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IL LAVORO SUBORDINATO

1. Definizione Il nostro ordinamento non definisce il lavoro subordinato, quanto il lavoratore subordinato. Per lavoratore subordinato sintende colui che, dietro retribuzione, si obbliga a svolgere unattivit lavorativa, manuale o intellettuale, alle dipendenze e sotto la direzione altrui, collaborando nellimpresa (art.2094 cc). La definizione, invero, parzialmente superata sia perch con il concetto di collaborazione ormai uso riferirsi alla parasubordinazione, sia a causa del fatto che pu essere datore di lavoro anche chi non rivesta la figura dellimprenditore (art.2239c.c). Il lavoratore subordinato , dunque, colui che, per mezzo di un vincolo di natura contrattuale, si obblighi a lavorare in condizione di soggezione rispetto alla controparte in cambio di una retribuzione. fuori discussione che il lavoratore subordinato detto a giusta cagione anche dipendente sia in condizione di inferiorit tecnico-funzionale rispetto al datore di lavoro, dal quale riceve un inquadramento, una qualifica, delle mansioni, nonch delle istruzioni operative e delle regole comportamentali. Dalla costituzione del rapporto di lavoro, infatti, a carico del lavoratore sorgono i doveri di obbedienza, diligenza e fedelt in forza dei poteri speculari del datore di lavoro di direzione, controllo e sanzione. Il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore non solo il frutto dellobbligazione contrattuale, ma anche della legge: , infatti, il diritto di propriet dei mezzi di produzione (art. 42 Cost.) ovvero il diritto alliniziativa economica privata (art. 41 Cost.) a giustificare il riconoscimento in capo al datore di lavoro della funzione direttiva e della superiorit gerarchica rispetto ai suoi collaboratori (art.2086 c.c.). Ovviamente, al di fuori del rapporto contrattuale di lavoro (ossia, fuori dai locali della produzione e al di fuori dellorario lavorativo) il lavoratore smette di essere soggetto alla superiorit gerarchica del datore di lavoro, la quale , lo ripeto, di natura esclusivamente tecnico-operativa. Un altro aspetto che connota la subordinazione lestraneit del lavoratore tanto allorganizzazione del lavoro quanto al risultato economico, dato che egli non ha alcun diritto di direzione e, diversamente, ha il diritto a ricevere la retribuzione contrattualmente concordata indipendentemente dal risultato economico della gestione, alla scadenza prefissata. Detto diversamente, il lavoratore non corre il rischio dimpresa, il quale, invece, grava solo ed esclusivamente sul datore di lavoro. Il rischio uno dei fattori che distingue il lavoro dipendente da quello autonomo. Lavoratore autonomo colui che si obbliga, senza vincoli di subordinazione, a realizzare unopera o un servizio prevalentemente con lavoro proprio. Il lavoratore autonomo pu avere dei dipendenti ed essere datore di lavoro, ma si distingue dal lavoratore subordinato per il fatto di avere a suo carico una forma di organizzazione del lavoro, bench non aziendale, di cui il rischio economico gli esclusivo. Inoltre, lautonomo non riceve una retribuzione periodica, non deve rispettare un orario

di lavoro etero-determinato e sceglie dove e come svolgere la sua attivit. Tradizionalmente, le due forme di lavoro sono state distinte come locatio operis e locatio operarum sulla base del fatto che solo al lavoratore autonomo chiesto di conseguire un risultato preciso (operarum, ossia opere); mentre al lavoratore subordinato richiesto di profondere il massimo impegno possibile (operis nel senso di manodopera) per concorrere al conseguimento di un risultato aziendale. Locatio operis e locatio operarum possono anche essere, infine, ricondotte rispettivamente alle figure dellobbligazione di mezzi e di scopo. A partire dagli anni 70 e pi precipuamente durante gli anni 80 del secolo scorso, tra la subordinazione ed il lavoro autonomo sempre pi emersa la parasubordinazione. La parasubordinazione non , invero, una terza forma di lavoro, bens un tipo di lavoro autonomo che si svolge nella condizione per la quale il lavoratore fortemente vincolato al committente, tanto da essere meritevole di molte delle tutele che garantiscono il lavoro dipendente. I lavoratori parasubordinati sono detti anche collaboratori coordinati continuativi (co.co.co.), poich svolgono la loro attivit collaborando con limpresa (o con il committente) senza esserne parte organica e senza vincoli di subordinazione, in modo che la loro attivit per quanto svolta autonomamente sia comunque collegata funzionalmente a quella del committente. Infine, che il rapporto di lavoro sia continuativo vuole escluderne la natura occasionale.

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