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Come stampare la guida
Chi siamo
Weagoo è un’azienda specializzata nella rac- mente una parte fondamentale ed imprescind-
colta ed elaborazione di informazioni turistiche ibile.
brevi ed essenziali a carattere storico, artistico, L’attività primaria di WeAGoo consiste nel riv-
culturale, naturalistico ed architettonico. Wea- ersare queste informazioni nel proprio portale
Goo, nella sua attività di ricerca e recensione weagoo.com fornendo funzionalità di ricerca
dei siti, con gli attuali 24.000 punti d’interesse, dei punti di interesse e risultati immediati. Dal
110 province, 1.400 comuni e tutte le città portale si possono creare, generare, riordinare
d’arte italiane, sta costantemente e progressi- e stampare propri itinerari turistici con luoghi,
vamente realizzando una mappatura capillare mappe, immagini, note e informazioni utili delle
del territorio che comprende anche località città. Gli utenti che si registreranno gratuita-
minori, ma non per questo prive di storia e di mente potranno inoltre usufruire di maggiori
testimonianze importanti. funzionalità come il salvataggio dei propri itin-
Il nostro obbiettivo è creare il più grande da- erari in un proprio profilo utente, la creazione
tabase d’informazioni turistiche localizzate e di programmi di viaggio multi-città e alcune
descritte in modalità “short information” con- componenti social.
cepite per fornire un’informazione essenziale Tutte le informazioni e funzioni di questo por-
ma utile al turista prima e durante la visita della tale sono offerte gratuitamente al visitatore, il
città. WeAGoo è differente della maggior parte portale si finanzia attraverso le attività di pro-
dei siti disponibili su internet. Nel nostro por- duzione di guide personalizzate, contributi,
tale si cercano e si trovano informazioni. Tutte sponsorizzazioni e inserzionisti. Visita la sezi-
le nostre descrizioni dei punti di interesse non one “Diventa Sponsor” per maggiori informazi-
sono opinioni che pur utili, a volte divertenti, oni. WeAGoo è un marchio registrato a livello
possono fornire informazioni soggettive, le mondiale e controlla ed utilizza un portafoglio
nostre sono oggettive, storiche, prese da fonti di sub-brands ognuno ideato ed impiegato
ufficiali, seguono uno standard di realizzazione nella propria specificità
preciso in cui la georeferenziazione è sicura-
VICENZA
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VUOI ESSERCI?
Queste guide, il portale wea- servizio migliore, WeAGoo si Se hai una attività commer-
goo.com e la promozione riserva di selezionare la pre- ciale in questa città e ritieni
della senza nelle proprie Guide, di che i tuoi servizi possono
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gratuitamente a migliaia di attività nelle seguenti catego- essere utili al turista ed in
turisti. rie : linea alla qualità offerta dalla
guida, scrivici a:
Weagoo si sostiene attra- pernottamento: hotel, bed and
verso finanziamenti privati e breakfast, camping ecc. inguide@weagoo.com
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di sponsorizzazione. pizzerie, bar, gelaterie ecc.
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utilizzatore della guida un in genere, assicurazioni ecc.
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LA CITTÀ
© Lucerne58
VICENZA
Ai piedi dei monti Berici, nella fertile pia- architettonici, realizzati in gran parte da An-
nura veneta, Vicenza è una specie di museo drea Palladio e dai suoi discepoli e successori.
all’aperto di monumenti, palazzi, musei, an- Dopo il periodo napoleonico, nel 1813 Vice-
tiche ville, meta di turismo culturale con flussi nza passò all’Austria, e dopo essere insorta
da ogni parte d’Italia ed anche dall’estero, nel 1848, quando i vicentini opposero eroica
ma anche un importante centro industriale resistenza a Monte Berico, venne unita al Reg-
ed economico italiano, cuore di una provincia no d’Italia nel 1866. Durante la prima guerra
punteggiata di piccole e medie imprese che mondiale, la bandiera del Comune, già fregiata
hanno i loro punti forti soprattutto nei settori di medaglia d’oro nel 1848, ricevette le croci di
metalmeccanico, tessile e orafo. guerra italiana e francese. Tra il 1915 e il 1918,
durante la Prima Guerra Mondiale, Vicenza fu
Vicenza è sicuramente una tra le più antiche in prima linea contro gli eserciti degli Imperi
città del Veneto, ma la sua storia anteriore Centrali. La città non fu toccata dai combat-
alla dominazione romana è poco conosciuta. timenti, ma la provincia fu terreno di battag-
Fondata probabilmente dagli Euganei, passò lie aspre e sanguinose. Durante la Seconda
poi sotto il dominio dei Galli fino al 157 a.C., Guerra Mondiale la città fu invece colpita dura-
anno in cui fu annessa a Roma e chiamata “Vi- mente con terribili bombardamenti, che causa-
cetia” o “Vincentia”. Durante l’impero romano rono la morte di molti civili e la distruzione di
prosperò sotto Adriano, per essere poi devas- molti monumenti.
tata dai Barbari e risorgere coi Goti, i Longob-
ardi e i Franchi. Nel 1001 divenne principato Dopo la fine della Guerra iniziò la ricostru-
vescovile, e tra i secoli XII e XIX mosse varie zione, furono riparati gli incalcolabili danni
guerre alle città vicine, passando di signoria in del conflitto e, lentamente, tornò a rivivere e
signoria, finché nel 1404 si diede a Venezia. Il a rifiorire anche la vita civile. Fu a partire dal
Cinquecento fu il secolo d’oro: il ricco Patrizi- dopoguerra, grazie ad una preziosa sinergia
ato, che già nel periodo rinascimentale aveva di laboriosità, imprenditorialità e spirito innova-
cominciato ad edificare bei palazzi, nel XVI tivo, che Vicenza, assieme a tutta la sua vasta
secolo arricchì la città di magnifici monumenti e operosa provincia, si rese protagonista di un
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VICENZA
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LA CITTÀ
notevole sviluppo economico, portandosi in Palazzi, opere di grandi artisti quali il Tiepolo,
breve tempo ai massimi livelli nazionali quanto il Veronese, il Maganza, lo Zelotti e molti altri
a produzione di ricchezza e benessere. Nel esponenti della fervida vita artistica italiana.
1994 la città si afferma ufficialmente anche Anche la cultura è parte integrante del tessuto
come polo culturale, diventando patrimonio sociale, con i monumenti, i musei e i palazzi
mondiale dell’umanità. che donano al centro storico un aspetto unico
e inconfondibile, ma anche con i numerosi
Vicenza è stata definita nel tempo con una eventi culturali, le mostre e le rassegne.
grande varietà d’aggettivi ed epiteti affettuosi Per quanto riguarda la tradizione Vicenza è
(“città d’oro”, “palladiana”, “bella”, “cara”, una città in cui si respirano la storia secolare
“suggestiva”, “regina”, “amica della giovin- e l’eredità del tempo. Dalla Festa dell’8 settem-
ezza”; il suo centro storico “un artistico museo bre, dedicata alla Madonna di Monte Berico,
vivente”). Traccia profonda ha lasciato l’origine alle decine di fiere tipiche sparse in tutta la
romana, soprattutto sull’assetto urbanistico, provincia, come la Partita a Scacchi di Maros-
ma la vera essenza del suo aspetto architet- tica.
tonico risale al Cinquecento, e si deve ad An- Agli amanti delle escursioni fuori porta la pro-
drea Palladio. Dal XVI secolo in poi, Vicenza è vincia vicentina riserva paesaggi incredibil-
chiamata “la città del Palladio”, non perché il mente vari, impreziositi dalla bellezza di luoghi
sommo architetto vi sia nato, ma perché egli famosi nel mondo, come Asiago, Bassano del
vi ha lasciato opere stupende e innovatrici, Grappa, Marostica, Recoaro Terme. E non di-
imprimendo ogni elemento con l’orma del suo mentichiamo il ricco patrimonio delle famose
genio. E’ proprio grazie all’opera del Palladio ville, sparse un po’ in tutto il territorio e dichiar-
e dei suoi discepoli che Vicenza è diventata ate Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
una delle più belle città d’Italia e del mondo. Un ultimo sguardo anche alla cucina, ricca di
Oltre ai gioielli architettonici che l’hanno resa piatti di derivazione popolare dal sapore de-
giustamente celebre, come la Basilica Pal- ciso, frutto di un passato di povertà. Insomma,
ladiana, il Teatro Olimpico e La Rotonda, Vice- che si tratti di tradizione, cultura, storia, natura,
nza ospita decine di capolavori artistici anche gastronomia, Vicenza e la sua provincia hanno
nelle sue numerose chiese e nei suoi sontuosi sempre tanto da offrire.
Duomo © NetNicholls
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TRASPORTI
ACI Vicenza -V.le della Pace 260- Tel 0444 Radio Taxi
510501 V. Lago di Levico, 11
Soccorso Stradale e Noleggio Auto- Tel 0444 Tel 0444/920600
513371
Polizia Stradale-Via Muggia 3- Tel 0444 250811 BICI
Vigili Urbani- Contrà Soccorsetto- Tel 0444 Tuttinbici FIAB Vicenza è un’associazione di vo-
545311 lontariato, indipendente e senza fini di lucro,
Motorizzazione Civile- Strada Caperse 371- che promuove l’uso della bicicletta, unendo la
Tel.0444 587111 passione per le due ruote all’impegno per una
mobilità urbana alternativa e non inquinante.
PULLMAN Nata nel 1993, dal 2006 è Associazione di Pro-
Per raggiungere le varie località della provin- mozione Sociale iscritta nel Registro Region-
cia esiste un esteso servizio garantito dalle FTV ale del Veneto, e attualmente promuove l’uso
(FerroTramvieVicentine) che assicura tutti i col- della bicicletta come efficace mezzo di tras-
legamenti principali. Punto di riferimento del porto quotidiano, collabora con Enti pubblici
servizio è la stazione dei pullman, posizionata ed Istituzioni per rendere il suo uso praticabile,
proprio a fianco della stazione ferroviaria. sicuro e diffuso, ed esercita una continua at-
tività di stimolo e proposta affinché la bicicletta
FTV sia tenuta sempre più in considerazione nelle
V.le Milano 78 scelte urbanistiche e viabilistiche. Tuttinbici
Tel. 0444/223111 (Informazioni e reclami Tel. offre un ricco calendario di escursioni, il cui
0444/223115) elenco è costantemente aggiornato sul pro-
www.ftv.vi.it prio sito www.tuttinbici.it. La varietà dei temi
proposti è un invito a riscoprire il territorio e le
BUS sue tradizioni attraverso percorsi accessibili a
A Vicenza città il servizio pubblico di tras- tutti.
porto è gestito dall’azienda municipale AIM,
con molti autobus che coprono l’intero territo- A PIEDI
rio comunale e l’hinterland. I collegamenti dai Vicenza e i suoi dintorni sono magnifici da
parcheggi al centro storico di Vicenza sono girare a piedi, grazie a diversi itinerari inter-
garantiti dal servizio “Centrobus”. essanti che conducono a luoghi importanti,
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VICENZA
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TRASPORTI
come il santuario di monte Berico e le famose
ville vicentine. I percorsi a piedi offrono ai tu-
risti un’opportunità unica per esplorare l’area,
e una guida esperta dei luoghi trasformerà le
gite in vere esperienze culturali.
INFORMAZIONI UTILI
SITI INTERNET UFFICIALI DELLA CITTA’
Per informazioni generali visitate i siti:
www.comune.vicenza.it
Per informazioni sulla città e sulla provincia:
www.vicenzae.org
www.provincia.vicenza.it
Piazza Matteotti, 12
Tel. 0444/320854
Fax 0444/327072
iat.vicenza1@provincia.vicenza.it
info@vicenzae.org
www.vicenzae.org
Aperto da lunedì a domenica dalle 9.00 alle
13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
NUMERI UTILI
Carabinieri 112
Polizia di Stato 113
Vigili del fuoco 115
Emergenza sanitaria 118
Viaggiare Informati (CCISS) 1518
Soccorso stradale 803116
CLIMA
Vicenza ha un clima semicontinentale con in-
verni piuttosto freddi e umidi ed estati calde
e afose. Effetti positivi hanno le colline e le
montagne che, molto spesso, riescono a bloc-
care le perturbazioni, concentrate soprattutto
tra aprile e giugno e tra ottobre e dicembre.
Vicenza è bella in tutte le stagioni, anche se le
migliori sono forse quelle “intermedie”, la pri-
mavera e l’autunno.
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VICENZA
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DA VISITARE
chiese...................................................pag 1
palazzi..................................................pag 5
musei....................................................pag 9
monumenti e strutture...........................pag 13
teatri.....................................................pag 21
varie......................................................pag 23
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VICENZA
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CHIESE
5 Chiesa di Santa Maria in Araceli
Piazza Araceli 20-23 - Vicenza
E’ tra i più significativi esempi di architettura barocca nel Veneto.
Le prime notizie risalgono al 1241, data nella quale si parla di
una chiesa della “Santa Maria” (poi demolita). L’attuale fu cos-
truita tra il 1672 e il 1680 dall’architetto Guarino Guarini. La pi-
anta interna è rettangolare, notare la luminosissima cupola a
spicchi. L’elemento artistico più rilevante è l’altare maggiore in
ricco stile barocco (1696). Sopra di esso vi è un cartiglio con la
scritta “Aracoeli”.
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PIAZZE / VIE
10 Corso Palladio
Corso Andrea Palladio - Vicenza
Costituisce il cuore della città, la principale via di Vicenza, intito-
lata al celebre architetto. Il Corso, ricco di monumenti e palazzi
di Andrea Palladio e rimasto inalterato fin dall’epoca romana, at-
traversa il centro storico e si estende per circa mezzo chilomet-
ro. Chiuso al traffico dal 1983, presenta un fondo in porfido ed
è, per buona parte del suo tracciato, fiancheggiato da portici.
Considerata la via dello shopping, è una delle passeggiate tip-
iche dei vicentini.
11 Contrada Porti
Contrada Porti - Vicenza
La Contrà Porti, strada laterale del rinomato Corso Andrea Pal-
ladio, è uno di quei luoghi di Vicenza che meritano assoluta-
mente una visita. In dialetto vicentino si usa il termine Contrà
(abbreviazione di contrada) come sinonimo di “strada”. Qui tro-
viamo alcuni dei palazzi più sontuosi della città. Ecco i principa-
li: Palazzo Cavalloni-Thiene(civico 6-10), Palazzo Barbaran(11),
Palazzo Thiene(12), Palazzo Porto-Breganze(17), Palazzo Colle-
oni-Porto(19) e Palazzo Iseppo(21).
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CHIESE / PIAZZE
VICENZA
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PALAZZI
1 Palazzo Valmarana
Corso Antonio Fogazzaro, 16 - Vicenza
L’area su cui sorge l’edificio appartiene ai Valmarana fin dal
1483. Costruito da Palladio nel 1565, il progetto originario non
fu mai portato a termine completamente, infatti il cortile, il gi-
ardino e le scuderie non vennero mai edificate. La facciata è
una delle realizzazioni palladiane più straordinarie e singolari.
Per la prima volta in un edificio, un ordine gigante abbraccia
l’intero sviluppo verticale del palazzo. Durante la II guerra mon-
diale subì gravi danni.
4 Casa Pigafetta
Via Antonio Pigafetta 9 - Vicenza
Eretta nella prima metà del quattrocento da Stefano da Raven-
na, qui nacque e ebbe dimora Antonio Pigafetta, navigatore che
fece il giro del mondo con Magellano negli anni 1519-22 e fu
uno dei 20 uomini sopravvissuti al viaggio.La casa è un raro
esempio di gotico fiorito, la bellezza della facciata è esaltata da
una serie di decorazione scultoree. Il portale rinascimentale è
affiancato da una scritta in francese “non c’è rosa senza spine”
che richiama lo stemma della famiglia.
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VICENZA
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PALAZZI
5 Basilica Palladiana
Piazza dei Signori, 25-35 - Vicenza
Il nome dell’edificio deriva dal famoso architetto rinascimen-
tale, nativo di Vicenza, Andrea Palladio. Nella centralissima
Piazza dei Signori sorge questa costruzione medievale, oggi
edificio pubblico e teatro di mostre d’architettura e d’arte, che
fu completamente ridisegnata nel XVI secolo. Palladio ripro-
gettò il Palazzo della Ragione aggiungendo le celebri logge in
marmo bianco a serliane. Dal 1994 è nella lista dei patrimoni
dell’umanità dell’UNESCO.
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PALAZZI
9 Palazzo Thiene
Contrada Porti 12 - Vicenza
Si affaccia su Contrà San Gaetano da Thiene, una delle traverse
centrali di corso Palladio. E’ un palazzo gotico costruito per Lo-
dovico Thiene e per suo fratello, membri di una delle più potenti
famiglie vicentine. Ricchi e potenti, i sofisticati fratelli facevano
parte della grande nobiltà italiana e si muovevano con natu-
ralezza nelle maggiori corti europee. Sede storica della Banca
Popolare di Vicenza, l’edificio risale al XV secolo. Dal 1994 è
inserito nell’elenco UNESCO.
10 Palazzo Porto
Contrada Porti 34 - Vicenza
L’edificio costituisce uno dei due palazzi progettati da Palladio
per la famiglia dei Porto. Questa casa, che era la residenza di
Iseppo da Porto, edificata tra gli anni 1549-53, non fu mai ter-
minata. Il complesso vide una fase piuttosto lunga di proget-
tazione ed una ancora più lunga di realizzazione. E’ inserito dal
1994 nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO. Sull’attico,
le statue di Iseppo e Leonida, vestiti come antichi romani, sor-
vegliano l’ingresso alla casa.
11 Casa Cogollo
Corso Andrea Palladio, 161-167 - Vicenza
Il committente di questo palazzo del 1559 attribuito al Palladio
è il notaio Pietro Cogollo. La tradizione indica questo edificio
come l’abitazione di Andrea Palladio, ma in realtà il complesso
non ha nulla a che vedere con la dimora dell’architetto e venne
da lui soltanto progettato. Sono state le dimensioni, contenute
rispetto all’enfasi monumentale degli altri palazzi palladiani, a
spingere all’equivoco chi cercava in città un segno visibile del
domicilio del maestro.
12 Palazzo Chiericati
Piazza Giacomo Matteotti, 1-8 - Vicenza
Edificio rinascimentale edificato nel 1550 dal Palladio come res-
idenza nobiliare. Anche se incompleto, è tra le sue realizzazioni
più belle. Costruito a partire dal 1551, fu completato solo alla
fine del Seicento e ospita oggi la Pinacoteca Civica che com-
prende collezioni di stampe, disegni, numismatica, statuaria
medievale e moderna. Il palazzo è inserito nella lista dei Pat-
rimoni dell’umanità dell’UNESCO assieme alle altre architetture
palladiane della città.
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PALAZZI
VICENZA
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MUSEI / STRUTTURE
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1 Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
Contrà Santa Corona, 25 - Vicenza
Ospita una collezione di antiche icone russe, una delle rac-
colte più importanti esposte in Occidente. La cornice barocca
di questo storico edificio risalente al 1678 sancisce l’incontro
artistico tra Oriente e Occidente.Il museo è poi sede di alcuni
capolavori della pittura veneta del Settecento. Il palazzo, nato
dall’esigenza dei Leoni Montanari di promuoversi socialmente
all’interno della nobiltà vicentina, ospita anche una biblioteca
dedicata all’arte e alla cultura russa.
Aperto da Martedì a Domenica dalle 10.00 alle 18.00. Ingresso € 5, ridotto € 4.
2 Torre Bissara
Piazza dei Signori 25-35 - Vicenza
O Torre di Piazza, si affianca alla celebre Basilica Palladiana.
Alta 82 metri, è uno degli edifici più alti di Vicenza. Le prime
notizie risalgono al 1174 quando venne costruita. All’interno
vennero posizionate reliquie di santi e le cinque campane. Car-
atteristica della torre è, oltre al normale suono delle ore e delle
mezz’ore, anche l’ora nona. Si tratta di una particolare melodia
che si sente suonare sette minuti prima di mezzogiorno e sette
minuti prima delle diciotto.
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MUSEI / STRUTTURE
VICENZA
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TEATRI / PARCHI
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1 Teatro Olimpico
Stradella del Teatro Olimpico 6 - Vicenza
E’ una delle meraviglie artistiche di Vicenza. Progettato da Pal-
ladio nel 1580, il teatro, situato all’interno del Palazzo del Ter-
ritorio, è stato realizzato dal suo allievo Jacopo Scamozzi. In-
cluso nel 1994 nella lista dei Patrimoni dell’umanità UNESCO,
l’Olimpico che ripropone la struttura dei teatri romani è consid-
erato uno tra i più grandi capolavori dell’architetto veneto ed è
uno dei più famosi teatri al mondo per la scenografia marmorea
che ripropone un arco trionfale.
2 Parco Querini
Viale Mariano Rumor 1-7 - Vicenza
Già appartenente al palazzo Capra-Querini, da cui il nome, è
uno dei principali polmoni verdi della città. Il parco, ceduto al
comune dopo la guerra e situato nel centro storico, è caratteriz-
zato da vaste estensioni di prati, delimitate da un esteso bos-
chetto ricco di piante. Costituiva il giardino del vicino palazzo
Capra-Querini, antica residenza nobiliare. Il giardino, divenuto
di proprietà della famiglia dei conti Rezzara, è stato aperto al
pubblico nel 1971.
3 Giardini Salvi
Piazzale Alcide De Gasperi 15-16 - Vicenza
Il giardino risale alla metà del 1500 per volere del conte Giac-
omo Valmarana. Collocato in centro storico, rappresenta attual-
mente una delle aree verdi ad uso pubblico meno estese della
città. E’ uno dei tre parchi storici di Vicenza e si trova adiacente
alle mura di piazza Castello. Nell’800 fu trasformato in un giardi-
no all’inglese. E’ spesso sede di mercatini natalizi. Ospita due
logge in stile palladiano e ciò che rimane dell’arco del Revese,
arco trionfale del 1608.
4 Campo Marzo
Viale Roma - Vicenza
Rappresenta il più grande parco cittadino, è l’unico giardino di
Vicenza non recitanto e fu anche il primo a diventare di proprietà
comunale. Questa oasi verde è situata nel centro storico, tra
la stazione ferroviaria e le mura della città. Le origini del nome
sono incerte: l’interpretazione più attendibile fa risalire l’attuale
denominazione al termine dialettale “marso”, che indicava una
zona umida, marcia, paludosa a causa delle piene del fiume
Retrone.
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TEATRI / PARCHI
VICENZA
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NEI DINTORNI
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1 Santuario della Madonna di Monte Berico
Viale 10 Giugno 93 - Vicenza
Fra i colli della zona Monte Berico è certamente il più famoso
ed è proprio qui che sorge questo imponente edificio religioso
costituito da due chiese. Davanti al Santuario troviamo il gran-
dioso Piazzale della Vittoria, da qui è possibilie godere di uno
splendido panorama. L’edificazione delle chiese è legata alle
apparizioni della Madonna, la quale chiese la costruzione del
santuario per far cessare la peste. Innalzato in soli tre mesi, su-
bito
dopo la peste fu debellata.
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NEI DINTORNI
VICENZA
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RACCONTACI I TUOI VIAGGI
Quante volte hai progettato il tuo viaggio navi- WeaGoo social è un portale dedicato ai viaggia-
gando su internet e attingendo informazioni tori ma anche a coloro che vogliono semplice-
scritte da altri? Quante volte hai modificato il mente condividere informazioni e curiosità
tuo
4 programma leggendo delle recensioni di
3 sulla propria città, sul proprio paese. WeaGoo
altri viaggiatori? Pensa se non avessi potuto Social da la possibilità a chiunque di scrivere
informarti su dove andare a dormire, cosa ve- i propri racconti di viaggio, integrandoli con
dere di una città, dove andare a mangiare….o mappe e foto, oltre che recensire hotel e ris-
dove non farlo. Ti sono sicuramente servite, e toranti.
allora perché non farlo anche tu? Siamo tutti
viaggiatori, abbiamo tutti una storia da rac- Se hai voglia di far conoscere le tue espe-
contare, una foto da mostrare, un consiglio da rienze di viaggio e conservarle, registrati alla
dare… piattaforma “WeAGoo Social” e comincia a
scrivere subito!!
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VICENZA
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CONSIGLI DI VIAGGIO
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MAROSTICA
Cinta dalle sue antichissime mura, a mezz’ora affacciato sulla caratteristica piazza a scac-
di1auto da Vicenza e a pochi minuti da Bas- chiera, sede ancora oggi della leggendaria
sano del Grappa, Marostica è una città ricca Partita a Scacchi, tramandata nei secoli e pro-
di storia e di tradizioni, una bellissima perla grammata ogni due anni con una manifestazi-
dal fascino elegante e discreto nel territorio vi- one spettacolare che richiama turisti e visitatori
centino. La prima impressione per chiunque vi da tutto il mondo.
giunga è quella di trovarsi immerso in un mon- Ma Marostica non è solo la tradizione de-
do antico e magico. Merito anche dell’effetto gli “scacchi viventi”. Chi ama la natura trova
scenografico di rara suggestione creato dalla nelle verdi colline circostanti un’occasione per
cinta muraria che parte dal colle sovrastante passeggiate ed escursioni panoramiche, men-
e scende fino al cuore del centro storico, col- tre chi cerca tradizioni e antichi mestieri non
legando il Castello Superiore a quello Inferiore, resterà deluso dalle decine di botteghe artigi-
ane disseminate nelle stradine del centro.
Castello da Basso
Piazza Castello - Marostica
Questa fortezza, fu costruita a cavallo del 1300 da Cangrande
della Scala. L’edificio è tutto merlato, ha una pianta rettangolare
e un recinto detto mastio. Una curiosità: tuttora avvolto un’edera
che gli esperti botanici valutano tra le più grandi del continente
ricopre il mastio. Il Loggiato superiore è ricoperto di affreschi
che risalgono al dodicesimo secolo, raffiguranti figure mitolog-
iche e csutodisce alcuni busti di personaggi illustri.
Piazza Castello
Piazza Castello - Marostica
Negli anni pari, la seconda domenica di settembre si svolge in
questa piazza il celebre spettacolo della partita a scacchi con
pezzi viventi, accompagnata da una medievale parata militare.
È una delle più antiche e sentite tradizioni della città e rievoca la
partita a scacchi svoltasi nel 1452 tra due giovani nobili, che si
contendevano l’amore di Lionora, figlia del castellano di Maros-
tica. La piazza sovrastata dal castello è il più suggestivo luogo
della città.
Doglione
Piazza Castello, 42 - Marostica
Il Doglione, anticamente detto Rocca di Mezzo, risale al Medio-
evo ed è ricordato già in un antico documento del 1218. Durante
il Xlll secolo svolse la funzione di casello daziario per le merci in
entrata, perse poi importanza durante la dominazione scaligera,
ma la riacquistò durante il dominio veneziano, quando svolse
le funzioni di archivio, sede della cancelleria e armeria, in cui
erano custodite ben 600 armature. Alla sua sinistra si trova l’alta
torre campanaria.
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VICENZA
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Tempio Ossario
Piazzale Cadorna, 14 - Bassano del Grappa
La costruzione del nuovo Duomo cominciò nel 1908, ma venne
sospesa durante la 1° guerra mondiale. In seguito il progetto
fu modificato per adattare la chiesa a Tempio Ossario. Infatti
sotto il presbiterio è stata ricavata una cripta in cui vennero sis-
temate le salme di circa 6.000 di guerra. E’ di stile neogotico. Fu
completata nel 1934, anno della consacrazione, compiuta dal
vescovo di Vicenza Ferdinando Rodolfi. Nel 1978 fu però rifatto
il tetto e consolidata la facciata.
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ALTOPIANO DI ASIAGO
Compreso tra la Val d’Astico ad ovest e la Valle
del Brenta ad est, l’Altopiano di Asiago è il luogo
in cui la natura del vicentino raggiunge il suo
picco di bellezza e ricchezza, sia in termini di
colori che di profumi. Il paesaggio è molto sug-
gestivo, fatto di verdissime conche, pendici
boscose e, sullo sfondo, verso il confine col
Trentino, di montagne imponenti come Cima
Vezzena, Portule, Ortigara e Dodici.
negli innumerevoli paesaggi pronti a farsi im- cee, mulattiere, sacrari, memorie di battaglie
mortalare.Per gli amanti delle emozioni forti, e sacrifici, visitabili attraverso percorsi guidati.
l’Altopiano di Asiago ospita l’Extreme Sport
Center, un centro specializzato che prevede la Ma la bellezza dell’Altopiano sta soprattutto
possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di nella sua ricchezza di sentieri e percorsi, che,
proposte come il bungee jumping, il salto nel attraverso conche, boschi e montagne, offrono
vuoto legati ad una corda elastica, il rafting, la una scelta infinita di possibili soluzioni per il
discesa in canotto di scoscesi corsi d’acqua tempo libero, a contatto con una natura incon-
l’hidrobob e il volo libero con parapendio. taminata e rigenerante in cui anche le pause
Il salto con la corda elastica si pratica in un per il ristoro diventano vera e propria arte
luogo che sembra fatto apposta per questo dell’ospitalità e della buona tavola, nelle tante
sport mozzafiato: il Ponte della Val Gardena tra aziende agrituristiche della zona.
i comuni di Foza ed Enego. Gli appassionati
di storia troveranno numerose testimonianze Asiago è una cittadina che offre sia la tranquil-
circa le grandi guerre del secolo scorso, trin- lità di boschi e paesaggi incontaminati, che lo
Asiago © Nordavind
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VICENZA
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svago delle sue innumerevoli attività sportive, fiato. I coloratissimi fischietti, oltre 7500 pezzi
ma soprattutto è un rinomato centro turistico, provenienti da ogni parte del mondo, presen-
facente parte del famoso altoipiano dei 7 co- tano le forme più curiose, con rappresentazio-
muni, che comprende anche altre località tu- ni di animali, personaggi e oggetti di ogni tipo.
ristiche molto frequentate, come Gallio, Rotzo, Enego e la vasta piana di Marcésina presenta-
Foza, Lusiana, Enego, e Conco no panorami nordici, con immense foreste di
A sud di Asiago, in località Pènnar, sorge uno abete, una prateria e una torbiera dove vivono
dei due complessi dell’Osservatorio Astro- addirittura alcune specie di piante carnivore
nomico dell’Università di Padova; assieme alla uniche in Italia. I Casoni di Marcésina, un nu-
sede di Cima Ekar, costituisce il più importante cleo di costruzioni in legno, formano un antico
centro di Astronomia Ottica in Italia. Il primo villaggio di boscaioli disabitato e sono stati
dei telescopi fu inaugurato nel 1942 (allora il teatro per diversi lungometraggi.
principale in tutta Europa) ed è tuttora il più
grande strumento ottico in Italia. A Lusiana, la Valle dei Mulini offre uno spetta-
colare momento di relax con un percorso che
Roana è una delle perle dell’altopiano, ed è si sviluppa attraverso le antiche macine, così
conosciuta per le sue piste da fondo a Ce- come la calcara e la carbonara, con la casa
suna e per gli impianti da discesa del Monte del boscaiolo. Sempre a Lusiana, è da visitare
Verena che calamitano gli appassionati nel il sito archeologico del Corgnon. Anche a Gallio,
periodo invernale. In estate invece le zone di nella Val Frenzèla, un percorso recentemente
Camporovere e Mezzaselva sono frequentate da ultimato porta il visitatore tra antichi mulini cos-
chi ama le passeggiate nel verde dei boschi truiti sul ruscello in mezzo al bosco.
Il Parco
ed anche dai ciclisti che usano le mountain del Sojo è una galleria d’arte a cielo aperto,
bike. Nella ex stazione ferroviaria un museo con sculture e installazioni artistiche di vario
ricorda la Prima Guerra Mondiale, con una rac- genere, collocate nei prati e nel bosco.
colta di fotografie originali, carte geografiche e A Conco si possono visitare la Cava Dipinta
mappe, pagine di quotidiani dell’epoca e una e la Cava Abitata, installazioni e interventi
vasta serie di riproduzioni a colori. A Cesuna di scultoreo-pittorici dell’artista Toni Zarpellon.
Roana si può visitare il Museo dei Cuchi, unico Un modo simpatico per rivalutare due cave di
nel suo genere in Italia, la principale collezione marmo esaurite e abbandonate.
al mondo di questi antichi strumenti musicali a
Roana © bufivla
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TERME DI RECOARO
Tra i centri termali di Vicenza più importanti all’alpinismo, dalla mountain bike alle escur-
spiccano le terme di Recoaro, famose anche sioni e passeggiate. I dintorni del paese of-
per l’acqua oligominerale distribuita in tutti i frono la frescura e la magia dei boschi alle
centri commerciali d’Italia. persone di tutte le età, mentre le pareti delle
Piccole Dolomiti sono un vero paradiso per i
Recoaro Terme è una bella cittadina dell’Alta rocciatori più esperti.
Valle dell’Agno, sorta nella famosa “Conca di Durante la stagione invernale la stazione inver-
Smeraldo”, delimitata da verdi colline e dalla nale di Recoaro Mille, collegata al centro di Re-
catena montuosa delle Piccole Dolomiti. Scorci coaro da una moderna cabinovia e facilmente
paesaggistici e naturalistici di grande sugges- raggiungibile da tutti anche in auto, offre molte
tione ne fanno un luogo ideale per trascorrere possibilità agli appassionati di sci e di sport
una vacanza rilassante e rigenerante, sia du- sulla neve, con impianti di risalita in grado di
rante il periodo estivo che in quello invernale. soddisfare la voglia di sci di chiunque, a sec-
Recoaro deve la sua fama di stazione termale onda dei gusti e dell’abilità di ciascuno. Oltre
alla felice combinazione di un bacino idrogra- a questo c’è la possibilità di praticare il volo
fico capace di alimentare numerose sorgenti con il parapendio, l’escursionismo in quota e,
minerali unito a una posizione geografica favor- naturalmente, lo sci di fondo, in un paesaggio
evole per caratteristiche climatiche e bellezza mozzafiato, dove neve, sole e monti si fondono
paesaggistica. Il patrimonio idrologico è singo- in un’unica, indimenticabile armonia.
lare proprio per la quantità e la varietà di tipi di
acque minerali di cui si può usufruire. Disponi- Recoaro Terme dista 42 km da Vicenza 42, ed
bili ed attrezzate nove fonti, delle quali cinque è collegata al capoluogo con regolari servizi
(Lelia, Lorgna, Amara, Nuova e Lora) situate di autolinea. Si può raggiungere percorrendo
nello stabilimento centrale, e le rimanenti quat- una trentina di km. della S.S. 246 dall’uscita
tro (Giuliana, Capitello, Franco e Aureliana) in del casello di Alte/Montecchio Maggiore
località distaccate. dell’autostrada A4 Serenissima Milano-Ven-
ezia, oppure dalla S.S.11 Padana Superiore
Gli amanti della natura e dell’attività fisica verso Verona.
troveranno a Recoaro l’ambiente ideale per
praticare ogni tipo di sport, dal volo a vela www.termedirecoaro.it
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VICENZA
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© Tango7174
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VILLE PALLADIANE
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VILLE PALLADIANE
La tradizione della villa ha origini antiche in
Veneto, e si riallaccia all’antica struttura so-
ciale dell’Impero Romano, quando le ville, oltre
a essere raffinati luoghi di cultura e di incon-
tro, erano anche centri economici attivi per
l’agricoltura. Qui gli illustri e facoltosi uomini
politici romani usavano trascorrere periodi di
ozio lontani dai clamori della Grande Città. In
epoca medioevale i signori del tempo ne fece-
ro il centro del loro predominio, attorniandole
di tutte le altre attività lasciate agli inferiori nella
scala sociale. Tra i secoli XV e XVI, con la dec-
adenza dei castelli feudali, le ville iniziarono a
sorgere un po’ ovunque, dapprima attorniate Villa Valmanara © Vince42
da mura di protezione, ma poi via via sempre
più libere e aperte al paesaggio circostante. mersa nella quiete della campagna vicentina.
Questi bellissimi edifici costituirono la fonte alla Acquistata nel 1920 dai conti Valmarana, ai
quale il Palladio si ispirò per i suoi progetti pres- quali tutt’oggi appartiene, è stata utilizzata nel
tigiosi. Intorno a metà Cinquecento si colloca 1979 da
Joseph Losey, che vi ha girato il “Don
un’intensa attività di costruzione di ville nella Giovanni”.
campagna veneta, l’aspetto più noto della
produzione palladiana. Sullo schema sempli- Villa Angarano a Bassano del Grappa fu origi-
cissimo di una struttura con corpo centrale (la nariamente concepita dal Palladio intorno al
residenza), collegato alle appendici laterali a 1548, ma solo le ali laterali furono costruite su
portico, il Palladio agì con diverse variazioni. progetto del celebre architetto, il corpo centrale
è opera seicentesca di Baldassarre Longhena.
Ecco allora lungo le strade della provincia vi- Per realizzare Villa Caldogno, nell’omonimo co-
centina, qualche volta invisibili al viaggiatore, mune, Palladio (amico di famiglia) operò su
numerosi capolavori che testimoniano i tempi una struttura preesistente, forse della prima
passati in cui l’abitare e il trascorrere le ore in metà del XV secolo, ben visibile nel seminter-
casa e in campagna era una vera gioia. Al- rato che ospita attualmente la biblioteca comu-
cune sono di uno splendore incomparabile, nale. La villa è oggi di proprietà del comune ed
altre di modesta fattura, alcune superbamente è utilizzata per attività ed eventi culturali. Villa
ricomposte nella loro originale bellezza, altre Godi Malinverni è una delle prime opere del Pal-
cadenti con i segni del tempo e del degrado, ladio, la prima documentata con sicurezza in
ma in ogni caso tutte meravigliose nella loro quanto riportata dallo stesso architetto veneto
originalità. nel suo trattato “I quattro libri dell’architettura”
(1570). La progettazione dell’edificio, commis-
Villa Valmanara, detta “La Rotonda”, è senz’altro sionato dai fratelli Girolamo, Pietro e Marcan-
la più famosa delle ville di Andrea Palladio, tonio Godi, iniziò nel 1537 e si concluse nel
simbolo stesso della sua architettura. Iniziata 1542, con modifiche successive sull’ingresso
attorno al 1570 per Paolo Almerico, un prelato e sui giardini sul retro. La villa ha grandi giardi-
papale che commissionò l’opera nel 1566 di ni aperti al pubblico ogni pomeriggio per tutto
ritorno a Vicenza dopo un lungo soggiorno il corso dell’anno, ed ospita anche un museo
a Roma, fu terminata nel 1580 da Vincenzo archeologico con centinaia di fossili di piante e
Scamozzi, pupillo del Palladio, dopo la morte animali della zona.
del maestro. Le proporzioni perfette, i dettagli, Di seguito l’elenco delle ville palladiane della
la pianta simmetrica, contribuiscono a fare provincia di Vicenza riportate nell’elenco
della Rotonda un’opera di grande bellezza im- dell’UNESCO.
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VILLE PALLADIANE
VICENZA
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1 Villa Trissino
Strada Marosticana, 25 - Vicenza
È dal 1994 nella lista dell’UNESCO. Questa villa non è sicura-
mente opera di Palladio, ma è uno dei luoghi del suo mito, anzi
ne è l’origine. La tradizione vuole infatti che proprio qui il nobile
Trissino incontri il giovane scalpellino Andrea di Pietro impegna-
to nel cantiere della villa. Intuendone le potenzialità e il talento,
Trissino ne cura la formazione, lo introduce all’aristocrazia e, in
pochi anni, lo trasforma in un architetto cui impone l’aulico nome
di Palladio.
2 Villa Caldogno
Via Zanella 4 - Caldogno
Villa veneta attribuita ad Andrea Palladio con pianta molto lin-
eare ed edificata per volere di Losco Caldogno, nobile vicen-
tino affermatosi nel commercio della seta. Costruita a partire dal
1542, la data 1570 incisa sulla facciata indica la fine delle opere
di decorazione.Dal 1996 è inserita tra i Patrimoni dell’umanità
UNESCO come le altre ville di Palladio.L’edificio, caratterizzato
da una planimetria semplice, è di proprietà del comune ed è
utilizzato per eventi culturali.
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VILLE PALLADIANE
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3 Villa Godi Malinverni
Via Palladio 46 - Lugo di Vicenza
Villa Godi Malinverni appartiene al ricco patrimonio artistico
costituito dalle ville venete. Andrea Palladio costruì la Villa nel
1542. La decorazione pittorica si deve a Gualtiero Padovano,
Gianbattista Zelotti, Battista del Moro. Il parco con le sue piante
secolari ed i suoi 1300 metri di viali, è di tipo romantico e com-
prende una notevole varietà di piante ad alto fusto.
3 Villa Piovene
Via Peronia - Lugo di Vicenza
Splendido edificio realizzato per volere del conte Tommaso Pio-
vene nel 1514.Incerta è l’attribuzione al Palladio di questa mag-
nifica villa per la quale comunque si è ipotizzato un intervento
del maestro; il corpo centrale infatti si mostra con i caratteri tipici
del grande architetto.Ha subito interventi successivi da parte
di Francesco Muttoni, egli ideò le barchesse laterali, la lunga
scalinata e il cancello.È inserita dal 1996 nella lista dei patrimoni
dell’umanità UNESCO.
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VILLE PALLADIANE
VICENZA
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7 Villa Valmarana
Via Acque 27-33 - Bolzano Vicentino
Progettata da Andrea Palladio intorno al 1563, la struttura che
vediamo oggi è molto diversa da quella originaria edificata per
volere di Gianfrancesco Valmarana, personaggio di spicco
nella vita pubblica vicentina. Meritano attenzione le statue ed i
cancelli in ferro battuto. Il progetto di Palladio fu realizzato solo
parzialmente; l’edificio è stato in buona parte ricostruito dopo
le pesanti distruzioni della II guerra mondiale. È tra i patrimoni
dell’umanità dell’UNESCO.
8 Villa Thiene
Piazza 4 Novembre 3 - Quinto Vicentino
Costruita da Palladio a partire dal 1542, probabilmente basan-
dosi su un progetto di Giulio Romano, deve il proprio nome alla
famiglia dei nobili committenti Adriano e Marc’Antonio Thiene;
questi, in un primo momento, si erano rivolti proprio a G.Romano,
uno degli architetti più in vista dell’epoca. L’edificio fu ampia-
mente rimaneggiato da F.Muttoni dopo il 1740, egli gli conferì
l’aspetto attuale. Dal 1996 nella lista dei patrimoni dell’umanità
UNESCO, è oggi sede del Comune.
9 Villa Chiericati
Via Roma 157 - Grumolo delle Abbadesse
Si arriva alla villa attraverso un lungo viale rettilineo. Progettata
nel 1550 e ultimata postuma nel 1584, Andrea Palladio ottenne
l’incarico da Giovanni Chiericati, fratello di Girolamo. Sono
riscontrabili varie differenze tra il disegno e l’edificio dovute a
cambiamenti avvenuti in corso d’opera. Segna una tappa fon-
damentale nell’evoluzione del linguaggio palladiano perché per
la prima volta un vero e proprio pronao di tempio antico viene
applicato al corpo di una villa.
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VILLE PALLADIANE
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10 Villa Saraceno
Via Finale - Agugliaro
Progettata dall’architetto Andrea Palladio nel 1543 e costruita
intorno al 1548, costituisce un classico esempio di villa-fatto-
ria, concepita come fulcro delle attività legate allo sfruttamento
delle campagne. Colpisce per l’assoluta semplicità delle forme
e per la nitida volumetria. Dal 1996 è nella lista dei patrimoni
dell’umanità UNESCO e dopo molti anni di degrado la struttura
è stata completamente ed egregiamente ristrutturata. E’ sede
della Fondazione The Landmark Trust.
11 Villa Poiana
Via Castello 43 - Pojana Maggiore
Esempio di architettura modellata sulla personalità del com-
mittente, la villa fu commissionata ad Andrea Palladio da Boni-
facio Poiana. Progettata nel 1546, il complesso venne portato a
termine entro l’anno 1563. Dal 1996 è nella lista dei patrimoni
dell’umanità dell’UNESCO assieme alle altre ville palladiane del
Veneto. In questo edificio il grande architetto rinunciò quasi to-
talmente ai particolari decorativi e creò un’architettura sobria,
misurata e di grande armonia.
13 Villa Trissino
Via Remigio Sabbatini 27 - Sarego
L’edificio venne realizzato da Andrea Palladio per volere dei
fratelli Trissino, figure di primo piano dell’aristocrazia vicentina.
Tuttavia il complesso non venne mai eseguito nella sua interez-
za. Le Barchesse della struttura, costruite nel 1567 circa, costi-
tuiscono l’unica parte superstite del progetto originario. La villa
è stata inserita nel 1996 nella lista dei Patrimoni dell’umanità
dall’UNESCO e oggi purtroppo versa in un pessimo stato di con-
servazione.
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VILLE PALLADIANE
VICENZA
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EVENTI
EVENTI
STRAVICENZA rienze forti ma allo stesso tempo semplici e
Marzo - www.corsa.stravicenza.it concrete, con un approccio leggero e divert-
StraVicenza” è la più importante manifestazi- ente.
Un aspetto che ha reso Festambiente Vi-
one podistica del vicentino e la quarta a livello cenza unica nell’ambito regionale è la propos-
regionale dopo le Maratone di Venezia, Treviso, ta enogastronomica, non solo biologica ma
Verona e Padova. Il percorso si snoda attra- anche etnica, grazie alla intesa collaborazione
verso il centro storico cittadino con partenza e con le comunità migranti nel territorio.
arrivo in Campo Marzo, coinvolgendo inoltre le
principali Aree Verdi cittadine. La manifestazi- VICENZA ESTATE FEST
one è aperta a tutti, agonisti, amatori e gente Da Giugno ad Agosto
comune, che potranno correre o passeggiare Concerti, film all’aperto e spettacoli teatrali.
per le strade del centro storico della città. Festa della Musica: si svolge il 21giugno in oc-
casione della Giornata Europea della Musica.
VICENZA JAZZ Per tutta la sera musica, teatro, danza e arte
Maggio - www.vicenzajazz.org animano diversi angoli della città il tutto con-
Il New Conversations-Vicenza Jazz nasce dito da musei, teatri e negozi aperti.
nel 1995 su impulso dell’Assessorato alle At- Gehtorock: festival rock che si svolge nel quar-
tività Culturali del Comune di Vicenza e del tiere di Laghetto.
main sponsor Trivellato Mercedes Benz. Ini- Ferrock: festival rock che si svolge nel quartiere
zialmente i concerti erano prevalentemente dei Ferrovieri.
concentrati in un solo fine settimana, ma dal Riviera Folk Festival: rassegna di gruppi emer-
1999 il festival si è allargato a un’intera setti- genti che si svolge nel quartiere della Riviera
mana, offrendo eventi musicali dislocati non Berica.
solo nello storico Teatro Olimpico, ma in tutto Nettarock: festival rock che si svolge nel quar-
il tessuto urbano (palazzi storici, chiese, pi- tiere di Anconetta.
azze, strade, cinema, ristoranti), a seconda Spiorock: festival rock che si svolge nel quar-
delle particolarità degli spazi. Inclusi nella tiere di San Pio X.
programmazione anche progetti inerenti altre Luci e suoni sotto le mura: evento che si tiene
discipline (happening musicali all’interno di l’ultimo lunedì di luglio con musica e spettacoli
sedi espositive, convegni, seminari didattici, fino a tarda ora.
incontri con l’autore, iniziative letterarie e cin-
ematografiche). Dal 2004 la manifestazione SETTEMBRE VICENTINO
ha raggiunto i dieci giorni di programmazione, Settembre
con un centinaio di appuntamenti tra quelli del Serie di eventi che si svolgono in concomitan-
calendario principale e quelli organizzati nei za con le celebrazioni per la patrona.
vari locali del centro storico. Luna Park a Campo Marzo: da fine agosto e per
tutto settembre.
FESTAMBIENTE VICENZA Giro della Rua: storico giro della Rua per le vie
Giugno - www.festambientevicenza.org del centro che si svolge il primo sabato di
Il più grande dei festival di Legambiente del settembre. Per l’occasione negozi e musei
nord Italia, nasce da una lunga collaborazione sono aperti fino a mezzanotte.
tra Legambiente e altre associazioni vicentine Notte di musica e magia lungo i portici di Monte
(Arciragazzi, Rete Lilliput, botteghe del com- Berico: manifestazione che si svolge il primo
mercio equo...) operanti in settori molto diversi. lunedì di settembre lungo i portici di Monte
L’evento si svolge dal 2002 nel magico Parco Berico con esibizione di artisti lungo viale X
fluviale del Retrone, il secondo parco cittadino giugno e cantanti sul palco di piazzale della
per estensione, immerso e circondato dalla Vittoria. La festa termina con i fuochi d’artificio.
splendida cornice dei Colli Berici, e il suo obi- StraVicenza Midnight: versione notturna della
ettivo è quello di creare una coscienza civile gara podistica primaverile con partenza ed ar-
sugli stili di vita sostenibili attraverso espe- rivo in piazza Castello.
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VICENZA
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FIERA
FIERA DI VICENZA
Da oltre 50 anni la Fiera di Vicenza è prima in affari e relazioni per tutti gli operatori del set-
Italia per livello di visibilità, prima in Europa nel tore.
rapporto numero dipendenti-fatturato comp-
lessivo e leader mondiale per l’intero settore Vicenza Oro1 e Oromacchine
dell’Oreficeria e dell’Argenteria, con un fattu- A Gennaio, apre il mercato proponendo le ten-
rato annuo di 25 milioni di euro e un indotto denze e le novità delle aziende del settore per
generato sulla città di oltre 200 milioni di euro il nuovo anno. Su una superfice espositiva di
all’anno, in una provincia che ospita sul ter- 56.000 mq., dislocata su 9 Padiglioni e con
ritorio 1.100 aziende orafe e oltre 11.000 ad- ben 1.600 espositori, vicentini, italiani e strani-
detti, che producono un fatturato annuo di eri mettono in mostra le loro creazioni, in una
circa 3 milioni di euro. E’ nato così, rafforzan- girandola di sfavillanti riflessi oro, platino e
dosi anno dopo anno, il mito di “VicenzaOro”, argento, e coloratissimi coralli, perle e pietre
l’appuntamento fieristico più importante e at- preziose e orologi, un vero piacere per gli oc-
teso dai professionisti dell’oro e dei gioielli. chi. Appuntamento imperdibile quindi per gli
operatori del settore, che possono così far
Vicenza è tutti gli effetti la capitale italiana conoscere al mondo i propri prodotti.
dell’oro, nonchè uno dei centri mondiali più im-
portanti nel settore. VicenzaOro2, Oromacchine e Salone della Gemmo-
Un antico documento del 1399 ci consente di logia
conoscere l’inizio della tradizione orafa vicen- A giugno si svolge il secondo dei tre prestigiosi
tina, fatto di artigiani che lavoravano il metallo appuntamenti dedicati all’Oreficeria, durante il
all’interno di botteghe prese in affitto. Più tardi, quale gli operatori di settore hanno la possi-
nel Cinquecento, gli orafi vicentini furono cos- bilità di verificare, ormai giunti a metà anno,
tretti a sottoporre la loro produzione al vaglio l’andamento dei mercati in riferimento a quanto
dei Massari, i quali ponevano il sigillo di San pianificato ad inizio stagione per apportare, se
Marco ai loro lavori. Ben presto però l’abilità necessario, eventuali modifiche.
degli artigiani vicentini raggiunse livelli tali di VicenzaOro 2 è anche l’occasione per pianifi-
maestria e inventiva che i ricchi clienti, primi care le strategie per la seconda metà dell’anno
tra tutti i veneziani, iniziarono a richiedere la e preparare le scorte e gli assortimenti suffi-
loro opera per i gioielli d’oro e d’argento più cienti.
sfarzosi e ricercati. Nel XIX secolo, un ulteriore
salto di qualità vede il funzionamento di una Orogemma e Salone dell’orologio
cinquantina di laboratori, con 150 persone e Ad “Orogemma” la Fiera di Vicenza affianca
oltre 100 chilogrammi d’oro e 460 d’argento un’altra prestigiosa manifestazione, ovvero il
lavorati e venduti in una trentina di negozi. In Salone dell’Orologio, l’unico appuntamento
particolare Vicenza e Bassano del Grappa si fieristico italiano interamente dedicato ad un
imposero progressivamente come i poli più settore in costante crescita.
importanti dell’intera provincia, guadagnan- Espositori di spicco, rappresentanti delle più
dosi una leadership che nel tempo si è andata prestigiose case produttrici, presentano su
sempre più consolidando, dal Novecento fino un’area di 7.000 metri quadrati le loro collezioni
al secondo dopoguerra e ad oggi, momento che vanno dall’oggetto classico all’ultimissima
in cui la produzione orafa vicentina è giusta- novità, dai cronografi agli orologi gioiello, dai
mente conosciuta ben oltre i confini nazionali. modelli subacquei a quelli di tendenza per i
giovani. Anche questo è un appuntamento im-
Tre sono le prestigiose manifestazioni nel cor- perdibile per tutti gli operatori del settore.
so dell’anno, alle quali si affiancano i Saloni
Tematici, che fanno conoscere in tutto il mondo www.vicenzafiera.it
il fascino e la raffinatezza dell’arte orafa vicen-
tina, ma anche fondamentali appuntamenti di
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PONTI
I PONTI DI VICENZA
Vicenza possiede una antica tradizione per Ponte San Michele, costruito nel XVII secolo sul
quanto riguarda i ponti, alcuni dei quali ris- modello dei ponti veneziani. Da qui si osserva
algono ad epoche lontane nel tempo. Uno di il Retrone che lambisce le vecchie case del
questi è Ponte Pusterla, il cui nome significa Rione Barche. Il nome deriva dal convento e
piccola porta, antichissima struttura a tre archi dalla chiesa romanico-gotica di San Michele,
in origine realizzata in legno (al quale subentrò il primo eretto nel Duecento dai frati agostini-
poi la pietra nel 1231). Proprio qui si trovava ani e purtroppo demolito nel secolo scorso per
una porta d’ingresso alla città, ritenuta però dare nuovi spazi alla città, la seconda distrutta
di secondaria importanza, abbattuta nel 1820 in epoca napoleonica.
per facilitare i collegamenti con il centro della
città. Restaurato nel 1444 e ancora nel 1640, In passato, dove adesso è Ponte San Paolo
il ponte fu allargato nel 1928 per esigenze di c’era un ponte romanico di cui non rimane
traffico.Nelle vicinanze di Piazza Matteotti e di nulla. Recentemente, dopo una piena del fi-
Palazzo Chiericati è Ponte degli Angeli. Palladio, ume, sono affiorati in superficie alcuni resti in
che lo ricorda come romano, tra il 1555 ed un primo tempo attribuiti alla costruzione ro-
1560 ne aveva predisposto un progetto di res- mana, ma in seguito riconosciuti come “gli ap-
tauro. Alcuni secoli dopo, nel 1889, la struttura prodi”, cioè gli scivoli di carico e scarico usati
fu completamente demolita perchè ritenuto un dalla imbarcazioni che risalivano il Retrone e
ostacolo allo scorrere del fiume Bacchiglione, trasportavano le merci fin sotto il Ponte San
e sostituita con un’opera in ferro che collegò Paolo, nei pressi della zona in cui si svolge il
le due sponde fino al secondo dopoguerra. In mercato cittadino. Sembra che questi scivoli
seguito fu rafforzata con cemento armato. risalgano all’epoca medioevale e che abbi-
ano avuto grande importanza per Vicenza. Il
Da Ponte Furo si ammira una delle più sugges- Ponte Novo, in origine Ponte delle Convertite
tive immagini di Vicenza, con il fiume Retrone per la sua vicinanza ad un monastero in cui
che si snoda attraverso gli edifici e sullo sfondo venivano accolte giovani donne desiderose di
la Basilica affiancata dalla Torre cittadina. Nel avvicinarsi alla vita religiosa, collega la parte
punto in cui la Seriola confluisce nel Retrone nord della città con la zona di Corso Fogaz-
passavano le mura della prima cinta medio- zaro, ed è stato di recente ristrutturato. Fino ad
evale duecentesca. Nell’antichissimo quartiere alcuni decenni fa, quando le acque del fiume
delle Barche, oggi completamente ristruttu- erano meno sporche ed inquinate, era usanza
rato, si trova il Ponte Romanico, il più antico dei comune tra i giovani vicentini tuffarsi da questo
ponti vicentini, mentre a poca distanza sorge ponte per un bagno.
PIAZZE
LE PIAZZE DI VICENZA
Oltre alla centralissima Piazza dei Signori, Vice- dove nel I secolo sorgeva una villa romana.
nza possiede un certo numero di piazze, forse Sul lato est, di fronte al Vescovado, esisteva
meno conosciute ma comunque degne di una un tempo l’ospedale di Sant’Antonio Abate,
visita. Piazzetta Palladio per esempio, antica- trasferito in altro luogo nel 1775; una parte
mente chiamata Piazzetta della Rua perchè vi di questo fu adibita a ritrovo per le feste ed i
veniva montata la macchina in legno portata concerti degli aristocratici, e chiamata palazzo
a braccia attraverso le vie del centro storico e del Casino Sociale. Al centro della piazza fu
con la quale i vicentini festeggiavano le varie eretta nel 1880 una statua di Vittorio Emanuele
ricorrenze, è una graziosa piazzetta sul lato II, opera di Augusto Benvenuti. L’ingresso
sinistro della Basilica Palladiana e ospita al principale della cattedrale si trova invece in
centro una statua del Palladio, opera di Vin- Piazzetta Duomo.
cenzo Gajassi. Da qui, scendendo alcuni sca-
lini e girando sul lato posteriore della basilica, Un’altra piazza importante della città è Piazza
si arriva in Piazza delle Erbe, così chiamata Matteotti, sede del Teatro Olimpico e del Mu-
perchè in passato (così come oggi), era sede seo cittadino, quella che per i vicentini era la
del mercato ortofrutticolo e floreale. Situata piazza dell’Isola, perchè in passato era una
ad un livello più basso di Piazza dei Signori, piccola isola circondata dalle acque del fiume
ospita una torre duecentesca che in passato Bacchiglione. A dominarla è Palazzo Chierica-
era usata come prigione e luogo di tortura, e ti, sede della Pinacoteca e del Museo Civico,
per questo assunse vari nomi, tra i quali anche opera palladiana tra le più originali, ritenuto tra
quello di “Torre del tormento”. Quest’ultima è i più bei palazzi cinquecenteschi italiani; la sua
unita al Palazzo del Podestà da un arco, detto costruzione, iniziata dal sommo architetto nel
degli Zavatteri, risalente al 1494 e così chia- 1550, durò oltre un secolo tra alterne vicissi-
mato perchè sotto di esso si teneva un tempo il tudini.
mercato delle scarpe e delle ciabatte (“savate”
in vicentino). Proseguendo su Corso Palladio, sulla destra
è Piazzetta Santo Stefano, piccola e graziosa,
Sempre a proposito di mercati, ritornando in con due palazzi, Sesso Fontana del XIV secolo
Piazza dei Signori e passando in mezzo alle e Negri de Salvi del XV, oltre alla antichissima
due colonne si accede a Piazza Biade, dove Chiesa di Santo Stefano, ridisegnata alla fine
fin dal 1262 si teneva il mercato dei cereali e del XVII secolo e un tempo una delle sette cap-
delle sementi. In fondo ad essa, sulla sinistra pelle cittadine. Spostandosi in Corso Fogaz-
si trova la Chiesa di Santa Maria in Foro, detta zaro, ecco Piazza San Lorenzo, dove è ospitato
dei Servi perchè la sua costruzione fu voluta l’ottocentesco monumento al poeta vicentino
all’inizio del XV secolo dall’ordine dei Servi Giacomo Zanella. La chiesa che sorge sul lato
di Maria. Da Piazzetta Palladio, imboccando della piazza, costruita dai frati francescani mi-
contrà Muschieria, si arriva in Piazza Garibaldi, nori nel XIII secolo, è assieme a quella di Santa
più conosciuta come piazza delle Poste per Corona, uno degli esempi più rappresenta-
via della sede centrale dell’amministrazione tivi del gotico sacro in città. Piazza San Pietro
postale cittadina, dove è ospitata una fontana è sede dell’omonima chiesa, costruita verso
del 1984, Fontana dei Bimbi, con sculture in la fine del XV secolo nel luogo dove sorgeva
bronzo di Nereo Quagliato. l’antica abbazia di San Pietro in Piano. Nelle
vicinanze si trova l’antico convento delle suore
Proseguendo attraverso contrà Garibaldi si benedettine, ora sede dell’Istituto Trento. Sul
giunge in Piazza Duomo, sede del palazzo ves- versante opposto a Piazza Matteotti si trova
covile e della cattedrale cittadina. Sulla sin- Piazza Castello, sede di alcuni bellissimi palazzi
istra si trova il campanile del Duomo, di stile vicentini, come quelli di Porto Breganze, opera
romanico, mentre sul lato sud è l’accesso al incompiuta dello Scamozzi disegnata dal Pal-
criptoportico romano, sotto il livello stradale, ladio, e Piovini.
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CUCINA
CUCINA
La cucina vicentina è ricca di piatti di derivazi- di denominazione di origine protetta che af-
one popolare e dal sapore forte e corposo, e fonda le proprie radici addirittura al Medioevo,
piuttosto povera di ricche preparazioni. Ogni così come caratterizzata dal marchio D.O.P. è
pietanza è legata ad una parte del territorio, e la soppressa vicentina, una specie di grosso
le preparazioni si basano ancora oggi sui pro- salame del diametro di circa 8 cm. Anche i
dotti tipici. Tra i primi piatti sono rinomati i risotti dolci testimoniano un passato di povertà. Tra
e le zuppe. Assolutamente tipici sono i Bigoli di essi troviamo i Sanmartin di pastrafrola, il
con l’anatra (Bigoi co’ l’arna), grossi spaghetti mandorlato, le fritole, la brazadela, la pinza,
di grano tenero conditi con un ragù di anatra, fatta con la polenta gialla, il bussolà vicentino,
e il baccalà alla vicentina, comparso sulle i grostoli di carnevale, la torta di pane e mele
tavole vicentine nel XVI secolo. Molto impor- e la putana di farina di mais e fichi. Per quanto
tanti sono i piatti di carne, così come numer- riguarda i vini, il territorio vicentino presenta
ose sono le ricette che prevedono l’uso delle due zone versate nella produzione enologica,
uova. Per quanto riguarda i formaggi, l’Asiago, l’area circostante Breganze e quella vicina a
prodotto nelle malghe dell’omonimo altopiano Gambellara, dalla quale nasce il Recioto di
alle spalle della città, è un prodotto caseario Gambellara.
Brasadelo
Ingredienti: 1kg di farina bianca; 400 gr di
burro; 400 gr di zucchero semolato; 4 uova;
2 bustine di lievito per dolci; 1 pizzico di sale;
400 gr di uvetta sultanina; buccia di un limone
grattugiata; zucchero granulato.
CUCINA
Bigoli con l’anatra
Ingredienti: 600 gr di farina;
3 uova; ½ bicchiere
di latte; 60 gr di burro. Condimento: 1 anatra
novella;
½ bicchiere di vino bianco secco; 1 ci-
polla grossa; 2 carote;
1 costa di sedano; 1 sca-
logno; 2 spicchi d’aglio; 1 ciuffo di prezzemolo;
3 foglie di salvia; 3 chiodi di garofano;
2 foglie
d’alloro; 80 gr di burro; 50 gr di grana grattugia-
to; sale e pepe q.b.
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VICENZA
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