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Discorso del metodo

Rene Descartes
PARTE I. Le ragioni di una rifondazione
Ripercorre autobiograficamente gli anni
della propria formazione individuando la
necessit della rifondazione del sapere
attraverso la critica dei saperi accettati e
lapertura del viaggio
Critica del sapere
Viaggio
vedere con i propri occhi, raccogliere
esperienze, mettere alla prova, trarre
profitto. Insegna a non prestar fede al
costumee all esempio, ma a
riconoscere il buon sensocome
equamente distribuito
FILOSOFIA
Fondata male poich costruita su sabbia e
fango. Il sapere libresco riduce la filosofia a
fabula
MATEMATICA
Le sue potenzialit sono limitate nellambito
ristretto dellapplicazione pratica, laddove in
essa si potrebbe trovare quella fondazione
su ragioni certe ed immediatamente
evidenti che occorrerebbe a tutto il sapere
speculativo.
PARTE II. Il terreno della nuova fondazione
1619. Arruolato nelle truppe del
duce Massimiliano di Baviera, si
trova a Ulma a novembre, passa
intere giornate da solo in una stanza
riscaldata
SOGGETTIVIT
Il carattere solitario dellimpresa di rifondare
il proprio pensiero va ben presto al di l dei
propositi del singolo. Trova nella sua sola
ragione intesa come la ragione di ciascun
soggetto il terreno su cui costruire ledificio-
stato nazione del metodo. La possibilit
stessa del metodo fondata sulla capacit
di ciascun soggetto di costruire su un
terreno esclusivo, cioin autonomia.
QUATTRO REGOLE
1. Evidenza (chiarezza e
distinzione)
2. Analisi
3. Ordine (dal semplice al
complesso)
4. Numero (enumerare ciascun
passaggio
LINGUAGGIO MATEMATICO
Il metodo pensato sul modello delle
catene deduttive dei geometri che
conducono le dimostrazioni pidifficili
partendo da assunti semplicissimi. La
parola segno svuotata della sua potenza
retorica e ridotta a segno o cifra il
presupposto per lapplicazione delle quattro
regole che costituiscono il metodo.
Parte II. Il terreno della nuova fondazione/2
QUATTRO REGOLE
EVIDENZA
non accogliere mai per
vera nessuna cosa che
non conoscessi
evidentemente per tale
cio secondo chiarezza e
distinzione cos chiaro e
distinto da non avere
alcuna occasione di
essere revocato nel
dubbio
ORDINE
imporre ai miei pensieri
un ordine per risalire un
po alla volta per gradidal
semplice al complesso
NUMERO
fare in ogni occasione
enumerazioni complete
ANALISI
dividere ciascuna
difficolt in piparti
possibile
Parte III. Regole per il cantiere
MORALE PROVVISORIA
alloggio provvisorio in cui si possa
stare comodi nel corso dei lavori
per non restare indeciso nelle mie
azioni mentre la ragione mi
imponeva di esserlo nei miei giudizi
Obbedire alle leggi e ai costumi
Tenersi sulle posizioni moderate per
non allontanarsi troppo dal vero in
caso di errore
Agire con fermezza secondo
probabilit
Qualsiasi punto darrivo meglio
che restar fermi o girare in tondo
nella foresta dove ci si persi
vincere me stesso piuttosto che
la fortuna
Mutare i miei desideri piuttosto che
la fortuna secondo il modello antico
di chi si occupa del pensiero perch
ci che di certo esiste
Volont di sapere. il quarto presupposto, inindagato, che giustifica e informa di s tutti gli altri
principi: essi sono solo espedienti che sottomettono il comportamento valoriale allunificante
impulso di conoscere scientificamente la verit. La volont di sapere motiva il rispetto delle prime
tre e al contempo lunica che in grado di revocarle, una volta che essa abbia raggiunto il suo
scopo, cio la verit!
Parte IV. Fondamenta e prima pietra
Dubbio metodico
rifiutare come
assolutamente falso tutto
ci in cui potessi
immaginare il minimo
motivo di dubbio
Je pense donc je suis
nellatto in cui volevo
pensare cos, che tutto era
falso, bisognava
necessariamente che io
che lo pensavo fossi
qualcosa
Dio garante delle idee
se non sapessimo che
quanto in noi vi di reale e
di vero viene da un essere
perfetto e infinito, per certe
e distinte che fossero le
nostre idee non avremmo
nessuna ragione di essere
certi che posseggano la
perfezione di essere vere
Dio essere perfettissimo
Possiedo lidea di un
essere perfettissimo
O deriva da nulla o da me
stesso
Non pu derivare da
nessuno dei due (nihil
maius a minore)
Deve necessariamente
esistere, poich solo pu
aver immesso in me tale
idea
Ego res cogitans sum
conobbi cos di essere
una sostanza la cui
essenza o natura era
esclusivamente di
pensare, e che per
esistere non ha bisogno di
alcun luogo e non dipende
da alcuna causa
materiale
Parte V. Il mondo
Il trattato Le monde dove espone la
sua fisica fu sospeso dalla
pubblicazione in seguito alla
condanna inferta a Galileo
MONDO
Se Dio creasse ora in qualche luogo degli
spazi immaginari abbastanza materia per la
sua composizione e agitasse variamente e
senza un ordine le parti di questa materia,
si da fare un caos [] e in seguito si
limitasse ad offrire alla natura il suo
concorso ordinario lasciandola operare
secondo le leggi che ha stabilitomolto
pifacile concepire la loro natura
vedendole nascere un po alla volta che
non considerandole belle realizzate
CORPO
Il movimento del corpo dipende
dalla disposizione degli organi e
dalla temperatura ed del tutto
indipendente dallanima. Il corpo
macchina, cos lanimale, sprovvisto
di anima razionale una semplice
macchina corporea.
ANIMA
1. Non si pu ricavare dalla potenza
della materia (deve essere
espressamente creata)
2. di natura completamente
differente dal corpo e non soggetta
a morire con lui
3. Deve essere unita e legata al
corpo pi strettamente che il pilota
alla nave per generare affetti
appetiti e simili
Parte VI. La partenza
In questa parte giustifica la mancata
pubblicazione del trattato e
introduce la dimensione soggettivo-
universale della sua idea di scienza,
ponendo i compiti per il futuro
progresso dellumanit
FILOSOFIA PRATICA
conoscendo la forza e le azioni del fuoco,
dellacqua, dellaria, degli astri, dei cieli e di
tutti gli altri corpi che ci circondando cos
distintamente come conosciamo le tecniche
dei nostri artigiani, noi potremmo servircene
nello stesso modo per tutti gli usi cui si
adattano, rendendoci cos quasi signori e
padroni della natura
PROGRESSO SCIENTIFICO
gli ultimi partirebbero dai risultati di
chi li avesse preceduti e cos, per lo
sforzo congiunto di pi vite,
andremmo tutti insieme molto piin
l di quanto ognuno singolarmente
potrebbe fare
TEORIA ED ESPERIENZA
1. Principi primi
2. Osservare effetti generali ed
immediati
3. Indagare casi particolari per
cercare di stabilire rapporti
causali specifici e univoci

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