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lifestyle nuovi orizzonti

Calcio Sociale
il
Come dribblare il degrado (e gli sCandali-sCommesse) mantenendo il Controllo di palla e fantasia
di Monica Piccini

er fortuna c ancora qualche sfacciato che si diverte a tirare calci verso lutopia in un campo di periferia. Sono i ragazzi di Calciosociale che a Roma a novembre inaugureranno il Campo dei Miracoli-Valentina Venanzi (stato dei lavori permettendo) in collaborazione con Provincia di Roma e Fondazione Vodafone Italia. Un gioco controcorrente, senza fini di lucro, con lo scopo di imparare il valore di s e di squadra.

la periferia fa goal
Siamo a Cor viale, periferia sud della Capitale, quartiere diventato famoso tra gli urbanisti e i turisti curiosi per il Serpentone, edificio lungo un chilometro e alto nove piani. Il palazzo di cemento armato pi lungo dEuropa questanno compie 40 anni e gli ottomila abitanti sono ancora in attesa dellilluminazione nelle strade e di infrastrutture varie, tra occupazioni abusive e marginalit allo sbando. Le cronache raccontano di violenze e spaccio di droga, anche se qualcosa sta cambiando: di recente negli spazi comuni del Serpentone ha aperto una biblioteca, la galleria darte Mitreo e il laboratorio di produzioni arti-

stiche Cor viale Urban Lab. Una trasformazione che Massimo Vallati, 36 anni (oggi presidente dellassociazione sportiva Calciosociale e allora volontario della parrocchia di Monteverde Nuovo, un quartiere non molto distante), ha visto con i suoi occhi da quando sette anni fa decise, insieme ad altri amici, di far sperimentare una nuova tipologia di calcio a centinaia di ragazzi delle periferie romane, compresi quelli provenienti da comunit e casa fa miglia. Un gioco in cui limportante - dice Vallati - non fare goal ma vincere lemarginazione sociale, partecipare, sentirsi accolti e parte di una grande famiglia.

polo di attrazione
Allinizio le squadre erano quattro, ciascuna capitanata come da regolamento da un educatore. Poi ci siamo moltiplicati come i gremlins e oggi siamo 18 squadre, 40 educatori e 500 tesserati, la maggior parte dei quali non abita a Corviale. Per noi si tratta di una conquista importante: significa che siamo riusciti ad attrarre molte persone dal resto della citt, evitando di far diventare questo quartiere un ghetto urbano, racconta il presidente.

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Il metodo educativo, che Vallati definisce peer education (educazione alla pari, senza gerarchie), prevede un educatore e un capitano per ciascuna squadra, in grado di seguire i propri giocatori anche fuori dal campo di calcio, interessandosi al loro andamento scolastico o se possibile alle vicende familiari. Nelle squadre ci sono ragazzi con problemi giudiziari, mentali, di droga ma ci sono anche imprenditori, impiegati, medici e operai. Mamme, le nostre pi grandi supporter, e persino nonni. Persone straordinarie che studiano e simpegnano per un futuro comune.

chi pensa di non saper giocare, in poco tempo sono passate al ruolo di educatrici, per il corag gio dimostrato nel sapersi mettere in gioco. Cristina stessa, portata qui da unamica e dal passaparola, diventata educatrice di Calciosociale dopo poche partite. I requisiti? Disponibilit di tempo e di te stessa, dice. E quando nello scorso campionato per due volte di seguito non ha potuto seguire la sua squadra in campo, stata la squadra a presentarsi a cena a casa sua per farle sentire il suo sostegno. Note dolenti? Cristina parla della difficolt di coinvolgere i ragazzi in modo continuativo. Alcuni vengono per un periodo e poi non pi. Inoltre pu capitare che un genitore veda limpegno nellassociazione come una distrazione al rendimento scolastico del figlio. Succede, anche se raro.

i tornei e le regole
Al momento le occasioni di gioco sono due: il torneo principale chiamato Gil (God is love) che si gioca il mercoled sera e la Coppa del Custode il sabato mattina. Tornei che fino alla prossima inaugurazione del campo di Corviale si disputano in altri centri sportivi della zona. Il regolamento di Calciosociale quello del calcio a 8 con laggiunta di alcune regole speciali, fuori dalla logica comune e con un forte impatto sociale. Qualche esempio. Le squadre sono miste, formate da donne e uomini dai 10 ai 90 anni, anche inesperti e disabili. I capitani decidono le formazioni in base a un coefficiente di bravura che devessere lo stesso per tutte le squadre. I giocatori (di solito una ventina per formazione) si alternano in campo ogni 10 minuti, vale a dire tutti sono titolari. Non esistono arbitri, o meglio sono i capitani rivali che in accordo decidono quando tirar fuori il cartellino giallo. Quando larbitro fischia il rigore, il calcio decisivo competenza, da regolamento, del giocatore pi inesperto. Inoltre, regola delle regole, non possibile segnare pi di tre reti a partita. Il criterio di base semplice: dare a tutti la stesse opportunit per sviluppare la fiducia in se stessi e negli altri.

i protagonisti
A indossare la maglia di Calciosociale ci sono per esempio ragazzini intimiditi dagli atteggiamenti prepotenti dei capibanda, padri separati che durante gli allenamenti ritrovano quella quotidia nit spezzata con i propri figli, e ragazze finalmente protagoniste dello sport del cuore del loro fidanzato. Conosco ra ga zze racconta leducatrice Cristina Gerosa, 38 anni che dopo aver superato la vergogna da bordo campo, tipica di

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Y J OTTOBRE 2012

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sport & solidariet


i presupposti senza preconcetti e senza barriere di Calciosociale h a n n o t rova t o il s o s t e gno del presidente della provincia di roma nicola Zingaretti (nella foto a sinistra, con don Luigi Colmegna) che, allav vio dei cantieri della sede di via poggio Verde, ha parlato dellimportanza di non lasciare sole le per so ne perbene. anche a un grande del calcio, damiano tommasi, og gi presidente dellas sociazione it alia n a C alcia t o r i ( a ic ) piace lidea del c alcio inclusivo, che at tr ae come una calamita, da c ont r app or r e a quello esclusivo. non solo, allinaugurazione del campo a novembre sar presente il simbolo del calcio cittadino, Francesco Totti: sono felice di essere testimonial di un progetto cos rivoluzionario. da romano sono orgoglioso che questa invenzione parta proprio dalla nostra citt. il Campo dei miracoli-Valentina Venanzi (in ricordo di una ragazza dellassociazione scomparsa in un incidente) di Corviale sar il primo centro i nt e r a m e nt e d e d i c a t o al Calciosociale in Italia ( anche se a og gi quest a iniziativa at tiva anche a montevarchi in provinc i a d i a r e z zo, a n a p o l i nel quartiere di scampia, a C agliari e a C ar soli in p r o v i n c i a d e la q u i l a ) . prima del calcio dinizio per c ancora bisogno di un ultimo miracolo. per la raccolta fondi - spiega Vallati - chiunque pu acquistare, con una donazione di 60 euro, un metro quadrato del terreno. C / C : S S D R L C A LC I O S O CIALE; Banca: Etica; IBAN: IT75 O050 1803 2000 0000 0128 678; causale: Libera

larte dellimprevisto

Oltre alle competizioni vere e proprie, Calciosociale organizza altri momenti di aggregazione, tra cene, convegni, gemellaggi con le altre comunit da Napoli-Scampia a Cagliari-SantElia, e giornate di meditazione come il Triangolare della Spiritualit. Una tre giorni in cui musulmani, cristiani, laici ed ebrei si incontrano per conoscersi, giocare e vivere momenti di spiritualit condivisa. Per mettere al centro della vita lessere umano dice infatti Vallati - lo sport non basta pi. Poich quella che stiamo vivendo una crisi dellanima, dallanima che dobbiamo ripartire. Un altro calcio quindi possibile, come scrive in Splendori e miserie del gioco del calcio lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano: Per quanto i tecnocrati lo programmino nei minimi dettagli per quanto i potenti lo manipolino, il calcio continua a essere larte dellimprevisto. Dove meno te la spet ti sa lta f uor i limpossibile, il nano impartisce una lezione al gigante, un nero allampanato e sbilenco fa diventare scemo latleta scolpito in Grecia.

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www.calciosociale.it

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