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Lo Stato un Giano-Plurifronte Siamo stati abituati a considerare lo Stato come un'entit giusta, perch naturalmente sovraordinata rispetto alle

e nostre volont di privati cittadini. Come del resto ci stato insegnato a scuola. Lo Stato in uesto senso dovrebbe essere come una sorta di grande riequilibratore di ingiusti!ie e di interessi contrapposti. "n realt, guardando attentamente allo Stato italiano, esso compare dalle nebbie dei nostri ideali come un mostruoso Giano-plurifronte, con caratteristiche a dir poco sconcertanti. "nnan!itutto perch, sen!a rendercene bene conto, continuiamo a vivere in un Paese retto da "stituti di forte ispira!ione e matrice fascista. #i riferisco ad istituti di legge che soggiacciono dietro all'operato di alcuni enti e fun!ioni dello Stato, istituti che in ultima analisi hanno un peso significativo sulle nostre vite civili. Lo Stato italiano inoltre gravemente ammalato di corru!ione. $ella classifica di %ransarenc& "nternational '()* siamo addirittura al +,- posto. Come si traduce in pratica la corru!ione. /ove la si vede, se ad una prima occhiata tutto fun!iona in fondo cos0 cos0, ma non sembra esserci traccia evidente di uesto brutto morbo. "n tutti gli atti che vengono richiesti alla P.1., e che la stessa concede dopo troppo tempo perch tali autori!!a!ioni risultino effettivamente utili al cittadino o all'impresa. 2' evidente che l0 ualcuno si fa pagare per accorciare i tempi dell'evasione delle pratiche, ed avvicinarli a uelli necessari. /'altra parte, ovvio, se il medico non ti cura in fun!ione di un certo tempo massimo, chiaro che la malattia avr la meglio. $ella realt, alla burocra!ia sfugge 3pi4 o meno volutamente5 in molti casi uesto aspetto temporale, diciamo cos0. 6ltre a uesto, lo Stato in un certo senso un'auto fuori-serie che non avrebbe mai dovuto ottenere, per onest intellettuale se non altro, l'immatricola!ione. " Padri Costitu!ionali ne elaborarono il fun!ionamento e gli e uilibri dall'articolato intreccio dei )*, articoli della sua Costitu!ione. Poich dun ue notorio ed evidente che la nostra Costitu!ione bella e ben congegnata ma in buona parte inapplicata, ecco che ci ritroviamo tutti a dover fare i conti con una specie di auto assemblata con pe!!i after-mar7et 3si pensi al coacervo di leggi che l'hanno integrata, modificata, rielaborata dal '89 ad oggi5 tutta a modo suo: Si pensi infine allo Stato, per un attimo, facendo capo a ci; che fanno gli istituti di credito, in nome e per conto dello Stato, in uanto soggetti di compensa!ione di valute straniere. 2bbene, aprendo le prime pagine di un ualsiasi manuale sul <ore=, il mercato mondiale delle valute estere, si scopre 3th;: #a guarda un po'.:5 che appena il >? delle valute scambiate a livello planetario avviene per uesti fini. "l restante ,>? degli scambi ha natura speculativa.

Potrebbe stare a significare che sul piatto della bilancia dell'economia mondiale il peso degli stati na!ionali si attesti attorno al >?, mentre uello del settore privato svetti al ,>?. Potrebbe esser uesto un metro di paragone posticcio per mettere bene a fuoco il diverso peso che hanno le imprese private nel muovere l'economia, rispetto agli enti cosidetti pubblici. Chiss, potrebbe indicarne una ualche vaga approssima!ione. Cosa compare allora, dietro alle suddette nebbie del nostro idealismo e alle bende della nostra miopia intellettuale 3che siamo stati addestrati a portare5, di uno Stato a forte influen!a fascista, corrotto, incostitu!ionale e subordinato ai ridondanti interessi dell'impresa globale. #ettendo da parte i numeri e ueste brevi considera!ioni, ognuno si dia la risposta che sente intimamente, pensando allo Stato in cui vive tutti i giorni. 2 a uello che desidererebbe fosse uno Stato come si deve. Staschieach Pubblicato in http@AABBB.demo7ra!iadiretta.orgA'()8A(*A(8Alo-stato-italiano-e-ungiano-pluri-fronteA

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