrlich,
direttore del distretto XIX dell'Organizzazione (29) il quale insiste sul fatto che la sua associazione
si augurava di influire, ed ha influito con tutto il suo peso, sullo svolgimento del Concilio: "Fin
dall'inizio del Concilio, ci si posto un problema capitale: sar possibile fare della catechesi e delle
omelie qualcosa che non sia pi fonte di pregiudizio verso gli ebrei dal momento che la catechesi
cristiana, fatta in senso positivo e in una certa misura anche in senso negativo, necessariamente
legata ai Giudei e al Giudaismo (...). Ora noi desideriamo che ci si faccia affinch le anime dei
fanciulli non siano subito predisposte contro gli ebrei. in questo senso che abbiamo operato
dall'inizio del Concilio e se Jules Isaac si recato da Giovanni XXIII stato perch vi era una
svolta decisiva nel pensiero tradizionale dei cristiani. Sotto diversi punti di vista ci stato fatto
grazie al documento conciliare (...). Non vi dubbio alcuno che questo documento sia di tale fatta
da provocare profondi cambiamenti. A tale proposito mi sia permesso ricordare che durante l'ultima
sessione del C.O.J.O. tenuta a Ginevra, il Presidente dell'associazione dei rabbini ortodossi
d'America, il rabbino Isral Miller, ha porto i suoi ringraziamenti al dottor Riegner del Congresso
mondiale e a me stesso per ci che abbiamo fatto riguardo al Concilio ed ha dichiarato che abbiamo
degnamente difeso gli interessi degli ebrei".
39. II B'na B'rith al Concilio
L'inviato del B'na B'rith, Isaac, domand in effetti al Papa la condanna dell'"insegnamento
del disprezzo" e sugger la creazione di una sottocommissione destinata a tale scopo. Il dossier
conteneva un programma di revisione dell'insegnamento cristiano nei confronti di Israele, un
esempio di mito teologico (la diaspora, castigo provvidenziale), estratti del catechismo del Concilio
di Trento intesi a mostrare che l'accusa di deicidio era contraria alla tradizione della Chiesa. La
proposta fu consegnata, per essere studiata, al suo amico, il cardinale Bea. Quest'ultimo cre allora,
in seno al Segretariato per l'unit dei cristiani, un gruppo di lavoro particolarmente incaricato di
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studiare i rapporti tra Israele e la Chiesa. I lavori terminarono al momento del Concilio.
Nell'evoluzione dei rapporti giudeo-cristiani, l'incontro tra Isaac e Giovanni XXIII considerato
basilare ed essenziale, almeno dal punto di vista giudaico (`); il 20 novembre 1964, l'Assemblea di
vescovi, arcivescovi e cardinali del mondo intero, riuniti in concilio a Roma (terza sessione)
votarono con 99 no, 651 s e 242 s con riserva lo schema concernente l'attitudine e la posizione
della Chiesa Cattolica nei confronti degli ebrei e del giudaismo, in seno alla Dichiarazione sulle
religioni non cristiane. Come doveva notare Mons. Provenchres, vescovo di Aix (3'), "l'origine di
questo schema viene da una richiesta di Jules Isaac al Vaticano, studiata da oltre duemila vescovi.
L'iniziativa di questo avvenimento fu presa da un laico, un laico ebreo" (vale a dire Jules Isaac).
Egli era stato la cerniera di questo ribaltamento, insieme a Nahum Goldman, presidente del
Consiglio ebraico mondiale, e di Label Katz, presidente mondiale del B'na B'rith.
Globalmente, il testo adottato, sotto l'apparenza dell'unit ecumenica, della riconciliazione
delle Chiese e della carit cristiana, seppelliva duemila anni di pratica religiosa e, in buona parte,
l'identit cristiana. In particolare vi si leggeva: "Scrutando il mistero della Chiesa, il Concilio
ricorda il legame che unisce il popolo del Nuovo Testamento e la discendenza di Abramo. In effetti
la Chiesa di Cristo riconosce volentieri che l'origine della sua fede e della sua elezione si trova nei
Patriarchi, Mos e i Profeti. Confessa che tutti i fedeli di Cristo, figli di Abramo secondo la Fede
sono compresi nella vocazione di questo patriarca e che la salvezza della Chiesa misticamente
prefigurata dall'uscita del popolo eletto dalla terra della schiavit. E per questo che la Chiesa non
pu dimenticare di aver ricevuto la rivelazione dell'Antico Testamento da quel popolo col quale
Dio, nella Sua misericordia ineffabile, si degnato di fare l'Antica Alleanza. Non pu dimenticare
che si nutre della radice del buon olivo sul quale sono innestati i rami dell'olivo selvatico dei gentili.
(...) Ella si ricorda che gli Apostoli sono nati nel popolo ebraico, loro, che sono il fondamento e le
colonne della Chiesa, e si ricorda anche dei primi discepoli che hanno annunciato al mondo il
Vangelo di Cristo. (...) Siccome il patrimonio spirituale comune ai cristiani e agli ebrei resta grande,
il Concilio vuole incoraggiare e raccomandare una mutua conoscenza e stima (...). Il Concilio
deplora e condanna l'odio e le persecuzioni contro gli ebrei, perpetrate sia nel passato che ai nostri
giorni. Che tutti pongano quindi attenzione a insegnare nulla che nella catechesi o nella
predicazione della parola di Dio possa far nascere negli ascoltatori l'odio o il disprezzo per gli ebrei:
che mai il popolo ebreo sia rappresentato come una razza riprovevole o maledetta, colpevole di
deicidio. Ci che fu fatto durante la Passione di Cristo non pu essere imputato a tutto il popolo
allora esistente e ancor meno a quello di oggi. Inoltre, la Chiesa ha sempre ritenuto e ritiene che Cristo si sottomesso volontariamente alla Passione e alla morte a causa dei peccati di tutti gli uomini,
in virt del suo immenso amore".
Le organizzazioni ebraiche, in particolare quelle laiche - sebbene si trattasse di un problema
religioso - emisero allora un comunicato che esprimeva la loro soddisfazione e nel quale si
riaffermavano i fini personali del giudaismo (;'). "Gli ebrei di tutto il mondo hanno preso conoscenza con soddisfazione del primo scrutinio schiacciante e positivo per il decreto Chiesa e religioni
non cristiane (...). Quando i Padri consiliari avranno definitivamente votato questa dichiarazione e
quando la stessa sar stata promulgata, la Chiesa Cattolica avr portato un contributo storico
all'instaurazione di relazioni armoniose tra gli aderenti alle grandi religioni. Vogliamo sperare che
la definitiva accettazione del Decreto sar l'avvenimento di rilievo che avr come conseguenza lo
sterminio dell'odio antigiudaico ma anche una maggiore comprensione tra i popoli. Noi reiteriamo
la nostra concezione del Giudaismo come una comunit religiosa indipendente che porta il suo
contributo alla realizzazione dei fini comuni a tutta l'umanit".
L'A.D.L. del B'na B'rith preciser anche i suoi propositi, dimostrando che si trattava di una
campagna orchestrata, paragonata a una battaglia a giudicare dai termini guerreschi ('2): "Dopo il
voto conciliare del testo sugli ebrei, il Centro (dell'A.D.L.) resta comunque in stretto contatto con le
personalit bene informate, al fine di sorvegliare da vicino le reazioni e tutti gli interventi possibili
nei confronti del Papa durante l'intersessione, dato che non si pu dimenticare che una parte della
battaglia portata da Jules Isaac vinta, ma che non tutto ancora concluso ed necessario, durante
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questa intersessione, continuare ad agire con molta fermezza, guadagnare gli indecisi alla nostra
causa, in una parola persuadere l'opinione pubblica della giustezza di questo testo e della sua
necessit".
In seguito a questo voto rivoluzionario avvenuto pressoch di nascosto dato che sia i
progressisti che gli israeliti avevano mantenuto il silenzio sui negoziati in corso, vi fu una violenta
opposizione da parte dei cattolici di rito orientale e del mondo mussulmano. Il presidente Sukarno, a
nome degli Stati mussulmani, fece un viaggio a Roma per sottoporre al Papa le conseguenze di un
tale voto. Il Sommo Pontefice rifiut allora la ratifica e demand la questione all'ultima sessione del
Concilio, fissata alla fine del 1965. I cattolici "tradizionalisti", che erano stati presi di sorpresa dal
voto clandestino, promossero allora un gran dibattito nella stampa mondiale. In Francia, Le Figaro e
Le Monde gli dedicarono lunghi articoli. A Roma furono pubblicati decine di libelli "pro" o "anti".
Il cardinale Bea, circondato dai teologi progressisti, si opponeva a Mons. Carli, a Mons. de Proenza,
a Mons. Marcel Lefebvre. Alla fine, nell'ottobre 1965, fu elaborato e presentato al voto dei Padri
consiliari un nuovo testo.
Questo era largamente edulcorato in rapporto alla prima stesura e molto pi conforme ai
canoni della Chiesa Cattolica. Il 14 ottobre 1965 fu adottato a larghissima maggioranza (1.773 s
contro 250 no) e fu allora promulgato dal Papa (33).
40. Le trattative con il cardinale Bea
L'omologo di Isaac sul fronte cattolico era stato il cardinale Bea, gesuita di origine tedesca,
divenuto capo del Segretariato che giocher un ruolo fondamentale al Concilio. Era stato confessore
di Pio XII ed amico personale di Giovanni XXIII, nel 1921 era stato eletto provinciale dei gesuiti di
Germania, prima di diventare direttore degli studi superiori ecclesiastici della Compagnia a Roma
(1924-1928), fu poi rettore del Pontificio Istituto Biblico (1930-1949). Era particolarmente
sostenuto da Mons. Oesterreicher, direttore dell'istituto giudeo-cristiano di Seton-Hall (A.D.L.). La
sua attitudine profondamente filo semita gli valse l'accusa, da parte di certi oppositori, di essere un
"agente del B'na B'rith". Si noter con interesse che il B'na B'rith (34) doveva sottolineare il suo
ruolo molto positivo nei confronti del giudaismo mettendo in risalto il fatto che il cardinale aveva
tenuto a presentare personalmente al Concilio il capitolo sugli ebrei ritenendolo essenziale. I primi
tre erano stati presentati dal cardinale Cicognani e il quinto da Mons. De Smedt.
Lo scrittore tradizionalista Leon de Poncins (35) ha riassunto, pur non assumendoli su di s,
tutti gli attacchi al cardinale Bea: "1 di essere d'origine ebraica (il suo nome sarebbe in realt Bja
o Bhar ed i suoi assistenti diretti, Mons. Baum e Mons. Oesterreicher sono degli ebrei convertiti).
2 Di essere stato, durante tutto il tempo del Concilio, un agente del B'na B'rith, la potente e
rinomata organizzazione ebraica con sede negli U.S.A. 3 di aver ricevuto dal B'na B'rith e da
consimili organizzazioni ebraiche somme considerevoli per sostenere a Roma la causa degli ebrei".
ancora pi interessante la citazione che fa de Poncins di un servizio giornalistico sul problema
ebraico al Concilio, apparso sulla nota rivista americana Look che stampa 7.500.000 copie (36).
L'articolo, firmato dal redattore capo J. Roddy, era molto ampio e ben documentato, mai smentito
dal Vaticano, illustrato da foto del cardinale Bea in colloquio col rabbino Heschel e con altri
dirigenti del B'na B'rith. Sembra che le fotografie fossero state fornite da organizzazioni ebraiche
dopo il voto finale del Concilio. Roddy rivelava come trattative segrete si fossero svolte a New
York tra il cardinale Bea e dirigenti del B'na B'rith e del Congresso ebraico americano. In
particolare scrisse: "L'affermazione, fatta a Roma, che gli ebrei si erano infiltrati nella Chiesa
inquietava gli antisemiti. Infatti tra i prelati ebrei che lavoravano a Roma sulla dichiarazione
riguardante gli ebrei, vi erano Mons. Baum e Mons. Oesterreicher facenti parte dello stato maggiore
di Bea, e Bea stesso, secondo il quotidiano del Cairo Al Lomhuria era un ebreo di nome Bhar. N
Baum n Oesterreicher erano con Bea quando, nel tardo pomeriggio del 31 marzo 1965, una
limousine venne a prendere il cardinale all'Htel Plaza di New York per portarlo sei isolati pi
avanti, nella sede del Congresso ebraico americano. L un Sanhdrin aspettava il capo del
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Segretariato per l'unit delle religioni cristiane. La riunione fu celata alla stampa. Bea voleva che n
la Santa Sede n la Lega araba sapessero che era l per ascoltare le domande alle quali gli ebrei
volevano una risposta". Segue un riassunto delle discussioni e una lunga relazione sul
proseguimento dei negoziati da parte delle organizzazioni ebraiche. Vi si apprende che le due
principali organizzazioni ebraiche americane, il B'na B'rith ed il Congresso ebraico americano,
disposero, durante tutta la fase preparatoria del Concilio ed il suo svolgimento, di corrispondenti
residenti a Roma con i quali la direzione americana era in permanente contatto. Dopo il voto, dice
Look "la stampa mondiale semplific il contesto con titoli quali Il vaticano perdona gli ebrei, Gli
ebrei non sono colpevoli, Gli ebrei esentati di ogni responsabilit a Roma. I B'na B'rith fecero
dichiarazioni infuocate in tal senso, ma tutte le dichiarazioni avevano una nota di disappunto perch
la prima e pi forte dichiarazione era stata edulcorata".
Tutto ci fu ribadito al congresso europeo del B'na B'rith, tenuto a Firenze nel 1966, in un
discorso del suo direttore, il Dr. Ehrlich, il quale rilev che l'impegno del cardinale era stato
accuratamente seguito dal B'na B'rith che era giunto fino a partecipare all'elaborazione della nuova
catechesi: "Noi dobbiamo (...) una grande riconoscenza al cardinale Bea per la sua devozione, la sua
umanit, il suo sapere; ma non ci parso indicato che l'incontro tra cattolici ed ebrei avvenisse nel
quadro del segretariato per l'unit dei cristiani. Senza dubbio il cardinale ha personalmente una
grande comprensione per tali problemi e anche per i sentimenti e suscettibilit ebraiche, tuttavia,
dopo il Concilio, bisognava trovare altre strutture. Siamo felici di constatare che il cardinale si
reso conto di questa necessit. Si creato un nuovo ufficio che lavorer sotto la sua direzione (...).
Ci che c'interessa prima di tutto la catechesi che la chiave del problema. Si tratta di un
complesso che dobbiamo combattere sistematicamente andando fino al fondo delle cose (...).
Altrimenti ci saranno solo delle buone parole mentre, nell'istruzione religiosa dei bambini e nel
sermone della domenica, si insister sulla colpevolezza degli ebrei o si svaluter il giudaismo. Ecco
perch ci siamo sforzati di elaborare un progetto di catechesi per tutta l'Europa (...). Forse non
potrete fare a meno di chiedervi come tutto ci in fondo riguardi gli ebrei. Direte, si tratta forse
della nostra catechesi? Dei nostri libri? Ecco la risposta: non spetta certamente a noi finanziare o
occuparci personalmente di tale impresa, ma sarebbe una colpa grave ed imperdonabile sottrarsi a
contatti proposti dagli esperti cattolici (...). I nostri sforzi non mirano solo a eliminare alcuni
passaggi antiebraici, ma a trasmettere ai giovani un'autentica immagine del giudaismo, immagine
che avr il suo valore e la sua dignit autonoma a lato e al di fuori della Chiesa e che non verr
cancellata".
Alla morte di Jules Isaac, il 21 ottobre 1963, il B'na B'rith, insieme all'Amicizia giudeocristiana, organizz una manifestazione "in Memoriam" ("). Si doveva mettere in evidenza "il
memorabile incontro romano di Jules Isaac con Giovanni XXIII, momento storico al quale tanto
hanno contribuito il Centro di studi ed il B'na B'rith". Come doveva precisare uno dei relatori, " a
lui (Jules Isaac) che ci si riferisce incessantemente quando la questione che ci preoccupa (la
questione ebraica) all'ordine del giorno". Questa dichiarazione ha dato l'avvio al dialogo giudeocristiano (38). Un omaggio il cui fondamento divenuto parola della Chiesa il 13 aprile 1986
allorch un Papa, nel caso Giovanni Paolo II, entrato per la prima volta in una sinagoga (quella di
Roma nella quale fu accolto dal Gran Rabbino Elio Toaff), pronunciando le parole memorabili: "I
legami che ci uniscono alla religione ebraica non ci uniscono (alla stessa maniera) ad alcuna altra
religione (...). Il viaggio verso l'avvenire non avr luogo se non lo faremo assieme".
L'allocuzione papale faceva seguito a una serie di "avances" della Chiesa cattolica verso il
giudaismo, in particolare da parte dell'Episcopato francese come lo testimonia ad esempio un
documento interno del B'na B'rith sulla nota d'orientamento pastorale del 1973 del Comitato
episcopale per le relazioni col giudaismo. Se "molte cose nel dialogo giudeo-cristiano sono state
regolate" (38), restano tuttavia delle questioni "anodine" (si apprezzi il termine), come il
riconoscimento dello Stato di Israele da parte del Vaticano e di Gerusalemme come capitale dello
Stato ebraico. I1 6 dicembre 1990, il gi presidente mondiale del B'na B'rith e presidente del
Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose, Seymour Reich, accompagnato
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da una delegazione dell'Ordine, era ricevuto in udienza privata da Giovanni Paolo II in occasione
del XXV anniversario di Nostra Aetate. Chiedeva direttamente il riconoscimento di Israele. Questo
incontro faceva seguito a una riunione tenuta a Praga nel settembre del 1990 tra il B'na B'rith
(Maurice Honigbaum, E. L. Ehrlich ecc.) ed un gruppo di cattolici per sviluppare un piano contro
l'antisemitismo nei paesi dell'Est. Nella sua risposta al Papa, Reich doveva sottolineare, con un certo
orgoglio, che, se i cattolici erano "i figli spirituali di Roma", gli ebrei erano "i figli spirituali di
Gerusalemme". Nel documento La Chiesa e il razzismo pubblicato dalla pontificia Commissione
per la giustizia e la pace, si identifica l'antisionismo con lo schermo dell'antisemitismo: "Nel cuore
del giudaismo risiede l'amore per la Terra santa d'Israele e per la Citt santa di Gerusalemme; il
moderno Stato d'Israele l'incarnazione dell'identit ebraica. Come voi, noi crediamo che una vera
pace sar instaurata in questa tormentata regione e pensiamo che relazioni diplomatiche tra la Santa
Sede e lo Stato d'Israele possano fare avanzare tale causa. La normalizzazione sar un segnale
lanciato alle nazioni che vogliono la distruzione d'Israele. In un'epoca in cui falliscono delle
ideologie a lungo coltivate, i tempi sono maturi per stringere legami tra la Santa Sede e Israele".

Vi porto la peste.
Sigmund Freud al suo arrivo negli Stati Uniti
41. FREUD, LA PSICANALISI, LA CBALA ED IL B'NAI B'RITH
42. Un discorso del Fratello Freud
"Venerabile Gran Presidente, distinti Presidenti, cari Fratelli, grazie per gli onori che mi avete
tributato oggi! Voi sapete perch non posso rispondere a viva voce. Voi avete inteso uno dei miei
amici e discepoli parlare dei miei lavori scientifici, ma il giudizio difficile e forse per molto tempo
ancora non formulabile con certezza assoluta. Permettetemi un'aggiunta al discorso di quel Fratello,
che anche mio amico e un medico attento (Dottor Hitschmann). Vorrei comunicarvi brevemente
come sono divenuto un Fratello del B'na B'rith e cosa ho cercato in voi. avvenuto negli anni
successivi al 1895, quando due forti sentimenti si combinarono in me per determinare lo stesso
effetto. Da una parte avevo acquisito le prime scoperte sulla profondit della vita sensuale
dell'uomo ed avevo visto numerosi elementi che potevano essere deludenti, che potevano addirittura
spaventare molti al primo approccio. D'altra parte, la pubblicazione delle mie spiacevoli ricerche
ebbe come effetto la perdita della maggior parte delle mie relazioni personali; mi sentivo messo al
bando, evitato da tutti. In questa solitudine si svegli in me il desiderio di frequentare una cerchia di
uomini scelti e d'intelligenza superiore, che mi potessero accogliere amichevolmente, a dispetto
della mia temerariet. La vostra associazione mi stata presentata come quella nella quale si
trovavano uomini siffatti.
Il fatto che voi foste ebrei non poteva che essermi gradito, dal momento che pure io lo sono, e
il negarlo mi sempre parso non solo indegno ma pure insensato. Devo ammettere che quello che
mi legava al giudaismo non era la fede, dal momento che sono sempre stato un agnostico (sono
cresciuto senza religione, anche se non senza rispetto delle ragioni etiche della natura umana).
Quale che sia il mio orgoglio nazionale, mi sono sforzato di sopprimerlo considerandolo disastroso
e parziale, reso inquieto e attento all'esempio di ci che l'orgoglio nazionale ha portato ai paesi nei
quali vivono gli ebrei.
Ma vi erano altre cose che rendevano irresistibile l'attrazione verso il giudaismo e gli ebrei:
molte forze di sentimenti oscuri, tanto pi potenti in quanto non riducibili a parole, come la limpida
coscienza dell'identit interiore, della struttura spirituale simile. Inoltre mi convinsi ben presto che
dovevo solo alla mia natura di ebreo le due qualit che mi erano diventate indispensabili nel corso
della mia vita difficile. Essendo ebreo mi trovavo libero da molti di quei pregiudizi che limitano gli
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altri uomini nell'uso del proprio intelletto e, in quanto ebreo, mi trovavo pronto a passare all'opposizione e a rinunciare a un accordo con la "maggioranza silenziosa".
Cos divenni uno dei vostri; partecipai ai vostri interessi umanitari e nazionali, mi feci degli
amici tra di voi e in seguito convinsi i pochi amici che mi restavano (il Dr. Hitschmann e il Dr. Rie)
ad associarsi a voi. Non che volessi conquistarvi ai miei insegnamenti, ma in un'epoca in cui in
Europa nessuno mi ascoltava, voi mi accordaste una benevola attenzione. Voi foste il mio primo
uditorio.
Dopo la mia adesione, durante i primi due terzi di tale periodo, fui assiduo alle vostre riunioni
e ne trassi un incoraggiamento a frequentarvi. Oggi siete stati tanto amabili da non rimproverarmi di
essere stato lontano durante l'ultimo terzo di questo tempo. Il lavoro mi ha sommerso, non riuscivo
a prolungare la giornata per venire alla riunione; il corpo stesso, pi tardi, rifiut di ritardare i pasti.
Alla fine vennero gli anni della malattia che ancora oggi mi impediscono di essere con voi.
Non so se sono un vero Figlio dell'Alleanza, nel senso che voi intendete. Ne ho quasi
dubitato, nel mio caso erano troppe le resistenze. Ma vi posso assicurare che avete significato molto
per me, che avete realizzato molto negli anni in cui vi ho frequentato. Ricevete dunque, per ieri
come per oggi, il mio pi caloroso grazie.
Vostro, Sigmund Freud".
43. II B'na B'rith, primo uditorio di Freud
Sigmund Freud era ammalato e, impossibilitato a muoversi, il discorso fu letto da suo fratello,
Alexandre Freud, nel corso della festa data in suo onore dal B'na B'rith in occasione del suo
settantesimo compleanno ('). I1 fondatore della psicanalisi era infatti membro della Loggia del B'na
B'rith di Vienna, suo elemento essenziale dunque, come vedremo, e tuttavia totalmente
misconosciuto. Dai documenti che abbiamo potuto consultare, pare che il B'na B'rith abbia ricevuto
da Freud un apporto essenziale sia nella creazione del gruppo psicanalitico che nel suo sviluppo
mondiale. Appena un anno dopo la fondazione della Loggia Vienna del B'na B'rith di Vienna,
Freud, che aveva allora quarantuno anni ed era professore della facolt di neuropatologia, fu iniziato
"nella comunit fraterna" il 23 settembre 1897. In quell'anno Freud era ancora ai primi timidi inizi
delle sue ricerche, avendo appena incominciato a sviluppare le sue teorie sulla psicanalisi, teorie che
avevano poco eco e considerazione nella scuola di medicina dell'epoca. Gli argomenti usati contro
Freud derivavano in parte. dall'ostilit della Scuola medica viennese, ultra conservatrice, a
qualunque novit ed in parte dall'origine ebraica dello stesso Freud che ha certamente giocato un
ruolo nella resistenza e nel rifiuto del suo insegnamento.
Nato il 6 maggio 1856 a Freiburg (Moravia), Freud venne bambino a Vienna dove effettu i
suoi sei anni di liceo come "primus" (premio d'onore). Entrato all'universit nel 1875 all'et di
diciassette anni, dal 1876 al 1892 lavor all'Istituto psicologico di Brucke. Avendo ottenuto il dottorato in medicina universitaria nel 1881, divenne professore incaricato di neuropatologia nel 1885
(a ventinove anni), prima di partire per Parigi, con il Professor Charcot, e poi per Berlino con il
Professor Baginsky e prima di ritornare a Vienna, dove lavor all'Istituto del Profesor Kassowitz.
Nel frattempo, nel 1886, si era sposato. Nel 1891 Freud pubblic il suo libro sulle paralisi cerebrali
dei bambini, con la collaborazione del Dr. Oskar Rie che diventer lui pure un B'na B'rith.
Nel 1895 cominciarono ad apparire i suoi primi studi e le prime pubblicazioni in
collaborazione con il Dr. Josef Breuer. Nello stesso anno apparvero i suoi primi studi sull'isteria.
Freud fu cooptato dal Fratello Edmund Kohn, con il quale aveva avuto discussioni all'atto
della creazione della Loggia Vienna (3). Il 7 dicembre 1897 pronunci la sua prima allocuzione
non, come avrebbe voluto la tradizione, sulle sue "impressioni d'iniziazione", ma
sull'interpretazione dei sogni, lavoro psicanalitico che sarebbe continuato in seguito. Edmund Kohn
riporta: "Dal principio alla fine tutti furono presi da una particolare attenzione alle parole di Freud
che ci spiegava i risultati dei suoi studi in quel momento, non solo in maniera elaborata, ma in modo
che tutti potessero capire. Dal momento che Freud un ebreo coscienzioso, si messo, fin dal
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primo giorno, a completo servizio della loggia. (...) La sua parola piacevole, il suo modo di esporre
con chiarezza anche i temi pi difficili, la sua immensa cultura generale e - last but not least - il
tema stesso della conferenza, gli valsero il consenso generale. Freud , si pu dire, un fanatico della
verit. Egli si sforza di essere totalmente vero, verso se stesso e verso gli altri. quindi naturale che
una sua conferenza fosse sempre una festa per la Loggia e che applausi tumultuosi, che non
accennavano a finire, gli esprimessero la venerazione, l'amore e la riconoscenza dei Fratelli".
Questo intervento sull'interpretazione dei sogni essenziale: si tratta della prima presentazione
conosciuta, davanti a un pubblico scelto, del fondamento della psicanalisi, lo svelamento della
"chiave dei sogni", tema caro alla cbala come vedremo pi avanti.
Nel 1926 il B'na B'rith si fece vanto dell'appartenenza di Freud all'ordine dopo che questi
aveva ammesso la sua affiliazione in forma quasi pubblica (4): "Le dottrine psicologiche stabilite da
Freud sono state proclamate per la prima volta davanti a un uditorio del B'na B'rith". Oggi
sappiamo che Freud ha appartenuto all'Ordine per quattro decenni e che per lunghi anni ha
partecipato "in modo molto attivo alla vita delle logge". Nei primi dieci anni non perse praticamente
mai una riunione, partecipando attivamente ai lavori e alle discussioni del Comitato della Loggia (la
sua struttura direttiva). Per lunghi anni appartenne al Comitato degli interessi intellettuali della
Loggia e ne fu anche presidente, cos come al Comitato della Pace e al Comitato per le Ricerche.
Ogni anno pronunciava almeno un discorso su di un soggetto specifico. In seguito alla sua malattia
e divenuto nel frattempo mondialmente celebre, gli divenne pi difficile rimanere altrettanto attivo
come nei primi anni della sua adesione. Tuttavia, nel 1928, dopo undici anni d'assenza, Freud si
present di nuovo alla tribuna della loggia. La sua conferenza, come testimoniano gli atti, verteva su
La superstizione presso gli ebrei. Disgraziatamente il testo non stato conservato, cos pure come i
precedenti. Si sa tuttavia che la maggior parte di essi fu "riciclata" negli ulteriori libri di Freud (').
Se ne conservano per i titoli. Essi vertono per esempio su La vita spirituale del bambino (1900),
Fecondit di Zola (1900), Finalit e mezzi dell'Ordine del B'nai B'rith (1901), La situazione della
donna nell'ambito della mostra vita di loggia (1902), Hammourabi (1904), La Psicologia al servizio
del Diritto (1907), Il battesimo dei bambini (1908), Il problema di Amleto (1911), Cos' la
psicanalisi? (1911), Noi e la morte (1915), La Rvolte des anges (in francese nel testo, 1916),
Fantasia e arte (1917).
In seguito, il B'na B'rith di Vienna non cesser mai di sostenere l'opera del suo illustre
membro come testimonia lo stesso Ordine: "Dopo che, alla fine della seconda guerra mondiale, nel
1945, la vita ebraica si riorganizz a Vienna, il B'na B'rith fu riattivato nel 1960 con la Loggia Zwi
Peretz Chajes. Ci si accorse con dolore che il pensiero del grande Fratello B'na B'rith Freud era
quasi completamente dimenticato a casa sua, nella sua citt. La sua eredit era conservata solo dalla
piccola cerchia degli psicanalisti dell'Associazione psicanalitica Viennese. Ecco perch il B'na
B'rith si assunse l'onere di rendere possibile la rinascita di Freud in Austria, dato che, per noi, Freud
non solo un grande ricercatore ma anche l'ebreo che, lontano da ogni legame confessionale e
anche in conflitto con ogni religiosit, stato comunque un ebreo cosciente e fu un fiero B'na
B'rith". I1 Presidente dell'Ordine del B'na B'rith, il Dr. William Wexler, accompagnato dal
Presidente per l'Europa del B'na B'rith, George Bloch, dal Dr. E. L. Ehrlich dal Dr. Herz, furono
invitati due volte dal governo austriaco per fissare le modalit della creazione di una societ
Sigmund Freud. I "numerosi sforzi del Fratello Otto Herzt" permisero di conseguire un successo
definitivo nel 1969: la fondazione, a Vienna, della succitata associazione presieduta dall'austroamericano Frederick Haker, lui pure fratello del B'na B'rith. La societ guadagn alla propria causa
la figlia di Freud, Anna, che viveva a Londra. Nulla fu trascurato, il B'na B'rith viennese restaur
pure la tomba dei genitori di Freud al cimitero centrale di Vienna. Fu allora che Anna Freud
soggiorn a Vienna, nel giugno 1971, in occasione del Congresso mondiale di psicanalisi, nel corso
del quale fu lanciata ufficialmente la Societ Sigmund Freud, nella Berggasse. La figlia di Freud
offr una parte della biblioteca personale del padre e degli oggetti personali in suo possesso. Si rec
pure alla sede del B'na B'rith per tenere una conferenza. Il 17 marzo 1975, durante una seduta
generale, il B'na B'rith fu proclamato ufficialmente membro della Societ Sigmund Freud. I1 fine
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era raggiunto: "Quando si dice Vienna, si pensa automaticamente a Freud (5)". E curioso notare che
Freud abitava al n 6 della Berggasse mentre al n 19 abitava Theodore Herzl, il padre del sionismo
(che fu difeso dal B'na B'rith). Freud era al corrente di tutte le tesi sioniste, e le appoggiava, come
risulta dalla lettera che invi per un rendiconto, nel settembre 1902 insieme al suo libro
L'interprtation des rves, a Herzl, incaricato della rubrica letteraria della Neue Fraie Presse.
Nel 1925 Freud doveva inviare ugualmente un esemplare stampato a parte della sua
autobiografia a Lord Balfour, in seguito al suo discorso in occasione dell'inaugurazione
dell'Universit di Gerusalemme. Da allora, sar regolarmente in contatto con diverse organizzazioni
sioniste come la Karen Ha-Yesod o la Kadima, di cui suo figlio Martin sar membro. Sigmund
Freud stesso ne diverr membro onorario nel 1936. I suoi figli saranno profondamente sionisti: il
figlio Ernst Freud, divenuto architetto, andr in Palestina nel 1927 per costruirvi la casa di Ham
Weizmann. Nel 1924 un primo psicanalista, Moshe Har-Even, s'installa a Tel-Aviv. Nel 1933 si
crea la prima societ psicanalitica della Palestina, con Max Eitingon, intimo di Freud, che a partire
dal 1926 presieder la prestigiosa Associazione internazionale di psicanalisi. Uomo dalla doppia
vita, Max Eitingon era contemporaneamente una spia al servizio della G.P.U., la polizia segreta
sovietica. Nato in Russia nel 1891, era in effetti fratello di Leonid Eitingon, alto responsabile del
G.P.U., meglio noto col nome di generale Kotov. Inviato da Stalin, lo stesso Kotov si recher in
Messico dove, divenuto l'amante di Carridal Mercader, ne arruoler il figlio Ramon che sar
l'assassino di Trotski!
44. La psicanalisi, ultima trasformazione della cabala ebraica?
Secondo il B'na B'rith, "Freud ha esaudito il messaggio biblico di fare qui ed ora, in tutta
pienezza". Sebbene il fatto sia sempre accuratamente taciuto dai suoi discepoli non bisogna
dimenticare che Freud provava una straordinaria attrazione per le pratiche magiche e occulte (6).
Noi non ci abbandoneremo qui n a una difesa apologetica n a un attacco virulento della
psicanalisi come scienza medica o falsa scienza, ma tenteremo piuttosto di mostrare i rapporti tra gli
aspetti "mistici", "magici" e "religiosi" della psicanalisi, della filosofia ebraica e tra l'insegnamento
del B'na B'rith. Non bisogna dimenticare che, come rivelato da Emil Ludwig, Freud arriver fino a
creare praticamente il suo ordine personale segreto, analogo a quello delle fraternit massoniche,
con riunioni e linguaggio pure segreti. Una foto di questa "loggia" o, se si preferisce, "cenacolo", fa
parte delle collezioni del palazzo della Scoperta. Vi si vedono Otto Rank, Karl Abraham, Max
Eitingon, Ernest Jones, Sandor Ferenczy, Hans Sachs, tutti discepoli tardivi, dopo la rottura di Carl
Gustav Jung, Alfred Adler, Wilhel Stekel ecc. Nel 1920 sei dei suoi discepoli ricevettero dal
maestro un anello rituale, con un castone d'agata a zone concentriche, di colore scuro.
Molti apporti inattesi hanno nutrito le ricerche di Freud. Ad esempio, negli anni intorno al
1880, Freud fu in rapporto regolare (') con Adolph Jellinek, "il pi grande dei predicatori ebrei
moderni" che predic a Vienna fino alla sua morte, nel 1883. Aveva pubblicato numerose opere
sulla cabala e la mistica cabalistica. Altro ispiratore di Freud, il Dr. Wilhelm Fliesse, con il quale il
nostro intratterr un'importante corrispondenza dal 1887 al 1901. Fliesse era un ardente seguace
della numerologia. Per lui, il ciclo maschio era di 23 giorni e quello femmina di 28. La morte di
Goethe era avvenuta al 30156 giorno della sua vita, cio 1077 cicli di 28 giorni... femminili (tipo di
bisessualit). "Goethe morto quando il 1077 mestruo femminile ha consumato l'ultima particella
della sua meravigliosa costituzione". Solo tardivamente, dopo diversi anni, Freud fin per "essere
costernato per le stravaganze scientifiche di Fleiss" e cess le relazioni con lui, sebbene gli avesse
pubblicato, nel 1887, un'opera assai "particolare" che studiava la relazione tra il naso e gli organi
sessuali femminili.
In un saggio appassionante che conclude uno studio meticoloso e approfondito, l'americano
David Bakan conclude che "il freudismo una trasposizione della mistica ebraica" un
"travestimento laicizzato" della stessa. Secondo questo studioso, che evoca "l'ipotesi molto
convincente" di "un patto con il diavolo (...) Freud pass tutta la sua vita in un ghetto virtuale, un
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mondo composto quasi esclusivamente da ebrei". Allo stesso modo, Manes Sperber (") descrive la
psicanalisi come "la trasposizione psicologica dell'Antico Testamento"; Marthe Robert, in un saggio
penetrante, vede, nella sua opera "in qualche modo l'ultimo, in ordine di tempo, commento al
Talmud". Quanto a Percival Bailey, vede in Freud un "rabbino laico" (9). Un altro specialista, il
professor Baruk, pur ostile al freudismo, arriva a un'identica conclusione, stimando che la psicanalisi sia "pi una religione che una scienza. Essa ha i suoi dogmi, i suoi riti e soprattutto la sua
interpretazione quasi mistica e, in ogni caso, assai poco controllata. proprio della scienza far
passare l'ipotesi al vaglio del fuoco della verifica. Nella psicanalisi l'ipotesi, vale a dire
l'interpretazione fornita dal suo autore, il medico, deve essere controllata tramite i risultati
terapeutici. Ora, su questo piano, si hanno dei risultati assai magri. Si conoscono ben pochi casi di
ossessione guariti dalla psicanalisi, malgrado l'intensa propaganda dei suoi discepoli ("')".
45. La chiave dei sogni, aspirazione dei maghi
Come scrive il Dr. F Pasche, che ha curato la prefazione di Bakan "per Freud il super-io aveva
un volto, quello di Mos, e un linguaggio, quello dei divieti e delle ingiunzioni del decalogo. Non
forse il dogma cabalistico di una energia divina, creatrice, sessualizzata, all'origine del concetto di
libido? Non la stessa cosa per le nozioni freudiane d'istinto della morte, secolarizzazione dello
spirito del Male - di bisessuallit - il Dio della Cabala bisessuale - dell'incesto come crimine
mitico, dell'assimilazione della conoscenza all'incesto ecc".
Mistica ebraica, Cabala, numerologia: termini poco correnti ai giorni nostri per abbordare la
psicanalisi, ma essi erano normali negli anni venti e trenta. In effetti, cos' la Cabala se non lo
studio simbolico delle cifre e delle lettere? Cos' la psicanalisi se non una spiegazione simbolica
delle cifre e delle lettere, l'interpretazione dei sogni, la Traumdeutung (la famosa "Chiave dei sogni"
aspirazione dei maghi cabalisti)? Questa analogia non doveva sfuggire al B'na B'rith che prese ben
presto le difese di Freud e rese popolari le sue teorie anche quando la sua appartenenza all'Ordine
non era di pubblico dominio. Lo specialista accreditato delle teorie per conto del B'na B'rith fu A.
A. Roback che consacr alla psicanalisi tutta una serie di articoli ("). I titoli sono particolarmente
rivelatori. La psicologia freudiana e i commentatori ebrei della Bibbia, La psicologia dei proverbi
yiddish, Gli ebrei hanno un complesso d'inferiorit?, Freud, Chassid o Umanista?, La psicanalisi
un movimento ebraico?
Il suo articolo Chassid o Umanista? del pi alto interesse. Ricordiamo che il termine
chassidismo o hassidismo viene dall'ebraico Hasidim, uomo pio. Originariamente designava la
corrente degli ebrei conservatori della Palestina che si opposero all'influenza ellenistica nella legge
ebraica. Erano i precursori diretti dei Farisei. Nota Michel Mourre (12): "L'hassidismo moderno
nacque in Polonia all'inizio del XVIII' secolo, dietro l'impulso di Isral Baal Shem Tov (17001760). Movimento essenzialmente mistico, opponeva al razionalismo talmudico il primato della vita
interiore e l'aspirazione all'unione d'amore con il Dio salvatore. Considerato eretico dai talmudisti,
l'hassidismo ha tuttavia rinnovato profondamente la vita religiosa delle comunit ebraiche della
Polonia e della Russia. Il grande rappresentante di questo movimento nell'epoca contemporanea
stato il filosofo israeliano Martin Buber".
Il Fratello Roback constata che "non assolutamente certo che Freud sia stato allevato in
un'atmosfera cassidica o che la conoscenza intima del cassidismo prevalesse talmente nell'ambiente
ebraico austriaco da permettere l'emergere del suo sistema psicologico. Ci che si pu dire in
maniera certa che Freud pu essere visto come un cassid nella storia della psicologia moderna (...)
Non solamente perch egli si lega al cassidismo per i suoi interessi umanisti (...) ma anche per
l'affiato mistico che pervade la sua dottrina (...). Sotto molti punti di vista, il metodo freudiano,
particolarmente nella sua fase culminante, una forte reminiscenza del simbolismo che sottende
tutta la filosofia cabalistica. L'importanza data agli elementi femminili e maschili, i giochi con i
numeri, l'uso di ogni sorta di simboli per adattarsi ai casi particolari e numerose altre indicazioni
hanno la loro controparte nella psicanalisi (...). (...Come spiega lo stesso Freud, in sostanza)
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impossibile pensare a un numero o anche a una parola in modo totalmente libero. Se si giunge a
esaminare precisamente il processo di formazione volontario, si pu sempre provare che esso stato
strettamente determinato". Roback tratteggia allora, in maniera complessa per i neofiti, i rapporti tra
i ricercatori freudiani e gli schemi d'analisi dei commentatori biblici, cabalisti e mistici. "Se vi si
domanda un numero a caso e voi rispondete 37.826, Freud risponder che vi un motivo segreto,
una ragione nascosta perfino a voi stessi, che vi ha determinati a dare quel numero e non un altro.
(Tuttavia) il determinismo sembra essere la base teorica dei commenti sulla Bibbia secondo griglie
simboliche o mistiche. Per molto tempo mi sono posto il quesito di sapere da quali meandri era
sorta la quadrupla interpretazione delle Scritture come PaRDeS (Pshat, Remez, Drush, Sod) che
comprendono i significati letterali, simbolici, retorici e mistici (...) In altri termini, viene attribuito
un certo significato alla posizione delle lettere in una parola o di una parola in un versetto. Cos le
lettere finali delle prime tre parole della Bibbia compongono la parola Emeth (Verit) dando il
significato che il mondo stato creato attraverso il prisma della verit. (...) Il fatto che la Bibbia
cominci con un Beth e non un Alpeh, la prima lettera dell'alfabeto, porta allo spirito fertile del
rabbino Jacob Ben Asher (un grande cabalista) nuove rivelazioni. Le migliaia e migliaia di
equazioni aritmetiche (gematria), degli anagrammi, degli acrostici e delle estensioni supplementari
(notarkon) che il rabbino e gli altri membri della sua scuola sono riusciti a fare uscire dalla
Scrittura e a manipolare per farli concordare con i loro scopi esegetici, rivelano che essi erano dei
geni nei problemi di calcolo. Freud e i suoi collaboratori non hanno usato un metodo tanto elaborato
quanto la matematica simbolica dei cabalisti, i quali hanno sviluppato un gran numero di codici che
non offrono altra garanzia che quella in materia di analogia (...). Infatti Freud non ha aderito a un
sistema fisso di regole per l'analogia dei numeri ma le possibilit di manipolazione sorpassano tutto
ci che i commentatori ebrei mistici avevano offerto fino a quel momento. (...) Bisogna ammettere
che quando si confrontano le manipolazioni dei numeri fatti dai commentatori ebrei con le
congetture stravaganti dei ricercatori della Zentralblatt fr Psychoanalyse, fondata da Freud, i primi
paiono uomini di buon senso".
In un altro testo Roback nota che la facolt d'interpretare i simboli "una caratteristica, una
costante, dello spirito ebraico". E aggiunge: "I Profeti hanno usato un simbolismo drammatico nelle
loro esortazioni precise e il Talmud pieno delle interpretazioni delle Scritture mentre la Cabala
un'interpretazione dei simboli mistici. Tuttavia i successi di Freud non sono dovuti solamente a
questa qualit (...). Bench la psicanalisi contenga globalmente una tendenza mistica, vi si possono
distinguere due diverse tipologie. Una incline al realismo e al concreto, l'altra dipinta dei colori
dell'astrazione e tende all'indicibile e all'invisibile".
46. II lato ebraico della psicanalisi
Ecco perch, per il Fratello A. A. Roback, come in seguito per altri commentatori, l'influenza
ebraica apparir onnipresente nell'opera di Freud e la psicanalisi sar vista, per dirlo chiaramente e
senza nessun intento peggiorativo, come una scienza ebraica: "Certi autori non esitano a dire che la
psicanalisi ha una ispirazione ebraica determinata dai precedenti razziali del suo fondatore. Da parte
mia, credo che vi sia una gran parte di verit in questa affermazione". Freud stesso lo doveva
dichiarare: "Solamente un ebreo poteva creare la psicanalisi". In uno degli Almanacchi
dell'Associazione internazionale di psicanalisi Freud, che per lungo tempo rifiut di riconoscere
l'apporto culturale ebraico alla sua dottrina, ha spiegato i suoi rapporti col giudaismo: (") "Il fatto di
aver sempre rifiutato di rinnegare le mie origini ebraiche ha largamente pesato sull'antipatia che la
psicanalisi ha incontrato nel mondo. Sebbene tale riserva non sia mai stata fatta esplicitamente,
disgraziatamente certo che la mia giudaicit non stata priva di effetti. E il fatto che il primo
avvocato della psicanalisi sia stato un ebreo non certo un caso fortuito. Per scoprire e divulgare
teorie nuove bisogna essere certi di sopportare l'isolamento e l'opposizione. Un gran numero di
ebrei pi familiare di molti altri con questo tipo di attitudine".

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Come stato perfettamente spiegato da Marthe Robert, la sopravvivenza ebraica si


lungamente basata sulle yeshivot, scuole delle piccole citt dell'Europa centrale dove gli allievi
seguono gli studi talmudici e consacrano tutto il loro tempo allo studio e alla discussione dei libri
santi. Da queste scuole uscirono, alla fine del XIX secolo, persone avvezze alla discussione, abili
nell'analisi pi rigorosa dei testi, allenate ai dibattiti pi serrati. "Fornirono alla rivoluzione
(marxista) una gran parte dei suoi quadri intellettuali, quelli dialetticamente meglio armati (14)".
Ricordando questa storia, Marthe Robert, interprete quasi ufficiale di Kafka, nota che la psicanalisi
ha conosciuto una diffusione sensibilmente identica; ecco senza dubbio perch la diffusione
originaria della psicanalisi fu realizzata largamente da psicologi ebrei: "Tutti i pi brillanti discepoli
di Freud che hanno apportato dei contributi originali alla psicanalisi erano ebrei, con la sola
notevole eccezione di Jung" nota Roback, rilevando tuttavia che vi erano "alcuni Gentili nel
movimento". Tra gli psicanalisti d'origine ebraica spiccano i nomi di Alfred Adler, Wilhelm Stekel,
Max Kahane e Rudolf Reitler. Furono loro a formare il primo nucleo viennese nel 1903. Vi si
aggiunsero Fritz Wittels, Hans Sachs (coeditore della rivista psicanalitica Imago), Karl Abraham
(che fu presidente dell'Associazione internazionale di psicanalisi), il tedesco Simmel, l'ungherese
Sandor Ferenczy (che fu presidente dell'A.I.P.), Otto Rank, l'americano Brill (primo presidente
dell'Associazione americana di psicanalisi), Herbert Silberer, Sadger, Federn, Storfer, Reik, i russi
Luria e Wulff, il polacco Jekels, l'italiano Levi-Bianchini ecc.
D'altra parte, il primo luogo in cui s'impiant la psicanalisi, fuori dell'Europa, fu la Palestina.
A partire dal 1922, si form un "circolo di devoti" che comprendeva il Dr. Eder, il Dr. Bergmann,
direttore della biblioteca dell'Universit ebraica, il Dr. Aryeh Feigenbaum, primario oculista
all'Ospedale Rothschild. Come notava nel 1924, l'International Journal of Psychoanalysis: In certi
quartieri, specie in quelli che comprendono giovani immigrati, vi una tendenza a introdurre una
pretesa psicanalisi, senza precauzione alcuna, in forma volgarizzata e "alla moda".
In seguito Freud doveva impegnarsi volontariamente a minimizzare tale compenetrazione
giudaica della psicanalisi. Fritz Wittels, psichiatra ebreo austro-ungarico, allievo di Wilhelm Stekel,
autore di una delle primissime biografie di Freud, riporta un avvenimento poco conosciuto che
avvenne a Norimberga nel 1910, durante il secondo congresso psicanalitico. Diversi discepoli ebrei
presero molto male l'elezione di Gustav Jung alla presidenza del Movimento psicanalitico, essa
aveva provocato in particolare il vivo malcontento dei discepoli viennesi i quali sospettavano Jung
di antisemitismo. Il pomeriggio di quel giorno memorabile, gli analisti viennesi tennero una
riunione privata al Grand Htel di Norimberga per discutere di questa oltraggiosa situazione.
Improvvisamente apparve Freud, che non era stato invitato. Era da molto tempo che non appariva
cos eccitato. Disse: "La maggior parte di voi ebrea e per questo siete inadeguati a procurare amici
alla nuova scienza. Gli ebrei devono contentarsi del ruolo modesto di preparare il terreno.
assolutamente essenziale che io possa allacciare legami in seno alla comunit scientifica. Ci sto
lavorando da anni e sono stanco dei continui attacchi nei miei riguardi. Siamo tutti in pericolo".
Prendendo il suo cappotto per il bavero esclam ancora: "Non mi lasceranno neppure un cappotto
sulle spalle. Gli Svizzeri ci salveranno - mi salveranno e tutti voi con me". Di lui si conosce anche
un altro testo: "Da parte mia, sono guarito da ogni commistione preferenziale per gli Ariani. Siamo
e restiamo ebrei grid a Sabina Spieliern, ex amante di Jung gli altri non faranno altro che servirsi
sempre di noi senza mai n comprenderci n rispettarci".
47. L'alleanza con Mos, chiave di Freud e... dei B'na B'rith
Freud, pur dichiarandosi ateo, svela apertamente le sue tendenze mistiche, le sue aspirazioni
religiose e i suoi fantasmi biblici principalmente nel suo ultimo libro a lungo ignorato, tanto
"imbarazzante": L'uomo Mos e la religione monoteista (Londra, 1939). Ci basti leggere la brillante
analisi di Yosef Yerushalmi, uno dei pi celebri storici del giudaismo: "Questa asprezza nel togliere
carattere alla propria religione ebraica dovrebbe svegliare i nostri sospetti. Essa il segno della
rivolta contro un attaccamento un tempo potente". Sfidando l'archeologia, e la storia delle religioni
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e delle mentalit, Freud, tornato allo studio della Bibbia all'et di settant'anni, costruisce un vero
romanzo attorno alla figura di Mos. "L'opera era incredibile: utilizzava fonti di fantasia, si
appoggiava su ipotesi discutibili e sfiorava a volte il delirio interpretativo" ('s). Per Freud, autoconsacratosi papa della psicanalisi, il monoteismo non un'invenzione ebraica ma trova le sue
sorgenti in Egitto, dove fu un tempo religione di Stato (il culto del dio solare Aton del faraone
Amennotepe IV), prima di essere rigettata dal popolo con la violenza. Mos si mise a capo di una
trib semita, introdusse la circoncisione, pratica che era destinata a instillare il principio di elezione
(popolo eletto). Rifacendosi alla tesi erronea di Ernst Sellin, autorit in archeologia biblica, che
ammetter in seguito il suo errore, Freud afferma che i discepoli di Mos si ribellarono e lo
uccisero. Le generazioni seguenti rimossero l'omicidio. Tuttavia gli israeliti conservarono un unico
Dio, Yahv in luogo di Aton, perch influenzati dall'intransigente dio-vulcano dei madianiti che
aveva un sacerdote chiamato pure lui Mos. Questo omicidio di Mos , per Freud, la riedizione
dell'omicidio arcaico del padre, tema di Totem e Tab (1915), eredit della tesi/favola darwiniana
dell'"orda primitiva": la civilizzazione sarebbe nata quando i figli uccisero il padre che possedeva
tutte le donne, rinunciando in seguito all'incesto e il cui ricordo si conserva nelle mense totemiche.
Sappiamo ormai che Freud fu, per tutta la vita, affascinato da Mos arrivando perfino a identificarsi
varie volte con lui. Come Mos l'egiziano che port il monoteismo agli ebrei, l'ebreo Freud il
"Grande Straniero" che ha generato la psicanalisi e l'ha fatta conoscere agli uomini. Altro tratto
comune: Mos fu ucciso dai suoi discepoli e Freud fu tradito dai suoi, Adler, Jung ecc.
"Il fatto pi strabiliante rimane quello che Freud, mentre sgiudaizzava Mos, assegnava al
sentimento della giudaicit, inteso come appartenenza e al tempo stesso dissidenza, una posizione di
eternit. Freud approvava questo sentimento per il quale un ebreo resta sempre ebreo nella sua
soggettivit, anche se divenuto incredulo, e non esitava ad assimilarlo a un'ereditariet
filogenetica: oggi si direbbe "patrimonio genetico". In altre parole, contro tutta l'evoluzione della
scienza della sua epoca e contro il suo stesso percorso anti-ereditario, egli si appoggiava alla tesi
lamarckiana dell'eredit dei caratteri acquisiti, per annunciare al mondo che il sentimento di
giudaicit trasmissibile di generazione in generazione tramite un "inconscio ereditario" di cui il
meno che si possa dire che non freudiano (15)". Come riportato da Yerushalmi, il cerchio
doveva essere chiuso dalla figlia di Freud, Anna, che nel 1977, in occasione dell'istituzione,
all'Universit ebraica di Gerusalemme, della cattedra Sigmund Freud, suscit qualche commento
con la sua rivendicazione del titolo di "scienza ebraica" come punto di onore della psicanalisi.
Una piccola obiezione agli esegeti freudiani, in ispecie a Yerushalmi: perch Freud si
interessato a Mos? Non sar per caso a causa del fatto che i B'na B'rith, letteralmente i figli
dell'Alleanza, si riferiscono a due alleanze particolari, quella con Abramo e quella del popolo eletto
con Mos, che ricevette le tavole della legge sul monte Sinai, stabilendo con ci un patto di
Alleanza tra le trib d'Israele dando cos vita ai Figli dell'Alleanza...?

Se lo Zar non vuole dare al nostro popolo la desiderata libert, allora una rivoluzione instaurer
una repubblica tramite la quale si otterranno quei diritti.
Jacob Schiff, banchiere americano e alto responsabile del B'na B'rith nel 1905
48. IL B'NAI B'RITH E IL COMUNISMO
49. La rivoluzione bolscevica
Dopo il successo della rivoluzione bolscevica, alcuni ambienti antisemiti o conservatori, ma
non soltanto loro, attribuirono a una misteriosa cospirazione ebraica lo scatenamento degli avvenimenti russi e il loro successo, che avevano portato all'instaurazione della dittatura dei soviet. La
veridicit della tesi era accreditata dal fatto che molti capi rivoluzionari erano di origine ebraica,
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cos come pure numerosi loro finanziatori. Non ci porremo qui il quesito se tale o talaltra organizzazione ebraica, in particolare il B'na B'rith, abbia "teleguidato" la rivoluzione bolscevica, n
quali siano state le condizioni della creazione di Birobidjian, la repubblica autonoma ebraica che
alcuni ebrei pensavano che sarebbe stata la nuova Sion ecc. Ne abbiamo ampiamente descritto le
premesse nel capitolo dedicato alla storia del B'na B'rith e il lettore potr farvi riferimento ('). In
particolare abbiamo citato i propositi minacciosi e premonitori dichiarati da Jacob Schiff nei
confronti di Nicola II, propositi che presagivano la funesta fine dello zar e il successo del
bolscevismo. Anche il B'na B'rith ha affrontato questo argomento, sovente in modo fantasioso, alla
luce della storia (z): "(Dopo la Rivoluzione) gli ebrei hanno goduto di pari diritti e sono stati
accettati nelle strutture statali sia come imprenditori che come lavoratori. Tra i burocrati, diversi
sono ebrei. Molti dei funzionari appartengono alla classe dei cittadini colti e capaci. I loro beni sono
stati confiscati ed essi sono stati costretti a entrare al servizio dello Stato comunista. In
considerazione delle loro eccezionali capacit, molti ebrei hanno ottenuto cariche assai elevate.
per tali ragioni che osservatori superficiali hanno l'impressione che il Governo comunista sia un
Governo di ebrei. Anche all'estero predomina la convinzione che la Rivoluzione abbia avuto quali
vincenti gli ebrei".
Noi qui ci occuperemo principalmente di come i cambiamenti intervenuti nell'Impero zarista
furono percepiti dal B'na B'rith.
Vi fu opposizione o sostegno? Globalmente, dalla lettura della stampa del B'na B'rith, si
evince che vi fu sostegno, e che fu privo di preoccupazione per la sorte della comunit ebraica, per
non parlare del pericolo di assimilazione da parte dello Stato comunista e delle difficolt per la pratica religiosa. Il brano che riportiamo, estratto dal B'nai B'rith Magazine ('), chiaramente
significativo circa le predisposizioni dell'Ordine in un'epoca in cui si poteva gi fare un primo
bilancio del regime comunista, visto che erano trascorsi undici anni dall'inizio della Rivoluzione:
"La Persecuzione del giudaismo.
Il mese scorso, ebrei ortodossi di New York hanno manifestato contro la persecuzione della
religione ebraica in Russia da parte del Partito comunista. Soprattutto perch gli ebrei non hanno
mai subto prima persecuzioni di quel tipo. In altri luoghi e in altri tempi la persona dell'Ebreo era
perseguitata; egli era bruciato, massacrato, espulso. In Russia, la sua persona protetta come quella
di qualunque altro cittadino, solo lo spirito ebreo perseguitato, la sua vita religiosa fissata,
limitata. (...) In realt, la vita dell'ebreo in Russia non differisce molto da quella dell'ebreo in
America, dove il materialismo lo attira irresistibilmente, dove diversi dei rivendicano la sua
riverenza, dove la pienezza del ventre restringe il cuore".
Nel corso delle nostre ricerche non abbiamo trovato alcuna condanna del regime dittatoriale
comunista, al di l delle critiche circa la pratica religiosa e l'assimilazione, nessuna condanna della
sua ideologia, del suo anticapitalismo, del suo totalitarismo, della sua irregimentazione, della sua
negazione dell'umanismo, della sua violenza, dei suoi gulag, delle sue purghe, delle sue carestie
programmate, delle persecuzioni di tutti gli "oppositori" ecc. Viene generalmente taciuta la
spoliazione della borghesia ebraica cos come l'eliminazione degli ebrei ortodossi, attuate dalla
sezione ebraica del Partito comunista, la Evsekzija, costituita all'uopo. Furono i suoi membri a
confiscare gli stabilimenti degli imprenditori israeliti e prendere le materie prime e i magazzini,
compresi i carretti degli ambulanti ebrei. Si assistette dunque allo spettacolo sinistro di ebrei che
spogliavano i loro stessi fratelli. Fu di nuovo la Evsekija che guid l'installazione dei coloni ebrei
nelle terre coltivabili. Fu formato un comitato di Stato (Komzet) per installare degli ebrei nelle
fattorie, assistito da una societ che aveva lo stesso fine (Ozet), il tutto evidentemente sotto
controllo comunista. A causa della povert delle masse ebraiche, i comunisti ebrei ebbero l'idea di
far finanziare l'operazione dalla diaspora ebraica, particolarmente dagli ebrei degli Stati Uniti. Si
servirono del Joint Distributin Committee, organo di mutuo soccorso creato dalle organizzazioni
ebraiche nel 1922 (). A differenza delle altre organizzazioni americane, esso disponeva di un
proprio sistema di distribuzione, l'Agro-Joint, cosa che permetteva di orientare gli aiuti solo verso i
correligionari. In pochi mesi si misero assieme pi di 10 milioni di dollari per l'acquisto di terre e
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l'installazione di 25.000 coloni (5). Furono poi raccolti altri 7,3 milioni di dollari. Furono cos creati
pi di 180 villaggi ebrei in Crimea e Ucraina.
50. Il comunismo come rigenerazione dei giudaismo comunitario
Per illustrare il fascino dell'ideologia e della pratica comunista viste come una rigenerazione
del popolo ebreo, abbiamo preso in considerazione solo qualche articolo della vasta e ripetitiva
documentazione esistente. Essi sono tutti posteriori al 1927. E il periodo in cui la N.E.P. (nuova
politica economica), con l'aiuto americano, marcia a pieno ritmo. Oramai il primo periodo
rivoluzionario in cui la borghesia, in gran parte ebrea, era stata spogliata, appare solo pi, agli occhi
degli osservatori ebrei dell'epoca, come un cattivo ricordo. Quell'anno il B'nai' B'rith Magazine
americano pubblica almeno tre importanti articoli molto favorevoli (') riguardo alla nuova
agricoltura ebraica: un servizio effettuato presso gli agricoltori ebrei in Russia, la colonizzazione
delle nuove terre in Russia da parte degli ebrei, l'aiuto dato alla "rigenerazione" degli ebrei russi.
Non traspare alcuna critica al regime politico. Al contrario, la linea generale d'appoggio alla
riforma sociale, offre l'elogio del kolkoz, l'ossessione dell'apparizione dell'"uomo nuovo" e della
"rigenerazione" dell'ebreo.
Il primo articolo porta la firma del Dr. Emil Bogen, Segretario dell'Ordine fino al 1929, nato a
Mosca, aveva militato nei ranghi rivoluzionari. Ecco l'inizio dell'articolo, tanto poetico quanto
bucolico secondo il tema del testo illustrato da fotografie: "La colonizzazione delle terre russe da
parte dei coloni ebrei rappresenta uno dei capitoli pi commoventi della movimentata storia del
nostro popolo. In Unione Sovietica, prima della guerra, erano meno di mille le famiglie ebree che
coltivavano la terra. L'anno scorso erano pi di 35.000 e il loro numero continua a crescere. In
cinque anni pi di 100.000 ebrei hanno lasciato le citt dall'atmosfera senza speranza, e sono tornati
alla terra. Il governo ha gi donato oltre un milione di acri a queste colonie e sembra intenzionato a
donare tanta terra quanta gli ebrei saranno in grado di coltivarne. La maggior parte dei nuovi
arrivati ha ricevuto un aiuto finanziario e un terzo di loro diretto e consigliato dall'Agro Joint,
l'Organizzazione russa dell'American Joint Distribution Committee".
Pi oltre, nel corso di un viaggio, Bogen incontra un colono barbuto di Avoda che gli fa
visitare la sua vigna e gli spiega, in un misto di russo e di yiddish: "Questa la Crimea, dove gli
ebrei possono respirare liberamente, costruire le loro case sulla propria terra. qui il vero Eretz
Isral, la Palestina un sogno lontano che non possiamo dimenticare ma che fuori dalla nostra
portata. Qualunque sia la terra che gli ebrei coltivano, questa diviene terra ebrea". Pi avanti
assistiamo alla nascita dei kibbuz: "Tel Kai uno dei tre comuni sionisti della Crimea. I giovani
sionisti che si sono imbarcati in questa avventura, vissuta come una preparazione all'installazione in
Palestina, hanno un atteggiamento molto radicale e sono in costante conflitto con le autorit.
Vivono in societ comunitaria, mangiano in comune in un refettorio collettivo, lavorano insieme i
campi, comprano tutto in comune. Sono giunti al quarto anno di attivit e si sono sviluppati
economicamente; tuttavia protestano: il periodo preparatorio terminato e vogliono andare in
Palestina. Posseggono 400 maiali e rifiutano di osservare i precetti religiosi". L'articolo termina con
queste parole che mostrano un certo acciecamento dell'autore: La "questione ebraica" non pu
avere un'unica soluzione, ma la colonizzazione delle terre della Russia del Sud da parte degli ebrei
costituisce uno dei contributi pi sostanziali e costruttivi al benessere degli ebrei contemporanei.
Nel febbraio 1932, in un articolo intitolato Gli ebrei in Crimea, l'opinione del B'na B'rith
risulta essere ancora molto positiva, nel momento stesso in cui avvenivano deportazioni e
repressione: "Possiamo dirlo con certezza, se l'osservanza religiosa minima e la conoscenza del
giudaismo molto debole, il rispetto di s e l'orgoglio razziale sono pi grandi negli ebrei russi che in
quelli di qualsivoglia altra parte dell'Europa continentale. A volte si obbietta che gli insediamenti
ebrei in Crimea e in altre parti dell'URSS, pur essendo ben radicate al suolo, non hanno tuttavia
radici ebraiche e sono quindi destinate ad annegare nel grosso della popolazione. Questa
considerazione sembra non tenere conto dell'enorme vitalit del popolo ebreo. Essa stata
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fortificata dal rinnovato contatto con la natura, cos come dal suo statuto di emancipazione. Si pu
sperare che presto o tardi un soffio di vita spirituale animer le masse ebraiche, dato che si produrr
inevitabilmente una reazione al materialismo che oggi la nuova generazione professa come ideale.
L'insediamento in Crimea non ha portato una soluzione al problema ebraico in Russia, ma almeno
ha evitato la dissoluzione del popolo ebreo".
Qualche mese dopo, nel marzo del 1933, il B'nai B'rith Magazine ritornava sull'argomento
con due risposte, una apparentemente positiva e l'altra negativa al quesito: "Nella Russia sovietica il
giudaismo condannato?". L'autore, Norman Bentwich, che risponde in maniera negativa, si
preoccupa di fatto dell'integrazione degli ebrei nella societ comunista, piuttosto che di una
qualunque persecuzione. Scrive tra l'altro: " certo che il principale profeta del movimento
proletario era l'ebreo Karl Marx e che il suo libro, Il Capitale, il riferimento obbligato del credo
comunista; certo che un altro comunista tedesco, Ferdinand Lassalle, la cui statua eroica adorna la
Prospettiva Nevski a Leningrado, fu uno degli ispiratori del nascente partito rivoluzionario, che gli
ebrei hanno avuto la loro parte, dall'inizio fino a oggi, nella creazione e nel mantenimento della
Rivoluzione e che per nessun'altra comunit la Rivoluzione ha portato tanti cambiamenti come per
quella degli ebrei. Il sentimento generale riguardo alla loro comunit, che gli ebrei, in particolare i
giovani, si sentono a proprio agio quali appartenenti a un nuovo ordine. Sono fieri della parte che
occupano nei consigli rivoluzionari di Trotski, nell'organizzatore dell'Armata rossa (...), e degli
ebrei che ricoprono posti rilevanti al Ministero degli Esteri e negli altri ministeri, nell'Esercito e
nella Marina, nei consigli economici e nelle accademie (...). La funzione dell'Ebreo quella di
essere l'interprete della Russia sovietica verso il mondo e viceversa, dal momento che egli
rappresenta il principale elemento del proletariato, in stretto rapporto con la cultura e le lingue
dell'Europa Occidentale (...). In citt come Kiev, Odessa, Berlichev, dove gli ebrei costituiscono pi
di un quarto della popolazione, vi sono tribunali yiddish, codici legislativi in yiddish e l'yiddish la
lingua ufficiale (...). L'origine spirituale della Rivoluzione risale ai principi del socialismo quali si
trovano negli insegnamenti dei profeti ebrei, anche se il comunista rinnega la terra dalla quale sono
usciti".
Dopo questo panegirico ritenuto negativo verso il regime, il secondo testo, il cui autore il
Fratello Pierre Van Paassen, si pronuncia per il "s": "S, vero, mi si dice che il nuovo stile di vita
abbia una pronunciata caratteristica anti-giudaica. Non perch si obbligherebbero i giovani a
impegnarsi in un nuovo cammino, nessuno interviene se un giovane vuole diventare talmudista (...).
il nuovo stile di vita in s che coinvolge i giudei su nuove strade. Ma, ci si domanda, sono felici?
Mi chiedo: `Vi sentite ancora ebrei?' Ancora ebrei? S, pi che mai oggi, grazie al nuovo regime,
possibile essere finalmente dei veri ebrei. Mio padre non pu (...) perch ancora prigioniero delle
vecchie tradizioni. Ma io sono libero, mia sorella libera, intraprendiamo un nuovo cammino. (...)
I190% degli ebrei russi , col cuore e con lo spirito, dalla parte dell'edificazione del mondo nuovo".
Qualche mese dopo il B'nai' B'rith Magazine (') intitolava: In Russia il giudaismo morto.
L'autore notava che gli ebrei rischiavano di rimanere a lungo senza Dio dato che ormai
l'insegnamento della religione era proibito fino ai diciotto anni, ma tuttavia rilevava: "I1 giudaismo
sempre interessato a molto pi che al solo Dio. Gli ebrei non sono legati solo da ci che si chiama
religione ma anche da una ritrovata Sion (...). La Russia stata la fonte della comunit ebraica
prima della Rivoluzione (...). Parallelamente alla distruzione del giudaismo e dei sionismo arrivata
una libert che i giudei non avevano mai sperimentato in nessun luogo del mondo (...). Il numero
due di Stalin, Lazar Kaganovitch, un ebreo, umile lavoratore del cuoio che, a causa delle sue vere
qualit, si posto da solo nella successione di Stalin come leader comunista della Russia (...). La
Russia l'unico paese al mondo in cui l'antisemitismo sia un crimine (...). Se dovessimo riassumere
cosa ne stato degli ebrei in Russia sotto il regime comunista, parlerei di nuove possibilit e di un
rafforzato idealismo sociale, ma anche della distruzione dei valori spirituali specificatamente
ebraici".
51. L'emigrazione degli ebrei dall'U.R.S.S., chiave della colonizzazione israeliana
61

Sembra che, agli occhi di una parte della comunit ebraica, il regime comunista sovietico
abbia poca importanza a patto che la loro comunit non abbia problemi. Ci si tradurr, in
particolare a partire dal 1947, nella possibilit o meno di emigrare in Israele. Ce ne rendiamo conto
prendendo in esame la situazione della Romania dove il B'na B'rith, come altre organizzazioni
ebraiche, ha praticato un'indulgenza colpevole nei confronti di Nicolae Ceaucescu, dittatore che
aveva avuto l'abilit di favorire la comunit ebrea romena. Una storia subito dimenticata, dopo la
caduta del Conducator. Nel novembre 1976 il Presidente del B.B.I., David M. Blumberg, visit il
Presidente Ceaucescu forzandolo a facilitare l'emigrazione degli ebrei romeni. In cambio, il
Presidente Romeno gli chiese di promuovere il turismo romeno negli U.S.A. Nel 1982, ad esempio,
fu il B'na B'rith che organizz al Senato e alla Casa Bianca il ricevimento durante il quale il gran
Rabbino di Romania, Moses Rosen, patrocin la causa di un paese comunista totalitario e chiese
che il suo paese conservasse lo statuto di nazione pi favorita (8). Moses Rosen d'altra parte fu per
lustri membro del Parlamento romeno, nominato discrezionalmente da Ceaucescu, e direttore della
sola rivista ebraica trilingue esistente nell'insieme dei Paesi dell'Est, il Giornale del Giudaismo
romeno.
Lo stesso Moses Rosen doveva prendere la parola alla prima Conferenza del Congresso
ebraico mondiale svoltasi all'Est, nell'aprile del 1987. " la relazione del Gran Rabbino. Basandosi
sulla sua esperienza personale e sui suoi incontestabili successi, dato che nel corso degli ultimi
trent'anni circa il 96% della sua comunit ha potuto lasciare la Romania per stabilirsi in Israele,
mentre i circa 20.000 ebrei rimasti godono di facilitazioni culturali e religiose inimmaginabili in un
paese comunista, il Rabbino Rosen preconizza un approccio morbido e moderato per quel che
concerne le autorit sovietiche" (9). Ancora, nel 1986 il Presidente onorario del B.B.I., Jack Spitzer,
nel corso della sessione plenaria del Consiglio internazionale del B'na B'rith tenutosi a Londra,
doveva lungamente insistere, in un rapporto dettagliato sulla situazione degli ebrei romeni (1`),
sull'eccellente trattamento riservato a quella comunit: "Ne deriva (dal rapporto) che l'emigrazione
degli ebrei dalla Romania assicurata per l'avvenire, (e) che la loro vita religiosa, in quanto ebrei,
non ostacolata".
Allo stesso modo, nel 1987, Edgar Bronfman, re mondiale dell'alcool, alto rappresentante del
B'na B'rith e presidente del Congresso ebraico mondiale (C.J.M.), non ebbe problemi per
organizzare la prima assemblea del C.J.M. in Ungheria per la prima volta dalla sua fondazione, cinquantasette anni prima. Dopo il viaggio a Mosca di Bronfman il 23 marzo 1987, dove la
realizzazione della riunione era senza dubbio stata negoziata, la sessione, che si svolse in parte a
porte chiuse e alla presenza del Gran Rabbino di Mosca, Adolf Chayevitch, fu principalmente
consacrata all'emigrazione degli ebrei sovietici (la Nechira): "L'avvenire del giudaismo sovietico
aleggiava su ciascuno degli incontri (")". "Budapest sar una tappa importante che legher Mosca a
Tel-Aviv" spieg allora un deputato laburista israeliano presente. (1z).
Dopo l'avvento di Mikhal Gorbaciov che, a differenza dei suoi predecessori, gioc la carta
israeliana ("), le relazioni erano in effetti nettamente migliorate. Non era pi il caso di fare adottare
alle organizzazioni internazionali delle risoluzioni di condanna del regime comunista sovietico,
come rilevava in privato il multimiliardario Edgar Bronfman ("). "Negli anni settanta abbiamo
commesso un grave errore, doveva dichiarare ('^), quando le porte dell'U.R.S.S. si sono aperte: non
abbiamo fatto niente per esprimere la nostra riconoscenza. Se i Russi manterranno le promesse, la
comunit ebraica americana dovr mostrare la sua gratitudine. Una delle prime cose da fare sar
domandare ai nostri amici dei Congresso di abrogare la legge Stevenson che impedisce agli Stati
Uniti l'esportazione di cereali verso l'Unione Sovietica (...); per una superpotenza come l'U.R.S.S.
tale legge risulta come minimo insultante".
Bisogna sapere che tale legge, che limita il commercio con l'U.R.S.S. non ha strettamente
niente a che vedere con gli ebrei o il giudaismo, dato che fu votata su richiesta del Presidente
Jimmy Carter dopo l'invasione sovietica dell'Afganistan. Sembra dunque che, per Edgar Bronfman,
l'emigrazione degli ebrei dall'U.R.S.S. sia pi importante della sorte degli afgani (15). Il Presidente
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del Congresso sionista mondiale, Azyle Dulzin, presente alla sessione del C.J.M., fu ancora pi
esplicito: "Non vi contraddizione tra il sionismo e il comunismo. L'Unione Sovietica stata la
prima nazione a riconoscere l'esistenza di una nazionalit ebraica. La Rivoluzione d'ottobre aveva
concesso agli ebrei lo stato di cittadini con pari diritti; la Rivoluzione d'ottobre ha aggiunto ai diritti
individuali i diritti nazionali. Questa l'essenza stessa dell'idea sionista".
Perch gli ebrei sovietici hanno beneficiato di un tale sostegno da parte della diaspora che
promosse ingenti campagne negli anni 70-80, mentre altre comunit ebraiche nel mondo erano
molto pi minacciate? Lo spiega un memorandum confidenziale destinato all'Ufficio del Presidente
del B'na B'rith, datato maggio 1974 e firmato dal lobbysta del B'na B'rith a Washington, Herman
Edelsberg: "...Il soggetto che offre di gran lunga le pi ricche speranze per una campagna di
propaganda a lungo termine il sostegno agli ebrei dell'Unione Sovietica. L'esperienza insegna che
la situazione potrebbe essere sfruttata per bloccare, o almeno ritardare, gli accordi firmati al Vertice.
Nessun Presidente, o candidato alla Presidenza (degli U.S.A.), pu permettersi di prendere
sottogamba il problema. Di conseguenza l'opinione del Consiglio internazionale che l'Ufficio
aumenti il bilancio relativo a questa pratica". La difesa degli ebrei russi stata quindi presa in
termini di rendita intermedia e politica (16). Inoltre, la questione dell'immigrazione ebraica si
poneva crudelmente in Israele dove la demografia lasciava prevedere un importante aumento della
popolazione d'origine araba a scapito di quella ebraica. Ne conseguiva la necessit di un'immigrazione proveniente dall'ultimo gran vivaio: l'Unione Sovietica (17).
52. Una loggia del B'na B'rith a Mosca sotto il regime comunista
Mikhail Gorbaciov giocher la "carta ebraica". quanto risulta chiaramente dalle
dichiarazioni dei dirigenti ebrei e, in special modo, da quelli del B'na B'rith: "Ho impiegato molto
tempo a dare credito alle promesse di Mikhal Gorbatciov, poi l'evidenza divenuta lampante:
8.155 visti nel 1987, 18.691 nel 1988, l'uscita di Ida Nudel e di numerosi altri prigionieri di Sion ce
l'hanno dimostrato (...). Siamo al punto dove le vie si incrociano, la Perestroika si pu estendere, in
URSS le sinagoghe possono nuovamente risuonare dei nostri canti liturgici, i Talmud Thora aprirsi
in massa, gli olpanim prosperare, le yeshivot formare una nuova generazione di rabbini ('")".
dunque in pieno regime comunista, e non dopo la sua caduta, che il B'na B'rith s'impianta, o si
reimpianta, in Unione Sovietica. Un altro segno di come poco importi alla comunit il regime
politico purch siano preservati i suoi interessi. Ecco una rapida cronologia degli avvenimenti:
- novembre 1988. Una delegazione di diciotto Fratelli francesi del B'na B'rith, insieme ad
altri quattro ebrei con a capo Marc Aron, lascia Roissy per un "viaggio in tutta glasnost" dal 23 al
29 novembre, in accordo con l'Ambasciata sovietica di Parigi. Alla dogana nessun problema, i libri,
le cassette, i documenti del B'na B'rith, portati in gran numero, passano senza alcun controllo, i
funzionari sanno bene di cosa si tratta. Hanno ricevuto degli ordini. Dal 23 a129 novembre la
delegazione soggiorna a Mosca, Riga e Kiev. Visite di "refuzniks", cerimonie alla sinagoga di via
Arkhipova, diverse commemorazioni dell'olocausto ecc. "Partiti in preda ai dubbi, siamo stati
affascinati, incantati" spiegher Marc Aron, presidente del B'na B'rith di Francia ('y).
- Dicembre 1988. Trentotto dirigenti della comunit ebraica di Mosca ricevono
l'autorizzazione dell'amministrazione comunista per fondare la prima Loggia del B'na B'rith. Per la
creazione di questa Loggia, molto simbolicamente il presidente mondiale dell'Ordine, Seymour
Reich, che anche presidente della Conferenza dei Presidenti delle societ israelite americane, fa il
viaggio da New York per procedere all'installazione del primo consiglio. Il numero dei membri
evolver rapidamente, in ragione della forte emigrazione (63 membri, tre mesi dopo). Gli inviati
americani incontrano Konstantin Kharchev, presidente del Consiglio di Stato sovietico per gli
Affari religiosi, cos come il vice-procuratore generale Vladimir Andreyev. Quest'ultimo fornir,
poco dopo, un dossier sul caso Wallenberg mentre viene dato il via a una "cooperazione giudiziaria
in materia di crimini nazisti". Il B'na B'rith ottenne inoltre un accordo di massima affinch i rabbini
stranieri potessero andare in U.R.S.S., e domand alle autorit comuniste lo scioglimento del
63

movimento nazional-bolscevico antisemita Pamyat dato che ormai solo l veniva individuato il
pericolo.
- Aprile 1989. In seguito a un viaggio del B'na B'rith francese nel Baltico, fu creata una
Loggia a Briga, col patrocinio dell'Associazione cultura degli Ebrei di Lettonia (sette Fratelli
fondatori). Un'altra Loggia venne fondata a Vilna, in Lituania, uno dei pi grandi centri del giudaismo (undici Fratelli fondatori).
- Agosto 1989. Un gruppo del B'na B'rith, con a capo lo scrittore Leon Uris e il Dr. Michael
Neiditch, responsabile dell'educazione ebraica, visita Leningrado, Mosca e Riga.
- Dicembre 1989. Una missione del B'na B'rith assiste al primo Congresso delle
organizzazioni e comunit ebraiche dell'Unione Sovietica, che erano appena sorte.
- Maggio 1990. I1 coordinatore del B'na B'rith dell'Unione Sovietica, Hillel Kutler, e un
responsabile dell'Ordine per la giovent, Steve Alexander, effettuano una missione per conto del
B'na B'rith organizzando seminari per i giovani ebrei, proiezione di diapositive, conferenze ecc.
Parallelamente, durante tutta l'estate, sono organizzati campi di formazione a Leningrado e nel
Birobidjian (ex repubblica ebraica).
- Agosto 1990. I1 rabbino Elliot Perlstein di Filadelfia viene inviato in Birobidjian come
responsabile di un programma d'insegnamento del B'na B'rith. Oltre a corsi di ebraico, offre
insegnamenti riguardo alla vita ebraica e aiuta i bambini a prepararsi al Bar Mitzvah.
- Ottobre 1990. Il B'na B'rith decide d'installare le sue prime sedi ufficiali, non a Mosca, ma a
Leningrado, dove si trova la vecchia Universit ebraica e la scuola ebraica Habad. Alain Stege,
membro della redazione del B'nai B'rith International Jewish Monthly, soggiorna a Leningrado per
dispensare corsi intensivi di ebraico, a tutti i livelli, a 44 studenti di ogni et.
- Dicembre 1990. I rabbini Bruce Aft, Jason Porth e Peter Stark sono incaricati di tenere corsi
nei paesi Baltici, lavorando soprattutto con i giovani ebrei di Riga e Vilnius (ebraico, costumi ebrei,
storia ebraica, Bibbia).
- Gennaio 1991. Il Professor David Sidorsky dell'Universit Columbia e Hillel Kutler tengono
un corso del B'na B'rith a Mosca e Leningrado. Il Professor Sidorsky tratta dell'emancipazione
ebraica nel XIX secolo e della crisi del Golfo.
- Aprile 1991. Il B'na B'rith organizza la sua prima festa di Pessah in Unione Sovietica. La
prima notte del "seder" ha luogo a Vilnius, alla presenza di 300 ebrei locali. Un'altra cerimonia si
terr a Siauliai, a 200 km a nord-ovest di Vilnius, in presenza di 70 ebrei locali.
- Estate 1991. A Ufa, nel Birobidjian e a Vilnius si tengono campi estivi di formazione cos
come un seminario di una settimana sulle questioni ebraiche, che si svolge in ciascuna delle
suddette citt.
- Ottobre 1991. Hillel Kutler ed il produttore cinematografico Yaakov Eisenmann si recano
Bakou, Kiev e Leningrado per un corso di tre settimane su Israele. Il film di Eisenmann Pilastro di
fuoco viene usato a scopo didattico nel corso del programma.
Ricordiamoci che tutto ci si svolgeva diversi mesi, e anni, prima della caduta del
comunismo. Inutile dire che, da allora, le critiche nei riguardi del regime comunista si fecero
sempre pi rare. I legami stretti allora si sono fatti sempre pi stretti, basti dire che l'attuale
Ambasciatore (1993) a Washington, designato da Boris Eltsin, Vladimir Lukin, un amico intimo
di Alexandre Schmuckler, primo responsabile del B'na B'rith in Unione Sovietica emigrato in
seguito negli Stati Uniti.
Dal momento del disgelo all'Est e prima della caduta del comunismo, il B'nai B'rith,
particolarmente appoggiato da Henry Schneider, incaricato di missione per i Paesi dell'Est dal XIX
Distretto (dopo Gerard Marx), s'impianta nell'Europa dell'Est. Il presidente del B'na B'rith europeo,
Maurice Honigbaum, stabilisce la prima Loggia a Budapest il 18 febbraio 1991 (o 1990) la prima di
tutti i tempi dato che in questo paese non vi erano mai state delle logge. Si tratta della loggia
Rinascita, presieduta dal Fratello Zeno Dostal. In tale occasione, una cena di gala doveva riunire i
capi del B'na B'rith e gli Ambasciatori di Germania e Israele nonch il principe Schwartzenberg,
primo consigliere del presidente Vaclav Havel.
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Maurice Honigbaum ed Ernst Ludwig Ehrlich fondarono una seconda loggia a Bratislava
nell'ottobre 1991. Lo stesso anno una delegazione del B'na B'rith (Joseph H. Domberger, Kent
Schiner, Maurice Honigbaum) venne ricevuta dal presidente cecoslovacco Vaclav Havel. Infine, il
15 marzo 1992, in Bulgaria, il B'na B'rith rilanci la Loggia Carmel, forte di 80 Fratelli e
presieduta da Alfred Krispin, che funzionava gi a Sofia prima della seconda guerra mondiale.
Erano presenti gli Ambasciatori degli Stati Uniti, della Germania, di Israele e di altri Paesi. In tale
occasione, la delegazione del B'na B'rith sar ufficialmente ricevuta da importanti personalit cos
come dal presidente Jelio Jelev, che formuler voti di successo per la nuova Loggia. Nel febbraio
1993 il Presidente internazionale, Kent Schivelle, si rec in Bulgaria, in compagnia del Presidente
del distretto israeliano Avigdor Warcha per partecipare alla commemorazione della protezione data
dalla popolazione bulgara al momento del rastrellamento di 9.000 ebrei nel gennaio del 1943; in
quell'occasione s'incontrarono di nuovo con il Presidente bulgaro Jelio Jelev. D'altra parte,
nell'aprile 1990, il B'na B'rith inglese, che dispone di diversi "Job Club" (raggruppamenti
finanziari) riceveva un prestito superiore a un milione di sterline dal governo inglese nel quadro del
programma di sviluppo economico dei Paesi dell'Est e per costituire in Ungheria una societ di
consulenza per le imprese.

' la frammassoneria che mi ha portato ad adottare un'attitudine positiva verso il mondo ebraico e
a conformarmici; essa apprezza solamente l'Uomo e non il popolo al quale appartiene e neppure la
razza. Essere frammassone significa anche essere affrancati da tutti i pregiudizi di cui si schiavi,
con libero arbitrio e libera coscienza, ma allo stesso tempo aiutare a costruire l dove ce ne sia
bisogno.
Axel Springer, magnate della stampa tedesca, medaglia d'oro del B'na B'rith 1985.
53. IL B'NAI B'RITH IN GERMANIA
54. II B'na B'rith in soccorso dei massoni ebrei tedeschi
Henry Jones, il fondatore del Bene Berith, divenuto ben presto B'na B'rith, si chiamava in
realt Heinrich Jones. Era nato ad Amburgo nel 1811. Gli altri undici Fratelli che erano con lui
erano ugualmente immigrati ebrei di origine tedesca. Nel 1811, il B'na B'rith contava 23.000
membri, essenzialmente di origine tedesca. L'Ordine era diventato la prima organizzazione ebraica
del Nuovo Mondo. Con la sua rapida diffusione negli Stati Uniti, dovendo espandersi fuori dagli
U.S.A., era naturale che s'impiantasse nella nazione di origine, che era allora il Reich tedesco. La
prima loggia germanica, la Deutsche Reich Loge n 332 di Berlino, fu fondata il 20 marzo 1882,
alla presenza del Grande Segretario dell'Ordine, Moritz Ellinger, su richiesta di trenta ebrei
berlinesi. Nel 1885, in occasione dell'inaugurazione ufficiale del distretto VIII, dopo la rapida
creazione di altre undici logge, il presidente mondiale, Julius Bien, arriv da New York. Queste
informazioni, che provengono dalle rare pubblicazioni ufficiali del B'na B'rith, sono in realt
largamente erronee. Si tratta infatti, come dimostrato da diverse ricerche universitarie ad alto livello
('), di un passaggio di "testimone massonico" dalla Nuova Terra Promessa ai fratelli del Vecchio
Continente. In effetti erano giunti inviti pressanti dagli ebrei massoni tedeschi affinch fossero
create delle logge del B'na B'rith.
Fu in realt in seguito a questi insistenti inviti che il B'na B'rith, dapprima reticente, si decise
a installarsi finalmente in Germania, servendo da struttura di ricambio a quei frammassoni
impegnati fino a quel momento in altre obbedienze (z). La causa principale di questo appello agli
U.S.A. era senza dubbio una certa rinascita dell'antisemitismo nell'opinione tedesca, che contrastava
la sempre crescente presenza degli ebrei nel mondo degli affari e della politica. In seguito
all'attribuzione agli ebrei dei diritti civili identici a quelli dei tedeschi da parte della Confederazione
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degli Stati della Germania del Nord, nel 1869, numerosi israeliti erano entrati in politica. Ma nel
1879, Bismarck abbandon la sua politica di cooperazione con i nazional-liberali, in favore di partiti
situati pi a destra nel panorama politico. Karin Voelker nota: "Ansiosi di essere accettati dalla
media e alta borghesia - i gruppi sociali a loro pi affini per stato economico e abitudini di vita - un
numero sempre pi grande di ebrei entrava nelle logge massoniche, ritenendo di beneficiare cos
della fiducia delle classi medie. Negli anni 1860 e all'inizio dei 70, le logge massoniche di Prussia
erano aperte agli ebrei, ma anche qui le cose cambiarono con il mutare dei sentimenti dell'opinione
pubblica, ed apparvero delle tendenze antiebraiche. Tuttavia questo sviluppo non fu uniforme: si
notano importanti differenze nel grado di tolleranza da regione a regione cos come nelle diverse
logge particolari".
Per quanto riguarda Berlino, si conoscono i nomi di tre massoni delle Logge berlinesi (') che
diedero le dimissioni all'inizio degli anni 1880 a causa d'incidenti antisemiti, e che allora si
sforzarono di creare una nuova Loggia rifacendosi agli statuti del B'na B'rith. Si tratta di Julius
Fenchel, David Wolff e Moritz Jablonski. Nel 1882, dopo due anni di lunghi e difficili negoziati tra
Berlino e New York, fu finalmente fondata a Berlino la prima Loggia dell'U.O.B.B. (Unabhangiger
Orden Bne Briss), la Deutsche Reichsloge: "Gli Stati Uniti esitarono ad impiantare l'Ordine perch
certe pratiche del B'na B'rith - i rituali organizzativi, il segreto sui lavori - potevano accrescere
l'antisemitismo germanico. (...) Il solo ostacolo all'installazione del B'na B'rith in Germania era il
regolamento che specificava che ogni societ segreta doveva avere l'autorizzazione del governo
tedesco per poter funzionare. Temendo che l'antisemitismo potesse impedirne l'autorizzazione, la
direzione del B'na B'rith soppresse il codice del segreto dalle Logge tedesche (a)". Tuttavia il
segreto rimase la regola, anche se non era pi codificato dal manuale delle Logge.
La Judische Lexicon, (s) confermando i dati storici di cui sopra, d informazioni capitali circa
le relazioni inter-massoniche, dimostrando che i Fratelli del B'na B'rith erano ricevuti, almeno fino
alla Prima Guerra Mondiale, nelle logge massoniche cristiane "con pari diritti". Quasi contemporaneamente alla installazione delle due Grandi Logge vecchio-prussiane di princpi cristiani, fu
fondata la Gran Loggia di Prussia, chiamata Royal York per l'amicizia. Molti ebrei ne furono
membri (...). La situazione si deterior solamente nel 1889 e vi furono degli incidenti in quelle delle
tre logge sedicenti vecchio-prussiane che si riconoscevano nei princpi umanisti, in particolare la
Gran Loggia Royal York per l'amicizia. Il 15 settembre 1889 il supremo dignitario di questa Gran
Loggia, il Professor Hermann Settegast di Berlino, intimo dell'imperatore Federico, membro della
frammassoneria, abbandon tutte le sue cariche massoniche essendosi convinto che alcuni onorevoli
ebrei si erano visti rifiutare l'ammissione solamente perch erano appunto ebrei. Settegast fond
allora, con un certo numero di amici, una nuova Gran Loggia indipendente che si nomin Grande
Loggia dei frammassoni di Prussia, affiliandovi ad honorem l'imperatore Federico. Ma il Prefetto di
polizia di Berlino viet alla nuova loggia di dichiararsi massonica, riferendosi all'editto di FedericoGuglielmo II del 20 ottobre 1798, che proibiva tutte le associazioni segrete, "vietare e punire le
associazioni segrete", e che prevedeva la sola eccezione delle tre logge vecchio-prussiane (...).
Settegast si oppose al principio stabilito dal prefetto di polizia di Berlino. Ottenne il sostegno del
consigliere alla Giustizia, il Dr. Hugo Alexander Katz di Berlino, ebreo di nascita, per un procedimento davanti alla giustizia amministrativa che in ultima istanza soppresse la disposizione dei
prefetto di polizia con una sentenza del tribunale amministrativo supremo di Prussia del 22 aprile
1893. Le Grandi Logge extraprussiane di sistema umanista utilizzarono le possibilit offerte dalla
sentenza e fondarono in Prussia delle filiazioni, particolarmente riguardo alla Gran Loggia
d'Amburgo e alla Gran Loggia dell'unione massonica di Francoforte sul Meno. Molti ebrei
appartenevano a queste logge. Le logge fondate da Settegast passarono alla Gran Loggia di
Amburgo. Le relazioni tra le logge di principi umanisti e cristiani e le relazioni dei frammassoni
ebrei con i loro Fratelli cristiani dei due sistemi furono di nuovo cordiali e senza nubi fino al
termine della guerra.
Conformemente all'uso massonico, tutti i Fratelli ebrei che visitavano una loggia massonica di
sistema cristiano o umanista vi erano ammessi con pari diritti. Frammassoni ebrei erano membri
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d'onore di logge di principi cristiani. Dopo la prima Guerra Mondiale questo scenario si alter (...)
Le Grandi Logge, a eccezione della Grande Loggia di Francoforte, non autorizzarono i propri
membri ad appartenere anche all'Ordine Bne Briss che era considerato un Ordine segreto. La
Grande Loggia di Amburgo (...) dichiar che unirsi ad associazioni confessionali contraddice le sue
concezioni".
55. Il folgorante sviluppo dei "Bne Briss"
Al fine di evitare ogni problema con le autorit, alla Loggia del Reich ci si dichiarava
apertamente patriottici, non esitando a effettuare celebrazioni con testi cos enfatici che nessun
movimento nazionalista avrebbe osato usare. Ad esempio, in occasione del 90 compleanno di
Guglielmo I, i Figli dell'Alleanza pregarono "con fervore per il pronto ristabilimento del nostro
amato Kronprinz" (6). Le prime Logge assunsero sistematicamente dei nomi "germanizzanti" per
meglio ancorare il B'na B'rith alla nazione tedesca: Loggia del Reich tedesco, Loggia Germania,
Loggia dell'Imperatore Federico, Loggia Caspar Friedrich, Loggia di Francoforte, Loggia del Paese
renano, Loggia del Granduca Federico ecc. ('). Ad Amburgo, da cui proveniva Jones/Jones, furono
tenuti, nel 1886, alcuni incontri per la creazione di una Loggia. La prima Loggia amburghese fu
fondata il 2 gennaio 1887 ed il suo primo maestro venerabile fu Gustav Tuch. Essa contava 39
Fratelli e si chiamava Loggia Henry Jones.
L'Ordine si svilupp in maniera folgorante, attirando personalit di primo piano. Nel 1904
contava 62 logge, nel 1925, anno guida, vi erano 107 logge e 15.287 Fratelli. Nel 1932 si contavano
103 logge e 13.000 Fratelli (su 30.000 a livello mondiale), la diminuzione si spiega con la crisi
economica e con un reclutamento pi selettivo al fine di rinforzare la qualit spirituale dei fratelli.
Ogni fratello possedeva una traduzione della Torah nella versione Buber-Rosenzweig, come l'aveva
promulgata il Fratello Leo Baeck. Soltanto alle tre logge di Amburgo, la citt in cui gli ebrei
avevano conquistato la parit di diritti civili nel 1864 grazie all'azione dei Fratelli Gabriel Riesser e
Gustav Tuch, facevano riferimento negli anni venti pi di 600 fratelli. La prima loggia femminile fu
fondata nel 1885 (Loggia Lessing di Breslau). Nel 1927 esistevano 70 unioni femminili. Poco prima
di essere vietati, i B'na B'rith "contavano, con le loro famiglie, non meno di 100.000 persone sul
totale di 600.000 ebrei presenti all'epoca in Germania" (R). Il B'na B'rith, di gran lunga la prima
associazione ebraica, riuniva quindi circa un sesto della popolazione ebrea del Reich, una
proporzione nettamente superiore a quella esistente negli Stati Uniti. ci che d'altra parte afferma
un rapporto della Gestapo: "L'ordine internazionale del B'na B'rith, con circa 20.000 membri, riunisce praticamente l'intera intelligentia ebrea. assai significativo che il presidente dell'Ordine (y) sia
contemporaneamente presidente delle organizzazioni Reichsvertretung der deutschen Juden e
dell'Allgemeiner Rabbinerverband (Gran Rabbinato degli ebrei di Germania)".
Si successero alla presidenza del distretto, fino alla sua interdizione: Julius Fenchel (18851887), Louis Maretzki 1888-1889), Berthold Timendorfer (1898-1924), che fu anche rappresentante
dell'Alleanza israelita universale di Parigi, Leo Baeck 1924-1937) che diresse pure il Keren
Hajessod, filiale del Keren Kayemeth Leisral (Fondo nazionale ebraico), che realizz gli acquisti
fondiari in Palestina, e rappresent l'Alleanza israelita universale per il Reich, sedette alla Jewish
Agency come "non sionista", ecc.
56. Il boicottaggio del regime nazional-socialista
Molto stranamente, i Fratelli del B'na B'rith, quegli stessi che avrebbero dovuto essere sciolti
dal momento che erano sistematicamente denunciati, prima dell'arrivo alla Cancelleria di Adolf
Hitler, come "gli ufficiali dello stato maggiore della dominazione mondiale giudaica" furono
esentati da questa procedura a differenza di tutte le altre obbedienze massoniche che furono
praticamente sciolte subito o dovettero autosciogliersi, comprese le Logge tradizionali, come la
Gran Loggia simbolica o le Logge di perfezionamento del Rito scozzese, molti dirigenti delle quali
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erano simpatizzanti del programma hitleriano. Dimenticanza ancor pi sorprendente se si pensa che,
dopo l'avvento del cancelliere Adolf Hitler, molte organizzazioni ebraiche avevano fatto appello al
boicottaggio economico e militare della Germania.
Il 5 gennaio 1935, appoggiato dal Fratello del B'na B'rith Samuel Untermyer (Presidente
della Lega anti-nazista), Alfred M. Cohen, Presidente dell'Ordine internazionale del B'na B'rith,
aveva decretato "a nome di tutti gli ebrei, frammassoni e cristiani" il boicottaggio totale del Reich
('). Questo appello era stato preceduto da altri due, proclamati al Madison Square Garden i17
marzo 1934 e i16 settembre 1933 sotto forma di un Cherem ("). In tale occasione (12) furono
ritualmente accesi due ceri neri e si soffi tre volte nel schofar (il corno di ariete), mentre il rabbino
B. A. Mendelson pronunciava la formula di scomunica: "A nome dell'assemblea dei rabbini ebrei
ortodossi degli Stati Uniti e del Canada e di altre associazioni di rabbini che ci sostengono nella
nostra azione, profittiamo della nostra riunione annuale, in quanto guide d'Israele, per istituire un
cherem su tutto quanto fabbricato in Germania. A partire da oggi, ci asterremo da qualunque
commercio di materie prime provenienti dalla Germania. Saremo vigilanti per quanto riguarda l'uso
di merci tedesche, che siano destinate a uso personale o commerciale (...) La validit di tale
decisione durer fino alla fine del regime di Hitler, allora il cherem avr la nostra benedizione".
Volendo evitare fastidi ai suoi Fratelli d'oltre Atlantico, il B'na B'rith rifiut a lungo di
aderire ufficialmente a questa azione, anche se essa fu praticata da numerosi suoi membri. Solo
all'inizio del 1939, col Consiglio generale ebraico, che guidava la campagna per il boicottaggio
delle merci tedesche, il Comitato esecutivo del B'na B'rith adott una risoluzione per il
"boicottaggio organizzato generale" e cre anche un Comitato di boicottaggio del B'na B'rith
nazionale. Bisogna dire che i dirigenti internazionali del B'na B'rith non avevano brillato per la
finezza della loro analisi dal momento che, il 29 gennaio 1933, vigilia dell'entrata di Hitler alla
Cancelleria, il presidente americano del B'na B'rith, Alfred M. Cohen, dichiarava: "Per fortuna
sembra che l'hitlerismo sia in declino"! Si basava sul rapporto del Dr. Leo Baeck, presidente del
distretto VIII: "La grande ondata d'antisemitismo comincia gi a calare; non si pu pi parlare di un
pericolo nazional-socialista imminente negli stessi termini con cui se ne parlava sei mesi fa". Allo
stesso modo, il B'nai B'rith Magazine (marzo 1933) indicava: "(Hitler) circondato da uomini
imparziali (...) Hindenburg e Von Papen. Il peso delle responsabilit pu fare evolvere il pi irresponsabile dei demagoghi, anche se pazzi e perversi". Si ignorano ancora oggi le ragioni per le quali
Hitler si oppose direttamente allo scioglimento del B'na B'rith, reiterando la sua decisione nel 1935,
quando Heinrich Himmler gli chiese di farlo, non comprendendo tale clemenza ('): "Dopo lo
scioglimento volontario di tutte le Logge massoniche in Germania, sussiste solo pi l'U.O.B.B.
Contro questa organizzazione non stata fatta nessuna reale azione, secondo le istruzioni date dal
Fhrer nell'estate del 1935 nel quadro dei suoi programmi di politica estera". Alcune logge del B'na
B'rith decisero poco a poco di autosciogliersi a partire dalla primavera del 1933, altre non le
seguirono, rispettando le consegne del Gran Presidente dell'Ordine in Germania, il Dr. Leo Baeck.
Ripiegandosi la comunit ebraica sempre pi su se stessa, essa ricominci a funzionare in base ai
principi di solidariet, e di conseguenza il ruolo benefico delle Logge si accrebbe. A quell'epoca, il
60% del bilancio delle Logge fu consacrato all'aiuto fraterno, a profitto delle vedove e degli orfani.
Ci fece s che le associazioni filantropiche dipendenti dal B'na B'rith e sovvenzionate dall'Ordine
poterono continuare la loro attivit.
Si spiega cos, senza dubbio, il fatto che le Logge lottassero per mantenere il loro statuto
legale senza esitare, come raramente detto, a intentare processi, con qualche successo, alle
istituzioni locali e governative nazional socialiste. In Baviera, l'esecutivo del Comitato dei deputati
israeliti domand l'annullamento della confisca di documenti fatta illegalmente dalla polizia di
Monaco (sotto la diretta direzione di Himmler) il 12 maggio 1933 nella sede di 54 organizzazioni
ebraiche, tra cui due Logge del B'na B'rith (Mnchen Loge, Jasaia Loge). Esso doveva ricevere
soddisfazione, dal momento che i locali e la maggioranza dei documenti sequestrati furono resi il 13
luglio 1933. Tuttavia, il 20 luglio dello stesso anno la polizia bavarese interveniva allo stesso modo
a Norimberga, in particolare nelle sedi della Maimonidas-Loge e della Jakob-HereLoge. Di nuovo i
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responsabili del B'na B'rith si rivolsero al Ministro dell'Interno di Monaco e ottennero, dopo molte
difficolt, che i loro locali e le loro biblioteche fossero resi nell'aprile dei 1934 (14).
Allo stesso modo, la giustizia fece annullare la decisione della polizia di chiudere la WaltherRathenau-Loge di Mnchen-Gladbach, presa nel febbraio 1934, dopo che il B'na B'rith si era
appellato contro questa decisione. Per capire il mantenimento di questo stato di diritto, bisogna
sapere che le decisioni relative al B'na B'rith in Prussia e a Berlino erano soggette all'autorit del
capo della Gestapo Rudolf Diels. Quest'ultimo, un tempo membro di un partito costituzionale (non
nazional-socialista), doveva adoperarsi, nel limite delle sue competenze, per proteggere le Logge
del B'na B'rith, come pure quelle di altra obbedienza, opponendosi cos direttamente alle direttive
di Himmler.
Nelle sue memorie (15), Diels riporta: "Proibii in seguito nuove `operazioni' condotte dalle
SD, le quali erano in pratica dirette contro le Logge, in particolare quelle ebraiche, e contro l'Azione
Cattolica". Questa protezione stata confermata dall'ex segretario della Gran Loggia dell'Ordine,
Alfred Goldschmidt, che ha riportato come Diels si fosse recato di persona, accompagnato dai suoi
subordinati, alla sede del B'na B'rith a Berlino per proteggerne i locali da un'"azione violenta" delle
S.A.
solamente il 19 aprile 1937 che l' R.S.H.A. della Gestapo, in virt di un'ordinanza del 10
aprile, decret lo scioglimento di tutte le logge ed associazioni femminili, giovanili o di qualunque
finalit associate al B'na B'rith, come l'Accademia per le scienze del giudaismo o l'Associazione
per le statistiche degli ebrei. I beni dell'Ordine (logge, alberghi, ristoranti, case di riposo ecc.)
furono requisiti in 79 citt; i presidenti, segretari e tesorieri furono provvisoriamente interrogati. A
quell'epoca funzionavano ancora settanta logge cos come 25 capitoli femminili. Il rabbino Leo
Baeck, Gran Presidente del distretto della Germania, che avrebbe potuto emigrare in Inghilterra o
negli Stati Uniti, rifiut coraggiosamente questa possibilit e rimase a Berlino. Alla fine, nel 1943,
fu deportato nel ghetto di Theresienstadt dove attese, senza conoscere i rigori della deportazione, la
fine della guerra.
Nel 1943 i Fratelli tedeschi rifugiati a Londra ricevettero l'autorizzazione a creare una sezione
indipendente, la sezione 1943 della Prima Loggia (la pi importante di Londra) con una propria
amministrazione, sue elezioni ecc. I1 30 maggio 1943, i Grandi Ufficiali e il Consigliere furono
insediati dal Gran Presidente Julius Schwab, lui stesso discendente da una vecchia famiglia di
Francoforte, con il consenso del distretto britannico e della Suprema Loggia di Washington.
Divenne quindi una Loggia indipendente e da allora ha conservato un proprio statuto, essendo, al di
fuori degli U.S.A., la Loggia pi numerosa.
57. L'influenza del B'na B'rith nel dopoguerra
Se oggi il B'na B'rith non ha ritrovato il lustro dell'anteguerra ha tuttavia riacquistato un certo
potere, beneficiando di solidi appoggi nelle sfere del potere tedesco. Cos il 13 settembre 1959,
all'installazione della Loggia Leo Baeck n 2252, era presente il sindaco socialdemocratico Willy
Brandt. Allo stesso modo nel 1958 l'organizzazione ottenne la firma di un documento in cinque
punti che l'insieme dei giornalisti del gruppo Springer (che pubblica in particolare la Bild Zeitung,
5,5 milioni di esemplari) si impegnava a rispettare. Uno dei punti prevedeva "la promozione degli
interessi del popolo ebraico". Nel 1985 ci valse al suo proprietario, l'editore Axel Springer,
l'attribuzione della medaglia d'oro del B'na B'rith per il suo impegno in favore d'Israele. La
decorazione onora "il coraggioso lavoro politico" del primo editore tedesco (30% del mercato) cos
come "il suo spirito di compassione e commemorazione (del genocidio) troppo assente in molti
altri". Nel suo discorso, il presidente del distretto Europeo Joseph Domberger, sottolineava quello
che in Springer piaceva ai Fratelli: "Lei ha capito i nostri ideali, quali l'integrit personale, il
coraggio e l'impegno per le proprie opinioni: lei ha combattuto per la democrazia e ha agito secondo
questi ideali in favore del popolo e dello Stato d'Israele. (Questa medaglia illustra l'amicizia per un
uomo) che ha compreso la dialettica ebraica e agito in conseguenza e ha costruito un ponte con lo
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Stato d'Israele". Il Direttore del XIX Distretto, il Dr. Ernst Ludwig Ehrlich, aggiungeva: "Axel
Springer ha integrato il popolo d'Israele nella sua sfera intima dell'esistenza ed ha investito ci che
mancato ad altri nel passato: la facolt di sentire, di compatire e di essere afflitto". Nel suo discorso
di ringraziamento, Springer doveva ricordare che Israele era per lui: "come un secondo focolare
domestico": "Israele la madre patria di ogni cristiano". Solo dopo la sua morte il Grande Oriente
di Germania (15) riveler che Axel Caesar Springer era un frammassone. Il mensile massonico
riprodusse un facsimile di una lettera manoscritta non datata indirizzata da Axel Springer al
venerabile della sua Loggia, la Loge des Pontonniers, nella quale era stato iniziato il 4 ottobre 1958,
e che dimostrava il suo interesse per il giudaismo: " la frammassoneria che mi ha portato ad
adottare un'attitudine positiva verso il mondo ebraico e a conformarmici; essa apprezza solamente
l'Uomo e non il popolo al quale appartiene e neppure la razza. Essere frammassone significa anche
essere affrancati da tutti i pregiudizi di cui si schiavi, con libero arbitrio e libera coscienza, ma allo
stesso tempo aiutare a costruire l dove ce ne sia bisogno".
lo stesso Axel Springer che per conto di Simon Wiesenthal fece effettuare ricerche sul
passato del futuro presidente austriaco Kurt Waldheim ("). Una bella evoluzione per colui che,
durante il III Reich, era redattore capo aggiunto del giornale antisemita Altonaer Nachtrichten, di
cui suo padre era l'editore.
Non si ha una vita ebraica senza un forte Israele!
Avigdor Dagan, Ambasciatore d'Israele in Austria, membro del B'na B'rith, discorso per l'80
anniversario della Loggia di Vienna.
La nostra solidariet con lo Stato d'Israele resta intatta e totale, e noi siamo al suo fianco come
siamo al fianco dei suoi abitano:
J. H. Domberger, presidente del B'na B'rith Europeo (Agenzia telegrafica ebraica, 6 novembre
1982).
Il solo problema che dobbiamo porci di sapere come aiutare Israele.
Dr. Marc Aron, presidente del B'na B'rith di Francia (B'na B'rith Journal giugno 1988).
58. ISRAELE, CENTRO MONDIALE DEL B'NAI B'RITH
59. Il B'na B'rith, movimento pre-sionista
All'origine, nella sua stessa essenza, il B'na B'rith era d'ispirazione,sionista, anche se il
termine non esisteva ancora e anche se in seguito ne prender le distanze. Il Fratello Hayim Pinner
(') scrive, definendo la data della fondazione del B'na B'rith: "Era mezzo secolo prima di Herzl,
prima di Pinsker e dei precursori del sionismo, quando molti vedevano una soluzione del problema
ebraico nell'emancipazione e nell'assimilazione". Secondo certi storici ostili al B'na B'rith, il primo
Congresso sionista di Basilea, nel luglio 1897, sarebbe stato largamente organizzato dall'Ordine; per
alcuni lo avrebbe anche finanziato. In realt sembra che allora nessuna organizzazione ebraica
avesse inviato suoi rappresentanti e che i giornali ebraici avessero avuto la consegna del silenzio. Il
B'na B'rith avrebbe dovuto essere rappresentato ufficialmente da due responsabili delle Logge
romene, ma questi non arrivarono in tempo e quindi non assistettero al primo Congresso sionista.
A1 contrario, nel 1898 il segretario del distretto di Romania ed il presidente di una Loggia di quel
distretto parteciparono al secondo Congresso sionista. Questa presenza si spiega col fatto che certe
Logge europee erano favorevoli al progetto sionista, a differenza delle Logge americane (Z). Originario dell'Ungheria, Theodor Herzl (1860-1904), autore dell'opera fondamentale Lo Stato ebraico
nel 1896, poteva avere un'intesa intellettuale con i Figli dell'Alleanza, dato che poneva per la prima
volta il problema di una Casa nazionale (optando sia per l'Uganda - il progetto rischi di realizzarsi
- sia per la Palestina o l'Argentina) in termini che non erano filantropici, n profetici, n agricoli,
come tutti i precedenti, ma in termini finanziari ed economici, arrivando a dichiarare: "Washington
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la nostra Sion" ('). L'evoluzione dell'Ordine in favore del sionismo, anche se non fu mai
rivendicata ufficialmente, fu rapida: nel dicembre 1917 il giornale del B'na B'rith americano
qualific la dichiarazione Balfour come "avvenimento importante quanto l'editto di Ciro".
Il presidente del Distretto europeo, E. L. Ehrlich spiega: "Oggi, nessun ebreo al mondo pu,
che lo ammetta o no, rimanere separato da quel paese dal quale nei tempi passati part verso tutto il
mondo il messaggio del Diritto e della Giustizia. Pu trattarsi spesso di un fenomeno
incomprensibile per i nostri concittadini non-ebrei, oppure pu avvenire che lo si confonda con il
nazionalismo quando gli ebrei s'impegnano in favore dello Stato d'Israele, anche se non sono
sempre necessariamente favorevoli al governo del momento. La relazione tra gli ebrei e questo
paese cos profonda che la si pu difficilmente esprimere a parole; le emozioni che sono legate a
Israele sono profondamente radicate nell'inconscio. Non si deve cadere nell'errore di caratterizzare
il sionismo solamente come un movimento politico moderno, cosa che naturalmente in parte vera.
Gli ebrei di tutto il mondo per non avrebbero seguito questo viennese redattore di feuilleton,
Theodor Herzl, se egli non avesse risvegliato in essi qualcosa che era presente nelle loro coscienze
attraverso la lettura della Bibbia, la tradizione ed il libro di preghiere. Non ci si pu volgere in
preghiera verso Gerusalemme tre volte al giorno, pregare per la ricostruzione di questa citt,
chiedere supplicando il ritorno, e pensare che si tratta solo di un fenomeno letterario senza reali
ripercussioni storiche. Anche il Cristianesimo ha dovuto sovente subirne le conseguenze quando si
voleva spiritualizzare la sua cristologia per sfuggire alla realt dell'esigenza etica di Ges. Alcuni
ebrei tentarono qualcosa di analogo nel XIX secolo con le loro sorgenti religiose e si poterono cos
incontrare sul terreno del nulla comune con i loro partner omologhi cristiani. La speranza
dell'avvenire ebraico non fu mai astratta; se gli ebrei leggevano nel 37 capitolo del Profeta
Ezechiele che sarebbero tornati alla loro terra, nel loro paese, questa era per loro una verit eterna;
perch questa unione, promessa da questo paese, secondo la testimonianza della Bibbia stessa, e
precisamente da questo capitolo, un'unione eterna. Qualunque cosa ci possa significare oggi,
nell'ottica di un uomo moderno, questo popolo non si mai separato da quel paese, qualunque fosse
il numero, basso o elevato, degli ebrei che vi vivevano nelle diverse epoche. Israele appartiene al
patrimonio intellettuale di un ebreo moderno, che lo voglia o no, che apprezzi o no la politica degli
Israeliani. Un ebreo non pu sfuggire a questo Israele, esso lo insegue, perch fondamento della
sua storia dalla quale non si pu prescindere. In qualunque modo si voglia definire la sua giudaicit,
questo paese che Ezechiele cita cinque volte nel 37 capitolo, esige l'interesse di ogni ebreo" (4).
Abbiamo precisazioni molto importanti sull'influenza esercitata dalle Logge londinesi del
B'na B'rith sullo sviluppo del sionismo e sulla futura formazione dello Stato ebraico nell'opera
consacrata alla storia della prima Loggia d'Inghilterra, autore Paul Goodman, edita nel 1936. Egli
scrive (5): "In Palestina, la futura terra dei giudei, il B'na B'rith ha avuto un ruolo unico, prima che
il sionismo ne facesse la base del Focolare nazionale ebraico. Fu alla Loggia Yerushalaim e in altre
Logge che, per la prima volta, s'incontrarono i sefarditi e gli askenaziti e, evidentemente, ogni tipo
di ebreo, di ogni appartenenza sociale o culturale. Con l'immigrazione crescente, queste Logge,
sotto la presidenza di David Yellin, hanno accolto tutti i nuovi arrivati, senza guardare alle loro
scelte politiche o religiose, sopprimendo la barriera delle lingue e delle nazionalit che dividono
giudeo da giudeo. In nessun altro momento, in nessun altro luogo, l'universalit del B'na B'rith
stata cos esemplare come attualmente, con il ruolo avuto dall'Ordine nell'accogliere gli esiliati
tornati nella terra dei loro padri".
Altri distretti, in particolare il distretto tedesco, che erano ostili al sionismo, dovevano
avvicinarsi alle posizioni inglesi. Si noter l'evoluzione del distretto tedesco confrontando due
dichiarazioni ufficiali dello stesso. La prima una risoluzione del comitato generale datata 27
giugno 1897: "Il comitato generale dichiara che gli sforzi del sionismo, nella misura in cui tendono
a stabilire la fondazione di uno Stato nazionale ebreo, sono contrari ai fini della Loggia e della sua
concezione nazionale. sconsigliato evocare nelle Logge questo argomento dato che una
discussione su questo punto potrebbe facilmente toccare quanto attiene alla sfera della religione e
della politica". La seconda dichiarazione una risoluzione del comitato generale del 22 maggio
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1921: "La Gran Loggia auspica di riunirsi ad altre organizzazioni interessate, per esempio le
organizzazioni sioniste, per studiare la trasformazione della Palestina in Paese privilegiato per
l'immigrazione, dichiarare in tal senso la ricostruzione della Palestina come una grande opera
caritativa ebraica, alla quale le logge tedesche devono partecipare, pur senza portare pregiudizio alla
ricostruzione della patria tedesca in difficolt e ai rifugiati ebrei che si trovano in Germania, nella
misura in cui una direzione paritaria dell'opera di edificazione e un'utilizzazione dei mezzi raccolti
siano assicurati esclusivamente per i fini menzionati".
60. II B'na B'rith in Palestina: Eretz Isral
"La storia del B'na B'rith si confonde con quella di Eretz Isral (6)". Da centinaia, se non
migliaia di anni, gli ebrei d'Oriente erano in uno stato letargico, non avevano una vita intellettuale e
sociale di valore, non un movimento culturale. Vivendo sotto il regime ottomano, la comunit
ebraica non aveva alcun legame con il resto del mondo. Qualche cambiamento venne portato
dall'apertura di alcune scuole moderne da parte dell'Alleanza israelita universale, insieme a un certo
"spirito francese" che si svilupp in una piccola parte della giovane generazione ebraica. "Ci che
fu pi utile (al lavoro di rinnovamento) fu la penetrazione dell'Ordine indipendente del B'na B'rith
nella comunit tramite le Logge, in particolar modo la loggia Yerushalaim di Gerusalemme, scrive
il primo Gran Presidente, David Yellin ('). I1 carattere dell'Ordine, l'ammissione dei suoi membri
per voto, i segni speciali, conosciuti solo dai fratelli, erano altrettanti elementi d'attrazione per
l'immaginazione orientale. Vi fu un vero entusiasmo. Gli ordini dati dall'organizzazione erano
eseguiti alla lettera". Come indicato dal primo numero del giornale delle Logge d'Oriente (8),
"dall'America, il paese della libert, l'Ordine stato trasmesso al vecchio Continente. Come segno
di riconoscenza, il giudaismo europeo ha comunicato all'Oriente la luce ricevuta. L'Ordine ha
trovato, in questa culla del genere umano, il terreno propizio alla sua realizzazione". Per il B'na
B'rith dunque nella Giudeo-Samaria che deve risorgere Israele.
Nel 1865, ventitr anni prima della nascita dell'Organizzazione sionista mondiale di Herzl, il
B'na B'rith organizz una grande campagna d'aiuti alle vittime ebree di un'epidemia di colera in
Palestina, e 4.500 dollari, un'ingente somma per l'epoca, furono inviati in risposta all'appello di
Moses Montefiore. Da allora il B'na B'rith non ha cessato di sostenere finanziariamente iniziative
private in Israele. (Pi di quattro milioni di dollari in derrate furono inviati in Israele nel 1948,
l'anno dell'indipendenza) stimando subito che istituzioni specificatamente ebraiche dovevano
sostituire quelle palestinesi, come le scuole, le biblioteche, i licei tecnici ecc. Appena le circostanze
politiche lo permisero, l'Ordine s'impiant in Medioriente. Due Logge furono create in Egitto, la
prima, la Loggia Maimonide, lo fu il 16 gennaio 1887 al Cairo da parte di Siegmund Simmel.
L'anno seguente fu fondata la prima Loggia della Palestina, la Loggia Yerushalaim (Gerusalemme),
da parte di Ze'ev (Wilhelm) Herzberg, poeta tedesco, autore dei celebri Judische Familien-papiere.
Nominato direttore della scuola d'agricoltura Mikveh Isral nel 1877, diresse, a partire dal 1879,
l'orfanotrofio ebraico di Gerusalemme e sar il fondatore della biblioteca Misdrah-Abravenel. Nel
1892 fu delegato per la Palestina alla convention del B'na B'rith a Cincinnati.
Primo segretario ne fu Eliezer Ben-Yehuda (o Ben Yehouda), il padre dell'ebraico moderno
(che non era pi parlato da alcuno ed era considerato una lingua morta). Nato nel 1858 in Lituania,
con il nome patronimico di Perelman, studi in una yeshiva e s'install in Palestina nell'ottobre del
1881, dopo essere passato dalla scuola di formazione per professori dell'Alleanza israelita
universale di Parigi. Nel 1884 fond il settimanale HaZevi, in seguito Ha-Or (La Luce). Presidentefondatore dell'Accademia della lingua ebraica e autore del Dizionario completo dell'ebraico antico e
moderno (1910), Ben Yehouda aveva scelto di parlare solamente l'ebraico, cosa che, per tutta la
vita, gli pose problemi di comprensione nei riguardi degli altri ebrei. Fu lui che tradusse in ebraico
la costituzione ed il rituale segreto del B'na B'rith. Questo spiega come l'Ordine fosse il primo
organismo a condurre in ebraico l'insieme dei suoi lavori di Loggia. I linguisti oggi riconoscono che
fu grazie alle Logge del B'na B'rith se l'ebraico attualmente la lingua ufficiale d'Israele. Un altro
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Fratello ebbe una grande importanza. Si tratta di Achad Haam Diesengoff, misconosciuto dalla storia del sionismo, che era vicepresidente delle Logge di Palestina e fu anche presidente della Loggia
di Tel-Aviv e sindaco della stessa citt per lunghi anni. Per i Fratelli delle Logge "il loro scopo
principale fu d'influenzare l'Ordine affinch questo realizzasse un lavoro costruttivo in Palestina e
per introdurre nelle differenti Logge del mondo l'idea che ogni ebreo doveva partecipare al lavoro
d'installazione degli ebrei nella terra dei loro avi" ('). La Loggia Yerushalaim doveva creare
rapidamente una scuola serale, la Biblioteca Midrash Abarbanel ve-Ginzei Yosef (y), fondare una
colonia agricola ebraica a Motza, presso Gerusalemme. La Loggia di Jaffa doveva creare la
Biblioteca ebraica Shaare Zion e l'ospedale ebraico che portava lo stesso nome. E. W. LewinEsptein, vice-presidente della Loggia di TelAviv, fond, nel 1890, la colonia Rehoboth e divenne
fratello nello stesso anno. D'altro canto, non fu dimenticato il lato religioso: "La Loggia Jrusalem
si oppone attivamente alla conversione dei bambini ebrei da parte delle missioni cristiane" ('). Fu
pure creato, in collaborazione con l'I.O.B.B., un organismo specificatamente ebraico per favorire
l'immigrazione ebraica, il Jewish Emigrant Aid Office. Nell'aprile del 1925 l'Ordine inaugur la
prima Universit ebraica.
61. La Grande Loggia di Palestina
L'11 maggio 1911 Sigmund Bergel apr a Istambul la Grande Loggia del Distretto orientale
(XI Distretto). Suo presidente per pi di quindici anni fu Joseph Niego, gi direttore della scuola
d'agricoltura di Mikweh Isral, vicino a Jaffa, il quale fu in seguito il rappresentante per la Turchia
dell'Associazione di colonizzazione ebraica. Il Distretto contava allora cinque paesi: la Serbia, la
Bulgaria, la Grecia e la Turchia, che era divisa in Egitto, Siria e Palestina. Vista la diversit delle
tradizioni, il francese fu adottato come lingua comune, salvo l'ebraico in Palestina; altra eccezione
Salonicco, dove il rituale era permesso in ladino, un dialetto giudeo-ispanico. A Costantinopoli, nel
1923, fu fondata la prima Loggia femminile, la Loggia Miriam.
Nel 1924, segno dell'importanza attribuitagli dal B'na B'rith, la Grande Loggia di Palestina fu
separata dall'Ordine XI (Turchia-Oriente) dal momento che questo distretto le era poco favorevole.
La Palestina divenne il XIV Distretto della Gran Loggia, anche se contava solamente sei
Logge (Gerusalemme, con la Loggia Misppar Schalom, Jaffa, con la Loggia Chaar Sion, Hafa con
la Loggia Carmel, la Loggia Paul Nathan di Tiberiade, Safed con la Loggia Galil, la colonia di
Sichron Jacob, la Loggia Adolf Kraus). In realt solo tre Logge erano attive (Galil, Yerouchalayim,
Chaar Sion) e due in sonno (Paul Nathan e Adolf Kraus) se si segue non la storia ufficiale del B'na
B'rith ma il giornale interno dell'Ordine ("). La creazione di un Distretto palestinese fu dunque
direttamente provocata da istanze mondiali e non assolutamente da un aumento di numero.
L'avvenimento era stato preparato l'anno precedente, il 1923, dalla creazione di un Mercaz,
un'unit regionale delle Logge di Palestina, Egitto e Siria (ex-Turchia), la cui sede regionale era
stata fissata a Gerusalemme. Un tale cambiamento era reso possibile dal passaggio dalla
dominazione turca al protettorato inglese dopo la prima Guerra Mondiale: il B'na B'rith aveva
sempre temuto che la creazione di un distretto di Palestina lasciasse pensare al regime turco che gli
ebrei si volevano unire per recuperare la loro terra. per questo che la sede del Distretto d'Oriente
era stata posta a Costantinopoli, lontano da Gerusalemme. Il mandato inglese e la dichiarazione
Balfour autorizzavano la creazione del XIV Distretto senza timore di vederlo dissolvere. Il suo
primo Gran Presidente fu David Yellin.
In occasione del primo congresso delle Logge, Yellin fiss le grandi linee del suo programma:
1) influenzare, attraverso le Logge, il Giudaismo orientale ed occidentale, facendo conoscere
tutta la verit circa la questione palestinese.
2) Fondare nuove Logge in oriente e farvi propaganda per la lingua ebraica.
3) Continuare a rimanere al centro tra due correnti esistenti nel paese, il partito di destra e
quello di sinistra, dal momento che le Logge del Bn-Brith erano composte al 90% da persone
appartenenti al partito di centro (").
73

Nel 1948 il B'na B'rith contava in Israele 48 Logge e 138 nel 1968, mentre oggi se ne
contano pi di 200 (di cui la maggior parte gemellate con Logge straniere). Esse costituiscono un
vera massoneria all'interno dello Stato: sono, o sono stati dei Fratelli: Chaim Weizmann, primo Presidente d'Israele, il Presidente Ephram Katzir, il primo ministro Yitzhak Rabin, il primo ministro
David Ben Gurion, il primo ministro Moshe Sharett, il Presidente Levi Eshkol, l'Ambasciatore negli
Stati Uniti Schlomo Goren, il rinnovatore della lingua ebraica Eliezer Ben Yehuda, il poeta
nazionale Chaim Nachman Bialik ecc.
Oltre alle tradizionali attivit sociali, orfanatrofi, centri medici ecc., una trentina di Logge
sono specializzate nell'accoglienza di nuovi immigrati col fine di selezionare i migliori elementi, di
aiutarli a perfezionare il loro ebraico, di inserirli socialmente ecc. Una dozzina di Logge appoggiano
il Tsahal, occupandosi di ospedali militari, di centri di riposo, delle mogli dei soldati ecc. Parimenti,
nel 1977, le Logge avevano adottato 24 nuovi villaggi ebrei nei territori occupati. Il B'na B'rith
possiede inoltre diverse biblioteche specializzate (bulgara, romena, scientifica, in braille ecc.),
controlla numerose scuole, ospedali, cooperative ecc.
Alcune Logge lavorano in lingua francese, come la Loggia Robert Gamzon, fondata nel 1982
da due bi-nazionali, Jacques Vatine e Germine Vatine di Nizza, loggia che gemellata dal 1991 con
la Loggia di Versailles. Nel 1988, il suo presidente era Yves Stoleru, fratello maggiore di Lionel
Stoleru, ministro giscard-mitterandiano nonch presidente della camera di commercio francoisraeliana. Yves Stoleru che fu presidente della Loggia Costa Azzurra a Nizza, ha fatto il alyah
(ritorno in Israele) nel 1982. E stato anche l'artigiano del congresso del XIX distretto a
Gerusalemme (12).
62. La Frammassoneria in Palestina
" difficile determinare esattamente quando la frammassoneria abbia cominciato a funzionare
nela Terra Santa. Secondo la tradizione, vi erano Logge massoniche all'epoca dell'erezione del
Tempio di Salomone. Nel mondo massonico, Gerusalemme sempre stata considerata la culla della
Frammassoneria". Ci che certo, che durante il regime turco, tra il 1873 ed il 1917, furono
fondate sei Logge in Palestina. La prima loggia regolare doveva essere stabilita a Gerusalemme nel
maggio del 1873, sotto la giurisdizione della Gran Loggia del Canada. Il suo nome era Loggia
Suleiman El Moulki n 293 (che significa la Loggia del Re Salomone). Nel 1891 fu creata a Jaffa la
Loggia del Porto del Re Salomone, sotto la giurisdizione della Gran Loggia nazionale d'Egitto. Lo
stesso anno, un gruppo di ingegneri francesi, d'architetti ed altri che lavoravano per conto di una
societ francese alla costruzione della linea ferroviaria Jaffa-Gerusalemme crearono la Loggia Il
`Porto del Tempio di Salomone', infatti molti francesi espatriati erano frammassoni. I lavori si
svolgevano in francese e vi furono iniziati numerosi residenti locali, arabi, cristiani ed ebrei. Essa fu
attivissima per tredici anni, esercitando all'epoca una grande influenza sulla vita culturale del paese.
Nell'aprile del 1906 alcuni frammassoni locali ottennero una carta dal Grande Oriente di Francia per
creare una nuova Loggia a Jaffa, l'Aurora (in ebraico Barkai), tuttora esistente. Nel 1910 -1911 la
Grande Loggia di Scozia cre tre Logge. Durante il mandato britannico (1921-1947) la
Frammassoneria si svilupp rapidamente e prosper sotto diverse giurisdizioni, particolarmente
quella della Grande Loggia di Palestina e della Gran Loggia di Scozia. Dal 1931 numerosi massoni
di Palestina prepararono la creazione di una Grande Loggia sovrana.La Grande Loggia nazionale di
Palestina fu infine fondata il 9 gennaio 1932. In seguito alla partenza dei britannici, la maggior parte
delle logge dipendenti dalla Gran Loggia d'Inghilterra o dalla Gran Loggia di Scozia scomparvero.
Le altre Logge di origine straniera e cinque logge facenti riferimento alla Gran Loggia simbolica
tedesca in esilio confluirono nella Gran Loggia nazionale di Palestina. Le ultime cinque Logge che
rimasero sotto la giurisdizione della gran Loggia di Scozia iniziarono negoziazioni per ottenere la
creazione di una Gran Loggia sovrana dello Stato d'Israele. La domanda venne accolta il 20 ottobre
1953 e questa Gran Loggia divenne la sola Gran Loggia sovrana riconosciuta dalla massoneria

74

internazionale (del mondo anglosassone) in Israele. Il 17 novembre 1966 fu infine creato un


Supremo Consiglio dei 33 per lo Stato d'Israele (13).
63. La Loggia inglese del B'na B'rith e la Palestina
Il primo presidente della First Lodge del B'na B'rith, Herbert Bentwich, doveva dare alla
Loggia un indirizzo indipendente e differente dalla politica adottata dai diversi capi ufficiali della
comunit ebraica inglese e il Distretto inglese doveva avere un ruolo importante nell'Eretz Isral. In
effetti Bentwich era stato uno dei primi a condividere le tesi di Theodor Herzl e a "sposare la causa
impopolare del sionismo politico". Nel 1897 aveva organizzato un pellegrinaggio di ebrei in
Palestina tramite l'Ordine degli anziani Maccabei, societ di cui era membro influente.
A nome di questa societ aveva acquistato un terreno a Gezer, in Palestina. Fondatore della
federazione sionista inglese, fece il suo alyah nel 1929, installandosi a Zichron Yaakov. Dal 1920 al
1930, suo figlio, Norman Bentwich, sar procuratore generale di Palestina, allora sotto mandato britannico. Herbert Bentwich diede alla Prima Loggia un orientamento sionista, reclutando i nuovi
Fratelli in maniera molto selettiva, accordando l'iniziazione solo a "coloro che avevano raggiunto
uno status sociale elevato nella vita comunitaria. La Loggia era composta da uomini che
occupavano posizioni chiave nelle rispettive specialit ed erano quindi in grado di esercitare una
reale influenza nell'ambito delle proprie attivit" (5).
Negli anni seguenti furono reclutati diversi futuri leaders mondiali del sionismo come il Dr.
Chaim Weizmann (o Ham Weizmann), futuro presidente dei Congresso sionista mondiale. Egli
divenne Fratello della Loggia del Dr. Moses Gaster a Manchester, fondata nel 1912 e che diventa
una delle maggiori Logge inglesi. Bisogna saper che "Weizmann ebbe un ruolo preminente,
ottenendo la dichiarazione Balfour dei 1917, che accordava agli ebrei il diritto a una Focolare
nazionale in Palestina" (").
Dall'inizio delle ostilit della Prima Guerra mondiale, fu creato un Comitato ebreo di urgenza,
interamente composto da membri del B'na B'rith (senza che ci trasparisse) col fine di fare
pressione sui negoziatori dei diversi trattati di pace del dopoguerra, in particolare per ottenere un
Focolare nazionale ebreo in Palestina. Il Comitato contava tra i suoi membri, otre a Weizmann,
Simon Rowson, Herbert Bentwich, il Dr. M. Gaster, Paul Goodman, Benjamin Grad, il Dr. Jacob
Snowman, Nahum Sokolow, S. Wallach. L'affare prese una piega decisiva con la pubblicazione di
una lettera sul Times del 24 maggio 1917, lettera firmata da alcuni rappresentanti di gruppi ufficiali
ebraici (Concistoro ebraico, Associazione degli ebrei inglesi), molto ostile al sionismo e alle
proposte del Comitato del B'na B'rith, che aveva diffuso un opuscolo di Paul Goodman, Gli ebrei e
la Palestina, edito nel maggio 1917. Questo opuscolo vi era descritto come: "la richiesta della
creazione di una comunit ebraica autonoma che servirebbe da centro alla razza ebraica". Il risultato
fu un'accresciuta pubblicit per i sionisti, una protesta dei membri sionisti del Concistoro ed un
cambiamento nella politica di questo organismo comunitario, sotto la particolare pressione di Lord
Rothschild, avendo i sionisti avuto la maggioranza (per 56 voti contro 51). "Fu la fine dell'ancien
rgime del Concistoro" il quale fu completamente ridisegnato in seguito alle dimissioni dei suoi
dirigenti: Lord Rothschild divenne uno dei nuovi vicepresidenti, Nathan Laski, della Manchester
Lodge, fu eletto tesoriere ecc.
"La Loggia cooper strettamente con la Federazione sionista inglese, la cui principale
preoccupazione era quella di un buon esito della dichiarazione Balfour, in favore della creazione di
un Focolare nazionale ebreo in Palestina". I collegamenti erano assicurati da Paul Goodman, ex
presidente della Loggia e responsabile della federazione sionista. Il Distretto inglese aveva preso
una tale importanza nei negoziati che la Gran Loggia d'America, che aveva gi inviato alla
Conferenza di pace il Dr. Adolphe Stern, Presidente degli ebrei romeni, domand alla Loggia di
Londra d'inviare a Parigi uno dei suoi membri per co-rappresentare l'Ordine alla Conferenza di Pace
con il fine di difendervi gli interessi ebraici. La Loggia design Nahum Sokolow, al momento il pi
noto uomo politico ebraico in Inghilterra, ma avendo questi gi ricevuto l'incarico di rappresentare
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gli ebrei polacchi, dimission in favore di David Yellin, presidente della Loggia Yerushalaim di
Gerusalemme che era in quei giorni a Parigi su richiesta degli ebrei di Palestina. Anche questi non
pot essere disponibile e la scelta cadde su Herbert Bentwich, primo Presidente della Loggia, membro del primo ufficio del Comitato politico sionista, il quale partecip sia ai negoziati sulla Palestina
che a quelli sull'avvenire degli ebrei dell'Europa centrale. S'install in seguito in Palestina dove
mor nel 1932.
La preponderanza delle influenze comunitarie sulle delibere del trattato di Versailles aveva
colpito profondamente, a torto o a ragione, diversi osservatori. Lo scrittore E. J. Dillon, ad esempio,
doveva cos riassumerle: "Un considerevole numero di delegati credono che le vere influenze
esercitate sui popoli anglosassoni fossero semite, opinione che i delegati riassumono nella seguente
formula: a partire da oggi, il mondo sar governato dai popoli anglosassoni, a loro volta dominati da
elementi ebrei" (15).
64. Henry Monsky sostiene il sionismo
Il B'na B'rith doveva in seguito preparare "senza neppure saperlo, i quadri della sua futura
autoemancipazione, e i leader pi chiaroveggenti del movimento sionista seppero in seguito
riconoscere il debito che avevano contratto verso tali organizzazioni" (16). Nel contesto americano
l'Ordine fu in effetti il luogo privilegiato di incontro e fusione tra gli ebrei di origine tedesca, gli
Yahoudim borghesi e riformisti che occupavano i primi posti, e gli ebrei provenienti dall'Europa
dell'Est, pi poveri, pi ortodossi e pi socialisti, che si opponevano tutti alla fusione degli ebrei con
il popolo americano. Gi durante la prima Guerra Mondiale il B'na B'rith aveva partecipato al
primo tentativo di creare un quadro unitario del giudaismo americano tramite l'American Jewish
Congress. L'esperienza fall per le forti resistenze degli "assimilazionisti" dell'American Jewish
Committee.
La grande depressione rilanci l'interesse per la Palestina come pure la presa del potere in
Germania da parte di Adolf Hitler il 30 gennaio 1933. L'Organizzazione sionista americana,
presieduta da un Fratello, Stephen Wise, organizz una prima Conferenza nazionale per la Palestina
"n partigiana-n politica" nel gennaio 1935. II suo scopo era quello di fare della Palestina un
rifugio per gli ebrei perseguitati, specie in Germania, e di coordinare gli aiuti finanziari alla
Palestina. La Conferenza, che ebbe un grande successo, ricevette il sostegno entusiasta e pratico del
Presidente del B'na B'rith, Alfred Cohen. Quest'ultimo fu eletto alla presidenza del Comitato per la
ricostruzione della Palestina: "Evidentemente vi sono ancora persone per le quali l'idea di un
Focolare nazionale ebraico qualcosa di ripugnante; ma l'accettazione della Palestina quale luogo
di rifugio per gli ebrei una buona idea universalmente riconosciuta. E per questo che il vecchio
antisionista divenuto, nella peggiore delle ipotesi, un non-sionista. Egli guarda senza ostilit
l'operazione Palestina, spera che si possano accogliere gli apolidi. Doner persino del denaro per
questo. tuttavia sempre contro il sionismo politico che appare per il momento una causa per la
quale non ci si pu infiammare. Le accese discussioni tra anti-sionisti e sionisti si sono raffreddate.
Le controversie circa il sionismo hanno solo pi come oggetto la questione economica o sociale
della Palestina".
Nel frattempo l'Ordine abilmente non prese partito in maniera ufficiale circa la creazione di
uno Stato ebraico, a differenza del Comitato ebraico americano, antisionista, che si oppose alle
"implicazioni politiche" di un tale progetto. Tuttavia Alfred Cohen sottoscrisse le proposte di Chaim
Weizmann e, nel febbraio 1936, fece votare al Comitato esecutivo la risoluzione per un vasto
acquisto di terre in Palestina al fine di installarvi delle colonie ebraiche. In un primo tempo furono
inviati 100.000 dollari, ed altri 100.000 nel 1941. Henry Monsky, eletto Presidente del B'na B'rith
nel 1938, profitt del secondo conflitto mondiale per rilanciare Eretz Isral e dal 1941 rimase in
stretto contatto con i principali dirigenti sionisti. S'impegn pubblicamente, stimando che la
costruzione della Palestina ebraica avrebbe pesato nella battaglia contro la Germania nazionalsocialista". I dirigenti sionisti incoraggiarono Monsky (...). Si vedeva in lui, con la sua
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organizzazione che contava 150.000 membri, un potente alleato contro l'American Jewish
Committee e ci si attendeva molto dalle sue simpatie sioniste. Henry Monsky non doveva deluderli"
(`). Egli fu parte eminente del Comitato d'urgenza per gli affari sionisti (largamente finanziato dall'Ordine), organizz mediazioni presso gli ambasciatori francese e inglese, si aggreg alle
delegazioni presso il segretario di Stato americano, invi proteste a Chamberlain e mise a punto
incontri con organizzazioni nonebraiche come il Consiglio federale delle Chiese di Cristo.
Il B'na B'rith approv soprattutto il programma di Baltimora, adottato nel 1942 dai sionisti
americani, prima dichiarazione ufficiale che rivendicasse uno Stato ebraico in Palestina. I1 29
agosto 1943, all'Htel Waldorf Astoria, si apr una riunione storica del giudaismo americano,
orchestrata da Monsky che ne presiedeva il comitato preparatorio, dal momento che si pensava
sarebbe fallita se preparata da un'organizzazione sionista. Erano presenti 64 organizzazioni
nazionali ebraiche, 8.500 raggruppamenti locali. Un totale di 1.500.000 ebrei rappresentati da 504
delegati di cui almeno 200 erano Fratelli. Come not un giornalista, vi erano tanti ex presidenti e
presidentesse del B'na B'rith che si poteva pensare di assistere alla Convention internazionale
dell'Ordine. Tuttavia la riunione fu boicottata da due delle principali organizzazioni ebraiche
americane, il Comitato ebraico americano e il Comitato del lavoro ebraico. Henry Monsky fu corelatore della risoluzione che appoggiava il programma di Baltimora. "Quando sar adottata, (questa
risoluzione) diverr un documento storico vitale per il destino del popolo d'Israele, Oggi giunto il
momento non dei discorsi ma delle azioni sacre. per questo che rivendico il privilegio che ambirei
per il resto dei miei giorni, di essere co-relatore di questa mozione". Grazie a un'intensa campagna
di propaganda antiassimilazionista, la mozione fu approvata con 480 voti contro 3 e Monsky
divenne il presidente di questa nuova struttura ebraica unitaria, la Conferenza ebraica americana. A
causa dell'ostilit delle altre organizzazioni ebraiche americane, essa non dur che fino al 1949. Nel
1955, essendo stato raggiunto il fine della creazione dello Stato d'Israele, fu rimpiazzata da un
organismo pi modesto, la Conferenza dei presidenti delle grandi organizzazioni ebraiche. Monsky
doveva ancora avere un ruolo principale nella creazione delle Nazioni Unite: "Henry Monsky ebbe
ancora il tempo di rendere grandi servizi all'unit degli ebrei prima di morire nel 1947. Ad esempio,
nel 1945, le organizzazioni ebraiche operarono concordemente dietro le quinte alla Conferenza di
San Francisco (che cre l'O.N.U.). Da queste molteplici iniziative deriva progressivamente il largo
consenso comunitario nei riguardi d'Israele" (16).
Vista l'esistenza di una minoranza anti-sionista e volendo evitare ogni divisione, il B'na
B'rith, fino al settembre 1947, non prese ufficialmente posizione in favore delle tesi sioniste, pur
difendendole e partecipando a tutte le conferenze sioniste. A1 fine di evitare ogni critica, Monsky
giustificava il suo sionismo in maniera pratica, collocandolo nell'ambito della lotta anti-nazista: "I
nostri nemici non fanno distinzione tra gli ebrei. Sono certo che nei battaglioni di schiavi ebrei
vittime dei nazisti vi sono sia sionisti che antisionisti, vi si trovano banchieri, medici, avvocati,
uomini d'affari, operai, assimilazionisti ed antiassimilazionisti, ebrei ortodossi ed altri indifferenti
alla propria religione. Il fatto semplice, basilare, che non pu essere cambiato, che si tratta di
ebrei". Nella conclusione della sua opera magistrale The Political World of American Zionism ("),
Samuel Haelperin rileva che "pur non avendo mai ufficialmente avocato a s l'ideologia sionista o
fatto appello direttamente alla creazione di uno Stato ebraico, le azioni effettive dell'organismo (il
B'na B'rith) hanno compensato tutte le esitazioni di linguaggio. Per valutare l'aumento del potere
del sionismo americano e la sua potenziale influenza negli anni quarantacinque, bisogna tenere
soprattutto conto della rispettata Leadership, del numero dei membri e dell'assistenza finanziaria del
B'na B'rith" ('").
65. Il B'na B'rith fa riconoscere Israele
Vi un fatto generalmente ignorato dagli storici: quando, nel maggio 1948, i responsabili
delle organizzazioni ebraiche decisero unilateralmente di proclamare l'indipendenza d'Israele, fu il
B'na B'rith che provoc il riconoscimento de facto dello Stato d'Israele da parte del Presidente ame77

ricano Harry Truman, riconoscimento che port con s quello degli altri paesi. Qualche mese prima
le Nazioni Unite avevano deciso la spartizione della Palestina tra ebrei ed arabi, approfittando del
consenso americano-sovietico, miracoloso in tempi di guerra fredda. Ma la diplomazia americana
diffidava degli eccessi e delle distorsioni che rischiavano di venire dal futuro Stato, specialmente da
parte di milizie e gruppi dell'estrema destra sionista. Le Nazioni Unite aggiustarono dunque il tiro,
prospettando una pi tardiva indipendenza degli ebrei di Palestina. Dal momento che Israele
sembrava avere delle buone relazioni con l'Unione Sovietica (l'U.R.S.S. sar il primo Stato del
mondo a riconoscere Israele) furono inviate alla Casa Bianca 300.000 cartoline per fare pressione su
Harry Truman, che era ostile a un riconoscimento affrettato. Truman fu accusato di "tradimento" dai
responsabili sionisti. Il presidente americano fu informato in anticipo della futura indipendenza e,
pur essendo conosciuto come "un amico sicuro della causa sionista e uno il cui peso personale
aveva permesso di aggirare la lobby filo-araba del Dipartimento di Stato" ('), si chiuse alla Casa
Bianca con i suoi pi fidati consiglieri. Tutti i leader sionisti trovarono le porte sbarrate, compreso
Cham Weizmann, Fratello e presidente del Congresso sionista mondiale, che era giunto in U.S.A.
apposta, anche se ammalato. Tutti tranne Frank Goldman, presidente del B'na B'rith. Tuttavia egli
non pot far cedere il Presidente che era sottoposto ad attacchi personali e a una campagna di
pressioni.
I sionisti cercarono allora disperatamente un mezzo per forzare la porta della Casa Bianca per
piegare Truman e costringerlo a una virata di 180. Goldman sapeva che uno dei pi vecchi e
migliori amici di Truman, forse il pi intimo, era un certo Eddie (Edward) Jacobson di Kansas City.
Questi era stato addetto allo spaccio della stessa unit di artiglieria del Presidente, durante la Prima
Guerra mondiale, prima di associarsi nel dopoguerra in una merceria della sua citt. Truman, nelle
sue Memorie lo definisce "grande ed insostituibile amico". Secondo gli archivi presidenziali,
Jacobson doveva essere ricevuto 24 volte alla Casa Bianca e la sua vedova fu una delle rarissime
persone abilitate ad assistere alla fine del servizio funebre di Truman i128 dicembre 1972. Goldman
telefon allora all'ex presidente del II Distretto, A. J. Granoff, un avvocato di fama che era anche
consigliere di Jacobson che a sua volta apparteneva al B'na B'rith (Loggia 184 di Kansas City)...
Sebbene non fosse sionista, Jacobson mand un primo telegramma al suo amico Truman
domandandogli di ricevere Weizmann (19). Dato che il telegramma non sort alcun effetto,
Jacobson prese un appuntamento alla Casa Bianca. Al telefono Truman lo prevenne che sarebbe
stato felice di vederlo ma che doveva promettergli di non parlare della situazione del Medio
Oriente. Jacobson promise e part per Washington. Prima di entrare nello studio ovale, fu di nuovo
ammonito da un consigliere del Presidente a non parlare della questione israeliana.
L'incontro merita di essere narrato, poich sarebbe incredibile se esso non si trovasse nelle
Memorie del Presidente Truman: "Grandi lacrime scorrevano sulle sue guance, gli diedi un'occhiata
e gli dissi: 'Eddie, sei un figlio di puttana, mi hai promesso di non parlare di quello che capita in
questo momento'. Egli allora rispose: `Signor Presidente, non ho detto una parola, ma ogni volta che
penso agli ebrei senza focolare, privati della patria da migliaia di anni e quando penso al Dr.
Weizmann mi metto a piangere. un uomo vecchio ed ha passato la vita a lottare per ottenere una
terra per gli ebrei. ammalato, si trova a New York, ti vuole vedere, e ogni volta che penso a lui
non posso impedirmi di piangere'. Io gli dissi: 'Eddie, basta. la mia ultima parola'. Discutemmo
del pi e del meno ma, di tanto in tanto, una grossa lacrima scendeva sulla sua guancia. Ad un certo
momento mi chiese cosa pensassi di Andy Jackson e si rimise a piangere. Mi disse che non doveva
piangere, ma che di nuovo aveva pensato a Weizmann.
Gli dissi: 'Eddie, sei un figlio di puttana. Avrei dovuto buttarti fuori per aver infranto la tua
promessa. Sapevi benissimo che non avrei sopportato vederti piangere'.
A questo punto abbozz un sorriso, smise di piangere e mi disse: `Grazie, Signor Presidente'.
Poi se ne and".
Fu cos che Weizmann fu ricevuto in segreto da Truman, e gli fece cambiare completamente
opinione ottenendo in tal modo la decisione di riconoscere Israele. Il 15 maggio 1948, dieci minuti
dopo l'annuncio dell'indipendenza di Israele, Truman domand ai rappresentanti americani alle
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Nazioni Unite di riconoscere de facto il nuovo Stato, portando con s il riconoscimento di numerosi
altri Stati del mondo. Il Fratello Jacobson non accompagn il Fratello Weizmann il quale aveva
chiaramente spiegato che "essi" avrebbero potuto ancora ricorrere a lui in caso di necessit. "Lei ha
un lavoro da fare, tenere aperte le porte della Casa Bianca". In seguito Jacobson, ricordando il suo
storico incontro, non esit a descrivere le sue impressioni in questi termini: "Mi resi
improvvisamente conto che cominciavo a pensare che il mio migliore amico, il presidente degli
Stati Uniti, era in quel momento quanto di pi vicino a un antisemita vi possa essere". Nelle
settimane seguenti, Jacobson continu le sue pressioni, trasmettendo i desiderata di Weizmann.
Il 22 giugno 1948 le relazioni diplomatiche erano di fatto stabilite. Jacobson fu nuovamente
usato dal B'na B'rith, come previsto da Weizmann, in particolare nel settembre dello stesso anno,
quando ci fu bisogno di negoziare importanti aiuti finanziari americani al giovane Stato ebraico. Nel
1950, in segno di riconoscenza, Jacobson ricevette una citazione speciale del B'na B'rith nel corso
della convention triennale della Suprema Loggia. Inoltre, quando il 31 gennaio 1949 Truman firm
i documenti ufficiali di riconoscimento dello Stato d'Israele, i soli osservatori non appartenenti al
governo degli Stati Uniti furono tre dirigenti del B'na B'rith, (Eddie Jacobson, Maurice Bisgyer e
Frank Goldman). Truman don loro la stilografica servita a firmare i documenti domandando loro il
silenzio (che fu mantenuto per circa vent'anni).
Questa la ragione per cui il Fratello Cham Weizmann, divenuto il primo Presidente
d'Israele, accord al B'na B'rith il primo premio del presidente. Nel 1949 il primo ambasciatore
d'Israele in Gran Bretagna, H. Eliahu Elath, doveva dichiarare a questo proposito: "Israele non
dimenticher mai l'assistenza e l'aiuto ricevuti dal B'na B'rith sia nella lotta per il riconoscimento
della nazione che nella battaglia per la sua sopravvivenza, come pure per l'attuale combattimento
per il progresso e per il benessere di tutti gli ebrei che attendono di varcare le sue frontiere" (21).
Nel 1949 Weizmann fece adottare il simbolo dell'Ordine, la mnorah, come emblema dello Stato
d'Israele.
66. Un ausiliario al servizio d'Israele
Il B'na B'rith pu oggi essere assimilato, come sostengono gruppi antisionisti americani, a
un'associazione straniera che opera negli Stati Uniti per conto di Israele? Si tratta di un quesito
importante, dal momento che il B'na B'rith, quale associazione americana, esente da tasse ed
imposte. Il problema emerso in modo assai pratico nel 1968, quando Saul E. Joftes, gi segretario
generale del B'na B'rith internazionale, inizi un processo contro l'organizzazione per la quale
aveva lavorato per pi di vent'anni. Joftes afferm che il B'na B'rith si era sviluppato "pi come
ausiliario di un governo straniero che come associazione nazionale", mettendo in discussione lo
statuto d'esenzione fiscale della Anti Defamation League e dell'Ordine come organizzazione
straniera (che sono sottoposti alla Foreign Agents Registration Act). Durante il processo fu messo in
evidenza il fatto che tra i membri permanenti del B'na B'rith figurava per esempio una "lavoratrice
volontaria" israeliana, Avis Shulman, il cui lavoro consisteva nell'organizzare, con responsabili
ebrei di agenzie di viaggio, degli incontri con turisti (non ebrei) che andavano nell'Europa dell'Est
per informarli della situazione degli ebrei in quei paesi. Il suo posto era stato espressamente creato
dal Consolato d'Israele a New York ed era sotto il suo controllo. Altro esempio, in una nota molto
confidenziale, del 7 maggio 1974, destinata solo ai governatori dei Distretti, il rappresentante a
Washington del B'na B'rith, Herman Edelsberg, chiedeva fondi pi consistenti "per accrescere il
nostro programma d'informazione per i turisti americani che si recano in Unione Sovietica, sia ebrei
che non ebrei" (21). I legami sono oggi cos stretti che l'attuale ambasciatore d'Israele negli U.S.A.,
Itamar Rabinovitch, membro del B'na B'rith, iniziato in una Loggia di Seattle dall'ex presidente
Jack Spitzer. Seguendo la stessa linea di condotta, il B'na B'rith e l'A.D.L. organizzano
regolarmente viaggi in Israele per diversi professionisti, quali poliziotti e giornalisti: "Quando nel
1967 il ministero del turismo israeliano decise di ridurre il numero degli articoli dei giornali
concernenti i costanti bombardamenti aerei sui territori arabi, invit 1.200 giornalisti stranieri in
79

Israele. Fu il B'na B'rith che non solo selezion i giornalisti, ma organizz e pag loro il viaggio"
(21).
Questo sistematico sostegno allo Stato di Israele viene da lontano, anche se ha conosciuto
evoluzioni diverse. Nel 1959 il B'na B'rith fu la prima organizzazione ebraica mondiale a
organizzare in Israele il suo congresso in occasione della convention della Suprema Loggia. Questo
XXII' incontro, presieduto da Philip Klutznick, riun 1.300 delegati di tutto il mondo, le loro mogli
e numerosi invitati. La spesa raggiunse il milione di dollari. Fu nel corso di questa convention che
fu reso noto come la Germania Occidentale avesse accettato di versare 2,4 milioni di dollari al B'na
B'rith a titolo d'indennizzo per i beni che gli erano stati confiscati dal regime nazionalsocialista.
Oggi ogni organizzazione nazionale e ogni Distretto hanno la propria "Commissione Israele",
incaricata di organizzare i viaggi, i gemellaggi, di difendere e propagandare la causa d'Israele.
Diverse volte all'anno si tengono "serate Isral" per raccogliere fondi (Israel Bonds) in favore di
diverse associazioni israeliane come la Tsahal (22). Sono state fatte enormi collette in favore dello
Stato Ebraico. Per esempio, dopo la guerra d'Indipendenza, il B'na B'rith raccolse, sia in doni che in
obbligazioni, la cifra di un miliardo di dollari. Dal 1951 al 1965 il B'na B'rith fu l'organizzazione
ebraica che piazz nel mondo la pi gran parte dei prestiti obbligazionari per Israele. A livello
internazionale esiste una Divisione Israel, con un programma annuale ultra dettagliato; eccone le
intestazioni per un anno (23):
- La sicurezza d'Israele: Programma d'azione, diplomazia, Nazioni Unite, conferenze e
riunioni urgenti, relazioni pubbliche e boicottaggio, inchieste, pubblicazioni ed educazione.
- L'economia d'Israele: buoni per Israele, Club di investimenti per Israele.
- La terra d'Israele: (la foresta dei martiri del B'na B'rith).
- La popolazione d'Israele: scambi, programmi gemellati, il morale dei soldati, Alyah (ritorno
a Sion), il turismo, aiuto ai bambini subnormali da parte delle donne del B'na B'rith, protezione
delle relazioni umane arabo-israeliane, programmi per i giovani, case Hillel, costruzioni, colonie,
biblioteche.
- Lo Stato d'Israele: biblioteca del B'na B'rith, asilo a Jaffa, case di riposo, centro per giovani
immigrati, biblioteca centrale per ciechi, servizi sociali.
Oggi, fatto totalmente misconosciuto, Israele e non gi la sua terra originaria, gli U.S.A., il
centro mondiale del B'na B'rith. E un fatto definitivo dall'agosto 1981 quando il Consiglio
internazionale dell'Organizzazione si riun di nuovo a Gerusalemme (dopo le convention internazionali del 1956, 1965, 1974 ecc.) sotto la presidenza di Jack Spitzer. Questi ha inaugurato il Centro
Mondiale del B'na B'rith a Gerusalemme mentre resta a Washington il Centro Internazionale.
67. Un allineamento sempre pi sistematico
Nel 1949 l'A.D.L. pubblic, a uso interno, questo giudizio di politica generale sullo Stato
ebraico: "Dopo diversi mesi di discussione, il Comitato esecutivo della Commissione nazionale
dell'A.D.L. ha formalizzato il proprio parere per risolvere la questione provocata dalla creazione
d'Israele e l'impatto di questi problemi nella lotta all'antisemitismo. La nostra politica :
1) Accrescere l'attuale attitudine degli americani favorevole verso Israele. L'A.D.L. dovr
drammatizzare la storia e la cultura dello sviluppo d'Israele e della sua lotta per l'indipendenza al
fine di farne una forza per avere migliori relazioni con l'America.
2) Sostenere le posizioni del B'na B'rith, che domanda de jure il riconoscimento d'Israele e la
sua ammissione come membro all'O.N.U. Sar competenza della divisione programmi dell'A.D.L.
mostrare come le realizzazioni e la filosofia d'Israele siano parallele allo sviluppo e alla crescita
della libert americana, insistendo sui seguenti punti:
- I1 contributo degli Israeliani (24) alla Seconda Guerra mondiale e l'eroica lotta per
l'indipendenza che non pu non ricordare la nascita degli Stati Uniti nel 1776 nonch gli sforzi dei
pionieri israeliani che hanno bonificato il deserto palestinese allo stesso modo in cui nel XIX secolo
i pionieri americani hanno spinto le loro frontiere fino al Pacifico.
80

- L'A.D.L. collaborer con il Comitato ebraico americano e con gli altri membri della
National Jewish Community Relations Advisory Council (N.J.C.R.A.C.) come pure con il
Consiglio d'urgenza sionista che ha un programma israeliano.
- La lega far rilevare che non si intrometter nei problemi politici d'Israele, stimando che gli
stessi sono di sola competenza del nuovo Stato".
Sebbene questa dichiarazione generale sostenga le rivendicazioni sioniste sulla Palestina,
l'A.D.L. ed il B'na B'rith non avevano ancora creato quel legame organico che esiste oggi tra
Israele e la comunit ebraica americana. Infatti fino alla guerra dei "Sei Giorni", le pubblicazioni
delle due associazioni contengono infatti pochi articoli su Israele o sugli israeliani, la maggior parte
dei quali comunque sono denunce di gruppi o militanti favorevoli ai Palestinesi o agli Arabi, in
termini per molto pi moderati di quelli odierni. Tuttavia all'attivo del B'na B'rith un'intensa
attivit diplomatica: l'Ordine non cesser di fare pressioni sul governo americano per ottenere
enormi aiuti economici e soprattutto armamenti in favore dello Stato ebraico. Sebbene
l'amministrazione americana negli anni cinquanta fosse globalmente favorevole agli arabi, doveva
cambiare velocemente campo (25).
Per i politologi, l"`israelizzazione" dell'A.D.L. coincide con la Guerra dei "Sei Giorni".
Questa "vittoria miracolosa" permette un'identificazione degli ebrei con Israele del tutto differente
da quanto succedeva all'inizio del nuovo Stato. a questo punto che l'A.D.L. e il B'na B'rith
pongono come pietra di paragone l'asserzione che l'antisionismo equivale all'antisemitismo, e, come
corollario, che criticare Israele vuol dire essere aggressivi nei confronti degli ebrei americani e
dunque favorire l'antisemitismo. Da quel momento, l'originale battaglia dell'A.D.L. contro
l'antisemitismo negli Stati Uniti si trasforma sempre pi in un'opera di sostegno e difesa d'Israele.
Nel 1974 Arnold Forster e Benjamin Epstein, rispettivamente consigliere e direttore generale
dell'A.D.L., assimilano, in un celebre libro (z), le critiche antisioniste di sinistra all'odio razziale di
destra di modo che il sostegno alla causa palestinese diviene l'altra faccia della difesa dei nazismo.
Per loro, tutti quelli che non sostengono Israele al 100% sono "insensibili" a Israele e perci
antisemiti. Allo stesso modo, ogni minaccia a Israele una minaccia agli ebrei americani. In questo
modo la vendita all'Arabia Saudita degli aerei radar AWACS ha rivelato, secondo il direttore
nazionale dell'A.D.L. Nathan Perlmutter, il "vero antisemitismo degli americani". Questi "veri
antisemiti" sono "i mercanti darmi, neutrali sulla questione ebraica, che parlano d'impiego o di
riciclaggio di petrodollari. Sono oggi avversari (degli ebrei) mille volte pi pericolosi dei giovani
che dipingono la svastica sulle case degli ebrei". In seguito, lo stesso Perlmutter svilupper questo
tema in un libro scritto in collaborazione con la moglie Ruth (27). Tutto ci cos vero che nel 1991
l'unit tecnologica del B'na B'rith di Boston, organizzazione umanitaria, caritativa e filantropica, ha
dato il suo premio d'onore per la tecnica a un mercante darmi letali: la societ di costruzione di
materiale militare Raytheon... che ha messo in opera il sistema di difesa missilistica terra-aria
Patriot (1).
In quell'occasione, il presidente di sezione del B'na B'rith dichiar: "Tutti coloro che
appartengono alla nostra comunit mondiale vi sono riconoscenti per lo sviluppo del sistema di
difesa dei missili terra-aria Patriot che ha salvato delle vite, diminuito il numero dei feriti, ridotto la
paura degli uomini e prevenuto danni materiali".

Si dice che l'assimilazione far al popolo ebreo pi danni dell'Olocausto.


Joseph Domberger, presidente del distretto europeo del B'na B'rith,
Agenzia telegrafica ebraica, 5 aprile 1984.
68. UN FINE PRIMARIO: IMPEDIRE L'ASSIMILAZIONE
69. Fini nascosti
81

Lo scopo delle associazioni locali del B'na B'rith in Francia ha avuto un'evoluzione notevole
ed molto vario. D'altra parte, dal momento che il nome B'na B'rith non sempre figura
nell'intestazione delle associazioni, alle volte difficile identificare le Logge. A volte viene ripreso
il fine dell'organizzazione americana: "I B'na B'rith si propongono la missione di unire gli israeliti
in favore degli interessi pi elevati dell'umanit. Hanno come fine l'elevazione e lo sviluppo del
carattere morale ed intellettuale dei loro correligionari, vogliono inculcare i principi pi puri della
filantropia, dell'onore e del patriottismo, di sostenere la scienza e le arti, sovvenire i bisogni dei
poveri e dei derelitti, visitare e curare gli ammalati, soccorrere le vittime delle persecuzioni,
proteggere ed assistere la vedova e l'orfano e provvedere ai loro bisogni secondo i pi vasti principi
dell'umanit" (Statuto del Capitolo Anna Frank, dichiarato nel 1965). Si sono avute diverse varianti,
pi o meno ellittiche, pi o meno camuffate: "aiuto sociale, attivit culturali" (Unione francese delle
associazioni del B'na B'rith 1978), "tutte le attivit culturali, l'organizzazione delle conferenze,
proiezione di film, gite e, in generale, tutto quello che si riferisce a un'attivit sociale" (Loggia
Parigi est), "la beneficenza, la filantropia" Loggia Golden Meir, Nizza 1985, "difendere le memoria
della Shoa, per impedire le falsificazioni della storia, in particolare per ci che concerne lo
sterminio degli ebrei di Francia da parte dei nazisti e dei loro collaboratori" (U.F.A.B.B., 1991),
"coordinare, facilitare, studiare e promuovere la cooperazione delle associazioni che la compongono
nel rispetto della loro indipendenza e conformemente al loro proprio regolamento. Essa agir per
difendere i diritti dell'uomo e lottare contro tutte le forme di oppressione, specialmente nel quadro
della legge dei luglio 1972" (U.F.A.B.B., 1978). "Unire gli ebrei per l'interesse pi elevato
dell'Umanit, sviluppare il carattere morale e spirituale dei suoi aderenti, sostenere le Arti, alleviare
le necessit dei bisognosi, inculcare i principi di filantropia, d'onore e di patriottismo, andare in
soccorso delle vittime delle persecuzioni di qualunque tipo" (Boulogne, 1988), "la beneficenza, l'amore fraterno, l'armonia, operando al progresso della scienza e delle arti, all'insegnamento dei
principi della filantropia, aiutando quelli che sono nel bisogno, andando in soccorso alle vittime
delle persecuzioni, sviluppare ed elevare il livello intellettuale e morale dei suoi aderenti"
(Perpignan, 1990), "promuovere con ogni mezzo i valori morali e culturali del giudaismo...
combattere il razzismo e l'antisemitismo e tutte le forme di oppressione e discriminazione, specie
nel quadro delle leggi del 1 luglio 1972 e del 9 aprile 1985" (Centro socio culturale del B'na B'rith
di Parigi, 1989), "assicurare la perpetuit della Comunit ebraica e intrattenere relazioni di
comprensione con altre comunit non ebraiche e ci grazie allo sviluppo delle sue azioni umanitarie
conformemente agli ideali del B'na B'rith" (Centro Europeo del B'na B'rith, 1985).
Allo stesso modo, il preambolo della Commissione del B'na B'rith si evoluto secondo le
epoche, in un senso pi o meno restrittivo. Fu cos che alla convention di Filadelfia nel 1860 il
preambolo fu rivisto "al ribasso" in rapporto a quello del 1843. In quell'occasione, il passaggio circa
"l'unit degli Israeliti al fine di promuovere i loro interessi pi elevati e quelli dell'umanit in
generale" scomparve a profitto degli "interessi supremi del giudaismo".
70. Un certo "razzismo" ebraico
L'ordine ebraico dei Figli dell'Alleanza presuppone quindi una fedelt totale al giudaismo e
serve a rinforzare la coscienza ebraica, ossia la "razza ebraica" come le riviste interne del B'na
B'rith non esitavano a dichiarare ancora negli anni 20-30. I Figli dell'Alleanza affondano le loro
radici nella Torah, come affermava per esempio Maximilien Stein nel 1924: "Il comandamento
biblico fa di noi i preti della religione, l'ordine del B'na B'rith fa di noi i preti della vita". Uno dei
fini principali dell'Ordine dalla sua fondazione dunque quello di preservare il popolo ebraico, ed il
rifiuto della sua assimilazione nelle altre nazioni. In una delle sue pubblicazioni di presentazione (')
l'A.D.L. definisce esattamente i limiti della sua tolleranza: "L'A.D.L. crede nell'integrazione, ovvero
nell'accettazione degli ebrei come eguali. Essa si oppone all'assimilazione - la perdita dell'identit
ebraica - che rappresenterebbe, agli occhi dell'A.D.L., una disfatta e non un trionfo del processo
democratico".
82

Fin dall'inizio, il B'na B'rith, sotto un'apparenza liberale, si assunse il compito d'impedire
l'assimilazione. Bisogna dire che il passaggio dai ghetti europei alle distese americane provoc un
enorme cambiamento nella mentalit comunitaria: "L'emigrazione (ebraica negli Stati Uniti negli
anni 1850-60) stata incoraggiata dai dirigenti della Germania. In Baviera, dove il matrimonio di
un ebreo era permesso solo se un altro ebreo moriva o lasciava il paese, circa la met dei giovani
ebrei trovarono rifugio all'estero. La maggior parte di loro fondarono un focolare negli Stati Uniti e
numerosi furono quelli che ebbero un'ascesa sociale e finanziaria. Questa dissoluzione dei legami
associativi ebraici e la rottura con le tradizioni erano quasi inevitabili nel Nuovo Mondo dove
numerosi immigrati si assimilarono completamente ai loro concittadini non ebrei. Tuttavia ad essi
s'imponeva il richiamo del sangue ebreo e del loro spirito di lealt. Un certo numero di ebrei
tedeschi, di sentimenti nobili e generosi, che non sentivano soltanto il bisogno di aggregazione tra
ebrei, decisero di ricostruire la vita ebraica e di promuoverne gli ideali su nuove basi in rapporto
alle condizioni di libert e di rispetto di s, fondando un'associazione fraterna ebraica, che doveva
riunire tutti gli ebrei al di fuori di ogni considerazione politica e teologica. La base di questa fraternit era la lealt fondamentale dei suoi membri all'Alleanza di Abramo, il primo Patriarca che,
attraverso i millenni, era rimasto il simbolo della lealt ebraica verso il Dio d'Israele".
Paul Goodman (2) prosegue: "Il B'na B'rith tedesco (...) ha salvato innumerevoli ebrei
dall'assimilazione e dall'apostasia". Alcuni Fratelli vanno ancora oltre. Il Dr. Leon Baeck - che
presiedette il distretto della Germania dal 1924 al 1937 mentre sovrintendeva ai destini del Gran
Rabbinato tedesco, il tutto prima di diventare presidente mondiale del giudaismo liberale,
considerato come un benefattore e un alto grado del B'na B'rith - fece aggiungere alle regole
dell'Ordine un articolo che oggi alcuni qualificherebbero come apertamente razzista: Nel senso del
paragrafo 40 delle leggi generali stato specificato, come principio dell'Ordine: "Non vi posto
nell'Ordine per un Fratello che tenga i figli al di fuori della comunit ebraica". Altro esempio pi
recente, nel rapporto al Congresso di Firenze dell'agosto 1966 della Commissione per Israele del
XIX Distretto, si pu leggere nel passaggio sulle "minoranze religiose e nazionali residenti in
Israele (3)": "Il fatto che, dalla fondazione dello Stato di Israele, 120 ebrei siano stati vittime delle
missioni cristiane, ma che d'altra parte ci siano state 900 conversioni al giudaismo, presenta
certamente un dato interessante per il congresso". Avete detto "vittime delle missioni cristiane"?
In un Ordine in cui l'appartenenza fondata su un discrimine religioso, perfino razziale
(essere o non essere ebreo), tutto il problema consiste nel chi e chi non ebreo. Negli anni venti
(4) per esempio, le Logge d'Oriente dovevano porre il quesito alla Gran Loggia di costituzione a
proposito dei Caraiti, una setta semita dalle tradizioni prossime a quelle degli israeliti: "Caraitismo e
Benebritismo". La questione consisteva nel sapere se i Caraiti potevano o meno far parte
dell'Ordine, indipendentemente dal desiderio espresso da una delle nostre Logge in loro favore, ed
era nata dall'attenzione che qualcuno del Comitato Generale aveva attirato sull'espressione
costituzionale "appartenente alla fede ebraica". I Caraiti, si domandavano, non appartengono alla
fede ebraica?
Il R. F. Dr. Marcus emette il suo parere sulla questione nel modo seguente: "I Caraiti
appartengono per principio alla fede ebraica perch i Rabbaiti riconoscono il matrimonio dei Caraiti
come legale secondo il precetto mosaico pur non riconoscendo il divorzio caraitico; in tal modo i
figli nati da una divorziata che si risposa sono considerati adulterini e cadono sotto la ben nota
prescrizione fondamentale del Giudaismo". Come si pu chiaramente rilevare, la giudaicit si
trasmette esclusivamente attraverso la madre. Si pone inoltre il problema se si tratta di un "buon
ebreo", come dimostra un altro caso ('): "Matrimoni misti e Benebritismo. Una Loggia del nostro
Distretto ci ha posto a varie riprese questo spinoso problema: un eccellente israelita, sposato a una
cattolica e i cui figli sono ebrei e circoncisi, pu essere ammesso nelle nostre Logge?" Non si
finirebbe mai di citare simili problemi posti continuamente e regolarmente.
In un numero d'antologia, la rivista del B'na B'rith (5) ha recensito con soddisfazione alcuni
giudizi e definizioni sugli ebrei dati dai Fratelli che erano apparsi sulla stessa rivista negli anni
precedenti: "La meraviglia di tutta la storia" (Henry S. Morais, 1887); (L'ebreo) fatto, come dice
83

Heine, della materia di cui sono impastati gli eroi" (rabbino Rudolph Grossman, 1894); "un
combattente sul campo di battaglia della verit" (lo stesso); "un importante fattore in tutti gli affari
dell'umanit, il cittadino di un mondo che pu ben considerare come suo" (Adlai E. Stevenson,
1910) ecc., ed ancora "L'ebreo ha l'entusiasmo di vivere anche nel rituale religioso,
nell'intellettualismo o nel potere finanziario. Questo entusiasmo crea in lui una bellezza e un colore
che nessun gentile potr mai eguagliare o imitare" (Adeline E. Dart).
Al fine di preservare la comunit nel senso pi vasto, il B'na B'rith internazionale ha, da
allora, addolcito la sua posizione e si dichiarato contrario a una stretta definizione della giudaicit
('): Il B'na B'rith internazionale ha chiesto al Primo ministro israeliano e al ministro degli affari
esteri di opporsi, nell'interesse dell'Unit ebraica, a ogni tentativo, in seno alla Knesset, di precisare
la definizione della Giudaicit. In un telegramma inviato a queste due cariche dello Stato, Seymour
D. Reich, presidente del B'na B'rith, ricordava che "la larga maggioranza degli Ebrei, in Israele e
nel mondo, sostengono il concetto di pluralismo religioso. Noi contiamo su di voi per questo
problema di grande importanza". Bisogna infatti sapere che il concetto di ebreo, in Israele,
cambiato molto: "chiunque confessi di non appartenere ad altra confessione religiosa che non sia la
giudaica" (1958); "chiunque sia nato da madre ebrea e chiunque abbia ricevuto il battesimo ebraico,
vale a dire la circoncisione per gli uomini e il bagno rituale per le donne" (1960), compresi quelli
convertiti da un rabbino riformato o liberale al di fuori di Israele (giudizio della Corte di Giustizia
di Gerusalemme, marzo 1993). Questo spiega perch, quando un giovane ebreo non circonciso il
cui padre era gi membro del B'na B'rith mala cui madre non era ebrea si present per essere
iniziato, dovette certificare sul suo onore che "non era di confessione non-ebraica e non apparteneva
ad alcuna organizzazione religiosa non-ebraica" (7).
71. Il rimpianto del ghetto e i pericoli dell'emancipazione
Il rimpianto del ghetto e della sua struttura comunitaria traspare ancora in questi anni nelle
pubblicazioni del B'na B'rith ("): "Nella lunga storia del popolo ebreo, nessun'epoca ha presentato
all'Ebreo tante sfide al suo credo tradizionale e al suo stile di vita come l'era moderna, cominciata
duecento anni fa (...). Nel Medioevo la vita dell'Ebreo nell'Europa cristiana era sovente pericolosa e
penosa. Doveva fronteggiare le discriminazioni economiche e sociali, la costante minaccia di
persecuzioni ed espulsioni. Ma, sebbene vivesse in un ghetto, isolato dai numerosi sviluppi
intellettuali e sociali del mondo esterno, godeva del beneficio del calore e della sicurezza di una
comunit stabile e di un orientamento religioso che davano un senso alla sua vita. L'osservanza del
Sabato e dei giorni festivi aggiungeva bellezza e dignit a un'esistenza che altrimenti sarebbe stata
nuda, mentre un sistema universale d'educazione dei bambini come degli adulti lasciava via libera
alle loro capacit intellettuali (...). Tuttavia, tutte queste forze di coesione cominciarono a sfasciarsi
appena l'Ebreo cominci a entrare nel mondo moderno alla fine del XVIII secolo.
L'emancipazione, pur dandogli una maggior libert politica e nuove opportunit economiche,
lo priv dei valori stabili della comunit medievale. Via via che entrava in contatto pi stretto con il
mondo non-ebraico e che il suo orizzonte si allargava, egli cominci a mettere in discussione le basi
dottrinali del giudaismo e le sue tradizionali osservanze religiose si affievolirono. La conoscenza
ebraica perdeva terreno, sovente si perdeva anche il desiderio di vivere come un Ebreo. La capacit
dell'Ebreo di fronteggiare queste sfide e di adattarsi al mondo moderno rappresenta in s un capitolo
importante della storia del Giudaismo".
Nel discorso in occasione degli 80 anni del B'na B'rith di Vienna, l'ambasciatore Israeliano (e
Fratello) in Austria, Avigdor Dagan doveva fare un parallelo per gli ebrei tra il pericolo comunista
all'Est e l'assimilazione all'Ovest, sottolineando il lavoro dell'Ordine contro tale "pericolo": "In un
periodo in cui ci si deve occupare seriamente dell'avvenire del Giudaismo, non solo nell'Est
comunista ma, purtroppo, anche nel mondo libero dell'Ovest, il B'na B'rith non ricopre solo
incarichi sociali e umanitari ma affronta anche i pericoli della disgregazione e della liquidazione
dell'identit specifica ebraica a causa dell'assimilazione, poco importa se sia causata dall'apatia o dal
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fatalismo o che sia provocata a bella posta. Posso sottolineare l'opera instancabile e meritoria della
loggia viennese che ha contribuito con successo a frenare questo potenziale pericolo con i suoi
fertili sforzi in vista di una vita giudaica pi ricca e di un contenuto pi denso".
Per questa ragione, alcuni membri del B'na B'rith giungono a stimare che "il nemico mortale
degli ebrei non l'antisemitismo ma l'assimilazione" (v). Questa , per esempio, l'opinione dell'ex
membro del Consiglio della Loggia di Francia, J. Rosemblat (10): "I1 maggior pericolo che
minaccia oggi il giudaismo della diaspora l'assimilazione". Allo stesso modo, nella pubblicazione
di presentazione dell'Ordine dal titolo Benevolenza, Amore fraterno ed Armonia, questo il B'en'i
B'rith, si legge: "I1 B'na B'rith odierno non pu pi ormai essere visto come una semplice
associazione sociale e fraterna ma, a causa del suo approccio ai molteplici interessi del Giudaismo
nel mondo libero e del suo appoggio allo Stato d'Israele, deve piuttosto essere considerato un vasto
movimento della lotta ebraica per la sopravvivenza".
Tale "lotta ebraica per la sopravvivenza" figura direttamente nei testi interni di formazione
dell'Ordine ("). "Educazione contro l'assimilazione: l'assimilazione un pericolo permanente. La
storia ha provato che i nostri figli, educati in collegi e scuole non ebraici, sono pi inclini a separarsi
dal nostro popolo; per questa ragione che la Gran Loggia del B'na B'rith insiste 'sul fatto che
dobbiamo fare ogni sforzo affinch la maggior parte degli studenti ebrei studino in collegi ebraici.
Inoltre, non possiamo lasciare alla comunit la responsabilit di provvedere all'educazione ebraica
dei giovani che, per disgrazia, non studino in collegi ebraici: dobbiamo provvedervi attraverso
attivit organizzate, in stretta collaborazione con i collegi ebraici".
Assai significativamente nell'articolo pubblicato per il centenario del National Jewish
Monthly (5), nella rubrica "Olocausto", non si legge come prima citazione un riferimento alla
politica nazional-socialista ma piuttosto al pericolo dell'assimilazione: "Il pericolo reale che
minaccia il giudaismo tedesco risiede negli stessi Giudei. La debolezza dei tassi di natalit ha
raggiunto livelli allarmanti ed terribilmente alto il numero dei matrimoni misti" (Israel Auerbach,
1929).
72. Le Fondazioni Hillel
Notava il Presidente del Distretto Europeo, il dr. E. L. Ehrlich (12): "Nessun gruppo sociale
ha un avvenire se non si consacra all'attivit verso la giovent (...). Noi chiamiamo questo settore
del nostro lavoro Hillel, dal nome dei grande insegnante ebreo dell'inizio del primo secolo, che
seppe coniugare pedagogia, umanesimo e generosit (...). Negli Stati Uniti esiste un'unit Hillel in
ogni campus dove gli studenti, lontani dalle loro famiglie, trovano un focolare ebraico (...). La
maggior parte del bilancio totale del B'na B'rith in tutto il mondo viene speso per Hillel". La prima
Fondazione Hillel fu creata nel 1923 da un giovane rabbino riformato dell'Illinois, Benjamin
Franklin, morto improvvisamente nel 1927, all'et di trent'anni (fu sostituito da Abram L. Sachar).
L'associazione fu praticamente subito associata al B'na B'rith con il nome di Fondazione
Hillel del B'na B'rith. Dopo l'Illinois, nel 1923, essa s'impiant nel Wisconsin nel 1924, nell'Ohio
nel 1925, nel Michigan nel 1926, in California nel 1927 e cos via. Nel 1973 era presente in 315
universit in ogni parte del mondo e alla stessa data aveva 206 effettivi mentre nel 1991 se ne
contavano 450. Hillel era il rabbino del I secolo avanti Cristo che redasse la Regola d'oro. La
Fondazione Hillel, in origine come oggi, offriva uffici religiosi, sia riformati che ortodossi, corsi di
ebraico, biblici, sulla storia del pensiero ebraico ecc. cos come pure un insieme di attivit annesse
(danza, teatro, lettura ecc.). Boris Bogen gi segretario dell'Ordine, fu uno di coloro che gli diedero
grande impulso negli anni venti. Nato a Mosca, questo studente si era unito ai gruppi rivoluzionari.
Installatosi negli Stati Uniti, lavor presso un tipografo, poi presso una filanda e infine si aggreg
all'Istituto ebraico di New York. Fu professore alla Scuola tecnica ebraica di New York e poi alla
Scuola agricola ebraica che il barone Hirsch aveva fondato a Woodbine, nel New Jersey. Fu cos
brillante nel compimento della sua missione che fu designato per il posto di sovrintendente
dell'Unione delle opere ebraiche di Cincinnati. Iniziato in seno ai Figli dell'Alleanza, ne divenne
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Gran Segretario. Alla fine delle ostilit della Prima Guerra mondiale, divenne agente per la Polonia
del Joint Distribution Committee, la pi grande organizzazione di aiuti messa a punto dalla
comunit ebraica. Membro della Missione Hoover, lavor con Henry Morgenthau e si rec a Mosca
trent'anni dopo la sua partenza, dove fu accolto come "salvatore". Ritornato negli Stati Uniti,
divenne "profeta", ricordando incessantemente agli ebrei i loro doveri verso il giudaismo,
prendendo la parola in tutte le comunit ebraiche in favore delle Fondazioni Hillel, scongiurando le
famiglie di salvare i propri figli dall'assimilazione, dall'indifferenza e dal dubbio: "Egli raccolse cos
il paese intorno alla bandiera dell'ideale B'na B'rith" ("). Mor presso Los Angeles 1129 giugno
1929.
Al contrario, i responsabili della Fondazione Hillel non sono esenti da malaugurate cadute
"razziste". Per esempio, nel 1989 si fecero severamente strigliare per aver inviato una circolare per
una raccolta di fondi a 14.000 leader d'opinione nella quale era chiaramente indicato che "la
presenza araba nei campus americani avvelena gli spiriti dei nostri giovani". Uno dei destinatari,
sconcertato, trasmise la circolare al Comitato contro la discriminazione degli Americani di origine
araba che la rese pubblica. I Fratelli Hillel dovettero modificare il testo: "presenza araba" divenne
cos "propaganda anti-israeliana" (14).
Nel 1925 il B'na B'rith, sempre con il fine di preservare l'identit ebraica, cre un ramo
annesso a uso dei giovani, l'A.Z.A. dalle prime lettere delle parole Ahavo, Zedakah, Achdut (amore,
carit, unit). Ne fu fondatore Sam Beber, un avvocato ventiduenne di Omaha. Questi era diventato
consigliere di un gruppo di studenti dell'Universit di Omaha che scelse di chiamarsi A.Z.A. sulla
scia delle associazioni degli studenti goy, che prendevano in generale nome dalle lettere
dell'alfabeto greco (alfa, beta, gamma ecc.). Il primo club A.Z.A. fu sostenuto dalla Loggia B'na
B'rith di Omaha, di cui Beber era membro, e divenne il Capitolo A.Z.A. n 1. Le finalit del
fondatore erano immense: "Volevo fondare un'organizzazione nazionale di club, con tutto ci che
rende attraenti le fraternit delle lettere greche: titoli altisonanti, rituali simbolici, cerimonie
iniziatiche, segni segreti di riconoscimento, distintivi, tornei nazionali di basket, dibattiti ed
eloquenza". Il primo presidente (Grand Aleph Godol) fu Charles Shayne, di Des Moines.
Le Fondazioni Hillel (15) e le associazioni A.Z.A. hanno un ruolo fondamentale nei campus:
conservare gli studenti ebrei nel giudaismo e preservarli dalle "cattive influenze". quello che
viene spiegato in maniera assai diretta nell'opera di riferimento annuale pubblicata dalla B'na B'rith
Hillel Foundation (16): "Infine, nei campus vi sono i problemi di tutti gli ambienti che sono in
maggioranza bianchi e cristiani. La maggioranza tende a interessarsi poco della minoranza. Dove vi
solamente un pugno di studenti ebrei chiaramente identificati, non vi interesse a esaminare dei
problemi quali il calendario degli esami in funzione delle feste ebraiche o l'alimentazione cacher per
una cena alla quale debbano partecipare studenti ebrei (...). Questi problemi evidentemente non
sono specifici delle piccole Universit del Middle West: sono quelli di essere ebrei in un mondo non
ebreo".
73. Lottare contro i matrimoni con i goys
Il B'na B'rith non solo si oppone all'abbandono delle pratiche culturali israelite o delle
tradizioni ebraiche, lotta pure, nella misura del possibile, contro i matrimoni misti, vale a dire quei
matrimoni nei quali uno degli sposi sia un Goym, un gentile, un non ebreo, anche se il matrimonio
celebrato in sinagoga (17).
Sam Hoffenberg, delegato generale dell'organizzazione presso l'Unesco, spiegava ad esempio
qualche anno fa ('"): Ci siamo occupati dei matrimoni misti. Certe comunit, specialmente
nell'America latina, che erano centri di giudaismo vivace o centri di cultura yiddish, sono severamente coinvolti. Si impiegato il termine "olocausto silenzioso". Il B'na B'rith far uno studio per
vedere come si possa sormontare tale disastro. Durante il Congresso della Gran Loggia del
distretto per l'Europa continentale, nel 1965 organizzato dalla Loggia di Ginevra, intitolata al fondatore della Croce Rossa, Henry Dunant, venne emessa una sola comunicazione ('v) che
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proponiamo integralmente, tanto essa significativa delle ossessioni comunitarie dei Figli
dell'Alleanza:
Davanti alla gravit che presenta il problema dei matrimoni misti, dovere di tutte le
organizzazioni ebraiche studiare i mezzi che permettano, in una certa misura, di frenarne
l'estensione. Se fattori d'ordine sentimentale o passionale, oppure obblighi morali o materiali a
seguito di relazioni tra giovani sono causa di certi matrimoni misti, casi nei quali un intervento
esterno sarebbe inutile, ve ne sono altri, pure numerosi, per i quali la causa risiede nella mancanza
dell'occasione di fare conoscenza e di entrare in relazione con altri ebrei. Per la sua diffusione
internazionale, per il prestigio e l'autorit di cui gode, il B'na B'rith pu, in tali circostanze, giocare
un ruolo utile e deve studiare il modo per realizzare la nostra proposta, cio:
1 I1 Congresso dell'Europa continentale XIX decide d'intraprendere una campagna a vasto
raggio destinata a favorire i matrimoni tra ebrei e lottare cos contro i matrimoni misti riguardo al
giudaismo dell'Europa continentale. Si prefigge, in caso di necessit, di uscire dai suoi ranghi per
influire sul pubblico e sulla giovent ebraica.
2 Come prime tappe il Congresso:
a) affida alla Loggia Henry Dunant l'inizio di tali lavori,
b) invita tutte le logge del Distretto XIX a presentare proprie proposte per contribuire al
conseguimento di tale fine,
c) incoraggia tutte le logge del Distretto XIX a facilitare l'ammissione nel proprio seno di
giovani fratelli e sorelle non sposati.
d) Incarica la loggia Henry Dunant di sottomettere al comitato esecutivo il progetto di un
ufficio, nocciolo di un futuro centro europeo, che sar finanziato dalla Grande Loggia.
Si potrebbe credere che questo "certo razzismo ebraico" sia scomparso dopo il 1966, ma
sembra che cos non sia dal momento che, ancora nel 1986, il Consiglio internazionale del B'na
B'rith, riunito a Londra in seduta plenaria, consacr una parte dei lavori al pericolo dell'assimilazione in Inghilterra (21). "Il Grande Rabbino, il Dr. lmmanuel Iacobovitz, tenne ad esempio un
discorso che verteva sull'avvenire degli Ebrei della Diaspora, in occasione del quale insistette
particolarmente sull'importanza di un'educazione ebraica. Non nascose di essere preoccupato per il
fatto che la societ inglese, pluralista e liberale, incoraggiava l'assimilazione e disse di stimare che,
di conseguenza, verso l'anno 2000 la comunit ebraica inglese si ridurr dai 350.000 membri attuali
a circa 300.000".
Per lottare contro tale "flagello", il B.B.I. ha preso l'iniziativa di raccogliere l'adesione dei
figli dei Fratelli praticamente all'atto della loro nascita, tramite un'iniziazione e un fondo
finanziario, Sons of the Covenant (Figli dell'Alleanza). A1 momento della circoncisione, i genitori
investono 250 dollari in questo fondo del B'na B'rith il cui reddito pagher tutto o in parte la quota
del giovane ebreo quando sar iniziato a partire dal diciottesimo anno d'et!
Non d'altra parte il paradosso minore del B'na B'rith quello d'indicare a chiare lettere e
proclamare sovente che esso si oppone a ogni discriminazione razziale, etnica o religiosa, di aver
combattuto per l'apertura di numerosi club (tipo il Rotary) agli ebrei, alle donne o alle minoranze
etniche e, allo stesso tempo, fondare l'appartenenza al B'na B'rith su di un criterio assolutamente
discriminatorio. Il problema fu d'altra parte sollevato nel 1987 da un giudice d'Appello di Fort
Lauderdale, Hugh Glickstein, che propose alla sua Loggia di accogliere i "non ebrei". Dopo che la
sua proposta fu bocciata, egli decise di non rinnovare la sua adesione. I1 direttore regionale
dell'A.D.L., Louise Shure, fu d'avviso opposto: "Lui (Glickstein) tenta di dimostrare che tutti i club
che scelgono i loro membri in base a un criterio religioso praticano l'esclusione; non una base
veritiera". Chiamato in aiuto, il direttore della Comunicazione del B'na B'rith International, Art
Schulman, not: "Pare illogico e incredibile avere dei non Ebrei coinvolti in un'organizzazione che,
in pratica, si occupa esclusivamente di problemi ebraici (21)". Si tratta di un'ammissione
sorprendente, dal momento che il B'na B'rith afferma, fin dalla sua fondazione, di agire nell'interesse dell'umanit tutta intiera. Si aggiunga che tale discriminazione non per niente una
novit dal momento che, in origine, la discriminazione era anche fisica: "Le finalit che affront il
87

B'na B'rith nel 1843 non avrebbero potuto essere raggiunte da individui di carattere debole, e, cosa
strana a dirsi, un'infermit considerata motivo di esclusione (22)".
74. Sostegno all'Africa del Sud
Da lungo tempo il B'na B'rith dispone di una base in Sudafrica, dove esiste una forte
minoranza ebraica la quale conta pi di 200.000 ebrei, che nei censimenti, assimilata alla
popolazione bianca, al contrario dei meticci, degli indiani ed altri neri. La comunit composta
essenzialmente di ebrei originari della Lettonia e della Lituania, arrivati tra il 1880 ed il 1914,
ortodossi quanto alla religione e sionisti (-'). La prima Loggia dei figli dell'Alleanza fu fondata a
Johannesburg nel 1938 (z') da 43 aspiranti di cui 32 erano Fratelli tedeschi emigrati (pi un
francese). Le Logge sono numerose, dispongono di un bollettino interno, organizzano numerose
manifestazioni senza mai essersi preoccupati della sorte della maggioranza nera, almeno fino agli
anni settanta.
Nel 1974 il B'na B'rith organizz persino, in stretta cooperazione con il Ministro della Difesa
P W. Botha, una raccolta di fondi per le forze armate del Sudafrica... e del Tsahal, l'esercito
israeliano. Tutto ci a favore della "lotta per la civilizzazione occidentale", come indicava il volantino pubblicitario nonch diversi annunci fatti sui giornali (25), dove s'incrociavano le bandiere
sudafricana ed israeliana. Si leggeva: "Due Paesi sono decisi a mantenere la Civilizzazione
Occidentale - l'Africa del Sud ed Israele. A questo fine, l'organizzazione Massada del B'na B'rith,
membro dell'organizzazione filantropica mondiale, raccoglie fondi e presenta un film. Un terzo dei
fondi raccolti andr al Brandwag Fund dell'Esercito sudafricano, il resto sar diviso tra i Fondi per il
miglioramento della polizia sudafricana e le Forze armate israeliane".
L'anno seguente, nell'agosto 1975, il Presidente mondiale del B'na B'rith, Gerald Kraft,
effettu un viaggio nell'Africa australe dove fu ufficialmente e calorosamente ricevuto dal
Presidente P W. Botha e da Pik Botha, ministro degli Esteri. Egli sfidava cos la comunit
internazionale che aveva richiamato diversi responsabili della diplomazia a causa della stato
d'emergenza dichiarato nel Sudafrica. Non vi furono comunicati ufficiali ed evidentemente nessuna
nota del B'na B'rith che condannasse la segregazione razziale (26). Ancora nel 1990, quando il
Sudafrica era tagliato fuori dal resto del mondo, il Presidente del B.B.I., Seymour Reich, organizz
una visita ufficiale sul posto, dove fu ricevuto da diversi ufficiali sudafricani.
Io vi pago qui il mio tributo, per i decenni di coraggio, di brillante intelligenza e di charisma
tranquillo in seno alla comunit ebraica (...) ricordandoci sempre che il destino degli ebrei
inestricabilmente legato alla sorte della democrazia.
Ronald Reagan, Presidente degli Stati Uniti.
75. LA LEGA ANTI DIFFAMAZIONE "BRACCIO ARMATO" DEL B'NAI B'RITH
L'Anti Defamation League del B'na B'rith denominata comunemente negli USA "A.D.L"
(omettendone accuratamente l'origine), stata fondata nell'ottobre 1913 dal B'na B'rith, per la
particolare iniziativa di Sigmund Livingston, Presidente del V Distretto del B'na B'rith. Questo
procuratore di Bloomington, Illinois, che aveva riunito a tal fine quindici importanti membri
dell'Ordine, voleva lottare contro la diffamazione e la discriminazione che si sarebbe esercitata,
sotto le pi diverse forme, contro la comunit ebreo-americana. Secondo una leggenda tenuta
compiacentemente in vita dal B'na B'rith, (') l'A.D.L. sarebbe stata la reazione al linciaggio di uno
dei suoi responsabili, Leo Frank, Presidente del B'nai B'rith di Atlanta, ritenuto responsabile dello
stupro e della selvaggia uccisione di una fanciulletta tredicenne, Mary Phagan, e che sarebbe stato
innocente di questo crimine atroce agli occhi della comunit ebraica. In realt, Frank fu linciato
circa due anni dopo la creazione dell'A.D.L., organismo la cui fondazione era stata da lungo tempo
accuratamente preparata dallo stesso B'na B'rith (z). Per esempio, fin dal 1908 il rabbino Joseph
88

Silverman aveva richiesto, nel corso di una riunione del Comitato esecutivo, la creazione di un
organismo per "la difesa dell'onore ebraico".
76. L'affare Leo Frank
L'affare Leo Frank esemplare nel dimostrare come l'A.D.L. e il B'na B'rith non
abbandonino mai uno dei loro membri, dal momento che il dossier Leo Frank risulta essere uno dei
casi pi celebri della storia del crimine degli Stati Uniti. Alla fine fu "rivisto", pi di mezzo secolo
dopo i fatti, sotto l'influenza dei due organismi. Leo Frank, Presidente del capitolo del B'na B'rith
di Atlanta, dirigeva un'officina di stilografiche, la National Pencil Company, di cui era importante
azionario. Sotto un'apparenza di rispettabilit, egli conduceva una vita dissoluta e faceva
abitualmente venire nel suo ufficio, nelle ore extra lavoro, delle prostitute che sodomizzava (cosa
attestata sotto giuramento da due di loro). Mary Phagan, un'adolescente di tredici anni, lavorava
nello stabilimento di Leo Frank e ne diffidava. Pi volte ella aveva riferito a persone a lei vicine che
Leo Frank le aveva fatto delle proposte. II 26 aprile 1913 fu ritrovata all'interno dell'officina
violentata sadicamente e selvaggiamente strangolata.
Frank fu condannato al capestro il 25 agosto 1913 da una giuria di dodici persone, tra cui un
ebreo, al termine di un processo durato cinque settimane e che all'epoca tutti giudicarono
equilibrato, regolare ed equo. Una delle testimonianze principali fu quella di un dipendente nero,
Jim Conley, che confess di aver ricevuto da Frank 200 dollari per trasportare il cadavere e farlo
sparire. Lui pure fu condannato ad una pena detentiva. L'avvocato di Frank fece per tre volte
appello alla Corte suprema di giustizia della Georgia e due volte alla Corte Suprema degli Stati
Uniti. Ogni volta il verdetto fu identico: Frank era colpevole. Bisogna sapere che nel 1914 il
Presidente del Congresso Ebraico americano, l'avvocato Louis Marchall, lasci il suo lavoro e si
consacr esclusivamente, per pi di un anno, al caso Frank. La comunit ebraica si era mobilitata ed
aveva largamente finanziato la sua difesa (furono raccolti pi di 100.000 dollari). Marchall rappresent Frank davanti alla Corte Suprema dove l'appello fu rigettato per sette voti contro due. Quando
ogni ricorso fu abbandonato, la sentenza di morte fu commutata in detenzione a vita, 1121 giugno
1915, dal Governatore dello stato, un avvocato che contava tra i suoi clienti la Ditta di Frank. La
popolazione dello Stato fu scandalizzata. II 16 agosto un gruppo di vigilantes penetr nella prigione
di Stato di Milledgville, s'impadron di Frank e lo impicc a Marietta. Al momento del linciaggio,
Frank non si protest innocente. Interrogato dai suoi rapitori circa l'eventuale colpevolezza di Jim
Conley domand solamente a Dio di perdonarlo.
La riapertura del caso, regolarmente respinta, avvenne nel 1982 in seguito a un'inchiesta di un
giornale locale di sinistra, il Nashville Tennesean. Alonzo Mann, un dipendente dello stabilimento
di Frank che aveva allora ventiquattro anni e che aveva testimoniato al processo, afferm, settant'anni dopo i fatti, di aver visto Jim Conley trasportare il corpo e che era stato lui l'autore del
crimine. Lo stesso Conley aveva ammesso di aver ricevuto 200 dollari da Frank per trasportare il
cadavere. Come abbiamo visto, Conley era stato condannato ed era morto nel 1962. Mann dunque,
bench testimone al processo, avrebbe tenuto il silenzio per settant'anni, a sentire lui per timore di
rappresaglie, anche se l'operaio nero era stato condannato ed era morto. Pare probabile che nel
1913, epoca in cui i neri erano sfortunatamente dei perfetti capri espiatori, la giuria, dopo cinque
settimane di sedute, avrebbe preferito condannare il nero piuttosto di Frank, a patto che fosse
sussistito il minimo dubbio. Fu questa l'opinione della Camera delle grazie e delle liberazioni
condizionali della Georgia che, i122 dicembre 1983, stim che la testimonianza di Mann non
cambiava niente e che pertanto la sentenza rimaneva immutata: "Dopo un esame esauriente e una
seduta durata numerose ore, stato impossibile concludere in maniera decisiva circa la
colpevolezza o l'innocenza di Leo Frank".
L'11 marzo 1986 la stessa Camera, che in seguito riconobbe di aver avuto, dopo 111983, tre
incontri fuori aula con tre organizzazioni ebraiche (Il B'na B'rith, l'A.D.L. e la Federazione ebraica
di Atlanta), si sment totalmente, a partire dalle stesse prove del 1983: "In riconoscimento del89

l'incapacit dello Stato di proteggere la persona di Leo Frank e di permettergli quindi di continuare i
suoi appelli legali... l'Ufficio accorda il suo perdono a Leo Frank". quindi a causa del suo
linciaggio che Leo Frank stato graziato settantun anni dopo i fatti. Un verdetto di circostanza dal
momento che il caso era disperato non avendo pi Frank possibilit d'appello. The A.D.L. Bulletin
(aprile 1986) conferma con soddisfazione che la Camera delle grazie ha accordato il suo perdono
"secondo l'istanza di una nuova petizione dell'A.D.L., del Congresso ebraico americano e della
Federazione ebraica di Atlanta". Da allora l'A.D.L. e il B'na B'rith affermano che l'innocenza di
Frank stata riconosciuta, cosa assolutamente falsa. Il direttore per il sudest americano dell'A.D.L.,
Stu Lewengrub, arrivato a chiedere la rimozione dal Campidoglio dello Stato della Georgia della
statua di Tom Watson, procuratore all'epoca del processo Frank e divenuto in seguito uno dei pi
celebri Senatori della Georgia.
Nel 1910 la Convenzione del B'na B'rith aveva deciso di lanciare un comitato nazionale sulla
Caricatura, destinato a togliere dalla stampa i disegni antisemiti. L'obiettivo si allarg e fu raggiunto
dall'A.D.L. Definita generalmente come la pi antica organizzazione americana per i diritti civili,
l'A.D.L. , da pi di ottanta anni, il "braccio armato" del B'na B'rith, incaricato di lottare contro
"l'antisemitismo" sotto tutte le sue forme. La sua carta del 1913 indica: "L'obiettivo immediato dell'A.D.L. quello di fermare, con appelli alla ragione e alla coscienza, la diffamazione del Popolo
Ebraico. I suoi fini ultimi sono quelli di assicurare la giustizia e trattamenti uguali per tutti i cittadini
e di mettere termine alle discriminazioni". L'A.D.L. s'ispira a organizzazioni pi antiche come la
Union of American Hebrew Congregation, fondata l'8 luglio 1873, che aveva come fine, tra gli altri,
quello di "creare mezzi per sostenere gli ebrei contro l'oppressione politica e l'ingiusta
discriminazione ed accordare loro un aiuto per la loro formazione intellettuale".
77. Non pi nomi di criminali ebrei nei giornali
Il popolo americano, largamente rurale, non tuttavia antisemita, dal momento che non
conosce quasi nulla degli ebrei che sono concentrati nelle citt, soprattutto a New York: la parola
"antisemitismo" compare solamente nel 1879, in un libello importato dalla Germania. Ma ancora
oggi, secondo l'A.D.L. ('), "un terzo degli americani ha tendenze antisemite". Nel 1975, in
occasione dell'80 anniversario della Loggia di Vienna, il Dr. E. L. Ehrlich, presidente del Distretto
europeo del B'na B'rith, usando curiosamente termini che paiono usciti da una pubblicazione
razzista nazionalsocialista, ha spiegato: "l'antisemita un malato psichico che bisogna isolare
affinch non infetti chi gli sta intorno, l'unico modo per sopprimere realmente i pregiudizi usare
una profilassi ragionevole: dobbiamo creare delle condizioni per le quali l'ostilit verso gli Ebrei
non possa neppure apparire. Ci fa parte della creazione di relazioni umane normali e sane". La
nuova organizzazione install il suo quartier generale a Chicago, avendo Livingston come primo
presidente, carica che egli mantenne fino alla sua morte, nel 1945. Era assistito da Richard E.
Gutstadt, primo direttore nazionale, e da Leon Lewis, primo segretario esecutivo, che lanci la
campagna contro gli albergatori che rifiutavano le camere agli ebrei.
Al fine di formare il primo comitato esecutivo, furono cooptati centocinquanta dirigenti del
B'na B'rith e di organizzazioni comunitarie, disponendo l'Ordine per statuto della maggioranza
assoluta. Tra loro figurava ad esempio Adolph S. Ochs, proprietario del famoso New York Times, il
quale mand una circolare a tutti i direttori di giornali degli Stati Uniti chiedendo ed ottenendo che
non fosse pi menzionata dai giornali l'origine ebraica dei criminali.
Allo stesso modo, su domanda del Gran Presidente dell'Ordine, Adolf Kraus, Melville E.
Stone, direttore dell'Associated Press, diede istruzioni affinch non fosse pubblicata "la religione di
appartenenza delle persone che violano la legge".
"L'Associated Press (...) ha consentito ad omettere nei suoi dispacci riguardanti crimini ogni
menzione al fatto che i criminali sono ebrei, quando si constati che sono effettivamente ebrei.
Questo cambiamento non dovr causare una diminuzione della criminalit ebraica, ma dovr evitare
che il pubblico abbia un'idea esagerata del numero dei crimini dovuti a ebrei" (4).
90

Un'idea assai chiara circa la "diffamazione ebraica" viene dal B'nai B'rith Messenger di Los
Angeles (5): "Se si constata che uno scrittore nostro nemico, allora dobbiamo agire di
conseguenza! Se invece nostro amico, dobbiamo lavorare seguendo il modello della vecchia AntiDefamation League: gli si deve mostrare come, magari senza intenzione malvagia, diventato un
araldo dell'antisemitismo. Generalmente, questo metodo d risultati strabilianti e far di lui un
amico ancora migliore, mentre un attacco diretto e frontale avrebbe potuto farlo passare dalla parte
del nemico".
Durante i primi decenni della sua esistenza, l'A.D.L. limit la sua azione agli Stati Uniti dove
lott per proteggere gli ebrei e, secondariamente, diversi gruppi minoritari dalla discriminazione
etnica o razziale. Il suo obiettivo era quello di correggere la mentalit degli immigrati, forgiata da
duemila anni di Cristianesimo. L'A.D.L. denunci rapidamente l'azione e l'ideologia di gruppi come
il Ku Klux Klan (organizzazione che nel 1924 contava circa cinque milioni di affiliati) che
auspicavano di "mantenere l'America americana", un tema ricorrente che ritroviamo dopo la
seconda guerra mondiale (6). L'A.D.L. organizz cos delle campagne, il pi delle volte coronate da
successo dato che si appoggiavano su un efficace boicottaggio commerciale, contro personalit
individuali, come il geniale Henry Ford, fondatore degli stabilimenti automobilistici dello stesso
nome, il quale, nel suo periodico Dearborn Independent, aveva condotto campagne antigiudaiche ed
aveva pubblicato i Protocolli dei Savi di Sion sotto il titolo generico di L'ebreo internazionale.
Contro di lui fu lanciata una petizione che fu firmata da 116 non ebrei, tra cui il presidente
Woodrow Wilson. Nel 1927 Ford, messo con le spalle al muro, dovette pubblicare una lettera di
scuse al popolo ebraico.
Nel 1945, alla morte di Livingston, la Presidenza nazionale and a Meier Steinbrink, membro
della Corte Suprema di New York. Nel 1947 egli trasfer la sede dell'A.D.L. a New York, citt che
resta il suo quartier generale, mentre la sede del B'na B'rith si trova a Washington. Lo stesso anno
1947, Benjamin Epstein, di origine tedesca, divenne direttore nazionale dell'A.D.L., carica che
occup fino al 1978, prima di essere vice-presidente esecutivo del B'na B'rith fino alla sua morte,
avvenuta nel 1983. Durante la seconda guerra mondiale aveva gi avuto un ruolo importante come
direttore delle traduzioni (propaganda). In seguito, l'A.D.L. non trascur alcun ramo di attivit, in
particolare il tempo libero e l'educazione. Ovunque esso si appoggiava alla comunit ebraica ma si
diede da fare pure per associare alle sue campagne il maggior numero possibile di gentili. Tramite
pressioni dei parlamentari locali, l'A.D.L. ottenne il varo di leggi che reprimessero l'attivit del Klan
e di altre organizzazioni similari.
78. La riconoscenza dei presidenti americani
nel 1947 che l'A.D.L., con l'affare Shelley contro Kraemer, inaugura il suo primo "amicus
brief". Si trattava di una pratica giudiziaria che, da allora, divenne sistematica per l'A.D.L.: consiste
nel dare aiuto legale, tanto efficace quanto gratuito, a una persona o all'autorit giudiziaria al fine di
aiutarla a vincere un processo anche se l'A.D.L. non ha alcuna parte nel procedimento stesso ma
desidera per la condanna della parte avversa. Negli anni cinquanta e sessanta si occup delle quote
nel campo dell'educazione, dell'abitazione, dell'impiego e delle leggi sulla discriminazione razziale
(leggi sui diritti civili degli anni 1964 e 1965). Non ha cessato di occuparsi delle relazioni giudeocristiane (dichiarazione Nostra .Mate del Vaticano 1965) e, a partire dagli anni sessanta, delle
relazioni giudaico-negri. Nel 1960 fu eletto un nuovo presidente nazionale, il procuratore
newyorchese Edward Shultz, sostituito, nel 1963, da Dore Schary, regista e produttore ben noto a
Hollywood.
Naturalmente, dopo la creazione dello Stato d'Israele (dove la sua casa madre, il B'na B'rith
era ben presente) l'A.D.L. si impegnata a promuovere e difendere gli interessi dello Stato ebraico
negli Stati Uniti, e ci in maniera ancora pi marcata a partire dal 1967.
"L'energia dell'A.D.L. e di altri organismi ebraici deve oramai essere orientata a difendere le
rivendicazioni ebraiche d'Eretz Isral (il Grande Israele), mettere in luce le menzogne arabe,
91

l'ipocrisia e le minacce di genocidio ed aiutare a rafforzare la convinzione della maggior parte degli
americani che il loro paese ed i loro ideali sono intimamente interessati alla preservazione in Medio
Oriente della sola democrazia esistente" (7).
Durante gli anni pi recenti, l'A.D.L. si particolarmente preoccupata della penetrazione del
revisionismo storico, sia negli Stati Uniti che in Europa e nel mondo arabo. L'A.D.L. ha creato dei
sotto-organismi a lei affiliati come il Centro di studi sull'Olocausto, l'Istituto d'affari per l'America
Latina, l'Istituto per la lotta contro il fanatismo nei campus, l'Istituto per un mondo della differenza.
Durante questi ultimi anni si sono succeduti alla presidenza nazionale Samuel Dalsimer, Seymour
Graubard, Maxwell E. Greenberg (1978), Kenneth J. Bialkin (1982), avvocato newyorchese e presidente della sezione affari dell'Associazione americana dell'avvocatura, Burton S. Levinson e poi
Melvin Salberg. Negli anni 80 l'A.D.L. ha lanciato una grande campagna di lobbying legislativa nei
diversi Stati americani per fare interdire la libera vendita delle armi da fuoco o gli addestramenti
paramilitari privati. stato messo a punto un progetto di legge per questi ultimi ed stato
sottoposto separatamente ai diversi Stati a seguito di una campagna lobbystica e intimidatoria nei
confronti degli eletti locali.
Da vari lustri ormai i Presidenti americani hanno preso l'abitudine di cantare le lodi
dell'A.D.L. Per il Presidente Truman essa "come una rosa nei cuori e negli spiriti del popolo
americano", per Dwight Eisenhower ha "dato un aiuto alla realizzazione di una terra pi accogliente". Secondo John Kennedy ha "costantemente perseguito il fine di una parit di trattamento
degli Americani (ed stata all'origine) di un continuo e sostanziale contributo alla nostra
democrazia". Poeticamente, Lyndon Johnson ha dichiarato "ovunque ardono lo vostre torce, sono
state illuminate la tolleranza, la benevolenza e la carit. I fanatici ed i loro adepti si nascondono
quando voi apparite". Quando Ronald Reagan confer a Nathan Perlmutter, presidente nazionale
dell'A.D.L., la medaglia presidenziale per le cause umanitarie, gli disse: (1) "Vi pago qui il mio
tributo per i decenni di coraggio, di brillante intelligenza e di tranquillo carisma in seno alla
comunit ebraica (...). Voi avete fatto pi di molti altri per rafforzare la tradizione americana dei
diritti individuali (...). Vi siete battuti in modo infaticabile per la libert e la sicurezza degli ebrei nel
mondo (...) ricordandoci continuamente che il destino degli ebrei indissolubilmente legato al
destino della democrazia".
79. Un'organizzazione potente ed strutturata
La struttura decisionale dell'A.D.L. in teoria formata dalla commissione nazionale di 110
membri che si riuniscono annualmente. Per statuto, cinquantotto membri appartengono al B'na
B'rith e cinquantadue sono selezionati in seno alle organizzazioni delle comunit ebraiche
americane, e possono avere una doppia appartenenza, in pratica essere anche membri dello stesso
Ordine. Quindi, contrariamente alla diffusa leggenda, il B'na B'rith che controlla l'A.D.L. ... del
B'na B'rith. I passaggi di funzioni tra l'A.D.L. ed il B'na B'rith sono costanti e nei due sensi. Fu per
esempio il caso di Seymour Reich, eletto presidente del B'na B'rith mondiale nel 1986 e che aveva
precedentemente diretto l'A.D.L. Il comitato esecutivo concentra nelle sue mani il potere tramite il
presidente nazionale, il direttore nazionale, i presidenti dei comitati esecutivi, lo stato maggiore
nazionale.
Ognuno dei 27 uffici regionali americani (Albuquerque, Arizona, Atlanta, Boston, Chicago,
Cleveland, Columbus, Connecticut, Dallas, Maryland, Denver, Detroit, Houston, Los Angeles,
Miami, Minneapolis, New Jersey, New Orleans, New York City, New York State, Omaha, Palm
Beach, Philadelphia, Pennsylvania, San Diego, San Francisco, Saint Louis, Virginia),
Gerusalemme, Parigi e Roma (per il Vaticano), dispone di un proprio consiglio di direzione, i cui
membri sono scelti tra le personalit ebraiche locali, sempre con una maggioranza di membri del
B'na B'rith. Dal 1982, esiste una sezione canadese, associata alla Lega per i diritti dell'uomo del
B'na B'rith di quel paese. L'A.D.L. divisa in quattro principali sezioni, ognuna delle quali
costituisce una divisione indipendente: i diritti civili, la comunicazione, i servizi a favore della
92

comunit ebraica, i programmi. L'A.D.L. dispone inoltre di comitati e dipartimenti specializzati,


come quello della "ricerca e valutazione" o quello delle "inchieste interne", ciascuno con un ruolo
importante. In effetti questi dipartimenti sono incaricati di riunire, ottenere, raggruppare e
recuperare con diversi mezzi e modi - pi o meno legali - informazioni sugli "avversari" dell'A.D.L.
(vedere il capitolo seguente).
L'A.D.L. registrata come un organizzazione religiosa americana, cosa che le consente di
avere l'esenzione dalle tasse, e i finanziatori possono detrarre le loro elargizioni dalla denuncia dei
redditi. L'A.D.L. esord nel 1913 con un bilancio di 200 dollari e due uffici. Nel 1974 il suo bilancio
annuale oltrepassava i 5 milioni di dollari e nel 1981-1982 i 15 milioni. I1 95% di tale somma
proviene, direttamente o indirettamente, da fondi pubblici e meno di 500.000 dollari da aiuti
governativi. Pi del 21% dei fondi viene speso per operazioni di marketing e in spese postali... per
recuperare fondi. Nel 1981-82 il 46% della disponibilit stato speso per assicurare il
funzionamento della trentina di uffici regionali e della sede. I1 12% destinato "alla ricerca, la
documentazione, l'investigazione, le inchieste e la raccolta d'informazioni sull'antisemitismo, sulle
tendenze antisemite, il fanatismo ed i movimenti che esaltano l'odio razziale". Nel 1993 l'A.D.L.
dispone di almeno quattrocento operatori fissi e di un budget di 32 milioni di dollari. D alle stampe
un numero impressionante di pubblicazioni e riviste di ogni genere [The A.D.L. Bulletin diffuso in
200.000 esemplari, Global Notes, A.D.L. International Report, On the Frontline, Face to Face, An
Interreligious Bulletin, Fact Finding report, Israel Backgrounder, Dimensions, Law Notes, Points to
consider, lmmanuel, Research and Evaluation Report, Discriminations Report, Special Report, Big
50 (rassegna stampa), Audit of Anti-Semitic Incidente, ecc.], cura la pubblicazione di centinaia di
opere, manuali scolastici e film educativi, film documentari o di svago, cassette video e audio,
oggetti religiosi ecc. L'A.D.L. influenza altres numerosi settori vitali come quello dei telefilm
(come la storia del B'na B'rith), dal 1975 insignisce le personalit amiche del Premio Joseph dei
Diritti dell'uomo. Tra i decorati figurano Golda Meir, Andrei Sakharov, Nathan Scharansky, Elie
Wiesel, Menahem Begin, Zubin Mehta, Teddy Kollek, George Schultz, Richard von Weizaecker
ecc.
80. Organigramma dell' Anti Defamation League per gli anni 1992-1993
L'organigramma dell'A.D.L. degli 1992-93 si compone di Melvin Salberg (presidente
nazionale), Abraham H. Foxman (direttore nazionale), David H. Strassler (presidente dei comitato
esecutivo nazionale), Peter T. Willner (direttore nazionale associato), Seymour Graubard, Burton
M. Joseph, Maxwell Greenberg, Kenneth J. Bialkin, Burton S. Levinson (tutti presidenti onorari),
Lawrence Atler, Thomas Homburger, Lucille S. Kantor, Irving Shapiro, William Veprin, Carmen
Warschaw (tutti vice presidenti), Judi Krupp (vice presidente del Comitato esecutivo nazionale),
Robert H. Naftaly (tesoriere), Barry March (tesoriere aggiunto), Alvin Rockoff (segretario), Sydney
Jarkow (segretario aggiunto), Charles Kriser (presidente dell'amministrazione), George Stark
(presidente del budget), Meyer Eisenberg (presidente dei diritti civili), Steven Faden (presidente
della comunicazione), Barbara Balser (presidente dei servizi comunitari), Robert G. Sugarman
(presidente delle relazioni intergruppo), Lester Pollack (presidente affari internazionali), Milton S.
Schneider (presidente dell'organizzazione), Nat Kameny (presidente del marketing), Howard
Berkwotz (presidente del planning). I vice presidenti onorari della Comm issione nazionale sono:
Leonard L. Abess, Doroty Binstock, Rudy Boschwitz, Edgar M. Bronfman (numero uno mondiale
degli alcolici), Maxwell Dane, Max Fisher, Bruce I. Hochman, Geri M. Josh, Max S. Kampelman,
Sam Kane, Philip M. Klutznick, Philip Krupp, Samuel H. Miller, Bernard D. Mintz, Milton Mollen,
Bernard Nath, Robert A. Nathan, Anita Perlman, Sidney R. Yates, appartengono inoltre alla
Commissione nazionale David A. Rose, Ronald B. Sobel, Charles Goldring, Moe KuTler, Kent E.
Schiner (presidente del B'nai B'rith), Sydney Clearfield (vice presedente esecutivo del B'na B'rith),
Joan Kort (presidente del B'na B'rith femminile), Elaine Binder (vice presidente esecutivo del B'na
B'rith femminile). I responsabili permaneneti non eletti esercitino un'influenza eccezionale. Si tratta
93

di Mark A. Edelman (direttore della divisione marketing e comunicazione), Kenneth Jacobson


(direttore della divisione affari internazionali), Ann Tourk (Direttore della divisione servizi
comunitari), Stuart Tauber (direttore della divisione sviluppo), Bobby Arbesfeld (direttore della
divisione finanze e dell'amministrazione), Charney V Bromberg (direttore della divisione delle
relazioni intergruppo), Marvin S. Rappaport (assistente del direttore nazionale), Jess N. Hordes
(incaricato degli uomini politici di Washington), Arnold Forster (consigliere generale), Justin J.
Finger (consigliere generale associato), Bluma Zuckerbrot (direttore della sezione degli affari del
Medio Oriente), Jeffrey P. Sinensky (direttore della divisione dei diritti civili, che controlla la
sottodirezione della ricerca e delle inchieste di Irwing Suall), Herman Ziering (presidente del
comitato degli affari europei), Elliot Welles (direttore del gruppo di ricerca dei criminali di guerra
nazisti). L'importantissima sezione delle ricerche diretta da Irwing Suall ha come altri dirigenti Gail
L. Gans (direttore aggiunto), Jerome Bakst (direttore della ricerca), Alan M. Sch (direttore
aggiunto), Gerald Baumgarten (direttore aggiunto), Lois R. Brandwene (ricerca) ecc.

Attraverso l'organizzazione denominata Anti Defamation League, il B'na B'rith possiede un


meraviglioso strumento di lotta e di indagine.
Paul Jacob, presidente del distretto europeo, Congresso di Firenze, 23 agosto 1966.
81. LA PI GRANDE RETE DI SPIONAGGIO PRIVATO NEGLI STATI UNITI
82. Una rete di spionaggio clandestino
Il 10 dicembre 1992 e in seguito l'8 aprile 1993 i locali dell'A.D.L. del B'na B'rith a San
Francisco e a Los Angeles sono simultaneamente perquisiti da agenti dell'F.B.I. In quell'occasione
gli agenti federali vengono in possesso di numerosi documenti che proveranno in seguito che
l'A.D.L., tramite la sua Fact Finding Division (sezione di ricerca documentaria), diretta dal 1962 da
Irwin Suall, ha costituito da almeno venticinque anni una vasta rete di spionaggio non solo contro
militanti politici di destra o di sinistra, ma anche contro chiese, club, associazioni locali o
internazionali.
Il suo capo, Irwing Suall, proviene dalla sinistra militante. Aveva fatto parte di un club
comunista di estrema sinistra (trotzkista) al tempo dei suoi studi a Oxford, prima del suo ritorno
negli Stati Uniti dove divenne capo del Jewish Labor Committee, un'altra organizzazione di sinistra.
Nel 1957 fu eletto segretario del Partito socialista d'America (Socialist Worker Party)
un'organizzazione trotzkista, membro della IV Internazionale comunista. Meno di cinque anni dopo
divenne membro permanente dell'A.D.L.
La polizia scopr che la maggior parte dei "bersagli", oggetti dello spionaggio da parte
dell'A.D.L., non avevano mai avuto alcun legame, diretto o indiretto, con la comunit ebraica, non
avevano mai preso posizione n a favore n contro Israele. Questo sistema di spionaggio stato
messo a punto tramite la rete nazionale degli "amici ufficiali" dell'A.D.L., poliziotti, sceriffi ed
anche agenti dell'F. B.I., in pensione o ancora in attivit. L'organizzazione sar scoperta in maniera
del tutto casuale, grazie a un'inchiesta svolta per due anni dall'F.B.I. a carico della rete di
spionaggio sudafricano negli Stati Uniti. A San Francisco, Tom Gerard, ufficiale di informazione
della polizia cittadina, fortemente sospettato di aver venduto informazioni circa militanti anti
apartheid della California a Humphries e Louie, due agenti sudafricani che lavoravano al consolato
sudafricano di New York. L'abitazione di Gerard, messa sotto sorveglianza, perquisita nel
dicembre del 1992 quando l'interessato, messo sull'avviso, pare da alcuni colleghi, era appena
fuggito alle Filippine, paese scelto perch non ha trattati di estradizione con gli USA (Gerard
doveva comunque costituirsi qualche mese pi tardi). Si scoprono numerose carte d'identit a suo
nome. Sono state emesse da diverse ambasciate nelle quali Gerard ha soggiornato negli anni ottanta
per conto della C.I.A. (in particolare il Salvador, negli anni 1982-1985, come esperto di esplosivi
94

per "missioni speciali", cio di contro terrorismo). Gerard, incaricato di tenere i contatti con l'F. B.
I. a San Francisco (cosa che gli da accesso agli schedari dell'F.B.I.), specializzato nella
sorveglianza degli ambienti arabi.
La polizia scopre che in quel momento Gerard lavora occasionalmente con un certo Roy
Bullock, non solo sul dossier sudafricano ma anche su altri soggetti, riguardanti in particolare le
questioni arabe. Questo Bullock, che si faceva passare per un mercante d'arte, risulta all'inchiesta
della polizia come un importante informatore permanente, e retribuito della Fact Finding Division
dell'A.D.L. e ci a partire almeno dall'inizio degli anni sessanta.
Ogni settimana a copertura del suo salario gli perveniva un assegno dall'A.D.L. che utilizzava
come intermediario un ben noto avvocato di Beverly Hills, Bruce Hochman, responsabile per la
California del Jewish Federal Council e gi presidente della sua sezione di Los Angeles. Si procedeva allo stesso modo quando si trattava dei compensi per le informazioni che Gerard vendeva a
Bullock per conto dell'A.D.L.
Si apprese in seguito che anche Hochman apparteneva a un comitato segreto creato dal
senatore Pete Wilson, incaricato di selezionare per le promozioni e gli incarichi importanti i giudici
federali "che vanno nella buona direzione", vale a dire che sono favorevoli agli interessi della
comunit. Dal 1985 Bullock, che era pure informatore dell'F.B.I., aveva ricevuto, tramite l'A.D.L.,
la bella cifra di 170.000 dollari provenienti da un conto alimentato dal responsabile dell'A.D.L. di
Los Angeles, David Lehrer.
Ricevuta un'assicurazione d'impunit, come si usa negli Stati Uniti in cambio di confessioni
circostanziate, Bullock incomincia a "destabilizzare" la rete di spionaggio. Con le prime pressioni
della comunit ebraica di San Francisco, politicamente ben introdotta, le autorit locali hanno
lasciato intendere che si sarebbero probabilmente limitate, nella loro inchiesta, al ruolo di Gerard e
che avrebbero fatto richiesta di servizi "esterni", come l'F.B.I., per occuparsi del ruolo degli altri
sospettati (1).
La capacit d'influenza della comunit ebraica tale che la polizia di San Francisco stata
obbligata a dover perquisire i locali dell'A.D.L. di Los Angeles dopo che la polizia locale si era
rifiutata di cooperare pi direttamente all'inchiesta. E tuttavia difficile che l'A.D.L. perda il suo
status fiscale privilegiato e la questione, a livello giudiziario, dovrebbe essere soffocata. Ci
nonostante sono ormai disponibili numerosi elementi che riguardano la rete spionistica. Per il
Procuratore Generale di San Francisco, Arlo Smith, si tratta "della pi vasta organizzazione di
spionaggio operante su scala nazionale" che sia mai stata smantellata negli Stati Uniti; come
scrivono Philip Matier e Andrew Ross, editorialisti del San Francisco Chronicle, il dossier di San
Francisco " solo la punta dell'iceberg di una rete di spionaggio nazionale e di fughe organizzate dei
servizi di sicurezza" dal momento che l'A.D.L. dispone di una buona trentina di uffici permanenti
sul territorio americano che la polizia subodora essere altrettanti centri di spionaggio operativo
locale. I due giornalisti lo confermano ed aggiungono che "le autorit ritengono che i poliziotti di
almeno sei grandi citt o appartenenti a polizie federali siano ugualmente implicati nello scambio o
vendita di dossier di polizia confidenziali". Stessa cosa da parte del San Francisco Examiner, per il
quale "i detectives dell'A.D.L. sono in contatto con le polizie locali e con gli sceriffi per ottenere
accesso ai dossier confidenziali come pure all'elenco dei veicoli, il tutto in violazione della
legislazione penale".
Per il Los Angeles Time, "Bullock lavorava in stretta collaborazione con ufficiali di polizia di
diversi dipartimenti e radunava informazioni altamente confidenziali riguardo al casellario
giudiziario, agli elenchi di informazioni nominative, alle foto delle patenti, agli indirizzi personali,
ai libretti delle vetture. Alcune di queste informazioni potevano essere assai utili in caso di
sorveglianza domiciliare o di pedinamento. Altre informazioni confidenziali sono di grande
interesse per potenze straniere che si interessano alle attivit politiche di visitatori provenienti dagli
USA". In appoggio a questa tesi, schede di diverse polizie sono state trovate nei locali californiani
dell'A.D.L. provenienti non solo da San Francisco e da Los Angeles, ma anche da una ventina di
altri dipartimenti di polizia e uffici di sicurezza della California cos come di Portland (Oregon).
95

Bisogna sapere che l'A.D.L. ed il B'na B'rith, per ottenere il favore della polizia, hanno
sistematicamente offerto a numerosi suoi funzionari sontuosi viaggi gratuiti in Israele; uno dei
beneficiari fu, per esempio, l'ex capo della polizia di San Francisco, Frank Jordan, che si rec in
Israele nel giugno 1987 insieme a Tom Gerard. Altro esempio, nel maggio 1991, Mira Lansky
Boland, capo dipartimento ricerche dell'A.D.L., accompagn undici poliziotti di rango elevato in
viaggio in Israele, sostenendo tutte le spese.
83. Un schedario di dodicimila nomi
In particolare i poliziotti, nel corso delle loro perquisizioni, dovevano scoprire uno schedario
informatizzato molto dettagliato di almeno un migliaio di associazioni (compresi Greenpeace,
associazioni antiabortiste, anti-vivisezione o di protezione della natura, inoltre di sindacati come
l'United Farm Workers Union), comprendente pi di 12.000 nomi, dei quali 9.876 appartenevano a
"militanti politici" in senso lato, e tra cui risultavano 6.000 californiani del sud. Figurano schedati
militanti anti-apartheid, giornalisti (tra cui tutti i responsabili della televisione di San Francisco),
membri del movimento nero per i diritti civili, gli Ebrei per Ges, l'Asian Law Caucus, l'Act Up
(associazione tanto pi facile da infiltrare in quanto Bullock era omosessuale), cos come uomini
d'affari o commercianti di origine araba. Le associazioni arabe noteranno che un grossista di
Chicago, Mohammed Jarad, il cui nome figurava nelle schede dell'A.D.L., era stato arrestato
qualche mese prima in occasione di un viaggio in Israele per conto di un'associazione benefica.
Accusato di sostenere Hamas (associazione islamica palestinese), fu duramente interrogato da
agenti del Mossad, le mani legate dietro la schiena per tre giorni, e dovette la sua liberazione solo al
vigoroso intervento dell'ambasciata americana. Wilbert Tatum, direttore dell'Amsterdam News, uno
dei principali giornali dei negri d'America, ha allora messo in atto, tramite il suo giornale ed in seno
alla comunit nera, una vasta campagna contro Abraham Foxman, direttore dell'A.D.L., per
protestare contro la sistematica schedatura dei militanti neri americani.
Bullock riconobbe di aver ottenuto dalla polizia non solo la totalit delle schede riguardanti le
organizzazioni di estrema destra o neo-naziste, ma anche di almeno altre 1.394 persone e di aver
avuto inoltre il numero di targa dei veicoli di almeno 4.500 membri del Comitato degli Americani
di origine araba contro la discriminazione. Pi di venti persone che figuravano schedate avevano gi
fatto causa agli inizi di maggio del 1993. Tra di loro diversi parlamentari repubblicani come Nancy
Pelosi o Ron Dellumus, e la moglie di un ex senatore repubblicano della California, Pete
McCloskey ecc. Ha ugualmente fatto denuncia Yigal Arens, figlio dell'ex ministro della difesa
Moshe Arens, che ha scoperto di essere stato spiato e schedato per aver criticato la politica
israeliana nei territori occupati. Infatti l'A.D.L. scheda gli ebrei, sia quelli che non sostengono
incondizionatamente lo Stato d'Israele sia gli estremisti religiosi, come i seguaci del rabbino Meir
Kahane (Jewish Defence League)!
Roy Bullock era gi conosciuto dai militanti della destra conservatrice americana per aver
cercato di infiltrare, nel 1969, la Liberty Lobby, la quale tenter, negli anni ottanta, ma senza un
vero successo, di provare che l'A.D.L., non registrata al Congresso, come invece richiesto alle
associazioni non americane che operano a favore di uno specifico paese (lobbying), era in realt
un'agenzia straniera che agiva nel solo interesse di Israele accumulando dossier a carico della destra
antisionista. La Liberty Lobby era al di sotto della realt! Nel corso degli anni, Bullock aveva
infiltrato con successo dozzine di gruppuscoli e partiti americani, come il Partito populista, e
diverse associazioni arabo-americane, come l'Associazione degli studenti libici o il Comitato degli
americani di origine araba contro la discriminazione; l'operazione riuscir cos bene che egli stesso
guider una delegazione presso diversi eletti al Congresso. Sembra che i dati da lui raccolti o acquistati siano in gran parte serviti alla redazione di un documento dell'A.D.L., Pro-Arab Propaganda in
America: Vehicles and Voices (La propaganda proaraba in America, mezzi e voci). per questa
ragione che quando nel 1986 la Liberty Lobby aveva accusato Bullock di essere un agente retribuito

96

dell'A.D.L., l'interessato aveva potuto negare dal momento che la Liberty Lobby non disponeva di
prove materiali sufficienti.
In seguito Bullock avrebbe fornito altre informazioni sulla rete spionistica che esisteva da
almeno trent'anni. Ogni responsabile dell'informazione aveva un nome in codice per meglio
mantenere il segreto: lo stesso Bullock aveva il nome in codice di Cal. A Chicago il responsabile
dello spionaggio per conto dell'A.D.L. era un ex funzionario di polizia il cui nome convenzionale
era CHI-3, a Saint Louis c'era Ironsides, ad Atlanta stato identificato l'uomo che parlava arabo e il
cui nome era Flipper: si tratta di Charles Malik, un palestinese che si presentava generalmente come
prete cattolico. In seguito alle perquisizioni, il San Francisco Weekley, settimanale dell'Universit
di San Francisco, pubblicava un'inchiesta che provava come certi studenti ebrei del campus
universitario avessero riconosciuto di aver svolto attivit spionistica per conto dell'A.D.L. a carico
di altri studenti e professori, annotando sistematicamente le osservazioni che tal studente o tal
professore potevano fare a proposito di Israele o degli ebrei. Si ormai a conoscenza del fatto che
l'A.D.L. scheda regolarmente tutti coloro che manifestano sentimenti critici verso Israele, compresi
i lettori che scrivono ai giornali.
Bullock era anche incaricato di numerose azioni illegali per conto dell'A.D.L. come la messa
in opera, a pagamento, di una intercettazione clandestina sulla segreteria telefonica di
un'organizzazione neo-nazista, la White Aryan Resistance. Controllava regolarmente la spazzatura
di coloro che "erano nel mirino" e mont diverse operazioni provocatorie. C' da dire che tutte le
confessioni incredibili di Bullock sono state confermate in seguito da quelle di un "pentito"
dell'A.D.L. di Los Angeles, David Gurvitz, che decise per ripicca di cooperare volontariamente con
la polizia dopo che non aveva ottenuto il lavoro che si aspettava. Egli precis che, quando ne valeva
la pena, come per esempio in occasione del viaggio di americani d'origine palestinese in Israele, egli
si metteva in contatto con il consolato israeliano di Los Angeles.
Malgrado l'evidenza e la molteplicit delle prove, l'A.D.L., che aveva ricevuto la solidariet di
quasi tutte le organizzazioni ebraiche americane, neg ogni veridicit del dossier a suo carico,
affermando che Roy Bullock, collaboratore esterno, lavorava per suo conto e che la sezione di
ricerca dell'A.D.L. non s'interessava che alle "organizzazioni estremiste". Secondo il direttore
regionale dell'A.D.L. di San Francisco, Richard Hischaut, "l'A.D.L. non ha mai schedato cittadini
americani di origine araba o organizzazioni arabe di questo paese. Le nostre investigazioni e il
nostro lavoro si limitano strettamente ai gruppi estremisti e alle organizzazioni che vorrebbero
colpire gli Ebrei e le altre minoranze, ivi compresi gli americani di origine araba (...). La nostra
linea di condotta e il nostro credo sono sempre stati, nel nostro lavoro di ricerca, il rispetto di un
alto livello etico e ci nel rispetto della legge". Non si tratta che di opporsi ai "nemici del popolo
ebraico con gli strumenti dell'investigazione e della ricerca d'informazioni". David Lehrer direttore
dell'antenna di Los Angeles, doveva spingersi ancora oltre: "Non vi niente di scandaloso nel come
noi operiamo o in quello che abbiamo fatto. Il nostro passato contro i fanatici parla per noi". Il
direttore internazionale dell'A.D.L., Abraham Foxman, sar meno schietto: in ragione della natura
confidenziale e delicata dell'inchiesta "ogni commento sarebbe non appropriato alla situazione". Il
N.J.C.R.A.C. che raggruppa 117 associazioni ebraiche affermava che "tutti coloro che difendono i
diritti civili sono debitori all'A.D.L.", e il Congresso ebraico mondiale (che riunisce 86 associazioni
e gruppi ebraici) dichiar di "avere la massima fiducia nell'integrit delle operazioni messe in atto
dall'A.D.L.". La risposta pi franca doveva venire dal primo ministro israeliano Yitzhak Rabin:
"Questo Gerard un eroe".
84. Una vecchia abitudine
La schedatura sistematica degli "avversari" eseguita dall'A.D.L. non peraltro una novit
anche se, fino ad allora, le prove erano pi tenui e meno ampie. Il Congressional Record che riporta
gli atti parlamentari (z) cita per esempio l'interrogazione del repubblicano Clare Hoffman circa
l'esistenza di uno schedario della Commissione del servizio civile, composto di 250.000 schede
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che contengono informazioni, giudizi, pettegolezzi e delle insinuazioni sui giudizi, le opinioni e le
azioni dei senatori, delle loro mogli e dei membri dei Congresso nonch di persone appartenenti alla
vita pubblica (...). Secondo quanto a mia conoscenza, su numerose schede figurano annotazioni
come questa: "questa scheda stata copiata da schede di individui sovversivi in possesso degli
avvocati Minzer e Levy di New York. Queste schede sono state realizzate in collaborazione con il
Comitato ebraico americano e con l'A.D.L. La fonte di queste informazioni non deve essere rivelata
qualunque siano le circostanze e non deve essere riprodotta; informazioni supplementari riguardanti
questa scheda possono essere ottenute rivolgendosi allo studio Minzer e Levy". All'interrogazione
di Hoffman fu brevemente risposto che il sistema di carte era stato fatto senza autorizzazione e che
le schede oggetto della disputa sarebbero state scartate.
Secondo esempio. In Questo non il lavoro di un solo giorno (Not the work of a day) che
traccia la storia dell'A.D.L., dichiarato che, nel 1936, "l'A.D.L. si organizz per svelare
l'appartenenza (al Bund) di numerosi americani che sostenevano Kuhn", allora leader del Bund, un
movimento ebraico socialista antisionista. Sebbene la lista degli aderenti al Bund fosse segreta, "la
Lega disponeva di propri investigatori infiltrati nell'organizzazione, come lo stesso autista di Kuhn".
Terzo esempio, nella rivista True ('), tre responsabili di primo piano dell'A.D.L., Benjamin
Epstein, Seymour Graubard e Dore Schary si vantano di usare agenti infiltrati e di aver teso trappole
sotto falsa identit.
Molti esempi di schedatura di privati cittadini attuati con metodi spionistici figurano in
Conspiracy against freedom ('). L'autore, membro della Liberty Lobby, ha ottenuto, grazie al
Freedom Information Act, diversi documenti provenienti dall'A.D.L. e che riguardano Liberty
Lobby e il suo settimanale Spotlight. Ecco tre lettere che ne fanno parte e che sono assai "pepate":
Per Harry Rosenkranz
da Samuel Lewis Gaber
30 aprile 1976
oggetto: The Spotlight
Caro Harry,
Ti invio questa richiesta nella speranza che tu possa dar corso a un'operazione di ricerca.
Siamo stati sollecitati a informarci su di un individuo e/o una societ domiciliata Appartement 200,
372 Bay Street, Toronto, Ontario, M5H 2X2. Un esemplare di Spotlight stato inviato da Toronto a
Pittsburgh in una busta professionale. Il numero della macchina di Toronto che ha annullato il
francobollo 145021. Per tua informazione, ho cercato di fotocopiare l'indirizzo del mittente ed il
timbro automatico. Sii cos cortese da tenermi al corrente di questa faccenda. Ti ringrazio ancora
per tutte le numerose volte che mi hai aiutato. Con amicizia. Firmato: SI-G.
Copie a Theodore Freedman, Justin Finger, Jerome Bakst, Mort Kass, Irvin Suall.
(Si tratta esclusivamente di membri dell'A.D.L.).
Seconda lettera, la cui formulazione fa pensare che sia stata inviata a tutti gli uffici americani
dell'A.D.L.:
Memorandum: da Charles F Wittenstein
a: Mark Briskman
data: 20 maggio 1977
oggetto: Registri finanziari della Liberty Lobby del 1975 e 1976. Troverete qui di seguito
l'elenco delle persone che hanno versato un minimo di 500 dollari alla Liberty Lobby nella vostra
regione:
Sylvia R. Turner, Dallas, Texas, 2.000 dollari.
Siete pregati di fornirci informazioni aggiornate su tutte queste persone. Inviate i risultati
delle vostre ricerche direttamente a Irwin Suall con copie a Bakst, Kohler, Teitelbaum e a me.
Grazie della vostra cooperazione.
Firmato: Charles.
98

Copie a: Irwin Suall, Jerome Bakst, Robert Kohler, Arthur N. Teitelbaum.


Terza lettera che da il via a un'inchiesta privata discretamente designata con le lettere "T.D.":
Memorandum
da: Mark Briskam
a: Irwin Suall
data: giugno 1977
oggetto: Sylvia R. Turner, Dallas.
Il 20 maggio 1977 Charles Wittenstein mi ha inviato una lettera per domandare le pi ampie
informazioni circa la persona in oggetto.
Ella ha versato alla Liberty Lobby un contributo volontario di 2.000 dollari. La nostra
inchiesta preliminare ci ha permesso di scoprire una Sylvia Turner a Dallas. T.D. ha visitato questa
Signora Turner che si scoperto essere una donna di razza nera. Dopo una rapida discussione,
apparso evidente che questa Sylvia Turner non ha niente a che vedere con la Liberty Lobby.
Prima di continuare la nostra inchiesta, avete un indirizzo o un numero di telefono? Ogni
informazione sar utile.
Grazie e cari saluti.
Firmato MB.
Copie a Charles Wittenstein, Jerry Bakst, Mort Kass. Irwing Suall rispondeva:
"Mark, sono desolato; non posseggo altre informazioni. Non sapevo che avreste utilizzato
T.D. Telefonami in modo che ne possiamo parlare".
Chi era dunque questo misterioso "T.D."?
Nel corso di un recente processo che lo ha visto opposto alla Liberty Lobby, Alan M.
Schwartz, direttore delle inchieste e delle valutazioni dell'A.D.L., dopo essere stato messo alle
strette dall'abile avvocato della Liberty Lobby Mark Lane (5), rese una deposizione molto
interessante durata quattro ore davanti al tribunale di New York. Dovette confessare le tecniche
d'inchiesta molto particolari usate dalla sua organizzazione, i suoi metodi "fuori dalla norma", i suoi
legami con gli organi di polizia, della giustizia, dei servizi segreti ecc.
Nel suo libro Square One (6), Arnold Forster consigliere principale dell'A.D.L. per la quale
lavora da una cinquantina d'anni, racconta un'operazione attuata contro un dirigente politico:
"Questo investigatore, che aveva lavorato nei servizi segreti prima di lavorare per conto dell'A.D.L.,
dopo essere riuscito a entrare (illegalmente) in quella casa, fotograf di nascosto liste d'indirizzi,
elenchi di donatori, le fonti d'informazione, le pubblicazioni che collaborano, la rete di relazioni
dello stesso movimento e la sua corrispondenza con le persone appartenenti al mondo del fanatismo
antiebraico".
Agli inizi degli anni 80, il B'na B'rith si fatto cogliere in flagrante nel corso di inchieste un
po' troppo spinte, dallo stesso soggetto inquisito, Jack Sunderland, un uomo d'affari newyorchese.
Presidente degli Americani per una migliore comprensione del Medioriente, egli apprese, tornando
da un viaggio, che un uomo aveva visitato numerosi suoi vicini facendo domande molto personali
su di lui, sulla sua famiglia, i suoi progetti per i figli, i suoi spostamenti eccetera. Sunderland
ingaggi un investigatore privato il quale, in collaborazione con l'F.B.I., scopr l'identit dell'autore
dell'indagine: uno studente ebreo delle superiori che aveva inoltre avuto accesso illegale a delle
informazioni computerizzate quali il conto bancario e le impronte di Sunderland. Lo studente
confess di lavorare per il B'na B'rith che stava preparando un dossier sulle personalit pro-arabe
degli USA. Malgrado le ammissioni del suo dipendente, il B'na B'rith rifiut un incontro con
Sunderland, ma s'impegn a non pubblicare il suo nome nel rapporto. Quando questo usc, nel
gennaio 1983, edito dall'A.D.L., (Pro-Arab propaganda in America: Vehicles and Voices), i
principali responsabili dell'organizzazione di Sunderland vi erano elencati come "veicoli" della
propaganda pro-araba ma non si parlava di Sunderland (7).
Nella stessa ottica, Arnold Froster, responsabile dell'A.D.L., in Square One ammette che i
membri della sua organizzazione non hanno esitato a fotocopiare corrispondenze private, prendendo
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la corrispondenza di "estremisti" dalle loro cassette delle lettere. Altro esempio, la storia del nuovo
presidente nazionale dell'A.D.L., Burton S. Levinson, nel 1986 (") rivela che egli ha effettuato di
persona missioni di infiltrazione quando era studente al Los Angeles City College. Levinson, che
all'epoca presiedeva l'associazione giovanile del B'na B'rith, si iscrisse al partito nazionale cristiano
di Gerald K. Smith, che era anche direttore di The Cross and the Flag, bollettino estremista.
Levinson assisteva a tutte le riunioni in modo da poter riferire alla locale sezione dell'A.D.L. cosa
progettavano di fare e chi erano i militanti nazionalisti.
Evidentemente, ci si un po' allontanati dallo scopo originario dell'A.D.L. elogiato dal
presidente Kennedy: "La vostra organizzazione dovrebbe ricevere un premio per i suoi eccezionali
contributi all'arricchimento della legalit democratica dell'America. Il vostro combattimento senza
fine per un'eguaglianza del trattamento tra tutti gli Americani stato un costante e sostanziale
contributo alla nostra democrazia".
85. Collaborazione poliziesca
Sembra che i legami tra l'A.D.L. e la polizia risalgano alla dichiarazione di guerra americana
del 1941. Dopo la presa di potere di Hitler in Germania, l'A.D.L. fu oggetto di ogni attenzione da
parte del B'na B'rith. Le sue divisioni, i suoi investigatori, le sue sezioni, lavorarono per schedare
l'insieme delle organizzazioni pacifiste americane, contrarie alla guerra, critiche verso gli ebrei ecc.
Le leggi postali furono cambiate per impedire l'ingresso negli Stati Uniti delle pubblicazioni
tedesche antisemite, le organizzazioni americane "fasciste" furono infiltrate e poi denunciate, fu
creata una speciale agenzia stampa ecc. Erano tuttavia pratiche illegali perch si svolgevano prima
dell'entrata in guerra degli Stati Uniti. "L'F. B. I. e le altre agenzie di sicurezza americane, scrive
Grusd, ricevettero molte prove dei legami diretti che esistevano tra Berlino e le organizzazioni
antiebraiche americane, cos come la fonte dei loro finanziamenti in quel momento e la natura delle
loro reciproche relazioni".
Lo stesso storico ufficiale del B'na B'rith scrive pi avanti: "Quando gli Stati Uniti ebbero
dichiarato la guerra, gli schedari dell'A.D.L. divennero, per l'F.B.I., una miniera d'oro per la
sorveglianza di centinaia di agenti nemici". Allo stesso modo Malkam, che ricalca Grusd, indica: "I
gruppi di fascisti americani furono infiltrati e svelati alla pubblica opinione (...). Concentrandosi
sulle (organizzazioni) pi importanti, l'A.D.L. mise assieme dei voluminosi dossier su gruppi quali
le milizie germano-americane, le Camicie d'Argento, i Vigilanti (...). Quando gli Stati Uniti
entrarono in guerra, gli schedari dell'A.D.L. furono una vera miniera d'oro per gli agenti dell'F.B.I.
nella lotta contro centinaia di agenti nemici infiltrati nel territorio".
Da allora questa pratica continuata. Cos nel processo allo storico revisionista Dietlib
Felderer, condannato a dieci mesi di prigione per le sue ricerche storiche revisioniste, il Procuratore
di Stato svedese Torsten Jonsson ringrazi con una lettera il direttore europeo dell'A.D.L.., Shimon
Samuels, per le informazioni che gli aveva trasmesso: "Queste informazioni avevano grande valore
e mi hanno facilitato il compito di vedere il piano che stava dietro questo caso" (y). Ugualmente,
Michael Lieberman, direttore associato dell'ufficio dell'A.D.L. a Washington, scrive (10) che da
quando nel 1990, in seno all'F.B.I., stato adottato il principio di un servizio di statistica dei delitti
razzisti, "l'A.D.L. stata la principale fonte d'informazione per l'F.B.I. e per altre polizie al fine di
mettere in pratica tali direttive. Le conoscenze tecniche nell'analisi dei delitti razzisti e il modo di
rispondervi sono stati proposti ai servizi di polizia locali o di Stato sotto forma di seminari di
formazione per identificare, stabilire e rispondere ai crimini razzisti (...). Gli esperti in delitti razzisti
- che includono i rappresentanti dell'A.D.L. - preparano un modello di circolare che sar utilizzato
dalle diverse polizie e servizi di repressione". D'altra parte nel giugno 1989 il direttore dell'F.B.I. in
persona, William Sessions, partecip all'assemblea annuale dell'A.D.L. assieme al ministro della
Giustizia israeliano, Dan Mridor, all'ex Segretario di Stato, George Schultz, e al Governatore dello
Stato di New York, Mario Cuomo.

100

Con lo stesso spirito, per attirarsi la benevolenza del potere repressivo e facilitare la
penetrazione nell'apparato poliziesco, l'A.D.L. "sponsorizza" ogni anno diversi seminari consacrati
particolarmente agli "estremisti bianchi" ("): "Circa duecento ufficiali di polizia e responsabili della
sicurezza, dall'F.B.I. agli sceriffi passando per i Procuratori generali dei tredici Stati del Sud, dalla
California al Wyoming, si sono riuniti per un seminario eccezionale destinato a combattere il
terrorismo. Era organizzato da Betsy Rosenthal, direttore per la zona della Divisione diritti civili, e
da Harvey B. Stechter, direttore di zona dell'A.D.L. Il seminario si svolto all'accademia di polizia
di Los Angeles. I principali oratori sono stati Arieh Ivtsan, Ambasciatore di Israele in Liberia e gi
responsabile della forza di polizia nazionale d'Israele ed Irwin Suall, direttore del dipartimento
inchieste e della Divisione per i diritti civili. Alla fine del seminario, i partecipanti hanno ricevuto
una cartella contenente alcuni rapporti dell'A. D. L. come I bersagli estremisti nelle prigioni o il
manuale tecnico dell'A. D. L. sulla sicurezza come pure la lista di pubblicazioni recenti sull'estremismo politico ed i gruppi estremisti, con un compendio dell'A.D.L.".
Le opere "tecniche" dell'A.D.L., che sovente costituiscono una vera opera di schedatura di
persone critiche al riguardo del sionismo, sono destinate da essere usate dalla polizia, come
specifica lo stesso catalogo dell'A.D.L. "Questa guida (12) pu essere anche utilizzata per
l'istruzione della polizia, dell'esercito, delle organizzazioni religiose e comunitarie".
86. Il fiasco Demjanjuk
L'A.D.L. collabora molto strettamente, essendone considerata l'ispiratrice, con l'O.S.I.
(Ufficio Speciale d'Investigazione), una unit speciale del Dipartimento della Giustizia Americano.
Creato nel 1979, pi di quarant'anni dopo l'armistizio, ha come fine la ricerca dei criminali di guerra
nazisti installati negli Stati Uniti, in larga parte emigranti arrivati dalla Germania, dall'Europa
Centrale o dall'Europa dell'Est, che avrebbero collaborato con il regime nazional-socialista. Non
avendo dichiarato la loro vera attivit al momento del loro arrivo negli USA, questi vecchi di 70-80
anni possono vedersi privati della cittadinanza americana ed essere estradati in altri paesi, come
Karl Linnas, deceduto in un lager sovietico. Tra casi reali - che peraltro non giustificano un tale
accanimento mezzo secolo dopo i fatti - vi sono pure i casi scandalosi, come quello di Tscherim
Soobzokov, ucciso con una bomba nel 1985 dalla Lega di difesa ebraica dopo aver vinto il processo
contro l'O.S.I., o dello scienziato aeronautico Arthur Rudolph, falsamente accusato di aver torturato
dei prigionieri a Peenemnde. Privato della pensione e della cittadinanza americana, fu assolto da
un tribunale della Germania Federale tre anni dopo.
Ai tempi dell'estradizione di Andrija Artukovic, il direttore dell'O.S.I., Neal M. Sher,
ringrazi l'A.D.L. (") "per i suoi sforzi vigorosi e continui" per portare i criminali nazisti davanti
alla giustizia.
"Voi meritate di aver parte in questa vittoria e di condividerne gli onori". La divisione
specializzata dell'A.D.L., la Nazi criminal Task Force, diretta da Elliot Welles (che stato designato
da Elie Wiesel per un seggio al Comitato nazionale di sorveglianza internazionale del Consiglio
americano del Memorial dell'Olocausto) fornisce alla giustizia dossier evidentemente
sconvolgenti... una buona parte dei quali proviene dagli archivi del K.G.B., ben prima della caduta
del regime totalitario comunista e suscettibili di ogni sorta di manipolazioni.
Pat Buchanan, personalit assai rispettata e popolare degli USA, celebre giornalista, che fu
candidato repubblicano alle elezioni presidenziali (alle primarie, contro George Bush) e che era
stato direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, fu violentemente attaccato per aver osato
criticare tali pratiche: Buchanan aveva commesso il sacrilegio di paragonare l'assenza di sanzioni
contro i comunisti cinesi, cubani o nord vietnamiti i quali si dedicano, oggi, a pratiche altrettanto
condannabili di quelle dei nazisti di cinquant'anni fa. Ci gli valso l'infamia di figurare in un
lungo articolo di due pagine in seno ad un rapporto dall'esplicito titolo Gli apologeti di Hitler.
Il caso pi esemplare dell'accanimento dell'A.D.L. contro un innocente quello di John
Demjanjuk, un americano d'origine ucraina estradato in Israele nel 1986 con l'accusa di essere "Ivan
101

il Terribile", un sadico guardiano del campo di Treblinka. Secondo gli organizzatori, il suo processo
doveva essere il corrispettivo di quello di Eichman. Al termine di un processo spettacolare
Demjanjuk, sconosciuto alla storia e vera vittima sacrificale, avrebbe dovuto essere il secondo
condannato messo a morte in Israele, dopo l'organizzatore della "soluzione finale", allo scopo di
vivificare la memoria dell'olocausto. Lo storico israeliano Tom Seguev ha scritto: "L'idea di
partenza era quella di educare le giovani generazioni". Per loro, che mal conoscevano il processo
Eichman, Demjanjuk era divenuto l'incarnazione del male, colui che aveva aiutato i nazisti nel
genocidio degli ebrei, e che, forse, aveva ucciso i loro nonni.
L'A.D.L. ha dedicato a Demjanjuk una videocassetta, disponibile per posta, naturalmente
raccapricciante... che sar senza dubbio ritirata dal catalogo dopo che l'ucraino stato assolto dalla
Corte Suprema Israele per insufficienza di prove "in spirito e coscienza, senza esitazioni e dubbi"
i129 luglio 1993. Molti documenti sovietici, forniti dal KGB, erano dei falsi, destinati, pare, a
screditare il movimento nazionalista ucraino. Per la suprema corte, era impossibile provare che
Demjanjuk fosse il famoso Ivan.
interessante sapere che la maggior prova di accusa al processo era stata ottenuta nel 1987,
quando ancora non si poteva presagire la fine della dittatura comunista, dal miliardario ebreoamericano Armand Hammer che deteneva un quasi monopolio dei fruttuosi commerci tra gli Usa e
l'U.R.S.S. (14).
Demjanjuk, un modesto operaio della Ford di Cleveland, era tuttavia stato condannato a morte
nel 1988 per "crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l'umanit e crimini di guerra" mentre
egli continuava a proclamarsi innocente. Qualche mese prima della sentenza della Corte suprema,
Elliot Welles, responsabile dell'A.D.L., in una lettera al Washington Post, esigeva che Demjanjuk
non fosse assolto argomentando che, anche se non era Ivan il Terribile, era certamente colpevole di
altri crimini in altri campi, come ad esempio Sobibor! Sposato con figli, Demjanjuk fu trascinato
nel fango e, nel 1981, privato della cittadinanza americana prima di essere estradato in Israele dopo
cinque anni, all'et di sessant'anni.
Cinque deportati ebrei vennero alla sbarra per testimoniare che si trattava veramente di Ivan il
Terribile, colui che violentava le donne ebree, le sventrava a colpi di baionetta ecc. Bisogn
attendere quattro anni dopo la condanna a morte per fare uscire dagli archivi russi trentasette
testimonianze di custodi ucraini di Treblinka (messi in seguito a morte) i quali affermavano che
Ivan il Terribile era Ivan Marchenko, scomparso in Jugoslavia nel 1944. N l'et, n la corporatura,
n i segni particolari (cicatrice al collo ecc.) corrispondevano ai dati somatici di Demjanjuk. "
inconcepibile emettere un verdetto in base a supposizioni, a domande senza risposta, a
contraddizioni tra le affermazioni che non sono legate da alcun collante omogeneo" faceva notare la
Corte suprema nella sentenza di 550 pagine.
Malgrado l'assoluzione, il Centro Simon Wiesenthal ed il Congresso mondiale ebraico
continuarono ad accanirsi contro l'imputato assolto tentando di trovare nuove testimonianze circa
avvenimenti che si sarebbero svolti in altri campi. "Faremo tutto quanto legalmente possibile per
trascinarlo di nuovo in giudizio, dovunque si trovi", dichiar in particolare Ephrim Zuroff,
direttore del Centro Simon Wiesenthal di Gerusalemme. Pure Elie Wiesel, premio Nobel e regolare
invitato alle cerimonie del B'nai B'rith, argoment che vi era un conflitto "tra giustizia e memoria".
L'avvocato di Demjanjuk, Yoram Sheftel, sionista che votava per il Likud e che ebbe una parte
della famiglia dispersa durante la Seconda Guerra mondiale, fu a sua volta coperto di fango. Rischi
di essere accecato da un lancio di acido gettatogli contro da un ex deportato di Auschwitz: "La
stampa israeliana mi ha trascinato nel fango, si comportata peggio della stampa antisemita durante
l'affare Dreyfus o dei giornali sovietici durante i grandi processi di Mosca. Loro almeno avevano
una scusa. Non potevano opporsi a Stalin (...). Nel caso Demjanjuk mi sono battuto contro cinque
poteri, quelli di Israele, degli Stati Uniti, della Russia, della Polonia e della Germania". Il ministro
americano della Giustizia, meno coraggioso della Suprema Corte d'Israele, era sicuramente dello
stesso avviso del Centro Wiesenthal dal momento che rifiuter di riconoscere il suo errore e far
appello agli Stati Uniti al fine di tentare d'impedire il ritorno di Demjanjuk (15)
102

E solamente il 22 settembre 1993 che Demjanjuk, all'et di settantatr anni, torner negli USA
accompagnato dal figlio, dal genero, da due guardie del corpo e da un coraggioso rappresentante
democratico dell'Ohio, James Traficant. La corte d'Appello di Cincinnati lo aveva infatti autorizzato
a rientrare negli Stati Uniti, contro il parere del governo.
87. Svariate pressioni
Altro esempio, non giudiziario, che s'iscrive nel quadro della politica del "non dare tregua",
la campagna organizzata nel 1988 contro Inamullah Khan, segretario generale del Congresso
mondiale mussulmano: "L'A.D.L. ha svolto un ruolo preponderante fornendo informazioni sul
leader mussulmano che doveva ricevere una delle ricompense pi prestigiose del mondo, il Premio
della Fondazione Templeton, e che aveva un passato fondamentalmente antiebraico. In base alle
informazioni fornite dall'A.D.L., dall'Associazione Britannica dei Cristiani e degli Ebrei e dal Board
of Deputies of British Jews, la Fondazione ha deciso di rinviare sine die l'attribuzione di tale
ricompensa. La Fondazione Templeton, diretta da inglesi e con sede alle Bahamas, attribuisce ogni
anno il premio di 400.000 dollari a una personalit che abbia contribuito in maniera significativa a
fare progredire nel mondo la religione e la comprensione tra i vari gruppi religiosi mondiali.
Quell'anno l'eletto avrebbe dovuto essere Inamullah Khan. Tra le persone precedentemente
prescelte vi erano stati Madre Teresa di Calcutta, il Reverendo Billy Graham ed Alexandre
Soljenitsyne. Da molti anni, nel corso di un'inchiesta approfondita sulle attivit del Congresso
mondiale mussulmano, l'A.D.L. aveva scoperto che quell'organizzazione era all'origine della
distribuzione di opere violentemente antiebraiche e anti israeliane (")".
Nel corso di tale "inchiesta approfondita", l'A.D.L. aveva in effetti ritrovato un articolo con il
quale Khan rendeva omaggio al fondatore del Congresso mondiale mussulmano, il Mufti di
Gerusalemme, Jaj Amin El Husseini, che aveva manifestato della simpatia per il movimento nazionalsocialista; circostanza aggravante, il Congresso aveva inoltre adottato una mozione antiisraeliana nel 1980. Evidentemente, Khan non ricevette mai il premio che gli era stato attribuito.
Nel 1988 l'A.D.L. ha pure ingiunto ai governatori degli Stati americani di rendere obbligatorio
per la polizia e per le altre autorit legali la tenuta di schedari e di inchieste sulle diverse
associazioni antiebraiche o antisioniste, sui crimini "dovuti a fanatismo" ecc. Dieci Stati si sono gi
detti d'accordo. A questo proposito, il presidente americano dell'A.D.L., Burton S. Levinson,
doveva dichiarare, nel corso dell'assemblea annuale tenuta a New York nel giugno 1988: "Bench i
pregiudizi e il fanatismo non possano essere oggetto n di leggi n di indagini se non esistono i fatti
concreti, l'esistenza nella legislazione di un passaggio specialmente dedicato ai crimini causati
dall'odio... un'arma importante per fermare la violenza causata dal fanatismo religioso o razziale"
88. Provocazioni di ogni genere
Nella loro deposizione del 1993, Roy Bullok e David Gurvitz confessarono di aver usato
"sporchi trucchi" (dirty tricks), cio delle provocazioni attuate in seno a gruppuscoli di estrema
destra in modo da screditarli ed a rafforzare nell'opinione pubblica l'idea dell'esistenza di un reale
pericolo razzista ed antisemita. In realt si tratta di un vecchio trucco dell'A.D.L. Una di queste
azioni, quella pi famosa, quella di Meridian, una piccola citt del Mississipi. Nella notte del 30
giugno 1968, davanti all'abitazione di un responsabile dell'A.D.L., tale Mayer Davidson, a
Meridian, due persone sono letteralmente passate per le armi, all'improvviso, con pistole e fucili
antisommossa. Le due vittime sono un'istitutrice, incinta e incensurata, Kathy Ainsworth, che fu
colpita da dieci pallottole mentre era seduta in macchina, e un uomo, Thomas A. Terrants III, che
sopravviver sebbene sia stato colpito pi di settanta volte.
La coppia era caduta in un'imboscata preparata dalla polizia locale e da agenti dell'F.B.I.
Entrambi appartenenti al Ku Klux Klan, stavano per piazzare una bomba davanti alla porta di
Davidson su ordine del capo del loro capitolo locale, ignorando che questi li aveva spinti all'azione
103

per poi denunciarli. Infatti l'operazione era stag montata dall'A alla Z dall'A.D.L. con l'aiuto di un
membro del Klan, Alton Wayne Roberts, arrestato per aver partecipato all'assassinio, avvenuto a
Filadelfia nel 1964, di tre militanti dei diritti civili. All'inizio della primavera del 1968 Roberts, in
libert provvisoria e in attesa di giudizio, fece un accordo con il direttore regionale dell'A.D.L. di
New Orleans, Adolph Botnick, noto per i suoi ottimi rapporti con l'F.B.I. L'A.D.L., con l'avallo di
un agente speciale dell'F.B.I., Frank Watts, e di un membro della polizia di Meridian, Luke
Scarborough, consegn a Roberts e a suo fratello 69.000 dollari affinch divenissero agenti
provocatori in seno al K.K.K. Altri 10.000 dollari furono versati a un intermediario. I Roberts
diedero quindi istruzioni a due loro affiliati, i quali, come abbiamo visto, furono attirati in
un'imboscata. I due fratelli Roberts ottennero cos una vistosa riduzione di pena e furono messi
sotto la protezione dell'F B.I. L'affare, compreso il coinvolgimeno dell'A.D.L., venne alla luce solo
due anni dopo, ad opera di un giornalista californiano, Jack Nelson (18).
Altro esempio di "provocazione classica". La televisione americana, sempre a caccia di cretini
col cranio rasato e con bracciali con la croce uncinata, ha consacrato, nel 1981, diversi servizi agli
estremisti della filiale newyorchese della Lega di difesa dei patrioti cristiani (Christian Patriots
defense League) ed in particolare ai suoi due capi, "John Austin" e "Jim Anderson". Ben noti negli
ambienti neo-nazisti e di estrema destra, essi avevano partecipato, qualche mese prima, al Festival
della libert dei C.P.D.L. a Flora (Illinois). Vi avevano tenuto corsi di guerriglia urbana e di
combattimento corpo a corpo, denominati "azioni di strada". Nel film Army on the right i due
esprimono il proprio odio di minoranza razziale in modo particolarmente violento, in modo raro
persino negli ambienti di estrema destra: i giovani ispanici sono, per esempio, della "sottomerda
umana". Austin militava anche nel partito nazista americano e nel 1979 Anderson era stato uno dei
principali leader, addirittura l'ideologo, della Confederazione degli ordini indipendenti dell'Impero
invisibile del K.K.K.
Il 7 ottobre 1981, "Jim Anderson" venne interrogato dalla polizia per porto abusivo di armi e
porto darmi in luogo pubblico. Si seppe allora che "Anderson" si chiamava James Mitchell
Rosenberg e che lavorava occasionalmente come agente provocatore per conto dell'A.D.L. Ci non
gli imped di continuare nella sua attivit, come fu provato tre anni pi tardi nel corso del processo
contro il leader americano Lyndon Larouche. Il 10 luglio 1984, a New York, Irwing Suall, direttore
nazionale del ramo "ricerche" dell'A.D.L., fu infatti obbligato ad ammettere, sotto giuramento, di
conoscere Rosenberg e confess altres di essere stato in contatto con lui per "tutte le ultime
settimane". L'avvocato di Suall, avendo notato che le deposizioni, essendo pubbliche, potevano
essere riportate dalla stampa, sugger allora al suo cliente di rifiutarsi di rispondere a nuove
domande, in base a una legge dello Stato di New York che permette di proteggere le proprie fonti
('v).
Una delle tecniche classiche dell'A.D.L. consiste nell'accodarsi a tale o talaltro affare
giudiziario, offrendo la sua esperienza giuridica, i suoi schedari e i suoi imponenti mezzi finanziari,
a sostegno di questo o quel querelante in modo da non risultare la sola parte in causa o di esserne
direttamente coinvolta. In un lungo articolo dedicato a un gruppuscolo neo-nazista americano, la
White Aryan Resistance (WAR) che si stima raggruppi 2.000 aderenti, il mensile del B'na B'rith
(20) riporta, con allusioni, il fatto che l'A.D.L. ha letteralmente "preparato la pappa" per Morris
Dees, responsabile del Southern poverty Law Center (S.P.L.C.), un'associazione locale che si
consacra alla difesa degli immigrati e che si era costituito in giudizio contro il capo del WAR, Tom
Metzger. La condanna di Metzger fu ottenuta in maniera particolarmente tortuosa, come vedremo,
tramite la manipolazione di un ex skinhead. Siccome in effetti negli Stati Uniti la libert
d'espressione ampiamente tutelata dal primo emendamento della Costituzione, per condannare
Metzger era necessario provare che esisteva un collegamento diretto tra le dichiarazioni del suo
capo in California e le azioni criminali commesse a diverse centinaia o migliaia di chilometri di
distanza, tra cui l'assassinio a Portland (Oregon), di un Etiope - Mulugeta Seraw - da parte di
skinheads.

104

Il collegamento fu stabilito nella persona di David Mazella, un tale skinhead californiano il


quale raccont ai giurati che i Matzger lo avevano indottrinato con spirito di odio razziale e che lo
avevano inviato nell'Oregon per organizzarvi movimenti skinhead ed incitarli alla violenza contro le
minoranze etniche. Mazzella, arrivato a Portland, lavor in stretto contatto con un gruppo di
Skinheads razzisti tra i cui membri si trovavano i tre giovani che sei mesi dopo avrebbero ucciso
Seraw. Mazzella dichiar ai giurati che dopo quell'omicidio cominci a porsi dei problemi circa le
teorie di supremazie, di Metzger. Prese contatto con l'ufficio dell'A.D.L della California nel 1989. I
responsabili dell'A.D.L. misero allora in contatto il ventiduenne Mazzella con Dees, il quale aveva
accettato di difendere gli interessi della famiglia Seraw. L'A.D.L. assunse come avvocato Elton
Rosenthal e si costitu in giudizio contro i Metzger assieme alla S.P.L.C. Sebbene quest'ultima
organizzazione avesse svolto la maggior parte del lavoro, la sezione legale dell'A.D.L. forn i
documenti e le prove chiave che permisero di accertare i fatti, questo secondo Jeff Sinensky,
direttore della divisione dei diritti civili dell'A.D.L. di New York.
89. Sostegno a una spia
Quando se ne presenta l'occasione, l'A.D.L. ed il B'na B'rith arrivano fino a difendere le spie
che lavorano per la "buona causa", per esempio per lo Stato Ebraico. Da diversi anni, le due
organizzazioni figurano in prima fila tra le associazioni ebraiche partecipanti alla campagna per la
liberazione di Jonathan Pollard, un ufficiale americano condannato all'ergastolo per spionaggio in
favore d'Israele. Ci avvenuto malgrado i molteplici accordi di difesa americano-israeliani, l'invio
di armamenti sofisticati, la formazione di personale militare ebraico ecc.
Nato il 7 agosto 1954, Jonathan Jay Pollard sognava fin dall'infanzia di diventare agente del
Mossad. Non ebbe pace finch non pot entrare in un servizio segreto americano per tradirlo a
profitto di Israele. Avendo l'URSS rigettato la sua candidatura, si content di entrare con un
impiego subalterno nel Centro di allerta antiterrorismo della marina americana (A.T.A.C.). Bench
sorpreso dai superiori in flagrante delitto di menzogna, trasmetter per diversi anni informazioni di
prim'ordine sui loro alleati sudafricani, dar notizie sui paesi arabi come, per esempio, fornire i
piani di difesa del quartier generale dell'O.L.P. a Tunisi (che verr bombardato poco dopo) o l'ubicazione di fabbriche di armamenti in Irak. Smascherato, fu arrestato mentre cercava di forzare il
cancello d'ingresso dell'ambasciata israeliana a Washington (21). I suoi ufficiali di contatto, il
colonnello Aviem Sella e Rafael Elitan, ricevettero importanti promozioni in Israele (il primo
divenne comandante della base aerea di Tel Nof, prima di doversi dimettere quando la notizia
divenne di pubblico dominio). Per comprendere l'importanza dei dati trasmessi, sicuramente pi
segreti di quanto non si creda, sufficiente leggere la deposizione di Caspar Weinberger, allora
Segretario di Stato americano alla Difesa (e notoriamente conosciuto come niente affatto ostile a
Israele): "Pollard avrebbe dovuto essere fucilato come traditore". Il procuratore Joseph di Genova
che sostenne l'accusa dichiar: "Non dovr mai pi rivedere la luce del sole. Pollard ha commesso
un crimine imperdonabile contro gli Stati Uniti e la sentenza stata assolutamente appropriata alla
gravit del caso". Il presidente Bill Clinton, che ha dichiarato la sua intenzione di liberare Pollard,
"quando sar l'ora", stato sollecitato in tal senso dal B'na B'rith al momento del suo arrivo alla
Casa Bianca (22).
Ultimo capitolo dell'affare Pollard, il 2 giugno 1993 lo Stato Ebraico ha fatto sapere di
detenere in prigione dal 1986 una spia che lavorava per conto degli Stati Uniti. Si tratta dell'ex
comandante Josef Amit che aveva servito nelle unit speciali prima di entrare nel servizio
d'informazione militare. La stampa israeliana ha lasciato intendere che egli avrebbe passato
informazioni agli Stati Uniti al momento dell'invasione israeliana del Libano nel 1982. Amit, che
oggi ha quarantadue anni, stato arrestato a Hafa nel 1986 e condannato nel 1987 per aver dato
informazioni agli Stati Uniti e probabilmente a un paese europeo. Nel 1990 uno scambio fu preso in
considerazione da Israele. A differenza del caso Pollard, non si ha notizia di appelli per la
liberazione di Amit da parte di organizzazioni umanitarie, in particolare il B'na B'rith.
105

Invece attiva in tutto il mondo ed in particolare in Francia un'associazione di nome Giustizia


per Pollard (23). Sui contatti tra servizi segreti e A.D.L. si pu notare come il giornalista ebreo
Robert Friedman, nella sua biografia sul rabbino Meir Kahane, capo della Lega per la difesa
ebraica, affermi che Bernard Deutch, responsabile dell'A.D.L. a Brooklyn, uno dei tre principali
agenti del Mossad negli Stati Uniti.
90. Campagne intimidatorie
All'inizio l'A.D.L. si era proposta come fine la lotta contro l'antigiudaismo, un fine assai
nobile condiviso da molti americani di ogni confessione. Negli anni trenta, sotto la direzione di
Richard E. Gutstadt, furono organizzate numerose campagne contro quelle opere che l'A.D.L.
stimava essere favorevoli al nazionalismo e al nazionalsocialismo, sebbene il primo emendamento
della Costituzione americana protegga la libert d'espressione.
Se ne ha per esempio testimonianza in una lettera circolare inviata agli "editori di periodici
anglo-ebraici" in data 13 dicembre 1933: Scribner & Sons hanno dato alle stampe un'opera di
Madison Grant, intitolata La conquista di un continente . Quest'opera estremamente negativa nei
riguardi degli interessi ebraici. Mette in evidenza la teoria della "superiorit nordica" e nega la
filosofia del "melting pot" negli Stati Uniti. In un documento pubblicitario, gli Scribners si
riferiscono al Signor Hitler come all'uomo che ha dimostrato il valore della "purezza razziale" in
Germania. L'autore insiste sul fatto che lo sviluppo dell'America dipende dal rifiuto delle razze
estranee non assimilabili. Questo libro pu essere considerato da certuni come pi deleterio del
Mein Kampf di Hitler. Il Signor Grant afferma altres che "i problemi nazionali sono problemi
razziali". Ci auguriamo che la vendita di quest'opera sia ostacolata. Noi pensiamo che il miglior
mezzo per ottenere ci sia quello di non fare nessuna pubblicit a tale libro. Ogni recensione o
citazione di un libro del genere attirerebbe l'attenzione di molte persone che altrimenti non
l'avrebbero conosciuto. Ci porta con s un aumento di vendite. Meno se ne parler e meno se ne
vender. E per questo che ci appelliamo a voi affinch non ne parliate (...). La nostra opinione che
un'azione incisiva rispondente alla nostra richiesta suoner come un avvertimento ad altre case
editrici che, in seguito, si asterranno dall'imbarcarsi in questo tipo di avventura.
Per meglio comprendere la parzialit della lettera, che paragona il libro in questione a Mein
Kampf, bisogna sapere che l'autore, Madison Grant, era un naturalista di fama mondiale presidente
della Societ di zoologia di New York. L'entusiasta recensore era il professor Fairfield Osborn, il
pi celebre paleontologo dell'epoca. L'opera si augurava, in effetti, una revisione delle regole di
immigrazione in modo da riservare in maniera prioritaria le quote d'immigrazione alle popolazioni
nordeuropee. Per fare un semplice confronto, ricordiamo che nell'aprile del 1982 un ebreo di origine
polacca iniziava a Washington uno sciopero della fame per protestare contro le iniziative dell'A.D.L
che cercava di impedirgli di ottenere la nazionalit americana in quanto antisionista.
Le campagne dell'A.D.L. si sono poco a poco allargate a ogni tipo di libro sospettato di essere
critico riguardo agli ebrei, al giudaismo e anche, a partire dal 1947, alla politica israeliana,
arrivando a colpire anche autori ebrei. Un esempio recente e tipico la campagna indetta
dall'A.D.L. nel 1983-84 contro il libro La sorte degli ebrei - un popolo lacerato tra il potere
israeliano e l'etica ebraica di Roberta Strauss Feuerlicht. L'editore era Times Books ma la rivista che
dipendeva dallo stesso gruppo, The New York Review of the books non lo recensir mai. "Sono
stata colpita dal silenzio, spiegher l'autrice, il libro ha ottenuto quattro o cinque critiche, ma solo
una in un quotidiano importante, il Los Angeles Times. N il New York Times n il Washington
Post e neppure il Christian Science Monitor ne hanno parlato. Ho rilasciato numerose interviste alla
radio, ma nessuna di esse stata mandata in onda (...). Non vogliono bruciare il mio libro perch le
fiamme attirerebbero i lettori, cos fanno finta che il libro non sia mai esistito. Vogliono che esso
muoia in fretta. una minaccia per loro (...) dal momento che non sono una ricercatrice araba, ma
un'ebrea che crede nell'etica ebraica (24)". Nel suo rendiconto, Mark Bruzonsky, giornalista ebreo
del Washington Report on Middle East Affairs, (25) nota: L'autrice ha ricevuto informazioni
106

riservate secondo le quali il nuovo proprietario del Times Books, Jonathan Siegel, ha dato ordine
che non vi fosse alcuna promozione in favore del libro. Ella afferma che Times Books si prepara
tranquillamente a dichiarare il libro "esaurito" dopo una tiratura di solo 7.000 esemplari.
Anche le societ sono poste sotto sorveglianza, specialmente quelle petrolifere che, data la
loro attivit, sono obbligate a commerciare con i paesi arabi. Cos, quando gli investigatori
dell'A.D.L. scoprirono che la seconda compagnia petrolifera americana, la Gulf Oil Company,
aveva versato la somma, veramente ridicola per una "Major", di 50.000 dollari a un' associazione
libanese pro-araba, il presidente nazionale dell'A.D.L. prese in mano la sua penna pi bella per
scrivere al Presidente della Gulf, in uno stile ipocrita e persuasivo (26):
"Caro Signor Dorsey, come lei sa, la comunit ebraica americana molto inquieta dopo aver
appreso che la Gulf Oil Corporation ha versato una somma di denaro a una associazione libanese
che l'ha utilizzata per condurre una campagna pro-araba negli Stati Uniti. In conseguenza, stata
adottata una risoluzione critica nel corso dell'ultima sessione plenaria della Conferenza dei
presidenti delle principali associazioni ebraiche americane, tra le quali figurano il B'na B'rith e
l'A.D.L. Abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere un gran numero di lettere provenienti da vari
paesi da parte di persone che si augurano di saperne di pi a proposito di questo dono della Gulf
Oil. Per poter loro rispondere in modo intelligente, ci auguriamo di ricevere una spiegazione
ufficiale".
Il presidente della seconda compagnia petrolifera americana depose subito le armi, scusandosi
platealmente:
"Caro Signor Graubard, la ringrazio della sua lettera. Noi siamo partecipi della vostra
inquietudine circa il contributo che la Gulf ha dato all'estero per scopi educativi negli Stati Uniti. Vi
devo dire che ho avuto sentore di tale dono solo a cose fatte. A mio parere la societ non avrebbe
dovuto versare fondi per sostenere campagne politiche in favore di interessi stranieri negli Stati
Uniti, e le posso assicurare che questa non mai stata la nostra intenzione. Il contributo era
criticabile ed il fatto non si ripeter".
Non si pu essere pi timorati.
Una delle pi incredibili campagne di pressione stata quella del 1989 concernente David
Rubitsky. Questo ex combattente israelita fece un reclamo, subito sostenuto dall'A.D.L., presso le
Forze Armate americane col quale affermava di essere stato privato della Medaglia d'Onore del
Congresso nel 1942 a causa dell'antisemitismo dei suoi superiori. Rivendicava come azione di
coraggio l'avere, nel dicembre 1942, ucciso con le sue proprie mani, pi di cinquecento giapponesi
sull'isola di Buna nel Pacifico, dopo che i suoi camerati erano fuggiti in seguito a un attacco
nemico. Immediatamente l'A.D.L. lanci una petizione al Congresso tramite la rappresentante di
New York, Nita Lowry, che raccolse rapidamente 71 firme. Dopo un anno di inchieste, l'Esercito,
che non si era piegato alle ingiunzioni dell'A.D.L., rigett la domanda, specificando che la battaglia
alla quale Rubitsky pretendeva aver partecipato non aveva mai avuto luogo e che, durante la guerra,
non vi erano mai stati 500 giapponesi su quell'isola!
91. Screditare le persone indipendenti
Nel corso delle sue sessioni di lavoro, i militanti dell'A.D.L. sono accuratamente indottrinati
in vista di queste campagne intimidatorie che non riguardano solo i libri ma anche le persone, i
conferenzieri, gli universitari ecc. come dimostrano i documenti che riproduciamo in queste pagine.
La direttrice della Commissione dei diritti civili, Sally Greenberg, mand, nel febbraio 1986, una
documentazione tecnica dettagliata, di rara chiarezza, agli "studenti attivisti e ai leader
studenteschi" dell'A.D.L. che usano in generale le strutture del B'na B'rith nelle universit, vale a
dire la fondazione Hillel. Queste Direttive riguardo agli oratori razzisti ed estremisti (cio i
mussulmani neri) nei campus, dimostrano che l'azione dell'A.D.L. accuratamente programmata e
che utilizza tutte le possibili tecniche psicologiche di manipolazione delle masse: "Abbiamo
compilato quello che ci pare essere un buon insieme di direttive per agire in caso di presenza di un
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oratore razzista o estremista nel vostro campus. Nell'enunciare le direttive, le abbiamo elaborate in
modo da superare lo scoglio del Primo Emendamento che potrebbe ostacolare la vostra azione. Al
fine di applicare le direttive, bisogna attuare alcune tappe ben prima che sia programmata la
presenza di un oratore razzista o estremista:
Eccole: 1) Sviluppare le relazioni con i leader degli studenti ed i capi amministrativi del
vostro liceo o della vostra Universit. 2) Sapere cosa prevede il regolamento interno in materia di
accesso per gli oratori, chi ha diritto a tenere discorsi nel campus, riunioni ed altre funzioni (se i
programmi sono limitai a coloro che sono identificabili ecc.). 3) Scoprire quali sono le regole per
quanto riguarda il pagamento degli oratori con il fondo degli studenti. 4) Stabilire relazioni con gli
altri gruppi etnici (Ispanici, Neri, Asiatici) in modo che esistano gi dei contatti prima che sorga il
problema. 5) Conoscere le organizzazioni locali della comunit ebraica, come l'A.D.L., perch esse
possono disporre di utili esperienze e di informazioni".
Niente lasciato al caso, come dimostra un documento allegato, nell'evenienza in cui,
malgrado le pressioni, la riunione con "estremisti" abbia effettivamente luogo: "Notate bene che
membri dell'amministrazione dell'Universit non devono apparire sul palco, a lato dell'oratore,
altrimenti questo vorrebbe dire che l'istituzione se ne fa garante. Argomentate egualmente che non
vi alcuna ragione perch le stazioni radio del campus diffondano la riunione alla comunit
studentesca dei dintorni (...). Date all'insieme dei gruppi del campus informazioni dettagliate e
affidabili sull'oratore, i suoi antecedenti, le sue azioni, le sue idee. Mettete in luce le sue relazioni
con elementi sgradevoli (qui segue una lista di dirigenti mussulmani o di estrema destra).
Dimostrate che egli rappresenta una forza negativa nell'ambito della societ (...).
fondamentale che la faccenda non sia vista dal campus come un regolamento di conti tra
ebrei e neri ecc. E importante dominare gli eventi definendo la controversia come opposizione tra
gente di buona volont da una parte ed estremismo ed intolleranza dall'altra. Coinvolgete il maggior
numero possibile di non-ebrei e non-bianchi. Realizzate un'ampia alleanza nell'ambito della facolt,
dell'amministrazione, dei cappellani del campus, dei responsabili degli studenti (...). Dissuadete gli
studenti ebrei dal far venire nei campus esponenti ebrei estremisti (come quelli della Lega della
difesa ebraica) che potrebbero solamente offuscare la questione e in seguito polarizzare la comunit
ecc.".
Questa consegna conferma il fine del progetto dell'A.D.L. per l'America Latina, redatto da
Arnold Forster nel 1965: "Molti elementi della comunit ebraica sono convinti che le cose vadano
bene. Queste persone hanno chiuso per molti anni gli occhi sull'antisemitismo esistente e credono
che, cos facendo, esso sparir. Costoro credono che l'azione pubblica (dell'A.D.L.) destinata a
lottare contro l'antisemitismo, non serva che a risvegliare vecchi problemi. Non desiderano
smuovere le acque, attirare l'attenzione su di s. Il solo modo per convincerli ad unirsi agli sforzi
difensivi quello di rivestire questo programma con i problemi degli altri gruppi etnici e camuffare
la lotta per le minoranze ebraiche con la lotta per tutte le minoranze (Z')".
I responsabili dell'A.D.L. devono inoltre inviare alla sede della loro direzione nazionale il
massimo numero di documenti, foto, volantini e resoconti di questo tipo di riunioni. In tal modo, gli
oratori schedati possono praticamente essere seguiti da un campus all'altro e i responsabili Hillel o
A.D.L. (in collegamento con l'A.I.P.A.C.) ricevono schede sul loro passato, il riassunto degli
argomenti che hanno l'abitudine di trattare, citazioni, cos come pure la lista di alcune domande
imbarazzanti alle quali gli oratori dovrebbero avere difficolt a rispondere (ed anche la lista delle
domande da non fare... perch essi se la caverebbero troppo bene). Notate che i non-bianchi, come
vengono graziosamente denominati dall'A.D.L., hanno finito con l'esprimere la loro inquietudine
quando l'A.D.L. ha pubblicato, nel giugno 1992, un rapporto dettagliato sulle loro organizzazioni,
L'antisemitismo dei demagoghi Neri e degli estremisti, in cui venivano messi sotto accusa gruppi
come la Nazione dell'Islam ed il suo principale leader, Louis Ferrakhan, predicatore che aveva
sempre espresso chiaramente il suo parere riguardo a Israele e alla comunit ebraica. L'A.D.L.
pubblica anche lettere specializzate, come P.L.O. Watch dedicata esclusivamente a "sorvegliare da

108

vicino ci che dice questa organizzazione (l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina)
piuttosto di quello che dice ai capi di Stato e ai giornalisti" (28).
In pratica, l'A.D.L. assimila agli oratori "estremisti" tutti gli insegnanti, ricercatori, uomini
politici o dirigenti di associazioni che esprimano riserve sull'attitudine degli Stati Uniti nei riguardi
dello Stato ebraico. Tutti si espongono al rischio di essere definiti "antisemiti", "nazisti", con gli
inevitabili agganci a "Hitler" e all` Olocausto". L'A.D.L. si occupa pure di tutti coloro che
potrebbero essere antisemiti: "Ci riguarda tutto quello che la Lega considera ostile,
insufficientemente laudativo o critico verso un ebreo, gli ebrei, il sionismo o Israele, anche se un
membro del Congresso o un Senatore votano tre milioni di dollari di aiuti a Israele in luogo dei
quattro richiesti" (29).
Nessuno si salva, neppure le Forze Armate. Anthony Cordesman, ex alto funzionario del
Ministero della Difesa, dovette amaramente constatarlo quando, nel 1977, pubblic un lungo
articolo sull'autorevole Armed forces Journal International nel quale esaminava l'equilibrio delle
forze militari in Medio Oriente. Interrogandosi a proposito del bisogno di Israele di aiuti militari
americani, Cordesman notava che il numero di carri di modello medio ch Israele stimava
necessario alla propria difesa per il decennio 1976-86 si avvicinava al numero dell'insieme dei carri
dispiegati dagli Stati Uniti nell'ambito della NATO. Basandosi su diverse fonti militari affidabili,
metteva in risalto il fatto che le armate arabe non erano coordinate, erano male addestrate, avevano
quadri mediocri, mancavano di mezzi di comunicazione ecc. e concludeva che il potenziale militare
di Israele, Stato militarista, sorpassava di gran lunga il fabbisogno reale per la difesa. A causa di tale
eccessivo armamento, Israele poteva dunque arrivare ad aiutare Stati ostili agli Stati Uniti senza che
questi ultimi potessero intervenire. A causa di tali confronti, l'articolo fu denunciato dall'A.D.L.
come "anti-israeliano e anti-ebraico", la rivista militare fu inondata di lettere e i suoi dirigenti di
telefonate vendicative. Fu imposto un articolo "rettificatore". Cordesman fu anche accusato
dall'A.D.L. di aver usato informazioni segrete ("classificate") ottenute quando lavorava alla Difesa,
e pretese un'indagine del Pentagono. Nel rapporto 1992 dell'A.D.L., accanto a nazisti da operetta, ha
un posto di rilievo Pat Buchanan, il concorrente di George Bush in seno al Partito Repubblicano alle
ultime presidenziali ('), per il solo fatto di aver criticato la politica, al cento per cento pro-israeliana,
del Presidente e soprattutto per essersi opposto alla Guerra del Golfo, sfida vitale per Israele.
La stessa sorte stata riservata a Noam Chomsky, professore di linguistica di fama mondiale
ben noto per i suoi lavori (la grammatica generatrice). Quando venne in possesso del dossier di 150
pagine che l'A.D.L. gli aveva dedicato, questo ebreo di estrema sinistra, antisionista, denunci
"l'efficacissima campagna d'intimidazione (nei suoi riguardi) che ricorda quella degli anni trenta
contro il Partito comunista, con la differenza che questi gruppi sono pi efficaci ed hanno pi
potere".
"Quando tengo una conferenza in un'universit o altrove, spiegava, un classico che un
gruppo di persone distribuisca volantini, invariabilmente anonimi, contenenti una serie di attacchi
alla mia persona, conditi con "citazioni" (generalmente manipolate) di cose che avrei detto qui o l.
Non ho alcun dubbio che la fonte sia l'A.D.L. e sovente le persone che distribuiscono questi fogli lo
sanno perfettamente. Queste pratiche sono detestabili e tendono a intimidire il massimo numero di
persone. In concreto non hanno alcunch d'illegale. Se l'A.D.L. ha scelto di combattermi con questi
mezzi, ne ha il diritto, ma ci deve essere detto chiaramente" (").
92. Pressioni amichevoli
Non vengono risparmiati neppure i deputati israeliani: un memorandum datato 18 settembre
1970, inviato da Foxman agli Uffici regionali dell'A.D.L., indica che non bisogna "sostenere o
appoggiare gli incontri con il giornalista israeliano Uri Avnery, deputato alla Knesseth, e avere
dibattiti con lui". Questo sostenitore di una riconciliazione tra ebrei e palestinesi un "oppositore ai
concetti tradizionali del giudaismo e dei sionismo. (...Inoltre,) egli in grado di dire numerose cose
che rischiano di turbare o anche di imbarazzare la comunit ebraica".
109

Altro esempio: un ebreo antisionista scopr, nel 1983, che l'A.D.L. teneva un dossier
aggiornato su di lui fin dal 1970. Vi si trovavano informazioni attinte da giornali locali, relazioni
circa riunioni tenute nei campus, rapporti dei centri di ricerca o istituti dove egli aveva lavorato,
riunioni professionali, dibattiti alla radio o alla televisione, interviste e varie altre fonti messe
assieme dagli uffici regionali dell'A.D.L. Il dossier rivelava che i suoi lavori erano stati oggetto di
studi e riassunti, comprese le registrazioni e i seminari. Erano compresi dettagli quali i soggetti
trattati nel corso delle conferenze, l'ambiente delle lezioni, il numero dei partecipanti, gli altri
oratori presenti ecc. Un'associazione ebraica indipendente locale si era premurata di inviare
informazioni sulle sue lezioni e nel dossier figurava copia di una lettera inviata ad alcuni amici (32)
Numerose "pressioni amichevoli" sono esercitate su eletti o alti funzionari al fine di impedire
la nomina, od ottenere le dimissioni, di persone giudicate "ostili alla comunit". Fu cos che, nel
1980, l'A.D.L. ottenne le dimissioni forzate di Warren Richardson che era stato nominato assistente
del Ministro della Sanit. Il pretesto fu che egli era stato, per sei anni, consigliere legale della
Liberty Lobby, un gruppo editoriale (giornali, editoria, radio) americano che fa uscire il settimanale
di destra The Spotlight (340.000 esemplari).
Per restare nello spirito delle "pressioni amichevoli", la Liberty Lobby (27) ha reso pubblica
una lettera particolarmente viziosa, nella forma e nel tono, che il direttore della sezione inchieste
Irwin Suall ha inviato alla Compagnia aerea TWA il 3 aprile 1978: "Vi scrivo, su consiglio di
Arnold Forster, che si trova attualmente all'estero, a proposito del Signor XXX, un pilota della
TWA, che ha provocato l'ostilit di molte persone del New Jersey (il pilota stato in seguito
accusato di avere semplicemente scritto delle lettere per la pagina dei lettori di alcuni giornali, nelle
quali si dimostrava critico nei confronti di Israele e degli ebrei). capitato che alcune persone
abbiano scoperto che si trattava di un pilota della TWA. Le attivit propagandistiche del Signor
XXX sembrano essere collegate al suo lavoro presso la stessa TWA. Il Signor Forster ritiene che
voi dobbiate essere informati di questi fatti e mi ha chiesto, prima di partire, di scrivervi in questo
senso, raccomandandomi di porgervi i suoi migliori saluti. Sarebbe lieto di ricevere una vostra
risposta".
Anche il senatore repubblicano McCloskey ha subito la prova dolorosa di citazioni alterate e
parziali (7, 29). Ricordiamo che l'A.D.L., pur sostenendo Israele e facendo dell'appoggio allo Stato
ebraico uno dei suoi scopi principali, non registrato al Congresso come "agente di un governo
straniero" come vorrebbe la legge sulle lobbies (Foreign agents registration Act). McCloskey,
rispettabile e rispettato deputato della California, prese per sua disgrazia posizione contro gli
insediamenti israeliani in Cisgiordania, insediamenti condannati da tutti i paesi del mondo,
compresi gli Stati Uniti e a esclusione di Israele. Egli desiderava presentare un emendamento in tale
senso, ma si vide messo in guardia, amichevolmente ma fermamente, dai suoi colleghi. Dovette
quindi ritirare l'emendamento. In effetti, diversi membri del Congresso erano all'epoca imbarazzati
dal fatto che un quarto della somma stanziata per gli aiuti ai paesi stranieri venisse destinato a
Israele (per superficie, l'equivalente di tre o quattro dipartimenti francesi). Essi evitano ogni voto
palese sulla questione nel timore che un voto favorevole sia utilizzato presso l'elettorato e
preferiscono un voto automatico, che non fa rumore. I budget sono cos confermati automaticamente, a meno che non vi siano emendamenti. "Nessuna riunione preparatoria che verta sugli aiuti a
Israele viene tenuta senza la presenza di un rappresentante dell'A.I.P.A.C. (la potente lobby filoisraeliana dei Congresso). La sua presenza fa s che ogni critica nei confronti di Israele sia subito
riportata. Il membro del Congresso che si sia dimostrato critico pu ricevere sgradevoli messaggi
telefonici appena arrivato nel suo ufficio, subito dopo aver lasciato la riunione. I lobbisti
dell'A.I.P.A.C. sono degli esperti nella conoscenza delle personalit e delle procedure del
Congresso. Se si menziona Israele, anche a porte chiuse, essi ricevono immediatamente un rapporto
su ci che trapelato". D'altra parte, sia l'A.I.P.A.C. che l'A.D.L. o il Congresso ebraico americano,
che dispongono di ingenti somme di denaro (") da distribuire al momento delle campagne elettorali,
indicano chi si debba votare, chi sono i "good guys": cos nel National Jewish Monthly (') uno dei
lobbisti del B'na B'rith presso il Congresso, Franklin R. Sibley, d va la lista degli "amici degli
110

Ebrei", da rieleggere e dei loro nemici, da abbattere. Due anni dopo, McCloskey non fu pi
designato dal suo partito per le elezioni senatoriali sebbene avesse quindici anni di anzianit al
Senato. Decise allora di tentare la fortuna contro tre avversari largamente sovvenzionati e alla fine,
tra la sorpresa generale, arriv secondo.
Nel frattempo aveva subito una vasta campagna ostile, orchestrata dal B'na B'rith. Essa si
fondava originariamente su di un articolo del Bnai B'rith Messenger che affermava avere egli
espresso propositi antisemiti in presenza di responsabili del Los Angeles Times, dal momento che
suggeriva di registrare tutti i rabbini americani come agenti stranieri. L'accusa, che era falsa come
conferm il Times, fu ripresa su scala nazionale. Il Messenger pubblic una rettifica il mese
seguente, ma il male era fatto. Due anni dopo, per esempio, il responsabile legale dell'A.I.P.A.C.,
Douglas Bloomfield, riprendeva l'accusa. McCloskey, vista distrutta la sua carriera politica, decise
di tornare allo studio legale di Palo Alto, dove lavorava precedentemente. A quel punto, il cliente
pi importante dello studio, Ken Oshman, presidente della Rolm Corporation, minacci di togliere
il suo mandato se McCloskey avesse ripreso quel posto. La stessa cosa accadde in un altro studio di
San Francisco, che si vide minacciato di perdere grossi contratti se avesse assunto un "noto
antisemita, sostenitore dell'O.L.P."; McCloskey fu tuttavia assunto senza che le minacce fossero
messe in esecuzione. "Una sistematica persecuzione da parte dell'A.D.L. fece capire a McCloskey
che non avrebbe pi avuto pace, neppure come privato cittadino. Il gruppo mand un memorandum
con dettagli dei suoi discorsi e delle sue azioni a tutte le sedi del paese. Lo scopo era quello di
"assistere" i gruppi locali dell'A.D.L. per azioni di "contrattacco" ogni volta che McCloskey
appariva in pubblico. McCloskey accett l'invito della direzione dell'Universit di Stanford a tenere
un corso sul Congresso. Howard Goldberg, un membro del Consiglio che era anche direttore della
Fondazione Hillel locale, prevenne il gruppo che tale invito era "uno schiaffo in faccia a tutta la
comunit ebraica". Le pressioni furono molteplici: si cerc di imporre a McCloskey il programma
ed il contenuto delle sue lezioni, fu annullato il rimborso spese, le ferie dimezzate, i suoi corsi
furono sistematicamente criticati ecc. Come egli scrisse: "Si tratta di un antisemitismo al contrario.
La comunit ebraica dice semplicemente che questa persona non deve insegnare a Stanford e, se
tenta di farlo, noi non vogliamo il suo insegnamento".
In modo certo pi divertente, il potere dell'A.D.L. stato specularmente dimostrato dal
senatore americano d'origine araba Abouzrek il quale, una volta in pensione, ha fondato il Comitato
contro la discriminazione degli americani di origine araba. Desiderando occupare un posto vacante
alla Commissione giustizia del Senato, Abouzrek prevenne David Brody, lobbista dell'A.D.L., che
si sarebbe presentato per un seggio alla Commissione degli Affari Esteri se non avesse ottenuto quel
posto. "Questo avvertimento ottenne l'effetto desiderato. L'ultima cosa che Brody voleva era di
vedermi agli Affari Esteri, dove si decideva degli aiuti a Israele. Grazie all'aiuto che ho ricevuto
dalla lobby, anche se James Allen, un senatore con maggiore anzianit, concorreva allo stesso posto
(')".
David Brody, effettivo dell'A.D.L. dal 1949, un ebreo newyorchese che s'install a
Washington nel 1940 per lavorare al Ministero dell'Agricoltura. Nel 1965 divenne responsabile
della lobbying del Senato per l'A.D.L. In un articolo molto favorevole del New York Times, nel
1983, fu definito "il membro non eletto del Senato americano" dal senatore repubblicano Charles
Mc Mathias jr. Per Walter Mondale, "David Brody pu entrare o uscire dall'ufficio di ogni senatore
pi velocemente di chiunque altro". Nello stesso articolo, l'ex ambasciatore della Germania negli
Stati Uniti, Rolf Pauls, confid che aveva incontrato pi senatori a casa di Brody che allo stesso
Senato. Il 15 aprile 1973 durante un dibattito alla CBS nel programma Face the Nation, G. William
Fulbright, allora presidente della Commissione Affari esteri del Senato, giudic che "Israele
controlla il Senato". E aggiunse: "L'Amministrazione (americana) incapace di esercitare pressioni
su Israele per una regolarizzazione in medio Oriente perch il Senato servile nei confronti di
Israele". Egli conferm le sue parole sei mesi dopo, i17 ottobre 1973, in piena guerra del Kippur
affermando che "questo giudizio evidente". Ci provoc una levata di scudi dell'A.D.L. mentre il
Senato taceva, sapendo bene che si trattava della pura verit. Pi di quindici anni dopo un ex
111

ambasciatore americano presso l'O.N.U., George Ball, confermava che niente era cambiato (35):
"Praticamente ogni membro del Congresso e Senatore dice le sue preghiere alla lobby pro-israeliana
A.I.P.A.C. Oh, essi hanno compiuto un enorme lavoro di corruzione del processo democratico negli
Stati Uniti".
La solidariet a Israele prioritaria. Si pu criticare Israele a titolo individuale: un diritto.
Non si pu criticare Israele a nome del B'na B'rith: un dovere. (...) A tale proposito, vorrei
denunciare quella falsa analisi che consiste nel dire che si solidali con Israele ma non con il suo
governo. Il governo l'espressione democratica del popolo israeliano che si sacrifica e si batte al
nostro posto.
Dr. Marc Aron, presidente del B'na B'rith di Francia, B'na B'rith Journal, luglio 1990.
93. IL B'NAI B'RITH IN FRANCIA E IN EUROPA
94. La Loggia Francia
La prima loggia francese del B'na B'rith s'install i127 marzo 1932. Suo primo presidente era
un avvocato russo di sinistra iscritto al foro di Pietrogrado, Henri Slosberg, il quale si era rifugiato
in
Francia in seguito alla caduta del regime di Kerenski. Nato a Mir il 14 gennaio 1863 e morto nel
giugno del 1937, questo consigliere legale era stato per qualche tempo deputato liberale alla Duma.
Era stato iniziato alla frammassoneria russa d'emigrazione nel 1921 ed apparteneva alla loggia
Thbah. Poich ricopriva un ruolo di prestigio nella comunit degli esuli, partecip quale fratello
fondatore alla creazione di diverse logge del Rito scozzese antico ed accettato, in particolare della
loggia Astre, di cui fu deputato nel 1932, e delle logge Herms, Gamaoune e Lotos, destinate agli
emigrati russi. I soci fondatori della loggia di Francia furono Gordon Libermann, Gran Presidente
della
Grande
Loggia
d'Inghilterra e d'Irlanda, Julius Schwab, Gran Tesoriere e Samuel Daiches, presidente della Grande
Loggia del Distretto XV La Francia fu il 26 paese in cui s'installava il B'na B'rith. Nella sede di
Parigi, rue Rembrandt (dopo un breve periodo trascorso al n1 di rue Blanche), la loggia Francia n
1151 raggrupp agli inizi ebrei russi emigrati, poi, a partire dal 1933, diversi ebrei tedeschi. I primi
presidenti della loggia furono Salvator Abravenel (morto i12 settembre 1935), Saby Amon,
l'esportatore Salvator Roditi. Un ruolo importante tocc pure al fratello S. Alphandary, segretario
delle logge francesi del B'na B'rith. L'Ordine si diffuse in seguito nell'intero paese, dapprima nel
mezzogiorno e poi ovunque si trovassero degli insediamenti israeliti: Mulhouse (1935, loggia
Alsace),
Colmar, Grenoble, Nizza (1947, loggia Cte d'Azur), Metz (1952, loggia Elie Bloch), Lyon (1951,
loggia Robert Lemhann), Nancy, Strasbourg (1948), Troyes ecc. A questo proposito si nota che la
loggia B'na B'rith di Metz, la Lothringen, la pi antica di Francia dato che fu fondata 1126 marzo
1905 quando l'Alsazia Lorena era possedimento tedesco. La maggior parte dei suoi membri, ebrei
tedeschi, tornarono oltre Reno dopo la prima Guerra Mondiale. La loggia fu ribattezzata loggia Elie
Bloch l'8 maggio 1952 alla presenza del sindaco della citt, Raymond Mondon.
Dopo la seconda Guerra Mondiale, la sede del B'na B'rith fu successivamente al n 16 avenue
Wagram, nel XVII arrondissement, poi al boulevard de Strasbourg (nello stesso immobile dove
risiedeva il Btar), poi ancora rue Lesueur, nel XVI arrondissement. Oggi ha sede al n 48 di rue de
Clichy, nel IX arrondissement. Il 13 ottobre 1945, quindici fratelli si riunirono per rilanciare
l'Ordine. Si contatt David Bloch per la carica di presidente, mentore Saby Amon. Nel 1949 prese
la presidenza Gaston Kahn che la conserv a lungo (era ancora presidente nel 1959) rivestendo un
ruolo importante in seno al giudaismo francese (Concistoro israelita) ed europeo. Circa allo stesso
momento fu iniziato nell'Ordine il futuro Gran Rabbino di Parigi, Jakob Kaplan. Nel 19591a loggia
112

di Francia si gemell con la loggia Yehouda-Halevy di Gerusalemme. Nel 1963 la loggia di


Francia, allora presieduta da Jaques Marx, raddoppi con la comparsa a Parigi della loggia Zadoc
Kahn. Questi era stato il celebre rabbino di Lunville, poi Gran Rabbino di Parigi ed infine di
Francia che aveva avuto un ruolo importante all'epoca dell'affare Dreyfus e al momento della legge
di separazione della Chiesa dallo Stato nel 1905.
95. Il presedente Jean-Pierre Bloch
Dal giugno 1974 al marzo 1981 Jean-Pierre Bloch fu presidente nazionale del B'na B'rith e,
fino al 1992, della Lega Internazionale contro l'antisemitismo (L.I.C.A., fondata dal frammassone
Bernard Lecache, membro della loggia Paris), divenuta pi tardi L.I.C.R.A. dopo aver inserito nel
nome la lotta al razzismo. Jean-Pierre Bloch nato a Parigi il 14 aprile 1905; col nome di JeanPierre Bloch d'Aboucaya anim, prima della guerra, gli Studenti plebiscitari, movimento
bonapartista, assai poco liberale. Modesto impiegato, Bloch fu raccomandato da Lon Blum ad un
posto di giornalista al Populaire. In seguito divenne direttore alle vendite di questo quotidiano
socialista ed avr una carriera folgorante proprio in virt della sua parallela ascesa in seno allo
S.F.O. e alla massoneria. Il 10 febbraio 1929 fu iniziato nella loggia Libert del Diritto umano,
ordine massonico misto. Divenuto maestro, nel 1932 si affili alla loggia 1793 del Grande Oriente
di Francia, prima di entrare nella loggia Jean Jaurs (ad oriente di Laon) e alla loggia Spartacus
(Parigi) continuando a ricoprire la funzione di oratore-aggiunto alla loggia Libert (1933 e 1934).
Era venerabile di questa loggia al momento del fronte popolare come pure nel 1939. Membro del
Consiglio nazionale del Diritto umano, questo ex militante bonapartista aveva trovato la sua strada:
in breve divenne violentemente anticattolico fino a fare, il 5 marzo 1929, alla loggia Libert una
"dimostrazione" dal titolo Discorso sull'imperialismo religioso: la Chiesa contro la democrazia.
Eletto consigliere generale dello S.F.I.O. per l'Aisne, poi collaboratore del sindaco di Laon ed
infine deputato dell'Aisne, divenne segretario del Gruppo fraterno (leggi "massonico")
parlamentare, gruppo al quale appartenevano i fratelli deputati e senatori. Bloch vi seppe creare
molte amicizie. Ostile alla politica del Maresciallo Ptain, fu arrestato ma riusc a rifugiarsi a
Londra dove fece parte dello stato maggiore del Generale De Gaulle quale deputato socialista. Egli
si occup in particolar modo dei servizi politici (epurazioni, lotta ai ptainisti) del famoso B.C.R.A.,
i Servizi Segreti della Francia libera. emendo seguito De Gaulle ad Algeri, fu nominato membro
dell'Assemblea consultiva, fece rimettere in vigore il decreto Crmieux abrogato da Vichy (che
concedeva la cittadinanza francese agli ebrei autoctoni), pretese la condanna a morte di Pierre
Pucheu ecc. Delegato generale agli interni del Comitato di Algeri, continu nell'epurazione dei
ptainisti e fece rimettere in libert Ferhat Abbas. A1 suo rientro in Francia, fu eletto presidente del
Comitato d'azione della resistenza (C.A.R.) e deputato all'Assemblea Costituente e sedette tra i
giurati che condannarono a morte il Maresciallo Ptain. La sua carriera parlamentare fu interrotta
nel 1946. Si fece allora designare presidente della S.N.E.P. (Societ nazionale delle imprese di
stampa), organismo incaricato di amministrare e liquidare i beni dei giornali e delle stamperie che
erano stati confiscati e sottratti ai loro legali proprietari per aver sostenuto lo Stato francese del
Maresciallo Philippe Ptain. Fu congedato dopo uno schiacciante rapporto negativo sulla sua
gestione. Messo in ombra per qualche tempo, ricomparve nel campo della pubblicit, questa volta
come distributore ai giornali francesi dei budget di Israele. Si dedic pure alla L.I.C.R.A. e al B'na
B'rith. Secondo David Malkam, durante la decolonizzazione del Maghreb, Pierre-Bloch effettu
missioni e prest i suoi buoni uffici sia in quanto (sic) A.D.L. che come dirigente della L.I.C.A.
Favorevole al negoziato, la L.I.C.A. stima che "non bisogna discutere solamente con il F.L.N. ma
con tutti i rappresentanti dei nazionalismi algerini e con i rappresentanti delle minoranze europee".
Si ignora in quale data Pierre Bloch fu iniziato al B'na B'rith, ma sappiamo che fu presidente della
loggia France nel 1958 e nel 1966, presidente della sezione francese dell'A.D.L. negli anni settanta
e, a pi riprese, presidente del B'na B'rith di Francia (') in particolare dal 1974-1975 al 1981. Egli
cumul questa funzione con quella di presidente dell'A.D.L. europea dal 1975 al 1981.
113

Di nuovo presidente del B'na B'rith a partire dal 1974, fu rimpiazzato nella carica
all'assemblea generale del 15 marzo 1981 dal Dr. Stphane Zambrowski. Quest'ultimo, pediatra
all'Ospedale Saint-Antoine, era un ex presidente della loggia France. Lui pure apparteneva al
Concistoro centrale israelita di Francia (di cui rappresentante a Orlans) ed era stato vice
presidente dell'Associazione degli amici dell'Universit BarIlan. Nato a Varsavia il 17 dicembre
1914, sposatosi nel 1947, questo ex partigiano fu anche medico capo dell'Ufficio del Niger in Sudan
e primario al centro di medicina del lavoro di Paris Xme.
Nel 1983 gli successe Sam H. Hoffenberg che era stato presidente dell'U.F.A.B.B. (Unione
francese delle associazioni B'na B'rith di Francia) dal 1974 al 1975. Conservando la sua carica fino
al 1988, Hoffenberg sedette per sei anni nel Comitato esecutivo del XIX Distretto e rappresent il
B'na B'rith internazionale all'Unesco dal 1971 alla sua morte, avvenuta il 6 febbraio 1989. Fu lui
che ottenne l'iscrizione del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, nel patrimonio
storico mondiale, rendendolo ormai inviolabile, per meglio perpetuare la Shoah.
Dotato di rare doti di persuasione, riusc a ottenere, a pi riprese, che il termine "sionismo"
fosse cancellato dalle mozioni dell'Unesco che condannavano "il razzismo e il colonialismo". Nato
nel 1912 nella Polonia zarista da famiglia hassidica, milit nel movimento sionista Gordonia (z) e
partecip a diversi congressi sionisti, in Polonia e in Svizzera. Fece i suoi studi a Grenoble prima di
rientrare in Polonia, dove tent invano di entrare nella pubblica amministrazione. Viveva nel ghetto
di Varsavia, dove cre una cooperativa, confiscata nel 1941 dalla commissione della produzione del
Judenrat. Fu deportato nel campo di Poniatowa, fugg e torn nel ghetto dove fu fatto prigioniero al
momento dell'insurrezione. Fu rispedito a Poniatowa da dove riusc a fuggire ('). Fino al 1945, pot
vivere sotto la falsa identit di un elettricista cattolico polacco, Stanislas Kozmian. Preso durante i
combattimenti dell'insurrezione dell'agosto 1944, fu spedito a Magdebourg da dove fu liberato
dall'armata americana. Stabilitosi in Francia, divenne industriale. Segretario generale del Centro di
documentazione ebraica contemporanea (C.D.J.C.) e del Memorial del martire ebreo ignoto, sedette
al C.R.I.F. e vi presiedette il Brit Ivrit Olamit. Iniziato alla loggia di Francia, fond la loggia ParisEst di Vincennes. Dopo la sua morte, la loggia France piant una foresta Sam-Hoffenberg in Israele.
96. Il Dr. Marc Aron
Nel 1988 fu eletto presidente dell'U.F.A.B.B. il Dr. Marc Aron di Lione che ottenne
diciassette voti contro i dieci di Lucy Abraham, ex presidente del capitolo femminile Anne Frank.
Gi membro degli Eclaireurs israeliti di Francia e poi degli studenti ebrei, questo medico assai
attivo in seno alla comunit ebraica della regione Rhne-Alpes. Appartiene al Comitato direttivo del
Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche (C.R.I.F.) Rhne-Alpes ed vice presidente del
Museo-Memoriale d'Izieu. Ex vice presidente dell'U.F.A.B.B. e membro del Comitato esecutivo del
XIX Distretto (Europa Continentale), questo membro della loggia Lehmann di Lione ha presieduto,
in virt di tale carica, la commissione A.D.L. del B'na B'rith europeo dal 1977 a11983. Egli ha
nettamente orientato le azioni del B'na B'rith "su tre assi stretta collaborazione con il XIX Distretto,
lotta al revisionismo, incondizionato sostegno a Israele". Ha inoltre precisato che "il B'na B'rith di
Francia lavorer ugualmente alla revisione dei testi scolastici, riprendendo in tal senso una
risoluzione del Congresso di Gerusalemme. Intendiamo controllare in che modo i testi, sia delle elementari che delle superiori, riportano le atrocit naziste. auspicabile un lavoro simile a proposito
di Israele e del Medio Oriente. Bisogna in effetti inculcare nelle menti dei piccoli francesi delle
nozioni di storia e geografia, altrimenti essi rischiano di divenire un giorno antisemiti (')". A
proposito di Israele, il suo impegno totale, unendo del tutto la diaspora e lo Stato ebraico: "La
priorit la solidariet a Israele. Si pu criticare Israele a titolo individuale: un diritto. Ma non si
pu criticare Israele a nome del B'na B'rith: un dovere (...). A questo proposito vorrei denunciare
la falsa analisi che consiste nel dire che si solidali con Israele ma non con il suo governo. I1
governo l'espressione della volont democratica del popolo israeliano che si sacrifica e si batte al
nostro posto (5)".
114

Dal momento della sua elezione, il Dr. Aron ha volontariamente perseguito una politica di
esteriorizzazione delle logge del B'na B'rith in special modo col passaggio a un'azione assai
"diretta" contro la destra nazionale francese, facendo pubblicare un'opera di denuncia su Le destre
nazionaliste e radicali in Francia (5). D'altro canto, il Dottor Aron ha avuto un ruolo importante nel
processo Barbie (in seguito anche nel processo Touvier). Come spiega David Malkam, il Dr. Aron
"ebbe un ruolo primario nella diffusione attraverso i media del processo (...). In effetti, sul piano
logistico locale, a Lione, era necessario poter accogliere i giornalisti presenti al processo per le
conferenze stampa dei principali avvocati dell'accusa e ci fu possibile grazie al Dr. Aron che
affitt un ufficio proprio di fronte al Palazzo di Giustizia. Al processo prese la parola l'avvocato
Jacubowicz che parl a nome del B'na B'rith". Alain Jacubowicz vice sindaco di Lione, incaricato
dei diritti umani presso Michel Noir ed appartiene al comitato della L.I.C.R.A.
Il Dr. Aron ebbe anche una parte importante nella costruzione a Lione del Memoriale
dell'Olocausto, ai tempi del processo Barbie, che fu finanziato dall'A.D.L. Qualche volta Marc Aron
prende delle cantonate solenni, che non depongono a favore della sua seriet, come in un'intervista
(') nella quale non esit a dichiarare, a proposito dell'ex miliziano Paul Touvier, ricercato per
crimini conti l'umanit: "Siamo in stretto contatto con le autorit e siamo in grado di affermare che
non si sa pi dove egli si trovi attualmente. Ha un recapito a Parigi, ma le persone incaricate di
sorvegliarlo, le autorit di polizia, hanno completamente perso le sue tracce (...). Io penso che non
lo troveranno pi. Ad un certo punto prima del suo arresto si trovava in Canada in ambienti
integristi. L ha dei contatti". In realt, in quel momento, Paul Touvier si trovava tranquillamente a
Parigi. Ci non imped al Centro Simon Wiesenthal di imitare Aron quando Ephram Zuroff, suo
direttore a Gerusalemme, afferm che "secondo informazioni degne di fede" Touvier era in Canada
(8).
97. L'Unione francese delle associazioni B'na B'rith
L'U.F.A.B.B., divenuta B'na B'rith di Francia nel 1988, stata creata a Parigi nel 1966, dopo
il Congresso di Ginevra del 1965 e dietro la pressione di Albert Harouche, Jaques Vatine e Marcel
Stourdze. Dal 1966 al 1968 ne fu presidente Jaques Vatine. A tale data gli subentr un ex deportato,
Elie Wurm. Nel 1973 l'U.F.A.B.B. comprendeva 34 logge e 6 capitoli (femminili). L'U.F.A.B.B.
svolge un ruolo di coordinamento tra le varie logge e capitoli, con uno sforzo d'insieme per i grandi
progetti del Distretto europeo (Distretto XIX), la creazione di logge in Francia ecc. Nel 1973, 1'
U.F.A.B.B., nel quadro delle sue attivit filantropiche, dava uno speciale sostegno finanziario al
Bicour-Holim, centro di riabilitazione per bambini in et prescolastica con problemi psicomotori, e
alla Maison de Jaffa, un nido d'infanzia situato in Israele. Organizzava altres un viaggio annuale in
Israele e si occupava del Bulletin national.
L'installazione del B'na B'rith varia da regione a regione (y). In effetti il B'na B'rith ha
sempre incontrato difficolt a svilupparsi a Parigi: nel 1988 la capitale contava ufficialmente sette
logge attive (con una media di 23 soci paganti), ma, in totale, esse comprendevano meno membri
delle logge di Nizza. Vi si aggiungono altre sette logge della periferia parigina. Per dare un'idea
dell'importanza del B'na B'rith specie a livello finanziario, basti pensare che la sola colletta per far
partire gli ebrei dall'URSS verso Israele (operazione Exodus) frutt, nel 1990, pi di 1.200.000
franchi. Nel 1992 il B'na B'rith, "perfettamente conscio che la sicurezza d'Israele assicurata dalla
Tsahal, (...) ha preso l'iniziativa di contribuire alla costruzione di una casa del soldato" presso il lago
di Tiberiade ("').
Nel 1987 stata creata a Parigi la Lobby o Labby (Leaders association of B'na B'rith Youth,
giovani dai 19 ai 27 anni), un movimento di studenti di 19 - 27 anni appartenenti al B'na Brith,
animata inizialmente da David Kaminski ed estesa poi in Francia nel 1989 con Philippe Rochman.
Questo nuovo organismo, che conta in Europa circa 500 membri, completa il B'na B'rith Youth
Organisation (B.B.Y.O.) fondato nella zona francofona del Distretto XIX, nel 1986. I1 B.B.Y.O. fu
lanciato infatti in Europa all'inizio degli anni ottanta dietro l'impulso di Kobi Yassaf e, nel 1983, di
115

Moshe Avital. Nel 1991 il comitato esecutivo europeo aveva come presidente David Amar, uno
studente di diritto ventitreenne, ex presidente del B.B.Y.O. Nello stesso anno, la presidentessa del
B.B.Y.O. europeo era Graldine Rouah che era subentrata a David Benichou mentre il direttore
europeo era Mosh Avital che aveva come assistente Doudi Abisror. Attualmente il B.B.Y.O.
conterebbe da 1.000 a 1.800 giovani dai quattordici ai diciannove anni.
Per statuto, il B'na B'rith di Francia dispone di tre rappresentanti (erano due nel 1982) presso
il Comitato direttivo del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (C.R.I.F.).
Nel 1985 essi erano Jean-Pierre Bloch, Emile Moatti, Sam H. Hoffenberg. Nel 1990 sono stati
designati Marc Aron, Maurice Honigbaum e Jean-Pierre Bloch. Nello stesso organismo siedono
altri membri del B'na B'rith ma per conto di altre organizzazioni (ad esempio Grard Isral, Jean
Kahn ecc.). Bisogna sapere che nelle strutture comunitarie figurano fratelli e sorelle del B'na B'rith
senza che la cosa sia necessariamente nota: "I1 ruolo del B'na B'rith pu essere molto o poco
importante a seconda degli uomini. Pu formare i migliori uomini e i migliori ebrei. Il B'na B'rith
pu operare un costante rinnovamento. grazie ai Concistori che si sono creati programmi come
Ecoute Isral e La Source de vie; quest'ultimo stato fatto grazie al B'na B'rith e al Concistoro. La
volont di rinnovamento esiste nel Concistoro i cui membri, per il 50%, appartengono al B'na B'rith
(...). Vi un'alleanza personale tra i membri del B'na B'rith e quelli del Concistoro ed assai
feconda. I loro fini ed i loro mezzi sono comuni" (11).
98. Il Distretto XIX (Europa Continentale)
I1 B'na B'rith europeo fu ufficialmente ricostituito nel 1948, partendo dalle logge svizzere, di
Basilea e di Zurigo, che non avevano mai cessato di funzionare, cos come quelle della Danimarca
(installate in Svezia), e quelle di Olanda e Francia, riattivate dopo la guerra. Di conseguenza, nel
1948 fu aperto a Parigi un ufficio del B'na B'rith sotto la direzione di Sal Joftes, un membro
effettivo americano venuto espressamente dagli Stati Uniti, e di Maurice Bisgyer, segretario
dell'organizzazione. da qui che il B'na B'rith si espander di nuovo in Europa. Nel 1949
ricomparve una rivista mensile del B'na B'rith, Agir, diretta da Maurice Brenner, Maurice Moch
(12) e Leon Meiss. Nel 1949 fu lanciato un comitato europeo del B'na B'rith sotto la presidenza,
praticamente onorifica, del Dr. Leo Baeck. Questi, vecchio e affaticato, fu rapidamente rimpiazzato
da Edwin Guggenheim di Zurigo. Il 4 settembre 1955 le logge continentali europee divennero il
distretto XIX, nel corso di una solenne cerimonia svoltasi a Basilea, alla presenza dei rappresentanti
delle logge di Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Olanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Svezia e
Svizzera. Fu Leo Baeck, ex presidente del distretto VIII (Germania), scomparso in seguito alla
Seconda Guerra mondiale, che consegn la carta del nuovo Distretto XIX al suo primo presidente,
Edwin Guggenheim, un avvocato zurighese. L'Inghilterra e l'Irlanda conservarono la propria
indipendenza, malgrado i tentativi di avvicinamento dei primi anni cinquanta che portarono il
presidente del B'na B'rith inglese, Jack Morrison, a essere per un certo periodo vice presidente del
Comitato coordinatore del B'na B'rith europeo.
Alla sua prima riunione che si tenne a Parigi dal 6 al 9 settembre 1958, fu presentato un primo
bilancio: il Distretto XIX contava trenta logge in otto paesi (Francia, Benelux, Svizzera, Italia, Paesi
scandinavi e Grecia). La Francia divenne presto il suo centro trainante e i presidenti del Distretto
sono stati quasi sempre francesi in virt della loro superiorit numerica. Nel 1965 il Distretto
contava 36 logge e 7 capitoli, di cui 15 logge erano situate in Francia. Nel 1970 le logge erano 57 in
dodici paesi e la Francia ne contava almeno la met. Nel 1985 vi erano 85 logge, di cui 59 in Francia (molte delle quali in sonno), forti di 6.000 membri. Nel febbraio 1967, su domanda del B'na
B'rith europeo, fu aperto un ufficio a Marsiglia, che divenne presto "l'ufficio francofono del
Distretto europeo" finalizzato a sviluppare l'Ordine in questa regione, dopo l'arrivo massiccio di
ebrei dall'Africa del Nord. Fu diretto da Cohen-Haddad e in seguito fu trasferito a Parigi, nel
dicembre 1968, sotto la guida di Gabriel Vadna.

116

Nel 1963, in seguito alla morte di Guggenheim, fu scelto a succedergli il vicepresidente, Paul
Jacob, gi presidente del collegio forense di Mulhouse (1949-1951). Dal 1942 a11944 egli era stato
amministratore della Scuola libera di studi superiori di New York. Capo del servizio giuridico del
Commissariato all'informazione nel 1944, a partire dal 1945 svolse le stesse funzioni presso il
Ministero dell'informazione. Industriale attivo a Mulhouse negli anni sessanta, fu direttore generale
aggiunto degli stabilimenti tessili Wallach. Arbitro ufficiale presso la Corte di arbitraggio della
Camera internazionale di Parigi, ha pubblicato Les lois d'occupation en France (1941) e in collaborazione con Jaques Maritain, Le Droit raciste l'assaut de la civilisation (1943). A partire dal
1945 fu pure redattore capo del Recueil juridique. Dal 1963 al 1970 fu altres Gran Presidente del
B'na B'rith di Francia e promosse la rivista trimestrale del B'na B'rith europeo. In collaborazione
con E. L. Ehrlich produsse un'opera franco-tedesca, Littera judaica, in memoria di Edwin
Guggenheim (che conteneva in particolare testi di Zwie Taubes, Andr Nher, Emmanuel Bulz,
Lon Poliakov, Leo Baeck, Kurt Hruby ecc.). Fattosi un nome negli Stati Uniti, conserv la sua
carica a capo del XIX Distretto fino al 1968, data in cui gli successe George M. Bloch che fu in
seguito presidente del Consiglio internazionale del B'na B'rith. Iniziato nel 1948, Bloch aveva
fondato la loggia Alsace di Mulhouse. Membro della Coordinazione delle logge europee dal 1952,
entr nel suo comitato esecutivo nel 1965. Lo troviamo all'origine della riforma della Costituzione
del B'na B'rith europeo, che ha cancellato il suo lato massonico e la promiscuit nelle logge. In
seguito alla morte di Sam Hoffenberg, Bloch rappresent il B'na B'rith presso l'Unesco ("), assistito
da Norma Anav e Werner Salmon, tesoriere del comitato permanente delle Organizzazioni non
governative (O.N.G.), ed ebbe poi lo stesso incarico presso il Consiglio d'Europa. Nel 1977 gli
successe alla presidenza del Distretto XIX Joseph H. Domberger che mantenne la carica fino al
1986. A partire dal 1985, Bloch fu pure direttore della sezione europea dell'International Council of
B'na B'rith (I.C.B.B.).
Nel 1986, Maurice Honigbaum divenuto presidente del Distretto XIX. Gi presidente della
loggia Cte-d'Azur, ha fatto parte del comitato esecutivo europeo dal 1983 al 1985 e in quest'ambito
era stato responsabile della sezione Isral. Membro a Metz, nell'ante-guerra, degli Eclaireurs
isralites de France, dal 1943 al 1945 si occupato, nell'ambito dell'O.S.E., di bambini e di
deportati. Segretario generale del Consiglio comunitario di Nizza, vice presidente del comitato
locale per i Fondi sociali ebraici unificati ed ha un seggio nella direzione della C.R.I.F (di cui il
rappresentante a Nizza) e un altro alla sezione francese del Congresso mondiale ebraico.
Il Comitato esecutivo (") l'organo effettivo di direzione del Distretto XIX, ed esso agisce di
concerto con l'assemblea dei delegati. Dal momento per che quest'ultima non si riunisce in
congresso europeo che una volta ogni due anni, il Comitato esecutivo ricopre un ruolo molto pi
importante. Esiste inoltre un comitato centrale che assicura il collegamento per il restante periodo di
tempo e vi sono diverse commissioni in seno al Distretto europeo come la commissione Cultura,
presieduta nel 1992 da Jean-Pierre Allali ('s). Sempre a Parigi si trova la sede editoriale del B'nai
B'rith Journal (`).
Uno dei personaggi chiave del B'na B'rith europeo e tuttavia uno dei meno noti il Dr. Ernst
Ludwig Ehrlich, di Basilea, che stato direttore del Distretto XIX senza interruzione dal 1961. Nato
a Berlino i127 marzo 1921, vi effettu gli studi di teologia negli anni trenta e vi dimor fino al 1943
quando emigr in Svizzera. Segretario generale delle Amicizie giudeo-cristiane di Svizzera e
membro del comitato di collegamento delle organizzazioni ebraiche presso il Vaticano, docente alle
Universit di Francoforte-sul-Meno e di Zurigo, ha dato alle stampe svariati libri tutti concernenti il
giudaismo ed Israele ("). Nel 1958 si rec per la prima volta in Israele. In particolare, ha
partecipato, nella veste di rappresentante del B'na B'rith, ai negoziati per il Carmelo di Auschwitz
ed organizza sovente seminari su problematiche giudeo-cristiane. Ad esempio, l'Agenzia telegrafica
ebraica del 29 agosto 1985 doveva rivelare che, in occasione dell'assemblea generale dell'Amicizia
giudeo-cristiana Svizzera, Ehrlich aveva tenuto un sermone nella Cattedrale di Basilea. "la prima
volta che un ebreo (prende) la parola nella cattedrale di Basilea".

117

A tale proposito, le pubblicazioni del B'na B'rith ('1) notano che i seminari e i colloqui che
egli organizza non sono altro che la punta dell'iceberg dei suoi contatti. Da lungo tempo egli ha
tessuto relazioni con le autorit politiche di Bonn e ha permesso che "coloro che non si parlavano
pi" ora si parlino. Dopo la caduta del muro di Berlino, il Dr. Ehrlich ha aggiunto un nuovo capitolo
alle sue attivit: partecipa a pieno titolo alla rinascita del giudaismo dell'Europa dell'Est, che ha
vissuto sotto anestesia per pi di cinquant'anni. La recente fondazione del B'na B'rith in Ungheria e
in Cecoslovacchia deve essere accreditata a questo infaticabile viaggiatore del giudaismo. Dal
1985, segretario del XIX Distretto Stphane Teicher, incaricato dell'espansione e della
formazione. Membro fondatore della loggia Tsedek, premio Label A. Katz, nel 1985 ricevette il
premio del B'na B'rith International da destinarsi a un giovane dirigente comunitario, premio che
non era mai stato attribuito prima ad un europeo; egli appartiene al Comitato centrale del XIX
Distretto dal 1981, cos come al Comitato esecutivo a partire dalla stessa data.
Nell'agosto 1990, Joseph H. Domberger, presidente onorario del XIX Distretto, divenuto il
primo vice presidente del B'na B'rith International (B.B.I.). Era la seconda volta che un europeo
otteneva tale posto nell'organizzazione del B.B.I. dal momento che dal 1982 al 1986 il francese
George M. Bloch era stato "overseas senior vice-president" di Gerald Kraft, allora presidente
mondiale. Bloch presiedette il Consiglio internazionale del B'na B'rith fino al 1990. Un certo
numero di membri del XIX Distretto sono pure stati eletti o cooptati a cariche internazionali (19).
99. Personalit accuratamente selezionate
I 2.500 o 3.000 membri del B'na B'rith Frante sono stati accuratamente selezionati in modo
da fornire contatti efficaci in seno alla comunit ebraica: "uno dei ruoli importanti dei capitoli del
B'na B'rith quello di essere un autentico vivaio per i quadri comunitari" (2"). Lo si pu constatare
leggendo il "carnet di famiglia" del B'na B'rith (matrimoni, decessi, nascite, onorificenze ecc.): vi
troviamo, ieri, Pierre Dreyfus-Schmidt, sindaco di Belfort, presidente della sezione francese del
Congresso mondiale ebraico (anziano saggio della Loggia Emile Blum di Belfort), il Gran Rabbino
di Francia Jacob Kaplan, Grard Marx, membro della commissione amministrativa della sinagoga
Victoire, membro del Concistoro di Parigi (presidente della sottocommissione di propaganda),
presidente della loggia Frante; oggi, ad esempio, il Gran Rabbino Joseph Sitruk, il Gran Rabbino
Ren Samuel Sirat, Odette Lang, giornalista della Tribune Juive, Daniel Bellache, redattore capo
del Journal de l'Association mdicale isralite de Frante (A.M.I.F.), Henri Bulawko, vice presidente
onorario del C.R.I.F., presidente degli amici degli ex deportati ebrei di Francia, Albert Mallet,
presidente di Radio Shalom, Armand Rozenek, presidente del Concistoro israelitico della Mosella
(gi presidente della loggia Armand Kraemer), Lucien Samak, segretario generale del C.R.I.F.
nizzardo, Maurice Halkimi, presidente della comunit di Perpignan, il Gran Rabbino di Marsiglia,
Jacques Ouaknin, Jean Franois Strouf, direttore del centro di documentazione ed informazione sul
Medio Oriente ed in seguito direttore generale amministrativo dellaTribune Juive (presidente
fondatore della loggia Mordehai Anielewicz), Evelyne Askenazi, presidente della loggia femminile
Anna Frank di Parigi nel 1990 e contemporaneamente presidente delle Eclaireuses et Eclaireurs
isralites de Frante. Lo stesso avveniva negli anni sessanta, come testimonia David Malkam: "In
quell'epoca, le personalit pi eminenti della loggia Frante si trovavano a capo di tutte le istituzioni
ebraiche del paese. Fu cos che ricoprirono le cariche di presidente del Fondo sociale ebraico
unificato, del C.O.J.S.O.R. con rappresentanti nel C.R.I.F.".
A volte certe personalit hanno svelato la propria appartenenza al B'na B'rith nel corso di
un'intervista. accaduto con Myriam Ezratty, responsabile della commissione della loggia Saadia
Gaon di Parigi. Questa militante socialista stata direttrice della sorveglianza sull'educazione al
Ministero della Giustizia dal 1981 al 1983, e fu in seguito direttrice dell'amministrazione
penitenziaria. Avendo da allora raggiunto il rango di avvocato generale alla Corte di Cassazione,
nell'estate del 1988 divenne primo presidente della Corte d'Appello di Parigi. Lo stesso fu per Jean
Kahn, eletto presidente del Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche in Francia nel
118

maggio 1989. Nato a Strasburgo nel 1929, questo giurista, che capo di un gabinetto del Consiglio
d'Europa, fratello nella loggia Ren Hirschler di Strasburgo.
Tra gli amici pi prossimi al B'na B'rith si pu citare, ad esempio, Bernard-Henri Lvy e
Marek Halter.
Il primo, da lunga data, intrattiene relazioni con l'Ordine, da quando, nel 1979, tenne una
conferenza nei locali parigini del B'na B'rith sull'"itinerario del proprio ritorno alle sorgenti dei
giudaismo" (Z'). Nel 1990 fu invitato a Gerusalemme dal Centro mondiale del B'na B'rith come
conferenziere del Jerusalem Adress, il pi prestigioso programma dell'ufficio israeliano del B'na
B'rith (in passato lo avevano preceduto Abba Eban, il professor George Steiner e il rabbino Imanuel
Jacobowitz). Nel 1991, nel corso del Congresso Europeo dell'Ordine tenuto a Madrid, dal 2 al 6
novembre, egli fu insignito del premio letterario del B'nai B'rith intitolato a Emil Domberger che gli
fu consegnato dal... suo complice Marek Halter, copresidente della giuria con Jean Pierre Allali. Il
secondo, Marek Halter, un assiduo conferenziere del B'na B'rith. Onore insigne, egli stato uno
degli invitati d'onore della Anti Defamation League in occasione del Congresso negli Stati Uniti del
1987. Il suo discorso fu principalmente imperniato sul processo a Klaus Barbie. In particolare
Halter denunci l'avvocato Jacques Vergs "un militante terzomondista che voleva la distruzione di
Israele". Nel 1992 intervenne davanti ai fratelli della loggia Elie Bloch di Metz sul tema: La
memoria e il presente. Egli in particolare precisava: "Ogni ebreo uno specialista della memoria
(...). Abbiamo contato troppo sulla cattiva coscienza del pianeta dopo la Shoah (...). ora di
introdurre una sfumatura nella nostra perenne accusa contro la quale il mondo comincia a rivoltarsi:
la cattiva coscienza".
Sullo stesso piano, Elie Wiesel, premio Nobel per la Pace nel 1986, stato, a partire dal 1965,
1` attrazione" principale dell'ufficio conferenze internazionali del B'na B'rith International (22),
figurando in prima fila nel gruppo che conta pi di 180 tra attori, scrittori ed artisti che intervengono
per conto del B'na B'rith nel mondo intero. Per Wiesel questi conferenzieri sono "gli insegnanti
mobili che hanno rimpiazzato i Maggidim (i letterati che, nel XVII e XVIII secolo, visitavano
regolarmente le comunit ebraiche in Polonia e in Russia). Collegano tra di loro le comunit pi o
meno grandi e stabiliscono legami tra le culture dell'Est e dell'Ovest". Quando gli fu accordato il
Nobel della pace, il direttore della commissione permanente dell'educazione ebraica del B.B.I.,
Michael Neiditch, not: "Penso sia notevole che si tratti di un premio per la Pace e non per la Letteratura. Il Comitato del Nobel ha visto in Wiesel qualcosa d'altro che un uomo di lettere ed ha
preso in considerazione l'uomo e l'opera della sua vita. un po' come se i membri del Comitato
Nobel fossero stati studenti della Torah; hanno seguito il suo precetto di preoccuparsi non delle
parole ma delle azioni". Bisogna dire che nel 1966 Wiesel aveva ricevuto il primo Premio
dell'eredit ebrea del B'na B'rith. Oggi i massimi sostenitori di Wiesel sono il B'na B'rith, il
Congresso mondiale ebraico e l'Anti Defamation League, le tre organizzazioni nelle quali egli pi
impegnato.
100.

Numerose amicizie politiche e giornalistiche

Come nella massoneria, la discrezione rimane di rigore. eccezionale che un fratello o una
sorella si sveli, in particolare verso i gentili. Riproduciamo qui un raro estratto del B'nai B'rith
Journal che dar un'idea dell'influenza esercitata dal B'na B'rith sulla formazione intellettuale e
ideologica dei politici, estratto reso ancora pi interessante dal fatto che ne autore un personaggio
vicino a Laurent Fabius, uno dei candidati socialisti alla presidenza.
I legami con i "politici" sono sufficientemente stretti da fare ottenere sale per conferenze,
compreso l'Htel de Lassay, residenza del presidente dell'Assemblea Nazionale, favori e
sovvenzioni. Capita che siano versati contributi al B'na B'rith, come quello di 20.000 franchi
concesso da Robert Vigouroux, sindaco di Marsiglia, all'"associazione Louis Kahn", nome molto
neutro sotto il quale si cela la loggia Louis Kahn del B'na B'rith di Marsiglia, per un incontro sulla
"trasmissione della memoria della Shoah" che si era tenuto a Marsiglia il 12 e 13 maggio 1988 (23).
119

Prendendo a caso dalla documentazione disponibile, abbiamo scelto la testimonianza di alcuni


incontri del B'na B'rith con personalit di primo o secondo piano al fine di permettere al lettore di
farsi un'idea della rete di relazioni tessuta dall'Organizzazione, con uomini politici o intellettuali,
passando per i giornalisti (David Malkan cita Philippe Alexandre e Marc Ullman di R.T.L., Jean
Franois Kahn de L'Evnement du jeudi, George Marc Benamou del Globe, Emile Mallet di
Passages, Jean Charles Boudier di Rpublican lorrain ecc.).
- 21 giugno 1979: A Vincennes Jean-Pierre Bloch, presidente dell'U.F A.B.B. consegna al
presidente del Senato, Alain Poher, una medaglia d'oro per "la sua azione in favore di Israele", in
occasione del decennale della loggia Paris-Est del B'na B'rith.
- 3 giugno 1980: I membri del Consiglio internazionale del B'na B'rith, riuniti a Parigi sotto
la presidenza di Jack Spitzer, sono ricevuti in Municipio da Jacques Chirac. A proposito del B'na
B'rith, il sindaco di Parigi dichiara che "i principi umanitari che lo caratterizzano (...) sono strettamente legati allo spirito umanista, alla libert e ai diritti dell'uomo incarnati dalla Rivoluzione
Francese". Partecipano alla riunione della B.B.I. Simone Veil, Pierre Mends-France, Olivier Stirn,
la vedova di Lon Blum ecc.
- 1981: Ricevimento in onore dell'allora Primo Ministro Raymond Barre e di Charles Hernu,
futuro Ministro della Difesa, alla loggia Edwin-Guggenheim di Villeurbanne (Hernu parteciper
pure, nel 1985, all'anniversario della loggia).
- 24 marzo 1981: Diversi deputati socialisti, guidati da Bertrand Delano, sono ricevuti al
B'na B'rith per una conferenza dibattito durante la quale essi espongono i loro obiettivi in caso di
vittoria presidenziale di Franois Mitterrand.
- Dal 28 al 31 maggio 1981: Colloquio alla loggia Benjamin di Montpellier con Jean Pierre
Faye, Julia Kristeva, Philippe Lacoue-Labarthe, Edmond Jabes, Pierre Legendre, Patrick Girard,
Daniel Sibony, Charles Malman, Emmanuel Levinas ecc.
- Settembre 1981: Franois Mitterrand invia un telegramma di felicitazioni al Dr. Stphane
Zambrowski, nuovo presidente dell'U.F.A.B.B. il cui incoraggiamento per lui "un appoggio
prezioso".
- 12 marzo 1982: Una delegazione del B'na B'rith europeo, composta da J. H. Domberger,
George M. Bloch, Marc Aron , Stphane Zambrowski, Jean-Pierre Bloch (indicato come
"consigliere politico del B'na B'rith"), ricevuta all'Eliseo da Pierre Brgovoy, segretario generale
alla Presidenza della Repubblica.
- 4 maggio 1983: Lionel Stoleru invitato alla cena della loggia Hatikva (Parigi).
Nell'occasione rivela che, nel marzo 1979, quando era Segretario di Stato all'Immigrazione, aveva
inviato una lettera di dimissioni a Valry Giscard d'Estaing per protestare contro le "misure
ingiuste" prese nei confronti degli immigrati (24).
- 5 giugno 1984: Riunione B'na B'rith a Parigi, prima delle elezioni europee, con Charles
Lederman (Partito comunista), Jacques Piette (Partito socialista) Nicole Chouraqui (Unione
dell'opposizione), Olivier Stirn (Intesa ecologica), Gerard Isral (deputato europeo, lista degli Stati
Uniti d'Europa). La dichiarazione di Oslo contro l'antisemitismo viene inviata a 3.000 candidati
europei dall'A.D.L.
- Dal 17 a120 gennaio 1985: Consiglio internazionale del B'na B'rith a Parigi, sotto la
presidenza di Philip Lax. Dominique Moisi, direttore generale dell'Istituto francese delle relazioni
internazionali, parla delle relazioni Est-Ovest. Una delegazione formata da Gerald Kraft, Daniel
Thirz, George Bloch, Philip Lax, Warren Eisenberg, Ham Musicant, Jaqueline Keller ricevuta dal
segretario generale dell'Eliseo, Jean Louis Bianco. Felicitazioni del presidente internazionale Gerald
Kraft a Franois Mitterrand. Ricevimento organizzato dall'U.F.A.B.B. alla presenza di Oliver Stirn.
- Settembre 1985: Nel B'nai B'rith Journal, intervista di due pagine a Harlem Dsir, presidente
di SOS Racisme.
- 29 ottobre 1985: Jacques Mdecin assiste a Nizza all'apertura del XXII Congresso del B'na
B'rith europeo e, l'indomani, offre un ricevimento. In tale occasione il sindaco di Nizza riceve la
medaglia onorifica del XIX Distretto alla presenza del presidente internazionale Gerald Kraft.
120

-30 ottobre 1985: Dibattito su "Combattere i nuovi razzismi" con Theo Klein, Ivan Leva,
Marek Halter.
- 31 ottobre 1985: Forum politico su "le minoranze e il dialogo EstOvest"; partecipa, in
particolare, Alexandre Adler.
- 22 gennaio 1986: Alla vigilia dell'assemblea generale dell'U.F.A.B.B. a Parigi, dibattito sul
tema "etica e politica", animato dal professor Roland Goetschel dell'Universit di Strasburgo II. Vi
partecipano Michel Charzat (segretario nazionale del Partito socialista), Christian Duroc
(rappresentante del presidente del M.R.G.), Michel Guillenschmidt (R.P.R. incaricato dei Diritti
dell'Uomo), Alain Madelin (P R. Ministro dell'Industria). Fu in tale occasione che quest'ultimo
dichiar che "non si parlava neppure di alleanze con il Fronte Nazionale") (25).
- Giugno 1986: Viaggio in Israele di Andr Rossinot, Ministro per le Relazioni con il
Parlamento. Sindaco di Nancy, invita al suo seguito due rappresentanti del B'na B'rith, Grard
Blum, presidente della comunit, e Monique Taillamder, vice presidente della loggia Jerusalem.
- Estate (?) 1986: Seymour Reich, presidente del Consiglio internazionale del B'na B'rith
ricevuto da Franois Mitterrand (tra gli altri, Tho Klein, presidente del C.R.I.F.), Jacques Chirac,
Primo Ministro, Franois Lotard, Ministro della Cultura e della Comunicazione, Claude Malhuret,
Segretario di Stato incaricato dei Diritti dell'uomo.
- Settembre 1986: Ricevimento al Comune di Troyes offerto dal sindaco e deputato del R.P.R.
Robert Galley in onore di alti responsabili del B'na B'rith, fra i quali Joseph H. Domberger, il Dr.
Nakache, il Dr. Meyer ecc. Dopo di allora, in seguito alla creazione di una loggia Rachi, stata
inaugurata una via con lo stesso nome, nonch un Istituto Universitario Rachi, inaugurato nel 1989
e un memorial Rachi nel 1990.
- Luglio 1987: Maurice Honigbaum, presidente del B'na B'rih europeo consegna la medaglia
del B'na B'rith a due giornalisti, Anne Sinclair e Ivan Leva, che sono "il simbolo e l'onore del
giornalismo francese" (26).
- 1988: Manifestazione contro la venuta di Yasser Arafat al Parlamento Europeo di
Strasburgo, orchestrata dall'A.D.L. Tra i manifestanti figura il sindaco di Strasburgo, Marcel
Rudloff.
- 13 marzo 1988: Conferenza "Libert per gli ebrei dell'U.R.S.S." organizzata dalla loggia
Elie Bloch di Metz. L'operazione ha il sostegno del senatore e sindaco Jean-Marie Rausch, Laurent
Fabius, Lionel Stoleru, e di due deputati della Mosella. Tra gli intervenuti figurano Annie Kriegel,
Guy Konopnicki, Alexandre Adler, Ralph Pinto ecc.
- 5 giugno 1988: Campagna "Una foresta per Israele" della loggia Moshe Dayan di Nizza.
Grande ricevimento in Prefettura alla presenza di Jacques Mdecin.
- Estate 1988: Kim Fridman, rifugiato sovietico, riceve un visto per Israele. sponsorizzato
dalla loggia Elie Bloch di Metz, "che ha potuto contare sull'efficace intervento" di Jean-Marie
Rausch, sindaco di Metz e Ministro del Commercio Estero, e di Denis Jacquat, deputato della
regione.
- 15 settembre 1988: Ricevimento solenne per Simone Veil, deputato europeo, alla loggia di
Livorno (Italia). "Simone Veil ha criticato la stampa italiana che non perde occasione per presentare
sempre gli avvenimenti sotto una luce sfavorevole a Israele" (Z').
- 21 maggio 1989: Conferenza delle logge B'na B'rith dell'Est, guidata dal giornalista Paul
Amar, a Pont--Mousson sul tema: "Poche storie: la storia, falso ed uso del falso". Prende tra gli
altri la parola l'avvocato Marc Levy, vice presidente della L.I.C.R.A. e presidente della sua commissione giuridica.
- 26 novembre 1989: Conferenza alla loggia Anna Frank "sotto l'alto patronato di Simone
Veil".
- 1990: Lionel Jospin partecipa a una cerimonia in memoria della Shoah organizzata da
Armand Amsellem, presidente della loggia Maimonide di Tolosa.
- 17 marzo 1990: discorso di Mons. Coffy, arcivescovo di Marsiglia, la vigilia dell'assemblea
generale dell'U.F A.B.B in quella citt.
121

- 19 novembre 1990: Giornata commemorativa e consegna del Premio Memoria della Shoah,
organizzata dalle logge Mamonide e Hanna Szns e dal consiglio generale della Haute Garonne.
Pierre Izard, presidente del consiglio generale consegna il premio, circondato dai responsabili del
B'na B'rith, tra cui Marc Aron.
- 9 gennaio 1991: Ladislas de Hoyo, presentatore alla rete televisiva T.F. 1, guida una
conferenza sul processo Barbie davanti alle logge Sam Hoffenberg e Dborah di Vincennes.
- 16 giugno 1991: Tavola rotonda organizzata dalle logge dell'Est della Francia sull'etica dei
mezzi di comunicazione di massa. In particolare vi partecipano Alain Hamon, famoso reporter di
R.T.L., Herv Brusini e Didier Epelbaum di Antenne 2, Jean- Pierre Langelier di Le Monde, JeanFrancis Held di L'Evnement du jeudi e Alex Derczansky, suocero di Jean-Yves Camus, di Esprit .
- 4 novembre 1991: Il primo premio letterario Emil Domberger 1991, patrocinato dal B'na
B'rith, viene attribuito a Bernard Henri Levy per Les Aventures de la libert (ed. Grasset) ed al
rabbino Marc Alain Ouaknin il cui padre, gran rabbino di Marsiglia, membro del B'na B'rith.
- 16 novembre 1991: Consegna della medaglia del B'na B'rith a Mons. Decourtray, primate
delle Gallie.
- 8 dicembre 1991: Conferenza di Charles Enderlin, corrispondente da Gerusalemme di
Antenne 2, di fronte alla Loggia Armand Kraemer del B'na B'rith.
- 9 aprile 1992: Conferenza del Conte di Parigi davanti alla Loggia B'na B'rith di Grenoble
sul tema "Riflessioni sulla Francia, Israele e la comunit ebraica" alla presenza di Richard
Cazanave, deputato R.P.R., Pierre Gascon, primo associato al sindaco di Grenoble, Alain Carignon
ecc. "I revisionisti sono creatori di un nuovo genocidio morale che li disonora tanto quanto i loro
predecessori, se non di pi (...). Il vostro apporto stato considerevole in tutti i campi (...) non vi
una grande causa in cui il vostro contributo non sia stato importante".
- 15 aprile 1992: Quarto anniversario della loggia Elie Bloch di Metz, con Marek Halter, sul
tema "La memoria e il presente".
- 26 novembre 1992: Cena di gala alla nuovissima Maison FranceIsral, diretta da Lionel
Stoleru, con il gran rabbino Joseph Sitruk, il deputato R.P.R. di Parigi, Claude Grard Marcus, il
Generale Darmon, presidente dell'Associazione Francia-Israele.
- 2 dicembre 1992: Prestigiosa tavola rotonda del B'na B'rith all'Htel de Lassay, residenza
del presidente dell'Assemblea nazionale, il socialista Henri Emmanuelli, con Simone Veil e Rita
Sussmuth, presidente del Bundestag, sul tema: "Farsi carico del passato per dirigere l'avvenire".
- 31 gennaio 1993: Conferenza di Pierre Andr Taguieff, organizzata dalla B'na B'rith e
dall'A.D.L.
- 3 marzo 1993: Riunione del Labby (giovani leader del B'na B'rith) e della loggia Lon
Blum all'Assemblea Nazionale, con Jean-Pierre Bloch, Pierre-Andr Taguieff (che non vi si
recher), Jean-Christophe Cambadlis, Alexandre Adler, direttore del Courrier International.
- 10 maggio 1993: A Grenoble, esposizione sul ghetto di Varsavia, inaugurata da Alain
Carignon, ministro R.P.R. per la comunicazione e presidente del consiglio generale dell'Isre.
- 14 giugno 1993: Inaugurazione dell'esposizione del B'na B'rith di Colmar sul ghetto di
Varsavia, alla presenza del deputato Gilbert Meyer, del sindaco C.D.S. di Colmar, Edmond Gerrer.
-17 ottobre 1993: Incontro al Senato in collaborazione con laTribune juive, in occasione dei
150 anni del B'na B'rith, sul tema delle relazioni tra Israele e i paesi arabi, con il patrocinio di
Franois Mitterrand. Oltre agli ambasciatori di Israele e d'Egitto, sono presenti Jean Kahn e
Dominique StraussKahn, ex ministro socialista dell'industria e del commercio con l'estero.
- 24 ottobre 1993: Giornata mondiale del B'na B'rith, in occasione dei suoi 150 anni. Gran
cena di gala a Washington sotto l'alto patrocinio di Franois Mitterrand (e di Bill Clinton, Richard
von Weizaecker, Helmut Kohl ecc.). In tale occasione Simone Veil, malgrado le sue responsabilit
pubbliche, essendo allora Ministro di Stato per gli affari sociali, la sanit e la citt, effettu il
viaggio per essere decorata con la medaglia d'oro del B'na B'rith.
101.

L'Htel de Lassay a disposizione del B'na B'rith


122

Per dare un'idea del potere e dell'influenza esercitata dal B'na B'rith, descriveremo qui una
delle sue ultime conferenze. Il 2 dicembre 1992, il B'na B'rith offriva un sontuoso ricevimento per
qualche centinaia di invitati molto privilegiati all'Htel de Lassay, la splendida residenza del
presidente dell'Assemblea nazionale che era all'epoca il socialista Henri Emmanuelli. Era previsto
l'intervento di due oratori prestigiosi che avrebbero parlato sul tema: "Farsi carico del passato per
dominare il futuro" (argomento che, in realt, si riduceva a un attacco in buona e debita forma alla
rinascita dell'idea nazionale in Europa). Gli oratori erano Simone Veil, primo presidente del
Parlamento Europeo nel 1979 e deputato europeo, e Rita Sussmuth, presidente del Bundestang
tedesco. Era previsto un "controllo" che non era svolto dagli incaricati alla sicurezza dell'Assemblea
ma dai membri del B'na B'rith. Il presidente dell'Assemblea offr una cena a diverse personalit, e
tutta la "crema" parigina si accalc alla conferenza, da Tho Klein a Jean-Pierre Elkabbach
(autorizzato ad entrare con la vettura), da Manek Weintraub, presidente della sezione francese del
Congresso mondiale ebraico, a Charlers Favre, consigliere di Mons. Decourtray, dalla giornalista
Sylvie Vormus alla sua consorella Danile Brem. Tra i deputati, oltre al senatore Emmanuel Hamel
(U.D.F.) figuravano Daniel Vaillant (P.S.), Ren Andr (R.P.R.), Andr Berthol (R.P.R.), Denise
Cacheux (P.S.), Andr Clert (P.S.), Ren Drouin (P.S.), Pierre Micaux (P.R.), Rolad Nungesser
(R.P.R.), Jean Seitlinger (U.D.F.), Jean-Pierre Worms (P.S.) ecc. (28).
Nella sua introduzione, Henri Emmanuelli, sottolineando il pericolo dell'avanzata
dell'"estrema destra" e parlando della disastrosa impotenza di fronte alla "bestia immonda che,
spudoratamente, risorge alla grande", afferm che "non basta la continuit del ricordo. Bisogna
altres che la democrazia si difenda vigorosamente, senza alcuna concessione, con i mezzi del
diritto, dell'interdetto e delle sanzioni". Assumendosene la colpa (in quanto tedesca), Rita Sussmuth
sottoline i pericoli dell'estremismo: "La Germania, vi allarma, ci allarma (...) Lo Stato deve usare
tutto il suo potere (contro i gruppi estremisti) e lottare per la democrazia (...). Pu darsi che ci siamo
svegliati troppo tardi. Tuttavia siamo capaci di difendere la democrazia". Preoccupandosi che "le
regole della democrazia (sembrino) impotenti a proteggerci", Simone Veil insist sul tema della
specificit dell'Olocausto "Ogni banalizzazione una porta aperta sulla possibilit che tutto
ricominci". La lotta per la memoria la sola garanzia contro "la ripetizione del peggio".

E' dunque necessario che il B'na B'rith e tutti i suoi membri facciano unosforzo per aderire alla
L.I.C.A.
Jean-Pierre-Bloch presidente del B'na B'rith e della Lega control'antisemitismo (L.I.CA. divenuta
in seguito L.I.C.R.A.).
102.
103.

LE STRANE CONNESSIONI DELL'A.D.L. CON LA L.LC.R.A.

Gli inizi in Francia dell'A.D.L.

Dal giugno 1949, su iniziativa dei responsabili della loggia France del B'na B'rith, il
bimestrale del B.B. France, Agir, pubblica nella maggior parte dei suoi numeri una piccola
inserzione a nome del Gruppo A.G.I.R. (Azione per la difesa della libert) che viene presentato
come la sezione francese dell'A.D.L. americana. "Dal momento che molti simpatizzanti hanno
espresso il desiderio di collaborare con noi sul piano della difesa dall'antisemitismo, si creato, a
margine del B'na B'rith, un gruppo di azione sociale cui stato dato il nome del nostro Bulletin
Agir". Come negli Stati Uniti, questo raggruppamento particolarmente attivo nel fornire dossier
che facilitino la condanna in giudizio di coloro che sono supposti essere "avversari". All'atto dei
primi processi antirevisionisti, per esempio quello intentato dalla L.LC.R.A. all'ex deputato
pacifista ed ex deportato Paul Rassinier, viene indicato che "in tale occasione il Centro (dell'A.D.L.
in Francia) ha fornito una importante documentazione per il processo ('). Come spiega David
123

Malkam, "lo scopo principale era quello di scoprire le fonti di finanziamento dei movimenti
xenofobi e di indicare i mezzi di difesa e di azione". Sembra tuttavia che l'A.D.L. in Francia non si
sia costituita come associazione indipendente, accontentandosi di disporre di una commissione
A.D.L. all'interno di ogni loggia B'na B'rith, organizzata sotto il patrocinio della Commissione
A.D.L. del XIX Distretto, finanziata al 60% dal B'na B'rith stesso. Presidente dell'A.D.L. europea,
che attiva a partire dal 1953, fu l'avvocato Georges Jacob, che era stato internato per cinque anni a
Lbeck e che aveva presieduto la loggia France del B'na B'rith (conserver la presidenza
dell'A.D.L. europea almeno fino al 1964). Fu lui che impose a ogni loggia di avere la sua
commissione A.D.L. Questa commissione europea disponeva gi all'epoca di un suo proprio "centro
di documentazione incaricato di lottare contro le manovre antisemite di una certa stampa e di certi
gruppi (e beneficiava della) collaborazione devota, attiva e vivace di M. J.-P Bloch e di M. Gaston
Kahn, ed era fulcro di un gran numero di associazioni ebraiche culturali, di culto e sociali" (2). Il
primo Comitato europeo permanente dell'A.D.L. fu creato nel 1966 al Congresso di Firenze del
B'na B'rith ('). Esso era formato da H. Guttmann (Francoforte), O. Herz (Vienna), Meyer Mnz
(Bruxelles), Olaf Grn (Copenaghen), George Jacob (Parigi), Peppo Joseph (Atene), W
Goldschmidt (Amsterdam), Maurice Rose (Roma), Sally Demborg (Oslo), Walter Hirschmann
(Stoccolma), V Frank (Berna).
104.

Un presidente comune per la L.I.C.A. e il B'na B'rith

A differenza di quanto avvenuto in altri paesi, l'A.D.L. non stata costituita come
associazione indipendente, dal momento che in Francia esisteva gi il suo equivalente, "braccio
armato del B'na B'rith", vale a dire la famosa Lega internazionale contro l'antisemitismo (L.I.C.A.)
che tardivamente aggiunger ai suoi obiettivi la lotta al razzismo (L.LC.R.A.) (4). Dal 1968 al 1993
il suo presidente stato Jean Pierre-Bloch, uomo politico che ritroviamo all'incrocio di numerosi
affari da pi di mezzo secolo. Iniziato alla loggia Libert del Grande Oriente di Francia nel 1929,
membro del Consiglio dei Diritti Umani, cumul il suo impegno massonico con la presidenza della
L.LC.R.A. fino al 1992 e di presidente del B'na B'rith fino al marzo 1981. Ne da allora presidente
onorario e continua a rappresentare il B'na B'rith in seno a diverse organizzazioni quali il Consiglio
rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (5). Segno della sua influenza fu, quando nel
1985 Jacques Chirac gli consegn solennemente la targa del bicentenario, la pi alta onorificenza
della citt di Parigi, il suo discorso fu ripreso dal B'ni B'rith Journal (6). Naturalmente il sindaco di
Parigi sottolineava le qualit eccezionali dell'uomo, facendo dell'adozione della legge Pleven - che
reprime ogni proposito xenofobo e l'incitazione all'odio razziale - "un grande momento della storia
nazionale" (6).
105.

La L.I.C.A. equivalente dell'A.D.L.?

Molti responsabili del B'na B'rith siedono inoltre alla L.I.C.R.A. Per esempio, Sam
Hoffenberg, che era succeduto a Jean-Pierre Bloch alla presidenza del B'na B'rith, era entrato a far
parte del Comitato centrale della L.LC.R.A. durante il Congresso annuale del 1975. Alcuni documenti attestano questa partecipazione, a volte evocata, ma fino a quel momento mai provata.
quanto si evince dalla lettura del bollettino interno dell'Unione francese delle associazioni del B'na
B'rith ('), alla voce "Notizie A.D.L." (di cui riproduciamo il facsimile a pag. 276). "Molte logge
svolgono un notevole lavoro nel quadro dell'A.D.L. aiutando l'espandersi dell'attivit della L.I.C.A.
Da quando la L.I.C.A. si trova sotto l'influenza del nostro Fratello Presidente Pierre Bloch, ex
ministro, essa offre un terreno particolarmente favorevole a interventi ed attivit i cui risultati sono
molto importanti". In seguito questa stretta collaborazione doveva ancor pi rafforzarsi, se i Fratelli
e le Sorelle del B'na B'rith hanno accuratamente seguito le consegne del loro presidente, Jean
Pierre-Bloch, consegne che erano state loro date in seguito delle decisioni prese nell'incontro
nazionale dell'U.F.A.B.B. del 4 -5 e 6 maggio 1973 a Parigi ("): " dunque necessario che il B.B. e
124

tutti i suoi membri facciano uno sforzo per aderire alla L.I.C.A. i cui effettivi sono oggi di 20.000
soci e le cui aspettative, grazie al B.B., sono per 50.000 (...). Sam Hoffenberg appoggia totalmente
l'appello di Jean Pierre-Bloch affinch in ogni regione siano formate sezioni della L.LC.R.A.".
Significativamente, la storia ufficiale della L.LC.R.A., Des hommes libres, stata co-redatta
da due dei pi alti responsabili del B'na B'rith, Ham Musicant e Jean-Pierre Allali. Quest'ultimo,
che attualmente vice presidente del B'na B'rith europeo, direttore di La Terre retrouve, collaboratore di Tribune juive per la rubrica giudaismo, membro del Comitato esecutivo del Distretto
XIX (Europa), membro della giuria del premio letterario W.I.Z.O. (donne sioniste). Presidente della
Loggia Saadia Gaon nel 1990, responsabile della commissione Cultura del B'na B'rith europeo e
responsabile del premio letterario Emile Domberger del B'na B'rith. Nel 1991 stato fatto cavaliere
dell'ordine delle Palme accademiche, su proposta di Lionel Jospin, allora Ministro socialista
all'Educazione nazionale. Il secondo coautore, Ham Musicant, giornalista e Direttore europeo del
B'na B'rith dal 1978. Discendente da una famiglia russo-polacca, allevato a Tolosa dai nonni
materni yddishfoni, proviene dal sionismo militante. Gi membro permanente dell'Agenzia ebraica,
stato assistente del consigliere all'informazione dell'Ambasciata di Israele a Parigi, cofondatore
del Centro d'informazione e documentazione Israele-Medio Oriente (di cui in passato fu presidente
Patrick Gaubert, incaricato della lotta antirazzista presso il Ministro dell'Interno Charles Pasqua).
Prima redattore capo aggiunto e poi redattore capo del B'na'i B'rith Journal, corrispondente
parigino dell'Agenzia di stampa europea ebraica e siede, come vice presidente, all'Associazione
mondiale dei giornalisti ebrei. In collaborazione con Claude Sitbon, direttore dei dipartimenti
dell'organizzazione e dell'informazione dell'Organizzazione sionista mondiale in Francia nel 19871988, ha messo a punto il club della stampa del B'na B'rith, collabora alla Revue de la presse,
bollettino bimestrale della commissione di studi politici del C.R.I.F. Nel 1991 ha diretto il settore
comunit-diaspora di Alternance, periodico mensile comunitario lanciato da Michle BleusteinBlanchet, figlia del fondatore di Publicis, Marcel Bleustein-Blanchet, e sorella di Elisabeth
Badinter, sposa del presidente del Consiglio costituzionale, Robert Badinter. I due autori mettono
naturalmente in evidenza l'azione dei Fratelli Jules Isaac (y) e Jean-Pierre Bloch. Durante il giro di
promozione del loro libro, essi beneficeranno di una doppia organizzazione, quella del B'na B'rith e
quella della L.I.C.R.A. Cos a Metz la conferenza stampa, seguita da un dibattito, sar organizzata
congiuntamente dalla Loggia Elie Bloch del B'na B'rith e della L.I.C.R.A. della Lorena (').
Il collegamento tra la L.I.C.R.A. e il B'na B'rith stabilito direttamente dal giornale
fiammingo In naam van de Vrijheid (A nome della libert), edito ad Anversa a partire dal 1980,
sotto l'egida di Charles Freifeld, George Mahler, Andr Gantman, Rik Claes, Moshe Leiser ecc.
Dalle indicazioni legali di questa lussuosa rivista, risulta infatti che si tratta di un organo comune
del B'na B'rith, dell'Anti Defamation League e della L.I.C.R.A. Nell'indice appare, quale
collaboratore principale, Le Droit de vivre, organo della L.I.C.R.A., il cui presidente Jean-Pierre
Bloch e il cui redattore capo George Nicod. Solo in seguito vengono gli altri collaboratori della
rivista, alcuni dei quali sono francesi, come Maurice Olender (").
Le Commissioni A.D.L. organizzano regolarmente riunioni e seminari, come il seminario dei
dirigenti dell'A.D.L. della regione Est tenuto a Strasburgo il 9 e 10 marzo 1985 e preceduto il
venerd da un "pasto sabbatico". Presero la parola i Fratelli Jean-Pierre Lambert, responsabile
A.D.L. della regione Est della Francia e presidente della Commissione A.D.L. della Loggia Ren
Hirscler di Strasburgo, George Bloch, vice presidente dell'A.D.L.E.F. (A.D.L. europea), Claude
Bloch, responsabile culturale del B'na B'rith dell'Est, Lon Abramowicz, consulente comunitario
dell'A.D.L.E.F. ('z) ed altri sul tema dei "pericoli attuali per la democrazia in Europa", rappresentati
in particolare dal Fronte Nazionale.
La riunione era stata preceduta da un seminario tenuto al Centro comunitario di Metz dove si
trovavano, tra gli organizzatori, Lon Abramowicz, Serge Serfaty della Loggia France (Parigi),
Lucy Abraham della Loggia Anna Frank (Parigi) ecc. Lo stesso al seminario di Pont--Mousson
dall'11 al 13 novembre 1988 organizzato dalle cinque Logge della Lorena del B'na B'rith, dove
presero successivamente la parola, per denunciare "i falsificatori (ossia i revisionisti) e i loro
125

metodi" storici e giornalisti noti come Paul Amar, Henri Amouroux, nonch Jean-Yves Camus o
Marc Levy, sotto la presidenza di Lionel Collet, presidente della Commissione A.D.L. del Distretto
XIX, "che percorre l'Europa per formare una rete di militanti (")". Lo stesso Collet organizza a volte
riunioni europee dell'A.D.L., come quella della met di novembre 1988 quando un seminario riun
circa ottanta "militanti", assieme a personalit quali David Dadonn, dell'Ambasciata d'Israele, e
all'avvocato Marc Levy, legale della L.I.C.R.A. (14).
106.

Creazione di un ufficio parigino dell'A.D.L. americana

La crescita in Francia del Front National che, nello spirito dei dirigenti ebrei americani stata
subito associata a una rinascita dell'antisemitismo e del nazismo, ha portato gli Stati Uniti a rivedere
questa politica nazionale, vale a dire quella di lasciare la denuncia e la sorveglianza dei loro nemici,
o supposti tali, alla L.I.C.R.A. e a non creare una vera filiale francese dell'A.D.L. americana. Come
avrebbe dichiarato il direttore aggiunto dell'A.D.L. Abraham Foxman, con grande disappunto di
alcuni responsabili comunitari francesi, "gli ebrei di Francia mancano di una visione continentale
dell'antisemitismo". Subito, fin da quando il Front National non era altro che un gruppuscolo e non
aveva ottenuto sostanziali risultati elettorali, l'A.D.L. si preoccup della rinascita di idee nazionali
in Europa e particolarmente in Francia. L'A.D.L. che aveva uffici in USA (la sua sede sociale
mondiale si trova a New York) e a Gerusalemme, decise allora di creare in Francia una sede
indipendente dell'A.D.L., un ufficio a Parigi, nel quadro di una Fondazione europea dell'A.D.L.,
l'A.D.L.E.F (Stichting Anti defamation League of B'na B'rith European Foundation) ed un ufficio
di collegamento con il Vaticano a Roma (che ebbe come direttore Theodore Freedman). Da allora
coabitano a Parigi l'A.D.L. del B'na B'rith, sotto teorico controllo francese, e l'A.D.L.E.F, di fatto
sotto controllo americano.
Sembra che l'origine esatta dell'A.D.L.E.F. risalga all'attentato di rue Copernic avvenuto a
Parigi nel 1980, almeno secondo un responsabile del B'na B'rith, Milton Viorst, buon conoscitore
della situazione francese, che si rec in Francia poco dopo l'attentato (15). Egli doveva precisare
(16) che nel corso del suo soggiorno aveva in particolare incontrato Pierre Kauffmann, segretario
generale del C.R.I.F., e l'avvocato Henri Hadjenberg, presidente del rinnovamento ebraico (destra
dura): "Qualche ebreo che occupa nella comunit ebraica (francese) posti direttivi - la maggior parte
appartenente alla generazione post bellica - si rivolto all'America per ottenere aiuto dall'A.D.L.
Dopo svariati mesi di discussione, l'A.D.L. ha deciso di aprire un ufficio a Parigi".
Le date corrispondono alla creazione ufficiale dell'A.D.L. del B'na B'rith di Francia, che
dovette essere autorizzato da un decreto del Ministro dell'Interno che porta la data del 4 settembre
1980 ("), dal momento che tutti i dirigenti erano di origine straniera. L'ufficio parigino copriva la
Francia, i Paesi scandinavi, i Paesi Bassi, la Svizzera e la Spagna. Installandosi in Europa, l'A.D.L.
newyorchese, per riguardo alla suscettibilit europea, si premur di negoziare accordi con i distretti
XV (Gran Bretagna, Irlanda) e XIX (Europa continentale) del B'na B'rith. In effetti, secondo i
regolamenti del B'na B'rith, i distretti sono indipendenti ed avrebbero dovuto avere normalmente il
controllo effettivo dell'A.D.L.E.F. Ogni paese ha in realt i suoi propri responsabili A.D.L., le
proprie sezioni A.D.L. cos che il Dr. Marc Aron, oggi presidente della sezione francese del B'na
B'rith, citato in alcuni documenti come presidente dell'A.D.L. del B.B. francofono nel 1979
quando l'associazione non era stata ufficializzata.
Altra cosa stupefacente, l'A.D.L.E.F, sebbene disponesse di un ufficio parigino e fosse
registrata in Francia, aveva la sua sede sociale ad Amstelveen, nei Paesi Bassi, con un capitale
sociale iniziale di 10.000 fiorini olandesi! E quanto era stato deciso nel corso della riunione del
B'na B'rith europeo a Bruxelles il 13 dicembre 1981. Il suo primo presidente fu Oscar Van Leer,
responsabile del B'na B'rith dei Paesi Bassi, mentre il vice presidente era George M. Bloch
(Strasburgo) ex presidente del XIX distretto del B'na B'rith. Al Consiglio d'amministrazione
appartenevano pure l'Inglese Werner Lash (Londra), il Dr. Marc Aron (Francia), Maxwell G.
Greenberg, ex presidente dell'A.D.L. (Los Angeles), Joseph Domberger, presidente del distretto
126

XIX del B'na B'rith, Daniel Kropft (Trieste), Burton Joseph e Jean-Pierre Bloch (membro
onorario). Nell'aprile 1982 si teneva a Londra la seconda riunione dell'A.D.L.E.F. Tra i partecipanti,
Shlomo Argov, Ambasciatore di Israele, il presidente del Board of Jewish deputies, Greville Janner,
Oscar Van Leer, i francesi George Bloch e Marc Aron, l'italiano Daniel Kropft. Tuttavia l'ufficio
dell'A.D.L.E.F. non fu ufficialmente registrato a Parigi che i128 maggio 1982.
La prima riunione del Consiglio di Amministrazione dell'A.D.L.E.F. si tenne a Parigi il 5
luglio 1982, nei vasti e sontuosi locali della sede dell'A.D.L. al primo piano di un palazzo al 148
della rue de Rennes, in presenza di Kenneth Bialkin, presidente mondiale dell'A.D.L., Abraham
Foxman, direttore generale aggiunto, l'ex presidente Maxwell E. Greenberg ecc. In tale occasione fu
condannato l'appello firmato da Pierre MendsFrance, Nahum Goldmann e Phillip Klutznick, che
pure era stato presidente del B'nai B'rith, in favore dell'apertura di negoziati diretti con l'O.L.P. Il
primo direttore inviato dall'A.D.L. degli Stati Uniti fu un giovane israeliano di origine inglese,
Stanley T. Samuels, detto anche Shimon Samuels, che mantenne la carica dal 1980 al 1986. Nato a
Londra nel 1945, laureato all'Universit ebraica di Gerusalemme e alla London School of
Economics nonch all'Universit della Pennsylvania, era stato direttore aggiunto dell'Istituto
Leonard Davis per gli affari internazionali all'Universit di Gerusalemme, direttore del Centro
d'informazione israeliano a Citt del Messico, responsabile dell'organizzazione sionista mondiale
per l'informazione rivolta alla Gran Bretagna, America Latina ed Estremo Oriente.
107.

II fallimento dell'innesto americano

La Direzione americana dell'A.D.L. richiede ai propri corrispondenti francesi rapporti utili ad


analizzare con precisione il pericolo rappresentato da Jean-Marie Le Pen. Il primo nel tempo
sembra essere stato quello di un "ricercatore francese", Eric Benmergui. Si tratta di un
memorandum di 480 pagine ('"). Conclusione: "Il risorgere dell'antisemitismo in Francia potrebbe
divenire una minaccia per l'insieme della comunit ebraica di Francia nel caso di una crisi
economica o politica". Il rapporto pretende provare un ritorno di sentimenti antiebraici all'indomani
della Guerra dei Sei Giorni. La causa principale dell'antisemitismo attuale sarebbe "l'ondata di
crescita dell'influenza di elementi estremisti di destra nel paese". Si fa pure notare come gli ebrei
siano minacciati dai terroristi, di destra come di sinistra, che, a volte, sommano le proprie forze,
essendosi constatati evidenti esempi di collaborazione tra la guerriglia palestinese ed elementi neonazisti. In cattivi termini con le istanze ebraiche francesi che non gradivano vedere organizzazioni
americane immischiate nei loro affari, Shimon Samuels non riusc troppo bene a barcamenarsi tra la
sua direzione newyorchese e le istanze europee del B'na B'rith, che poco a poco rifiut di pagare la
sua parte di spese. I legami erano tuttavia sufficientemente stretti perch l'A.D.L.E.F disponesse di
un certo numero di pagine in ogni edizione del B'ni B'rith Journal (agli inizi i testi erano in inglese,
in seguito in francese). Samuels dovette lasciare la Francia nel 1986 e rientr in Israele come
rappresentante dell'American Jewish Committee.
Robert Goldmann, che lo rimpiazz quale direttore dell'ufficio parigino dell'A.D.L., fu preso
direttamente a carico, dal punto di vista finanziario, dall'A.D.L. di New York dal momento che gli
obiettivi erano stati ridimensionati. In tale occasione l'A.D.L.E.F prese il nome di Ligue AntiDiffamation du B'na B'rith. Nato il 1 maggio 1921 a Reinheim (Germania), Goldmann aveva la
particolarit di essere nato in Europa ma di essere emigrato negli Stati Uniti. Egli conosceva dunque
le due culture ma, come Samuels, fallir nel compito d'impiantare in Francia l'A.D.L. americana e
dovr rientrare negli Stati Uniti nel 1988. Egli tuttavia, sotto l'egida del quotidiano Jour J (che
aveva rimpiazzato il Bulletin de l'Agence tlgraphique juive), riusc a far diffondere una rivista
periodica (pagata dall'A.D.L.) che era destinata a influenzare gli abbonati del quotidiano.
L'operazione era stata montata "dietro diretta richiesta di Tho Klein" (19). I soci erano il Consiglio
rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia, il Congresso mondiale e l'A.D.L. Una
pubblicazione in francese, che riprendeva documenti americani, doveva essere pure pubblicata
congiuntamente dall'A.D.L. e dal C.R.I.F.
127

La prima, che gi disponeva, come abbiamo visto, di diverse pagine all'interno del B'na'i
B'rith Journal, ha in seguito pubblicato un quaderno (in americano), inserito all'interno della
suddetta rivista e quindi il suo proprio foglio trimestrale denominato Rapporto per l'Europa, del
quale pare siano usciti una dozzina di numeri tra il 1987 ed il 1988 (20).
Redattore e direttore era Robert Goldmann, segretaria di redazione Jaqueline Slakmon.
Goldmann doveva anche usufruire dell'appoggio di svariate personalit americane espatriate in
Europa e di membri dell'A.D.L., quali John Schlesinger a Ginevra o Ernest Goldstein a Losanna
nonch di responsabili ecclesiastici come Mgr. Jean-Marie Lustiger. I rapporti dell'A.D.L. erano
inviati a circa cinquecento persone selezionate mentre gli studi pi confidenziali erano destinati a
settanta personalit (21). Al fine di camuffare il fallimento dell'A.D.L. in Francia, fu annunciato che
ormai, da New York, Goldmann dirigeva l'ufficio parigino dell'A.D.L.! Egli si recava
trimestralmente a Parigi e si tenne aperto un ufficio tre volte la settimana, sotto la direzione
dell'assistente di Goldmann, Jaqueline Slakmon, promossa direttrice aggiunta. L'ufficio chiuse
rapidamente e disparve dai documenti ufficiali mentre l'A.D.L.E.F. fu dissolta il 10 marzo 1987 in
seguito a una riunione del 5 marzo dello stesso anno. Le sue attivit passarono alla Ligue Antidiffamation du B'na B'rith, che a sua volta fu dissolta il 30 aprile 1990 in seguito alla decisione del
Consiglio di amministrazione dell'8 aprile.
108.

Il ritorno di Shimon Samuels

Per strana coincidenza, Shimon Samuels, direttore generale per l'Europa dell'A.D.L. dal 1980
al 1986, riapparir quasi subito come direttore per l'Europa del centro Simon Wiesenthal nonch
direttore della sua antenna parigina creata nel 1988, mentre sua moglie, Graciela Samuels, diveniva
direttrice internazionale di un'associazione medica ebraica, Hadassah.
In un'intervista (11), Samuels d un'idea piuttosto esatta dei suoi interessi all'A.D.L. e al
Centro cos come del suo lavoro, che certuni trovano sicuramente molto simile allo spionaggio
industriale: "Quando nel 1987 ho deciso di lasciare la direzione dell'A.D.L., ho proposto al Centro
Wiesenthal di applicare lo stesso programma (dell'A.D.L.) nell'ambito della sua nuova antenna a
Parigi, conscio che il tradizionale lavoro di ricerca dei criminali di guerra giunger al suo termine
naturale e che una nuova fase, ugualmente molto complessa, si proporr all'Europa: da una parte a
causa del fatto che la seconda religione nell'Europa Occidentale quella islamica, dall'altra in virt
dei prevedibili mutamenti nell'Europa dell'Est. Nel primo caso, ad esempio, mi parso chiaro che
l'importanza della popolazione musulmana, composta principalmente di immigrati, offriva un
terreno favorevole all'estrema destra per sostenere le sue tesi e che nessuno sorvegliava in
profondit il grado di possibile influenza degli integrismi mussulmani in Europa. Mi sono inoltre
augurato di poter sviluppare le attivit del Centro nel campo dei fornitori occidentali, specie
dell'Irak, di una tecnologia detta a "doppio uso", chimica, biologica e nucleare. Abbiamo allora
studiato il caso di 504 societ di 24 paesi occidentali che hanno effettuato tali vendite. Allo stesso
modo, l'estate scorsa abbiamo stabilito una lista di 300 societ degli stessi paesi che forniscono tale
tecnologia alla Siria, all'Iran e alla Libia. Infine, stiamo lavorando attualmente sullo stato del
pesante dossier di boicottaggio commerciale che colpisce Israele, con un certo successo".
Evidentemente, siamo ben lontani dalla filantropia e dagli scopi di elevazione dei valori morali
degli Israeliti, come indicato dagli statuti del B'na B'rith.
Disponendo di un budget di 50 milioni di dollari raccolti specialmente presso 385.000
famiglie ebraiche e usufruendo pure di svariati aiuti, provenienti in particolare dallo Stato della
California, il Centro Simon Wiesenthal stato fondato a Los Angeles nel 1977. Esso l'erede della
Fondazione Simon Wiesenthal, che contava 13.000 membri. diretto dal rabbino Meyer H. May
(direttore esecutivo) mentre Simon Wiesenthal, che stato messo da parte, dirige oggi il Centro di
documentazione storica di Vienna (-;). Editore del trimestrale anglofono Response, diretto dal
rabbino Abraham Cooper, egli dispone di sei filiali : New York, Chicago, Miami, Toronto,
Gerusalemme e Parigi ('). Lotta contro il fondamentalismo slamico ('s), il revisionismo, il
128

negazionismo, il risorgere dell'antisemitismo e della xenofobia nel mondo e tenta di ottenere


cambiamenti nella legislazione per la prevenzione e la repressione di "atti di esclusione" e in quella
relativa al boicottaggio commerciale di Israele. La sua apoteosi stata l'inaugurazione del Beit
HashoaMuseum of Tolerance, a Los Angeles, l'8 e il 9 febbraio 1993.
109.

Attivi nella denuncia

Nell'estate del 1992 veniva data alle stampe una curiosa opera dal titolo Les Droites
nationales et radicales en France (Le destre nazionali e radicali in Francia). Si tratta di una
minuziosa recensione dei partiti, personalit o dirigenti, dei bollettini e delle associazioni della
destra nazionale (con, evidentemente, un grande indice nominativo). L'editore del libro era la
Presses Universitaires de Lyon (P.U.L.), casa stimata per il rigore delle sue pubblicazioni. N prima
n dopo essa ha pubblicato o pubblicher un'opera polemica dello stesso tipo. Inoltre, tale soggetto
non rientra nel quadro di alcuna delle sue collane. Nessuno dei due autori era originario di Lione o
appartenente all'Universit, come di norma per le pubblicazioni della casa P.U.L.
La spiegazione della doppia eccezione figura nel risvolto di copertina. Vi si poteva leggere:
"Opera pubblicata con il concorso del B'na B'rith di Francia". Ora, il presidente del B'na B'rith di
Francia, il Dr. Marc Aron, un'influente personalit lionese. Come se ci non bastasse, il Dr. Aron
firmer la prefazione che d senso al libro, dal titolo: Le cercle vicieux del'exstrme droite (Il
circolo vizioso dell'estrema destra). In particolare vi si poteva leggere: "Quest'opera un vero
inventario dell'estrema destra in Francia, una guida indispensabile per tutti coloro ai quali
interessano le associazioni, pubblicazioni e dirigenti che si richiamano apertamente a tale
appartenenza ed anche le loro ramificazioni, collegamenti o alleanze". Come prova che si tratta di
un'opera ordinata dal B'na B'rith, gli autori hanno ceduto i loro diritti all'editore, ricevendone in
cambio un aiuto finanziario per lo stesso Ordine. In breve l'opera, in gran parte costituita da copia di
schede nominative della polizia (specie da pag. 61 a pag. 100), apparir, agli occhi di qualcuno,
come un lavoro di schedatura, di denuncia, degna di quella "polizia della mente" denunciata da
Annie Kriegel (26).
Questa politica risulta sistematica e concertata in Europa, dal momento che il B'na B'rith
europeo ha fatto pubblicare, sei mesi pi tardi, un'opera di denuncia dello stesso tipo in Germania
(27). Questa volont maligna di denuncia si manifesta chiaramente nel libro di David Malkam, che
distrugge, suo malgrado, l'idea di un rispettabile lavoro universitario nel quale avrebbero preferito
drappeggiarsi i due autori (28) parlando di "vera guida all'esplorazione dell'estrema destra
francese": "Erano cos esposti in chiaro i nomi ed i curricula vitae dei principali dirigenti e
movimenti di estrema destra, in piena luce, mentre questi giornali, bollettini, partiti, associazioni e
personalit preferivano finora il lavoro di scavo, nell'ombra".
La storia dei due autori non senza interesse. I1 primo, Ren Monzat (29) non si chiama
Monzat ma Ren Schrer. Suo padre il celebre cineasta Eric Rohmer, il cui vero nome Maurice
Schrer ed sua madre che si chiamava Monzat. D'altra parte Monzat risulta essere un affezionato
degli pseudonimi dal momento che si far chiamare Raymond La Science in Ras 1 `Front (mensile
anti Fronte nazionale di estrema sinistra). Studente all'Istituto di studi politici all'inizio degli anni
ottanta, Ren Monzat militava allora in seno all'Unef-ID e nella Lega comunista rivoluzionaria.
Nato nel 1958, si presenta come collaboratore dei Cahier Bernard Laazare, della rivista M (come
"marxismo) e di Politis. Nel 1991 Monzat firmer un'antologia, Enqute sur la droite estreme,
rifiutata dall'editore committente (Albin Michel). Il libro apparir poi a cura di Monde-Editions
(collana "Attualit"), specialmente grazie all'appoggio del giornalista Edwy Pelle, ex militante della
Lega comunista rivoluzionaria, gi redattore capo di Barricades, periodico della sua organizzazione
giovanile, "Le Giovent comuniste rivoluzionarie". Buona parte della documentazione utilizzata,
tanto per la prima come per la seconda opera, ricordano i dossier d'archivio sull'estrema destra
costituiti fin dalla sua fondazione dalla Lega comunista, che acquista sistematicamente tutte le
pubblicazioni di estrema destra (30).
129

Il secondo autore, Camus, lui pure nato nel 1958, diplomato all'Istituto di studi politici di
Parigi, un goy convertito al giudaismo a ventisette anni, avendo sposato la figlia di un
collaboratore israelita di Esprit Alex Derczansky. D'altra parte sua moglie, Annie-Paule Camus,
appartiene alla loggia Hatikva del B'na B'rith di Parigi (31). Membro della comunit ashkenazi di
Vincennes, Camus ha dapprima fatto parte del comitato di redazione di La Terre retrouve, organo
del partito dei lavoratori israeliano in Francia, ed ha militato nel Movimento liberale ebraico di
Francia (M.J.L.F.), che ha abbandonato nel 1986 per avvicinarsi ai ranghi del giudaismo ortodosso.
Ha egualmente fatto parte della commissione estrema destra della Lega dei diritti dell'uomo e in
quell'occasione ha collaborato alla sua rivista trimestrale Le Cri des hommes , prima di essere
sospettato, malgrado i suoi sforzi, di lavorare... per l'estrema destra.
Desideroso di darsi una statura di universitario e di politologo, generalmente non omette di
citare alcun contributo, anche infimo, che ha potuto portare a tal giornale o a tal libro. Omettendo
accuratamente di recensire i suoi articoli apparsi sul B'na'i B `rith Journal (;'), egli cita tra le sue
collaborazioni le pubblicazioni come quelle a Tribune juive (il suo primo articolo porta la data del
1984), Actualit juive, L'Arche, i Cahiers Bernard Lazare ecc. cos come i suoi rari articoli apparsi
su pubblicazioni non ebraiche, in generale assai poco importanti, come Article 31 (rivista di estrema
sinistra specializzata nella schedatura di militanti nazionali), Projet, Sens (rivista dell'Amicizia
giudeo-cristiana), Echanges o Golias (cattolico di estrema sinistra).
Ha inoltre redatto un capitolo dell'opera di Nonna Mayer e Pascal Perrineau, Le Front national
dcouvert (Pubblicazioni della Fondazione nazionale di scienze politiche, 1989), ha firmato
alcune note nel Dictionaire des grandes oeuvres politiques diretto da Franois Chatelet (P.U.F.,
1985), ha dato una certa collaborazione all'opera di Uwe Backes e Eckhard Jesse, Extremismus und
demokratie (Bouvier Verlag, Bonn, 1989) cos come al Rapporto annuale della Commissione
consultiva dei diritti dell'uomo 1991 (La Documentation franaise). All'occasione, fornisce
documenti a Le Monde, in particolare a Olivier Biffaud e Edwy Plenel, che "seguono" la destra
nazionale. Sollecito nell'essere ovunque presente, figura come uno degli animatori della Prima
convenzione contro l'intolleranza ed il fascismo, organizzata a Cannes il 2 e 3 marzo 1991 sotto
l'egida del Rassemblement europen contre l'intolrance et le fascisme (R.E.C.I.F.) assieme a JeanRobert Ragache (Gran Maestro del Grande Oriente di Francia), Elie Wiesel (grande amico del B'na
B'rith), al ministro socialista e frammassone Roger Bambuck ecc. Alla fine del 1992, Camus, ex
rappresentante sindacale divenuto incaricato di missione presso il direttore generale della Societ
d'economia mista di sviluppo della Citt di Parigi, diverr rappresentante permanente del
Concistoro centrale israelita di Parigi, nell'ambito del quale si occupa della comunicazione e delle
risorse, nel mentre prepara una tesi consacrata all'"integralismo cattolico e la politica".
110.

Un servizio parallelo per la schedatura delle destre nazionali

Il lavoro svolto sulle destre nazionali e radicali di Francia stato direttamente commissionato
dal B'na B'rith, ci spiega gli incessanti riferimenti al B'na B'rith (32) nelle varie note, le citazioni
dell'antisionismo, dell'antisemitismo ecc. che sarebbero l'ossessione dei militanti nazionalisti. La
prima parte del lavoro consiste in schede di polizia sui militanti nazionali, il resto un inverosimile
lavoro da formica o da benedettino volto a schedare i bollettini, anche i pi insignificanti, che a
volte hanno una tiratura di cinquanta copie. Con tutto ci si dimostra quanto la destra nazionale sia
seguita, spiata, indagata, schedata.
Questa ossessione della schedatura provata da un curioso documento, in parte pubblicato
dalla rivista Elments (33). Lo pubblichiamo qui di seguito nella sua intierezza, ma lasciamo a
questa rivista, vicina alla Nuova Destra, la presentazione di questo testo che ci asterremo dal commentare dal momento che si spiega da solo: Nel 1981, all'indomani dell'arrivo al potere dei
socialisti, (Camus) invia a Gaston Defferre, allora ministro (socialista) dell'Interno, una nota
confidenziale, firmata assieme a Michel Calef e Anne Topart, per offrire i propri servizi
contrattuali. Vi si annuncia intenzione di creare una "struttura di riflessione e d'informazione che si
130

occupi delle attivit dell'estrema destra francese". L'esposizione dei motivi di tale iniziativa
sottolinea, tra l'altro, che "la rete estremamente stretta delle relazioni tra la Nuova Destra e la stampa, l'editoria e il mondo intellettuale, resta solo imperfettamente conosciuta" (sic). Per ovviare a tale
deprecabile carenza, Camus suggerisce di creare una "unit" chiamata a funzionare "a lato del
quadro politico esistente". "La nostra cellula - egli spiega - dovr avere a disposizione un posto da
incaricato di missione e di consigliere tecnico nel gabinetto del ministro; prevista un'quipe
pluridisciplinare di cinque persone. indispensabile un collegamento con il Ministero della
Giustizia, della Difesa e dell'Educazione nazionale, cos come con la Direzione dei Servizi Segreti".
La nota precisa: "L'incarico di raccolta d'informazioni, d'infiltrazione e di prevenzione di atti illegali
compete naturalmente ai Servizi Segreti. Non nostra intenzione soppiantare questa struttura, ma
piuttosto di completare la sua azione" (...). Alla fine viene il bello: "Per quel che riguarda la Nuova
Destra, che innanzi tutto una manifestazione di intellettuali, l'azione poliziesca resta inadatta (sic):
il nostro scopo sar quello di completare la necessaria azione della polizia con l'uso delle
informazioni, che essa avr raccolto, nei confronti del governo e del pubblico".
Ignoriamo quale fu la risposta del ministro dell'Interno dell'epoca o dei suoi successori a
questa stupefacente richiesta (che raccomandiamo di leggere, riga per riga, matita alla mano). Si
noter tuttavia che il lavoro svolto per conto del B'na B'rith, attraverso Droites nationales et radicales en France ne lo specchio fedele. Alcuni noteranno altres le strane analogie di questo
progetto di servizio, semi ufficiale e semi-clandestino di schedatura e di sorveglianza, con la rete di
spionaggio messo a punto negli anni cinquanta-sessanta negli Stati Uniti dall'Anti Defamation
League of B'na B'rith e scoperta solamente l'anno scorso. (34).

Hanno introdotto nel Parlamento europeo la destra pi rivoltante, che crea un centro di
propaganda di odio e di intolleranza. Ci compete ormai di seguire da vicino tutte le attivit, le
dichiarazioni e gli eletti del Front National.
Inoltre, s'impone una sorveglianza sui loro interventi al Parlamento europeo e sui loro viaggi nei
diversi paesi del mondo come rappresentanti dell'Europa. In effetti, c' da temere che questo
gruppo estremista possa servire a galvanizzare tutti i movimenti xenofobi razzisti e neo-nazisti per
dare una hase legale ad azioni violente e far partire di nuovo il terrorismo internazionale.
Sam Hoffenberg, presidente del B'na B'rith di Francia, dopo le elezioni europee del giugno 1984.
111.
112.

IL "GIURAMENTO DEI B'NAI B'RITH"

Uno Strano Comunicato

All'indomani delle elezioni legislative del marzo 1986, che si svolsero con scrutinio
proporzionale, si poteva leggere su Le Monde del 26 marzo (documento che pubblichiamo
integralmente a pagina 289) ('): "L'elezione di trentacinque deputati del Fronte Nazionale
all'Assemblea Nazionale ha provocato le reazioni delle organizzazioni ebraiche (...). Infine, le
associazioni B'na B'rith lanciano un appello alla vigilanza, attirano l'attenzione dei partiti della
nuova maggioranza sulla necessit di evitare ogni tentazione di voler riprendere gli slogan estremisti sull'insicurezza e le idee xenofobe nei confronti degli immigrati" e "ricordano ai
rappresentanti di quei partiti gli impegni presi, nel corso dei forum del B'na B'rith, davanti alla
comunit, dichiarazioni ribadite dopo la proclamazione dei risultati del voto, di non allearsi in alcun
caso con il Front National".
Si trattava di un comunicato tronco, di cui ecco il testo integrale (2): "I risultati di scrutinio
per ora conosciuti, sono caratterizzati da un'inquietante ascesa del Front National. Questo
movimento ha manifestato con veemenza le sue idee ed ha attaccato violentemente tutti i partiti
politici, senza risparmiarne alcuno. Si trattava tuttavia di un voto democratico, espresso nella calma,
131

da elettori coscienti delle loro responsabilit, prova che le istituzioni repubblicane hanno funzionato
bene. Il B'na B'rith lancia un appello alla vigilanza, attira l'attenzione dei partiti della nuova
maggioranza sulla necessit di evitare ogni tentazione di riprendere gli slogan estremisti
sull'insicurezza e le idee xenofobe verso gli immigrati, ricorda ai rappresentanti di questi partiti
l'impegno preso nel corso dei forum del B'na B'rith davanti alla comunit, dichiarazioni ribadite
dopo la proclamazione dei risultati del voto, di non allearsi in alcun caso con il Front National".
L'articolo di Le Monde fu ripreso e commentato l'indomani da un solo quotidiano, Present,
che condivide i valori difesi dal Front National. Il suo direttore, Jean Madiran, ed i suoi
collaboratori, dovevano tornare sull'argomento a varie riprese ('). Essi pubblicarono anche un
opuscolo destinato a far conoscere i disegni di questa associazione, fino ad allora totalmente
sconosciuta ai francesi, sia che fossero vicini al Front National oppure no (). L'articolo fece furore
nelle riviste nazionaliste cos come nei vari bollettini e periodici del Front National (5), tanto che il
presidente del Front National, Jean-Marie Le Pen, fece in seguito, nel corso di vari discorsi ed
interviste, allusioni molto chiare al famoso "giuramento del B'na B'rith". In un comunicato (')
parlando del rifiuto di ogni rinuncia d'alleanza dei partiti della destra classica con il suo movimento,
affermava: "obbediscono agli ordini del B'na B'rith". Denunciato a causa di un'intervista rilasciata a
Present (') nella quale parlava di "internazionale giudaica", nel corso del processo doveva
specificare (") cosa intendeva dire, cio: "l'internazionale massonico-ebraica del B'na B'rith". Allo
stesso modo, nel suo editoriale di La Lettre de Jean-Marie Le Pen, scrive: Questa minoranza
potente ed occulta ha scelto di costruire all'interno del popolo francese delle barriere invisibili (...)
questa stta riuscita a far accettare ai partiti della destra classica un patto detto "repubblicano" o,
pi falsamente `morale', che impedisce ogni accordo con il Front National (9).
Ma a cosa faceva realmente allusione il B'na B'rith a proposito di "impegni"? Di fatto a una
riunione privata dell'Unione francese delle associazioni B'na B'rith (U.F.A.B.B.) tenutasi a Parigi il
sabato 25 gennaio 1986. Lo spiega l'Agenzia telegrafica ebraica (10) che indicava in particolare:
Nessuna alleanza con il Front National. E quanto affermato da Alain Madelin davanti ai delegati
dell'Assemblea generale dell'Unione francese delle associazioni B'na B'rith (...). Il delegato
generale del partito repubblicano era stato invitato a partecipare a una tavola rotonda sul tema "etica
e politica", insieme a Michel Charzat, deputato di Parigi, segretario nazionale del partito socialista,
a Christian Duroc, delegato del Movimento dei radicali di sinistra, e a Michel Guillenschmidt,
delegato per le destre dell'Uomo del R.P.R..
Se impossibile avere le prove che ci sia stato un giuramento, nel senso stretto del termine,
dal momento che avrebbe avuto luogo in una riunione di loggia chiusa, si sa che vi stato almeno
un impegno solenne da parte dei rappresentanti di diversi partiti politici contro il Front National.
D'altronde, l'ostilit della comunit ebraica verso questo partito non un mistero ("). Vi sono prove
sufficienti sull'"antilepenismo" del B'na B'rith, raramente se non mai citate, per evitare l'accusa di
un'attitudine oltranzista che rischierebbe di togliere credibilit a contrario alle considerazioni,
peraltro giustificate, che possono essere fatte nei riguardi del B'na B'rith. I1 governo di Jaques
Chirac, prendendo il problema sotto gamba, o non trattandolo per niente, doveva peraltro portare
acqua al mulino di quelli che cominciavano ad inquietarsi del ruolo, reale o supposto, dei Fratelli.
Nel luglio 1986, poco dopo le elezioni, un deputato del Rassemblement National, il Dr. Guy
Herlory, fece un'interrogazione scritta al Primo Ministro nella quale si poneva il problema
dell'ormai famoso "impegno preso davanti al B'na B'rith".
Caso rarissimo, l'interrogazione non ricevette mai risposta dal Primo Ministro, sebbene il
deputato, in mancanza di riscontro, avesse riproposto la questione (12)!
Il dossier assunse tanta importanza che il presidente del B'na B'rith, il Dr. Marc Aron, dovette
tentare di sgonfiare l'affare, minimizzando i reali fini del suo gruppo e moltiplicando i condizionali
(13). "Naturalmente non vi sono mai stati patti tra uomini politici e il B'na B'rith. I1 B'na B'rith
un'associazione con molteplici attivit, filantropiche, culturali ecc. Di tanto in tanto riceve degli
invitati che possono anche essere uomini politici. Vi possono essere uomini politici che hanno
detto, a titolo individuale, che non concluderebbero mai alleanze con il Front National.
132

Naturalmente ne siamo molto contenti. Ma ci non li impegna assolutamente con un patto. Se lo


fanno, suppongo che sia in piena libert di spirito e di coscienza, e ci bene (...). Non so quale
sarebbe l'uomo politico cos stupido da firmare un patto con un'associazione umanitaria".
Si gioca evidentemente con le parole. Come ogni lettore di questo libro constater
personalmente, il B'na B'rith, da una parte, non si piazza spontaneamente tra le "associazioni
umanitarie" al fianco di Medici nel mondo, Croce Rossa Internazionale o ATD-Quarto mondo.
D'altra parte, l'Ordine prende posizioni politiche dichiarate nei suoi comunicati. A partire da
quell'incontro del marzo 1986, che fa riferimento al colloquio del gennaio dello stesso anno nel
corso del quale uomini politici si erano impegnati dalla tribuna, comunicato che l'attuale presidente
sembra aver totalmente dimenticato.
Si noter che si tratta di un'altra versione del "giuramento del B'na B'rith", assolutamente
ridicola visti gli errori grossolani che riporta. ribaditi da David Malkam, lo storico ufficioso del
B'na B'rith (il quale tuttavia conferma il famoso impegno). Ci sia permesso citarlo: "Il 26 marzo
1986 Sam Hoffenberg (...) organizz un dibattito con rappresentanti di forze politiche democratiche
(sic), di destra e di sinistra. Tra di loro figurava Alain Madelin, futuro ministro dell'Industria del
Governo che sarebbe uscito dalle urne. Sam Hoffenberg insistette sulla paura che pervadeva gli
ebrei di Francia che dovevano assistere impotenti, trent'anni dopo la Shoah (quarantatr anni dopo
sarebbe senza dubbio pi giusto N.d.a.) a un'alleanza tra la destra classica e l'estrema destra, razzista
ed antisemita; egli chiese allora ai due rappresentanti della destra che erano presenti di chiarire
questo punto e di precisare meglio la loro posizione esatta riguardo a un'eventuale alleanza con
l'estrema destra. Essi risposero che non ci sarebbe stata alcuna alleanza di quel tipo, affermazione
che, l'indomani, fu oggetto di un comunicato stampa. Ci caus il dilagare senza fine dell'odio anti
B'na B'rith nella stampa di estrema destra" (").
Qualche settimana prima (15), lo stesso Marc Aron aveva dichiarato che le proposte di JeanMarie Le Pen rivelavano una "follia furiosa" e "un discorso demonizzante". In quel momento, la sua
organizzazione non era ancora, come invece doveva dichiarare in seguito, una "associazione
umanitaria" ma una associazione retta dalla legge del 1901 (che) si consacra alla difesa dei diritti
dell'uomo (sia ebrei che non ebrei) e alla lotta contro il razzismo e l'antisemitismo. Non si tratta di
un'organizzazione massonica e non ha nulla della "minoranza potente ed occulta" come pretende il
leader del Front National.
113.

Sorveglianza costante del Front National

In realt, non era la prima volta che il B'na B'rith e l'Anti Defamation League (vedere il
capitolo consacrato all'A.D.L. francese e alla L.LC.R.A.) prendevano posizione contro il Front
National, dal momento che, a partire dalle elezioni europee del 1984, avevano annunciato una
"sorveglianza" quasi poliziesca del F N. e dei suoi membri, un fine evidentemente insolito per
un'associazione umanitaria. Mettendo direttamente in causa i media, Sam Hoffenberg, presidente
dell'U.F.A.B.B., aveva denunciato, nel giugno 1984 (16) l'ingresso democratico degli elettori del
Front National al Parlamento europeo: "Alcuni mezzi di comunicazione hanno banalizzato il Front
National ed altri gli hanno fornito una copertura intellettuale. In tal modo si introdotta nel
Parlamento europeo la destra pi ripugnante, che crea un centro di propaganda di odio e di
intolleranza. Ormai ci compete di seguire da vicino tutte le attivit, le dichiarazioni e gli eletti del
FN. Inoltre, s'impone una sorveglianza dei loro interventi al Parlamento europeo e dei loro viaggi
nei vari paesi del mondo nella loro veste di rappresentanti dell'Europa. In effetti c' da temere che
questo gruppo estremista possa servire a galvanizzare tutti i movimenti xenofobi razzisti e neonezisti per fornire una base legale ad azioni violente e a dare l'avvio a un nuovo terrorismo
internazionale".
Invero la "sorveglianza" del partito di Jean-Marie Le Pen era cominciata gi prima delle
elezioni europee del 1984, quando niente lasciava ancora presagire un folgorante emergere delle
idee nazionaliste. Due mesi prima, il 15 aprile 1984, a Milano, nel corso del consiglio della
133

Fondazione europea dell'Anti Defamation League del B'na B'rith (A.D.L.E.F.), che si svolse alla
presenza di Abraham Foxman, direttore nazionale aggiunto dell'A.D.L. e direttore dei suoi affari
internazionali, fu presentato un rapporto circostanziato, intitolato Jean-Marie Le Pen: penetrazione
dell'estrema destra in Francia. Spiegava il suo autore, Shimon Samuels ("): "Negoziare accordi con
elementi estremisti per ragioni di convenienza politica rendere un cattivo servizio alle tradizioni
parlamentari democratiche". Il diktat anti EN. veniva messo in atto prima ancora della sua
affermazione. Alla ripresa di settembre, l'A.D.L. ritornava sull'argomento, con un lungo articolo di
Frank Reiss, direttore del dipartimento degli affari europei dell'A.D.L. dal titolo: "Il Front Nazional
francese e le elezioni europee" ('"), dove si precisava che "l'A.D.L. non si contenter di prestare
un'attenzione superficiale a questo gruppo cos come ai suoi dirigenti".
Altri rapporti, molto pi confidenziali, fondati su schedature sistematiche di certi quadri o
dirigenti del Front National, dovevano essere realizzati in seguito per conto del B'na B'rith o della
sua filiale, l'A.D.L. cos che alle elezioni presidenziali del 1988, Jean-Yves Camus, "un esperto
nello studio dei partiti estremisti", secondo A.D.L., redasse un rapporto ultra confidenziale, in
lingua inglese, Il movimento Le Pen in Francia: fazione neo-nazista, razzista e antisemita, 19721987, nel quale era elencata la maggior parte dei vecchi membri di partiti di estrema destra o dei
collaborazionisti. "Questa vera inchiesta di polizia, doveva notare un settimanale ('y), che scheda i
principali responsabili nazionalisti, dimostra bene la paranoia dell'A.D.L. secondo la quale il solo
obiettivo del Fronte Nazionale la distruzione d'Israele e la scomparsa degli ebrei". Si leggeva:
"Nel 1986 il Front National ha ottenuto 33 seggi all'Assemblea, in parte grazie alla strategia di
Stribois consistente nel tenere un basso profilo sul Medio Oriente e sul problema giudaico, e inoltre
concentrando gli attacchi sugli immigrati nord-africani. Tuttavia, dopo il 1987 si sono rifatti vivi
alcuni estremisti-chiave, senza che il fatto fosse notato. Non una coincidenza se,
contemporaneamente, lo stesso Jean-Marie Le Pen diventato pi esplicito riguardo alla "lobby
ebraica" ed ha concluso dicendo che "le camere a gas erano un dettaglio nella storia della guerra"
(...). Il Front National resta un partito ultra nazionalista estremista che, sotto l'immagine populista di
Jean-Morie Le Pen, conserva un nocciolo profondamente razzista e antisemita composto da
strateghi e subalterni". Robert Goldmann, direttore dell'A.D.L. a Parigi, invi una decina di
esemplari di questo studio confidenziale ai responsabili americani del movimento, con un
commento dello stesso tipo: "La Francia il solo paese occidentale con un potente partito di
estrema destra. Il suo programma non contiene ufficialmente piani antisemiti, ma la sua ideologia e
i suoi principali leader hanno elementi di antisemitismo (...). A tutti i livelli non stata una bella
giornata per la Francia, n per gli ebrei, n per gli stranieri e le minoranze".
In seguito lo stesso Jean-Yves Camus doveva tornare regolarmente sull'argomento, per conto
del B'na B'rith e dell'A.D.L. Per esempio un suo intervento a un seminario europeo dell'A.D.L. era
ripreso e riassunto nella rivista del B'na B'rith con il titolo: Denominatore comune: l'antisionismo
(`). La tesi che vi viene sostenuta chiara: l'antisionismo, semplice maschera per l'antisemitismo,
sarebbe il denominatore comune del Front National, della Restauration Nationale, di ChrtientSolidarit, di Troisime Voie, della Nuova Destra e... di certi militanti dell'estrema sinistra o
ultrasinistra, quali Jaques Vergs, Pierre Guillaume ecc. L'anno seguente lo stesso Jeaan-Yves
Camus, chiosava di nuovo a proposito di un supposto "non detto", in un articolo intitolato Il vero
programma del Front National (z'). Per lui, "al di l della denuncia di coloro che chiama `i cavalieri
dell'Apocalisse' (...) Jean-Morie Le Pen vuole mettere in opera un progetto di societ autoritaria,
fondata sull'esclusione e sull'ineguaglianza". L'A.D.L., infaticabile, tornava sul Front National nel
1991, in particolare sulle sue cinquanta proposte sull'immigrazione, con un nuovo rapporto, la
Francia di Jean-Morie Le Pen: un problema nazionale con implicazioni europee (22). I1 Front
National viene definito brutalmente come "movimento xenofobo, razzista, antisemita" e Jean-Marie
Le Pen come "campione e modello della retorica razzista e xenofoba e dell'incitamento all'odio
nell'Europa Occidentale". Ancora, il B'na B'rith di Francia stato direttamente all'origine dell'opera
di Jean-Yves Camus e Ren Monzat Le destre nazionali e radicali in Francia, vera compilazione di

134

schede di polizia e di documenti diversi sui dirigenti, pubblicazioni e gruppi supposti appartenere a
tale famiglia politica (23).
114.

Il B'na B'rith all'origine della legge Fabius-Gayssot

Il B'na B'rith ha pure largamente contribuito all'adozione della legge Fabius-Gayssot del 13
luglio 1990 che istituisce il delitto di opinione revisionista (vale a dire la proibizione di ogni ricerca
storica che voglia mettere in discussione, interamente o solo in parte, il giudizio del Tribunale di
Norimberga ed in particolare l'esistenza di camere a gas durante la Seconda Guerra mondiale nei
Paesi dell'Est): "Esso (il B'na B'rith) si distinto in questi ultimi anni per le azioni senza sosta
contro i revisionisti ed il loro lavoro di disinformazione sulla Shoah (Z4)". Il revisionismo storico
stato sempre seguito, a livello mondiale, dal B'na B'rith e dall'A.D.L. Per esempio, Abraham
Foxman, direttore dell'A.D.L., si era preoccupato di spedire dagli Stati Uniti una lettera di protesta
al Rettore dell'Universit di Nantes ed al ministro dell'Educazione, Alain Devaquet, per chiedere
che fosse tolto il titolo di dottore allo storico Henri Roques "che nel suo lavoro nega lo sterminio
degli ebrei per mano dei Nazisti" (25). La Loggia Mazeltov del B'na B'rith di Parigi domandava
ugualmente "con estrema fermezza" la condanna di questa tesi, e l'Unione Francese delle
Associazioni del B'na B'rith (U.F.A.B.B.) partecipava alla manifestazione di protesta organizzata
davanti al Memorial del martire ebreo ignoto a Parigi. Nel settembre 1987 il B'na B'rith, soddisfatto
di vedere "la classe politica francese ed europea" condannare quello che definiva "le dichiarazioni
calunniose di Le Pen sulla Shoah" chiedeva la promulgazione di una legge speciale che
condannasse ogni ricerca storica critica indipendente su certi episodi ed avvenimenti della Seconda
Guerra mondiale, in particolare sulle camere a gas: "Noi invitiamo il nostro governo a presentare
all'Assemblea Nazionale una legge che preveda la condanna di ogni pubblicazione e di ogni
discorso discriminatorio di carattere razzista o antisemita. Questa legge comporter in specie una
severa condanna di ogni negazione dello sterminio del popolo ebraico o la banalizzazione della
storia di quell'epoca". Il B'na B'rith sarebbe stato esaudito qualche mese dopo grazie al duo FabiusGayssot a alla sua legge Faurissonia.
115.

Le Pen, primo revisionista di Francia

Di fronte allo sviluppo della ricerca statunitense che rimetteva in causa l'olocausto, tramite
organizzazioni quali l'Institute for Historical Research, The Committee for open debate on the
Holocaust ecc., e ad analoghe ricerche in diversi paesi del mondo (Canada, con Ernst Zndel, Italia,
Spagna, Austria ecc.), la sezione del B'na B'rith specializzata nelle inchieste, l'A.D.L., ha creato la
sua propria rivista, Dimensions, che ha il sottotitolo "una pubblicazione di studio sull'Olocausto".
Sotto l'egida del Centro Internazionale Braun di studi sull'Olocausto, che ha fondato nel 1977,
l'A.D.L. diffonde e distribuisce nelle scuole centinaia di migliaia di opuscoli, organizza conferenze,
seminari ecc. Per dare un'idea dell'importanza del suo lavoro di propaganda, si noter che l'A.D.L.
dispone pure di un suo proprio catalogo di libri e film, L'Olocausto in immagini e film. Realizzato
da Judith Herschlag Muffs, vice direttrice della sezione A.D.L. delle relazioni interreligiose, e da
Dennis L. Klein, direttore del centro di studi internazionali sull'Olocausto, comprende non meno di
158 pagine, due sottodivisioni, 475 temi differenti (tra cui un film su Ivan il Terribile, alias John
Demjanjuk) ecc. La prefazione di Elie Wiesel. Quest'ultimo, premio Nobel per la pace, scrive:
"Per anni alcuni genitori fecero del loro meglio per proteggere i propri figli da un tema giudicato
troppo deprimente. Di colpo, la situazione cambiata. I1 tema dell'Olocausto non pi tab.
affrontato liberamente e a volte anche discusso con troppa leggerezza. I giovani non vogliono pi
essere protetti ed esigono di sapere tutto circa quegli avvenimenti".
Il B'na B'rith ha inoltre ottenuto che il Ministero della Difesa realizzi, in accordo con l'Ordine
ed in forma largamente ispirata dall'A.D.L., una guida destinata alle forze armate americane, I
giorni del ricordo (Days of remembrance), che deve servire a organizzare cerimonie in memoria
135

dell'Olocausto nonch programmi d'informazione rivolti ai soldati. Questo manuale di 144 pagine
ormai automaticamente incluso nella formazione militare delle reclute americane. L'A.D.L. del
B'na B'rith ha pure creato una "task force" speciale, incaricata della ricerca di vecchi responsabili
nazionalsocialisti, che lavora direttamente con i servizi del Ministero della Giustizia, in modo da
fornire i documenti e i testimoni necessari alle azioni penali (26).
L'Anti Defamation League of B'na B'rith ha pure pubblicato diversi opuscoli e svariati
voluminosi rapporti sul tema dell'Olocausto e della sua rimessa in discussione, in modo da
combattere efficacemente i progressi del revisionismo. Le due principali opere diffuse sono:
Reinventare la grande menzogna e Gli apologeti di Hitler. La propaganda antisemita e il "revisionismo" storico (27). Si noter che il secondo rapporto, ritenuto il rappresentante della "verit
vera" sull'Olocausto, presenta in copertina una "foto ingannevole". Si tratta della famosa foto di un
bambino ebreo con un berretto, le braccia alzate, con un gruppo di soldati tedeschi dietro di lui
(11`). Una foto universalmente nota, che si crede essere stata scattata durante l'insurrezione nel
ghetto di Varsavia e che simbolizza ammirabilmente l'Olocausto dei bimbi ebrei durante la seconda
guerra mondiale. Tuttavia assai meno noto che questa foto non stata presa nel ghetto di Varsavia
ma al suo esterno, in prossimit della stazione e che il ragazzino della foto, che si chiamava Tsvi
Nussbaum, non stato gasato ma vivo dal momento che abita a New York dove esercita la
professione di medico (29).
Al di fuori di tutte le discussioni circa la veridicit o la falsit delle tesi in discussione (cosa
assolutamente proibita in Francia dopo l'entrata in vigore della legge Fabius-Gayssot), lecito
interrogarsi sul contenuto di queste due opere, e pi in particolare sui capitoli dedicati alla Francia,
in entrambi i volumi, e intitolati I "Revisionisti" francesi, che sono praticamente la copia l'uno
dell'altro e portano tre intestazioni che intendono presentare i tre principali rappresentanti della
scuola storica revisionista francese: Robert Faurisson, Henri Roques... e Jean-Marie Le Pen (`). In
tal modo, Jean-Marie Le Pen, leader di un partito politico francese e deputato al Parlamento
europeo, agli occhi del lettore, messo sullo stesso piano dei due principali storici revisionisti
mondiali, autori di svariate opere o articoli sul tema, e che hanno consacrato molti anni della loro
vita alla ricerca. Questo devastante effetto viene ottenuto tramite una dichiarazione largamente
mutilata: alcuni degli esempi pi inquietanti della retorica "revisionista" sull'Olocausto, quali sono
emersi sulla scena pubblica in questi ultimi anni, hanno avuto voce tramite il leader del Front
National francese di estrema destra Jean-Marie Le Pen. Sebbene questi non abbia esplicitamente
abbracciato le idee espresse dai "revisionisti" come Faurisson o Roques, egli ha minimizzato
l'importanza delle atrocit commesse contro le vittime dei nazisti e ha cercato di seminare dubbi
sull'enormit dell'Olocausto. L'accusa si basa essenzialmente sulla frase di Jean-Marie Le Pen a
proposito del "fatto di dettaglio", dichiarazione che gli ha valso una multa di 1,2 milioni di franchi.
Sebbene sia sufficiente in s, la frase riportata in maniera tronca e tendenziosa. La riproponiamo
nella sua interezza, con, tra parentesi, i passaggi saltati dall'A.D.L., in modo da permettere al lettore
di svelare il trucco (31):
- Ritiene che vi sia stato un genocidio ebraico nelle camere a gas?
- (Non conosco le tesi sostenute da Faurisson e Roques. Vi sono stati molti morti, centinaia di
migliaia, pu darsi milioni di morti ebrei e di persone che ebree non erano). Non dico che le camere
a gas non siano esistite, non le ho potute vedere (di persona). (Non ho studiato il problema in
maniera particolare), ma credo si tratti di un dettaglio della Seconda Guerra mondiale.
- Sei milioni di morti sono un dettaglio?
- (La domanda era in che modo queste persone sono state uccise), un dettaglio della guerra.
Visto il modo con cui il testo stato mutilato, Jean-Marie Le Pen non pu apparire altro che
un revisionista militante e un complice del genocidio.
116.
117.

IL B'NA B'RITH IN ITALIA

Origini, natura, statuto


136

In Europa il B'na B'rith opera in Inghilterra ed in Irlanda, che formano un distretto a s,


mentre il distretto dell'Europa continentale raggruppa la Francia, Svizzera, Italia, Belgio, Olanda,
Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania, Austria e Grecia, con sezioni in tutte le
principali citt, di cui ovunque fanno parte le persone pi rappresentative e qualificate delle
collettivit ebraiche locali" (1).
In Italia il B'na B'rith nasce nell'aprile 1954 a Milano, per estendersi poi rapidamente a Roma
nel luglio 1955, quando viene fondata l'influente loggia Elia Benamozegh, a Firenze nel febbraio
1958, ed infine a Livorno ('). Esso si uniforma a quelli che sono il carattere e "gli ideali dell'ordine
internazionale dei Ben Berith al quale aderisce e del quale fa parte" (-), mantenendo inalterato il
carattere di societ massonica e segreta. Queste caratteristiche sono evidenti nello statuto della
loggia n. 2035 Elia Benamozegh all'art. 7, dove tra i doveri degli associati incluso quello "di
osservare la massima discrezione sulle questioni in esse [nelle riunioni e assemblee n.d.r.] trattate";
e al titolo X, "ammissione all'Associazione", notiamo che "l'ammissione definitiva all'Associazione
conseguita dal candidato solo dopo che avvenuta la cerimonia della sua iniziazione" regolata,
quest'ultima, dai precedenti articoli 101 e 102 ('). Dall'articolo 86 risulta che l'ammissione
riservata esclusivamente agli ebrei, poich "possono essere ammessi all'Associazione gli ebrei
residenti (anche temporaneamente) in Italia, che possiedano in modo particolarmente spiccato le
doti e le qualit previste dall'art. 5 del presente statuto" (4).
Come scriveva, nel 1962, Settimio Sorani presidente della sezione di Firenze
dell'Associazione Ben Berith: "Dal punto di vista storico il B. B. trova le sue radici nella tradizione
essenziale dell'ebraismo" (5) e tra i suoi compiti annovera quello di "preparare l'lite ebraica per
l'avvenire" (fi) e "preservare la giovent dall'assimilazione" ('); dunque "sono gli ebrei coscienti in
tutto il mondo che si raccolgono sotto la bandiera del B. B. ('), per dar vita ad una associazione la
cui influenza non solo di ordine morale e filantropico ma anche di ordine sociale e... politico".
Sorani prosegue dicendo che: "occorre sperare che questa influenza crescer ancora poich la forza
potenziale dell'ebraismo, in quanto religione pura, ricca di un brillante avvenire" (').
Vediamo ora come questa certa lite [che] riconosce che l'uomo "il grande fratello di tutto
ci che ha vita" (H) ha "illuminato" con la luce della Menorh lo stivale italiano.
118.

Il B'na B'rith e la scuola

Nel numero del II trimestre 1992 del "B'ni B'rith journal", il trimestrale del XIX distretto del
B'na B'rith Europa continentale, Charles Hoffman, presidente della "C tre I" (Commissione
Interlogge degli interessi intellettuali, regione di Parigi) scrive: Viviamo in una societ che si
pretende giudeo-cristiana, ma nella quale il primo termine della locuzione ha perso il suo senso. E
la societ cristiana invece di riconoscere l'apporto essenziale [del giudaismo] si sostituita alla
sorgente giudaica, pretendendo essere nella retta linea del pensiero giudaico e marginalizzando il
giudaismo autentico. Questo si chiama captazione di eredit e volont deliberata di sostituzione.
Inutile riparlare dell'occultazione cristiana di tutto ci che concerne il giudaismo, sia nella storia che
nell'insegnamento, n sull'antisemitismo cristiano che ne scaturisce, concepito come un'arma per
diminuire la capacit di resistenza e di reazione del gruppo giudaico, in un grande spirito di
combattimento e di concorrenza inespiabile. Una conseguenza secondaria di questo comportamento
cristiano, prende un'importanza del tutto primordiale: i nostri figli, educati in un insegnamento che
viene da quella fonte [cristiana] (...) non riescono a capire chiaramente ci che fa la loro specificit
ed originalit, altrimenti che come un "vissuto subito". Hoffman aggiunge: "La volont dichiarata
dell'insegnamento pubblico, presentato come scuola della Repubblica, di ridurre le differenze, di
appianare le diversit, per creare un cittadino unidimensionale, occulta nello spirito dei nostri
ragazzi tutta la dimensione giudaica della loro personalit" e conclude dicendo: "E quindi urgente
ristabilire l'apporto giudaico alla civilt giudeo-cristiana. Tutto ci che pu consentire di mettere in
rilievo l'apporto essenziale della nostra filosofia, della nostra religione nella storia dell'umanit deve
137

essere sistematicamente favorito, (...) bisogna riabilitare la fierezza e la dignit giudaiche. Che
questi tornino ad essere degli attributi invidiati e desiderati".
A queste parole di C. Hoffman ("deve essere sistematicamente favorito") seguita un'azione a
livello internazionale, sia diretta che indiretta, da parte dell'A.D.L. del B'na B'rith, perch il
suddetto messaggio fosse recepito nei vari centri di potere deputati all'educazione scolastica e non.
Cos negli U.S.A. "pi di 101.000 professori delle scuole elementari e secondarie, con un'influenza
su pi di dieci milioni di studenti, sono stati addestrati a combattere atteggiamenti discriminatori, ed
ad imparare a conoscere la diversit" (y). Il programma stato adottato anche dal dipartimento di
polizia di Huston ed stato scelto per sostenere il Diversity Training Program dell'F B.I. Questo
programma di educazione attuato da un organo specifico dell'A.D.L. 1"`A world of difference
institute" che nell'ottobre 1993 andato in Germania, su invito del governo, per sottoporre ad un
corso di rieducazione lavoratori, insegnanti e studenti di Berlino, Rostock e Brema, gi "teatro di
attacchi di neonazisti contro gli stranieri" (9).
In uno sforzo per affiancare e sostenere le forze democratiche in Germania, laddove gli
incidenti antisemiti e contro gli stranieri sono particolarmente virulenti, l'A.D.L. ha iniziato ad avere
dei contatti di lavoro con l'ufficio federale tedesco per l'educazione civica, una agenzia chiave per
diffondere i valori democratici e combattere l'estremismo. La collaborazione rafforzer l'A.D.L. "A
world of differente institute" e fornir all'ufficio federale le testimonianze e la documentazione per
combattere il neonazismo ("').
Contemporaneamente in Italia, pur non essendosi instaurato ufficialmente un rapporto di
stretta collaborazione tra pubbliche istituzioni e B'na B'rith, risultano evidenti le assonanze tra i le
indicazioni di quest'ultimo e la politica del governo italiano. Giuliano Amato (P.S.I.), quando era a
capo del governo invitava a studiare "meno Manzoni e pi Primo Levi", mentre il ministro della
pubblica istruzione Rosa Russo Jervolino (") decise "di introdurre nell'ordinamento scolastico lo
studio della storia contemporanea ed in particolare quella relativa alla tragedia ebraica" (12). La
presidente dell'amicizia ebraico-cristiana di Roma, Lea di Nola Bassan esortava a "preparare gli
insegnanti" a combattere "l'antisemitismo religioso".
Aggiungeva Clotilde Pontecorvo: "Stiamo realizzando con il Ministero della pubblica
istruzione del materiale video-registrato su chi sono gli ebrei, che il Ministero si impegna a
diffondere nelle scuole medie e secondarie accompagnato da una guida didattica e soprattutto da
una attivit di formazione specifica degli insegnanti" ("). Recentemente stato realizzato da
Micaela Procaccia un documentario, "Fernichtung baby", che con l'ausilio di musica rock si
propone di far conoscere la cultura ebraica agli studenti italiani nonch "gli orrori della sho".
Inoltre apprendiamo da un comunicato stampa (Roma 30/09/1994) del portavoce del Governo
Berlusconi (Giuliano Ferrara) la notizia che in seguito ad "un incontro tra una delegazione della
Anti Defamation League, guidata dal presidente nazionale David Strassler e dal direttore nazionale
Abraham Foxman, alla presenza di Tullia Zevi, presidente dell'Unione delle Comunit Ebraiche Italiane, e una delegazione governativa, in rappresentanza del Presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi, composta dal ministro portavoce dei Governo Giuliano Ferrara e dal Ministro della
Pubblica Istruzione Francesco D'Onofrio", nella quale "sono stati affrontati i temi cruciali della lotta
ad ogni forma di intolleranza e di antisemitismo". "L'Anti Defamation League... invier materiale
documentario d'appoggio per una campagna di sensibilizzazione sulle radici anche linguistiche
dell'odio antisemita, al Ministro della Pubblica Istruzione il quale, da parte sua, ha consegnato alla
delegazione alcuni materiali audiovisivi che sono parte della campagna per la tolleranza in atto nelle
scuole italiane".
Da questo possiamo desumere che la campagna internazionale dell'A.D.L. del B'nai B'rith
dopo i successi ottenuti nel 1993 ha continuato a fare dei progressi, incurante del cambiamento
politico avvenuto in Italia; anche il governo di centro-destra si dimostrato apertamente disponibile
verso gli interessi di parte ebraica riguardo all'educazione. Infatti Silvio Berlusconi ancor prima
delle elezioni, il 9 marzo 1994, di fronte ad una delegazione di commercianti romani, per lo pi
ebrei, disse: "Io ammiro veramente il vostro popolo. Il primo libro che ho regalato a mia figlia
138

stato il diario di Anna Frank, che andrebbe adottato come testo nelle scuole, perch fa capire anche
ai pi piccoli che cosa sia il razzismo". In tal modo il Cavaliere risulta convincente di fronte alla
platea e lo ancor di pi quando conferma che ha messo gratuitamente le sue sale a disposizione
per proiettare l'ultimo film di Steven Spielberg "Schindler's list" (").
Non c' quindi da stupirsi della calorosa accoglienza riservata alla delegazione del B'na
B'rith, come riportato dal comunicato stampa del portavoce del governo, e della collaborazione
avviata dall'allora ministro dell'educazione, Francesco D'Onofrio.
119.

Il B'na B'rith e il Vaticano

All'indomani del Concilio Vaticano II e della "promulgazione" della dichiarazione sulle


relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, Nostra fEtate (soprattutto il 4 che riguarda la
religione ebraica), il Card. Agostino Bea, il quale ancora prima del Concilio aveva tenuto contatti
informali con il mondo ebraico (B'na'i B'rith, World Jewish Congress, ambasciata d'Israele in Italia)
ed era presidente del Segretariato per l'Unione dei cristiani (S.P.U.C.), crea all'interno di questo una
commissione per le relazioni tra ebrei e cattolici [B.R.J.C.] (Roma 1966). A capo di questa
commissione fu chiamato, non a caso, il P Cornelis Adrian Rijk che si era dedicato al "dialogo" fin
dagli anni `50 e dal 1960 era assiduo frequentatore del B'na B'rith (15). Nel 1970 Rijk organizza il
primo incontro misto ebraico cattolico a livello mondiale, dal quale nasce il Liaison Comitee
(costituito da una parte di esperti rappresentanti della S. Sede e dall'altra dal comitato internazionale
ebraico per le consultazioni interreligiose - I.J.C.I.C.) di cui fanno parte Gerhart Riegner, segretario
generale del congresso mondiale ebraico, e Joseph Lichten per il B'na B'rith - A.D.L. Dal 1974 su
iniziativa di Paolo VI (16), il presidente dello S.P.U.C. anche presidente della commissione per le
relazioni religiose con l'ebraismo (C.R.R.J.) che pubblica nel 1975 "Orientamenti e suggerimenti
per l'applicazione di Nostra fEtate, n. 4". Questo documento stabilisce, tra le altre cose, come
condizione del dialogo, "il rispetto dell'altro cos come esso , e soprattutto rispetto della sua fede e
delle sue convinzioni religiose" riconoscendo che il dialogo deve essere visto "come comunicazione
tra eguali, che esclude necessariamente il proselitismo" ("). Nel 1985 la C.R.R.J. pubblica "Ebrei ed
ebraismo nella predicazione e nella catechesi della Chiesa Cattolica", documento nel quale si
afferma che l'insegnamento religioso, la catechesi e la predicazione debbono formare (...) al
dialogo. Di che natura sia questo dialogo lo si deduce dalle parole di Mons. Jorge Mejia, segretario
della C.R.R.J, che hegelianamente afferma: "Ambedue le parti si devono impegnare in una ricerca
della verit che supera entrambi e che insieme dobbiamo ancora scoprire" (18).
Nel medesimo documento si pu leggere: La storia di Israele non si conclude nel 70. Essa
continuer, in particolare nella vasta diaspora che permetter ad Israele di portare in tutto il mondo
la testimonianza, spesso eroica, della sua fedelt all'unico Dio e di "esaltarlo di fronte a tutti i
viventi" (Th. XIII, 4), conservando sempre nel cuore delle sue speranze il ricordo della terra degli
avi. I cristiani sono invitati a comprendere questo vincolo religioso che affonda le sue radici nella
tradizione biblica, pur non dovendo far propria una interpretazione religiosa particolare di tale relazione ('). Per quanto si riferisce all'esistenza dello stato di Israele e alle sue scelte politiche, esse
vanno viste in un'ottica che non di per s religiosa, ma che si richiama ai princpi comuni del
diritto internazionale. Il permanere di Israele (laddove tanti antichi popoli sono scomparsi senza
lasciare traccia) un fatto storico e segno da interpretare nel piano di Dio. Occorre in ogni modo
abbandonare la concezione tradizionale del popolo punito, conservato come argomento vivente per
l'apologetica cristiana. Esso resta il popolo prescelto, "l'olivo buono sul quale sono stati innestati i
rami dell'olivo selvatico che sono i gentili" (Rom. II, 17-24).
Questa esplicita ammissione dei legami tra il popolo ebraico e la sua terra da parte della
"Chiesa postconcilare" ha aperto la strada al riconoscimento dello Stato di Israele. Il 20 novembre
1992 infatti (21) si tenuta a Gerusalemme una riunione informale sull'argomento, che ha visto tra i
partecipanti oltre al viceministro degli esteri israeliano Yossi Beilin e Mons. Claudio Maria Celli,
sottosegretario Vaticano per i rapporti tra gli stati (accompagnato per l'occasione da Mons. Cordero
139

Lanza di Montezemolo, delegato apostolico in Terra Santa), anche il rabbino David Rosen (1')
dell'A.D.L. Insieme al suo collega il rabbino Leon Klenicki di New York egli cura i rapporti col
Vaticano tramite il rappresentante in Italia dell'A.D.L., con ufficio presso la S. Sede, Lisa PalmieriBillig (22). Tra i partecipanti c'era anche Zwi Werblosky (presidente del Jewish Council for
religious consultations in Isral) membro del Liaison Comitee fin dalla sua fondazione.
All'epoca il giurista della parte vaticana, padre David Maria Yagher (z;), dichiar: "Questo
non certo un negoziato tra parti nemiche, anzi c' pochissimo contenzioso e stiamo andando avanti
molto rapidamente" (-).
Cos rapidamente che solo sei mesi dopo verr siglato a Roma un accordo di base ratificato
definitivamente il 30/12/1993 a Gerusalemme.
Nel settembre 1994 una delegazione del B'na B'rith passa l'oceano per una visita in Europa;
Roma una tappa obbligata.
Il primo frutto della normalizzazione dei rapporti tra la S. Sede e lo stato ebraico
un'iniziativa presa (...) dall'A.D.L. of B'na B'rith, [che] a sue spese, ha curato la traduzione in
lingua ebraica (25) del libro di Gianfranco Svidercoschi "Lettera ad un amico ebreo". La stessa
organizzazione [ha curato] la distribuzione dell'opera negli ambienti del giudaismo ortodosso. Il
lancio [ iniziato 1129 settembre] quando lo "stato maggiore" (ben 18 persone) della Lega
antidiffamazione [ stato] ricevuto in Vaticano da Giovanni Paolo II.
La Lettera ad un amico ebreo racconta i fraterni rapporti che Jerzy Kluger, un ingegnere ebreo
di Cracovia, ha intrattenuto sin dall'infanzia con il coetaneo e amico Karol Wojtyla. Il giovane Jerzy
pot sottrarsi alla deportazione perch fu nascosto da Karol, rimasto orfano e senza parenti, nella
sua casa paterna. Il libro (...) stato diffuso a cura dei rabbinati locali in Ungheria e in Romania.
Come stato dichiarato dai responsabili dell'A.D.L. la storia del giovane Wojtyla raccontata per
tentare di arginare, nei cattolici che militano in quei movimenti, l'onda antisemita che si sta
diffondendo nelle organizzazioni nazionaliste. Ma se l'episcopato cattolico romeno e quello
ungherese hanno incoraggiato gli sforzi dei rabbini capi di Bucarest e di Budapest quello croato ha
fatto orecchie da mercante. E di fronte alla larvata ostilit degli ambienti cattolici, l'editore di
Zagabria non ha ancora avuto il coraggio di pubblicare il libro, pur disponendo della sua traduzione
croata gi da dieci mesi.
Di altro "segno" invece, la traduzione israeliana. Per una volta, la "diffamazione" che il
B'na B'rith intende contrastare riguarda un "gentile". Anzi: l'A.D.L. tenta di porre rimedio alla
valanga di disinformazione e di calunnie che il Papato ed il Pontefice hanno subito negli ultimi
trent'anni, a causa della politica vaticana. Infatti il ritardo nel riconoscere lo Stato d'Israele e
l'appoggio costante che la S. Sede ha accordato alle rivendicazioni palestinesi (un popolo con una
importante minoranza arabo cattolica) hanno avuto una notevole e negativa "ricaduta" psicologica
sull'opinione pubblica israeliana. Anche in occasione della ventilata visita del Papa a Sarajevo, nel
generale apprezzamento della stampa mondiale, solo il Jerusalem Post ha cantato fuori dal coro ed
ha irriso alla " fallibilit papale". (...) Durante il pontificato di Giovanni Paolo II i dirigenti
dell'A.D.L. sono gi stati ricevuti, nel 1985 e nel 1986, dal Papa. Ed anche questo nuovo incontro
sembra sancire un'operazione congiunta. La traduzione ebraica del libro di Svidercoschi ha infatti la
supervisione di Mons. Pierre Duprey, vicepresidente della Commissione pontificia per i rapporti
con l'ebraismo (26).
David Strassler, national president dell'A.D.L., accompagnato per l'occasione da Abrham
Foxman, national director dell'A.D.L., nel suo discorso tenuto a Giovanni Paolo II durante
l'incontro a Castelgandolfo ricorda come "questo riconoscimento tra la S. Sede e lo stato d'Israele,
non riguarder solo il popolo di Israele. un patto il cui scopo globale", a cui fa eco Giovanni
Paolo II nel suo discorso pronunciato nella medesima occasione, dicendo, "siamo chiamati ad essere
una benedizione per il mondo. Questo il compito comune che ci attende" (-'). Questo sembra
essere appunto lo scopo del dialogo ebraico-cristiano cio, come dice David Strassler "il nostro un
pellegrinaggio di giustizia e di pace (...) un pellegrinaggio da capi ebraici dedicato al rafforzamento
e all'espansione delle relazioni tra ebrei e cristiani".
140

A ben vedere, per, questo dialogo tra uguali che non ha come fine la conversione degli ebrei
ma solo, apparentemente, quello di instaurare cordiali rapporti tra le parti, invece inteso da parte
ebraica come una "potente forma di educazione" e come una "strategia" (28) che, secondo la
testimonianza dei documenti pubblicati, ha gi ampiamente raggiunto il suo obbiettivo. Infatti a
fianco di quello che il rapporto ufficiale tra l'istituzione ecclesiastica e il mondo ebraico (Liaison
Comitee) si sviluppa nell'ombra una fitta rete di rapporti informali tra l'A.D.L., il B'na B'rith e
influenti membri della gerarchia ecclesiastica.
La comunit di S. Egidio ed il movimento "Focolare" sono importanti associazioni cattoliche
con le quali l'A.D.L. ha lavorato strettamente negli anni passati. Questi legami dovrebbero essere
mantenuti e rafforzati ("').
Non tutti sanno che esiste un accordo informale secondo il quale il dottor Giacomo Terracina
dell'A.D.L di Roma, ha il compito di esaminare preventivamente gli atti di Giovanni Paolo II per
segnalare al Card. E. I. Cassidy (presidente della C.R.R.J.) eventuali espressioni da correggere
secondo lo spirito del documento conciliare Nostra aEtate.
Il Card. E. L Cassidy infatti il punto di riferimento dell'A.D.L. per portare avanti e far
approvare le proprie istanze. Si veda a tal proposito la lettera del Card. Cassidy al rabbino Leon
Klenicki (14/6/1994), direttore del Dipartimento Interfaith Affairs dell'A.D.L. of B'nai B'rith, nella
quale lo ringrazia per avergli inviato il primo numero di Interfaith Focus ('), la rivista
dell'omonimo Istituto, su cui scrivono sia il dottor E. J. Fisher ('' ) sia Padraic O'Hare ('-'). Leon
Klenicki scrive ancora in una news-letter del 16/6/1994: "Noi critichiamo adesso il nuovo
catechismo [della Chiesa cattolica], nella speranza che i futuri editori eliminino quei passi che
possono perpetuare un antigiudaismo che ispira l'antisemitismo".
Un altro caso interessante e pi recente, quello di una Bibbia edita in Francia e poi stampata
in tutto il Sud America, nelle cui note veniva riproposta l'accusa di deicidio. Il presidente
dell'A.D.L. commission B'na Brith Continental Europe David Levy-Bentolila dopo averne parlato
al Card. E. I. Cassidy, in occasione della conferenza europea del B'na Brith tenutasi a Roma
1126/03/1995 alla quale il porporato aveva partecipato, gli ha inviato la nota (da noi pubblicata),
relativa ai vescovi che avevano dato l'Imprimatur per la stampa della Bibbia in Sud America,
sollecitando tra l'altro l'intervento del prelato. In Francia, invece, su pressione della L.I.C.R.A.,
intervenuta la giustizia stessa che ha querelato gli editori. Nell'udienza del 4 aprile 1995 agli editori
sono stati dati quindici giorni per rivedere il loro testo e gi il 6 marzo precedente il Vescovo di
Versailles, Mons. Thomas, si era affrettato a togliere l'Imprimatur prima concesso. I1 tribunale laico
di Parigi dopo aver dichiarato la propria incompetenza ad "immischiarsi in un dibattito teologico"
ed aver anche affermato che il ritiro di un Imprimatur da parte di un vescovo non poteva costituire
un prova d'accusa, ha poi finito per condannare questa edizione della Bibbia riguardo a due
passaggi commentati dai curatori dell'opera. Nel primo passaggio tratto dall'epistola di S. Paolo ai
Galati ("Nessuno impose la circoncisione a Tito che mi accompagnava, poich era gentile" Gal. II,
3) i commentatori parlavano della circoncisione come costume "folkloristico" e perci il Tribunale
lo ritenne derisorio verso la religione ebraica. Il secondo passaggio del Vangelo di S. Marco in cui
la "folla ebrea chiese la morte di Ges" (cf. Mc. XV, 11 e seg.) venne condannato poich, secondo
la querela della L.I.C.R.A., alimentava l'accusa di deicidio verso gli ebrei, accusa che per secoli era
stata alla base delle persecuzioni antigiudaiche nel corso storia, quando la Chiesa cattolica stessa
aveva ormai abbandonato questa posizione con il Concilio Vaticano II (33).
120.

Il B'na Brith e la politica.

L'Italia, dopo essere stata negli anni settanta, e in buona parte degli ottanta il paese europeo
meno favorevole ad Israele, ha radicalmente mutato il proprio atteggiamento, come lo ricorda Avi
Pazner (ex ambasciatore israeliano in Italia).
Grazie a "Tangentopoli" "sono uscite nuove forze politiche, pi favorevoli a Israele. Tra
queste in primo luogo il PDS e Forza Italia. Ma si pu dire che oggi non esista pi alcuna ostilit
141

preconcetta nei confronti d'Israele. Con Massimo D'Alema anche i miei rapporti personali sono ottimi: il leader del PDS non manca di venire in Ambasciata a portare la sua solidariet e quella del suo
partito ogni volta che in Israele c' un attentato. E purtroppo, per questi motivi negli ultimi tempi
venuto spesso. Ma, ripeto, il clima generale che cambiato totalmente. Ed anche Berlusconi ed
altri esponenti politici del centro si sono fatti vivi dopo ogni sviluppo positivo o negativo della
situazione in Medio Oriente" (1). Un breve sguardo al parlamento ci dimostra che Avi Pazner ha
ragione.
L'on. Gianfranco Fini, ad esempio, si recato negli USA ben due volte "per incontrare... gli
esponenti della comunit ebraica americana" ed in entrambi i casi l'organizzazione dei viaggi e delle
visite spettata a Ugo Martinat (esponente di AN e questore della camera) ed al membro del B'na
Brith, Maxwell Raab, ex ambasciatore di Reagan in Italia per otto anni, il quale ha fatto conoscere il
noto politico italiano all'lite mondialista.
E cos Gianfranco Fini ha incontrato David Rockfeller, Zachary Fisher, Felix Rohatyn
(presidente della Lazard Bank), in somma il gotha della finanza ebraica conservatrice.
"Mentre sul versante degli incontri politico-diplomatici, Fini si intrattenuto in un
cordialissimo colloquio con l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger", rassicurando i suoi
interlocutori sulle sue intenzioni pi che mai amichevoli nei confronti della Comunit ebraica.
Essendo un membro del B'na Brith il regista occulto di queste traversate atlantiche, non
poteva mancare una visita in loggia e cos, il 15 ottobre 1995, troviamo il coordinatore di AN ospite
d'onore della loggia di New York dei "Figli d'Italia" ('S). "Affratellata alla A.D.L. del B'na Brith",
le due associazioni organizzano congiuntamente ogni anno un meeting della solidariet italo-ebraica
alla presenza, quest'anno, di Max Goldweber e Kurt Goldberger (rispettivamente presidente e
amministratore della loggia newyorkese) accompagnati per l'occasione dal rabbino Bonnie
Steimberg (36).
Un'altro esempio quello, rilevato da Pazner, di Forza Italia, che gode ormai della stima
indiscussa della comunit ebraica internazionale tanto che Shimon Peres (ministro degli esteri
israeliano) dopo un incontro con il suo omologo italiano Antonio Martino dichiar: "Abbiamo avuto
un buon incontro... molto fruttuoso, molto aperto. Con l'Italia abbiamo relazioni amichevoli e le due
parti hanno interesse a proseguire in questo spirito. Non abbimo dubbi che in questo governo ci
siano molti amici di Israele, tra cui il primo Ministro [Berlusconi] ed il ministro degli esteri".
Quest'ultimo rispose dicendo: "Saremo il governo italiano che pi appoggia Israele da trent'anni a
questa parte" ("). Sul fatto che il governo Berlusconi e lo stesso presidente del Consiglio fossero
dichiaratamente filoisraeliani non vi sono dubbi e ancora non ve ne sono in relazione ai buoni
rapporti esistenti tra Silvio Berlusconi ed il B'na Brith.
Nell'agosto `94 Clemente Mastella, l'allora ministro del lavoro di quel governo, afferm in
un'intervista che la caduta della Lira sui mercati internazionali era dovuta alle reazioni della lobby
ebraica americana, preoccupata per la presenza, in Italia, di un partito quale A.N. ai vertici del
potere. In seguito a questa dichiarazione, Silvio Berlusconi fu invitato da Abraham H. Foxman a
condannare pubblicamente, nella maniera pi forte possibile, il suo ministro ed a prendere iniziative
concrete per combattere il pregiudizio e l'intolleranza in Italia. La risposta del governo non si fece
attendere. Con una lettera del 30/09/94 allo stesso Foxman, l'on. Berlusconi dichiar: "Voglio
davvero assicurarLa, egregio signor Foxman, che il giusto allarme espresso dall'Anti-Defamation
League, quest'antica organizzazione di difesa dei diritti civili dei grandi valori di umanit in cui
dovrebbe riconoscersi unanimamente il mondo moderno, trova in noi ascoltatori attenti ed
ammirati".
Poich i "valori di umanit" del B'na Brith coincidono con quelli della "tradizione essenziale
dell'ebraismo" (s), dobbiamo concluderne che il governo Berlusconi, se fosse durato, avrebbe
favorito le iniziative del B'na B'rith anche nel campo scolastico [si ricordi il proposito di far
adottare il diario di Anna Frank come libro di testo ('")]. La destra italiana non pi un problema
per il B'na Brith; sono passati gli anni (1992) in cui Lisa Palmieri Billig, in un A. D. L.
International Report scriveva, riferedosi al Movimento Politico Occidentale (M.P.O.), un
142

movimento neofascista contro il quale fu fatta una legge al limite della costituzionalit ('y):
"Mettere fuori legge questo movimento sarebbe un buon passo avanti (...) svastiche, stelle gialle, e
slogan antisemiti non possono essere permessi ed ogni associazione che li usi deve essere dichiarata
illegale". Riferendosi invece alla Lega Nord, il partito dell'ex-"antisemita" Irene Pivetti: La
crescita delle "Leghe" nel nord un fenomeno che dev'essere attentamente tenuta sotto controllo
(40).
Dal 27 marzo 1994 si aperta una nuova ra e, pur non ammettendolo ufficialmente, non si
teme pi il "pericolo fascista". Secondo Giacomo Terracina: "il grande capitale non ha pi bisogno
del fascismo... significativo che la stampa italiana pi influente (cio posseduta dal grande
capitale) favorevole ad una soluzione di centro sinistra" (41).
Il rischio di un ritorno fascista non sussiste pi; anzi, una soluzione di centro-destra "sar per
lo pi favorevole ad Israele. Lo spirito nazionalistico della destra contiene germi di intolleranza
negli affari interni, ma a livello internazionale, si trasforma in ammirazione per l'efficienza e la
potenza militare di Israele" (42).
Se con la destra del "Polo della Libert" si sono chiusi definitivamente i conflitti, per il B'na
Brith si aperto un altro fronte, quello con il radicalprogressista Francesco Rutelli, sindaco di
Roma. Egli ha avuto la malaugurata idea, nel settembre del 1995, preso da un impeto di
pacificazione nazionale, di voler intitolare una strada della capitale, all'ex-gerarca fascista Giuseppe
Bottai (a'). Questo fronte per si chiude subito come scrive Dino Martirano sul Corriere della Sera,
(19/09/1995): Stop a "Largo Giuseppe Bottai". Ieri Francesco Rutelli ha annunciato a sorpresa di
voler fare una temporanea marcia indietro dopo le tante pressioni e proteste ricevute in questi ultimi
giorni. successo tutto in una notte. Sono le 21 di domenica quando il sindaco entra nell'istituto
"Pitigliani": l, a Trastevere, ci sono ad attenderlo gli aderenti al Ben Berith, la potente
associazione ebraica che in mezzo mondo si batte per il rispetto dei diritti umani. Rutelli ha davanti
a s professori universitari, avvocati, ingegneri, imprenditori, che senza usare mezze parole gli
ricordano il dolore e la vergogna delle leggi razziali del `38 applicate da Bottai nelle scuole: in sala
ci sono anche l'architetto Bruno Zevi [figlio di Tullia Zevi] ed il medico personale del primo
cittadino Massimo Finzi, che lo conosce bene da molti anni. la svolta. Quando il sindaco
abbandona la riunione, teso, e si limita a dire: "Ci penser attentamente". Ma ha gi in tasca il
testo della dichiarazione con la quale, 12 ore dopo, congeler lo slargo di Valle Giulia intitolata
appena cinque giorni fa al ministro dell'Educazione Nazionale. (...) Cos Rutelli invita in
Campidoglio l'ambasciatore Bruno Bottai, il figlio del Gerarca, e lo riceve nel suo studio insieme
con Guido Di Veroli, presidente del XIX distretto Europeo del "Ben Berith" (44). L'incontro a tre
davanti telecamere e cronisti brevissimo. Il sindaco misura le parole e dice di aver fretta, Di
Veroli si rallegra per il rinvio e annuncia che comunicher la "felice soluzione" alla sede centrale di
Washington. Proprio da Washington era partito il Fax (che pubblichiamo) firmato da Abraham
Foxman che, come gi per Berlusconi, pungolava il primo cittadino della citt eterna
consigliandogli di tornare sui suoi passi, tanto pi che "sicuramente ci saranno altre persone, nella
storia di Roma, pi degne di tale onore".
121.

Il council Janner

Quando si debbono analizzare delle forze pre-politiche come il B'na Brith (forze operanti ad
un livello che non implica il dibattito palese ma solo un'influenza occulta verso i centri di potere del
sistema), si rischia di deformare la realt se ci si limita ad un'analisi settoriale della vita politica.
Quindi, dopo aver visto come tutti i partiti politici pi importanti, hanno, pi o meno, buoni rapporti
con il B'na Brith, sar necessario seguire il processo inverso analizzando quali siano i rapporti
diretti che legano il mondo politico ed il B'na Brith.
Nel novembre 1990, Greville Janner, un anziano parlamentare labourista britannico e buon
amico dell'A.D.L. molto preoccupato per il riemergente estremismo di destra in Francia, Germania,
Belgio e nei paesi excomunisti (45), decise di creare un'organizzazione parlamentare internazionale
143

denominata: "The Inter-Parliamentary Council Against Antisemitism" (I.P.C.A.A.). Questa


associazione ufficialmente ha come fine quello di "contrastare l'antisemitismo nel mondo". Ma,
come apprendiamo da un rapporto inviato dallo stesso Janner, tramite il giornalista Maurizio
Molinari (') a Guido Di Veroli, i propositi del Council sono i seguenti: 1) Tenere sotto controllo le
manifestazioni di antisemitismo in ogni forma e in ogni paese. 2) Informare i parlamentari e per
mezzo loro, il pubblico, nelle manifestazioni di antigiudaismo. 3) Reagire agli attacchi antisemiti in
ogni modo, sempre in accordo con (e con il consenso e) la cooperazione dei colleghi del Parlamento
in questione. 4) Promuovere l'educazione che riguarda l'Olocausto cos da prevenire attacchi
antigiudaici nel futuro. 5) Promuovere contatti interreligiosi, dialogo e cooperazione. 6) Lavorare
congiuntamente ad altre organizzazioni per la preparazione di inchieste sull'antisemitismo. 7)
Scambiare informazioni tra parlamentari e promuovere un'azione immediata, energica e congiunta
dove necessario, per combattere le manifestazioni di antisemitismo. 8) Instaurare rapporti tra
Parlamenti e altre autorit e organizzazioni non governative [O.N.G.]. 9) Organizzare conferenze,
seminari, visite e tutte le attivit che potrebbero essere necessarie all'organizzazione per la
realizzazione dei suoi propositi". Questi scopi l'I.P.C.A.A. vorrebbe realizzarli attraverso una rete
che coinvolge pi di 1100 parlamentari in 88 Parlamenti (compreso quello europeo) sparsi in tutto il
mondo (47). Ogni ramo dell'organizzazione gestito in maniera differente a seconda delle
circostanze: la cosa essenziale che ciascun ramo dell'I.P.C.A.A. si serve del supporto e
dell'assistenza di un membro dello staff (48 ) affinch l'attivit proceda in maniera scorrevole ed
efficiente, fatto che ha permesso di costitutive un gruppo anche all'interno del Parlamento Europeo.
Questi sono i risultati della loro attivit internazionale:
- Gennaio 1991: il presidente della Polonia sotto pressione di 17 paesi spinto a condannare il
nazionalismo insorgente. Walesa, in seguito condanna pubblicamente l'antisemitismo.
- Agosto 1991: a Zagabria in Croazia una bomba colpisce il centro della Comunit ebraica, il
Council invita il presidente Tudjman a proteggere la comunit ebraica ed egli risponde dichiarando
che il governo croato avrebbe ricostruito l'edificio.
- Ottobre 1991: Iliescu presidente della Romania, sollecitato dal Council promette che il suo
governo combatter e perseguir penalmente l'antisemitismo.
- Luglio 1992: il ministro degli interni argentino Manzano discute con i membri del Council
le tattiche investigative e le misure legali da adottare nel suo paese.
- Ottobre 1992: il governo tedesco chiede al Council di suggerire metodi ed iniziative per
combattere il movimento neonazista ('y).
- Maggio 1993: in Italia alcuni parlamentari membri dei Council sono stati lo strumento per
proporre al parlamento una legge per combattere l'antisemitismo ed il razzismo (legge Mancino).
- Giugno 1993: in Svizzera alcuni membri del Council si sono impegnati per far approvare
una legge antirazzista che penalizzi chiunque inciti all'odio ed alla discriminazione.
- Novembre 1993: membri della sezione australiana hanno avuto un ruolo essenziale nel
proporre al parlamento una legge sulla diffamazione razziale.
- Novembre 1993: membri del Council in Francia si sono impegnati affinch l'Assemblea
Nazionale approvasse una legge che punisca coloro che provocano odio e violenza in previsione
delle attivit dei neonazisti durante la coppa del mondo del 1998.
- Dicembre 1993: in Svezia membri del Council hanno fatto in modo che l'Olocausto
diventasse parte integrante del programma di studi nazionale. La sezione svedese ha proposto una
mozione al Parlamento che invitava ad una maggior vigilanza contro la divulgazione di materiale
revisionista sull'Olocausto.
- Marzo 1994: A Parigi si tenuta una conferenza internazionale dell'I.P.C.A.A. che ha visto
partecipare membri australiani, statunitensi e britannici.
- Maggio 1994: il governo britannico ha organizzato per conto del Council, una cena in onore
di Re Hassan di Giordania, alla quale hanno partecipato membri del governo parlamentari e
ambasciatori. Re Hassan si congratulato con il Council per i suoi sforzi per combattre la discriminazione augurando che nasca un'organizzazione similare per combattere l'islamofobia.
144

- L'I.P.C.A.A. sta lavorando ad alcune proposte per combattere l'odio razziale, la violenza e la
discriminazione nei parlamenti italiano, ungherese ed europeo. Sempre il Council sta compilando
un rapporto internazionale sulla legislazione antirazzista.
- L'I.P.C.A.A. diffonde un regolare bollettino per controllare le manifestazioni di
antisemitismo e le misure prese dai vari parlamenti per contrastarle.
abbastanza chiaro che questa organizzazione svolge un'attivita complementare e
strettamente connessa con il B'na Brith. In Italia infatti l'instaurazione di una sezione vera propria
dell'I.P.C.A.A. sta avvenendo per mezzo della loggia di Roma del B'na Brith e grazie all'opera di
un suo
membro: il giornalista Maurizio Molinari. Attualmente ne sono membri in Italia solo Oscar
Luigi Scalfaro (s) e Susanna Agnelli (s'). Pi precisamente l'Ing. Guido Di Veroli, dopo aver
ottenuto il consenso del comitato esecutivo della loggia di cui presidente ha avviato un'azione di
contatto nei confronti di quei membri del parlamento che sono pi sensibili ai problemi
dell'antisemitismo. Tra di essi troviamo elencati in una lista riservata del B'na Brith, compilata da
Maurizio Molinari e Giacomo Terracina i nomi di: Alfredo Biondi (F L) (52), Elio Vito (F I.),
Pierferdinando Casini (CCD), Ombretta Fumagalli Carulli (CCD), Massimo D'Alema (PDS),
Filippo Cavazzuti (PDS), Umberto Ranieri (PDS), Franco Bassanini (PDS), Fabio Perinei (PDS),
Mario Bonato (Lega Nord), Edda Fagni (R.C.), Carmine Mancuso (Verdi-Rete), Gianni Mattioli
(Progr.), Carmine Nardone (Progr.), Lorenzo Aquarone (PPI), Romualdo Coviello (PPI), Bruno
Ferrari (PPI), Giuseppe Ayala (PRI), Cesare Dujani (Valle d'Aosta), Stefano Passigli (sin.
democratica -PSI), J. Widman (Sud Tirolo).
122.

Principali esponenti dell'I.P.C.A.A. a livello internazionale

President of Senate J. HENRY BOSTWICK (Bahamas)


President of Senate SENATOR MARCUS JORDAN (Barbados)
Premier SIR JOHN SWAN KBE JP MP (Bermuda)
President of Bulgaria PRESIDENT ZHELEV (Bulgaria)
Speaker of the Legislative Assembly SYBIL I MCLAUGHLIN (Cayman Islands)
President of House of Representatives JOSE ANTONIO VIERAGALLO (Chile)
Vice President of Croatia DR ZARKO DOMLJAN (Croatia)
President of Cyprus GLAFCOS CLERIDES (Cyprus)
Speaker of Parliament RITA SUSSMUTH (Germany)
Speaker of House of Assembly HON ROBERT J. PELIZA (Gibraltar)
Speaker of Georgia VAKHTANG GOGUADZE (Georgia)
Speaker of Parliament DR GYORGY SZABAD (Hungary)
Speaker of Knesset SHEVA WEISS (Israel)
President of Italy OSCAR LUIGI SCALFARO (Italy)
Crown Prince of Jordan HRH CROWN PRINCE HASSAN BIN TALAL (Jordan)
Chairmanof Supreme Soviet SERIKBOLSYN ABDILDIN (Kazakhstan)
Speaker of House of Assembly BERETITARA NEETI QPM (Kiribati)
President of Latvia GUNTIS ULMANIS (Latvia)
Chairman of the Latvian Parliament ANATOLYS GORBUNOVS (Latvia)
Presidentof Lithuania ALGIRDAS BRAZAUSKAS (Lithuania)
Prime Minister of Malta EDWARD FENECH-ADAMI (Malta)
Speaker of Parliament HON DR TJITENDERO MP (Namibia)
Speaker of Parliament DAMAN NATH DHUNGA (Nepal)
President of House of Representatives DR FELIPE OSTERLING PARODI (Per)
President of House of Deputies ROBERTO RAMIREZ DEL VILLA (Per)
President of the Senate EDGARDO J. ANGARA (Philippines)
Prime Minister of Poland WALDEMAR PAWLAK (Poland)
145

Chairman Consultative Council HE ALI BIN KHALIFA AL-HITMI (Qatar)


Speaker WILFRED ST CLAIR-DANIEL (SaintLucia)
President of Sri Lanka J. R. JAYEWARDENE (Sri Lanka)
Speaker of the Legislative Council HON HARRY B LEGG OBE MLC (St Helena)
Speaker of Parliament INGEGARD TROEDSSON (Sweden)
Prime Minister of United Kingdom JOHN MAJOR (United Kingdom)
Speaker of House of BETTY BOOTHROYD (United Commons Kingdom)
President of Uruguay LUIS LACALLE (Uruguay)
President of Uzbekistan PRESIDENT KARIMOV (Uzbekistan)
Vice-Presidentof Zambia H.E. GODFREYMIYANDA (Zambia)
123.
124.

ALLEGATO I

Organizzazione mondiale del B'na B'rith

Fino al 1875 il B'na B'rith si svilupp solamente sul territorio americano, dove furono
stabiliti i diversi distretti:
Distretto I. New York (1851): Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode
Island, Vermont, Canada orientale.
Distretto II. Cincinnati (1851): Colorado, Kansas, Indiana, Kentucky, Missouri, Ohio.
Distretto III. Filadelfia (1852) Delaware, New Jersey, Pennsylnania, Sud Virginia.
Distretto IV. San Francisco (1863): Arizona, California, Montana, Idaho, Nevada, Oregon,
Utah, Washington, Canada Occidentale.
Distretto V. Richmond (1867): Florida, Georgia, Maryland, Carolina del Nord, Carolina del
Sud, Virginia, Distretto di Columbia (Citt di Washington e sede del Governo).
Distretto VI. Chicago (1868): Illinois, Michigan, Iowa, Minnesota, Nebraska, Dakota del
Nord, Dakota del Sud, Wisconsin, province canadesi di Manitoba, Ontario e Alberta.
Distretto VII. New Orleans (1873): Alabama, Arkansas, Louisiana, Oklahoma, Tennessee,
Texas.
Nel 1873 fu fondata la prima Loggia al di fuori degli Stati Uniti, non in Germania, come viene
comunemente ritenuto, ma in Canada, a Toronto (la seconda fu quella di Montral nel 1881). Il 21
marzo 1882 l'U.O.B.B. cre il suo primo tempio oltre Atlantico, nel Reich imperiale germanico. Ne
risult, nel 1885, la Grande Loggia dell'U.O.B.B. per la Germania o Distretto VIII. Seguirono la
Romania (Distretto IX) nel 1889, la Cecoslovacchia, nel 1919 (Distretto X), l'Oriente nel 1911
(Distretto XI), l'Austria nel 1923 (Distretto XII), la Polonia nel 1924 (Distretto XIII), la Palestina
nel 1924 (Distretto XIV), l'Inghilterra, con l'Irlanda, nel 1925 (Distretto XV). In seguito si sono
aggiunti (16) il Distretto XIX, Europa continentale; il Distretto XX, America Latina salvo il Brasile,
oggi scomparso; il Distretto XXI, Australia e Nuova Zelanda; il Distretto XXII, Canada, salvo la
Columbia Britannica, rimasta nel Distretto IV; Distretto XXIII, America Centrale e Caraibi,
Venezuela e Messico; Distretto XIV, Sudafrica; Distretto XXV, Brasile; Distretto XXVI,
Argentina; Distretto XXVI, Cile; Distretto XXVIII, Uruguay. Nel 1982 il B'na B'rith era
impiantato i tutti e sei i Continenti con Logge in 46 diversi paesi.
Nel 1888 a Breslau, nel Reich germanico, venne fondato un primo capitolo femminile, ma fu
solo nel 1909 che, a San Francisco, vide ufficialmente la luce la prima Loggia femminile americana
ausiliaria sotto il nome di Le Donne ausiliarie della Loggia di Columbia, divenuta il Capitolo di San
Francisco n 1 (di fatto funzionava dal 1897). Questa creazione ottenne un gran successo presso le
donne ebree e doveva sfociare in un Consiglio supremo femminile nell'ottobre 1940. Le Sorelle, che
in quell'anno erano 30.000 e nel 1955 130.000, ottennero il diritto di voto alla Suprema Loggia
solamente nel 1953. Nell'aprile 1991 una donna, Elaine Appelbaum, stata per la prima volta eletta
presidente di un Distretto americano, il Distretto II (Middle West). Ancora una volta era stata pre146

ceduta dall'Europa, dal momento che, nel 1982, una donna, Sylvia Lewin, era divenuta presidente
del Distretto XV (Inghilterra e Irlanda).
Nel 1930 l'Ordine Indipendente del B'na B'rith vot la soppressione formale delle sue due
prime parole, precedenti sulla carta da lettere il B'na B'rith; la definizione e la sigla (I.O.B.B.)
rimasero tuttavia ancora per lungo tempo. In realt fu solo alla convenzione biennale di Tel Aviv
del 1974 che l'Ordine del B'na B'rith divenne B'na B'rith International (B.B.I.).
Durante la seconda guerra mondiale, l'I.O.B.B. contava quindici distretti, ciascuno dei quali
inglobava una certa porzione di territorio. L'autorit del Distretto la Gran Loggia, composta da
rappresentanti di Loggia, in particolare Fratelli che sono stati presidenti di Loggia per almeno un
anno. A capo della Gran Loggia si trova il Gran Presidente che, con il Gran Segretario, il gran
Tesoriere e il Vice Gran Presidente, costituisce la Presidenza. Le Grandi Logge si riuniscono a
congresso a intervalli; nel frattempo, un Comitato Generale dirige gli affari. La rappresentanza
dell'insieme dell'Ordine si ha tramite il Comitato esecutivo, composto da rappresentanti dei
Distretti. Alla sua testa si trova il Presidente dell'Ordine. Il Comitato esecutivo fissato
dall'assemblea plenaria che comprende i rappresentanti dei Distretti dell'Ordine. Si chiama Gran
Loggia di Costituzione (divenuta Loggia Suprema) e si riunisce ogni cinque anni. Nel 1982 stato
istituito il Congresso mondiale dei presidenti delle logge e dei capitoli B'na B'rith. La struttura del
Distretto si basa sulla Loggia. L'amministrazione della Loggia organizzata allo stesso modo in
tutti i Distretti. Un consiglio amministrativo (presidente, vicepresidente, segretario, segretario alle
finanze, tesoriere, mentore, guardiano) e comitati per dirigere gli affari, secondo il regolamento.
Quando si raggiunge il numero minimo di cinque Logge o mille membri, si ha il diritto di formare
una Gran Loggia.
Le Logge possono, all'interno di un Distretto, formare raggruppamenti divisionari e fondare
un'unione di Logge, destinata a occuparsi, oltre alle questioni generali, delle questioni locali e della
provincia.
L'organizzazione base del B'na B'rith la Loggia. Per fondare una Loggia occorrono 20
membri in una citt o zona dove non ne esistono e 50 laddove ve ne sono gi. Ogni Loggia
subordinata alla Gran Loggia del Distretto, tranne nelle zone prive di Distretto, in tal caso le Logge
fanno capo alla Loggia Suprema. In un Distretto le Logge possono appartenere a organizzazioni
inter-logge, come i Consigli o le Conferenze, stabiliti dalla Gran Loggia del Distretto. Ogni
Distretto tiene delle Conventions nelle quali si ritrovano i delegati delle Logge. Le attivit tra le
Conventions dei Distretti (13 distinti Distretti) sono rette dalla Commissione esecutiva della Gran
Loggia del Distretto. L'insieme dei Distretti forma la Loggia Suprema e la Costituzione del B'na
B'rith indica che la giurisdizione dell'Ordine appartiene alla Loggia Suprema. Questa si riunisce
ogni tre anni nel corso di una convention di delegati, eletti dai Distretti e fondata sul numero dei
Fratelli. I1 lavoro della Loggia Suprema compete a un Ufficio dei Governatori, composto da
ufficiali, rappresentanti dei Distretti e rappresentanti del B'na B'rith femminile.
La Loggia Suprema lavora tramite Commissioni che seguono i principali lavori della stessa
come l'Anti Defamation League (1913), la Fondazione Hillel (1923), l'organizzazione giovanile del
B'na B'rith (1923), l'Ufficio del servizio delle vocazioni (1938), Isral ecc. Alcuni comitati si
dedicano a operazioni specifiche come la Fondazione del B'na B'rith in U.S.A., la Fondazione
Henry Monsky, il B'na'i B'rith (Jewish) Monthly.
Le attivit del B'na B'rith differiscono secondo i paesi e le direttive. "All'interno del B'na
B'rith funziona una macchina direzionale, elaborata in 97 anni d'esperienza, al fine di essere
competenti in tutti gli affari che riguardano il popolo ebraico, che si tratti di un pogrom in paesi
lontani, di un ciclone ai tropici, della giovent ebraica negli USA, dell'antisemitismo, dell'aiuto ai
rifugiati, della preservazione dei valori culturali ebraici ecc. In altri termini, il B'na B'rith
organizzato in modo da portare soccorsi in ogni necessit alla comunit ebraica" (B'ni B'rith
Magazine, 1940).
Le cifre riguardanti le Logge, i membri ecc. variano considerevolmente, e in maniera
contraddittoria, secondo le diverse fonti. Le statistiche pi attendibili riguardano gli Stati Uniti. Nel
147

1914, l'Ordine contava 402 Logge, 83 circoli femminili, 46.489 membri, negli USA e in Canada.
Nel 1925 erano 13.000, nel 1934/1944, 150.000 e nel 1988 500.000. L'Agente telegraphique juive
d 414 Logge (6 febbraio 1937), 401 Logge e 215 Logge in Europa, Asia e Sud America (17 aprile
1937), 548 Logge con 74.000 Fratelli (New York Juwish News, 19 maggio 1939). Il Who's Who in
Arraerican Jewry (1938-1939) d 450 Logge negli Stati Uniti e in Canada mentre Henry Monsky,
nuovo Gran Commendatore dell'Ordine, dava, alla data del 28 febbraio 1941, 150.000 Fratelli in
900 Logge.
125.
Presidenti successivi del B'na B'rith:
Henry Jones (1843-1855), Mosely Ezechiel (1855-1856), Julius Bien (1856-1860), Henri
Marcus (1860-1868), Julius Bien (1868-1900), Leo Levi (1900-1904), Adolf Kraus (1905-1925),
Alfred M. Cohen (1925-1938), Henry Monsky (1938-1947), Frank Goldmann (1947-1953), Philip
M. Klutznick (1953-1959), Label Katz (1959-1964), William A. Wexler (1965-1971), David M.
Blumberg (1971-1978), Jaack J. Spitzer (1978-1982), Gerald Kraft (1982-1986), Seymour Reich
(1986-1990), Kent Schiner (1991).
126.

ALLEGATO 2

CONSEGNA DELLA MEDAGLIA DEL B'NAI B'RITH A


MONS. DECOURTRAY IL 16 NOVEMBRE 1991 A LIONE
127.

Allocuzione rivolta dal Dr. Marc Aron al Cardinale Decourtray

Ricordo il mio primo incontro con lei, nel suo ufficio dove, per circa un'ora, come tutti i suoi
interlocutori, sono stato da lei obbligato a un'assoluta sincerit; forse ne sono uscito ebreo pi
autentico. Parafrasando Elie Wiesel, quasi tremando, e a bassa voce che questa sera in verit
faccio questa doppia presentazione, la sua al B'na B'rith e quella del B'na B'rith a lei. Il B'na B'rith
un'associazione che milita, da un secolo e mezzo, in favore dei Diritti dell'uomo, naturalmente per
i diritti dell'uomo ebreo, ma anche per l'uguaglianza dei diritti e della dignit di tutti gli uomini. I
suoi membri sono scelti in base ai loro valori morali e al loro impegno.
I B'na B'rith sono i Figli dell'Alleanza, essi testimoniano sia del perpetuarsi dell'alleanza di
Dio con il suo popolo, Israele, che della vitalit del giudaismo contemporaneo. Se essi questa sera la
premiano, non per fare omaggio a un principe della Chiesa, n per una qualche ricompensa a una
sua specifica azione, so che ella non l'avrebbe accettato, ma si tratta di una testimonianza al suo
proprio impegno, per il rispetto dell'altro nella sua specificit e nella sua originalit, per la
sopravvivenza della memoria. Lei ha detto: "La memoria cristiana si fonda sulla memoria ebraica".
Mi piacerebbe mettere questa cerimonia sotto il segno della memoria. "Ricordati" il significato
delle lettere ebraiche che inalberiamo stasera. "Ricordati" era anche il titolo di una conferenza di
Ginevra sul Carmelo che ella ha presieduto assieme a Tho Klein e alla quale assistette, lo devo
ricordare, il compianto Sam Hoffenberg, mio predecessore al B'na B'rith di Francia.
Ricordiamo, facciamo insieme atto di memoria; qualche giorno fa abbiamo commemorato la
"notte dei Cristalli", avvenuta tra l'indifferenza generale della popolazione tedesca e delle nazioni.
Essa fu il preludio della soluzione finale che condusse allo sterminio di sei milioni di ebrei per la
sola ragione che si trattava di ebrei, in un'Europa preparata dall'insegnamento millenario del
disprezzo, del sacro orrore del giudeo. Poi venne Jules Isaac, un B'na B'rith; il suo incontro con il
Papa l'iceberg, il Vaticano II, Nostra Aetate, e le direttive conciliari volte a sradicare nella
catechesi e nella liturgia ogni concetto anti-ebraico.
In venticinque anni furono fatti pi progressi nel riavvicinamento giudeo-cristiano e
nell'assunzione delle proprie responsabilit che in duemila anni. Lei, Eminenza, ne fu uno dei
principali artefici. Certo, spiriti malintenzionati, da entrambe le parti, vorrebbero far fallire
148

l'avvicinamento e ci tendono trappole grossolane. Ma rassicuriamoci, sono in minoranza e nulla


possono contro gli uomini di buona volont. Dopo alcuni anni d'interruzione del dialogo, i rispettivi
comitati ebraici, nei quali figurano numerosi B'na B'rith e cristiani per le relazioni inter-religiose, si
sono nuovamente riuniti a Praga dopo una visita al campo di Theresienstadt (o Terezin), per dire
che il Cristianesimo incompatibile con l'antisemitismo e per dar seguito alle consegne di revisione
della catechesi dalla gerarchia alla base.
Certo, c' stato il deplorevole fatto del Carmelo di Auschwitz, dalle implicazioni pi politiche
che religiose, ma anche questo si risolve. Gi si elevano nuovi edifici. Ma quest'affare infine
sfociato nella traduzione polacca degli atti del Vaticano II e in una dichiarazione unanime dei
vescovi polacchi che assumono la propria responsabilit nella Shoa e condannano ogni forma di
antisemitismo. In pi, vi ora una reciproca comprensione del martirio del popolo ebreo e del
popolo polacco.
Certo, per noi vi stata qualche beatificazione discutibile, ma vi anche l'accantonamento
sine die della beatificazione di Isabella la Cattolica. Certo, alcune dichiarazioni del Papa ci hanno
colpiti, a volte perch erano state troncate. Ma vi stata la storica visita del Papa alla sinagoga di
Roma e il riconoscimento della perpetuit della prima Alleanza e del legame indissolubile del
popolo ebreo con la terra dei suoi avi. E poi vi sono uomini come lei, Eminenza, che parlano poco
ma giusto, rispettando sempre e ovunque il popolo ebreo in quanto tale. "Siate quello che siete" lei
ha detto. Posso rispondere "Resti quello che " cio il guardiano vigilante della nostra memoria. In
pi, molto spesso, lei ha reagito, prima di noi e meglio di noi, agli attentati portati alla nostra
dignit, alla nostra storia, alla nostra morte. Appena arrivato a Lione, lei si recato sui luoghi della
memoria della sofferenza ebraica, il forte Montluc, Saint-Genis-Laval, il Veilleur de Pierre. Con il
Cardinal Lustiger lei si recato ad Auschwitz non in pellegrinaggio, la parola impropria per un
cristiano, ma in penitenza.
Mi permetta una digressione. L'anno scorso, il B'na B'rith di Francia si recato ad
Auschwitz, 200 delegati, un aereo pieno: naturalmente il luogo in cui ci si pu interrogare
sull'esistenza o sul silenzio di Dio. Eravamo in duecento che, spontaneamente, abbiamo denudato il
braccio, nel freddo glaciale di Birkenau per mettere il tephillim, lo hanno fatto anche quelli che non
lo mettevano pi da anni, e abbiamo recitato la preghiera del mattino. Eravamo duecento a dire
Kaddish su tutti i luoghi della sofferenza; la rampa, quello che resta della camera a gas, quello che
resta dei forni crematori. Eravamo duecento ad accendere la Menorah, simbolo del giudaismo e
della nostra associazione e a posare quei bracci sulle grate del Carmelo, in segno di pace e di
volont di dialogo. Eravamo ancora duecento la sera a ritardare la partenza dell'aereo per fare
l'ufficio nella pi vecchia sinagoga di Cracovia che non aveva pi visto una cerimonia da mezzo
secolo. Non forse la risposta religiosa a quello che non pu avere significato?
Tante immagini sfilano, la rivedo alla commemorazione della retata, nel 1984 a Izieu, il suo
braccio intorno al collo di un bambino che avrebbe potuto essere uno dei 44. Rileggo le parole della
lettera che ella ha inviato congiuntamente ai gran rabbini Kartlon (?) e Wertenschlag, a Tho Klein
e a me medesimo sulla Shoa, della Shoa che fu lo sterminio dei bambini giudei, solo a causa del
santo nome dei loro antenati. Sull'incredibile immagine del bambino col berretto del ghetto di
Varsavia, simbolo dell'innocenza trasformata in colpa, che avanza con le mani alzate verso
l'eternit.
La sento ancora al colloquio di Grenoble descrivere la specificit del genocidio ebraico,
rifiutando di far scomparire i nomi, "soli segni tangibili", lei diceva, del vuoto scomparso nei
confronti di Dio. La rivedo al processo Barbie, rifiutare un prete come avvocato della difesa,
rifiutando al criminale contro l'umanit una possibile vittoria, la vedo protestare, all'atto della sua
visita al memoriale dei Terreaux, contro l'accoglienza del Papa a Kurt Waldheim. La vedo donare il
suo premio per i Diritti dell'uomo alla costruzione del Carmelo fuori dalle mura di Auschwitz. La
rivedo in occasione dell'incontro del Papa con la comunit ebraica di Lione donare al Sommo
Pontefice il Memoriale della deportazione di Serge Klarsfeld e alzare con lui l'insegna della
memoria di Auschwitz e della solidariet con Israele.
149

La rivedo aprire spontaneamente gli archivi della Diocesi in occasione dell'istruzione del
processo Touvier al fine di far risplendere la verit. Perch, dalla liberazione, i nostri successivi
governi non hanno fatto lo stesso e anche prima, per gli schedari degli ebrei ai tempi sinistri dell'occupazione. La sento stigmatizzare i falsari della storia, come il suo predecessore, il cardinale
Renard, aveva fatto nei confronti di Faurisson. La sento anche stigmatizzare il razzismo, le parole
improprie che invadono, uso questa parola con intenzione, il paesaggio politico.
Lei ha detto: "Non si pu essere cristiani e aderire all'ideologia del Front National". Mi
rammento la sua commovente lettera al Gran Rabbino Sitruk in seguito alla profanazione di
Carpentras. Ricordo il suo coraggioso intervento in occasione della guerra del Golfo e, riprendendo
la celebre frase di Churchill sul disonore, la pace e la guerra lei disse: " bellicista voler il rispetto
delle esigenze pi elementari della giustizia?"
Spero con tutto il cuore che, quando ella si recher in Israele, e a Gerusalemme, la sua
capitale una e indivisibile, potr raccogliersi di fronte alla stele. A Sion, lei ha detto, ciascuno
nato. "Come uscire da Auschwitz, lei ha aggiunto, e tornare a casa senza guardare a Gerusalemme".
Come non dire Auschwitz anche, questo luogo della storia, confine dei tempi, Gerusalemme, luogo
dell'avvenire, confine della preghiera. In verit, non crede lei che dopo la Shoa, la rinascita dello
Stato d'Israele, il rientro miracoloso degli esiliati alla terra dei loro antenati, la fine dei principali
conflitti, le promesse della conferenza di pace di Madrid, siamo entrati nell'era messianica?
Quanto detto nell'Antico Testamento non smentito dal Nuovo. I doni di Dio sono
irrevocabili. La reciproca comprensione e il reciproco rispetto di ebrei e cristiani sono egualmente
elementi di quest'epoca tanto aspettata. Mi permetta di citarla di nuovo. Lei ha detto: "Credo con
fede perfetta in una nuova venuta del Messia e anche se tarda, lo credo". I nostri saggi dicono che
dipende da noi, dai nostri sforzi, che il Messia arrivi prima dell'ora prevista. Allora, diciamolo
assieme, stasera, facciamo in modo che egli venga o che ritorni un po' pi presto.
128.

Allocuzione dei Gran Rabbino Ren-Samuel Sirat

In questo momento in cui termina lo shabbat, quando in tutte le sinagoghe del mondo
abbiamo riletto, questo pomeriggio, l'angoscia di Giacobbe di fronte a Esa, tutto teso all'odio e alla
volont di distruggerlo, che ha conosciuto i tormenti dell'esilio, sventato le congiure, che si era
ripromesso la perdita di colui che doveva divenire Israele, vive nel terrore e nel timore. Dovr
uccidere il fratello o assistere alla distruzione di Israele, compresi donne e bambini, a causa della
loro fedelt all'unico Dio. Ma, al momento dell'incontro, in Esa prevale il sentimento fraterno. Si
getta nelle braccia del fratello e scambia con lui il bacio della pace. S, certamente, Esa odiava
Giacobbe, ma al momento dell'incontro il bacio di pace era sincero, la volont di pace assoluta.
Nella relazione tra il cardinale Decourtray e la comunit ebraica di Francia nessuna traccia di odio,
Dio non voglia, ma un'amicizia senza tentennamenti, senza riserve. Il bacio di pace tra il Primate
delle Gallie allora presidente della Conferenza Episcopale e il Gran Rabbino di Francia in carica fu
marcato da fraterno affetto che perdura, al di l delle rispettive responsabilit assunte nel frattempo.
Quando, nel prossimo ottobre, le carmelitane lasceranno il campo di Auschwitz, i co-presidenti e i
partecipanti alla conferenza di Ginevra saranno giustificati della scelta che fu la loro e che,
malgrado le numerose difficolt, non li fece mai dubitare che la firma dei principi della Chiesa
sarebbe stata onorata e che il testo di Zarok (?): "Ricordati" sarebbe restato a testimonianza dei
tempi della distruzione e dell'odio ma anche di un mondo fraterno in cui l'odio sar sradicato per
lasciare il posto alla fraternit e all'amore del prossimo. Il Talmud riporta l'insegnamento che questa
sera vorrei dedicare al cardinale quale omaggio alla sua magnifica personalit, al suo coraggio e al
suo spirito di apertura verso l'altro. Cosa significa il versetto dei proverbi, capitolo XIV, versetto 34,
che, col vostro permesso, citer inizialmente in ebraico (...). "La giustizia eleva una nazione, ma
l'indebolimento dei popoli il peccato". Di questo versetto, contemporaneo della Shoa degli anni
68-70 che videro la distruzione del secondo tempio, proporr la seguente esegesi: allo stesso modo
in cui i sacrifici, offerti nel tempio di Gerusalemme ottenevano il perdono di Dio per i peccati di
150

Israele, allo stesso modo gli atti di giustizia e di misericordia compiuti dai non ebrei ottengono il
perdono per tutte le nazioni del mondo. Non nel potere di alcuno ottenere il perdono per
Auschwitz, ma l'attitudine di un uomo di eccezionale qualit come il cardinale Decourtray, riconoscendo e assumendo il peccato assoluto contro l'uomo, permette di sperare con assoluta certezza
che verr il tempo in cui il Signore Iddio canceller le lacrime da tutti i volti e laver l'obbrobrio
fatto a Israele.
In questi tempi in cui, per essere totalmente sinceri, conviene sottolineare che gravi pericoli
insidiano i nostri dirigenti spirituali, cos come i rappresentanti di tutte le religioni, dal momento
che la tentazione dell'intolleranza e dell'esclusione non viene loro risparmiata. La volont di potere,
il desiderio di prevaricare, la santificazione della guerra ("Dio con noi") possono costituire una
prova difficile da sormontare, e a volte ci vuole molto coraggio per impedirsi di far partecipare gli
altri alla certezza metafisica che la nostra con la forza o con la propaganda attiva.
il senso della lotta dell'estremismo religioso e, ripetiamolo, esistono estremisti in tutte le
religioni. La nostra lotta, Signor Cardinale, diametralmente opposta; si basa interamente
sull'assoluto rispetto di ogni creatura portatrice della scintilla divina; la pace, la pace vera, la pace
del cuore non pu realizzarsi che attraverso un dialogo tra i massimi dirigenti spirituali, animati da
una volont di approfondire e scrutare la fede del nostro prossimo lontano, senza alcun desiderio di
proselitismo, e senza abbandonare la minima particella della nostra identit spirituale.
Che si ringrazi e si feliciti il B'na B'rith europeo per la sua eccellente scelta di questa sera,
quella di accordare il premio internazionale del B'na B'rith al cardinale Decourtray.
La conferenza permanente dei Rabbini europei e io stesso siamo felici di unirci a questo
solenne omaggio. Con uomini come lei, siamo sicuri che l'avvenire dell'Europa e del mondo potr
basarsi sulla verit e sul diritto, la fraternit e l'amore, la pace e la speranza.
129.

Risposta del cardinale Decourtray

Come posso ringraziarvi per l'onore che mi fate stasera e rispondere a tutte le parole che ho
ascoltato? Mi permetterete di prenderla alla lontana e di provare soltanto a unirmi a voi, al di l
delle persone e delle cariche, nella vocazione al servizio degli uomini che ci riunisce.
Il luogo in cui siamo raccolti m'ispira; che simbolo questo museo galloromano: l'infaticabile e
coraggioso Dr. Aron l'ha scelto con la complice accoglienza del presidente Mercier che, a nome del
dipartimento, ci riceve cos amabilmente.
Vi propongo una breve meditazione sotto forma di risposta alla semplice domanda che per me
essenziale, essenziale: Di cosa siamo debitori al giudaismo? Che cosa la Chiesa di Lione, come
pure la nostra citt, il nostro dipartimento, il nostro paese devono al giudaismo? Pu darsi che voi
sappiate che solo un muro separa il luogo in cui siamo riuniti da un Carmelo nel quale un ventina di
suore contemplative conducono una vita di preghiera e di lavoro. Durante tutto il tempo del penoso
affare di Auschwitz, esse, come pure la maggior parte delle loro consorelle francesi, mi hanno
appoggiato senza esitazioni. A qualche passo da qui si eleva la cattedrale di Fourvire, alto luogo
storico della piet lionese, un po' pi in basso l'ospedale dell'Antiquaille, ospita, curata dalle
religiose, la cella di Pothin, il primo vescovo di Lione. Giunto dall'Asia verso l'anno 150 per
annunciare il Vangelo, liberare gli schiavi, sostenere i poveri, liberare i pagani dal giogo dei loro
idoli, mor martire, come avveniva a quei tempi, nel 177, Voi tutti poi conoscete il teatro antico
dove per cos tanto tempo rifulsero la potenza e la gloria della Roma imperiale. Su questa collina si
sono affrontati per secoli il paganesimo con i suoi idoli e il monoteismo portato dalle Chiese di
Cristo dopo che gi vi era giunto ad opera degli ebrei. verosimile che la nostra vecchia citt abbia
avuto fin dall'Antichit una presenza ebraica. Essa ha attraversato i secoli, fino alla presente
comunit che, con l'apporto dei sefarditi dell'Africa del Nord, numerosi e ferventi, ha fatto di Lione
una delle citt ebraiche pi vive di Francia.
Vedendovi qui stasera, sento in me il desiderio di rendere gloria all'Unico e di ringraziarlo; lo
ringrazio per essere voi qui, vivi e, in un certo senso, sopravvissuti alla Shoa. Intendo, dal profondo
151

del mio essere, la preghiera millenaria: "Ascolta Israele, l'eterno nostro Dio, l'eterno uno". Come
potrebbero i cristiani che, essi pure, credono all'unico Signore, non dire "benedetto egli sia, la gloria
del suo nome eterna"?
Come potrebbero, dopo tanti secoli d'ingiustizia nei vostri confronti, dopo tanti errori ed
orrori che ovunque hanno colpito e ancora colpiscono l'uomo, la sua vita, la sua libert, la sua
dignit, non ricordare la formula di Sant'Ireneo, secondo vescovo di Lione verso l'anno 180: "La
gloria di Dio l'uomo vivente, la vita dell'uomo la visione di Dio"? Ma questa verit evangelica
gi contenuta interamente nella legge e nel diritto che voi avete portato nel mondo. Siamo
sufficientemente consapevoli che tale in verit il fondamento permanente dei Diritti dell'uomo per
i quali combattono insieme molti credenti e non credenti?
Questo richiamo prende, a Lione, una forza singolare. in questa citt, nella quale il
paganesimo del secondo secolo si oppose al Cristianesimo, che impervers, a met del XX secolo, il
paganesimo nazista. Questo, con una perversit senza pari, ide, volle e intraprese lo sterminio
radicale degli ebrei nei campi e nei forni, per la sola ragione che erano ebrei. Il rastrellamento dei
bambini di Izieu al quale ha alluso il Dottor Aron ne , a mio avviso, il segno pi evidente. Fu in
questa citt, pi precisamente in Piazza Bellecour, che il nazismo ha giustiziato insieme, in maniera
quasi simbolica, l'ebreo, il libero pensatore, il protestante ed il cattolico. Per le generazioni future
questi avvenimenti sono permanente richiamo che ci dicono con vigore senza precedenti che
l'essenziale della condizione umana, nella sua dignit d'immagine di Dio, indivisibile e che non
pu esservi compromesso con il potere degli idoli.
Non conosco molto bene la vostra organizzazione, il B'na B'rith, vale a dire i Figli
dell'Alleanza in cammino. Alcune delle personalit che la animano mi sono pi familiari e, oso dire,
molto familiari. Vi ha elogiati il signor Honigbaum, che presiede l'Unione Europea, e da lungo
tempo conosco il dottor Aron la cui cultura impressionante e gli interessi molteplici, e che ha
avuto un ruolo determinante nel progetto di Izieu, che mi sta particolarmente a cuore. lei, caro
dottore, che mi ha fatto avere la foto del bambino con le mani alzate sotto la minaccia di una
baionetta; l'avvocato Jacubowicz l'aveva brandita davanti alla Corte quale simbolo del crimine
contro l'umanit; quella foto resta con me come un perenne monito.
So che l'oggetto della vostra organizzazione il mantenimento e lo sviluppo della cultura e
dei valori ebraici. Posso dire come mi appaiano questa cultura e questi valori, in una parola, la
vostra identit? Io li intendo come un riferimento al Signore, per santificare il suo nome, ricordare
la sua unicit e richiamare alla lotta permanente agli idoli per smascherarli e combatterli. cos,
credo, che l'ebreo serve e servir sempre tutti gli uomini. Le nazioni hanno bisogno, e sempre ne
avranno, di questo servizio che voi ci rendete. Per questo tengo a ringraziarvi stasera e vorrei
aggiungere, io, vescovo della Chiesa Cattolica, che voi siete le nostre radici e, come dice Giovanni
Paolo II, siete i nostri fratelli maggiori nella fede. Citando Jaques Maritain "non accetto che una
religione possa temere, odiare, maledire un'altra religione, senza la quale essa stessa non
esisterebbe".
Vorrei ringraziarvi anche come francese; penso spontaneamente a Elie Wiesel e a Ben, ai
quale la nostra cultura deve tanto, ma ve ne sono talmente tanti altri... grazie di esservi ristabiliti in
Francia dopo la guerra, sorgevate, esangui, dalle rovine delle vostre comunit decimate, disperse,
assassinate. Voi avete riabilitato e rianimato con indefettibile speranza la vostra ritrovata libert.
Avete prevalso, in modo impressionante, come lo mostra la giornata grandiosa e fervente consacrata
alla parola divina che avete vissuto il 3 novembre 1991 riuniti attorno al gran rabbino Sitruk.
La vostra rinascita ha arricchito la Francia. Come rimpiango, e non posso rimediare, che gli
ebrei siano stati riconosciuti come cittadini solo da due secoli. Ne abbiamo parlato recentemente,
caro presidente Kahn, dopo il colloquio di Strasburgo, dove avrei voluto potermi recare. Voi avete
anche partecipato attivamente alla liberazione del nostro Paese occupato. senza dubbio opportuno
ricordarlo, in tempi in cui alcuni sembrano voler reclamare un certo monopolio del patriottismo. La
Shoa non ci fa dimenticare la battaglia di tanti ebrei per liberare la Francia dall'occupazione nazista.
Alcuni erano francesi da generazioni, altri erano vittime di persecuzioni, non solo naziste, che
152

avevano scelto la Francia perch appariva come la patria della libert, ma che dopo il disastro, per
suo disonore e fortunatamente per un tempo limitato e provvisorio, si chiusa su di loro come una
tagliola. Penso soprattutto alla trappola di Vel' d'Hiv'. Tra coloro che sono sfuggiti alla cattura ve ne
sono molti che hanno partecipato alla resistenza e hanno combattuto nelle armate della libert. Ve
ne sono alcuni di cui non si parla mai; venivano dall'Est. Non avevano scelto la Francia al momento
di sfuggire alla segregazione, ai ghetti, ai pogrom. Avevano preferito attraversare l'Atlantico, ma
hanno voluto attraversarlo in senso inverso per partecipare alla liberazione dell'Europa. Quanti di
loro sono morti per la Francia e riposano nei nostri cimiteri militari pur non essendo mai stati
francesi. La semplice giustizia richiede il nostro omaggio riconoscente.
Infine, come europeo che vorrei esternarvi la mia gratitudine. L'Europa cambia, a volte
esplode nella ritrovata libert dell'Est, esita a Ovest, cerca la via dell'unit e della pace. Certo
bisogna che cerchi la propria identit e che ritrovi le sue radici; ma si tratta invero di tutte le sue
radici. La cultura europea un patrimonio comune ma diversificato. evidente che l'Europa
profondamente marcata dal Cristianesimo nella storia stessa delle nazioni che la compongono e
nelle sue istituzioni, ma altri considerevoli apporti culturali l'hanno costituita e animata. In
particolare non si pu disconoscere l'apporto ebraico, capitale, il papa Giovanni Paolo II l'ha
sottolineato il 18 agosto scorso parlando ai rappresentanti della comunit ebraica ungherese. Come
potrebbe essere altrimenti, dal momento che la sorgente stessa del Cristianesimo Gerusalemme,
che Ges Cristo era ebreo come pure gli apostoli. Bisogna per anche avere il coraggio di dire che,
in mancanza del riconoscimento di queste radici ebraiche della nostra fede e della componente
ebraica della nostra cultura, le terre cristiane d'Europa hanno visto preparare e attuare i pogrom che
sono un abbandono, un fallimento, una perversione del messaggio evangelico. Cos si annunciava
l'impensabile Shoa.
Mi permetto di evocare anche il ruolo che gli ebrei dell'Unione Sovietica hanno avuto, al
fianco dei dissidenti non credenti e dei cristiani nell'abbattimento del sistema. Tutti abbiamo visto
sui giornali o alla televisione come, dopo cinquant'anni di isolamento e di persecuzioni, abbiano
invaso le vie di Mosca il giorno della festa della Torah. Saluto i loro coraggiosi sforzi per partire
verso Israele e trovare la completa libert per la loro fede e la loro identit. In questa Europa nuova
che nasce, siamo chiamati a rispondere insieme, nella nostra differenza, agli immensi bisogni
spirituali e culturali degli uomini. L'entusiasmo suscitato dai mutamenti avvenuti all'Est e di cui la
caduta del muro di Berlino il simbolo pi evidente, ha per un momento offuscato l'ampiezza
spaventosa delle difficolt che ci attendono. Non sufficiente abbattere un muro per sopprimere,
come per incanto, ci che il muro nascondeva o rivelava.
All'Est il passato torna improvvisamente alla memoria ed esplode in un presente dove la
miseria mette alla prova la speranza. All'Ovest, le nostre carenze, le nostre illusioni, le nostre
idolatrie, i nostri oblii, servono a volte da alibi alle nostre buone coscienze di bambini viziati.
Tornano i tempi dei capri espiatori. Si vede negare la vostra memoria da storici di fama, o la si vede
resa folkloristica nei luoghi stessi del dramma inaudito. Vediamo cadere nel vuoto, nella rovina o
nella vergogna le speranze riposte da tanti uomini nel messianesimo sostitutivo. Vediamo la
sacralit religiosa, la vostra ma anche la nostra, colpita da disprezzo, derisione, violenza. Vediamo
invertirsi i valori dell'eredit giudeo-cristiana della nostra civilizzazione. Vediamo la
sacralizzazione idolatra del profano tramite i mezzi di comunicazione di massa, la profanazione del
sacro tramite un paganesimo aggressivo. Se non facciamo attenzione, insieme, potremmo avere
quest'inversione del bene e del male, che colpisce Dio e distrugge l'uomo.
Qui arriviamo alla specificit del meccanismo nazista, che ha condotto dove sappiamo, a
questa Shoah che infatti certuni vogliono banalizzare a dispetto della storia o anche confiscarvi.
L'Europa ha bisogno di tutti per ricostruirsi pacifica, fraterna, rispettosa di tutte le diversit. L'Europa ha bisogno degli ebrei, qui da noi, e l, nella vostra antica e santa citt, Israele, nella giustizia e
nella pace. Quanto ci vorr affinch lo sforzo cattolico di conoscenza, di giustizia e di rispetto verso
il popolo ebraico si estenda a tutti i fedeli e che gli ebrei possano avere fiducia in noi? Ci vorr
molto, come dice il profeta Geremia. Il movimento appena cominciato, lo credo irreversibile, a
153

dispetto di alcuni fallimenti. Stasera io ringrazio questo popolo dedicandogli la medaglia che mi
avete dato e a tutti faccio omaggio della mia speranza. Gloria all'unico Signore, e pace in terra agli
uomini di buona volont. Che Dio mantenga il vostro popolo nella sua dignit rispettata, nella sua
fecondit ritrovata, nella sua casa riabitata, nella giustizia e nella pace, ovunque, a cominciare da
Gerusalemme dove, come dice il Salmista, si trovano tutte le nostre fonti.
130.

ANNESSO 3

DISCORSO DI JAQUES CHIRAC IN OMAGGIO DI


JEAN PIERRE-BLOCH
131.

La lealt intransigente

Offrendo a Jean Pierre-Bloch la targa del bimillenario, la pi alta decorazione della Citt di
Parigi, Jaques Chirac ha voluto rendere omaggio a "un uomo che ha scelto di rafforzare la dignit
umana".
"Non vi momento della sua vita nel quale lei non abbia sollevato alcuni dei problemi che
toccano l'intimo della coscienza universale. Non ve n' alcuno che non abbia registrato gli effetti
della sua costante azione che continuer fino all'ultimo giorno - come lei ha voluto intitolare le sue
memorie. Cos sento profondamente che vi qualcosa di permanente e d'irriducibile che non si pu
sacrificare: l'uomo e la sua dignit che, al di l di ogni trascendenza, presiede a ogni sviluppo della
morale. In effetti lei non avrebbe mai opposto un'etica dell'azione a un'etica dell'Essere. Lei le ha
conciliate, fatto sufficientemente raro, e tanto basterebbe perch Parigi le renda un omaggio
particolare e caloroso, omaggio che non possiamo non estendere alla Signora Bloch che condivide
l'anima di tutte le sue lotte e alla quale vanno le mie congratulazioni per essere stata nominata
Commendatore della Legion d'Onore, a titolo militare. Se Parigi si onora di questa giornata che ci
riunisce, perch lei non ha voluto lasciare il mondo cos come l'aveva trovato. Perch lei ha osato,
perch ha avuto il nobile impegno per le questioni essenziali in un modo che, purtroppo, la maggior
parte delle persone non ha. Le occupazioni, le fatiche, lo stesso spendere il suo spirito, non le sono
sembrati che secondari di fronte a fattori che avevano l'impronta dell'eternit: la verit, la giustizia,
la morale. Questo tormento non ha mai cessato di seguirla. Sempre, instancabilmente, con ardore e
coraggio, lei tornava alle stesse esigenze che credeva di aver messo da parte alla sera, per ritrovarle,
pi imperiose che mai, al risveglio mattutino. Lei infatti , insieme, uomo di passione e di ragione.
Di fronte all'inganno, alla violenza, al cieco sacrificio degli uomini, di cui il nostro secolo non
sar stato meno prodigo di quelli che lo hanno preceduto, e di fronte alle prove amare che ci dona
ogni giorno un mondo in cui dominano troppe anime aride, lei ha scelto, per una saggia onest
intellettuale, e con un'intransigente lealt al suo ideale, di rafforzare con tenacia la dignit umana.
La sua vita ne testimonianza come numerosi sono gli esempi nella memoria di coloro che oggi,
per il suo compleanno, dimostrano il proprio indefettibile attaccamento a lei e alla sua azione.
Fedele nell'amicizia, fedele al suo ideale, lei ha combattuto battaglie delle quali mi permetter
di affermare, facendo eco all'interrogativo che ella si pone nelle Memorie, che hanno tutte
partecipato di quella comune saggezza che ha la grandezza del nostro paese e che tutte hanno contribuito a risvegliare il pensiero dei nostri concittadini.
Considerando il sue esempio, nessuno potr essere vile, nessuno potr scoraggiarsi, nessuno
potr rifiutarsi di far fronte al cancro dell'uomo che il razzismo. L'unanimit del Parlamento che
nel luglio del 1972 ha votato il progetto di legge che reprime il razzismo, la discriminazione
razziale e l'incitamento all'odio razziale, ha dato un grande momento alla storia nazionale. Tutti qui
sanno quanto si deve a lei per questo testo la cui adozione stata una smagliante vittoria

154

sull'intolleranza, sul rifiuto dell'altro, sulla violenza sociale e che deve rimanere nella memoria di
tutti".
Jaques Chirac
(Cf. B'na'i B'rith Journal, settembre-ottobre 1985).

155

E.R.
MISTERI E SEGRETI
DEL B'NAI B'RITH
Note
INDICE
INTRODUZIONE Note
UNA STORIA DEL B'NAI B'RITH Note
IL B'NAI B'RITH E LA MASSONERIA Note
IL CRISTIANESIMO RIVEDUTO E CORRETTO DAL GIUDAISMO Note
FREUD, LA PSICANALISI, LA CBALA ED IL B'NAI B'RITH Note
IL B'NAI B'RITH E IL COMUNISMO Note
IL B'NAI B'RITH IN GERMANIA Note
ISRAELE, CENTRO MONDIALE DEL B'NAI B'RITH Note
UN FINE PRIMARIO: IMPEDIRE L'ASSIMILAZIONE Note
LA LEGA ANTI DIFFAMAZIONE "BRACCIO ARMATO" DEL B'NAI B'RITH Note
LA PI GRANDE RETE DI SPIONAGGIO NEGLI USA Note
IL B'NAI B'RITH IN FRANCIA E IN EUROPA Note
LE STRANE CONNESSIONI DELL'A.D.L. CON LA L.LC.R.A. Note
IL "GIURAMENTO DEI B'NAI B'RITH" Note
IL B'NA B'RITH IN ITALIA Note

1. INTRODUZIONE Note
1) Abbiamo scelto di adottare la grafia B'na B'rith, linguisticamente corretta e in uso fino agli
anni cinquanta. Dopo si usato di pi B'nai B'rith. Si trovano anche i termini Bnai Brith, Bn
Brith, Bn Brith ecc. Per ragguagli su queste parole e sulla loro accezione, vedere il paragrafo Dei
massoni fondano il B'nai B'rith all'interno del capitolo consacrato alla storia del B'nai B'rith. Allo
stesso modo, abbiamo scelto di conservare la grafia dei testi citati rispettando l'originale (maiuscole
ecc.)
2) Negli Stati Uniti il B'nai B'rith ha dato alle stampe, nel 1966, una preziosa e pregiata opera
storica che ricostruisce la storia intitolata The story of a Covenant (La storia di un'Alleanza) di
Edward E. Grusd, prefazione di Robert E Kennedy, New York, Appleton-Century 1966. Nei vari
capitoli citiamo quest'opera, senza richiamo in nota. Da allora, sempre a cura del B'nai B'rith, sono
state pubblicate due altre opere con obiettivi pi specifici: B'nai B'rith and the challange of ethnic
leadership di Deborah Dash Moore, State University of New York Press, 1981, e Simon Wolf,
Private Conscience and Public Image, di Esther L. Panitz, Madison, Fairleigh Dickinson University
Press,1987.
3) Tra le opere introvabili alla Bibliothque Nationale (e senza dubbio anche nelle altre
biblioteche europee) utilizzate dal biografo ufficiale/ufficioso del B'nai B'rith di Francia, David
Malkam, citeremo: Jean Pierre Allali, Dictionnaire des nomea des loges, B'nai B'rith europeo,
maggio 1993; Hans W. Levi, The Continental European B'nai B'rith Lodges alter World War II,
Gote-borg,1974; Hans W. Levi, B'na B'rith in Scandinavia, (Goteborg); Ralph Mayer, Historique
fait a l'occasion du 40e anniversaire du B'na B'rith au Luxembourg, (Louxembourg); Henry Schneider, Histoire du B'nai B'rith allemand; Loggia Elie Bloch, Metz: Quarante annes de B'nai B'rith
(1952-1992); B'nai B'rith in Europea a centenial Tribute, selected documenta (B'nai B'rith
1

Archives); ecc. Malkam ha potuto anche avvalersi delle diverse riviste del B'nai B'rith di Francia,
non depositate alla Bibliothque Nationale delle quali ne conosciamo alcune come La Lettre du
B'nai B'rith de France, il B'nai B'rith Journal, B'nai B'rith europen, le Bulletin de la Loge France,
Agir, Rapport pour l'Europe de l'A.D.L., L.A.B.B.Y. Magazine ecc. Abbiamo scelto di riprodurne
alcune pagine, a titolo di esempio e illustrazione, per permettere al lettore di farsi un'idea, anche se
non abbiamo potuto contattarne l'editore dal momento che la rivista non in libera vendita e non
legalmente depositata.
4) La letteratura in lingua francese dedicata al B'na B'rith, generalmente ostile o critica, talmente ridotta che la si pu praticamente citare nella sua integrit. Libri o opuscoli che trattano
parzialmente o totalmente del B'nai B'rith:
- Le perii Juif, l'Imperialisme d'Isral, Roger Lambelin (Grasset, 1924).
- La Mysteriuse Internatinnale juive, Lon de Poncins, Beauchesne, 1936
- B'nai B'rith et ses esclaves: Wilson, Roosevelt, Churchill, Blum, Staline et Cie., brochure di
16 pagine, firmata A. Prokrovsky, Petite Bibliothque N 1, Parigi,1941 " molto strano che fino ad
oggi nessuno abbia detto che il nemico principale del mondo intero l'Ordine giudeo-massonico B'nai B'rith. (...) I fautori e responsabili di questa guerra (...) sono gli schiavi di volont straniera
(...) l'opera dell'Ordine giudeo-massonico B'nai B'rith (...) la base del B'nai B'rith - la Palladium serva del Diavolo (...). I capi del Talmud hanno fondato l'Ordine del B'nai B'rith per creare
l'Impero israelita universale e la schiavit dell'umanit sotto le parole: libert. uguaglianza,
fraternit! Le parole che erano e saranno sempre la grande menzogna degli ebrei. (...) Il demone di
Charleston, Lucifero, cade. Tutti i trucchi ebraici sono svelati dal fuehrer tedesco, il nuovo profeta
del mondo, Adolf Hitler, che dichiara guerra ai governi indegni e non ai popoli di cui il salvatore".
- Les Professionnel de l'antiracisme, Yann Moncomble, Faits et Documents, 1987 (certi
passaggi riguardanti il B'nai B'rith sono integralmente ripresi da Lon de Poncins).
- Ce que l'on vuoi cache, sottotitolato Qui a impos ce diktat: ne s'allier en aucun cas au Front
national (Prsent, prima edizione 1986, 20 pagine, 4 successive edizioni pi complete). Le vendite
hanno superato le 80.000 copie.
- Mais qui gouverne l'Amrique?, George Virebeau, Publications Henry Coston, 1991.
Articoli di giornali, che sono praticamente la copia l'uno dell'altra
- Les fils de l'Alliance, articolo di Franois Coty, L'Ami du peuple, 25 luglio 1933: "Circa dieci
anni fa un grande conoscitore di Israele ha dichiarato: "I B'nai B'rith tengono definitivamente il
globo terrestre nei tentacoli della loro organizzazione" (...) Non c' bisogno di cercare altrove le
ragioni dell'influenza che gli ebrei hanno esercitato da un secolo sulla frammassoneria, al punto di
farne la loro docile ancella. (...) Negli Stati Uniti non si faceva niente senza il consenso della
massoneria e dal momento che questa stata occultamente infiltrata dal B'nai B'rith, non strano
che la politica americana, specialmente da cinquant'anni a questa parte, si sia identificata con quella
di tale setta massonico-giudaica (...). Non vi quasi neppure un paese che abbia un'Obbedienza
massonica i cui membri ebrei o di origine ebraica non siano ragruppati, all'insaputa di tutti, in una
Loggia dei B'nai B'rith facente capo al quartier generale di Chicago (...). II senatore Mac Fadden ha
dimostrato come la collusione di questo cattivo Presidente (Hoover), con capi della setta, Felix
Warburg, della Banca Kuhn, Loeb & Cie sia all'origine della crisi economica".
- Les B'ni B'rith, La Bataille antimaonique, luglio 1938 (che riprende un articolo di La
Nouvelle voix d'Alsace et de Loraine, ll Giugno 1938).
- L'Ordre des B'nai B'rith. L'Action Algrienne, 8 febbraio 1939.
-Les Documents maoniques (n 5, febbraio 1943 da .pag. 137 a pag. 143, L'Obdience
maonique juive des B'nai B'rith, Jean Marqus-Rivire; n 2 novembre 1943, da pag. 36 a pag. 40,
Contribution l'tude des B'nai B'rith aux Etats-Unis, George Olliver; n 5, febbraio 1944, da pag.
125 a pag. 128, Pourquoi les B'nai B'rith d'Amrique s'intressent-ils l'Europe?; George Ollivier,
pag. 119-120).
- Juiverie et RM., Bulletin d'information anti-maonique, 4 luglio 1942.

- L'imperialisme juif, il-y-a cent ans, douze Juifs d'Amrique fondaient l'Ordre des "B'nai
B'rith" qui rve aujourd'hui d'asservir le monde, Bulletin d'Inter-France, n 413, 13 ottobre 1943.
Dal momento che Inter-France era l'A.F.P. dell'epoca, il testo fu ripreso da numerosi quotidiani e
periodici. "Oggi non necessario essere profeti per riconoscere il fine di Kahal e dei suoi capi di
Washington, come pure per definire tale scopo: l'istallazione dell'egemonia ebraica universale sulle
rovine dell'umanit non ebraica sfinita dal sangue versato e che, in questa lotta scatenata dal
giudaismo, deve soccombere crocifissa dal moloch ebraico".
- L'Evolution nationale, 30 settembre 1941, L'Appel, n 5 pag 5, n 7 pag. 3; Au Pilori n 20
pag. 4, Problme juif, n 16 pag. 129, France-Rvolution, n 82, pag. 4.
- Solo la rivista Lectures Franaises ha regolarmente trattato l'argomento B'nai B'rith. Vedere in
particolare Le Convent des B'nai B'rith luglio 1965, La Plus grande force organise des temps
modernes: le B.B., marzo 1978, articolo di Georges Virebeau (Henry Coston), Le B'nai B'rith,
organisation maonique, marzo 1990, Le Deus ex machina du B'nai B'rith, maggio 1990.
- Vi si aggiungano i diversi aticoli del quotidiano Prsent che citiamo nel corso dei vari capitoli
(vedere in particolare II giuramento del B'nai B'rith, nota 2).
5) A.D.L. Purpose and Program.
6) Vedere il capitolo sul giuramento del B'nai B'rith.
7) Edizioni Montorgueil, 1993, Parigi, stampato in 5000 esemplari. L'opera di mediocre
fattura (vari errori tipografici e di spaziatura) che danno l'impressione di una grande fretta. La
"quarta" di copertina priva di ogni ambiguit: "(...) Finora il pubblico ha sentito parlare del B'nai
B'rith specialmente dai suoi detrattori, dai suoi calunniatori. ora di ristabilire la verit: il B'nai
B'rith gioca un ruolo essenziale nella storia contemporanea. La sua azione durante le due Guerre
Mondiali, il suo ruolo nel Medio-Oriente e nel riavvicinamento giudeo-cristiano sono notevoli da
ogni punto di vista". Non possiamo che sottoscrivere quanto affermato nelle due ultime frasi. Allo
stesso modo Tribune Juive (7 ottobre 1993) indica: "Queste affermazioni giungono a proposito per
mettere a tacere tutti i fantasmi e tutte le elocubrazioni che in questi ultimi anni hanno potuto
apparire a proposito del B.B.". Malgrado la sua mediocrit, l'opera si avvalsa, per la sua promozione, di una nota A.F.P. di 22 righe (AFP 08141, novembre 93). Com' naturale, non viene fatta
alcuna allusione alla frammassoneria.
8) Malkam ringrazia quattro persone per le informazioni ottenute, tutte e quattro appartengono
al B'nai B'rith. La prefazione firmata da Haim Musicant. Bisogna arrivare a pag. 199 per
apprendere trattarsi di un permanente del B'nai B'rith, direttore del suo ufficio europeo. Egli
inoltre vicepresidente dell'Unione mondiale dei giornalisti ebraici. Nella conclusione, a pag. 251,
Malkam sembra definirsi come appartenente al B'nai B'rith. Bisogna lottare contro questa tendenza
(individualista) e avere il desiderio di realizzare grandi progetti in comune, progetti che faranno
passare dal sogno alla sua realizzazione, per noi, "Figli dell'Alleanza": Am Ehad!.
9) Esempio di errori: La riunione in cui fu adottato il "Giuramento del B'nai B'rith" porta la data
del 26 marzo 1986 mentre in realt si tenuta i125 gennaio. L'attuale presidente bulgaro, Jelio Jelev
indicato come Jelio Jeslev a pag. 237 e Zheliu Zhelev a pag. 244. Omissione: L'ispirazione
massonica, l'origine massonica dei fondatori (a parte un'allusione a pag 19), l'uso di grembiuli,
gioielli, collari, la pratica di cerimonie d'iniziazione in uso ancor'oggi, sono tutti elementi totalmente assenti dal libro. Lo storico del B'nai B'rith americano, Edward Grusd, sebbene sia a sua
volta sostenuto dall'Ordine, ne parla lungamente e a pi riprese.
2. UNA STORIA DEL B'NAI B'RITH Note
1) Histoire gnrale de la franc-maonerie, tomo I.
2) Publications of The American Jewish Society, tomo XIX, e History of Freemasonry in South
Carolina, De Saussure, 1878.
3) Vedere il capitolo sulla frammassoneria e il B'na B'rith.
4) Astraa Taschenbuch fur Freimaurer (Manuale per i frammassoni) J. Fr. Fuchs, Leipzig, 1884.
3

5) Per una storia recente degli ebrei negli Stati Uniti, si consulti A History of the Jews in
America, Howard M. Sachar, Knopf, 1993 e specialmente, The Jewish people in America, Eli
Faber, Hasia R. Diner, Gerald Sorin, Henry L. Feingold, Edward S. Shapiro, John Hokpins
University Press, cinque volumi, 1993.
6) Nel 1976 stata inaugurata dal B'na B'rith una targa, posta in alto su di un muro di mattoni
che circonda il cortile di ricreazione della Scuola superiore di Seward Park, luogo dell'antico Caff
Sinshimer (uno dei discendenti, l'avvocato Sinsheimer di Seattle un membro attivo del B'na
B'rith) al n 60 di Essex Street. Nel 1983, in occasione del 140 anniversario del B'na B'rith, si
svolta una cerimonia dinanzi alla targa, alla presenza di 110 responsabili del'Ordine. Nel suo
messaggio a questa "nobile organizzazione", Ronald Reagan auspicava che il B'na B'rith "svolgesse
un ruolo principale nel miglioramento dell'umanit negli anni a venire".
7) The Story of a Covenant (La Storia di un'Alleanza), Edward E. Grusd, prefazione di Robert
F. Kennedy, New York, Appleton-Century, 1966. da quest'opera che abbiamo ricavato i dati
ufficiali sul B'na B'rith. Secondo i vari testi, compresi quelli ufficiali del B'na B'rith, le date, le
funzioni ecc. variano grandemente. Commissionata dal B'na B'rith, e quindi priva di obiettivit e di
senso critico, l'opera pi completa consacrata all'Ordine. Ci naturale, dal momento che manca
praticamente qualsivoglia pubblicazione sull'argomento... Il libro in lingua francese di David
Malkam sorvola sistematicamente su ogni dettaglio relativo alla massoneria ed molto pi
impreciso dal punto di vista storico.
8) II Jewish and Directory Almanach, d una cifra di 20.000 ebrei e l'Encyclopaedia Judaica
solo 15.000.
9) Secondo la pubblicazione ufficiale This is B'ni B'rith, Jonas sarebbe stato il "capo religioso"
della sinagoga. In effetti ne era il segretario.
10) The Menorah, 1896.
11) Per lungo tempo altre organizzazioni umanitarie ebraiche sono esistite a lato di quelle del
B'na B'rith, ci dimostra che la caratteristica specifica dell'Ordine non deve essere ricercato solamente nella solidariet e nell'offerta di servizi ma piuttosto nella sua fusione con una religione laica,
la massoneria ebraica. Nel 1885 il B'na B'rith contava 25.000 membri. Alla stessa epoca vi erano
11.000 membri nell'Ordine indipendente dei Figli d'Israele, 9.000 nel Keshel Shel Barzel, 33.000
nell'Ordine di miglioramento dei liberi Figli d'Israele.
12) B'ni B'rith and the challange of ethnic leadership, Deborah Dash Moore, State University
of New York Press, 1981
13) Dictionaire Universe! de la Franc-Maonnerie, a cura di Daniel Ligou, pag. 154, Parie,
1974. Questo dizionario, assai autorevole, tuttavia male informato al riguardo del B'na B'rith.
14) New York Jewish News, 19 maggio 1939. Articolo del rabbino Harry Epstein, vice
presidente della Gate City Lodge del B'na B'rith e presidente di distretto dell'Organizzazione
sionista d'America.
15) The Political World of American Zionism, Samuel Haelperin, Information Dynmics, 1981.
16) Vedere il capitolo sulla preservazione dell'identit ebraica.
17) B'ni B'rith Magazine, gennaio 1928.
18) Alcuni dei suoi membri non sono necessariamente installati negli Stati Uniti, come David
Schoenbrun che fu a lungo il corrispondente a Parigi della catena americana CBS.
19) B'ni B'rith, the first Lodge of England, 1910-1935, Paul Goodman (ex presidente della
suddetta Loggia), stampato a cura della Loggia, Londra, 1936.
20) I presidenti che ho conosciuto (Presidente I Nave known)
21) Dictionnaire juif, tomo III, pag. 1198.
22) Judische Lexicon.
23) L' Alliance isralite universale, N. Leven, t. I, pag. 450-451.
24) B'nai B'rith News, maggio 1920, articolo del Presidente Adolf Kraus, e Hamenora, N 1
gennaio 1925.

25) A proposito di Jacob Schiff si pu consultare Jacob Schiff, his life and letters, 2 tomi, di
Cyrus adler. Nell'ambito della letteratura "ostile" e "datata" esiste L'Imperatore Nicola II e gli ebrei,
Seggio sulla Rivoluzione Russa nei suoi rapporti con l'attualit universale del Giudaismo contem
poraneo, di A. Netchvolodow, Luogotenente generale dell'Armata Imperiale russa. (Chiron,
1924). Nonostante un antisemitismo virulento, esso contiene molti interessanti riferimenti. Citeremo
un telegramma inviato da Schiff a Paul Milioukow, Ministro rivoluzionario degli affari esteri della
Russia, riportato dal New York Times del 10 aprile del 1917: "Permettetemi, nella mia qualit di
nemico assoluto dell'autocrazia tirannica che perseguitava senza piet i nostri carreligionari, di
congratularmi, tramite vostro, con il popolo russo per l'azione compiuta tanto brillantemente e di
augurare a lei e al nuovo governo pieno successo nell'impresa che avete iniziato con tanto
patriottismo. Che Dio vi benedica! ". Per una critica del cospirazionismo e del "complotto ebraico",
vedere I Protocolli dei Savi di Sion, Falso e uso del falso, tomo I pag. 80 e seguenti, 167 e seguenti,
Pierre-Andr Taguieff, Berg International, 1992.
26) Hamnora, marzo 1925.
27) Gli Unitariani sono protestanti che seguono alla lettera i precetti dell'Antico Testamento.
Sono sovente assai vicini al giudaismo, come gli Unitariani della Transilvania. A tale proposito,
consultare La Religion et la thologie des Unitariens, 1906.
28) Archives isralites, 30 gennaio 1913, pag. 35.
29) Archives isralites, 3 novembre 1910, pag. 347-48.
30) Il primo presidente che invi un messaggio di sostegno al B'nai B'rith fu Grover Cleveland,
nel 1893, in occasione della riunione di New York: "Mi duole di non aver potuto accettare il vostro
invito a causa di pressanti impegni ufficiali. Una societ fondata su principi cos nobili come quelli
del B'na B'rith non deve suscitare solamente l'entusiasmo dei suoi membri ma anche raccogliere gli
auguri di successo di coloro che auspicano un miglioramento dell'umanit e lo sviluppo degli istinti
superiori della nostra natura. Accettate i miei sinceri auguri per il vostro Ordine affinch i
gratificanti risultati ottenuti nell'ultimo cinquantennio grazie ai vostri sforzi si moltiplichino senza
fine nei tempi a venire".
31) Jewish Encyclopaedya.
32) Grand Biographie national juive.
33) Jewish Examiner, Brooklyn, 1 febbraio 1935.
34) Vedere il capitolo su Israele.
35) Vedere il capitolo sulla Chiesa.
36) Si mossero tre candidati all'elezione presidenziale: John Anderson, Jimmy Carter e Ronald
Reagan.
3. IL B'NAI B'RITH E LA MASSONERIA Note
1) Le Figaro, 11 aprile 1989.
2) Opuscolo sugli 80 anni del B'nai B'rith di Vienna.
3) Menorah, citata in The ugly trae about the A.D.L., Editors of Executive Intelligente Review,
1993 (opuscolo da utilizzare con precauzione).
4) Three Years in America, 1859-1962.
5) Dictionnaire universel de la Franc-Maonnerie, P.U.F., 1987.
6) Edito a Baden Baden nel 1966.
7) Le guide des socits secrtes, Editions Philippe Lebaud, 1990.
8) Le Symbolisme maonnique traditionnel, Edimaf (Casa Editrice del Grande Oriente di Francia) 1981.
9) Ottobre 1989, pag. 69.
10) Tomo 1, pag. 139.
11) Juifs et Francs-Maons, Edizione Bibliophane, 1989. Si noti che il settimanale ebraico
Chroniqueur (22 settembre 1993) presenta Daniel Berezniak (altra ortografia), come "ebreo e fra5

massone, al trentatreesimo livello (sic)". Si consulti anche Behind the Lodge Door: Church, State
and Free-Masonry in America, Paul A. Fisher, Shield Publishers, Washington.
12) Edizione 1983.
13) N 997, 1983.
14) Les Professionnels de l'antiracisme, Faits et documents. Metteremo tutto al condizionale dal
momento che, malgrado vi siano molte fonti, si tratta in genere di autori ostili alla massoneria.
15) Vedere il capitolo sulla storia del B'na B'rith.
16) Dictionnaire universel de la Franc-Maonnerie, Daniel Ligou, vol Il pag 789.
17) Lettera aperta pubblicata dal suo giornale, The New Orleans Item.
18) Hamenora, n 1-3, gennaio 1923.
19) N 25, 1953.
20) B'ni B'rith Magazine, Vol XLIII, P. 8.
21) The Israelite, 3 agosto 1855 secondo le Publications of the Jewish Society, Filadelfia, T.
XIX. La fonte non viene quasi mai data.
22) Hebric influences on masonic symbolisrn.
23) L'admission des nouveaux membres, Neil C. Rosen, vice presidente esecutivo, edizione
senza data ma edito agli inizi degli anni 90.
24) Jewish identity on suburban frontier, Marchall Klare e Joseph Greenblum, Basic Books.
25) Gennaio 1943.
26) Revue de la pense juive, ottobre 1950, Gershom Sholem, La Curieuse histoire de l'Etoile
six branches.
27) B'ni B'rith Magazine, maggio 1929.
28) Weltpolitik vom Sinai im 20. Hahrhundert (Politica internazionale del Sinai, Uno sguardo
nel covo dei padri invisibili), Arnold Cronberg, Edizioni Hohe Warte, Phl, 1991.
29) Discorso alla Loggia di Costantinopoli n 678 per il compleanno di Adolf Kraus, gran presidente, Hamenora, marzo 1925.
30) B'nai B'rith, une faon d'tre Juif, Gabriel Vadnai, direttore dell'ufficio francofono, 1975,
Edizioni del B'nai B'rith.
31) Bulletin du B'ni B'rith, n 3, maggio 1964.
32) Agenzia telegrafica ebraica, 19 aprile 1939.
33) Articolo "Logen, Jdische", Edito a Berlino nel 1927.
34) Hamenora, N 7 luglio 1923.
35) Der Deutsche District des ordens Bne Briss, citato da Hamenora, luglio 1923.
36) This is B'ni B'rith.
37) Hamenora settembre 1923.
38) Bulletin B'ni B'rith, dicembre 1966.
39) B'ni B'rith Magazine Supplement, febbraio 1925.
40) B'ni B'rith Journal, giugno 1922.
41) Constitution de l'IOBB, 1860, Biblioteca del Congresso.
42) N 2 novembre 1943, da pag. 36 a pag. 40, Contribution l'tude des B'ni B'rith aux EtatsUnis, George Olliver.
43) "Colorful regalias" secondo, This is B'ni B'rith.
44) Grusd, op. citata pag. 64.
45) Judisme et Franc-Maonnerie, Les Cahiers de la Grand Loge de France, bollettino interno
n ?5, aprile 1953.
46) Se ne notano distintamente portate da numerosi nuovi iniziati in una foto apparsa nel B'ni
B'rith Magazine del maggio 1926.
47) Foto apparsa nel B'ni B'rith Magazine, marzo 1926.
48) Febbraio 1928.
49) B'ni B'rith Journal, aprile 1989.
50) Hamenora, marzo 1925.
6

51) B'ni B'nith Magazine, Wanted, a Jewish Aristocracy, dicembre 1929. 52) Hamenora,
giugno 1924.
53) B'ni B'rith Magazine, Why the B'ni B'rith? maggio 1929, pag. 274.
54) La struttura riportata quella del 1927.
55) The first Lodge of England, Paul Goodman, B'nai B'rith, Londra 1936.
56) Una foto apparsa nel febbraio 1926 nel B'nai B'rith Magazine.
57) Allgemeine, N X2/27, 3 luglio 1987.
58) A nostra conoscenza, nessun rituale depositato in una biblioteca internazionale, a cominciare dalla Biblioteca nazionale, sebbene i rituali risultino a chiare lettere nelle liste delle opere del
B'na B'rith, disponibili solo alla Logge.
59) Vedere il capitolo sulle origini del B'na B'rith.
60) Loggia del Cairo, 1924, Hamenora, giugno 1924.
61) B'nai B'rith Journal aprile 1976.
62) Cahiers du B'nai B'rith du District XXIII, Les Prsidents des Loges et des Chapitres edito
senza data ma apparso negli anni 70.
63) U.F.A.B.B. giugno 1973.
64) Hamenora aprile 1923.
65) The induction of new members (L'ammissione di nuovi membri), Neil C. Rosen, vice presidente esecutivo, sine data, ma edito negli anni 90. Dalle nostre ricerche risulta che questo rituale
largamente semplificato e snellito in confronto a quello sempre praticato in Europa, e in particolare
in Francia, ma che evidentemente non mai stato depositato.
66) B'nai B'rith Journal luglio 1989.
4. IL CRISTIANESIMO RIVEDUTO E CORRETTO DAL GIUDAISMO Note
1) Actualit juive, 3 giugno 1993.
2) Le Parisien, 29 maggio 1993.
3) Le Figaro, 31 maggio 1993.
4) 4 giugno 1993.
5) VSD, 3 giugno 1993.
6) Le Nouvel Observateur, 17 giugno 1993.
7) La Croix, 10 giugno 1993.
8) Lettre ouverte au cardinal Lustiger, Alina, 1989.
9) Marzo 1938, pag. 239.
10) Febbraio 1993, pag. 131.
11) Friend of the Court 1947-1982: To secure Justice and Fair Traitment for All, Jill Donnie
Snyder e Eric K. Goodman, alla voce "Separazione tra Stato e Chiesa".
12) The Jewish Monthly, dicembre 1983, per esempio.
13) Decourtray Albert, ecclesiastico, nato il 9 aprile 1923 a Wattignies (Nord). Ordinato
sacerdote il 29 giugno 1947, ha studiato all'Universit Gregoriana e all'Istituto biblico di Roma.
Direttore del Seminario maggiore di Lille (1952-62) stato fatto vescovo ausiliario (1971) e poi
vescovo di Digione (1974-81). Nel 1981 Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo di Lione e
primate delle Gallie. stato vice presidente (1981) e poi presidente, anche se eletto solo al quinto
scrutinio, della Conferenza episcopale francese (1987-1990). Dal 1982 pure stato prelato della
Missione di Francia, membro della Congregazione per la Dottrina della Fede, del Segretariato per
l'unit dei cristiani e del Segretariato per le relazioni con le religioni non cristiane. stato fatto
cardinale il 25 maggio 1985. Questo prelato progressista ha moltiplicato le dichiarazioni e gli atti
parapolitici; patronato del giornale dei detenuti della prigione Saint Paul di Lione, L'Ecrou, appello
per il riconoscimento del genocidio armeno; "incomprensione" al momento della visita di Kurt
Waldheim a Giovanni Paolo II, difesa del C.C.F.D.; sostegno al F.N.L.K.S.; sostegno ai "beurs"
lionesi, tra cui era Toumi Djaidja (amnistiato da Mitterrand) manifest contro la riforma il codice di
7

nazionalit ecc. Egli ha inoltre approvato l'uso del chador nelle scuole laiche e la costruzione di una
moschea a Lione. Pur condannando il film di Martin Scorsese su Cristo, ha dato prova di
comprensione verso lo scrittore Salaman Rushdee. Molto influente nei confronti di Raymond Barre,
ritenuto l'ispiratore del ripensamento dell'allora primo ministro circa l'introduzione del codice di
nazionalit. Amico anche di Charles Harnu, ha presieduto alle esequie di questo massone il 20
gennaio 1990. Molto vicino ai carismatici, fino al limite del misticismo, "uno dei vescovi pi
filosemiti di francia (...). Aveva come libro di capezzale tutta l'opera di Elie Wiesel" (Le Monde, 26
giugno 1987). Ha ottenuto il ritiro del Padre Boyer dalla difesa dell'ex ufficiale delle SD tedesche
Klaus Barbie. Membro dell'amicizia giudeo-cristiana, nel gennaio 1988 stato invitato nella sede
del B'na B'rith di Lione. Fu tra i tre cardinali della delegazione cattolica e principale sostegno delle
organizzazioni ebraiche che chiedevano la chiusura del Carmelo posto al centro del campo polacco
di Aushwitz (e non nel campo ebraico di Brikenau). In tale occasione, parlando di Giovanni Paolo II
ha dichirato: "Perch non d un ordine chiaro e netto dicendo: andatevene!" (Radio Judique,
ottobre 1991). In tale occasione, si pure dichiarato favorevole al riconoscimento vaticano dello
Stato d'Israele. stato l'unico a ricevere il premio dei Diritti dell'Uomo nel febbraio del 1988,
premio creato da Claude Malhuret e soppresso l'anno seguente. Ha aperto gli archivi della diocesi
per fare luce sulle relazioni intercorse tra il miliziano Paul Touvier e il clero lionese. Quando questi
benefici di un non luogo a procedere (poi annullato), il cardinale si rammaric che non ci fosse
stato un processo perch "servendo la giustizia, si serve anche la riconciliazione" con gli ebrei (Le
Monde, 18 aprile 1992). Si pronunciato a pi riprese a sfavore delle tesi sostenute dal Front
National il cui parlare gli appariva "assolutamente contrario allo spirito cristiano" (Le Nouvel
Observateur, 17 ottobre 1991). "Non ne possiamo pi di veder crescere nel nostro paese il
disprezzo, la diffidenza e l'ostilit nei confronti degli immigrati, ha spiegato il Mercoled delle ceneri del 1985. Ne abbiamo abbastanza delle ideologie che giustificano queste attitudini." Allo stesso
modo egli "riprova assolutamente l'uso della parola invasione, assolutamente insopportabile" usata
da Valry Giscard d'Estaing a proposito dell'immigrazione. Alla vigilia delle elezioni regionali del
marzo 1992, ha agitato lo spettro del nazismo per invitare i cattolici a non votare per il Front
National. "Senza un sussulto del nostro popolo (...), noi andiamo verso l'avventura, un'avventura
che pu sfociare nell'avvento di un nuovo Hitler. questo che vogliamo?" Alcune prese di
posizione eterodosse, hanno fatto perdere la Presidenza della Conferenza episcopale a questo
Cardinale mediatico, concorrente di Lustiger: condanna della pillola abortiva, rifiuto secco dell'aborto, visita al Libano cristiano (1985 e 1987), denuncia dei "pastori che avevano dato prova di una
certa connivenza con il marxismo" (Le Figaro, 9 gennaio 1990) e appoggio alla guerra contro l'Irak.
"Se necessario scegliere tra la guerra e il disonore, tra la guerra e l'ingiustizia, meglio ancora la
guerra, anche se si tratta del dramma pi spaventoso che si possa immaginare" (Europe 1, novembre
1990). Ha pubblicato una raccolta: Vingt-deux entretiens avec Andr Sve (Centurion, 1986)
mentre Bruno Bouillot gli ha consacrato una biografia Albert Decourtray, un vque au fil des jours
(ditions ouvrires, 1989).
14) Le Monde, 26 giugno 1987.
15) Il resoconto del viaggio ampiamente riportato nel B'na B'rith Journal, aprile 1990, pagg.
25-26.
16) Per un punto di vista cattolico tradizionalista, vedere Dieu est-il antismite? L'infiltration
judaque dans l'Eglise conciliaire, H. Le Caron, Fideliter, 1987.
17) crits de Paris (aprile 1992) stata la sola rivista che ne abbia pubblicato il testo in una versione disgraziatamente incompleta e con diversi errori ortografici (ripreso da un'audiocassetta).
18) Per un approccio tradizionalista, vedere Le problme juif face au Concile, Lon de Poncins,
Ediciones Acervo, Spagna, 1965.
19) Gense de l'antismitisme, pag. 172.
20) Volume XII di Fireside discussion group, della Lega Anti Diffamazione del B'na B'rith,
serie apparsa negli Stati Uniti negli anni 50, senza data

21) L'ultimo in ordine di tempo Andr Paul, Leons paradoxales sur les juifs et les chrtiens,
Descle de Brouwer, 1992.
22) Histoire de l'antismitisme, edizione del 1894, pag. 14.
23) Quarta edizione, associazione Sefer, Parigi, 1991.
24) Tribune juive, 10 luglio 1987.
25) Sulla conferenza di Seelisberg, vedere Le vrai visage du judasme, Jacob Kaplan, Stock,
1987 e Revue des sciences morales et politiques, 1987.
26) Des hommes libres, Histoires extraordinaires de la LICRA, Jean Pierre Allali e Ham
Musicant.
27) Droit et libert, 15 gennaio 1965.
28) Roncalli non poteva negare niente ad Auriol essendogli in gran parte debitore del cappello
cardinalizio.
29) Bulletin du B'nai* B'rith, 1966, discorso al congresso del B'na B'rith di Firenze.
30) Cos in Des hommes libres, Histoires extraordinaires de la LICRA, gli autori, Jean Pierre
Allali e Haim Musicant, direttore dell'ufficio francofono del B'na B'rith, gli consacrano tutto un
capitolo.
31) Terre de Provence, 23 gennaio 1965.
32) Bulletin interne du B'nai B'rith de France n 9/10, febbraio 1965.
33) Vedere L'glise et les juifs Vatican 11, abb Ren Laurentin, Casterman. Diversi testi, da
un punto di vista conciliare.
34) Bulletin interne du B'na B'rith de France, n 1/2 febbraio 1964.
35) Infiltrations ennemies dans l'glise de France.
36) Comment les juifs ont chang la pense catholique, 25 gennaio 1966.
37) Il resoconto apparso nel Bulletin interne du B'nai B'rith, n 1/2, febbraio 1964 (vedere
documentazione in annesso).
38) B'na B'rith Journal, giugno 1988.
5. FREUD, LA PSICANALISI, LA CBALA ED IL B'NAI B'RITH Note
1) Sempre passato sotto silenzio negli studi psicanalitici, il discorso di Freud apparso per la
prima volta nel giornale mensile dei B'na B'rith della Cecoslovacchia nell'aprile del 1926.
2) Molti elementi storici contenuti in questo capitolo provengono da un documento interno del
B'na B'rith, firmato dal Fratello Otto Herz ed edito dal B'na B'rith di Vienna in occasione della
fondazione della prima Loggia avvenuta ottant'anni prima (1895-1975). Le citazioni senza riferimento sono estratte da tale documento. Si consulti anche Der Bund B'nai B'rith und seine Bedeutung fr das sterreichische Judentum, Alexander Hecht, Vienna 1914.
3) In seguito Freud, dal 1901 al 1902, doveva partecipare alla fondazione della seconda Loggia
dei B'na B'rith di Vienna, la Loggia Harmonie. II B'na B'rith non pot mai radicarsi in Austria allo
stesso modo che in Germania a causa dell'ostilit senza esitazioni del clero cattolico, fortemente
antimassone. per questo che la Loggia di Distretto venne costituita a Praga nel 1889, sotto la
direzione dei Dr. Poppers. Fu solo dopo la dissoluzione dell'Impero e con i trattati seguiti alla I
Guerra Mondiale che il XII Distretto si stabil a Vienna, il 15 novembre 1922. Il B'na B'rith si era
comunque gi impiantato in Austria sotto la copertura dell'associazione umanitaria Austria. Nel
1894 era stata fondata clandestinamente una Grande Loggia sotto la insospettabile denominazione
di "associazione umanitaria". Nel gennaio 1928 (Judische Lexicon) il Distretto austriaco contava sei
Logge e 894 fratelli con a capo il Gran presidente Edmund Kohn di Vienna.
4) B'nai B'rith Magazine, luglio 1926.
5) Discorso del Presidente della Loggia Zwi Peretz Chajes, Friederich Wiesel, 1984.
6) Su questi aspetti, legami con il giudaismo, la cbala e il sionismo come pure per gli ulteriori
sviluppi su Mos, si consulti in particolare L'Homme Mose et la religion monothiste. Trois essais.
Sigmund Freud, Gallimard 1986, Le Mose de Michel-Ange, in L'Inquitante tranget et autres
9

essais, Sigmund Freud, Gallimard 1985, Freud et le yiddish, le pr-analytique, Max Kohn, Bourgois, Sigmund Freud et la tradition mystique juive, David Bakan, Payot 1977, D'adipe a Mose:
Freud et la conscience juive, Marthe Robert, Calmann-Lvy 1972, Un juif sans Dieu. Freud, l'athisme et la naissance de la psychanalyse, Peter Gay, PUF 1989, Sigmund, fils de Jacob; Un lien non
dnou, Marianne Krll, Gallimard 1983, Freud et la relation judeo-allemande, Philippe Simonnot il
Les temps modernes, aprile 1993, Le Mose de Freud, judasme terminable et interminable, Yosef
Hayim Yerushalmi, Gallimard 1993, Freud et le sionisme: terre psychanalityque, terre promise.
Jaquy Chemouni, Solin 1988. E, con riserva, Joie de la Qabalah, Kabbale de mort, Jean G. Bardet,
Maloine S.A. Editeur, 1979. Sulla Cabala, vedere Charles Mopsik, Les grands textes de la Cabale.
Les rites qui font Dieu: pratiques religieuses et efficacit thurgique dans la Cabale, des origines au
milieu du XVIII sicle, Verdier, 1993.
7) Jewish Encyclopedia.
8) Le talon d'Achille, Calmann-Lvy, 1957.
9) Sigmund le tourment, Table Ronde, 1972.
10) Des hommes comme nous Laffont.
11) In particolare B'nai B'rith Magazine, settembre 1925, gennaio 1926, marzo 1926, aprile
1926. Si consulti anche La psychanalise est-elle une histoire juive? Adlie et Jaques RassialHoffenberg, Seuil 1981.
12) Dictionnaire encyclopdique d'histoire.
13) Nel testo, Come regolo i conti con i miei oppositori.
14) Le Nouvel Observateur 3 giugno 1974.
15) Libration 1 maggio 1993.
6. IL B'NAI B'RITH E IL COMUNISMO Note
1) Nel giugno del 1990, il B'na B'rith svizzero ha ottenuto la condanna del libro di Paul Ranc
La Franc-Maonnerie sous l'clairage biblique, edito a Ginevra dalle Edizioni Contrastes, che affermava senza precauzioni e in modo perentorio, che il B'na B'rith aveva finanziato la rivoluzione
russa e che voleva instaurare il potere ebraico mondiale.
2) Bnai B'rith Magazine, agosto 1928.
3) Novembre 1928.
4) Uno dei principali amministratori era il famoso banchiere Felix Warburg, che aveva
partecipato al finanziamento della rivoluzione di ottobre.
5) II miliardario Julius Rosenwald don 5 milioni di dollari, somma colossale per l'epoca, e una
dozzina di altri miliardari come lui riunirono la somma di 2 milioni.
6) Numeri di marzo, agosto e settembre 1928.
7) Maggio 1934.
8) Jewish monthly, ottobre 1982. Sulla comunit israelita rumena si pu consultare
L'Emancipation des Juifs de Roumanie, Carol lancu, Centre d'tudes juives et hbraques 1992.
9) Tribune juive, 15 maggio 1987.
10) B'nai B'rith Journal, aprile 1986.
11) Tribune juive, 15 maggio 1987. Erano presenti i francesi Michel Dreyfus-Schmidt, senatore
socialista, Tho Klein e Gilberte Djian.
12) Libration, 6 maggio 1987.
13) A titolo di esempio, nell'aprile del 1987 lasciarono l'Unione Sovietica 717 ebrei russi contro
i 28 dell'aprile 1986.
14) L'Arche, giugno 1987.
15) Qualche mese pi tardi, nell'autunno del 1988, Edgard Bronfman doveva rendere una visita
di cortesia al suo amico Erich Honecker, dittatore vacillante della Germania dell'Est. Questi decor
il super capitalista con il pi alto riconoscimento del paese, la Grande Stella dell'Amicizia popolare.

10

16) II documento integrale figura in The Zionist Connection /1, What Price Peace, Alfred M.
Lilienthal, Veritas Publishing Company, Australia, 1983.
17) Gli ebrei russi erano 1.807.000 nel 1979 e 1.449.000 nel 1989 cifra che mostra l'importanza
dell'emigrazione verso Israele. Circa l'importanza per Israele del vivaio russo, vedere Jewish Life in
the Soviet Successor Rpublics 3 febbraio 1992. Dipartimento degli affari internazionali e pubblici
del B'na B'rith.
18) Grard Marx, incaricato di missione per gli ebrei russi del XIX Distretto.
19) B'nai B'rith Journal aprile 1989.
7. IL B'NAI B'RITH IN GERMANIA Note
1) Per questo capitolo abbiamo largamente utilizzato The B'nai B'rith Order (U.O.B.B.) in the
Third Reich (1933-1937) Karin Voelker, in Leo Baeck Institute Year Book (pubblicazione vicina al
B'na B'rith) vol. XXXII, 1987. Sulla storia del B'na B'rith in Germania si pu anche consultare
Histoire de l'Ordre Bne Briss en Allemagne (1882-1907), Louis Maretzki; Le District Allemand de
l'ordre Bne Briss, A. Goldschmidt, Berlino 1923; Jews and Free-Masons in Europe 17231939,
Jacob Katz, Cambridge 1970, Allgemeine n 42/27,3 luglio 1987 (100 Annes de Loges Bnai B'rith
Hambourg); B'nai B'rith Journal giugno-luglio 1985; Geschichte der Frankfurt Lodge /888/1928,
edizione particolare del B'na B'rith di Francoforte.
2) Esistevano gi in Germania delle Logge specificatamente ebraiche, come la Loggia
Melchisedec di Amburgo (cf Manuel gnral de la Franc-maonnerie).
3) Queste Logge si servivano del Rito reale di York o del Rito Odd Fellows, i due riti in base ai
quali stato redatto il rituale originale del B'na B'rith.
4) The Jewish Monthly, ottobre 1982.
5) Nota sulle Logge massoniche non ebraiche. Ricordiamo che questa enciclopedia stata
redatta da universitari ebrei.
6) Dissertation pour la clbration du 20me anniversaire de l' U. 0. B. B. (in Germania) 1902.
7) In seguito si privilegiarono di nuovo i nomi ebraici (cf. Judische Lexicon, 1927).
8) B'nai B'rith Magazine giugno 1937.
9) Nel caso Leo Baeck
10) Jewish daily Bulletin, New York, 6 gennaio 1935.
11) Scomunica maggiore, come quella pronunciata contro la Spagna dopo l'espulsione dal paese
degli ebrei ad opera di Isabella la Cattolica.
12) The New York Times, 7 settembre 1933.
13) Rapporto del Dr. Bet a Heinrich Himmler in data 21 ottobre 1935.
14) I locali di tali Logge vennero venduti poco dopo a causa di problemi finanziari.
15) Lucifer ante Portas, Zwischen Severing und Heydrich, Zurigo 1949.
16) Nella sua rivista Humanitat, febbraio 1992.
17) Tribune Juive, 21 ottobre 1933.
8. ISRAELE, CENTRO MONDIALE DEL B'NAI B'RITH Note
1) Revue du Disrict XIX, n 3, ottobre 1973.
2) Due articoli ostili apparvero su The Menorah, il giornale ufficiale dell'Ordine.
3) Si consulti ad esempio L'Invention d'une Nation, Isral et la modernit politique, Alain
Dieckhoff, Gallimard 1993; Histoire du sionisme, Jacob Zineman, tomo I, Parigi 1950, Histoire de
la pense sioniste, Shlomo Avineri, Latts, 1982, Histoire du sionisme, Walter Laqueur, CalmannLvy, 1973 ecc.
4) Discours pour les 80 ans de la Loge de Vienne, Walter Lequeur, Calmann-Lvy, 1975.
5) B'na B'rith, the first Lodge of Englan, 1910-1935, Paul Goodman, ex presidente, stampato
dalla Loggia, Londra 1936.
11

6) Maurice Honigbaum, presidente del Distretto XIX, B'nai B'rith Journal, giugno 1988.
7) B'nai B'rith Magazine supplment, febbraio 1925. Sulla rinascita dell'ebraico, vedere
L'invention d'une nation, Isral ou la modernit politique, Alain Dieckhoff, Gallimard 1993.
8) Hamenora, n 1, gennaio 1923.
9) diventata la biblioteca nazionale ebraica di Gerusalemme, la principale del paese. Gi nel
1925 contava pi di 80.000 volumi.
10) Encyclopaedia Judaica, Vol IV, col. 1148.
11) La Crande Lodge d'Erez Isral, Hamenora, novembre-dicembre 1924.
12) Sul B'na B'rith in Israele, vedi Misdar B'ni B'rith ba-Yisrael, I. Alfassi, 1966.
13) Opuscoli dei 33 gradi del rito Scozzese antico ed accettato dello Stato d'Israele, Abraham
Fellman, Gran Segretario generale, Tel Aviv, gennaio 1967.
14) Nazional Jewish Monthly, ottobre 1977.
15) The inside story of the pesce conference, E. J. Dillon, pagg. 496-497.
16) B'na B'rith Journal, giugno 1988.
17) Edito da Information Dynamics Inc., 1985.
18) A volte il B'na B'rith ha finanziato soggetti diversi dalle "associazioni umanitarie". Per
esempio, nel 1946-47 furono raccolti pi di 50.000 dollari nella sola citt di New York, su iniziativa
del Presidente del B'na B'rith americano, Lester Gutterman, per essere devoluti alla Haganah, organizzazione militare degli ebrei di Palestina, che divenne in seguito il nocciolo della Tsahal, l'esercito israeliano.
19) In particolare comprendeva le seguenti parole: "Nel corso degli anni della nostra amicizia, ti
ho chiesto pochi favori, ma ti supplico di ricevere il Dr. Weizmann".
20) This is B'na B'rith, opuscolo storico diffuso dal B'na B'rith.
21) The Zionist connection II, What price pesce, Alfred M. Lilienthal, Veritas Publishing Company, Australia, 1983, pag. 209. L'influenza decisiva del B'na B'rith nel riconoscimento dello Stato
d'Israele fu rivelata solo nel maggio 1965 in occasione dell'inaugurazione a Tel-Aviv di un edificio
del B'na B'rith, dedicato alla memoria di Eddie Jacobson.
22) In Francia l'aiuto ai soldati israeliani passa abitualmente per l'Associazione per il sostegno a
Israele.
23) Opuscolo sud-americano, Il B'nai B'rith e Israele, senza data ma apparso senza dubbio all'inizio degli anni 80.
24) Si apprezzer il termine, allora Israele non esisteva ancora.
25) Sul vasto argomento dell'influenza della lobby ebraica sul Congresso, pi particolarmente
dell'A.I.PA.C. (che raggruppa 141 associazioni ebraiche, tra cui il B'na B'rith), si consulti Stealth
P.A.C.s: How lsrael's American Lobby seeks to control U.S. Middle East Policy, Richard H.
Curtiss, American Educational Trust, 1990. L'A.I.P.A.C., che conta 8.000 membri, dispone di
quattordici antenne nazionali e di un budget annuale di 15 milioni di dollari. Prima lobby politica
degli Stati Uniti, l'A.I.P.A.C. si lievemente indebolita a causa di diversi scandali. II suo
presidente, David Steiner, stato costretto alle dimissioni i12 novembre 1992 due giorni prima che
apparisse sul Washington Times il testo di una strana telefonata occorsa poco prima delle elezioni
presidenziali tra lui e un industriale ebreo americano, Harry Katz, anch'esso membro
dell'A.I.P.A.C., nella quale rivelava il suo potere sull'amministrazione americana e la futura
amministrazione di Bill Clinton. Katz, avvilito, aveva inviato la registrazione della telefonata al
giornale. Passata sotto silenzio da tutta la stampa francese, ne tuttavia apparso il testo, con qualche
taglio, su France-Pays Arabes (febbraio 1993). In particolare Steiner dichiarava: "Conosco
personalmente Bill (Clinton) da sette o otto anni. Penso che per noi sar molto meglio di Bush.
All'inizio della campagna elettorale abbiamo raccolto per lui pi di un milione di dollari nel New
Jersey. In quanto presidente dell'A.I.P.A.C. non mi lecito impegnarmi nella campagna, dal
momento che dovr trattare con il vincitore, ma amministro il Comitato nazionale di sostegno ai
democratici che finora ha fornito a Clinton 63 milioni di dollari. Abbiamo una decina di amici nel
suo stato maggiore i quali otterranno posti importanti. Al Gore (futuro vicepresidente) ci molto
12

devoto (...). Per quel che riguarda le garanzie, il Congresso ha dato il suo accordo affinch noi
(leggi Israele) riceviamo una tranche di due miliardi di dollari per il primo anno. Ma si conviene
che, in seguito, bisogner che il presidente rinnovi ogni anno la sua autorizzazione. Se Bush restasse
al potere, potrebbe usare questa prerogativa come mezzo di pressione (...). Per questo ci occorre un
presidente amico. Ora, noi disponiamo dell'ascolto di Clinton (...). Una volta gli ebrei non osavano
aprir bocca. Oggi non hanno pi paura. Me ne infischio che mi deridano o che mi odino, purch io
ottenga ci di cui il popolo ha bisogno". Il dialogo prosegue: - Per quel che concerne Israele, con
quale dei tre candidati avremo pi potere politico?
- Clinton. Se sar eletto, come spero, avremo le nostre entrate.
- Lei sa chi saranno il Segretario di Stato e quello alla Difesa?
- Non ancora. Stiamo negoziando. Ma non ho il diritto di parlarne.
Qualche mese pi tardi tocca a un altro dirigente di primo piano dell'A.I.P.A.C. a dover
dimissionare: Thomas Dine che era stato all'origine del successo della lobby. Aveva definito gli
ebrei ortodossi "puzzolenti" e "volgari". Si era inoltre vantato di non essere mai andato a Brooklyn,
quartiere povero di New York, e di aver sempre evitato di volare EL-AL a causa di "quella gente
che ha un aspetto volgare, da povero emigrante".
26) The New Antisemitism, Mc Graw-Hill, New York 1974.
27) Le Veritable antisemitisme, A.D.L. 1982. Lo stesso fenomeno, se si d credito al bollettino
quotidiano dell'Agence Tlgraphique juive del 21 maggio 1977, si prodotto in Francia: "Vi una
sola condizione (per aderire al Bna B'rith): ciascuno pi o meno direttamente, pi o meno
profondamente, interessato a Israele, nessuno, nel capitolo deve essere o pu essere contro Israele".
28) Nell'ottobre 1993, sotto la minaccia di un processo del Governo americano, la ditta Raytheon ha
preferito rimborsare al Ministero della Difesa 3,7 milioni di dollari sulla fattura dei Patriot che gli
aveva venduto per un ammontare di 116,9 milioni di dollari.
9. UN FINE PRIMARIO: IMPEDIRE L'ASSIMILAZIONE Note
1) A.D.L.: Purpose and Program.
2) B'na B'rith, the first Lodge of England, 1910-1935, Paul Goodman, edito dalla Loggia,
Londra 1936.
3) Bulletin B'nai B'rith, dicembre 1966. Nel 1985 in B'na B'rith europeo ha pubblicato un opuscolo interno che abbiamo potuto consultare sebbene non sia stato depositato e che porta il titolo
evocatore: C' in noi una tentazione razzista?
4) Hamenora, n 6, giugno 1924.
5) Numero del centenario del National Jewish Monthly, agosto 1985.
6) B'nai B'rith Journal, dicembre 1987.
7) Grusd, pag. 73.
8) Introduzione di uno dei libri pi diffusi dal B'na B'rith, Les grandes personalits juives des
temps modernes.
9) Guide juive de France, citata da Charivari, n 7, luglio 1969.
10) Journal d'Isral, 23 aprile 1982.
11) Possediamo quelli del Distretto XII, in spagnolo.
12) Discours pour les 80 ans de la Loge de Vienne.
13) B'nai B'rith Magazine, luglio 1929.
14) Jour J, 13 febbraio 1989.
15) Organigramma della Fondazione Hillel del 1992. David L. Bittker, presidente, Richard M.
Joel, direttore internazionale, rabbino William D. Rudolph, diretto internazionale aggiunto, Ruth
Fredman Cernea, direttore dello sviluppo e delle pubblicazioni, Mirele Goldsmith, coordinatore del
programma dei servizi, Nancy Greenfield, coordinatore dei servizi nazionali, Susan Behrend
Jerison, coordinatore degli affari comunitari, Herbert Kotkins, direttore dell'amministrazione e delle
finanze, Linda Mann, programmi associati, David Raphael, direttore dei servizi nazionali.
13

16) The Hillel guide to Jewish life on campus 1991-1992.


17) Si immagini lo scandalo se la Chiesa cattolica o le Chiese protestanti lanciassero dei programmi per la lotta contro i matrimoni con mussulmani o israeliti, anche non praticanti.
18) Actualit juive, 31 ottobre 1986.
19) Bulletin du B'na B'rith, n 11/12, maggio 1965.
20) Bnai 'B'rith Journal, aprile 1986.
21) "Organization that focuses almost entirely on Jewish issues".
22) This is B'nai B'rith, a story of service, opuscolo edito dal B'na With.
23) The jewish students in South Africa, changin patterns of jewish life on the campus, B'na
B'rith Hillel Foundations, 1960.
24) B'na B'rith Magazine, aprile 1938.
25) Come Die Burger, 4 maggio 1974.
26) South African Observer, settembre 1985.
10. LA LEGA ANTI DIFFAMAZIONE "BRACCIO ARMATO" DEL B'NAI B'RITH Note
1) Per esempio Hamenora, n 3, marzo 1925.
2) Vedi Grusd, op cit. pagg. 140/41.
3) Jewish Monthly agosto 1980.
4) The Menorah, 1909, citata nel The National Jewish Monthly, agosto 1985.
5) 26 aprile 1940.
6) Queste campagne dell'A.D.L. le hanno valso svariati attacchi, in generale poco fondati, da
piccoli gruppi dell'estrema destra americana che, per esempio, accusavano l'A.D.L. di essere un
agente sovietico. In questa letteratura, continuamente riedita, figurano: Reds in the Anti Defamation
League di Myron C. Fagan edito da Cinema Educational Guild, n 9, 1950 oppure The Anti
Defamation League and its use in the world communist offensive, del maggiore Robert H. Williams
(Closet-Ups, 1947).
7) Arnold Forster, "The Anti Defamation League", The Wiener Library Bulletin, n 33/34,1975.
8) A.D.L. Bulletin, febbraio 1987.
11. LA PI GRANDE RETE DI SPIONAGGIO NEGLI USA Note
1) A parte Le monde du renseignement (29 aprile 1993), Le journal du Dimanche (28 febbraio
1993), e Rivarol (30 luglio 1993) poi Prsent, nessun giornale francese ha parlato della questione.
Vedere The garbage Man, Michael Collins Piper, I.H.R., 1993. con sottotitolo: Lo strano mondo di
Roy Edward Bullock.
2) 11 febbraio 1947.
3) Febbraio 1971.
4) Conspiracy against freedom; A documentation of One Campaign of the Anti Defamation
League against Freedom of speech and thougth in America. Liberty Lobby, Washington 1986.
5) The deposition of Alan M. Schwartz, deposizione di 197 pagine edita dalla Liberty Lobby.
6) Pagg. 62/63.
7) They Dare to speak out, People and institutions confront Israel Lobby. Paul Findley,
Lawrence Hill and Company, 1985.
8) A.D.L. Bulletin, settembre 1986.
9) The jewish Monthly, agosto 1983.
10) On the Frontline, febbraio 1993.
11) A.D.L. Bulletin, ottobre 1987.
12) Extremist groups in United States: a curriculum guide.
13) A.D.L. Bulletin, aprile 1986.

14

14) La carriera di Armand Hammer merita di essere rapidamente raccontata, tanto il


personaggio sospetto di compiacenza con il comunismo. Morto nel 1990, i suoi nemici dicevano
di lui che aveva ammassato i suoi primi milioni di dollari al momento del proibizionismo,
fabbricando, nel suo laboratorio farmaceutico della Allied Chemical and Drug Company, ettolitri su
ettolitri di tintura di zenzero, bevanda altamente alcolica, che faceva passare come un medicinale. In
affari non aveva mai avuto scrupoli, finanziando sia Richard Nixon (a cui aveva versato 100.000
dollari sotto falso nome poco prima del Watergate), che l'Armata di liberazione della Colombia,
organizzazione terrosta marxista per permettere alla sua compagnia petrolifera di sfruttare senza
problemi i campi petroliferi colombiani. Allo stesso modo commerciava con i paesi islamici, in
particolare con la Libia, pur conservando i suoi affari petroliferi in Israele. Hammer ha sempre agito
sotto l'ala protettrice dell'URSS. Secondo alcuni documenti decodificati dall'F.B.I., Hammer era del
resto considerato agente sovietico. Fervente bolscevico, era figlio di un ebreo russo, un certo Julius
Heimann, che aveva lasciato la Russia zarista per gli Stati Uniti all'inizio del 1910. Arrivato a New
York, Heimann trasform il suo nome in uno pi rivoluzionario, Hammer (il martello). Cofondatore
del Partito Comunista Americano, chiam suo figlio Armand Hammer, detto Arm Hammer (braccio
e martello). Dal 1917 la ditta chimica di Hammer eluse l'embargo americano e favor l'URSS, per
mezzo dell'Estonia. Tramite suo, transitavano pellicce e pietre preziose che scambiava con cereali
americani. Arrestato dall'F.B.I., cedette la direzione della societ al giovane Armand. A partire dal
1921 egli riallacci i legami stabiliti da suo padre, disponendo di un passaporto speciale stabilito dal
commissario degli affari esteri dell'URSS Maxim Litvinov. In cambio, portava gli affidamenti
bancari dei magnati americani (Schiff, Kuhn e Loeb, Warburg, Vanderbilt, Lamont, Rothschild
ecc.) che avevano organizzato una colossale operazione di salvataggio del regime sovietico. Fu
allora che Hammer incontr Lenin, divenendo uno dei suoi intimi amici e il pilastro dei traffici tra
USA e URSS. Organizz l'importazione di milioni di tonnellate di cereali, camion e auto Ford,
esportando pellicce, pietre preziose, opere d'arte ecc. Diresse una fabbrica di matite dal nome
evocatore di Sacco e Vanzetti, ebbe la concessione di una miniera d'amianto, fece commercio di
cotone sovietico, amministr la Harju Bank ecc. L'arrivo al potere di Stalin non rallent per niente i
suoi affari. All'epoca si considerava che "svolgeva operazioni segrete per conto dell'URSS"
(memorandum dell'F.B.I. n 1.378 dell'11 aprile 1932). Durante la Seconda Guerra Mondiale, forte
degli appoggi di Averell Harriman o Walter Lippman, divenne uno dei principali mediatori tra
Roosevelt e Stalin. Malgrado la guerra fredda, riprese i suoi affari con l'URSS sotto Kruscev.
L'arrivo al potere di Gorbaciov gli aveva dato una nuova giovinezza, tanto che nel gennaio del 1985
il Primo Ministro israeliano Shimon Peres poteva annunciare che, grazie ad Hammer, Israele era sul
punto di riallacciare relazioni diplomatiche con l'URSS. Nel giugno del 1985 prepar per Mikail
Gorbaciov l'incontro con Reagan. Ancora lui organizz, nel 1987, il famoso viaggio di
trecentocinquanta grandi imprenditori americani a Mosca "per far conoscere Gorbaciov", ancora lui
fece un salto a Kabul per preparare l'accordo USA-URSS sull'Afganistan nell'ottobre 1987 ecc. Per
dare un segno della sua importanza basti pensare che il suo aereo era il solo munito di insegne
americane che poteva atterrare senza preavviso in Unione Sovietica. Fatto ancora pi notevole, lo
stesso era pilotato da personale sovietico! (biografia apparsa su Il Giornale, del 12 dicembre 1990).
15) In Francia, poco dopo l'assoluzione, Arnaud Klarsfeld ha depositato, a nome e per conto dei
figli dei deportati ebrei, una nuova accusa contro Demjanjuk per crimini contro l'umanit mentre
suo padre, l'avvocato Serge Klarsfeld, aveva intimato al ministro R.P.R. per gli affari esteri, Alain
Jupp, di proibire lo scalo tecnico in Francia all'aereo che riportava Demjanjuk in USA. Klarsfeld
dichiarava: "Il Quai d'Orsay ha cambiato le sue disposizioni dietro mia richiesta".
16) Vedere Le Monde, 21 dicembre 1991, 10 giugno 1992, 30 luglio 1993; Revue d'histoire
revisioniste, n 6 pagg. 175-189, Dilemme au procs Demijanjuk, rendiconto di John Cobden dal
libro di Elizabeth Loftus e Katherine Ketcham, Witness for the Defense, New York, St. Martin's
Press.
17) Rapport pour !'Europe de l'A.D.L., n 4, giugno 1988.
18) Los Angeles Times, 13 febbraio 1970.
15

19) Wilcox Report Newsletter, dicembre 1985. Laird M. Wilcox ha anche pubblicato una
interessante critica di un'inchiesta Hate groups in America dell'A.D.L. intitolata A critical review...
Analysis and documents, febbraio 1984.
20) Maggio 1991.
21 L'opera pi completa sul caso Pollard The territory of lies, secrets workings of the Pollard
spy ring, Wolf Blitzer, Harper and Row, New York 1991.
22) Tribune Juive, 28 gennaio 1993.
23) Un'associazione Giustizia per Jonathan Pollard-Francia si costituita a Parigi nel 1992. Ha
come fine la liberazione di Pollard ed costituita da Constance G. Konold (presidente) protestante
di nazionalit americana, nata a New York il 6 ottobre 1942, assistente di direzione, Yves de la
Choue (vicepresidente) nato La Choue il 7 settembre 1935 a Poitiers, alto funzionario di banca,
Madeleine Bernheim (segretaria generale), nata il 9 aprile 1932 a Algeri, professore di fisica,
Grard Boigeol (tesoriere) nato il 10 luglio 1951 ad Algeri, dirigente delle Ferrovie Francesi. Su
domanda di questa associazione e certamente poco al corrente dei fatti, il Parlamento europeo ha
votato, nell'autunno del 1993, una risoluzione alla quasi unanimit che chiedeva al governo
americano di liberare Pollard (Tribune juive, 21 ottobre 1993).
24) Citato da C. D. L. Report, maggio 1993.
25) 4 febbraio 1984.
26) The Zionist Connection II, What Price Peace, Alfred M. Lilienthal, Veritas.
27) Libro bianco dell'A.D.L. pubblicato da Spotlight, 6a edizione, 1990.
28) Rapport pour !'Europe de l'A.D.L. n 8.
29) Israel and the New World Order, Andrew J. Hurley, Fithian Press, Santa Barbara, 1991.
30) Audit of anti-Semitic incident.
31) American-Araby Affairs, Autunno 1984.
32) American Jewish Organizations and Israel, Lee O'Brian, Institute for Palestine Studies,
Washington.
33) Circa il finanziamento di poliziotti da parte dell'A.D.L. vedere in particolare: Washington
Reports on Middle East affairs, luglio 1992 e The Village Voice agosto 1992.
34) Febbraio 1974.
35) Sixty minutes CBS 23 ottobre 1988. Vedere anche il capitolo su Israele.
12. IL B'NAI B'RITH IN FRANCIA E IN EUROPA Note
1) La sua presidenza dell'A.D.L. attestata in The National Jewish Monthly, luglio 1977. JeanPierre Bloch indicato quale "ex presidente del B'na B'rith" (sic) nel Le Journal des Communauts
(27 maggio 1966) mentre David Malkam scrive che ne divenne presidente solo nel 1975. Malkan
scrive ugualmente che Pierre-Bloch presiedette la loggia France nel 1966 mentre altre fonti
segnalano una presidenza anche nel 1958. Entrambi compaiono tra i presidenti del B'na B'rith di
Francia (che fino al 1966 coincideva con la loggia France). Tra i loro predecessori a capo della
loggia France, e di fatto delle associazioni B'na B'rith francesi, figurano il Dr. Neu, Gaston Kahn,
Albert Harouche (presidente del B'na B'rith nel 1964 e Segretario generale del Concistoro israelita
di Francia). Suo successore a capo della Loggia France, nel 1968, fu il Dr. Jean Cahana, presidentefondatore dell'Associazione dei medici, dentisti e farmacisti amici d'Israele.
2) Movimento fondato da A.D. Gordon, sostenitore del lavoro manuale e del ritorno alla terra.
3) Sam H. Hoffenberg ha pubblicato, in collaborazione con Patrick Girard, Il Campo di Poniatowa, la liquidazione degli ultimi ebrei di Varsavia, Bibliophane, 1988.
4) B'nai B'rith Journal, giugno 1988.
5) B'na B'rith Journal, luglio 1990.
6) Vedere i capitoli sul giuramento del B'na B'rith e sull'A.D.L. francese.
7) Tribune juive, 10 giugno 1936.
8) Le Figaro, 11 giugno 1993.
16

9) Vedere l'annesso sul B'na B'rith in Francia presente nell'edizione francese originale ed
omesso nell'edizione italiana.
10) Le Chroniqueur, 15 novembre 1992.
11) Fratel Roger Berg, Bulletin U.F.A.B.B., n 1, ottobre 1973.
12) Maurice Moch. Nato a Parigi il 4 giugno 1902, morto nel 1979. Fu: segretario generale del
B'na B'rith e della loggia France per decenni, responsabile di Agir, bollettino della loggia FranceParis (1949-1953). Fu notoriamente segretario del Concistoro (1925-1936), redattore del Bulletin du
Centre de documentation et de vigilante (1936-1938), membro permanente del Concistoro centrale
a Lione (1940-1944), conservatore degli archivi del Concistoro centrale (1945-1972), segretario
generale amministrativo del C.R.I.F. (1952-1971), coredattore capo del Bulletin du Centre isralite
d'informations, segretario generale del Comitato francese delle Organizzazioni non governative
(O.N.G.). Autore, con Alain Michel, di L'Erode et la Francisque, Cerf 1990, cos come di un
opuscolo non depositato alla Biblioteca Nazionale, Creation de la Loge France-Paris.
13) Il rappresentante del B'na B'rith presso le Nazioni Unite Robert M. Landesman. II B'na
B'rith anche organismo consultivo presso il Consiglio d'Europa dal 1963 (in categoria I, dal 1972).
14) Il comitato esecutivo europeo (1989-1991) era composto da: Maurice Honigbaum (Nizza,
presidente), Joseph H. Domberger (mentore, presidente d'onore), Georges M. Bloch (Strasburgo,
presidente onorario), Ernst Ludwig Ehrlich (Basilea, direttore), Lionel Collet (Lione, vice presidente, responsabile A.D.L. del programma Europa unita, non si ripresenta nel 1991), Friedrich
Wiesel (Vienna, vicepresidente, finanze), Paul Becker (Helsingborg, segretario generale, repubbliche baltiche), Robert Gutmann (tesoriere), George Kahn (Metz, tesoriere aggiunto, amministratore del distretto e dell'ufficio francofono), Ralph Mayer (Lussemburgo, comunicazioni, pubblicit), Dora Le Bovic (Lille, pubblicit Francia, espansione e formazione di quadri), Raymond
Levy (Francoforte, A.D.L. zona germanofona, BBYO, Germania e Austria), Jean-Pierre Allali
(Parigi, cultura), Nicole Ghenassia (incaricata di missione B.B.Y.O.), Grard Marx (Parigi, incaricato di missione per gli ebrei dell' URSS), Philippe Rochmann (incaricato di missione giovani
adulti), Henry Schneider (incaricato di missione con il Distretto XV, Inghilterra-Irlanda), Eric
Horowotz (incaricato di missione B'nai B'rith Journal), Ham Musicant (Parigi).
Il Comitato esecutivo Europeo 1992-93 comprende: Maurice Honigbaum, presidente, JeanPierre Allali (Parigi), Paul Bart (Zurigo), Yves Kamami (Parigi), Rolf Kirschner (Oslo), Dora Le Bovic
(Lille), Raymond Levy (Francoforte), David Levy-Bentolila (Nizza, incaricato di missione del
Distretto XIX per la campagna di raccolta di fondi a favore dell'A.D.L.), Ralph Mayer (Lussemburgo), Reinold Simon (L'Aia), Joseph H. Domberger, George M. Bloch.
15) Composizione della Commissione Cultura nel 1992: Claude Bloch (Strasburgo), Flora
Abihssira (Parigi), Simone Becache (Lione), Clemy Bensad (Lussemburgo), Daniel Beresniak
(Parigi, si tratta senza dubbio dello storico della frammassoneria), Louis Bloch (Strasburgo),
Marlyse Hairsch (Metz), Charles Hoffman (Parigi), Mireille Isral (Colmar), Odette La Ruche (Le
Vsinet),Emile Moatti (Parigi), Janos Pelle (Budapest).
16) L'equipe del B'nai B'rith Journal, domiciliata agli inizi in Svizzera, a Riehen, composta o
stata composta da: Wolf S. Bruer (nel 1987 redattore capo), cui successe nel 1988 Pierre Weill,
Ham Musicant (redattore capo aggiunto nel 1987, poi redattore capo, incaricato dell'edizione
francese), Jacqueline Domberger e Patrick Moreau (redazione francese e coordinazione), Heinrich
Goldschmidt e Jacob Sternberg (consiglieri di redazione), Jocelyne Sajovic (segretaria di
redazione).
17) Ha pubblicato soprattutto: Religiose Strmungen in den Judentum heure (1973),
Moglichkei-ten und Grenzen des christlich-jdischen Gespraches (1982), Der Unmgang mit der
Shoah (1993).
18) B'nai B'rith Journal n 58.
19) Gli europei eletti all'ultimo congresso mondiale tenuto a Dallas nel 1990 sono: Joseph H.
Domberger (Monaco) primo vicepresidente mondiale, Henry Schneider (Monaco) vicepresidente
internazionale, Georges M. Bloch (Strasburgo) presidente del Consiglio internazionale del B'na
17

B'rith, Kurt Justitz (Zurigo) rappresentante dei distretto XIX al Comitato direttivo (Board of
Governors) dei 13.131, Lionel Collet (Lione) membro della commissione d'azione comunitaria,
Claude Ghenassia (Lione) membro della commissione di azione comunitaria, Jean-Pierre Allali
(Parigi) membro della commissione d'educazione ebraica, Ralph Mayer (Lussemburgo) membro
della commissione Isral, Nicole Ghenassia (Lione) membro della commissione per la giovent,
Maurice Honigbaum (Nizza) membro del Consiglio internazionale e del comitato direttivo.
20) Bulletin de l'Agence tlgraphique juive, 21 maggio 1977.
21) Una foto con didascalia apparsa in Le droit de vivre, luglio 1979.
22) Bnai B'rith Journal, dicembre 1986.
23) I documenti sono stati pubblicati da Prsent, 8 febbraio 1992.
24) L'episodio si trova in Tribune Juive, 13 maggio 1983.
25) Vedi il capitolo sul "Giuramento del B'na B'rith".
26) L'arche, luglio 1987.
27) Bnai B'rith Journal, aprile 1989.
28) Tra i giornalisti erano anche presenti ad esempio: Bernard Abouaf (Radio Shalom), Colette
Attal (L'arche), Yves Azroual (Actualit juive), Michel Berthlmy (France Inter), Delphyne
Byrka (Paris Match), Alexandre Cohen (Tribune juive), Dominique de Montvallon (L'Express),
Emmanuelle Guilcher (Europe 1), Frdrich Aziza (Radio J), Patrick Jarreau (Le Monde), Antoine
Spire, Meyer Tangi (Le Chroniqueur), Stephane Bern, Christian Doepgen, Jochen Hehn, Guy
Korwill, Antoine Lefebvre (TF 1), Claude Meyer (Actualit juive), Myriam Ruzniewski (L'Arche)
ecc.
13. LE STRANE CONNESSIONI DELL'A.D.L. CON LA L.LC.R.A. Note
1) Bulletin du Bnai B'rith, n 13/14, luglio 1965. Come le altre pubblicazioni del B'na B'rith, il
bollettino Agir non depositato presso la Biblioteca Nazionale.
2) Journal des Communauts, 13 marzo 1964.
3) Bulletin B'na B'rith, dicembre 1966.
4) Sulla L.I.C.A. e la L.I.C.R.A. si consulti Des hommes libres, Histoires extraordinaires de la
LICRA, Ham Mus ant e Jean-Pierre Allali, Dictionnaire de la politique franaise (4 volumi, 19671982), Henry Coston, Les professionnels de l'antiracisme, Yann Moncomble, 1987, Faits et
Documents, Cahiers de la LICRA, novembre 1981, n 3.
5) La sua biografia presente nel capitolo sul B'na B'rith di Francia
6) Il discorso di Jaques Chirac riportato in annesso. Fin dal primo congresso del B'na B'rith
europeo che si tenne a Parigi dal 6 al 9 settembre 1958, Jean-Pierre Bloch era stato decorato da
Pierre Taittinger, vicepresidente del consiglio municipale di Parigi, con la medaglia della Citt di
Parigi, insieme al presidente europeo Edwin Guggenheim e a Gaston Kahn, presidente della loggia
France.
7) U.F.A.B.B. bollettino in data febbraio 1972.
8) U.F.A.B.B. Bollettino datato ottobre 1973, t senza dubbio quello che David Malkam chiama
"l'utilit di una cooperazione bene intesa tra l'A.D.L. del B'na B'rith e la L.I.C.A. " (pag. 156).
9) Vedere il capitolo sulla Chiesa e il B'na B'rith.
10) Le Rpublicain lorrain, 21 maggio 1988.
11) Maurice Olender. Biografia che si trova in Elments, settembre 1993. Pietoso poligrafo,
conosciuto sopratutto nell'ambiente intellettuale per le "aperte" che non cessa di prodigare contro la
nuova Destra. Moltiplica a tal fine i contatti personali, adattando i suoi discorsi ai suoi interlocutori.
Sprezzante con i deboli, ossequioso con i potenti. Un intellettuale di sinistra che lo conosce bene lo
descrive come un "portinaio", un politologo celebre come un "falsario malefico". Opinioni
naturalmente infondate e che non testimoniano altro che la cattiveria delle persone. Nell'autunno
1981 crea la mediocre rivista Le Genre humain ("Raggruppiamoci e domani l'Internazionale ci
sar...") il cui primo numero aveva per tema "La scienza contro il razzismo" e la cui attivit
18

prosegu "sotto il segno della vigilanza" (sic). Per scarsit di lettori, la rivista, prima trimestrale e
poi semestrale, oggi sotto il patrocinio dell'E.H.E.S.S., la Casa della scienza dell'uomo e il Centro
nazionale delle lettere. passata da Seuil a Fayard, poi a Complexe (casa editrice belga animata da
Andr Versailles e Danielle Vincken), per tornare a Seuil. totalmente carente d'idee. Tutte le sue
opere si rifanno a un unico libro nel quale si esprimono senza veli le sue idee "arianizzanti": Les
langues du paradis. Aryens et Smites couple providentiel, Seuil-Gallimard, 1989. Afferma, in
maniera menzognera, che l'opera di George Dumzil fu oggetto di "astuta cooptazione" da parte
della Nuova Destra (cf. a tale proposito l'intervista con Alain de Benoist uscita su Le choc du mois,
novembre 1992, pp. 34-36) Aggiunge che, in una storia delle idee del XX secolo, Dumzil "si
situerebbe in quella che si pu chiamare una `sensibilit di sinistra"' (sic) (Libration, 13 ottobre
1986). animatore di seminari alla 5a sezione della Ecole pratique di studi superiori (Gense et
dveloppement de l'ide indo-europenne). Riscrive continuamente lo stesso articolo attribuendo
alla Nuova Destra idee che essa rifiuta categoricamente (George Dumzil et les usages "politiques"
de la prhistoire indo-europenne in Roger Pol-Droit, ed., Les Grecs, les Romains et nous.
L'Antiquit est-elle moderne?, Le Monde Editions, pp. 191-228, Usages politique de la prhistoire
indo-europenne, in Michel Wieviorka, ed., Racisme et modernit, Decouverte, 1993, pp. 8597
ecc.). Sullo stesso tema, tiene tre conferenze nell'ottobre 1991 sotto l'egida dell'istituto di studi del
giudaismo di Bruxelles. Grazie all'appoggio di Jean Paul Enthove, d vita, per la collana HachetteLittrature, alla serie "Textes du XXe sicle" che scomparir nel 1989. Oggi tenta di imporsi alle
Edizioni Seuil. Mentore di Stphane Khmis e Michel Winock. In nome della sua concezione della
tolleranza e della democrazia, naturalmente rifiuta ogni dialogo con gli avversari e chiede la loro
emarginazione (cf. Le Genre humain, novembre 1992, pag. 8, numero speciale, intitolato
significativamente: "Bisogna aver paura della democrazia? I). Dal gennaio 1993, inonda Parigi di
schede e di "dossiers" fotocopiati nei locali dell'Editrice Seuil. principale istigatore e chiave di
volta di "Appel la vigilance" il cui testo, con un articolo di presentazione di Roger-Pol Droit,
apparso su Le Monde del 13 luglio 1993. l'Al Bab dei quaranta firmatari di questo appello, in
gran parte collaboratori di Genre humain, ai quali si sono aggiunti alcuni tributari di Roger-Pol
Droit nonch alcune personalit del Collge de France e del Collge international de philosophie
che, solo otto giorni dopo, dichiarerebbero di essere caduti in un tranello. Coredattrice de l'Appel
Nadine Fresco. Secca e altera Marie-Chantal, oggi un po' sfiorita, abituale frequentatrice di
ricevimenti, da vent'anni segue una doppia carriera. Sul piano universitario, un posto all'Inserm, pi
volte respinta al C.N.R.S. (dossier vuoto), delle velleit di ricerca sull'eugenismo e su Rassiner
(contratto firmato con Seuil) peraltro senza seguito. Sul piano strategico-relazionale: George Duby,
Norbert Bensad, Serge Thion, Claude Lanzmann, Scott Atran ecc. Oggi tiene la penna di Roger
Pol-Droit. Nel suo articolo del 13 luglio, questi "giustizia" Andr Bjin che aveva avuto la
disgrazia, alcuni anni prima, di scontrarsi con una buona amica della petulante Nadine, Nicole
Benot-Lapierre (ex allieva di Nanterre, entrata al C.N.R.S. grazie a Edgar Morin) e moglie di Edwy
Plenel. Il 18 aprile 1993 su Arte, Nadine e Nicole sproloquiavano all'unisono in una trasmissione di
Robert Bober ("L'ombre porte"), registrata dai Plenel. Il caso fa cose curiose! Nadine Fresco
l'estate scorsa fu molto eccitata dal suo "Appel", firmato dalla maggior parte degli apparteneti al suo
fan club, al punto di dimenticare di andare a riprendersi i figli alla fine di una colonia di vacanze!
Una piccola banda oggi priva di credito. Per averne fatte troppe!.
12) Autore, con Emmanuel Feinermann, di Les Juijs du dfi, du silence la revolte, 1900-1980
(Edizioni Colbo).
13) B'na B'rith Journal giugno 1988.
14) B'ni B'rith Journal dicembre 1988.
15) autore di diversi libri come Fire in the streetss, America in the 1960's (Simon and Shuster,
New York, 1980) e sui rapporti tra De Gaulle e Roosevelt.
16) Jewish Monthly dicembre 1980.
17) Journal Officiel, 17 settembre 1980.

19

18) Sar riassunto in Eurofacts, rivista pubblicata dall'ufficio parigino dell'A.D.L. (e senza
deposito legale) secondo il Jewish Monthly agosto 1982.
19) B'ni B'rith Journal ottobre 1987.
20) Questa imprecisione si spiega con il fatto che il bolletino, come tutte le pubblicazioni del
B'na B'rith, non e mai stato depositato alla Biblioteca Nazionale, malgrado ci sia illegale.
21) B'ni B'rith Journal, ottobre 1987.
22) Tribune juive, 1 luglio 1993.
23) Per l'occasione, il celebre "cacciatore di nazisti" si reca a Parigi. L il Centro Simon
Wiesenthal-Europa e l'Ecole normale isralite orientale (E.N.I.O.) hanno organizzato una cena di
gala per festeggiare i suoi ottanta anni, il 26 gennaio 1989, poco dopo l'uscita della sua autobiografia Justice n'est pas vengeance (Laffont). A1 tavolo d'onore, alla presenza di oltre trecento invitati, sedevano Shimon Samuels, Simon Wiesenthal, Pierre Birnbaum, il gran rabbino Alain Goldmann, l'editore Charles Ronsac, Daniel Serfaty (direttore dell'E.N.I.O.) il Rev. Padre Riquet ecc.
24) La sezione francese del Centro Simon Wiesenthal stata registrata presso la Prefettura di
Parigi il 15 giugno 1988. I due responsabili dell'ufficio sono Shimon Samuels e Ana Samuelli,
mentre gli altri responsabili appartengono alla casa madre americana (Samuel Belzberg, Boland E.
Arnall, Alan I. Casden, Martin Mendellsohn, Susan Burden). Tra i membri del Consiglio di
amministrazione figurano personalit note come Alan Greenberg, Nelson Peltz, Frank Sinatra,
Elizabeth Taylor, Maurice Weiss ecc.
25) Il primo studio di Shimon Samuels per il Centro Simon Wiesenthal fu significativamente
consacrato all'antisemitismo nella stampa egiziana negli anni 1986-87.
26) Vedasi Prsent, 22, 23, 24 luglio 1992; Elements, settembre 1993; Vouloir, n 89-92, luglio
1992, pag. 49; La Nouvelle inquisition, ses acteurs, ses mthodes, ses victimes, David Barney,
Charles
Champetier, C. Lavirose, Le Labyrinthe, 1993. Nella prefazione a Enqute sur la droite
extreme, Monzat scrive che "la conoscenza dei rapporti della polizia stata utile per far partire
alcune inchieste". Si premunisce dichiarando "ma questi non riferiscono (che da lontano) fatti esatti,
d'altra parte essi nascondono sistematicamente certi aspetti che ci interessano maggiormente".
27) Die Extreme Rechte in Deutschland, Uwe Backes et Patrick Moreau, Akademischer Verlag,
Munich, 1993.
28) 1 ringraziamenti della coppia Monzat-Camus, in Les Droites nationales et radicales en
France elencano fianco a fianco docenti di fama per conciliarsi il corpo dei professori (Pierre-Andr
Taguieff, Nonna Mayer, Lon Poliakov, Anne-Marie Duranton-Crabol ecc.) che, solo, potr legittimare socialmente gli autori e informatori di estrema sinistra o responsabili comunitari: Manuel
Abramowicz (animatore della rivista sionista belga d'estrema sinistra Regards, finanziata da david
Susskin), Jaques Lambalais (principale redattore della rivista d'estrema sinistra Celsius, con lo pseudonimo di Jaques Leloup), Joseph Algazy (ex militante trotzkista, animatore della Lega dei diritti
dell'uomo in Israele), Nelly Hansson (detta anche Nellu Guttman, membro della commissione politica del Consiglio rappresenttivo delle istituzioni ebraiche di Francia), Marc Knobel (addetto stampa
all'Ambasciata d'Israele, membro del Comitato Centrale della L.I.C.R.A.), Christian Terras
(animatore della rivista cattolica di estrema sinistra tiolias), Franois Moreau (di Arride 31) ecc. I
primi, docenti universitari rinomati, avrebbero fatto volentieri a meno di tali compagni di viaggio.
29) La rivista della Nuova Destra Elments (settembre 1993) che non apprezza Monzat, gli ha
consacrato questo ritratto che ricalca fedelmente il nostro. "Figlio dei cineasta Eric Rohmer (Maurice Schrer). Ha assunto come pseudonimo il nome da nubile della nonna paterna. Lavora anche
sotto altri pseudonimi. In giovinezza visse nell'atmosfera dei servizi segreti. Ex trotzkista, ha mantenuto tutti i vizi della famiglia politica d'origine. Come il padre fa del cinema, ma con risultati
meno esaltanti. Da anni raccoglie dossier polizieschi sulla "estrema destra" e vi consacra la maggior
parte del suo tempo. Manifesta una propensione invincibile a vedere dovunque "complotti" e
"cospirazioni". convinto di essere pedinato. Pressocch analfabeta in quel che riuarda la storia
delle idee. Nel 1990 scrive un libro sull'"estrema destra" in cui sviluppa una visione complottista
20

prossima alla paranoia. Il manoscritto, intitolato Le Point aveugle rifiutato da tutti gli editori a cui
viene sottoposto, a cominciare da Albin Michel che all'inizio aveva sponsorizzato il progetto.
L'opera comparve alla fine a cura di Monde-Editions nel 1992 (Enqute sur la Droite extrme),
grazie all'appoggio di Maurice Olender e Roger Pol-Droit. Con Jean-Yves Camus un dizionario,
Droites nationales et raciales en France (Presses Universitaires de Lyon, 1992) contenente pi o
meno dieci errori per pagina. Attualmente lavora con Karl Lask, ex membro della giovent
comunista e oggi giornalista a L'Evnement du jeudi. Autore di uno scadente articolo su la "torre di
Jul", pubblicato da Le Monde il 3 luglio 1993. Nell'ambiente giornalistico considerato un
mediocre che pu essere utilizzato all'occasione.
30) L'opera sar presentata in Rouge (maggio 1992) come "opera notevole di cui si pu gi dire
che fa scuola" (sic). Da allora l'autore regolarmente intervistato dalla stampa trotzkista d'estrema
sinistra a proposito della destra nazionale.
31) Vedere il capitolo sul "giuramento del B'na B'rith", in particolare la nota 23.
32) Nella Enqute sur la droite extrme, Monzat nota, ad esempio a pag. 314, che "le
pubblicazioni dell'A.D.L. costituiscono una fonte documentaria affidabile".
33) Questo curioso e strano documento, presentato a titolo puramente documentario, senza
intenzione di nuocere ai supposti firmatari. Si noter tuttavia che i tre in questione non hanno fatto
pervenire alcuna smentita a Elments, oltre due mesi dopo la sua apparizione, hanno intentato una
causa per diffamazione (nota del Novmbre 1993).
34) Il 14 e 15 ottobre 1993, l'associazione degli amici di Passages , rivista comunitaria, ha organizzato presso l'UNESCO Un importante incontro sulla xenofobia. Tra i partecipanti a questa
"grande messa" figuravano Jaques Chirac, Charles Pasqua, Franois Lotard, Pierre Mhaignerie,
Franz-Olivier Giesbert, Albert Du Roy, Michle Cotta ecc. e Abraham H. Foxman, direttore
nazionale dell'A.D.L., che oggetto, negli Stati Uniti, di molte denunce.
14. IL "GIURAMENTO DEI B'NAI B'RITH" Note
1) Il comunicato apparso in Le Matin de Paris il 21 marzo 1986, ma in forma diversa, saltando
il passaggio sui famosi "impegni".
2) Figura nel B'ni B'rith Journal aprile-maggio 1986.
3) In particolare Prsent: 14 maggio 1986 (Le Pen promet la preuve), 22 maggio 1986, 4 e 20
giugno 1986 (B'ni B'rith: portes ouvertes), 25 giugno 1986 (Enigmes et mystres, voici le B'na
B'rith, articolo di Jaques Ploncard d'Assac), 22, 23, 24 e 29 luglio 1987 (Il n'y en a qu'un pour
dnoncer la conjuration), 6 agosto 1987 (Parlez-nous des B'ni B'rith), 20 maggio 1988 (Ne pas
confondre le B'na B'rith avec le C.R.l.F.), 3 giugno 1988 (Aucune alliance avec le Front National),
8 febbraio 1992 (Une "fable" le serment aux B'ni B'rith?), 13 febbraio 1992 (Le B'na B'rith
accroch), 18 novembre 1992 (Sur le B'ni B'rith: l "'indice Taguieff") ecc.
4) Ce que l'on vou cache, sottotitolo Qui a impos ce diktat: ne s'allier en aucun cas au Front
national (Prsent, prima edizione 1986,16 pagine, poi 20 pagine, quattro edizioni successive poi
aumentate). Le vendite hanno oltrepassato le 80.000 copie.
5) Per esempio, National Hebdo, 12 novembre 1987 (Un Serment devant les maons du B'ni
B'rith); Mais qui gouverne l'Amerique?, Georges Virebeau (Henry Coston), Parigi 1991; Minute, 19
febbraio 1992 (B'ni B'rith, qui sont ils? que veulent ils?); National Hebdo, 27 febbraio 1992 (Le
serment secret des B'ni B'rith, Franois Brigneau); Lectures Franaises, febbraio 1992 (Les
elections seront-elles fausse par cet engagement?); Lectures franaises, giugno 1992 (Le B'ni
B'rith rpond... ct); Iota, settembre 1992 (Le secret des B'ni B'rith) ecc.
6) 7 dicembre 1989.
7) 11 agosto 1989.
8) 1 febbraio 1992.
9) 1 febbraio 1992, vedere anche Prsent, 14 febbraio 1992.
10) 30 gennaio 1986.
21

11) Pi in generale, la comunit israelita francese non ha mai fatto mistero della sua antipatia
per il Front National e per i valori di questo partito. Nel mensile comunitario ebraico L'Arche
(marzo 1988), Richard Liscia non ha esitato a parlare, anche lui, di "giuramento" senza che la sua
affermazione fosse commentata: "Forse per l'ultima volta ci offerta la possibilit di partecipare a
uno scrutinio che staccher il Front National dall'Assemblea. S, lo scrutinio maggioritario
ingiusto verso le nuove formazioni, ma giunta l'ora di non essere sentimentali. Sessanta
parlamentari del EN. sarebbero per noi un incubo. Non reclamiamo una giustizia che ci nuocerebbe,
non scaviamoci la fossa. Votiamo per quelli che hanno giurato di proteggere i nostri diritti.
Ricordiamo loro che siamo noi, assieme agli altri, che li incoroniamo".
12) Journal Officiel quesito n 5.839, 21 luglio 1986, pag. 2.136, riportata al n 18.735, 16
febbraio 1987, pag. 746. Vedere anche Prsent, 25 luglio 1986.
13) Intervista a Actualit juive, 2 aprile 1992.
14) La fantastique Histoire du B'na B'rith, David Malkam, Montorgeueil, 1993, pagg. 217-218.
Ci accontenteremo di rilevare due grandi cantonate, in un solo passaggio, che peraltro sono seminate in tutto il testo. In primo luogo, se la Shoah ha trent'anni vuol dire che ha avuto luogo nel 1956.
Secondariamente, la riunione nel corso della quale i responsabili politici di destra si sono impegnati
a non allearsi con il Front national non si tenuta il 26 marzo, dieci giorni dopo le elezioni
legislative, in un momento in cui gli uomini politici avevano certamente altro da fare che discutere
con i Fratelli del Bna B'rith, bens il 25 gennaio 1986 come testimonia per esempio l'Agenzia
telegrafica ebraica.
15) Le Figaro, 14 febbraio 1992.
16) Bulletin de l'Agente tlgraphique juive, 19 giugno 1984.
17) Bulletin de l'Agente tlgraphique juive, 16 aprile 1984.
18) B'ni B'rith Journal, ottobre 1984.
19) National Hebdo, 13 giugno 1991. Vedere anche Rapport pour l'Europe, A.D.L., n 4,
giugno 1988. Sebbene l'esistenza di questo rapporto confidenziale sia attestata dalla pubblicazione
ufficiale dell'A.D.L. sopracitata, il suo autore, Jean-Yves Camus non ha esitato a scrivere: Non
sono "inquisitore del B'na B'rith", associazione alla quale non sono legato da alcun contratto e nella
quale non ho mai avuto alcuna responsabilit. Si tratta evidentemente di giocare con le parole.
certamente a titolo gratuito che il rapporto di una ventina di pagine stato redatto, cos come diversi
articoli nel B'na B'rith Journal. pure senza dubbio a titolo gratuito che il Signor Camus gira in
lungo e in largo la Francia per tenere seminari per il B'na B'rith e per l'A.D.L. In una replica a
Rivarol (14 dicembre 1992), Camus si difende strenuamente dall'essere "sotto l'influenza del B'na
B'rith", sostenendo che "molte delle idee espresse nel libro si allontanano da quelle della
prefazione" di Marc Aron, pur ammettendo che "l'aiuto che abbiamo ricevuto dal B'na B'rith
doveva coprire le nostre spese di documentazione". Inoltre, egli collabora regolarmente al giornale
interno e confidenziale del B'na B'rith - che lo ricordiamo - sfugge al deposito legale presso la
Biblioteca Nazionale, cosa che fa pensare ad un legame assai stretto con la stessa Organizzazione.
In questo periodico non si dedica solo ad articoli commissionati sul Front national, egli per esempio
ha fatto il rendiconto della commissione consultiva dei Diritti dell'Uomo 1991 (B'ni B'rith Journal
n 58). Aggiungeremo che sua moglie, Annie-Paule Camus nata Derczansky, sorella nella Loggia
Hatikvah del B'na B'rith di Parigi. direttrice della societ Coppelia Communications, che offre
"corsi di formazione per dirigenti e militanti comunitari". Il numero di telefono professionale,
corredato da una foto di Annie-Paule Camus ha usufruito di una pubblicit gratuita sul B'na B'rith
Journal n 57.
20) B'na B'rith Journal aprile 1989.
21) B'ni B'rith Journal Luglio 1990.
22) Rapporto A.D.L. preparato sotto la direzione di Robert B. Goldmann, datata dicembre
1991.
23) Tribune Juive ,13 novembre 1987.

22

24) Il testo di Henri Roques non nega mai l'esistenza delle camere a gas. La tesi di letteratura
comparata in realt consacrata allo studio critico delle diverse versioni del "documento Gerstein",
un rapporto redatto da un ufficiale delle S.S., Kurt Gerstein, che descrive l'uccisione con il gas nel
campo di Belzec nell'agosto 1942. Annullata da allora per "irregolarit amministrative", la tesi, dal
titolo Le confessioni di Kurt Gerstein, studio comparato di diverse versioni, stato pubblicato
integralmente in La Thse de Nantes et l'affaire Roques, di Andr Chelain (Edizioni Polmiques),
opera che non ha mai subito denuncie legali.
25) Vedi capitolo sull'A.D.L. e lo spionaggio, pag. 208 e seq.
26) L'A.D.L. ha assistito i querelanti di molti processi intentati da "sopravvissuti
dell'Olocausto" come Mel Mermelstein che ha perso la causa intentata all'Institute for Historical
Research.
27) Reinventing the Big Lie, 1989; Hitler Apologists: The Anti-Semitic Propaganda of
Holocaust "revisionism", 1991.
28) questa foto, dal peso emozionale intenso, che evocata da Mgr. Decourtray nel discorso
di ringraziamento al momento della sua decorazione da parte del B'na B'rith (vedi il testo in
annesso).
29) Gli stato anche dedicato un film documentario, L'enfant de Varsovie, che stato diffuso in
Francia sulla rete televisiva Plante nel 1992.
30) Nella prima opera (1989) figura una nota sul processo Barbie con un attacco all'avvocato di
quest'ultimo, l'ex comunista Jaques Vergs.
31) Copione del Crand Jury-Le Monde, 13 novembre 1987.
15. IL B'NA B'RITH IN ITALIA Note
1) SETTIMIO SORANI, Che cos' il Ben Berith, a cura della Sezione di Roma dei Ben
Berith, Roma 1962 pag. 8.
2) Statuto del Ben Berith Elia Benamozegh, n. 2035 Roma, pag. 3.
3) Ibidem, pag. 4 e 19.
4) Ibidem, pag. 17. L'art. 5, pag. 4, recita: "Possono far parte dell'Associazione gli ebrei che
godano di indiscussa reputazione, che abbiano superato il venticinquesimo anno di et, che
intendano seguire i principi dell'Ordine Internazionale dei Ben Berith, che desiderino adempiere
con piena coscienza alle finalit che l'Associazione si prefigge e con disciplina alle norme che essa
si data. Essi debbono, altres, essere in condizioni economiche da poter corrispondere alle
obbligazioni finanziarie previste dalle norme statutarie e regolamentari". Dall'articolo chiaro
quindi che il Ben Berith deve essere costituito da una lite intellettuale ed economica.
5) SETTIMIO SORANI, Op. Cit. pag. 2.
6) SETTIMIO SORANI, op. cit. pag. 5.
7) SETTIMIO SORANI, op. cit. pag. 6-7.
8) SETTIMIO SORANI, op. cit. pag. 1.
9) The Anti-Defamation-League annua! report 1993, pag. 13.
10) Ibidem pag. 21.
1 l ) La madre della Jervolino era una cara amica di Sofia Cavalletti [che fu a sua volta allieva
dell'ex Rabbino capo di Roma E. Zolli] esperta di giudaismo e catechesi, nonch membro del Liaison Comitee, la commissione per i rapporti ufficiali tra Vaticano e mondo ebraico, fondata dal
sacerdote amico del B'na B'rith, Padre Cornelis Adrian Rijk.
12) Shalom, n. 1 pag. 1 del 31/01/93.
13) Ibidem pag. 13. Sempre su questo argomento leggiamo: Inoltre importante il nuovo
progetto audio-visivo sulla storia ebraica fatto per le scuole italiane dall'Unione delle Comunit
ebraiche italiane. Sono significativi gli sforzi compiuti dalla Comunit di S. Egidio per persuadere
la C.E.I. ad includere materiale didattico sull'ebraismo nei corsi di religione della scuola pubblica

23

A.D.L. International report Europe: Anti-Semitisrn in Italy di Lisa Palmieri Billig, nov. 1992 New
York, pag. 5.
14) La Stampa, gioved 10 marzo 1994, pag. 2.
15) II P Cornelis Adrian Rijk nato nel 1921 in Olanda dottore in studi biblici, professore di
Antico Testamento al seminario di Warmond (...) collabor con Myriam Rookmakervan Leer nel
"consiglio cattolico per Israele" fondato ad Amsterdam nel 1951 e con Henri Praag, fondatore della
"Leerhuis" (Casa Leer) ed anim con la sua presenza, le sue conferenze e i suoi scritti il dialogo tra
ebrei e cristiani in tutta l'Olanda. Organizz anche viaggi di studio a Gerusalemme che furono
molto apprezzati. All'inizio del 1960 il prof. Rijk (...) cominci a viaggiare attraverso il mondo per
partecipare a degli incontri tra ebrei e cristiani e stabil dei contatti con le grandi organizzazioni
ebree internazionali: il Jewish Congress, il B'na B'rith e l'American World Jewish Congress. Dal
1966 al 1972 chiamato dal Card. Bea a dirigere la commissione per le relazioni tra ebrei e
cattolici, dal 1972 al 1979 anno della sua morte, dirige il S.I.D.I.C (Centro internazionale di
documentazione ebraico-cristiana). (Una prospettiva nuova sugli ebrei e sull'ebraismo, S.I.D.I.C.
Roma sine data, pagg. 9-10).
16) In realt la decisione era gi stata presa un anno prima nel terzo incontro del Liaison Comitee, tenutosi ad Anversa tra il 4 e il 6 dicembre 1973, i cui partecipanti avevano deciso di sostituire
il B.R.J.C. del P Rijk con la commissione per le relazioni religiose con l'ebraismo (C.R.R.J.).
17) Is interreligious dialogue good for religion? A glance at the jewish-christian paradigm, di
Lisa Palmieri-Billig Varsavia 28/05/1995.
18) II dialogo ebraico cristiano in "Ebrei e cristiani". Un cammino di speranza per l'umanit.
Contributo del gruppo SeFeR e del centro Pro Unione.
19) Questo passo in particolare stato ripreso dalla dichiarazione della Conferenza dei Vescovi
cattolici degli Stati Uniti del 20/11/75. Questa conferenza episcopale si distingue per la sua stretta
collaborazione con il B'na B'rith. Vedi anche nota 30.
20) /l Giornale 21/11/1992, pag. 10.
21) David Rosen, collega israeliano del rabbino Leon Klenicki direttore del dipartimento Interfaith affairs per l'A.D.L. of B'na B'rith " membro del concilio bilaterale permanente della S. Sede
e dello Stato d'Israele, il Forum nel quale, nei diciotto mesi precedenti, stato negoziato l'accordo
Israele-Vaticano" (The Anti-Defamation-League annua! report 1993, pag. 14).
22) Lisa Palmieri-Billig nasce a Vienna il 3/9/1935, e per sfuggire alle persecuzione naziste si
trasferisce ancora bambina negli U.S.A. per poi tornare in Europa nel 1961 al seguito di Nahum
Goldmann (presidente del Congresso mondiale ebraico), e lavorare nel suo uffico romano.
Goldmann si stabil in Italia allo scopo di avere contatti informali con i Padri conciliari e fornire
loro eventuali "suggerimenti" sulla questione ebraica. La Palmieri succede all'interno del Liaison
Comitee a Joseph Lichten come osservatore del B'na B'rith-A.D.L. Nel 1982 tra i fondatori, e
primo presidente dell'amicizia ebraico cristiana di Roma, insieme ad Annie Cagiati, la quale, in
seguito former l'associazione Cristiani contro l'antisemitismo. La Palmieri oltre ad essere
rappresentante ufficiale in Italia dell'A.D.L. of B'na B'rith svolge attualmente anche i seguenti
compiti: Vicepresidente europeo della Conferenza mondiale sulle religioni e la pace (W.C.R.P.),
corrispondente dall'Italia per il Jerusalem Post, scrive inoltre sul mensile dell'Opus Dei Studi
Cattolici della cui redazione romana il marito segretario.
23) Alberto Stabile scrive di lui ne La Repubblica del 18/12/1993: L'uomo chiave della
trattativa segreta, da parte israeliana, stato padre David Yagher, un ebreo convertito di 39 anni,
giurista, ex allievo del liceo religioso "Zeitlin" di Tel Aviv, poi approdato al cattolicesimo, ed oggi
presidente del Tribunale ecclesiastico di Aushin-Texas.
24) II Giornale 21/11/1992, pag. 10.
25) Sono state pubblicate 3.000 copie in ebraico, distribuite in Israele a centri importanti di
informazione, mass-media, biblioteche, scuole ecc. e 5.000 copie in inglese parimenti divulgate
negli U.S.A.
26) Il Messaggero 21/09/1994.
24

27) L'Osservatore Romano, 30/09/1994.


28) The Anti-Defamation-League annual report 1993, pag. 14.
29) A.D.L. International report Europe: Anti-Semitism in Italy di Lisa Palmieri Billig, nov.
1992 New York, pag. 5.
30) L'A.D.L. pubblica inoltre In Dialogue "una rivista dedicata alla mutua comprensione e
conoscenza ebraico cristiana" e i libri della serie Within Context editi congiuntamente dalla
Conferenza Episcopale Cattolica degli USA. Fra i quali vale la pena di ricordare: Guidelines for the
Catechetical Presentation of Jews and Judaism in the New Testament, scritto da Eugene J. Fischer e
finalizzato a fornire una sorta di guida ai catechisti ai quali si raccomanda di sottolineare l'inattendibilit storica della narrazione della Passione fatta dai Vangeli, di esaltare l'ebraicit di Ges e
degli Apostoli e di mettere in luce i punti di contatto tra la dottrina farisaica e quella di Ges
piuttosto che i punti di contrasto. Il tutto per evitare di provocare antisemitismo (cfr. pagg. 3-7-8).
31) Membro del Liaison Comitee, dal 1970, segretario del Segretariato della Conferenza
episcopale degli Stati Uniti per le relazioni tra ebrei e cristiani e membro del Segretariato per gli
affari ecumenici ed interreligiosi della medesima Conferenza episcopale.
32) Segretario del Comitato ebraico cattolico di Boston, editore del giornale Approcci
professionali per educatori cristiani (P.A.C.E.)
33) Cfr. La Bible "antijuive" interdite par la justice, in Le Monde 13/04/1995, pag. 12.
34) Shalom 30/09/1995, pag. 3.
35) La stessa Loggia che incontr la presidente della camera, Irene Pivetti, la quale dopo un iniziale periodo di polemica con la comunit ebraica italiana tornata sui suoi passi, tanto da assere
definita da Avi Pazner: "una persona deliziosa, molto intelligente [che] mi ha assicurato di essere
stata travisata", cf. La Stampa 13/09/1995, pag. 2.
36) Cfr.: L'Indipendente 05/07/1994 pag. 6; Il Giornale 15/10/1995 pag. 9; Il Messaggero
16/10/1995 La Stampa 16/10/1995 pag. 4; /1 Secolo d'Italia 17/10/1995 pag.2, Il Secolo d'Italia
18/10/1995 pag. 2.
37) La Stampa, 14/06/1994, pag. 7.
38) Cfr. nota 14.
39) Si tratta della "Legge Mancino" del 26/04/1993, nella cui preparazione fu attivo in modo
particolare l'on. Enrico Modigliani (P.R.I.), di origine ebraica, all'epoca presidente dell'intergruppo
parlamentare che si occup della legge. Cfr. Shalom n. 4 aprile 1993 pag. 12.
40) A.D.L. /nternational report Europe: Anti-Semitism in Italy di LISA PALMIERi BILLIG,
nov. 1992 New York, pagg. 3-7.
41) Giacomo Terracina in Fascism and Italy: rapporto alla conferenza europea del B'nai Brith
svoltasi a Roma il 26/03/1995.
42) The Italian elections and jewish concerns by LISA PALMIERi BILLIG, un memorandum
della National Jewish Community Advisory Council 9 maggio 1994.
43) Questo avvenimento ha prodotto un certo malumore anche in ambienti di sinistra, teoricamente pi filosemiti, ed in genere nell'opinione pubblica. Luciano Tass, direttore di Shalom, l'influente mensile della Comunit ebraica romana, ha pubblicato sul numero del 30/09/1995 uno speciale di sette pagine sull'"affaire Bottai" teso a dimostrare, lamentando la cosa, come la marcia
indietro di Rutelli fosse dovuta pi all'iniziativa del P.D.S. piuttosto che a quella del B'na Brith. II
sindaco di Roma invece nel suo comunicato stampa attribbuiva alle proteste di autorevoli esponenti
della comunit ebraica l'impossibilit di procedere nella sua iniziativa.
44) In realt il giornalista si sbaglia poich Di Veroli soltanto presidente della Loggia di
Roma Elia Benamozegh, mentre il presidente del XIX distretto europeo il rabbino svedese
Melchior.
45) Cfr. The Anti-Defamation-League annual report 1993, pag. 8.
46) Maurizio Molinari nasce a Roma nel 1964, studia all'universit ebraica di Gerusalemme ed
all'Oxford Center of Jewish Studies, per poi laurearsi in scienze politiche e lettere a Roma. stato
redattore diplomatico de II Tempo e de La Voce repubblicana, nonch caporedazione de L'Indi25

pendente a Roma. Ha scritto il libro La sinistra e gli ebrei in Italia" (Corbaccio 1995) dirige
"Hananu" l'organo ufficiale della associazione per il rimboschimento di Israele.
47) Esattamente l'I.P.C.A.A. presente nei seguenti paesi: Albania, Argentina, Australia,
Austria, Bahamas, Barbados, Bielorussia, Belgio, Bermuda, Bosnia Erzegovina, Botswana, Brasile,
Bulgaria, Cameroon, Canada, Cayman Islands, Cile, Cina, Croazia, Costarica, Cipro, Repubblica
Ceca, Danimarca, El Salvador, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Georgia, Grecia,
Guatemala, Ungheria, Hong Kong, India, Irlanda, Israele, Italia, Giamaica, Giappone, Giordania,
Kazakhstan, Kiribati, Kuwait, Latvia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Mauritius, Messico, Namibia,
Nepal, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nicaragua, Oman, Norvegia, Panama, Paraguay, Per,
Filippine, Polonia, Portogallo, Qatar, Romania, Russia, Santa Lucia, Sant'Elena, Slovacchia,
Spagna, Sri Lanka, St Vincent e Grenadine, Svezia, Svizzera, Tanzania, Trinidad e Tobago,
Turchia, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti d'America, Uruguay, Uzbekistan, Venezuela, Zambia,
Zimbawe.
48) Lo staff cos composto: Comitato esecutivo, Greville Janner (Presidente), Stephen Rubin
(Chairman), John Allen, Keith Edelman, Uri David, Basil Hyman, Abe Jaffe, Ervin Landau, Sir
Ivan Lawrence, Daniel Levj, David Lewis, Johnathan Metliss, Alan Morgenthau, Sidney Samuelson, Martin Sorrell, Shirley Spitz. Comitato consultivo internazionale: S.A.R. il Duca di Devonshire, Isi Leibler, Jak V Kamhi, Donald Spector, Lord Weidenfeld, Haward Weiss. Direttore: Jon
Mendelsohn, Direttore delagato: Craig Leviton, Direttore amministrativo: Olivia Ambrose.
49) da notare che l'A.D.L. ha fatto esattamente la medesima cosa: cfr. The Anti-DefamationLeague annual report 1993, pag. 13.
50) Scalfaro nel 1975 stato a sua volta l'ideatore ed il primo presidente dell'associazione parlamentare d'amicizia Italia-Israele.
51) Tutte le informazioni rigurdanti l'I.P.C.A.A. sono state tratte da Briefing on inter-parlamentary Council against Antisemitism, spedito da A. Janner a Guido Di Veroli l'11 maggio 1995. 52)
Gi vicepresidente dell'associazione parlamentare d'amicizia Italia Israele.

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