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Manualino del giorno per frustrati incontinenti. (..

della serie: coppia, corna & frustrazione) Come in tutte le nostre interazioni col mondo, capita che uno o pi dei nostri desideri venga frustrato: normalissimo che sia cos. Capita sul lavoro, nel gioco, negli acquisti, tanto per dirne una - un po' in tutte le cose, in fondo - e perch mai non dovrebbe capitare anche nella coppia? Solo che, capita.. che qualcuno non intenda aprirsi al disagio subto temporaneamente, e dunque la conseguenza che la frustrazione si accumula dentro. Succede spesso agli uomini, che sono (diciamocelo..) meno predisposti della donna a parlare di s, della propria interiorit. Gli uomini, come noto, sono un po' pi nel fare che nel pensare, un po' pi nel cervello, se vogliamo, che nel cuore: per deformazione secolare e non. Aggiungerei, sopratutto oggi, anche per scelta. Per, c' sempre un bambino incapace di comunicare con s stesso, dietro all'adulto che, frustrato, magari da mesi, nell'ambito del rapporto di coppia - per esempio perch la coppia stata presa molto da problemi congiunturali, metti di salute o di lavoro per un certo periodo decida in primo luogo di non comunicare il proprio sentire alla propria compagna e poi, cosa peggiore, decida, in un secondo momento, di soddisfare i propri bisogni non corrisposti al di fuori della coppia. Ma la cosa poi potrebbe non finire solo a questo punto. Infatti, numerosi chiamiamoli casi di studio , hanno dimostrato che l'uomo magari nutre, in segreto dalla propria compagna, del rancore, proprio perch i suoi bisogni (del suo bambino interiore, che magari era abituato ad avere soddisfatti, tutti e subito, i suoi desideri nella famiglia di origine) non sono stati invece soddisfatti in un certo arco di tempo. E dunque si vendica, addirittura: molto spesso senza esserne pienamente consapevole. In altri casi invece tramite una decisione presa in piena lucidit. E, siccome non quasi mai facile nell'era della digitalizzazione totale delle nostre vite, tenere un segreto (sempre negare, dice il saggio..) , ecco che la coppia esplode, e si affaccia sulla via senza ritorno dell'odio reciproco, della separazione e del conflitto. Che fare dunque? La prima cosa, a mio avviso, quella di cercare di restare in contatto profondo con s stessi, come si pu o con l'aiuto di consulenti. Il passo successivo sempre quello di comunicare al proprio partner il proprio sentire profondo: nel momento stesso in cui avviene questa apertura, figlia della disponibilit e del rispetto (per s stessi e per il partner), si vedr che i mostri paventati si scioglieranno subito al sole. Poi, occorre ricordarsi del rispetto dell'altro, lo dico perch alcuni uomini sappiamo che si trincerano nel silenzio e nella freddezza, allorch vivano al di fuori della coppia la soddisfazione delle proprie pulsioni inappagate. E poi non dimenticarsi mai della legge buddista di causa ed effetto.. Una legge che, seppure ampiamente riconosciuta come scientifica, nell'ambito della fisica dei corpi, non viene mai nominata o citata in altri ambiti del vivere umano, ma che, se ci si pensa su un attimo con calma, pienamente operante. Per cui, aspettatevi il vostro turno di ricevere quel calcio nel sedere che siete stati cos bravi a dare, senza farvi riconoscere, perch l'universo sa e vede tutto! ( accadr per quando meno ve lo aspettate..) Un inciso finale: maturit psicologica e segno di grande crescita interiore, quella di sapere demandare l'appagamento dei propri bisogni ad altri momenti nel tempo e nello spazio. Un insegnamento che questa societ deve imparare a ri-apprendere, visto che tutto muove verso la spinta all'appagamento istantaneo dei propri desideri. Con la piccola postilla che questo modus operandi brucia in partenza il tappeto invisibile che ci cuciamo ogni giorno, per avere un futuro.

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