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Manuale Metastock Italiano Traderlab PDF
Manuale Metastock Italiano Traderlab PDF
TraderLab Multimedia
Equis International
3950 South 700 East, First Floor
Salt Lake City, UT 84107
CONTENUTI
CAPITOLO PRIMO: INTRODUZIONE A METASTOCK
INTRODUZIONE
1.1 IL MANUALE
1.2 NORME DI FUNZIONAMENTO DEL PROGRAMMA
1.3 FILOSOFIA DEL PROGRAMMA
1.4 PRODOTTI COLLEGATI
TRAILING
6.5 TESTARE UN SISTEMA
RESULTS
TRADES REPORT
EQUITY REPORT
SYSTEM PAGE
APERTURA DI UN TITOLO
9.3 IL MENU EDIT
9.4 IL MENU VIEW
9.5 IL MENU TOOLS
COPIARE UN TITOLO
CANCELLARE UN TITOLO
COME UNIRE DUE SERIE STORICHE IN UN UNICO TITOLO
ORDINARE LA SERIE STORICA
TESTARE LA SERIE STORICA
OPZIONI DEL PROGRAMMA
AGGIORNAMENTO DATI IN AMERICA
9.6 IL MENU ADJUST (RETTIFICA)
Prefazione e ringraziamenti
Questo manuale stato scritto a pi riprese, da fine 1997 ad ottobre 1999, data di rilascio
della prima versione. L'opera nata dall'esigenza, manifestata da molti conoscenti e
clienti della nostra e di altre societ che si occupano di Analisi Tecnica a vario livello, di
una guida operativa all'utilizzo di MetaStock.
La parte pi difficile stata proprio quella di spiegare concetti, per noi utilizzatori di
MetaStock da vecchia data, semplici ma allo stesso tempo importantissimi. Non volevo
replicare il manuale di MetaStock, peraltro molto esauriente e tecnico, ma fornire un
valido ausilio operativo a quanti non conoscono sufficientemente bene la lingua inglese
per poter affrontare la lettura diretta del manuale d'uso.
Personalmente utilizzo MetaStock fin dalla versione 1.0, priva di mouse e con pochi
primitivi strumenti, caratteristica propria dei software Ms-Dos di una decina d'anni fa. Dalla
1.0 sono passato alla 2.0, poi alla 3.0 che pur innovativa, per l'epoca, aveva parecchi
problemi, alla 4.0, vera e propria pietra miliare di MetaStock. Segu la 4.5 sempre per
Ms-Dos che ho utilizzato per anni, snobbando la prima versione per Windows (la 5.0).
Solo recentemente ho completamente abbandonato la vecchia e gloriosa versione MsDos per utilizzare MetaStock for Windows, inizialmente nella release 6.0 e attualmente
nella 6.52. Di acqua sotto i ponti ne passata moltissima da allora ma la passione per
l'Analisi Tecnica e il crescere di MetaStock con le mie esigenze, mi hanno portato a
completare quest'opera che spero vivamente possa esservi utile. Prima di lasciarvi alla
lettura di questo manuale desidero ringraziare la GreenByte S.r.l. di Roma nella persona
di Fabio Pezzano che ha reso possibile la realizzazione del presente manuale, la
TraderLink S.r.l. che da sempre collabora attivamente alle nostre iniziative, il mio amico e
socio Riccardo Bolgia per le preziose integrazioni, osservazioni e per la parte sul
DownLoader e, infine, Chiara Neri che ha corretto la bozza finale dell'opera sopportando
tutto questo. Ancora una volta!
Un grazie di cuore a tutti.
Stefano Fanton
CAPITOLO PRIMO:
INTRODUZIONE A METASTOCK
Introduzione
1.1
Il manuale
Questo manuale illustra i passi necessari per installare, configurare e far funzionare
MetaStock. Saranno spiegate le funzioni dei menu e delle finestre di dialogo (utilizzabili
tramite mouse e tastiera), i tools grafici, gli editor di formule, di sistemi, di esplorazioni, le
curiosit storiche di alcuni studi grafici e la manutenzione dei file. Al fine di agevolare la
ricerca degli argomenti e per poter meglio consultare il manuale, l'opera affronta gli
argomenti in capitoli dedicati ad un gruppo di funzioni ben specifico. Con unattenta lettura
del manuale potrete facilmente utilizzare il programma in modo ottimale.
1.2
1.3
1.4
Prodotti collegati
SwingMaster
TradeMaster
SwingMaster un cd-rom multimediale, giunto alla versione 2.0, che contiene, spiega
e analizza dettagliatamente centinaia di indicatori, alcuni famosissimi e altri meno
conosciuti ma non per questo meno potenti. Per ogni indicatore presente una dettagliata
scheda esplicativa, alcuni esempi, la formula per arrivarne alla costruzione e numerose
curiosit ed applicazioni combinate. Moltissime formule sono gi in formato MetaStock,
pronte per essere inserite e adattate alle vostre esigenze. I testi di spiegazione delle
formule sono interamente stampabili permettendo di ricavare una serie di volumi per circa
1.000 pagine di teoria e pratica sugli oscillatori e indicatori. Conclude l'opera un volume
sui trading system sul mercato italiano, un potente software di analisi tecnica con il
simulatore di trading operativo accluso e uno speciale sulle reti neurali. Tutti i testi sono
anche stampabili.
TradeMaster una raccolta di formule (oltre 170) e sistemi automatici (50) per
MetaStock. Ogni indicatore ha la formula tradotta nell'Easy Language di MetaStock,
mentre i trading system sono brevemente illustrati e composti dall'aggregazione di pi
formule e condizioni. I numerosi sistemi automatici possono essere personalizzati
dall'utente in modo semplice ed intuitivo permettendo di creare il sistema automatico pi
adatto alle proprie esigenze.
Le principali differenze tra SwingMaster e TradeMaster sono date dal diverso taglio delle
due opere. SwingMaster un cd-rom multimediale, contiene principalmente formule ed
indicatori con delle esaurienti e dettagliate spiegazioni mentre TradeMaster una
raccolta di formule nel linguaggio Easy Language di MetaStock, con spiegazione pi
stringata e una predilezione per i trading system che non sono approfonditi, se non dal
punto di vista teorico, in SwingMaster. TradeMaster pu quindi essere considerato un
"upgrade" di SwingMaster.
Per ordinare i prodotti o per ricevere ulteriori informazioni potete rivolgervi al rivenditore
che vi ha fornito questo manuale.
Potete contattare l'autore del presente manuale per richiedere argomenti che vorreste
fossero trattati nella successiva edizione, suggerimenti o segnalazioni alla seguente email: traderlab@valsugana.com
CAPITOLO SECONDO:
PRIMI PASSI
Come iniziare
2.1
Installare MetaStock
Il programma fornito su CD-Rom: per installarlo sufficiente inserire il cd-rom nel lettore
e seguire le istruzioni a video. Se la funzione auto-run di Windows95 disabilitata
eseguite SETUP.EXE dalla directory principale del CD-Rom; cos facendo verr creata
licona di collegamento MetaStock For Windows.
Per lanciare il programma:
Selezionare PROGRAMMI dal menu AVVIO di Windows95-98
Scegliere il gruppo EQUIS International
Cliccare su METASTOCK FOR WINDOWS
2.2
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A questo punto, dal menu OPEN, selezionate un titolo qualunque da caricare, con il mouse
o con i tasti cursore, spostando il puntatore su un titolo e cliccando due volte (con la
tastiera basta premere INVIO).
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Di default MetaStock visualizza il grafico a barre; per cambiare tipo di grafico fate un
doppio click con il tasto sinistro del mouse sul grafico. Nella mascherina PROPERTIES
selezionate su PRICE STYLE il tipo di grafico che volete visualizzare, su COLORS i colori del
grafico e su WEIGHT lo spessore del grafico.
Sono disponibili i grafici a Barre, Candlestick, Candlevolume, Equivolume, Kaji, Line, Point
& Figure, Renko e Three Line Break.
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possibile visualizzare un indicatore anche agendo nei menu a tendina con la seguente
procedura:
1. Selezionare il menu INSERT;
2. Selezionare la voce Indicators;
3. Scegliere l'indicatore da visualizzare nella colonna Indicators;
In alternativa possibile arrivare al punto 2 premendo direttamente la combinazione di
tasti "Ctrl+I".
L'indicatore pu essere applicato alla finestra del titolo, in una nuova finestra (new inner
windows) o "fuso" con il grafico principale.
MetaStock propone una suddivisione degli indicatori in tre distinte tipologie:
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Oltre agli indicatori possibile visualizzare una o pi medie mobili sul grafico.
Per tracciare una media:
Cliccate sulla barra degli indicatori e selezionate MOVING AVERAGE
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GANN-FIBO
REGRESSION
LINE STUDIES
TEXT
Ogni barra contiene degli studi grafici che saranno analizzati nel capitolo dedicato ai Tools
Grafici.
Per tracciare una trendline:
Cliccate licona Trendline
Posizionate il mouse nel punto dal quale far partire la trendline
Cliccate il tasto sinistro del mouse e, tenendolo premuto, trascinate il puntatore fino
al punto finale della trendline
Rilasciate il tasto sinistro del mouse per fissare la trendline
Una volta posizionata la trendline possibile tracciarne infinite parallele tenendo premuto
il tasto Ctrl della tastiera mentre si seleziona con il mouse la linea da duplicare che pu
essere spostata ovunque nel grafico
Per cancellare una trendline basta selezionarla e premere il tasto Canc della tastiera
oppure selezionando il menu EDIT, cliccando la voce Delete All e impostando gli oggetti
da cancellare divisi per tipologie (Indicatori, Simboli, Line Studies..)
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Per cambiare i valori di una trendline sufficiente cliccarla due volte, si aprir la finestra
"trendline properties"
.
Tramite questa finestra possibile agire su tutti i parametri di personalizzazione della
trendline, i colori e lo style. inoltre possibile definire la data dell'origine della trendline
(Start Date), il valore numerico di partenza (Start Value) e la fine della trendline sia come
data (End data) che come valore (End Value). Agendo su Left Extension si allunga a
sinistra la trendline e con Right Extension a destra.
Per uscire da MetaStock cliccate nel menu FILE e selezionate EXIT.
2.3
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I Grafici1
Il grafico lo strumento principe dell'analista tecnico: tutti gli studi tecnici hanno come
base un grafico che la rappresentazione su un piano cartesiano dell'andamento dei
prezzi. Sull'asse delle ascisse (x) verr evidenziata la scala temporale, su quella delle
ordinate i livelli di prezzo (y).
IL GRAFICO LINEARE
IL GRAFICO A BARRE
IL GRAFICO CANDLESTICK (A CANDELE)
IL GRAFICO POINT AND FIGURE (PUNTO E FIGURA)
IL GRAFICO EQUIVOLUME
IL GRAFICO CANDLEVOLUME
IL GRAFICO THREE LINE BREAK
IL GRAFICO KAGI
IL GRAFICO RENKO
1 Per approfondire l'argomento "Analisi Grafica" si rimanda all'opera multimediale "The Master Technician", realizzata e
prodotta da TraderLab Multimedia S.r.l.
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Il grafico lineare
il tipo di grafico pi semplice: si costruisce unendo con una linea i valori di chiusura del
titolo. I dati che fornisce per l'analisi sono ridotti all'essenziale: nulla ci viene detto della
storia intra-day del titolo, non possiamo conoscere le escursioni minimo/massimo, non
sappiamo se la chiusura avvenuta in prossimit dei massimi o dei minimi.
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Il Grafico a Barre
La costruzione del grafico a barre molto semplice: per ogni giornata di contrattazione
borsistica si segnano sul grafico le quotazioni del titolo per mezzo di una barretta verticale,
la cui base inferiore rappresenta il minimo prezzo segnato, mentre la base superiore
rappresenta il prezzo massimo. Un segno orizzontale, posto sulla sinistra della barra,
rappresenta il prezzo di apertura mentre un segno orizzontale, posto a destra della barra,
rappresenta il prezzo di chiusura.
Ogni giorno raffigurato da una nuova barra, dando cos forma al grafico. Un grafico a
barre non deve necessariamente essere giornaliero: ci si pu riferire ad intervalli di tempo
intra-day, cos come a periodi giornalieri, settimanali o mensili; naturalmente, pi ampia
la base di riferimento, minore il dettaglio evidenziato dal grafico.
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Il grafico Candlestick
I dati necessari per disegnare un candlestick sono l'apertura, la chiusura, il minimo ed il
massimo (oltre che i volumi, naturalmente, anche se non sono fondamentali). Cos come
nel grafico a barre abbiamo una linea verticale che rappresenta l'oscillazione del prezzo
nell'unit di tempo definita (ora, giorno, settimana, mese), nel candlestick abbiamo una
figura chiamata "candle-line" (candela, per ovvi motivi di somiglianza grafica con le reali
candele) formata da un corpo centrale detto "real-body" e da due appendici ad esso
collegate chiamate "shadows" (ombre) e, rispettivamente, "upper shadow" quella
superiore e "lower shadow" quella inferiore.
Grafico Candlestick
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Oltre all'ampiezza del movimento del prezzo nell'arco della giornata, il candlestick
rappresenta, a differenza del grafico a barre, anche il segno, cio l'intonazione rialzista
(positiva) o ribassista (negativa), e la forza del movimento stesso dato dalla posizione del
valore dell'apertura e della chiusura all'interno dell'escursione giornaliera complessiva.
Illustra molto bene la dinamica evolutiva dell'incontro tra la domanda e l'offerta nella
formazione del prezzo (concetto ai cardini dell'analisi tecnica).
Nella candle-line assume particolare importanza la relazione tra l'apertura e la chiusura
della giornata in questione, a differenza del bar-chart, in particolare, e dell'analisi di tipo
occidentale in genere, dove la relazione da tenere maggiormente in considerazione
quella tra la chiusura della giornata in esame e la chiusura precedente.
Il grafico Punto e Figura (Point & Figure)
Molto usato dagli operatori statunitensi, il grafico Point & Figure contraddistinto dal fatto
che generalmente esamina una sola variabile, il prezzo del titolo, a prescindere quindi
dalla dimensione temporale. Il grafico si costruisce mediante una combinazione di circoli
(O) e croci (X), che vanno a riempire i cosiddetti box; le X rappresentano
convenzionalmente un incremento delle quotazioni, mentre le O un decremento.
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Il Grafico Equivolume
La costruzione del grafico equivolume molto particolare: il dato del volume viene
spostato dalla base del grafico (dove normalmente si trova nei grafici a barre o lineari), per
essere incluso nella rappresentazione dei prezzi.
Grafico EquiVolume
A differenza del grafico a barre, ogni giornata non rappresentata da una barra ma da un
rettangolo dove l'altezza ha lo stesso significato che nella comune barra (ovvero il range
entro il quale le quotazioni si sono mosse nella giornata in questione): la larghezza o,
meglio, la base del rettangolo, rappresenta l'entit del volume trattato durante la giornata.
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Il grafico CandleVolume
Il grafico candlevolume unisce le peculiarit del grafico candlestick a quelle del grafico
equivolume. L'unione delle due tecniche permette una visibilit immediata della forza dei
movimenti in atto.
Grafico CandleVolume
A differenza del candlestick, le candele sono sensibili agli incrementi e decrementi del
volume e si gonfiano e sgonfiano di conseguenza. L'informazione che ne consegue
arricchita, rispetto all'equivolume, delle informazioni proprie del candlestick, date dalle
shadow e dal real-body.
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Il grafico Kagi
Il Kagi composto da una serie di linee verticali collegate fra loro: il prezzo di chiusura
determina lo spessore e la direzione delle linee del grafico. Fino a quando il titolo si
muove nella direzione dell'ultima linea tracciata, si proceder ad estendere tale linea. Il
segnale di inversione verr generato quando la chiusura sar pari o maggiore di un
prefissato livello che pu essere fissato in termini percentuali o assoluti.
Grafico Kagi
Appare evidente come il fattore tempo non sia rilevante per la costruzione del grafico, una
singola barra pu durare anche molte sedute. Nel grafico Kagi cambia anche lo spessore
della linea del grafico: la linea si ingrossa al superamento del precedente massimo,
viceversa, si assottiglia al superamento del precedente minimo.
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Il grafico Renko
Il grafico Renko molto simile al grafico Three Line Break: la differenza sostanziale sta
nel fatto che le colonne, bianche o nere, vengono tracciate al raggiungimento di un livello
prefissato (box size). Questo comporta che tutti i box sono uguali.
Grafico Renko
Il fattore tempo non rilevante per la costruzione del grafico, una singola barra pu
durare anche molte sedute.
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Chart
Il Chart il grafico normale che MetaStock utilizza per visualizzare i prezzi. Di default
viene proposto il grafico a barre.
Smart Chart
Normalmente si lavora con gli Smart Chart, una tipologia di grafico che salva in modo
automatico tutti gli studi effettuati permettendo, quando riapriremo il titolo in questione, di
ritrovarlo sempre tale e quale lo abbiamo lasciato, con tutti i nostri studi gi fatti. La
funzione Smart Chart molto comoda in quanto permette di personalizzare ogni singolo
titolo presente nella nostra banca dati storica.
Template
Una volta che stato personalizzato un grafico, possibile salvarlo come "modello" da
applicare successivamente ad altri titoli. Per far questo sufficiente, una volta che si sono
impostati gli studi su un titolo, salvarlo come template "modello" (aprire il MENU FILE,
selezionare SAVE AS, scegliere un nome da dare al modello e salvare come Template -
possibile inserire una riga di commento per meglio identificare la tipologia del modello).
Per applicare il modello precedentemente salvato come Template ad un altro titolo,
sufficiente, una volta aperto il titolo, cliccare su un qualsiasi punto dello schermo,
scegliere il menu APPLY TEMPLATE, e quindi selezionare lo studio precedentemente salvato.
possibile creare un "modello standard" (default template) che MetaStock utilizza
all'apertura di ogni grafico. Per creare un modello standard basta, una volta che si sono
impostati colori e tipologia di grafico, salvarlo come default template (tasto destro del
mouse, save as default template).
Esempio: prepariamo un grafico settimanale, a barre, del titolo Fiat con l'RSI a 14
settimane, lo Zig Zag con lo scarto del 5% per segnalare l'inversione e lo salviamo come
modello assegnandogli il nome "prova".
Una volta fatto questo possiamo aprire il titolo Generali e, con il tasto destro del mouse,
scegliere di visualizzarlo (APPLY TEMPLATE - applica modello) con gli studi
precedentemente fatti sul titolo Fiat e salvati in "prova".
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Layout
Il layout il modo pi complesso di gestione dei grafici da parte di MetaStock. Con un
layout possibile salvare un gruppo di grafici, altres possibile salvare un gruppo di
modelli da applicare successivamente ai titoli presi in esame.
Delle esemplificazioni chiariranno meglio i due concetti. MetaStock permette la
visualizzazione simultanea di pi grafici: possiamo, ad esempio, aprire i grafici relativi a
quattro diversi titoli. Selezioniamo, per il nostro layout, Alleanza, Generali, Ina e Ras.
Una volta disposti i grafici, possibile salvare il tutto come un layout in modo da poter
successivamente richiamare tutti i grafici relativi con un solo comando.
Come prima cosa dobbiamo aprire i grafici relativi ai titoli e disporli correttamente. Il passo
successivo creare il layout. Dal MENU FILE, scegliere NEW LAYOUT.
Si apre in questo modo una finestra di dialogo dove troviamo evidenziati i titoli disponibili
(AVAILABLE CHARTS) per la creazione del layout. possibile selezionarli singolarmente
(ADD) o tutti contemporaneamente (ADD ALL).
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Con il pulsante ADD ALL andiamo a spostare i quattro grafici nella colonna INCLUDED
CHARTS (grafici compresi nel layout).
Una volta confermato con il pulsante OK, su tutti i grafici visualizzati appare la scritta
Layout 1 - Alleanza, Layout 1 - Generali ecc.
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A questo punto ci basta salvare il layout aprendo il MENU FILE, selezionando la voce SAVE
AS e infine LAYOUT. Basta inserire il nome con il quale salvare il file (nell'esempio
Assicurativi), il tipo di file (Layout) e, eventualmente, nell'ultima riga possibile inserire la
descrizione di cosa contiene il layout.
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Per aprire il layout agire su MENU FILE, scegliere il TIPO FILE (layout), selezionare quello
desiderato, e cliccare OPEN. Appare subito evidente la comodit di poter operare con dei
layout predefiniti su gruppi di titoli omogenei.
Ancora pi interessante la possibilit di creare un layout con vari studi grafici su un
determinato titolo. In questo modo, salvando il layout come un modello (Template), sar
possibile applicare gli stessi studi ad un altro titolo semplicemente richiamando il modello
precedentemente salvato. Anche in questo caso un esempio chiarir meglio le potenzialit
dello strumento. Apriamo un titolo e creiamo dei chart con vari studi. Nell'esempio in
questione sono stati creati 3 chart oltre allo smart chart di partenza con il titolo: in uno
abbiamo plottato il Rainbow Oscillator, nel secondo l'oscillatore di comparazione di forza
relativa con l'indice Mib30, nell'ultimo siamo ricorsi all'Expert Advisor2 applicando al grafico
in esame il Rex Takasugi TD Profile.
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2.5
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Cambiare la configurazione
Questo box a volte si trova accorpato con il box che definisce le propriet e a volte si
attiva semplicemente cliccando nella funzione che vogliamo personalizzare, sia un
indicatore o un grafico.
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CAPITOLO TERZO:
DENTRO METASTOCK
Funzioni del Programma
3.0
Le Barre strumenti
NEW
OPEN
apre un grafico
SAVE
salva
stampa
PRINT PREVIEW
CUT
COPY
PASTE
UNDO
DATA WINDOW
ZOOM BOX
36
INDICATOR BUILDER
OPTIONSCOPE
SYSTEM TESTER
THE EXPLORER
HELP
manuale interattivo
CASCATE
COLUMN
STACK
TILE
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CROCE
MATITA
LINEA VERTICALE
LINEA ORIZZONTALE
Nella seconda parte della barra trovate le funzioni disposte in quattro gruppi selezionabili
con i ROTATE BUTTON
Nel menu Tools Grafica trovate le funzioni di personalizzazione dei colori, degli stili e del
tempo visualizzato.
3.1
38
In questo gruppo di funzioni trovate funzioni standard dei software in ambiente Windows.
Sono anche disponibili le funzioni per creare indicatori, sistemi esperti, sistemi automatici
ed esplorazioni. Questi tools, molto potenti e complessi, vengono trattati nella parte
dedicata all'Easy Language.
Print
La funzione PRINT permette di stampare il grafico visualizzato. Sono possibili varie
personalizzazioni e la selezione della stampante di riferimento. A differenza della versione
per Ms-Dos non possibile creare il file .Pcx direttamente.
Nella finestra principale sono presenti varie voci; nel campo NAME va selezionata la
stampante utilizzata dal computer; agendo sull'opzione PROPERTIES possibile
personalizzare la qualit di stampa. Il menu a tendina, definito come PRINT WHAT,
permette la selezione tra le voci "Active Chart" e "All Open Chart" che offrono
rispettivamente la stampa del grafico in primo piano o di tutti i grafici aperti su
MetaStock.
La stampa pu essere effettuata in modo grafico o testo (campo As) mentre agendo su
Print range si possono delimitare i confini della stampa.
Per utilizzare la funzione Print:
1. Selezionare il MENU FILE
2. Cliccare su PRINT oppure
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Data Windows
Questo tool visualizza il dettaglio di un singolo periodo indicando la data, il valore nel
quale si trova il cursore, apertura, massimo, minimo, chiusura, volume, variazione
percentuale e volume esteso.
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Help
la guida in linea di MetaStock e permette di rintracciare velocemente ogni argomento
con i relativi collegamenti.
3.2
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ARCHI DI FIBONACCI
SPEEDLINES DI FIBONACCI
RITRACCIAMENTI DI FIBONACCI
FIBONACCI TIMESZONES
LINEA DI GANN
FAN LINES DI GANN
RETICOLATO DI GANN
Le funzioni di MetaStock derivate dalla famosa successione di Fibonacci, anche se
conosciutissime di nome, trovano una scarso impiego tra i trader o, nella migliore delle
ipotesi, unapplicazione distratta e non consapevole.
Questo paragrafo analizza le principali applicazioni finanziarie della successione di
Fibonacci, sia nella teoria, sia nella concreta applicazione, introducendo il lettore in una
realt nuova e per certi versi affascinante.
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21
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12
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377
La risposta al problema 377, tuttavia non questo il dato che ci interessa ma la famosa
progressione di Fibonacci che sta nella colonna di mezzo. Questa progressione ha molte
propriet interessanti e in questo capitolo ne illustriamo le origini e le propriet.
3 Tratto da ElliottMaster inserito in The Master Technician, Cd-Rom multimediale realizzato da TraderLab Multimedia S.r.l.
43
La successione di Fibonacci
Leonardo Bigollo Fibonacci4 da Pisa matematico nato in Italia intorno al 1170-1175.
riportato che durante un viaggio in Medio-Oriente, Fibonacci ritorn dallEgitto con una
misteriosa serie numerica - che da allora porta il suo nome - che possiede molte propriet.
In Egitto, Fibonacci studi a lungo la Grande Piramide di Giza e not che gli antichi egizi
avevano, pi o meno consapevolmente, integrato la Golden Ratio nella proporzione
geometrica della piramide. Molti da allora hanno tentato di penetrare i segreti della
Piramide di Giza, che differisce dalle altre piramidi per essere, pi che una tomba, un
irrisolvibile mosaico. In realt, la piramide era disegnata in maniera tale che larea di ogni
facciata fosse uguale al quadrato della sua altezza.
La base della Piramide di Giza pari a 783,3 piedi, mentre laltezza pari a 484,4 piedi: il
rapporto fra le due misure pari a 1,618, la Golden Ratio, appunto.
Ancora: laltezza della piramide, in pollici, pari a 5813 (5, 8, 13 sono numeri di
Fibonacci). In sostanza, queste osservazioni hanno fatto limpressione della volont, da
parte degli antichi Egizi, di trasferire a noi i frutti della loro conoscenze avanzate in campo
matematico.
Ma il discorso pi ampio. Piaccia o no, evidenze della serie di Fibonacci5 sono presenti
in molti fenomeni naturali: i semi del girasole sono disposti su 89 curve, secondo il
modello della spirale logaritmica, 55 in una direzione e 34 nellaltra; la struttura della
spirale logaritmica (la pi bella delle curve matematiche) inoltre presente nel guscio
della lumaca, nella ragnatela costruita da alcune specie di ragno, nella conformazione di
alcune galassie, nellorecchio umano, etc.
4Leonardo di Pisa detto il Fibonacci, nato a Pisa intorno al 1170, considerato il pi grande matematico del Medioevo.
Nella sua lunga permanenza presso Algeri, dove il padre era impiegato di dogana, ebbe modo di apprendere la
numerazione araba e in seguito, viaggiando per il Mediterraneo, di conoscere le opere di Euclide e dei matematici
arabi.
Le sue opere pi importanti sono la Practica Geometrica e il Liber Abbaci (1202), dove si introducono le propriet della
successione di numeri che prende il nome di Fibonacci; le cronache sottolineano che egli fece ritorno da un viaggio in
Egitto con una misteriosa serie di numeri.
5 La serie di Fibonacci quindi una particolare progressione geometrica di ragione 1,61803. Altre serie numeriche di
questo tipo sono state studiate nel 1963 da Mark Feinberg, che ha analizzato una successione generata dalla somma dei
tre numeri precedenti; tale serie numerica era determinata da una progressione geometrica di ragione 1.839286.
44
e cos via...
Nellesempio si notano tre serie di Fibonacci, ottenute grazie allimpiego del quattro come
fattore. Queste relazioni sono possibili in quanto, il rapporto fra un numero e il terzo
precedente, tende al limite a 4,236, dove 0,236 sia il reciproco, sia la differenza rispetto
a 4 (4,236-4).
6E' detta sezione aurea quella proporzione secondo la quale una quantit qualsiasi pu essere divisa in due parti
diseguali, cos che la minore stia nella maggiore come quest'ultima sta nella parte intera. Se indichiamo con a il
segmento intero, con la lettera x la parte maggiore in cui il segmento diviso e con a-x la parte minore, la sezione aurea
stabilisce che: ( a - x ) : x = x : a
Sostituendo ad a il valore 1 e sviluppando si ottiene: x2 + x - 1 = 0 le cui soluzioni sono proprio x1=0,618 e x2= -1,618.
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10
11
12
13
14
15
16
17
13
21
34
55
89
144
233
377
610
987
1597
Numeri di Fibonacci
1
(5)2 = 3 8 + 1 = 25
(8)2 = 5 13 1 = 64
(13)2 = 8 21 + 1 = 169
(21)2 = 13 34 1 = 441
Le applicazioni allanalisi tecnica finanziaria.
Le propriet della serie di Fibonacci sono state impiegate per realizzare delle tecniche di
previsione di obiettivi, livelli di supporto e resistenza e zone di possibile inversione.
MetaStock rende disponibili gli studi di Fibonacci che sono:
ARCHI DI FIBONACCI
FIBONACCI FAN LINES
RITRACCIAMENTI DI FIBONACCI
FIBONACCI TIME ZONE
Tuttavia sebbene la loro diffusione sia enorme, la conoscenza e ancor pi lutilizzo di
queste metodologie di analisi sono molto scarse tra i trader pur avendo una forte capacit
previsiva. Nelle prossime pagine analizzeremo nel dettaglio queste tecniche evidenziando,
sia i modelli teorici di utilizzo, che lapplicazione su titoli azionari.
46
Archi di Fibonacci
Selezionando licona corrispondente si visualizzeranno tre archi (mezzi cerchi) a intervalli
stabiliti di 38.2%, 50% e 61.8%.
Per visualizzare questa funzione necessario che sia tracciata una linea di riferimento (tra
un minimo e un massimo significativi). Gli archi sono tracciati in modo da incrociare la
linea agli intervalli sopra esposti.
Archi di Fibonacci
Fa riferimento al calcolo degli archi di Fibonacci solo lultima trendline tracciata. Se la
trendline crescente gli archi tenderanno verso il basso, viceversa, se la trendline
decrescente, gli archi curveranno verso lalto. I livelli individuati sono da considerare dei
supporti (resistenze). La fuoriuscita dei prezzi dal terzo arco un segnale di debolezza
(forza) dei prezzi e permette di ipotizzare la fine del trend precedente.
Per tracciare lo studio Archi di Fibonacci:
1. Cliccare l'icona Archi di Fibonacci
2. Posizionarsi sul minimo (massimo) significativo dal quale far partire lo studio
3. Premere il tasto sinistro del mouse trascinando la linea fino al massimo (minimo)
significativo seguente
4. Rilasciare il tasto sinistro del mouse per fissare gli archi.
47
48
Ritracciamenti di Fibonacci
Selezionando il comando Ritracciamenti di Fibonacci verranno presentati nove intervalli
orizzontali ai livelli di Fibonacci del:
0%, 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, 100%, 161.8%, 261.8%, 423.6%
Ritracciamenti di Fibonacci
I vari livelli saranno disegnati nella stessa direzione dellultima trendline. I livelli di
ritracciamento del 100% e dello 0% sono rappresentati con linee intere. Particolare
attenzione va posta quando i prezzi si trovano nel ritracciamento compreso tra il 38.2 e il
61.8% del movimento precedente.
Per tracciare lo studio Ritracciamenti di Fibonacci
1. Cliccare l'icona Fibonacci Retracement
2. Posizionarsi sul minimo (massimo) significativo dal quale far partire lo studio
3. Premere il tasto sinistro del mouse trascinando la trendline fino al massimo (minimo)
significativo seguente
4. Rilasciare il tasto sinistro del mouse per fissare i ritracciamenti.
49
50
Variazioni unitarie
TEMPO
Coefficiente Angolare
PREZZO
ECCESSIVAMENTE RAPIDA
RAPIDA
MODERATAMENTE RAPIDA
1
1
1
8
4
2
82.50
75.00
63.75
EQUILIBRATA
45.00
MODERATAMENTE RAPIDA
RAPIDA
ECCESSIVAMENTE RAPIDA
2
4
8
1
1
1
26.25
15.00
7.50
51
52
A sinistra della retta posta a 45 troviamo gli angoli con coefficienti maggiori.
Nell'ordine sono:
63,75
71,25
75
82,5
Appare subito chiaro che maggiore il coefficiente angolare che controlla il rialzo,
maggiore la forza del movimento. Nella fase di decelerazione di un movimento al
rialzo, il trend solitamente trova supporto negli angoli che incontra, man mano che si
avvicina all'angolo di 45 per ritrovare il suo equilibrio.
A destra della retta a 45 troviamo angoli con coefficienti minori:
26,5 che
(1x2).
18,75che
(1x3).
15 che
(1x4).
7,5 che
(1x8).
53
54
La prima retta da tracciare quindi quella di 45 che mette in equilibrio il tempo con
lo spazio. Fintanto che il prezzo si mantiene al di sotto di tale retta, il movimento ha una
crescita debole; nel momento in cui la sfonda al rialzo, i prezzi crescono in modo deciso e
veloce. Ovviamente la trasposizione in gradi da considerarsi indicativa.
Per gli angoli al ribasso vale il discorso contrario: la retta proiettata al ribasso partendo
da un massimo. La prima retta da tracciare sempre quella di 45 che equilibra il tempo
con lo spazio. Fintanto che il prezzo si mantiene al di sotto di tale retta, il movimento
destinato a continuare al ribasso; nel momento in cui la sfonda al rialzo, possiamo
ipotizzare uninversione della tendenza di medio periodo. Ovviamente la trasposizione
in gradi da considerarsi indicativa.
Il passo successivo per lo studio del grafico di unazione rappresentato dallapplicazione
degli Angoli Geometrici che sono molto utili per misurare accuratamente lo Spazio, il
Tempo, il Volume ed il Prezzo.
55
56
57
58
Anche in questo caso basta cliccare sulle Fan Lines per personalizzare i rapporti tra
tempo e spazio.
Lultimo studio disponibile il reticolato di Gann che consiste nella visualizzazione di una
griglia di angoli con la stessa inclinazione.
Cliccando sulla griglia, possibile personalizzare langolo sul quale calcolare la griglia, i
colori e gli stili dello studio grafico.
3.3
59
LINEAR REGRESSION
RAFF REGRESSION CHANNEL
STANDARD ERROR CHANNEL
STANDARD DEVIATION CHANNEL
Linear Regression
Una trendline a regressione lineare semplicemente una trendline tracciata tra due punti,
disposta nel punto esatto di mezzo dei prezzi. Considerando questa trendline un prezzo di
equilibrio, ogni movimento sopra o sotto la trendline indica una pressione dei compratori o
dei venditori. Una linear regression trendline indica il punto in cui c equilibrio.
La Linear Regression Trendline viene utilizzata per costruire i Raff Regression Channels
(vedi)9, le Projection Bands (vedi) e i Projection Indicator (vedi).
Per calcolare la Linear Regression:
1. Cliccare l'icona Linear Regression
2. Cliccare il tasto sinistro del mouse mantenendolo premuto
3. Muovere il cursore fino a raggiungere il secondo punto della linea
4. Rilasciare il tasto sinistro del mouse per fissare la Linear Regression.
60
61
62
3.4
63
QUADRANT LINES
TIRONE LEVELS
TRENDLINE BY ANGLE
SPEED RESISTANCE LINES
ANDREW S PICHFORK
CICLE LINES
ODDS PROBABILITY CONE
Quadrant Lines
Questo semplice studio divide in quattro parti uguali lintervallo di prezzo tra un minimo e
un massimo che selezioniamo.
Pu essere utilizzato per monitorare i ritracciamenti dei prezzi, in quanto divide lintervallo
tra il minimo e massimo con intervalli del 25%, 50%, 75%.
Per plottare Quadrant Line:
1. Cliccare il tasto sinistro del mouse nel primo punto, mantenendolo premuto
2. Muovere il cursore fino a raggiungere il secondo punto di calcolo dello studio
3. Rilasciare il tasto sinistro del mouse per fissare le Quadrant Line calcolate tra i due
punti.
64
Tirone Levels
Tirone Levels uno studio grafico simile a Quadrant Lines con la differenza che
lampiezza, tra il minimo e il massimo selezionati, divisa con il metodo Midpoint 1/3-2/3 o
con il Mean method. Tutti e due i metodi servono ad identificare possibili supporti e
resistenze dei prezzi.
65
Trendline by Angle
una semplice funzione che permette di tracciare delle trendline con un coefficiente
angolare impostato da noi. Una volta selezionata la funzione basta stabilire il punto di
partenza della trendline e muovere il cursore tenendo premuto il pulsante sinistro del
mouse per stabilire linclinazione.
Cliccando sulla trendline si apre il box di personalizzazione dello studio che permette
linserimento di un grado dinclinazione oltre ai soliti settaggi di colore e stile.
Per plottare Trendline by Angle:
1. Cliccare l'icona Trendline by Angle
2. Cliccare il tasto sinistro del mouse nel primo punto, mantenendolo premuto
3. Muovere il cursore fino a raggiungere l'angolo desiderato
4. Rilasciare il tasto sinistro del mouse
66
67
Andrews Pickfork
Questo studio consiste semplicemente nella creazione di tre linee parallele plottate a
partire dai tre punti che indichiamo nel grafico.
Lo studio va interpretato come una normale trendline di supporto o resistenza. Anche per
questo studio disponibile la personalizzazione dei settaggi.
68
Cicle Lines
La funzione Cicle Lines permette di visualizzare dei cicli temporali ad intervalli definibili sia
manualmente sia con il box di personalizzazione.
Per lanalisi dei cicli molto utile la possibilit di visualizzare allinterno dello stesso
grafico pi di un ciclo, definendo stile e colore per ogni ampiezza.
verticale
di
inizio
studio
per
agire
sui
parametri
di
69
Una distribuzione normale ha diversi aspetti molto significativi, incluso anche quello per
cui l'area sottesa dalla curva stessa rappresenti la probabilit. La volatilit, sorvolando
sulla definizione, ci fornisce il valore che pu essere usato per misurare la probabilit di
un significativo cambiamento di prezzo.
Gli OPC (ODDS Probabilty Cone) forniscono una guida visiva all'intervallo pi probabile
che assumeranno i prezzi futuri. Questo range (cio l'ampiezza del cono) determinato
dalla recente volatilit dei prezzi, il numero di periodi di tempo proiettati (cio di interesse)
e la percentuale di probabilit (cio il livello di fiducia).
Pi volatile sar il prezzo dell'azione, pi largo sar l'intervallo atteso dei prezzi futuri e
pertanto pi ampio sar il cono. Il cono si allarga sempre dall'apice anche se la recente
volatilit stata bassa, perch al passare del tempo ci sono maggiori probabilit che il
prezzo si muova in direzioni non prestabilite.
70
Per default i coni mostrano un range di prezzi atteso con una probabilit del 68.26% (che
equivalente ad una deviazione standard): questo significa che c' una probabilit del
68.26% che i prezzi rimarranno all'interno del cono in un certo intervallo di tempo. Pi alta
sar la percentuale di probabilit, pi ampio sar il cono graficato.
2. Muovere il mouse per selezionare il punto dal quale far partire lo studio;
3. Cliccare il tasto sinistro del mouse per fissare lo studio;
3.5
71
TEXT
SYMBOL PALETTE
ELLIPSE
RECTANGLE
TRIANGLE
Text
Text un editor di testo che consente di inserire commenti e osservazioni sul grafico.
Una volta inserito il testo basta cliccarlo due volte con il mouse per attivare il box di
personalizzazione dei font, colori, stili o per la correzione di eventuali errori di battitura,
senza dover riscrivere nuovamente il testo.
Per inserire del testo nel grafico:
1. Cliccare l'icona Text
72
La funzione di text utile per inserire dei commenti all'analisi del titolo da rileggere in un
secondo momento o per inserire osservazioni sull'andamento delle quotazioni.
Symbol Palette
Questo box rende possibile l'inserimento di simboli e marcatori sul grafico. utile per
rendere immediata la rottura di supporti/resistenze o il raggiungimento di target. Cliccando
sul simbolo inserito nel grafico possibile definirne alcune propriet.
73
Ellipse
Questa funzione permette di disegnare delle ellissi di qualsiasi eccentricit e dimensione.
Agendo nel box di personalizzazione possibile trasformare lellissi in cerchio
selezionando lopzione Force Circular.
2. Cliccare il tasto sinistro del mouse per selezionare il punto dal quale far partire l'elisse;
3. Mantenendo cliccato il tasto sinistro del mouse, muovere il cursore fino al secondo
punto che chiude l'elisse;
4. Rilasciare il tasto sinistro del mouse;
74
Rectangle
La funzione Rectangle permette di tracciare dei rettangoli o dei quadrati nellarea del
grafico.
2. Cliccare il tasto sinistro del mouse per selezionare il punto dal quale far partire il
rettangolo;
3. Mantenendo cliccato il tasto sinistro del mouse, muovere il cursore fino al secondo
punto che chiude rettangolo;
4. Rilasciare il tasto sinistro del mouse;
75
Triangle
La funzione Triangle permette di disegnare nel grafico dei triangoli.
Come per tutte le funzioni anche per questa, cliccando nel triangolo appena disegnato,
possibile personalizzare molti settaggi.
Per inserire un triangolo nel grafico:
1. Cliccare l'icona Triangle
2. Cliccare il tasto sinistro del mouse per selezionare il primo angolo del triangolo;
3. Cliccare il tasto sinistro del mouse per selezionare il secondo angolo del triangolo;
4. Cliccare il tasto sinistro del mouse per selezionare il terzo angolo del triangolo;
3.6
76
Questo gruppo di tool permette di agire nella visualizzazione del grafico, con varie opzioni.
Indicator Color
Permette di cambiare colore a qualsiasi elemento attivo del grafico. Per cambiare colore
basta selezionare un qualsiasi oggetto e cliccare, nella tavolozza dei colori, il nuovo colore
prescelto.
Line QuickList
Permette di definire le propriet di visualizzazione delle linee. possibile visualizzare una
linea, un grafico, un indicatore o uno studio grafico con uno qualsiasi degli stili disponibili.
Per cambiare stile sufficiente selezionare loggetto che intendiamo modificare e cliccare
nel nuovo stile che intendiamo adottare.
77
Weight QuickList
Permette di cambiare lo spessore di un grafico, di un'indicatore o delle linee tracciate,
cliccando sulla nuova dimensione prescelta.
In alto a destra, sulla barra dei tools grafici, troviamo alcune interessanti funzioni.
Date Compression
Permette di cambiare il periodo di visualizzazione del grafico. possibile visualizzare i
grafici in forma giornaliera (D), settimanale (W), mensile (M), quadrimestrale (Q), annuale
(Y) o in qualsiasi altro periodo si desideri racchiudere il grafico (O).
Rescale Y-Axis
Questa funzione riposiziona il grafico nellasse Y centrandolo. utilizzata per riassestare il
grafico a seguito dellutilizzo della funzione zoom.
Zoom Reset
Annulla ogni tipo di zoom, visualizzando tutto il periodo storico disponibile sul grafico
selezionato.
78
Zoom Out - In
Ingrandisce o restringe la visuale del grafico.
Previous - Next Security
Visualizza il grafico precedente o successivo.
Choose Security
Selezione rapida del grafico da visualizzare.
X-Axis Properties
Questa mascherina contiene tutti i settaggi dellasse x del grafico. possibile caricare un
gruppo di dati (Loaded), delimitare il periodo da visualizzare (Displayed), definire la
compressione (Compression), la presenza o meno della griglia (Grid) ed impostare il
margine vuoto alla destra del grafico (Right Margin).
79
Y-Axis Properties
La mascherina Y-Axis Properties si attiva cliccando sullasse delle Y, o selezionando il
MENU FORMAT, quindi LEFTY-AXIS o RIGHTY-AXIS, e permette di definire le variabili dellasse
Y, il tipo di scala (di default normale), la presenza di griglie o meno e i font dei caratteri.
80
81
CAPITOLO QUARTO:
IL LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE EASY LANGUAGE
Introduzione
L'esigenza di eliminare la componente emotiva dalle decisioni operative porta al
tentativo di costruire un trading system, o sistema automatizzato, per la gestione delle
posizioni. Un sistema automatico consiste nell'opportuna combinazione degli strumenti
di tipo quantitativo (indicatori, oscillatori, medie...), al fine di ottenere un segnale di
compravendita derivante dalle indicazioni di questi strumenti. A tal fine si combinano
indicatori, medie, rapporti o qualsiasi cosa venga in mente al creatore di sistemi. Nasce
cos la "sperimentazione".
Negli ultimi anni i software professionali di analisi tecnica sono stati semplificati nell'uso
e resi pi potenti e flessibili; oramai, presente in tutti i pacchetti software di analisi
tecnica, troviamo l'editor di formule, in altre parole un "linguaggio di programmazione"
capace di trasformare in formule le nostre idee... con un piccolo aiuto da parte nostra!
Ma l'abbondanza di indicatori, forniti con un qualsiasi software di analisi tecnica, rende
apparentemente inutile la creazione di nuove formule capaci di cogliere determinati
aspetti dell'evoluzione dei prezzi. Tuttavia l'inutilit solo apparente.
LINGUAGGIO METASTOCK
INDICATORI
SYSTEM EDITOR
SISTEMI
SYSTEM EDITOR/TESTER
ESPLORAZIONI
EXPLORER
EXPERTS
EXPERT ADVISOR
82
OPEN
O
HIGH
H
LOW
L
CLOSE
C
VOLUME
V
OPEN INTEREST
OI
INDICATORE
P
VALORE PRECEDENTE
PREV
Per creare qualsiasi formula sono necessari gli "operatori matematici" ovvero:
SOMMA
+
SOTTRAZIONE
-
MOLTIPLICAZIONE
*
DIVISIONE
/
83
MINORE DI
<
MAGGIORE DI
MINORE O
MAGGIORE O
UGUALE DI
UGUALE DI
<=
>=
>
UGUALE
DIVERSO
<>
E
And
O
Or
Definisce una
variabile
:=
Assimilati questi concetti siamo in grado di realizzare degli indicatori o dei sistemi pi
sofisticati. Immaginiamo, ad esempio, di voler creare un sistema che acquisti quando il
prezzo di chiusura maggiore del prezzo medio e venda quando minore del prezzo
medio. Con le nuove espressioni possibile farlo scrivendo:
Enter Long: when (C > ((H+L)/2))
Dove:
Enter Long
Close Long
When
>
<
84
4.3 Funzioni
ABSOLUTE VALUE
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: abs(DATA ARRAY)
Funzione: qualsiasi valore inserito nella formula Absolute Value, restituito come
valore assoluto. Ad esempio se scriviamo abs(-100) la formula restituir +100.
ACCUMULATION/DISTRIBUTION
Categoria: Indicatori
Sintassi: ad()
Funzione: calcola l'accumulazione/Distribuzione
ACCUMULATION SWING INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: aswing(LIMIT MOVE)
Funzione: calcola l'Accumulation Swing Index.
ADDITION
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: add(DATA ARRAY, DATA ARRAY)
Funzione: semplice e utile addizione tra due valori o parametri. Se, ad esempio,
scriviamo add(H, L) la formula sommer il valore massimo con il minimo.
ARC TANGENT
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: atan(Y DATA ARRAY, X DATA ARRAY)
Funzione: calcola arc tangent di Y/X. Il valore espresso in gradi.
AROON UP
Categoria: Indicatori
Sintassi: aroonup (PERIODS)
Funzione: calcola una parte dell'Aroon Indicator.
AROON DOWN
Categoria: Indicatori
Sintassi: aroondown (PERIODS)
Funzione: calcola una parte dell'Aroon Indicator.
AVERAGE DIRECTIONAL MOVEMENT
Categoria: Indicatori
Sintassi: adx(PERIODS)
Funzione: calcola l'Average Directional Movement.
AVERAGE TRUE RANGE
Categoria: Indicatori
Sintassi: atr(PERIODS)
Funzione: calcola l'Average True Range, indicatore che alla base del Directional
Movement System di Wilder.
Copia ad uso personaleSig. Manni Gilberto Via G. Gianoli, 12 23100 Sondrio
Copyright 1999 TraderLab Multimedia S.r.l. - Tutti i diritti riservati - Divieto di distribuire a terze persone
85
BARS SINCE
Categoria: Analisi
Sintassi: barssince(DATA ARRAY)
Funzione: aziona un conteggio delle barre dal momento in cui il valore contenuto in
DATA ARRAY risulta vero. Se, ad esempio, utilizziamo la formula barssince(macd()<0)
il conteggio parte da quando il macd risulta minore di zero.
BOLLINGER BAND BOTTOM
Categoria: Indicatori
Sintassi: bbandbot(DATA ARRAY, PERIODS, METHOD, DEVIATIONS)
Funzione: calcola la Bollinger Band Bottom. Come DATA ARRAY si utilizza la
chiusura, PERIODS il periodo di calcolo della media, METHOD il sistema di calcolo
della media e DEVIATIONS il valore della deviazione standard.
BOLLINGER BAND TOP
Categoria: Indicatori
Sintassi: bbandtop(DATA ARRAY, PERIODS, METHOD, DEVIATIONS)
Funzione: calcola Bollinger Band Top
BUYING PRESSURE
Categoria: Indicatori
Sintassi: buyp()
Funzione: calcola Buying Pressure, una componente del Demand Index, che un
indicatore prezzo-volume il cui scopo quello di misurare "artificialmente" l'upside e il
downside volume per i mercati e/o titoli per cui queste statistiche non siano disponibili.
CEILING
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: ceiling(DATA ARRAY)
Funzione: approssima il valore di DATA ARRAY al numero intero superiore.
Ad esempio ceiling(7.4) approssima ad 8.
CHANDE MOMENTUM OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: cmo(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola il Chande Momentum Oscillator (CMO) che una variante dell'RSI di
Wilder.
CHAIKIN A/D OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: co()
Funzione: calcola il Chaikin Oscillator, un indicatore prezzo-volume sviluppato da
Marc Chaikin, e costruito come differenza fra due medie mobili
dell'Accumulazione/Distribuzione.
CHAIKINS MONEY FLOW
Categoria: Indicatori
Sintassi: cmf(PERIODS)
Funzione: Calcola il Chaikin's Money Flow.
86
87
DEMA
Categoria: Indicatori
Sintassi: dema(DATA ARRAY,PERIODS)
Funzione: tema() funzione.
DAY OF MONTH
Categoria: Data e Tempo
Sintassi: dayofmonth()
Funzione: se oggi il 20 l'indicatore plotta 20. Semplicemente riporta i giorni del mese.
Utile per particolari studi ciclici.
DAY OF WEEK
Categoria: Data e Tempo
Sintassi: dayofweek()
Funzione:1= luned, 2= marted, 3= mercoled, 4= gioved, 5= venerd,
6= sabato, 7= domenica
DELTA
Categoria: Opzioni
Sintassi: delta(TYPE, DATE, PRICE, INTEREST, DIVIDEND)
Funzione: calcola il Delta Indicator.
DEMAND INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: di()
Funzione: calcola il Demand Index.
DETRENDED PRICE OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: dpo(PERIODS)
Funzione: calcola il DPO.
DIRECTIONAL MOVEMENT INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: dx(PERIODS)
Funzione: calcola il Directional Movement Index.
DIRECTIONAL MOVEMENTE RATING
Categoria: Indicatori
Sintassi: adxr(PERIODS)
Funzione: calcola il Directional Movement Rating.
DIVERGENCE
Categoria: Analisi
Sintassi: divergence(DATA ARRAY 1, DATA ARRAY 2, % MINIMUM CHANGE)
Funzione: interessante funzione che plotta +1 quando DATA ARRAY 1 in divergenza
con DATA ARRAY 2 di una percentuale (% MINIMUM CHANGE) stabilita a priori e 0
quando i due dati sono convergenti o divergenti di una percentuale inferiore a quella
minima. Riprende il concetto dello Zig-Zag.
88
DIVISION
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: div(DATA ARRAY, DATA ARRAY)
Funzione: elementare funzione che divide il primo valore per il secondo.
DYNAMIC MOMENTUM INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: dmi(DATA ARRAY)
Funzione: calcola il Dynamic Momentum Index.
EASE OF MOVEMENT
Categoria: Indicatori
Sintassi: emv(PERIODS, METHOD)
Funzione: calcola una media di Ease of Movement. PERIODS definisce la durata e
METHOD il tipo di media mobile.
EXPONENT
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: exp(DATA ARRAY)
Funzione: calcola l'esponente di DATA ARRAY
FAST FOURIER TRANSFORM
Categoria: Indicatori
Sintassi: fft(DATA ARRAY, PERIODS, LENGTH, DETREND or MEAN, AMPLITUDE or
POWER)
Funzione: calcola Fast Fourier indicator.
FLOOR
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: floor(DATA ARRAY)
Funzione: approssima al valore intero inferiore DATA ARRAY. la funzione inversa di
ceiling che approssima al valore superiore. Ad esempio Floor(7.4) approssima a 7.
FORECAST OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: forecastosc(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola il Forecast Oscillator
FORMULA CALL
Categoria: Indicatori
Sintassi: fml("FORMULA_NAME")
Funzione: riproduce una formula dal nome di identificazione assegnato.
Immaginiamo di avere una lunga e complessa formula chiamata "SELL" e una
chiamata "BUY" che fanno parte di un sistema di trading composto da pi formule. Se
desideriamo sommare la formula "BUY" con la formula "SELL" abbiamo due
possibilit: 1) digitiamo la prima formula tra parentesi, il segno di addizione e la
seconda formula sempre tra parentesi. 2) creiamo una terza formula che somma le
formule senza contenerle.
Risulter: fml("BUY")+fml("SELL").
89
90
91
INSIDE
Categoria: Analisi
Sintassi: inside()
Funzione: traccia +1 quando individua un "inside day". Per "inside day" s'intende un
giorno nel quale il massimo minore di quello del giorno precedente e il minimo
maggiore di quello precedente.
INERTIA
Categoria: Indicatori
Sintassi: inertia(REGRESSION PERIODS, RVI PERIODS)
Funzione: calcola l'Inertia Indicator.
INPUT
Categoria: Indicatori
Sintassi: input ( PROMPT TEST , MINIMUM VALUE, MAXIMUM VALUE, DEFAULT
VALUE)
Funzione: supportata solamente nel Custom Indicator Builder
INTEGER
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: int (DATA ARRAY)
Funzione: elimina i numeri dopo la virgola. Se poniamo int(12.5) restituisce 12.
INTRADAY MOMENTUM INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: imi(PERIODS)
Funzione: calcola Intraday Momentum Index.
KLINGER VOLUME OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: kvo()
Funzione: calcola Klinger Volume Oscillator.
LAST VALUE IN DATA ARRAY
Categoria: Analisi
Sintassi: lastvalue(DATA ARRAY)
Funzione: ritorna lultimo valore di data array. Ad esempio se scriviamo
mov(close,lastvalue(fml( FORMULA1 )),s) la media mobile si calcola sul valore della
formula FORMULA1.
LINEAR REGRESSION INDICATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: linreg(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola l'indicatore di regressione lineare.
LINEAR REGRESSION SLOPE
Categoria: Indicatori
Sintassi: linregslope(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola l'indicatore di regressione lineare slope.
92
LOGARITHM
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: log(DATA ARRAY)
Funzione: calcola il logaritmo di DATA ARRAY
LOWEST BARS AGO
Categoria: Analisi
Sintassi: lowestbars(DATA ARRAY)
Funzione: calcola il periodo passato dal punto minimo di DATA ARRAY. Se, ad
esempio, scriviamo lowestbars(CLOSE) la funzione calcola i giorni trascorsi dall'ultimo
minimo.
LOWEST LOW VALUE BARS AGO
Categoria: Analisi
Sintassi: llvbars(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: a differenza della funzione precedente qui possiamo stabilire un periodo di
riferimento per il calcolo del minimo. Ponendo llvbars(CLOSE,200) la funzione ricerca il
minimo degli ultimi 200 giorni e calcola quanti giorni sono passati dal minimo.
LOWEST LOW VALUE
Categoria: Analisi
Sintassi: llv(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola il valore minimo di DATA ARRAY riferito a PERIODS. Se poniamo
llv(CLOSE, 50) la funzione render il valore minimo dei 50 giorni.
LOWEST SINCE BARS AGO
Categoria: Analisi
Sintassi: lowestsincebars(Nth, EXPRESSION, DATA ARRAY)
Funzione: calcola il numero di periodi trascorsi dal minimo valore di DATA ARRAY
dopo che EXPRESSION si avverata per un numero Nth di volte. Se stabiliamo
lowestsincebars(3, EXPRESSION, CLOSE) la funzione ci fornir il numero di periodi
trascorsi dal valore massimo della chiusura dopo che EXPRESSION si avverato tre
volte. Al posto d'EXPRESSION possiamo inserire qualsiasi cosa, dall'incrocio di medie
a livelli di indicatori; l'unica accortezza si dovr avere nell'uso delle parentesi.
LOWEST SINCE
Categoria: Analisi
Sintassi: lowestsince(Nth, EXPRESSION, DATA ARRAY)
Funzione: calcola il valore minimo di DATA ARRAY dopo che EXPRESSION si
avverata per un numero Nth di volte.
LOWEST
Categoria: Analisi
Sintassi: lowest(DATA ARRAY)
Funzione: calcola il valore minimo di DATA ARRAY tra tutti i dati disponibili nella serie
storica caricata.
93
M.A.C.D.
Categoria: Indicatori
Sintassi: macd()
Funzione: calcola il MACD.
MARKET FACILITATION INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: marketfacindex ()
Funzione: calcola il Market Facilitation Index.
MASS INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: mass(PERIODS)
Funzione: calcola il Mass Index.
MAXIMUM
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: max(DATA ARRAY, DATA ARRAY)
Funzione: calcola il valore massimo tra i due DATA ARRAY. Se poniamo max(C, 100)
riporta il valore di C solamente se supera 100.
MEDIAN PRICE
Categoria: Indicatori
Sintassi: mp()
Funzione: calcola il Median Price indicator
MESA LEAD SINE
Categoria: Indicatori
Sintassi: MESALeadSine( )
Funzione: calcola il MESA LeadSine Indicator
MESA SINE WAVE
Categoria: Indicatori
Sintassi: MESASineWave( )
Funzione: calcola il MESASineWave Indicator
MIDPOINT
Categoria: Analisi
Sintassi: mid(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola il valore medio di DATA ARRAY su PERIODS.
MINIMUM
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: min(DATA ARRAY, DATA ARRAY)
Funzione: l'opposto di Maximum, calcola il valore minimo tra due DATA ARRAY.
94
95
ON BALANCE VOLUME
Categoria: Indicatori
Sintassi: obv()
Funzione: calcola On Balance Volume.
OPTION LIFE
Categoria: Opzioni
Sintassi: life(EXPIRATON DATE)
Funzione: calcola Option Life indicator.
OUTSIDE
Categoria: Analisi
Sintassi: outside()
Funzione: un "Outside Day" si ha quando il massimo di una sessione maggiore del
massimo della sessione precedente e il minimo minore del precedente minimo.
Outside individua gli Outside Day e plotta +1 quando li identifica.
PARABOLIC SAR
Categoria: Indicatori
Sintassi: sar(STEP, MAXIMUM)
Funzione: calcola il Parabolic S.A.R.
PEAK VALUE
Categoria: Analisi
Sintassi: peak(Nth, DATA ARRAY, % MINIMUM CHANGE)
Funzione: plotta i valori dei massimi identificati da Nth per il numero, DATA ARRAY per
il tipo di dato e % MINIMUM CHANGE per la tolleranza.
PEAK BARS AGO
Categoria: Analisi
Sintassi: peakbars(Nth, DATA ARRAY, % MINIMUM CHANGE)
Funzione: conta il numero di periodi trascorsi dai massimi individuati da Nth per il
numero, DATA ARRAY per il tipo di dato e % MINIMUM CHANGE per la tolleranza.
Utilizza il concetto dello Zig-Zag.
PERFORMANCE
Categoria: Indicatori
Sintassi: per()
Funzione: calcola il Performance Indicator.
PLUS DIRECTIONAL MOVEMENT
Categoria: Indicatori
Sintassi: pdi(PERIODS)
Funzione: calcola il Plus Directional Movement indicator.
POLARIZED FRACTAL EFFICIENCY
Categoria: Indicatori
Sintassi: pfe(DATA ARRAY, PERIODS, SMOOTING PERIODS)
Funzione: calcola il Polarized Fractal Indicator.
96
97
PROJECTION OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: projosc(REGRESSION PERIODS, SLOWING PERIODS)
Funzione: calcola il Projection Oscillator.
PUT/CALL PRICE
Categoria: Opzioni
Sintassi: option(TYPE, DATE, PRICE, INTEREST, DIVIDEND)
Funzione: calcola Put/Call Price Indicator.
QSTICK
Categoria: Indicatori
Sintassi: qstick(PERIODS)
Funzione: calcola il Qstick indicator.
R-SQUARED
Categoria: Indicatori
Sintassi: rsquared(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola Rsquared indicator.
RANDOM WALK INDEX OF HIGHTS
Categoria: Indicatori
Sintassi: rwih(PERIODS)
Funzione: calcola il Random Walk Index of the Hights Indicator.
RANDOM WALK INDEX OF LOWES
Categoria: Indicatori
Sintassi: rwil(PERIODS)
Funzione: calcola il Random Walk Index of the Lows Indicator.
RALLY
Categoria: Analisi
Sintassi: rally()
Funzione: un rally day un giorno nel quale il massimo superiore del massimo
precedente e il minimo maggiore o uguale al minimo precedente. Questa funzione
ricerca la condizione anzidetta e plotta +1 appena la identifica
RALLY WITH VOLUME
Categoria: Analisi
Sintassi: rallywithvol()
Funzione: un rally day with volume un giorno nel quale il massimo superiore del
massimo precedente e il minimo maggiore o uguale al minimo precedente e il
volume di oggi maggiore di quello di ieri. Questa funzione ricerca la condizione
anzidetta e plotta +1 appena la identifica
98
RATE OF CHANGE
Categoria: Indicatori
Sintassi: roc(DATA ARRAY, PERIODS, DIFF_METHOD)
Funzione: calcola il Rate of Change.
RELATIVE MOMENTUM INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: rmi(DATA ARRAY, PERIODS, MOMENTUM PARAMETER)
Funzione: calcola il Relative Momentum Index.
REACTION
Categoria: Analisi
Sintassi: reaction()
Funzione: plotta +1 in presenza di un giorno di reazione, in altre parole un giorno con
massimo e minimo inferiori o uguali ai valori del reaction day precedente.
REACTION WITH VOLUME
Categoria: Analisi
Sintassi: reactionwithvol()
Funzione: plotta +1 in presenza di un giorno di reazione, in altre parole un giorno con
massimo e minimo inferiori o uguali ai valori del reaction day precedente. Il volume
deve essere maggiore di quello del precedente reaction day.
REFERENCE
Categoria: Analisi
Sintassi: ref(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: riporta il valore di DATA ARRAY di PERIODS. Un esempio chiarir il
concetto. Se scriviamo ref(CLOSE, -10) la formula rende il valore della chiusura di 10
giorni fa. utilizzata per calcolare il ROC e il Momentum.
RELATIVE MOMENTUM INDEX (RMI)
Categoria: Indicatori
Sintassi: rmi(DATA ARRAY, PERIODS, MOMENTUM PARAMETER)
Funzione: calcola il Relative Momentum Index.
RELATIVE STRENGHTH INDEX (RSI)
Categoria: Indicatori
Sintassi: rsi(PERIODS)
Funzione: calcola il Relative Strenghth Index.
RELATIVE VOLATILITY INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: rvi(PERIODS)
Funzione: calcola il Relative Volatility Index.
99
ROUND
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: round(DATA ARRAY)
Funzione: arrotonda il valore di DATA ARRAY in eccesso o in difetto. Ad esempio
round(4,6) rende 5 e round(4,4) rende 4. Nel caso di un valore .5 round(4,5) arrotonda
alla cifra superiore.
SELLING PRESSURE
Categoria: Indicatori
Sintassi: sellp()
Funzione: calcola Selling Pressure, una componente del Demand Index.
SINE
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: sin(DATA ARRAY)
Funzione: calcola il seno di DATA ARRAY.
SQUARE ROOT
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: sqrt(DATA ARRAY)
Funzione: calcola la radice quadrata di DATA ARRAY.
STANDARD DEVIATION
Categoria: Indicatori
Sintassi: stdev(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola la deviazione standard.
STANDARD ERROR
Categoria: Indicatori
Sintassi: ste(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola lo Standard Error.
STANDARD ERROR BANDS BOTTOM
Categoria: Analisi
Sintassi: stebandbot(DATA ARRAY, PERIODS, ERRORS)
Funzione: calcola il bottom Standard Error Band di DATA ARRAY. ERRORS sono gli
errori standard.
STANDARD ERROR BANDS TOP
Categoria: Analisi
Sintassi: stebandtop(DATA ARRAY, PERIODS, ERRORS)
Funzione: calcola il top Standard Error Band di DATA ARRAY. ERRORS sono gli errori
standard.
STOCHASTIC MOMENTUM INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: stochmomentum( PERIODS, SMOOTING, DOUBLE SMOOTING)
Funzione: calcola lo Stochastic Momentum Index.
100
STOCHASTIC OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: stoch(%K PERIODS, %K SLOWING)
Funzione: calcola l'oscillatore Stochastico.
SUBTRACTION
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: sub(DATA ARRAY, DATA ARRAY)
Funzione: funzione che rende la sottrazione tra i due valori di DATA ARRAY.
SUMMATION
Categoria: Matematica e Trigonometria
Sintassi: sum(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: funzione che rende l'addizione tra i due valori di DATA ARRAY.
SWING INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: swing(LIMIT MOVE)
Funzione: calcola lo Swing Index.
TEMA
Categoria: Indicatori
Sintassi: tema(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola la funzione dema.
THETA
Categoria: Opzioni
Sintassi: theta(TYPE, DATE, PRICE, INTEREST, DIVIDEND)
Funzione: calcola Theta Indicator (opzioni).
TIME SERIES FORECAST
Categoria: Indicatori
Sintassi: tsf(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola Time Series Forecast di DATA ARRAY. PERIODS ne definisce il
periodo di calcolo.
TRADE VOLUME INDEX
Categoria: Indicatori
Sintassi: tvi(MINIMUM TICK)
Funzione: calcola Trade Volume Index.
TRIX
Categoria: Indicatori
Sintassi: trix(PERIODS)
Funzione: calcola il Trix.
101
TROUGH
Categoria: Analisi
Sintassi: trough(Nth, DATA ARRAY, % MINIMUM CHANGE)
Funzione: calcola il valore di DATA ARRAY Nth avvallamenti fa. % MINIMUM
CHANGE il valore che determina quando plottare il cambiamento di direzione.
Utilizzato dallo ZigZag.
TROUGH BARS AGO
Categoria: Analisi
Sintassi: troughbars(Nth, DATA ARRAY, % MINIMUM CHANGE)
Funzione: calcola il numero di periodi trascorsi da Nth avvallamenti fa. % MINIMUM
CHANGE il valore che determina quando plottare il cambiamento di direzione.
Utilizzato dallo ZigZag.
TYPICAL PRICE
Categoria: Indicatori
Sintassi: typical()
Funzione: calcola il Typical Price Indicator.
ULTIMATE OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: ult(CYCLE1, CYCLE2, CYCLE3)
Funzione: calcola Ultimate Oscillator.
VALUE WHEN
Categoria: Analisi
Sintassi: valuewhen(Nth, EXPRESSION, DATA ARRAY)
Funzione: restituisce il valore di DATA ARRAY quando EXPRESSION viene verificata
vera durante le pi recenti Nth volte.
VARIANCE
Categoria: Indicatori
Sintassi: var(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola la varianza di DATA ARRAY su PERIODS.
VEGA
Categoria: Opzioni
Sintassi: vega (TYPE, DATE, PRICE, INTEREST, DIVIDEND)
Funzione: calcola Vega Indicator (opzioni).
VERTICAL HORIZONTAL FILTER
Categoria: Indicatori
Sintassi: vhf(DATA ARRAY, PERIODS)
Funzione: calcola il Vertical Horizontal Filter.
VOLATILITY, CHAIKIN'S
Categoria: Indicatori
Sintassi: vol(MA PERIODS, ROC PERIODS)
Funzione: calcola Chaikin's Volatility indicator.
VOLATILITY, OPTION
Categoria: Opzioni
Sintassi: volo()
Funzione: calcola Option Volatility indicator.
VOLUME OSCILLATOR
Categoria: Indicatori
Sintassi: oscv(PERIODS, PERIODS, MA_METHOD, DIFF_METHOD)
Funzione: calcola il volume oscillator.
WEIGHTED CLOSE
Categoria: Indicatori
Sintassi: wc()
Funzione: calcola Weighted Close indicator.
WILDERS SMOOTING
Categoria: Indicatori
Sintassi: wilders(%R PERIODS)
Funzione: calcola Wilders Smooting indicator.
WILLIAMS' %R
Categoria: Indicatori
Sintassi: willr(%R PERIODS)
Funzione: calcola Williams' %R.
WILLIAMS' A/D
Categoria: Indicatori
Sintassi: willa()
Funzione: calcola Williams A/D indicator.
YEAR
Categoria: Data e Tempo
Sintassi: year()
Funzione: plotta l'anno nel quale si trova il grafico.
ZIG ZAG
Categoria: Indicatori
Sintassi: zig(DATA ARRAY, MINIMUM CHANGE, DIFF_METHOD)
Funzione: calcola lo Zig,Zag indicator.
102
103
ANALISI
CANDLESTICK
FORMULE
DATA ARRAY
DATA E TEMPO
INDICATORI
LOGICA
MATEMATICA E TRIGONOMETRIA
OPERATORI
OPZIONI
Analisi
In questa categoria sono inserite le funzioni utili per analizzare un movimento del prezzo
o del volume. Gap, minimi da determinati periodi, prezzi medi, reazioni con volume e via
cos. Le funzioni che appartengono a questo gruppo sono:
BARSSINCE
CROSS
DIVERGENCE
GAP DOWN
GAP UP
HIGHEST
HIGHEST BARS AGO
HIGHEST HIGH VALUE
HIGHEST HIGH VALUE BARS AGO
INSIDE
LAST VALUE IN DATA ARRAY
LOWEST
LOWEST BARS AGO
LOWEST LOW VALUE
LOWEST LOW VALUE BARS AGO
LOWEST SINCE
LOWEST SINCE BARS AGO
MIDPOINT
OUTSIDE
PEAK
PEAK BARS AGO
PROJECTION BAND BOTTOM
PROJECTION BAND TOP
104
RALLY
RALLY WITH VOLUME
REACTION
REACTION WHITH VOLUME
REFERENCE
STANDARD ERROR BAND BOTTOM
STANDARD ERROR BAND TOP
TROUGH
TROUGH BARS AGO
VALUE WHEN
Candlestick
La categoria candlestick raccoglie le funzioni che identificano le candele giapponesi
nel grafico. I patterns identificati come funzione sono:
BEARISH 3 METHOD FORMATION
BEARISH HARAMI
BEARISH HARAMI CROSS
BIG BLACK CANDLE
BIG WHITE CANDLE
BLACK BODY
BULLISH 3 METHOD FORMATION
BULLISH HARAMI
BULLISH HARAMI CROSS
DARK CLOUDE COVER
DOJI
DOJI STAR
ENGULFING BEARISH LINE
ENGULFING BULLISH LINE
EVENING DOJI STAR
EVENING STAR
FALLING WINDOW
GRAVESTONE DOJI
HAMMER
HANGING MAN
INVERTED BLACK HAMMER
INVERTED HAMMER
LONG LEGGED DOJI
LONG LOWER SHADOW
LONG UPPER SHADOW
MORNING DOJI STAR
MORNING STAR
ON-NECK LINE
PIERCING LINE
RISING WINDOW
SEPARATING LINES
SHAVEN BOTTOM
SHAVEN HEAD
105
SHOOTING STAR
SPINNING TOP
THREE WHITE SOLDIERS
TWEEZERS BOTTOMS
TWEEZERS TOPS
WHITE BODY
Formule
In questo gruppo troviamo tutte le formule create da noi, possibile chiamare una
formula con qualsiasi nome e richiamarla anche su altri indicatori. Ogni utilizzatore di
MetaStock inserir le proprie formule, o parti di esse, su questo gruppo.
Data Array
Sono qui racchiuse tutte le funzioni che definiscono uno dei campi del prezzo. troviamo:
CLOSE
CURRENT INDICATOR
HIGH
LOW
OPEN
OPEN INTEREST
PREVIOUS VALUE OF INDICATOR
VOLUME
Data e tempo
In Data e Tempo sono presenti le funzioni che hanno a che fare con il tempo e le date
in generale. le funzioni sono:
DAY OF MONTH
DAY OF WEEK
MONTH
YEAR
Indicatori
Al gruppo indicatori appartengono le funzioni che permettono di inserire un indicatore
allinterno della formula. Se, ad esempio, desideriamo costruire una formula che
contiene allinterno il M.A.C.D. non siamo costretti a costruire i tre fasci di medie
esponenziali ma possiamo direttamente utilizzare la funzione MACD( ).
ACCUMULATION DISTRIBUTION
ACCUMULATION SWING INDEX
AROON DOWN
AROON UP
AVERAGE DIRECTIONAL MOVEMENT
AVERAGE TRUE RANGE
BOLLINGER BAND BOTTOM
BOLLINGER BAND TOP
BUYING PRESSURE
106
107
R-SQUARED
RANDOM WALK INDEX OF HIGHTS
RANDOM WALK INDEX OF LOWS
RANGE INDICATOR
RATE OF CHANGE
RELATIVE MOMENTUM INDEX
RELATIVE STRENGHT INDEX (RSI)
RELATIVE VOLATILITY INDEX
SELLING PLESSURE
STANDARD DEVIATION
STANDARD ERROR
STOCHASTIC MOMENTUM INDEX
STOCHASTIC OSCILLATOR
SWING INDEX
TEMA
TIME SERIES FORECAST
TRADE VOLUME INDEX
TRIX
TYPICAL PRICE
ULTIMATE OSCILLATOR
VARIANCE
VERTICAL HORIZONTAL FILTER
VOLATILITY CHAIKINS
VOLUME OSCILLATOR
WEIGHTED CLOSE
WILDERS SMOOTING
WILLIAMS %R
WILLIAMS A/D
ZIG-ZAG
Logica
Sono raccolte sotto questa voce, tutte le funzioni che legano formule o parti di esse, che
pongono condizioni o che aggregano.
ALERT
AND
EQUAL
FALSE
GREATER THAN
GREATER THEAN OR EQUAL
IF
LESS THAN
LESS THAN OR EQUAL
NOT EQUAL
OR
TRUE
108
Matematica e trigonometria
Troviamo le funzioni matematiche e trigonometriche utilizzabili per le nostre formule.
ABSOLUTE VALUE
ADDITION
ARC TANGENT
CEILING
COSINE
CUMULATE
DIVISION
EXPONENT
FLOOR
FRACTION
INTEGER
LOGARITHM (NATURAL)
MAXIMUM
MINIMUM
MODULUS
MULTIPLICATION
NEGATIVE
POWER
PRECISION
ROUND
SINE
SQUARE ROOT
SUBTRACTION
SUMMATION
Operatori
Gli operatori sono le operazioni base: addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.
ADD
DIVIDE
MULTIPLY
SUBTRACT
Opzioni
Sotto opzioni sono contenute le funzioni inerenti al calcolo del valore delle opzioni.
DELTA
GAMMA
OPTION EXPIRATION
OPTION LIFE
PUT/CALL PRICE
THETA
VEGA
VOLATILITY, OPTION
109
CAPITOLO QUINTO:
INDICATOR BUILDER
Introduzione
Con lIndicator Builder di MetaStock possibile creare e modificare gli indicatori. Una
nuova idea, una formula spiegata in un libro o una variante dei classici indicatori
possono essere costruite velocemente e senza troppa fatica, grazie al potente
linguaggio di programmazione EasyLanguage.
possibile creare oltre 1.000 formule da utilizzare anche nei sistemi automatici creabili
con il System Test di MetaStock. Tuttavia, sebbene la creazione di formule sia
abbastanza semplice, necessaria una buona conoscenza del linguaggio di
programmazione e dei rudimenti di matematica.
110
HELP......... AIUTO
111
La prima cosa da fare per creare un nuovo indicatore di definirne il nome. Nel box
NAME inseriamo il nome della formula che dovr comparire nella lista degli indicatori
disponibili. Il nome non deve superare i 50 caratteri. Chiamiamo questo primo indicatore
TraderLab .
Il secondo passo quello di inserire la formula. Ipotizziamo di voler creare un indicatore
che sommi il massimo e il minimo di una seduta e ne ricavi il prezzo medio.
Scriveremo ( H+L ) / 2.
112
5.3 Errori
La gran facilit con cui possibile creare formule permette di poter testare e
sperimentare idee di ogni tipo; tuttavia va rispettato un rigoroso insieme di regole
logiche, matematiche e di procedura per arrivare ad un risultato corretto.
MetaStock segnala gli errori di sintassi rendendo impossibile creare una formula non
funzionante ma una parentesi messa al posto sbagliato, ad esempio, pu cambiare il
senso della formula o impostare delle precedenze non volute.
Supponiamo di voler creare una formula che rappresenti una media mobile semplice a
5gg calcolata sul volume10, digitiamo:
MOV e selezioniamo OK.
Il cursore si posizioner sotto la funzione MOV e comparir il messaggio: (UNA
PARENTESI DEVE SEGUIRE SEMPRE UNA FUNZIONE). Aggiungiamo la parentesi,
MOV( e premiamo OK.
Digitiamo V (sta per volume) MOV(V e premiamo OK.
MetaStock ci chieder il valore e poi il tipo di media, infine ci ricorder che manca la
parentesi di chiusura. La formula finita e corretta. Questo tipo di supporto nella
creazione delle formule molto utile quando si crea una formula con molte parentesi o
funzioni.
possibile inserire dei commenti alle formule create racchiudendoli dalle parentesi
graffe { }11. L'inserimento di commenti utile quando costruiamo formule complesse
che poi inseriremo nei nostri sistemi di trading.
Ad esempio, se inseriamo la formula: ( H + L ) / 2 { questa formula somma il
massimo e il minimo e li divide per due } MetaStock visualizzer lindicatore senza
considerare il testo tra le parentesi come parte della formula.
10 La formula per MetaStock : MOV(V,25,S) dove MOV sta per media, V per volume, 25 per il periodo di calcolo della
media e S per il metodo Semplice di calcolo della media mobile.
11 Nella maggior parte delle tastiere italiane questi simboli non sono presenti, per ottenerli basta premere il tasto Alt + 123
per { e il tasto Alt + 125 per }.
113
114
Ad esempio, inserendo l'indicatore relative Strength Index sul grafico aperto, verr
visualizzata la seguente finestra di dialogo:
115
116
molto semplice interpretare i segnali del Binary Wave. Una volta stabilito quando il
singolo indicatore bullish e quando bearish basta assegnare alle condizioni bullish un
valore positivo e alle condizione bearish un valore negativo.
Pi lindicatore nella fascia alta, ossia pi si avvicina a +3, e maggiori condizioni
positive si sono verificate.
Viceversa, pi lindicatore nella fascia bassa e pi sono le condizioni negative.
possibile utilizzare come segnali operativi:
Il raggiungimento della fascia alta o bassa (+3,-3)
Lattraversamento della linea dello zero.
Se, ad esempio, desideriamo testare la profittabilit di un binary wave possiamo
utilizzare il system tester (lo vedremo pi avanti) per valutare ex-post i guadagni che
avremmo ottenuto utilizzandolo. Il nome del binary wave da testare quello di prima
cio TraderLab Binary Wave. Nel System Tester scriveremo:
Nome: TraderLab Binary Wave
Enter Long : fml( TraderLab Binary Wave ) < 0
Close Long : fml( TraderLab Binary Wave ) > 0
Enter Short : fml( TraderLab Binary Wave ) > 0
Close Short : fml( TraderLab Binary Wave ) < 0
117
CAPITOLO SESTO:
IL SYSTEM EDITOR
Introduzione
Un sistema automatizzato per la gestione di posizioni speculative consiste nell'opportuna
combinazione degli strumenti di tipo quantitativo dell'analisi tecnica, al fine di ottenere un
unico segnale di compravendita suffragato dalle indicazioni di questi strumenti. In questo
caso l'analista deve scegliere quei micromodelli matematici che giudica pi adatti per un
particolare mercato e definire le condizioni necessarie per l'apertura delle posizioni,
nonch quelle che suggeriscono luscita dal mercato.
I trading system dovrebbero essere utilizzati in due modi principali: in primo luogo come
supporto decisionale per l'investitore, il quale considera il sistema computerizzato un
importante filtro, e cio sostanzialmente un ulteriore indicatore di un processo di scelta pi
ampio, in secondo luogo il sistema computerizzato pu costituire l'impulso per l'immediata
operativit su ogni segnale generato, nella convinzione che un sistema ben progettato
dovrebbe consentire di ottenere profitti nel lungo termine.
La decisione di valutare ogni volta la qualit del segnale che proviene dal trading system,
indipendentemente da criteri tecnici, pu esporre al rischio di operare in base alle
emozioni e perdere dunque il principale beneficio del sistema automatizzato.
Sulla base di queste considerazioni s'innesta la distinzione tra un vero e proprio trading
system e quello che invece pi un decision support system. Questultimo un sistema
di formule ed indicazioni che servono all'operatore per prendere decisioni
autonomamente; non sono quindi espressi segnali di acquisto o vendita, ma
esclusivamente informazioni.
Un decision support system spesso la soluzione alle numerose problematiche che il
trading system tradizionale crea all'operatore; l'assoluta necessit di effettuare le
operazioni esattamente come sono proposte dal sistema, pena la sua decadenza di
validit, e la frequente mancata conoscenza della costruzione sottostante allo stesso12,
provocano una certa disaffezione per il trading system tradizionale. Queste modalit
operative tolgono completamente la possibilit, per il gestore, di interferire con il sistema,
dovendo egli semplicemente accettarlo o meno; per questo nasce spesso l'esigenza di
riconquistare la propria autonomia decisionale.
Proprio queste ragioni favoriscono la nascita del cosiddetto decision support system, che
si adegua molto meglio alle esigenze dell'operatore; in questo caso il sistema automatico
ha la funzione di confermare le intenzioni operative del gestore oppure semplicemente di
diversificare il suo portafoglio.
Sebbene il trading system tradizionale possa rappresentare il massimo della convenienza
nella gestione di posizioni speculative, il Decision Support System pu essere
probabilmente il migliore investimento, sia dal punto di vista umano, che dal punto di vista
del rendimento globale di portafoglio.
12 Nella maggior parte dei casi il sistema la cosiddetta black box, ovvero una scatola nera che non pu essere aperta;
linvestitore non quindi in grado di conoscere la costruzione sottostante il sistema automatizzato.
118
PREGI:
I vantaggi elencati di seguito presuppongono che l'investitore, o l'operatore, segua
coerentemente i segnali di vendita o d'acquisto generati dal sistema; una delle maggiori
difficolt nel porre in atto la teoria consiste nell'entrata in scena di un nuovo fattore nel
momento in cui si impegna il denaro nel mercato, e cio l'emozione.
Ad ogni modo il primo grande vantaggio del sistema automatizzato consiste proprio nel
fatto che esso decide autonomamente quando aprire delle posizioni, eliminando in questo
modo ogni componente psicologica di pregiudizio o d'emotivit; il sistema potr ad
esempio segnalare l'acquisto quando le notizie sul futuro sono pessime e allo stesso
modo, quando nulla sembra fermare la tendenza rialzista, potr far uscire l'operatore dalla
posizione, sovrapponendosi a qualsiasi tipo di considerazione dettata dagli stati d'animo.
Un secondo vantaggio pu essere individuato nella considerazione che la maggior parte
delle perdite registrate da analisti e trader si verificano nel momento in cui il processo
decisionale matura in modo disordinato e non strutturato; al contrario seguire un sistema
automatizzato implica esclusivamente la disciplina e l'impegno a seguire le indicazioni
fornite dal sistema.
Un trading system ben progettato ed impostato consentir di ottenere risultati pi regolari
rispetto a quelli conseguibili con decisioni maturate soggettivamente; inoltre i profitti, nel
caso sia presente una forte tendenza, saranno, come si dice in gergo, lasciati correre,
mentre le perdite, in presenza di un falso segnale, saranno tagliate automaticamente. Va
ricordato, infine, che un sistema automatizzato sufficientemente sofisticato consentir
all'operatore di partecipare ad ogni movimento di mercato di una certa importanza.
DIFETTI:
Lo svantaggio principale di un sistema automatizzato consiste nella sostanziale difficolt a
funzionare in ogni circostanza: si potranno verificare, infatti, dei lunghi periodi durante i
quali il sistema non ottiene buoni risultati.
Un altro aspetto negativo, legato all'utilizzo di trading system, si riferisce ai modi attraverso
i quali esso progettato ed impostato: i numerosi test su dati storici, volti ad ottenere il
miglior risultato possibile, si traducono spesso in ottimizzazioni esasperate che, secondo
l'esperienza di molti operatori, non significano un migliore funzionamento futuro. Va poi
sempre ricordato che l'utilizzo delle serie storiche di dati, per prefigurare l'andamento
futuro del mercato, non necessariamente un approccio valido, in quanto il carattere del
mercato spesso muta. fondamentale dunque disporre di una banca dati
sufficientemente estesa da comprendere diverse fasi di mercato e seguire una serie di
regole molto precise.
119
BREVISSIMO PERIODO
BREVE PERIODO
MEDIO PERIODO
MEDIO - LUNGO PERIODO
LUNGO PERIODO
DA 5 A 13
DA 14 A 25
DA 26 A 49
DA 50 A 99
DA 100 A 200
120
STATUS:
NET PROFIT:
PERCENT GAIN:
TOTAL TRADES:
W INNING:
LOSING:
CURRENT POSITION:
Per inserire il nostro sistema premiamo New e, nel system editor, scriviamo il nome del
sistema da realizzare, in questo caso TraderLab 2 medie mobili.
Una volta inserito il nome del sistema buona norma, anche se non obbligatorio farlo,
scrivere nelle note la funzionalit del sistema e con che criteri si procede alla verifica dei
risultati.
Questa descrizione risulter molto utile in un secondo momento quando riprenderemo in
mano i nostri studi senza ricordarci come, e con che idea di partenza, avevamo creato un
sistema.
Nel caso delle due medie mobili, come descrizione, inseriamo le condizioni in presenza
delle quali il nostro sistema debba vendere o comperare:
Acquista (buy) quando la media mobile veloce esponenziale perfora verso lalto quella
lenta esponenziale, vendi (sell) quando la media mobile veloce perfora verso il basso la
media mobile lenta .
121
= letteralmente quando.
MOV
OPT1
= variabile d'ottimizzazione 1.
>
= maggiore.
OPT2
= variabile d'ottimizzazione 2.
Ora inseriamo le condizioni nelle quali il sistema chiude la posizione aperta ovvero
quando la media mobile veloce perfora, verso il basso, la media mobile lenta.
122
Nelle opzioni Enter Short e Close Short non inseriamo nessuna condizione in quanto il
sistema non prevede vendite allo scoperto.
123
15 Fino a pochi anni fa, oltre allelevato costo delle macchine, non esisteva un software che permettesse di compiere
delle ottimizzazioni, quindi solo gli operatori che disponevano di conoscenze nel campo della programmazione erano in
grado di utilizzare i calcolatori elaborando personalmente i programmi necessari.
A questo punto, selezionando prima OPT1 e poi OPT2 e premendo Edit possibile
inserire i parametri dellottimizzazione.
DESCRIPTION
MINIMUM
MAXIMUM
STEP
124
125
Nel nostro caso ricerchiamo lincrocio tra due medie compreso tra 5-25 per opt1 (media
veloce) e 26-100 per opt2 (media lenta). Lo step 1 cio testiamo tutte le frequenze
comprese nellintervallo.
La stessa operazione, ovviamente con valori diversi, va fatta per la media veloce. Per
confermare i parametri impostati cliccate sul bottone "Ok".
126
INACTIVITY
MAX LOSS
PROFIT TARGET
TRAILING
127
Breakeven
Questo stop uno dei pi utilizzati: letteralmente significa punto di pareggio . La sua
funzione di proteggere linvestimento chiudendo loperazione nel momento in cui si
verificano perdite tali da portare il capitale ad un valore inferiore a quello iniziale.
possibile stabilire un Floor Level, ovvero un valore nel quale disabilitato lo stop.
Questo parametro, che pu essere definito in percentuale o in valore, serve per impedire
che la funzione di stop entri in azione appena la posizione viene aperta poich le
commissioni generano subito una perdita.
Le voci disponibili sono:
Positions
Si imposta lo stop nelle posizioni al rialzo, al ribasso o entrambe.
Longs:
Shorts:
Method
Metodo di calcolo dello stop.
Percent:
Points:
Parameters
Valore nel quale disabilitato lo stop.
Floor Level:
128
Inactivity
Questo Stop entra in funzione quando il nostro sistema non genera un cambio di trend,
ritenuto soddisfacente, in una determinata unit di tempo. possibile definire sia il cambio
minimo del trend, in percentuale o in valore assoluto, che il periodo nel quale deve
avvenire loscillazione.
Se, ad esempio, il Minimum Change viene definito in 10% e il numero di periodi 50, lo
stop entrer in funzione se non si verificher un cambio di almeno +/- 10% in 50 periodi
(giorni, settimane, mesi....).
Le voci disponibili sono:
Positions
Si imposta lo stop nelle posizioni al rialzo, al ribasso o entrambe.
Longs:
Shorts:
Method
Metodo di calcolo dello stop.
Percent:
Points:
Parameters
Parametri dello stop.
Minimum Change:
Periods:
129
Max Loss
Letteralmente significa massima perdita : questo stop permette di definire, a priori, la
massima perdita sopportabile prima di chiudere una posizione. possibile specificare il
metodo di calcolo e lammontare della perdita.
Supponendo di acquistare un titolo a 10.000 con maximum loss 5% se il prezzo del titolo
scende ed arriva a chiudere sotto 9.500 [10.000 - 500 (5%)] loperazione viene chiusa in
perdita.
Le voci disponibili sono:
Positions
Si imposta lo stop nelle posizioni al rialzo, al ribasso o entrambe.
Longs:
Shorts:
Method
Metodo di calcolo dello stop.
Percent:
Points:
Parameters
Parametri dello stop.
Maximum Loss:
130
Profit Target
Questo stop permette di definire lammontare di guadagno che fa chiudere la posizione.
Se impostiamo Profit Target 10% il nostro sistema chiuder la posizione quando i prezzi
incrementano del 10%.
Nella realt questo tipo di stop viene raramente usato poich uno dei capisaldi dellanalisi
tecnica quello di far correre i profitti e di tagliare le perdite: non molto utile limitare il
potenziale guadagno di una operazione!
Le voci disponibili sono:
Positions
Si imposta lo stop nelle posizioni al rialzo, al ribasso o entrambe.
Longs:
Shorts:
Method
Metodo di calcolo dello stop.
Percent:
Points:
Parameters
Parametri dello stop.
Profit Target:
stop
131
Trailing
Il trailing stop funziona come lo stop Maximum Loss solo che viene aggiornarlo giorno per
giorno se l'azione sale. Facciamo un esempio.
Supponiamo di comprare delle ENI a 10 Euro con stop loss iniziale a 9,5 e trailing stop del
5%. Nei giorni successivi possono accadere due cose:
a) L'Eni continua a scendere ed arriva a chiudere sotto 9,5 Euro e quindi il giorno
successivo va venduta e l'operazione chiusa in perdita;
b) L'Eni sale e arriva a chiudere a 10,2 Euro. A questo punto va calcolato il valore del
trailing stop togliendo il 5% a 10,2 cio 9,69, il nuovo valore da applicare per lo stop.
Il trailing stop si aggiorna solo quando il prezzo calcolato superiore all'ultimo stop loss.
MetaStock permette di definire anche il periodo nel quale lo stop controlla le perdite. Se,
ad esempio, impostiamo questo stop con Profit Risk 10% e periods 50, la nostra posizione
sar automaticamente chiusa quando il sistema genera una perdita del 10% in 50 periodi.
Le voci disponibili sono:
Positions
Si imposta lo stop nelle posizioni al rialzo, al ribasso o entrambe.
Longs:
Shorts:
Method
Metodo di calcolo dello stop.
Percent:
Points:
Parameters
Parametri dello stop.
Profit Risk:
Periods:
132
DELAY:
COMMISSIONS:
ENTRY:
commissioni in ingresso
EXIT:
commissioni in uscita
POSITION:
EQUITY:
133
possibile definire il prezzo sul quale testare il sistema, grazie al campo trade price,
scegliendo tra apertura, minimo, chiusura o massimo, la quantit delle commissioni da
pagare (commissions), il capitale iniziale (initial equity), loperativit in tempo reale o per il
giorno successivo (delay).
OTHER
134
Una volta impostati tutti i parametri possibile lanciare il system tester. Apparir un menu
che permette di definire la priorit da assegnare al calcolo del sistema (execution priority)
e di visualizzare, in tempo reale, i risultati del test.
INVALID TESTS
PERCENT COMPLETE
ELAPSED HOURS
tempo trascorso
tempo residuo
BEST GAIN/LOSS
W ORST GAIN/LOSS
guadagno / perdita
LAST GAIN/LOSS
EXECUTION PRIORITY
Una volta completato il test appare il grafico con lequity line e le frecce che mostrano
graficamente dove il sistema ha comperato e dove ha venduto. Le frecce e lequity si
riferiscono al test migliore.
135
STATUS
NET PROFIT
profitto netto
PERCENT GAIN
profitto in percentuale
TOTAL TRADERS
W INNING
LOSING
AVG W IN/AVG LOSS avg win si calcola sommando il guadagno delle operazioni positive e
dividendolo per il numero delle operazioni effettuale. Analoga
Copia ad uso personaleSig. Manni Gilberto Via G. Gianoli, 12 23100 Sondrio
Copyright 1999 TraderLab Multimedia S.r.l. - Tutti i diritti riservati - Divieto di distribuire a terze persone
136
procedura per avg loss. Il valore delle indicazioni dipende dal numero
d'operazioni effettuate e dal rapporto tra il numero d'operazioni in utile
ed in perdita.
OPT 1
variabile d'ottimizzazione 1
OPT 2
variabile d'ottimizzazione 2.
Deciso il report da visualizzare basta cliccare Reports per accedere a numerose opzioni.
La finestra System Report permette di visualizzare i risultati con le seguenti opzioni:
RESULTS
TRADERS
EQUITY
SYSTEM
137
RESULTS
Questo box visualizza una serie di voci utili per valutare un singolo test nel dettaglio. Sono
presentate diverse voci che permettono di valutare il test.
Le voci sono:
TOTAL NET PROFIT
profitti totali
PERCENT GAIN/LOSS
INITIAL INVESTMENT
investimento iniziale
chiude
INTEREST EARNED
CURRENT POSITION
BUY/HOLD PROFIT
performance
posizione
ottenibile
entrando
mantenendo
la
mantenendo
la
DAYS IN TEST
ANNUAL BUY/
HOLD PERCENT GAIN/LOSS
COMMISSION PAID
138
AVERAGE W IN/
AVERAGE LOSS RATIO
AVERAGE W IN
LARGEST W IN
AVERAGE LENGHT OF W IN
AVERAGE LOSS
LARGEST LOSS
PROFIT/LOSS INDEX
REWARD/RISK INDEX
BUY/HOLD INDEX
139
TRADES REPORT
Questo box visualizza la lista delle operazioni effettuate e ne presenta il dettaglio.
numero delloperazione
TRADE TYPE
ENTRY DATE
CLOSE DATE
PROFIT/LOSS
MAE
140
EQUITY REPORT
Questo box visualizza landamento del capitale impiegato nel test.
numero di barre
DATE
data
ENDING POSITION
CLOSE (ETC.)
CURRENT EQUITY
valore dellequity
CHANGE IN EQUITY
PLOT EQUITY
stampa
INSPECT
Premendo INSPECT si attiva il box Trade Detail Report che presenta un report dettagliato
su ogni operazione, come mostrato nella figura successiva.
141
DAYS IN TRADE
TRADE TYPE
BARS IN TRADE
ENTRY DATE
ENTRY PRICE
prezzo di ingresso
ENTRY COMMISSION
commissioni in ingresso
CLOSE DATE
CLOSE PRICE
prezzo di uscita
CLOSE COMMISSION
commissioni in uscita
EQUITY AT ENTRY
EQUITY AT CLOSE
PROFIT OR LOSS
perdita o profitto
PERCENT PROFIT
142
SYSTEM PAGE
Lultimo dei box report System Page. Si tratta di un riepilogo delle regole operative, delle
variabili e dei settaggi del sistema.
Le voci possono essere cambiate agendo nel menu System Tester (icona
Options e Edit.
) alle voci
Enter Long
Close Long
OPT (1,2,3,etc)
variabile di ottimizzazione
Initial Equity
Positions
Trade Price
Trade Delay
Entry Commission
commissioni in entrata
Exit Commission
commissioni in uscita
Interest Rate
tasso di interesse
Margin Req.
143
CAPITOLO SETTIMO:
LEXPLORER DI METASTOCK
Introduzione
Oltre a permettere la costruzione di indicatori e sistemi automatici di trading, MetaStock
fornisce la possibilit di esplorare automaticamente lo storico della nostra banca dati al
fine di trovare quei titoli che rientrano in condizioni che possiamo determinare.
Con explorer possibile selezionare i titoli che rispondono a determinate condizioni (ad
esempio elencare tutti i titoli che sono sopra la media mobile a 200 periodi), creare delle
liste e confrontare i titoli. possibile costruire oltre 1000 diversi explorer.
Per attivare Explorer basta cliccare licona
, o premere i tasti Ctrl+E, o ancora agire
nel menu Tools\Explorer. La mascherina dellexplorer simile a quella del System Editor.
144
7.1 LExplorer
Explorer presenta sei colonne nominate da Column A a Colum F con una colonna extra,
chiamata Filter. Ogni colonna pu contenere formule o variabili, nellopzione Col. Name va
inserito il nome della colonna.
Una volta impostate le condizioni di ricerca nelle colonne, possibile inserire nella
colonna Filter delle condizioni che devono verificarsi affinch lazione sia inserita nella
lista (ad esempio pu essere richiesto che la colonna A sia maggiore della colonna B o
che la colonna C sia maggiore di 50.
145
Cliccare New
146
147
Usando tale funzione possiamo quindi filtrare, da tutti i titoli precedentemente selezionati,
solo quelli che corrispondono ad una particolare condizione che ci interessa.
Ad esempio se nel campo Filter noi inseriamo la seguente formula:
(MACD() > Mov(MACD(),9,S))
L'explorer visualizzer in un report tutti i titoli dove il valore del MACD maggiore del
valore della media mobile sul MACD a 9 giorni di tipo semplice.
Visualizzando inoltre, nelle varie colonne, i valori degli indicatori o delle formule inserite in
fase di costruzione dell'explorer stesso, ossia:
Security Name:
Chiu.
MACD
RSI
Mov
Stoch.
ROC
Ticker
Folder
148
149
Menu Rejects
In questo menu viene riportato l'esito di tutti i titoli filtrati, cio ci segnala gli eventuali titoli
che hanno riscontrato dei problemi durante l'esecuzione dell'Explorer.
150
Menu Exploration
In questo menu viene riassunto il contenuto dell'intero Explorer, riportando in dettaglio
tutte le varie voci:
EXPLORATION NOTES:
COL. A - COL. F
FILTER:
FILTER ENABLED:
PERIODICITY:
RECORDS REQUIRED:
151
CAPITOLO OTTAVO:
EXPERT ADVISOR
Introduzione
Lo strumento di MetaStock, denominato Expert Advisor, letteralmente consigliere
esperto , in grado di fornire utili indicazioni per linterpretazione di un grafico, secondo le
regole dellanalisi tecnica. Si tratta di uno strumento di facile utilizzo per l'utente, in
quanto, a differenza di un oscillatore, non richiede la conoscenza specifica delle regole
dellanalisi tecnica, ma riesce a fornire, in modo diretto e totalmente autonomo, delle vere
e proprie indicazioni operative.
Tali indicazioni possono prendere forma di brevi commenti, denominati Commentary ,
costituiti normalmente da una ventina di righe di testo descrittivo; le altre tipologie di
indicazioni operative si manifestano con lutilizzo di una simbologia piuttosto varia, che
spazia dalle barre colorate, denominate Highlights , ad una specifica segnalazione
nellangolo in basso a destra del grafico, detto the Expert Corner , fino ad una vera e
propria fascia, al di sotto del grafico, che riporta consigli operativi, Ribbon , ed infine con
simbologia sul grafico stesso.
Questo tipo di servizio informativo pu essere utilizzato nelle versioni predefinite, che
sono incluse nel pacchetto MetaStock, oppure possono essere acquistati elementi
addizionali da Equis o da altri fornitori: ad esempio Equis include generalmente nel
pacchetto MetaStock degli experts sugli oscillatori pi comuni. Un altro tipo di utilizzo
consiste nella creazione autonoma, da parte dellutente, di specifici Experts, che possono
riflettere in termini sistematici le specifiche esigenze danalisi dellutente.
possibile, ad esempio, stabilire che per valori dei prezzi di chiusura superiori alla media
mobile a 191 giorni le barre di prezzo devono colorarsi di verde, mentre devono essere
azzurre nel caso opposto.
Nelle spiegazioni ed esemplificazioni che seguiranno si affronter il pi comune approccio
agli experts predefiniti a disposizione dellutente; la creazione di experts personali,
richiedendo tra laltro la conoscenza di base del linguaggio delle formule di MetaStock,
verr accennata in modo completo ma sintetico nella parte finale.
152
c)
Selezionate una delle voci possibili, ad esempio Equis Relative Strength Index ,
dalla finestra di dialogo e cliccate sul pulsante ATTACH: apparir una freccia a
sinistra della voce prescelta. Per applicare al grafico l'expert, cliccate CLOSE.
d)
153
154
f)
Al di sopra del grafico appare una finestra di commento per lo strumento prescelto,
in questo caso loscillatore Relative Strength Index .
Unaltro metodo per ottenere gli stessi risultati, proposto qui di seguito:
g)
Posizionate il cursore nella zona del grafico; cliccando il tasto destro del mouse
apparir un menu a tendina, nel quale sceglierete Expert Advisor e
successivamente Attach .
k)
155
Copy: crea una copia dellesperto selezionato. Lutilit permette di creare un esperto
personalizzato, con caratteristiche simili ad un esperto gi esistente.
Delete: cancella l'esperto che avete selezionato.
Print: stampa i nomi o le formule degli esperti a disposizione, accedendo alla finestra
d'impostazione della stampante.
Organize: evidenzia la finestra di dialogo Formula Organizer Wizard dalla quale
possibile importare/esportare trading system, esplorazioni, indicatori personalizzati ed
esperti. Si utilizza, solitamente, quando si acquistano pacchetti software aggiuntivi.
Attach/Detach/Commentary/Close: di queste funzioni si gi parlato nella precedente
sezione. Posso solamente aggiungere che MetaStock salva in modo automatico gli
esperti che sono inseriti in un grafico, di modo che alla sucessiva apertura del grafico si
ottengono indicazioni operative aggiornate.
New. Visualizza la finestra di dialogo Expert Editor , dalla quale si possono creare nuovi
esperti personalizzati. Per elementi pi dettagliati si rinvia alla prossima sezione.
156
157
CAPITOLO NONO:
IL DOWNLOADER
Introduzione
Il DownLoader il programma fornito con MetaStock che permette laggiornamento, la
gestione e la manipolazione dei file in formato MetaStock.
Linterfaccia e lutilizzo sono intuitivi; una volta lanciato, il programma si presenta come
segue:
dei menu, una barra strumenti in alto (toolbar) e la barra di stato in basso (status bar).
158
N.B MetaStock un programma americano. Nel foglio di lavoro bisogna quindi tenere
presente che il separatore delle migliaia identificato con la virgola (,) mentre quello
decimale con il punto (.). Per inserire manualmente i dati in maniera corretta bisogna
quindi settare tali valori nelle impostazioni internazionali di Windows 95/98 (Risorse del
computer pannello di controllo impostazioni internazionali numeri - separatore
decimale segno raggruppamento cifre).
159
160
Creazione di un Composite
Un composite un titolo creato combinando due diversi titoli. Il composite la risultante di
unoperazione matematica (somma, sottrazione, divisione o moltiplicazione) sulle serie
storiche dei due titoli. Ad esempio, se vogliamo creare un composite, dato dalla divisione
del prezzo dellindice MibTel con il valore del dollaro statunitense, bisogna selezionare il
MENU FILE, NEW e infine COMPOSITE. La videata che comparir la seguente:
161
Apertura di un Titolo
Sempre dal MENU FILE, con l'opzione OPEN, si pu aprire il foglio di lavoro relativo ad un
titolo della banca dati. possibile aprire un titolo anche cliccando sull'icona OPEN
Una volta aperto il foglio di lavoro, il MENU FILE render disponibili anche le seguenti
opzioni:
CLOSE: chiudi il foglio di lavoro (se sono state fatte delle variazioni, prima della chiusura
viene chiesto se si vogliono salvare le variazioni effettuate - Save changes to.?)
CLOSE ALL: chiudi tutti i fogli di lavoro aperti;
SAVE: salva il foglio di lavoro aperto;
SAVE ALL: salva tutti i fogli di lavoro aperti;
CHANGE SECURITY: apri il foglio di lavoro relativo al titolo successivo (next) o al titolo
precedente (previous) possibile cambiare titolo anche cliccando sulle icone
PAGE SETUP: imposta la pagina per la stampa;
PRINT PREVIEW: anteprima di stampa;
PRINT: stampa
EXIT: esce dal programma.
In basso vengono altres evidenziati gli ultimi titoli che sono stati aperti.
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Copiare un titolo
Con il comando copy possibile copiare uno o pi titoli da una cartella ad un'altra. Tenuto
conto della particolare struttura degli archivi di MetaStock, non possibile copiare i file
fra cartelle con i normali comandi di Windows ma bisogna utilizzare l'apposito comando
del DownLoader. Bisogna innanzitutto selezionare il titolo o i titoli da copiare; con il
pulsante BROWSE si ricercano nelle sottocartelle i titoli da copiare (per selezionare pi titoli
basta utilizzare i tasti CTRL o SHIFT).
Nella finestra di selezione del comando COPY possibile impostare due ulteriori opzioni:
COPY SMART CHART: copia anche il "grafico di lavoro";
DELETE SOURCE SECURITY: cancella il titolo nella cartella di origine.
OK per confermare il tutto.
169
Cancellare un titolo
Con il comando DELETE si possono cancellare dei titoli (securities) dalla banca dati o delle
date (data) all'interno dello storico di uno o pi titoli.
Per cancellare dei titoli basta scegliere la voce DELETE - SECURITIES: viene cos proposta la
solita maschera di scelta dei titoli.
La procedura per cancellare delle date la stessa: si sceglie la voce DELETE - DATA e
viene proposta la maschera di scelta dei titoli sui quali operare. Una volta scelti i titoli, con
il pulsante DELETE viene chiesta una data di riferimento e se si vogliono cancellare i dati
prima (BEFORE DATE) o dopo (AFTER DATE) tale data. OK per confermare.
170
Scegliere il titolo di origine (BROWSE permette di andarlo a cercare nella cartella di origine
- SOURCE FOLDER), specificare il titolo di destinazione (BROWSE per cercare nella cartella di
destinazione - DESTINATION FOLDER). Per unire le due serie storiche, selezionare il bottone
MERGE. La serie storica del titolo di destinazione verr integrata con i dati della serie
storica del titolo di origine. Con il pulsante OPTIONS possibile specificare come gestire i
file oggetto dell'operazione:
Per accedere alla voce MERGE:
1. Selezionare il MENU TOOLS
2. Cliccare la voce MERGE
Una volta cliccata la voce MERGE sono disponibili le seguenti opzioni nella nuova
schermata.
KEEP SOURCE:
KEEP DESTINATION:
KEEP BOTH:
DELETE SOURCE SECURITY:
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FILE LOCATIONS: va specificata la cartella (WORKING FOLDER) dove sono localizzati i file del
DownLoader (viene proposta in automatico quando si installa il programma).
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176
Nel MENU ADJUST sono presenti tre voci, utilizzate esclusivamente per effettuare delle
operazioni sulle serie storiche. Nei paragrafi seguenti verranno spiegate nel dettaglio
queste funzioni.
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MANUAL Adjust: nel caso si debba inserire manualmente un fattore di rettifica. Tale
funzione serve quando vengono effettuate delle operazioni sul capitale (aumenti di
capitale) a seguito dei quali bisogna rettificare la serie storica per avere dei valori
omogenei.
180
Il MENU WINDOW permette di disporre ordinatamente i vari fogli di lavoro aperti. possibile
scegliere come ordinarli:
CASCADE: sovrapposti;
TILE: affiancati;
ARRANGE ICONS: ordina le icone dei file aperti;
Nella parte bassa vengono evidenziati i nomi dei file aperti; selezionando ogni singola
voce verr riportato in primo piano il grafico relativo.
181
APPENDICE A:
INDICATORI E OSCILLATORI
Introduzione
In questa appendice abbiamo inserito una breve descrizione operativa dei principali
indicatori e oscillatori presenti in MetaStock. La spiegazione necessariamente ridotta
all'essenziale, anche perch la maggior parte degli indicatori hanno solamente tre tipi di
interpretazione, il taglio dello zero, la divergenza con i prezzi e lo studio delle zone di
ipercomprato e ipervenduto.
INDICE
GLI OSCILLATORI
ACC/SWING INDEX
ACCUMULATION / DISTRIBUTION
AROON
AVERAGE TRUE RANGE
BOLLINGER BANDS
CCI EQUIS
CCI STANDARD
CHAIKIN A/D OSCILLATOR
CHAIKIN MONEY FLOW
CHANDE MOMENTUM OSCILLATOR
COMMODITY SELECTION
CORRELATION
DEMA
DEMAND INDEX
DETRENDED PRICE OSCILLATOR
DIRECTIONAL MOVEMENT
DYNAMIC MOMENTUM INDEX
EASE OF MOVEMENT
ENVELOPE
FORECAST OSCILLATOR
FOURIER TRANSFORM
HERRICK PAYOFF INDEX
INERTIA
INTRADAY MOMENTUM INDEX
KLINGER OSCILLATOR
LINEAR REGRESSION INDICATOR
LINEAR REGRESSION SLOPE
MACD
MARKET FACILITATION INDEX
MASS INDEX
MEDIAN PRICE
MESA SINE W AVE
MOMENTUM
MONEY FLOW INDEX
MOVING AVERAGE
NEGATIVE VOLUME INDEX
ON BALANCE VOLUME
OPEN INTEREST
OPTION DELTA
OPTION EXPIRATION
OPTION GAMMA
OPTION LIFE
OPTION PRICE
OPTION THETA
OPTION VEGA
OPTION VOLATILITY
PARABOLIC SAR
PERFORMANCE
POLARIZED FRACTAL EFFICIENCY
POSITIVE VOLUME INDEX
PRICE CHANNEL
PRICE OSCILLATOR
PRICE ROC
PRICE VOLUME TREND
PROJECTIONS BANDS
PROJECTION OSCILLATOR
Q-STICK
R-SQUARED
RANDOM W ALK INDEX
RANGE INDICATOR
RELATIVE MOMENTUM INDEX
RELATIVE STRENGHT COMPARATIVE
RELATIVE STRENGHT INDEX
RELATIVE VOLATILITY INDEX
SPREAD
STANDARD DEVIATION
STANDARD ERROR
STANDARD ERROR BANDS
STOCHASTIC MOMENTUM INDEX
STOCHASTIC OSCILLATOR
SWING INDEX
TEMA
TIME SERIES FORECAST
TRADE VOLUME INDEX
TRIX
TYPICAL PRICE
ULTIMATE OSCILLATOR
VERTICAL HORIZONTAL FILTER
VOLATILITY (CHAIKIN'S)
VOLUME
VOLUME OSCILLATOR
VOLUME R.O.C.
W EIGTED CLOSE
W ILDER'S SMOOTHING
W ILLIAMS' %R
W ILLIAMS' ACC/DIST
ZIG-ZAG
182
183
Gli Oscillatori
Gli oscillatori hanno molteplici funzioni ma, essenzialmente, servono per dare
un'immagine pi nitida dell'azione del mercato; sono abbastanza facili da interpretare e
costruire, anche se le varianti dei classici oscillatori sono pressoch infinite.
Le indicazioni fornite dagli oscillatori sono molto attendibili quando il valore degli oscillatori
vicino ai punti estremi della banda di oscillazione. Il mercato si dice in ipercomprato
quando l'indicatore oscilla nell'area estrema verso l'alto, ipervenduto nel caso opposto. Il
superamento della linea mediana pu altres fornire un'indicazione significativa riguardo
alla direzione del movimento dei prezzi. Una divergenza fra l'andamento dell'oscillatore ed
i prezzi, specialmente quando l'oscillatore si trova nelle zone di ipercomprato o
ipervenduto, fornisce segnali di allarme generalmente affidabili.
Anche sugli oscillatori possono essere tracciate trendlines, supporti, resistenze e
formazioni grafiche.
184
185
Acc/Swing Index
Accumulation Swing Index una cumulata dello Swing Index (vedi Swing Index);
richiede il valore di apertura per essere plottato.
La rottura segnalata, dall'Accumulation Swing Index, con il superamento del minimo
(massimo) precedentemente registrato.
Accumulation / Distribution
un semplice indicatore prezzo/volume; la sua logica quella di cogliere la natura dei
movimenti IntraDay dei prezzi, indagando se si di fronte ad una fase di accumulazione,
cio ad un momento di pausa che preluda ad un nuovo movimento verso lalto dei prezzi,
o di distribuzione, a cui evidentemente far seguito una pronunciata correzione.
In pratica, ci che si va ad aggiungere alla misura del giorno precedente una frazione
avente al denominatore il range del prezzo (massimo meno minimo) e al numeratore la
differenza fra (chiusura meno minimo) e (massimo meno chiusura); il tutto ponderato per
gli scambi fatti segnare in giornata. Il risultato che si potr trarre il seguente: nelle
giornate di accumulazione i prezzi si posizioneranno nella parte alta del range, nei
pressi del massimo (cosicch il numeratore della frazione avr un valore positivo) e si
registrer un buon andamento dei volumi: lA/D crescer e forse anche sensibilmente.
Nelle giornate di distribuzione, invece, i prezzi mostreranno una tendenza a stagnare
verso il basso, presso i minimi: i volumi in questo caso daranno la misura - pi o meno
netta - della distribuzione in corso.
Aroon
Questo indicatore, sviluppato da Tushar Chande, prende il nome da un termine sanscrito
che significa la prima luce dellalba o il passaggio tra il giorno e la notte . Lindicatore
Aroon permette di anticipare i cambiamenti di trend del prezzo di un titolo attraverso la
misurazione del numero di giorni intercorsi, tra il pi recente massimo e il pi recente
minimo, nel periodo preso in esame (time periods - il parametro richiesto per calcolare
l'indicatore). Questo indicatore si presenta con due linee distinte: una indica il numero di
giorni passati dal pi recente massimo negli ultimi x giorni (il cosiddetto Aroon Up ) e,
laltra ( Aroon Down ) fa riferimento al pi recente minimo negli ultimi x giorni.
Il valore assunto da Aroon Up e Aroon Down oscilla tra 0 e 100. Se il titolo fa un nuovo
massimo negli ultimi x giorni, Aroon Up sar uguale a 100, mentre se fa un nuovo minimo
Aroon Down sar uguale a 100.
Se nel periodo in questione non si sono formati nuovi massimi Aroon Up sar uguale a 0;
se non si sono formati nuovi minimi Aroon Down sar uguale a zero.
Un segnale di notevole forza ascendente lo si avr quando Aroon Up raggiunger il valore
100, cos come se permarr nel range alto, cio tra i valori 70 e 100, unitamente ad una
permanenza del plot Aroon Down tra 0 e 30.
Analogamente verr generato un segnale di debolezza quando Aroon Down raggiunger
la fascia alta del grafico, con Aroon Up tra 0 e 30.
Qualora si riscontrasse un incrocio dei plot, avremo un segnale di forza se Aroon Up
salir sopra Aroon Down e di debolezza nel caso inverso.
186
Bollinger bands
Inizialmente si avevano degli approcci abbastanza rudimentali, che consistevano in due
medie mobili shiftate (cio spostate verso lalto o verso il basso) di una percentuale fissa,
di solito +/- 4%. Successivamente questa tecnica fu perfezionata da Mark Chaikin, che
intu che era opportuno impiegare percentuali diverse di spostamento, in modo da
contenere comunque, allinterno delle bande, la maggior parte dei prezzi fatti segnare, e
ad ogni modo occorreva tener conto delle diverse condizioni di mercato che si
presentavano.
In seguito questa evoluzione fu portata avanti da John Bollinger, legando lampiezza
delle bande direttamente alla volatilit, e in particolare a una sua precisa misura: la
deviazione standard (o scarto quadratico medio) che una misura statistica della
variabilit di una serie storica, ottenuta dalla radice quadrata di una particolare misura
della dispersione di valori intorno ad un valore caratteristico (radice quadrata della
varianza).
Quindi la varianza la somma dei quadrati delle differenze di ciascun valore di una serie
storica, rispetto al valore medio (x), rapportata al numero di valori componenti la serie; la
deviazione standard invece la radice quadrata della varianza.
In questo modo si dispone di uno strumento che si modifica automaticamente al variare
delle condizioni di mercato soddisfacendo cos lesigenza di catturare le variabili che
hanno fatto la fortuna dellapproccio fondamentale e di trasferirle nellapproccio tecnico (si
pensi per esempio alle modifiche che subiscono certi trading system al variare dei tassi
dinteresse).
CCI Equis
Lindicatore CCI Equis semplicemente il CCI utilizzato nelle vecchie versioni del
MetaStock. Si rimanda pertanto il lettore allindicatore CCI (detto anche CCI
Standard ), dato che linterpretazione la medesima.
Copia ad uso personaleSig. Manni Gilberto Via G. Gianoli, 12 23100 Sondrio
Copyright 1999 TraderLab Multimedia S.r.l. - Tutti i diritti riservati - Divieto di distribuire a terze persone
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CCI Standard
Il Commodities Channel Index un indicatore sviluppato da Donald Lambert e apparso
per la prima volta su Futures Magazine nellottobre 1980. Come il nome suggerisce,
stato sviluppato prettamente per i mercati futures (particolarmente quello delle merci)
onde ricercare e sfruttare la caratteristica ciclicit che li contraddistingue, ma va bene
anche per i mercati azionari e obbligazionari.
La formula su cui si basa comprende alcuni elementi innovativi, che hanno contribuito a
rendere il CCI un indicatore veramente originale:
prende in considerazione la volatilit, rappresentata dalla deviazione standard (il
rovescio della medaglia dato dal fatto che in presenza di fasi laterali di mercato,
soggetto a repentini crolli o sbalzi, allorch il trend intraprende una direzione ben
precisa);
il dato considerato nel calcolo non il semplice prezzo di chiusura, bens il typical price,
ottenuto dividendo per tre la somma del minimo, del massimo e della chiusura: si
impiega cos un dato presumibilmente pi significativo dellultimo prezzo fatto segnare;
bench la sua natura non sia quella di un threshold indicator (cio di un oscillatore che
si muove allinterno di fasce predefinite, similmente a quanto si verifica per lRSI o lo
Stocastico), Lambert lo ha ridotto a questi termini, impiegando nel calcolo una costante,
pari a 0,015, grazie alla quale lindicatore rimane ingabbiato allinterno della fascia 100/+100 per il 70 - 80% del tempo.
In sintesi, il CCI cos ottenuto:
Typical Price - moving average (TP)
0,015 x deviazione standard (TP)
La media mobile impiegata pu essere semplice o esponenziale. Il MetaStock le
propone entrambe; rileviamo peraltro come Lambert scelse espressamente una media
semplice, che presentava a suo avviso il vantaggio di non essere influenzata dai dati
remoti, tutto a vantaggio della credibilit dellindicatore.
Le modalit di impiego del CCI proposte da Lambert erano le seguenti:
utilizzare unampiezza temporale pari ad un terzo del ciclo dominante il titolo;
i segnali operativi sono forniti dallattraversamento delle fasce estreme: si apriranno
posizioni long quando il CCI superer +100, per chiuderle quando il CCI ritorna
allinterno della fascia tipica di oscillazione; si intraprendono posizioni short quando il
CCI rompe verso il basso -100, per chiuderle quando lindicatore supera dal basso il
predetto livello;
nessuna operazione viene intrapresa quando il CCI naviga fra -100 e +100.
188
189
si usano sia dati per giornate in rialzo che in ribasso al numeratore, misurando perci
direttamente il momentum;
i calcoli sono fatti su dati assoluti, non mediati, pertanto forti movimenti di breve
possono palesarsi nella determinazione del valore di questo oscillatore.
la scala utilizzata va da 100 a +100, permettendo cos di vedere cambiamenti nel
momentum usando la linea dello zero.
Commodity Selection
Il Commodity Selection Index stato sviluppato da J. Welles Wilder e presentato
nellormai classico New Concepts in technical trading systems .
Secondo Welles Wilder, la volatilit permette di effettuare una stima del movimento di un
titolo, ma non sempre un titolo in movimento presenta volatilit: un titolo pu salire e
scendere molto lentamente in una direzione e non per questo presentare volatilit.
Lobiettivo del CSI appunto quello di identificare i titoli che presentano le caratteristiche
per compiere uno scatto verso una direzione (non importa quale).
La cosa curiosa che, per adempiere a questo scopo, Wilder ha inserito nella formula
non solo una misura della volatilit, ma anche i margini pagati allintermediario e i costi di
transazione.
La formula comprende infatti lADXR (Average Directional Index Rating), che viene
moltiplicato per lAverage True Range e per un valore che a sua volta il prodotto di due
fattori, comprensivi dei costi di transazione (in valore assoluto), del margine richiesto, di
un fattore di conversione e di una costante.
evidente che questo indicatore non va impiegato come strumento di trading, bens come
metodo per determinare i titoli che presentano la leva maggiore in relazione alla volatilit
implicita e alle caratteristiche dei vari contratti.
anche utile osservare la formazione di picchi su questo indicatore, che spesso
segnalano tempestivamente importanti punti di svolta.
190
Correlation
La relazione che intercorre tra due variabili, una dipendente e laltra indipendente ,
detta CORRELAZIONE. Il coefficiente di correlazione, che varia da 1 a +1, quantifica il
legame tra le due variabili e indica se una modificazione nella variabile indipendente
possa o meno incidere nella variabile dipendente.
Un segno positivo del coefficiente di correlazione vuol significare che la variabile
dipendente si muover nella stessa direzione di quella indipendente: al contrario, un
segno negativo esprimer una divergenza nel trend delle due variabili.
Bisogna per porre attenzione al valore assunto dal coefficiente di correlazione: nel caso
in cui esso fosse nei dintorni dello zero (per esempio +/- 0.10), la correlazione evidenziata
sar debolissima o addirittura inesistente.
Lutilizzo pi importante dellanalisi di correlazione nella sua capacit previsionale. Una
solida base di dati di correlazione pu mostrare quanto un cambiamento nella variabile
indipendente (lindicatore) predica bene un cambiamento della variabile indipendente (il
corso del titolo). Si possono effettuare anche studi di correlazione tra un titolo ed un altro,
oppure tra un indicatore ed un altro.
Ovviamente, per plottare il grafico della correlazione, bisogna disporre di due grafici (due
titoli, due indicatori, un titolo ed un indicatore, etc.). Bisogna selezionare il primo valore
(la variabile dipendente cliccando sopra il grafico); tenendo premuto il tasto SHIFT si
passa a selezionare il secondo valore; si sceglie quindi l'indicatore Correlation dalla lista
degli indicatori e plottarlo sul grafico.
Vengono richiesti i seguenti parametri:
Time periods: i giorni oggetto di analisi;
Forward shift: sempre espresso in giorni, indica di quanto far avanzare il conteggio
dell'indicatore. Questo comporta la possibilit di valutare come, una variazione odierna
della variabile indipendente, verr recepita dalla variabile dipendente fra x giorni.
Dema
L'indicatore DEMA (Double Exponential Moving Average), composto dall'unione tra una
media mobile esponenziale ed una doppia media mobile esponenziale, il tutto al fine di
ridurre il ritardo di cui soffrono le medie.
Il problema dellutilizzazione della media mobile risiede proprio nel suo ritardo rispetto alla
variazione dei prezzi; tale ritardo evidentemente aumenta con laumentare del numero di
giorni considerati per il suo calcolo: DEMA pu essere utilizzata al posto di una normale
media mobile, per sfruttare la sua maggiore reattivit.
Per plottare l'indicatore vengono richiesti i seguenti dati:
time periods: periodi (giorni, settimane o mesi a seconda della tipologia del grafico) sui
quali viene calcolato l'indicatore;
191
Demand index
un indicatore prezzo-volume sviluppato da James Sibbet, editore della pubblicazione
Let's talk Silver and Gold (Sibbet Publications, 61 South Lake Avenue, Pasadena, CA
91101), il cui scopo quello di misurare "artificialmente" l'upside e il downside volume per
i mercati e/o titoli per cui queste statistiche non siano disponibili.
Negli Stati Uniti, infatti, sono seguitissimi gli indicatori di breadth (ampiezza) costruiti
rapportando gli scambi fatti registrare dai titoli che hanno chiuso al rialzo a quelli relativi ai
titoli che hanno chiuso al ribasso. Partendo dall'identificazione della buying pressure e
della selling pressure, si combinano prezzo e volumi in modo da pervenire ad un
indicatore che il pi delle volte si comporta da leading indicator delle tendenze dei corsi.
La premessa alla base del Demand Index infatti quella secondo cui i volumi anticipano i
prezzi.
La costruzione del Demand Index troppo complessa per gli scopi di questa trattazione.
Qui basti ricordare che sarebbero necessarie 21 colonne di un foglio di calcolo e che la
formulazione originaria prevede l'indicatore visualizzato su una scala avente +0 come
massimo, 1 al centro e -0 al minimo. MetaStock, impiega una metodologia di calcolo
leggermente differente, ma il risultato pratico tuttavia non cambia. Ci si trova di fronte ad
un indicatore la cui banda tipica di oscillazione va da -50 a +50; rare sono le letture
superiori al valore assoluto di 50.
192
Directional movement
J. Welles Wilder Jr. ha sviluppato un sistema di tipo quantitativo euristico derivandolo
dallidea che la predominanza della domanda sullofferta (o viceversa) sia identificabile
attraverso losservazione degli incrementi che si registrano tra i valori di massimo e dei
decrementi tra quelli di minimo, periodo dopo periodo.
Cos procedendo si pu dire che, in un determinato arco temporale, la prevalenza degli
incrementi tra i massimi sui decrementi tra i minimi indice della esistenza nel mercato di
una tendenza al rialzo. Ne risulta una serie di algoritmi tra loro legati utilizzabili per:
definire la natura della fase corrente del mercato;
gestire le posizioni sul mercato.
Per sviluppare gli algoritmi occorre introdurre le grandezze necessarie, qui di seguito
descritte: valori di massimo, minimo e chiusura di ogni periodo t .
Le grandezze di base del sistema sono:
1) Escursione significativa (es), una misura della entit del movimento massimo che si
verifica tra due intervalli temporali o della volatilit di un prezzo definita come la
grandezza maggiore tra:
la distanza tra il massimo ed il minimo della seduta (range dei prezzi);
la differenza tra il massimo della seduta in esame ed il prezzo della chiusura di
quella precedente;
la differenza tra la chiusura della seduta precedente ed il minimo di quella in esame.
2) Movimento direzionale positivo (dm+).
3) Movimento direzionale negativo (dm-).
4) Movimento direzionale neutro.
5) Movimento direzionale duplice.
193
Ease of Movement
Questo indicatore discende dagli studi di Richard W. Arms Jr., meglio conosciuto per il
metodo di rappresentazione dei prezzi Equivolume , ed identifica la facilit di movimento
dei prezzi di un titolo. Esso calcolato da:
EMV = Midpoint Move/ Box Ratio
Dove:
Midpoint = (prezzo max di oggi + prezzo min di oggi)/2 (prezzo max ieri + prezzo min
ieri)/2
e:
Box Ratio = Volume/( prezzo max di oggi prezzo min di oggi)
Sulla base di ci si pu affermare che lindicatore in questione produrr un segnale di
acquisto non appena superer la linea dello zero, indicando infatti una probabile crescita
del corso del titolo. Analogamente ci sar un segnale di vendita non appena lindicatore
cadr sotto la linea dello zero.
Envelope
Una busta (envelope) cosituita da due medie mobili, una spostata verso lalto e laltra
verso il basso. La logica di utilizzazione delle stesse identica alle bande di Bollinger,
pertanto le due medie identificheranno un range normale di variazione dei prezzi di un
titolo: non appena esso superer il limite superiore si avr un segnale di vendita, mentre
un segnale di acquisto si avr non appena si sar sforato il limite inferiore.
Forecast oscillator
Questo oscillatore, sviluppato da Tushar Chande, unestensione degli indicatori basati
sulla regressione lineare.
Esso permette di visualizzare in forma grafica la differenza percentuale tra il prezzo
probabile (cio generato da una retta di regressione lineare costruita su x-periodi, in
inglese forecast) ed il prezzo reale, pertanto sar maggiore di zero quando il prezzo
probabile strettamente superiore a quello effettivo.
Nellutilizzazione di questo oscillatore Chande suggerisce di plottare una trigger-line
delloscillatore, costruita da una media mobile a 3 giorni delloscillatore stesso, per meglio
identificare cambiamenti repentini del trend.
In generale, prezzi effettivi costantemente sotto i prezzi probabili suggeriscono prezzi
ancora in discesa per il futuro, mentre prezzi reali costantemente maggiori indicheranno
una buona probabilit di crescita del trend.
194
Fourier Transform
La trasformata di Fourier una funzione tipicamente utilizzata in problemi di carattere
ingegneristico: essa tende ad identificare dei cicli allinterno di un set finito di dati ordinati
temporalmente.
Evidentemente i prezzi di un titolo hanno spesso un trend, per cui necessario passare
questi dati al setaccio , tramite una funzione che il MetaStock utilizza prima di applicare
la trasformata di Fourier.
Questa funzione mostra perci un indicatore (detto indicatore FFT) che evidenza le
lunghezze di tre cicli predominanti e la loro forza relativa (cio la loro ampiezza), dal pi al
meno significativo. Pi lindicatore rimane ad una specifica lunghezza di ciclo, pi
predominante nei dati analizzati.
Una volta che si evidenziata la lunghezza del ciclo predominante, essa pu essere
utilizzata come parametro di riferimento per altri indicatori, come la media mobile: baster
plottare la media mobile di un numero di giorni dimezzato rispetto alla lunghezza del ciclo
predominante.
Inertia
Lindicatore di inerzia stato sviluppato da Donald Dorsey, che vuole con questo
strumento evidenziare il trend di un determinato titolo. Questo indicatore utilizza la
volatilit e la direzione di movimento dei prezzi del titolo. La volatilit misurata da Dorsey
con lRVI, il Relative Volatility Index, per cui lInertia non che un RVI attenuato grazie ad
una regressione lineare.
Operativamente parlando, un indicatore di inerzia costantemente sopra il valore di 50
lascia intendere che il trend crescente di lungo termine permarr. Per valori inferiori a 50
sar indicata uninerzia negativa, pertanto il trend avr carattere discendente.
195
Klinger Oscillator
Klinger svilupp questo oscillatore (KO) per perseguire due obiettivi apparentemente
contrastanti: essere sensibile ai segnali dettati dai massimi e minimi di breve, ma essere
anche abbastanza accurato per riflettere il flusso di denaro nel lungo termine.
Il KO si basa sui seguenti principi:
- Il range di prezzo (massimo-minimo di giornata) una misura di movimento ed il
volume la forza dietro questo movimento. La somma di massimo, minimo e chiusura
definisce il trend. Si verifica accumulazione quando la somma del giorno maggiore
della somma del giorno precedente; distribuzione nel caso opposto.
- Il volume produce continui cambiamenti nei prezzi intra-day, segnalando cos pressioni
di acquisto o di vendita. Il KO quantifica la differenza tra il numero di titoli che sono
stati accumulati o distribuiti ogni giorno come forza di volume.
- Convertendo la forza di volume in un oscillatore che rappresenta la differenza tra la
media mobile esponenziale a 34 giorni e quella a 55 giorni con una media trigger di 13
giorni, la forza del volume entrante ed uscente pu facilmente essere plottata. Pu
tornare molto utile comparare questa forza allazione del prezzo per identificare
divergenze nei massimi o nei minimi.
Dal punto di vista interpretativo bene ricordare che:
- i segnali pi affidabili si verificano nella direzione del trend prevalente.
- I segnali pi affidabili si hanno quando il KO diverge con il movimento del prezzo del
titolo, specie su nuovi massimi o nuovi minimi in condizioni di
ipercomprato/ipervenduto.
- Se il prezzo in un trend ascendente, bisogna acquistare quando il KO cade verso
livelli inusuali sotto lo zero, sale e incrocia di nuovo la trigger line. Bisogner assumere
posizioni corte in condizioni contrarie.
Cosa da tenere comunque a mente che questo oscillatore genera buoni risultati per
ingressi/uscite nella direzione del trend, mentre molto meno efficace se usato contro il
trend.
196
r-squared
5
10
14
20
25
30
50
60
120
0.77
0.40
0.27
0.20
0.16
0.13
0.08
0.06
0.03
MACD
Il MACD formato da due curve: la prima (linea continua) rappresenta la differenza di due
medie mobili esponenziali a 12 e 26 giorni, la seconda (linea tratteggiata) una media
esponenziale a 9 giorni della prima linea.
Le formule risultano essere le seguenti:
MACD = (C x 12 - C x 26) & (C x 12 - C x 26) x 9
dove:
C x 12 = media mobile esponenziale a 12 gg dei prezzi di chiusura
C x 26 = media mobile esponenziale a 26 gg dei prezzi di chiusura
x 9 = media mobile esponenziale a 9 gg
Lindicatore si muove attorno a una linea dello zero. Infatti quando la media di breve
sopra a quella di lungo la differenza sar positiva e loscillatore si trova sopra lo zero
individuando una tendenza rialzista e viceversa nel caso la media di breve si trovi sotto
quella di lungo; quando le due medie si intersecano il loro valore coincide e la linea
delloscillatore si trova sullo zero. Anche in questo caso linterpretazione pu essere
duplice.
197
Mass index
Questo indice, ideato da Tushar Chande e Donald Dorsey, calcolato dalla somma della
media mobile esponenziale del range di oscillazione giornaliera (minimo-massimo) su 25
giorni. Lindice di massa utilizzato per identificare inversioni nel trend misurando
lampliarsi o il restringersi dellintervallo medio tra il minimo e massimo. Dal punto di vista
operativo la figura pi interessante si chiama reversal bulge , consistente nella
condizione per la quale lindice di massa a 25 giorni supera il valore 27 e
successivamente scende sotto 26,5; la direzione del prezzo non qui rilevante.
Median price
Median Price fornisce un prezzo medio della giornata calcolato con la seguente formula:
(massimo+ minimo)/2
Fornisce una linea contenenti i prezzi medi giornalieri, che pu essere molto utile
nellidentificazione dei segnali di acquisto/vendita (incrocio di medie mobili, incrocio tra
linea-prezzi e una o pi medie mobili) (vedi anche Weighted Close e Typical Price).
198
Momentum
Viene intesa in sostanza la misura del grado di accelerazione che un movimento di
prezzo, sia esso al ribasso o al rialzo, esprime nellarco del suo evolversi; si pu anche
parlare di forza intrinseca del movimento.
La possibilit di avere questo tipo di informazione da parte degli indicatori molto
importante e pu tornare molto utile nelle situazioni in cui uninversione di tendenza
vicina. Volendo tradurre in formula quanto espresso a parole, il valore dellindicatore, per
esempio con ampiezza a 10 giorni, viene espresso in termini di differenza tra il prezzo
osservato al tempo t ed il prezzo rilevato al tempo t - 10.
La funzione cos ottenuta, viene confrontata con una linea orizzontale che rappresenta
valori nulli. In formula:
M = Pt - P(t - 10)
dove:
M = Momentum
Pt = Ultimo prezzo
P(t - 10) = Prezzo rilevato al tempo t - 10
Le tipiche informazioni che un momentum basato sullevoluzione di un prezzo fornisce
sono le seguenti:
1. valori del momentum > 0 indicano una fase espansiva del prezzo. Si possono
comunque distinguere due differenti situazioni relative a segni positivi del momentum
(Mo).
1a. valori crescenti del Mo indicano un rafforzamento dellespansione corrente.
plausibile ritenere che la fase espansiva abbia particolare intensit.
1b. valori decrescenti del Mo indicano un indebolimento della fase espansiva.
Avvicinandosi al suo top, la fase espansiva registra incrementi di prezzo
decrescenti, cos si pu osservare un rallentamento della velocit del prezzo in
rialzo. In tale situazione probabile che si interrompa in breve tempo il trend
ascendente.
2. valori del Mo < 0 indicano una fase ribassista del movimento del prezzo. Anche in
questa circostanza si possono verificare due differenti casi, speculari al punto 1.
2a. valori decrescenti del Mo segnalano una forte intensit del ribasso del prezzo
oggetto dinteresse.
2b. valori crescenti del Mo indicano un indebolimento della fase ribassista. I
decrementi del prezzo accusano una diminuzione allapprossimarsi al bottom del
suo trend. La velocit della discesa perde intensit, prontamente segnalata dal Mo.
Le indicazioni operative nella versione originale sono:
acquistare (posizione lunga) quando il momentum sopra la soglia 100 con
andamento crescente (espansione in rafforzamento);
liquidare le posizioni lunghe in concomitanza ad andamenti del momentum sopra la
soglia 100, ma decrescente (espansione in indebolimento),
vendere (posizione corta) quando il momentum va sotto la soglia 100 (flessione in
rafforzamento);
liquidare le posizioni corte con andamento del momentum crescente sotto soglia 100
(flessione in indebolimento).
199
200
Moving Average
Le medie mobili semplici si costruiscono sommando i dati di chiusura per un periodo
definito dall'analista e dividendo poi il dato ottenuto per il numero dei giorni considerati; le
medie mobili ponderate si calcolano attribuendo un peso maggiore ai dati pi recenti con
una ponderazione aritmetica; per le medie esponenziali viene considerata una
ponderazione esponenziale dei valori. I segnali operativi che possono fornire le medie
sono molteplici, dal pi elementare incrocio di una singola media con i prezzi alla
combinazione di due o pi medie per ottenere segnali operativi.
201
On Balance Volume
una tecnica di analisi del volume ideata da Joseph E. Granville.
L OBV viene calcolato seguendo due fasi:
1) Inizialmente si prende in considerazione il volume totale di ogni giorno ritenuto positivo
o negativo a seconda del prezzo di chiusura di quella seduta, ovvero se i titoli hanno
chiuso con un prezzo pi alto o pi basso del giorno precedente.
(Se i prezzi hanno chiuso con un valore pi alto, il volume totale positivo; se i prezzi
hanno chiuso con un valore pi basso il valore negativo. Il valore positivo o negativo di
ciascun giorno sommato poi in un valore cumulativo.)
SE [C0 - C1] > 0 : OBV = V
SE [C0 - C1] < 0 : OBV = -V
OBV = OBV + 1
I = Valore del OBV del periodo precedente;
C0 = chiusura corrente;
C1 = chiusura del giorno precedente;
V = volume.
2) In seguito si traccia un grafico dei volumi tenendo conto del loro segno positivo o
negativo. Dalla convergenza o divergenza dellOBV con landamento dei prezzi del
valore mobiliare sottostante, si possono trarre utili indicazioni sulle possibilit di
inversione della tendenza in corso.
In particolare:
Open Interest
Si utilizza esclusivamente per i contratti future e altro non che il totale delle operazioni
aperte su un contratto future. Viene utilizzato per misurare l'attivit e la forza del titolo in
esame. Per poter plottare tale indicatore necessario che nella banca dati sia presente
tale dato. Viene generalmente utilizzato per trovare conferme o divergenze
nell'andamento dei prezzi: un aumento dei prezzi con un Open Interest in aumento
indica l'apertura di nuove posizioni e conseguente interesse e fiducia sulla tendenza in
atto; un aumento dei prezzi a fronte di un Open Interest in ribasso indica che gli
operatori, pur vedendo i prezzi in salita, preferiscono chiudere le posizioni in essere.
202
Option Delta
Il delta indica la variazione del prezzo di un'opzione (o un covered warrant) o al variare
del livello corrente del sottostante. Ignorando il segno del delta, possiamo interpretare il
delta di un'opzione come una misura della probabilit che il tale opzione in oggetto diventi
in-the-money.
Le opzioni at-the money hanno un delta molto prossimo a 50, poich a seconda che il
prezzo del sottostante aumenti di poco o diminuisca di poco, l'opzione finir
rispettivamente in o out-the-money. Un delta vicino a 50 riflette in questo caso le
probabilit pressoch uguali per l'opzione di avere valore intrinseco positivo o nullo.
Le opzioni deep-in-the-money hanno un delta prossimo a 100 (ed in ogni caso
compreso tra 50 e 100), a riflettere lelevata probabilit che le opzioni in questione arrivino
a scadenza in-the-money.
Le opzioni deep-out-of-the-money hanno un delta prossimo allo zero (in ogni caso
compreso tra 0 e 50) a significare la remota probabilit che possano giungere a
scadenza in-the-money.
Per calcolare il Delta vengono richiesti:
la tipologia di opzione (call o put);
la tipologia del sottostante: azioni o future (equity / future);
la data di scadenza (expiration date);
il prezzo di esercizio (strike price);
i tassi di interesse correnti di mercato (interest rate);
il dividendo pagato dal sottostante (annual dividend).
Option Expiration
Rappresenta mese dopo mese il ciclo di decadenza delle opzioni su azioni ed indici.
Option Gamma
Analizzando i valori ammissibili del delta, possibile concludere che, al variare del prezzo
del sottostante, il delta di un'opzione si muove in valore assoluto tra zero e cento.
Una misura della variazione del delta al variare di un punto percentuale del prezzo del
sottostante rappresentata dal gamma. Dire che un'opzione ha un gamma pari a 5
significa dire che per ogni punto di incremento (diminuzione) nel prezzo del sottostante,
l'opzione guadagner (perder) 5 delta. Il gamma pertanto fornisce una misura di quanto
rapidamente un un'opzione si muove nel corso della propria vita al muoversi del
sottostante di riferimento, nonch del grado di rischiosit associato a tali movimenti.
possibile notare come tale variabile si comporti diversamente a seconda dello strike
dell'opzione, a parit di scadenza e sottostante. Il gamma assume valori massimi in
opzioni at-the-money e valori via via inferiori nele opzioni out-of-the-money. In particolare
ci accade con maggiore evidenza quanto pi l'opzione si avvicina alla scadenza.
Per calcolare il Gamma vengono richiesti:
la tipologia del sottostante: azioni o future (equity / future);
la data di scadenza (expiration date);
il prezzo di esercizio (strike price);
i tassi di interesse correnti di mercato (interest rate);
il dividendo pagato dal sottostante (annual dividend).
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203
Option Life
Rappresenta il numero di giorni mancanti alla scadenza. Pi il valore assume dimensioni
rilevanti, maggior valore ha lopzione.
Option price
Il valore di unopzione generalmente viene calcolato attraverso il modello di Black e
Scholes. Secondo tale modello possibile determinare il valore di equilibrio di unopzione
o warrant in funzione delle seguenti sei variabili:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Nel caso di call, crescendo il livello corrente del sottostante, il segno + evidenzia una
contestuale crescita del valore del call medesimo (discorso inverso per la put). A parit di
altri fattori, un aumento dello strike price (per le call) fa diminuire il valore dellopzione.
Al trascorrere del tempo qualsiasi opzione o warrant perde valore, ferme restando tutte le
altre variabili. Le prime cinque variabili (livello del sottostante, strike price, vita residua,
tasso di interesse, rendimento atteso) sono conosciute con certezza. La sesta rimane
lunica variabile sconosciuta. La stima della volatilit attesa avviene sulla base di analisi di
serie storiche e/o aspettative. Una volta fissata una stima di questa variabile possibile
determinare il valore di una opzione o warrant.
Option Theta
Il valore di un'opzione o di un warrant diminuisce, a parit di condizioni, per effetto del
semplice trascorrere del tempo.
Il Theta, anche detto "time decay factor", misura proprio la velocit con cui un'opzione
perde valore al passare del tempo, ferme restando tutte le altre variabili che concorrono
alla determinazione del premio dello stesso. Dire che il Theta di un'opzione 5 significa
dire che l'opzione perde 5 punti al giorno, a parit di condizioni di mercato, per il solo
effetto del trascorrere del tempo.
Il valore del Theta non costante, ma aumenta tanto pi velocemente quanto pi ci si
avvicina alla scadenza dell'opzione. Poich al trascorrere del tempo il valore dell'opzione
tender a convergere al valore intrinseco dello stesso, facile capire come, a parit di
scadenza, le opzioni at-the money risultino pi sensibili al trascorrere del tempo, ovvero
mostrino un Theta pi elevato, rispetto a quelle in e out-the-money.
204
Option Vega
Limpatto che la variazione della volatilit ha nella determinazione del prezzo teorico di
un'opzione misurato dal Vega che rappresenta perci lentit della variazione nel prezzo
di un'opzione al variare di un punto percentuale della volatilit del sottostante.
Le opzioni at-the-money e quelle out-of-the-money presentano un valore del Vega
maggiore rispetto a quelle in-the-money, mostrandosi pi sensibili, in termini di prezzo, a
variazioni della volatilit. Ci accade poich i premi delle opzioni at-the-money, ed a
maggior ragione di quelle out-of-the-money, sono per definizione determinati da una
componente intrinseca, del tutto immune dalle variazioni di volatilit, e da una
componente tempo che di contro fortemente sensibile ai movimenti di questultima.
Pertanto, quanto maggiore nel prezzo di un'opzione la componente tempo rispetto al
valore intrinseco, tanto pi il Vega sar elevato. Inoltre, a parit di sottostante un'opzione
con scadenza pi lunga avr sempre una sensibilit maggiore a variazioni della volatilit
quindi un Vega pi alto rispetto a un'opzione con scadenza pi breve perch
maggiormente esposto a pi probabili variazioni nel prezzo del sottostante.
Option Volatility
La volatilit un indicatore statistico che misura la velocit di movimento del mercato.
Quanto pi il prezzo di unattivit finanziaria (sia essa una divisa, indice di Borsa, titolo
azionario o tasso di interesse) instabile, tanto maggiore il prezzo dell'opzione ad esso
relativo.
Parabolic SAR
Il sistema parabolico un modello matematico che pone in relazione il tempo con il
prezzo. Lobbiettivo di tale oscillatore quello di individuare il punto di eventuale
inversione del trend in corso. La filosofia del sistema parabolico che il tempo un
nemico. In questo senso, seguendo tale oscillatore si sempre sul mercato: una volta che
una posizione non pi vantaggiosa, secondo lindicatore, essa viene invertita, non
semplicemente chiusa.
Il punto di inversione viene cos chiamato SAR - Stop and Revers Point - ed calcolato
con la seguente formula:
(domani) = SAR (P) + FA * (P - SAR (P) )
dove:
SAR (domani)
= Punto di inversione
SAR (P)
= SAR del giorno precedente
FA
= Fattore di accelerazione
P
= Prezzo ritenuto significativo
SAR
205
Performance
Rappresenta la performance del titolo in termini percentuali, cio la differenza in termini
percentuali tra il prezzo attuale e quello preso come base per il calcolo (prezzo iniziale).
Impostando la data di inizio rilevazione, possibile visualizzare la performance del singolo
titolo.
Price Channel
I canali di prezzo utilizzano lo stesso concetto di altri tipi di bande o canali come le
Projection Bands, le Envelopes e le Bande di Bollinger ed hanno alcune caratteristiche in
comune con le Raff Regression Channels. Per plottare i canali di prezzo, una volta scelto
il numero di giorni di interesse, vengono identificati il valore massimo ed il valore minimo e
vengono plottati sopra e sotto il prezzo, rappresentando cos dei livelli di supporto e di
resistenza dinamici. Dal punto di vista interpretativo, utile sottolineare come uno stretto
canale di prezzo spesso preceda un significativo movimento del prezzo, spesso di breve
periodo (il cosiddetto pull-back ). Lesperienza rileva interessanti comportamenti da
assumere plottando contemporaneamente il canale di prezzo e le Bande di Bollinger: se il
prezzo sfora verso lalto (o verso il basso) un canale stretto molto probabile che si
verifichi un significativo rialzo (o ribasso): in entrambi i casi utile fissare uno stop nei
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206
dintorni della Banda di Bollinger plottata con lo stesso numero di giorni del canale di
prezzo (generalmente 20 giorni).
207
Price Oscillator
Questo oscillatore si costruisce calcolando la differenza tra una media mobile di breve ed
una di un periodo pi lungo.
DOA = MMb - MMI
dove:
MMb = media mobile di breve periodo
MMI = media mobile di lungo periodo
A questo punto la condizione di acquisto si verifica quando la
mentre quella di vendita quando minore di zero.
DOA
maggiore di zero,
Price ROC
La sua costruzione si basa sulla differenza fra la chiusura pi recente e la chiusura
registrata n giorni prima rapportata a questultima. In pratica rappresenta lindicatore di
momentum espresso in percentuale.
La sua formula la seguente:
ROC((P-P10)
/ P10) * 100
dove:
P
P10
= Ultima chiusura
= Chiusura di 10 giorni fa.
Se il prezzo del titolo oggi maggiore del prezzo di n periodi fa, il ROC sar un numero
positivo, se il prezzo del titolo di oggi inferiore a quello di n periodi fa, il ROC sar un
numero negativo.
La selezione del numero di periodi (giorni) su cui calcolare il
riferimento che sintende considerare.
ROC,
208
Projections bands
Queste bande furono sviluppate da Mel Widner ed introdotte nel 1995. Sono simili alle
Bande di Bollinger, Envelopes, Price Channels, ma vengono plottate calcolando il
massimo ed il minimo in un certo intervallo di prezzo e proiettando questi avanti nel
tempo, parallelamente alla retta di regressione lineare: i prezzi saranno cos contenuti
dalle bande, non come invece avviene plottando le Bande di Bollinger.
Projection Oscillator
Sviluppato da Mel Widner, loscillatore di proiezione un prodotto della bande di
proiezione (vedi projections bands). Il funzionamento analogo a quello delloscillatore
stocastico e mostra la relazione tra il prezzo attuale ed i prezzi minimi e massimi in un
certo lasso temporale utilizzando per massimi e minimi modificati dalla pendenza della
retta di regressione lineare. L'oscillatore si muove fra 0 e 100 e mostra a che livello il
prezzo attuale rispetto alle bande di proiezione. Utilizzi:
Ipercomprato/ipervenduto.
acquistare quando loscillatore va sotto al livello 20 e poi risale sopra il livello stesso;
vendere se loscillatore supera il livello 80 e poi scende sotto tale livello.
In ogni caso, prima di basare ogni acquisto/vendita strettamente sui livelli di
iprcomprato/ipervenduto, consigliabile ottenere conferme con altri indicatori tenendo
conto che i risultati migliori sui ottengono nelle fasi di mercato con trend non ben definito.
Nel caso di un mercato dotato di un forte trend, loscillatore va utilizzato per entrare nella
direzione del trend stesso.
Incroci.
Acquistare se loscillatore attraversa la sua trigger-line verso lalto;
vendere se loscillatore scende al di sotto della trigger-line.
I migliori risultati si hanno quando gli incroci avvengono sopra il livello di 70 o sotto 30.
Divergenze.
Si pu vendere se il titolo sta realizzando nuovi massimi e loscillatore non riesce a
sorpassare i suoi precedenti massimi;
acquistare se il titolo sta realizzando nuovi minimi e loscillatore non riesce a farne di
nuovi.
Anche in questo caso i migliori risultati si hanno quando tali incroci avvengono con
loscillatore sopra il livello di 70 o sotto 30.
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209
Q-Stick
Q-Stick costituisce una semplice elaborazione quantitativa del principio per il quale il
range open-close, cio il real body, costituisce lelemento pi significativo dellanalisi
candlestick.
La differenza tra apertura e chiusura pu essere considerata una misura dellIntraDay
momentum; tale informazione pu essere agevolmente elaborata per costruire un
indicatore di tipo trend following. Il QStick pu essere dunque definito come una media
mobile a n giorni della forza IntraDay del mercato:
QSTICK = Moving Average n (Close - Open)
Naturalmente il tipo di media mobile ed il relativo span saranno funzione del tipo di analisi,
di breve o lungo termine, e del tipo di mercato; gli inventori dellindicatore consigliano un
dominio di cinque giorni per analisi di breve dei mercati futures e un dominio di venti giorni
per unanalisi di medio termine.
R-Squared
La regressione lineare decisamente molto utilizzata da parte degli analisti tecnici.
Mentre la pendenza della retta di regressione lineare indica la direzione del trend del
mercato, lr-squared evidenzia la forza del mercato stesso: pi i prezzi si muovono vicino
alla retta di regressione, pi forte sar il trend.
Il valore assunto da questa variabile identifica la percentuale di movimento dei prezzi che
pu essere spiegata dalla regressione lineare, ci significa che un valore di 70 (calcolato
su di un periodo di 20 giorni) indica che il 70% del movimento dei prezzi compreso dalla
retta di regressione, mentre il rimanente 30% non correlato alla regressione lineare.
In coppia con la pendenza della retta possibile trarre interessanti conclusioni: alti valori
del r-squared accompagnati da bassi valori della pendenza non sono particolarmente
significativi per identificare movimenti di breve periodo mentre sono molto pi interessanti
le situazioni dove si verificano alti valori di pendenza e r-squared.
Lr-squared spesso usato come indicatore di conferma del trend dei prezzi assunti dal
titolo; eventuali segnali in condizioni di ipercomprato/ipervenduto aumenteranno la loro
valenza in mercati non dotati di trend. In mercati con un forte trend, i livelli di
ipercomprato/ipervenduto non sono particolarmente significativi.
Per determinare se il trend statisticamente significativo per una retta di regressione
lineare costruita su x periodi, fare riferimento alla tabella sottostante. Questa tabella
mostra i valori richiesti dell r-squared per un livello di attendibilit del 95%, secondo vari
periodi di tempo. Se il valore assunto dallindicatore inferiore a quello indicato in tabella,
bisogna dedurre che i prezzi non mostrano un trend statisticamente significativo.
Periodi
5
10
14
20
25
30
50
60
120
valore r-squared
0.77
0.40
0.27
0.20
0.16
0.13
0.08
0.06
0.03
210
Range Indicator
Ideato da Jack Weinberg ed introdotto per la prima volta nel 1995, il Range Indicator
mostra i cambiamenti nel range medio intraday (massimo-minimo) rispetto al range
medio interday (chiusura-chiusura). Tali variazioni precedono linizio di un nuovo trend o la
fine di quello corrente.
Il Range Indicator mostra quando i range intraday eccedono i range interday, costituiti dal
prezzo di chiusura giornaliero. Quando i range intraday sono nettamente pi alti di quelli
interday l'indicazione di un mercato sbilanciato; il Range Indicator sar a livelli molto
alti ed il trend segnalando la possibilit di una fase finale del trend in atto. Al contrario,
bassi livelli di questo indicatore solitamente precedono nuovi trend.
211
212
Spread
Lo Spread permette di comparare due titoli per capire la forza relativa di uno rispetto
all'altro. Viene calcolato sottraendo al valore del primo titolo il valore del secondo titolo. E'
possibile ottenere lo stesso risultato creando con il DownLoader un nuovo titolo
Composite; in questo caso possibile assegnare un diverso peso ai due titoli oggetto di
analisi. Normalmente lo spread viene utilizzato nei contratti future. (per i titoli si utilizza la
comparazione di forza relativa - vedi Relative Strenght Comparative).
Standard Deviation
La deviazione standard una misura statistica di volatilit. Si calcola nel modo seguente:
-
si calcola la media mobile semplice dei dati acquisiti (tipicamente i prezzi di chiusura o
un indicatore) in un certo periodo di tempo (x giorni);
si sommano i quadrati delle differenze tra i dati precedenti e la media calcolata
precedentemente;
si divide questa somma di quadrati per il numero di giorni considerati (x);
si calcola la radice quadrata del valore sopra trovato.
Pi alto sar il valore della deviazione standard, pi si discosteranno i dati acquisiti dalla
loro media mobile.
Questa variabile tipicamente usata come componente di un indicatore (per esempio le
Bande di Bollinger), pi che come indicatore a s stante.
Standard Error
Lo standard error misura quanto strettamente i prezzi si posizionano attorno alla retta di
regressione lineare. Esso assumer valore zero se tutti i prezzi di chiusura si troveranno
proprio sulla retta sopracitata.
quindi un indicatore di volatilit dei prezzi: cambiamenti nel trend prevalente sono
usualmente preceduti da un rialzo improvviso e rapido dello standard error. Altro segnale
di allarme per una possibile variazione del trend in atto dato quando lo standard error e
lr-squared si trovano a livelli opposti e tendono a convergere.
213
214
Stochastic Oscillator
Il concetto fondamentale delloscillatore in analisi, si basa sulla convinzione che il prezzo
di chiusura, considerato il pi ricco di significato, si avvicina ai livelli massimi della
sessione in situazioni di rialzo, mentre in fase ribassista la chiusura si posiziona
vicino ai minimi della sessione.
Di conseguenza in situazioni di uptrend, losservazione di escursioni caratterizzate da
nuovi massimi e chiusure poste intorno ai minimi, segnalano un indebolimento della fase
rialzista. Nel caso di un downtrend valgono le considerazioni opposte.
Il primo indice di Lane, %K, ha la seguente forma analitica:
%K =
Ct Ln
100
Hn Ln
dove:
= prezzo di chiusura corrente
Ct
= prezzo massimo registrati nellarco temporale n.
Hn
= prezzo minimo registrati nellarco temporale n.
Ln
Durante la sessione corrente t indispensabile individuare i valori:
Hn = MAX [ Ht, H(t - 1), H (t - 2), ............, H(t - n + 1)]
Ln = min [ Lt, L (t - 1), L (t - 2), ............., L(t - n + 1)]
Nelle unit temporali successive si procede allaggiornamento dei valori. Si pu ben
comprendere come lelaborazione dellindice %K necessiti di una serie di dati in cui siano
presenti i prezzi massimi, minimi e di chiusura.
Una scelta critica riguarda la grandezza n; lampiezza dellintervallo temporale n non pu
scaturire che da unattenta verifica delle performance storiche determinate
dallapplicazione dei segnali operativi ricevuti dalla curva %K.
Avendo lindicatore %K una fascia di oscillazione pari a 100, si possono identificare delle
zone allinterno delle quali la curva si muove esprimendo delle particolari condizioni del
mercato:
fascia compresa tra i valori (80, 100); si tratta di una fase in cui il trend al rialzo si
trova, probabilmente, ad un punto di esaurimento non potendo continuare a reggere gli
alti livelli dei prezzi. In tale circostanza (fase di ipercomprato) vi un forte squilibrio tra
lofferta e la domanda con una predominanza dei compratori.
fascia compresa tra i valori (0, 20); si tratta di una fase del trend ribassista in cui le
continue vendite (fase di ipervenduto) portano alla completa dominanza dellofferta
sulla domanda; plausibile aspettarsi un ritorno della forza toro del mercato, anche
per i prezzi particolarmente appetibili per un acquisto.
fascia compresa tra i valori (20, 80); si tratta di una fascia neutra di oscillazione. In
questa fase si presume un sostanziale equilibrio tra la domanda e lofferta.
215
Per rimediare alla accentuata variabilit delle oscillazioni della curva %K si introduce un
processo di perequazione per media mobile semplice; si ottiene cos un nuovo indicatore,
detto K Slow (%KS). In questo tipo di indicatore la zona di ipercomprato sar identificata
nella fascia 70-100, mentre la zona di ipervenduto viene segnalata nella fascia 0-30.
Lultimo indicatore previsto in questo modello unulteriore perequazione per media
mobile semplice della curva KS, prende appunto il nome di D Line (DL).
A questo punto occorre dire che i segnali operativi maggiormente significativi proposti da
G. Lane vertono su due aspetti: da una parte si osserva linterazione tra due indicatori del
modello (usualmente %KS e %DL), e dallaltra si verificano eventuali divergenze tra
landamento del prezzo e quello dellindicatore maggiormente mediato (%DL).
Swing Index
Indicatore creato da Wilder, cerca di isolare il prezzo reale di un titolo comparando le
relazioni esistenti tra i prezzi correnti (apertura, chiusura, minimo e massimo) e quelli dei
periodi precedenti. Wilder noto che grazie ad esso, si pu quantificare loscillazione di un
prezzo e si possono determinare i punti di oscillazione di breve termine e il reale trend e la
sua forza.
Tema
TEMA un indicatore, sviluppato da Patrick Mulloy, il cui nome un acronimo per Triple
Exponential Moving Average. In effetti esso composto da una media mobile
esponenziale, da una doppia media mobile esponenziale e da una tripla media mobile
esponenziale, il tutto al fine di fornire un ritardo minore rispetto alle tre medie prese
separatamente.
TEMA pu essere usato al posto delle tradizionali medie mobili e pu essere usato come
supporto ad altri indicatori per ottimizzare i segnali di ingresso/uscita.
non ha ritardo, in quanto non calcola una media, ma identifica una retta che cerca di
avere maggiore aderenza con i prezzi assunti dal titolo;
pu essere utilizzato per prevedere il prezzo del titolo di interesse. La stima basata
sul trend dei prezzi in un determinato intervallo di tempo: se il trend continuer, lultimo
punto della trend-line, cio il valore del TSF preveder il prezzo futuro.
216
Typical Price
Il Typical price calcolato sommando il minimo, il massimo e la chiusura del titolo e
dividendo il tutto per tre. Il risultato un prezzo medio della giornata pesando i tre valori
sopra indicati (vedi anche Weighted Close e Median Price).
Ultimate Oscillator
Questo oscillatore stato sviluppato da Larry Williams.
Il suo criterio di calcolo il seguente:
1. Stabilire la buying pressure (Bt) di oggi, sottraendo il true low dalla chiusura. Il true
low il minore fra il minimo di oggi e la chiusura di ieri;
2. Calcolare il True Range (Rt), dato dal maggiore fra i seguenti valori: il range di oggi
(massimo meno minimo), differenza fra massimo di oggi e chiusura di ieri, differenza fra
chiusura di ieri e minimo di oggi;
3. Sommare la buying pressure separatamente per i tre intervalli temporali;
4. Fare altrettanto per il True Range;
5. Infine, dividere la buying pressure per il True Range per ognuno dei tre cicli.
Ponderare il tutto per i citati fattori 4, 2 e 1 e fare la somma cumulata.
I criteri di impiego sono, a questo punto, ovvi: ci si baser soprattutto sulle divergenze fra
prezzo e indicatore, abbinate ad uninversione di tendenza dello stesso oscillatore.
217
Valori di VHF sopra o sotto determinati livelli indicano la forza del trend assunto dal
mercato. Valori massimi o minimi di del VHF indicano un forte trend al rialzo o ribasso.
La direzione del VHF pu essere usata per determinare se si sta sviluppando una fase
con forte trend o congestione. Un VHF crescente indica un trend che si sta
costruendo, mentre un VHF decrescente segnala che i prezzi stanno entrando in una
fase di congestione.
possibile utilizzare il VHF come indicatore predittivo: ad esempio ci si pu aspettare
una fase di congestione del mercato dopo aver riscontrato alti valori dellindicatore
medesimo.
Volatility (Chaikin's)
Indicatore creato da Mark Chaikin, compara la differenza fra il minimo ed il massimo di un
titolo calcolando una media mobile della differenza fra il massimo ed il minimo e
successivamente calcolando il R.O.C. (vedi Price R.O.C.) su tale media.
Vengono richiesti i seguenti parametri:
Moving Average ovvero il periodo della media mobile;
Rate Of Change (R.O.C.) ovvero il periodo sul quale calcolare il R.O.C.
Questo indicatore misura la volatilit come incremento del range di oscillazione giornaliero
del titolo. Le interpretazioni che pu fornire tale indicatore sono molteplici: da una parte il
fatto che generalmente si assiste ad un incremento di volatilit sui massimi di mercato ed
una riduzione di volatilit nelle fasi di accumulazione; altres possibile un'opposta
interpretazione dell'indicatore di volatilit: fasi violente di minimi di mercato possono
essere accompagnate da un forte aumento della volatilit e fasi lente di massimi di
mercato possono essere accompagnate da volatilit ridotta.
Volume
Il volume identifica le quantit scambiate in un determinato periodo (giorno, settimana,
mese). Normalmente il grafico del volume un istogramma posizionato sulla scala del
tempo. L'analisi dei volumi risulta fondamentale per trovare conferme o meno
dell'andamento dei prezzi.
218
Volume Oscillator
Indicatore analogo al Price Oscillator con la sola differenza che le medie vengono
calcolate sul volume e non sul prezzo. Si costruisce calcolando la differenza tra una
media mobile di breve ed una di un periodo pi lungo.
Volume Oscillator = MMb - MMI
dove:
MMb = media mobile di breve periodo
MMI = media mobile di lungo periodo
I segnali forniti sono prevalentemente di conferma o divergenza sul trend in atto: prezzi
crescenti possono trovare una conferma del movimento in atto a fronte di un corrisponde
aumento dei volumi; prezzi crescenti con volumi in calo possono segnalare una
decrescita di interesse sul titolo.
Volume R.O.C.
L'indicatore viene calcolato in maniera analoga al Price R.O.C., l'unica differenza data
dal fatto che mentre il Price R.O.C. si basa sulla chiusura del titolo, il Volume R:O:C: si
basa sulla differenza fra il volume pi recente ed il volume registrato n giorni prima,
rapportato a questultima.La sua formula la seguente:
VROC((V-V10) / V10) * 100
dove:
V
= Ultimo volume
V10 = Volume di 10 giorni fa.
Se i volumi scambiati oggi sono maggiori di quelli di n giorni fa, il ROC sar positivo, se i
volumi odierni sono inferiore a quelli di n periodi fa, il ROC sar negativo.
La selezione del numero di periodi (giorni, settimane, mesi) su cui calcolare il ROC,
dipende dal periodo di riferimento che sintende considerare.
Weigted Close
Indicatore che ricalcola il valore di chiusura con la seguente formula:
((chiusura x 2) + minimo + massimo)/4. Viene restituito un valore medio della giornata in
questione dando un peso doppio al valore di chiusura.
Wilder's Smoothing
Indicatore sviluppato da Welles Wilder, altro non che una specie di media mobile
calcolata mantenendo una percentuale decrescente di tutti i valori presenti nella serie
storica. L'utilizzo di tale indicatore quello tipico di una media mobile. I parametri sono:
Time periods ovvero i giorni (settimane, mesi - a seconda del tipo di grafico);
Price field ovvero il campo sul quale calcolare l'indicatore.
219
Williams' %R
Questo indicatore appartiene alla famiglia degli oscillatori, ed usa lampiezza del prezzo in
un dato periodo per definire quello che viene chiamato centro di gravit e su questo
concetto si tenta di definire una fascia di ipercomprato e una di ipervenduto.
Da ci trarremo uninformazione che non altro che un duplicato di quella fornita dallo
stocastico; la sola differenza che lo stocastico sfrutta la differenza tra la chiusura e il
minimo dei minimi, mentre il %R sfrutta la differenza tra il massimo dei massimi e la
chiusura; sar perci sufficiente osservare solo uno dei due indicatori.
Quelle da analizzare sono le divergenze con i prezzi.
Questo indicatore si ottiene variando la formula dello stocastico con la seguente:
assim o dei m assim i di x giorni) - (chiusura)
Williams %R = (m assim o (m
dei m assim i di x giorni) - (m inim o dei m inim i di x giorni)
Williams' Acc/Dist
Questo indicatore viene calcolato prendendo come riferimento minimi, massimi e valori di
chiusura odierni e della giornata precedente. Vengono ricavati:
il valore di riferimento massimo (il maggiore fra la chiusura precedente ed il massimo
odierno);
il valore di riferimento minimo (il minore fra la chiusura precedente ed il minimo
odierno).
Per calcolare il valore dell'oscillatore (X):
se la chiusura odierna maggiore di quella precedente:
chiusura odierna - valore di riferimento minimo;
se la chiusura odierna inferiore a quella precedente:
chiusura odierna - valore di riferimento massimo.
L'interpretazione si basa sulle divergenze che vengono evidenziate da tale oscillatore:
fase di distribuzione quando a nuovi massimi del titolo non corrispondono nuovi massimi
dell'indicatore; accumulazione quando a nuovi minimi del titolo non corrispondono nuovi
minimi dell'oscillatore.
220
Zig-Zag
Loscillatore ZIG ZAG serve per filtrare tutti quei movimenti che sono di ampiezza inferiore
ad un certo valore X percentuale o X punti.
Impostando lindicatore come filtro al 5%, 3%, 1%, possiamo notare che, nel periodo
considerato, tutte le variazioni inferiori ai precedenti valori percentuali sono state
eliminate.
Questo pone lo ZIG ZAG su di un piano di grande interesse grafico, dal momento che
possibile evidenziare, pi o meno, sia i massimi sia i minimi relativi e assoluti.
possibile, quindi, poter individuare tutte le figure grafiche tipiche dellanalisi tecnica
filtrando a piacere le variazioni dei movimenti.
Tutti questi pregi sono per limitati dalla natura stessa dellindicatore per il fatto che,
essendo basato sullanalisi retrospettiva dei dati, lultimo punto e la linea che lo congiunge
al precedente non vengono fissati, finch non si conoscono i prezzi futuri.
Basta perci non considerare lultimo punto come definitivo e concentrarsi unicamente sul
passato che viene reso pi o meno evidenziato nei suoi movimenti dal valore di
filtraggio .
Nonostante questo possiamo usare proficuamente questo indicatore per lanalisi tecnica
delle figure e dei movimenti in genere.
APPENDICE B:
LA POSTA DEL TRADER
Introduzione
Per meglio aiutare chi desidera apprendere MetaStock, abbiamo deciso di
inserire una appendice dedicata alle vostre domande, vi invitiamo a farci ogni
sorta di domanda all'e-mail traderlab@valsugana.com, inseriremo le risposte
nella versione successiva della guida all'uso di MetaStock facendovi,
ovviamente, avere la vostra risposta privatamente.
DOMANDA
come faccio a ricavare i valori fissi da un optimize ?
DOMANDA
Sono molto interessato ad approfondire il funzionamento del ROC e di un
eventuale sistema automatico che veda il Rate of Change come elemento
principale. Data la mia scarsa conoscenza del linguaggio di MetaStock potete
fornirmi qualche spunto extra?
221
DOMANDA
Abbiamo ricevuto la domanda di un lettore che chiedeva:
"come faccio a ricavare i valori fissi da un optimize ?
RISPOSTA
Il modo pi semplice per illustrare come effettua step by step una
ottimizzazione sia un esempio pratico. Utilizzeremo a tal scopo il software
MetaStock 6.5
Uno dei problemi pi frequenti che il trader deve affrontare consiste nello
scegliere i valori pi adeguati per gli indicatori che utilizza abitualmente.
LRSI, ad esempio, viene proposto con valore 14 da quasi tutti i software, ma il
valore 14, andr bene anche per il mercato Italiano? Cosa possiamo fare per
capire se 14 il valore pi valido?
L'analisi tecnica si basa sul principio che lo studio attento del comportamento
passato del mercato, possa fornire preziose indicazioni sul comportamento
futuro del mercato in esame. proprio da questo principio che nascono i
trading system. Supponendo di voler operare nel mercato sfruttando un system
trading costituito dallincrocio delle medie mobili, (una veloce e una lenta), quali
sono i 2 valori di medie mobili che meglio avrebbero performato nel passato?
Come possiamo fare ad individuarle fra le migliaia di combinazioni possibili ?
Per prima cosa impostiamo il sistema automatico in modo tale che, allorch la
media mobile veloce perfora verso lalto la media mobile lenta, apra una
posizione long; e quando la media mobile veloce perfora verso il basso la
media mobile lenta apra una posizione short. Diamo per scontato che
conosciamo discretamente il linguaggio di programmazione del MetaStock. In
tal modo le condizioni di test saranno cos compilate come segue:
Enter Long:
When(Mov(C,opt1,E),>,Mov(C,opt2,E))
Close Long:
When(Mov(C,opt1,E),<,Mov(C,opt2,E))
Enter Short:
When(Mov(C,opt1,E),<,Mov(C,opt2,E))
Close Short:
When(Mov(C,opt1,E),>,Mov(C,opt2,E))
Osservate che al posto dei numeri stata volutamente introdotta la variabile
opt. Tali variabili, possono essere inserite fino ad un massimo di 10. Ovvero, in
ogni formula, potremo inserire un numero massimo di 10 variabili. Capiremo in
seguito lutilit di queste OPT. Cliccando su Optimize comparir una finestra
che ci chieder di compilare i range e gli step delle ottimizzazioni da fare.
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E a un certo punto, il PC esaurir tutti i 1800 tests (noi non abbiamo inserito lo
step nel sistema). Non ci resta che andare a vedere i risultati delle performance
in base alle ottimizzazioni.
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DOMANDA
Abbiamo ricevuto la domanda di un lettore che chiedeva:
"sono molto interessato ad approfondire il funzionamento del ROC e di un
eventuale sistema automatico che veda il Rate of Change come elemento
principale. Data la mia scarsa conoscenza del linguaggio di MetaStock potete
fornirmi qualche spunto extra"?
RISPOSTA
La costruzione del ROC si basa sulla differenza fra la chiusura pi recente e la
chiusura registrata n giorni prima rapportata a quest'ultima. In pratica rappresenta
l'indicatore di momentum espresso in percentuale. Ad esempio, per costruire un
ROC a 10 giorni, l'ultima chiusura deve essere divisa per la chiusura di 10 giorni
indietro, il rapporto viene moltiplicato per 100 alla scopo di normalizzare l'oscillatore
attorno a una linea dello zero.
In formula :
ROC = ((P - P10) / P10) * 100
dove:
P
=
P10 =
Ultima Chiusura
Chiusura di 10 giorni fa.
Se il prezzo del titolo oggi maggiore del prezzo di n periodi fa, il ROC sar un
numero positivo, se il prezzo del titolo di oggi inferiore a quello di n periodi fa, il
ROC sar un numero negativo. La selezione del numero di periodi (giorni) su cui
calcolare il ROC, dipende dal periodo di riferimento che si intende considerare. I
periodi di tempo pi comuni sono il ROC a 12 giorni e il ROC a 25 giorni per
compravendite a breve/medio termine, e il ROC a un anno ( 255 giorni ) per l'analisi di
lungo termine. Le metodologie di utilizzo di questo indicatore di momentum sono
essenzialmente tre.
1. La prima consiste nel porre l'attenzione a ci, che succede ai limiti della banda
tipica di oscillazione. Se l'oscillatore si trova in queste zone, vuol, dire che le
performance di periodo del bene sottostante massima o minima. In teoria
bisognerebbe procedere ad acquisti o vendite quando l'oscillatore si trova in
prossimit di zone lontane dalla linea dello zero, per esempio acquistando quando
la linea del ROC buca dal basso verso l'alto un determinato valore, prestabilito a
priori ( mediamente intorno a -10 ) e viceversa liquidare le posizioni quando
l'oscillatore rompe dall'alto verso il basso il livello prestabilito ( nell'esempio sar
+10 ). Questo utilizzo fornisce sicuramente segnali pi tempestivi, ma per contro
pu generare parecchi falsi segnali. Infatti il posizionamento dell'oscillatore vicino
agli estremi della banda, non implica necessariamente una immediata inversione di
tendenza del bene sottostante, ma potrebbe essere solo un segnale del
rallentamento del trend.
229
230
16 Anche su grafico quotidiano il sistema genera dei risultati interessanti ma la base settimanale serve per produrre delle
indicazioni di medio-lungo periodo.
17 La frequenza impostata a 55 ma i valori possono essere ottimizzati titolo per titolo.
231
STOPS
E' stato inserito lo stop Max Loss con parametro al 5%.
Breakeven
Inactivity
Maximum Loss
Trailing
Profit Target
:OFF
:OFF
:5%
:OFF
:OFF
Per la sua costruzione logica il sistema fornisce pochi segnali e a trend iniziato,
nonostante ci capace di fornire utili segnali da abbinare con un sistema per il
breve periodo. Abbinando il sistema con una attenta analisi grafica si riesce a
migliorare considerevolmente loperativit. Molte delle performance negative
vengono ridotte a beneficio del risultato finale. Il sistema pu essere notevolmente
migliorato inserendo altre condizioni che filtrino i falsi segnali.
DOMANDA
Abbiamo ricevuto la domanda di un lettore che chiedeva:
Non mi chiaro il significato delle variabili nella costruzione degli indicatori. A
cosa servono e come posso utilizzarle?"
RISPOSTA
Il controllo che definisce una variabile rappresentato dal simbolo := ed estremamente
utile per rendere modificabile un parametro,ad esempio, di un indicatore. Supponiamo di
voler inserire nel nostro software la formula Elder-Ray Bull Power, famoso indicatore
sviluppato e descritto da Alex Elder nel libro "Trading for a Living". Disponiamo finalmente
della formula e la scriviamo nell'indicator builder:
HIGH - Mov(C,13,E)
La formula molto semplice, si tratta di sottrarre dal massimo delle quotazioni la media a
13 giorni esponenziale della chiusura. Fino a questo punto tutto semplice e il nostro
controllo di variabile non serve a molto. Ma supponiamo di voler testare il
comportamento dell'indicatore con altre frequenze, magari a 55 periodi. Bene, ci restano 2
strade:
1) riscrivere la formula con il nuovo periodo e salvarla. HIGH - Mov(C,55,E)
2)
oppure utilizzare il controllo della variabile (in questo caso il periodo della media).
Per inserire un controllo di variabile nella formula dobbiamo scrivere il tipo di variabile da
inputare (in questo caso un numero compreso tra 1 e 1000 con pre-impostato 13) e
dobbiamo anche sostituire il valore 13 della formula originale con la voce periods.
Periods := Input("Time Periods",1,1000,13);
HIGH - Mov(C,periods,E)
La variabile := si chiama, in questo caso, Periods. A questo punto il gioco fatto, se
plottiamo la formula apparir anche un menu dove impostare la frequenza
dell'indicatore.
Copia ad uso personaleSig. Manni Gilberto Via G. Gianoli, 12 23100 Sondrio
Copyright 1999 TraderLab Multimedia S.r.l. - Tutti i diritti riservati - Divieto di distribuire a terze persone
232
Guida all'uso di MetaStock un prodotto in continua evoluzione, proprio per cercare di accontentare
i nostri clienti garantiamo l'upgrade gratuito della versione successiva a quella acquistata.
Compilando questa registrazione potrete contribuirealla modifica ed integrazione della prossima
versione di questo prodotto indicandoci gli argomenti da approfondire o quelli da trattare ex-novo.
Potete farci pervenire le vostre gradite osservazioni via e-mail all'indirizzo:
traderlab@valsugana.com
OSSERVAZIONI SUL PRODOTTO:
NELLA PROSSIMA VERSIONE VORREI TROVARE:
GLOBALMENTE IL PRODOTTO HA RISPECCHIATO LE MIE ASPETTATIVE?
SE LA RISPOSTA (NO) COSA SI ASPETTAVA DAL PRODOTTO?
(SI)
(NO)
ALTRO:
Secondo quanto disposto dallart. 13, comma 1, della legge n. 675/96 sulla tutela dei dati personali lei ha il
diritto, in qualsiasi momento e gratuitamente, di consultare, far modificare, cancellare i suoi dati o
semplicemente opporsi al loro utilizzo per le finalit qui indicate. Tale suo diritto potr essere esercitato
semplicemente scrivendo a:
TraderLab Multimedia S.r.l. Via Rialto 106 - 30030 Maerne di Martellago - Venezia.
233
TradeMaster
TradeMaster una raccolta di formule (oltre 170) e sistemi automatici (50) per
MetaStock. Ogni indicatore ha la formula tradotta nell'Easy Language di MetaStock,
mentre i trading system sono brevemente illustrati e composti dall'aggregazione di pi
formule e condizioni. I numerosi sistemi automatici possono essere personalizzati
dall'utente in modo semplice ed intuitivo permettendo di creare il sistema automatico pi
adatto alle proprie esigenze.
Le formule e i sistemi vengono forniti gi pronti per l'importazione diretta in MetaStock, per
le formule stata realizzata anche una dispensa che li spiega uno per uno mentre i
sistemi sono illustrati nella nota del System Editor di MetaStock. incluso un breve studio
sui sistemi automatici con la comparazione e la spiegazione dettagliata dei sistemi CBD,
CBD - TRIX, MFI&ROC, ROC BAND, OBV & DM & ADX.
LISTA DEGLI INDICATORI:
% CHANGE
COPPOCK CURVE
3 OSCILLATORS STANDARD
CRAZY FORM
ACCUMULAZIONE/DISTRIBUZIONE
CRAZY MACD
DAILY PRESSURE
DEMARKER INDICATOR
DEVIAZIONE STANDARD
AROON INDICATORS
DIFFERENZA DI APERTURA
AROON UP
AROON OSCILLATOR
DIRECTIONAL MOVEMENT
DISPARITY INDEX
AVERAGE-MODIFIED METHOD
B THRUST
BOLLINGER'S %B
C.C.I. - BW
HIGH/LOW ENVELOPE
HILO INDEX
CAPOVOLTO
INSYNC INDEX
INTRADAY ACCUMULATOR
CHAIKIN OSCILLATOR
CHAIKIN VOLATILITY
MACD HISTOGRAM
CHANDE TRENDSCORE
MACD P
MACD W / SAR
CLOSE CUMULATE
MASS INDEX
COMPUTRAC VOLATILITY
MCGINLEY DYNAMIC
SLOPE OF VOLUME
SMOOTH ACC/DIST
NUOVI MASSIMI
STOCHASTIC - BW
NUOVI MINIMI
STOCHASTIC %D
O.B.V.
OBV - RAW
STOCHRSI
OBV MIDPOINT
TRENDEX
OBV OSCILLATOR
TRIN (INVERTED)
ON BALANCE PRICE
TRIN (OPEN)(INVERTED)
PLURALITY INDEX
TRUE RANGE
ULTIMATE OSCILLATOR
UP/DOWN VOLUME
VELOCIT
VOLUME ACCUMULATOR
VOLUME_MOMENTUM
VOLUME PLOT W
VOLUME RATING
VOLUME/PRICE ACCUMULATOR
VOLUME/PRICE SYNC
R.O.C. - BW
VOLUME-RSI
R.O.C. COMPOSITE
W ILLIAMS %R
R.S.I. OSCILLATOR
ZOR
R.S.I. REFABS
ZOR MOV
R.S.I. SMO
ZOR OPTIMUM
R.S.I. VOLUME
ZOR STOCH
ZOR TRIX
SINE W AVE
CBD - TRIX
234
ROC SISTEM
DMI +DI/-DI X
FORMULA DA INSERIRE
GSF TRADING
STOCH +80/+20 X
MOVING SYSTEM
ROC BAND
VERSIONE:
REALIZZAZIONE:
PREZZO:
100.000+ IVA
80.000+ IVA PER CHI HA ACQUISTATO GUIDA ALL'USO DI METASTOCK
235
236
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6.
TERMINI GENERALI
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