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considerato una delle scritture buddiste pi importanti, che ha ampliamente influenzato la tradizione
mahayana in tutta lAsia orientale.
Si ritiene sia stato scritto tra il I e il II secolo d.C. Come molti altri sutra, si estese dallIndia allAsia
Centrale, la Cina, la Corea e il Giappone. Giunto in Cina nel terzo secolo d.C. fu tradotto in numerose
versioni di cinese, di cui quella di Kumarajiva (344-413 d.C.) considerata particolarmente pregiata.
Il suo messaggio centrale che la Buddit una condizione di felicit assoluta, libert dalla paura e da
tutte le illusioni sia inerente a ogni forma di vita.
In particolare, in questo sutra viene dichiarato che tutti gli esseri viventi possiedono la natura di Budda e
che non esistono categorie di persone che non possono ottenere la Buddit nella vita presente. Viene
inoltre chiarito che il Budda non esiste in qualche luogo speciale e non un essere soprannaturale, poich
la Buddit esiste da sempre perch connaturata alla stessa vita delluniverso.
Nel ventitreesimo capitolo, in particolare, si legge linvito a propagare linsegnamento del Sutra del Loto
nel futuro: Dopo la mia estinzione, nell'ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto il
Jambudvipa e non permettere mai che (la sua diffusione) sia interotta, n dovrai permettere ai demoni
malavagi, alla gente demoniaca, agli esseri celesti, ai draghi, agli yaksha o ai demoni kumbhanda di
prendere il soravvento! (Sutra del Loto, Esperia, 1997, p.386).
Il Gran maestro Tien-tai che dedic tutta la sua vita allo studio e interpretazione del Sutra del Loto
aveva chiaramente indicato il Sutra del Loto come linsegnamento definitivo e pi alto del Budda.
Nichiren Daishonin (1222-1282) scelse il Sutra del Loto perch rappresenta il cuore dellinsegnamento
di Shakyamuni. Nella traduzione cinese di Kumarajiva il titolo del Sutra del Loto Myoho-renge-kyo che,
secondo Nichiren, contiene lessenza dellintero sutra. Sulla base di questa profonda intuizione egli stabil
linvocazione di Nam-myoho-renge-kyo quale fondamento della sua pratica buddista, che consente a ogni
persona di manifestare la Buddit nella vita quotidiana.