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Stephen Crane

MAGGIE UNA RAGAZZA DI STRADA


Titolo originale: Maggie, a girl of the streets
Cura e traduzione di Riccardo Reim
Casa Editrice: Giunti
Anno: 1993
INTRODUZIONE
Stehen Crane, nato a !e"ar# nel !e" $erse% il rimo no&em're 1()1 *+uattordicesimo e
ultimo figlio del astore metodista $onathan To"nle% Crane
1
, e morto di tu'ercolosi al
sanatorio di -aden"eiler nella .oresta !era a soli &entino&e anni, fu come nota
felicemente Alfred /azin, 0la rima grande figura tragica della moderna generazione
americana1
2
, uno di +uegli in+uieti e in+uietanti 0ragazzi straordinari1 alla maniera di
Chatterton, /eats o -eardsle%, segnati da un destino smagliante e terri'ile, 0+uel tio di
genio fe''rile, rigidamente intenso, che muore gio&ane e infelice, reda delle autrici di
'iografie1
3
3
Troo comunemente considerato un tratto di +uella strada che dal 0realismo reticente1
4

di 5o"ells e di $ames conduce, attra&erso 5arte, .rederic e la 6harton *e uscendo ure,
con scrittori come Garland e !orris 7 +uasi esattamente contemoraneo di Crane 7 dal
territorio della metrooli, alla 0natura sotto &etro1
8
di 9reiser e del suo Sister Carrie
:
,
Stehen Crane fu in&ece anche +ualcosa di di&erso e di i;: nessuno rima di lui in tutti
gli Stati <niti a&e&a sauto 7 o osato= 7 scri&ere in +uel modo, e i suoi li'ri imressero con
incredi'ile autorit> una direzione affatto nuo&a e imro&&isa, un fresco e salutare imulso
a tutto il mo&imento estetico dell?ultimo @ttocento americano3
.u il solo artista di +uegli anni, osser&a ancora /azin, 0che &eramente saggiasse le
ossi'ilit> della sua generazione, se''ene ne ne realizzasse egli stesso cosA oche1: talento
furioso, diserato e 'ruciante, 0naturalista er nascita1 *le sue letture furono scarse e
raffazzonate, ed era tutt?altro che incline alla seculazione critica: 0!on finisce i;3 Bare il
TeCas1, e''e a dire di Guerra e ace,, le sue risorse sta&ano tutte nella chiaro&eggenza dei
suoi sensi fisici 0che sfrutta&a con un?intensita sroorzionata alle sue forze eure imari
al fer&ore del suo sirito1, con +uello scialo e +uel coraggio estremo ossi'ili solo in chi ha
aura: 0fanciullo &ecchio, recorse, e non con la malinconia soltanto, la misantroia del
romanzo del !o&ecento13
Da rima stesura di Maggie *oera d?esordio di Crane, che alcuni critici giudicano il suo
caola&oro, &enne scritta alla &igilia del !atale 1(91, in due giorni e due notti di
ininterrotto la&oro, +uando l?autore a&e&a oco i; di &ent?anni ed era arezzato i;
come giocatore di 'ase'all che come giornalista3
1 Il piccolo Stephen rimarr orfano di padre allet di nove anni.
2 A. Kazin, On Native Ground ! An Interpretation of "odern American #roe $iterature, Ne% &or' 1()2, *race
+ovanovich Inc. 1(,-, trad. it. di "ar.herita Santi /arina, A. Kazin, $a nuova terra ! Storia della letteratura
americana, vol. I, nuova ed., "ilano, $on.anei 1(,).
0 1edi nota 2.
) $a definizione venne coniata proprio da 2illiam 3ean 4o%ell.
5 1edi nota 2.
6 romanzo di 7heodore 3reier 8 del 1(--.
Crane riscri&er> il 're&e romanzo nel 1(92 *roonendolo alla ri&ista Centur% che ne
rifiuter> la u''licazione, e infine una terza &olta nel 1(93, stamandolo in &olume a
rorie sese: (:9 dollari, er l?esattezza, resi in restito dai suoi fratelli3 1l &olumetto,
corredato di una 'rutta coertina gialla, fece la sua timida aatizione nella &etrina di
+ualche li'reria di !e" Eor# al rezzo di cin+uanta centesimi con il seguente titolo:
Maggie 7 A Girl of the Streets 7 A Stor% of !e" Eor# F '% $ohnston Smith *0il nome i;
stuido che ci sia al mondo1, come lo scrittore stesso i; tardi dichiarer>,, accolto con
indifferenza se non addirittura con fredda ostilit>3 Se ne &endettero due coieG +ualche
altra &enne regalata a arenti e amici: le restanti *ne erano state tirate circa un migliaio,
rimasero ammonticchiate a rendere ol&ere nella stanza d?affitto dell?autore, do&e la
ragazza delle ulizie, doo un o? cominciH a utilizzarle er accendere la stufa3 Da stama,
secializzata e non, ignorH del tutto +uel iccolo li'ro amaro e crudele, &iolento fino alla
sietatezza3 -isogner> asettare il 1(98 e il grandioso, le'iscitario successo di The Red
-adge of Courage erchI anche Maggie conosca una &era dignit> editoriale e ottenga,
l?anno seguente, un riconoscimento non soltanto americanoG ma euroeo, riuscendo a
suerare 0le diffidenze d?un mondo letterario e d?un u''lico ancora eilessi di fronte
alle crudezze d?un realismo non JreticenteK che mette&a a nudo +uanto L negli indi&idui
di i; igno'ile e nella societ> di i; sietato1
)
3
9i cosa arla il li'ro= Da storia, come L stato sesso rile&ato, 0non otre''e essere i;
lineare, i; semlice1
(
: Maggie, cresciuta nel misera'ile +uartiere della -o"er% in una
s+uallida famiglia di u'riaconi, &iene sedotta da un gio&ane 'arista, Bete, con il +uale &i&e
er oche settimane +uella che ai suoi occhi ingenui aare una storia d?amore3 Muando
costui l?a''andona senza troi riguardi, la ragazza, doo a&er tentato in&ano di rientrare
in famiglia, si rostituir> er +ualche mese e oi finir> er uccidersi gettandosi nel fiume3
Tutto L descritto in 're&i se+uenze 7 e sesso lasciato intra&edere o intuire in filigrana,
come, ad esemio, la seduzione e la morte della rotagonista F, a lami, a strai, in
dialoghi di estrema tensione, er immagini nettissime di gusto +uasi esressionista, con
un linguaggio di esaserata durezza irto di aserit> e di iterazioni3 Mancano
comletamente *come del resto, anche in The Red -adge of Courage, una 0trama1 e dei
0ersonaggi1 nell?accezione tradizionale del tennineG la stessa figura di MaggieG come
sottolinea Maria Duisa Agosti, aare singolarmente statica: 0D?autore ci racconta tutta la
sua 're&e &ita, dall?infanzia senza gioia all?adolescenza fatta di la&oro e di ri&azioni, alla
're&e, illusoria stagione d?amore, alla fine desolata: non ci fa erH seguire in modo
continuo ed efficace la sua e&oluzione sicologica, il suo s&olgimento sentimentale3 Essa ci
aare iuttosto come il risultato e al temo stesso la &ittima di un am'iente che L il &ero
rotagonista del romanzo1
9
3
Ber descri&ere la &ita della -o"er%, Crane si era tra&estito da &aga'ondo, mischiandosi
alla folla di mendicanti, di ladri e di rostitute che gremi&a i marciaiedi di +uel +uartiere
di diseredati3 E, come osser&a Duciano -ianciardi, 0nel racconto infatti sentiamo la &erit>
dell?eserienza di &ita che c?L sotto3 !on si &uole +ui alludere alle due scene che sono
cronachisticamente &ere *la rissa nel 'ar e la distruzione della tendina nella casa di
Maggie,, chI +uesta sare''e &erit> di suerficieG si tratta di una &erit> i; intima, er la
+uale lo scrittore ha arteciato alla sostanza di +uella &ita in +uel +uartiere, ne ha
assaorato e inteso la ferocia, la 'ar'arie, la corda di &ilt>, di aura che la sottende3
, 9. Izzo, $a letteratura nord!americana, /irenze!"ilano, Sanoni:Accademia, nuova ed. a..iornata 1(6,.
; ". $. A.oti, Nota a S. 9rane, "a..ie, ra.azza d< trada, "ilano, =izzoli 1(6).
( 1edi nota 12.
Tutto +uesto L di&entato elemento costante nell?arte di Stehen Crane, ha modellato la sua
&isione del mondo e la sua scrittura1
1N
3
Muando Maggie fu ristamato, nel 1(9: *o&&ero +uando la fama del suo autore era gi>
deflagrata in America e in Euroa,, molti critici che si senti&ano in do&ere di rintracciare la
formazione letteraria del gio&ane americano chiamarono in causa D?Assommoir di Oola
11

*autore, sia detto er inciso, che Crane conosce&a e arezza&a assai oco,: 0Muanto
+ueste ricerche genealogiche a''iano di arossimati&o e sesso di ar'itrario 7 sorattutto
+uando tralasciano gli elementi i; roriamente estetici, e si rifanno agli asetti esteriori
di determinate oere 7 L cosa o&&ia1
12
, nota giustamente Carlo Pzzo, citando a +uesto
roosito un?interessante osser&azione *ironica, certo, ma comun+ue attendi'ilissima e
che otre''e arire la strada ad altre e&entuali arentele del tutto insosetta'ili, di
Marcus Cunliffe, il +uale nella sua Diterature of the <nited States
13
scri&e: 0Barecchi critici
hanno suggerito che Maggie de&e essere nata sotto l?influsso dell?Assommoir di Emile
Oola3 BuH darsi, ma si uH indicare materiale i; a ortata di mano: i sensazionali sermoni
oolari, er esemio, del sacerdote 9e 6itt Talmage di -roo#lin, ristamati nel 1((8 con
il titolo The !ight Side of !e" Eor# Dife3 Pn uno di +uesti sermoni l?oratore chiede ai
fedeli di concedere la loro iet> a una o&era rostituta *cui attri'uisce il nome di
JMaggieK, er la +uale una delle oche &ie d?uscita L Jla strada che conduce al ramo est
del fiume, a mezzanotte, alla unta della 'anchina ortuale, do&e la luna che slende
sull?ac+ua la fa aarire cosA liscia che l?infelice si domanda se L a''astanza rofonda3 Do
L3 !essun 'arcaiolo L tanto &icino da udire il tonfoQ J3 Da Maggie di Crane mette fine alla
sua &ita nel medesimo modo1
14
3
Straordinaria coincidenza o che altro= Ma, del resto, ha imortanza=
Pn una citt> come la !e" Eor# della fine del secolo scorso, 0fatti di cronaca1 di +uesto
genere erano gi> 0nothing out of the ordinar%1: trasformarli in un li'ro caace di resistere
al temo L un?altra cosa3
Riccardo Reim
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
1()13 Stehen Crane nasce il rimo no&em're, a !e"ar#, !e" $erse%3 L l?ultimo di
+uattordici figli3
1((33 Da famiglia si trasferisce nella cittadina costiera di As'ur% Bar#3
Tre anni rima era morto suo adre, un astore metodista3
1(9N3 Crane fre+uenta la S%racuse <ni&ersit%, ma, messosi in luce i; come giocatore di
'ase'all che come studente, lascia doo un semestre3
1(933 Trasferitosi a !e" Eor#, continua l?atti&it> giornalistica intraresa anni rima ad
As'ur% Bar#3 Bu''lica a rorie sese, sotto seudonimo, un 're&e romanzo che a&e&a
iniziato a scri&ere +uand?era ancora studente a S%racuse: Maggie, A Girl of the Streets3
5amlin Garland e 6illiam 9ean 5o"ells lodano l?oera, che erH rester> sconosciuta e
1- $. *ianciardi, >#refazione? a S. 9rane, "a..ie e altri racconti, trad. it. di N. +atoti e $. *ianciardi, /irenze, #arenti
1(56.
11 Il romanzo di @ola 8 del 1;,,.
12 1edi nota 11.
10 Il a..io di ". 9unliffe 8 del 1(5).
1) $a citazione 8 tratta da 9. Izzo, $a letteratura nord!amencana, op. cit.
in&enduta sino alla ristama del 1(9:3 Pnizia a la&orare a The Red -adge of Courage3
1(94F1(983 9oo che una &ersione ridotta del romanzo era aarsa su di&ersi giornali,
l?editore Aleton u''lica The Red -adge of Coarage, che L 'en rice&uto da critica e
u''lico, e rende il suo autore famoso3
Crane &iene in&iato come reorter in Messico e nel Sud7@&est degli Stati <niti3
Muest?eserienza sar> alla 'ase di alcuni cele'ri racconti "estern +uali The -ride Comes to
Eello" S#% e The -lue 5otel3 Bu''lica inoltre la sua rima raccolta di &ersi, The -lac#
Riders and @ther Dines3
1(9:F1(9)3 Riene in&iato come reorter a Cu'a, er seguire le &icende dell?insurrezione
contro gli Sagnoli3 Conosce in .lorida Cora 5o"orth Ta%lor, rorietaria dell?5otel de
9ream di $ac#son&ille, con la +uale &i&r> er gli ultimi tre anni della sua &ita3 Pl 2 gennaio
del S9) la na&e Commodore, sulla +uale Crane L im'arcato, fa naufragio, e il resoconto di
+uest?a&&entura L u''licato dal !e" Eor# Bress3 Bochi mesi doo, erH, Crane u''lica
una &ersione fictional dell?eisodio, dal titolo The @en -oat, considerata una delle sue
storie migliori3 !ell?estate del S9) &isita il fronte greco7turco come corrisondente, e si
trasferisce successi&amente in Pnghilterra, do&e conosce e di&iene amico di scrittori
imortanti come .ord MaddoC .ord, 53 G3 6ells, $oseh Conrad e 5enr% $ames3
1(9(3 Si reca a Cu'a come corrisondente del !e" Eor# 6orld di Bulitzer er corire la
guerra isano7americana3
1(993 Tornato in Pnghilterra da Cora, L assillato dai de'iti e da gra&i ro'lemi di salute3
Bu''lica, su 5arer?s, tredici storie sull?immaginaria cittadina di 6hilom&ille, un secondo
&olume di oesie *6ar Ps /ind,, il romanzo Acti&e Ser&ice e la raccolta The Monster and
@ther Stories3
19NN3 Colito dalla tu'ercolosi, muore a -aden"eiler, in Germania, il 8 giugno 19NN3
OPERE E SCRITTI DI STEPHAN CRANE
*Ci si limita a indicare le i; autore&oli edizioni contemoraneeG +ui e altro&e l?ordine
seguito L +uello cronologico3,
The 6or#s of Stehen Crane, a cura di .redson -o"ers, 1N &olumi, Charlottes&ille,
Rirginia, Rirginia <ni&ersit% Bress, 19:9F):3
The 6ar 9isatches of Stehen Crane, a cura di R3 63 Stailman e E3 R3
5agemann, !e" Eor#, !e" Eor# <ni&ersit% Bress, 19:43
Maggie: A Girl of the Streets, a cura di Thomas Gullason, !e" Eor#, !orton, 19)93
The Red -adge of Courage, a cura di 5enr% -inder, !e" Eor#, !orton, 19(23
Brose and Boetr%, a cura di $3 C3 De&enson, !e" Eor#, Di'rar% of America, 19(43
The Corresondence of Stehen Crane, a cura di Stanle% 6ertheim e Baul Sorrentino, 2
&olumi, !e" Eor#, Colum'ia <ni&ersit% Bress, 19((3
Traduzioni italiane di Maggie 0Maggie1, in Maggie e altri racconti, trad3 di !3 $atosti e D3
-ianciardi, .irenze, Barenti 198:G oi, Roma, Editori Riuniti 19(23
Maggie ragazza di strada, trad3 di Maria Duisa Agosti, Milano, Rizzoli 19:43
Maggie, ragazza di strada, trad3 di .rancesco .ranconeri, Rerona, 9emetra 19933
CAPITOLO PRIMO
<n ragazzino ritto su un mucchio di ghiaia a difesa dell?onore di Rum Alle%3 Scaglia&a
sassi contro i monelli urlanti di 9e&il?s Ro"
18
, che gira&ano all?imazzata intorno alla
imontagnola e lo coli&ano a loro &olta3 Pl suo &iso infantile era li&ido er l?infuriare della
'attagliaG l?esile coro &i'ra&a tutto mentre lancia&a ingiurie3
0Scaa, $immie, scaaT Ti iglierannoT1, urlH un ragazzo di Rum Alle% 'attendo in
ritirata3
0MaiT1, risose $immie ruggendo &alorosamente3 0!on saranno +uesti mocciosi a farmi
scaare31 <rli di rinno&ata furia si alzarono dalle gole di 9e&il?s Ro"3 9al lato destro,
alcuni monelli cenciosi mossero furi'ondi all?assalto del monticello di ghiaia3 Sui loro
&isetti con&ulsi 'rilla&ano dei &eri ghigni da assassini3 Attaccando, tira&ano sassi e
imreca&ano in uno stridulo coro3
Pl iccolo camione di Rum Alle% si reciitH gi; dall?altro lato, incesicando3 !ella zuffa,
la giacca gli si era ridotta a 'randelli e a&e&a erso il caello3 Era ieno di li&idi e
sanguina&a da un taglio in testa3 P suoi lineamenti smunti sem'ra&ano +uelli di un iccolo
demone folle3 Come fu a terra, i ragazzini di 9e&il?s Ro" si strinsero intorno al loro
a&&ersario3 Dui si arH il cao col 'raccio sinistro e continuH a menare coli come un
azzo3 P ragazzini corre&ano a&anti e indietro, saltando, lanciando sassi, 'estemmiando
con grida da 'ar'ari3
9alla finestra di un casamento che si alza&a in mezzo a un gruo di misera'ili
stam'erghe, s?era affacciata una donna incuriosita3 Alcuni oerai che scarica&ano una
chiatta &icino un deosito lungo il fiume sosesero un momento il la&oro er osser&are la
lotta3 Pl macchinista di un rimorchiatore all?attracco si sorse igramente a guardare dal
araetto3 9all?altra arte, sull?isola, un &erme di gialli forzati emerse dall?om'ra di un
sinistro edificio grigio, snodandosi lentamente lungo la ri&a del fiume3
<na ietra a&e&a colito $immie alla 'occa3 Pl sangue rese a colargli sul mento, gi;, fin
sulla camicia a 'randelli3 De lacrime gli riga&ano le guance sudice3 Pl suo iccolo coro
&acilla&a sulle gam'e sottili, tremanti e infiacchite3 De imrecazioni ruggenti della rima
arte della lotta si erano mutate adesso in un 'al'ettio 'lasfemo3 !elle grida frenetiche
della 'anda di 9e&il?s Ro" c?erano le note gioiose dei canti trionfali dei sel&aggi3 P
ragazzini sem'ra&ano guardare 'iecamente il sangue sul &iso dell?altro ragazzo3
Gi; er la strada &eni&a 'ighellonando un gio&inastro di aena sedici anni, nonostante
atteggiasse le la''ra al cronico sogghigno di una ideale maturit>3 Pl caello calato su un
occhio e un mozzicone di sigaro iantato tra i denti gli da&ano un?arAa di sfida3
Cammina&a con un certo mo&imento delle salle che do&e&a riemire di terrore i aurosi3
DanciH un?occhiata allo siazzo do&e gli eccitati ragazzini di 9e&il?s Ro" face&ano ressa
attorno all?a&&ersario di Rum Alle% urlante e iangente3
0EhiT1, mormorH tra sI con interesse, 0una zuffaT EhiT1 Raggiunse il cerchio 'erciante,
dondolando le salle in modo da dimostrare che a&e&a gi> la &ittoria in ugno3 Si accostH
da dietro a uno dei i; accaniti di 9e&il?s Ro"3
0Eh, che dia&olo1, disse, colendo l?accanito alla nuca3
Pl ragazzo cadde a terra con un urlo terri'ileG oi si rimise in iedi, e notando,
e&identemente, la statura del suo assalitore, scaH &ia &eloce dando a gran &oce
15 JRum Alle%K e J9e&il?s Ro"KG letteralmente JRicolo del RumK e JSalita del 9ia&oloK *!3d3T3,
l?allarme3 Da 'anda di 9e&il?s Ro" lo imitH al comleto: come giunsero a una 're&e
distanza si misero a lanciare ingiurie terri'ili all?indirizzo del gio&ane dal sogghigno
cronico3
Costui, er il momento, non 'ada&a i; a loro3 0Che ti succede, $immie=1, chiese al iccolo
camione3
$immie si asciugH il &iso sorco di sangue con la manica3
0Ecco, Bete, L andata cosA: io &ole&o suonarle a +uel Rile%, e loro mi si sono 'uttati tutti
addosso31 Si era fatto a&anti +ualcuno di Rum Alle%: un gruetto che er +ualche
momento rimase lA a gridare sacconate contro +uelli di 9e&il?s Ro"3 RolH +ualche sassata
a distanza, e +uei iccoli guerrieri si scam'iarono arole di sfida3
Boi il contingente di Rum Alle% riiegH lentamente in direzione della strada di casa3 Si
scam'ia&ano l?un l?altro le i; disarate &ersioni della 'attaglia3 Si ingiganti&ano le cause
della ritirata, a +ualche ugno aioato nella zuffa &enne data la otenza di una
cataulta, si sostene&a di a&er mirato con recisione assoluta nel lanciare le sassate3
Riresero animo, e iniziarono di nuo&o a dire sacconate con sirito indomito3 0Ah, se ci
&a, li facciamo fuori tutti, +uei maledetti di Ro"1, disse uno, sa&aldo3
Pl iccolo $immie sta&a cercando di fermare il flusso del sangue dalla 'occa ferita3 Si &olse
tor&o &erso +uello che a&e&a arlato3 0Ah, e tu do&e sta&i mentre io do&e&o ca&armela da
solo=1, chiese3 0Mi hai scocciato con i tuoi im'rogli31
0Ma guardaT1, fece l?altro, ronto ad attaccar 'riga3
$immie continuH con aria di disrezzo: 0!on sai 'atterti, -lue -illieT Bosso li+uidarti con
una mano sola13
0Ma guardaT1, relicH di nuo&o -illie3
0-adaT1, disse $immie minaccioso3
0-adaT1, ri'attI l?altro nello stesso tono3
Si scam'iarono un aio di ugni e rotolarono a&&inghiati sul selciato3
0Mena, $immie, gi; a calci in faccia1, urla&a Bete, il ragazzo dal sogghigno cronico, in tono
di&ertito3
P iccoli com'attenti si esta&ano a ugni, a calci, a graffi3
Boi si misero a iangere, e gli imroeri si mescola&ano ai singhiozzi3 Gli altri ragazzini
stringe&ano i ugni e salta&ano in cerchio intorno ai due, tutti eccitati3 9?un tratto un
iccolo settatore lanciH un grido d?allarme: 0Smetti, $immie, smettiT1, urlH3 Pl circolo dei
ragazzini si smem'rH all?istante, restando in estatica attesa di +uanto sare''e accaduto3 P
due a&&ersari, che si 'atte&ano alla maniera di +uattromila anni fa, non sentirono
l?a&&ertimento3
Dungo la strada a&anza&a con un asso lento un uomo dagli occhi cui, che orta&a una
gamella e fuma&a una ia di legno di melo3 Muando si tro&H &icino al unto do&e i due
sta&ano lottando, li guardH con indifferenza3 Ma all?imro&&iso ruggA una 'estemmia e si
a&&icinH deciso ai due litiganti che si rotola&ano in terra3 0.orza, tu, $im, alzati su su'ito o
ti ammazzo di cinghiate, maledetto moccioso31 CominciH a menare calci sulla massa
informe in terra3
-illie sentA un esante sti&ale colirlo in testa3 Con uno sforzo furioso riuscA a li'erarsi di
$immie e si allontanH 'arcollando3
$immie si tirH su a fatica, si mise di fronte al adre e cominciH a insultarlo3 Pl genitore gli
mollH un calcio3 0Rieni a casa, ora1, gridH, 0e iantala con +uesta lagna se non &uoi che ti
stacchi la testa31 Se ne andarono3 D?uomo cammina&a lacido, con +uel sim'olo della
serenit> fatto di legno di melo tra i denti3 Pl ragazzo lo segui&a a +ualche metro,
imrecando cuamente: gli are&a umiliante, er uno che asira&a a essere +ualcosa come
un guerriero, un sanguinario a cui tutto L ermesso, essere riortato a casa dal adre3
CAPITOLO SECONDO
Entrarono finalmente in un +uartiere 'uio do&e, da un casamento fatiscente, una dozzina
di ortoni &omita&ano sulla strada sciami di 'am'ini3 <n rimo &ento autunnale
solle&a&a dal selciato una ol&ere gialla e la soffia&a contro cento finestre3 9alle scale di
sicurezza fluttua&ano lunghe file di anni stesi3 Pn tutti gli angoli nascosti c?erano secchi,
scoe, stracci, 'ottiglie3 !ella strada i 'am'ini gioca&ano o 'isticcia&ano con gli altri
'am'ini, oure intralcia&ano stuidamcnte la circolazione dei &eicoli3 9onne enormi,
scarmigliate e con gli a'iti in disordine, settegola&ano aoggiandosi alle ringhiere o
urla&ano litigando freneticamente3 Alcuni uomini macilenti, in un curioso atteggiamento
di sottomissione, fuma&ano la ia seduti negli angoli 'ui3 Mille odori di cucina si
ri&ersa&ano in strada3 Pl casamento sem'ra&a tremare e scricchiolare sotto il eso
dell?umanit> che scalita&a nelle sue &iscere3
<na ragazzetta cenciosa si trascina&a dietro er le &ie 'rulicanti un marmocchio rosso e
urlante, che si 'utta&a all?indietro, come fanno i 'im'i, untandosi sulle gracili gam'ette
nude3 0Su, Tomm%, &ieniT1, grida&a la ragazzetta, 0Ecco $immie e il 'a''o3 !on farti
tirare31 E, sazientita, diede uno strattone al 'raccio del iccolo, che cadde in a&anti,
iangendo3 Con un secondo strattone lo rimise in iedi e roseguirono3 Con l?ostinazione
tiica della sua et>, il iccino si rifiuta&a di farsi trascinare in una certa direzione: comi&a
sforzi eroici er mantenersi diritto sulle gam'e, strillando contro la sorellaG durante le sue
in&etti&e infantili fini&a di rosicchiare un ezzetto di 'uccia d?arancia3
All?a&&icinarsi dell?uomo dagli occhi cui seguito dal monello sorco di sangue, la
ragazzetta rorue in grida di rimro&ero: 0Ah, $immie, hai fatto un?altra &olta a 'otteT13
Pl monello si ri&oltH srezzante: 0Bensa ai fatti tuoi, Mag, caito=13
Da ragazzetta continua&a a sgridarlo: 0.ai semre a ugni, $immie, e sai 'enissimo che la
mamma &a su di giri +uando arri&i a casa mezzo morto, e oi ci icchia tutti13 E cominciH
a iangere3 A +uella rosetti&a anche il 'im'o iccolo gettH la testa all?indietro e si mise a
streitare3
0EhiT1, urlH $immie3 0State zitti o &i chiudo la 'occa con un ceffone, chiaro=1 E siccome la
sorella continua&a a laguarsi, di colo le allungH uno schiaffo3 Da ragazzetta 'arcollH,
scoiH in lacrime, oi, riresasi, si mise a in&eire contro di lui con &oce tremante3 Mentre
lei indietreggia&a, il fratello le era iom'ato addosso temestandola di 'otte3
Pl adre si riscosse e si &oltH3 0Biantala, $im, hai caito=
Dascia in ace tua sorella3 Brorio non riesco a far entrare un o? di giudizio nella tua testa
di legno31 Pl ragazzino, come a sfidare il genitore, alzH la &oce e continuH a minacciare3 Pl
'im'o, che negli sostamenti della sorella era semre stato trascinato er un 'raccio,
urla&a in maniera terri'ile, rotestando con +uanto fiato a&e&a in coro3
.inalmente, si infilarono in rocessione dentro uno di +uegli androni3 Si arramicarono
er scale oscure, assarono er ianerottoli s+uallidi e freddi3 Pnfine il adre sinse un
uscio ed entrarono in una stanza illuminata che sem'ra&a occuata er intero da una
donna corulenta che si muo&e&a da una stufa fumante a un ta&olo coerto di casseruole3
Muando comar&ero adre e figlio li s'irciH con un?occhiata3 0Come= 5ai fatto di nuo&o a
'otte=1, e d?un 'alzo si scagliH su $immie3 Pl monello cercH scamo dietro gli altri, e nel
araiglia Tommie, il iccolo, cadde a terra, rotestando con la consueta &iolenza er
essersi scorticato gli stinchi contro una gam'a del ta&olino3
De salle massicce della madre si solle&a&ano er l?ira3 AfferrH il monello er la collottola e
una salla, scuotendolo fino a fargli 'attere i denti3 Boi lo trascinH da&anti a un ac+uaio
sudicio, immerse un cencio nell?ac+ua e cominciH a strofinargli la faccia insanguinata3
$immie urla&a di dolore e cerca&a di s&incolarsi dalla stretta di +uelle 'raccia ossenti3
Pl iccino, acco&acciato sul a&imento, segui&a la scena con il &iso contratto di una signora
che assista a una tragedia3 Pl adre a&e&a riemito la ia e si era seduto accanto alla stufa,
su uno sga'ello3 De urla di $immie lo infastidi&ano, ragion er cui si &olse e 'erciH
all?indirizzo della moglie: 0Dascialo stare un momento, +uel ragazzo, caito Mar%= !on fai
che icchiarlo3 Muando &engo a casa la sera non osso riosarmi mai erchI tu hai semre
da icchiare +ualcuno dei 'am'ini3 Biantala, mi senti o no= Stai semre a estarli13 Su'ito
l?azione della donna si fece i; &iolenta, finchI scara&entH il figlio in un angolo, do&e se ne
restH a iangere disteso a terra3
Con le gigantesche mani sui fianchi e un?andatura da gendarme, la donna a&anzH &erso il
marito3 0@h1, grugnA con disrezzo, 0di che ti imicci=1 Pl iccolo, che se ne sta&a caroni
sotto il ta&olo, fece cautamente caolino3 Da ragazzetta cenciosa si tirH indietro, e il
monello nell?angolo rannicchiH rudentemente le gam'e3
D?uomo continuH tran+uillo a tirare 'occate dalla sua ia e mise le scare infangate sul
retro della stufa3 0Ra? all?inferno1, disse con calma3
Da donna cominciH a urlare, agitando i ugni sotto gli occhi del marito3 Da elle giallastra
e grinzosa della faccia e del collo le si fece aonazza3 Rirese a s'raitare3
D?uomo seguitH a tirare 'occate er un o?, +uindi si alzH e si diresse alla finestra,
guardando fuori, nel caos dei cortili che si anda&ano facendo 'ui3 05ai 'e&uto, Mar%1,
disse3
0.aresti meglio a farla finita con la 'ottiglia, &ecchia mia, se non &uoi creare31
0-ugiardoT1, ringhiH lei3 0!on ho 'e&uto nemmeno un goccio31 SeguA uno scam'io di
insulti3
Pl iccino s'ircia&a da sotto il ta&olo con il &isetto contratto dall?eccitazione3 Da ragazzetta
cenciosa sci&olH di soiatto &erso l?angolo do&e giace&a il fratello3 0Ti fa molto male,
$immie=1, 'is'igliH timidamente3
0!emmeno un o?3 Chiaro=1, 'or'ottH il ragazzino3
0Ruoi che ti la&i il sangue=1
0!oT1
0Ruoi cheQ1
0Muando lo iglio, +uel Rile%, gli sacco il muso, ecco3
Caito=1 E si &oltH faccia al muro, come deciso ad asettare la sua ora3
!ella lite tra marito e moglie, la donna a&e&a a&uto la meglio3 D?uomo rese il caelAo e
si slanciH fuori della stanza, risoluto a rendersi la ri&incita con una s'ornia3 Dei lo seguA
fino sulla orta, continuando a tuonargli dietro mentre scende&a le scale3 RientrH,
ortando con sI nella stanza una tale agitazione che i ragazzi resero a tremare come
foglie3 0Se ne &a in +uesto modo1, continua&a a rietere, cia'attando nelle scare sformate
intorno alle teste dei ragazzini3 Si immerse, s'uffando e soffiando, in una nu'e di &aore
che si le&a&a dai fornelli, da do&e infine le&H, 'randendola, una adella iena di atate
sfrigolanti3
0Renite a cena, oraT1, gridH all?imro&&iso, esaserata3
0Bresto3 sennH &i ci trascino ioT1 P ragazzi si affrettarono a rialzarsi, e con un 'accano
incredi'ile si sistemarono a ta&ola3 Pl i; iccino sede&a con le gam'e enzoloni su un
seggiolone tra'allante e si riminza&a lo stomachino3 $immie si caccia&a con raidit>
fe''rile i 'occoni gocciolanti di unto tra le la''ra ferite3 Maggie, guardandosi attorno di
sottecchi come temendo di essere interrotta, di&ora&a come una iccola tigre 'raccata3
Da madre sede&a tenendoli d?occhio3 9istri'ui&a rimro&eri, ingoia&a atate e 'e&e&a da
una 'ottiglia giallo7scuro3
9a un o? a&e&a mutato umore, e ianse accomagnando il iccolo Tommie nell?altra
stanza, do&e lo mise a dormire con i ugnetti chiusi in una &ecchia traunta di uno
s'iadito slendore rosso e &erde3 Boi tornH e rese a lamentarsi accanto alla stufa3 Si
dondola&a a&anti e indietro sulla sedia, lamentandosi con i due figli: 0o&era mamma1 e
0&ostro adre, che gli renda un colo13
Da ragazzetta face&a la sola fra il ta&olo e la sedia do&e era osato un catino3
Trotterella&a sulle gam'ette sottili, sotto ile di iatti3 $immie se ne sta&a seduto a curarsi
le ferite, lanciando occhiate furti&e alla madre3 Con lo sguardo esercitato si accorge&a che
la donna sta&a a oco a oco uscendo da una ne''ia di sentimenti confusi e il cer&ello le si
anda&a accendendo del calore dell?e''rezza3 Trattene&a il resiro3
Maggie rue un iatto3
Da madre scattH in iedi come una molla3 09io santoT1, 'iascicH3 P suoi occhi scintillanti si
fissarono sulla figlia con un odio imro&&iso3 Pl rosso acceso del &iso si fece +uasi
aonazzo3 Pl ragazzino si reciitH sul ianerottolo, strillando come una scimmia in un
terremoto3 AnnasH nel 'uio finchI non e''e tro&ato le scale3 Pncesicando, in reda al
anico, giunse al iano di sotto3
<na &ecchia arA la orta di casa3 <na luce dietro di lei gettH un 'agliore sul &iso del
monello3 0-e?, ragazzo, che succede sta&olta= L tuo adre che esta tua madre o L tua
madre che esta tuo adre=1
CAPITOLO TERZO
$immie e la &ecchia rimasero a lungo in ascolto sul ianerottolo3 Al di sora del 'rusio
delle &oci, del triste iagnucolio dei 'im'i nella notte, dello scaliccio di assi er stanze e
corridoi in&isi'ili, delle grida rauche nella strada e l?acciottolio delle ruote sul selciato,
udirono gli strilli della 'am'ina e i ruggiti della madre segnersi man mano in un fie&ole
lamento e in un sordo 'or'ottio3
Da &ecchia era un tio legnoso e incartaecorito che riusci&a ad assumere, +uando &ole&a,
un?aria di grande &irt;3
Bossede&a un iccolo carillon che suona&a una sola canzone, e anche una serie di 09io 7 &i
7 'enedicaT1 in &arie tonalit>, a seconda del suo fer&ore3 @gni giorno si reca&a a occuare
la sua ostazione sul selciato della .ifth A&enue, do&e si accoccola&a a gam'e incrociate,
orrenda e immo'ile come un idolo3 Racimola&a ogni giorno un gruzzoletto di monetine,
elargite er lo i; da gente che non a'ita&a da +uelle arti3 <na &olta che una signora
a&e&a lasciato cadere il 'orsellino sul marciaiede, la &ecchia incartaecorita l?a&e&a
afferrato e lesta lesta se l?era nascosto sotto il mantello3 Arrestata, a&e&a &omitato tali
ingiurie contro la signora da farla +uasi s&enire, e con le &ecchie mem'ra contorte dai
reumatismi a&e&a fatto restare col fiato corto un corulento oliziottoG e +uando se ne
ricorda&a, dice&a: 0Da olizia, che 9io la stramaledicaT13
0Eh, $immie, che &ergogna1, 'or'ottH3 0Su, da 'ra&o, &ammi a comrare un +uartino di
'irra, e se tua madre fa il dia&olo a +uattro er tutta la notte, uoi dormire +ui da me31
$immie rese la ga&etta che gli orge&a, sette soldi e filH &ia3 9a una orta laterale entrH
nel 'ar e andH diritto al 'anco3 Rizzandosi sulla unta dei iedi, alzH il reciiente e i soldi
+uanto i; ote&ano consentirgli le sue 'raccine3
Ride due mani a''assarsi e rendere il tutto3 Su'ito doo +uelle stesse mani gli orsero la
ga&etta iena, e $immie andH &ia3
9a&anti al ortone tetro incrociH una figura tra'allante: era suo adre che dondola&a sulle
gam'e malferme3
09ammi +uella 'irra, caito=1, fece l?uomo3
0Rattene &iaT1, gridH $immie3 0L ro'a della &ecchia, sare''e una orcheria fregargliela, non
ti are=1 Pl adre gli straH la ga&etta, e reggendola con tutt?e due le mani se la ortH alla
'occa3 A&e&a le la''ra incollate al 'ordo, la testa ro&esciata all?indietro: la gola gli si
gonfia&a, tanto da sem'rare tutt?uno col mento3 Ci fu un sonoro gorgoglio e la 'irra sarA3
TirH un sosiro e si mise a ridereG oi s'attI la ga&etta &uota in testa al figlio3
Mentre la latta rotola&a fragorosamente sulla strada, $immie cominciH a gridare tirando
calci negli stinchi del genitore3 0Guarda che orcheria mi hai com'inatoT1, grida&a3
0Alla &ecchia le iglier> un accidentiT1 Si ortH in mezzo alla strada, ma l?uomo non lo
seguA e si diresse &erso il ortone 'arcollando3 0Dascia che ti igli e &edrai come ti
sistemoT1, gridHG oi scomar&e3
A&e&a assato la sera aoggiato al 'ancone del 'ar 'e&endo "his#% e confidando a ogni
nuo&o &enuto: 0Casa mia L un infernoT BerchI credi che io stia +ui a 'ere "his#% in +uesto
modo= BerchI casa mia L un infernoT13
$immie attese un ezzo in strada, oi si infilH con molta cautela nel alazzo3 BassH con
circosezione da&anti alla orta della &ecchia incartaecorita, oi si fermH da&anti a casa
sua e tese l?orecchio3 <dA sua madre muo&ersi esantemente fra i mo'ili della stanza3
Canticchia&a con &oce lamentosa, interromendosi ogni tanto er sfogare la sua ira
&ulcanica contro il adre, che, cosA ar&e a $immie, do&e&a essersi lasciato cadere in
+ualche angolo, sul a&imento3
0BerchI dia&olo non cerchi d?imedire a $im di fare a ugni=
Ti saccherei la facciaT1, 'erciH all?imro&&iso3
D?uomo farfugliH col tono indifferente degli u'riachi: 0Che ti iglia= Che c?L= Che &ai
cercando=13
0Si straa i &estiti, im'ecilleT1, urlH la donna, al colmo del furore3
Pl marito ar&e riscuotersi3 0CreaT1, gridH er tutta risosta3 Ci fu uno schianto contro la
orta e il rumore di +ualcosa che anda&a in ezzi3 $immie soffocH a stento un grido e si
reciitH gi; er le scale3 Giunto di sotto, si fermH ad ascoltare3 <di&a grida e
imrecazioni, lamenti e strilli, un coro confuso come di 'attaglia: a tutto ciH si
accomagna&a un fracasso di mo'ili sfasciati3 Gli occhi del monello scintilla&ano er la
aura di essere scoerto3
.acce incuriosite aar&ero sugli usci, scam'iandosi commenti a mezza &oce3 09al &ecchio
$ohnson c?L 'aruffa un?altra &olta31 $immie se ne restH l> finchI i rumori furono cessati e i
&icini e''ero richiuso le orte con uno s'adiglio3 Allora risalA le scale con la cautela di un
cacciatore che si aresti a &iolare la tana di una antera3 Attra&erso la orta sconnessa
giunge&a il rumore di un resiro affannoso3 Sinse l?uscio ed entrH, tremante3
Pl fuoco sande&a delle striature rossastre sul a&imento nudo, sull?intonaco screolato e
sudicio delle areti, sui mo'ili ro&esciati e rotti3 Ber terra in mezzo alla stanza giace&a sua
madre addormentata3 Pn un angolo, il coro inerte di suo adre era accasciato di sghem'o
su una sedia3
Pl monello si fece a&anti, tremando all?idea di s&egliare i genitori3 Pl etto enorme della
madre si solle&a&a affannosamente3 $immie si fermH a guardarla3 A&e&a la faccia
congestionata, deformata dalla s'ornia3 De soracciglia gialle om'reggia&ano le ale're
illi&idite3 P caelli scarmigliati le sio&e&ano a ciocche sulla fronte3 Da sua 'occa
conser&a&a +uell?esressione di odio e di &endetta che do&e&a a&ere assunto durante la
sfuriata3 Tene&a le rosse 'raccia nude in alto, intorno al cao, con aria esausta: sem'ra&a
un 'ruto satollo3
Pl monello si chinH sulla madre3 A&e&a aura che arisse gli occhi, e la aura che lo
attanaglia&a era cosA forte che non ote&a fare a meno di rimanere lA, chino, affascinato a
fissare il &olto arcigno della donna3 All?imro&&iso lei arA gli occhi, e il fanciullo si tro&H
da&anti uno sguardo che sem'ra&a a&esse il otere di imietrirlo3 GettH un grido acuto e
cadde all?indietro3
Da donna annasH er un attimo, agitH le 'raccia intorno al cao come se stesse lottando,
oi ricominciH a russare3
$immie sci&olH di nuo&o nell?om'ra e attese3 <n rumore nella stanza accanto a&e&a fatto
eco al suo grido er il ris&eglio della madre3 StrisciH caroni nel 'uio, gli occhi fissi alla
orta socchiusa3 SentA un cigolio, oi una &ocetta che lo chiama&a: 0$immieT $immieT Sei
tu=1, con un 'is'iglio3 Pl fanciullo trasalA3 Pl &isino 'ianco di sua sorella lo guarda&a
dall?uscio dell?altra stanza3 Da ragazzetta sci&olH sul a&imento fino a lui3
Pl adre non s?era mosso, srofondato in un sonno mortale3 Da madre, in&ece, si agita&a in
un affannoso dormi&eglia, il etto ansante come in un?angoscia da strangolamento3 .uori
della finestra la luna si affaccia&a al di sora dei tetti scuri, e in lontananza l?ac+ua del
fiume scintilla&a de'olmente3
Da figuretta della ragazzina cenciosa trema&a tutta3 A&e&a il &iso segnato dal ianto, gli
occhi accesi di aura3 AfferrH il 'raccio del ragazzo con le iccole mani tremanti e insieme
si rannicchiarono in un angolo3 P loro occhi erano attratti da +ualche forza a fissarsi sul
&olto della donna: 'asta&a che si s&egliasse, ensa&ano, e tutti i dia&oli sare''ero usciti
dall?inferno3 Rimasero rincantucciati lA, finchI le 'rume settrali dell?al'a aar&ero alla
finestra, semre i; &icine ai &etri, lo sguardo fisso al coro rostrato e ansimante della
madre3
CAPITOLO QUARTO
Tommie, il iccino, morA3 Do ortarono &ia in una 'ara a 'uon mercato, le manine di cera
strette su un fiore che Maggie, la fanciulla, a&e&a ru'ato a un italiano3
Dei e $immie continuarono a &i&ere3
Gli occhi ineserti del ragazzo si scaltrirono resto3 9i&enne un gio&anotto duro come il
cuoio3 BassH anni mo&imentati senza la&orare, e durante +uel eriodo il suo ghigno si fece
cronico3 StudiH la natura umana er le strade, e non la tro&H eggiore di +uanto a&e&a
creduto3 !on conceA mai risetto er il mondo erchI non a&e&a mai a&uto ideali da
a''attere3
Si corazzH l?anima fre+uentando ogni tanto, er ridere, una chiesa missionaria do&e un
tio elargi&a sermoni a 'ase di 0&oi13 <na &olta un filosofo chiese a +uell?uomo erchI
non dicesse 0noi1 in&ece di 0&oi13 0Cosa=1, risose l?altro3 Mentre gli ascoltatori si
riscalda&ano attorno alla stufa, lui anda&a esonendo il suo ensiero circa i loro raorti
con il Signore3 Molti di +uei eccatori mal soorta&ano di sentir diingere in +uel modo
la loro diserante degradazione, ma asetta&ano i 'uoni er la minestra3
0Siete tutti dannati1, dice&a il redicatore3 E un interrete intelligente a&re''e scorto la
risosta che &eni&a fuori da +uei ezzenti: 0Ma la nostra zua +uando arri&a=13
$immie se ne sta&a seduto con un suo comagno in una delle ultime file, commentando
fatti che non li riguarda&ano con la iena li'ert> di due turisti inglesi3 Muando oi
a&e&ano sete e se ne anda&ano, nella loro mente il redicatore si confonde&a con Cristo3
Ber un momento, $immie &eni&a reso dalla malinconia al ensiero delle altezze
irraggiungi'ili do&e crescono i frutti3
Pl suo amico dichiara&a che, se mai fosse riuscito ad andare in aradiso, a&re''e chiesto un
milione di dollari e una 'ottiglia di 'irra3 Ber molto temo la sola occuazione di $immie
fu +uella di starsene agli angoli delle strade a &eder assare il mondo, facendo sogni di
fuoco alla &ista delle 'elle donne3 Sfida&a l?umanit> agli incroci3 Era agli angoli nella &ita e
della &ita3 Pl mondo anda&a a&anti e lui sta&a lA a guardarlo3
!ei confronti degli uomini 'en &estiti a&e&a semre un atteggiamento ostile3 Ber lui, un
&estito elegante era sinonimo di de'olezza, e ogni giacca di 'uon taglio cori&a un cuore
&ile3 Pn un certo senso, lui e i suoi simili erano dei re, al di sora di +uella gente dagli a'iti
immacolati, forse erchI costoro, chiss>, ote&ano magari temere di essere uccisi o resi in
giro da lui3 Bi; di tutti disrezza&a l?iocrisia dei 'ra&i cristiani e le nullit> con un
aristocratico crisantemo all?occhiello3 Si considera&a al di sora di +ueste categorie3 !on
a&e&a aura di nulla3
Muando a&e&a un dollaro in tasca non c?era cosa al mondo i; grande della sua gioia di
&i&ere3 Era er +uesto che tal&olta si senti&a o''ligato a la&orare3 Suo adre morA, e er
sua madre ormai i mesi conta&ano come anni3
Si mise a fare il carrettiere3 Gli &enne affidata una coia di ca&alli da tiro e un gran carro
rumoroso3 Cono''e il frastuono e il tumulto delle &ie del centro, e imarH a indirizzare
maledizioni ai oliziotti, che sesso sali&ano sul suo carro e lo s'atte&ano gi; da cassetta
con un ugno3 !ei 'assifondi della citt> si tro&a&a ogni giorno coin&olto negli ingorghi
i; sa&entosi3 Se gli accade&a di tro&arsi a''astanza indietro, allora assume&a un?aria
tran+uilla, le gam'e acca&allate, continuando a fumare in ace e cacciando aena un
urlaccio se +ualche edone &eni&a a infilarsi sotto il muso dei ca&alli 7 tanto la sua aga
corre&a lo stesso3 Se in&ece col suo carico si tro&a&a i; a&anti, o se er caso era rorio il
suo carro a 'loccare il traffico, allora si 'utta&a con &iolenza inaudita in mezzo alla lite
sorta tra i guidatori da un &eicolo all?altro, ingiuriandoli e finendo er farsi arrestare con la
forza3
9oo +ualche temo il sogghigno sul suo &iso di&enne talmente fisso da ri&er'erarsi su
ogni cosa3 @rmai era cosA cinico da non credere i; in nulla3 Secondo lui, la olizia agi&a
semre sinta da +ualche catti&o imulso, e il resto dell?umanit> era er lo i; comosto
da creature srege&oli che cerca&ano di im'rogliarlo in tutti i modi e con le +uali, er
difendersi, era costretto a litigare in ogni occasione3
Muanto a lui, la sua osizione di oresso conser&a&a, nel suo isolamento, un che di unico
e di su'lime3
Gli esemi i; lamanti di idiozia aggra&ata si ote&ano riscontrare, secondo lui, sui
redellini dei tram3 P rimi temi non face&a che attaccare 'riga con +uella gente, ma oi
a&e&a finito er infischiarsene, ro&ando un so&rano disrezzo er +uelle file di carrozze
che lo segui&ano come tanti stuidi scarafaggi3 Muando si disone&a a un lungo tragitto,
a&e&a reso l?a'itudine di fissare un oggetto alto e lontano: da&a il &ia ai ca&alli e si
lascia&a andare a una sorta di o'lioso raimento3 Migliaia di guidatori ote&ano urlargli
dietro, i asseggeri corirlo di &itueriG lui non si ridesta&a finchI +ualche oliziotto 7
di&enuto scarlatto da 'lu che era 7 gli afferra&a le 'riglie ercuotendo le froge umide dei
resonsa'ili ca&alli3
@gni &olta che si mette&a a riflettere sull?atteggiamento della olizia riguardo a se stesso e
ai suoi comagni, ne usci&a con la ferma con&inzione che loro fossero gli unici cittadini
ri&ati di +ualsiasi diritto3 Muando se ne sta&a in giro, gli are&a che i oliziotti lo
ritenessero resonsa'ile di tutto +uanto ote&a accadere er la strada, &ittima comune di
tutti +uegli energumeni di agenti3 Ber &endetta, decise di non le&arsi mai di mezzo, a
meno che non &i fosse costretto da +ualche circostanza eccezionale o da +ualcuno molto
i; grosso di lui3
P edoni altro non erano che mosche fastidiose, senza alcun riguardo er le rorie gam'e
e er i suoi comodi3
!on riusci&a a comrendere +uella loro &oglia di attra&ersare la strada3 Da loro
imrudenza non fini&a di s'alordirlo, e in&ei&a di continuo al loro indirizzo dall?alto del
suo trono3 Seduto lass;, si scaglia&a contro i loro salti insensati, i loro tuffi, le loro
incertezze3 Muando urta&ano aena, o storna&ano il muso dei suoi due ca&alloni
distur'ando cosA il suo sognante rioso, li tratta&a da im'ecilli, erchI a suo giudizio la
Bro&&idenza a&e&a decretato che lui e il suo carro a&essero il diritto inaliena'ile di stare
nello stesso solco del cocchio del sole, a costo di far erdere a +uesto una ruota imedendo
al sole di comiere la sua missione3 E se il dio auriga a&esse manifestato il desiderio di
scendere le&ando contro di lui due ugni di fiamma, con ogni ro'a'ilit> si sare''e
tro&ato di fronte un a&&ersario dalle cue sem'ianze mortali con due file di nocche 'en
dure3
.orse, chiss>, un tio come lui si sare''e fatto 'effe, nel &icolo i; angusto, di un ferr%'oat
che soraggiungesse a &olo3 Eure, nutri&a ancora risetto er la macchina dei omieri:
+uando uno di +uei &eicoli unta&a diritto contro il suo carro, lui tutto ieno di timore si
one&a al sicuro sul marciaiede, minacciando di sterminio gli s'adati3 Se una oma da
incendi irrome&a contro un ingorgo di &eicoli 'loccati facendoli schizzare &ia in tutte le
direzioni con l?effetto di un ugno su un 'udino gelato, il carro di $immie, di solito, lo si
&ede&a troneggiare sul marciaiede, con le ruote intatte, al sicuro3 Pl auroso
soraggiungere dei omieri era caace di sciogliere il i; intricato ingorgo di &eicoli
contro il +uale i oliziotti si erano in&ano 'attuti er una mezz?ora3 Da oma da incendi
rimane&a nel suo cuore come +ualcosa di tremendo: una cosa er la +uale nutri&a una
de&ozione distante e ser&ile3 Si sae&a che una di +uelle macchine una &olta a&e&a
ro&esciato un tram3
Muei ca&alli scalitanti che correndo face&ano srizzare scintille dal selciato, erano degni
di una sconfinata ammirazione3 Pl suono di +uella camana ris&eglia&a il suo cuore come il
clamore di una guerra com'attuta3
Muando $immie cominciH a essere arrestato, era ancora un ragazzetto: rima di di&entare
adulto a&e&a gi> un 'el curriculum3 Pn lui era molto s&iluata la tendenza a saltar gi; dal
suo carro e &enire alle mani con gli altri &etturiniG inoltre si era tro&ato coin&olto in un 'el
o? di risse di &aria secie e in un certo numero di scazzottature nei 'ar, di cui la olizia si
ricorda&a iuttosto 'ene3 <na &olta fu arrestato er a&er aggredito un cinese3 Pn due
+uartieri di&ersi della citt>, due donne che neure si conosce&ano gli rocurarono
note&oli fastidi mettendosi a diffondere simultaneamente, a fatali inter&alli, +uerule storie
di matrimoni, alimenti, 'am'ini3
Eure, una notte stellata a&e&a esclamato in tono trasognato e ieno di ri&erenza:
0Accidenti, com?L 'ella la lunaT13
CAPITOLO QUINTO
Da ragazza, Maggie, fiori&a nel fango3 Crescendo, finA er di&entare una merce +uanto mai
rara e mera&igliosa in un +uartiere oeraio: una 'ella figliola3
Sem'ra&a che nelle sue &ene non &i fosse nulla della sorcizia di Rum Alle%, e ciH lascia&a
erlessi i filosofi del iano di sora, di sotto e dirimetto3 .in da iccina, +uando gioca&a
e 'isticcia&a con gli altri 'im'i gi; in strada, il sudiciume la disgusta&a3 Coerta dei suoi
cenci luridi, era assata inosser&ata3
Ma &enne il momento in cui i gio&anotti del &icinato cominciarono a dire 0Da ragazza dei
$ohnson L rorio carina13 .u suergi; in +uel eriodo che suo fratello le fece notare:
0Senti 'ene, MagT @ ti dai da fare in +ualche modo o ti tro&i un la&oroT Mi sono
siegato=13 Dei referA andare a la&orare, ro&ando la tiica a&&ersione femminile er
l?alternati&a3 Ber caso tro&H un osto in una fa''rica di colletti e olsini3 DA le diedero uno
sga'ello e una macchina da cucire, in uno stanzone do&e altre &enti ragazze mostra&ano in
&iso i &ari stadi di una s+uallida scontentezza3 Se ne sta&a tutto il giorno aollaiata sul
suo sga'ello, edalando alla macchina da cui i colletti &eni&ano fuori con certi nomi che
coli&ano er la loro assoluta mancanza di raorto con i colletti &eri e rori3 A sera
torna&a a casa da sua madre3
$immie si era fatto a''astanza grande er assumere &agamente il ruolo di caofamiglia3
Come tale rincasa&a a notte fonda incesicando er le scale, come suo adre a&e&a fatto
rima di lui: gira&a er la stanza insultando i familiari, oi si 'utta&a a dormire sul
a&imento3
Da madre a oco a oco s?era fatta una tale fama che ormai ote&a ermettersi di discutere
da ari a ari con i commissari di olizia suoi conoscenti3 Pn tri'unale la chiama&ano er
nome3 Muando la &ede&ano comarire assume&ano il tono consueto, salutandola: 0Sal&e,
Mar%T Ci risiamo=13
Erano molte le aule in cui la si &ede&a scuotere la sua testa grigia3 Sta&a lA, sul 'anco,
fornendo in sua difesa una sfilza di scuse, siegazioni, giustificazioni, suliche3
Muel &iso congestionato, +uegli occhi stra&olti erano uno settacolo familiare a tutta
l?isola3 Era semre gonfia e scarmigliata, e misura&a il assare del temo con le s'ornie3
<n giorno comar&e sulla scena il gio&ane Bete, rorio +uello che a&e&a assestato un
ugno alla nuca al monello di 9e&il?s Ro" mettendo in fuga gli a&&ersari del suo amico
$immie3 A&e&a incontrato $immie er strada e a&e&a romesso di ortarlo a un incontro di
ugilato a 6illiams'urg3
Da sera, assH a renderlo3
Maggie osser&H Bete3
Si era seduto sul ta&olo lA in casa dei $ohnson, e dondola&a le gam'e fasciate dai antaloni
a scacchi con seducente disin&oltura3 P caelli gli si arriccia&ano sulla fronte in un ciuffo
imomatatoG il naso rincagnato sem'ra&a &olersi sottrarre al contatto di un aio di 'affetti
a sazzola corti e isidi come fildiferro3 Da sua giacca a doio etto 'lu 'ordata di nero
era a''ottonata fino a una rossa cra&atta s'uffante, e sfoggia&a un aio di scare di cuoio
che sem'ra&ano armi3 P suoi modi studiati indica&ano in lui un uomo che ha il giusto
senso della roria sueriorit>3 !el suo sguardo si alterna&ano l?ardimento e il disrezzo
er il mondo circostante3 Agita&a le mani come un uomo na&igato che li+uidi religione e
filosofia dicendo: 0StronzateT13 Certamente, lui a&e&a &isto tutto, e ogni smorfia delle sue
la''ra sem'ra&a asserire che tutto era nulla3
Maggie ensH che do&e&a essere un 'arista rorio 0con i fiocchi13
Sta&a raccontando le sue imrese a $immie3 Maggie gli getta&a +ualche occhiata furti&a,
con un &ago interesse negli occhi socchiusi3
0-ello mio1, dice&a, 0m?hanno rorio stufato3 !on assa giorno senza che arri&i +ualche
cafone rischiando di mandare er aria il locale3 Ti rendi conto= Ma io li s'atto in mezzo
alla strada rima che a''iano a&uto il temo di arire 'occa3 Mi siego=1
0.ai 'ene1, aro&H $immie3
0D?altro giorno arri&a un fesso con l?idea di mettersi a fare il adrone3 Dui, il adroneT
Ro'a da mattiT Po &edo che ha gi> alzato il gomito e non &oglio dargli niente, cosA gli dico:
J.ila &ia e non fare storieKG cosA: J.ila &iaK, gli dico3 Mi siego=1 $immie annuA: dalla sua
faccia trasari&a intensamente il desiderio di oter &antare il rorio coraggio in una
circostanza analogaG il narratore intanto anda&a a&anti: 0-ene, il tizio mi fa: JMa &a
all?infernoT !on &oglio gli a&anzi degli altriJ, mi fa 7 ti rendi conto=: KPo sono un cittadino
risetta'ile e &oglio 'ere, e su'itoJ 7 ti rendi conto=
JRa a +uel aeseK, gli dico3 J!on fare storieK, gli dico, aro aro3 J!on fare storie,
chiaro=K Allora il cafone si gonfia tutto e dice che lui sa anche fare a 'otte, e che &uole
'ere, e su'ito3 Brorio cosA dice 7 ti rendi conto=13
0Come no1, fece3 $immie3
0Allora1, roseguA Bete, 0stammi a sentire3 Sca&alco il 'anco e gli mollo una scarica di
ugni da disintegrarlo3 Caisci= CosA, ecco, alla mascella3 Caisci= CristoT E +uello
acchiaa una sutacchiera e la lancia contro la &etrina3
Giuro, crede&o di creare3 Ma oi arri&a il adrone e mi dice: J5ai fatto 'ene, BeteT Tu +ui
de&i mantenere l?ordine e hai fatto 'eneJ3 Caito= J5ai fatto 'eneK, dice3 CosA ha detto31 P
due si addentrarono in una discussione tecnica3
0Muello era un cercaguai1, disse Bete er concludere3
0Ma non do&e&a fare tante storie3 Do dico semre, io: J!on &enite +ui a fare storieJ, cosA
dico3 K!iente storie, +uiJ3 7 Mi siego=1 Mentre $immie e il suo amico si scam'ia&ano i
racconti delle loro rodezze, Maggie se ne resta&a nell?om'ra, aoggiata al muro3 Pl suo
sguardo mera&igliato e attento indugia&a sul &iso di Bete3 P mo'ili rotti, le areti sudice, il
disordine e la sorcizia generale della casa d?un tratto le furono da&anti, ingigantendo
man mano3 Sem'ra&a che l?aristocratica figura di Bete otesse &enirne contaminata3
!on stacca&a i suoi occhi da lui, chiedendosi se er caso non ro&asse disgusto3 Ma Bete
sem'ra&a tutto reso dai suoi ricordi3
0CristoT1, dice&a3 09e&ono solo &enirci a ro&are con me, +uei cafoniT Do sanno che sono
caace di farli ruzzolare er la strada a tre er &olta31 Muando dice&a 0Radano tutti
all?infernoT1, la sua &oce era carica di sdegno e di disrezzo er tutte le cose che il destino,
ine&ita'ilmente, lo costringe&a a soortare3
Maggie intui&a che +uello era l?uomo ideale3 Sesso la sua mente a&e&a cercato terre
lontane do&e le colline cantano insieme al mattino3 Sotto gli al'eri dei giardini dei suoi
sogui c?era semre un innamorato a asseggio3
CAPITOLO SESTO
.inalmente Bete si accorse di Maggie3 0Sei rorio una 'ella ragazza, Mag3 -ella come
oche1, disse incidentalmente, con un sorriso affa'ile3
Muando si rese conto che lei lo sta&a a sentire con attenzione, di&entH ancora i; elo+uente
nel descri&ere i &ari eisodi della sua carriera, do&e risulta&a che nelle risse era
im'atti'ile3 0E''ene1, disse raccontando di un tale col +uale a&e&a a&uto a ridire, 0+uello
mena&a 'otte come uno sorco italiano3 Ma io ho fatto resto a metterlo gi;3 Mi siego=
Crede&a di essere il i; forte, e in&ece le cose non sta&ano cosA3 CristoT1 Cammina&a su e
gi; er la stanzetta angusta, che sem'ra&a farsi ancora i; iccina e incaace a contenere
tutta la sua maest>, tutta la sua gloria di &aloroso guerriero3 Muel mo&imento delle salle
che fin da +uando era un ragazzetto a&e&a intimidito i timorosi, era andato aumentando di
ari asso con il suo s&iluo e la sua educazione in ragione di dieci a uno3 Muella mossa,
unita al sogghigno semre resente sulla sua 'occa, dice&a all?umanit> che non c?era
niente al mondo caace di sa&entarlo3 Maggie lo contemla&a estatica, idealizzandolo,
cercando di calcolare l?altezza del innacolo da cui a&re''e otuto osare lo sguardo su di
lei3
0D?altro giorno in centro t?incontro un im'ecille1, dice&a lui3 0Po anda&o a tro&are un
amico3 Mentre attra&ersa&o la strada +uel cretino mi &iene addosso, oi si &olta e mi fa:
JRazza di ruffiano &illanoTK 7 rorio cosA3 J@hIK, dico, JohIT De&ati di torno, hai caito=
De&ati di tornoK, cosA gli dico3 Allora +uel cretino &a su di giri3 -or'otta che sono un
'uffone misera'ile o +ualcosa del genere, e che de&o andarmene al dia&olo o gi; di lA3
JEhiTJ, dico, KEhiT Ruoi scherzare, &ero= Ruoi scherzareJ 7 e gli mollo una scarica di
ugni3 Mi siego=1 Bete lasciH la casa dei $ohnson in comagnia di $immie circonfuso da
una secie di aureola di gloria3 Maggie, affacciata alla finestra, restH a contemlarlo
mentre si a&&ia&a gi; er la strada3 Ecco un uomo formida'ile che non a&e&a aura di
sfidare a ugni l?uni&erso intero3 Ecco un uomo caace di disrezzare gli sacconi, uno
caace di far risuonare i suoi coli contro il granito della legge3 <n ca&aliere3
P due uomini assarono sotto la luce tremolante di un fanale, oi sar&ero nell?om'ra3
Maggie si &olse a guardare le areti scure e ol&erose, i ochi e rozzi mo'ili della sua casa3
Pl endolo, nella sua sgangherata cassa o'lunga di legno &erniciato, le sem'rH d?un tratto
a'omine&ole3 !otH che manda&a un ticchettio rauco3 Si rese conto di +uanto fossero
orri'ili i fiori mezzo s'iaditi del taeto3 CaA +uanto fossero ietosi i suoi tentati&i di
ra&&i&are le tendine sudice con un o? di nastro azzurro3
Si chiese cosa mangiasse Bete a ranzo3
Boi si mise a ensare alla fa''rica di colletti e olsini, e le ar&e un luogo tetro, di
un?oressione infinita3 Pl la&oro elegante di Bete, in&ece, lo mette&a a contatto di gente
che a&e&a +uattrini e 'elle maniere3 Era ro'a'ile che conoscesse una +uantit> di ragazze
carine3 A&e&a certamente un mucchio di soldi da sendere3
Ber lei, il mondo era fatto solo di ri&azioni e di insulti: ro&H un?istantanea ammirazione
er uno che era ronto a sfidarlo a &iso aerto3 Era ro'a'ile che se il lugu're angelo della
morte gli a&esse afferrato il cuore, Bete a&re''e detto con una scrollata di salle: 09ai,
lascia stareT13
Si anticiH con la fantasia che resto sare''e tornato di nuo&o3 Sese arte della sua aga
settimanale er comrare del cretonne a fiori e farne una secie di manto&ana3 Da
confezionH con cura infinita e l?aese alla caa un o? anciuta sora la stufa in cucina3
Con ansia mista a ena la studiH da di&ersi unti della stanza: &ole&a che facesse una 'ella
figura la domenica sera, +uando, forse, l?amico di $immie sare''e assato3 Muella
domenica sera, erH, Bete non si fece &i&o3 Allora la ragazza guardH +uella manto&ana con
un senso di umiliazione3 @rmai era con&inta che Bete fosse sueriore all?ammirazione er
le manto&ane3
Mualche sera doo Bete arri&H con affascinanti no&it> nel suo a''igliamento3 BoichI
l?a&e&a &isto due &olte e ogni &olta con un &estito di&erso, Maggie e''e la &aga
imressione che il suo guardaro'a fosse rodigioso3
0Senti, Mag1, le disse lui, 0&enerdA sera mettiti addosso la ro'a migliore che hai, erchI ti
orto a &edere il &ariet>3 Ci stai=1 RestH ancora +ualche momento er fare sfoggio del suo
&estito e oi scomar&e senza a&er degnato di uno sguardo la manto&ana3
Pn fa''rica, sora +uegli eterni colletti e olsini, Maggie assH la maggior arte di +uei tre
giorni a figurarsi la &ita di Bete e il suo am'iente di tutti i giorni3 PmmaginH una mezza
dozzina di donne innamorate di lui, e che lui a&esse una ericolosa inclinazione er una
tia non 'en definita, che Maggie si figura&a molto attraente ma con un carattere oco
raccomanda'ile3 Bensa&a che Bete &i&esse in mezzo ai iaceri3 A&e&a amici, e la gente lo
teme&a3 Rede&a lo scintillio dorato del luogo in cui Bete l?a&re''e condotta3 Sare''e stato
uno settacolo ieno di frastuono e di canti, in mezzo al +uale lei a&e&a aura di aarire
iccola e s'iadita come un too3
Sua madre 'e&&e "his#% tutta la mattina del &enerdA3 Tutto il &enerdA omeriggio, col &iso
tor&o e i caelli scarmigliati, 'estemmiH e fracassH i mo'ili di casa3 Alle sei e mezzo,
+uando Maggie rientrH, la madre giace&a addormentata fra i relitti delle sedie e del ta&olo3
Cocci di &ari utensili domestici erano sarsi sul a&imento3 9o&e&a a&er sfogato una arte
della sua furia di u'riaca anche sulla manto&ana, ridotta a un mucchietto di stracci in un
angolo3
0AhT1, s'uffH alzandosi a sedere di colo3 09o&e sei stata= BerchI non torni a casa rima=
Sei stata a gironzolare er le strade3 Stai di&entando una s&ergognataT1 Muando Bete
arri&H, Maggie, con addosso un a'ituccio nero e consunto, lo sta&a asettando in mezzo
alla stanza cosarsa di rottami3 <na mano 'rutale si era a''attuta sulle tendine della
finestra che ormai ende&ano aese a un solo gancio, s&entolando alla corrente che
enetra&a dalle fessure del telaio3 P nodi dei nastri azzurri sem'ra&ano fiori sgualciti3 Pl
fuoco nella stufa era sento3 De iastre fuori osto e gli sortelli aerti lascia&ano &edere
mucchi di morta cenere grigia3 Pn un canto giace&ano, s+uallidamente, gli a&anzi di un
asto3 Da madre di Maggie, sdraiata sul a&imento, si ri&olge&a alla figlia con arole
sconce3
CAPITOLO SETTIMO
Su un alcoscenico alto, al centro di una grande ista da 'allo diinta di &erde,
un?orchestra di donne &estite di seta gialla e di uomini cal&i suona&a un &alzer oolare3 Pl
locale era affollato di gente che si accalca&a intorno ai ta&olini3
Pn mezzo alla ressa sci&ola&a una schiera di camerieri reggendo &assoi carichi di 'icchieri
di 'irra e traendo siccioli dai meandri inesauri'ili delle tasche dei antaloni3 Alcuni
ragazzini, &estiti da chef francesi, sfila&ano su e gi; er le tortuose corsie della sala
&endendo asticcini3 Al rom'o sordo della con&ersazione si mescola&a il sommesso
tintinnio dei 'icchieri3 !u&ole di fumo &olteggia&ano restando sosese nell?aria, sora le
dorature oache dei lamadari3
Tutta +uella folla sem'ra&a a&er aena lasciato il la&oro3
<omini dalle mani callose, &estiti di a'iti che ri&ela&ano l?intermina'ile, dura lotta er
l?esistenza, fuma&ano la ia contenti di agare cin+ue, dieci, erfino +uindici cent er
una 'irra3 C?erano, sarsi +ua e l>, dei gruetti di uomini che fuma&ano sigari ac+uistati
fuori3 Da gran arte del u''lico era comosta di gente che er tutto il giorno a&e&a fatto
la&ori manuali3 Tran+uilli tedeschi, magari con la moglie e due o tre 'am'ini, sede&ano
ascoltando la musica, con l?esressione di &acche felici3 <n gruo occasionale di marinai
di una na&e da guerra, con una salute di ferro diinta sui &isi, assa&a lA ai ta&olini rotondi
le rime ore della serata3 P rari u'riachi, tutti comresi dell?imortanza delle loro oinioni,
ingaggia&ano accanite e confidenziali con&ersazioni con i &icini3 !ella 'alconata, e anche
in +ualche osto di sala, 'rilla&a +ua e l> +ualche imassi'ile &olto di donna3 Tutte le
nazionalit> della -o"er% *-o"er% *lett3 0iantagione1,: +uartiere oolare e malfamato di
!e" Eor#3, irraggia&ano &erso il alco da ogni direzione3
Bete a&anzH er un corridoio laterale col suo asso aggressi&o e rese osto con Maggie a
un ta&olino sotto la 'alconata3 09ue 'irreT1 A''andonato all?indietro, lascia&a cadere uno
sguardo di sueriorit> sulla scena che gli si resenta&a3 Muesto atteggiamento imressionH
arecchio Maggie3 <no che ote&a contemlare un tale settacolo con indifferenza do&e&a
da&&ero essere a'ituato a grandi cose3 Aari&a e&idente che Bete era gi> stato i; &olte
in +uel locale, e si considera&a come di casa3 Rendersi conto di +uesto fatto fece sentire
Maggie iccola e disorientata3
Dui si mostra&a molto galante e remuroso3 Sfoggia&a le attenzioni di un uomo di mondo
che sa come ci sa de&e comortare3 09i?, cosa &uoi mangiare= Borta un 'icchiere grande
alla signoraT Cosa ci fa con +uel 'icchierino=1
0!on fare tanto il galletto, adesso1, gli disse il cameriere, un o? risentito, allontanandosi3
0Ma &a? all?infernoT1, gli gridH dietro Bete3
Maggie cai&a che Bete face&a mostra in suo onore di tutto il suo stile e le sue cognizioni
del &i&ere del gran mondo3
Riflettendo su tanta degnazione sentA scaldarlesi il cuore3
D?orchestra di donne in seta gialla e di uomini cal&i attaccH +ualche 'attuta di
introduzione, e una ragazza &estita di rosa con un gonnellino corto entrH di corsa sul
alco3 Sorrise alla folla come er ringraziare di un caloroso alauso e iniziH a asseggiare
a&anti e indietro facendo un mucchio di gesti e cantando con &oce metallica di sorano
una canzone di cui non si riusci&ano a caire le arole3 Muando giunse alle note &i&aci del
ritornello, un coro di uomini alticci che si tro&a&ano resso il alcoscenico le fece eco
'attendo a ritmo i 'icchieri sul ta&olo3 Da gente si sorge&a in a&anti er &ederla meglio e
er afferrare le arole della canzone3 Muando se ne andH, &i furono lunghi scrosci di
alausi3 Ad altri accordi dell?orchestra, la ragazza riaar&e tra le esclamazioni mezzo
soffocate degli u'riachi3
D?orchestra si scatenH in un 'alla'ile e i merletti della danzatrice s&olazzarono e
&olteggiarono tra lo sfolgorio dei lumi a gas3 !on nascose a nessuno di essere &estita con
una mezza dozzina di gonnellini, e aar&e lamante che ognuno di essi a&re''e otuto
'enissimo assol&ere allo scoo er cui sono state create le gonne3 @gni tanto +ualche uomo
si china&a in a&anti attratto dalle sue calze rosa3
Maggie era incantata dallo sfarzo di +uel costume, e si mise a calcolare +uanto otessero
costare tutta +uella seta e +uei izzi3
Ber dieci minuti 'uoni il sorriso entusiasta della 'allerina si riflettI sui &olti del suo
u''lico: nel finale, si a''andonH a +ualcuna di +uelle ose grottesche tanto di moda tra le
danzatrici dei teatri eleganti3 Pl u''lico della -o"er%, in tal modo, &eni&a a godere degli
stessi ri&ilegi del u''lico aristocratico, erH a rezzi ridotti3
0Guarda, Bete1, esclamH Maggie tutta rotesa in a&anti, 0L fantastico31
0Come no1, disse Bete con moderato comiacimento3
9oo la 'allerina ci fu un &entrilo+uo3 Tene&a sulle ginocchia due curiosi fantocci, ai +uali
fece cantare alcune canzonette lacrimose e dire certe siritosaggini sulla geografia e
sull?Prlanda3
0Ma arlano da&&ero +uegli omini=1, chiese Maggie3
0MacchI1, risose Bete, 0L tutto un trucco, non caisci=1 9ue ragazze, che sul rogramma
assa&ano er sorelle, &ennero alla ri'alta a cantare uno di +uei duetti che ogni tanto si
sentono ai concerti romossi da +ualche arrocchia3 Come sulemento &i aggiunsero un
'allo che, naturalmente, durante i concerti romossi dalla arrocchia non si &ede mai3
9oo che furono uscite, una donna dall?et> discuti'ile intonH una melodia negra3 Pl coro
do&e&a er forza ondeggiare in modo grottesco er imitare i negri di una iantagione
sotto l?influsso, ro'a'ilmente, della musica e della luna3 Pl u''lico si dimostrH talmente
entusiasta da farla tornare a cantare una nenia lamentosa i cui &ersi arla&ano di una
madre treidante, di una fidanzata in attesa e di un gio&anotto diserso in mare in
tragiche circostanze3 <na &entina di settatori non riuscirono i; a controllarsi3 Molte
teste erano rotese in a&anti con un?esressione di arteciazione e di cordoglio3 D?ultimo,
straziante eisodio della &icenda &enne salutato da un alauso, che L lecito ritenere
sincero3
Come sforzo finale la cantante declamH alcuni &ersi che descri&e&ano l?Pnghilterra
annientata dall?America e l?Prlanda che sezza le catene3 D?effetto massimo, accuratamente
rearato nell?ultimo &erso dell?ultima strofa, &enne raggiunto +uando la cantante,
stendendo le 'raccia, in&ocH 0lo stendardo a stelle e strisce13 9i colo, dalle gole della folla
7 formata er lo i; da stranieri 7 erue un?o&azione otente, accomagnata da sguardi
siritati, da mani callose che si agita&ano freneticamente in aria, da un assordante fracasso
di iedi s'attuti sul a&imento3
9oo +ualche momento d?inter&allo, l?orchestra attaccH di nuo&o una musica fragorosa e
un ometto grasso irrue sul alcoscenico3 CominciH a muggire una canzone e a
sgam'ettare a&anti e indietro fra le luci della ri'alta, agitando sel&aggiamente un caello
a cilindro e lanciando tor&e occhiate all?intorno3 Si rodiga&a in smorfie incredi'ili, che lo
face&ano somigliare a uno di +uei dia&oli diinti sugli a+uiloni giaonesi3 Pl u''lico
ride&a di&ertito3 De sue gam'ette corte e grasse non sta&ano ferme un attimo3
<rla&a e ruggi&a agitando l?isida arrucca rossa, finchI la folla scoiH in un alauso
irrefrena'ile3
Bete non resta&a molta attenzione a +uello che si s&olge&a sulla scena3 -e&e&a 'irra e
fissa&a gli occhi su Maggie, che a&e&a i omelli accesi e lo sguardo scintillante er
l?eccitazione: di tanto in tanto trae&a rofondi sosiri di gioia3
Pn lei non c?era i; nulla dell?atmosfera della fa''rica di colletti e olsini3
Con l?accordo finale dell?orchestra, si arirono un &arco tra la ressa &erso il corridoio
laterale3 Bete rese il 'raccio di Maggie e le fece strada, minacciando un aio di &olte
+ualcuno di renderlo a ugni3 Era tardi +uando giunsero a casa di Maggie, e si fermarono
un momento da&anti al ortone oscuro3
09i? un o?, Mag1, roose Bete, 0dammi un 'acio ora che t?ho ortata al &ariet>, &uoi=1
Maggie scoiH a ridere, come colta alla sro&&ista, e si tirH indietro3 0!o, Bete1, disse,
0+uesto non era in rogramma31
0BerchI no=1, insistI Bete3
Da ragazza indietreggiH, inner&osita3
0Su, andiamoT1, rietI lui3
Maggie si infilH nell?androne e su er le scale3 Si &oltH e gli sorrise, oi scomar&e3
Bete si a&&iH lentamente gi; er la strada3 A&e&a sul &iso un?esressione iuttosto
erlessa3 Si fermH sotto un lamione e trasse un 're&e sosiro di sorresa3 0@h CristoT1,
esclamH3 0Sta a &edere che m?ha igliato er scemoT1
CAPITOLO OTTAVO
@ra che le &eni&a da ensare a Bete, Maggie cominciH a ro&are un intenso disgusto er
tutti i suoi &estiti3 0Che c?L= Che hai da startene semre lA im'am'olata=1, le grida&a
sesso sua madre3 CominciH a osser&are con maggiore interesse le signore 'en &estite che
incontra&a lungo i &iali: ne in&idia&a l?eleganza, le mani mor'ide3 Si strugge&a dal
desiderio di ossedere +uegli ornamenti della ersona che &ede&a tutti i giorni er le
strade, intui&a che ote&ano essere imortanti alleati er una donna3 @sser&a&a i &olti, e
ensa&a che molte di +uelle signore e ragazze che &ede&a assare sorride&ano felici
erchI erano costantemente ammirate e &ezzeggiate dai loro innamorati3
D?atmosfera della fa''rica di colletti e olsini la soffoca&a3 Si senti&a a&&izzire ian iano
in +uella stanza calda e senz?aria3 De finestre sudice trema&ano di continuo al assaggio
dei treni3 Pl locale era un &ortice di rumori e di odoriT
Si face&a ensierosa guardando in +uella stessa stanza certe donne dai caelli grigi ridotte
come ordigni meccanici a forza di la&orare d?ago, la testa china sul la&oro, rimuginando
eisodi di una gio&inezza reale o immaginaria, o di s'ornie assate, o del iccino a casa, o
del salario non agato3 Si chiede&a +uanto sare''e durata la sua gio&ent;3
CominciH a considerare la freschezza delle sue gote come +ualcosa di rezioso3 Si
immaginH in un a&&enire desolato, &ecchia e scarna, eternamente affamata3 Ritene&a che
Bete do&esse essere molto esigente circa l?asetto fisico delle donne3
Come le sare''e iaciuto &edere +ualcuno afferrare er la 'ar'accia unta +uel grasso
straniero rorietario dello sta'ilimentoT Era un essere detesta'ile, che orta&a i calzini
'ianchi e le scare 'asse3 Se ne sta&a tutto il giorno a ciaccolare srofondato in una
oltrona im'ottita3 Ma il suo ortafogli imedi&a ai diendenti di risondergli er le rime:
0BerchI cretete che io fi achi zin+&e tollari a settimana= Ber ciocare= !o, eraccoT13
Maggie sogna&a tanto un?amica con cui oter arlare di Bete3 Sare''e stato 'ello oter
commentare le sue mira'ili maniere con una fidata amica comune3 A casa, tro&a&a sua
madre sesso u'riaca e semre fuori di sI3 Sem'ra&a che il mondo a&esse trattato +uella
donna da&&ero male, e che lei sfogasse la sua &endetta su +uella arte di mondo che le
caita&a sottomano3 .racassa&a i mo'ili come se in +uel modo otesse farsi giustizia, e
tra'occa&a di &irtuosa indignazione ogni &olta che do&e&a ortare le suellettili di casa,
una doo l?altra, all?insegna delle tre alle d?oro, *Si tratta dell?insegna del monte dei
egni, uguale sia in America che in Pnghilterra3, do&e gli e'rei le incatena&ano a suon di
interessi3
$immie torna&a a casa solo +uando &i era costretto da circostanze indiendenti dalla sua
&olont>3 Erano le gam'e 'en allenate a ricondurcelo anche se 'arcollante, e a singerlo nel
letto le notti che a&re''e referito starsene altro&e3
Muello s'ruffone di Bete 'rilla&a er Maggie come un sole d?oro3 <na &olta la ortH alla
fiera, do&e lei rimase a 'occa aerta da&anti a un 'araccone di mansueti fenomeni &i&enti3
Contemla&a stuita +uelle deformit>, ensando che +uegli esseri facessero arte di una
seciale tri';3 Bete, che si lam'icca&a il cer&ello in cerca di di&ertimenti, scorA il giardino
zoologico di Central Bar# e il Museo di -elle Arti3 Ci andarono +ualche &olta, la domenica
omeriggio3
Bete non sem'ra&a interessarsi molto a +uello che &ede&a: se ne anda&a in giro con l?aria
annoiata, mentre Maggie ride&a felice3
BerH una &olta, al giardino zoologico, lui restH letteralmente estasiato da&anti a una
scimmietta che &ole&a rendere a 'otte tutte le sue comagne erchI una le a&e&a tirato la
coda e lei non riusci&a a scorire +uale fosse stata3
9a +uella &olta Bete riconosce&a la scimmia con un?occhiata e la incita&a, tentando di farle
attaccar 'riga con +uelle i; grandi di lei3
Al Museo Maggie esclamH: 0L straordinarioT13
0Ah, +uesto L nienteT1, disse Bete3 0Asetta l?estate e &edrai +uando ti orto a un ic7nic31
Mentre la ragazza asseggia&a sotto le alte &olte delle sale, Bete imiega&a il suo temo a
ricam'iare, sguardo di ietra a sguardo di ietra, l?imlaca'ile esame dei cer'eri a guardia
dei tesori3 9i tanto in tanto lancia&a +ualche osser&azione ad alta &oce, del tio: 0Muello
ha gli occhi di &etro1, o cose del genere3 Boi, +uando era stanco di +uesto di&ertimento
&ole&a andare do&e sta&ano esoste le mummie, e lA si mette&a a fare un mucchio di
riflessioni3
9i solito accetta&a in dignitoso silenzio tutto +uello che gli assa&a da&anti agli occhi, ma
tal&olta si lascia&a andare a +ualche commento3 0@hT1, disse una &olta, 0Guarda +uanti
&asettiT Cento er filaT Pn ogni &etrina ci sono dieci file, e +ui ci saranno un migliaio di
&etrineT A che ser&iranno=1 Da sera dei giorni feriali la orta&a sesso a &edere certi
drammoni in cui l?affascinante eroina &eni&a ortata &ia dal alazzo del suo erfido tutore
da un eroe di no'ili sentimenti, il +uale assa&a la maggior arte del temo all?aerto, a
inzuarsi in temeste di ne&e color &erde allido, dedicandosi a difendere con la sua
ri&oltella nichelata i &ecchi &iandanti dalle grinfie dei catti&i3 Maggie si immedesima&a
con tutta se stessa nelle eriezie di +uei &aga'ondi che s&eni&ano nella tormenta sotto le
finestre diinte di +ualche chiesa mentre all?interno un coro intona&a 0Gioia al mondo13
Ber Maggie e er il resto del u''lico +uesto era realismo trascendentale: la gioia semre
all?interno, e loro, come l?attore, ine&ita'ilmente all?esterno3 9i fronte a ciH, essi si
erde&ano nell?estatica commiserazione del rorio stato, reale o immaginario che fosse3
Da ragazza tro&a&a che l?arroganza e la durezza di cuore del magnate del dramma fossero
descritte con grande accuratezza3 E condi&ide&a le maledizioni che gli occuanti del
loggione scaglia&ano contro +uell?indi&iduo +uando le sue 'attute lo costringe&ano a
ri&elare il rorio sa&entoso egoismo3
C?erano tii oco raccomanda'ili tra il u''lico, che si ri'ella&ano alla descrizione di tanta
mal&agit>3 Con infatica'ile zelo fischia&ano il &izio e alaudi&ano la &irt;3
Gente inconfondi'ilmente catti&a mostra&a una sincera ammirazione er la &irt;3 Pl
rumoroso loggione era in modo schiacciante dalla arte degli sfortunati e degli oressi3
Pncoraggia&ano l?eroe ima&ido con grida e schernendo il mal&agio, rendendo
rumorosamente di mira le sue lunghe 'asette3 Muando +ualcuno mori&a nelle temeste di
ne&e color &erde allido, il loggione iange&a: ricerca&ano la raresentazione della
miseria e l?a''raccia&ano come un consanguineo3
!ell?a&&enturosa marcia dalla o&ert> del rimo atto alla ricchezza e al trionfo
nell?ultimo, do&e erdona&a tutto a chi gli era ancora nemico, l?eroe era sostenuto dal
loggione che alaudi&a i suoi generosi e no'ili sentimenti e tur'a&a le 'attute dei suoi
antagonisti con osser&azioni a&&entate ma iuttosto taglienti3 Muegli attori che a&e&ano la
maledizione di sostenere i ruoli dei catti&i, do&e&ano fare ogni &olta i conti con il loggione3
Se +ualcuno di loro recita&a una 'attuta contenente +ualche sottilissima distinzione tra il
'ene e il male, il loggione intui&a su'ito le intenzioni er&erse dell?attore e lo accusa&a
immediatamente3 D?ultimo atto segna&a il trionfo dell?eroe, del o&ero e delle masse, che
raresenta&ano il u''lico, sul mal&agio e sul ricco dalle tasche rigonfie di 'anconote e il
cuore tra'occante di erfidia, imertur'a'ile in mezzo a tanta sofferenza3
9a +uei melodrammi Maggie usci&a semre con l?animo solle&ato3 Gioi&a nel &edere che i
o&eri e i 'uoni ote&ano tal&olta a&ere la meglio sui ricchi e sui &iziosi3 Pl teatro la face&a
riflettere3 Bote&a una ragazza che a'ita&a in un casamento oolare e la&ora&a in una
fa''rica di camicie giungere a con+uistare l?educazione e la raffinatezza che a&e&a &isto
imitare, forse in modo grottesco, dall?eroina del dramma=
CAPITOLO NONO
<n gruo di monelli tene&a d?occhio la orta laterale di un 'ar3 A&e&ano gli occhi lucidi
nell?attesa3 Si torce&ano le dita, eccitati3 0Eccola che arri&aT1, gridH uno all?imro&&iso3 Pl
gruetto dei ragazzini si scisse istantaneamente, diserdendo i rori frammenti
indi&iduali in un amio semicerchio iuttosto numeroso intorno all?oggetto dell?interesse
generale3 Da orta del 'ar s?era aerta con fragore e sulla soglia era aarsa una figura di
donna3 P caelli grigi le ricade&ano arruffati sulle salleG il &olto era aonazzo e madido di
sudore, gli occhi roteanti3 0<n centesimo che L uno da me non lo &edrai i;T Sono tre anni
che &engo +ui a sendere i miei soldi e ora mi &ieni a dire che non &uoi &endermi i;
nullaT Che ti renda un colo, $ohnnie Murc#reT JSchiamazzi=K Schiamazzi un cornoT Che
ti renda un colo, $ohnnieTQ1 Da orta rice&ette un calcio &iolento dall?interno, e la
donna rotolH esantemente sul marciaiede3 P monelli in semicerchio cominciarono a dare
e&identi segni di agitazione3 Si misero a 'allarle intorno, urlando e 'erciando con un
sogghigno ture in &olto3
Da donna si scagliH im'ufalita contro un gruetto articolarmente accanito3 Muelli si
misero a ridere di&ertiti e saltarono &ia a 're&e distanza, &oltandosi a insultarla3 Dei,
adesso, sta&a in iedi, 'arcollante, sul 'ordo del marciaiede, e s'raita&a contro i
ragazzini3 0-rutti figli del dia&oloT1, urla&a, agitando i ugni3 P ragazzini lancia&ano grida
di giu'ilo3 Come s?incamminH su er la strada le si misero aresso streitando, di&ertiti3
9i tanto in tanto lei si &olta&a con aria minacciosa: i monelli sguscia&ano &ia rontamente,
senza smettere le ingiurie3
Si fermH, corendoli di imroeri, da&anti a un ortone 'uio3 P caelli arruffati da&ano al
suo &olto aonazzo un che di folle3 Agita&a i ugni in aria, scuotendosi tutta3 P monelli
continua&ano a fare un 'accano terri'ile, finchI lei girH i tacchi e scomar&e: allora se ne
andarono &ia tran+uilli er la stessa strada da do&e erano &enuti3
Da donna entrH 'arcollando nell?androne del fa''ricato e im'occH le scale3 Bi; su, a un
ianerottolo, c?era una orta aerta, e &arie teste fecero caolino incuriosite a siarla3
Con un grugnito di ra''ia la donna si arH da&anti a +uell?uscio, che su'ito le &enne
s'attuto in faccia e chiuso a chia&e3
Rimase lA er +ualche minuto, lanciando una frenetica sfida ai 'attenti: 0Rieni +ui fuori sul
ianerottolo, Mar% Murh%, se &uoi sentirtene dire +uattroT RieniT Cagna troo cresciuta,
&ieni fuoriT13 E cominciH a tirar calci alla orta, sfidando l?uni&erso intero a farsi sotto e a
dare 'attaglia3 De sue imrecazioni stridule richiamarono teste a tutte le orte, tranne
+uella minacciata3 P suoi occhi guarda&ano in ogni direzione, e l?aria era iena dei suoi
ugni agitati3 0Renite fuori, mucchio di sazzatura, &enite fuoriT1, ruggi&a ri&olta ai
curiosi3 <na 'estemmia o due, ernacchie, grida di scherno e commenti faceti furono la
risosta3 Mualche oggetto lanciato le &enne a rotolare ai iedi3
0Che dia&olo succede=1, disse una &oce nell?oscurit> che intanto si era andata facendo i;
fitta, e $immie si fece a&anti3 A&e&a in mano la gamella del ranzo e sotto il 'raccio,
arrotolato in un fagotto, il grem'iale marrone da carrettiere3 0Che succede=1, tornH a
chiedere3
0Renite fuoriT .uori tuttiT ReniteT1, urla&a sua madre3
0Renite un o? +ui, &enite, che &i siaccico il muso er terraT1
0Chiudi il 'ecco e &ieni a casa, &ecchia azza1, le ruggA $immie3 Dei gli mosse incontro,
agitandogli le dita sotto la faccia: gli occhi le fiammeggia&ano di un?ira forsennata, tutto il
coro le trema&a rearandosi alla lotta3
0E tu chi sei= Me ne s'atto, io, di teT1, urlH3 Boi &olse l?enorme schiena con aria di suremo
disdegno e cominciH a salire le scale3
$immie la seguA3 Pn cima alla rama afferrH il 'raccio della madre e rese a trascinarla
&erso la orta di casa3 0Rieni dentroT1, si'ila&a tra i denti3
0Gi; le maniT Gi; le maniT1, strillH sua madre3 Solle&H il 'raccio e sferrH un esante ugno
in faccia al figlio3 $immie iegH la testa e il ugno lo colA in iena nuca3 0Rieni a casaT1,
si'ilH di nuo&o3 Tese la mano sinistra e afferrH l?a&am'raccio della donna3 Madre e figlio
cominciarono a lottare a&&inghiati come due gladiatori3
05oT1, commenta&a il gran casamento di Rum Alle%3 Pl ianerottolo s?era andato
riemiendo di settatori incuriositi: 09ai, madama, 'el coloT1 7 0Tre a uno sul rossoT1
0Ah, dateci un taglioT13
Da orta dei $ohnson si arA e Maggie si sorse a guardare3 -estemmiando, con uno sforzo
suremo, $immie scara&entH sua madre nella stanza3 EntrH anche lui in fretta e chiuse la
orta3 Pl casamento di Rum Alle% si ritirH 'rontolando deluso3
Da madre si rialzH lentamente da terra3 P suoi occhi si fissarono minacciosi sui figli3
0Sentimi 'ene1, disse $immie, 0adesso 'asta3 Siediti e non fare storie31 D?acchiaH er un
'raccio, e torcendoglielo la costrinse a sedersi su una sedia scricchiolante3
0Gi; le maniT1, ruggA di nuo&o la madre3
0Biantala, &ecchia 'eonaT1, eslose $immie su tutte le furie3
Maggie cacciH un grido e corse nell?altra stanza, do&e la raggiunse una temesta di 'otte e
di insulti3 Ci fu un gran tonfo finale, oi la &oce di $immie gridH: 0Ecco, starai ferma,
adessoT13 Allora Maggie arA la orta con aria guardinga e si fece a&anti3 0@h, $immieT
Dui sta&a in iedi, aoggiato al muro, e 'estemmia&a3 De 'raccia nodose erano segnate
da escoriazioni sanguinolente riortate sfregandole contro il a&imento e le areti durante
la zuffa3 Da madre urla&a, stesa in terra, mentre le lacrime le scorre&ano gi; er la faccia
grinnzosa3
Maggie, ritta in mezzo alla stanza, si guarda&a intorno3
C?era stato il solito scomiglio di ta&oli e sedie3 9aertutto erano sarsi cocci di sto&iglie3
Da stufa era stata di&elta dai suoi suorti e ora ende&a tutta da un lato, senza senso3
9a un secchio ro&esciato l?ac+ua si era sarsa in tutte le direzioni3
Da orta si arA e aar&e Bete3 ScrollH le salle3 0AccidentiT1, commentH3 Boi si accostH a
Maggie e le sussurrH in un orecchio: 0Ehi, Mag, che te ne imorta= Rieni &ia, che ce la
sasseremo un mondo13
Da madre dal suo angolo solle&H la testa scuotendo le sue ciocche arruffate: 0Ah, non siete
niente di 'uono, nessuno dei due1, disse guardando minacciosamente la figlia nella
enom'ra3 0Ti sei ro&inata, Mag $ohnson, lo sai anche tu che ti sei ro&inata3 Sei la
disgrazia della tua famiglia3 E adesso &attene ure col tuo 'el ganzo dalla faccia tosta3
Rattene con lui, maledizione a te, e 'uon &iaggioT Ra?, &edrai che 'ello31 Maggie rimase
er un o? a fissare sua madre3
0Rattene, &edrai che 'ellezzaTQ Rattene3 !on &oglio un arnese del genere in casa miaT
Rattene &ia, chiaro=
Rattene, maledettaT1 Da ragazza si mise a tremare3
Pn +uel momento si fece a&anti Bete3 0@h, &ia, Mag, che dia&oloT1, le 'is'igliH iano
all?orecchio3 0Sono cose che assano3 9omattina la &ecchia star> 'enissimo3 Rieni fuori con
meT Ce la sasseremo31 Da donna sul a&imento continua&a con le sue maledizioni3
$immie era tutto reso dalle ammaccature alle 'raccia3
Da ragazza girH lo sguardo er la stanza iena di una caotica massa di dI'ris *9I'ris:
rottami3 Pn francese nel testo,, e sul coro fremente della madre3
0Rattene al dia&olo &ia di +uiT1 Maggie andH3
CAPITOLO DECIMO
$immie a&e&a idea che non fosse corretto da arte di un amico fre+uentare la casa di uno e
ro&inargli la sorella3 Ma non era troo sicuro che Bete conoscesse le regole della
correttezza3
Da notte seguente tornH a casa dal la&oro i; tardi del solito3 Bassando er i ianerottoli si
im'attI nella &ecchia legnosa e incartaecorita che ossede&a il carillon: sogghigna&a,
nella luce incerta che ancora filtra&a dai &etri ol&erosi3 Gli fece segno di accostarsi con
l?indice sudicio3
0Ah, $immie, indo&ina un o? che m?L caitato ieri seraT
Da cosa i; 'uffa che a''ia mai &istoT1, esclamH a&&icinandoglisi con una risatina3
.reme&a dalla &oglia di tirare fuori tutta la sua storia3 0D?altra notte sta&o &icino alla orta
di casa mia, +uando tua sorella e il suo 'ello sono rientrati tardi, oh, molto tardi3 E lei,
o&era cara, iange&a come se le si &olesse sezzare il cuore3 Brorio la cosa i; 'uffa che
a''ia mai &isto3 E rorio +ui fuori, &icino alla mia orta, lei gli ha chiesto se l?ama&a3 E
iange&a da sezzarsi il cuore, o&erina3 E lui, si &ede&a dal modo in cui le risonde&a
che lei do&e&a a&erglielo chiesto tante &olte, lui dice&a: J@h, certo, sAK, dice&aG dice&a: JSA,
come no, sAK31 Sul &iso di $immie assH una temesta, ma &oltH le salle alla &ecchia
incartaecorita e roseguA su er le scale3
0SA, come no, sA1, gli rifece dietro la &ecchia, con una risata che sem'ra&a una gracchiante
rofezia3
Pn casa non c?era nessuno3 Sem'ra&a erH che ci fosse stato un tentati&o di riordinare le
stanze3 Barte del disastro del giorno rima era stato riarato alla meglio da una mano
malcerta3 <na sedia o due e la ta&ola si regge&ano sulle zame tra'allanti3 Pl a&imento
era stato sazzato da oco, i nastri azzurri sta&ano di nuo&o alle tendine e la manto&ana
con i suoi grossi fasci di grano giallo e le &istose rose rosse era tornata, stracciata e
misere&ole, al suo osto intorno alla caa3 9al gancio dietro la orta erano scomarsi la
giacca e il caello di Maggie3
$immie si accostH alla finestra e si mise a guardare attra&erso i &etri sorchi3 Ber un attimo
gli &enne da chiedersi se +ualcuna delle donne di sua conoscenza a&esse fratelli3
Boi, d?un tratto, cominciH a in&eire: 0Ma lui era mio amicoT
D?ho ortato io +uiT L una orcheriaT13 Si muo&e&a er la stanza, mentre la sua agitazione
man mano si trasforma&a in furore3 0Ma io l?ammazzoT Ecco +uello che faccioT
D?ammazzoT1 AfferrH il 'erretto e raggiunse d?un 'alzo la orta33 Ma la orta si arA, e la
gran mole di sua madre s'arrH il assaggio3
0Che ti succede=1, esclamH entrando in casa3
$immie e''e un?imrecazione sardonica accomagnata da una gran risata: 0-ene, Maggie
L ro&inataT Ecco +uello che L successoT Do sai=13
0Eh=1, disse sua madre3
0Maggie L ro&inataT Sei sorda=1, ruggA $immie, sazientito3
0Ma che dici=1, mormorH la donna, sgomenta3
$immie grugnA e si rimise a guardare dalla finestra3 Da madre s?era lasciata andare su una
sedia, ma un momento doo era di nuo&o in iedi che snocciola&a una furiosa serie di
maledizioni3
Pl figlio si &oltH a guardarla: 'arcolla&a in mezzo alla stanza, il &iso arcigno con&ulso er la
collera, le 'raccia chiazzate le&ate in alto a imrecare3
0Sia maledetta in eternoT1, gridH3 0Bossa non mangiare mai altro che le ietre e
l?immondizia delle stradeT Bossa dormire nelle fogne e non &edere i; la luce del sole3
Muella schifosaQ1
0-asta, adesso1, disse il figlio3 0Bensa er te e falla finita31 Da madre le&H al soffitto gli
occhi imloranti3 0L figlia del dia&olo, $immie1, mormorH3 0Ah, chi a&re''e mai creduto
che una ragazza cosA catti&a otesse nascere rorio nella nostra famiglia, $immie, figlio
mio3 Muante ore ho assato a arlare con lei, a rieterle che se si mette&a a 'ighellonare
er strada sare''e finita in malora3 E doo tutta l?educazione che le ho dato, i discorsi e le
rediche che le ho fatto, lei si 'utta nel &izio come un?anitra si 'utta nell?ac+ua31 Pl &iso
grinzoso era solcato dalle lacrimeG le mani le trema&ano3 0E oi, +uando +uella Sadie
MacMallister, la nostra &icina, fu ro&inata da +uel tizio che la&ora&a al saonificio, io non
glielo dissi alla nostra Mag cheQ1
0Ah, ma +uella L un?altra storia1, la interrue il fratello3
0SA, certo, +uella Sadie era carina e tutto il resto 7 ma caisci= 7 non L come se 7 insomma,
Maggie era di&ersa caisci= 7 lei era di&ersa31 Sta&a cercando di formulare una teoria che
senza saerlo a&e&a semre sostenuto, o&&ero che tutte le sorelle ote&ano in +ualche
modo essere ro&inate, tranne la sua3
9i nuo&o, rorue all?imro&&iso: 0Rado a romergli il muso a +uel disgraziato che l?ha
ro&inataT D?ammazzoT
Crede di saer fare a 'otte +uello lA, ma +uando sentir> come icchio io, do&r> caire di
essersi s'agliato, +uel ezzenteT Ci &oglio sazzare tutta la strada, io, con luiT13 E si
reciitH fuori della orta come una furia3
Mentre scomari&a, la madre solle&H la testa e rotese in alto le 'raccia, in atto di sulica3
0Sia maledetta in eternoT1, gridH3
!ell?oscurit> dell?androne, $immie scorse un crocchio di donne che arlotta&ano fitto fitto3
Muando assH lA accanto, +uelle non gli 'adarono3 0L semre stata una 'uona lana1, sentA
dire da una con &oce asra3 0!on c?era gio&anotto che caitasse +ui che lei non cercasse di
accalaiare3
Da mia Annie dice che +uella s&ergognata cercH di soffiarle &ia il fidanzato3 Pl fidanzato di
Annie, sA, che noi gi> conosce&amo il adre31
0A&rei otuto arlare gi> da due anni, io1, incalza&a un?altra in tono trionfante3
0Sissignore, sono gi> i; di due anni che &ado dicendo al mio &ecchio: JMuella ragazza
dei $ohnson non L mica a ostoJ, dico3 7 JStorieTK, dice lui, J.alla finitaTJ 7 KRa 'eneJ, dico
io, Kma io so +uello che so3 Redrai3 Asetta e &edraiJ, gli dico3 JRedraiK31
0Chiun+ue non fosse cieco ote&a caire che +uella ragazza era una oco di 'uono3 !on
mi L mai iaciuto il suo modo di fare31 Ber strada, $immie incrociH un amico3 0Che ti
succede=1, gli chiese +uello3
$immie narrH i fatti3 0E gliene &oglio dare finchI ne regge31
0Dascia erdereT1, gli consigliH l?amico3 0A che scoo= Ti farai s'attere dentro e la storia
andr> sulla 'occa di tuttiT E dieci s&anziche di multaT Che 'ellezzaT1 $immie era
determinato3 0Crede di assarla liscia, ma si s'aglia31
0<ffaT1, rotestH l?amico3 0Ma a che scoo=1
CAPITOLO UNDICESIMO
<na grossa &etrina d?angolo manda&a un 'agliore giallastro sul marciaiede3 Da 'occa
aerta di un 'ar alletta&a i assanti a entrare er scordare le ene o rinfocolare la collera3
D?interno del locale era taezzato in finta elle color oli&a e 'ronzo3 <n 'ancone
rilucente, falsamente massiccio, occua&a tutto un lato della sala3 9ietro di esso, una
grande scaffalatura in finto mogano si alza&a fino al soffitto, con i suoi riiani carichi di
iramidi di scintillanti 'icchieri mai adoerati, che gli secchi collocati lA di fronte
moltilica&ano3 Tra i 'icchieri, face&ano 'ella mostra limoni, arance e to&agliolini di carta,
disosti con matematica recisione3 Sui riiani i; 'assi, a inter&alli regolari, erano
disoste in 'ell?ordine caraffe &ariointe di li+uori3 Al centro dA +uesto aarato sicca&a
un registratore di cassa nichelato3
!e scaturi&a un?imressione di lusso e di geometrica recisione3
9i fronte al 'anco di mescita, un 'anco i; iccolo mette&a in mostra una +uantit> di
&assoi contenenti resti di 'iscotti salati, fette di rosciutto cotto, ezzi di formaggio,
cetriolini natanti nell?aceto3 <n sentore di mani a&ide e sudice, di mascelle masticanti era
soseso daertutto3
Bete, in giacchetta 'ianca, era dietro il 'anco, roteso con aria interrogati&a &erso un
silenzioso a&&entore3 0<na 'irra1, disse l?uomo3 Bete riemA il 'occale di li+uido sumoso
e lo osH gocciolante sul 'anco3
Pn +uel momento le leggere orte di 'am'; dell?ingresso si salancarono, s'attendo forte
contro le areti3 Entrarono $immie e un suo amico3 Si diressero &erso il 'anco 'arcollando
con aria 'ellicosa3 S'irciarono Bete con occhi &elati e ammiccanti3
0Gin1, disse $immie3
0Gin1, disse il suo amico3
Bete fece sci&olare sul 'anco una 'ottiglia e due 'icchieri: la testa iegata da un lato, si
mise a lustrare accuratamente con un to&agliolo il legno lucido3 A&e&a l?aria di stare in
guardia3
$immie e l?amico non stacca&ano gli occhi dal 'arista e arla&ano ad alta &oce, in tono
srezzante: 0Che razza di damerino, eh=1, fece $immie ridendo3
0BrorioT1, disse il comagno sogghignando3 0L grande, L3 Guarda che muso3 C?L da farsi
igliare un colo a sognarselo di notte31 D?a&&entore tran+uillo si sostH col suo 'icchiere
+ualche asso i; in l>, mantenendo un?aria di noncuranza3
0Accidenti, ma +uante arie si d>T1
09iamogli addossoT1
0EhiT1, gridH $immie in tono autoritario3 Bete si a&&icinH lentamente, sorgendo in un
curioso 'roncio il la''ro inferiore3
0-ene1, 'ofonchiH, 0cosa rendete=1
0Gin1, disse $immie3
0Gin1, disse il suo amico3
Muando Bete fu da&anti a loro con la 'ottiglia e i 'icchieri, gli risero in faccia3 Pl comagno
di $immie, che e&identemente si di&erti&a un mondo, untH l?indice sorco &erso Bete3
0Senti un o?, $immie1, chiese all?amico, 0secondo te chi c?L dietro il 'anco=1
0<n fesso +ualsiasi, direi1, risose $immie3 E risero di gusto3
Bete mise gi; la 'ottiglia con un colo secco e si &oltH &erso i due con una faccia inferocita,
mostrando i denti3 De sue salle non cessa&ano di agitarsi3 0Attenti a non tirare troo la
corda1, disse3 0-e&ete la &ostra ro'a e andate&ene senza tante storie31 Pl sorriso sarA
all?istante dalle facce dei due uomini, su'ito sostituito da un?esressione di dignit> offesa3
0E chi t?ha detto niente=1, esclamarono all?unisono3
D?a&&entore tran+uillo guarda&a la orta facendo i suoi conti3
0.orza, fuori1, disse Bete ai due3 0Con me c?L oco da scherzare3 -e&ete&i la &ostra zozza e
filate senza iantare grane31
0Ma sentiT1, risose $immie in tono allegro3
0Ma sentiT1, rietI in tono allegro il suo comagno3
0Ce ne andiamo +uando ci are e iaceT Chiaro=1, roseguA $immie3
0Sta 'ene1, disse Bete con &oce minacciosa3 0E allora non iantate grane31 All?imro&&iso
$immie si sorse in a&anti iegando la testa di lato3 Ringhia&a come un animale sel&aggio3
0-ene, e se in&ece le iantiamo che cosa succede= Eh=1, disse3
A Bete affluA il sangue alla faccia mentre lancia&a uno sguardo tor&o a $immie3 0Succede
che &edremo chi L il migliore di noi due, tu o io31 D?a&&entore tran+uillo si mosse
timidamente &erso la orta3
$immie cominciH a fare la &oce grossa3 0!on credere che io sia un iediiatti3 Muando
tocchi me, tu tocchi uno dei migliori uomini della citt>, caito= Po sono uno che ha fegato,
sono3 !on L cosA, -illie=1
0Certo, cao1, risose il suo comagno in tono con&into3
0Tanto iacere1, fece Bete senza scaldarsi troo3 0E allora fatela finita31 P due di misero di
nuo&o a ridere3
0E chi ha arlato=1, disse il comagno3
0!on chiederlo a me1, risose $immie con ostentato disrezzo3
Bete e''e un gesto irato3 0.uori dai iedi e oche storie, caito= Cercate rogna, &oi due, e
mi sa che ne tro&erete se non imarate a tenere la 'occa chiusa3 Po &i conosco, saete=
E sono caace di far fuori gente come &oi nemmeno saete immaginare3 Siamo intesi= L
chiaro= !on rometemi le scatole erchI io &i s'atto fuori rima ancora che &e ne rendiate
conto3 Se esco da dietro +uesto 'anco &i scara&ento in mezzo alla strada tutti e due3 Mi
sono siegato=1
09a&&ero=T1, esclamarono i due in coro3
!egli occhi di Bete 'alenH lo sguardo di una antera3
0Siete a&&ertiti3 A&ete caito=1 AndH al assaggio &erso l?estremit> del 'anco e si arH
da&anti ai due3 Muelli gli si fecero sotto e lo affrontarono3
Sem'ra&ano tre galletti3 Scuote&ano la testa con aria di sfida, rotende&ano le salle3
A&e&ano i muscoli della 'occa contratti in un sorriso forzato e canzonatorio3
0-e?, che cosa &uoi fare=1, si'ilH $immie3
Bete arretrH cautamente di un asso, mettendo le mani a&anti er imedire ai due di
a&&icinarsi troo3
0Che cosa &uoi fare=1, rietI l?alleato di $immie3 Gli anda&ano addosso, 'effandolo e
ro&ocandolo3 Role&ano che fosse lui a dare il rimo colo3
0State indietroT !on a&&icinate&iT1, disse Bete minaccioso3
P due risosero di nuo&o in coro, con aria di sfida: 09a&&ero=13
Pl gruetto dei tre uomini si agita&a cercando di osizionarsi, come na&i da guerra che si
stiano rearando alla 'attaglia3
0E allora, erchI non cerchi di 'uttarci fuori=1, gridarono $immie e il suo alleato
sghignazzando forte3
Sulle facce di +uegli uomini c?era la grinta dei 'ulldog3
Serra&ano i ugni, agitandoli come armi fulminee3 P due alleati afferrarono il 'arista er i
gomiti, fissandolo con occhi fe''rili, costringendolo contro la arete3
Pmro&&isamente Bete 'estemmiH con furia, e nei suoi occhi assH come un lamo il
roosito di assare all?azione3
TirH indietro il 'raccio e sferrH un tremendo, fulmineo ugno in faccia a $immie: a&e&a
messo un iede a&anti, e tutto il eso del coro &eni&a dietro +uel ugno3 $immie a''assH
la testa, secondo lo stile della -o"er%, raido come un gatto3 P suoi coli di risosta e
+uelli del suo comare, in&ece, centrarono in ieno la testa di Bete3
D?a&&entore tran+uillo si dileguH3
De 'raccia dei com'attenti mulina&ano nell?aria come fruste3 P &isi degli uomini, rima
a&&amati dalla fiamma dell?ira, comincia&ano ora a imallidire, simili a +uelli dei
guerrieri nel mezzo di una sanguinosa 'attaglia3 De la''ra si tende&ano scorendo le
gengi&e in sogghigni demoniaci3
Attra&erso i denti 'ianchi, serrati, filtra&ano in un si'ilo rauche imrecazioni3 !egli occhi
scintilla&a un fuoco omicida3
De teste erano incassate nelle salle, le 'raccia rotea&ano in aria con raidit> sorrendente3
P iedi scaliccia&ano +ua e l>, graffiando il a&imento cosarso di sa''ia3 Sulla elle
s'iancata i coli imrime&ano om're sanguigne3 De imrecazioni dei rimi momenti della
lotta s?erano andate smorzando: dalle la''ra dei tre, ora usci&a un resiro ansimante che
solle&a&a e gonfia&a i etti3 A tratti Bete emette&a degli s'uffi soffocati che sem'ra&ano
esrimere la sua smania omicida3 D?alleato di $immie farfuglia&a arole sconnesse, come
un azzo ferito3 $immie in&ece resta&a zitto, 'attendosi con la faccia di un sacerdote nel
momento del sacrificio3 !egli occhi di tutti c?era la collera della aura, e i ugni rossi di
sangue continua&ano a mulinare all?intorno3
Pn un momento critico, il ugno di Bete si a''attI sul comagno di $immie, che stramazzH
al suolo: si rimise in iedi all?istante, afferrH dal 'anco il 'icchiere di 'irra dell?a&&entore
tran+uillo e lo lanciH contro la testa di Bete3
Pl 'icchiere s?infranse contro la arete come una 'om'a, schizzando frammenti in tutte le
direzioni3 Allora ognuno afferrH +ualcosa3 .ino a +uel momento il osto era sem'rato
ri&o di roiettili, ma 'en resto 'icchieri e 'ottiglie cominciarono a fendere l?aria
fischiando, scagliati contro le teste che cerca&ano di e&itarli3 De iramidi di 'icchieri
scintillanti, che nessuno a&e&a mai toccato, si trasformarono in cascate, colite da esanti
'ottiglie3 Gli secchi finirono in frantumi, annientati3
Muei tre uomini schiumanti sul a&imento erano assetati di sangue3 De scie dei roiettili e
dei ugni erano seguite da sconosciute reghiere, forse er in&ocare la morte3
D?a&&entore tran+uillo era schizzato fuori sul marciaiede come un fuoco d?artificio3 Su e
gi; er la &ia, lungo mezzo isolato, risuonH una risata: 05anno 'uttato fuori unoT13
Da gente, sentendo il fragore dei &etri rotti e il tram'usto nel locale, cominciH ad accorrere3
Pl iccolo gruo che si era chinato a guardare, al di sotto delle orte di 'am';, il crollo
dei &etri e +uelle tre aia di gam'e frenetiche, in un momento si trasformH in folla3 Arri&H
un oliziotto facendosi largo sul marciaiede, e salancando le orte si slanciH nel 'ar3 Da
gente si singe&a e si china&a, ansiosa di &edere3
$immie fu il rimo a rendersi conto che la faccenda sare''e stata interrotta3 Muando era a
iedi a&e&a er la olizia la stessa considerazione che ro&a&a sul carro er la macchina
dei omieri3 CacciH un urlo e corse alla orta laterale3
Da guardia a&anzH terri'ile, sfollagente alla mano3 Con un solo colo del lungo 'astone
stese in terra l?amico di $immie e sinse Bete in un angolo3 Con la mano li'era fece uno
sforzo furioso er agguantare le falde della giacca di $immie3 Boi si rimise in e+uili'rio e si
fermH: 0-ene 'ene, siete rorio un 'el aio di camioni3 Si uH saere che L successo=13
$immie, con la faccia iena di sangue, riuscA a s&ignarsela er una stradetta laterale,
inseguito a 're&e distanza da +ualcuno i; ligio alle leggi o i; scalmanato degli altri3
Boco doo, da un angolo 'uio, &ide uscire dal locale il oliziotto, il suo amico e il 'arista3
Bete chiuse le orte e oi seguA su er il &iale, er ultimo, il oliziotto, l?altro arrestato e il
codazzo dei curiosi3
Sulle rime $immie, con il cuore ancora in tumulto er la foga della 'attaglia, fu sul unto
di 'uttarsi alla diserata a li'erare il comagno, ma oi si arrestH3 0Ah, a che ser&e=1, si
chiese3
CAPITOLO DODICESIMO
Pn una sala dalla forma irregolare Bete e Maggie sta&ano seduti a 'ere 'irra3 <na
rassegnata orchestra, diretta da un tizio occhialuto dai caelli grassi e dalla marsina
'isunta, si ro&a&a a tener dietro ai mo&imenti di +uella testa e agli ondeggiamenti della
'acchetta3 <na canzonettista &estita di un a'ito rosso fuoco canta&a con l?ine&ita'ile &oce
metallica3 Muando si ritirH, gli uomini seduti ai ta&oli &icino al alco alaudirono
fragorosamente, 'attendo con i loro 'occali di 'irra sul legno lucido3 Dei ritornH
indossando un costume i; succinto e cantH ancora3 9i nuo&o &enne accolta da
un?entusiastica richiesta di 'is3 Ricomar&e con un costume ancora i; succinto, e 'allH3
D?assordante rumore dei 'icchieri e lo scrosciare degli alausi doo la sua uscita sta&ano
a testimoniare il tra&olgente desiderio del u''lico di &ederla in scena una +uarta &olta,
ma +uesta curiosit> degli settatori non &enne soddisfatta3
Maggie era allida3 9al suo sguardo era sarita ogni traccia di sicurezza3 Era rotesa &erso
il suo comagno come se diendesse in tutto da lui, con aria timida, come temendo di
suscitare in lui collera o disaunto3 Sem'ra&a imlorare un o? di tenerezza3
Pn Bete, +uell?aria da grand?uomo era andata man mano aumentando fino a rischiare di
assumere roorzioni sroositate3 Si mostra&a estremamente magnanimo &erso la
ragazza, la +uale, era chiaro, rende&a tanta condiscendenza er una secie di miracolo3
Anche se sta&a seduto sem'ra&a che camminasse a etto in fuori, e erfino
dall?atteggiamento con cui suta&a si ri&ela&a er un lion *Con +uesto aellati&o *+ui
usato, o&&iamente, in senso ironico, &eni&ano designati, nel UPU secolo, gli esonenti i;
raffinati e in &ista dell?alta societ>, dei i; altezzosi3
Con Maggie che lo guarda&a iena di ammirazione, Bete si di&erti&a a imartire ordini ai
camerieri, che erH non si cura&ano di lui o face&ano i sordi3 0Ehi, tu, sicciatiT Che hai da
guardare= Altre due 'irre, hai caito=1 E si sdraia&a sulla sedia osser&ando con occhio
critico la ragazza con la arrucca color aglia che sgam'etta&a da ogni lato sul
alcoscenico nel tentati&o di imitare una danseuse alla moda3
Certe &olte Maggie face&a a Bete lunghi racconti cofidenziali della sua &ita in famiglia,
soffermandosi sulle scaate degli altri mem'ri e sulle difficolt> che a&e&a do&uto
suerare er ottenere +ualche minima concessione3 Dui le risonde&a in tono da
filantroo, stringendole il 'raccio con un atteggiamento di rassicurante ossesso3
0Erano dei o&eri disgraziati1, dice&a giudicando la madre e il fratello3
Pl suono della musica, che grazie agli sforzi dello zazzeruto direttore riusci&a a giungerle
all?orecchio in +uell?atmosfera densa di fumo, singe&a Maggie a sognare3 Bensa&a al suo
&ecchio am'iente di Rum Alle% e considera&a i ugni &igorosi di Bete, che le da&ano un
senso di sicurezza3 Ricorda&a la fa''rica di colletti e olsini e l?eterno, lagnoso ritornello
del adrone: 0BerchI tiafolo cretete che io fi achi zin+&e tollari a settimana= Ber ciocare=
!o, eraccoT1G guarda&a gli occhi ammaliatori di Bete e ensa&a che i suoi a'iti
denota&ano agiatezza e roserit>3 Siccome era lontana da tutto ciH che a&e&a atito in
assato, immagina&a un a&&enire diinto di rosa3
Muanto al resente, a&&erti&a soltanto in modo &ago +ualche moti&o er sentirsi
misere&ole3 Da sua &ita aartene&a a Bete, e lui era certamente il i; degno di custodirla3
!on c?era moti&o di agitarsi finchI Bete a&esse continuato ad adorarla come adesso
dichiara&a3 !on si senti&a una donnaccia, anzi, er +uanto ne sae&a lei non a&e&a mai
conosciuto niente di meglio3
A &olte, gli uomini seduti agli altri ta&oli guarda&ano furti&amente la ragazza3 Bete,
accorgendosene, le face&a cenno col cao e ridacchia&a3 Si senti&a orgoglioso3 0Sei rorio
una 'ellezza, Mag1, le dice&a scrutandola attra&erso l?atmosfera fumosa3 Maggie era
intimorita dagli uomini, e tutta&ia arrossi&a di gioia alle arole di Bete, con&inta di essere
la uilla dei suoi occhi3
<omini dai caelli grigi, curiosamente atetici nella loro dissiatezza, la guarda&ano
attra&erso le &olute del fumoG in +uella stessa caligine gio&inetti ancora im'er'i dalle facce
dure e dalle 'ocche &iziose, assai meno atetici delle teste grigie, cerca&ano di incrociare lo
sguardo della ragazza3
Maggie ensa&a di non essere +uella che loro crede&ano, e concentra&a la roria
attenzione su Bete e sul alcoscenico3
D?orchestra suona&a dei moti&i negri, e un 'atterista &ersatile esta&a, icchia&a,
streita&a e gratta&a una mezza dozzina di strumenti, cosA, tanto er fare chiasso3
Muegli sguardi maschili che si senti&a lanciare addosso da sotto le ale're socchiuse,
face&ano tremare Maggie di aura3 Tutti +uegli uomini, ensa&a, erano di sicuro eggiori
di Bete3 0Andiamo &ia1, disse3
<scendo, Maggie notH due donne molto diinte, dalle guance inca&ate, sedute a un ta&olo
in comagnia di alcuni uomini3 Mentre assa&a accanto a loro e''e un moto di
riugnanza, e scansH la gonna3
CAPITOLO TREDICESIMO
9oo la rissa con Bete nel 'ar, $immie non rientrH a casa er un 'el o? di giorni3 Muando
di decise a tornare, lo fece con estrema cautela3
Tro&H sua madre furi'onda: Maggie non a&e&a i; fatto ritorno3 Da donna non riusci&a a
caacitarsi di come sua figlia a&esse otuto fare una cosa simile3 !on a&e&a mai
considerato Maggie una erla immacolata caduta dal cielo su Rum Alle%, ma non ote&a
conceire che sua figlia otesse scendere tanto in 'asso da gettare il disonore sulla
famiglia3 Era terri'ile +uando si mette&a a condannare la er&ersit> della ragazza3
Muello che oi la face&a imazzire era che tutti i &icini ne chiacchierassero3 Muando
+ualcuna entra&a da lei e nel corso della con&ersazione chiede&a come er caso: 0E
Maggie do&?L finita=1, la madre scuote&a la testa mettendosi a imrecare, resingendo con
&iolenza ogni accenno, er +uanto a'ile, a confidarsi 0Ma come ha otuto, con
l?educazione che le ho dato=1, chiede&a al figlio col ianto nella &oce3 0Con tutti i discorsi
che le ho fatto, con tutte le cose che le ho detto di tenere a mente3 Muando una ragazza
&iene tirata su come io ho tirato su Maggie, come fa a erdersi=1 9omande del genere
trafigge&ano $immie3 !on riusci&a a caire come, er +uale circostanza, la figlia di sua
madre nonchI sua sorella otesse essere cosA er&ersa3
Da madre si &ersH da 'ere da una 'ottiglia che si tro&a&a sul ta&olo, continuando a
lagnarsi3 0A&e&a un cuore catti&o, +uella ragazza, $immie3 Era catti&a nel cuore e noi non
lo sae&amo31 $immie annuA, ammettendo il fatto3
0Ri&e&amo nella stessa casa, io l?ho cresciuta e non a''iamo mai sauto +uanto fosse
catti&a31 9i nuo&o $immie annuA3
0Con una casa come +uesta e una mamma come me, sA L ro&inataT1, gridH la madre
alzando gli occhi al cielo3
<n giorno $immie tornH a casa, si sedette e cominciH a dar segni di uno strano, insolito
ner&osismo3 Alla fine si decise a arlare, im'arazzato3 0-e?, stammi a sentire, +uesta storia
ci mette nei guai, caito= Ci ridono dietroT E forse sare''e meglio se io 7 'e?, io enso di
andare a tro&arla 7 forse sare''e meglio che la riortassi a casa eQ1 Da madre saltH su
dalla sedia scoiando in una temesta di collera furiosa3 0Cosa= .arla tornare a dormire
sotto il mio stesso tetto= @h, sA, certoT Come noTQ Rergognati, $immie $ohnson, di &enir a
fare un affronto del genere a tua madre3 !on a&rei mai immaginato, +uando eri iccino e
gioca&i &icino a me, che un giorno saresti &enuto a roormi una cosa simile, a me che
sono la tua mamma 7 la tua mamma3 Mai lo a&rei ensatoQ1 P singhiozzi la soffoca&ano,
interromendo i rim'rotti3
0!on L il caso di farci sora un dramma1, disse $immie3
05o detto solo che sare''e meglio mettere a tacere tutta la storia, caisci= 9iamo troo
nell?occhio3 Caisci o no=1 Da donna scoiH in una risata che sem'rH risuonare er la
citt>, riecheggiandosi in infinite altre risate3 0@h, sAT E io do&rei starci, &ero=1
0-e?, dimmi ure che sono scemo1, continuH $immie, indignato dal fatto che sua madre si
facesse 'effe di lui, 0ma insomma, mica do''iamo farla santaG erH cosA come stanno le
cose adesso, siamo sulla 'occa di tuttiT !on ci arri&i=1
0Eh gi>T Tra un o? magari si stancher> di +uella &ita e &orr> tornarsene a casa, +uella
&accaT E io glielo do&rei ermettere, no=1
0-e?, non &ole&o mica fare la storia della figliola rodiga1, siegH $immie3
0!on era la figliola rodiga, scemo1, urlH la madre, 0era il figliol rodigoT1
0Do so1, disse $immie3
Ber +ualche temo rimasero in silenzio3 Gli occhi della madre si dilata&ano sulla scena
e&ocata dalla sua fantasia3
De la''ra le si stirarono in un sorriso di &endetta3 0SA, certo, si metter> a iangere da non
finirla i;, e racconter> che Bete, o +ualcun altro, la 'atte, e chieder> erdono e tutto il
resto, dir> che L infelice e che &uole tornare a casa, &uole31 Con sinistra comicit> si mise a
imitare la &oce lamentosa della figlia3 0E io do&rei farla entrare, &ero= Ma uH iangere
fino a 'uttare gli occhi sulle ietre della strada rima che io insozzi +uesto osto con la sua
resenza3
5a a'usato e maltrattato la sua mamma 7 la sua mamma che l?ama&a, e adesso non c?L i;
niente da fareT1 $immie crede&a di saerla lunga sulla fragilit> delle donne, ma non cai&a
erchI do&essero restarne &ittime +uelle di casa sua3 0Maledizione a leiT1, le augurH di
cuore, e ancora una &olta si chiese se +ualcuna delle ragazze di sua conoscenza a&esse un
fratello3 Comun+ue, nemmeno er un istante &olle confondere se stesso con +uei fratelli nI
sua sorella con +uelle sorelle3
9oo che, con grandi sforzi, riuscA a mettere a tacere il &icinato, la madre rese ad
andarsene in giro facendo mostra del rorio dolore3 0Che il Signore erdoni +uella
ragazzaT1, esclama&a di continuo3 E racconta&a in lungo e in largo le sue ene a tutti +uelli
disosti ad ascoltarla3 0Po l?ho tirata su rorio a modo, ed ecco la ricomensaT Alla rima
occasione s?L 'uttata &iaT Che il cielo la erdoniT1 Muando l?arresta&ano er u'riachezza,
'utta&a a&anti la storia della caduta di sua figlia er far colo sui commissari di olizia3
Alla fine uno di +uesti le disse, guardandola al di sora degli occhiali: 0Mar%, dal registro
di +uesto e di altri commissariati risulta che sei madre di +uarantadue figlie sedotte3 L un
caso senza recedenti negli annuali di +uesti tri'unali3 Ragion er cuiQ13
Da madre continua&a a trascinare la &ita in un continuo &ersare lacrime di diserazione3
Da sua faccia congestionata era il ritratto dell?agonia3
!aturalmente, in u''lico $immie condanna&a sua sorella, in modo da orsi su un iano
sociale i; ele&ato3 Ma, tra sI e sI, &agando col ensiero er sentieri noti a lui solo, una
&olta giunse +uasi alla conclusione che sua sorella sare''e stata senza du''io migliore se
soltanto a&esse sauto come esserlo3 SentA, erH, che non ote&a sostenere un unto di
&ista del genere, e si affrettH a cam'iarlo3
CAPITOLO QUATTORDICESIMO
!ella sala di un locale allegro c?erano &entotto ta&olini, &entotto donne e una folla di
uomini che fuma&ano3 Sora un odio a un?estremit> della sala, un?orchestra di suonatori
che are&ano caitati lA er caso face&a un 'accano infernale3 Camerieri sudici corre&ano
a&anti e indietro, iom'ando come falchi sugli a&&entori nella ressa, assando sotto le
arcate con i &assoi colmi di 'icchieri tintinnanti, inciamando nelle &esti delle donne,
facendosi agare il doio er ogni cosa che non fosse 'irra: il tutto cosA &elocemente da
confondere la &ista delle alme da cocco e delle altre ol&erose mostruosit> diinte sulle
areti della sala3 <n 'uttafuori, che a&e&a un gran da fare, si tuffa&a nella calca
trascinando i forestieri timidi ai ta&oli migliori, imarti&a ordini a casaccio e litiga&a
furiosamente con +uelli che &ole&ano cantare insieme all?orchestra3
Da consueta cortina di fumo +uella sera era cosA fitta che teste e 'raccia ne sem'ra&ano
in&ischiate3 Pl 'rusio della con&ersazione s?era trasformato in un rom'o: di&erse
imrecazioni &ola&ano nell?aria3 Da sala risuona&a di acute &oci femminili che
ridacchia&ano nell?u'riachezza3 D?elemento i; note&ole nella musica dell?orchestra era la
&elocit>: i musicisti suona&ano con una sorta di furore3 Sul odio una donna canta&a e
sorride&a, ma nessuno le resta&a attenzione3 Da folla mezzo u'riaca sem'ra&a che si
lasciasse ortare dal ritmo del ianoforte, delle cornette e dei &iolini3 P 'icchieri di 'irra
&eni&ano scolati d?un fiato e la con&ersazione si trasforma&a in un cicaleccio frenetico3 Pl
fumo ondeggia&a e tur'ina&a come un fiume d?om'ra che reciiti &erso +ualche
in&isi'ile cascata3
Bete e Maggie entrarono nella sala e resero osto a un ta&olo &icino alla orta3 Da donna
che &i era seduta tentH di attirare l?attenzione di Bete, ma non ci riuscA e finA er andarsene3
Erano assate tre settimane da +uando la ragazza a&e&a lasciato la casa3 D?aria da cane
fedele si era accentuata, e se ne &ede&ano gli effetti immediati nella articolare scioltezza e
disin&oltura che Bete a&e&a adottato con lei3 Maggie segui&a con i suoi occhi gli occhi di
Bete, sollecitandone lo sguardo condiscendente con un sorriso3
<na donna rocace e &istosa, accomagnata da un ragazzotto, fece il suo ingresso nel
locale e andH a sedersi oco distante da loro3 Su'ito Bete 'alzH in iedi, il &olto raggiante
di lieta sorresa3 0Cri''io, L !ellieT1, esclamH3 Si diresse &erso il ta&olo e tese alla donna la
mano imaziente3
0Ehi, Bete, caro, come stai=1, disse lei orgendogli le dita3
Maggie a&e&a su'ito notato +uella donna3 A&e&a osser&ato che l?a'ito nero le sta&a alla
erfezione, che il colletto e i olsini di lino erano immacolati3 De mani 'en modellate
calza&ano guanti di elleG un caello all?ultima moda era oggiato con eleganza sui
caelli neri3 !on orta&a alcun gioiello e il trucco era dissimulato ad arte3 P suoi occhi non
si tur'a&ano agli sguardi degli uomini3
0Siediti e chiama la tua amica1, disse a Bete3 A un cenno di lui, Maggie andH a sedersi tra
Bete e il ragazzotto3
0Crede&o che te ne fossi andata er semre1, attaccH su'ito Bete3 0Muando sei tornata=
Com?L andata a finire +uella storia di -uffalo=1 Da donna si strinse nelle salle3 09e?, non
ne a&e&a cosA tanti come &ole&a farmi credere, e allora l?ho mollato, ecco tutto31
0-ene, sono contento di ri&ederti in citt>1, disse Bete con galanteria, e lui e la donna
s?immersero in una lunga con&ersazione, scam'iandosi ricordi di giorni assati insieme3
Maggie resta&a in silenzio, incaace di contri'uire alla con&ersazione con una frase
intelligente, soffrendone3
Rede&a gli occhi di Bete 'rillare mentre guarda&a la 'ella forestiera, lo &ede&a ascoltare
sorridendo tutto +uello che lei dice&a3 Da donna sae&a tutto dei suoi affari, gli chiede&a
notizie di amici comuni, conosce&a l?ammontare della sua aga3 !on resta&a attenzione a
Maggie: guardH &erso di lei una &olta o due, ma fu come se a&esse guardato il muro3
Pl ragazzotto s?era ra''uiato3 9a rinciio a&e&a accolto i nuo&i &enuti con molto calore:
0-e&iamo tutti +ualcosaT
Che rendi, tu, !ell= E lei, Signorina7comeFsi7chiama=
Brenda +ualcosa, signorQ lei, insomma13 A&e&a mostrato un ardente desiderio di guidare
la con&ersazione e di arlare dei fatti rori3 A&e&a concionato a gran &oce su s&ariati
argomenti, assumendo nei confronti di Bete una secie di aria rotetti&a3 Siccome Maggie
se ne resta&a zitta, non le 'adH, occuato a far grande sfoggio di rodigalit> con la donna
&istosa e rocace3
0Sta un o? zitto, .reddieT Barli come una mitragliatriceT1, gli disse la donna, e si &oltH
dedicando la sua attenzione a Bete3 0Ci di&ertiremo ancora sesso insieme, eh=1
0SA, cao1, risose sollecito Bete con entusiasmo3
0Ehi1, 'is'igliH lei iegandosi in a&anti, 0andiamocene da -illie a far 'aldoria31
0E come si fa=1, disse Bete3 0Redi= Sto con +uesta mia amica31
0Dasciala erdere1, tagliH corto la donna3
Bete sem'ra&a contrariato3
0Ra 'ene1, disse lei scuotendo il cao, 0tanto meglio er teT Staremo a &edere la rossima
&olta che mi chiederai di andare da +ualche arte con te31 Bete era sulle sine3 0Senti1, la
sulicH, 0&ieni un momento con me e ti siego il moti&o31 Da donna agitH la mano3 0Ra
tutto 'ene, non c?L 'isogno che mi sieghi nulla, lo sai3 !on &uoi &enire erchI non &uoi,
tutto +ui31 Con &isi'ile disaunto di Bete si &olse &erso il ragazzotto, li'erandolo
finalmente da un attacco di collera terri'ile: si sta&a infatti chiedendo se sare''e stato i;
da uomo attaccare lite con Bete o s'attergli in faccia senza rea&&iso il 'icchiere di 'irra3
Ma ora che la donna dedica&a di nuo&o a lui i suoi sorrisi, si era rireso3 Da contemla&a
con un?esressione alticcia e al temo stesso inesrimi'ilmente tenera3
09ai, lascialo erdere +uel fesso della -o"er%1, le disse in un 'is'iglio a''astanza udi'ile3
0Muanto sei 'uffo, .reddie1, relicH lei3
Bete si sorse in a&anti a toccare il 'raccio della donna3
0Rieni fuori un minuto e ti dico erchI non osso &enire con te3 !on de&i farmela cosA
sorca, !ellT !on me lo sarei mai creduto da te3 Rieni, &uoi=1 Barla&a in tono risentito3
0BerchI= !on &edo er +uale moti&o do&re''ero interessarmi le tue siegazioni1, risose
la donna in un tono gelido che sem'rH demolire Bete3
Da imlora&a con gli occhi3 0<sciamo un minuto e te lo dico3 Mui, in cortile, ora31 Da
donna fece un cenno del cao a Maggie e al ragazzotto, dicendo: 0Scusate13
Pl ragazzotto a''andonH il suo sorriso innamorato e ri&olse a Bete uno sguardo tor&o3 Pl
suo &iso infantile a&&amH di rossore mentre dice&a alla donna in tono lamentoso: 0@h,
dico, !ellie, non L cosA che si fa, lo sai3 !on uoi mica lasciarmi e andartene con +uel
'uzzurro lA, sai= Po credo cheQ13
0Ma caro, no, certo che non ti iantoT1, esclamH la donna con &oce dolce3 E si chinH su di
lui sussurrandogli +ualcosa all?orecchio3 Dui sorrise di nuo&o e si aggiustH sulla sedia,
come disonendosi a una aziente attesa3
Da donna si allontanH tra le file dei ta&oli mentre Bete, dietro di lei, le arla&a tutto
animato, e&identemente fornendo siegazioni3 Dei muo&e&a le mani con aria di studiata
indifferenza3 De orte si richiusero alle loro salle, lasciando Maggie e il ragazzotto seduti
al ta&olo3
Maggie era s'igottita3 Si rende&a conto oscuramente che era accaduto +ualcosa di insolito3
Si chiede&a come mai Bete si adattasse a dare siegazioni a +uella donna, imlorandone il
erdono con gli occhi3 De sem'ra&a di a&er scoerto nel suo Bete forte come un leone una
certa aria di sottomissione3 Era attonita3
Pl ragazzotto era tutto reso dai coc#tail e dal suo sigaro3
Se ne restH tran+uillo in silenzio er una mezz?ora3 Boi si riscosse e arlH3 0-ene1, disse
con un sosiro, 0lo sae&o che sare''e andata cosA3 Gente senza carattere31 Ci fu ancora un
silenzio3 Pl ragazzotto sem'ra&a riflettere3 0Mi iglia in giro3 !on c?L altro da concludere1,
continuH all?imro&&iso3 0L una &ergogna come si comorta +uella ragazza3
9ico, stasera ho seso i; di due dollari er 'ere e lei se ne &a con +uel teistello che
sem'ra gli a''iano rincagnato la faccia con una ressa3 !on L cosA che si tratta uno come
me3 7 Ehi, cameriere, ortami un coc#tail e fallo 'ello forte31 Maggie non risonde&a3
.issa&a la orta3
0L uno schifo1, seguitH il ragazzotto in tono afflitto, siegandole che era stuefacente che
+ualcuno lo trattasse a +uel modo3 0Ma farH io i conti con +uella lA, stia tran+uilla3
!on mi si iglia mica in giro tanto facilmente, a me1, aggiunse ammiccando3 0Glielo dirH
chiaro e tondo che L uno schifo comortarsi cosA3 E che non &enga i; a&anti con i suoi
Jsenti7.reddieFmio7caroK3 Dei L con&inta che io mi chiami .reddie, sa, ma non L mica cosA3
A certa gente dico semre di chiamarmi con un nome del genere: non si sa mai, se
conoscono il tuo &ero nome magari ossono anche ser&irsene3 CaitoT @h, a me non mi
fanno fesso31 Maggie non gli 'ada&a, continua&a a fissare la orta3 Pl ragazzotto allora
e''e di nuo&o una fase di umor nero, durante la +uale mandH gi; con aria risoluta un 'el
numero di coc#tail, come er una sfida al fato3 9i tanto in tanto se ne usci&a con +ualche
frase zea di ingiurie attaccate una all?altra come una catena3
Da ragazza a&e&a semre gli occhi alla orta3 9oo un o? il ragazzotto cominciH a &edere
le ragnatele da&anti al naso3 Si riscosse, e sforzandosi di rendersi ama'ile insistI erchI lei
rendesse una charlotte russe *Charlotte russe: coa di anna montata guarnita di ciliege
candite e 'iscotti, con un 'icchiere di 'irra3
0Se ne sono andati1, constatH3 0Se ne sono andati31 Da guardH attra&erso le &olute del
fumo3 0Sai, 'iondina, non do''iamo rendercela3 !on sei mica male tu, no, non sei niente
male da&&ero3 Certo, non uoi stare di fronte a !ell3
!o, +uesto noT Eh, &orrei &edereT !ell L una ragazza stuenda3 Stu7enFda3 Tu sei 'rutta
aragonata a lei, ma cosA da sola non sei male3 E oi 'isogna accontentarsi3 !ell se n?L
andata3 !on ci sei che tu3 !iente male, erH1 Maggie si alzH3 0Po &ado a casa1, disse3
Pl ragazzotto trasalA3 0Eh= Come= A casa=Q1, esclamH s'alordito3 0Scusa, hai detto rorio
a casaJ=Q1
0Rado a casa1, rietI lei3
0Santi del aradisoT Che dia&olo ti succede=1, domandH il ragazzotto a se stesso,
stuefatto3 Pn stato semicomatoso la condusse alla fermata di un auto'us di eriferia, agH
il 'iglietto con ostentazione, le fece una smorfia di cortesia attra&erso il finestrino
osteriore e se ne andH3
CAPITOLO QUINDICESIMO
<na donna sola ercorre&a un &iale illuminato3 Da strada era iena di gente
diseratamente assillata dalle rorie occuazioni3 <na folla intermina'ile da&a l?assalto
alle stazioni della sorele&ata e gli omni'us a ca&alli erano strarianti di ersone cariche
di fagotti3
Da donna cammina&a a asso lento3 Era e&identemente alla ricerca di +ualcuno3 Pndugia&a
&icino alle orte dei locali osser&ando gli uomini che ne usci&ano3 Scruta&a furti&amente
le facce dei assanti nel flusso imetuoso3 <omini frettolosi, reoccuati di rendere in
temo un 'attello o un treno, la urta&ano senza accorgersi di lei, il ensiero ri&olto alla
cena lontana3
Da donna sola a&e&a un &iso articolare3 Pl suo sorriso non era un sorriso3 P suoi tratti,
+uando si rilascia&a, a&e&ano un asetto indefini'ile, una secie di smorfia sardonica,
come se +ualcuno, con un dito crudele, a&esse tracciato intorno alla sua 'occa dei solchi
incancella'ili3
$immie &eni&a su lungo il &iale3 Da donna gli andH incontro con aria afflitta3 0@h, $immie,
ti ho cercato tantoQ1, iniziH a dire3
$immie fece un gesto imaziente e affrettH il asso3 0Ah, non mi scocciareT1, disse con
l?asrezza di uno che ha la &ita difficile3
Da donna lo seguA lungo il marciaiede +uasi come una mendicante3 0Ma $immie1, disse,
0mi a&e&i romesso cheQ1 $imime si &oltH di scatto &erso di lei, come deciso a un ultimo
tentati&o di farsi lasciare in ace3 0Senti, 5attie, non inseguirmi da un cao all?altro della
citt>3 Smettila, caito= 9ammi un minuto di resiro, &a 'ene= Mi stanchi con +uesto tuo
starmi semre alle costole3 Ruoi che la gente mi rida dietro= .orza, le&ati di torno, filaT1 Da
donna gli si accostH, osandogli le mani sul 'raccio3
0Ma, &ediQ1
0@h, e &atteneT1, ringhiH $immie3 Pm'occH la orta di un locale roAzAo, e un momento
doo si mise a scrutare dal 'uio dell?uscita secondaria3 Sul &iale 'en illuminato scorse la
donna sola che &aga&a incerta alla ricerca di +ualcuno3
$immie rise solle&ato e se ne andH3
A casa, tro&H sua madre che urla&a a erdifiato3 Maggie era tornata3 Sta&a lA, tremante
sotto il torrente dell?ira materna3
0Che mi &enga un coloT1, disse $immie a mo? di saluto3
Sua madre, &acillando er la stanza, tene&a untato l?indice tremolante: 0Guardala,
$immie, guardala3 C?L tua sorella, ragazzo mio3 C?L tua sorella3 GuardalaT GuardalaT13
Strilla&a contro Maggie con risate di scherno3
Da ragazza resta&a in mezzo alla stanza, muo&endosi ian iano in giro, come se non fosse
caace di tro&are un unto del a&imento do&e mettere i iedi3
0Ah, ah, ahT1, 'ercia&a la madre3 0Eccola lAT !on L carina= GuardalaT Che zuccherino, eh, la
'estiaT GuardalaT
Ah, ahT GuardalaT1 Si slanciH a&anti e osH le mani rosse e ru&ide sul &iso della figlia3 Boi
si chinH su di lei, fissandole gli occhi negli occhi3 0@h, L semre la stessa, sai= L il tesorino
di mamma sua, non L &ero= Guardala, $immie3 Rieni +ui e guardala31 De furiose,
assordanti urla della madre fecero accorrere sugli usci tutti gli in+uilini del casamento di
Rum Alle%3 De donne uscirono sui ianerottoli, i ragazzini corre&ano +ua e l>3
0Che succede= C?L ancora 'aruffa da +uei 'ei tomi dei $ohnson=1
0!oooT Da iccola Mag L tornata a casa31
0Corriamo a &edereT1 9alle orte aerte, gli sguardi dei curiosi si osa&ano su Maggie3 P
'am'ini si arrischia&ano fin dentro la stanza e la guarda&ano come se fossero stati in
rima fila, a teatro3 De donne, fuori, arlottando sotto&oce iegate una &erso l?altra,
scuote&ano il cao con aria di rofonda saggezza3
<n 'im'o, &into dalla curiosit> er l?oggetto di tutte +uelle occhiate, sgattaiolH a&anti e le
toccH il &estito con cautela, come se saggiasse una stufa arro&entata3 Da &oce di sua madre
s+uillH come una trom'a d?allarme3 Si reciitH a&anti a rirendere il iccolo, lanciando
una terri'ile occhiata di sdegno alla ragazza3
Da madre di Maggie cammina&a a&anti e indietro, e &olgendosi alla soglia iena di occhi,
arla&a con l?elo+uenza di un?im'onitrice da fiera3 Da sua &oce rim'om'a&a er tutto il
casamento: 0Eccola +uiT1, grida&a, ruotando sui talloni e untando l?indice contro la figlia
con aria tragica, 0Eccola +uiT GuardatelaT !on L carina= Ed L stata tanto 'ra&a da tornare a
casa dalla mamma, L stataT !on L graziosa=
!on L un amore=13
Muelle grida 'effarde finirono in un nuo&o scoio di risa stridule3
Da ragazza ar&e destarsi: 0$immieQ13
Dui si trasse su'ito indietro3 0-ra&a, hai fatto rorio una 'ella cosa, eh=1, disse
atteggiando le la''ra a una smorfia di disrezzo3 Da luce della &irt; raggia&a sulla sua
fronte, e con le mani face&a atto di resingerla, come er l?orrore di contaminarsi3
Maggie si &olse e se ne andH3
Da folla sull?uscio si ritrasse reciitosamente3 <n 'im'o, cadendo sulla soglia, straH
alla madre un urlo da animale ferito3 <n?altra donna 'alzH a&anti e lo rimise in iedi con
aria eroica, come chi sal&i un essere umano da un treno in corsa3
Mentre la ragazza assa&a sul ianerottolo da&anti alle orte aerte, occhi stranamente
rimiccioliti e acuti manda&ano un lamo di luce in+uisitrice sull?oscurit> del suo
cammino3 Al secondo iano incontrH la &ecchia incartaecorita che ossede&a il carillon3
0E cosA1, gridH +uella, 0eccoti di ritorno, &ero= E loro ti hanno 'uttata fuori3 -ene, &ieni
dentro e er +uesta notte uoi dormire da me3 Po rincAi morali non ne ho31 9a sora
&eni&a un chiacchiericcio incessante, su cui si le&a&a la risata sardonica della madre3
CAPITOLO SEDICESIMO
Bete non se lo immagina&a da&&ero di essere stato la ro&ina di Maggie3 Se gli a&essero
detto che +uell?anima non sare''e stata mai i; caace di sorridere, lui ne a&re''e
incolato la madre e il fratello, che in tutta la faccenda non orta&ano altro che 'accano3
9el resto, nel suo mondo le anime non conser&a&ano a lungo la caacit> di sorridere, 0che
dia&oloT13
Si senti&a come incastrato, e la cosa lo infastidi&a3 Ri&elazioni e scenate a&re''ero otuto
attirare su di lui l?ira del adrone del 'ar, il +uale tene&a molto a una risetta'ilit>
ineccei'ile3 0Ma erchI &ogliono solle&are tanta ol&ere su +uesta faccenda=1, si
chiede&a, disgustato dall?atteggiamento della famiglia3 !on gli are&a logico che la gente
do&esse erdere il rorio e+uili'rio solo erchI una sorella o una figlia se n?era andata
er un o? &ia di casa3 Cercando nel suo cer&ello le ossi'ili ragioni del loro
comortamento, era giunto alla conclusione che Maggie ote&a anche essere nel giusto,
ma gli altri due &ole&ano metterlo in traola3 Si senti&a erseguitato3
Da donna che a&e&a incontrato nel locale allegro si mostra&a incline a renderlo in giro3
0<na sla&ata senza sirito1, dice&a3 05ai notato l?esressione dei suoi occhi= Mualcosa a
met> tra la torta di zucca e la &irt;3 E cos?L +uello strano tic che ha all?angolo sinistro della
'occa= Caro, caro Bete, ma do&e &uoi andare con +uella lA=1 Bete dichiarH su'ito che non
a&e&a mai ro&ato un grande interesse er +uella ragazza3 Da donna lo interrue
ridendo3 0@h, ma non me ne imorta assolutamente nulla, caro il mio ragazzo3 !on de&i
darmi nessuna siegazione3 Che c?entro io=1 Ma Bete continua&a a siegare3 Se &eni&a
canzonato er i suoi gusti in fatto di donne, si senti&a in o''ligo di affermare che si
tratta&a soltanto di cose temoranee o di nessuna imortanza3
All?indomani del giorno in cui Maggie se n?era andata &ia di casa, Bete sta&a come al solito
dietro il 'ancone del 'ar, immacolato in giacca e grem'iale candidi, i caelli
accuratamente imomatati che gli ricade&ano sulla fronte3 !on c?erano a&&entori nel
locale3 Bete sta&a mano&rando lentamente il ugno a&&olto in un to&agliolo all?interno di
un 'icchiere da 'irra, fischiettando iano tra sI, e di tanto in tanto solle&a&a l?oggetto delle
sue cure all?altezza degli occhi, rofittando dei ochi, de'oli raggi di sole che enetra&ano
nell?am'iente in enom'ra attra&erso le esanti imoste3
9oo a&er indugiato col ensiero sulla donna rocace e &istosa, il 'arista alzH il cao a
s'irciare tra le fessure delle orte di 'am';3 9i colo, l?atteggiamento del fischiettare sarA
dalle sue la''ra3 A&e&a &isto Maggie assare lentamente3 E''e un forte sussulto, temendo
er la suddetta ineccei'ile risetta'ilit> del locale3
GettH un raido sguardo in+uieto all?intorno, sentendosi immediatamente cole&ole3 !on
c?era nessuno nella sala3
Raggiunse in fretta la orta laterale, l?arA, guardH fuori e scorse Maggie sull?angolo,
indecisa: osser&a&a il locale, e +uando &oltH la faccia &erso di lui, Bete le fece un raido
cenno, ronto a tornare su'ito al suo osto dietro il 'ancone, in +uell?atmosfera di
risetta'ilit> a cui il adrone tene&a tanto3
Maggie gli si fece incontro, mentre +uell?esressione angosciata le anda&a sarendo dal
&olto e la 'occa si distende&a in un sorriso3 0@h, BeteQ1, cominciH con &i&acit>3
Pl 'arista e''e un &iolento gesto di imazienza3 0Senti un o?1, esclamH con &eemenza,
0che hai da stare semre +ui in giro= Mi &uoi mettere nei guai=1, le chiese in tono
offensi&o3
Do stuore si diinse sul &iso della ragazza3 0Ma come, BeteT Sei tu che mi hai dettoQ1 Do
sguardo di Bete esrime&a una rofonda irritazione3 Pl &iso gli si infiammH dello sdegno di
un uomo che sente minacciata la roria risetta'ilit>3 0Stammi a sentire, mi hai stufato, lo
sai= BerchI mi stai semre aresso= Mi &uoi mettere nei guai col &ecchio= Muello se &ede
una donna +ua intorno d> fuori da matto, e io mi gioco il ostoT Do caisci= Ma non hai un
o? di 'uonsenso=T !on stare semre lA a scocciare, chiaro= Tuo fratello L gi> &enuto +ui a
iantare un casino, e il &ecchio er una &olta ci L assato soraT E adesso io sono stufoT 5ai
caito= StufoT1 Gli occhi della ragazza lo fissa&ano in &iso3 0Ma Bete, non ti ricorQ1
0BiantalaT1, la interrue lui, re&enendola3
Bare&a che la ragazza lottasse con se stessa3 Era e&identemente scon&olta e non riusci&a a
tro&are le arole3 Pnfine chiese sotto&oce: 0Ma do&e osso andare=13
Da domanda esaserH Bete oltre il limite di ogni soortazione3 Era un reciso tentati&o di
fargli assumere delle resonsa'ilit> in un affare che non lo riguarda&a3 !el suo furore, gli
diede sontaneamente l?informazione richiesta3
0Rattene all?infernoT1, le gridH3 S'attI la orta indignato e se ne tornH, con aria di sollie&o,
alla roria risetta'ilit>3
Maggie se ne andH3 RagH senza meta er di&ersi isolati3
<na &olta si fermH e si fece a &oce alta una domanda: 0Chi=13 <n uomo che le assa&a
accanto sfiorandole la salla rese er gioco la domanda come ri&olta a lui: 0EhT=
Cosa= Chi= !essunoT Po non ho detto niente1, disse ridendo, e roseguA er la sua strada3
Da ragazza si rese resto conto che con +uel suo camminare senza una meta recisa
attira&a i; di uno sguardo maschile, che si osa&a su di lei &alutandola3 Sa&entata,
affrettH il asso3 Muasi a roteggersi, assunse un atteggiamento deciso, come se fosse
diretta da +ualche arte3
9oo un o? lasciH i &iali affollati, inoltrandosi tra file di case dall?asetto se&ero e ottuso:
chinH il cao, erchI si senti&a addosso il loro sguardo sinistro3
A un certo unto incrociH un ro'usto signore in cilindro, con un dignitoso sora'ito nero
allacciato da una decorosa fila di 'ottoni che gli anda&a dal mento fino alle ginocchia3
Da ragazza a&e&a sentito arlare della misericordia di 9io e decise di a&&icinare
+uell?uomo3 Pl suo &iso sorridente e affuto era il ritratto della 'ene&olenza e della
gentilezzaG nei suoi occhi 'rilla&a la 'ont>3
Ma +uando la ragazza gli si accostH timidamente, il signore fece un mo&imento con&ulso
mettendo in sal&o la roria risetta'ilit> con uno scarto deciso3 !on &ole&a arrischiarsi a
sal&are un?anima3 E oi, come ote&a immaginare che da&anti a lui c?era un?anima
'isognosa di sal&ezza=
CAPITOLO DICIASSETTESIMO
9i&ersi mesi doo, in una sera io&osa, due intermina'ili file di carri trainati da ca&alli
sdrucciolanti ercorre&ano un?imortante strada laterale3 <na dozzina di carrozze di
iazza con i &etturini a&&olti nei mantelli anda&ano in su e in gi;3 De luci elettriche, con un
sommesso ronzio, diffonde&ano all?intorno un ne''ioso chiarore3 9ietro una 'ancarella di
rose e crisantemi, un fioraio, con il naso stiliante gocce di ioggia come la sua merce,
'atte&a i iedi con imazienza3 9ue o tre teatri ri&ersa&ano la folla sui marciaiedi
sazzati dal temorale3 Gli uomini si calca&ano i caelli sugli occhi e alza&ano i 'a&eri
dei caotti fino alle orecchie3 De donne stringe&ano le salle nei caldi mantelli e si
sofferma&ano a raccogliere 'ene le gonne rima di affrontare l?ac+uazzone3 Da gente, che
er due ore era stata costretta a un relati&o silenzio, si a''andona&a ora al fitto 'rusio
della con&ersazione, la mente ancora eccitata dagli slendori del alcoscenico3
P marciaiedi si erano trasformati in un mare ondeggiante di om'relli3 Gli uomini
arrischia&ano un iccolo salto a&anti er far cenno a +ualche &ettura o a una carrozza di
iazza, alzando le dita in modo differente a seconda che si trattasse di un cortese richiamo
o di una richiesta imerati&a3
Rerso le stazioni della sorele&ata si snoda&a una rocessione senza fine3 Tutta +uella
gente sem'ra&a immersa in un?atmosfera di iacere e di 'enessere, suscitata, forse, dagli
a'iti eleganti e da +uelle due ore trascorse in un luogo di e&asione3
!ella enom'ra di un arco oco distante, alcuni &aga'ondi fradici di ioggia erano
sarsi sulle anchine con un?aria di cronico a''attimento3
Dungo la strada cammina&a una ragazza della &ariegata schiera cittadina3 Dancia&a
mute&oli occhiate agli uomini che le assa&ano accanto, ri&olgendo sorrisi in&itanti a
+uelli dall?asetto i; rozzo o contadino, non 'adando affatto, almeno in aarenza, a
+uelli che reca&ano in &olto il marchio metroolitano3 Attra&erso i &iali rilucenti, si
mescolH alla folla che usci&a dai luoghi di s&ago3 AffrettH il asso tra la calca, come
reoccuata di raggiungere una casa lontana, tutta rotesa nel suo 'el mantello,
solle&ando con un gesto ci&ettuolo la gonna e scegliendo er i iedi 'en calzati i unti i;
asciutti del marciaiede3
De orte dei locali, s'attendo incessantemente a&anti e indietro, ri&ela&ano file animate di
uomini da&anti ai 'anconi e 'aristi indaffarati3 <na sala da concerto ri&ersa&a in strada i
suoni o&attati di una musichetta sincoata e meccanica, che si sare''e detta eseguita da
suonatori fantasma3
<n gio&anotto alto, che fuma&a una sigaretta con aria isirata, si affiancH alla ragazza3
Pndossa&a un a'ito da sera, a&e&a un crisantemo all?occhiello, i 'affetti e uno sguardo da
ennui, *Ennui: noia3 Pn francese nel testo, il tutto saggiamente sotto controllo3 !otando che
la ragazza continua&a er la sua strada con l?aria di ignorare un gio&anotto come lui, si
&olse indietro a fissarla con interesse3 Ber un attimo la scrutH gelidamente, ma si rirese
con un lie&e sussulto +uando si accorse che non era nI forestiera, nI arigina, nI donna di
teatro3 GirH sui tacchi e orientH lo sguardo in aria, come un marinaio munito di lanterna3
<n massiccio signore dalle aariscenti 'asette da filantroo le assH accanto senza farle
caso, +uasi ro&ocandola con le sue enormi salle3 <n ritardatario in a'ito da la&oro,
affrettandosi er rendere una &ettura le urtH una salla3
0Ehi, Mar%, scusami3 Tienti su, 'am'olaT1 De afferrH il 'raccio er rimetterla in e+uili'rio e
filH &ia in fretta correndo in mezzo alla strada3
Da ragazza roseguA il suo cammino oltre il regno dei ristoranti e dei ritro&i3 @ltreassH
altri &iali scintillanti e si addentrH fra isolati i; 'ui di +uelli do&e si ammassa&a la gente3
<n gio&anotto con il sora'ito leggero e il caello floscio rice&ette dalla ragazza uno
sguardo enetrante3 Si fermH a guardarla, le mani affondate nelle tasche e un sorriso
ironico che gli incresa&a le la''ra3 0Andiamo, &ecchia mia, non &orrai farmi credere che
mi hai reso er uno di camagna=1 BassH un oeraio con dei fagotti sotto'raccio3 Alle
sue occhiate, lui relicH: 0-ella serata, &ero=13
Sorrise aertamente a un ragazzo che assa&a di fretta, le mani srofondate nelle tasche
del sora'ito, i riccioli 'iondi scomosti sulle gio&ani temie, un sorriso allegro e
sensierato sulle la''ra3 Muello &oltH la testa, le sorrise di rimando salutandola con la
mano3 0Stasera no 7 un?altra &olta31
0!on ho denaro1, si mise a 'erciare un u'riaco che le &eni&a incontro 'arcollando3 E
roseguA sulle gam'e malferme, 'or'ottando tra sI con &oce iagnucolosa: 0!on ho
denaro3 Scarogna neraT !on ho i; un soldoT13
Da ragazza si inoltrH nei +uartieri tene'rosi &icino al fiume, do&e le strade sono
fiancheggiate da alte fa''riche nere e i marciaiedi sono rischiarati di tanto in tanto solo
da +ualche fascio di luce ro&eniente da un 'ar3 9a&anti a uno di +uesti locali, da cui
fuoriusci&a il suono di un &iolino grattato energicamente, uno scaliccio di iedi
sull?imiantito e l?eco di sonore risate, sta&a un uomo dalla faccia ustolosa3
Brocedendo in +uell?oscurit>, incontrH uno straccione dagli occhi tor&i iniettati di sangue,
le mani immonde3
BenetrH nel 'uio comleto dell?ultimo isolato3 De imoste dei grandi casamenti erano
serrate come la''ra crudeli3 Gli edifici sem'ra&ano a&ere occhi che dall?alto guardassero
lontano, altro&e3 Bi; in l>, le luci dei &iali 'rilla&ano come da una lontananza imossi'ile3 P
camanelli dei tram tintinna&ano con un suono allegro3
Ai iedi degli alti edifici si disegna&a la cua striscia nerastra del fiume3 Mualche fa''rica
nascosta manda&a un 'agliore giallognolo a illuminare er un istante le ac+ue untuose che
lam'i&ano le cataste di legname3 P di&ersi suoni di &ita, resi festosi dalla lontananza e
dall?aarente irraggiungi'ilit>, arri&a&ano fle'ili e mori&ano nel silenzio3
CAPITOLO DICIOTTESIMO
!el sIarI di un locale sta&a seduto un uomo in comagnia di una mezza dozzina di
donne che gli sede&ano intorno, ridendo allegramente3 D?uomo era giunto a +uello stato di
u'riachezza in cui si nutre affetto er l?uni&erso intero3
0Sono un 'ra&o figliolo, ragazze1, dice&a in tono ersuasi&o, 0sono un 'ra&o figliolo3
Tratto semre come si de&e chi mi tratta come si de&e3 Caito=1 De donne fecero cenno di
sA, aro&ando3 0SicuroT1, esclamarono in coro con affetto3 0Tu sei rorio il tio che fa
er noi, BeteT Sei straordinarioT Cosa ci offri adesso, carino=1
0Tutto +uello che &oleteT1, disse l?uomo in uno slancio di generosit>3 Da sua faccia
rislende&a di autentico sirito di 'ene&olenza3 Era nella disosizione d?animo di un
missionario, a&re''e fraternizzato erfino con un ottentotto mai &isto rima3 E sorattutto
si senti&a tra'occare di tenerezza er i suoi amici, ognuno risetta'ilissimo a suo giudizio3
0Tutto +uello che &oleteT1, riete&a, agitando le mani con noncurante rodigalit>3 0Sono
un 'ra&o figliolo, io, ragazze, e se mi trattano 'eneQ EhiT1, gridH al cameriere attra&erso la
orta aerta, 09a 'ere er le signorine3 Cosa rendete ragazze= Tutto +uello che &olete31 Pl
cameriere si affacciH dentro con lo sguardo disgustato di chi ser&e alcolici a chi ne a'usa3
AnnuA con un 're&e cenno del cao alle &arie ordinazioni e se ne andH3
0Ce la do''iamo rorio sassare1, disse l?uomo3 0Mi iacete, ragazzeT Siete rorio in
gam'aT !on L &ero=1 BarlH a lungo, aassionatamente, delle sueriori +ualit> delle sue
amiche riunite3 0!on cercate di farmela, ma di&ertite&iT EccoT Ecco come si faTQ @ra, se io
mi accorgessi che mi state la&orando erchI &i aghi da 'ere, non tirerei fuori i; nienteT
Ma &oi siete in gam'aT Roi saete come si tratta un 'ra&o ragazzo, e io starH insieme a &oi
fino all?ultimo centesimo3 -ene cosAT Sono un 'uon figliolo, io, e caisco +uando +ualcuno
mi tratta 'eneT1 !egli inter&alli fra le entrate e le uscite del cameriere, l?uomo continua&a a
intrattenere le donne sui teneri sentimenti che ogni cosa &i&ente gli isira&a3 Pnsiste&a
sulla urezza degli ideali che lo lega&ano a tutti gli uomini del mondo, arlando del
fer&ore della sua amicizia er +uelli che ne erano degni3 Ri&olgendosi alle amiche la sua
&oce si anda&a facendo tremula e le lacrime comincia&ano a sgorgargli lentamente dagli
occhi3
<na &olta che il cameriere sta&a er andarsene con un &assoio &uoto, l?uomo tirH fuori di
tasca una moneta e gliela orse3 0Ecco1, disse con aria di magnificenza, 0eccoti un
&entAno31 Pl cameriere tene&a le mani sul &assoio3 0!on &oglio il suo denaro1, disse3
D?altro continua&a a orgere la moneta con lagnosa insistenza3 0Ecco un &entino1, grida&a,
0iglialoT Tu sei un 'ra&o ragazzo e lo de&i rendereT1
0Ria, &ia suT1, disse il cameriere con l?aria se&era di chi L costretto a inter&enire3 0Si rimetta
in tasca i suoi soldi3 Dei L s'ronzo e si sta corendo di ridicolo31 Come il cameriere fu
uscito, l?uomo si ri&olse in tono atetico alle amiche: 0!on lo sa che io sono un 'ra&o
ragazzo1, disse con &oce afflitta3
0!on rendertela, Bete caroT1, disse la donna &istosa e rocace osandogli con grande
affetto la mano sul 'raccio3
0!on rendertela, ragazzo mioT !oi staremo con te, caroT1
0Ecco, 'eneT1, gridH l?uomo col &iso rischiarato dal tono suadente di +uella &oce
femminile3 0-eneT Po sono un 'ra&o ragazzo, e se uno mi tratta come si de&e, io ure lo
tratto come si de&eT Ra 'ene cosA=1
0CertoT1, esclamarono le ragazze3 0E noi siamo con te, sta tran+uilloT1 D?uomo &olse due
occhi suliche&oli alla donna3 Senti&a che sare''e morto se lo a&essero accusato di una
catti&a azione3 0Ascolta, !ell, io ti tratto semre 'ene, non L cosA=
Con te sono semre stato un ragazzo a osto, &ero !ell=1
0Sicuro, Bete, come no1, assentA la donna, e si &olse come a fare una redica alle sue
comagne3 0Sissignore, L un fatto3
Bete L un ragazzo come si de&e3 !on si tira mai indietro con un amico3 L un 'ra&o figliolo e
noi stiamo con lui, &ero ragazze=1
0CertoT1, esclamarono +uelle, e guardando Bete con tenerezza alzarono i 'icchieri e
'e&&ero alla sua salute3
0Ragazze1, disse l?uomo in tono imlorante, 0io &i tratto semre 'ene, &ero= !on sono un
'ra&o ragazzo, io, 'am'ine=1
0CertoT1, gridarono di nuo&o tutte in coro3
0-ene1, disse lui concludendo, 0allora 'e&iamo un altro 'icchiere31
0GiustoT1, aro&H una delle ragazze3 0GiustoT Tu non sei un cafoneT Tu sendi i tuoi soldi
come un uomo3 CosA si faT1 D?uomo 'attI sul ta&olo i ugni tremanti3 0SissignoreT1, gridH
accalorato come se +ualcuno lo stesse contraddicendo3
0Po sono un 'ra&o ragazzo, e se la gente mi tratta 'ene, io ure 7 'e&iamo un altro
'icchiere31 CominciH a icchiare con il 'icchiere sul legno3 0EhiT1, mugugnH con
imro&&isa imazienzaG e siccome il camenere non &eni&a, cominciH ad arra''iarsi3 0EhiT1,
urlH di nuo&o3 Pl cameriere aar&e sulla orta3 09a 'ereT1, ordinH l?uomo3
Pl cameriere sarA con le ordinazioni3
0Muello L uno scemoT1, gridH l?uomo3 0Mi ha insultatoT Po sono un gentiluomoT !on
soorto gli insultiT Muando torna lo sistemo er le festeT1
0Ma no, ma noT1, dice&ano le donne affollandoglisi intorno e cercando di calmarlo3 0L uno
a ostoT !on ha fatto nullaT Dascia erdereT L un 'uon dia&oloT1
0!on mi ha insultato=1, chiese l?uomo tutto serio3
0!o1, dissero +uelle3 0Certo che no3 L uno a osto31
0Sicuro che non mi ha insultato=1, chiese ancora l?uomo con una forte ansiet> nella %oce3
0!o, noT Do conosciamo3 L un 'uon dia&olo3 !on &ole&a offenderti31
0-ene1, disse l?uomo risoluto, 0allora &ado a chiedergli scusa31 Muando tornH il cameriere,
l?uomo arrancH fino al centro della stanza3 0De ragazze dicono che mi hai insultatoT Po dico
7 'ugiaT E ti chiedo scusaT1
0Ra 'ene1, disse il cameriere3
D?uomo si sedette3 Senti&a un torido ma rofondo desiderio di mettere ogni cosa a osto
e di intendersi alla erfezione con tutti3 0!ell, io ti ho semre trattata a modo, no= Po ti
iaccio, !ell, &ero= Rero che sono un 'ra&o ragazzo=1
0Come no1, disse la donna3
0Do sai, &ero, !ell, che sono cotto di te=1
0Come no1, rietI lei ensando ad altro3
Soraffatto da uno sasimo di e''ra adorazione, lui trasse di tasca due o tre 'anconote, e
con le dita tremanti di un sacerdote durante l?offertorio, le osH sul ta&olo da&anti alla
donna3 0Tutto ciH che L mio L tuo, !ell, erchI io sono cotto di te, !ell, io 7 sono cotto 7
agati da 'ere 7 ce la sassiamo 7 +uando la gente mi tratta come si deQ 7 io !ell 7 ce la
sassiamo da 7 mattiQ1 <n momento doo si addormenta&a con la faccia gonfia reclinata
sul etto3
De donne 'e&e&ano e ride&ano senza curarsi dell?uomo s'racato in un angolo3 Alla fine
l?uomo e''e un sussulto e cadde grugnendo sul a&imento3
De ragazze lanciarono un grido, disgustate, tirando indietro le gonne3
0AndiamoceneT1, gridH una scattando in iedi stizzita3
0Andiamocene &ia di +uiT1 Da donna &istosa e rocace rimase indietro a raccogliere le
'anconote che ficcH in una tasca rofonda, dalla foggia 'izzarra3 <n rantolo dell?uomo
disteso a terra la fece &oltare a guardarlo3 Rise3 0Che idiotaT1, disse, e se ne andH3
!el sIarI, il fumo delle lamade si era infittito, oscurandone l?uscita3 D?odore del
etrolio, cosA intenso da risultare soffocante, aesta&a l?aria3 9a un 'icchiere ro&esciato il
&ino sgocciola&a lentamente sul collo chiazzato dell?uomo3
CAPITOLO DICIANNOVESIMO
Pn una stanza, una donna era seduta a ta&ola e mangia&a3
Sem'ra&a uno di +uei grassi frati di certe illustrazioni3
<n uomo sorco e 'ar'uto arA la orta con una sinta ed entrH3 0-ene1, disse, 0Mag L
morta31
0Come=T1, chiese la donna con la 'occa iena di ane3
0Mag L morta1, rietI l?uomo3
0D?inferno se la ortiT1, esclamH la donna3 E seguitH a mangiare3
Muando e''e finito il suo caffL si mise a iangere3 0Me la ricordo +uando i suoi iedi non
erano i; grandi del tuo ollice e orta&a le scare 'ucate1, si mise a iagnucolare3
0-e?, e allora=1, fece l?uomo3
0Mi ricordo di +uando orta&a le scare 'ucateT1, gridH lei3
P &icini cominciarono ad affollarsi sul ianerottolo, lanciando occhiate alla donna in
lacrime come se sor&egliassero gli sasimi di un cane mori'ondo3 <na dozzina di donne
entrarono e si unirono ai suoi lamenti3 Sotto le loro mani alacri la stanza rese +uel
terri'ile asetto di nettezza e di ordine con cui &iene salutata la morte3
All?imro&&iso la orta si salancH e irrue dentro una donna &estita di nero, a 'raccia
aerte3 0Ah, o&era Mar%T1, gridH, a''racciando con tenerezza la iangente3
0Ah, che terri'ile afflizione L +uestaT1, continuH3 Pl suo modo di arlare deri&a&a dalle
chiese della missione3 0Mia o&era Mar%, come soffro er teT Ah, che afflizione terri'ile L
una figlia disu''idienteT1 Da sua faccia 'uona e materna era 'agnata di lacrime3 Trema&a
tutta nell?ansia di esrimere la roria arteciazione3
Da madre dolente se ne sta&a seduta a cao chino, dondolando esantemente il coro
a&anti e indietro, iangendo forte con una &oce cosA stridula e acuta da sem'rare un canto
fune're che uscisse da +ualche &ecchia zamogna fuori uso3
0Mi ricordo di +uando orta&a le scare 'ucate e a&e&a due iedini non i; grandi del tuo
ollice, e a&e&a le scare 'ucate, signorina SmithT1, grida&a, le&ando gli occhi ieni di
lacrime3
0Ah, mia o&era Mar%T1, singhiozza&a la donna &estita di nero3 E con gridolini teneri e
sommessi cadde in ginocchio accanto alla iangente sulla sedia, a''racciandola3 De altre
donne cominciarono a lamentarsi in di&ersi toni3
0Da tua o&era 'am'ina tra&iata se n?L andata, Mar%, e seriamo che sia meglio cosA3 @ra
tu, Mar%, le erdonerai tutta la sua disu''idienza, &ero, cara= tutto il comortamento
ingrato &erso la sua mamma, tutta la sua catti&eria= L andata do&e i suoi terri'ili eccati
&erranno giudicati31 Da donna &estita di nero alzH il &iso e tac+ue3 D?ine&ita'ile luce del
sole entra&a a fasci dalla finestra, diffondendo una sinistra gaiezza sulle tinte scial'e della
stanza3 9ue o tre di +uelle che assiste&ano alla scena tira&ano su col naso, una iange&a a
gola siegata3
Da madre si alzH e si diresse &erso l?altra camera3 !e uscA un momento doo con un aio
di scolorite scarine infantili nel almo della mano3 0Mi ricordo +uando le orta&aT1,
gridH3 De donne si misero nuo&amente a urlare anche loro, come se fossero state ferite3 Da
dolente si &olse all?uomo sorco e 'ar'uto: 0$immie, ragazzo mio, &a? a rendere tua
sorellaT Ra? a rendere tua sorella e le metteremo ai iedi le sue scaretteT13
0Ma ora non le stanno i;, scemaT1, disse l?uomo3
0Ra? a rendere tua sorella, $immieT1, strillH la donna arandosi risoluta dinanzi a lui3
D?uomo 'estemmiH cuamente3 AndH in un angolo e cominciH a infilarsi con calma il
caotto3 Brese il caello e uscA mal&olentieri, con asso strascicato3
Da donna &estita di nero si fece a&anti e rese di nuo&o a sulicare la iangente3
0Berdonala, Mar%T Berdona la tua catti&a, catti&a 'am'inaT Da sua &ita L stata una
maledizione e i suoi giorni sono stati 'ui, ma tu erdonerai la tua catti&a ragazza= Se n?L
andata do&e i suoi eccati &erranno giudicati31
0Se n?L andata do&e i suoi eccati &erranno giudicatiT1, esclamarono le altre donne, come
un coro a un funerale3
0Pl Signore d> e il Signore toglie1, disse la donna &estita di nero alzando gli occhi ai raggi
del sole3
0Pl Signore d> e il Signore toglie1, risosero le altre3
0Da erdonerai, Mar%=1, sulicH la donna &estita di nero3
Da madre in lacrime tentH di arlare, ma la &oce le &enne meno3 Scosse con&ulsamente le
sue grosse salle, in un?agonia di angoscia3 De lacrime sem'ra&ano 'ruciarle il &iso3
.inalmente la &oce le uscA e si le&H in un grido di dolore3
0@h, sA, la erdonoT la erdonoT1

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