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Le radici del teatro: la tragedia antica

LA NEUTRALIT E LA PRESENZA SCENICA


Il primo periodo di studio legato alla ricerca dello stato neutro, ovvero lo stato che precede
ogni azione e che ci predispone ad una condizione di scoperta, di apertura e disponibilit, in
relazione allo spazio che ci circonda.
Lattore prende coscienza della propria postura e degli infiniti segnali che involontariamente
esprime, liberandosi dallo schema ripetitivo del proprio atteggiamento abituale, egli cerca una
presenza scenica limpida, capace di comunicare con pi profondit e versatilit.

LA MASCHERA NEUTRA
La maschera neutra o inespressiva una maschera propedeutica che, cancellando la mimica
facciale, concentra lattenzione sul corpo. Pi precisamente sul tronco, centro della
respirazione, lasciando intervenire successivamente gli arti e la testa come riflesso allimpulso
che la respirazione genera o come un prolungamento della linea di forza provocata dal busto.
Lobiettivo quello di lavorare sullosservazione dei fenomeni naturali quali gli elementi: lacqua,
il fuoco, la terra e laria, cogliere le dinamiche intrinseche e, attraverso lidentificazione con
lelemento, trasformarle in respirazione e in movimento astratto. Il passo successivo quello di
togliere la maschera facendo intervenire suono, parola e testo. Ora lattore in grado di
sviluppare una potenzialit espressiva pi consapevole, mettendo in scena una gamma di
sentimenti ricca di sfumature che lo allontaneranno dalla banalit di una recitazione
stereotipata.

La narrazione, laffabulazione, il teatro della fiera


LA NARRAZIONE
Il secondo periodo di studio orientato verso le diverse forme narrative direttamente rivolte al
pubblico senza alcun tipo di mediazione, dal racconto cavalleresco alle storie orientali, dal
narratore/mimatore alle favole della tradizione occidentale, dai personaggi del teatro della fiera
ai ciarlatani venditori incantatori.
Il racconto letterario: cortese, sacro e profano
- Cortese cavalleresco
- Lirico della poesia dei trovatori
- Misteri e Sacre rappresentazioni
Caratteristiche del romanzo cavalleresco:
- Lamore ha un ruolo preponderante, assume le forme dellamor cortese
- Privo di ogni referente storico, tratta materie puramente leggendarie
- Domina un immaginario di tipo fantastico e fiabesco, basato su antiche leggende celtiche
Struttura:
- Le storie si susseguono allinfinito con uno sviluppo dinamico ricco di colpi di scena
- Uso della rima agile e scorrevole
- Le canzoni di gesta

IL TEATRO DELLA FIERA


In un secondo tempo gli allievi si trasformano in commedianti tuttofare, eroi leggendari della pi
antica tradizione popolare, protagonisti di racconti senza tempo, improbabili venditori ed
incantatori, teatranti di epoca medievale capaci di trasformare la piazza in un palcoscenico en

plein air dai toni accesi e incalzanti.


Ma la carica esplosiva della fiera si manifesta a pieno nel racconto grandguignolesco che
trasforma le tradizionali fiabe infantili, in cruenti lazzi grotteschi.

Il narratore
che introduce i temi della storia leggendaria mirando, attraverso il gusto
dellesagerazione, ad una comicit al tempo stesso ingenua e delirante legata alla
commedia allimprovviso.
Il mimatore
che mette il testo in relazione allimmagine, cos che il racconto diventi una partitura
ritmica che scandisce le dissolvenze tra narrazione, dialogo ed ambientazione
pantomimica.
I ciarlatani
medici, attori, illusionisti, che mettono in scena il fascino persuasivo dei venditori di
tutti i tempi.

In totale antitesi allo studio delle favole occidentali ci avvicineremo al racconto mitico orientale,
alla scoperta di nuove forme narrative. Metteremo in scena le favole Zen che propongono
racconti simbolici dalla parola essenziale; le favole Tibetane pervase da immagini mitiche e
fantastiche dove il gesto fiorisce barocco e delicato ed infine le storie comiche e spregiudicate
della tradizione Mongola e Cinese.

Costruzione ed immedesimazione del personaggio


(teatrale)
LE MASCHERE DI BASILEA
Il lavoro sulle maschere propedeutico allo studio dei personaggi. Con le maschere, il
movimento del corpo raggiunge una pienezza, debanalizzata dal silenzio che la maschera porta
con s. Questo stesso silenzio, crea uno spazio scenico che, liberato dalla parola, si apre alle
molteplici interazioni umane. Le maschere del Carnevale di Basilea, dette larvali, sono
maschere allo stato nascente non ancora definito; l'espressione del viso si modella secondo il
movimento e la respirazione impartita dall'attore, con un effetto generale di dilatazione dei tempi
di reazione. Gli artigiani di Basilea le suddividono in quattro categorie: - gli animali - i folli del
paese - gli estroversi in espansione - gli introversi in contrazione. In scena i diversi caratteri
parlano un linguaggio profondo che mette in luce l'essenzialit dei sentimenti umani. A livello
propedeutico queste maschere, evidenziano i movimenti confusi e stereotipati, spingendo
lattore alla ricerca delle immobilit parlanti e soprattutto alla decomposizione dei tempi di
azione-reazione del personaggio.

ANTROPOLOGIA DEL GESTO


Lo studio dei caratteri della commedia umana, parte dall'analisi della vita quotidiana. In questa
fase il campo di ricerca lo studio del comportamento umano. Osserveremo i gesti, le posture,
le reazioni incontrollate delluomo, in particolare quando interagisce con i suoi simili. A tale
proposito si affianca un lavoro teorico-pratico sull'analisi socio-comportamentale di Desmond
Morris. Scopriremo che le azioni e le reazioni inconsapevoli, parlano un linguaggio spesso
molto pi rivelatore della parola. Le improvvisazioni ambientate nei luoghi e situazioni del nostro
vivere comune (la stazione, la fermata dell'autobus, l'ascensore, un pranzo, un incontro,
unattesa, etc.) preparano lattore a spogliarsi dalle reazioni convenzionali, spingendolo a
trovare in s, e nel rapporto con gli altri, unautenticit interpretativa.

PERSONAGGI E CONTROPERSONAGGI

Dall'osservazione distaccata dei comportamenti, nasce la ricerca dei personaggi della vita
quotidiana, dapprima osservati con occhio realista e progressivamente spinti verso la loro
stilizzazione allegorica. Qui il personaggio, scardinato da ogni psicologismo, si muove con una
propria musicalit intrinseca data dalla sua camminata e parola e da un suo modo di reagire e
relazionare. Successivamente, si ricostruisce un preciso contesto (ad esempio una conferenza
sulla comunicazione o un meeting organizzato da unagenzia matrimoniale, etc.) dove ogni
attore abiter un personaggio prescelto. Gli allievi invitati, indosseranno fin da casa il
personaggio al fine di valutarne credibilit e definizione, cercando di costruire un identit ben
caratterizzata. Nellincontro fra i diversi personaggi, in improvvisazione, si creeranno scambi tesi
a conoscere meglio le sfumature psicologiche e fisiche (vezzi, tic, manie) di ciascuno. Verranno
quindi simulate situazioni di emergenza (black out, incendi, incidenti di diversa natura, etc.) o
surreali; il panico e lo spirito di sopravvivenza risvegliato, alimenteranno reazioni incontrollate
che faranno emergere la natura nascosta di ogni personaggio o il desiderio celato di essere
altro da s: il contropersonaggio. Prende forma cos una situazione che dal quotidiano
approda al surreale. Sulla base di quanto emerso nelle improvvisazioni si formuleranno brevi
sceneggiature ad opera degli allievi stessi, che in seguito diventeranno lo scheletro di una
scrittura pi articolata ed organica.

Studio degli impulsi e dei movimenti degli animali


Psicologia, postura e camminata del personaggio, ritmo e musicalit
Realismo e allegoria del personaggio
Ricerca del contropersonaggio
Creazione di sceneggiature originali

A conclusione di questo lavoro, vengono analizzati dialoghi e situazioni di letteratura teatrale; il


personaggio ora costruito sulla base di motivazioni e circostanze date. La sua trasformazione
legata allevolversi della sceneggiatura e le sue linee psicologiche e comportamentali saranno
definite sia attraverso lanalisi del testo sia attraverso un percorso interpretativo.

Costruzione del personaggio: Stanislavskij - Metodo Strasberg


(cinematografico)
METODO STRASBERG
Il metodo di Lee Strasberg, the work, un sistema di lavoro sviluppato in America, a partire da
alcuni elementi della pedagogia teatrale del russo Kostantin Stanislavskij a met del 900, basati
sulluso della memoria emotiva. Lattore non imita, ma diventa il personaggio da rappresentare,
in una sorta di immedesimazione, che lo libera dalla finzione, permettendogli di vivere il
personaggio che gli stato affidato. Partendo da unanalisi psicologica e comportamentale,
attraverso il training, lesercizio della memoria sensoriale e la ricerca delle circostanze, lallievo
viene portato ad identificarsi con il personaggio che interpreta, fino ad assumerne lidentit pi
intima. Lobiettivo scoprire in se stessi le motivazioni, la personalit, i sentimenti del
personaggio sulla base dei propri, conoscere il suo corpo, le sue emozioni, le sue reazioni
profonde.
Le improvvisazioni si basano sullinterpretazione di situazioni emotivamente analoghe a quelle
contenute nel testo, ma senza il sostegno delle battute. Gli esercizi di memoria affettiva,
consistono invece nel rivivere delle esperienze del proprio passato, in modo da rievocare i
sentimenti entrati in gioco in quel dato momento, utilizzandoli poi per creare un personaggio
vero e credibile.

Il training dell'attore
Concentrazione, osservazione, attenzione

Analisi psicologica e comportamentale


I se e le circostanze date
Esplorazione del personaggio: motivazioni, sentimenti, personalit
Memoria emotiva - Memoria affettiva - Memoria sensoriale
Personaggio pubblico - Personaggio privato
Azione drammatica e arco narrativo
Imitazione delle persone attraverso losservazione del vero
Imitazione degli animali
Evoluzione del personaggio dotato di caratteristiche inusuali

ACTING
Fase finale del lavoro lacting, ovvero la recitazione davanti alla telecamera. Lallievo,
attraverso esercizi di rilassamento, di controllo e dosaggio espressivo, favorir locchio
ravvicinato dellobiettivo, in base alla ripresa (campo stretto, primo piano, piano americano). Egli
si allener ad entrare nel personaggio nel tempo di un ciak, a interpretare un segmento di storia
in forma non consequenziale e a ripetere lazione pi volte senza per questo perdere
freschezza e credibilit.

Ripresa con telecamera del personaggio costruito


Organicit e naturalezza
Immediatezza dellazione
Interpretazione non consequenziale alla storia
Ripetizione dellazione
La dinamica del primo piano, piano americano, long shot
Tecniche daudizione

Dal dramma moderno al mel comico


La didattica si concentra ora sulla ricerca del sentimento, dal lirismo di un testo poetico al crudo
realismo delle ambientazioni di guerra.

IL DRAMMA MODERNO
Il periodo di riferimento parte dall800 romantico fino ad arrivare alla grande guerra. Le trame, i
personaggi e le ambientazioni del dramma moderno si muovono in un contesto storico di forti
capovolgimenti: la rivoluzione industriale, le grandi emigrazioni, conflitti sociali ed esistenziali.
Le trame sono quindi quelle del melodramma, mentre nellarte figurativa e pittorica ci si riferisce
alle ambientazioni di Gericault e Delacroix.
Recitazione melodrammatica
Ma del melodramma non rimane che l'esasperazione del sentimento, la respirazione sospesa e
il timbro vocale lirico. Lazione drammatica della tragedia viene ripresa e ammorbidita, la
recitazione carica di tensioni, attrazioni e repulsioni. Le scene si svolgono spesso su basi
musicali e i dialoghi tra i personaggi toccano talvolta un interpretazione intimista.
Sincerit interpretativa
Successivamente lattore intraprende lo studio sulla sincerit interpretativa, entrando nel vivo di
un lavoro sul sentimento, dalla lettura in versi ad una vera e propria ricerca teatrale e poetica
sullemozione: amore, odio, speranza, orgoglio, forza, debolezza e nostalgia; passioni comuni
che lattore esplora dentro di s, allinterno di ambientazioni drammatiche. Nascono cos
improvvisazioni specifiche: lincontro, labbandono, il tradimento, la separazione, la nostalgia, il
conflitto sociale, la guerra, le lettere dal fronte.
I personaggi
Il lavoro dellattore indaga sui personaggi dellepoca: eroi e antieroi della prima era industriale,

orfane abbandonate, usurai spietati, mercanti di schiavi, marinai, prostitute, emigranti in cerca di
fortuna, soldati al fronte, amanti straziati, etc. Partendo da un lavoro sul personaggio, si
creeranno ambientazioni nebbiose e sbiadite come fotografie depoca, all'interno delle quali si
sviluppano drammi e storie del repertorio romantico, ottocentesco e di inizio secolo. I grandi
sentimenti vestono allora, il ritmo leggero del Valzer o quello sensuale del Tango. Quindi
vengono costruite delle sceneggiature che utilizzano la tecnica cinematografica del flashback
per strutturare un racconto con salti temporali tra passato, presente e futuro.
Narrativa, racconti e poesie dautore
Infine affronteremo la lettura e lo studio di opere di narrativa, racconti e poesie, spaziando
dallottocento ad oggi: dalla letteratura romantica russa a quella francese, da Flaubert a
Rimbaud, da Neruda a Pessoa, da Apollinaire a Hikmet da Pavese a Baricco; la ricchezza dei
testi e gli spunti che ne derivano, saranno alla base del lavoro conclusivo da presentare al
pubblico. Gli allievi, questa volta si sperimenteranno anche su brevi scritture poetiche,
successivamente elaborate allinterno di un disegno scenico complessivo.

IL MEL COMICO
Esasperazione del sentimento
Quando la tragicit dei destini umani diviene esasperata, il dramma si trasforma in riso:
ambienti e personaggi diventano grottesche rappresentazioni della fatalit dellesistenza.
Approfondendo questambito, lallievo scopre le potenzialit tragicomiche di questo stile,
creando brevi sceneggiature umoristiche e paradossali basate sui diversi meccanismi farseschi:
il narratore/mimatore, la voce off del narratore in relazione al dialogo muto, il
disfunzionamento del meccanismo narrativo, lo scambio dei ruoli, etc.
Dalla Pantomima bianca al "Ragtime"
Partendo dalla recitazione del cinema muto, carica di enfasi mimica, esagerazione
dellespressivit facciale coniugata al movimento scenico, arriviamo allo studio della pantomima
accelerata e alla sua evoluzione nel mondo dellimmagine. La pantomima larte del racconto
silenzioso; utilizza il linguaggio mimico, componendo un vocabolario di significati gestuali che
descrivono personaggi, ambienti e sentimenti. La pantomima bianca ottocentesca del Pierrot
lunare, introduce lo studio del melodramma poetico. La sua evoluzione storica, grazie anche
alla nascita della fotografia e del cinema muto, spinge verso una forma caricaturale
trasformando i personaggi acquosi, in tipi fissi dalla mimica accelerata. Le scritture sceniche in
questa fase avranno dunque come referente stilistico il cinema muto anni 20: cadute,
equivoci, torte in faccia al tempo di ragtime (Chaplin, Keaton, fratelli Marx, Stan Laurel e Oliver
Hardy).

STORIA DEL TEATRO E DRAMMATURGIA (1 e 2 ANNO)


Studio del teatro dei popoli primitivi, caratterizzato dai rituali, il teatro greco e la tragedia antica,
il teatro latino: commedia e tragedia, il teatro del medioevo: giullari, farsa e il dramma religioso
delle sacre rappresentazioni; il teatro rinascimentale e la riscoperta degli antichi classici, la
commedia dellarte, allimprovviso e dautore: Molire, il 700: sviluppo teorico della recitazione e
della funzione dellarte teatrale per la societ, il teatro borghese e il teatro dell800:
Romanticismo, Simbolismo, Naturalismo e Verismo. La nascita del Cinema.

Drammaturgia
- Il Teatro greco e latino: Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane, Plauto
- Il Teatro medievale: misteri, sacre rappresentazioni e giullari. Chrtien de Troyes
- Il Teatro orientale: Il No, il Kabuki, il Mahabharata
- La Commedia dellArte: Flamino Scala, G.B. Andreini
- Il Teatro del '600: Shakespeare e teatro elisabettiano, Molire, Calderon de la Barca Racine
- Il Teatro del '700: De Beaumarchais, Goldoni

- Il Romanticismo: Goethe, Hugo


- Il Simbolismo: Maeterlinck
- Il Naturalismo ottocentesco: Antoine, Brahm, Giorgio II di Meiningen
- Il Verismo: Verga

ELEMENTI DI REGIA E SCENEGGIATURA (1 e 2 ANNO)


La scrittura segue in modo puntuale lo studio dellinterpretazione. Nel primo anno gli studenti si
esercitano nella scrittura e messa in scena di poesie, monologhi e narrazioni, sia originali che
dautore. L'approccio ad un vero e proprio lavoro di composizione si ha nel 2 anno a partire
dallanalisi e messa in scena degli intrighi e dei canovacci della Commedia dell'Arte, fino
all'elaborazione di una sceneggiatura, dove l'improvvisazione scompare a beneficio di una
trama e di un testo fissati. Sempre nel 2 anno, gli allievi partono dalla scrittura di sketch e di
liberi adattamenti di scene, di atti, fino alla sintesi di intere opere, dellautore preso in
considerazione.

Rielaborazione di un monologo, dialogo e narrazione


Scrittura e messa in scena di un racconto, favola o mito
Profilo e storia di un personaggio
Scrittura e messa in scena di una storia con diversi personaggi
Scrittura e messa in scena di una situazione di vita quotidiana
Scrittura e messa in scena di una storia melodrammatica
Canovacci originali
Sintesi e riduzioni di una scena, di un atto o di unopera dautore
Sketch parodici e grotteschi
Sketch comici e farseschi
Scrittura di brevi sceneggiature cinematografiche, ripresa e montaggio

EDUCAZIONE VOCALE: IL PARLATO (1 e 2 ANNO)

Respirazione: alle origini del suono


Le vibrazioni: amplificazione del suono
La voce: i canali del suono, i risonatori, lestensione
Timbro - Volume
Sillabazioni - Fraseggi - Articolazione
Pronuncia ed elementi prosodici
Altezza tonale, accento, pausa, ritmo, intonazione
Fonazione in rapporto a movimento e spazio
Liberare la voce dal corpo
Dizione poetica e dinamica della dizione
Significato di un brano nella lettura
Comprensione e comunicazione di un testo
Interpretazione: intenzione e sottotesto
Lettura poetica e drammatica
Lettura in versi e prosa
Narrazione - Monologo - Dialogo
La retorica
Il testo corale, testo in movimento, testo in elemento: fuoco, acqua, terra, aria
Soliloquio
Ridere - Piangere - Sussurrare
Deformazioni: voci in falsetto, gutturali, alterate

Partiture drammatiche e sonore


Onomatopeica

EDUCAZIONE MUSICALE E CANTO (1 e 2 ANNO)

Elementi di lettura ritmica e cantata


Esercitazioni ritmiche e melodiche
Sensibilizzazione a forme e strutture musicali
Concetto di tonica: dominante, sottodominante
Pratica del canto, delle varie altezze e degli intervalli
Riconoscimento della pulsazione, degli accenti e del metro
Improvvisazioni vocali - ritmiche - melodiche
Ritmo, canto e movimento scenico
Canoni e seconda voce
Consapevolezza dellaspetto armonico - verticale della musica
Formazione delle quattro sezioni corali: soprano, contralto, tenore e basso
Sezione di percussioni

TECNICHE DI MOVIMENTO (1 e 2 ANNO)

Bioenergetica
Tecniche di rilassamento
Elementi di Yoga
Elementi di Thai Chi Chuan

ANALISI DEL MOVIMENTO

- Analisi e decomposizione
- Metodo Feldenkrais
- Il movimento economico
- Sviluppo nello spazio
- Il ritmo, lequilibrio, limpulso
- Lorigine del movimento

MASCHERA NEUTRA

- Ricerca della neutralit


- I grandi spazi, lorizzonte, il mare, le
altezze
- Gli elementi: acqua, terra, fuoco e aria
- Le materie, gli animali
- Luci, colori e stagioni
- I piccoli e grandi spazi

ELEMENTI DI DANZA CONTEMPORANEA (1 e 2 ANNO)


TECNICA GRAHAM

- Respirazione diaframmatica
- Plesso solare
- Contraction/Release
- Studio della spirale, i salti e le cadute
- Torsioni, scatti e inversioni spaziali

AFRO-DANZA

- Lelemento terra
- Ritmo e movimento base
- La danza come atto celebrativo
- Rituali: propiziatorio, combattimento,
funebre
- Tecnica Yoruba: Ellegu - Yemaya Chang

MIMO (1 e 2 ANNO)
- Tecnica di base, manipolazione e punto fisso, sequenze mimiche
- Illusione di oggetti e azioni quotidiane
- Il gesto mimico astratto (il simbolismo di Decroux)
- Segmentazioni e ricostruzioni di frasi mimiche (tecnica Marceau)
- Le dinamiche essenziali del corpo umano: il tirare, lo spingere, etc.(tecnica Lecoq)

ESPRESSIONE CORPORALE E COREOGRAFIE (1 e 2 ANNO)


COREOGRAFIE TRAGICHE

- Formazione del coro greco


- Rituali tribali e ambienti epici
- Sequenza sui quattro elementi
- Coreografie simboliche
COREOGRAFIE MEL

- Ambientazioni mel
- Tango stilizzazione
- Valzer stilizzazione
- Comiche e ragtime
CLOWN

- Loggetto, lostacolo, la gag


- Le cadute acrobatiche, la danza
- Lazione sportiva, la vestizione
- Simulazione di botte
- Coreografie poetiche
COMMEDIA DELL'ARTE

- Stilizzazione dei personaggi


- Coreografie con le semimaschere
- Danze popolari e di corte

VITA QUOTIDIANA

- Ambientazioni metropolitane
- Coreografie animali
- Studio dei balli di sala e stilizzazioni
- Sincrono testo/movimento
L' ESAGERAZIONE

- Piramidi acrobatiche
- Virtuosismi circensi
- Scenografie umane
- Rapporto con loggetto
COREOGRAFIE GROTTESCHE

- Studio delle deformazioni


- Parate allegoriche
- Ambientazioni su temi biblici
- Ambientazione su temi grotteschi
- Quadri fiamminghi: Bosch, Bruegel
PANTOMIMA

- Pantomima accelerata, cinematografica


- Pantomima bianca
- Pantomima fumettistica

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